Appunti Di Diritto Penale

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Appunti di diritto penale

Nozioni

Il diritto penale quel ramo del diritto pubblico che disciplina i fatti illeciti per la cui commissioneDiritto penale:Disciplina dei fatti illeciti= reati comportamenti attivi od omissivi= sanzioni- pena- misura di sicurezza

la legge prevede l'applicazione di sanzioni penali.Questi fatti illeciti sono i reati: comportamenti umani, attivi od omissivi, alla cui realizzazione la legge ricollega sanzioni penali.

- la pena- la misura di sicurezza

Funzione

Ordinamento penale = funzione di assicurare la pacifica convivenza sociale impedendo i fatti socialmente dannosi che la pongono in pericolo attraverso il ricorso alla minaccia di sanzioni per il loro compimento.

Sanzioni penali --> duplice funzione preventiva:1- prevenzione generale: distogliere i consociati dal commettere reati2- prevenzione speciale: concreta applicazione all'autore del reato delle misure di prevenzione generale con lo scopo di evitare che il reo torni a delinquere.

Ma come vengono selezionati i comportamenti classificati come reati dal legislatore? Reati --> comportamenti che ledono beni giuridici socialmente rilevanti (come la vita, la propriet, l'onore ecc), in quanto la loro importanza li rende meritevoli di tutela. --> individuare criterio di selezione che orienti il legislatore e che lo vincoli--> evitare che la selezione del legislatore sia del tutto arbitrariaNella selezione dei comportamenti da qualificare come reato non pu prescindersi dal riferimento aiLa Costituzione il criterio per la qualificazione dei reati.- associa a parametri certi la potest punitiva dello Stato- circoscrive l'intervento penale alle sole occasioni in cui appaia indispensabile per riportare a pacifiche condizioni di convivenza

valori costituzionali: la costituzione prevede e garantisce i diritti fondamentali dei cittadini e, quindi fornisce al legislatore le linee guida per la qualificazione dei reati e per la tutela dei valori corrispondenti, impedendo quindi al legislatore di individuare a suo piacimento i beni suscettibili di tutela penale. Ricorso alla sanzione penale --> solo per i beni di rilevanza costituzionale (stretta necessit dell'intervento penale)NB. nclusi anche quei valori non espressamente previsti nel testo ma derivanti (rilievo implicito)

Principi del diritto penale moderno:

1 - Materialit (cogitationis poena nemo patitur) reato = comportamento umano estrinsecato nel mondo esteriore, suscettibile di percezione sensoriale. La mera volont criminosa e la nuda cogitatio non possono essere considerate reato (atteggiamenti interiori) --> nullum crimen sine actione (art 25 cost = fatto commesso)Art 25 Co 2Nessuno pu essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigoreprima del fatto commesso.

2 - Offensivit (nullum crimen sine iniuria)non c' reato senza lesione di un bene giuridico, per il compimento della quale viene criminalizzata la condotta = il fatto materiale deve essere tale da ledere o porre in pericolo il bene protetto.

3 - Colpevolezza (nullum crimen sine culpa)

occorre che il fatto materiale lesivo del bene protetto appartenga causalmente e psicologicamente al suo autore (l'autore pu essere punito per averlo commesso)= si esclude la responsabilit per fatto altrui e quella per fatto proprio incolpevole (mera causazione oggettiva)

Come definire il reato?

Il reato quel comportamento umano che si estrinseca nel mondo esteriore, percepibile dai sensi, che lede o pone in pericolo un bene meritevole di tutela penale in quanto avente rilevanza penale costituzionale, implicita o esplicita, attribuibile causalmente e psicologicamente al suo autore, che per questo sar penalmente punibile, ammesso che il grado di aggressione al bene sia tale da richiedere una tutela penale e non possa essere punito con sanzioni extrapenali. Il fatto deve corrispondere ad una fattispecie astratta prevista dal legislatore.

Principio di legalit e funzione di garanzia della legge penale

Non sufficiente che il fatto sia antisociale o leda un bene giuridico, per essere considerato reato deve essere previsto per legge e qualificato come tale collegando al suo compimento l'irrogazione di una sanzione penale.Art. 1 cp: nessuno pu essere punito per un fatto che non sia espressamente previsto come reato,Art 1 Cp

ne' con pene che non siano da essa stabilite (Principio gi affermato all'art. 25 Cost.)

Fondamento del principio di legalit = tutela della libert individuale, che pu essere limitata dalPrincipio di legalitArt. 1 CP + Art 25 Cost- fondamento tecnico- giuridico: prevenzione generale- fondamento ideologico-politico: salvaguardia dei cittadini

potere statuale solo nei casi e nei modi previsti dal legislatore.Corollario = divieto di retroattivit della legge penale, gravemente lesivo della libert individuale, in quanto la sanzione non pu essere irrogata se non dietro una preventiva minaccia.Fondamento tecnico giuridico del principio di legalit = funzione di prevenzione generale della norma penale --> La minaccia della pena funziona come deterrente psicologico distogliendo i cittadini dal compiere i reati = necessario che questi sappiano in anticipo quali sono i fatti per la cui commissione prevista l'applicazione di una sanzione penale.Fondamento ideologico politico --> salvaguardia dei cittadini dal potere esercitato arbitrariamente dal legislatore e dal giudice. Il principiodi legalit non investe solo la determinazione dei fatti che costituiscono reato ma ancheQuindi il principio di legalit riguarda sia la determinazione dei fatti che quella delle sanzioni = il giudice non pu scegliere liberamente la disciplina da applicare

quella delle sanzioni, inibendo al giudice la scelta della sanzione da applicare.NB. Il giudice ha comunque una sua discrezionalit (sceglie la sanzione, valuta aggravanti, esimenti, ecc )Il principio di legalit si articola in 4 sottoprincipi:1) riserva di legge2) tassativit ( o sufficiente determinatezza delle fattispecie)3) irretroattivit della legge penale4) divieto di analogia

--> concezione formale del reato: tale solo il fatto espressamente previsto come illecito penale dalla legge. Ci a garanzia del cittadino, allo scopo di evitare gli arbitri del potere esecutivo e giudiziario e assicurare certezza ed eguaglianza giuridica

Rischio: avvantaggiare chi opera in situazioni al limite dellalegalit = poca elasticit.Non si adatta ai mutamenti della sensibilit sociale.

tale il fatto socialmente pericoloso anche se non espressamente previsto dalla legge. Quindi sono punibili le condotte socialmente pericolose anche se non criminalizzate dalla legge = adeguamento automatico del diritto ai cambiamenti della societ

--> Concezione sostanziale del reato: Elide la certezza del diritto e legaranzie dei cittadini

reato il fatto previsto come tale dalla legge, irretroattivamente e in forma tassativa, materialmente estrinsecatosi nel mondo esteriore, offensivo di interessi costituzionalmente significativi. - causalmente e psicologicamente attribuibile al soggetto- sanzionato con pena proporzionata al valore tutelato - non punibile con sanzioni extrapenali

--> Concezione formale sostanziale:

Il principio della riserva di legge

Riserva di legge = solo la legge o altro atto normativo equiparato pu determinare e stabilire iSolo la legge o altro atto normativo equiparato possono stabilire reati e pene= riserva di legge esclusiva garanzia lobert individuali

reati e le pene.Potere legislativo = riserva normativa esclusiva in materia penale--> sottratta al potere esecutivo = fonti circoscritte alle leggi e agli atti equiparati.In questo modo si garantiscono le libert individuali, la cui limitazione pu essere prevista solo attraverso il procedimento legislativo.

E' una riserva di legge assoluta o relativa? (la fattispecie pu essere integrata da fonti secondarie?)Dottrina --> concezione intermedia: lasciare uno spazio di intervento al potere regolamentare volto alle necessarie specificazioni tecniche nell'ambito di quanto stabilito dal legislatore

[ esempio: la legge proibisce la vendita o la cessione di stupefacenti, ma per determinare quali siano le sostanze stupefacenti necessario un accertamento tecnico-scientifico che non pu effettuare il legislatore ordinario, quindi la stessa legge rimanda alle tabelle che stabilisono quali siano tali sostanze stupefacenti, aggiornate periodicamente tramite decreto del ministro della salute. Questo non vuol dire che la fonte secondaria stabilisce cosa sia reato, il legislatore ordinario che vieta vendita e cessione]

Quindi, scelte relative all'incriminazione = competenza esclusiva del legislatoreFonti normative secondarie --> specificare da un punto di vista tecnico il contenuto di taluni elementi, previamente delineati in sede legislativa.

Quale ampiezza pu avere tale rinvio, senza entrare in contrasto con la riserva di legge vigente in materia?

Esempio classico di integrazione, art 650 cp : "chiunque non osservi un provvedimento legalmente dato dall'autorit per ragioni di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico o igiene, se il fatto non costituisce pi grave reato, sar punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206"comportamento illecito = inosservanzacontenuto della condotta = determinato da pubblica autorit tramite provvedimento.

Quindi la legge affida a fonte secondaria la determinazione delle condotte concretamente punibili,legge affida a fonte secondaria la determinazione delle condotte concretamente punibili = nrome penali in bianco

in relazione a questa possibilit la dottrina parla di "Norme penali in bianco": casi in cui solo la sanzione determinata, essendo il precetto di carattere generico e dovendo essere specificato da un atto di grado inferiore come il regolamento o l'atto amministrativo. Quindi le norme penali in bianco fissano la sanzione per la violazione di precetti posti da fonti diverse dalla legge.

Teorie sulle norme penali in bianco:

1) il fatto penalmente rilevante compiutamente posto dalla legge, consiste nell'inosservanza del provvedimento --> il precetto completo, si identifica con il generico dovere di osservanza indicato dalla norma. --> non l'atto secondario a porre il precetto (dovere di obbedienza) il provvedimento costituisce il presupposto del fatto penalmente rilevante.Teoria che tende a superare il problema della compatibilit fra norma penale in bianco e riserva di legge.

2) il precetto posto dalla norma penale in bianco generico, si tratta di un generale obbligo di obbedienza che per essere specificato ha bisogno di atti che non hanno valore di legge. Quindi si pone il problema di compatibilit fra norme penali in bianco e riserva di legge.

Sentenza Corte Costituzionale n.168/1971Le norme penali in bianco non violano il principio di legalit quando sia una legge dello stato, anche se diversa da quella incriminatrice ad indicare:
- presupposti- contenuto- limiti del provvedimento dell'Autorit alla cui violazione si riconnette la sanzione penale.

giurisprudenza --> compatibilit norme penali in bianco e riserva di legge--> il precetto al quale la norma penale rinvia incorporato nella norma stessa; la fonte del precetto rimane la legge, regolamenti/atti amm.vi sono sue integrazioniNe consegue che l'errore sulle fonti secondarie errore sul precetto --> non scusabile, art. 5 cp(" Ignoranza della legge penale", nessuno pu invocare a propria scusa l'ignoranza della legge penale)

Problema: rapporti della norma penale in bianco con la successione delle leggi nel tempo:la modificazione della norma extrapenale o del precetto integratore comportano anche la modifica del precetto penale e conseguente applicazione art 2.cp.?Nessuno pu essere punito per un fatto che, secondo la legge del tempo in cui fu commesso, non costituiva reatoNessuno pu essere punito per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce reato; e, se vi stata condanna,ne cessano l`esecuzione e gli effetti penali.Se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse, si applica quella le cui disposizioni sono pifavorevoli al reo, salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabile.Se si tratta di leggi eccezionali o temporanee, non si applicano le disposizioni dei capoversi precedenti

Soluzione della giurisprudenza: la successione di norme giuridiche integrative di una norma penale in bianco o anche soltanto di un elemento normativo della norma penale di per se non d luogo a successione di leggi penali e tanto meno determina un'ipotesi di abolitio criminis. E' invece necessario verificare se tale successione comporti rispetto al fatto quella effettiva immutatio legis che la ratio giustifcatrice del principio di irretroattivit della legge pi favorevole (art 2).- integrazione della norma penale a mezzo di atto amministrativo:quando la legge punisce condotte contrarie a prescrizioni poste con atto amministrativo (influisce sui singoli casi) l'emanazione di nuovi atti o il mutamento del loro contenuto non costituiscono novazione legislativa = non c' modificazione delle regole generali di condotta, in quanto il mutamento dell'atto amm.vo non comporta una differente valutazione della fattispecie legale- integrazione norma penale:No modificazione regole generali = no successione

- abolizione norma integrativa:cessa tutela interesse protetto = successione

astratta, bens determina la modifica del precetto e l'instaurazione di una nuova fattispecie incriminatrice --> le due norme regolano fatti storicamente diversi, non sorge il problema di successione delle leggi nel tempo

- abolizione di una norma integrativa della norma penale in bianco:cessa la tutela penale dell'interesse prima protetto, quindi il fenomeno deve essere inquadrato nella successione delle leggi penali nel tempo = applicazione art. 2 cost

Elementi normativi ed elementi descrittivi della fattispecie

Struttura oggettiva del reato

1) elementi descrittivi : si concretizzano con la mera descrizione della realt empirica2) elementi normativi: ricorrono quando la norma penale completa, ma invece di descrivere tutti gli elementi del fatto incriminato utilizza la formulazione sintetica rinviando ad un concetto posto da altra norma o tratto dal contesto sociale --> per la determinazione del loro contenuto si rinvia a norma diversa da quella incriminatrice- Elementi normativi giuridici: bisogna fare rif. a norme giuridiche per definirli- Elementi normativi extragiuridici: parametro di riferimento pi difficile da individuare (es:senso comune del pudore)

Problema sugli elementi normativi della fattispecie : disciplina applicabile in caso di mutamento o abrogazione della norma integratrice cui fa riferimento la norma penale.Non c' una soluzione in termini generali, occorre distinguere caso per caso a seconda l'abolizione della norma integrativa dell'elemento normativo della fattispecie abbia fatto venir meno il disvalore penale del fatto anteriormente commesso.[esempi: 1) responsabilit per imperizia del medico come violazione delle norme proprie della professione medica a tutela della salute del paziente, per le quali la violazione integrerebbe il concetto di colpa proprio della norma penale. Qualora venisse introdotta una nuova norma cautelare a fronte di una scoperta scientifica che impone un determinato accorgimento tecnico nel corso di un'operazione non adottato in prededenza --> l'introduzione della norma che integra il concetto di imperizia e quindi di colpa non potr essere applicata retroattivamente per cui non potr essere condannato per omicidio colposo il medico che non l'abbia osservato in precedenza

2) il delitto di calunnia consiste nell'incolpare qualcuno di aver commesso un reato pur sapendolo innocente, quindi il reato dell'incolpazione costituisce elemento normativo del delitto di calunnia. Cosa accade se il reato viene abrogato? Non possibile applicare art 2 co 2 (assoluzione del reo perch il fatto non pi previsto dalla legge), perch chi ha calunniato quando il plagio era ancora previsto come reato, si servito di un mezzo non idoneo a creare il pericolo della condanna e quindi ad offendere i beni della giustizia e della libert personale che continuano ad essere tutelati. Quindi la circostanza che il mezzo sia divenuto inidoneo non toglie che il fatto commesso conservi tutta la sua riprovevolezza.Se invece l'abrogazione della norma integrativa avesse fatto venire meno il disvalore del fatto non si potr condannare perch i fatti precedentemente ritenuti delittuosi sono divenuti leciti.]

Altre ipotesi di integrazione della norma penale

Ci sono casi in cui la norma penale rinvia direttamente a fonte subordinata al fine di specificare alcuni elementi che concorrono alla formazione della fattispecie da norma penale in bianco = pone essa stessa la regola di comportamento da tenere in concreto, la cui inosservanza costituisce reato.

Riserva di legge e potest legislativa regionale

E' esclusa la legge regionale dalle fonti del diritto penale, la potesta normativa in materia penale appartiene solo allo Stato, come confermato dagli articoli 3, 25, 117 e 120 CostTuttavia, nell'ambito delle materie in cui ammessa legislazione regionale questa potrebbe prevedere una efficacia scriminante riconoscendo un diritto ai cittadini (es: legge regionale che eleva i limiti di tollerabilit di sostanze nocive disperse nell'ambiente da un impianto industriale)

Riserva di legge e consuetudine

Consuetudine = ripetizione uniforme e costante+convinzione della sua necessarietNel diritto penale potrebbe avere tre declinazioni:1) consuetudine incriminatrice ( praeter legem) crea nuove fattispecie criminose o aggrava il trattamento sanzionatorio --> NON AMMISSIBILE 2) consuetudine abrogatrice o desuetudine (contra legem) dovrebbe causare il venire meno di una norma penale per via della sua mancata applicazione per un determinato periodo di tempo. --> NON AMMISSIBILE

3) consuetudine integrativa :ammessa da alcuni autori qualora si risolva in favore del Reo, poich (secundum legem) darebbe cos vita a nuve cause di giustificazione o non punibilit, altri invece escludono la rilevanza poich in contrasto con la riserva di legge.

Riserva di legge e normativa comunitaria

Art 189 TCE, ambito di intervento della legislazione comunitaria, afferma che il suo oggetto limitato ai "rapporti economici e ad alcuni diritti fondamentali", da ci deriva che la legislazione comunitaria non possa costituire legittima fonte di leggi penali, per via della riserva di legge art 25 co 2 cost e per la disposizione del trattato costitutivo.Con ci non si pu escludere influenza della normativa comunitaria nell'ambito di applicazione delle fattispecie incriminatrici, in virt del principio del primato del diritto comunitario sul diritto interno.Per quanto riguarda la parte generale del codice la norma comunitaria potrebbe costituire il paramentro oggettivo di riferimento al quale ancorare il giudizio di colpa per violazione di leggi, regolamenti, ordini e discipline, oppure l'esercizio di un diritto riconosciuto da una norma comunitaria potrebbe costituire una nuova ipotesi applicativa della causa di giustificazione ex art 51cp,Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere= esclude la punibilit

restringendo quindi il campo di applicazione della norma.

Per la parte speciale, vista la diretta applicabilit dei regolamenti comunitari (idonei a creare rapporti giuridici fra i cittadini) pu accadere che dove una norma incriminatrice preveda che un determinato reato sia in contrasto con un regolamento comunitario il giudice italiano dovr disapplicarla, quindi rimarr paralizzata l'efficacia incriminatrice della fattispecie.

In linea generale, per le direttive non sono immediatamente efficaci, perch i singoli stati membri dovrebbero attuarle mediante i meccanismi di diritto interno, tranne nel caso in cui la direttiva contenga disposizioni analtiche e specifiche. trattati --> direttamente applicabili, pieno contenuto dispositivo. L'applicabilit pu essere fatta valere sia nei confronti degli stati membri, che nei confronti dei singoli cittadini.

Il principio di tassativitformulare le norme penali in maniera chiara e precisasenza possibilit di errore o dubbio ci che penalmente lecito e ci che penalmente vietato

Funzione : formulare le norme penali in maniera chiara e precisa, in modo che risulti stabilito specificamente e senza possibilit di errore o dubbio ci che penalmente lecito e ci che penalmente vietato -->impone una descrizione sufficientemente determinata del fatto di reato.

NB. COSEGUENZA DIRETTA DEL PRINCIPIO DI LEGALITA : sarebbe rispettato nella forma ma non nella sostanza se configurasse il reato in termini generici, che non permettono individuazione precisa del comportamento sanzionato.

Principio di legalit --> fontiPrincipio di tassativit --> tecnica di formulazione delle norme penali Fondamento : esigenza di tutela dei cittadini dagli arbitri del potere giudiziario. Certezza della legge = il principio assicura ai cittadini di sapere sempre cosa lecito e cosa non lo , in modo da orientare il proprio comportamento ( se la norma non formulata in termini chiari non si pu addebitare un determinato comportamento ad un soggetto)

--> garantisce funzione intimidatrice della norma penale, che non potrebbe operare se il fatto non fosse indicato con sufficiente chiarezza + tutela il diritto di difesa = non si potrebbe formulare accusa in termini specifici

NB. sent. Corte Cost. 364/1988 parziale illegittimit art. 5 cp, escludeva efficacia scusante dell'ignoranza inevitabile dovuta a oscurit del testo legislativo.

Il rispetto del principio di determinatezza non compromesso dalla possibilit che il legislatore costruisca reati a forma vincolata o aperta.- forma vincolata --> la condotta vietata descritta dalla norma in modo particolare.- forma aperta --> la norma descrive solo il risultato della condotta (indifferente rispetto alle modalit). Legislatore adotta forma aperta quando il bene da tutelare di primaria importanza, quindi bisogna punire qualsiasi condotta che lo pregiudichi, indipendentemente dalle modalit.

IL PRINCIPIO DI TASSATIVITA' SI RITIENE RISPETTATO QUANDO LA NORMA HA UN GRADO DI DETERMINATEZZA TALE DA CONSENTIRE AL GIUDICE DI INDIVIDUARE IL TIPO DI FATTO SANZIONATO DALLA NORMA, AD INTERPRETAZIONE COMPIUTA.

Modalit di redazione in ossequio al principio di tassativit

Prendere in considerazione le concrete modalit di redazione della fattispecie penale, pu farsi riferimento: a dati tratti dalla realt fenomenica --> elementi che ricadono sotto la percezione dei sensi --> normazione descrittiva

qualificazioni giuridiche tratte da altri rami del diritto --> evitare di ricorrere ogni volta ad una compiuta descrizione della realt di fatto--> normazione sintetica

1) normazione descrittiva : si serve di dati reali ed empirici = elementi descrittivi della fattispecieproblema: a volte il carattere descrittivo solo apparente ( es: delitto di plagio, descriveva condotta con riferimento alla determinazione nella vittima di uno stato di dipendenza psicologica. Non precisamente riscontrabile --> norma dichiarata incostituzionale)Corte Costituzionale --> la descrizione della fattispecie astratta deve essere intellegibile, risulta soddisfatta solo se nelle norme penali vi sia riferimento a fenomeni concretamente verificabili e percepibili.

2) normazione sintetica : ricorso agli elementi normativi della fattispecie, richiede una eterointegrazione mediante il rinvio ad una norma diversa da quella incriminatrice.

- elementi normativi giuridici; principio di tassativit soddisfatto, risulta chiaro il comportamento vietato- elementi normativi extragiuridici; rinviano a norme sociali o di costume ( es: concetto di osceno, buon costume ecc ecc), concetti vaghi, soggetti a mutamenti con il variare della coscienza sociale --> difficile individuazione del comportamento vietato, rimessa a conoscenza, sensibilit e cultura dell'interprete (problemi di certezza del diritto)

Analogia

procedimento attraverso il quale vengono disciplinati casi non espressamente previsti dalla legge mediante applicazione agli stessi della disciplina prevista per i casi simili ( analogia legis), o desunta dai principi generali (analogia iuris).

NB. divieto di applicazione analogica delle norme penali, art 14 preleggi :"le leggi penali e quelle che fanno eccezione ai principi generali non si applicano oltre i casi e i tempi in esse considerati"richiamato anche negli artt. 1 e 199 cp, in base ai quali reati, pene e misure di sicurezza sonoArt 199 cpSottoposizione a misure di sicurezza:Nessuno pu essere sottoposto a misure di sicurezza che non siano espressamente stabilite dalla legge e fuori dei casi dallalegge stessa preveduti (25-3 Cost.).

quelli espressamente previsti per legge.Inoltre recepito da art 25 Cost, in quanto normale corollario del principio di legalit, obbedisce alla medesima ratio di garanzia delle libert dei cittadini--> il giudice non pu estendere analogicamente le norme che sancisconol l'applicazione di pene e non pu irrogare pene al di furoi dei casi espressamente previsti dal legislatore.

ricorda : analogia interpretazione estensiva --> operazione ermeneutica che rimane comunque nell'ambito della norma, attribuendo il pi ampio significato ai termini che la compongono ( l'analogia esce dai confini della norma, il caso concreto non rientra nel contenuto di essa).

NB. ci si chiede se il divieto di analogia riguardi solo le norme incriminatrici o che incidonoVEDI RONCOCAP I, 4.6

negativamente sulla libert dell'individuo o anche le norme che prevedono cause di esclusione della colpevolezza, imputabilit, punibilit (applicazione a vantaggio del soggetto).--> per chi sostiene esigenza di certezza del diritto analogia vietata sia in bonam che in malam partem

--> se si riconduce ratio del divieto a esigenza di garanzia delle libert individuali contro limitazioni non espressamente previste e possibili arbitri del giudice, il divieto deve essere ristretto alle sole norme restrittive (che rientrano nel concetto di leggi penali art 14 preleggi)

Il principio di irretroattivit

La successione delle leggi penali nel tempo

Art 11 e 15 disp. sulla legge in generale --> entrata in vigore ed estinzione norme penali

Art. 11 Principio di irretroattivit " la legge non dispone che per l'avvenire, essa non ha effetto retroattivo" --> la legge non pu applicarsi a fatti o rapporti insorti prima che questa entrasse in vigore.

Art 15 estinzione delle norme giuridiche " le leggi non sono abrogate che da leggi posteriori per- dichiarazione espressa- incompatibilit- nuova disciplina

dichiarazione espressa, incompatibilit con le nuove disposizioni o perch la nuva legge regola l'intera materia" --> principio di non ultrattivit della legge : la norma abrogata non pu continuare ad applicarsi ai fatti commessi dopo la sua estinzione, l'efficacia della legge circoscritta al tempo in cui la stessa in vigore = tempus regit actumTEMPUS REGIT ACTUM =L'efficacia della legge circoscritta al tempo in cui questa era in vigore

Deroghe = ispirate al principio del favor libertatis

Il principio di irretroattivit = fondamentale principio di garanzia e tutela della libert del cittadino ( altrimenti potrebbe essere punito per fatti che al momento del loro compimento non costituivano reato)--> non si pone in contrasto con il principio che regola la successione delle leggi penali nel tempo: RETROATTIVITA' DELLA LEGGE PIU' FAVOREVOLE AL REO-->Se la mutatata coscienza sociale conduce a non considerare pi reato un determinato fatto, o a considerarlo meno grave, non pu continuarsi a punire un cittadino o a punirlo pi gravemente rispetto a chi compie il medesimo fatto dopo il mutamento legislativo ( verrebbe violato il principio di eguaglianza art 3 Cost) --> non in contrasto con principio di irretroattivit

Regole generali recepite da art 2 cp "successione delle leggi penali nel tempo" --> stabilire prelirminarmente quando si ha fenomeno di successione di leggi nel tempo- nuove incriminazioni- abrogazione di norme- successione di leggi meramente modificative- deroghe alla disciplina generale costituite da leggi eccezionali o temporanee- problematiche poste da riformulazione di norme penali- ipotesi della mancata conversione dei decreti legge e della dichiarazione di incostituzionalit delle norme penali

Nessuno pu essere punito per un fatto che non costituiva reato secondo la legge del tempo in cui fu commessoNessuno pu essere punito per un fatto che per la legge posteriore non costituisce reato, e se c' stata condanna ne cessano esecuzione ed effetti penaliSe c' stata condanna a pena detentiva e la legge posteriore prevede pena pecuniaria questa si converte immediatamente Se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e quella posteriore sono diverse si applica quella pi favorevole al reo, salvo che sia stata pronunciata sentenza irrevocabileLe disposizioni NON SI APPLICANO nei casi di leggi eccezionali o temporanee.

--> si ha successione di leggi penali nel tempo, non solo quando una nuova legge ne modifica il trattamento sanzionatorio, ma anche nel caso in cui una nuova legge incrimini un fatto che prima non era considerato reato, nonch nell'ipotesi inversa, quando un fatto cessa di essere considerato reato ( abrogazione della norma, cessazione dello stato eccezionale, scadenza del termine della legge temporanea...)

successione in senso stretto = modificazione di una legge anteriore da parte di una legge successiva che lascia immodificata l'illiceit penale del fatto ma lo assoggetta ad un trattamento sanzionatorio diverso --> continuazione del tipo di illecito

Problema: non sempre facile individuare ricorrenza del fenomeno, a volte nuova norma riformula il contenuto di quella precedente o di altra norma --> bisogna capire se sia venuto meno il disvalore penale ( applicazione art 2) o se si tratti di mera modifica ( permane illiceit penale della condotta = applicazione co4 art 2)

Disciplina fondamentale, art 2 Cp --> trova applicazione quando il legislatore non ha previsto una disciplina transitoria particolare per regolare i problemi di diritto intertemporale--> ispirata al principio di irretroattivit della legge, con temperamenti = principio della retroattivit della legge pi favorevole al reo ( comunque derogato in caso di leggi eccezionali e temporanee)

NB. fenomeni successori concernenti le misure di sicurezzaArt 200 cp, "le misure di sicurezza sono regolate dalla legge in vigore al tempo della loro applicazione", stessa cosa per le misure di prevenzione, trovando esse applicazione immediata.1) NUOVE INCRIMINAZIONI- nuovo reato- estensione norma - nuovi soggettiVige principio di irretroattivit art 2co1

incriminazione :- quando la nuova legge crea una figura di reato prima inesistente- quando la portata della norma incriminatrice viene estesa a fatti prima non rientranti nella stessa - ampliato il novero dei possibili soggetti attivi di reato

Vale principio di irretroattivit art 25 co2 cost --> esigenza che la proibizione del fatto preceda la sua commissione e che il soggetto sia messo in grado di conoscerla ( la punibilit della condotta condizione necessaria per la punizione del reo in un sistema improntato al principio personalistico della responsabilit penale art 27Cost)NB. secondo la Cassazione il principio di irretroattivit operante per le norme incriminatrici ma non per le misure di sicurezza ( es: la confisca pu essere disposta anche con riferimento a reati commessi nel tempo in cui essa non era prevista o diversamente disciplinata)

2) ABOLITIO CRIMINIS = il fatto cessa di essere reato- nuova legge, sostituisce quella precedente abrogandola- restringe la portata - esclude soggettiNB. vige principio di retroattivit Art 2co2

Abrogazione totale --> nuova legge abroga la fattispecie preesistente, fatto cessa di essere reatoAbrogazione parziale--> nuova legge- restringe la portata solo ad alcuni dei fatti - esclude taluni soggetti dal novero dei possibili autori del reato

vige il principio della retroattivit della legge penale pi favorevole art 2co2 "nessuno pu essere condannato per un fatto che secondo una legge posteriore non costituisce reato, se vi stata condanna ne cessano esecuzione ed effetti penali"--> la nuova legge estende la sua efficacia a fatti commessi prima che entrasse in vigore; cessa ogni effetto penale della condanna anche se vi era stata una sentenza passata in giudicato

NB. abolitio criminis pu derivare da- soppressione di norma sanzionatoria- abrogazione di una norma integratrice del precetto penale

3) MODIFICAZIONE DELLE NORME PENALI Previsione di un trattamento penale diverso= favor libertatisNB. la legge pi favorevole deve essere individuata in concreto, tenendo conto della disciplina complessiva (conseguenze complessivamente meno rigorose per il reo)

--> ferma restando illiceit del fatto, viene previsto un trattamento penale diverso.

Art2 co4 "se la legge del tempo in cui fu commesso il reato e le posteriori sono diverse si applica quella le cui disposizioni sono pi favorevoli al reo, salvo che sia stata pronunciata una sentenza irrevocabile"

Principio di retroattivit della legge pi favorevole al reo trova applicazione ma non in maniera assoluta, la sua applicazione preclusa dal passaggio in giudicato della sentenza.Problema --> individuazione della norma pi favorevole al reo, non sempre la modifica concerne solo l'entit della pena, a volte la norma pu diminuire il minimo edittale ed aumentare il massimo, o viceversa. Legge pi favorevole deve essere individuata in concreto, tenendo conto della disciplina complessiva, paragonando i risultati che derivano dall'applicazione delle due norme dalla situazione concreta che si presenta all'esame del giudice --> sar pi favorevole la norma che in ordine alla medesima ipotesi conduce a conseguenze meno rigorose per il reo, quindi, nel caso di una nuova legge che elevi il massimo della pena riducendo il minimo, si riterr pi favorevole la vecchia legge, se il giudice ritiene di applicare il massimo, pi favorevole se invece ritenga di applicare il minimo (nel giudizio comparativo non si deve considerare solo durata e specie della pena, ma anche pene accessorie, circostanze aggravanti ed attenuanti, le cause che fanno venire meno il reato o la pena e i benefici che possono essere concessi)

NB. il complesso delle previsioni dirette a disciplinare gli effetti della successione di leggi penali nel tempo stato integrato con L. 85/2006 "Modifiche al codice penale in materia di reati di opinione"--> inserito 3 comma art 2 : nel caso in cui in relazione ad una determinata fattispecie venga emessa condanna a pena detentiva e successivamente, con modifica legislativa, la pena divenga pecuniaria, la pena detentiva inflitta si converte immediatamente nella corrispondente pena pecuniaria ( Art 135 cp)--> modifi ca che si inserisce in un lavoro pi ampio del legislatore sul corpus dei reati di opinione, al fine di rendere pi lievi determinate fattipecie di reato, create in epoca fascista ( discordanti con il sistema democratico) --> riponderazione della gravit oggettiva dei reati riformati

4) LA NUOVA FORMULAZIONE DELLE NORME PENALI

Fenomeno della successione delle norme incriminatrici nel tempo si verifica anche quando, sia la norma precedente che quella successiva considerano reato il medesimo fatto, del quale il disvalore penale permane nonostante la modifica legislativa.Fattispecie meno lineari rispetto alle ipotesi di un mutamento del solo trattamento sanzionatorio, ma comunque da inserire nella successione di leggi art 2 co4--> pu accadere che una disposizione venga abrogata ma che venga inserita nel testo normativo di una seconda disposizione, che preveda il fatto gi previsto nella prima disposizione --> una norma speciale pu essere abrogata, permettendo alla fattispecie generale di espandersiQuindi le ipotesi che possono verificarsi sono molteplici e pu ricorrere abrogazione di una norma senza che questo comporti abolitio criminis (della fattispecie)--> necessario individuare i criteri che consentono di distinguere, anche in presenza di abrogazione di norme, quando si sia di fronte a successione di leggi e quando invece ricorre una ipotesi di depenalizzazione

- quando viene abrogata una disposizione speciale rispetto a una generale si verifica la riespansione della stessa --> regoler anche il fatto che prima era previsto dalla norma specialeEs: abrogazione dell'omicidio per causa d'onore, applicazione della norma generale sull'omicidio; ma il trattamento per il delitto d'onore pi favorevole, quindi per i reati commessi prima della sua abrogazione continua ad essere applicata la norma precedente.

- quando viene abrogata una disposizione incriminatrice con la contestuale o modifica di altra norma, dal solo fatto della abrogazione non pu dedursi che tutte le condotte realizzate precedentemente e rientratnti nella norma abrogata siano divenute non punibili in quanto la condotta pu continuare a costituire reato anche per la legge posteriore--> necessario criterio guida per accertare la ricorrenza della fattispecie, a tale scopo la giurisprudenza valuta se tra la vecchia norma e quella nuova sussiste un rapporto di continenza ( nuova incriminazione contiene elementi della precedente e aggiunge nuovi)--> criterio non valido per modifiche complesse, se la nuova norma si presenta pi ampia per alcuni aspetti pi ristretta per altri

Necessario un esame caso per caso, per constatare se i fatti commessi sotto la reggenza della vecchia disciplina rientrano nell'ambito di quella nuova

Leggi eccezionali e temporanee

favor libertatis non si applica (art 2co5) --> si continua ad applicare la legge che era in vigore al momento della commissione del fatto anche se successivamente la stessa perde vigenza o venga sostituita con un trattamento pi favorevole (es: crimini contro l'umanit)- leggi eccezionali = emanate per fare fronte ad esigenze anormali- leggi temporanee = destinate a durare per un determinato periodo, estinzione prevista dalla stessa legge che le pone in essere.

ratio --> i fini che le norme eccezionali/temporanee si prefiggono sarebbero frustrati qualora le stesse non si applicassero pi dopo la loro cessazione, inoltre i cittadini sarebbero per questo indotti a violarle.

Decreti legge non convertitiNon c' successione di leggi nel tempo. La norma del decreto non convertito si considera come se non fosse mai esistita

Art 2 ult comma " le disposizioni di questo articolo si applicano anche nei casi di decandenza e di mancata ratifica di un decreto legge e nel caso di un decreto legge convertito con emendamenti"

--> disciplina che affermava il verificarsi del fenomeno della successione anche nei suddetti casi, con conseguente applicazione delle regole espresse nei commi precedenti.( quindi se la norma prevedeva un trattamento pi favorevole o abrogava un reato, continuava ad applicarsi anche se il decreto non era stato convertito)--> disciplina non pi coerente con il mutato assetto costituzionale delle fonti del diritto ( art 77 Cost, il decreto legge non convertito perde effetto sin dall'inizio - ex tunc -, come se non fosse mai stato in vigore. Conseguentemente in questo caso non pu parlarsi di successione di leggi nel tempo, poich il fenomeno successorio richiede che entrambe le norme siano state in vigore in un determinato periodo. La norma del decreto non convertito deve considerarsi tamquam non esset. Corte Cost --> illegittimit co 5 art 2 ( per violazione di co 3 art 77)

Conclusione: se un decreto abroga un reato o prevede un trattamento pi favorevole le sue norme verranno applicate solo ai fatti commessi sotto la sua temporanea vigenza

Dichiarazione di incostituzionalit delle normeVedi ronco

dichiarazione di incostituzionalit regolata da art 136 cost --> la legge cessa di avere applicazione dal giorno successivo a quello della pubblicazione della sentenza.

Il tempo del commesso reato

Corretta applicazione di norme sulla successione --> necessario individuare con esattezza il momento in cui il reato si considera commesso --> tempus commisi delicti

criteri:

1) della condotta = il reato commesso al momento in cui si verifica l'azione o l'omissione2) dell'evento = il reato commesso nel momento in cui si verifica l'evento3) criterio misto= il reato si considera commesso nel momento della condotta o dell'evento a seconda che il risultato sia pi o meno favorevole al reo

criterio prevalente --> condotta, ai fini della successione delle leggi penali del tempo il reato si considera commesso sotto la vigenza della legge in vigore al momento in cui sono state poste in essere l'azione o l'omissione poich questo il momento in cui il soggetto si pone contro il diritto, dunque la legge pu esercitare la sua efficacia intimidatrice.

Problemi applicativi --> reato permanente, caratterizzato da protrazione dell'offesa nel tempo determinato dalla condotta del soggetto. Es: sequestro di persona --> cosa accade se durante un sequestro di persona a scopo di estorsione cambia la legge e le pene per i sequestratori vengono inasprite? quale legge dovr essere applicata?Soluzione : chiedersi sotto quale legge il reato permanente si considera commesso ( se si considera commesso sotto la vigenza della legge anteriore non potr essere applicata quella posteriore pi sfavorevole, mentre se si considera commesso sotto la vigenza della legge posteriore, per effetto della continuazione della permanenza questa si applicher senza che possa parlarsi di applicazione retroattiva di legge sfavorevole)Giurisprudenza --> nel reato permanente la consumazione si protrae per volont cosciente del soggetto, non pu parlarsi di momento della commissione ma di periodo in cui il reato viene consumato QUINDI, IN CASO DI SUCCESSIONI DI LEGGI NEL TEMPO, nel caso in cui il reato perduri anche nel periodo di vigenza della nuova legge sar questa a dover essere applicata in quanto sotto il suo vigore stato commesso il reato con tutti i suoi elementi costitutivi--> soluzione criticata dalla dottrina: nel momento in cui il reo si posto contro la leggepoteva aspettarsi il trattamento sanzionatorio allora previsto, quindi non pu applicarsi la legge pi severapiuttosto occorrerebbe prevedere un periodo di vacatio legis nel quale se il reo pone fine alla condotta si applicher la legge precedente, se invece cessa la la condotta si applicher quella successiva.

La struttura del reatoteoria generale del reato = parte della dogmatica penale che ha scopo di individuare e ordinare in forma sistematica gli elementi che vanno a configurare in via generale la fisionomia del fatto penalmente rilevante .--> cerca di enucleare un dal sistema normativo il concetto giuridico di reato inteso come fattispecie generale ed astratta, con tre scopi: -- rendere disponibili le regole generali per l'applicazione delle norme- consentire una migliore esposizione delle norme a fini didattici- garantire la certezza e l'uniformit di applicazione del diritto.Definizione di reato

Norma penale si caratterizza per il tipo di sanzione astrattamente comminata--> definire REATO come OGNI FATTO UMANO A CUI LA LEGGE RICOLLEGA UNA SANZIONE PENALE. --> definizione formale, non fa leva su natura dei fatti bens sulle conseguenze giuridiche (le pene) che il legislatore riconnette ai fatti in questione.Concezione formale : reato tutto ci che previsto dalla legge come tale." il fatto tipico o fattispecie legale, cio il comportamento vietato descritto dalla norma"--> considerato in concreto il fatto storico che si verifica nella realt sociale, quindi il fattoconforme alla fattispecie di legale.

Concezione sostanziale : individua le ragioni sostanziali che inducono a considerare un determinato comportamento come reato --> " comportamento umano che a giudizio del legislatore contrasta con i fini dello stato ed esige come sanzione una pena criminale."

entrambe le precedenti definizioni appaiono criticabili poich- i valori morali e sociali su cui si fondano non sono rilevanti in diritto penale- i fatti criminosi non presentano una caratteristica sociologica elevabile a costante- vi comunque l'impossibilit di prescindere dal giudizio dellegislatore--> si viene a creare una diversa nozione di reato, la quale pur non prescindendo dal principio di legalit tiene conto di quei valori che nel nostro ordinamento permettono di qualificare un determinato fatto come reato--> valori = desunti dalla costituzione, si pongono quale criterio guida per il legislatore nella individuazione dei fatti punibili." fatto umano che aggredisce un bene ritenuto meritevole di tutela da un legislatore che si muove nel quadro dei valori costituzionali, semprech la misura dell'aggressione sia tale da far apparire inevitabile il ricorso alla pena e le sanzioni di tipo non penale non siano sufficianti a garantire una tutela efficace" --> NB. anche questa definizione non pu stabilire cosa sia sostanzialmente un reato, nessuna definizione pu farlo in quanto nessuna nozione di reato potr esimere il legislatore dal compiere determinate scelte di criminalizzazioneConclusione: il reato quel fatto umano che- previsto dalla legge irretroattivamente, in forma tassativa e materialmente estrinsecatosi nel mondo esteriore- offensivo di un bene giuridico costituzionalmente protetto (anche indirettamente)- attribuibile al soggetto materialmente e psicologicamente- sanzionato con una pena astrattamente proporzionata alla rilevanza del valore tutelato, concretamente proporzionata alla personalit dell'agente e che tenda alla sua rieducazioneBipartizione e tripartizioneIl metodo analitico utilizzato dalla dottrina italiana scompone la fattispecie nei suoi elementi costitutivi in modo da stabilire ci che effettivamente sia vietato dalla legge e se la fattispecie concreta risulti conforme a quella legale --> 2 teorie1) CONCEZIONE BIPARTITA DEL REATO --> secondo questa teoria l'antigiuridicit non costituisce un elemento autonomo ma l'essenza stessa del reato. E' un giudizio di relazione fra il fatto interamente considerato e la norma penale = giudizio di disvalore sociale del fatto che lo caratterizza e lo qualifica come illecito penale. " il reato un fatto umano commesso con volont colpevole"- elemento oggettivo (fatto materiale)- azione od omissione- evento naturalistico ( se presente)- rapporto di causalit fra condotta ed evento- elemento soggettivo ( colpevolezza)- atteggiamento psicologico richiesto da legge per la commissione di un reato ai fini dell'imputazione soggettiva del fatto criminoso (dolo, colpa, preterintenzione)

La presenza di una causa di giustificazione non esclude semplicemente l'antigiuridicit ma l'esistenza stessa del fatto tipico --> le scriminanti vengono considerate elementi negativi del fatto (elementi che devono mancare perch il fatto costituisca reato)

2) CONCEZIONE TRIPARTITA

- fatto tipico = fatto materiale, requisiti oggettivi : condotta, evento, causalit)- antigiuridicit = contrariet del fatto materiale all'ordinamento giuridico indipendente dall'elemento psicologico (antigiuridicit obiettiva)- colpevolezza = volont riprovevole nelle forme del dolo e della colpa

Se la condotta corrisponde alla fattispecie incriminatrice nei suoi elementi oggettivi e soggettivi, non potr per questo definirsi anche penalmente illecita--> occorre che anche il fatto sia antigiuridico, cio che non ci sia una norma di tutto l'ordinamento che imponga o autorizzi quel comportamento.Quindi secondo questa concezione l'antigiuridicit : - elemento essenziale - elemento di tipo valutativo ( fatto tipico e colpevolezza sono elementi descrittivi) - mancanza di cause di giustificazioneDistinzione fra diritti e contravvenzioni

Codice, classificazione dei reati a seconda della pena: delitti e contravvenzioniDottrina --> cercato di adottare un criterio sostanziale di distinzione fra delitti e contravvenzioni--> insuccesso, per questo altra parte della dottrina ha creato un criterio formale, basato sul tipo di penaart 39 e 17 cp " le pene principali stabilite per i delitti sono l'ergastolo, la reclusione e la multa; leArt 39. Reato: distinzione fra delitti e contravvenzioni.

I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni, secondo la diversa specie delle pene per essi rispettivamente stabilite da questo codice [c.p. 17]

Art. 17 Pene principali: specie Le pene principali stabilite per i delitti sono: 1) la morte (1) ; 2) l'ergastolo; 3) la reclusione; 4) la multa. Le pene principali stabilite per le contravvenzioni sono: 1) l'arresto; 2) l'ammenda. La Corte costituzionale, sentenza 28 aprile 1994, n. 168, ha dichiarato l'illegittimita' costituzionale del presente articolo nella parte in cui non esclude l'applicazione della pena dell'ergastolo al minore imputabile. (1)La pena di morte e' stata soppressa e sostituita con l'ergastolo.

pene principali stabilite per le contravvenzioni sono l'arresto e l'ammenda"Integrato da RD 20 maggio 1931, n.601, disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale --> fissa i criteri per le leggi speciali anteriori al codice penale

NB. la distinzione fra delitti e contravvenzioni comporta varie differenze di disciplina:- elemento psicologico: salvo che la legge preveda espressamente una contravvenzione dolosa ( es. art 660 molestia e disturbo alle persone), tutte le contravvenzioni sono punibili, sia se commesse con dolo, sia con colpa- tentativo: possibile solo per i delitti- circostanze del reato: previste soltanto per i delitti- reato politico: pu essere solo un delitto

Oggetto giuridico del reato

Ciascuna norma penale tutela un determinato bene o interesse punendo quei comportamenti che ledono tale bene o interesse, turbando la convivenza fra i consociati.Oggetto = bene o interesse giuridico tutelato dalla norma che prevede il reato stesso ( es: la norma che punisce l'omicidio tutela il bene vita)Individuazione dell'oggetto giuridico, importante la scelta del legislatore, resa palese dalla collocazione sistematica della norma. Scelte non vincolanti ne' esaustive, il bene protetto pu risultare diverso da quello indicato dal legislatore ( le norme penali tutelano anche altri beni oltre quelli espressamente indicati)

Entrata in vigore della Costituzione --> l'individuazione dei beni protetti dalle norme penali deve essere compiuta in base ai valori costituzionali--> dal momento che pena criminale deve costituira extrema ratio del legislatore, necessario riservare tale ricorso ai soli fatti che offendono i beni o gli interessi di maggiore rilievo sociale (dotati di rilevanza costituzionale).

Oggetto giuridico e oggetto materiale --> non devono essere confusioggetto giuridico = entit concettuale, valore alla cui tutela indirizzata la normaoggetto materiale dell'azione = sempre qualcosa di concreto, la persona o la cosa su cui incide materialmente la condotta tipica. Quando l'oggetto materiale dell'azione una condotta non sempre questa coincide con la persona offesa ( es: sottrazione consensuale di minore, oggetto materiale il minore mentre le persone offese sono i genitori)

Distinzione dei reati in relazione all'oggetto giuridicoreati MONOFFENSIVI = offesa di un solo bene giuridicoreati PLURIOFFENSIVI = offendono pi beni giuridici

Le costruzioni pi risalenti del bene giuridico e le obiezioni della dottrina

- Rocco, teoria degli interessi distingue in ogni reato - oggetto formale - oggetto sostanziale --> sostanziale generico: interesse dello Stato allapropria conservazione --> sostanziale specifico: interesse del singolo lesodal reatoQuesta teoria distingue i vari tipi di oggetto del reato per sottolineare che il diritto penale non tutela i singoli accordado loro una facolt di azione, ma li tutela assumendo in capo a se i loro interessi--> visione applicata al codice penale vigente in cui i reati sono ordinati con riferimento al loro oggetto specifico

- Teoria concettualisticaI concetti di bene giuridico ed interesse costituiscono dei valori = l'ordine delle cose che l'uomo deve seguire nelle sue scelte --> visione filosofica del diritto penale, offre una classificazione dei beni protetti di natura sostanziale e non superficialeCritiche : riguardano soprattutto la negazione che il bene giuridico abbia un rilievo fondamentale nella struttura del reato

- il concetto di bene giuridico insufficiente ai fini dell'interpretazione della norma --> le norme penali non sempre tutelano beni diversi, infatti possono tutelare anche il medesimo bene, ed in tali casi per differenziare i vari reati non basta il criterio distintivo del bene- in molte figure di reato l'individuazione del bene giuridico pone molte difficolt interpretative- in alcuni reati minori non esiste un vero e proprio bene giuridico da tutelare, come nelle norme che tutelano comportamenti di per se' non dannosi o pericolosi- il riferimento al bene giuridico tutelato segnala soltanto l'entit del danno che stato cagionato alla vittima del reato- teoria del bene giuridico come elemento costitutivo del reatooggetto giuridico del reato = elemento costitutivo al pari della condotta, dell'evento e del nesso di causalit. --> il reato impossibile in questo caso non viene ritenuto un tentativo inidoneo, ma una azione che non offendendo il bene o un interesse concreto non punibile.

Critiche : ritenere l'oggetto giuridico del reato un elemento costitutivo porterebbe a individuare l'oggetto giuridico stesso sulla base di criteri extralegali, lasciando spazio a interpretazioni giurisprudenziali non compatibili con il principio di legalit

- teoria del reato come offesa di beni giuridici costituzionalmente rilevantiIl fatto che la pena incida sulla libert personale, quindi su un bene giuridico inviolabile, comporta che le pene debbano tendere alla rieducazione del condannato ( Art 27 co 2 Cost), che la previsione dei reati sia coperta da riserva assoluta di legge e la responsabilit penale personale--> ci induce a pensare che il reato comporti necessariamente un'offesa significativa dei beni costituzionalmente rilevanti--> per questo la sanzione penale deve porsi come extrema ratio, ci quando sia esaurita qualsiasi altro tipo di tutela con strumenti sanzionatori che non incidono su beni di rango costituzionale

- rilevanza e funzione dell'oggeto giuridico del reatola rilevanza dell'oggeto giuridico del reato si coglie tutte le volte che la figura criminosa non sia espressamente inserita in una determinata categoria dalla legge, ma comunque indispensabile accertarne la natura ai fini dell'applicazione di una determinata disciplinaIl principio di offensivit

Strettamente collegato al concetto di bene giuridico e come questo immanente al sistema giuridico penale in quanto consente di subordinare l'applicazione della sanzione penale al verificarsi di un'offesa al bene giuridico protetto dall'ordinamento.E' implicitamente riconosciuto all'interno della costituzione, dal momento che la sanzione penale si sostanzia in una compressione della libert o dignit personale, la sua applicazione sar giustificata solo se volta a compensare un'offesa a beni- interessi di pari rango costituzionale- Art 13 Cost, tutela della libert personale = la sanzione penale limitativa della libert personale deve essere ammessa solo in virt di una condotta che offenda beni di pari rango- Art 25, suordina la sanzione penale alla commissione di un fatto = condotta materiale offensiva- Art 27 Cost, sancisce la funzione rieducativa della pena = sarebbe mortificata se la sanzionevenisse comminata per mere violazionidi doveri di comportamento inidonei adoffendere alcun beneTeoria generale del reato impone la definizione del reato come un fatto- tipico ( principio di legalit)- offensivo (principio di offensivit) --> nullum crimen sine iniuria--> sussiste reato ( quindi possibile applicare la sanzione penale) solo quando si verifichi l'offesa come lesione attuale (danno) o meramente potenziale ( messa in pericolo) di un bene-interesse giuridicamente tutelato dall'ordinamento.Duplice funzione del principio di offensivit 1) impedire l'incriminazione di fatti materiali non offensivi2) delimitare le scelte incriminatrici del legislatoreL'offesa pu essere: - una lesione = nocumento effettivo del bene protetto consistente nelladistruzione, diminuzione o perdita del bene giuridico - una mera esposizione al pericolo del bene/interesse = nocumento potenziale (il bene viene solo minacciato)Per questo motivo i REATI DI OFFESA possono essere- Reati di danno -->a seconda che per la sussistenza del reato sia necessaria la - Reati di pericolo lesione effettiva oppure basti la lesione meramente potenziale Il reato di pericolo

Categoria in continua espansione, per via progresso tecnologico (impone l'emanazione di norme cautelari penalmente sanzionate) e per l'assunzione di compiti di natura solidaristica da parte dello stato che induce il legislatore ad anticipare allo stadio della messa in pericolo la tutela di alcuni beni particolarmente rilevanti.Categorie dei reati di pericolo- Reati di pericolo concreto --> il pericolo deve effettivamente esistere ed essere di volta in volta accertato concretamente dal giudice. La norma prevede quindi come elemento cositutivo il verificarsi in concreto di un pericolo per la pubblica incolumit- Reati di pericolo astratto --> il pericolo implicito nella stessa condotta, ma non impedito all'accusato di fornire una prova contraria del suo verificarsi- Reati di pericolo presunto --> il pericolo, sebbene non implicito nella stessa condotta, in quanto al momento di essa possibile controllare l'esistenza o meno dell'evento lesivo, viene comunque presunto iuris et de iure, senza ammissione di prova contraria circa la sua concreta esistenza

Danno civile e danno criminale

Danno criminale ( o penale) = offesa al bene giuridicoDanno civile ( materiale o morale) = danno risarcibile ex art 2043NB. pu esistere un reato senza danno civile, es: reato di associazione mafiosa art 416 cpc, non esiste un reato senza danno penale, cio senza offesa al bene giuridico

Reati plurioffensivi --> fattispecie criminose la cui incriminazione risponde all'esigenza di presidiare pi beni giuridici, la dottrina distingue due categorie:

1) reati plurioffensivi per la cui consumazione richiesta la lesione di tutti i beni protetti dalla norma incriminatrice ( es: rapina, art 628, impossessamento della cosa altrui mediante violenza o minaccia, occorre quindi che la condotta non leda solo il patrimonio, ma anche il diritto di autodeterminazione del soggetto passivo del reato)

2) reati plurioffensivi per la cui consumazione sufficiente la lesione di uno solo dei beni protetti( es: peculato, art 314 cp, sufficiente la lesione di uno solo dei beni giuridici presidiati dalla norma , come il buon andamento della pubblica amministrazione e il patrimonio)

Il soggetto attivo del reato = autoreColui che pone in essere un fatto penalmente illecito ( il fatto tipico) --> soggetti attivi possono essere tutte le persone fisiche, in quanto ogni persona umana ha la capacit ( l'attitudine) di porre in essere comportamenti penalmente rilevanti, senza distinzione di sesso, et, o altre condizioni soggettive NB: L'ETA', LE SITUAZIONI DI ANOMALIA FISICA O PSICHICA E LE IMMUNITA' NON ESCLUDONO L'ILLICEITA' PENALE, MA SONO RILEVANTI SOTTO DUE PROFILI:

- L'IMPUTABILITA' ( CAPACITA' ALLA PENA)- PERICOLOSITA' ( CAPACITA' ALLE MISURE DI SICUREZZA)

Reati comuni e reati propri

- Reati comuni = possono essere compiuti da ogni persona, indipendentemente dal possesso di particolari qualifiche soggettive

- Reati propri = possono essere commessi solo da soggetti che rivestono particolari qualifiche meramente naturalistiche o giuridiche ( es: solo la madre pu essere accusata di infanticidio per abbandono morale e materiale, ex art 578; solo il pubblico ufficiale pu essere accusato di determinati delitti contro la pubblica amministrazione)--> reati propri ESCLUSIVI = il fatto, se commesso da persona che non rivesteuna particolare qualifica soggettiva, penalmente rilevante--> reati propri NON ESCLUSIVI = se commesso da chi non riveste una particolare qualifica soggettiva costituisce altro reato ( es: appropriazione indebita piuttosto che peculato) ovvero illecito extrapenale ( es: il fatto di bancarotta se commesso da chi non imprenditore costituisce comunque un illecito sotto il profilo civilistico)

Il numero dei partecipanti

- reati monosoggettivi = secondo la norma incriminatrice possono essere compiuti da una sola persona; non escluso che in concreto venga commesso da pi persone --> concorso eventuale di persone nel reato - reati plurisoggettivi = reati a concorso necessario, secondo la norma incriminatrice possono essere compiuti SOLO da pi di una persona ( es: associazione a delinquere) NB. l'ipotesi di concorso eventuale pu verificarsi anche nei reati plurisoggettivi, se vi partecipano altri soggetti oltre a quelli necessari previsti dalla legge per commettere il reato-- > reati plurisoggettivi propri tutti i coagenti sono assoggettati a pena in quanto l'obbligo giuridico la cui violazione integra il reato incombe su ciascuno di essi

--> reati plurisoggettivi impropri solo uno o taluni dei coagenti sono punibili in quanto solo su di essi incombe l'obbligo giuridico di non tenere il comportamento vietatoIl problema della responsabilit delle persone giuridiche ( D.LGS 8/6/2001 N 231)

Il soggetto attivo del reato pu essere solo una persona fisica --> societas delinquere non potestnon ammessa la responsabilit penale degli enti, dotati o meno di personalit giuridica, inoltre art 27 Cost prescrive la personalit della resp penale ed art 97 cp afferma che per i reati commessi dagli organi della persona giuridica nell'esercizio delle loro funzioni si pu configurare solo un'obbligazione civile di garanzia a carico dell'ente, escludendo che questo possa considerarsi oggetto attivo del reato.Individuazione dei soggetti responsabili --> giurisprudenza ha individuato dei criteri di riferimento- soggetto che ha rappresentanza dell'ente --> critica, si configura una responsabilit di posizione in quanto si esclude a priori la responsabilit di amministratore dove invece rilevante il potere di amministrazione e non quello di spendita del nome.

- amministratore ( soggetto che esercita le funzioni che sono normalmente dell'imprenditore)--> critica, comporta responsabilit dell'amministratore anche quando la condotta del singolo sia riferibile alla politica d'impresa, inoltre ormai tutte le imprese ed enti locali di medie e grandi dimensioni si avvalgono di amministratori con lo strumento della delega --> efficacia liberatoria della delega per imprenditore o amministratore, parte della dottrina ritiene che questa liberi da responsabilit il delegante dal momento che trasferisce al delegato non solo le funzioni inerenti la qualifica personale, ma anche la titolarit di essa, onde soggetto del reato soltanto il delegato. Altra parte della dottrina sostiene invece che il delegante non possa spogliarsi dei doveri sanciti dalla legge penale in virt di un atto di autonomia privata ( la delega), conserverebbe quindi le funzioni inerenti alla sua qualifica o quantomeno l'obbligo di controllo sull'adempimento degli obblighi da parte del delegato.Quindi il delegante sar responsabile per concorso doloso, se a conoscenza della violazione, per concorso colposo o concorso di condotte colpose qualora sia esigibile l'adempimento dell'obbligo di controllo.

Attuali criteri giurisprudenziali--> la delega pu avere efficacia liberatoria per l'imprenditore o amministratore a condizione che - l'impresa sia di notevoli dimensioni, tali da non consentire un controllo diretto dell'osservanza delle norme solo da parte del titolare- i compiti delegati non gravino esclusivamente e specificamente sul titolare o amministratore- la persona delegata sia tecnicamente e professionalmente capace di assolvere il compito che le stato delegato- il delegato gode di effettiva autonomia gestionale senza interferenze da parte del delegante- il delegante ha compiuto tutto ci che la legge poneva a suo carico

- attribuzione dei poteri-doveri adeguatamente pubblicizzata all'interno dell'impresa ( garantire la conoscibilit interna del conferimento dei poteri in capo al delegato)- esigenza che la delega esclusiva l'idoneit del delegato ad esercitare le attivit specificamente delegate siano provate dal delegante

NB. anche in presenza di tutte queste condizioni il titolare dell'impresa non pu esimersi dall'esercitare l'obbligo di vigilanza e controllo in concreto, non potr mai andare esente da responsabilit qualora abbia omesso di esercitare queste funzioni e di vigilare sullo svolgimento dell'incarico da parte del delegato.

Decreto legislativo 8/06/2001 n231"norme per la disciplina della responsabilit amministrativa delle persone giuridiche"

introduce per la prima volta situazioni di responsabilit diretta delle persone giuridiche --> enti forniti di personalit giuridica e non per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato --> ci si trova di fronte ad un TERTIUM GENUS che contempera le linee essenziali del sistema penale e di quello amministrativo

Principi generali mutuati dal sistema penale: principio di legalit e successione nel tempo delle leggi penali ( art 2 e 3 del decreto)Fulcro della disciplina --> l'ente responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unit organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, nonch da persone che esercitano anche di fatto la gestione ed il controllo dello stesso, oltre che da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti indicati, salvo che abbiano agito nell'interesse esclusivo proprio o di terzi ovvero ricorra una delle cause di esclusione della responsabilit.

Categorie di persone che fanno insorgere gli illeciti penali- soggetti in posizione apicale - posizione subordinata

NB. responsabilit dell'ente sussiste anche quando autore non identificabile o non imputabileTrattamento sanzionatorio, art 9 Dlgs 231/2001 " sanzione pecuniaria, sanzione interdittiva, confisca e pubblicazione della sentenza"

Responsabilit per fatti costituenti reato commessi da animali

distinguere - animali randagi = nessuno ha la custodia ( nemmeno lo stato) --> caso fortuito - animali anche selvatici che di fatto sono custoditi. La persona che ha la custodia risponde - a titolo di dolo se li ha aizzati - a titolo di colpa per violazione del dovere di diligenzaIl soggetto passivo del reato

Titolare del bene giuridico protetto dalla singola fattispecie incriminatrice di parte speciale.Non solo una persona fisica, pu anche essere persona giuridica o lo Stato.--> reati con pluralit di soggetti passivi ( es: reato di sottrazione di cosa comune)NB. soggetto passivo del reato deve essere distinto dal danneggiato--> colui che subisce danno civilmente risarcibile art 2043 ( anche senza essere titolare del bene giuridico protetto)La qualit del soggetto passivo pu assumere rilevanza sotto diversi profili e pu essere determinante per la configurazione del fatto tipico, inoltre le sue caratteristiche possono avere rilevanza in virt delle relazioni che lo legano al soggetto attivo del reato sotto i profili di- dare rilevanza al fatto ( es: madre, violazione obblighi assistenza familiare)- determinare la punibilit ( figlio, esclude punibilit per furto a danni del padre)- rendere applicabile una circostanza aggravante ( es: omicidio nei confronti del figlio)

NB. il soggetto passivo pu assumere rilevanza anche per la condotta tenuta anteriormente, contemporaneamente o successivamente al fatto di reato ( provocazione attenuante)Inoltre da un punto di vista pratico importante la sua individuazione poich al soggetto passivo spetta il diritto di querela e la prestazione del consenso scriminante

Classificazione dei reati in base al soggetto passivo- reati a soggetto passivo determinato = interesse offeso appartiene a soggetti individuabili- soggetto passivo indeterminato = interesse offeso appartiene alla collettivit offendono un numero indeterminato di individui- reato senza vittime o senza soggetto passivo = il bene giuridico non afferrabile ( es: reati contro la moralit pubblica)

L'elemento oggettivo

La condottaIl reato prima di tutto un fatto umano = fatto che deve avere il suo principio nel soggetto.Da un punto di vista generale il fatto umano non solo quello che si estrinseca nella realt ma anche quello che si esaurisce nella sfera della psiche ( sentimenti, volizioni, stati soggettivi), la dottrina distingue quindi due principi contrapposi- principio di soggettivit --> considera reato anche momenti puramente psichici ( es: nuda cogitatio)- principio di materialit --> pu essere reato solo il comportamento umano materialmente estrinsecatosi nel mondo esteriore (suscettibile di percezione sensoria)

Art 25 Cost = fatto commesso --> esclusa qualsiasi concezione del fatto di reato basata su atteggiamenti meramente psichicie fonda il nostro diritto penale sul principio di materialit.Il fatto di reato un insieme di componenti che danno luogo al cd. elemento oggettivo ( materiale) del reato, distinto da elemeno soggettivo ( psicologico). Elemento materiale riguarda gli aspetti esterni, mentre quello soggettivo riguarda aspetti della sfera psichica dell'agente

Componenti dell'elemento oggettivo:- condotta- evento--> ricorda: elemento oggettivo pu consistere sia in- nesso di causalit azione che in omissione.

Concezioni della condotta

Condotta = comportamento umano che costituisce reato, per poter essere rilevante deve essere tipica --> conforme a quella descritta dalla norma incriminatrice di parte speciale. Rappresenta inoltre un elemento necessario ma non sufficiente affinch possa rilevarsi una ipotesi di reato ( non esiste reato senza condotta).Dottrina penalistica cerca di costruire un concetto pregiuridico di condotta per delimitare a priori ci che penalmente rilevante:- concezione naturalistica o causale = la condotta un movimento corporeo cagionato dalla volont- concezione finalistica dell'azione = la condotta un'attivit finalisticamente rivolta alla realizzazione dell'evento tipico. L'uomo, sulla base della conoscenza delle leggi di causalit un grado di prevedere i possibili effetti della sua azione e conseguentemente di pilotare il proprio agire--> secondo la dottrina questa teoria riesce a ricomprendere i reati dolosi e di azione ma non anche i reati colposi ed omissivi

L'azione

profilo materiale = azione il movimento corporeo idoneo ad offendere l'interesse protetto dalla norma o l'interesse statuale perseguito dal legislatore attraverso l'incriminazione.NB. movimento corporeo non solo quello degli arti, anche espressioni mimiche o la parola ( es: ingiuria verbale)--> affinch l'azione sia punibile necessario che essa sia idonea ad offendere l'interesse che la norma incriminatrice protegge ( reati di offesa) o che il legislatore attraverso essa intende perseguire ( reati di scopo)Problema dell'unicit o della pluralit dell'azione --> ci si chiede se, quando l'agente pone in essere pi atti, ciascuno dei quali di per se idoneo ad offendere il bene protetto, ci si trovi davanti ad una o pi azioni.Requisiti: - idoneit dei diversi atti ad offendere lo stesso interesse protetto - contestualit degli stessi

Se vengono posti in essere pi atti offensivi del medesimo interesse in un unico contesto ci sar una sola azione ( l'azione non stata interrotta per iniziarne una nuova, c' un susseguirsi di vari atti che formano un tutto unitario).

L'omissione

Conciliabilit dell'omissione con il principio della causalit materiale--> naturalisticamente un non facereL'omissione non ha essenza fisica bens normativa, , consiste nel non compiere l'azione possibile che il soggetto ha il dovere di compiere ( azione esigibile).- reati omissivi propri = necessaria e sufficiente la semplice condotta negativa del reo, non richiesto un ulteriore effetto di tale condotta Tali reati sono tutti tipizzati dal legislatore ed hanno come elementi costitutivi oggettivi : presupposti ( situazione da cui scaturisce obbligo di agire), condotta omissiva e termine entro cui adempiere

- reati omissivi impropri ( commissivi mediante omissione) ai fini della sussistenza del reato il soggetto deve avere causato con la propria omissione un dato evento ( es: il cantoniere che omette di manovrare uno scambio e causa un sinistro ferroviario)

Nb. i reati omissivi impropri presuppongono che ad un soggetto sia stata attribuito dall'ordinamento il compito di proteggere determinati interessi, che ci sia quindi un particolare rapporto di protezione fra il soggetto ed un dato bene giuridico ( Posizione di garanzia)Requisiti affinch una posizione giuridica di obbligo divenga posizione di garanzia:- incapacit del sogetto garantito a difendersi autonomamente- carattere speciale dell'obbligo ( deve gravare su alcuni soggetti)- relazione di immediatezza tra la protezione del bene e l'obbligo giuridico

Posizioni di garanzia - di controllo ( controllo della fonte di pericolo) - di protezione ( protezione di determinati interessi, presuppongono particolare legame giuridico fra garante e titolare del bene da proteggere)

Classificazione dei reati in base alla condotta:1) reati di azione e di omissione

2) reati a condotta mista ( per la realizzazione richiedono cumulativamente azione ed omissione

3) reati a forma libera; a forma vincolata --> a seconda che la legge descriva pi o meno precisamente nella figura tipica l'attivit esecutiva richiesta per la commissione del reato4) reati senza azione --> reati di posizione ( reati di mero sospetto = la formulazione della legge non descrive la condotta ma il momento in cui in soggetto viene scoperto) - v art 707

L'evento--> risultato dell'azione o dell'omissioneSul tipo di legame che deve intercorrere fra condotta ed evento la teoria ha prodotto due teorie contrapposte:

A) teoria naturalistica dell'evento --> l'evento l'effetto naturale della condotta umana penalmente rilevante = entit esteriore alla condotta, diversa e distinta da quest'ultima sia cronologicamente sia logicamene e legata ad essa da un nesso di causalit NB. da questa concezione dell'evento discende che:-l'evento non un elemento costante di tutti i reati, per l'esistenza di alcune fattispecie la legge richiede la semplice condotta di un soggetto ( cd. reati di mera condotta)-ci sono reati all'evento plurimo (pluralit di eventi tipici)-reati aggravati dall'evento, subiscono un aumento di pena quando si verifica un evento pi grave (delitto di maltrattamenti)reati ad evento differito, l'evento segue a distanza di tempo la condotta-reati a distanza, in cui l'evento si verifica in un luogo diverso da quello in cui si svolta la condotta-reati all'evento frazionato, reati in cui la verificazione dell'evento si fraziona il tempo

B) teoria giuridica dell'evento --> concezione per la quale l'evento l'effetto offensivo della condotta, cio la lesione o la messa in pericolo dell'interesse tutelato dalla norma ad essa legata da un nesso di causalit

NB. Da questa concezione discende che-ogni reato consta di un evento, quindi non esistono reati senza evento in quanto tutti i reati ledono mettono in pericolo un bene-il nesso causale viene concepita in termini di derivazione logica e non necessariamente di successione temporale dal momento che l'offerta dell'interesse protetto mentre in alcuni casi distaccata anche cronologicamente dalla condotta, in altre contestuale ad essa, come per i reati di mera condotta-non esistono reati condotta evento o reati aggravati dall'evento, la concezione giuridica infatti ritiene che debba parlarsi sempre di un suo evento, in quanto l'ulteriore risultato non va considerato come evento in senso tecnico ma pi semplicemente come circostanza del reato

CONCLUSIONIA favore della concezione naturalistica vengono indicate quelle norme che contrappongono l'evento alla condotta o che lo indicano comunque come conseguenza dell'azione d'omissione; a favore della concezione giuridica vengono invece invocate le norme di cui agli articoli 43 e 49 le quali nel delineare le definizioni di dolo di colpa non potrebbero riferirsi all'evento naturale in quanto cos facendo da tali nozioni resterebbero esclusi senza ragione i delitti di pura condotta,In realt la disputa non ha ragione di esistere, in quanto il legislatore all'interno del codice usa il termine evento in alcuni casi nella sua accezione di accadimento esteriore e altri nella sua accezione di offesa, Precisamente la parola evento usata in senso naturalistico in tutte le norme in cui si pone il problema della causalit, e Vincenzo giuridico quando viene in considerazione ad altri fini come ad esempio per il per la colpa,

DISTINZIONE DEI REATI IN BASE ALL'EVENTOreati di pura condotta (cd. Reati formali)-secondo la concezione naturalistica, i reati nei quali manca l'evento in quanto sufficiente per la loro realizzazione il compimento di una determinata condotta-secondo la concezione giuridica, i reati nei quali solo l'evento giuridico e non anche un evento inteso in senso naturalistico

reati di evento (CD reati ministeriali)-secondo la concezione naturalistica, i reati per cui la cui configurazione richiesto oltre all'azione o l'omissione il verificarsi di un evento-secondo la concezione giuridica, i reati che presentano oltre all'evento giuridico anche evento materiale o naturalistico

Reati omissivi propri ed impropri

reati di danno e di pericoloLa differenza deve essere fatta a seconda che l'evento sia di danno o di pericolo, se consista cio in una lesione o nella semplice messa in pericolo del bene protetto dalla norma,Dal momento che per il diritto penale sono rilevanti non sono i risultati che derivano dall'azione dell'uomo ma anche quelli che possono derivarne abbiamo due principali nozioni di pericolo enunciate dalla dottrina:-pericolo in quanto possibilit di lesione di un bene-pericolo in quanto proponibilit di un evento temutoNB il pericolo generalmente distinto in:-pericolo effettivo, probabilit che si verifichi un certo evento dannoso-pericolo eventuale, stato di fatto semplicemente pericoloso

Reati istantanei reati permanenti-istantanei, reati per cui l'evento si produce in un solo istante (esempio: la morte nell'omicidio)-permanenti, l'evento della consumazione perdurano per un certo lasso di tempo. perch possa aver istigato permanente occorrono due presupposti-Stato dannoso o pericoloso derivante dalla condotta del reo perduri per un certo lasso di tempo- che questo protrarsi sia dovuto alla volont stessa del reo il quale in qualsiasi momento pu farlo cessare

RAPPORTO DI CAUSALIT

La fattispecie obiettiva del reato comprende fra i suoi elementi costitutivi il nesso di causalit che lega la condotta all'evento.Presupposto di imputazione dell'evento lesivo = ha contribuito materialmente alla verificazione del risultato dannoso --> sussiste nesso di causalit quando possibile attribuire un determinato evento ad una determinata condotta.Esigenza del nesso di causalit --> art. 40 CP"nessuno pu essere punito per un fatto previsto dalla legge come reato se l'evento dannoso pericoloso da cui dipende l'esistenza del reato non conseguenza della sua azione od omissione" --> ulteriore consacrazione Art. 27 Cost. "La responsabilit penale personale" --> nega l'ammissibilit di una responsabilit per fatto altrui, consentendo di configurare solo una responsabilit per fatto proprio, che preveda in primo luogo il nesso di causalit fra condotta ed evento.

Problema: determinazione concettuale e modi di accertamento del rapporto di causalitIl concetto di causalit non univoco ma varia in base al punto di vista prescelto dal soggetto d'indagine, Il problema della causalit della condotta si determina in quanto ogni evento la risultante di una pluralit di condizioni nel cui ambito la condotta umana realizza alcune di queste condizioni. Nella verificazione dell'evento concorrono condizioni esterne poste in essere da altri uomini da forze naturali o animali.Altro problema che l'insieme dei fattori causali concorrenti necessari, non rientra sempre nella sfera di dominabilit umana, quindi occorre stabilire quanto la condotta umana pur concorrendo naturalisticamente all'evento possa dirsi anche causa dello stesso sotto il profilo della responsabilit penale.

TEORIA DELLA CAUSALIT NATURALE (condizionalistica)secondo questa teoria la causa dell'evento l'insieme delle condizioni necessarie e sufficienti a produrlo, come tali ciascuna delle condizioni condicio sine qua non dell'evento, quindi ai fini della produzione dell'evento queste si equivalgono, Quindi perch la condotta umana possa essere considerata causa dell'evento sufficiente che costituisca una delle condizioni antecedenti che concorrono alla realizzazione dell'evento stesso, Per accertare l'esistenza di questo nesso causale si ricorre al procedimento di eliminazione mentale ( giudizio contraffattuale):se eliminando mentalmente la condotta l'evento rimane, tale condotta non causa dello stesso; se invece eliminando mentalmente la condotta viene meno anche l'evento questo causato dalla condotta prese in considerazione,

Pecca per eccesso --> considera equivalenti tutte le condizioni concorrenti alla produzione dell'evento, rendendo rilevanti anche gli antecedenti pi remoti = conclusioni paradossali[ la causa di morte di Tizio colui che gli ha sparato, ma sul presupposto dell'equivalenza delle condizioni sar causa di morte anche chi ha fabbricato l'arma e chi l'ha venduta ecc ecc]eccessiva estensione --> necessari correttivi :- prendere in considerazione solo gli antecedenti che rilevano in via immediata per l'evento di cui si discute ( esclude le cause pi remote, ma non indica un criterio di base al quale limitare la ricerca)

-tenere conto del dolo e della colpa, in quanto fattori che contribuiscono a circoscrivere ambito di rilevanza di tutti i possibili antecedenti del risultato lesivo [ se un rivenditore di armi vende una pistola ad un soggetto insospettabile e legittimato ad acquistarla, ma successivamente l'arma viene utilizzata per commettere un omicidio, non pu essergli mosso nessun rimprovero, neanche per negligenza.--> correttivo che provoca contaminazione fra elemento oggettivo -nesso di causalit- ed elemento soggettivol - dolo e colpa-, la quale oltre a non essere corretta pu rivelarsi del tutto inutile , si pensi alle ipotesi di responsabilit oggettiva, in attribuzione all'agente di alcuni elementi della fattispecie avviene a prescindere dal dolo o dalla colpa --> in tali casi il correttivo proposto non pu operare

NB. vero limite della teoria condizionalistica : incapacit di spiegare tutti quei casi in cui non si conosce a priori se la condotta tenuta dall'agente possa considerarsi condizione idoena a produrre l'evento (davanti al lavoratore di una fabbrica morto di tumore a causa del contatto con l'amianto la teoria condizionalistica pu eliminare all'infinito il contatto fra uomo e amianto, ma non arriver mai a nessuna conclusione circa le cause della morte, se sa gi da prima che il contatto con l'amianto secondo la scienza medica una delle cause pi comuni di tumore)

Inoltre la teoria condizionalistica trascura tutte quelle cause determinanti ma estranee alla condotta del soggetto, anche quelle eccezionali --> inefficienze riguardo ai fini dell'esatta individuazione del fatto criminoso.A partire dai problemi posti dalla teoria condizionalistica la dottrina penalistica ha creato due ulteriori teorie causali:1) teoria della causalit adeguata2) teoria della causalit umana

(1) sorta per ovviare alla severit della causalit naturale, in particolare con riguardo ai diritti aggravati dall'avento --> seleziona fra i molteplici antecedenti causali quelli veramente rilevanti in sede giuridico penale, esigenza particolarmente avvertita per i reati a decorso causale atipico, caratterizzati da successione di eventi che fuoriesce dagli schemi della ordinaria prevedibilit( ancor pi vero nel caso di delitti aggravati dall'evento --> evento aggravante addossato all'agente su base meramente oggettiva, quindi prescindendo dal dolo e dalla colpa)es: tossicodipendente morto in seguito all'assunzione di una dose di eroina di per s non mortale, a causa di una pre-esistente alterazione organica. Teoria condizinalistica --> applicazione Art 586 (morte o lesione per conseguenza di un altro delitto) --> in base al giudizio contrafattualeLa morte conseguenza del delitto di spaccio di stupefacenti, in quanto eliminando mentalmente l'acquisto della dose viene meno anche l'evento della morte. Allo spacciatore verrebbero applicati aumenti di pena per conseguenze lesive di altro delitto - si verificano indipendentemente da prevedibilit soggettiva e per il concorso di circostanze estranee: stato di alterazione organica del tossicodipendente-

--> soluzione alla rigida applicazione della teoria condizionalistica: per la teoria della causalit adeguata la condotta umana oltre che ad essere condicio sine qua non deve essere anche- adeguata- proporzionato all'evento --> idonea a determinare l'effetto ( probabilit di causare l'evento)NB. Idoneit astratta = desunta sulla base della comune esperienza, quindi la condotta umana solo causa degli effetti che al momento in cui si svolta dovevano ritenersi probabili in base all'id quod premlumque accidit ( caso pi frequente), non quelli che di regola non si verificano ( effetti straordinari ed atipici)

Critiche alla teoria:- L'indeterminatezza del riferimento alla comune esperienza--> teoria poco rigorosa, esclusivamente empirica- attraverso la prevedibilit ex ante dell'evento si opera una contaminazione fra colpevolezza e rapporto di causalit ( elemento soggettivo/ elemento oggettivo)- pecca per difetto --> esclude dalla causalit giuridica tutti quegli eventi che, anche se devono ritenersi conseguenza straordinaria di un certo tipo di condotta, rispetto alla situazione concreta possono essere preventivamente calcolati come del tutto probabili concerti in base alla specifica scienza della gente

(2) - Antolisei-condotta umana --> causa dell'evento quando costituisce condicio sine qua non e quando l'evento stesso non sia dovuto all'intervento di fattori eccezionali.Sfera d'azione dominabile dall'uomo --> solo i risultati che rientrano in tale sfera possono essere causati dall'uomo, in quanto anche se non li ha voluti era in grado di impedirli.--> Non possono considerarsi opera dell'uomo i risultati che non sono da lui dominabili, in quanto hanno una probabilit minima di verificarsi. causalit adeguata, non tutti gli effetti atipici sfuggono al controllo, anche quelli che nella generalit dei casi non si verificano possono essere calcolati in anticipo, ma solo quelli che hanno una insignificante probabilit di verificarsi --> fattori eccezionali

Esistenza del rapporto di causalit: Due elementi ( positivo e negativo)- elemento positivo: l'uomo con la sua azione ha posto in essere una condizione dell'evento(antecedente senza il quale l'evento non si sarebbe verificato)- elemento negativo: il risultato non dovuto al concorso di fattori eccezionali, possono essere sopravvenuti alla condotta ma anche concomitanti o preesistenti

Critiche:- tentativo poco riuscito di perfezionamento di teoria dell'adeguatezza, distinguere fra fatto atipico fatto eccezionale ma non fornisce un reale criterio distintivo fra i due concetti( fattore eccezionale = probabilit minima di verificarsi, al di fuori delle possibilit di controllo dell'uomo --> ribadire il criterio dell'adeguatezza)- teoria accusata di presentare i limiti applicativi della teoria condizionalistica--> indimostraabilit del nesso causale qualora non si conosca a priori idoneit della condizione a cagionare il fatto- contaminazione fra elemento soggettivo e oggettivo--> concetto di signoria o dominabili da del fatto richiama i criteri di imputazioneche coinvolgono il problema della colpevolezzaSussunzione del rapporto causale sotto leggi scientifiche

limite principale della teoria condizionali tipica: