APPARIZIONI, INFESTAZIONI E POLTERGEIST di D. Scott Rogo (1974)

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 APPARIZIONI, INFESTAZIONI E POLTERGEIST di D. Scott Rogo D. SCOTT ROGO è parapsicologo, educatore e scrittore. Ha studiato molto la musica e la sua influenza sugli stati alterati di coscienza. Ha coordinato un corso sperimentale di parapsico- logia dal 1968 al 1969 promosso dall'Università di California a Los Angeles. È autore di molti testi e pubblicazioni sull'argomento. INTRODUZIONE Per quanto la ricerca psichica sia una scienza relativamente giovane, le fiabe di spettri, fantasmi, spiriti e case infestate sono sempre esistite attraverso i secoli. Infatti, il fantasma che tra- scina la catena immortalato da Charles Dickens nel suo classico « Una cartolina natalizia » è preso integralmente da un'esperienza pretesa vera riportata da Plinio il Giovane. Paracelso, l'alchimi- sta e scienziato medievale, scrisse che gli spiriti dei morti pos- sono attrarre l'attenzione dei viventi per mezzo di rumori, suoni di passi invisibili ed altre bizzarre manifestazioni che oggi chia- miamo infestazioni. Nondimeno, la ricerca psichica è stata la prima scienza a stu- diare sistematicamente le fiabe su luoghi e persone infestate. Quando fu fondata l'SPR, uno dei primi comitati costituiti aveva l'incarico di indagare sulle storie di case infestate. Come vedremo più avanti, quest o lavor o si è rivelato ben più ampio del previst o. Per l'opinione pubblica, nessun fenomeno è collegato nella fantasia alla parapsicologia quanto lo studio delle case infestate. Sebbene oggi la parapsicologia abbia adottato la metodologia e la filosofia scientifica della psicologia sperimentale, questo fatto è piuttosto recente ed iniziò con le prove statistiche di J. B. Rhine alla Duke University, pubblicati per la prima volta nel 1934. Prima di allora, però, il lavoro del parapsicologo era meno 350

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Per quanto la ricerca psichica sia una scienza relativamentegiovane, le fiabe di spettri, fantasmi, spiriti e case infestate sonosempre esistite attraverso i secoli. Infatti, il fantasma che trascinala catena immortalato da Charles Dickens nel suo classico« Una cartolina natalizia » è preso integralmente da un'esperienzapretesa vera riportata da Plinio il Giovane. Paracelso, l'alchimistae scienziato medievale, scrisse che gli spiriti dei morti possonoattrarre l'attenzione dei viventi per mezzo di rumori, suonidi passi invisibili ed altre bizzarre manifestazioni che oggi chiamiamoinfestazioni.Nondimeno, la ricerca psichica è stata la prima scienza a studiaresistematicamente le fiabe su luoghi e persone infestate.Quando fu fondata l'SPR, uno dei primi comitati costituiti aveval'incarico di indagare sulle storie di case infestate. Come vedremopiù avanti, questo lavoro si è rivelato ben più ampio del previsto.Per l'opinione pubblica, nessun fenomeno è collegato nellafantasia alla parapsicologia quanto lo studio delle case infestate.Sebbene oggi la parapsicologia abbia adottato la metodologia ela filosofia scientifica della psicologia sperimentale, questo fattoè piuttosto recente ed iniziò con le prove statistiche di J. B.Rhine alla Duke University, pubblicati per la prima volta nel1934. Prima di allora, però, il lavoro del parapsicologo era meno350sperimentale e più allineato con la raccolta di casi spontanei diapparizioni, telepatia, infestazioni, e così via. Questo capitoloriassumerà la maggior parte di questo lavoro.

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APPARIZIONI, INFESTAZIONI E POLTERGEIST

di D. Scott Rogo

D. SCOTT ROGO è parapsicologo, educatore escrittore. Ha studiato molto la musica e la suainfluenza sugli stati alterati di coscienza. Hacoordinato un corso sperimentale di parapsico-logia dal 1968 al 1969 promosso dall'Universitàdi California a Los Angeles. È autore di molti

testi e pubblicazioni sull'argomento.

INTRODUZIONE

Per quanto la ricerca psichica sia una scienza relativamentegiovane, le fiabe di spettri, fantasmi, spiriti e case infestate sonosempre esistite attraverso i secoli. Infatti, il fantasma che tra-scina la catena immortalato da Charles Dickens nel suo classico

« Una cartolina natalizia » è preso integralmente da un'esperienzapretesa vera riportata da Plinio il Giovane. Paracelso, l'alchimi-sta e scienziato medievale, scrisse che gli spiriti dei morti pos-sono attrarre l'attenzione dei viventi per mezzo di rumori, suonidi passi invisibili ed altre bizzarre manifestazioni che oggi chia-miamo infestazioni.

Nondimeno, la ricerca psichica è stata la prima scienza a stu-diare sistematicamente le fiabe su luoghi e persone infestate.Quando fu fondata l'SPR, uno dei primi comitati costituiti aveva

l'incarico di indagare sulle storie di case infestate. Come vedremopiù avanti, questo lavoro si è rivelato ben più ampio del previsto.

Per l'opinione pubblica, nessun fenomeno è collegato nellafantasia alla parapsicologia quanto lo studio delle case infestate.Sebbene oggi la parapsicologia abbia adottato la metodologia ela filosofia scientifica della psicologia sperimentale, questo fattoè piuttosto recente ed iniziò con le prove statistiche di J. B.Rhine alla Duke University, pubblicati per la prima volta nel1934. Prima di allora, però, il lavoro del parapsicologo era meno

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sperimentale e più allineato con la raccolta di casi spontanei diapparizioni, telepatia, infestazioni, e così via. Questo capitoloriassumerà la maggior parte di questo lavoro.

APPARIZIONI

Quando si parla di apparizioni si intende un gruppo di fenomeni. G. N. M. Tyrrel, già presidente dell'SPR, dedicò le suelezioni al Myers Memorial nel 1942 all'organizzazione dello studio delle apparizioni. In queste lezioni, poi pubblicate in unlibro, « Apparitions », Tyrrel divise le apparizioni in quattrocategorie: a) apparizioni dei viventi, b) « apparizioni crisi »,e)

apparizioni postmortem ed)

apparizioni continue. Questequattro categorie rappresentano i principali « tipi » di fantasmi.E prima di entrare in una discussione sulla natura delle apparizioni, daremo un breve sommario di ognuna di queste categorie.

Quando si pensa alle apparizioni, si immaginano generalmenteapparizioni sia di morti che di persone morte proprio nel momento dell'apparizione. Non è così, però. Una gran parte delleapparizioni riportate rappresenta immagini di persone viventi.Per esempio, gli esperimenti di S. H. Beard sono diventati fa

mosi. Beard era un gentiluomo vittoriano amico di EdmundGurney, uno dei membri fondatori dell'SPR, ricercatore infaticabile.

Beard tentò di proiettare un'apparizione di se stesso alla suafidanzata, L. S. Verity. Una sera, prima di andare a letto, si concentrò per apparire a Miss Verity ma si addormentò. Per quantonon sappia cosa successe, proprio in quel momento Miss Verityvide una sua apparizione, vestito da sera, accanto al suo letto.Ne fu così spaventata che si mise ad urlare, svegliando la sorella

minore che dormiva con lei. Aneti'ella vide la figura.Il fatto che l'apparizione sia stata vista contemporaneamente

da due percipienti è un punto critico. Una teoria delle apparizioni asserisce che le apparizioni sono solo allucinazioni causatetelepaticamente. Il percipiente riceve inconsciamente un'impressione ESP dall'agente che cerca di raggiungerlo, ed in seguito lamente inconscia del percipiente proietta un'allucinazione otticaper trasferire il messaggio alla mente cosciente. Però, nel caso

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Beard-Verity, due percipienti videro la forma, il che getta incrisi la teoria telepatica.

Per verificare h sua esperienza Beard tentò di ripetere piùvolte l'esperimento. Prima di un esperimento, avvertì EdmundGurney della sua prossima venuta cosicché potesse convalidarne

l'eventuale successo. Riuscì. Beard si concentrò su Miss Veritye tentò di accarezzarle i capelli. (Questa volta potè trasferirela sua « coscienza » insieme all'apparizione). La sua fidanzata raccontò che mentre era perfettamente sveglia, aveva visto la suaimmagine che le aveva accarezzato i capelli.

Un altro caso di apparizione di un vivente è riportato da Mrs.Henry Sidgwick nel suo articolo « Sull'evidenza della chiaroveggenza ». Il caso riguarda Mrs. Wilmot, che apparve a suo maritoed al suo compagno di cabina sulla nave « The city of Limerick »,

che stava attraversando l'Atlantico. Mrs. Wilmot era moltoansiosa per questo viaggio poiché una tempesta aveva affondatouna nave che seguiva la stessa rotta. Una sera, addormentandosi,Mrs. Wilmot « lasciò il suo corpo » e viaggiò in un corpo apparente per trovare il marito. (Questo suggerisce un'OOBE, fenomeno esaminato nel capitolo 15), Atterrò a bordo della nave edentrò in una stanza, dove vide il marito. Un altro uomo giacevain ima branda posta sopra la sua, ma cionondimeno entrò nellacabina, baciò il marito e ripartì. La sua immagine venne vistanon solo da Wilmot ma anche dall'altro passeggero. Sentiamo ilracconto di Wilmot:

La notte seguente all'ottavo giorno di tempesta... sognai di vederemia moglie, che avevo lasciato negli Stati Uniti, venire alla portadella mia cabina, vestita della sua vestaglia. Giunta alla porta sembrò scoprire che non ero il solo abitante della cabina; esitò un po',quindi avanzò verso di me, si chinò e mi baciò, e dopo avermi carezzato con dolcezza per qualche secondo se ne andò lentamente. Alrisveglio fui sorpreso nel vedere il mio compagno di cabina, la cuibranda era sopra la mia, non però esattamente sopra... guardarmi

fissamente. « Sei un uomo fortunato » mi disse lentamente, « adavere una donna che viene a trovarti in questo modo ». Lo pregaidi spiegarmi, cosa che dapprima rifiutò di fare, ma infine mi raccontò quello che aveva visto ancora mezzo addormentato, sdraiatonella sua branda. Corrispondeva esattamente al mio sogno.

In seguito Mrs. Wilmot descrisse esattamente la cabina delmarito. Tutti questi fatti sono stati provati dalla sorella di Mr.Wilmot, che si trovava a bordo della nave.

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Le « apparizioni crisi » sono immagini che non possono realmente venir classificate come appartenenti a morti od a vivi.Esse usualmente appaiono all'esatto momento, o poco dopo, chel'agente è stato colpito da un incidente od è morto. Il seguenteè un caso tipico.

Eldred Bowyer-Bower era un pilota della Prima Guerra Mondiale. Il 19 marzo 1917, il suo aereo fu colpito sopra la Francia.Quella stessa mattina la sua immagine apparve alla sorellastra,Mrs. Spearman, che si trovava in India:

Il 19 marzo, nell'ultima parte della mattina, stavo cucendo e parlando a mio figlio. Joan (un altro figlio) era in un'altra stanza e nonvide nulla. Sentivo di dovermi voltare e così lo feci, per vedereEldred; sembrava così felice ed aveva uno sguardo molto vivo. Fuicosì felice di vederlo che portai il bambino in un'altra stanza, co

sicché potessimo parlare. Mi voltai quindi nuovamente, per abbracciarlo e dargli un bacio, ma se ne era andato. Lo chiamai e lo cercai.Non l'ho mai più rivisto.

In questo caso è impossibile stabilire se l'apparizione si siapresentata al momento della morte o qualche tempo dopo.

Alcuni dati importanti riguardanti le apparizioni crisi furonoraccolti dall'SPR in una ricerca condotta nel 1889 e pubblicatanel 1894 come « Censimento delle allucinazioni ». Il progetto fu

organizzato per raccogliere casi validi di apparizioni e fenomenianaloghi e scoprire quale percentuale della popolazione sembraavere questi fenomeni. Quando fu completato il « Censimento »,si scoprì che 1864 persone sulle 17.000 studiate avevano avutotali esperienze. Di queste, 80 casi poterono essere classificati come apparizioni crisi. Quando vennero rappresentati su un grafico,fu ovvio che queste esperienze avevano un fattore costante: unaapparizione crisi venne arbitrariamente definita come forma apparsa entro 12 ore dalla morte dell'agente. Quando questi 80casi furono analizzati per vedere se rientravano in questo lassodi tempo, si scoprì che la maggior parte si produsse simultaneamente alla morte. Si potè così tracciare una curva indicativa: lamaggior parte dei casi si trovavano al momento della morte, degradando poi gradualmente con il passar del tempo.

Le apparizioni viste dopo 12 ore vennero definite apparizionipostmortem: cioè, apparizioni di morti. Talvolta queste apparizioni si presentano anni dopo la morte dell'agente. Naturalmente,sono spesso state citate come prove del fatto che l'uomo soprav-

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vive alla morte. Uno dei casi più famosi è particolarmente interessante per l'evidenza dei fatti accaduti.

La sorella di F. G. morì di colera a soli 18 anni. Nove annidopo, F. G. stava viaggiando attraverso St. Joseph, Missouri, e

si stava riposando nella sua stanza d'albergo, pensando ai suoiaffari che l'avevano condotto in quel paese. Improvvisamente sirese conto di una figura apparsa al suo fianco, e guardandolameglio rimase allibito nel vedere l'apparizione della sorella mortada molto tempo. Il fatto notevole di questa apparizione è cheera sfigurata da una lunga cicatrice rossa sulla guancia che scomparve rapidamente come era apparsa. Dopo essere tornato a casa,F. G. raccontò questa esperienza ai suoi parenti. Quando suamadre sentì citare la cicatrice ebbe un mezzo collasso. Dopo

essersi ripresa, la donna ammise che mentre rendeva le ultimeesequie al corpo della figlia prima della sepoltura, aveva tentatodi « toccare » il volto e le aveva incidentalmente graffiato unaguancia. Per nascondere l'incidente aveva coperto il taglio con ilsuo fondotinta. Nessuno all'infuori di lei sapeva dell'incidente.

La figura della sorella di F. G. apparve una sola volta. Però,altre» figure sono apparse più volte, ed infatti certe apparizionicontinuano a verificarsi. Per usare un termine popolare, questefigure sono spettri. Quando le apparizioni sono continue ven

gono solitamente definite « infestazioni », di cui parleremo nellaprossima sezione.Potrei anche aggiungere che le apparizioni non solo rappre

sentano forme umane vive o morte, ma anche animali. RaymondBayless, nel suo libro « Animai Ghosts » ha raccolto numerosidi questi casi. Per quanto qui manchi lo spazio per affrontarequesto argomento, k apparizioni di animali rientrano nella stessatipologia delle apparizioni umane: compaiono al momento dellacrisi e dopo la morte e talvolta infestano le case in cui hanno

vissuto.Siamo giunti al punto critico. Come possiamo spiegare questo

tipo di fenomeni spettrali? Non dovete sorprendervi se ammettiamo che i parapsicologi non hanno « spiegazioni » per le apparizioni. Abbiamo teorie in proposito, ma non esiste un consensogenerale sulla loro genesi.

Per cominciare, una teoria sulle apparizioni deve prendere inconsiderazione numerosi fattori che è difficile fondere. Per esempio, un primo fattore è se esse siano o meno fisiche. In altre

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parole, le apparizioni occupano uno spazio fisico o sono una formadi allucinazione soggettiva seppur veridica? Ci sono prove perentrambe le ipotesi. Le caratteristiche « fisiche » delle apparizionisono quelle che seguono: a) talvolta appaiono a più persone,

b) talvolta hanno spostato oggetti fisici e e) talvolta si sono visteriflesse in uno specchio. D'altra parte i seguenti elementi depongono decisamente per la non fisicità delle apparizioni: a) appaiono completamente vestite, b) talvolta non appaiono a tutti i presenti, e) talvolta appaiono insieme ad oggetti materiali (es. tenendone in mano qualcuno) e d) camminano attraverso i muri.

Ogni teoria delle apparizioni deve essere in grado di spiegarequeste caratteristiche contrastanti.

Una delle prime teorie formulate per spiegare i fantasmi fu

avanzata da Edmund Gurney. La sua teoria dichiara che un'apparizione è soggettiva e causata dalla telepatia. Il percipientericeve uno stimolo telepatico e quindi lo esteriorizza in un'apparizione. Questa teoria ha i suoi meriti, perché spiega anche perchéle apparizioni siano vestite. L'obiezione principale è che nonpuò spiegare le apparizioni percepite da più persone. In rispostaa questa obiezione Gurney estese la sua teoria fino a comprendere il concetto di telepatia contagiosa. Questo concetto significache quando l'agente proietta un'apparizione può colpire telepa

ticamente gli altri presenti, inducendoli a vedere la stessa immagine. Non c'è bisogno di dire che questa teoria divenne prestoinsostenibile considerando che le apparizioni sono state viste siada gruppi di persone che da animali (come spiegheremo nella sezione dedicata alle infestazioni). Lo stesso Gurney, bisogna aggiungere, non era troppo soddisfatto della sua visione.

F. W. H. Myers fu il secondo pioniere della ricerca psichicaad imbattersi nel problema delle apparizioni. Era d'accordo sulfatto che le apparizioni non erano « fisiche » nel senso letterale

della parola ma sentiva che potevano occupare uno spazio fisico.Myers parlò in termini di spazio « meteterico », che tradotto significa che può esistere una quarta dimensione (o PSI come lachiama W. G. Roll) che si interseca con lo spazio fisico. Un fenomeno come un'apparizione avvenuta in questa dimensione potrebbe influenzare il mondo fisico.

Se tutto questo suona vago è perché lo stesso Myers non erasicuro del suo nuovo modello. Come ha spiegato Tyrrel, « Sinota nella teoria di Myers una nota di incertezza per gli sviluppi

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abituali ». L'idea di Myers di un'altra dimensione psichica cheinterferisce con la nostra spiega come un'apparizione possa averesia attributi fisici che non fisici.

Tyrrel offri anche una teoria che è più o meno una revisione

dell'ipotesi di Gurney. L'idea complessa e difficile da comprendere di Tyrrel dichiara che un'apparizione è provocata telepaticamente. Questa unione telepatica tra agente e percipiente nonla provoca direttamente, però. Invece, la mente inconscia dientrambi si fonde e costruisce la forma dell'apparizione. Questaunione di menti costruisce un « dramma apparizionale ». Unosservatore esterno che entra in contatto con questo drammapuò unirsi ad esso e vedere anch'egli l'apparizione.

Si dovette aspettare fino al 1953 prima che si avesse una riva

lutazione complessiva delle teorie sull'apparizione. In questoperiodo Hornell Hart, sociologo della Duke University, iniziò unprogetto a lunga scadenza per rianalizzare tutta la nostra visionedelle apparizioni. Hart ed i suoi collaboratori iniziarono il loroprogetto raccogliendo casi ben provati di apparizioni per distinguere quanto segue: a) il rapporto tra apparizioni di morti edapparizioni di vivi, b) se le apparizioni abbiano coscienza, sensibilità ed identità personale (la maggior parte delle teorie sulleapparizioni le spiega come automatismi inconsci) e e) che impor

tanza tutto questo riveste nel problema della sopravvivenza dopola morte.Hart raccolse numerosi casi basati sull'evidenza dell'inciden

te. Quando fu fatto il rapporto? Chi l'ha fatto? Chi erano i testimoni? Queste alcune delle domande poste. Raccolse poi le apparizioni studiate e classificò le loro caratteristiche, dividendolenelle categorie seguenti: apparizioni di persone morte 12 o piùore prima; apparizioni crisi di persone morte nell'arco di 12 ore;apparizioni viste al momento della morte; apparizioni di viventiin cui l'agente sapeva di essere un'apparizione ed apparizioni diviventi in cui l'agente era ignaro.

Hart scoprì che i tratti di tutte queste apparizioni eranoidentici. In altre parole, avevano tutte la stessa natura intrinseca. Scoprì anche che le apparizioni sembrano avere una propriavita cosciente: reagiscono agli oggetti fisici ed alle persone circostanti esattamente come una persona normale.

Da questi dati, Hart costruì una nuova teoria delle appari

zioni, che propose nella sua prima pubblicazione: « Sei teorie

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sulle apparizioni», pubblicata nel 1956. In seguito perfezionò isuoi concetti alla luce delle nuove ricerche che stava conducendosull'OOBE, e giunse a credere che le apparizioni non siano soloentità coscienti ma che rappresentino forme di un veicolo ultrafisico che si libera dal corpo umano alla morte o durante la vita.

Hart lo definì il « corpo-anima ». Siccome questo corpo non simuove nel mondo fisico ma nello spazio quadridimensionale, hasia caratteristiche fisiche che non fisiche.

È opportuno che tenti di interpretare queste teorie. Sonod'accordo sul fatto che le apparizioni sono entità spaziali indipendenti. Però, l'errore che trovo in queste teorie proposte da Hart,Myers ed altri è il fatto che partono dal presupposto che un'apparizione, se indipendente e spaziale, viene percepita dall'organofisico della vista. Penso che questo sia sbagliato. Sappiamo che ifenomeni PSI si manifestano con la forma delle normali percezioni sensoriali (come nella chiaroveggenza e nella chiaroudienza),ma accettiamo che queste esperienze siano realmente allucinatorie, per quanto prodotte psichicamente. Penso che la stessa cosaaccada per le apparizioni. Non le vediamo con i nostri occhi.Forse l'apparizione, manifestandosi in una specie di quarta dimensione, non colpisce i nostri nervi ottici ma stimola una formadi chiaroveggenza. Così, un'apparizione, se di un'entità che neè cosciente, può indurci a vederla vestita od accompagnata da

oggetti fisici. Le prove di questa visione vengono da due fattoririguardanti le apparizioni: appaiono in tutti i dettagli in stanzebuie nel pieno della notte, e talvolta sembrano tremolare. Ora,se questi fantasmi fossero oggetti fisici, ciò non sarebbe possibile.Così, credo, possiamo risolvere questo paradosso postulando cheun'apparizione, quando si produce, è qualcosa che ci induce psi-chicamente a vederla. Perciò, può « vestirsi » ed apparirci anche fisicamente.

Il tremolio delle apparizioni introduce il discorso molto controverso dell'aura umana. Si dice che l'aura sia una sorta di campodi forza psichica che circonda il corpo umano. Persone dotateche pretendono di vedere l'aura dicono di poter leggere da essail carattere, l'umore e le malattie.

Le prove scientifiche dell'esistenza dell'aura sono abbastanzadiffuse. Il primo scienziato che se ne sia occupato seriamente fuW. J. Kilner, che dichiarò che l'aura poteva essere vista attraverso speciali filtri colorati. Classificò i colori che l'aura poteva

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prendere ed i loro significati. Però, le ricerche di Kilner, pubblicale nel 1912, non furono mai verificate, nonostante venissero svolti numerosi tentativi. Per quanto il lavoro del suo assistente, Oscar Bagnali, provasse le sue dichiarazioni, gli esperimenti successivi furono un fallimento completo. A. Hoffmann,

uno scienziato tedesco, produsse schermi analoghi ma registròsolo distorsioni ottiche colorate causate dall'affaticamento degliocchi. Gustave Geley e René Sudre, due parapsicologi francesi,passarono ore dietro questo schermo senza vedere assolutamentenulla.

Cionondimeno, esistono prove anedottiche che confermanol'esistenza dell'aura. Il dr. Gerda Walther, parapsicologo tedesco già segretario del famoso scienziato e ricercatore psichico,barone A. F. von Schrenck-Notzing, riuscì a percepire l'aura. Unatale dichiarazione da parte di un illustre scienziato è difficilmenteconfutabile. Il dr. Walther vide l'aura in diverse occasioni eduna volta vide un'aura nera intorno ad un uomo che morì pocodopo. Queste esperienze erano di natura spontanea.

Ci imbattiamo qui nello stesso problema delle apparizioni.Se l'aura esiste, perché deve essere fisica? O percepita dai sensifisici? "L'illusorietà dell'aura, se realmente esiste, sembra esserecausata dal fatto che viene probabilmente percepita psichicamente, non fisicamente, come intuirono Kilner ed i suoi seguaci.Una promettente linea di ricerca in questo campo controverso èportata avanti da Shafica Karagulla, psichiatra di Los Angeles.Ci offre un interessante aneddoto nel suo libro « Breakthroughto Creativity » ed ha esposto alcune delle sue idee in una recenteintervista alla rivista « Psychic ». L'interesse della Karagullanelle ricerche sull'aura e le diagnosi mediche, secondo Kilner,può avere utili applicazioni mediche e psicologiche.

INFESTAZIONI

Quando un'apparizione viene vista abitualmente da numerositestimoni in un lungo periodo di tempo in un luogo specifico siparla di infestazione. Le infestazioni sembrano essere un'elaborazione delle apparizioni. Le apparizioni sono esperienze ottiche,ma le infestazioni spesso includono elementi ottici (apparizioni),acustici (passi, colpi sul muro), e perfino tattili (vento gelido,

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spinte ecc.). Però non tutte le infestazioni comprendono unaapparizione.

Numerose infestazioni vengono ricordate dai primi ricercatori psichici. Una ci viene descritta da Rosina Despard, che vissein una casa infestata a Chehenham, Inghilterra. Per quanto sia

un caso vecchio, è degno di nota il fatto che Miss Despard(chiamata nel rapporto Rose Morton) abbia tenuto un diario dettagliato delle esperienze accadute a lei ed alla sua famiglia nellacasa.

La famiglia Despard si trasferì nella casa di Cheltenham nel1882. Un mese dopo Rose vide la prima apparizione, che apparvepiù volte nei mesi successivi. Rose svegliandosi scoprì unafigura sulla porta della sua stanza. La figura era una donna altacon un fazzoletto sulla faccia. Rose la seguì, ma l'immagine lesfuggì quando la candela si spense. Durante gli anni tra il 1882ed il 1884 l'immagine comparve molte volte, non solo a Rosema anche alla sorella, al fratello e a una cameriera. In alcuni casil'immagine appariva ad una persona ma era invisibile alle altre.«La sera dell' 11 agosto 1884, eravamo tutti riuniti nella stanzada pranzo, con il gas acceso... la mia sorella maggiore, Mrs. K.,vide con me le figure fuori sul balcone, che guardavano verso dinoi attraverso la finestra. Rimase là per qualche minuto, quindi

camminò avanti ed indietro, dopo di che sembrò scomparire.Dopo qualche momento entrò nella stanza dove questa volta lavidi solo io ».

In un'altra occasione Rose vide l'immagine, ma il padre chesi trovava nella stessa stanza non vide nulla. In effetti, egli nonvide mai nulla.

Sono stati tentati esperimenti sul fantasma, ponendo cordeattraverso una scala da cui lo spettro scendeva abitualmente.Rose guardò la figura passare attraverso le corde. Gli animali

reagivano stranamente all'infestazione, ed in alcuni casi un cucciolo sembrò « vedere » qualcosa e fuggì terrorizzato dall'apparizione.

Col passar del tempo le apparizioni divennero sempre menofrequenti. Ad un certo punto cessarono, ma si udirono ancorapassi spettrali attraverso la casa. Anch'essi però s'indebolironoprogressivamente fino a scomparire. Ricostruendo la storia dellacasa si scoprì che un vecchio proprietario era morto in essa, vit-

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tima di alcoolismo cronico. L'immagine descritta da Rose pareassomigliasse alla persona in questione.

Le case infestate sono un fenomeno raro ed esistono pochicasi veramente provati nella letteratura parapsicologica. La parapsicologia oggi è una scienza molto diversa da quella che era alla

fine dell'Era Vittoriana, quando i parapsicologi cercavano principalmente di provare le « storie di fantasmi ».Come si studiano le case infestate oggi? Ci sono tre metodi

che sono stati adottati recentemente dai parapsicologi. Si chiamano tecnica descrittiva, tecnica sperimentale e tecnica di ricerca.

La tecnica descrittiva è analoga a quella impiegata da RoseDespard. Fondamentalmente, basta raccogliere le dichiarazionidei testimoni. La Fondazione per le Ricerche Psichiche (PRF),centro di ricerca indipendente a Durham, nella Carolina del

Nord, si è interessata a lungo allo studio di casi di supposte infestazioni. Ricerche su un caso da essa studiato furono condotteda W. T. Joines, professore di ingegneria elettrica alla DukeUniversity. L'infestazione avvenne in Philadelphia, dove Joinessoggiornò per raccogliere prove.

La famiglia Chen viveva nella casa dal giugno del 1967, maquantlo Joines studiò il caso Mrs. Chen vi abitava con tre membridella famiglia: solo il nucleo della famiglia che originariamentevi abitava. La famiglia dichiarò di vedere apparizioni, sentire

passi, e vedere movimenti di oggetti nella casa (chiamati telepor-tazione o telecinesi). Ad una figlia si sollevò la coperta del letto.Ella una volta vide un'apparizione, urlò e svegliò una sorella,che vide anch'essa la figura.

Joines non poteva far altro che raccogliere tutte le testimonianze e sperare che si producesse qualche fatto paranormaledurante la ricerca. Un incidente peculiare accadde quando unvassoio di frutta finta si mosse nelle sue vicinanze. Sfortunatamente, oltre alla constatazione che sembrava esistesse un'infesta

zione, questo approccio non ci offre dati sulla natura o sul meccanismo delle infestazioni.

Uno dei metodi di ricerca più vecchi è portare un sensitivo pervedere se le sue « impressioni » concordano con quelle degli abitanti della casa. Durante una ricerca su una casa infestata, ricercatori del PRF portarono con loro il sensitivo inglese DouglasJohnson, le cui impressioni sulla casa concordarono pienamentecon quelle della famiglia.

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Fu la dr. Gertrude Schmeidler a rifinire questa tecnica ed elaborarla in un approccio sperimentale sistematico alle infestazioni.Un'amica raccontò alla Schmeidler che la sua casa doveva essereinfestata. Per quanto non avesse mai avuto esperienze ottiche odauditive, provava una sensazione fortissima di paura ed ansietà

associate a varie parti della casa. Anche i suoi due figli provavano queste sensazioni.La Schmeidler si fece indicare da ogni membro della famiglia

le aree della casa che sembravano « infestate » su uno schema,che le fu consegnato. Dopo di che convocò un gruppo di sensitivi nella casa; essi la percorsero cercando di determinare dovel'infestazione, se c'era veramente, aveva i suoi punti focali. Successivamente i sensitivi redassero un rapporto cercando di determinare la « personalità » della presenza. I risultati furono note

voli. Due sensitivi indicarono per le infestazioni gli stessi puntidescritti dalla famiglia. Quattro concordarono tra loro e con lafamiglia sulla « personalità » dell'infestazione. Ancora, per quanto questo approccio sia nuovo e sperimentalmente valido, nonpuò dirci nulla di nuovo sulla natura delle infestazioni. Senzacontare che le concordanze riscontrate potrebbero essere dovutealla presenza tra i partecipanti di telepatia e chiaroveggenza.

Un terzo approccio alle infestazioni si basa su un precedentestorico: le strane reazioni degli animali nelle case infestate. Questa tecnica fu particolarmente studiata da Graham Watkins.

Watkins fu convocato per studiare una stanza infestata in unacasa del Kentucky. Portò con sé un cane, un gatto, un topo eduna lucertola per studiarne le reazioni nella casa. Le reazionifurono insolite e notevoli. Il cane, dopo essere entrato nellastanza, si mise a ringhiare ed uscì rapidamente. Non fu possibilefarlo rientrare. Il gatto reagì analogamente. Si mise a soffiareminacciosamente verso una sedia dall'aspetto del tutto innocuoposta in un angolo della stanza. Il topo non ebbe alcuna reazione,ma la lucertola si mise in posizione di guardia fissando intensamente la stessa sedia puntata dal gatto. Nessuno di questi animali ebbe reazioni in altre stanze. Una tragedia (disse il rapporto) doveva essere accaduta nella stanza.

Veniamo di nuovo al problema affrontato in tutti i casi diapparizioni. Possiamo spiegare tutti questi fenomeni? Temoche dobbiamo dare una risposta tipo così spesso usata in parapsicologia: abbiamo teorie e non risposte.

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Mrs. Eleanor Sidgwick propose una delle prime teorie scientifiche sulle infestazioni. È risaputo che certi individui sono ingrado di toccare un oggetto e trarne impressioni PSI sull'oggettostesso o sul suo possessore attraverso l'ESP. Questo fenomenoè la psicometria. Se in qualche modo un oggetto può trattenere

ricordi od impressioni psichiche, perché non può accadere adun'intera casa? Mrs. Sidgwick sentì che la spiegazione era proprio questa. Credeva che in qualche modo una casa può restareimpregnata da pensieri, emozioni ed azioni dei suoi precedentipadroni. Una persona particolarmente sensibile può raccoglierequeste esperienze ed impressioni direttamente dalla casa.

L'idea di Mrs. Sidgwick venne elaborata ulteriormente da duealtri parapsicologi, H. H. Price e W. R. Roll. Price postulò l'esistenza di un etere psichico. Questo etere è un ponte tra la mentee la materia ed impregna tutto lo spazio e la materia. In certecondizioni particolari, pensieri ed azioni possono venir impressisu quest'etere e rimanervi per anni. Morti, tragedie e simili generano proprio le condizioni psichiche adatte per creare queste impressioni durature. Certi individui sono molto sensibili a questeimpressioni, e quando giungono in contatto con una casa infestata'ricevono telepaticamente questi pensieri ed impressioni chesi manifestano come apparizioni, suoni spettrali e così via. Lateoria di Price può venir chiamata « telepatia differita ». Sfortu

natamente, questa teoria non tiene conto dei misteriosi movimenti di oggetti riportati nelle infestazioni ne perché le apparizioni spesso sembrano coscienti. Per esempio, Io spettro di Des-pard ha spesso tentato deliberatamente di sfuggire alla vista deipresenti.

W. G. Roll. (cfr. cap. 17) ha postulato l'esistenza di un campoPSI. Secondo questa teoria tutti gli oggetti, hanno un campo PSIche li pervade ed emana da essi. Per questa teoria, si può contat

tare e leggere le impressioni di una casa durante un'infestazionedal suo campo PSI. Questa teoria è soggetta alle stesse obiezionidi quella di Price. Sono state osservate numerose infestazioni diindividui non fisici, ed è difficile comprendere perché questepersone possano « leggere » rapidamente il campo PSI di unacasa senza possedere doti psicometriche o di altro tipo in campoparanormale.

Quando si parla di spettri, apparizioni ed infestazioni, li sidefinisce spesso « spiriti », attività di un morto o di altre entità

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sovrannaturali. Cionondimeno, l'idea che le case infestate rappresentino attualmente l'attività di una personalità vissuta inpassato e sopravvissuta alla morte è notevolmente degna di esserestudiata.

Uno dei primi promotori della teoria spiritistica delle infesta

zioni fu Ernesto Bozzano, un parapsicologo italiano che raccolsecentinaia di casi di infestazioni e ne delineò le caratteristiche. Leapplicò quindi alle varie teorie sulle infestazioni e poi alla teoriaspiritistica e giunse alle seguenti conclusioni, che sentì sorrettedalla sua teoria spiritistica: a) i fantasmi dei morti possono infestare anche i luoghi dove non sono morti e, in certi casi, dovenon hanno mai vissuto; b) l'infestazione consiste di un movimento telecinetico degli oggetti, che indica una qualche forma dipresenza fisica; e) le infestazioni sembrano peculiarmente legate

con le morti, mentre altre emozioni o tragedie non sembranoprovocarle; d) le infestazioni non sono continue ma intermittenti; ed e) quando vengono condotte certe azioni - come l'esorcismo, preghiere per i morti ed altre azioni specifiche - spessole infestazioni cessano.

Bozzano pose anche un sesto punto, che merita un commentospeciale. Come si noterà, tutte le teorie precedenti sono in qualche modo differenti da quelle che sono state proposte per leapparizioni. Inoltre molte infestazioni consistono principalmente

nella comparsa di un'apparizione. Bozzano sentiva che era unerrore teorico cercare di spiegare le infestazioni impiegando teoriediverse da quelle usate per le apparizioni. Su questo punto sonocompletamente d'accordo con lui. In qualche modo apparizionied infestazioni sono strettamente legate, ed il legame potrebbeaiutarci a scoprire la natura delle infestazioni.

In questa luce, Bozzano tentò di identificare le apparizioniviste in case infestate e scoprì che l'80% dei suoi 304 casi eracollegato ad una morte e che normalmente l'apparizione rappresentava la figura del defunto. Degno di nota dal punto di vistadell'evidenza il fatto che spesso queste apparizioni non venivanoriconosciute fino al ritrovamento di ritratti o vecchie fotografiecorrispondenti alle descrizioni verbali dei testimoni che avevanovisto i fantasmi.

Nel 1970 contribuii con la mia non troppo originale teoriasulle infestazioni che tentava di unire la visione di Bozzano coni dati sulle apparizioni. Proposi che l'evidenza delle apparizioni

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Confermava la teoria che sono coscienti, entità consapevoli che rap-presentano un qualcosa che lascia il corpo alla morte (e può esserevisto come apparizione) o perfino durante la vita (percepito comeOOBE). Questa visione è identica a quella di Homell Hart. Lapersonalità che sopravvive alla morte può essere poco più di

un'aggregazione di embrioni di personalità. La durata della lorosopravvivenza ci è ignota, siccome tali embrioni possono disperdersi gradualmente ed espandersi in qualche « campo di coscienza », come testimoniato dai grandi mistici che descrivono lafusione con l'universo. Durante un fatto tragico, questi embrioni,riuniti in un corpo apparente, possono anormalmente venir legatiinsieme fortemente in un luogo ben preciso. Questo legame liinduce così a mantenere una forte associazione con quel luogo.

In altre parole, possono essere embrioni di personalità coscientiod incoscienti, o semplici frammenti imprigionati in un « eterepsichico » o in un « campo PSI » di una certa casa o luogo. Colpassar del tempo, però, il campo PSI può mutare la sua « curvatura » e l'infestazione scompare. Questo potrebbe spiegare perché le infestazioni sembrano « morire » dopo un certo periodo,come nel caso di Cheltenham. Come ho sottolineato, questateoria si fonde con la visione di Bozzano, Roll e Price e fornisceuna teoria generale compatibile con i dati teorici e pratici.

POLTERGEIST

Un fenomeno spesso collegato alle case infestate è il polter-geist  (termine tedesco che significa « spirito rumoroso »). I poltergeist, come le infestazioni, si legano ad una casa ma sono piùvari nella produzione di fenomeni. Il fenomeno più comune pro

dotto durante un poltergeist è il movimento misterioso di oggetti,spesso gettati da una parte all'altra. Altri fenomeni di poltergeistcomprendono fuochi accesi misteriosamente, pietre materializzate nella casa, scomparsa e riapparizione di oggetti, ed apparizioni.

Qual è allora la differenza fondamentale tra infestazione epoltergeist? Le infestazioni sono fondamentalmente ottiche edacustiche. I poltergeist si manifestano essenzialmente cineticamente. Le infestazioni si protraggono per anni, mentre i poltergeist generalmente hanno breve durata e scompaiono abbastanzarapidamente. Ma, cosa più importante, solitamente le infestazioni

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sono collegate con una casa o luogo specifico, mentre i poltergeìstsi concentrano su un determinato individuo. Esso sembra esseresia il bersaglio del poltergeìst che l'agente del fenomeno, che puòseguirlo anche se cambia residenza.

Leggende di poltergeìst sono vecchie come la stessa civiltàumana. Per questo Edward Carrington fece un'accurata analisistorica dei poltergeìst, antichi e contemporanei, raccogliendo casimolto affascinanti. Si ricorda, per esempio, che nel 530 d. C.Deacon Helpidius, scienziato di Re Teodorico alla corte di quellache oggi si chiama Germania, fu colpito da misteriosi lanciatotidi pietre. Il fatto è analogo a quelli che succedono ai nostrigiorni. In questi casi le pietre vengono lanciate da un luogo indeterminato per colpire una casa; possono anche apparire misteriosamente all'interno della casa stessa. Nell'856 d. C, nella torre

di Kembden, la casa di un prete fu colpita da pietre, e si sentirono numerosi colpi battuti sui muri. Si potrebbe continuare conquesto tipo di aneddoti praticamente all'infinito.

Frank Podmore, scettico sull'esistenza di casi genuini di poltergeìst, fece un'importante osservazione: quando un caso siproduce, un ragazzo in età puberale è il suo bersaglio od è comunque sempre presente nella casa. Podmore si basò immediatamente su questo argomento per stabilire che evidentementequesti ragazzi sono i responsabili diretti della manifestazione.

Naturalmente, Podmore intendeva che i ragazzi determinavanocoscientemente i movimenti degli oggetti e gli altri bizzarri fenomeni.

Teorici successivi hanno dichiarato che mentre le osservazionidi Podmore erano esatte, la sua interpretazione era fuori strada.Si mantenne il fatto che in qualche modo ragazzi in età puberale attraversano pressioni psicologiche e psicosessuali che sembrano determinare le manifestazioni di poltergeìst. Temo che gliautori moderni sopravvalutino questo fattore, perché si possono

citare molti casi storici in cui non erano presenti in alcun modoragazzi adolescenti. La maggior parte dei casi moderni segueperò questa regola generale.

Per molti anni i casi di poltergeìst sono stati abbastanza ignorati dalla maggior parte dei parapsicologi. La parapsicologia haadottato la metodologia rigorosa della psicologia sperimentalepatrocinata dalle ricerche ESP di Rhine alla Duke University.Questo tipo di ricerca non ha molto tempo per storie di spettri

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e di Infestazioni. Però Rhine doveva presto scoprire che alcuniIndividui sono in grado di influenzare gli oggetti fisici. Nellamaggior parte dei casi, questi individui possono determinare peresempio l'uscita di una faccia prescelta di un dado molte piùvolte di quelle previste dal calcolo delle probabilità. Questa forzadella mente sulla materia (PK) sembrò indicare che anche i casidi poltergeist meritavano di essere presi in considerazione. Questo, vorrei sottolinearlo, è uno sviluppo storico, non un'opinionepersonale. Per la mia opinione, i casi di poltergeist ben documentati registrati dal 1930 ed ignorati dai parapsicologi, diederoforza allo studio di Rhine sulla PK come possibile spiegazionelogica.

Il primo caso moderno che abbia interessato seriamente la

comunità parapsicologica verso i poltergeist fu riportato daA. R. G. Owen ed accadde nel 1960-1961 a Sauchie in Scozia.Per quanto Owen non abbia assistito personalmente a questofatto paranormale, le prove che raccolse dai vari testimoni sonoestremamente convincenti.

Il poltergeist si concentrò su una bambina di 11 anni, Vir-.giaia Campbell. Ella era appena arrivata a Sauchie dall'Irlanda,lasciandosi dietro la maggior parte delle sue possessioni. Era disperatamente infelice. Presto intorno a lei sembrarono precipi

tarsi i fatti più insoliti. Una volta a scuola il suo insegnante videil calamaio di Virginia sollevarsi mentre la ragazza cercava intutti i modi di tenerlo a posto. In un'altra occasione il bancodietro di lei si sollevò di qualche centimetro dal suolo. Personeche ne visitarono la casa sentirono colpi sordi battuti sul muro.Sembravano provenire dal letto di Virginia, per quanto la ragazzafosse distesa e tranquilla. Nella stessa occasione alcuni oggettisi sollevarono e rimasero sospesi nell'aria. Due medici, testimonidi eventi di questo tipo, poterono registrare una serie di rumori

percussivi e striscianti ed altri fenomeni acustici. Gradualmenteil fenomeno diminuì d'intensità fino a cessare.

La nostra « nuova visione » dei poltergeist deriva principalmente dal lavoro di due ricercatori, W. G. Roll, direttore dellericerche del PRF ed Hans Bender, parapsicologo tedesco che dirige un centro per lo studio dei fenomeni psichici a Friburgo.

Roll ebbe la fortuna di assistere personalmente a fenomenidi poltergeist. Un caso a cui assistette accadde in Olive Hill,Kentucky. La casa dei Callihan fu la scena di movimenti di og-

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getti, rottura di bicchieri e di altre suppellettili, e di apparizioni.Roll inviò un collega, John Stump, ad Olive Hill, e per quantoin quel periodo i Callihan avessero già traslocato in un'altracasa, il poltergeist li aveva seguiti. Mentre visitava la famiglia,Stump vide due bottiglie ed un bicchiere muoversi apparente

mente da sole su una mensola. Vide anche una sedia fare unpiccolo salto.Lo stesso Roll giunse presto sulla scena, e non fu deluso.

A mezzanotte e cinque di lunedi 16 dicembre 1968, camminavoaccanto al ragazzo di 12 anni Roger Callihan ed entrammo nella cucina della casa. Si voltò quindi verso di me ed in quel momento iltavolo, che era sulla sua destra, si sollevò in aria, ruotò di circa 45°e si posò sugli schienali delle sedie che gli stavano intorno, con legambe ben poste sul pavimento. Tutto questo accadde in un batter

d'occhio.

Le ricerche di Roll furono interrotte siccome la famiglia sentiva che egli ed il suo collega stavano aggravando la situazioneinvece di aiutarli.

Roll è stato coinvolto in numerosi altri casi di poltergeist,in cui ha visto personalmente il fenomeno od in cui il fenomenosi produsse durante le sue ricerche. Il più notevole di questicasi fu quello di Miami, studiato da Roll insieme a J. G. Pratt.

Il poltergeist di Miami si produsse in un negozio di souvenir.Nel corso del fenomeno gli oggetti cadevano continuamente daibanchi e dagli scaffali, e la maggior parte di questi incidenti gravitava intorno a Julio, un giovane ragazzo impiegato nel negozio.

Durante i giorni in cui Roll studiò il fatto, gli oggetti continuarono a spostarsi e cedere dagli scaffali senza causa esterna.Infine, lo studioso portò Julio con sé a Durham dove venne studiato psicologicamente ed analizzato per l'ESP e la PK. Il poltergeist seguì Julio e Roll a Durham, o così sembra. In un labo

ratorio alla Fondazione per le Ricerche sulla Natura dell'Uomo,un vaso cadde da un tavolo quando nessuno si trovava nellevicinanze. Durante esami PK, l'apparato impiegato negli esperimenti inspiegabilmente ebbe difetti di funzionamento, che sembrarono indicare che era influenzato dalla PK di Julio.

Ciò che qui più importa è che in questo caso, Roll potè ottenere un profilo psicologico completo di Julio. Potè fare altrettanto con pochi altri agenti di poltergeist. Così, Roll ha raccoltouna gran quantità di dettagli sulla psicologia degli agenti di

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poltcrgeist. Roll ha anche costruito un grafico dettagliato deimovimenti degli oggetti, per vedere se esiste una qualche leggefisica che presiede a questi movimenti.

Bender ha fatto un profilo analogo nelle sue ricerche in Ger

mania. Ha partecipato ad un gran numero di casi attivi di polter-geist ed ha scoperto un andamento psicologico analogo a quellorilevato da Roll.

Nei primi anni della ricerca psichica si pensava che i polter-geist fossero o spiriti di morti o truffe. Successivamente, JohnLayard suggerì che i poltergeist fossero proiezioni psicologichedei viventi sotto forma di PK. In seguito, Nandor Fodor offrì unavalutazione psicanalitica del poltergeist che sembrò sostenere lateoria di Layard. Ma queste valutazioni erano altamente specu

lative, nel caso di Fodor troppo speculative. Però, Roll e Benderhanno scoperto dati molto convincenti che un poltergeist sia unmezzo di comunicazione non verbale rappresentante l'espressionedi un'ostilità repressa.

Negli agenti esaminati da Roll, è emerso un fattore costante.Gli agenti di poltergeist hanno normalmente scarsa attitudineall'espressione verbale. Essa si accompagna ad un'accentuata ostilità repressa a livello cosciente. Questi agenti sembrano personeche hanno un profondo sentimento di ostilità e frustrazione, ed

un'accentuata incapacità ad esprimere questa ostilità. Normalmente quando si presenta una situazione di questo tipo, bisognapermettere ai meccanismi psicologici di aiutarci a liberare le frustrazioni in « aggressività differita », in cui per esempio un bambino, arrabbiato con i genitori, strapperà il primo giornale chegli capita tra le mani. Il poltergeist agisce nello stesso modo.Ma invece di esprimere fisicamente l'ostilità, usa a questo finela sua PK.

Gli agenti poltergeist sembrano mostrare anche una « soppressione » od una « negazione ». Sono tentativi da parte del ragazzoo dell'adulto di negare i sentimenti di ostilità o sopprimerli relegandoli nei meandri del subcosciente. A causa di questo, non èstrano che gli agenti di poltergeist siano spesso ignari della lororesponsabilità nei fatti che producono.

Roll ha scoperto che i movimenti di oggetti sembrano effettivamente seguire certi principi. Questi principi sono enormementecomplessi, ma tendono al movimento degli oggetti intorno al

l'agente più spesso che a quelli distanti. Le traiettorie di questi

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oggetti sembrano indicare che un qualche campo di forza cineticao vortice sia responsabile dell'azione.

Tutto questo spiega il poltergeist? Certamente no. MentreRoll ha svolto esperimenti significativi nello studio psicologicodel poltergeist, non ha spiegato il poltergeist né ha studiato i

meccanismi profondi. Ma la porta che finirà con il condurre allacomprensione di questi misteri è certamente stata aperta.

Roll ha sottolineato il tipo di atteggiamento psicologico edambiente familiare che può stimolare il poltergeist. Cionondimeno, tutto questo non spiega certi fenomeni. Per esempio, comepuò una qualche forma di PK spiegare le apparizioni viste durante certi casi? Un'apparizione fu vista in due occasioni durantegli incidenti di Olive Hill dalla famiglia Callihan. Roll cita uncaso di poltergeist in Islanda, in cui un tavolo fu spesso vistomuoversi inesplicabilmente, ed in un'occasione accanto ad essofu vista un'apparizione. In breve, la « PK indotta psicologicamente » è una spiegazione che non può spiegare pienamente tuttele manifestazioni di poltergeist.

Ian Stevenson ha recentemente rivalutato le caratteristichedel poltergeist giungendo ad una conclusione analoga. Il suo argomento principale è il fatto che le traiettorie degli oggetti in alcunicasi non sembrano provocate dalla PK di viventi in alcun modo

registrato dalla parapsicologia sperimentale. Stevenson aggiunge:Talvolta si presentano fenomeni fisici durante i poltergeist che possiamo solo con gran difficoltà ascrivere all'intervento di esseri viventi, anche se dotati di notevoli doti paranormali. Mi riferisco aquei casi in cui un oggetto viene visto volare attraverso l'aria e rapidamente modificare la sua velocità e traiettoria. Talvolta l'oggettogira con un angolo acuto per continuare il volo in un'altra direzione.In altre occasioni si hanno brusche variazioni della velocità di volo...Se si può garantire che gli osservatori non hanno avuto un'allucinazione, allora penso che questi casi suggeriscano l'intervento di qual

che entità disincarnata che porta gli oggetti avvistati od in qualchealtro modo ne controlla il volo. Non riesco ad immaginare come talieffetti potrebbero venir prodotti solamente dalla mente inconscia degli agenti viventi.

Da questa posizione, Stevenson pensa che la vecchia spiegazione spiritica possa ancora essere un'ipotesi di lavoro.

Penso che si possa trovare un'intesa tra la visione di Roll equella di Stevenson. Ed a questo punto mi piacerebbe offrire

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un suggerimento personale a ciò che un poltergeist potrebbeessere ricollegandolo alle apparizioni ed alle infestazioni.

Le apparizioni sono state viste durante casi di poltergeist esembrano collegare i poltergeist alle infestazioni. All'inizio delcapitolo ho cercato di spiegare le infestazioni in base alle apparizioni. Complessivamente l'evidenza, come mi appare, indica chel'uomo possiede una qualche forma di corpo « apparizionale »che proietta in un'apparizione e durante un'OOBE. Ora, vi sonomolte prove che una persona che ha un'OOBE possa spostareoggetti fisici. Inoltre, vi sono prove che persone sveglie e coscienti possano proiettare questo corpo apparizionale inconsciamente. Così, sembra che i fenomeni di poltergeist possano essereprovocati da questo « doppio » proiettato, o corpo parasomatico.Per esempio, un ricercatore francese, H. Durville, riuscì ad indurre OOBE in soggetti dotati. Durante questi esperimentil'agente, in condizione di OOBE, potè muovere una sedia ecreare altre manifestazioni fisiche, per quanto la stessa formaapparizionale fosse visibile agli sperimentatori. Successivamente,dopo molte prove, il « doppio » umano fu fotografato con successo.

Mi sembra possibile che un poltergeist rappresenti un fenomeno analogo. Un poltergeist potrebbe venir indotto da una par

ticolare condizione psicologica, ma il meccanismo determinantenon sarebbe proprio la PK di un essere vivente. Invece, l'agenteproietterebbe alcuni elementi della sua personalità nello stessocorpo ultrafisico che viene visto come un'apparizione e duranteun'OOBE. Questa forma, solitamente invisibile, potrebbe inqualche modo diventare autonoma dal corpo fisico e creare i disturbi. Ciò spiegherebbe perché le apparizioni siano viste durantei poltergeist e come si possano avere le traiettorie strane e complicate, come quelle citate da Stevenson.

C'è una piccola prova diretta in favore di questa teoria. La siritrova nel caso del poltergeist di Brookhouse in Gran Bretagna.Il rapporto, per quanto registrato in pubblicazioni popolari, civiene direttamente dal testimone principale, Ralph Hastings.Due volte durante il fenomeno, Hastings vide un'apparizioneche sembrò identica alla figura della sua fidanzata, una giovanedonna che viveva nella casa. Una volta Hastings e la fidanzatavidero insieme l'immagine; così possiamo essere sicuri che nonfu il corpo fisico della donna ad essere visualizzato.

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Ciò sostiene la mia teoria che un poltergeist può essereuna qualche forma di apparizione indipendente creata o proiettata dall'agente principale. Un'altra attrattiva di questa teoria èil fatto che riunisce e spiega allo stesso modo apparizioni, infe

stazioni e poltergeist.

UN AVVERTIMENTO

In questo capitolo ho citato esempi di apparizioni, infestazioni e poltergeist. Ho anche sottolineato varie teorie avanzateper spiegarli. Siccome ho esposto alcune delle mie idee sullanatura di questi fenomeni, non terminerò con una conclusione

ma piuttosto con un avvertimento. Tendiamo ad essere moltosemplicistici nel nostro approccio alla PSI. Consideriamo unateoria, dopodiché l'abbandoniamo per elaborarne una nuova.Penso che dovremmo renderci conto che la PSI, specialmente iltipo di fenomeni che ho considerato qui, può non avere un solomeccanismo. Possono esserci diversi tipi di apparizioni con differenti meccanismi. Per esempio, l'esistenza di un'apparizionespazialmente presente non esclude la possibilità che altre apparizioni possano essere allucinazioni telepatiche. Lo stesso vale per

le infestazioni ed i poltergeist. A causa della nostra mancanza difamiliarità con questi strani fenomeni, può anche accadere checlassifichiamo vari fenomeni diversi sotto categorie generali soloperché hanno caratteristiche in comune. Questo è un problemainerente ad ogni scienza giovane che cerca di inquadrare gliargomenti che studia.

Apparizioni, infestazioni e poltergeist rappresentano varieforme di PSI. Comprenderle può aiutarci a capire tutta la PSIdalla telepatia alla possibilità che l'uomo sopravviva alla morte.

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