Apertam e n t e · 2013-07-05 · nuovo dialogo tra fisica e psicologia. È in questo ... i n f o...

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Aperta m e n t e «… dall’età di 9 o 10 anni, una sola domanda mi tormentava: come comprendere il rapporto fra il corpo, così “fisico”, così pesante e il mentale, vissuto come effimero quasi “atmosferico”» [Francisco Varela, scienziato] p a r l a n d o http://shutterstock.com A cura di Virginia Salles

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Apertam e n t e«… dall’età di 9 o 10 anni, una sola domanda mi

tormentava: come comprendere il rapporto fra ilcorpo, così “fisico”, così pesante e il mentale, vissuto

come effimero quasi “atmosferico”»[Francisco Varela, scienziato]

p a r l a n d o

http://shutterstock.com

A cura di Virginia Salles

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Da sempre le scienze della materia e dellamente sembrano separate da un divarioincolmabile. Le teorie della complessità ed e l l ’ e m e rgenza hanno modificato

p rofondamente questa situazione, innescando unnuovo dialogo tra fisica e psicologia. È in questospirito trans-disciplinare che si svolge questodialogo tra la scrivente, Vi rginia Salles,psicoterapeuta e studiosa dell’opera di StanislawG rof, ed Ignazio Licata, fisico teorico impegnatonella costruzione di una fisica della cognizione, inoccasione della pubblicazione del libro La LogicaA p e rta della Mente [Codice Edizioni].

VS - Uno dei problemi fondamentali della scienza,insolubile nell’ambito del paradigma newtoniano-c a rtesiano, è quello di compre n d e re come latendenza al disordine e il caos possano pro d u rrenuovi livelli di organizzazione nei sistemibiologici. Quale fattore determina questo saltoq u a l i t a t i v o ?IL - Il riduzionismo, ossia lo studio dei “mattoni delmondo” è stata una strategia vincente che hap e rmesso di risolvere un gran numero di pro b l e m i .P u rt roppo questo ha lasciato intendere che ognisistema possa essere compreso a part i re dalle unitàcostituenti, il che non è vero: “more is diff e re n t ” ,come recitava il titolo di un articolo-manifesto del1972 del Nobel Philip Anderson. I comportamenti collettivi della materia, dais u p e rfluidi ai sistemi biologici e cognitivi, sononaturalmente compatibili con le caratteristiche deglioggetti “elementari”, ma non sono banalmentericonducibili a queste, e richiedono appro c c idiversi. Persino in dinamiche molto semplici, comequella di pochi oscillatori accoppiati, possono aversifenomeni d’imprevedibilità, ed il caos – classico e

quantistico – gioca il ruolo di “miscelatore” dio rdine e disordine, da cui possono emerg e re nuovai n f o rmazione e nuovi livelli di organizzazione. Ingenerale è importante ricord a re che per un sistemaad alta complessità la nozione di “struttura” ha unsignificato processuale legato alle dinamiche“globali” tra sistema ed ambiente, e non può essereidentificata con i “componenti elementari”. Persinoin alcune versioni della cosiddetta fisica“fondamentale” (termine assai fuorviante…), lep a rticelle sono processi emergenti da un “fluido diYang-Mills”, non più “fondamentali” dunque dellebolle d’acqua che si osservano durante latransizione di fase dell’ebollizione.

VS - Tra la posizione realista di Einstein chesosteneva che un gatto “esisteva” anche quandolui non lo guardava e l’assoluto relativismo dellavisione del mondo dei filosofi post-moderni edelle interpretazioni radicali della fisicaquantistica, qual è, secondo te, la vera re a l t à c h esoggiace alla nostra esperienza del mondo?IL - Il filosofo Alfred North Whitehead diceva chegli scienziati tagliano la stoffa dell’universo che èfatta di un solo tessuto. “Cosa” e “come” tagliare –i d e n t i f i c a re problemi ed elaborare le strategied ’ a p p roccio – non è affatto banale e costituiscel’essenza del problema dell’osserv a t o re. La posizionedel realismo naive e del relativismo post-modern ohanno in comune un atteggiamento “polarizzato”nei confronti del binomio osserv a t o re - o s s e rvato; ilrealismo mette tra parentesi il primo termine (“ilmondo è già lì”, tagliato a fettine disciplinari pro n t eper essere studiate con un “metodo” opportuno), ip o s t - m o d e rni invece liquidano ogni realismo edissolvono il mondo nella pluralità dei punti divista. Entrambe le posizioni sono alla lunga

Dialogo sulla Mente e sulla Materia.Ovvero più un sistema è complesso,

più è cosciente. Più è cosciente e più è creativo. Quandoè creativo è un pochino più femmina.

Scienza e Conoscenza intervista il fisico di “menteaperta” Ignazio Licata i cui studi e ricerche, o per usare illinguaggio del suo ultimo libro, i cui “giochi della mente”lo portano in questa intervista a toccare quella soglia in

cui non si capisce dove finisca la materia e dove comincila mente, dove finisca il visibile e dove cominci

l’invisibile. Ovviamente senza sottrarsi alla logica dellascienza! In certi momenti della lettura vi sembrerà didover attivare non solo il brain, ma il quantum brain.

Se proseguite fiduciosi, si attiverà da solo!

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inaccettabili: dire che il mondo è fatto“oggettivamente” di atomi, ad esempio, è corre t t oma banale, mentre il relativismo trascural ’ i m p o rtanza della conoscenza culturalmentecondivisa. La “via di mezzo” per evitare questoScilla e Cariddi – come diceva Francisco Va rela –consiste nella posizione costruttivista che considerala conoscenza come un processo relazionale trao s s e rv a t o re ed osservato. E’ questo binomioinscindibile il “tessuto” della conoscenza ed iln o s t ro rapporto profondo con il mondo. Le teorieche costruiamo sono mappe del mondo, ma nondobbiamo mai confondere la mappa con ilt e rr i t o r i o .

VS - La scienza, come tu scrivi, è un’impresa umanaed è guidata quindi anche dalle convinzioni nonscientifiche degli scienziati. Qual è il contributofondamentale della teoria dell’apertura logica dellamente all’epistemologia e quale personaleconvinzione sottende al tuo pensiero ?IL - Le teorie, diceva Einstein, sono libere cre a z i o n idella mente umana ed in quanto tali sottodeterm i n a t edai dati, ossia una teoria non si deduce dagliesperimenti ma piuttosto si costruisce sui datisperimentali. Aggiungerei però che le teorie sonos o v r a d e t e rminate culturalmente, risentono delleconvenzioni e dei paradigmi culturalmente condivisidalla comunità scientifica in un certo momento storico.Quella dell’a p e rtura logica è una teoria generale deir a p p o rti tra osserv a t o re ed osservato, e cerca di coglierele caratteristiche fondamentali delle “gerarc h i ei n t recciate” (Douglas Hofstadter) e dei “sistemi ad altaintegrazione” (Robert Rosen). Al di là del form a l i s m o ,che può essere molto complicato – dalla teoria dellecategorie alla teoria quantistica dei campi – il puntoessenziale è molto semplice: più un sistema ècomplesso più sono possibili molteplici livelli didescrizione, legati alle relazioni tra sistema edambiente. La terminologia e gli strumenti concettualiderivano dalla termodinamica dei sistemi aperti, chescambiano continuamente materia ed energia conl ’ e s t e rno, e dalla visione della matematica come sistemaa p e rto, non “catturabile” da un singolo sistemaassiomatico (i famosi teoremi di Godel-Tu r i n gre i n t e r p retati da G. Chaitin). Contrariamente al vecchioparadigma dell’intelligenza artificiale noi non siamo

meri elaboratori d’informazione, ma nel flussoi n f o rmazionale emergono continuamente nuovecategorie interpretative e nuovi codici. Questi pro c e s s idi emergenza intrinseca richiedono dunque una nuovateoria della computazione più adatta ai sistemi biologicie cognitivi, la computazione naturale, sulla quale holavorato in questi anni con un gruppo di studiosi, tracui voglio ricord a re Bruce MacLennan, HavaSiegelmann e Cris Calude. In questo modo è possibiled e l i n e a re una “fisica della cognizione” dove la logica“chiusa” del computer è sostituita da una logica“ a p e rta” in cui trova posto la singolare capacità dellamente di pro d u rre emergenza semantica. Per dirla conNelson Goodman (filosofo americano, n d r), siamo“ c reatori di mondi”.

VS - “La cognizione non è la rappresentazione delmondo, ma un processo di generazione di mondiconnesso alla complessità dell’accoppiamentos t rutturale tra un organismo e l’ambiente… sc r i v inel tuo libro e “ l ’ i o ”, messo costantemente indiscussione dalla psicologia transpersonale, vienedefinito da te come un “continuo processo diaccoppiamento con il mondo, un flusso tra interno ee s t e rno veicolato dal nostro essere org a n i s m i … ”. Inquesto “processo di accoppiamento con il mondo”che significato potrebbe acquisire all’interno dellatua visione “la morte dell’ego” (o “dell’io”, cioèdella “separatezza”) descritta nella letteraturaspirituale e nella psicologia transpersonale e laconseguente rinascita psicospirituale?IL - La coscienza e gli stati soggettivi hanno avutouno strano destino nella scienza. Nel trattato diWilliam James sui principi della psicologia sonoconsiderati un problema fondamentale, mentre nellungo periodo del cognitivismo e dell’intelligenzaa rtificiale sono stati “espulsi” dalla ragionescientifica e considerati una trappola linguistica, une rro re epistemologico, un problema mal posto. Ing e n e re si dice che la scienza è costruita “in terz apersona” e dunque non può aff ro n t a re stati che perl o ro natura sono “in prima persona”. È ovvio chenon ha senso confro n t a re gli stati soggettivi ot e n t a re di ridurli ai cosiddetti “correlati neurali”,misurati dalle neuroscienze. Però possiamod o m a n d a rci qual è il loro significato biologico ecognitivo, e che ruolo hanno nel processo della

Fluido di Yang-MillsLa teoria di Yang-Mills, sviluppata apartire dal 1954, è una teoriaquantistica che storicamente harivestito un ruolo importante versol’unificazione delle interazionifondamentali. Negli anni ’70 grazieai contributi di eminenti fisici – inparticolare ricordiamo Glashow,Weinberg e Salam – si comprese chequesta teoria permetteva in praticadi descrivere tutte le forzefondamentali eccetto la gravità.

Nell’ambito di questa teoria, leparticelle fondamentali della naturaderivano da opportuni campi,segnatamente il campo di Higgs checonferisce ad esse la loro esattamassa. Di conseguenza, questateoria implica un’immagine delmondo in cui le particellefondamentali non costituiscono inrealtà entità fondamentali ma entitàche derivano da una “strutturasottostante” ancora più“fondamentale”. Va tuttavia

sottolineato che nessuno finora èstato in grado di risolvere leequazioni di questa teoria: i fisici leusano per formulare regole con lequali calcolare vari numeri chiave inun modo “approssimato”. Lasoluzione di queste equazionipotrebbe segnare l’inizio di un’areadella matematica nuova efondamentale, caratterizzata daprofonde e importanti implicazionicon la nostra attuale conoscenzadell’universo.

COS’È cosa

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conoscenza. Un risultato interessante dell’apert u r alogica è la necessità di una “rivoluzionec o p e rnicana” che riposiziona al centro la “bussolacognitiva” degli stati soggettivi. Se elaborassimo lei n f o rmazioni come computer non si pro d u rre b b emai nuova conoscenza. Lungi dall’essere un “vagofumo che esce dal cervello”, la soggettivitàd e l l ’ o s s e rv a t o re è dunque un elementofondamentale per compre n d e re come un org a n i s m oconosce il mondo. Nella teoria del Quantum Brain,come proposta dal fisico giapponese Hiro o m iUmezawae ripresa recentemente da GiuseppeVitiello (dipartimento di fisica – università diS a l e rno), l’attività della mente viene descritta comeuna continua interazione dissipativa con l’ambiente,e nei calcoli fa la sua comparsa una sorta di auto-interazione del sistema con sé stesso che può essereidentificata con la coscienza, che viene ad esserecosì una “mappa interna” delle relazioni mente-mondo. Il punto essenziale è che la soggettività nonè un’entità “statica” ma un processo dinamico ecome tale va incontro a modificazioni stru t t u r a l i ,b i f o rcazioni, catastrofi. L’“io” non è una stru t t u r a

p e rmanente dai contorni ben definiti, e le suemolteplici (e necessarie) “morti” sono unacondizione necessaria di re-immersione nel mondoe creazione di nuovi significati. Bateson ha scrittobellissime pagine su questo tema, intuizioni genialiche oggi prendono la forma di una teoria scientifica.

VS - Anche se la scienza non è in grado dia ff e rm a re una realtà trascendente, emergono dallam o d e rna visione del cosmo entità dai connotati“esoterici” come i quark o i buchi neri, e forz e“ o s c u re” come le onde di probabilità o la gravitàquantistica che risultano (a noi, pro f a n i )i n c o m p rensibili. Potre b b e ro essere messe inrelazione con le antiche divinità mitologiche o conalcune concezioni della filosofia orientale, comeper esempio, l ’ A k a s h a degli indù?IL - Possiamo pro v a re a darle assieme un senso,c o n f rontando le nostre diverse visioni del mondo!La capacità di generare significati da ogni evento, tral ’ a l t ro, mi sembra l’aspetto più fecondo dellas i n c ronicità dei nessi a-causali di Jung e Pauli. Comeogni narrazione, la scienza produce le sue immagini-

Stanislaw Grof, psichiatra,ricercatore nel campo degli stati nonordinari di coscienza. Insieme aMaslow, e ad altri ricercatori, hafondato una nuova disciplina checombina scienza e spiritualitàapprofondendo lo studio dei varilivelli o stadi di coscienza. Questonuovo movimento ha preso il nomedi Psicologia Transpersonale. Tra lesue opere, edite da Red: La menteOlotropica (1996-rist. 2007) e Il giococosmico della mente (2000).Philip Warren Anderson(Indianapolis, Indiana, 13 dicembre1923) è un fisico statunitense,vincitore del Premio Nobel per lafisica nel 1977, ottenuto per i suoistudi ed il suo contributo alle teoriedello scattering,nell’antiferromagnetizzazione e neisuperconduttori ad alta temperatura.Alfred North Whitehead (Ramsgate,15 febbraio 1861 – Cambridge, 30dicembre 1947) filosofo ematematico britannico. Nella visionedi Whitehead l’universo è una realtàsia fisica che spirituale, che nella suacomplessità, si sottrae alle rigideastrazioni della ragione e all’internodel quale si esplica l’azione creativadi un principio divino immanente.Biblio disponibile in lingua italiana:Il principio della relatività, EdizioniMelquìades, 2007.Francisco Varela (Santiago, 7settembre 1946 – Parigi, 28 maggio2001) biologo, filosofo,neuroscienziato ed epistemologocileno. Il suo fondamentale

contributo alla conoscenza investe labiologia, l’immunologia, leneuroscienze, gli studisull’intelligenza artificiale, lacibernetica, la teoria dei sistemicomplessi e l’epistemologia.Il concetto di autopoiesi (creazionedi sé) da lui elaborato insieme aHumberto Maturana di cui fu allievofa riferimento alla capacità deisistemi viventi di creare, manteneree rigenerare nel tempo la propriaunità e la propria autonomia rispettoalle variazioni dell’ambiente. Lacognizione e la coscienza sonostudiate da Varela come veri e proprifenomeni biologici. Bibliodisponibile in lingua italiana:(insieme a Humberto Maturana)L’albero della conoscenza Garzanti,Milano [1987], (insieme a EvanThompson, Eleanor Rosch) La via dimezzo della conoscenza, Feltrinelli,1992.Douglas Richard Hofstadter (NewYork, 1945) matematico e fisico. Neisuoi studi, Hofstadter si è interessatosoprattutto di intelligenza artificialee attualmente le sue ricerche sonoconcentrate sui modelli percettivi dilivello superiore, sul pensieroanalogico e sulla creatività. Tra lesue opere più note: Gödel, Escher,Bach. Un’eterna ghirlanda brillante.(Adelphi). Risale al 2007 il suoultimo libro: I Am a Strange Loop incorso di traduzione.Bruce MacLennan: professoreassociato del Department ofElectrical Engineering & Computer

Science dell’Università del TennesseeHava Siegelmann: direttore,professore Associato del ComputerScience e membro principale delNeuroscience and Behavior Program- University of MassachusettsAmherst. Cris Calude: professore di cattedradi Computer Science, ComputerScience Department, e direttore delCentre for Discrete Mathematics andTheoretical Computer Science(CDMTCS), Università delloAuckland - New Zeland, e non solo.G re g o ry Bateson ( G r a n t c h e s t e r, 1904– San Francisco, 1980) antro p o l o g o ,sociologo, linguista e studioso dic i b e rnetica britannico, il cui lavoroha toccato anche molti altri campi.Tra le sue opere: Verso un’ecologiadella mente (Adelphi 1977).Frank J. Tipler è un fisicoamericano autore della controversateoria del punto Omega. Insegnafisica matematica alla TulaneUniversity di New Orleans. Per isuoi scritti viene considerato ancheun teologo e un filosofo.Buona parte dei suoi studi si èconcentrata sulla fisica del viaggionel tempo.Freeman John Dyson (Crowthorne,1923): fisico e matematicostatunitense, di origine britannica.Tra i suoi libri pubblicati in Italia:Infinito in ogni direzione, Rizzoli,1989, L’importanza di essereimprevedibile, Di Renzo Editore,2003.

CHI È chi

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chiave, paradigmi e “mitologie”: l’universomeccanico di Laplace, lo spazio-tempo curvo diEinstein, la schiuma quantistica ed il muro diPlanck, il tempo curvo in cosmologia quantistica, ladinamica multidimensionale delle stringhe. Questeimmagini acquisiscono una forza autonoma,diventano potenti suggestioni estetiche, vere ep roprie catalizzatrici di pensiero, mandala per lameditazione. Il problema è che staccate dal lorocontesto originario, centrato su temi ben precisi, sisvuotano pro g ressivamente di significato e diventanomeri elementi di spettacolarizzazione della scienza.

VS - Se è valido il parallelo tra la tua visionescientifica e le antiche tradizioni spirituali efilosofiche, esiste un modo “scientifico” diavvicinarsi alla spiritualità? IL - Non dobbiamo dimenticare che l’attivitàscientifica è una forma raffinata di art i g i a n a t o :individuiamo dei problemi e su questi costru i a m o

degli strumenti per aff rontarli. Le teorie simodificano con il tempo e la “cassettametodologica” diventa sempre più complessa.Quest’attività off re sicuramente elementi diriflessione importanti sul rapporto tra l’uomo e ilmondo – pensa al multiverso o al principioa n t ropico – ma non credo che una teoria scientificapossa off r i re di per sé all’uomo che la pratica unasaggezza spirituale. Quella è un “distillato”soggettivo, che può derivare da ogni attività. Inquesto caso la scienza è una possibilità, come la“manutenzione della motocicletta” di Pirsig, il “tirocon l’arco” di Herrigel, l’ascolto degli ultimiq u a rtetti per archi di Beethoven o della nona diM a h l e r.VS - La realtà che emerge dalle nuove scopert edella fisica e, in un certo senso, anche dalle paginedel tuo libro è una realtà p s i c o f i s i c a. Così anche lacoscienza e l’anima sembrano avere la stessaorigine delle cose che costituiscono la realtà fisica(“il vuoto quantico”). Potremo un giorn oi n c o n t r a re Dio tra le pagine di un libro di fisica?IL - La storia dei tentativi di “teologia naturale” èmolto interessante. Newton definì lo spazio assoluto“sensorium dei”, mentre Laplace aff e rmava di nonaver affatto bisogno dell’ipotesi “Dio”. Alcuni hannopersino sostenuto di poter off r i re una sorta didimostrazione fisica dell’esistenza di Dio. Unesempio è la teoria del Punto Omega di FrankTi p l e r, che per inciso è un ottimo fisico-matematico.Personalmente ritengo che siano forz a t u re, gliscienziati tendono a volte a pre n d e re

ontologicamente troppo sul serio le loroc o s t ruzioni, estrapolandone il significato al di là deilimiti consentiti da quello che abbiamo definitoa rtigianato scientifico. Tra l’altro, ritengo il bisognocognitivo che anima la re l i g i o sia altro rispetto aiconcetti di “teoria” e “dimostrazione”.

VS - In un’intervista a Stanislav Grof del 29n o v e m b re 2006, ad una mia domanda circa ilf u t u ro della psicologia, Grof risponder i c o rdandomi i nuovi sviluppi della scienza e las t r a o rdinaria rivoluzione della fisica nelle primedue decadi del ventesimo secolo, quando si passòdalla fisica newtoniana alla fisica relativistica equindi alla fisica quantistica, rivoluzione checambiò completamente il nostro modo dic o n s i d e r a re la realtà. Analogamente, sostiene Gro f ,con tutte le prove prodottesi nel tempo, anche lapsicologia potrebbe fare lo stesso percorso. I libriche trattano questo tipo di argomenti sono

i n t e rdisciplinari e raggiungono un livello dicomplessità che non li rende comprensibili allamaggior parte delle persone. Come potrebbe unasimile rivoluzione in campo umanisticor a g g i u n g e re un livello di consapevolezzac o l l e t t i v o ?IL - Oggi stiamo assistendo ad un forte c ro s s i n gd i s c i p l i n a re che sta modificando il nostro modo dip e n s a re la Physis in cui mente e materia sonoelementi dinamici di uno stesso scenarioconcettuale. Sotto questo profilo la teoriad e l l ’ a p e rtura logica è una “teoria del tutto” in unsenso molto più profondo di quello corrente nellafisica delle particelle, perché tende a inquadrare inuno schema logico unitario i rapporti complessi tramente e mondo. Perché si possa perc e p i re nella suap o rtata generale questa rivoluzione prospettica ènecessario abbandonare alcuni fantasmi filosoficivetusti e cominciare a pensare che siamo pro c e s s iche osservano processi e che man mano chestudiamo livelli sempre più alti di complessità i“vincoli” e le “condizioni al contorno” diventanopiù importanti delle “leggi”. Andiamo verso unascienza sempre più “eraclitea” e costruttivista, conpiù attenzione per la diversità e la gioia del fare cheper le verità definitive ed ultime, che hanno semprep rodotto guai.

VS - Grof considera l’impulso verso l’esperienzamistica – la trascendenza dei confini dell’ego edella dimensione spazio-tempo, l’essere Uno con ilTutto – come l’impulso più potente della naturaumana. A suo pare re la civiltà occidentale sta

Contrariamente al vecchio paradigmadell’intelligenza artificiale noi non siamo merielaboratori d’informazione, ma nel flussoinformazionale emergono continuamentenuove categorie interpretative e nuovi codici.

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pagando un prezzo altissimo per aver perso ilcontatto con la spiritualità genuina ed è questauna delle ragioni principali dell’attuale crisiglobale. L’esasperata razionalità e unilateralità el’ateismo generati dalla scienza materialisticacontribuiscono significativamente, secondo lui, alfatto che l’umanità moderna ha perso la suabussola e conduce un’esistenza distruttiva esuicida. Per Grof il riconoscimento e larivalutazione della spiritualità acquisiscono ogginel mondo un significato salvifico e potre b b e roe s s e re la nostra unica vera speranza considerata latragica situazione globale che stiamo aff ro n t a n d o .Queste aff e rmazioni di Grof possiedono unfondamento scientifico? Che ne pensi?IL - C’è un elemento di verità, ma bisogna operareun distinguo. Il materialismo è una cre a t u r afilosofica di fine ‘800, la scienza in sé non èmaterialista né spirituale, ma studia le forme dio rganizzazione del mondo. Rivolgerei piuttostol’analisi della crisi all’uso della scienza secondo cert ed i rettive socio-economiche che hannoe ffettivamente creato un divario tra uomo e natura,lacerando quel delicato gioco di equilibri che Caprachiama efficacemente “la rete della vita”.

VS - Secondo la filosofia tradizionale le categoriedi bene e male non hanno una base oggettiva nelmondo, sono concetti puramente soggettivi. Manel cosmo nuovamente spiritualizzato dallescienze di fro n t i e r a, così come descritto peresempio da Ervin Laszlo, possiamo riconoscereuna base obiettiva per la moralità: possiamod i s t i n g u e re tra bene e male, tra giusto e sbagliato.Il bene è ciò che dà energia al processo evolutivoed è maligno tutto ciò che lo trattiene e lo soff o c a .Quindi ogni nostra scelta avrebbe così unadimensione etica-morale dal momento che puòp ro m u o v e re o ostacolare l’evoluzione. Nella vita ditutti i giorni, secondo la scienza, come possiamo

s c e g l i e re “la giusta via”?

IL - Il darwinismo è stato spesso “ostaggio” diideologie che lo hanno utilizzato per giustificare la“mano invisibile” in economia. Le scienze dellacomplessità ci portano pro g ressivamente a scoprirel ’ i m p o rtanza dell’auto-organizzazione, dellacooperazione e delle dinamiche di processo innatura, e questo dovrebbe suggerire anche unnuovo paradigma etico ed economico. Quel“principio di massima diversità”, ipotizzata daF reeman Dyson come tendenza generale, puòs t i m o l a re una nuova sensibilità etica in grado dip ro t e g g e re la diversità in un mondo sempre piùlivellato ed omologato.

VS - Richard Ta rnas nel suo l i b ro The passion of thewest mind(la passione della mente occidentale, ndr)sostiene che l’attuale crisi che affligge il mondooccidentale sia essenzialmente maschile in via disoluzione attraverso la straordinaria emergenza delprincipio femminile nella nostra cultura. Hol ’ i m p ressione che dietro la nuova cosmo-visioneche emerge dalla fisica contemporanea regni unaDivinità Femminile. Nel senso che ci stiamospostando da una modalità cognitiva tipicamentemaschile, razionale, analitica, frammentata, versola percezione di un mondo unificato, una visioneessenzialmente femminile dove “tutto è una cosasola”, un mondo governato dalla Grande DeaM a d re. Stiamo forse iniziando una nuova era,quella del Divino Femminile?IL - Nel Moby Dick di Melville troviamo unabellissima metafora della crisi dell’occidente. Ilcapitano Achab sacrifica il senso del viaggioossessionato dalla caccia alla balena bianca, mentreil dolce Ismaele fraternizza con i compagni eo s s e rva meravigliato le cre a t u re del mare. Achab,figlio di Faust, va verso la distruzione, Ismaele èl’unico superstite del Pequod. C’è già tutto quello dicui abbiamo bisogno: meno Achab e più Ismaele.

Ignazio LicataÈ un fisico teorico, direttoredell’ISEM, Institute for ScientificMethodology per gli studiinterdisciplinari a Palermo. Hastudiato con David Bohm, Jean PaulVigier, Abdus Salam e Giuseppe

Arcidiacono. Si occupa di fondamenti della fisicaquantistica, cosmologia, teoria dei sistemi,epistemologia, modelli matematici dei processicognitivi e teoria della computazione nei sistemi fisicie biologici. Editor dell’Electronic Journal ofTheoretical Physics e di QuantumBioSystems, èautore di Osservando la Sfinge (Di Renzo Editore,Roma, 2003, 2° ed), e del recente La Logica Apertadella Mente (Codice Edizioni, Torino, 2008). Ha curatole antologie “Majorana Legacy in ContemporaryPhysics” (EJTP-Di Renzo, Roma, 2006) e “Physics ofEmergence and Organization”, World Scientific,Singapore, 2008. È uno degli organizzatori delprogetto europeo “Enhancing Research on NeuralNetworks and Cognitive Modeling based on Principlesof Quantum Mechanics”.

Virginia SallesVirginia Salles, psicoterapeutaindividuale e di gruppo, diformazione junghiana etranspersonale, vive e lavora a Roma.Conduce a Roma gruppi direspirazione olotropica (certificazione

del G.T.T., Grof Transpersonal Training). È socia delCentro Studi di Psicologia e Letteratura fondato daAldo Carotenuto. Si è occupata delle “Radici magichedella psicologia del profondo” e delle “Potenzialitàterapeutiche degli stati non ordinari di coscienza”.È autrice del romanzo psicoanalitico-transpersonaleAgua scura (di Renzo, Roma, 2005) e di numerosiarticoli sulla psicologia analitica e transpersonale.www.virginiasalles.it

I d i a l o g a n t i :

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