A.O.R.N. AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Monaldi-Cotugno … · sensi dell’art.18 della Direttiva...

15

Transcript of A.O.R.N. AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI Monaldi-Cotugno … · sensi dell’art.18 della Direttiva...

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

1

PREMESSA ....................................................................................................... 2

CALCESTRUZZO ................................................................................................ 2

LEGANTI ......................................................................................................... 5

AGGREGATI ..................................................................................................... 5

AGGIUNTE ....................................................................................................... 6

ADDITIVI ........................................................................................................ 6

ACQUA DI IMPASTO ........................................................................................... 6

ACCIAIO PER CALCESTRUZZO ................................................................................ 7

NORME DI ESECUZIONE CALCESTRUZZO CEMENTIZIO ARMATO ...................................... 10

ACCIAO DA CARPENTERIA METALLICA .................................................................... 11

VETRO DI SICUREZZA ........................................................................................ 13

CONCLUSIONI ................................................................................................. 14

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

2

PREMESSA

La presente relazione descrive le caratteristiche meccaniche e prestazionali dei materiali utilizzati

per la realizzazione delle opere strutturali previste nell’ambito dei lavori di realizzazione di un

ascensore esterno, a servizio dell'ala destra dell’ Ospedale Monaldi, presso il Comune di Napoli.

CALCESTRUZZO

Il cls previsto presenta, così come indicato dalle norme UNI EN 206-1:2006 e nella UNI

11104:2004., una classe di resistenza C 25/30 XC2.

La valutazione del comportamento e della resistenza delle strutture in calcestruzzo avviene

mediante la classe di resistenza contraddistinta dai valori caratteristici delle resistenze cilindrica e

cubica a compressione uniassiale, misurate rispettivamente su provini cilindrici (o prismatici) e

cubici, espressa in MPa.

Per il cls di classe C25/30 si ha:

resistenza cilindrica pari a: fck = 0.83 Rck [N/mmq];

valore medio della resistenza cilindrica fcm= fck+ 8 [N/mmq];

resistenza media a trazione semplice fctm = 0.30*fck^2/3 [N/mmq];

I valori caratteristici corrispondenti ai frattili 5% e 95% sono assunti rispettivamente pari a:

0.7 fctm;

1.3 fctm.

Il valore medio della resistenza a trazione per flessione è pari a fcfm = 1.20 fctm [N/mmq].

Modulo elastico Ecm = 22.0000 [fcm/10]^ 0.3 [N/mmq].

Il coefficiente di Poisson è pari a = 0.20 considerando un calcestruzzo non fessurato.

Il coefficiente di dilatazione termica, in assenza di prove sperimentali eseguite ai sensi della norma

UNI EN 1780:2000, è stato assunto pari a: (10*10^-6 °c^-1).

La deformazione assiale per ritiro del calcestruzzo può essere determinata a mezzo di apposite

prove, da eseguirsi secondo le norme UNI 6555:1973 e UNI 7086:1972, rispettivamente per

calcestruzzi confezionati con inerti aventi dimensioni massime sino a 30 mm, od oltre 30 mm.

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

3

Il controllo del cls verrà eseguito così come previsto dalla norma vigente ed in particolare, dovrà

essere articolato secondo le seguenti fasi:

Valutazione preliminare,

Controllo di produzione: prima della fornitura del cls dovrà essere consegnato alla DL prima

dell’accettazione, da parte della centrale di betonaggio la corrispondenza del ciclo

produttivo;

Controllo di accettazione: Prima di eseguire il getto di cls dovrà essere verificato il cls

mediante la prova dello slump test , successivamente dovranno essere eseguiti i prelievi

con i relativi campioni da sottoporre a prove.

Le prove di accettazione e le eventuali prove complementari, dovranno essere eseguite e

certificate dai laboratori ufficiali di cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001.

I prelievi dovranno essere eseguiti alla presenza del Direttore dei lavori o dell’ispettore di cantiere

ogni prelievo consta di due provini. La media delle resistenze costituisce il valore rispetto a cui il

controllo viene eseguito. Tutti i provini di dimensione pari a 15/15/15 dovranno essere stagionati

come indicato dalle norme UNI EN 12390 -1:2002 e UNI EN 12390 – 2:2002, mentre tutte le prove

dovranno essere realizzate da laboratori Ufficiali cui all’art. 59 del DPR n. 380/2001 o notificati ai

sensi dell’art.18 della Direttiva n.89/106/CEE e, secondo le modalità previste dalle Norma UNI EN

12390 -3: 2003 e UNI 12390-4:2002.

La domanda di prove al laboratorio dovrà essere sottoscritta dal Direttore dei Lavori e deve

contenere precise indicazioni sulla posizione delle strutture interessate da ciascun prelievo.

Le prove non richieste dal Direttore dei Lavori non possono fare parte dell’insieme statistico che

serve per la determinazione della resistenza caratteristica del materiale.

Il controllo di accettazione in particolare, viste le dimensioni della struttura dovrà essere di tipo A

di cui alla norma vigente verificando che:

R1 ≥Rck-3,5 [N/mmq];

Rm ≥Rck+3,5 [N/mmq];

Dove:

Rm = resistenza media dei prelievi [N/mmq];

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

4

R1 = minore valore di resistenza dei prelievi [N/mmq];

s = scarto quadratico medio.

Le prove a compressione dovranno essere eseguite conformemente alle norme UNI EN 12390-

3:2003. I certificati di prova emessi dai laboratori dovranno contenere:

l’identificazione del laboratorio che rilascia il certificato;

un’identificazione univoca del certificato (numero di serie e data di emissione) e di

ciascuna sua pagina, oltre al numero totale di pagine;

l’identificazione del committente dei lavori in esecuzione e del cantiere di

riferimento;

il nominativo del Direttore dei Lavori che richiede la prova;

la descrizione, l’identificazione e la data di prelievo dei campioni da provare;

la data di ricevimento dei campioni e la data di esecuzione delle prove;

l’identificazione delle specifiche di prova o la descrizione del metodo o procedura

adottata, con l’indicazione delle norme di riferimento per l’esecuzione della stessa;

le dimensioni effettivamente misurate dei campioni provati, dopo eventuale rettifica;

le modalità di rottura dei campioni;

la massa volumica del campione;

i valori di resistenza misurati.

Per gli elementi prefabbricati di serie, realizzati con processo industrializzato, sono valide le

specifiche indicazioni di cui al § 11.8.3.1 del Testo Unico sulle costruzioni.

L’opera o la parte di opera non conforme ai controlli di accettazione non può essere accettata

finché la non conformità non è stata definitivamente rimossa dal costruttore, il quale deve

procedere ad una verifica delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera mediante l’impiego

di altri mezzi d’indagine, secondo quanto prescritto dal Direttore dei Lavori. Qualora gli ulteriori

controlli confermino i risultati ottenuti, si dovrà procedere ad un controllo teorico e/o sperimentale

della sicurezza della struttura interessata dal quantitativo di calcestruzzo non conforme, sulla base

della resistenza ridotta del calcestruzzo. Ove ciò non fosse possibile, ovvero i risultati di tale

indagine non risultassero soddisfacenti si può dequalificare l’opera, eseguire lavori di

consolidamento ovvero demolire l’opera stessa.

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

5

I “controlli di accettazione” sono obbligatori ed il collaudatore è tenuto a controllarne la validità,

qualitativa e quantitativa; ove ciò non fosse, il collaudatore è tenuto a far eseguire delle prove che

attestino le caratteristiche del calcestruzzo, seguendo la medesima procedura che si applica

quando non risultino rispettati i limiti fissati dai “controlli di accettazione”.

Nel caso in cui le resistenze a compressione dei provini prelevati durante il getto non soddisfino i

criteri di accettazione della classe di resistenza caratteristica prevista nel progetto, oppure sorgano

dubbi sulla qualità e rispondenza del calcestruzzo ai valori di resistenza determinati nel corso della

qualificazione della miscela, oppure si renda necessario valutare a posteriori le proprietà di un

calcestruzzo precedentemente messo in opera, si può procedere ad una valutazione delle

caratteristiche di resistenza attraverso una serie di prove sia distruttive che non distruttive.

Tali prove non devono, in ogni caso, intendersi sostitutive dei controlli di accettazione.

LEGANTI

Nelle opere in oggetto devono impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti dalle

disposizioni vigenti in materia, dotati di certificato di conformità - rilasciato da un organismo

europeo notificato, conformi alle prescrizioni di cui alla Legge 26/05/1965 n.595.

È escluso l’impiego di cementi alluminosi. Il tipo di cemento e Portland 32.5.

AGGREGATI

Sono idonei alla produzione di calcestruzzo per uso strutturale gli aggregati ottenuti dalla

lavorazione di materiali naturali, artificiali, ovvero provenienti da processi di riciclo conformi alla

norma europea armonizzata UNI EN 12620 e, per gli aggregati leggeri, alla norma europea

armonizzata UNI EN 13055-1.

Il sistema di attestazione della conformità di tali aggregati, ai sensi del DPR n.246/93 è del tipo 2

+

Gli eventuali controlli di accettazione da effettuarsi a cura del Direttore dei Lavori sono finalizzati

almeno alla determinazione delle caratteristiche tecniche riportate:

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

6

Descrizione petrografica semplificata

Dimensione dell’aggregato( analisi granulometrica e contenuto dei fini)

Indice di appiattimento

Dimensione per il filler

Forma dell’aggregato grosso (per aggregato proveniente da riciclo)

Tabella n.1 – Caratteristiche inerti

AGGIUNTE

Nei calcestruzzi è ammesso l’impiego di aggiunte, in particolare di ceneri volanti, loppe granulate

d’altoforno e fumi di silice, purché non ne vengano modificate negativamente le caratteristiche

prestazionali. Le ceneri volanti devono soddisfare i requisiti della norma europea armonizzata UNI

EN 450-1. Per quanto riguarda l’impiego si potrà fare utile riferimento ai criteri stabiliti dalle norme

UNI EN 206- 1:2006 ed UNI 11104:2004.

I fumi di silice devono soddisfare i requisiti della norma europea armonizzata UNI EN 13263-1.

ADDITIVI

Gli additivi devono essere conformi alla norma europea armonizzata UNI EN 934-2.

ACQUA DI IMPASTO

L’acqua di impasto, ivi compresa l’acqua di riciclo, dovrà essere conforme alla norma UNI EN

1008: 2003.

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

7

ACCIAIO PER CALCESTRUZZO

L’acciaio per cemento armato, secondo la nuova normativa è classificato come B450C ed è

caratterizzato dai seguenti valori nominali delle caratteristiche di snervamento e rottura:

Gli

acci

ai

dell

e

reti

e tralicci elettrosaldati devono essere saldabili.

L’interasse delle barre non deve superare 330 mm, mentre gli eventuali tralicci devono essere

composti con barre ed assemblati mediante saldature. Per le reti ed i tralicci costituiti con acciaio

gli elementi base de

fynon 450 [N/mmq]

fytnom 540 [N/mmq]

Caratteristiche Requisiti Frattile (%)

Tensione caratteristica di snervamento fynon > fynon 5.0

Tensione caratteristica di rottura ftk > ftnom 5.0

(ft /fy)k >1.15 10.0

(fy /fynom)k <1.25 10.0

Allungamento (Agt)K > 7.5% 10.0

Diametro del mandrino per le prove di

piegamento a 90° e successivo

radddrizzamento senza cricche

Ø<12 mm

12 < Ø < 16 mm

per 16 < Ø < 25 mm

per 25 < Ø < 40 mm

4 Ø

5 Ø

8 Ø

10 Ø

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

8

Il rapporto tra i diametri delle barre componenti reti e tralicci deve essere: Ø min / Ø Max ≥ 0,6.

I nodi delle reti devono resistere ad una forza di distacco determinata in accordo con la norma UNI

EN ISO 15630-2:2004 pari al 25% della forza di snervamento della barra, da computarsi per quella

di diametro maggiore sulla tensione di snervamento pari a 450 N/mmq. Tale resistenza al distacco

della saldatura del nodo, va controllata e certificata dal produttore di reti e di tralicci secondo le

procedure di qualificazione di seguito riportate.

In ogni elemento di rete o traliccio le singole armature componenti devono avere le stesse

caratteristiche. Nel caso dei tralicci è ammesso l’uso di staffe aventi superficie liscia perché

realizzate con acciaio B450A oppure B450C saldabili.

La DL dovrà predisporre un prelievo per ogni partita di almeno tre campioni marchiati,

predisponendo le relative richieste di prove, le quali dovranno essere realizzate da laboratori

ufficiali. All’atto della richiesta, le prove dovranno essere eseguite entro 30 giorni dalla fornitura, in

ogni caso prima della posa in opera delle armature. In caso di un risultato minore per difetto del

provino o per errore della prova, si dovrà predisporre un ulteriore provino. Se i valori sono difformi,

devono essere prelevati ulteriori 10 campioni dal lotto, alla presenza di un rappresentante del

produttore. Se la media fornisce valori maggiori del valore caratteristico ed i singoli valori sono

compresi tra il valore minimo ed il valore massimo, il lotto è idoneo, in caso contrario dovrà essere

respinto.

In ogni caso tutte le forniture dovranno essere accompagnate da relativo certificato con

indicazione del produttore del diametro della fornitura e dei relativi marchi CE di riferimento della

produzione, sarà inoltre necessario richiedere il certificato interno sulla colata come disposto dal

modello 3.1 norme UNI EN 10204.

Il Direttore dei Lavori prima della messa in opera, dovrà verificare quanto sopra e rifiutare le

eventuali forniture non conformi, fermo restando le responsabilità del produttore.

I certificati di prova emessi e di accompagnamento delle diverse forniture, dovranno essere

uniformati ad un modello standard elaborato dal Servizio Tecnico Centrale e devono contenere

almeno:

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

9

l’identificazione dell’azienda produttrice e dello stabilimento di produzione;

l’indicazione del tipo di prodotto e della eventuale dichiarata saldabilità;

il marchio di identificazione del prodotto depositato presso il Servizio Tecnico Centrale;

gli estremi dell’attestato di qualificazione nonché l’ultimo attestato di conferma della

qualificazione (per le sole verifiche periodiche della qualità);

la data del prelievo, il luogo di effettuazione delle prove e la data di emissione del

certificato;

le dimensioni nominali ed effettive del prodotto ed i risultati delle prove eseguite;

l’analisi chimica per i prodotti dichiarati saldabili (o comunque utilizzati per la fabbricazione

di prodotti finiti elettrosaldati);

le elaborazioni statistiche previste ai sensi di legge

I controlli di accettazione devono verificare i seguenti valori limite:

Caratteristica Valore Limite Note

Snervamento minimo fy ≥ 425 [N/mmq] 450 -25 [N/mmq]

Snervamento massimo fy ≤ 572 [N/mmq] 450*(1.25+0.2)

Allungamento omogeneo minimo Agt ≥ 5% Acciai laminati

Allungamento omogeneo minimo Agt ≥ 10% Acciai trafilati

Rapporto Rottura/snervamento ft/fy 1.11 ≤ ft/fy ≤ 1.37 Acciai laminati

Rapporto Rottura snervamento ft/fy ft/fy≥ 1.03 Acciai trafilati

Piegamento a 90° e successivo radd. Assenza di cricche Per tutti

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

10

NORME DI ESECUZIONE CALCESTRUZZO CEMENTIZIO ARMATO

Al fine di garantire la durabilità del conglomerato, essendo l’opera in progetto esposta a cicli di

gelo e disgelo, è necessario utilizzare un’adeguata composizione dello stesso.

Si prescrive l’impiego di calcestruzzo da confezionare con i seguenti rapporti di miscelazione:

- 1. Cemento tipo 32.5 : 3.5 ql/mc

- 2. Pietrisco : 0.800 ql/mc

- 3. Sabbia : 0.400 ql/mc

- 4. Acqua: rapporto a/c = 0.5: 175 l/mc.

La sabbia e la ghiaia sia di cava che di fiume, devono essere granulometricamente assortite, con

dimensione massima del pietrisco di 3 cm e non proveniente da rocce gelive o gessose.

Nella formazione degli impasti i vari componenti devono risultare intimamente mescolati ed

uniformemente distribuiti nella massa: gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da

escludere pericoli di segregazione dei componenti o di prematuro inizio della presa al momento del

getto. Individuata la centrale di betonaggio di calcestruzzo sarà necessario richiedere direttamente

alla stessa la consistenza del conglomerato e, di verificarla puntualmente con lo "slump test "

prima di accettare le diverse forniture. Si raccomanda altresì di proibire aggiunte di acqua

all'impasto prima della messa in opera, che, alterando il rapporto acqua-cemento, inciderebbero

negativamente sulla resistenza finale.

Durante il getto si deve procedere ad idonea azione di compattazione e vibratura. La superficie dei

getti deve essere mantenuta umida per almeno tre giorni.

In caso di avverse condizioni climatiche non si deve mettere in opera il conglomerato a

temperature T minori di 0 °C, salvo il ricorso ad opportune cautele consistenti nell’ utilizzo di

additivi specifici per il confezionamento del calcestruzzo, curando particolarmente le fasi del getto

e della presa.

Il ferro deve essere posto in opera privo di tracce di ruggine e praticando alle estremità gli

opportuni ancoraggi riportati negli elaborati grafici allegati alla presente relazione.

Occorre attenersi scrupolosamente alle indicazioni progettuali relative ai copriferri, interferri ed alle

giunzioni: la superficie dell’ armatura resistente, comprese le staffe, deve distare dalle facce

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

11

esterne del conglomerato della quantità espressa in ciascun elaborato grafico; le giunzioni devono

avvenire per sovrapposizione essendo stata calcolata in modo da assicurare l’ ancoraggio di

ciascuna barra. La distanza mutua (interferro) nella sovrapposizione non deve superare 6 volte il

diametro.

Le armature longitudinali devono essere interrotte ovvero sovrapposte preferibilmente nelle zone

compresse o di minore sollecitazione.

La continuità fra le barre può effettuarsi mediante: sovrapposizione, calcolata in modo da

assicurare l’ancoraggio di ciascuna barra.

In ogni caso la lunghezza di sovrapposizione nel tratto rettilineo deve essere non minore di 20

volte il diametro della barra. La distanza mutua (interferro) nella sovrapposizione non deve

superare 4 volte il diametro; saldature, eseguite in conformità alle norme in vigore sulle saldature.

Devono essere accertate la saldabilità degli acciai che vengono impiegati, nonché la compatibilità

fra metallo e metallo di apporto nelle posizioni o condizioni operative previste nel progetto

esecutivo; giunzioni meccaniche per barre di armatura. Tali tipi di giunzioni devono essere

preventivamente validati mediante prove sperimentali.

Le barre piegate devono presentare, nelle piegature, un raccordo non minore di 6 volte il

diametro. Per eventuali interruzioni di getto di calcestruzzo disporre le giunzioni in corrispondenza

delle sagomature delle armature.

ACCIAO DA CARPENTERIA METALLICA

L’acciaio impiegato per la realizzazione della struttura intelaiata, deve essere del tipo S275

ovvero,risultare conforme alle norme armonizzate della serie UNI EN 10025 che disciplinano:

- Parte 1: Condizione tecniche generali di fornitura;

- Parte 2: Condizioni tecniche di fornitura di acciaio non legati per impieghi strutturali;

- Parte 3: Condizioni tecniche di fornitura di acciai per impieghi strutturali saldabili a

grano fine allo stato normalizzato/normalizzato laminato;

- Parte 4: Condizioni tecniche di fornitura di acciai per impieghi strutturali saldabili a

grano fine ottenuti mediante laminazione termo meccanica.

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

12

Nel caso in esame, l’Acciaio S275 JR, presenta le seguenti caratteristiche ovvero quelle riportate

nella tabella successiva:

E = 210.000 N/mm²

G = E/2(1+V) N/mm²

Coefficienti di Poisson v= 0.3;

Coefficiente di espansione termica lineare: 610*12 per

1C

Densità :3m/Kg7850

I Tirafondi (secondo N.T.C 2008) per ancoraggio della piastra sul setto sono:

Classe 8.8 f y,b= 649 N/mmq

f t,b = 800 N/mmq

Acciaio laminati

Norma e tipo

di acciaio

Spessore nominale della membratura

UN EN 10025-

2

t≤40mm 40mm ≤t≤80mm

fy [N/mmq] fu [N/mmq] fy [N/mmq] fu [N/mmq]

S235 235 360 215 360

S275 275 430 255 410

S355 355 510 335 470

S450 440 550 410 550

Tabella n.2 – Caratteristiche acciai laminati

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

13

Le saldature sia dei tubolari, sia delle armature di cucitura con il cordolo di sommità dovranno

essere conformi alle NTC 08 con procedimenti codificati ISO 4063 e prescrizioni della EN 1011 e EN

29692 con controlli effettuati secondo la norma EN 12062. Le saldature saranno ad arco - con

elettrodi conformi alla norma UNI5132 tipo E44 - classe di qualità 2.

VETRO DI SICUREZZA

Come indicato dalla norma di riferimento UNI EN 12543- 1, il vetro stratificato di sicurezza di si

può definire come un pannello composto da due o più lastre di vetro unite tra loro su tutta la

superficie mediante l’interposizione di materiale plastico, di cui il più diffuso è il polivinilbutirrale

detto PVB. Per la realizzazione del vano ascensore sono stati impiegati vetri di sicurezza di tipo

stratificati, con spessore8+8, nel rispetto della seguente normativa:

UNI EN ISO 12543-1 Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza. Definizioni e

descrizione delle parti componenti.

UNI EN ISO 12543-2 Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza. Vetro

stratificato di sicurezza.

UNI EN ISO 12543-3 Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza. Vetro

stratificato.

UNI EN ISO 12543-4 Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza. Metodi di

prova per la curabilità.

UNI EN ISO 12543-5 Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza. Dimensioni e

finitura dei bordi.

UNI EN ISO 12543-6 Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza. Aspetto.

UNI EN 1863-1 Vetro per edilizia indurito termicamente. Definizione e descrizione.

UNI EN 1863-2 Vetro per edilizia indurito termicamente. Valutazione della conformità

/ Norma di prodotto.

UNI EN 12150-1 Vetro per edilizia temperato termicamente. Definizione e descrizione.

UNI EN 12150-2 Vetro per edilizia temperato termicamente. Valutazione di conformità

/ Norma di prodotto.

La normativa UNI 7697 al punto 7.2.7 del prospetto 1, prescrive per le applicazioni di vano di corsa

l’utilizzo di vetro stratificato classificato 1(B)1 secondo UNI EN 12600.

A.O.R.N. "AZIENDA OSPEDALIERA DEI COLLI" Monaldi-Cotugno-CTO " Lavori di realizzazione di un ascensore esterno

RELAZIONE SUI MATERIALI E SULLE DOSATURE

14

Si rammenta che la suddetta normativa italiana in materia di sicurezza risulta essere cogente per

effetto del Decreto Legislativo n°115 del 17 marzo 1995.

Inoltre le vetrate applicate nel vano corsa devono sopportare, senza rottura e senza produrre una

freccia superiore ai 15 mm, un carico di 300 N concentrato su una superficie di 5 cm2 (rotonda o

quadrata).

I vetri del vano rientrano nel campo di applicazione della direttiva CPD 89/106/CE, e pertanto

saranno contrassegnati dalla marcatura CE. La marcatura può essere sul prodotto, sul suo

imballaggio o sui documenti di consegna. Il prodotto deve anche essere accompagnato da un

documento che ne descriva tutte le caratteristiche corrispondenti ai requisiti essenziali.

L'attestazione di conformità CE deve contenere le seguenti informazioni previste dalla legislazione:

simbolo CE indicato nella Direttiva 93/68/CEE;

numero identificativo dell'Ente certificatore (se pertinente);

nome o marchio identificativo e indirizzo registrato del produttore;

ultime due cifre dell'anno di applicazione della marcatura;

numero di certificato (se pertinente);

numero della norma europea;

descrizione del prodotto e informazioni delle caratteristiche regolate.

Per l'ancoraggio della vetrata, sono state utilizzate delle viti articolate in acciaio inox Aisi 316 L.

CONCLUSIONI

L’utilizzo dei materiali sopra descritti ovvero, il controllo esecutivo della modalità di messa in opera

degli stessi consentono di realizzare le opere strutturali previste in progetto garantendo i requisiti

prestazionali richiesti, eventuali variazioni quantitative o qualitative dovranno essere

preventivamente concordate con la direzione lavori ed eventualmente accettate.

IL PROGETTISTA

STUDIO DISCETTI

Servizi Integrati di Ingegneria

Ing. ENZO DISCETTI