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“A scuola di libertà”, la vita in carcere sbarca nelle classi Seconda edizione dell’iniziativa che ha portato oltre 10 mila studenti di 150 scuole italiane a riflettere sul carcere, oltre luoghi comuni e pregiudizi. Impegnati mille volontari di 56 associazioni. Prodi (Seac): “Grande curiosità e voglia di saperne di più” REDATTORE SOCIALE, 15 novembre 2014 ROMA – Il carcere entra nelle scuole italiane con la parola d’ordine di sconfiggere luoghi comuni e pregiudizi: è la seconda edizione di “A scuola di libertà”, la giornata nazionale che in 150 scuole italiane ha portato oggi, 15 novembre, un totale di oltre 10 mila studenti a confrontarsi sul carcere e a riflettere insieme sul sottile confine fra trasgressione e illegalità, sui comportamenti a rischio, sulla violenza che si nasconde dentro ogni persona. Mille volontari impegnati in rappresentanza di 56 associazioni, 10 mila copie del giornale omonimo (“A scuola di libertà”), oltre a dvd e manifesti distribuite nelle classi. L’iniziativa, curata anche da Ristretti Orizzonti, è stata presentata nel corso del 47esimo convegno nazionale del Seac, il coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario), che dal 1967 coordina numerose associazioni che fanno volontariato nelle carceri su tutto il territorio nazionale. I detenuti e i volontari che entrano nelle carceri, secondo la filosofia del progetto, possono insegnare ai giovani molte cose. Ad esempio che per apprezzare davvero la libertà è importante capire che può capitare di perderla per errori, per leggerezza, per scarso rispetto degli altri. Ma anche che chi l’ha persa deve avere la possibilità di riconquistarla scontando una pena rispettosa della dignità delle persone. Per capire che in carcere ci sono persone (non “reati che camminano”), che il carcere è meno lontano dalle nostre vite di quello che immaginiamo e soprattutto che le pene non devono essere necessariamente “carcere”, perché la certezza della pena significa scontare una pena che può essere anche fatta non “di galera”, ma che, Costituzione alla mano, deve “tendere alla rieducazione”. Una pena costruttiva, che accompagni le persone in un percorso di responsabilizzazione rispetto al loro reato. Che bisogna rispettare di più, d’altro canto, anche le vittime, perché per chi subisce un reato e per la società è più importante che l’autore di quel reato sia consapevole del male fatto e cerchi di riparare il danno creato, piuttosto che “marcisca in galera” senza neppure rendersi conto delle sofferenze provocate. Che, infine – ma si potrebbe continuare - investire sul reinserimento delle persone detenute significa investire sulla sicurezza della società. “Portiamo avanti l’idea di un modello di giustizia diverso, non vendicativo, non retributivo, che passi dal ritorno in comunità di colui che ha sbagliato”, dice Roberta Palmisano, direttore Ufficio Studi, Ricerche, Legislazione e Rapporti Internazionali del DAP, il Dipartimento Amministrazione penitenziaria. “Questa idea – prosegue - si scontra con un sentire comune ancora molto lontano ma il modo migliore per farlo cambiare è quello di stimolare la discussione: i ragazzi non accettano discorsi dall’alto, sono dotati di strumenti di analisi critica e alle conclusioni ci arrivano da soli: il nostro compito è quello di stimolare la discussione critica, seminare per portare al cambiamento”. “Sono un’insegnante – confida Luisa Prodi, presidente Seac – e vedo in questo momento storico uno smarrimento dei ragazzi: su tv o social network i detenuti appaiono come sfigati e i modelli presentati non sono tutti positive. Eppure i ragazzi quando a scuola si parla di carcere sono molto curiosi: vanno messi di fronte ad alcuni temi incarnate e quello che si vive oggi nelle scuole italiane coinvolte nell’iniziativa è il primo modo di far incontrare i ragazzi con una realtà che non è fatta di tv tutto il giorno o di hotel a 5 stelle, ma è anche sofferenza e dolore”. In questo modo i ragazzi “capiscono le ragioni dell'altra persona, e il fatto che non tutti i reati nascono dallo stesso humus sociale: si capisce che chi è in carcere è una persona e si scardina la convinzione che il bianco sia da una parte e il nero dall'altra”. La giornata nazionale è dunque un “disinquinamento dai messaggi che arrivano dall'esterno”.

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“A scuola di libertà”, la vita in carcere sbarca nelle classi

Seconda edizione dell’iniziativa che ha portato oltre 10 mila studenti di 150 scuole italiane a riflettere sul carcere, oltre luoghi comuni e pregiudizi. Impegnati mille volontari di 56 associazioni. Prodi (Seac): “Grande curiosità e voglia di saperne di più”

REDATTORE SOCIALE, 15 novembre 2014 ROMA – Il carcere entra nelle scuole italiane con la parola d’ordine di sconfiggere luoghi comuni e pregiudizi: è la seconda edizione di “A scuola di libertà”, la giornata nazionale che in 150 scuole italiane ha portato oggi, 15 novembre, un totale di oltre 10 mila studenti a confrontarsi sul carcere e a riflettere insieme sul sottile confine fra trasgressione e illegalità, sui comportamenti a rischio, sulla violenza che si nasconde dentro ogni persona. Mille volontari impegnati in rappresentanza di 56 associazioni, 10 mila copie del giornale omonimo (“A scuola di libertà”), oltre a dvd e manifesti distribuite nelle classi. L’iniziativa, curata anche da Ristretti Orizzonti, è stata presentata nel corso del 47esimo convegno nazionale del Seac, il coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario), che dal 1967 coordina numerose associazioni che fanno volontariato nelle carceri su tutto il territorio nazionale. I detenuti e i volontari che entrano nelle carceri, secondo la filosofia del progetto, possono insegnare ai giovani molte cose. Ad esempio che per apprezzare davvero la libertà è importante capire che può capitare di perderla per errori, per leggerezza, per scarso rispetto degli altri. Ma anche che chi l’ha persa deve avere la possibilità di riconquistarla scontando una pena rispettosa della dignità delle persone. Per capire che in carcere ci sono persone (non “reati che camminano”), che il carcere è meno lontano dalle nostre vite di quello che immaginiamo e soprattutto che le pene non devono essere necessariamente “carcere”, perché la certezza della pena significa scontare una pena che può essere anche fatta non “di galera”, ma che, Costituzione alla mano, deve “tendere alla rieducazione”. Una pena costruttiva, che accompagni le persone in un percorso di responsabilizzazione rispetto al loro reato. Che bisogna rispettare di più, d’altro canto, anche le vittime, perché per chi subisce un reato e per la società è più importante che l’autore di quel reato sia consapevole del male fatto e cerchi di riparare il danno creato, piuttosto che “marcisca in galera” senza neppure rendersi conto delle sofferenze provocate. Che, infine – ma si potrebbe continuare - investire sul reinserimento delle persone detenute significa investire sulla sicurezza della società. “Portiamo avanti l’idea di un modello di giustizia diverso, non vendicativo, non retributivo, che passi dal ritorno in comunità di colui che ha sbagliato”, dice Roberta Palmisano, direttore Ufficio Studi, Ricerche, Legislazione e Rapporti Internazionali del DAP, il Dipartimento Amministrazione penitenziaria. “Questa idea – prosegue - si scontra con un sentire comune ancora molto lontano ma il modo migliore per farlo cambiare è quello di stimolare la discussione: i ragazzi non accettano discorsi dall’alto, sono dotati di strumenti di analisi critica e alle conclusioni ci arrivano da soli: il nostro compito è quello di stimolare la discussione critica, seminare per portare al cambiamento”. “Sono un’insegnante – confida Luisa Prodi, presidente Seac – e vedo in questo momento storico uno smarrimento dei ragazzi: su tv o social network i detenuti appaiono come sfigati e i modelli presentati non sono tutti positive. Eppure i ragazzi quando a scuola si parla di carcere sono molto curiosi: vanno messi di fronte ad alcuni temi incarnate e quello che si vive oggi nelle scuole italiane coinvolte nell’iniziativa è il primo modo di far incontrare i ragazzi con una realtà che non è fatta di tv tutto il giorno o di hotel a 5 stelle, ma è anche sofferenza e dolore”. In questo modo i ragazzi “capiscono le ragioni dell'altra persona, e il fatto che non tutti i reati nascono dallo stesso humus sociale: si capisce che chi è in carcere è una persona e si scardina la convinzione che il bianco sia da una parte e il nero dall'altra”. La giornata nazionale è dunque un “disinquinamento dai messaggi che arrivano dall'esterno”.

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A scuola di libertà: a novembre le scuole imparano a conoscere la realtà del carcere

www.ilfriuliveneziagiulia.it, 16 novembre 2014

FVG - La scuola e il Carcere, due mondi che nel mese di novembre avranno l’occasione di conoscersi e confrontarsi per riflettere insieme sul sottile confine fra trasgressione e illegalità, sui comportamenti a rischio, sulla violenza che si nasconde dentro ognuno di noi. Per il secondo anno anche alcune scuole della nostra Regione aderiranno all’iniziativa proposta dalla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia del Friuli Venezia Giulia, che ha aderito al progetto proposto su scala nazionale. Lo scopo che la Conferenza si prefigge è quello di promuovere un modello di vera “sicurezza sociale” basato sulla solidarietà, la prevenzione, la responsabilizzazione, attraverso lo scambio di esperienze, le testimonianze di persone detenute e di chi si occupa di questi temi e il confronto con i giovani (soggetti protagonisti di futuri cambiamenti culturali), ma anche con gli adulti, genitori, insegnanti e chi ha voglia di capire più che di giudicare. È una iniziativa che, se da un lato concorre ad “abbattere” le barriere culturali ed emotive che fanno del carcere un mondo a sé, per altro verso incide sul processo formativo degli adolescenti “aprendo loro gli occhi” su cosa significhi violare le leggi e subire la conseguente punizione, ma anche quanto sia faticoso il ritorno alla vita libera, il reinserimento sociale. Numerose sono le scuole della nostra Regione che partecipano all’iniziativa: gli Istituti Cankar e Gregorcic di Gorizia, gli Istituti Einaudi e Marconi di Staranzano, l’Istituto Stringher di Udine, l’ENAIP di Pasian di Prato, il CIVI.FORM di Cividale del Friuli, l’Istituto Kennedy e il Grigoletti di Pordenone. Anche altri Istituti della Provincia di Trieste aderiranno al progetto nel corso dell’anno scolastico. Negli incontri gli studenti incontreranno volontari che operano nei carceri della regione, gli operatori, i rappresentanti delle Istituzioni e in alcuni casi anche i detenuti, i Garanti dei detenuti e i Cappellani. Si cercherà di fare capire ai ragazzi che l’esperienza del carcere riguarda persone con percorsi di vita spesso del tutto simili ai loro, ma che ad un certo punto hanno deragliato, senza che fossero in grado di chiedere aiuto o di pensarci prima. Attraverso le testimonianze di queste persone, contenute in un DVD che verrà proiettato nel corso degli incontri, gli studenti sono invitati a pensare ai possibili comportamenti loro o dei loro amici che li espongono a rischi, come l’uso di sostanze o la guida in stato di ebbrezza. Si tratta di un allenamento “a pensarci prima” attraverso il confronto con chi è finito in carcere per non averlo saputo fare. Chiara Obit Conferenza Volontariato Giustizia

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Ilcarcerevaascuola

Studenti trentini chiamati a riflettere su giustizia, detenzione e legalità.

Vita Trentina, 15/11/2014  

 

Oggi anche in Trentino come nel resto di Italia si va “A Scuola di libertà", l’iniziativa promossa dalla Conferenza Nazionale Volontariato e Giustizia con il patrocinio del Ministero della Giustizia e il sostegno del Ministero dell'Istruzione.

Si propone di portare nelle scuole i temi della realtà del carcere e il concetto di legalità, creando un’occasione di incontro tra chi ha vissuto l'esperienza di detenzione e gli studenti di alcuni istituti superiori. Oggi tocca al liceo da Vinci e al Fontana di Rovereto.

“E’ importante – evidenzia Roberta Scabelli, referente regionale della Conferenza Volontariato e Giustizia spiegare ai ragazzi che in carcere non ci sono soltanto i mostri, ma che basta davvero poco per superare il limite e scivolare nell’illegalità. Una “bravata” può costare davvero cara.” Ai nostri microfoni aggiunge.

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COMUNICATO STAMPA "A scuola di libertà" 2014

CATANIA – La CRIVOP Onlus Sicilia martedì 18 novembre 2014 realizzerà  in occasione 

delle giornate nazionali "A scuola di libertà" 2014 un incontro con gli alunni dell’ Istituto 

Comprensivo  Statale  "Padre  Pio  da  Pietralcina"  in  Via  Modena,  21  a  Misterbianco 

Catania, l’appuntamento annuale ha come obiettivo la promozione del confronto tra gli 

studenti delle scuole superiori sui temi della giustizia e della pena. Una giornata  in cui 

attraverso  lo  scambio  di  esperienze  e  testimonianze  di  ex  detenuti,  interventi  di 

operatori  volontari  ed  esperti,  si  intende  fare  informazione  nonché  opera  di 

sensibilizzazione  e  prevenzione.  Gli  incontri  intendono  far  riflettere  gli  studenti  sui 

rischi di alcuni comportamenti, sulla facilità con cui da una piccola trasgressione si può 

scivolare nell'illegalità. Agli studenti sarà proposto un modello di giustizia diverso, una 

giustizia  meno  “vendicativa”  e  orientata  alla  riconciliazione,  finalizzata  alla 

responsabilizzazione di chi ha commesso il reato, spinto a confrontarsi con la sofferenza 

e  le  ferite  causate dal proprio  agire. Numerose  le  scuole  in  Italia  che hanno  aderito 

all’iniziativa  promossa  dalla  Conferenza  Nazionale  Volontariato  e  Giustizia  con  il 

patrocinio  del  Dipartimento  dell’Amministrazione  penitenziaria  e  il  sostegno  del 

Ministero dell'Istruzione. 

 

 

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Brancaccio: dall’operazione "Zefiro" all’operazione “Mosaico”: dall’I.C.S. Padre Pino

Puglisi prende avvio oggi, per la Regione Sicilia, l’iniziativa nazionale “A Scuola di Libertà”.

Proprio come in un “Mosaico” ogni tessera compone e caratterizza il volto della difficile terra del quartiere Brancaccio.

Appena pochi giorni fa nello stesso quartiere gli uomini della Squadra mobile di Palermo hanno dato esecuzione a 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di alcuni soggetti accusati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, possesso ed uso illegale di armi da fuoco ed altro…

Questa mattina nell’aula Magna della Scuola voluta dal Beato Giuseppe Puglisi è stata inaugurata la II Edizione dell’iniziativa Nazionale “A Scuola di Libertà” promossa dalla Conferenza Nazionale Volontariato e Giustizia e dal Centro di Accoglienza Padre Nostro, finalizzata ad aprire spazi di confronto per aiutare i giovani a riflettere sul sottile confine tra trasgressione e illegalità.

E così oggi si è parlato di “carceri”, di “reati” di “libertà” e di “relazioni familiari” ai giovani del quartiere Brancaccio.

Hanno partecipato 120 alunni residenti nel territorio, iscritti all’ultimo anno della scuola media superiore I.C.S. Padre Pino Puglisi: con occhi sbarrati e attenti, il cuore pieno di commozione, la voce rotta dall’emozione… avvolti da un silenzio che ha tutto il peso della sofferenza questi giovani hanno osservato e ascoltato le testimonianze di minori autori di reato. L’incontro è stato condotto dal Dirigente Scolastico Angela Randazzo, dalla psicologa del Centro di Accoglienza Padre Nostro Laura Stallone (referente per la Conferenza regionale Volontariato e Giustizia Sicilia) e dall’Ispettore Zuccaro del Commissariato Brancaccio.

Anche questa è una tessera del “Mosaico” Brancaccio: giovani cresciuti troppo in fretta, ma fiduciosi, attenti e disposti ad ascoltare chi gli suggerisce che la LIBERTA’ è un dono che va custodito.

Laura Stallone

Conferenza Regionale Volontariato Giustizia Sicilia

Via San Ciro 23 int. 2 - 90124 Palermo

[email protected] | www.crvgsicilia.it

 

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ISTITUTO TECNICO PER ATTIVITÀ SOCIALI “G. Mazzocchi”

LINGUISTICO - BIOLOGICO Via Marche Pennile di Sotto - 63100 Ascoli Piceno – Tel. 0736 343969 – 0736 343978 –

Fax 0736 349939 Internet: www.itasap.it - E Mail:[email protected] - Cod. Fisc. 80003150440

GIORNATA NAZIONALE “A SCUOLA DI LIBERTÀ”

Ascoli Piceno, lì 11/12/2014

Casa Circondariale di Ascoli Piceno c.a. Direttrice dott.ssa Lucia Di Feliciantonio e, p.c., all’Area Trattamentale dott.ssa Cristina Sabatini ITS “G. Mazzocchi” Ascoli Piceno al D.S. prof. Alfredo Mazzocchi Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia (CNVG)

Oggetto: resoconto giornata studenti/detenuti venerdì 14/11/2014 c/o ITS “G. Mazzocchi” (AP). Denominazione del progetto

GIORNATA NAZIONALE “A SCUOLA DI LIBERTÀ”

incontro detenuti/studenti 14/11/2014

Breve descrizione del progetto La Scuola e il Carcere: due mondi che il 14 novembre 2014 hanno avuto l’occasione di conoscersi e confrontarsi per riflettere insieme sul sottile confine fra trasgressione e illegalità, sui comportamenti a rischio e sviluppare negli alunni dell’Istituto importanti momenti di riflessione circa:

PERCEZIONE della legalità/illegalità; REATI: Reati minorili e Reati legati ad organizzazioni; DETENZIONE degli Adulti; IL RECUPERO: Legislazione e realtà.

Responsabile progetto prof. Santini Corrado Composizione del gruppo di lavoro Volontari CARITAS (parte di un gruppo coordinato da don Dante Talamonti) operanti c/o la Casa Circondariale di Marino del Tronto (AP): Altero Cinaglia - Ombretta Cavezzi - Renata Nardinocchi - Santini Corrado e n. 3 detenuti: MARCO ALFONSI – ANTONINO AMADDIO – ALTIN TROKA autorizzati dal Magistrato di Sorveglianza. Obiettivi L'obiettivo generale del presente progetto è stato quello di favorire riflessioni sugli Artt. 1, 2, 3, 4, 13 e 27 della Costituzione, stimolare riflessioni circa la prevenzione dei reati e gli inaccettabili paradossi della nostra società. Si sono analizzate le fallaci prospettive di vite troppo facili, della droga e dei furti necessari per continuare a “farsi” e del conseguente inevitabile cammino che porta al carcere, dei reati, del significato di “perdere la libertà”, del dolore per se stessi e per le persone

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amate che sono lontane... figli-mogli-genitori. Abbiamo cercato di sensibilizzare gli studenti verso l'interazione con la Casa Circondariale di Ascoli Piceno in modo da favorire la condivisione del concetto di sicurezza sociale da perseguire anche tramite il reinserimento sociale del detenuto. Destinatari Alunni delle classi terze e quarte dell’Istituto “Mazzocchi” (AP) e detenuti partecipanti. Metodologie utilizzate

Studio di Casi

Il metodo dello studio di casi è di interesse, poiché introduce reali situazioni di vita come sollecitazione dei processi di apprendimento. Abbiamo presentato agli studenti una situazione reale e descrizioni dettagliate dei fatti in questione, insieme a circostanze ed eventi. Gli studenti hanno analizzato e discusso il caso con l’obiettivo di determinare un’azione appropriata per la soluzione. Le decisioni prese sono scaturite da un’attività di confronto di persone con punti di vista diversi. Per risolvere le differenze gli studenti hanno discusso e confrontato le varie opinioni. Le esperienze esposte sono state poste sotto forma di dilemmi dove sono state comunicate le storie personali dei detenuti, il grado di istruzione ed il contesto familiare di provenienza.

Lezione socratica

I volontari che hanno guidato l’iniziativa hanno poi posto richieste agli studenti per esplicitare le loro conoscenze informali o i loro dubbi. In questo modo sono state arricchite le loro conoscenze e convinzioni attraverso un processo di scambio di saperi ed esperienze denominati “dialogo socratico”. Ciò ha permesso di definire domande per stimolare gli studenti a riflettere e analizzare le loro conoscenze e discutere sulle loro opinioni come parte del processo di apprendimento. In questo caso, i princìpi di partenza della lezione sono stati: le conoscenze informali dello studente rispetto alle concezioni e le conoscenze predefinite dei volontari e dei detenuti presenti. Ciò ha stimolato gli studenti a pensare e ad esprimere i loro punti di vista liberamente e coscientemente. I volontari hanno riassunto gli argomenti alla fine della lezione completando e presentando gli aspetti che non sono emersi durante la discussione. La partecipazione attiva degli studenti ha stimolato l’interesse e la motivazione di tutti gli attori partecipanti.

Durata e quadro orario 14 novembre 2014 (sala della Provincia)

8:20-9:55 prima ora (dopo l’appello)

e seconda ora

10:00-11:00 terza ora

11:00-12:00 quarta ora

12:00-13:00 quinta ora

4AB 4BL 4CB 4EB 4AL 4BB 4DB 3AB 3BL 3CB 3EB 3AL 3BB 3DB

Percorso didattico Relazioni, video, interviste, testimonianze, opinioni tecniche e riflessioni sul concetto di “Legalità, Reato, Detenzione e Reinserimento”. I volontari CARITAS, che in precedenza avevano già effettuato due incontri con i detenuti (il primo nel 2013 ed il secondo nel febbraio 2014), hanno aderito alla seconda giornata nazionale di “A scuola di libertà” promossa dalla Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia (CNVG). Gli studenti dell’ITS “Mazzocchi” hanno incontrato, attraverso i detenuti, la legalità di chi illegalità ha vissuto, la Libertà di chi Libertà ora non ha. Hanno incontrato gli errori, le cadute, la consapevolezza, la rieducazione, il respiro, gli sguardi, i pensieri, il presente, il futuro ed anche le lacrime di chi vive (da qualche anno) nella Casa Circondariale di Marino del Tronto (AP). L’incontro si è aperto con la proiezione di un filmato realizzato dai volontari che ha messo in evidenza i paradossi della nostra società: opulenza e miseria, guerra e benessere, gioia e dolore, droghe e amorevolezze, libertà e reclusione, benessere e inquietudine, rispetto e reati, amore e

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mancanza d’amore, e, in sottofondo, a volume elevato, la “Passione secondo Matteo” di J. S. Bach. I volontari hanno poi letto il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 10 dicembre 1948 (Assemblea generale delle Nazioni Unite), gli articoli della Costituzione Italiana n. 3 e n. 27. Gli operatori ed i detenuti hanno voluto chiarire con gli adolescenti ed i detenuti che, per apprezzare davvero la libertà, è importante riuscire a capire che si può perderla per errore, per leggerezza, per scarso rispetto degli altri, per incapacità di dire “NO” al momento giusto, e chi l’ha persa deve avere la possibilità di riconquistarla scontando una pena rispettosa della dignità delle persone. Si è cercato di chiarire che in carcere ci sono persone e non “reati che camminano”, che il carcere è meno lontano dalle nostre vite di quello che immaginiamo, e noi esseri umani, TUTTI, possiamo scivolare in comportamenti devianti, aggressivi o violenti e finire per “passare dall’altra parte”. Si è cercato di spiegare che le pene non devono essere necessariamente “CARCERE”, perché la certezza della pena significa scontare una pena che può essere anche fatta di “non galera”, e che, come dice la nostra Costituzione, deve “tendere alla rieducazione”, e che investire sul reinserimento delle persone detenute significa investire sulla sicurezza della società. Partecipazione dei detenuti presenti MARCO ALFONSI: ha parlato delle proprie esperienze di vita fuori e dentro il carcere in modo sincero e molto coinvolgente. Infine ha letto dal libro del 2° premio Teseo il racconto della nascita della sua ultima figlia, commovendo tutti. ANTONINO AMADDIO: è stato schietto e determinato nel trattare con i ragazzi l’argomento droga ed ha risposto compiutamente alle domande poste dagli studenti ALTIN TROKA: nonostante fosse la sua prima volta, ha saputo trattare con i ragazzi ogni argomento in maniera appropriata e ben definita. Ha saputo comunicare le sue esperienze di vita – e nello specifico quelle relative alle risse – in modo sincero e appassionante, attirando l’interesse di tutti i presenti Ascoli Piceno, lì 11/12/2014 Cordialmente, Altero Cinaglia Corrado Santini

Nome Cognome E-Mail

Altero Cinaglia [email protected]

Corrado Santini [email protected]

Renata Nardinocchi [email protected]

Ombretta Cavezzi [email protected]

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MESSAGGERO 18‐nov‐2014 

 

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    MESSAGGERO 19‐nov‐2014                         RESTO DEL CARLINO AP 15‐nov‐2014 

 

 

         

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GIORNATA NAZIONALE “A SCUOLA DI LIBERTA’” 15 Novembre 2014 IVREA L’associazione “AVP Tino Beiletti” di Ivrea segnala gli interventi svolti nelle scuole del circondario finalizzati a sensibilizzare sui temi della legalità e della pena. Facciamo presente che fin dall’anno 2000 è sempre stata cura dei volontari organizzare momenti di riflessione nelle scuole superiori della zona, con l’offerta ai vari Consigli di Istituto di alcuni possibili percorsi da effettuare insieme ai docenti di religione, di lettere, di psicologia o di diritto; i percorsi proposti erano sei, da un minimo di due ore fino all’accompagnamento per un intero anno scolastico. A queste offerte hanno risposto, nel corso degli anni e ripetutamente, varie scuole di Ivrea (3), Caluso (2) e Chivasso (3); inoltre, una scuola di Ivrea, l’Istituto Cena per geometri, ha affrontato per tutto l’anno scolastico di una classe V, il tema del reato e della pena, visto nella letteratura e nella storia, e concluso sull’attualità, con anche la partecipazione di alcuni detenuti in permesso. Di tutto questo lavoro abbiamo raccolto testimonianze molto significative di docenti e di studenti, e abbiamo visto i frutti anche tra le persone detenute che vi hanno partecipato. Non abbiamo quindi concentrate energie specifiche nel cercare momenti di presenza nelle scuole proprio nella giornata del 15 novembre. Riteniamo infatti più proficuo offrire delle presenze più articolate ed approfondite. Anche se purtroppo non abbiamo la forza di ampliare ad un numero maggiore di scuole i nostri percorsi, benché sempre più richiesti. Fatta questa premessa, segnaliamo gli interventi effettuati nel corso dell’anno 2014:

- Abbiamo concluso presso due classi V dell’indirizzo Scienze Umane del Liceo Scientifico Gramsci di Ivrea un percorso di un intero anno, che comprendeva: 12 incontri di due ore con le classi al completo, un tirocinio di 4 mesi all’interno del carcere con 12 studenti orientati a lavorare nel sociale, lo scambio tra la redazione del nostro giornale L’Alba con quella del giornale scolastico e un evento finale per tutta la scuola di condivisione dell’esperienza. Su di essa è stato anche dedicato un intero numero del giornale (vedi allegato).

- Abbiamo partecipato alla giornata di cogestione che ogni anno hanno a disposizione gli studenti del Liceo Scientifico Gramsci: al mattino nello spazio offerto a varie associazioni, con un incontro con gli studenti interessati, e al pomeriggio con un incontro con tutta la scuola a cui ha partecipato Don Gino Rigoldi di Comunità Nuova.

- Abbiamo incontrato tre classi IV del Liceo Scientifico Gramsci insieme all’insegnante di diritto, sul tema specifico dell’ergastolo

- Attualmente abbiamo in corso:

- un percorso con due classi V dell’ITIS, indirizzo Tecnici Socio-sanitari - un nuovo percorso con due V dell’indirizzo Scienze Umane del Liceo Scientifico

Gramsci, che prevede quest’anno un tirocinio interno (appena iniziato) per 7 studenti, la prosecuzione della collaborazione con il giornale d’istituto e, in più, l’inserimento di una persona detenuta nella biblioteca della scuola come attività di restituzione sociale (è stato siglato in proposito un protocollo d’intesa scuola-carcere)

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- una collaborazione di una classe della scuola Media del comune di Burolo, che, dopo aver letto il nostro giornale, ha scritto varie lettere (che saranno pubblicate sul prossimo numero di dicembre) e richiesto un incontro; stiamo aspettando l’autorizzazione del Magistrato di Sorveglianza per partecipare insieme ad un giovane detenuto.

Sicuramente molte altre richieste ci arriveranno, come ogni anno, ad inizio di gennaio; ma non siamo attualmente in grado di segnalarle. SALUZZO L'associazione AVP Liberi Dentro, nell'ambito del Progetto Evasioni, (racconto e scrittura autobiografica da parte di detenuti), finanziato dal CSV, prevede di organizzare anche quest'anno, come già l'anno scorso, un paio di incontri di confronto di esperienze fra studenti e detenuti, verso la fine dell'anno scolastico; esperienza che ha riscosso molto successo, sia fra gli studenti che fra i detenuti. l 18 novembre l'Istituto Superiore Carlo Denina di Saluzzo (Istituto tecnico commerciale, industriale, geometri, e professionale sociale, che lo scorso anno ha vinto il concorso nazionale per la scelta del logo della Giornata) ha portato 3 classi al Carcere Rodolfo Morandi di Saluzzo a vedere lo spettacolo teatrale di Voci Erranti, associazione che da anni organizza un laboratorio teatrale all'interno del carcere. Allo spettacolo è seguito dibattito con gli attori, è stata un'esperienza molto positiva. ALBA + CUNEO + SALUZZO Le Associazioni di AVP Liberi Dentro Onlus di Saluzzo, e Arcobaleno di Alba, insieme con gli Psicologi del "Gruppo Psicologia e cinema" della provincia di Cuneo, la Coop Orso di Alba e alcune scuole superiori del territorio albese e saluzzese, intendono presentare un progetto di cineforum in carcere, per il quale chiedere finanziamento al CSV (Centro Servizi Volontariato). Il progetto si svolgerà fra gennaio e maggio 2015, con visione di film in carcere e successiva discussione, per gruppi di studenti e detenuti.

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REPORT DALLA LOMBARDIA Segr. Carcere Caritas Ambrosiana [mailto:[email protected]] Cari Volontari e colleghi,    grazie per il vostro tempo dedicato al progetto A Scuola di Libertà la scorsa settimana.  Grazie per esservi preparati e per esservi messi in gioco con così grande generosità.   Due dati sparsi per voi in anteprima:    ‐durante la settimana  237 ragazzi hanno visitato la cella ‐allo spettacolo di sabato sera il teatro era sufficientemente pieno, ed è stato bellissimo ‐alla prova generale di sabato mattina eravamo…giusti per una prova generale. La cosa bella era che c’erano i  “volti fondatori” del Girasole ‐i commenti dei ragazzi e di chi ha visto lo spettacolo sono molto interessanti, ve li riporterò ‐così come le foto‐ non appena farò ordine nel materiale della cella  ‐alcuni  professori hanno scritto ringraziando, hanno apprezzato l’iniziativa ‐il “nostro” affidato Giorgio ha riscosso l’approvazione generale degli studenti   Grazie a chi ha accolto gli studenti, a chi ha parlato per ore, a chi ha fatto “lo sbirro” in cella, a chi ha aperto la porta e ascoltato i ragazzi, a chi ha postato su facebook l’iniziativa, a chi ha fatto il the e a chi ha portato i biscotti.   Grazie anche a chi è venuto a teatro, a chi ha portato il marito, i figli, la vicina di casa, gli amici…ha chi ha diffuso e fatto pubblicità a chi ha chiamato i conoscenti giornalisti perché divulgassero, a chi ha stressato i parenti affinché venissero pure loro.    Senza di voi non se ne faceva nulla, quindi il merito è tutto vostro. Pronti a rifarlo? (scherzo…il prossimo anno ci inventeremo qualcosa d’altro…)   Ileana e Gabriella    Caritas ambrosiana  Area Carcere e Giustizia 0276037254 [email protected]   

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[email protected]  E’ stata una bella esperienza e molte grazie del vostro prezioso lavoro. Alcune mie considerazioni personali che potrebbero essere utili per il futuro. Non ho potuto avere l’adesione dell’IT Molinari di Milano  e del liceo Agnesi di Merate anche se mi avevano dato il referente con cui non ho potuto relazionarmi in tempo. Penso che l’ideale sarebbe di programmare la giornata molto più in là perché così si ha il tempo di organizzarsi con questi referenti che spesso sono arrivati a settembre o peggio e ai quali questo compito viene assegnato con livelli di priorità bassa. Concordo che il messaggio da consegnare alle scuole è che il carcere è un luogo di sofferenza, molto più grande di quello che in genere si richiede e si immagina in uno spirito di sterile vendetta, irrispettoso di una minima dignità umana, penso però sia utile completarlo con 4 concetti forti 1. Ogni studente è protagonista e non spettatore nella vita relazionale perché una persona arriva alla delinquenza prevalentemente per gradi e non di colpo e quindi la giustizia e la prevenzione la possono/devono fare anche loro nel giorno per giorno e non aspettarsi che venga loro consegnata come un qualche cosa che non li deve toccare, un diritto senza doveri. 2. Ogni delitto ha come protagonisti non solo l’offensore e le istituzioni che sono ben visibili, ma anche le vittime e la riconciliazione è la sola via che pur lasciando cicatrici incancellabili ripristina ed in alcuni rarissimi casi accresce il bene comune. 3. In questo universo non c’è solo dolore e sofferenza ma anche un grande opportunità per tutti di vivere sentimenti più che positivi nel ricostruire il possibile e in questo il volontariato ha uno spazio quasi illimitato. 4. Non esiste il fai da te ma è d’obbligo consultarsi e appoggiarsi ha chi ha specifica esperienza:  istituzioni, associazioni, professionisti e operatori.   Cari saluti e a presto,   Claudio    

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A Scuola di libertà Studenti detenuti

Il 15/11/2014, nella biblioteca del carcere, si sono riuniti 35 detenuti, studenti del Liceo giuridico, dell'alberghiero e partecipanti al progetto di microcosmo. All'incontro erano presenti anche alcuni loro insegnanti, che hanno deciso di partecipare al progetto, organizzato dalla Conferenza Nazionale Volontariato e Giustizia, “A scuola di libertà”, progetto che mira a far conoscere ai giovani il carcere e a confrontarsi con questa dura realtà. Abbiamo visto la testimonianza di Claudia Francardi, la vedova del carabiniere Antonio Santarelli, che durante un posto di blocco è stato colpito alla testa da un ragazzo di diciannove anni ed è morto dopo più di un anno di coma; e la testimonianza di Irene Sisi, la madre del ragazzo che l'ha ucciso . Hanno parlato della loro sofferenza e del percorso di riconciliazione che negli anni sono riuscite a realizzare. Poi c'è stato il dibattito, intenso e molto approfondito, nel quale i detenuti hanno cercato, dal loro particolare punto di vista, di commentare l'episodio e di suggerire riflessioni da trasmettere ai tanti studenti che in questi giorni, partecipando allo stesso progetto, vengono sensibilizzati sul problema del rapporto tra reato e vittime di reato. Ecco le loro riflessioni:

Quando si commette un reato, quando si compiono azioni che si sa essere sbagliate, si è sempre pronti a giustificarsi, raccontando a se stessi un sacco di bugie, a dare la colpa a qualcuno, alla situazione, all'impossibilità di fermarsi per la rabbia ecc.

Se si commette un errore viene comunque poi sempre il tempo in cui ci deve assumere fino in fondo le proprie responsabilità. Ci si accorge di ciò quando finalmente si comincia a vedere con chiarezza che le giustificazioni che ci diamo sono fasulle, servono solo a fuggire da noi stessi e dai problemi che abbiamo creato.

Potremmo anche convincerci, ed in parte può anche essere vero, che i reati sono quasi inevitabili in alcune situazioni socio- economiche; inoltre sappiamo per certo che, dopo aver pagato, rientreremo nella società che non sarà per nulla cambiata, che ci calpesterà ancora. Ma questo non ci deve esimere dal lavorare su noi stessi per cambiare .

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Per quanto possano sembrare non rimediabili le situazioni che ci hanno accecato e ci hanno portato a vedere il reato come soluzione , sappiate che dopo è peggio, è comunque peggio di qualsiasi cosa abbiamo pensato devastante per noi.

Bisogna evitare che la sofferenza generi odio; è una strada senza uscita. La sofferenza deve diventare una spinta a cambiare il nostro istinto di vendetta, a tramutarsi in amore.

Nel gruppo in cui si vive è sempre importante il rispetto per l'altro, per i genitori, per gli insegnanti, per le regole. Non bisogna farsi trascinare da slogan, comportamenti ed emozioni di branco. Altrimenti si arriva a vergognarsi se non ci si adegua.

Quando si è sbagliato, quando le conseguenze dei propri errori sono devastanti, il difficile è dare senso all'accaduto, e, per quanto ciò possa provocare sofferenza, occorre vivere fino in fondo la propria responsabilità. Non contano gli anni che il giudice ti dà, l'ergastolo te lo porterai dentro tutta la vita. E devi viverla lo stesso.

Verona 15/11/2014 prof. Mario Merlin

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Elenco scuole che partecipano alla giornata “A scuola di libertà”, Seconda Edizione, 2014. Liceo scientifico “G.Galilei”, via S.Giacomo 11, VR. Referente: prof. Mario Ferrari. n. 3 classi Ist. Tecn. “G.Marconi”, piazzale R. Guardini, VR. Referente: prof. Lorenzo Facci. n. 10 classi ISI “Leonardo da Vinci”, via Gandhi 2, Cerea VR Referente: prof. Domenico Moratello n. 7 classi I.P.S.O.A. “A. Berti”, via Aeroporto Berardi 51, VR Referente: Prof.ssa Zecchini Roberta. n. 4 classsi Ist. “Lavinia Mondin”, via Valverde 19, VR. Referente: prof.ssa: Griggio Iole n. 8 classi Carcere di Montorio. Liceo, Alberghiero, Università e Microcosmo Referente: prof. Merlin Mario n. 40 detenuti CFP Ist. Canossiano, via San Giuseppe, VR Referente: Motta Letizia (045 9003043) n. 9 classi Sc.pr. “Salgari”, S.Martino B.A., via Bentegodi 2,VR Referente: Gobbetti Carla (045 990148) n. 17 classi Scuola media “Caliari Betelloni” VR. Scuola media Santa Lucia, VR. Scuola media “Dante Alighieri”, VR Scuola media “Valerio Catullo” VR Scuola media “F.lli Sammariva”, Cerea VR. [Ref. Prof.ssa Merlin Paola] n. 4/6 classi Verona 20/11/2014 Prof. Mario Merlin

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CALENDARIO INTERVENTI “A SCUOLA DI LIBERTA'

Ist. Tecn. MARCONI, piazzale R. Guardini, Verona. Referente: prof. Lorenzo Facci

Classe docente giorno ora operatore4BE

4BE Goretta Vecchiato Giov. 13/11 8.00-9.50 Emma Benedetti

3AC Facci Giov. 13/11 12.00-13.50 Francesco Sollazzo

4BE Goretta Vecchiato Giov. 13/11 12.00-13.50 Maurizio Mazzi

3AL Vesentini Giov. 13/11 12.00-13.50 Mario Merlin

2DE Bortolotti Laura Giov. 13/11 12.00-13.50 Paola Pozzetti

3BE Goretta Vecchiato Lun. 17/11 8.00-9.50 Francesca Rizzonelli

4DL Santuosso/Crestoni L. Lun. 17/11 10.00-11.50 Francesca Rizzonelli

4AL Guido Merc. 26/11 8.00-9.50 Mario Merlin

4AC Santuosso/Facci/Guido Merc. 26/11 10.00-11.50 Margherita Forestan

3AT Natale Merc. 26/11 12.00-13.50 Margherita Forestan

4AT Scognamilio Merc. 26/11 10.55-11.50 Lucia Marchesini

4AE Scognamilio Mart. 25/11 10.55-11.50 Lucia Marchesini

Liceo “L. da VINCI”, via Gandhi 2, Cerea Vr. Referente: prof. Domenico Moratello. Giorno: 28/11/2014. 4 ore, 6 classi: Mario Merlin Verona 20/12/2014 . prof. Mario Merlin

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CALENDARIO INTERVENTI

“A SCUOLA DI LIBERTA' Liceo “G. GALILEI”, via S.Giacomo 13, Verona Referente: prof. Mario Ferrari

classe giorno ora operatore

4Sc.co Lun. 17/11 1^ Paolo Bottura

5ling. Lun. 17/11 2^ e 3^ Paolo Bottura

3 sc.appl. Lun. 17/11 4^ e 5^ Paolo Bottura

3al ling. 29/11/2014 1^ Maurizio Mazzi

3d sc.co 29/11/2014 2^ e 3^ Maurizio Mazzi

3l sc.appl. 29/11/2014 2^ e 3^ Maurizio Mazzi

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A scuola di libertà

La scuola impara a conoscere il carcere

Scuola Secondaria di secondo grado

ClasseIII, IV, V

Numero studenti che possono partecipare 40-50 studenti

Durata dell’attività 3 incontri di 2 ore ciascuno, per un totale di 6 ore

Necessità tecniche Autorizzazione per l’ingresso in carcere di studenti minorenni su carta semplice firmata dai genitori

Materiale didatticoRiviste, dispense e dvd con testimonianze di detenuti

attivamente 2014-2015 / educazione alla cittadinanza

L’ATTIVITÀ È REALIZZATA DAGranello di Senape Padova Onlus – Ristretti Orizzonti

ReferenteOrnella Favero

Telefono049-654233

Cellulare349-2603475

Fax049-654233

[email protected]

Webwww.ristretti.it

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attivamente 2014-2015 / educazione alla cittadinanza

ObiettivoPromuovere un modello di vera Sicurezza Sociale basato su solidarietà, prevenzione e responsabilizzazione, utilizzando testimonianze di persone detenute e di chi si occupa di questi temi.

Attività 2 incontri nelle scuole con detenuti in permesso, famigliari di detenuti, volontari che prestano servizio in carcere, per cominciare ad affrontare più da vicino i temi della legalità e della devianza.Sono possibili anche incontri dedicati alla Mediazione Penale e al rapporto con le vittime dei reati, incontri con il Magistrato di Sorveglianza, con la Polizia penitenziaria, con gli operatori del carcere.1 incontro in carcere con detenuti e personale penitenziario (se gli insegnanti ritengono le classi sufficientemente mature per questa esperienza).

Conoscenze acquisiteL’attività incide sul processo formativo degli adolescenti “aprendo loro gli occhi” su cosa significhi violare leggi, subire la conseguente punizione, e quanto sia faticoso ritornare alla vita libera.

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! {/¦h[! 5L [L.9w¢!ϥ π !bbh нлмп                              

t!5h±! Indirizzo  Comune     Tel.Nome insegnante

Cognome insegnante  Email insegnante  Tel insegnante  Classe  Totale 

1 ‐ Istituto Tecnico per Geometri G. Boaga ‐ sezione staccata  via Marconi, 7  Cadoneghe  PD  ‐  chiara  paracchini  [email protected]  340 0691300  ‐3 A  16 ‐ Istituto Tecnico per Geometri G. Boaga ‐ sezione staccata  via Marconi, 7  Cadoneghe  PD  ‐  chiara  paracchini  [email protected]  340 0691300  ‐5 A  22 

2 Istituto di Istruzione Superiore I. Newton  via Puccini, 27  Camposampiero PD  ‐  Cinzia  Ghidini  [email protected]  049772944  ‐4 a  16 Istituto di Istruzione Superiore I. Newton  via Puccini, 27  Camposampiero PD  ‐  Cinzia  Ghidini  [email protected]  049772944  ‐4 b  21 

3 Liceo delle Scienze Sociali Amedeo di Savoia Duca D'Aosta  via del Santo, 57  Padova  PD  ‐  Maria  D'Abruzzo  [email protected]  3200858191  ‐4 I  33 Liceo delle Scienze Sociali Amedeo di Savoia Duca D'Aosta  via del Santo, 57  Padova  PD  ‐  Maria  D'Abruzzo  [email protected]  3200858191  ‐3 I  25 

‐ IPC L. da Vinci via San G. da Verdara, 36  Padova  PD  ‐  Laura  Festari  [email protected]     ‐4 AA  21 

‐ IPC L. da Vinci via San G. da Verdara, 36  Padova  PD  ‐  Laura  Festari  [email protected]     ‐4 SC  20 

‐ Liceo Linguistico P. Scarcerle  via delle Cave, 174  Padova  PD  ‐  Nila  Corrain  [email protected]  0498641757  ‐4 B  28 ‐ Liceo Linguistico P. Scarcerle  via delle Cave, 174  Padova  PD  ‐  Nila  Corrain  [email protected]  0498641757  ‐4 L  22 ‐ Liceo Linguistico P. Scarcerle  via delle Cave, 174  Padova  PD  ‐  Nila  Corrain  [email protected]  0498641757  ‐4 C  26 

6 Istituto di Istruzione Superiore G. Valle  via T.Minio, 13  Padova  PD  ‐  Andrea  Alessi  [email protected]     ‐4 F  22 Istituto di Istruzione Superiore G. Valle  via T.Minio, 13  Padova  PD  ‐  Andrea  Alessi  [email protected]     ‐4 F  22 

7 ‐ Liceo Classico C. Marchesi ‐ succursale  v.le Arcella, 23  Padova  PD  ‐  Annalisa  Almansi  [email protected]     ‐4 b  31 ‐ Liceo Classico C. Marchesi ‐ succursale  v.le Arcella, 23  Padova  PD  ‐  Annalisa  Almansi  [email protected]     ‐4 d  28 

8 Liceo Scientifico E. Curiel  via Durer, 14  Padova  PD  ‐  Raffaella  Dal Moro  [email protected]  3280610201  ‐4 B  25 Liceo Scientifico E. Curiel  via Durer, 14  Padova  PD  ‐  Raffaella  Dal Moro  [email protected]  3280610201  ‐4 C  25 

Centro Formazione Professionale Regionale ENAIP Veneto ‐ Sede Regionale 

via Ansuino da Forlì, 64/a  Padova  PD  ‐  Paola  Pellegerini  [email protected]  ‐3 EA  16 

Centro Formazione Professionale Regionale ENAIP Veneto ‐ Sede Regionale 

via Ansuino da Forlì, 64/a  Padova  PD  ‐  Paola  Pellegerini  [email protected]  ‐3 EB  20 

Centro Formazione Professionale Regionale ENAIP Veneto ‐ Sede Regionale 

via Ansuino da Forlì, 64/a  Padova  PD  ‐  Paola  Pellegerini  [email protected]  ‐3 MA  21 

10 Istituto Professionale Industria Artigianato E. Bernardi  via Manzoni, 76  Padova  PD  ‐  Luigina  Fontana  [email protected]     ‐4 AIC  28 Istituto Professionale Industria Artigianato E. Bernardi  via Manzoni, 76  Padova  PD  ‐  Luigina  Fontana  [email protected]     ‐4 PA  14 

                             

wh±LDh  Indirizzo  Comune     Tel.Nome insegnante

Cognome insegnante  Email insegnante  Tel insegnante  Classe  Totale 

11 

I.I.S. "F. VIOLA ‐ G. MARCHESINI"  Via De Gasperi, 21  Rovigo  RO  ‐  CAROLINA  VERONESE  [email protected]  3482425046  ‐3 N  15 I.I.S. "F. VIOLA ‐ G. MARCHESINI"  Via De Gasperi, 21  Rovigo  RO  ‐  CAROLINA  VERONESE  [email protected]  3482425046  ‐4 P  17 I.I.S. "F. VIOLA ‐ G. MARCHESINI"  Via De Gasperi, 21  Rovigo  RO  ‐  CAROLINA  VERONESE  [email protected]  3482425046  ‐4 N  17 

12 

Enaip Veneto  Via G. Marconi, 7  Rovigo  RO  ‐  Alessandra Chieregato  [email protected]  ‐3 ven  18 Enaip Veneto  Via G. Marconi, 7  Rovigo  RO  ‐  Alessandra Chieregato  [email protected]  ‐3 ris  18 Enaip Veneto  Via G. Marconi, 7  Rovigo  RO  ‐  Alessandra Chieregato  [email protected]  ‐3 ele  18 

13 ‐ Ist.Tecn. Geometri "A. Bernini"  Corso del Popolo, 274  Rovigo  RO  ‐  Maria Ines  Bregolin  [email protected]  042528324  ‐4 A  22 ‐ Ist.Tecn. Geometri "A. Bernini"  Corso del Popolo, 274  Rovigo  RO  ‐  Maria Ines  Bregolin  [email protected]  042528324  ‐3 A  23 

14 ‐ Ist.Tecn. Agrario "O. Munerati"  Via Cappello, 10  S. Apollinare  RO  ‐  Paola  Bellintani  [email protected]  3286933923  ‐4 B  19 ‐ Ist.Tecn. Agrario "O. Munerati"  Via Cappello, 10  S. Apollinare  RO  ‐  Paola  Bellintani  [email protected]  3286933923  ‐5 B  20 

15 

‐ I.P.A. "M. e T. Bellini"  Via Mazzini, 5   Trecenta  RO  ‐  SERENA  CASTALDELLO  [email protected]  0425701146  ‐5 A  21 ‐ I.P.A. "M. e T. Bellini"  Via Mazzini, 5   Trecenta  RO  ‐  SERENA  CASTALDELLO  [email protected]  0425701146  ‐5 B  10 ‐ I.P.A. "M. e T. Bellini"  Via Mazzini, 5   Trecenta  RO  ‐  SERENA  CASTALDELLO  [email protected]  0425701146  ‐5 c  10 

 

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1 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

c/o ATAS Onlus via Madruzzo n° 21 – 38122Trento- Tel: 0461/263330  

  

 

 

 

 

 

 

A SCUOLA DI LIBERTA’ 2014 

 

 

La CRVG Trentino Alto Adige si è costituita nel 2001, attualmente composta da 10 organizzazioni 

del privato sociale che impegnano a livello territoriale circa 41 dipendenti e circa 50 volontari. 

La manifestazione ha visto un lavoro capillare su entrambe le province e anche una formazione 

congiunta. Vi sono stati anche scambi di operatori/volontari sulle varie iniziative e un confronto 

anche sui modelli da seguire. 

Sia in Trentino che in Alto Adige, oltre alla presenza di operatori e volontari vi è stata anche la 

presenza di 4 detenuti a Bolzano e  la testimonianza di 1 detenuto in 2 scuole a Trento. Questo 

un elemento significativo visto che nella prima edizione solo in un incontro vi era stata la presenza 

di un detenuto. 

In Alto Adige: 

10interventi in 6 Istituti scolastici,  

1 intervento con un altro Istituto c/o la Manifestazione “A testa in giù” 

1 intervento in un Convitto che verrà realizzato a gennaio.  

2 incontri aperti agli insegnanti  

 1 formazione congiunta con Trento per gli operatori – volontari – detenuti partecipanti 

all’iniziativa. 

In Trentino: 

18 interventi in 7 Istituti scolastici, 

8 incontri aperti agli insegnanti in preparazione dell’intervento 

1 formazione per gli operatori – volontari di Trento 

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c/o ATAS Onlus via Madruzzo n° 21 – 38122Trento- Tel: 0461/263330  

1 intervento di presentazione del progetto “A scuola di libertà” all’interno di un incontro di 

presentazione di vari progetti che coinvolge vari Istituti di Trento “Il fu scuola d’autore” 

  

Si è scelto un modello capillare, gli incontri erano prevalentemente con una max 3 classi, non 

abbiamo scelto la modalità assembleare anche soprattutto per facilitare il dialogo con gli studenti. 

Per tutti gli incontri nelle scuole si è sempre previsto un incontro di presentazione e preparazione 

dell’iniziativa con gli insegnanti coinvolti 

Con 2 insegnanti di due Istituti si è pensato di proporre un percorso post “A scuola di libertà” che 

preveda la proposta di una vista alla redazione di ristretti Orizzonti curando noi i contatti con la 

stessa. 

Con 1 Istituto scolastico è stata inserita l’iniziativa “A scuola di libertà all’interno di un loro 

progetto scolastico che vede la realizzazione durante tutto l’anno scolastico e si conclude con la 

visita nel carcere di Padova, durante il seminario organizzato a maggio. 

 

 

 

A SCUOLA DI LIBERTA’ 2014 ALTO ADIGE 

ALTO ADIGE

26.09 Urania – A testa in giù

Workshop

“A scuola di libertà”

25 Ore 10.30 – 12.30 Merano

26.09 Formazione 18 Bolzano

21.10 Odòs Spazio Ascolto Insegnanti Ore 16.00 – 18.00 Bolzano

05.11 Odòs Spazio Ascolto Insegnanti Ore 16.00 – 18.00 Bolzano

11.11 Istituto Tecnico Raetia

Intervento 20 Ore 07.45 – 09.25 Ortisei

14.11 Claudia De Medici Intervento 70 Ore 12.10 – 14.10 Bolzano

19.11 Galileo Galilei Intervento 20 Ore 14.30 – 16.10 Bolzano

20.11 ITC Delai Intervento 25 Ore 10.45 – 12.25 Bolzano

24.11 ITC Delai Intervento 25 Ore 14.30 – 16.10 Bolzano

25.11 ITC Pertini Intervento 25 - 50 Ore 9.30 – 11.30 Bolzano

26.11 Liceo Fallemrayer Intervento 24 Ore 9.30 – 11.15 Bressanone

03.12 Claudia De Medici - Serale

Intervento 20 Dicembre Bolzano

04.12 Claudia De Medici - Serale

Intervento 20 Dicembre Bolzano

dic Claudia De Medici Intervento 20 Dicembre Bolzano

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c/o ATAS Onlus via Madruzzo n° 21 – 38122Trento- Tel: 0461/263330  

- Serale

Gen 2015

Convitto Damiano Chiesa

Intervento 50 Gennaio Bolzano

TRENTINO

03/09/14

Da Vinci – Rosmini Incontro insegnanti 2 insegnanti referenti

14-16 Trento

11/09/14

Liceo Da Vinci Incontro presentazione scuola di libertà durante l'evento ''il fu scuola d'autore ''

Più insegnanti di varie scuole

14.30-17.30 Trento

26/09/14

Formazione - workshop Bolzano

15/10/14

Liceo Fontana Incontro insegnanti 1 insegnante

14- 15.30 Rovereto

20/10/14

Liceo Rosmini Incontro insegnanti 1 insegnante

15-16 Rovereto

21/10/14

Liceo Don Milani Incontro insegnanti 7 insegnanti

9.30-10.30 Rovereto

28/10/14

Liceo Rosmini Incontro insegnanti 1 insegnante

8.45- 9.30 Rovereto

31/10/14

Da Vinci – Rosmini Incontro insegnanti 2 insegnanti referenti

8.30-10.30 Trento

05/11/14

Apas Formazione operatori- volontari Trento

7 16.30-18.00 trento

06/11/14

Liceo Don milani Intervento 40 persone (2classi)

14.50- 16.30 Rovereto

10/11/14

Liceo Rosmini Incontro insegnanti 4 insegnanti

16.00-17.30 Trento

11/11/14

Liceo Don milani Intervento 40 ragazzi (2classi)

14.50- 16.30 Rovereto

10/11/14

Enaip 2Interventi 15 ragazzi (1 classe)

Trento

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c/o ATAS Onlus via Madruzzo n° 21 – 38122Trento- Tel: 0461/263330  

11/11/14

Enaip 2Interventi 30 ragazzi (2 classi)

Trento

12/11/14

Enaip Intervento 15 ragazzi Trento

15/11/14

Liceo Fontana Intervento 15 ragazzi 8.40- 10.25 Rovereto

15/11/14

Liceo Davinci Intervento 60 ragazzi (3classi)

7.55-10.25 Trento

18/11/14

Liceo Rosmini 2 interventi 40 ragazzi (2 classi)/60 ragazzi (3 classi)

7.55-10.25

10.45- 13.10

Trento

20/11/14

Liceo Don Milani Intervento 40 ragazzi (2 classi)

14.00-16.30 Rovereto

24/11/14

Liceo Cles Incontro insegnanti 2 insegnanti

15.30-17.30 Cles

27/11/14

Liceo Fontana Intervento 15 ragazzi 8.00-10.00 Rovereto

11-13/12

Liceo Russel Cles 2 Interventi 40 ragazzi (2 classi)/ 20 ragazzi (1 classse)

8.40-10.20

10.30- 12.10

Cles

Liceo Don Milani Intervento concordato da programmare (gennaio)

Rovereto

Liceo Rosmini Intervento concordato da programmare (gennaio)

Rovereto

Liceo Rosmini Intervento concordato da programmare (gennaio)

Trento

 

Media

Per l’Alto Adige, sono state fatte 3 trasmissioni radiofoniche e un’intervista radiofonica:

- Radio Sacra Famiglia (il link del podcast http://www.radiosacrafamiglia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=378 Puntata del 20.11 )

- Radio Gruene Welle(metteremo a breve il link del podcast)

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c/o ATAS Onlus via Madruzzo n° 21 – 38122Trento- Tel: 0461/263330  

- Radio Rai 2 – Trasmissione regionale Greenwich (metteremo a breve il link del podcast) Servizi tv

- TG3 del 25 novembre

Giornali

- Trafiletto sul Corriere dell’Alto Adige Il comunicato stampa della Caritas è stato ripreso da vari siti e varie emittenti radio locali (Sudtirol 1; Radio Antenne)

Per il Trentino

Un articolo di Vita Trentina

http://www.vitatrentina.it/rivista/2014/anno‐89‐n‐45/Il‐carcere‐va‐a‐scuola  

 

Ecco i vari comunicati della Caritas di Bolzano  

Caritas Südtirol - Alto Adige

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c/o ATAS Onlus via Madruzzo n° 21 – 38122Trento- Tel: 0461/263330  

In carcere ci sono persone e non “reati che camminano”. Partita in Alto Adige, come in tutta Italia, l'iniziativa "A scuola di libertà",(http://bit.ly/1tYB0YE) ...un progetto che vuole approfondire nelle scuole i temi del carcere e della pena. Oggi con i nostri operatori e volontari di Odòs (http://bit.ly/1sxnWWi) siamo stati ad Ortisei!

“Schule der Freiheit”: das Gefängnis kennenlernen - Continuano gli incontri nelle scuole della provincia, oggi è toccato all’istituto superiore di Bolzano per le Scienze Umane e per i Servizi "Claudia De' Medici - In Südtirol beteiligen sich 400 Schüler aus sieben Schulen an der Initiative. „Wir wollen Modelle für den Strafvollzug ansprechen, in welchem der Wert des Menschen im Mittelpunkt steht“, erklärt Alessandro Pedrotti, Verantwortlicher des Dienstes Odòs der Caritas.  

 

 

Caritas Südtirol - Alto Adige

“Schule der Freiheit”: das Gefängnis kennenlernen - Continuano gli incontri nelle scuole della provincia, oggi è toccato all’istituto superiore di Bolzano per l...e Scienze Umane e per i Servizi "Claudia De' Medici - In Südtirol beteiligen sich 400 Schüler aus sieben Schulen an der Initiative.

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c/o ATAS Onlus via Madruzzo n° 21 – 38122Trento- Tel: 0461/263330  

„Wir wollen Modelle für den Strafvollzug ansprechen, in welchem der Wert des Menschen im Mittelpunkt steht“, erklärt Alessandro Pedrotti, Verantwortlicher des Dienstes Odòs der Caritas 

 

  

 

Ecco l’articolo di una blogger bolzanina che ha chiesto di poter venire ad uno die nostri incontri 

con le classi 

Bolzamini "A scuola di libertà" Avrei potuto comprarmi un'agenda e l'ho fatto, ma lo spazio sulle pagine non era mai abbastanza e, soprattutto, era difficile condividerla. Perciò ho aperto questo blog.

Ho la vaga (mica tanto vaga) impressione di aver guadagnato molto più di voi che leggete da quando ho deciso di rendere pubbliche impressioni e informazioni su questa piccolagrande città. Non parlo di soldi ovviamente perché non ci guadagno niente. Parlo di persone, occasioni, emozioni, parlo di un'energia nuova che mi anima, fatta di uno strano senso del dovere misto a curiosità e stupore. Ha un senso? Per me sì. E tanto basta. Se poi ne ha anche per voi allora è tutto.

Qualche giorno fa spinta dalla suddetta curiosità e dalla cieca fiducia nei promotori dell'iniziativa sono tornata a scuola.

Lì per lì non è stato proprio il massimo, per un attimo ho pure pensato machimelofafare?! Gli studenti affollavano l'ingresso dicendomi "SCUSI" mentre mi sbatacchiavano addosso gli zaini con la fatale goffaggine tipica dell'adolescenza. SCUSI?! Cavolo. Mi sono pure vestita "giusta"...

Vabbè entro. Con me ci sono Alessandro*, Paola, Mayra e Luciano di Odòs che portano il carcere nelle scuole. La montagna a Maometto.

Il progetto si chiama "A scuola di libertà. Le scuole imparano a conoscere il carcere", è promosso dalla Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e vuole fare incontrare due mondi, diverse generazioni, il fuori e il dentro il carcere, il bene e il male, buoni e cattivi... Suona titanico, lo è. Ed è anche una delle cose più reali e vere a cui abbia mai assistito perché capace di restituire un volto e un'identità umana a chi sembra varcare un confine oltre il quale non lascia solo i suoi oggetti personali, ma la persona sua tutta

Ci siamo seduti nella biblioteca della scuola: solo sedie, il tavolo l'abbiamo spostato per non avere alcuna barriera tra noi, mi sono messa da una parte e ho osservato, salvo accorgermi che stavo trattenendo il fiato dall'emozione.

I ragazzi sono stati accompagnati dagli educatori a riflettere sulla concretezza e la realtà della delinquenza, dalla quale nessuno di noi può dirsi veramente immune - siamo tutti potenziali criminali - e per la quale l'unico vaccino davvero efficace è la consapevolezza: di sé e della propria responsabilità.

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c/o ATAS Onlus via Madruzzo n° 21 – 38122Trento- Tel: 0461/263330  

Poi si sono scontrati con la lotta per la sopravvivenza di due donne e un giovane uomo che hanno attraversato il dolore, giù giù giù fino a toccare il fondo nel buio più nero, per poi risalire grazie a una forza immensa fatta di perdono, amicizia e amore che ha restituito loro il sapore della vita. E' stato un momento intenso e vero. Continuavo a ripetermelo mentre scorrevano l'immagine e la voce di Claudia e Irene. E' tutto vero. E' tutto vero... La loro è una storia che non si dimentica. E che da un senso. Appunto. *Alessandro Pedrotti è vicepresidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e responsabile del Servizio Odòs della Caritas di Bolzano

Al  link  trovate  il  blog  con  le  immagini  http://bolzamini.blogspot.it/2014/11/bolzamini‐scuola‐di‐

liberta.html 

 

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Numerose le adesioni al progetto "A scuola di libertà"

www.leduecitta.it, 15 novembre 2014

Sabato 15 novembre si celebra la seconda giornata nazionale "A scuola di libertà", che ha come obiettivo la promozione del confronto tra gli studenti delle scuole superiori sui temi della giustizia e della pena. Una giornata in cui attraverso lo scambio di esperienze e testimonianze di detenuti in permesso o ex detenuti, interventi di operatori volontari ed esperti, si intende fare informazione nonché opera di sensibilizzazione e prevenzione.

Numerose le scuole che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla Conferenza Nazionale Volontariato e Giustizia con il patrocinio del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e il sostegno del Ministero dell'Istruzione. Gli incontri oltre a smontare i tanti luoghi comuni, i pregiudizi gli stereotipi che fanno del carcere un mondo a parte intendono far riflettere gli studenti sui rischi di alcuni comportamenti, sulla facilità con cui da una piccola trasgressione si può scivolare nell'illegalità. Vogliono far aprire loro gli occhi su quanto sia faticoso il ritorno alla vita libera ed il reinserimento nella società dopo aver scontato una condanna. Agli studenti sarà proposto un modello di giustizia diverso, in cui è recuperato il valore della centralità della persona. Una giustizia meno “vendicativa” e orientata alla riconciliazione, finalizzata alla responsabilizzazione di chi ha commesso il reato, spinto a confrontarsi con la sofferenza e le ferite causate dal proprio agire.

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o A scuola di libertà - Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto

www.istruzioneveneto.it › ... › cittadinanza e costituzione

23/ott/2014 - Iniziative promosse dalla CNVG rivolte ad alunni e docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Per favorire un modello di “sicurezza sociale” basato sulla ...

o Iniziativa: "A scuola di libertà: la scuola impara a conoscere ...

www.istruzionemolise.it/index.php?...a-scuola-di-liberta...scuola...a...

05/nov/2014 - Orario di apertura al pubblico:Lunedì e Giovedì dalle 11:00 alle 13:00; Martedì dalle ... Iniziativa: "A scuola di libertà: la scuola impara a conoscere il carcere".

o A scuola di libertà - CSV Marche

www.csv.marche.it/web/index.php/notizie/.../14396-a-scuola-di-libertà

06/nov/2014 - Dalla Conferenza nazionale volontariato giustizia riceviamo e pubblichiamo comunicato relativo alla seconda edizione del concorso per le scuole "...

o A scuola di libertà: la scuola impara a conoscere il carcere ...

www.istruzionepiemonte.it/?p=11857

23/ott/2014 - Ti trovi in: Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale Piemonte >Comunicazioni alle Scuole >A scuola di libertà: la ...

o A Scuola di libertà: la scuola impara a conoscere il carcere ...

ww2.istruzioneer.it/.../a-scuola-di-liberta-la-scuola-impara-a-conoscere-il...

23/ott/2014 - ... fino ottobre 2011 · Archivio da luglio 2011 · Feed. > Iniziative per le scuole > Iniziative MIUR > A Scuola di libertà: la scuola impara a conoscere il carcere ...

o Il Friuli - A scuola di libertà: la scuola comincia a conoscere ...

www.ilfriuli.it/articolo/.../A_scuola_di_libertà...la_scuola...a.../137655

4 giorni fa - Gli studenti delle scuole superiori di Udine s'incontrano per riflettere sulla realtà carceraria.

o “A scuola di libertà” | Liceo Scientifico Mariano IV d'Arborea ...

www.liceoscientificooristano.gov.it/content/“-scuola-di-libertà”

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6 giorni fa - “A scuola di libertà”. By Marco Meletti / On Nov.08.2014 / In / Width. Il Liceo Scientifico "Mariano IV d'Arborea" incontra il carcere. Sabato prossimo, 15 novembre, ...

o “A scuola di libertà”: lo Scientifico incontra il carcere ...

www.linkoristano.it/.../gli-studenti-dello-scientifico-di-oristano-scuola-di...

6 giorni fa - Parteciperanno alla giornata nazionale “A scuola di libertà”, gli studenti delle classi prime e seconde del Liceo Scientifico “Mariano IV di Arborea”. Sabato ...

o lavocedeltrentino.it - A scuola di libertà: un confronto con gli ...

www.lavocedeltrentino.it/.../17169-a-scuola-di-liberta-un-confronto-con...

3 giorni fa - Sabato 15 novembre anche in Trentino si celebrerà la seconda giornata nazionale "A scuola di libertà", che ha come obiettivo la promozione del confronto tra gli ...

o A scuola di libertà 2014 | La Fraternità

www.lafraternita.it/2014/10/a-scuola-di-liberta-2014/

21/ott/2014 - E' il secondo grande appuntamento nazionale di incontro tra scuole e carceri. Come già nel 2013, la scadenza del 15 novembre è indicativa, nulla vieta che si

o A scuola di libertà - Liceo Galilei

www.liceogalileiancona.it/index.php?...a-scuola-di-liberta...7...

4 giorni fa - A SCUOLA DI LIBERTA': le scuole imparano a conoscere il carcere. Il volantino dell'iniziativa e il punto di vista dei professori........ Entusiasti! Tanto da proporre ...

o Incontro allo Scientifico con “A scuola di libertà” - Cronaca ...

lanuovasardegna.gelocal.it/.../incontro-allo-scientifico-con-a-scuola-di-li...

4 giorni fa - «A scuola di libertà», è il titolo scelto per una giornata dedicata all'educazione alla cittadinanza e rivolta alle prime e seconde classi del liceo e agli studenti ...

o Genova, Salone ABCD + Orientamenti – Venerdì 7/11: “A ...

arciliguria.it/.../genova-salone-abcd-orientamenti-venerdi-711-a-scuola-d...

29/ott/2014 - Seconda giornata nazionale di informazione e sensibilizzazione - “A scuola di libertà” - La scuola impara a conoscere il carcere. La Giornata Nazionale “A ...

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o CPN | A Scuola di Libertà. II Edizione

www.centropadrenostro.it/articoli.asp?ID=1165

7 giorni fa - A Scuola di Libertà. Edizione 2014. La Conferenza Nazionale Volontariato e Giustizia, nata allo scopo di rappresentare enti, associazioni e gruppi impegnati in ...

o Caritas Italiana - 15 novembre - Iniziativa "A Scuola di libertà"

www.caritasitaliana.it/.../caritasitaliana/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.m...

03/nov/2014 - Si svolgerà il 15 novembre in tutta Italia la Seconda Giornata Nazionale dedicata al progetto "A scuola di libertà", promosso dalla Conferenza Nazionale ...

o A scuola di libertà « SEAC

www.volontariatoseac.it/a-scuola-di-liberta/

02/nov/2014 - Il Seac inserisce all'interno del suo 47° Convegno Nazionale una tavola rotonda sull'iniziativa "A scuola di libertà", in cui interverranno: Elisabetta Laganà ...

o A scuola di libertà. Le scuole imparano a conoscere il carcere

www.laspeziaoggi.it/.../a-scuola-di-liberta-le-scuole-imparano-a-conoscer...

2 giorni fa - 150 scuole coinvolte, per un totale di oltre 10mila studenti. – 1.000 volontari ... 10.000 copie distribuite del giornale “A scuola di libertà”, oltre a DVD e manifesti.

o Il carcere va a scuola - Vita Trentina

www.vitatrentina.it › Scuola&Cultura

1 giorno fa - Si svolge il 15 novembre in tutta Italia e si propone di portare nelle scuole i temi della realtà dla giornata "A scuola di libertà", promossa dalla Conferenza ...

o A scuola di libertà: conoscere il carcere - Caritas Diocesi ...

www.caritas.bz.it/it/informazioni/a-scuola-di-libertà...il.../86-67713.html

2 giorni fa - Anche nella nostra provincia si celebrerà la seconda Giornata nazionale chiamata “A scuola di libertà”, un progetto che vuole approfondire i temi del carcere e ...

o A scuola di libertà: conoscere il carcere - Ristretti.it

www.ristretti.it/commenti/2014/novembre/.../comunicato_bolzano.pdf

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4 giorni fa - Bolzano, 10/11/2014. A scuola di libertà: conoscere il carcere. Anche nella nostra provincia si celebrerà la seconda Giornata nazionale chiamata “A scuola di.

o La Caritas Diocesana di Pozzuoli organizza la seconda ...

www.reportweb.tv/la-caritas-diocesana-di-pozzuoli-organizza-la-seconda...

1 ora fa - Si terrà sabato 15 novembre (dalle ore 9) la seconda edizione di “A scuola di libertà”, evento promosso dalla Conferenza Nazionale Volontariato e Giustizia.

o Ad Avezzano giovani protagonisti di “A scuola di Libertà ...

www.marsicalive.it/?p=81130

6 ore fa - Avezzano. Anche ad Avezzano è stata celebrata la seconda edizione di “A scuola di Libertà”, la giornata nazionale – 150 scuole e 10.000 studenti coinvolti ...

o A scuola di libertà - Ufficio scolastico regionale per la ...

www.campania.istruzione.it/allegati/2014/6012.pdf

23/ott/2014 - Ai Direttori Generali degli. Uffici Scolastici Regionali. LORO SEDI. Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di. TRENTO. Al Sovrintendente Scolastico per.

o Da Sarmato una giovane promessa della danza alla scuola ...

www.liberta.it/.../da-sarmato-alle-scuole-di-vienna-e-berlino-una-giovan...

21/ott/2014 - Libertà.it - il portale di Piacenza: notizie di cronaca, politica, economia, sport, cultura, meteo ed eventi di Piacenza e provincia.

o "Storie d'amore e libertà": detenuti a scuola di street art ...

www.leccesette.it/dettaglio.asp?id_dett=22785&id_rub=180

24/ott/2014 - I detenuti del carcere di Lecce nuovamente a scuola con il progetto "Storie d' amore e libertà". Per il secondo anno Antigone e l'associazione Bfake propongono ...

o Seconda giornata nazionale “A scuola di libertà” novembre ...

www.sestaopera.it › bacheca › news - eventi

16/ott/2014 - Eventi e News. leggi la notizia selezionata. < torna. Seconda giornata nazionale “ A scuola di libertà” novembre 2014. La Conferenza Regionale Volontariato ...

o Numerose le adesioni al progetto "A scuola di libertà"

www.leduecitta.it/index.php/component/.../7.../3451-a-scuola-di-liberta

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2 giorni fa - a scuola di liberta Sabato 15 novembre si celebra la seconda giornata nazionale "A scuola di libertà", che ha come obiettivo la promozione del confronto tra gli ...

o A scuola di libertà 2014 a Forlì - EventsRomagna.com

www.eventsromagna.com/a-scuola-di-liberta-2014-/forli.html

2 giorni fa - In occasione della Giornata Nazionale promossa da Ristretti Orizzonti e a conclusione del progetto Con_carcere Intorno 2014 nasce 'A scuola di libertà': scuola ...