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Introduzione Introduzione alla alla

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Antonio Chiomenti e Eugenio Lampacrescia

Introduzione alla GestaltIntroduzione alla Gestalt

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Gestalt - Agenda

Le origini culturali e filosofiche. Le leggi della percezione.

Obiettivo della Gestalt.

Fritz Perls – Biografia.

Perls in terapia. Le emozioni.

Perls e lo studio del sè. La relazione tra figura e sfondo.

Definizione di Gestalt.

Perls e la psicoanalisi. Gestalt, transfert e controtransfert.

Il ciclo del contatto (sano) e le sue fasi.

Le interruzioni del ciclo del contatto.

Le tecniche e il processo di cambiamento per strutturare un funzionale “ciclo del contatto”.

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Gestalt

Da dove nasce

Forma unitaria di struttura

significativa

Forma unitaria di struttura

significativa

Gestaltung

Dare una struttura

significativa

Dare una struttura

significativa

Il campo percettivo è caratterizzato da

uno sfondo e una figura : sfondo e

figura sono collegati

Ciò che viene percepito ( = l’oggetto ) è una forma e dipende da :

fattori esterni ( = contesto ) fattori interni ( = individuali )

Il nostro campo percettivo si organizza spontaneamente sotto forma di strutture significative ( = Gestaltung )

Un elemento cambia significato se cambia contesto, quindi un comportamento va compreso nel suo contesto

Il tutto è diverso dalla somma

delle parti

Il significato viene creato dalla figura in primo piano (percezione) contrapposta allo sfondo (realtà) PerlsPerls

L’oggetto dell’ambiente che in un dato momento viene percepito in primo piano è quello che dovrebbe servire a soddisfare il bisogno primario in quel dato momento PerlsPerls

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Da dove nasce

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

FENOMENOLOGIAIl COME, il DOVE e il QUANDO hanno

un’importanza maggiore del ( = precedono il ) PERCHÈ La consapevolezza del processo

precede il discorso sulle cause

I fattori individuali conferiscono al contesto ambientale e all’esperienza un

significato unico e irripetibile

La coscienza del proprio se corporeo è un’esperienza irripetibile

ESISTENZIALISMOLe esperienze concrete

precedono le teorie La singolarità dell’esistenza

La responsabilità personale (scelgo, non DEVO) = scegliere è intrinseco alla natura umana, dà significato e struttura (forma) alla vita

Response Ability = Abilità (capacità)

di risposta (adattamento)

Gestalt come “terapia dell’ovvio” (Perls), del fenomeno così come

si presenta

Gestalt come “terapia dell’ovvio” (Perls), del fenomeno così come

si presenta

La DESCRIZIONE è più importante dell’INTERPRETAZIONE

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Da dove nasce

TAOISMO

Il pesce ( = l’essere umano ) non

può essere concepito senza

l’acqua ( = il suo contesto )

TANTRISMO (BUDDISMO VAJRAYANA)

Cerca l’illuminazione QUI E ORA

BUDDISMO

Se incontri il Buddha sulla tua strada, uccidilo! ( = non introiettare modelli…sii responsabile di te stesso! )

Il saggio vive all’interno del flusso

di coscienza, consapevole che

tutto è uno

Non spingere il

fiume…

Esso scorre da solo!

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

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Obiettivo

Gestalt

Integrazione tra ciò che è consapevole e ciò che ancora non lo è ( = lavorare sulla consapevolezza )

Punto di equilibrio tra istinto e capacità organizzativa (responsabilità personale)

Percepire le connessioni tra passato, presente e futuro nel “QUI E ORA”

Essere come stare meglio (in modo armonico e fluido) in relazione con l’ambiente

“Autodeterminarsi” = sperimentare per adattarsi creativamente all’ambiente, ad essere se stesso e quindi liberi dai condizionamenti sociali

SENTOSONO

CONSAPEVOLESCELGO

SPERIMENTOSONO AL MONDO

(CAMBIO)

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Biografia

Nasce l’8 luglio 1893 a Berlino. Ultimo di tre figli.

Suo padre è un commerciante di vini, violento, collerico ed infedele

cronico, spesso in viaggio, assente psicologicamente.

La madre è un ebrea tradizionalista amante dell’arte e del teatro, passione

che trasmetterà a Fritz.

La sorella maggiore Elsa è quasi cieca e pertanto iperprotetta dalla madre.

La seconda sorella, “un maschio mancato”, rimarrà legata a Fritz per tutta

la vita.

Il clima familiare è violento e Fritz svilupperà un odio sempre più profondo

per il padre (si rifiuterà di andare al suo funerale)

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Biografia

1906 (13) : è espulso da tutte le scuole, il padre lo manda a

lavorare in una pasticceria

1907 (14) : si iscrive in una scuola speciale, molto più tollerante, dove

sviluppa la passione per il teatro che non lo abbandonerà per tutta la vita

1916 (23) : partecipa alla prima guerra mondiale come volontario nella

croce rossa. Sarà ferito in modo grave alla fronte, sviluppando disturbi del

comportamento dissociativi e depersonalizzazione. Non si riprenderà mai

totalmente dal trauma di vedere i suoi compagni finire a martellate i soldati

nemici gasati nelle trincee.

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Biografia

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

1921 (28) : si laurea in medicina alla Fridrick Wilhelm Universität di Berlino e diventa neuropsichiatra. Di fatto il suo interesse principale resta il teatro.

Resta impressionato da Max Reinhardt.

Frequenta regolarmente i caffè letterari di Berlino ed è qui che incontra Friedlander filosofo importantissimo nella sua formazione.

Friedlander sviluppa il concetto di

pensiero differenziale indicando con

questo termine un pensiero non lineare

(causa-effetto) che tiene conto

dell’esistenza degli opposti da una

posizione di neutralità e della necessità

di guardare ai fenomeni da un punto

zero. Evitando una visione unilaterale

acquisiamo una capacità di

comprensione molto più profonda.

Secondo Naranjo il concetto di

coscienza indifferenziata di Perls si

avvicina al concetto di vuoto del

buddismo vahayana.

Reinhardt insegnava ai suoi attori il

metodo dell’identificazione totale con il

personaggio, l’arte di ascoltare con tutti

i sensi, con la bocca, gli occhi, il naso e

persino la pelle.

Comprendeva bene l’importanza del

ritmo, delle tensioni e del silenzio tanto

che la prosa si trasformava in musica.

Reinhardt mostrava a ogni attore come

interpretare i personaggi usando la loro

specificità individuale. Aiutava l’attore a

scoprire il suo potenziale.

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Biografia

1925 (32) : continua ad abitare con la madre, è trasandato, si definisce “abbrutito dalla masturbazione”. A causa delle ferite di guerra si sente abulico e depresso. Teme per la sua fertilità.

1925-1929 (32-36) : incontra Lucy, una donna conosciuta in una corsia di ospedale con la quale sperimenta ogni forma di sessualità: la relazione dura qualche mese.

Nel frattempo decide di rivolgersi ad una psicoanalista. Sceglie Karen Horney che gli resterà amica per tutta la vita.

La Horney lo invita a distaccarsi da Lucy e a recarsi a Francoforte presso l’istituto Kurt Goldstein dove dal 1926 lavora sui disturbi della percezione con i cerebrolesi. Goldstein riteneva che il comportamento individuale tende all’integrità organismica e all’autorealizzazione per quanto l’organismo possa sembrare danneggiato.

Incontra Laura Posner che diventerà sua moglie. Conosce Buber e altri pensatori esistenzialisti.

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

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Biografia

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

1925-1929 (32-36) : a Francoforte segue una seconda analisi con

Clara Happel la quale dopo un anno dichiara chiusa l’analisi. Si reca

allora a Vienna e comincia a lavorare come psicoanalista sotto la

supervisione di Helene Deutsch. Torna a Berlino e riprende un ciclo

di analisi con Eugen Harnick psicoanalista ortodosso, innamorato

della neutralità, che “per 18 mesi 5 volte alla settimana mi vede senza

analizzarmi”

1930 (37) : dietro consiglio

della Horney intraprende una

analisi con Wilhelm Reich.

Finalmente si sente compreso

e ritrova la sua energia vitale

Reich sviluppa la sua analisi sul

presente, conduce una terapia attiva

toccando il corpo dei pazienti. Consente

l’espressione dell’aggressività e parla

di politica.

Sarà presto espulso dalla società

psicoanalitica e successivamente

arrestato e rinchiuso in manicomio dal

governo americano.

1931 (38) : nasce il primo figlio di Perls,

una bambina

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Biografia

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

1933 (40) : fugge in Sudafrica a causa delle persecuzioni naziste

contro gli ebrei. In Sudafrica fonda l’Istituto di Psicoanalisi e diventa

presto molto ricco. In seguito dirà di questo periodo “ero diventato un

freddo calcolatore come la maggior parte degli analisti di mia conoscenza”

1936 (43) : si reca al

congresso internazionale di

psicoanalisi a Praga.

Ha elaborato una relazione sui

primi conflitti orali a cui viene

dedicata una scarsa attenzione.

Freud lo riceve solo per pochi minuti e

Reich non si ricorda di lui. E’ molto deluso

tuttavia continua ad elaborare i suoi

concetti

1940 (47) : pubblica il primo

libro “Ego Hunger and

Aggression” (L’io, la fame,

l’aggressività)

L’importanza del momento presente, quella del corpo

La ricerca di un approccio più sintetico che analitico

La contestazione della nevrosi di transfert

L’importanza di sostenere un contatto autentico e diretto con il cliente

L’esposizione delle tecniche di concentrazione e di visualizzazione

Il principio di responsabilità, l’individuazione degli evitamenti al contatto pieno

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Biografia

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

1942-1946 (49-53) : scoppia la seconda guerra mondiale e si arruola

nuovamente. Le occasioni di infedeltà si moltiplicano ed egli

progressivamente si distacca dalla famiglia fino ad allontanarsene

completamente.

1946-1951 (53-58) : si reca a

New York dove prosegue la

sua carriera di analista fino al

1951, anno in cui esce “Terapia

della Gestalt”. Egli si va

interessando sempre di più alla

terapia di gruppo e frequenta

sempre di più gli ambienti

anarchici e bohemienne della

città.

1951 circa (58) : incontra

Paul Goodman, poeta e

scrittore anarchico che

diventerà successivamente

uno dei pensatori del gruppo

dei sette che comprenderà

Perls, Laura Goodman, Isadore

Fromm, Paul Wiesz, Elliot

Shapiro e Sylvester Eastman.

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Biografia

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

1952-1955 (59-62) : comincia a girare l’America cercando di

diffondere il suo metodo. In questo modo conosce diversi terapeuti che

lo arricchiscono molto, la Selver che gli trasmette il metodo della presa

di coscienza sensoriale, Moreno lo psicodramma, Ron Hubbard che

sostiene la catarsi nel presente. In questo tempo matura la crisi fra i

suoi allievi e lui stesso e abbandona il gruppo dei sette.

1956-1959 (63-66) : si rifugia in California. Stanco, depresso, ha quasi

abbandonato la professione. Incontra Marty, una donna di 37 anni sua paziente

per un disturbo sessuale, che Perls seduce e coinvolge in esperienze sessuali

audaci e senza limiti e sembra riprendersi per un periodo. Purtroppo lei,

ossessionata dalla sua gelosia, lo lascia per uno più giovane e lui ricomincia a

vagare per l’America. In questo periodo assume droghe tutti i giorni.

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Biografia

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

1960-1963 (67-70) : si reca in Israele dove vive semplicemente

dipingendo e poi ancora in Giappone per 10 mesi in un monastero Zen

1964-1967 (71-74) : incontra Michael Murphy che lo invita a Big Sur in una

splendida residenza sita fra colline e acque termali soprannominata Esalen a

tenere una serie di conferenze sulla terapia della Gestalt. È l’inizio della fama.

Fritz si stabilizza lì e anno dopo anno sistematizza la sua teoria, incontrando

un numero di persone sempre più grande

1968 (75) : conquista la copertina del Times.

Perls filma le sessioni di lavoro e incontra esperti

da tutto il mondo. Intorno a lui si raccolgono

numerosi terapeuti.

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1968-1970 (75-77) : ancora una volta si trasferisce, questa volta in

Canada nell’isola di Vancouver dove impone la regola ferrea “niente

bambini”. Finalmente vive secondo le sue regole facendo vita

comunitaria con altre 30 persone che lo hanno seguito

Biografia

GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

Dichiara: “Finalmente sono in pace per la prima volta nella vita e non ho bisogno

di battermi contro gli altri”

Il 14 marzo del 1970 di ritorno da una serie di viaggi in Europa, colpito da

infarto cardiaco, viene ricoverato in ospedale a Chicago dove si era recato per

una dimostrazione e dopo una settimana muore. Le sue ultime parole furono

“non dirmi cosa devo fare” rivolto ad una infermiera che gli ordinava di restare

a letto.

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Perls in terapia

Perls era attentissimo e presentissimo nella relazione. Valorizzava molto

l’intuizione del momento e sulla base di questa intuizione svolgeva la sua

azione tutta finalizzata a farti sentire la tua stessa presenza.

Far sì che il cliente “si sentisse” : attenzione al presente (come, in che

modo, quando).

Confrontazione dei giochi e delle manipolazioni. Costringeva a prendere

coscienza dei giochi.

L’attualizzazione, essere quello che si è, è possibile solo nell’incontro

reale con il mondo.

Rispetto totale per l’unicità dell’esperienza di ogni singolo cliente.

Attenzione alle sfere del dolore e del piacere (la coscienza è ristretta, l’essere

non è, nella misura in cui rifiutiamo il dolore o il piacere).

Gestalt

Le emozioni

perls“non esistono emozioni negative…

le emozioni SONO …e basta”

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Perls e lo studio del sé

Lo studio della maniera in cui una persona funziona nel suo ambiente, lo

studio di ciò che accade al confine-contatto tra l’individuo e il suo

ambiente. Ed è qui, a questo confine-contatto, che gli eventi psicologici si

verificano. I nostri pensieri, le nostre azioni, il nostro comportamento, le

nostre emozioni, sono il nostro modo di sperimentare questi eventi di

confine. Il confine tra l’individuo e il mondo è chiamato confine-contatto.

Perls

(1973)

Perls

(1973)

La persona ha bisogno di dare un significato alle sue percezioni /

esperienze / esistenza e definirle in termini di totalità significative

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GestaltGestalt

Perls e lo studio del sé

Il sé è una funzione del campo

organismo / ambiente

Poiché il campo cambia

continuamente, il sé deve cambiare

continuamente se vuole

sopravvivere

Il ciclo del contatto

serve a questo scopo

L’uomo sano, attraverso il contatto,

dà a Cesare quel che è di Cesare e

trattiene per sé ciò che è suo ( =

confine )

Il sé è quella parte della persona

che rappresenta il punto di unione

tra l’organismo e l’ambiente ed è

quella parte della persona che:

sente

è consapevole

orienta

aggredisce

manipola

l’appropriatezza dell’ambiente e

dell’organismoPerls

(1951)

Perls

(1951)

Perls

(1969)

Perls

(1969)

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La relazione tra figura e sfondo

La buona esperienza è quella della percezione di una figura

chiara ( = Gestalt ) dopo l’altra… immediatamente distinta e distinguibile dallo

sfondo e di forte interesse

Quando un bisogno è soddisfatto l’oggetto che ne ha permesso il

soddisfacimento non rimane permanentemente in figura, ma passa sullo

sfondo cedendo la dimensione di figura ( = Gestalt ) a un altro bisogno e

quindi a un altro oggetto idoneo a soddisfarlo

La sequenza di momenti ( = processo ) nell’alternanza figura-sfondo

costituisce il cd. Ciclo dell’esperienza o ciclo della formazione e

distruzione della figura ( = Gestalt ) o ciclo del contatto.

Clarkso

n

(1988)

Clarkso

n

(1988)

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GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

In ambito terapeutico, scopo della Gestalt è far scoprire, esplorare, sperimentare alla persona la sua propria forma, il suo modello, la sua interezza

Entità strutturale ( forma ) che è diversa dalla somma delle sue parti e a cui

il sé conferisce nel suo divenire un attributo di forma significativa ( =

Gestaltung ) in quanto ritenuta idonea a soddisfare un bisogno che può

riportare l’organismo in omeostasi

Definizione di Gestalt

Petruska Clarkson Gestalt Cousenling

1988

Le persone possono permettersi di diventare quello che già sono e quello che potenzialmente possono diventare

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GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

Perls e la psicoanalisi

Perls non era d’accordo con la visione di Freud

dell’apparato mentale diviso in ego, id e superego

Sottolineò l’interezza o integrità della personalità e vide l’io

come il qui-ed-ora dell’esperienza della persona

L’eccitamento è la fonte della vita ed è valutato positivamente

nella sua funzione di predisporre la persona all’azione

finalizzata al soddisfacimento dei propri bisogni (critica alla

visione del super-io come fonte di ansia in rapporto al

“calderone ribollente delle istanze antisociali dell’es”)

Il concetto dell’inconscio come regione inaccessibile della

personalità è sostituito dall’alternanza figura/sfondo del concetto

funzionale di consapevolezza (sfondo come “inconsapevole in

questo momento”)

Clarkson

(1988)

Clarkson

(1988)

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Gestalt e transfert

Permettere al cliente di elaborare i meccanismi

transferali ( = blocchi al contatto attuale )

Rivivendo liberamente il transfert il cliente separa la relazione distruttiva che origina il transfert ( = di cui non importa cercare il perché ) da quella positiva col counselor che gli permette di elaborarlo

Gestalt e controtransfert

Le reazioni emozionali del counselor verso il cliente possono

essere distruttive ( = mancanza contatto autentico qui-e-ora col

cliente )

Possono essere distruttive se: provengono da affari non conclusi del counselor

provengono da emozioni/atteggiamenti del counselor simili a quelli di

persone significative del passato del cliente

si crea confluenza (fusione emotiva) col cliente

Clarkson

(1988)

Clarkson

(1988)

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GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

Il ciclo del contatto-ritiro e le sue fasi

Il ciclo del contatto come “ ciclo continuo

del SE’ ”Il ciclo del contatto ( o dell’istinto o dell’esperienza ) è la rappresentazione della mente umana come processo ( quindi non una struttura alla Freud ) funzionale e finalizzata a conservare l’ omeostasi ( = l’equilibrio ) all’interno di un dato ambiente dell’organismo di cui la mente fa parte

La mente è come una membrana di una cellula…

…funzionale a garantire PROTEZIONE e SCAMBIO rispetto all’ambiente circostante

Il sé si identifica con la mente

Mente e corpo sono unoMente e corpo sono uno

La mente non è una struttura

( = non è l’ essere…)

La mente è un processo ( =

… ma l’essere al mondo )

… un processo ( = flusso ) di

scambio e adattamento creativo

tra individuo ( = organismo ) e

ambiente

quindi : la vita è un processo

di contatto tra un organismo e

l’ambiente

Principio di

autoregolazione

organismica

(Perls)

Principio di

autoregolazione

organismica

(Perls) Flusso di alternanza ciclica tra creazione e distruzione di Gestalt che si succedono al succedersi dei bisogni dell’organismo

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GestaltFritz Salomon Perls

Fritz Salomon Perls

Sento

Sonoconsapevole

Sono eccitato (responsabile)

Contatto

Sonosoddisfatto

Mi ritiro (riposo)

Le fasi del contatto sano

Sentire Essere consapevole

Precontatto (contatto

preliminare)

Essere eccitato Contattare

Essere soddisfatto

Contatto pieno( momento del

contatto)

RiposarsiPost-contatto

(assimilazione)

L’organismo è mobilitato da uno stimolo interno o

esterno

L’organismo prepara le sue risorse ad affrontare

l’ambiente a seguito di una decisione responsabile

Il momento della sana confluenza tra IO (organismo) e TU

(ambiente) nel QUI E ORA

Integrazione dell’esperienza, omeostasi, equilibrio, crescita, preparazione/disponibilità ad un nuovo ciclo del contatto

Il contatto avviene al

confine tra sé e ambiente

Il contatto avviene al

confine tra sé e ambiente

I preziosi momenti della gratificazione

del contatto, assaporare il piacere

del godimento

I preziosi momenti della gratificazione

del contatto, assaporare il piacere

del godimento

Decido come agire

AgireContatto

( decido di agire) Generare una serie di opzioni

tra cui scegliere

Generare una serie di opzioni

tra cui scegliere

Scegliere una opzione di contatto

Scegliere una opzione di contatto

(in setting di counseling)

Sperimentare nuovi sentimenti,

atteggiamenti, risorse rimettendo in azione

affari non conclusi del passato

(in setting di counseling)

Sperimentare nuovi sentimenti,

atteggiamenti, risorse rimettendo in azione

affari non conclusi del passato

Il vuoto è necessario ad accogliere un nuovo “pieno”

Il vuoto è necessario ad accogliere un nuovo “pieno”

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Le interruzioni del ciclo del contatto

Un meccanismo di interruzione del ciclo di contatto diventa un automatismo, un’abitudine, un comportamento inconsapevole e quindi non passa attraverso la coscienza, attraverso la mente

Modificare il comportamento patologico MENTRE si agisce Quindi?

Affare non concluso (tra il sé e

l’ambiente)

Affare non concluso (tra il sé e

l’ambiente)

Il sé è uno: un blocco emotivo

si può ripercuotere in

un blocco o dolore fisico

Il sé è uno: un blocco emotivo

si può ripercuotere in

un blocco o dolore fisico

Le interruzioni di un ciclo del contatto diventano patologiche solo se e quando vengono usate cronicamente, in maniera inappropriata, su oggetti impossibili o inesistenti, quando comportano un impoverimento della consapevolezza e quando impediscono l’integrazione di bisogni ed esperienze (Perls)

I meccanismi di

interruzione sono correlati

tra loro

I meccanismi di

interruzione sono correlati

tra loro

Il mal-essere può essere visto come un disturbo nel flusso del ciclo di formazione della Gestalt o come una disfunzione in una o più fasi del ciclo.

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PerlsPerls

Un organismo vivente è fatto di strutture adattabili, plastiche

( es. il cervello) …quindi è possibile fare

diversamente una cosa… Un nuovo apprendimento si

può affiancare ad uno vecchio e, alla lunga, sostituirlo

Un organismo vivente è fatto di strutture adattabili, plastiche

( es. il cervello) …quindi è possibile fare

diversamente una cosa… Un nuovo apprendimento si

può affiancare ad uno vecchio e, alla lunga, sostituirlo

Le tecniche e il processo di cambiamento per strutturare un funzionale “ciclo del contatto”

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Le tecniche e il processo di cambiamento per strutturare un funzionale “ciclo del contatto”

L’atteggiamento del Counselor

Per il buon esito della relazione è fondamentale l’atteggiamento, l’orientamento, le aspettative del Counselor rispetto al cliente

Counselor e cliente (si) sperimentano INSIEME

Risultati non prevedibili

Quali tecniche?

La tecnica è secondaria rispetto alla relazione terapeutica

Inventare di volta in volta “esperimenti appropriati” allo stato di crescita/integrazione

del cliente

Sperimentare nella relazione

Non si interpreta (importa il COME)

Il Counselor deve essere orientato alla sua continua crescita personale (sviluppo delle sue potenzialità per poter invitare il cliente a sviluppare le sue)

““Un terapeuta della Gestalt non usa tecniche; Un terapeuta della Gestalt non usa tecniche; egli applica se stesso in (e ad) una situazione egli applica se stesso in (e ad) una situazione con tutte le capacità professionali e le con tutte le capacità professionali e le esperienze di vita che ha accumulato e esperienze di vita che ha accumulato e integrato.integrato.Ci sono tanti stili quanti sono i terapeuti ed i Ci sono tanti stili quanti sono i terapeuti ed i clienti che scoprono se stessi, ed insieme clienti che scoprono se stessi, ed insieme inventano la loro relazione” inventano la loro relazione”

Perls citato da E.W.SmithPerls citato da E.W.Smith

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Antonio Chiomenti© 2002 - 2005

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GestaltGestalt

Il paradosso della Gestalt

Gestalt

Una persona sta cambiando nel momento in cui comincia a saper stare nel punto in cui è

Le tecniche e il processo di cambiamento per strutturare un funzionale “ciclo del contatto”

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Le interruzioni del ciclo del contatto

Sensazione

Consapevolezza

Mobilizzazione energia Azione

Soddisfazione

Ritiro

Egotismo

Proiezione

TU IO TU IO

Introiezione

Retroflessione

Deflessione

Confluenza

IO

TU

Meccanismi di

formazione della

nevrosi (Perls)

Proiezione

Retroflessione

Introiezione

Confluenza

IO TU

I Polster (1974)

I Polster (1974)

Goodman (1951-69)

Goodman (1951-69)

Desensibilizzazione

IO TU

Quasi tutti i tipi di interruzioni del ciclo del contatto possono verificarsi in ogni fase del ciclo del contatto anche se ognuno di essi ricorre prevalentemente in una di esse.

Il nevrotico è

l’individuo “che non

riesce a trattenere per

sé ciò che è suo”

Contatto