Antichi Mestieri

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Gli Antichi mestieri delle Marche

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Un viaggio alla scopertadegli antichi mestieri

Esiste nelle Marche un giacimento di culturae antiche tradizioni che rischia di rimaneresconosciuto non solo al viaggiatore che per-corre questa terra, ma anche ai suoi abitanti.Protetti dalle mura dei piccoli centri urbani,sono ancor oggi numerosi gli artigiani untempo al servizio dell’agricoltura locale. Sitratta della stessa popolazione che fu definitada Corrado Alvaro “tutta operosa, che lavoraancora ai ferri battuti e che ha imparato benei vecchi mestieri, fabbri e falegnami, buonicostruttori…”. Abili e ricchi di inventiva, sapevano far fron-te a tutte le esigenze: il fabbro, attivo anchecome maniscalco, piegava all’occorrenza ilferro in eleganti volute; il falegname, dettoanche marangone, costruiva i birocci coloratie i cassoni per le spose; il muratore, alternan-do la creta per i mattoni con la manifattura divasellame, collaborava con il ceramista.I lavori femminili non erano da meno: tele dilino stampate a disegni color ruggine o azzur-ro e tessute con il telaio costituivano il corre-do delle spose (recita un antico proverbiomarchigiano “Donna co’ la conocchia / fortu-nati a quilli che tocca”), mentre a Offida lemerlettaie, tuttora attive, realizzavano prezio-si ricami al tombolo e a Falerone e AcquavivaPicena mani sapienti intrecciavano, con unpaziente lavoro, utili paiarole, ossia cesti dipaglia o di vimini.Se è vero che molti degli antichi mestieri,legati alla mezzadria, vanno scomparendo peressere assorbiti da una dimensione industriale(si pensi ai falegnami nel pesarese o ai calzo-lai nel fermano), è tuttavia innegabile che unmondo straordinario anima tutt’oggi i centri

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storici dei borghi marchigiani dove, tra torri ecampanili, vicoli, piazzette, teatri, musei, neipressi di spiagge affollate o di casolari dicampagna, è possibile incontrare donne euomini che hanno scelto di intraprendereun’attività artigianale contando soprattuttosulla propria abilità e creatività, mescolandoil sapere antico con il design ed il gusto deinostri giorni. Effettivamente, tanto diffusa è nella regionela tradizione dell’artigianato artistico, chesolo con difficoltà si possono indicare i luo-ghi più noti e i prodotti più caratteristici; aconferma di ciò, si pensi alla toponomasticadei centri urbani: quante volte capita infattid’imbattersi in una delle numerose via deivasari, degli orefici, della cartiera, dellalana, o in un borgo conce, in una porta delcuoio, in una fonte canapina…?Scriveva con arguzia il giornalista ErmeteGrifoni: “Chiedete ad un marchigiano ciòche di più tipico è prodotto nelle Marche e lo

metterete in soggezione. O meglio, assistere-te ad un curioso comportamento. Se il mar-chigiano è di Ancona vi dirà le fisarmoni-che…, se è di Ascoli i cappelli di paglia…, seè di Macerata le scarpe…, se di Pesaro leceramiche”.Ma non basta, perché oltre a questi dalla tra-dizione ormai consolidata, gli antichi mestie-ri sono numerosissimi e di varia tipologia:fabbri specializzati nella lavorazione delferro battuto e del rame, pellettieri che produ-cono oggetti in pergamena, eleganti elementid’arredo e accessori per il vestiario, artigianidella carta, specialisti nel restauro e nellediverse tecniche di lavorazione del legno,orafi e argentieri, armaioli, tecnici degli stru-menti musicali, tra cui liutai e organai, araz-zieri, disegnatori tessili, tessitori di tappeti,ricamatrici e merlettaie, maestri vetrai, eancora, artigiani della pietra, della paglia edel giunco, produttori di pipe, campanari,orologiai… Attraverso i dodici itinerari proposti nellepagine che seguono, sarà possibile lasciarsiandare al piacere della scoperta degli antichimestieri, alternando le soste alle botteghe incui fare acquisti alle visite ai numerosi museidi tradizioni popolari e agli animati mercati-ni di artigianato artistico.A causa della vivacità e del dinamismo checaratterizzano il mondo artigiano, può acca-dere che l’elenco in allegato con le indicazio-ni delle botteghe artistiche risulti incompleto:nel caso, si invitano i lettori a segnalare even-tuali lacune per poter sempre aggiornare que-sto lavoro.

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Il cuore del Montefeltro è una terra incantataricca di boschi, antichi borghi, monasteri e

castelli.Da visitare: Urbania, borgo trecentesco e rinasci-mentale, cinto di mura e caratterizzato dalPalazzo Ducale progettato da Francesco diGiorgio Martini e Girolamo Genga, dal PalazzoVescovile e da quello Comunale, da numerosechiese ricche di opere d’arte e dal Parco Ducale oBarco, località di caccia dei duchi di Urbino.Da vedere nei dintorni: Sant’Angelo in Vado,famosa per la commercializzazione del tartufo;Mercatello sul Metauro, con case medievali,suggestivi vicoli e la Chiesa Museo di SanFrancesco dove è conservata un’autentica antolo-gia della pittura regionale dal XIV al XVII seco-lo; Lamoli, frazione di Borgo Pace, dominatadall’imponente Abbazia di San MicheleArcangelo; Piandimeleto, il cui nucleo medieva-le è stretto intorno al bel Castello dei Conti Oliva,e Lunano con i resti del Castello degli Ubaldini.Meritano una sosta: Sassocorvaro, con la stupen-da Rocca ubaldinesca a forma di vascello, fruttodel genio di Francesco di Giorgio Martini, dove èospitato il Museo “L’Arca dell’Arte”; MacerataFeltria con il tipico Borgo e l’antico Castello,arrampicato sopra un’altura, il Museo CivicoArcheologico e Paleontologico e il moderno sta-bilimento Pitinum Thermae che sfrutta le acquesulfuree del posto, note fin dall’antichità per lenotevoli proprietà terapeutiche; Pietrarubbia perammirare i ruderi del Castello, che diventanomolto suggestivi al tramonto quando il rosso dellepietre ricorda le origini del sito “Petra Rubea”, elo storico borgo dove si può visitare una Mostrapermanente di sculture realizzate dal Centro TAM

(Trattamento Artistico Metalli), sorto in collabora-zione con lo scultore Arnaldo Pomodoro; Frontino,borgo d’impianto medievale ancora cinto da muracon la notevole torre pentagonale, e il duecentescoConvento di Montefortino, dove si trovano la rina-scimentale cappella dei Conti Oliva e il capolavorodi Giovanni Santi Madonna in trono col Bambino,angeli, santi e il committente del 1489. Da non perdere: Carpegna, che vanta il possentePalazzo dei Principi, la Pieve di San GiovanniBattista ed è sede del Parco Regionale del SassoSimone e Simoncello; Montecopiolo, culla dell’anti-co ducato di Urbino ed ora attrezzato centro turisticoper vacanze sia invernali che estive; MonteCerignone, dominato dalla Rocca, che rappresentaquasi immutato l’impianto urbanistico medievale ealcuni tratti dell’antica cinta murata.Da scoprire: Monte Grimano con le rinomateTerme, Mercatino Conca e Montecalvo in Fogliacon una bella Torre medievale.

1. Pietrarubbia2. Sassocorvaro3. Urbania4. Sant’Angelo in Vado

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MERCATINO CONCA

MONTECOPIOLO

PIETRARUBBIA

CARPEGNA

PEGLIO

MACERATA FELTRIA

MONTE CERIGNONE

MONTE GRIMANO

FRONTINO

LUNANO

PIANDIMELETOBELFORTE ALL'ISAURO

SANT'ANGELO IN VADOBORGO PACE

MERCATELLOSUL METAURO

AUDITORE

ACQUALAGNA

URBANIA

SASSOFELTRIO

TAVOLETO

SASSOCORVARO

URBINO

LAMOLI

PIOBBICO

S.S. 2

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S.S. 257

MONTECALVOIN FOGLIA

MOSTRE MERCATOUrbania: Urbania, un fiore di città,maggioSant’Angelo in Vado: Mostranazionale del tartufo bianco pre-giato delle Marche, ottobre.Piandimeleto (San Sisto): Mostramicologica regionale di San Sisto,fine settembre-inizio ottobre.Belforte all’Isauro: Mostra mercatodel miele e dei prodotti autunnali,seconda settimana ottobre.Macerata Feltria: Mostra mercato deipreziosi d’epoca, inizio agosto.Carpegna: Mercatino delle curiosi-

tà, tutte le domeniche di luglio e agosto; Festa del prosciutto diCarpegna Dop, terzo weekend di luglio; Loc. Sant’Angelo diCarpegna “Festa del villaggio”, settembre.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARIUrbania: Museo di Storia dell’Agricoltura.Urbania: Museo Civico.Sant’Angelo in Vado: Museo “ I vecchi mestieri”.Borgo Pace: Museo del Carbonaio–Centro di EducazioneAmbientale.Lamoli: Museo dei Colori Naturali. Oasi di S. Benedetto.Piandimeleto: Museo del Lavoro Contadino e di Scienze dellaTerra.Sassocorvaro: Raccolta Oggetti di vita della Civiltà contadinadella Media e Alta Valle del Foglia.Pietrarubbia: Museo delle Ceramiche, Complesso metallurgico,Mostra permanente del corso TAM.

RIEVOCAZIONI STORICHEPiandimeleto: Palio dei Conti Oliva, luglio.Monte Cerignone: Uccellare, cacciare, cavalcare, giuocare emercatare in Mons Cerignonis, luglio.

PRODOTTI TIPICILe prelibatezze qui sono di casa: dagli squisiti tartufi di Urbania,Sant’Angelo in Vado, alle numerose varietà di funghi, fino all’ot-timo prosciutto di Carpegna e alla caciotta del Montefeltro.Degno di nota, tra le specialità dolciarie, il bostrengo diSant’Angelo in Vado. Numerose nella zona sono le carbonaie.

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URBANIASANT’ANGELO IN VADOMERCATELLO SUL METAUROBORGO PACEPIANDIMELETOLUNANOSASSOCORVAROMACERATA FELTRIAPIETRARUBBIAFRONTINOCARPEGNAMONTECOPIOLOMONTECERIGNONEMONTE GRIMANOMERCATINO CONCAMONTECALVO IN FOGLIA

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Sono presenti, in quest’area che dall’AltaValle del Metauro raggiunge la Val

Marecchia, almeno due punti di straordinariointeresse. Il primo è ad Urbania, l’antica Castel Durante,dove è ancora fiorente la tradizione della maioli-ca, divenuta famosa nel XVI secolo. Oggi gliartigiani trovano ispirazione negli antichi motiviistoriati e nelle eleganti decorazioni che reserocelebre nel mondo la ceramica durantina, splen-didi esemplari della quale sono conservati nellecollezioni del Palazzo Ducale e del MuseoDiocesano. Per divulgare i segreti di questanobile arte, in estate il Comune organizza sog-giorni didattici per l’apprendimento delle anti-che tecniche. Nel territorio si trovano anchebotteghe per la lavorazione del ferrobattuto e del vimini.Il secondo appuntamento da non perdere è nelborgo di Pietrarubbia dove, grazie ad una pro-ficua collaborazione tra il Comune e lo scultoreArnaldo Pomodoro, è sorto un Centro dedicatoai metalli nei cui laboratori sono tenuti corsisulle tecniche di lavorazione, spaziando daimateriali più poveri fino a quelli più preziosi.Giovani provenienti da tutta Europa danno vitaad originali creazioni che vengono poi espostedirettamente nei vicoli e nelle piazzette del cen-tro storico. Da segnalare anche la tessitura al telaio a manodi tappeti e coperte in lana a Mercatello sulMetauro, la produzione di orcioli e vasi in terra-cotta a Mercatino Conca, la lavorazione dellegno lavorato e dipinto a mano a Piandimeleto,l’antica tradizione dell’oreficeria, del ferro bat-tuto e del legno a Sant’Angelo in Vado, la stam-peria a mano di coperte, tovaglie e stoffe aCarpegna, la lavorazione della ceramica aMontecalvo in Foglia, Borgo Pace e Lunano.

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Attraverso ville, rocche e castelli ad un passodal mare, si può raggiungere in breve l’en-

troterra, ricco di testimonianze artistiche e bellez-ze paesaggistiche. Da ammirare: Gabicce Mare, distesa su un pic-colo golfo e sovrastata da Gabicce Monte, dadove si gode un suggestivo panorama; Gradara,famosa oltre che per l’affascinante bellezza delborgo medievale, per il suo Castello, ricco deiricordi d’amore di Paolo e Francesca.Da percorrere: la strada panoramica che attraver-sa il Parco Regionale del Monte San Bartolo coni pittoreschi paesi di Casteldimezzo, Fiorenzuoladi Focara, Santa Marina Alta e i gioielli di VillaImperiale, Villa Caprile e Villa Vittoria.Da vedere: Pesaro, l’antica Pisaurum, sede dellaSignoria dei Della Rovere fino al 1631, la RoccaCostanza e i tesori custoditi nei numerosi musei cheevocano la dimensione di corte raggiunta dalla città,la Piazza del Popolo, il Municipio, il Palazzo dellaPaggeria, il rinascimentale Palazzo Ducale, iMusei Civici (Pinacoteca e Museo delleCeramiche), il Rossini Opera Festival (ad agosto),la Cattedrale, il Museo Archeologico Oliveriano, laCasa di Rossini e il Conservatorio. Meritano una deviazione: Sant’Angelo in Lizzola,Colbordolo e Petriano con le Terme di Raffaello.

Da non perdere: la città rinascimentale di Urbino,patrimonio dell’Unesco, che racchiude nelle sue anti-che mura uno scrigno inestimabile di arte, cultura estoria; degni di nota il Palazzo Ducale che ospita laGalleria Nazionale delle Marche con capolavori diogni tempo, tra cui opere di Raffaello, Piero dellaFrancesca, Tiziano, Paolo Uccello e Luca Signorelli,la Chiesa di San Bernardino degli Zoccolanti e ilConvento di Santa Chiara (ideati da Francesco diGiorgio Martini), l’imponente Duomo, la suggestivafortezza Albornoz, l’Oratorio di San Giovanni, con losplendido ciclo di affreschi dei Salimbeni e la Casanatale di Raffaello.Da visitare: Fermignano patria del Bramante, con ilbel ponte romano e una Torre medievale;Acqualagna, capitale del tartufo bianco; Piobbico,con un nucleo medievale ben conservato, l’imponen-te Castello dei Brancaleoni, l’omonimo MuseoCivico, che ospita l’esposizione permanente“Brancaleoni, Abiti e Gioielli di una nobile Casata”;Apecchio, paese dalle antiche origini, con l’interes-sante Museo dei Fossili e Minerali del Monte Nerone.Da scoprire: la suggestiva Gola del Furlo, tutelatacome Riserva Naturale Statale e la sorprendente gal-leria (forulus) scavata a colpi di scalpello nel 76 d.C.dalle legioni romane.

8. Urbino9. Gradara10. Gabicce Mare11. Pesaro

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5. Fermignano6. Apecchio7. Piobbico

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PEGLIO

MACERATA FELTRIA

MONTE CERIGNONE

LUNANO

PIANDIMELETO

SANT'ANGELO IN VADO

MONTECALVO IN FOGLIAAUDITORE

PETRIANO

ISOLA DEL PIANO

FERMIGNANO

ACQUALAGNA

MONTECICCARDO

SERRUNGARINA

FRATTEROSA

URBANIA

GABICCE MARE

SASSOFELTRIO

TAVOLETO

MONTELLABATE

SASSOCORVARO

URBINO

PESARO

MOMBAROCCIO

CARTOCETO

SALTARA

ORCIANO DI PESARO

BARCHI

SANT'IPPOLITOFOSSOMBRONE

APECCHIO

PIOBBICO

PERGOLA

S. LORENZO IN CAMPO

S.S. 73 BIS

S.S. 257

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S.S. 8

S.S. 424

S.S. 73 BIS

S.S. 423

S.S. 8

SAN MARINO

TAVULLIA

GRADARA

SANT'ANGELO IN LIZZOLA

MONTEFELCINO

COLBORDOLO

MOSTRE MERCATO Pesaro: Domo 360 – Salone del Mobile,settembre; Marche Food and WineFestival, novembre; Stradomenica, terzadomenica del mese.Urbino: Urbino Antiquaria, mercatinodell’antico, prima domenica del mese (damarzo a dicembre); Mostra Mercato delLibro Antico, il mercoledì.Acqualagna: Fiera Nazionale del Tartufo

Bianco, ottobre e novembre; Fiera Regionale del Tartufo NeroPregiato, febbraio; Fiera Regionale del Tartufo Estivo, agosto.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARI Pesaro: Testimonianze di vita rurale nella Bassa Valle delFoglia.Pesaro: Museo della Marineria Washington Patrignani.

RIEVOCAZIONI STORICHEGradara: Assedio al Castello, luglio.Urbino: Festa del Duca, agosto.Fermignano: Palio della Rana, prima domenica dopo Pasqua;Biciclo Ottocentesco, prima domenica di settembre.Piobbico: Settimana Rinascimentale e Palio della Pannocchia,fine agosto – inizio settembre.

PRODOTTI TIPICIAntica è la produzione della Casciotta d'Urbino, formaggio adenominazione di origine protetta (DOP), che aveva tra i suoiestimatori Michelangelo Buonarroti.Acqualagna è la capitale del ricercatissimo tartufo Bianco,tuber magnatum Pico e del Nero pregiato, tubermelanosporum Vitt. La zona vanta la produzione di numerosevarietà di tartufi e funghi. Tra i vini vanno annoverati i ColliPesaresi sia Bianco che Rosso.

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GABICCE MAREGRADARAPESAROSANT’ANGELO IN LIZZOLACOLBORDOLOPETRIANOURBINOFERMIGNANOACQUALAGNAPIOBBICOAPECCHIO

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Secoli di storia dominati da tante illustri casatee principi mecenati, non potevano non lascia-

re nel territorio tracce significative di arte artigia-na. Pesaro è uno dei centri nazionali della grandetradizione della ceramica, grazie alle raffinatedecorazioni a “raffaellesche” del XVI secolo ealle novità introdotte dalla fabbrica Casali eCallegari (tra cui la classica “rosa pesarese”) ope-rante dal 1763 al 1815. L’antica tradizione riviveoggi nelle botteghe delle famiglie Bucci eMolaroni, più innovativa nella ricerca del designla prima, più tradizionale nelle tecniche e neicolori l'altra. La vivace cittadina è rinomata inol-tre per la lavorazione dei metalli preziosi, l’anti-quariato e il restauro delle opere d’arte e del libro,la produzione e la riparazione degli strumentimusicali (attività particolarmente legate alConservatorio di Musica “G. Rossini”) e la rea-lizzazione di preziose pipe di radica d’erica. Urbino si distingue, oltre che per la maiolica(notevole è la collezione conservata nel PalazzoDucale con opere delle officine di Patanazzi eNicola da Urbino), anche per i metalli, i tessuti,l’antiquariato, la conservazione dei beni storicoartistici e, in particolare, la tradizione della stam-pa d'arte e del restauro del libro.Lungo la costa e nell’immediato entroterra leattività artigianali spaziano dai ricercati oggettid'uso comune ai singolari souvenirs: a Gradarae a Gabicce si trovano le botteghe delle cerami-che. A Sant’Angelo in Lizzola prevale l’artigia-nato del vetro, dell’oro e del ferro battuto.Da segnalare la secolare tradizione della lavora-zione della pregiata pietra del Furlo adAcqualagna; particolarmente ricercati sono itappeti rustici in lana grezza lavorata a telaio cheabili mani realizzano a Piobbico e i prodotti delferro battuto ad Apecchio e Colbordolo. A Fermignano è presente l’artigianato del legno,della ceramica e della lavorazione della pietra.

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E’un viaggio nello spazio e nel tempo quelloche si effettua percorrendo parte dell’antica

via Flaminia, la strada consolare che collegavaRoma all’Adriatico.Da vedere: Fano, che conserva ancora traccesignificative delle lontane origini romane, tra cuiil monumentale Arco d’Augusto, la cinquecente-sca Fontana della Fortuna, il Teatro dellaFortuna, la Corte Malatestiana (presso cui hannosede il Museo Civico e la Pinacoteca), la Roccadei Malatesta, la Cattedrale, la Chiesa di SanPaterniano e la Chiesa di S. Maria Nuova, notaper due preziose tavole del Perugino.Da visitare: Fossombrone, con le sue storichechiese, la monumentale Biblioteca, i musei, ilPalazzo Ducale o Corte Rossa, la rinascimentaleCorte Alta edificata per volere di Federico daMontefeltro, la Cittadella con i resti della RoccaMalatestiana e, in località San Martino delPiano, l’antica città romana di Forum Sempronii,riconosciuta Parco Archeologico Regionale.Da ammirare: i resti delle antiche mura di cinta diCartoceto, Sant’Ippolito, Barchi, Mondolfo eMondavio, famosa per la scenografica Rocca di

Francesco di Giorgio Martini e Monte Porzio.Da non perdere: Orciano di Pesaro con la rinasci-mentale Chiesa di S. Maria Nuova; Fratte Rosa, tran-quillo paese arroccato in cima a un colle e circondatoda mura; San Lorenzo in Campo con la splendidaAbbazia di San Lorenzo, il Palazzo dei PrincipiRuspoli, il Palazzo Pretorio, il Teatro Tiberini del1816 e il Museo Comunale; Pergola, che conservastruttura e aspetto medievali, con antichi palazzi, lagotica Chiesa di San Francesco, la Chiesa di SanGiacomo, il Duomo e i famosi Bronzi dorati daCartoceto di Pergola di età giulio-claudia, a testimo-nianza del suo glorioso passato.Meritano una deviazione: Frontone con il vecchioborgo arroccato attorno al suggestivo Castello malate-stiano; lo splendido Eremo di Santa Croce di FonteAvellana posto in una valle solitaria ricca di boschi neipressi di Serra Sant’Abbondio; Cagli, incantevolecittadina raccolta intorno al suo grandioso PalazzoComunale, famosa per il maestoso Torrione ellissoida-le di Francesco di Giorgio Martini e il Ponte Mallio diepoca romana.Da scoprire: la suggestiva Gola di Burano eCantiano, paese caratterizzato da un’interessantestruttura d’impianto medievale, con una Collegiatadel XVII secolo e un bel Ponte romano.

12. Barchi13. Serra Sant’Abbondio, Fonte Avellana14. Fossombrone

15. Fano16. Cagli17. Mondavio18. Pergola

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AUDITORE

PETRIANO

ISOLA DEL PIANO

FERMIGNANO

MONDOLFO

MONTECICCARDO

SERRUNGARINA

CORINALDO

FRATTE ROSA

OSTRA VETEREEE

TAVOLETO

URBINO

FANO

S. COSTANZO

S. GIORGIO DI PESARO

BARCHI

SANT'IPPOLITOANFOSSOMBRONE

CANTIANOOOO

CAGLI

PERGOLAA

SERRA S. ABBONDIO

S. LORENZO IN CAMPO

ARCEVIA

BARBARA

SERRA DE' CONTI

S.S. 257

S.S. 4

S.S. 424

PIAGGE

GOLA DEL FURLO

MONTEFELCINO

MONDAVIO

MOSTRE MERCATOFano: Fiera Mercato dell’Antiquariato,seconda domenica del mese; Mostra mer-cato nazionale del libro e della stampaantichi, luglio.Montefelcino: Mercatino del feudatario, tuttii martedì da metà luglio a metà agosto.Fossombrone: Mostra mercato del tartufobianchetto, marzo.Orciano di Pesaro: Mercato antico di SanRocco, agosto.

Sant’Ippolito: Scolpire in piazza, Simposio di scultura su pie-tra arenaria, luglio.Pergola: Fiera d’estate, primo sabato dopo ferragosto;Fiera del Tartufo e dei prodotti tipici, ottobre.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARIMombaroccio: Museo della Civiltà Contadina.Isola del Piano: Sulle tracce dei nostri padri, Monastero diMontebello.Sant’Ippolito: Museo del Territorio - Arte degli Scalpellini.Fratte Rosa: Museo della Terracotta e della Terra cruda,Convento di Santa Vittoria.Orciano: Museo della corda e del mattone.

RIEVOCAZIONI STORICHEMondavio: La caccia al cinghiale, agosto.Orciano: Il Mercato Antico di San Rocco, agosto.Pergola: Festa medievale, primo venerdì dopo ferragosto.Serra Sant’Abbondio: Palio della Rocca, metà settembre.Cagli: Gioco dell’Oca e Palio, prima e seconda domenicadi agosto.Cantiano: La Turba, rievocazione della Passione del VenerdìSanto.

PRODOTTI TIPICIDi qualità superiore è la carne equina del cavallo del Catria;Cantiano è rinomata per le famose amarene.Degno di nota è il brodetto alla fanese, gustosa variante cheprevede il pomodoro e l’aceto.Nella zona si produce il vino Bianchello del Metauro.Ottimo è l’olio di Cartoceto, il primo ed unico olio extravergi-ne di oliva marchigiano con il marchio DOP.

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FANOCARTOCETOFOSSOMBRONESANT’IPPOLITOBARCHIMONDAVIOORCIANO DI PESAROMONTE PORZIOMONDOLFOFRATTE ROSASAN LORENZO IN CAMPOPERGOLAFRONTONESERRA SANT’ABBONDIOCAGLICANTIANO

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Lungo questo itinerario ci sono almeno trepunti di straordinaria tradizione artigianale:

quella orafa di Fano, la lavorazione della pietra aSant’Ippolito e le terrecotte di Fratte Rosa.La lavorazione dell'oro trova a Fano maestriartigiani di valore internazionale, in grado di rea-lizzare creazioni originali frutto di un’instanca-bile ricerca delle forme e di una padronanzasapiente delle tecniche di sbalzatura, trafilatura efiligrana. La cittadina si distingue anche per lelavorazioni del legno, del ferro, del vetro e deimetalli; inoltre, grazie all’annuale Sfilata dicarri di Carnevale, molto sviluppata è la tecnicadella cartapesta, materiale che domina nellacostruzione dei carri allegorici. Scalpellini e marmisti operarono in questa zona,in particolare a Sant’Ippolito, dal Trecento allafine dell’Ottocento, ma ancor oggi la tradizioneè viva e si rinnova in uno straordinario connubiocon la scultura. Ugualmente antica e tuttavia ori-ginale nelle forme e nel design (anche per la pre-senza di nuove energie di giovani che si dedica-no a questa attività), è la produzione di terrecot-te tra Fratte Rosa e Barchi: la tipologia è variae va dal vasellame da cucina agli orci tipici, daicomplementi d'arredo fino alle bomboniere, iltutto di un’argilla rossa lasciata al naturale oricoperta da uno smalto nero-violaceo lumine-scente.A Mondolfo si segnala il restauro dei mobiliantichi, mentre a Pergola, famosa nel MedioEvo per l’industria e la tintura della lana, si tro-vano laboratori di restauro e conservazione diopere d’arte. Cagli è conosciuta per il restaurodel mobile antico, la lavorazione del vetro, dellapietra e del ferro; Cantiano per l’artigianatodelle pietre da molino, delle ruote in arenaria perarrotini e i lampadari artistici; Cartoceto perl’intreccio dei vimini; Monte Porzio per la lavo-razione del ferro e Fossombrone per l’orefice-ria, gli orologi e i barometri. A Frontone e SerraSant’Abbondio si eseguono incisioni a stampasu vetro e rame.

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Spiagge vellutate e ridenti colline sono il trattodistintivo di questa zona, terra di produzione di

pregiati vini doc.Da ammirare: a Senigallia, rinomata località divilleggiatura, la Rocca Roveresca, davanti allaquale si apre un’ampia piazza con il Palazzo delDuca e il Palazzetto Baviera, la seicentesca Chiesadella Croce, la Chiesa di S. Martino, il Duomo conl’annessa Pinacoteca Diocesana, la Casa natale diPio IX e gli scenografici Portici Ercolani; nell’im-mediato entroterra la rinascimentale Chiesa diSanta Maria delle Grazie in cui è conservata unabella Madonna in trono e Santi del Perugino.Da visitare: Monterado, dominata da un seicente-sco palazzo nobiliare; Castel Colonna e Ripe,entrambe cinte da mura difensive; Corinaldo, pit-toresco borgo medievale che vanta una spettacola-re cinta muraria, il Santuario di Santa MariaGoretti e la Casa natale della Santa, la Chiesadell’Addolorata, la scenografica Piaggia con ilPozzo della Polenta e l’ex Convento delleBenedettine che ospita la Civica Raccolta d’Arte.Da non perdere: Castelleone di Suasa, nota per ilCastello medievale e i reperti archeologici dell’an-

tica città romana di Suasa Senonum presenti nel ParcoArcheologico Regionale e nel Museo CivicoArcheologico; Barbara, ricca di opere d’arte; OstraVetere, vivace cittadina dall’interessante centro stori-co; Ostra, in posizione dominante la valle del Misa,con l’imponente Torre civica e il Santuario dellaMadonna della Rosa, meta di pellegrinaggi eBelvedere Ostrense, dal nucleo storico ben conservato.Da vedere: il pittoresco borgo di Morro d’Alba, tutto-ra raccolto entro le mura quattrocentesche caratterizza-te da alte cortine a scarpata; Monte San Vito, la cuinobile Collegiata settecentesca è ricca di pregevolidipinti; Chiaravalle, dove è possibile ammirarel’Abbazia di S. Maria in Castagnola, una delle più anti-che costruzioni fondate dai cistercensi; lo storico cen-tro di Montemarciano in cui spicca il Teatro Alfieri delXIX secolo; Falconara Marittima, con un bel Castellomedievale nella parte alta, e Camerata Picena.Lungo la vallata dell’Esino si incontra Jesi, l’Aesisromana che conserva una struttura urbanistica armo-niosa, con quartieri medievali, palazzi gentilizi, antichechiese e l’imponente Palazzo della Signoria, diFrancesco di Giorgio Martini. La città ha dato i natali aFederico II di Svevia e al musicista Pergolesi a cui èdedicato il bel Teatro. Il palazzo Pianetti, sede dellaPinacoteca civica con capolavori di Lorenzo Lotto, èun significativo esempio di architettura settecentesca.

19. Ostra20. Falconara Marittima21. Ostra Vetere

22. Chiaravalle23. Jesi24. Corinaldo25. Senigallia

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MONDOLFO

CASTELLEONE DI SUASA

MONTECAROTTOTT

MONTERADODO

RIPE

CORINALDOLDO

CUPRAMONTANA

CHIARAVALLE

S. MARIA NUOVACASTELPLANIO

A14

S. COSTANZO

S. GIORGIO DI PESARO

MONTEPORZIO

BARCHI

ARCEVIA

SERRA DE' CONTI

OSTRA

MONTEMARCIANO

MONTE S. VITO

JESI

FALCONARAM.MA

POLVERIGI

FILOTTRANO

MERGO

SERRA S. QUIRICOOO

S.S.

360

S.S. 362

MONTEMAGGIORE AL M.

PIAGGE

MONDAVIO

MOSTRE MERCATOSenigallia: Rassegna di arte orafa, inizioluglio; Mostra mercato di artigianato eantiquariato, tutti i mercoledì di luglio eagosto; Pane nostrum, settembre.Monterado: Mostra mercato di artigianatostorico artistico, inizio ottobre. Ostra Vetere: Montenovo in festa, finegennaio.Ostra: Mostra Nazionale dell’Antiquariato

e Artigianato Artistico, prima metà di agosto.Jesi: Tipica, dicembre.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARISenigallia: Museo di storia della Mezzadria “SergioAnselmi”.Corinaldo: Sala del Costume e delle Tradizioni Popolari.Belvedere Ostrense: Museo Internazionale dell’ImmaginePostale.Morro d’Alba: Utensilia - Museo della Cultura Mezzadrile.Jesi: Lo Studio per le Arti della Stampa.

RIEVOCAZIONI STORICHECorinaldo: Contesa del Pozzo della Polenta, terza domenicadi luglio.Jesi: Palio di San Floriano, prima settimana di maggio.

PRODOTTI TIPICIZona molto ricca di varietà di vini, tra cui il celebreVerdicchio dei Castelli di Jesi, l'Esino Bianco e Rosso,la gustosa Lacrima di Morro d'Alba.Tra gli ortaggi si segnalano la cipolla di Suasa, i cavolfiorie i carciofi di Jesi, la cicerchia e le fave nella zona di Ostra.

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SENIGALLIAMONTERADOCASTEL COLONNARIPECORINALDOCASTELLEONE DI SUASABARBARAOSTRA VETEREOSTRABELVEDERE OSTRENSEMORRO D’ALBAMONTE SAN VITOCHIARAVALLEMONTEMARCIANOFALCONARA MARITTIMACAMERATA PICENAJESI

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Come altre località balneari, Senigallia ospitanumerose botteghe che raccolgono i prodot-

ti locali frutto di un connubio di cultura marina-ra e tradizione contadina, applicate in oggetti diuso domestico, ceramiche, vetri, creazioni dibigiotteria, oreficeria e restauro ligneo.Uno dei centri più significativi per l’antiquariatoe il restauro è Ostra, dove opera un’attiva Scuoladel restauro del mobile antico, specializzata neisettori del legno e del ferro (con corsi di ricamo,decorazione pittorica di interni e lavorazione delvetro) che si avvale della sapienza tecnica e dellaconsolidata esperienza degli artigiani della zona.Le valli del Misa e dell’Esino sono caratterizza-te da un processo di industrializzazione partico-larmente innovativo e avanzato nel campo dellameccanica e dell’abbigliamento: il dato che stu-pisce è tuttavia la scelta “controcorrente” effet-tuata da numerosi giovani, decisi ad intraprende-re tradizionali attività di artigianato artisticorecuperando tecniche antiche come quella, tipi-camente francese, delle vetrate artistiche.A Jesi, ad esempio, continua la secolare tradizio-ne orafa, attestata anche dalla toponomastica,come suggerisce la Via degli orefici (oggi peròdenominata Via Pergolesi) in cui, fino a pochianni fa, erano concentrate numerose e attrezzatebotteghe. Nella cittadina si producono accessoriin pelle, decorazioni su vetro, e si lavorano ilferro e il legno, mentre sono ormai cadute indisuso la bachicoltura e la lavorazione della seta,la cui ampia diffusione è testimoniata dallenumerose filande e case coloniche con colomba-ia presenti nel territorio. Da segnalare è anche latipica bottega del liutaio. Laboratori di orefice-ria, restauro e vendita di dipinti e mobili antichisono presenti a Chiaravalle, Montemarciano,Falconara Marittima, Ostra Vetere e Ripe,località in cui, tanto radicata è la tradizione del-l’artigianato, da essere definita “il paese deimestieri”; a Camerata Picena si realizzano tes-suti artistici, mentre a Monsano raffinati ricami.

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Meraviglie della natura come le Grotte diFrasassi, paesaggi incontaminati e una gran-

de varietà di beni storico artistici caratterizzano ilpercorso.Da visitare: Fabriano, patria di Gentile e di altrigrandi artisti, nota per le antiche cartiere sorte tra ilXII e il XIII secolo. La città conserva intatto il suoaspetto medievale, modellato intorno alla Piazzadel Comune (con la duecentesca fontana Sturinaltoe il Palazzo del Podestà), la Pinacoteca Civica,ubicata presso Spedale di Santa Maria del BuonGesù, il bel Teatro storico Gentile, il Duomo, gliOratori del Gonfalone e della Carità.Da ammirare: a pochi chilometri, in un incantevo-le scenario naturale tutelato dal Parco Regionaledella Gola della Rossa e di Frasassi, le Grotte diFrasassi, un ambiente carsico di straordinaria bel-lezza, e l’Abbazia benedettina di S. Vittore alleChiuse, sorta probabilmente alla fine del X secolo.Meritano una sosta: Genga, che possiede ancoral’originaria struttura urbanistica medievale e ilnobile Palazzo dei Conti della Genga;Sassoferrato, dominata dai resti della Rocca fattaerigere dal Cardinale Albornoz, con il Palazzo

Montanari, il Palazzo dei Priori, il Palazzo Oliva, laChiesa romanica di S. Croce e la città romana diSentinum (Parco Archeologico Regionale).Da percorrere: la strada panoramica che conduce adArcevia, dove si può visitare la Collegiata di S.Medardo che ospita significativi dipinti di LucaSignorelli ed Ercole Ramazzani. Di particolare interes-se sono i dintorni, caratterizzati dai Castelli, tra cui ipittoreschi borghi fortificati di Palazzo, Piticchio,Loretello, Nidastore, Castiglioni e Avacelli.Da non perdere: Serra de’ Conti, con la chiesa goticadi S. Michele e la cinta muraria medievale su cui siimpone il Monastero di Santa Maria Maddalena; ilcaratteristico centro di Montecarotto; Moie, dove èd’obbligo una visita alla romanica Abbazia di SantaMaria; gli antichi e suggestivi borghi di Castelbellino,Monte Roberto e Maiolati Spontini, patria del musi-cista Gaspare Spontini; Cupramontana, interessanteper i ruderi dell’Eremo dei Frati Bianchi e per la Badiadel Beato Angelo; Staffolo, ancora in buona parte cir-condata da una possente cerchia di mura e, arroccatisui colli nel versante opposto della vallata, gli storiciborghi fortificati di Castelplanio, Rosora, Mergo eSerra San Quirico, rinomata per le “copertelle”, stra-de coperte da case costruite sui resti delle mura castel-lane, e la barocca Chiesa di Santa Lucia.

26. Sassoferrato27. Serra San Quirico28. Serra de’ Conti

29. Fabriano30. Staffolo31. Arcevia32. Genga, Grotte di Frasassi

26 27 28 29 30

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MONTECAROTTOTTT

S. PAOLO DI JESI

STAFFOLO

FRATTE ROSA

OSTRA VETEREEE

GUBBIOPERUGIAROMA

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FRONTONE

SERRA S. ABBONDIO

SASSOFERRATO

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S. MARCELLO

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SERRA S. QUIRICOA

GENGAG

FABRIANO

CERRETO D'ESI

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CINGOLI

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S.S. 424

S.S. 76

S.S.

502

GOLA DEL FURLO

MOSTRE MERCATO Fabriano: Mostra mercatodell'artigianato, settembre.Genga: Mostra Mercato dell'Artigianatoagosto.Sassoferrato: Mercatino d’altri tempi, ultimosabato del mese, da maggio ad agosto.Arcevia: Festa dell’Uva, ultimo fine setti-mana di settembre.Serra de’ Conti: Serrantiqua, terzo sabato

del mese (da aprile a settembre); Festa della cicerchia,ultima domenica di novembre.Montecarotto: Artigiani e mestieranti all’opera, ultima dome-nica di marzo.Maiolati Spontini (Moie): Antiquariato e collezionismo,prima domenica di maggio e prima domenica di settembre.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARIFabriano: Mestieri in bicicletta, Mostra permanente di bici-clette d’epoca per antichi mestieri. Fabriano: Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci.Fabriano: Museo della Carta e della Filigrana.Fabriano: Museo della Civiltà Contadina.Fabriano: Grande Museo.Sassoferrato: Museo della Miniera di zolfo di Cabernardi.Sassoferrato: Museo delle Arti e Tradizioni popolari.Serra de’ Conti: Le stanze del tempo sospeso. Museo delleArti Monastiche.Cupramontana: Museo Internazionale dell’Etichetta.Staffolo: Museo dell’Arte del Vino.

RIEVOCAZIONI STORICHEFabriano: Palio di San Giovanni Battista, infiorata e Sfidadel Maglio, 24 giugno.

PRODOTTI TIPICICupramontana, Serra de’ Conti, Montecarotto e Staffolo,insieme ad altri comuni della Vallesina, sono aree tipiche diproduzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi. noto vino docdelle Marche. Rinomato, tra i prodotti tipici, è il gustoso sala-me di Fabriano.

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FABRIANOGENGASASSOFERRATOARCEVIASERRA DE’ CONTIMONTECAROTTOCASTELBELLINOMONTE ROBERTOMAIOLATI SPONTINICUPRAMONTANASTAFFOLOCASTELPLANIOROSORAMERGOSERRA SAN QUIRICO

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In quest'area fortemente industrializzata stupi-scono la bellezza del paesaggio agrario con-

traddistinto da ampi vigneti e il mantenimento diquello montano, talvolta ammantato di verdiboschi, talora aspro e roccioso.Nel cuore di questa zona sorge Fabriano cittàche, prima dell’attuale decollo industriale, eratotalmente identificata con la produzione dellacarta e con l'invenzione di quella particolare tec-nica di filigrana che ha costituito l'essenza ed iltratto distintivo delle carte valori e delle banco-note. Nel Museo della Carta e della Filigrana,allestito nell’ex Convento di San Domenico, èancora possibile seguire le antiche tecniche dilavorazione ed ammirare la meccanica deglistrumenti di età medievale. La tradizionale pro-duzione di carta fatta a mano, oggi oggetto di unnotevole interesse, è stata mantenuta dalleCartiere Miliani.È ancora possibile acquistare ceramiche decora-te con i motivi, ormai classici, della scomparsaCeramica Bolzonetti, così come particolarmentesignificativo è il recupero della raffinata tecnicadella stampa d’arte.Un’attività, un tempo molto diffusa, era quelladella lavorazione del ferro, come testimoniano ifabbri che appaiono nello stemma della città.Lo straordinario flusso turistico che si è origina-to con le Grotte di Frasassi, ha stimolato ilrecupero di altri tradizionali mestieri legati siaalla vendita di souvenirs, articoli da regalo, pre-ziosi (con nuovo impulso dei laboratori di orefi-ceria artigianale), che alle antiche tecniche delrestauro del mobile e del legno presenti anche aCupramontana, Arcevia, Maiolati Spontini,Rosora, Serra de’ Conti e Sassoferrato.L’arte del ricamo è praticata a Montecarotto,Castelbellino e Castelplanio.

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Questo suggestivo itinerario conduce alla sco-perta della Riviera del Conero e dei comuni

dell’entroterra, ricchi di arte e antiche memorie.Da visitare: Ancona, capoluogo delle Marche, fon-data dai Siracusani, che da sempre ha legato la pro-pria storia all’importante porto dominato dallaCattedrale di San Ciriaco e caratterizzatodall’Arco di Traiano (100-115 d.C.); nei pressi sitrovano il settecentesco Arco Clementino, la baroc-ca Porta Pia e la suggestiva Mole Vanvitelliana,nei cui locali un tempo utilizzati come Lazzaretto,si svolgono mostre e spettacoli.Da vedere: il Teatro delle Muse, la quattrocentescaLoggia dei Mercanti, la Chiesa romanica di S.Maria della Piazza, Palazzo Ferretti sede delMuseo Archeologico Nazionale delle Marche, ilcinquecentesco Palazzo Bosdari che ospita laPinacoteca Civica (con opere di Tiziano, CarloCrivelli, Lotto, Guercino) e Piazza del Plebiscito,fiancheggiata da una Torre cinquecentesca, dalPalazzo del Governo e dalla Chiesa di S.Domenico.Meritano una deviazione: Agugliano e Polverigi,in posizione panoramica; Offagna, terra di produ-

zione del Rosso Conero, dominata dalla scenograficaRocca del XV secolo; Filottrano, importante centro diproduzione di abbigliamento, il cui nucleo storico èinteramente costruito in mattoni; Osimo, ricca di anti-che vestigia, tra cui le tredici statue romane di epocaimperiale conservate nel Palazzo Comunale, il Duomoromanico e il Battistero, il Santuario di S. Giuseppe daCopertino e il prestigioso Palazzo Campana con l’in-teressante Museo Civico.Da non perdere: Castelfidardo, capitale della fisarmo-nica che vanta un monumento che ricorda la storicabattaglia del 1860; Loreto, parzialmente cinta da murae bastioni cinquecenteschi, sede del più grandeSantuario mariano d’Italia sorto nel luogo dove,secondo la tradizione, la Casa di Nazareth fu portata involo dagli angeli dalla Palestina. Di fianco allaBasilica, frutto del genio di alcuni tra i più illustri arti-sti del Rinascimento, si trova il Palazzo Apostolico,nelle cui sale è ospitato il Museo Pinacoteca dellaSanta Casa.Si consiglia una sosta: a Numana, nota stazione bal-neare il cui Antiquarium Statale espone reperti dellaciviltà picena; a Sirolo, graziosa località a picco sulmare e sede del Parco Regionale del Monte Conero;alla Baia di Portonovo con la Torre Clementina e lasplendida Chiesa romanica di Santa Maria; aCamerano, patria del pittore Carlo Maratta, che con-serva significative testimonianze del suo nobile passato.

33. Ancona, Portonovo34. Loreto35. Sirolo

36. Osimo37. Numana38. Offagna39. Ancona

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A14

S. MARIA NUOVA

CAMERATA PICENAA

AGUGLIANO

OFFAGNA

POLVERIGI

FILOTTRANORANOOO

OSIMO

CASTELFIDARDO

PORTONOVOP

NUMANA

LORETOO PORTO RECANATI

MONTEFANOMO

MONTECASSIANOOOOO

RECANATI

ANCONA

S.S.

76

S.S.

361

S.S. 571

S.S. 362

MOSTRE MERCATOAncona: Mercatino dell’ Antiquariato, ultimadomenica del mese (esclusi i mesi di giugno,luglio ed agosto);Il Bello il Buono al Pià, prima domenica delmese (esclusi i mesi di luglio, agosto e settem-bre);Mercatino Al Riò Dej Archi, terza domenicadel mese e sabato precedente. Numana: Fiera di primavera, Pasqua e

lunedì dell’Angelo; Mercatino Artigianale estivo, luglio e ago-sto.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARIFilottrano: Museo del Biroccio.Filottrano: Museo Beltrami.Castelfidardo: Museo Internazionale della Fisarmonica.

RIEVOCAZIONI STORICHEOffagna: Feste Medievali e Contesa della Crescia, ultimasettimana di luglio.Filottrano: Contesa dello stivale, prima domenica di agosto.Loreto: Corsa del drappo, 6 settembre.Loreto (Villa Musone): Rievocazione Passione Venerdì Santo.

PRODOTTI TIPICIZona vitivinicola particolarmente vocata per la produzionedel noto Rosso Conero.Da menzionare il “Serpe” di Filottrano (la ricetta originaria èquella custodita dalla Suore di Santa Chiara), tipico dolcenatalizio a forma di spirale con mandorle tritate e glassa.Prelibati sono lo stoccafisso e il brodetto all’anconitana.

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ANCONAAGUGLIANOPOLVERIGIOFFAGNAFILOTTRANOOSIMOCASTELFIDARDOLORETONUMANASIROLOCAMERANO

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La tradizione artigiana più rilevante di questazona è quella della fabbricazione della fisar-

monica, che fa di Castelfidardo uno dei princi-pali centri mondiali di questo strumento.Negli anni Ottanta, nel tentativo di conciliare ilpassato con l'innovazione, si è dato vita ad unafiorente industria di strumenti musicali diversi,che nel tempo ha però risentito della concorren-za del mercato orientale.Ad un periodo di crisi è tuttavia seguita unaveloce riconversione produttiva, che ha consoli-dato e rilanciato la produzione tradizionale dellafisarmonica e dell’organetto.La cittadina è conosciuta anche per la creazionedi articoli da regalo, oggetti e complementi d’ar-redamento in oro ed argento.Loreto, con la Santa Casa, ha sviluppato unastraordinaria produzione di articoli religiosi, tracui immagini sacre su lamine d’oro e d’argento ,un’innovativa oggettistica in argento, rosari e unavaria gamma di souvenirs che, pur seguendo contempestività ma con immutato taglio artistico imateriali più in voga, privilegiano la tradizionelocale della ceramica e del legno intagliato.Nel centro di Ancona, ad un passo dai moli daiquali ogni anno centinaia di migliaia di personesi imbarcano per i Paesi del Mediterraneo, inparticolare nei vicoli che si snodano tra l'ingres-so del porto e Piazza del Plebiscito, si possonoammirare botteghe di oggettistica, stampe d’artee restauro di antichità, bigiotteria e arte orafa,lavorazione dei tessuti, della pelle, condotte dagiovani e da artigiani, che ancora oggi tramanda-no le loro antiche tecniche di lavorazione. Da segnalare anche le attività di ricamo, sartoria e restauro a Filottrano, la lavorazione del legno,del ferro, del vetro, dei metalli e degli strumentimusicali ad Osimo, la lavorazione del legno edei metalli a Polverigi e la produzione di cerami-che tipiche a Sirolo. Lavori a ricamo vengonoeffettuati ad Agugliano, mentre a Camerano siproducono orologi, articoli da regalo e oreficeria.

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“La storia del bianco merlettoche a cerchi, a losanghe ed a strisces’inizia, si snoda e finiscenel ritmo di un gioco perfetto...”

V. Castelli, Le Merlettaie, 1950

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Page 17: Antichi Mestieri

“…e la piccola tavola del tèera pronta, con tazze esottocoppe in maiolica diCastel Durante, anticheforme d’inimitabile grazia…”

G. D’Annunzio, Il piacere, 1889

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Luoghi d’arte carichi di suggestioni leopar-diane, piacevoli e attrezzate spiagge e un

paesaggio di dolci colline caratterizzano questopercorso. Da vedere: Porto Recanati, sorta al tempo diFederico II in un luogo poco distante dalla colo-nia romana Potentia, si è sviluppata attorno alquattrocentesco Castello Svevo, oggi sede dellaPinacoteca Comunale; Recanati, borgo natìo diGiacomo Leopardi con la piazza e il monumen-to a lui dedicati, le memorie conservate nelPalazzo Comunale, il Palazzo Leopardi, ilMuseo Civico nella Villa Colloredo Mels cheospita opere di rilievo, tra cui quattro dipinti diLorenzo Lotto, il Museo Diocesano e il MuseoBeniamino Gigli, ubicato presso l’ottocentescoTeatro Persiani.Da non perdere: l’imponente Castello diMontefiore nelle vicinanze di Montefano;Montecassiano che presenta una particolarestruttura urbanistica a vie concentriche circonda-te da gradinate ed è ricca di edifici medievali erinascimentali; Macerata, famosa per l'anticaUniversità, i significativi monumenti come

l’Arena Sferisterio (sede di un’importante StagioneLirica estiva), le vecchie mura che quasi intatte rac-chiudono il centro storico, Piazza della Libertà conla Loggia dei Mercanti, la Torre dell’Orologio, ilPalazzo Comunale e quello della Prefettura, il sette-centesco Teatro Lauro Rossi e i preziosi musei, tracui la notevole Collezione del ‘900 italiano aPalazzo Ricci.Meritano una deviazione: la Chiesa di San Claudioal Chienti (XI secolo) in località CorridoniaStazione; Corridonia, l’antica Pausulae, nella cuiinteressante Pinacoteca si può ammirare unaMadonna con Bambino di Carlo Crivelli; Mogliano,dove si trova una pregevole Madonna in Gloria eSanti di Lorenzo Lotto; Monte San Giusto, con ilPalazzo Bonafede e la Chiesa di S. Maria inTelusiano che custodisce la celebre Crocifissione diLorenzo Lotto; l’antico borgo di Morrovalle; losplendido edificio romanico di Santa Maria a Piè diChienti a Montecosaro Stazione. Da visitare: Civitanova Marche, confortevolestazione balneare, che ha una parte Alta, patria diAnnibal Caro a cui è dedicato l’omonimo Teatro,caratterizzata da una cinta muraria con torri, baluardi,due porte, bei palazzi nobiliari, chiese e la riccaGalleria d’Arte Moderna M. Moretti; PotenzaPicena, nota per la rinascimentale Villa Bonaccorsidallo splendido giardino all’italiana.

40. Corridonia41. Porto Recanati42. Civitanova Alta

43. Montecassiano44. Morrovalle45. Recanati46. Macerata

40 41 42 43 44

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CIVITANOVA MARCHE

MONTECOSAROSTAZIONE

CORRIDONIASTAZIONE

FILOTTRANO

CASTELFIDARDOLORETO

PORTO RECANATI

PORTO POTENZA PICENA

MONTEFANOFAMMO

MONTECASSIANO

URBISAGLIA

COLMURANOLORO PICENO

POLLENZA

MONTE S. PIETRANGELI

PETRIOLO

MOGLIANO

RECANATI

POTENZA PICENAMONTELUPONE

MONTECOSAROONTNT

CIVITANOVAAALTA

MORROVALLE

PORTOSANT'ELPIDIO

SANT'ELPIDIO A MARE

MONTEGRANARO

RAPAGNANOFERMO

MASSA FERMANAAA

S.S. 7

7

S.S.

77

S

S.S. 77

S.S. 2

10

S.S. 362

S.S.

361

S.S. 571

MOSTRE MERCATOPorto Recanati: Mostra mercato di artigia-nato, tutte le domeniche di luglio e agosto.Macerata: Il Barattolo, seconda dome-nica del mese (esclusi i mesi di luglio eagosto); Expositiva Fiera CampionariaCentro Marche, aprile.Civitanova Marche: Tesori in piazza,seconda domenica del mese (escluso imesi di luglio, agosto e dicembre);

Mostra mercato di artigianato e antiquariato artistico,quarta domenica del mese (escluso i mesi di luglio e ago-sto); Mostra mercato di artigianato e antiquariatoartistico, tutti i sabati di sera di luglio e agosto;Cartacanta mostra mercato nazionale, ottobre.Apiro: Mostra Mercato “Arte e Terra” (prima metà di agosto)Montelupone: Apimarche, agosto.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARIMacerata: Laboratorio-mostra permanente di antichi telai“La Tela”.Macerata: Museo della Carrozza.Macerata: Museo tipologico del presepe - CollezioneCassese.Morrovalle: Museo Internazionale del Presepio.Civitanova Marche Alta: Museo delle Arti e delle TradizioniPopolari.Civitanova Marche: Museo Storico del Trotto.Montelupone: Museo d'Arti e Mestieri Antichi.

RIEVOCAZIONI STORICHEMontecassiano: Palio dei Terzieri, luglio.Corridonia: Contesa della Margutta, prima domenica disettembre.Mogliano: Mogliano 1744, inizio di luglio; RievocazionePassione Venerdì Santo.Civitanova Marche: “Lo Vattajò”, luglio.Potenza Picena: Palio del grappolo d’oro, fine settembre.

PRODOTTI TIPICIL'intero territorio collinare della provincia di Macerata èinteressato dalla produzione del vino Colli MaceratesiBianco e Rosso. Tra i prodotti ortofrutticoli si segnalano ipiselli e i carciofi di Montelupone e i fichi di Recanati.Ottimi sono il brodetto di Porto Recanati e di CivitanovaMarche. Caratteristico in tutto il maceratese è il ciauscolo,un particolare tipo di salume morbido.

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PORTO RECANATIRECANATIMONTEFANOMONTECASSIANOMACERATACORRIDONIAMOGLIANOMONTE SAN GIUSTOMORROVALLE MONTECOSAROCIVITANOVA MARCHEPOTENZA PICENA

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L’itinerario si snoda in una zona densamenteanimata dalla produzione calzaturiera dove

emergono Civitanova Marche (centro di lavo-razione anche del ferro battuto e del legno) eMonte San Giusto, sedi di marchi nazionali edinternazionali, ricche di una miriade di piccolilaboratori.Da segnalare altre località caratterizzate da lavo-razioni artigianali, come quelle del giunco, delmidollino e del vimini a Mogliano (paese deicestai), o la manifattura di damaschi e broccatidi seta realizzati dalle monache dell’Istitutodell’Addolorata a Potenza Picena. Il polo calzaturiero e di lavorazione della pelle(fiorente a Corridonia), è parte del più grandedistretto industriale che include l'area confinantedel fermano ed è il risultato di una crescita in cuisi sono mescolate inventiva, abilità nell’uso deimateriali, ricchezza di design e capacità organiz-zative. Il contributo tipico del lavoro artigiano èancor oggi essenziale, anche se ben diverso daquello di un tempo che si svolgeva all’interno dipiccole botteghe affacciate sui vicoli dei centristorici.Nella zona comprendente i comuni di PortoRecanati, Recanati, Montecassiano e PotenzaPicena, dove più forte è la vicinanza di Loreto,non mancano le lavorazioni di metalli preziosi ela fabbricazione di articoli religiosi.La città di Leopardi, da sempre famosa per laproduzione di pettini ottenuti dalla lavorazionedei corni di bue e di bufalo, è conosciuta ancheper le pipe in radica di erica arborea e i laborato-ri di giocattoli. Il territorio è ricco di restauratori di mobili edipinti antichi (si segnala in questo settoreCorridonia), così come non mancano i fabbrispecializzati nel ferro battuto (a Morrovalle); daMacerata, conosciuta anche per l’arte della stam-pa, del vetro, dei metalli preziosi, del ricamo e perla presenza di “maestri sartori”, fino al più picco-lo paese cinto di mura di cui è costellato l’itinera-rio, le piacevoli sorprese non hanno mai fine.

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Davvero indovinata è la definizione di “Terradelle armonie” per indicare il territorio della

provincia di Macerata.Da visitare: Cingoli, il Balcone delle Marche, cheoffre indimenticabili viste sul panorama circostan-te, con i suoi palazzi, la Collegiata di Sant’Esu-peranzio e la Chiesa di San Domenico che custo-disce la Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto,la Pinacoteca Comunale con la Madonna delRosario di Lorenzo Lotto.Meritano una deviazione: Apiro, con l’interessan-te Abbazia di Sant’Urbano di forme romaniche;Appignano, con un nucleo medievale ancora cintoda mura; Treia, con la scenografica Piazza, il por-ticato del Palazzo Comunale sede del MuseoCivico Archeologico, la Chiesa di San Filippo e ilPalazzetto dell’Accademia Georgica; Pollenza,antico paese nelle cui vicinanze sorge la Chiesa diSanta Maria Assunta di Rambona (VIII secolo). Da vedere: Tolentino con la Basilica di SanNicola, il cui celebre Cappellone è decorato con ungrandioso ciclo di affreschi di scuola riminese delTrecento, il Duomo, il Teatro Vaccaj, le Terme diSanta Lucia e il vicino Castello della Rancia.

Si consiglia una sosta: a Belforte del Chienti cinta damura castellane e nota per il prezioso polittico diGiovanni Boccati (XV sec); a Serrapetrona, pergustare nelle tipiche osterie l’eccellente Vernaccia; aCaldarola, patria dei pittori De Magistris, dove sipuò ammirare il suggestivo Castello Pallotta di origi-ni medievali; a Sarnano, frequentata stazione sciisti-ca e rinomato centro termale, famosa per il “cottorosso” dei tetti, le strade strette e ripide, la Pinacotecae la Chiesa di Santa Maria Assunta; a Monte SanMartino conosciuta per i capolavori del Crivellicustoditi nella Chiesa di San Martino; a San Ginesio,pittoresco borgo medievale circondato da un’ampiacerchia di mura munite di torrioni e baluardi, conl’Ospedale dei Pellegrini del XIII secolo, la bellaCollegiata dall’interessante facciata tardo-gotica, laChiesa di San Francesco, il Museo e la Pinacoteca.Da non perdere: i borghi fortificati di Ripe San Gi-nesio, Colmurano e Urbisaglia, che conserva l’im-ponente Rocca del XV secolo ed è stata costruita suiruderi della romana Urbs Salvia, tutelata comeParco Archeologico Regionale; l'Abbazia cistercen-se di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra, inseritanella Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, dove èpossibile effettuare percorsi naturalistici e visitareinteressanti musei.

47. San Ginesio48. Urbisaglia49. Tolentino

50. Cingoli51. Treia52. Caldarola53. Sarnano

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Page 21: Antichi Mestieri

CORRIDONIASTAZIONE

SERVIGLIANO

FIASTRA

GAGLIOLE

APIRO

POGGIO S. VICINO

CASTELRAIMONDO

SERRAPETRONA

CINGOLIAPPIGNANO

TREIA

MONTECASSIANOOOOO

MACERATA

LORO PICENO

POLLENZA

CORRIDONIA

PETRIOLO

MOGLIANO

ABBADIADI FIASTRA

FRANCAVILLA D'ETE

MONTELUPONEMOMO

MONTEGIORGIO

MASSA FERMANA

BELMONTEPICENO

MONTERINALDO

MONTELEONE DI FERMO

MONTAPPONE

MONTE VIDON CORRADO

FALERONE

SANT'ANGELO IN PONTANO

PENNA S. GIOVANNI

MONTE S. MARTINO

S. VITTORIA IN MATENANOSARNANO

GUALDO

CESSAPALOMBO

PIEVEBOVIGLIANA

CAMERINO

CCIA

ORINA

361

S.S. 2

S.S.

256

S.S. 7

7

S.S. 361S.S.

502

S.S.

777777

S.S. 77

S.S. 362

MOSTRE MERCATOCingoli: Mercante in fiera, tutti i martedì diluglio ed agosto.Pollenza: Mostra mercato di antiquariato,restauro e artigianato, luglio.Tolentino: Fierantiqua, mercatino diantiquariato e artigianato locale, quartadomenica del ogni mese.Sarnano: Mostra mercato nazionale diartigianato e antiquariato, fine maggioed inizio giugno.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARITolentino: Museo delle Ceramiche. Basilica di San Nicola.Tolentino: Museo della Civiltà Contadina presso Abbadiadi Fiastra.Serrapetrona: Museo dell’Uomo.Sarnano: Museo delle Armi e dei Martelli.

RIEVOCAZIONI STORICHE Cingoli: Cingoli 1848 e Gioco del pallone a bracciale, agosto.Treia: Disfida del Bracciale, fine luglio-agosto.Tolentino: Tolentino 815, inizio maggio; Corteo storico Cittàdi Tolentino, agosto-settembre.Caldarola: Giostra de le Castella con Palio, inizio agosto.Sarnano: Palio del Serafino, seconda domenica di agosto.San Ginesio: Palio di San Ginesio, 15 agosto.

PRODOTTI TIPICINella zona si producono l’ottima Vernaccia di Serrapetrona,un vino rosso spumante di tipologia dolce o amabile, e unolio molto apprezzato.Di antica tradizione dolciaria sono i calcioni di Treia, icavallucci di Apiro e la torta nociata di San Ginesio.Tra gli ortaggi, particolarmente apprezzati sono i sedani diCingoli.

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CINGOLIAPIROAPPIGNANOTREIAPOLLENZATOLENTINO BELFORTE DEL CHIENTISERRAPETRONACALDAROLASARNANOMONTE SAN MARTINOSAN GINESIORIPE SAN GINESIOCOLMURANOURBISAGLIA

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In questo percorso denso di iniziative e rievo-cazioni storiche che spaziano dalle disfide

medievali alle pagine di storia ottocentesca, laricchezza dei beni culturali è pari a quella degliambienti naturali.È in queste piacevoli Marche di mezza collina,pronte a digradare verso il mare che si scorge inlontananza, o a impennarsi rapidamente nellecime elevate dei vicini Monti Sibillini, che stan-no il cuore e la memoria di antichi mestieri. Tolentino è il centro della pelletteria: qui abiliartigiani, nel rispetto di una tradizione di lavora-zione e di rifinitura originale e unica, utilizzanola pelle più ricercata per creare non solo acces-sori di abbigliamento di grande pregio, ma ancheeleganti e raffinati divani e poltrone. Nella zonasono presenti ancora la lavorazione del lino edella canapa e la tessitura tradizionale a telaio.A Sarnano e soprattutto a Pollenza prevalgonole lavorazioni legate sia all'antiquariato del legnoed al restauro, che alla riproduzione di mobili edipinti antichi.Seguendo le medesime tecniche del modelloantico e utilizzando materiali originari, comechiodi o maniglie, si ripropongono pezzi rari,dotati di quei tratti distintivi che una volta eranoil segno di ogni bottega e del suo maestro.Pollenza è inoltre il paese del maceratese dovemaggiormente, un tempo, era praticata l’indu-stria ceramica definita popolarmente “le cocce”. Treia, oltre ad essere un importante centro di pro-duzione e restauro di mobili antichi, è nota per lalavorazione del ferro battuto e del mosaico.Botteghe di restauro sono presenti a Urbisaglia,Cingoli e Caldarola, mentre Appignano èconosciuta per la produzione di mobili e per lerustiche terrecotte dalle caratteristiche lavorazio-ni che vanno dai lucenti smalti dorati o azzurri,al classico fondo bianco spruzzato di verde, finoal tradizionale “biscotto”.

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Page 22: Antichi Mestieri

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Lungo questo percorso affascinante, tra montiincontaminati protagonisti di antiche leggen-

de e città dall’illustre passato, è inevitabile imbat-tersi nelle innumerevoli testimonianze d’arte“nascoste” nel territorio.Da visitare: Matelica, interessante città d’artecaratterizzata da numerosi edifici storici, tra i qualiil Palazzo Pretorio e il Palazzo Piersanti dove èallestito un Museo con pregevoli opere d’arte;Castelraimondo con la vicina Chiesa eremitica diSanta Maria delle Macchie e il Castello diLanciano; Pioraco, piccolo centro medievalesituato in una suggestiva gola rocciosa, famoso perle antiche cartiere; San Severino Marche, con ilbel Duomo romanico, l’ampia Piazza del Popolodi forma ellittica, la ricca Pinacoteca e il Teatrostorico Feronia; la nobile cittadina, sede dellascuola pittorica severinate alla quale appartenneroi fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni, conserva nelMuseo Archeologico i reperti della romanaSeptempeda, oggi Parco Archeologico Regionale.Da vedere: Camerino, antico ducato dei DaVarano, protagonista nel XV secolo di un’intensafioritura economica e artistica, che ha mantenuto

l’aspetto medievale di difesa del territorio circostante,come testimoniano anche i vicini ruderi della duecen-tesca Rocca di Varano; dotata di uno degli atenei piùantichi ed illustri d’Europa, con sede nel PalazzoDucale, la cittadina possiede edifici rappresentativitra cui il Duomo, il Palazzo Vescovile, in cui sonoconservati famosi capolavori, e la Chiesa di SanFilippo che custodisce la “Madonna in Gloria e SanFilippo” del Tiepolo.Si consiglia una deviazione per: Muccia,Pievebovigliana dalle origini romane e PieveTorina, dove si può visitare l’Eremo di Sant’Angelodi Prefoglio; il Santuario di S. Maria di Macereto,imponente edificio di forme bramantesche realizzatonel 1528, isolato in un altopiano; Visso, sede delParco Nazionale dei Monti Sibillini e cittadina dalnobile passato testimoniato da numerose architetturemedievali e rinascimentali; Castelsantangelo sulNera, piccolo borgo medievale con chiese di fonda-zione romanica.Da non perdere: Fiastra con il suggestivo lago e leGole del Fiastrone da cui partono piacevoli escur-sioni per l’Eremo dei Frati e le Lame rosse;Acquacanina, dove si può visitare l’interessanteChiesa di S. Maria di Rio Sacro, fondata intorno alMille e Bolognola, pittoresco borgo medievale nelcuore di una natura incontaminata.

54. San Severino Marche55. Visso56. Pioraco

57. Castelsantangelo sul Nera58. Fiastra59. Camerino60. Matelica

54 55 56 57 58

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PIORACO

BELFORTE DEL CHIENTI

MONTECAVALLO

NOCERA UMBRA

FOLIGNOOOROMA

ESANATOGLIA

FIUMINATA

SEFRORR

MATELICAGAGLIOLE

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CASTELRAIMONDO

TOLENTINO URBISAGLIA

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MONTEFORTINO

SARNANO

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CASTELSANTANGELO SUL NERA

VISSO

PIEVEBOVIGLIANA

CAMERINO

MUCCIA

PIEVE TORINA

SERRAVALLE DI CHIENTIE

S.S. 361

S.S. 256

S.S. 76

S.S. 7

7

MOSTRE MERCATOMatelica: Mercatino dell’antiquariato edell’oggettistica, luglio ed agosto.San Severino Marche: Mercatino del rigattie-re, quinta domenica del mese e 8 dicembre;Mostra attività produttive settempedane, set-tembre. Camerino: Mostra mercato artigianale pres-so Rocca da Varano, luglio e agostoMuccia: Mercatino del rigattiere, agosto.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARIPioraco: Museo della Carta e della Filigrana.Sefro: Raccolta della civiltà contadina “Florindo Ferretti”. San Severino Marche: Museo del Territorio “Oberdan Poletti”. Pieve Torina: Museo della Nostra Terra e Mulino del Fiume.

RIEVOCAZIONI STORICHECamerino: Corsa alla Spada e Palio, maggio.San Severino Marche: Palio dei Castelli, giugno.Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita: Torneo delle Guaite,fine luglio.

PRODOTTI TIPICIDi particolare pregio è il Verdicchio di Matelica, bianco daldelicato profumo. L'area dei Monti Sibillini, come quasi tutto il territorio montanodelle Marche, produce degli ottimi pecorini, del prelibato mielee della squisita carne di agnello.Visso è rinomata per il suo ciauscolo, Camerino per gli insacca-ti, San Severino Marche per le lumache al forno e in porchetta.Tutta la zona è luogo di elezione per la produzione di un tipicomistrà, distillato con base di anice (famoso il Varnelli diPievebovigliana) ed altre erbe dei monti circostanti. Buono è iltartufo nero di Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera.Tra i dolci si segnalano il pannociato e il torrone di Camerino.

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MATELICACASTELRAIMONDOPIORACOSAN SEVERINO MARCHECAMERINOMUCCIAPIEVEBOVIGLIANAPIEVE TORINAVISSOCASTELSANTANGELO SUL NERAFIASTRAACQUACANINABOLOGNOLA

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In questo incantevole angolo montano delleMarche, la coraggiosa scelta di dedicarsi

all'artigianato artistico ha spesso rappresentatol’unica occasione per sfuggire alla temuta emi-grazione. Si è trattato di una strada faticosa dapercorrere, ma i risultati non si sono fatti atten-dere. I frutti di tale lavoro possono essere ammi-rati, nel periodo estivo, nell’antica Rocca dei DaVarano, ai piedi di Camerino, suggestiva sedeespositiva per una selezione dei più rappresenta-tivi prodotti dell’artigianato artistico realizzatinella regione. E’ bello constatare come, un edifi-cio a lungo utilizzato per la difesa delle persone,sia stato oggi trasformato in un luogo che salva-guarda le antiche tradizioni e le secolari tecnichedi lavorazione.Lungo l’itinerario descritto le botteghe non sonomolto numerose. Il territorio, per la sua storia, lalunga tradizione culturale e la straordinaria bel-lezza del paesaggio, potrebbe ospitarne molte dipiù. La qualità delle lavorazioni è comunquesempre ottima: Matelica e Castelraimondo sidistinguono nella lavorazione dei tessuti e nelrestauro dei mobili antichi, Muccia è conosciutaper il ferro battuto, così come Camerino, dovesono attive anche botteghe per il restauro dellibro e del mobile, mentre San SeverinoMarche è un centro per la decorazione dellescene teatrali. Particolarmente significativa è lalavorazione della carta a Pioraco, le cui originisi fanno risalire al XIV secolo.Pievebovigliana è un centro di produzione tessi-le all’insegna delle antiche tecniche di esecuzio-ne al telaio e dei tradizionali motivi decorativi,tra cui animali reali e fantastici, stelle, losanghee scene in movimento come quelle cherappresentano il “saltarello”, danza popolaremarchigiana.

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L’itinerario attraversa i numerosi e fiorenticentri del fermano ricchi di opere d’arte.

Da vedere: Sant’Elpidio a Mare, situata su unacollina, con intatte mura medievali, la poderosaTorre Gerosolimitana, la Collegiata e le Chiese diSant’Agostino e Maria Santissima della Miseri-cordia, interessanti per la struttura architettonica ele preziose opere d’arte; Montegranaro, svilup-patasi attorno al vecchio nucleo dove sorgono leantiche chiese di Sant’Ugo e di San Pietro.Si consiglia una sosta: per chi ha voglia di solee di mare, a Porto Sant’Elpidio, tipica localitàbalneare con un lungomare ricco di vegetazione,e a Porto San Giorgio, antico posto di guardiadel litorale infestato dai pirati turchi ed oggiimportante meta turistica caratterizzata da unnucleo medievale con la Rocca e dall’abitatomoderno con viali alberati e giardini rigogliosi.Da visitare: la nobile Fermo, considerata ilsalotto monumentale delle Marche, con le anti-che e vaste cisterne romane, il panoramicoPiazzale del Girfalco su cui si staglia il Duomodalla particolare facciata asimmetrica, lasplendida Piazza del Popolo fiancheggiata da

portici, il Teatro dell’Aquila, il cinquecentescoPalazzo dei Priori sede dell’interessante PinacotecaCivica in cui sono custodite opere preziose comel’Adorazione dei pastori del Rubens e il ciclo diaffreschi dell’Oratorio di Santa Monica di stile goti-co internazionale.Merita una deviazione: Torre di Palme, un “bal-cone sul mare” molto ben conservato con numero-si edifici medievali, famosa anche per le acquedelle Terme Fonti di Palme.Da non perdere: Ponzano di Fermo, nota per laPieve di San Marco di fondazione altomedievale;Monte Giberto, il cui antico nucleo in posizionedominante è racchiuso dalle mura trecentesche;Servigliano, costruita secondo le regole urbanistichedel Settecento, e Falerone, dove si può visitare ilParco Archeologico Regionale che tutela i resti diFalerio Picenus, antica città romana di cui rimane losplendido teatro con scena e cavea. Da scoprire: Monte Vidon Corrado, paese con restidi imponenti fortificazioni e patria del grande pittoreOsvaldo Licini; Montappone, piccolo centro dalnucleo medievale in cui spicca l’Oratorio delSacramento; Massa Fermana, dove si può ammirareun pregevole polittico di Carlo Crivelli, eMontegiorgio, frequentata per il celebre Ippodromo.

61. Massa Fermana62. Porto San Giorgio63. Falerone

64. Montappone65. Montegranaro66. Torre di Palme67. Fermo

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A14

MONTECOSAROSTAZIONE

STAZIONE

PEDASO

SERVIGLIANO

MACERATA

LORO PICENO

CORRIDONIA

MONTE S. PIETRANGELI

PETRIOLO

MOGLIANOFRANCAVILLA D'ETE

MORROVALLE

PORTO SANT'ELPIDIO

PORTO SAN GIORGIO

TORRE DI PALME

MONTEGRANARO

RAPAGNANO FERMO

MAGLIANO DI TENNA

GROTTAZZOLINAGGMONTEGIORGIOO

MASSA FERMANAFEAA

BELMONTEPICENO

RIPATRANSONE

CARASSAIORTEZZANO

MONTALTO DELLE MARCHE

MONTELPARO

MONTERINALDO

MONTAPPONE

MONTE VIDONCORRADO

FALERONE

S.S.

77

S.S. 2

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MOSTRE MERCATOPorto Sant’Elpidio: Mercatino Mirabilia,agosto.Porto San Giorgio: Mercatino dell'artigia-nato, tutti i martedì di luglio e agosto.Fermo: Tipicità, Festival dei prodotti tipicidelle Marche, marzo; Mostra mercato diartigianato e antiquariato, tutti i giovedì diluglio e agosto.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARISant’ Elpidio a Mare: Museo della Calzatura “CavalierVincenzo Andolfi”.Montappone: Museo del Cappello.Montegiorgio: Museo della Cultura Contadina dell’AltoPiceno (in allestimento).

RIEVOCAZIONI STORICHESant’ Elpidio a Mare: La Città Medioevo, terza settimana diluglio; Contesa del Secchio e sfilata, seconda domenica diagosto.Fermo: Palio dell'Assunta, 15 agosto.Servigliano: Torneo cavalleresco di Castel Clementino, agosto.Montappone: Il cappello di paglia, ultima settimana diluglio.

PRODOTTI TIPICIIl Rosso Piceno è un buon vino la cui area di produzionecomprende anche il territorio collinare della Provincia diMacerata e di Ancona, fino a Senigallia. Il bianco tipicoè il Falerio dei Colli Ascolani.Particolarmente appetitosa è la caciotta del fermano.

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SANT’ELPIDIO A MAREMONTEGRANAROPORTO SANT’ELPIDIOPORTO SAN GIORGIOFERMOPONZANO DI FERMOMONTE GIBERTOSERVIGLIANOFALERONEMONTE VIDON CORRADOMONTAPPONEMASSA FERMANAMONTEGIORGIO

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Verso la fine dell’Ottocento in quest’area sicontavano decine di laboratori per la produ-

zione delle calzature, attività che rappresentava, aMontegranaro in particolare, la principale risor-sa economica della zona. Con il passare degli anniè esplosa la trasformazione industriale, anche sela maggioranza delle imprese ha mantenuto unadimensione piccola, familiare, costituendo unarete distrettuale innovativa che è motivo di studioda parte degli economisti. La medesima evoluzio-ne ha subito l'arte di intrecciare paglia e vimini(oggi anche giunco e bambù) per la produzione divarie tipologie di oggetti come ventagli, zerbini,astucci, ma soprattutto cappelli. Da sempre luogodi produzione di cappelli, Montappone ha ulte-riormente incrementato la sua attività in seguitoall'introduzione delle macchine insieme aFalerone, Monte Vidon Corrado e MassaFermana.Un suggestivo viaggio nel passato delle antichetradizioni artigianali può avvenire attraverso duepercorsi museali: nel Museo della Calzatura aSant’Elpidio a Mare, dove è presentata l'evolu-zione storica della calzatura marchigiana, oltre auna campionatura di macchine d'epoca, calzaturedi famosi personaggi e una fedele ricostruzione diuna bottega artigiana degli anni Quaranta, e nelMuseo del Cappello a Montappone, che ripropo-ne tutte le fasi della lavorazione della paglia finoalla pressa che dà forma al cappello ed esponemacchinari, pannelli ed un campionario di diversicopricapi. A Fermo, dei “fornaciari” e dei “vasa-ri”, un tempo presenti in gran numero nella città,così come dei fabbri specializzati nella fusionedelle campane, sono rimasti i “fabbri ferrai”,autori di cancelli, inferriate, letti, alari, etc.; nonmancano botteghe di restauratori, ceramisti edorefici, che operano nel rispetto della rinomatatradizione orafa picena. Lavorazioni di legno,marmo e metalli preziosi vengono praticate aPorto San Giorgio, Montegiorgio e PortoSant’Elpidio, conosciuta anche per la produzionedi ceramiche.

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Page 26: Antichi Mestieri

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Questo percorso denso di emozioni, attraversodolci colline e antichi borghi, conduce a sco-

prire le bellezze e i profumi della verde rivierapicena, tra le province di Fermo e di AscoliPiceno.Da vedere: Pedaso, tipica località balneare;Altidona e Lapedona, che conservano ancora ingran parte le antiche mura castellane; Moresco,paese dall’imponente struttura fortificata;Monterubbiano, patria del pittore VincenzoPagani.Da ammirare: sulla sponda opposta del fiumeAso, in posizione dominante, Montefioredell’Aso, luogo di nascita di Adolfo De Carolis,nel cui Polo Museale è custodito un prezioso trit-tico di Carlo Crivelli. Meritano una sosta:Petritoli, fondata nel X secolo dai monaci diFarfa, con resti di fortificazioni medievali;Montottone e Montelparo, con l’antica cintamuraria; Montalto delle Marche, paese legatoalla memoria di Sisto V, con la Cattedrale, ilPalazzo Comunale sede della Pinacoteca Civica,il Museo Archeologico e il Museo Diocesano diArte Sacra; Castignano, antico centro di origini

picene arroccato su un colle; Offida il cui nucleo,attorniato da mura intatte, conserva i resti dellaRocca, il Palazzo Pagnanelli, che ospita numerosimusei, e la maestosa Abbazia di Santa Maria dellaRocca.Si consiglia una deviazione: lungo le dolci collineper ammirare la bella Rocca di Montevarminea Carassai; a Cossignano che possiede un bel borgofortificato; alla nobile Ripatransone, con il suovicolo più stretto d’Italia, ricca di reperti archeologi-ci e di preziosi dipinti esposti nella PinacotecaCivica; ad Acquaviva Picena, dall’imponenterocca medievale perfettamente conservata, e aMonteprandone, patria di San Giacomo dellaMarca.Da visitare: San Benedetto del Tronto, con il suolungomare caratterizzato da 7.000 palme che danno ilnome a questo estremo lembo di riviera, il nucleo altopiù antico con la trecentesca Torre dei Gualtieri e ivari musei dedicati al mare; Grottammare, perladell’Adriatico, che presenta un raccolto borgo medie-vale, con rustiche case e piccole vie, e conserva intat-to il sapore inconfondibile degli aranci; CupraMarittima dove è d’obbligo una sosta al MuseoMalacologico Piceno, al nucleo fortificato diMarano e ai resti della città romana di CupraMaritima, oggi tutelati dal Parco ArcheologicoRegionale.

68. Moresco69. Offida70. Cupra Marittima

71. Grottammare72. Acquaviva Picena73. Ripatransone74. San Benedetto del Tronto

68 69 70 71 72

74

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CASTEL DI LAMA

MALTIGNANO

FOLIGNANO

MONTE S. PIETRANGELI PORTO SAN GIORGIO

TORRE S. PATRIZIOOO

RAPAGNANO FERMO

MAGLIANO DI TENNA

GROTTAZZOLINAGGMONTEGIORGIOO

PETRITOLI

CUPRA MARITTIMA

RIPATRANSONEMONTELPARO

CASTIGNANOROTELLA

MONSAMPOLO

S.S. 2

10S.S. 433

S.S.

4

MOSTRE MERCATOMonterubbiano: Chi cerca trova, agosto.Offida: Mercato del Serpente Aureo,luglio e agosto; Mostra del merletto a tom-bolo, luglio e agosto; Sagra delChichiripieno, prima domenicadi agosto; Di Vino in Vino, prima settima-na di settembre.Acquaviva Picena: Mostra mercato di

artigianato e antiquariato, tutti i mercoledì di luglio e agosto.San Benedetto del Tronto: L’antico e le palme, gennaio, giu-gno, luglio, agosto.Grottammare: Mercatino dell'antiquariato e dell'artigianato,tutti i lunedì di luglio e agosto, fine marzo, 8 dicembre.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARIMontefiore dell'Aso: Polo Museale di San Francesco –Museo della Civiltà Contadina.Montottone: Museo Laboratorio Ceramica.Montalto delle Marche: Museo "L'acqua, la terra, la tela".Offida: Museo delle Tradizioni Popolari.Offida: Museo del merletto a tombolo.Ripatransone: Museo della Civiltà Contadina.Acquaviva Picena: Museo della “pajarola”.

RIEVOCAZIONI STORICHEMonterubbiano: Armata di Pentecoste Sciò la Pica eGiostra dell'anello, domenica di Pentecoste.Offida: Lu Bov’ fint, venerdì di Carnevale; Sfilata dei V’lurd,martedì di Carnevale.Castignano: Templaria, agosto.Ripatransone: Il cavallo di fuoco, aprile.Acquaviva Picena: Sponsalia, agosto.

PRODOTTI TIPICII maccheroncini di Campofilone, composti con farina digrano duro ed uova in quantità doppia rispetto ai normaliimpasti, figurano ormai in tutte le vetrine internazionali.Le valli del Tronto e dell'Aso hanno una straordinariavocazione ortofrutticola: tra i numerosi prodotti si ricordano ifagioli bianchi del Tronto e le pesche della Val d'Aso.Da segnalare anche l’ottimo brodetto sambenedettese.Vere prelibatezze sono i funghetti di Offida e i panetti difichi di Monsampolo del Tronto. Nella zona viene prodotto ilvino doc Offida.

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PEDASOALTIDONALAPEDONAMORESCOMONTERUBBIANOMONTEFIORE DELL’ASOPETRITOLIMONTOTTONEMONTELPAROMONTALTO DELLE MARCHECASTIGNANOOFFIDACARASSAICOSSIGNANORIPATRANSONE ACQUAVIVA PICENAMONTEPRANDONE

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Particolarmente interessante è ad AcquavivaPicena la produzione delle “paiarole”, ossia

di cesti realizzati con paglia di frumento, viminie vari tipi di canne palustri. Dagli anni Settantavengono prodotte anche bamboline e personaggidel presepe con gli sfogli del mais. La lavorazio-ne è completamente manuale e sono le donne adoccuparsi della preparazione dei materiali e dellarealizzazione. Stupisce il fatto che ancor oggi, in un mondocaratterizzato dalla velocità e dalla frenesia, adOffida venga praticata la laboriosa e pazientearte del delicato merletto al tombolo.Si tratta di una tradizione molto antica, forserisalente al XV secolo e importata dall’Oriente,praticata con maestria dalle donne offidane spes-so sedute in piccoli gruppi davanti all’usciodi casa.I luoghi degli antichi mestieri sono numerosi inquesta zona del Piceno: a San Benedetto delTronto si segnalano laboratori di restauro, orefi-ceria, ceramica, sartoria, lavorazione della pietrae dei metalli, oltre a cantieri navali, fabbriche direti e funi; la lavorazione del travertino e dellegno è presente a Grottammare e a CupraMarittima, mentre l’artigianato del ferro battu-to caratterizza Montefiore dell’Aso, Lapedonae Petritoli e quello della ceramica Carassai,Monteprandone e soprattutto Montottone,rinomato centro di produzione di terrecotte, oltreche di ferri battuti e rame.Nei numerosi musei di tradizioni popolari dislo-cati lungo l’itinerario sono suggestivi gli allesti-menti con telai e filatoi, a ricordo di un tempo,non troppo lontano, in cui in ogni casa contadinasi tesseva in proprio; non mancano poi torchi eattrezzatura da cantina, a testimonianza dellalunga tradizione vitivinicola di questo territorio.Nel tentativo di rilanciare gli antichi mestieri e letipiche “botteghe”, positivo è l’impegno dell’EnteParco Nazionale dei Monti Sibillini e del Gruppodi Azione Locale.

11SAN BENEDETTO DELTRONTOGROTTAMMARECUPRA MARITTIMA

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Al valore naturalistico delle vicine montagnericche di vegetazione e di stupendi panorami

si associa, in questo percorso, la ricchezza dei benistorico artistici. Da non perdere: Ascoli Piceno, la “città delleduecento torri”, con i tesori custoditi nei numero-si musei e nelle storiche chiese, come quella deiSS. Vincenzo e Anastasio, i silenziosi palazzi, lesplendide piazze, il nobile Battistero ottagonale,l’imponente Duomo (con un prezioso polittico diCarlo Crivelli), l’incantevole Piazza del Popolodove al duecentesco Palazzo dei Capitani siaffianca il celebre Caffè Meletti, splendente di orie decori liberty, la bellissima Chiesa gotica di S.Francesco con l’adiacente Loggia dei Mercanti, ilTeatro storico Ventidio Basso e le antiche testimo-nianze di epoca romana.Meritano una deviazione: Folignano, Castel diLama, Castorano, Spinetoli e Colli delTronto, interessanti per le tradizioni artigianalied enogastronomiche; gli antichi centri diVenarotta, Roccafluvione e Force, che fu unodei primi insediamenti dei monaci Farfensi chequi avviarono la lavorazione del rame.

Da vedere: Comunanza, patria dei tre pittori Ghezzi,che vanta un nucleo storico con vecchie e alte case aschiera a picco sul fiume Aso; MontefalconeAppennino, imponente sulla sommità di una rupe sco-scesa, con interessanti resti di età medievale; SantaVittoria in Matenano, fondata dai monaci di Farfa aiquali si deve la notevole Chiesa di Santa Vittoria; iltipico borgo medievale di Smerillo, con il bel bosco ela “Fessa”, caratteristica spaccatura nella roccia.Da visitare: Amandola con le chiese di S. Agostino edi S. Francesco, la vicina Abbazia dei Santi Ruffino eVitale e il Lago di San Ruffino.Da percorrere: la strada panoramica che conduce nelcuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, tra unasuggestiva corona di monti e il verde dei boschi, eattraversa piccoli paesi come Montefortino, dallestrette vie con case in pietra e la straordinariaPinacoteca, ricca di opere d’arte; Montemonaco, inte-ressante per i resti delle mura e della Rocca ed un pano-rama che spazia a perdita d’occhio; Montegallo, gra-devole località di villeggiatura, e Arquata del Tronto,unico comune d’Italia compreso in due parchi naziona-li (quello dei Monti Sibillini e quello dei Monti dellaLaga), con una superba Rocca medievale. Una sosta adAcquasanta Terme, potrà rivelarsi salutare per le suebenefiche acque sulfuree.

75. Comunanza76. Force77. Amandola

78. Arquata del Tronto79. Montemonaco80. Montefalcone Appennino81. Ascoli Piceno

75 76 77 78 79

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TERAMO

SERVIGLIANO

MALTIGNANO

FOLIGNANOO

PALMIANO

ROCCAFLUVIONE

MONTEGALLO

GROTTAZZOLINAGGMONTEGIORGIOO

MORESCO

RIPATRANSONE

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CARASSAI

MONTELPARO

MONTELEONE DI FERMO

FALERONE

SANT'ANGELO IN PONTANO

PENNA S. GIOVANNI

MONTE S. MARTINO

SMERILLOSMMEM

AMANDOLA

MONTEFORTINO

CASTIGNANO

GUALDO

S. GINESIOOO

ROTELLAOFFIDA

VENAROTTA

ACQUASANTATERME

ARQUATADEL TRONTO

MONTEMONACO

S.S. 76

S.S.

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MOSTRE MERCATOAscoli Piceno: Mercatino dell’antiquaria-to,artigianato artistico e collezionismo,terzo sabato e domenica del mese.Arquata del Tronto: Marrone che passio-ne, mostra mercato prodotti tipici dellamontagna, ultima domenica di ottobre.

MUSEI DELLE TRADIZIONI POPOLARISpinetoli: Museo della Civiltà Contadina c/o oasi La Valle.Amandola: Museo Antropogeografico - Museo della CiviltàContadina.Montelparo: Museo dei Mestieri Ambulanti su Ruote.

RIEVOCAZIONI STORICHEAscoli Piceno: Quintana, luglio e agosto.Amandola: Processione delle canestrelle, agosto.Arquata del Tronto: Alla corte della regina, 19 agosto.Arquata del Tronto (Spelonga): Rievocazione della Battagliadi Lepanto, agosto (ogni tre anni prossima edizione 2013).Arquata del Tronto (Pretare): La rappresentazione della leg-genda delle fate, agosto (ogni tre anni, prossima edizione2012).

PRODOTTI TIPICIMolto conosciute ed ottime sono le olive ascolane, soprattuttonella versione farcita e fritta. Acquasanta Terme,Roccafluvione, Comunanza e Montefortino sono località incui è diffuso il tartufo nero pregiato, Tuber melanosporumVitt, oltre a numerose specie di funghi e castagne. A rischiodi estinzione sono le mele rosa di Amandola e le pere acucuccetta di S. Emidio.Una ristretta fascia di comuni è area di produzione del vinoRosso Piceno Superiore, mentre il liquore d’anice anisetta ètipico di Ascoli Piceno. Nella zona di Arquata del Tronto sisegnala la presenza di numerose carbonaie.

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ASCOLI PICENOFOLIGNANOCASTEL DI LAMACASTORANOSPINETOLICOLLI DEL TRONTOVENAROTTAROCCAFLUVIONEFORCECOMUNANZAMONTEFALCONE APPENNINOSANTA VITTORIA IN MATENANOSMERILLOAMANDOLAMONTEFORTINOMONTEMONACO

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La tradizione della maiolica vanta ad Ascoli Picenoorigini antichissime, come attestano i numerosi

frammenti di epoca italica, romana, altomedievale e lerealizzazioni dei “figuli” (maiolicari) operanti nei secoliXIV-XVI. Dopo un arresto nella produzione, essariprende con nuovo vigore a partire dal 1812, grazie ailavori delle fabbriche Paci e Matricardi che si avvalserodel contributo di autori come Adolfo De Carolis e Brunoda Osimo. Oggi la produzione continua con la manifat-tura M.A.A. (Maioliche Artistiche Ascolane) e grazie allavoro di numerose fabbriche artigianali che si ispiranoal passato. L’antico centro storico è anche animato dallebotteghe degli orafi, degli antiquari, dei restauratori, deifabbri, dei sarti, dei marmisti; è ancor viva la lavora-zione della paglia, mentre ormai in disuso è la secolaretradizione dell’attività cartaria, testimoniatadall’Opificio di Porta Cartara, recentemente restaurato. Minor fortuna ha invece, ai nostri giorni, la lavorazionedel rame, materiale che ebbe una larghissima diffusionesoprattutto sul finire dell’Ottocento quando, concentratiin particolare nella zona di Force e Comunanza, opera-vano una trentina di piccoli laboratori di ramai e calde-rai che svolgevano la loro attività anche in forma ambu-lante nelle case di campagna. Amandola, un tempo notaper l’antica lavorazione della lana e per la tessitura è, dalXVI secolo, un centro dell’artigianato del legno cosìcome Comunanza, Montefortino, Roccafluvione eColli del Tronto.Nella zona di Castel di Lama è notevole la lavora-zione del cuoio.Nella frazione Colle di Arquata del Tronto è ancoraimportante per l’economia locale la produzione di car-bone vegetale. Si tratta di una tecnica che consiste nelsaper trasformare il legno in carbone lasciandolo brucia-re in una struttura che ne impedisce la completa combu-stione. A Colle sopravvive ancora questo antico mestie-re tramandato di generazione in generazione, nonostan-te questa sia un’attività ormai in via di estinzione. Oltrealla tradizione della ceramica, presente anche aFolignano, nell’alta valle del Tronto, e in particolare adAcquasanta Terme, si pratica da secoli la lavorazionedel travertino, materiale che caratterizza la maggiorparte degli edifici ascolani e che viene oggi utilizzato perelementi di arredamento.

12MONTEGALLOARQUATA DEL TRONTOACQUASANTA TERME

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San Benedetto del Tronto (AP)Riviera del Conero (AN)Macerata - Arena SferisterioParco Nazionale dei Monti Sibillini(M. Palazzo Borghese)Villa Potenza (MC) - Resti dell’anticaHelvia Rìcina

Ascoli Piceno - La QuintanaEntroterra marchigianoGenga (AN) - Grotte di FrasassiAncona - Cattedrale di San CiriacoJesi (AN) - Teatro Pergolesi

Loreto (AN) - Piazza della MadonnaUrbino (PU) - Chiesa di San BernardinoAscoli Piceno - Palazzo del CapitanoFermo - DuomoPesaro - Rossini Opera Festival

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PER INFORMAZIONI

CNA MARCHE Confederazione Nazionale dell’Artigianato della Piccola e Media impresaVia Sandro Totti, 4 - 60131 ANCONA

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