Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4....

7
Tweet Tweet 3 8 Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che ama i silenzi quasi più delle parole By Anna D'Amico | Published: 18/06/2014 La richiesta potrebbe suonare strana, ma vi assicuro che ho le mie (buone) ragioni per farla. Vorrei che questa intervista, piuttosto che leggerla, voi possiate ascoltarla come una fiaba. Magari a occhi chiusi, immaginandovi in riva al mare con una conchiglia a farvi da ʻcantastoriaʼ. Capisco non sia unʼidea facile da realizzare, ma perché non provare una volta a lasciarsi andare alla fantasia e a un pizzico dʼinventiva? In fondo è quello che fa da sempre la protagonista di questa intervista “made in culture”, Teresa Porcella, e con risultati decisamente positivi Teresa è una sarda doc, acqua salata nelle vene e un cuore che batte (forte) alla vista delle sue montagne, ha scoperto lʼamore per tutto ciò che è racconto grazie a una famiglia un poʼ speciale e da quel momento la sua vita ha preso la forma di un libro. Se cʼè un mestiere che ha a che fare con i libri, soprattutto per ragazzi, Teresa lo ha fatto. Anzi, se vogliamo proprio essere sinceri, tutti i mestieri che Teresa incontra per la sua strada si trasformano in qualcosa di ʻlibrescoʼ. Tra le sue ultime ʻmagieʼ una libreria, Cuccumeo (in sardo “gufo” o “civetta”), nata dal sodalizio con due socie altrettanto books lovers e premiata come migliore libreria per ragazzi 2014, e la direzione della sezione ragazzi del Festival letterario di Gavoi “Isola delle Storie”. A questo punto, se siete pronti, non resta che chiudere gli occhi e ascoltare. Come si vince il Premio Roberto Denti migliore libreria per ragazzi 2014? Cercando di mantenere una doppia dimensione: quella di servizio al territorio, siamo nati a Firenze come libreria di quartiere; e quella che nasce dal desiderio di allargare i propri confini con una programmazione che preveda la presenza 162 Like Like Send Send Social Cerca To search, type and hit enter Top post E-lettori alle urne: la nuova iniziativa del Forum del Libro "Vele per la cultura": un bando per scrittori aspiranti velisti culturali Peccioli: il paese dove politica, impresa e cultura creano Arte Alla scoperta di Radio Papesse: dove produrre cultura è pura resistenza Post recenti Stati Generali della Cultura: è tempo di rivoluzione (forse) e di un update A Bergamo il solstizio dʼestate è allʼinsegna di Libro = Libro Teresa Porcella e la storia (un poʼ magica) della libraia che ama i silenzi quasi più delle parole HABITAT: un progetto per giovani creativi tra Natura e Arti Dal 4 allʼ11 maggio a Giussano VGE – VideoGame Evolution: quando videogiocando sʼimpara (molto) idee di comunicazione e marketing culturale creative europe eventi I care made in culture news nuove idee home about anna progetto contatti Tweet Tweet 3 0 162 Like Like Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che am... http://www.careaboutculture.it/2014/06/teresa-porcella-e-la-st... 1 di 8 15/07/14 14.45

Transcript of Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4....

Page 1: Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4. 24. · dal 17 al 20 luglio le cave di Crevoladossola, vicino al Lago Maggiore, ...

TweetTweet 3 8

Teresa Porcella e la storia (un po’ magica)della libraia che ama i silenzi quasi piùdelle paroleBy Anna D'Amico | Published: 18/06/2014

La richiesta potrebbe suonarestrana, ma vi assicuro che ho lemie (buone) ragioni per farla.Vorrei che questa intervista,piuttosto che leggerla, voipossiate ascoltarla come unafiaba. Magari a occhi chiusi,immaginandovi in riva al marecon una conchiglia a farvi daʻcantastoriaʼ.

Capisco non sia unʼidea facile darealizzare, ma perché nonprovare una volta a lasciarsiandare alla fantasia e a un

pizzico dʼinventiva?

In fondo è quello che fa da sempre la protagonista di questa intervista “made inculture”, Teresa Porcella, e con risultati decisamente positivi

Teresa è una sarda doc, acqua salata nelle vene e un cuore che batte (forte) allavista delle sue montagne, ha scoperto lʼamore per tutto ciò che è raccontograzie a una famiglia un poʼ speciale e da quel momento la sua vita ha preso laforma di un libro.

Se cʼè un mestiere che ha a che fare con ilibri, soprattutto per ragazzi, Teresa lo hafatto. Anzi, se vogliamo proprio esseresinceri, tutti i mestieri che Teresa incontraper la sua strada si trasformano inqualcosa di ʻlibrescoʼ.

Tra le sue ultime ʻmagieʼ una libreria,Cuccumeo (in sardo “gufo” o “civetta”), natadal sodalizio con due socie altrettanto bookslovers e premiata come migliore libreria perragazzi 2014, e la direzione della sezioneragazzi del Festival letterario di Gavoi“Isola delle Storie”.

A questo punto, se siete pronti, non restache chiudere gli occhi e ascoltare.

Come si vince il Premio Roberto Denti migliore libreria per ragazzi 2014?

Cercando di mantenere una doppia dimensione: quella di servizio al territorio,siamo nati a Firenze come libreria di quartiere; e quella che nasce dal desideriodi allargare i propri confini con una programmazione che preveda la presenza

162LikeLike SendSend

Social

CercaTo search, type and hit enter

Top postE-lettori alle urne: la nuova iniziativa delForum del Libro

"Vele per la cultura": un bando perscrittori aspiranti velisti culturali

Peccioli: il paese dove politica, impresa ecultura creano Arte

Alla scoperta di Radio Papesse: doveprodurre cultura è pura resistenza

Post recentiStati Generali della Cultura: è tempo dirivoluzione (forse) e di un update

A Bergamo il solstizio dʼestate èallʼinsegna di Libro = Libro

Teresa Porcella e la storia (un poʼmagica) della libraia che ama i silenziquasi più delle parole

HABITAT: un progetto per giovani creativitra Natura e Arti

Dal 4 allʼ11 maggio a Giussano VGE –VideoGame Evolution: quandovideogiocando sʼimpara (molto)

idee di comunicazionee marketing culturale

creative europe eventi I care made in culture news nuove idee

home about anna progetto contatti

TweetTweet 3

00

162

LikeLike

Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che am... http://www.careaboutculture.it/2014/06/teresa-porcella-e-la-st...

1 di 8 15/07/14 14.45

Page 2: Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4. 24. · dal 17 al 20 luglio le cave di Crevoladossola, vicino al Lago Maggiore, ...

Web design & development by Care About Culture Team.di autori, illustratori ed esperti che arrivano da tutto il mondo. Lʼobiettivo èproporre incontri di qualità che ci permettano di ampliare il nostro raggio diazione per diventare un centro, noi che siamo nati in una semi-periferia.

“Se cʼè qualcosa che ha a che fare con i libri, qui succede!” è una dellefrasi con cui vi presentate: a cosa si riferisce?

Rappresenta la storia della nascita di questa idea. A me è venuta in menteperché racchiudeva un percorso personale: ho lavorato come editor, scrittrice,organizzatrice di eventi, ho insegnato letteratura per lʼinfanzia allʼuniversità eprogettato e realizzato percorsi di lettura ad alta voce. In pratica mi mancava soloil ruolo di libraia.

Unʼesperienza che si è realizzata nel 2011 grazie al gioco di squadra con duesocie: Elena Cavini, cantante lirica abituata a lavorare con le narrazioni sottoforma musicale, e Bianca Belardinelli, storica dellʼarte impegnata in diversevesti nellʼeditoria per ragazzi. Avevamo iniziato a collaborare allʼinterno diScioglilibro, unʼassociazione di promozione della lettura che avevo fondato nel2005.

Da libraia è cambiato qualcosa nel tuo rapporto con il mondo della lettura?

Il mestiere di libraio è un osservatorio importantissimo, una vera palestra dicomunicazione. Al libraio specializzato nel settore ragazzi capita spesso dileggere a voce alta e di avere a che fare con un lettore collettivo, il suo è unruolo soprattutto di mediatore. Umberto Eco diceva che il libro è una macchinapigra, se qualcuno non la fa partire, sta ferma. Questo ci ricorda che le storiesono sempre per metà di chi le scrive e per metà di chi le legge.

Nella dimensione della lettura individuale, molto intima, esistono dei tempiimprevedibili: cʼè il tempo dellʼabbandono, quello del ritorno, della lettura ripetutae il tutto è scandito da una pulsazione che è quella del battito cardiaco del lettoreche si mette in sintonia con quello dellʼautore.

Nella dimensione della lettura collettiva, invece, cʼè sempre un mediatore, è luiil cuore pulsante che armonizza il ritmo del lettore e dellʼautore. Un interprete chepassa di continuo da una lingua a unʼaltra, sempre in bilico tra intimità edestroflessione. Lʼobiettivo è far leggere tutti come se fossero uno: una sfidadecisamente impegnativa, ma gratificante.

Questa dimensione di lettura collettiva lʼhai scoperta da libraia?

No, molto prima. Ho avuto la fortuna di crescere inuna famiglia di artisti, anche quando non lo eranodi mestiere. Mia zia Nanna, avvocato, da bambinami raccontava a memoria le fiabe di Italo Calvino oquelle dei fratelli Grimm: aveva una capacitànarrativa sconcertante, grazie a lei lʼascolto èdiventato per me uno dei primi piaceri dellavita. Oggi zia Nanna ha 91 anni e continua araccontare storie a nipoti e pronipoti con la stessapassione.

A otto anni, di nascosto da mia madre, ascoltavo iRacconti di mezzanotte su Radio 3: Edgar AllanPoe, Oscar Wilde; e in tv non mi perdevo lecommedie di Gilberto Govi ed Edoardo De Filippo.

Per me il fascino della bella narrazione è sempre stato trasversale: nei generi (hoascoltato e amato molto lʼopera lirica sin da bambina), nei mezzi e anche nellalingua. Il suono della parola mi ha sempre affascinato. Carmelo Bene diceva che

Care About Culture

You like this.

You and 173 others like Care About Culture.

Facebook social plugin

Care About Culture

5 ore fa

dal 17 al 20 luglio le cave di

Crevoladossola, vicino al Lago Maggiore,

ospitano la nuova edizione di "Tones on

the Stones": un festival che risuona ed

emoziona

#musica #festival

http://www.tonesonthestones.it

/it_IT/home

Tags#trendcultura Antonella Agnoli Armando

Massarenti arte bande musicali beni culturaliCalabria care about culturecinema creatività crowdfundingcultura Domenica del Sole 24 Ore EppelaFacebook Fai Firenze fundraising

fundraising culturale Il Sole 24Ore imprenditori Italia Kulturkreis letteraturaLondra Luca De Biase Manifesto della Cultura

Manifesto per lacultura mecenatismo Michelangelo mostre

musei museo musica patrimonio PierLuigi Sacco premio cultura Che Faresostegno alla cultura sponsorizzazioni StatiGenerali della Cultura Stephan Frucht

Steve Jobs teatro Turku Università IULM

FundraisingFund raising school

CrowdfundingEppela

Fund for culture

Kickstarter

MarketingCultural Change

Fondazione Fitzcarraldo

Tafter

Licenza

Care About Culture by Anna D'Amico is

Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che am... http://www.careaboutculture.it/2014/06/teresa-porcella-e-la-st...

2 di 8 15/07/14 14.45

Page 3: Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4. 24. · dal 17 al 20 luglio le cave di Crevoladossola, vicino al Lago Maggiore, ...

“La poesia è voce: scrittura è la sua eco”. Anche io sono convinta che la parolaabbia un corpo sonoro irrinunciabile, e non solo in poesia.

Tutto questo bagaglio di esperienze e suggestioni come si è concretizzatonellʼattività della libreria?

Dopo gli anni trascorsi in giro per lʼItalia a proporre attività di formazione perinsegnanti, genitori e operatori del settore, sentivo il desiderio di creare uncentro culturale in cui il libro potesse anche essere acquistato. Lʼattività divendita è lʼultimo anello della filiera editoriale e occuparsene è stato interessante.Avevo lavorato anni come editor confrontandomi con i colleghi del commerciale,ma riuscire ad avere il riscontro diretto del pubblico e capire se quello che haiimmaginato come progettista funziona, è stato fondamentale. Un punto diosservazione molto “sano”.

A proposito, avete aperto una libreria in un momento decisamente pocopropizio…

Il nostro commercialista continua a dire che abbiamo osato lʼinosabile! E credosia vero… Il problema è che lʼeditoria italiana ha diverse pecche. Innanzituttolʼassetto economico complessivo del Paese, che ha unʼidea di cultura che oscillatra una visione snobistica che vuole che con la cultura NON SI DEBBAMANGIARE (perché vendere cultura è in qualche modo deteriore), e unʼaltra cheritiene che con la cultura NON SI POSSA MANGIARE per definizione, perché èuna cosa noiosa e non interessante.

Stare dentro questo meccanismo e dichiarare che con la cultura si mangia, si famangiare e si sta in salute, non solo mentale e fisica ma anche commerciale, è ilprimo passo per uscire da questa dinamica schizofrenica.

E lo si può fare in due modi: da un lato dimostrando che cʼè un valore che deveessere portato allʼoggettività e quindi fissare regole chiare, come quella dellimite di sconto al 5% imposto in Francia. Solo così la concorrenza è ad armi pari.Io lettore posso decidere se lo sconto mʼinteressa e quindi acquistare in un nonluogo come Amazon, oppure se preferisco avvalermi di servizi personalizzatisulle mie esigenze e scegliere la libreria per i miei acquisti, che è il secondomodo per reagire alla situazione di empasse in cui ci troviamo.

Cuccumeo è una libreria che vive propriosul servizio alla persona. Stiamo attenti aconsigliarti i libri, tracciamo le tue scelte e tioffriamo lʼopportunità di fare incontri chepossono trasmetterti contenutiinteressanti.

Per esempio, da due anni abbiamoorganizzato un ciclo dʼincontri sul temadellʼidentità e delle emozioni destinatisoprattutto ai genitori e condotti dapsicologi. Ogni incontro registra il tuttoesaurito e sono in tanti anche i genitorimaschi, di solito imprendibili…

Come funzionano questi incontri?

Gli psicologi affrontano il tema scelto da un punto di vista teorico, spiegando algenitore come capire lʼemozione che il bambino vive in un determinato momento.Per esempio: se si mostra arrabbiato, si tratta realmente di rabbia o invece ditristezza?

Lʼobiettivo è fornire al genitore delle chiavi di decodifica da utilizzare quando,quello strano oggetto che è tuo figlio, sembra non rispondere ai comandi…

Dopo lʼintervento dello psicologo entro in scena io con una serie di libriselezionati per lʼoccasione, titoli per adulti e bambini, e comincio ad associareallʼemozione di cui abbiamo parlato un libro, spiego come lʼautore la racconta

licensed under a Creative CommonsAttribuzione - Non commerciale - Condividiallo stesso modo 3.0 Italia License.

Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che am... http://www.careaboutculture.it/2014/06/teresa-porcella-e-la-st...

3 di 8 15/07/14 14.45

Page 4: Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4. 24. · dal 17 al 20 luglio le cave di Crevoladossola, vicino al Lago Maggiore, ...

questa emozione oppure come ce la fa provare attraverso la lettura. E faccioanche vedere come leggere o giocare con questi libri.

A questo punto i genitori scoprono di poter avvicinare temi e problemi con unbagaglio teorico utile e con degli strumenti facili da usare: le narrazioni. Lenarrazioni sono strumenti formidabili, hanno unʼincisività e unʼimmediatezzaunica. Non solo.

Sono anche degli ottimi grimaldelli. Un genitore che non sa come affrontare unaquestione, partendo dalla lettura di un libro, può trovare il giusto approccio e, allostesso tempo, sentirsi protetto…

Incontri sold out, un calendario fitto di eventi e tante collaborazioni: avetescoperto la formula magica per una libreria di successo?

Diciamo che allʼinterno di unpiano economico triennale siamonella situazione di tuttalʼimprenditoria italiana ingenerale. Le librerie, comelʼeditoria, soffrono di una cattivaimpostazione strutturale. Il primoproblema è che non esiste unamerce che abbia un margine diguadagno così stretto come illibro. Se io vendo qualunquealtra cosa, ho un margine di almeno il 50%, per i libri arriviamo al 30-35%massimo. È matematicamente impossibile viverci. Questo vuol dire che cʼèqualcosa nella filiera che non funziona.

Lʼaltra problematica è legata alla percentuale altissima che prende ladistribuzione. Ma il vizio dei vizi in Italia è lʼalto tasso di cannibalismo delsettore: i grandi editori sono anche i grandi distributori e questo impedisce chepiccoli e medi librai ed editori possano sopravvivere.

Ma cʼè un dato positivo. In un momento di crisi si sta verificando una sorta dinemesi storica: il piccolo che è vissuto con produzioni di qualità e facendo levasu una clientela di nicchia molto ʻmotivataʼ nellʼacquisto, sta subendo menoripercussioni rispetto ai grandi che continuano a registrare cifre negative su tutti icanali e ambiti (in Italia ormai siamo arrivati a 6000 titoli al mese,unʼiperproduzione patologica). E cʼè da aggiungere che il settore ragazzi èquello che dimostra la maggiore vitalità e anche quello in cui la carta continuaa dimostrarsi vincente rispetto ai nuovi supporti elettronici.

Ci parli del tuo ruolo allʼinterno del Festival di Gavoi “Isole delle Storie”,arrivato alla sua undicesima edizione e in programma dal 4 al 6 luglio?

Sono la responsabile del settore ragazzi da otto anni. Hoiniziato a occuparmi del Festival dalla quarta edizione e tuttoè nato in modo casuale. Il giorno del mio quarantesimocompleanno decisi che volevo cambiare vita e annunciai lamie dimissioni da capoprogetto del settore ragazzi di GiuntiScuola e tornai per qualche giorno a Cagliari, la mia città.

Allʼepoca avevo già fatto qualche esperienzanellʼorganizzazione di eventi e quando casualmente incontraiuna delle persone del direttivo di Gavoi dellʼepoca gliraccontai che da quel momento iniziava la mia vita da liberoprofessionista. Dopo due giorni arrivò la proposta…

Come hai vissuto questo cambio di vita?

È stata unʼesperienza molto bella da subito. Gavoi ha unamagia particolare, la magia tipica dellʼinterno della Sardegna. Spesso di questaregione si ha unʼimmagine stereotipata, quella del mare e delle spiagge, ma nonè così.

La Sardegna è anche e soprattutto il suo interno, con i suoi boschi, i suoisilenzi, la sua dimensione terrestre. E te lo dice una che viene da una città dimare e ha acqua salata nelle vene. Organizzare un festival in un piccolo paese dimontagna, nella Sardegna più nascosta era una grande sfida.

Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che am... http://www.careaboutculture.it/2014/06/teresa-porcella-e-la-st...

4 di 8 15/07/14 14.45

Page 5: Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4. 24. · dal 17 al 20 luglio le cave di Crevoladossola, vicino al Lago Maggiore, ...

E come ci siete riusciti?

Salvaguardando la dimensione intima del luogo, che è quello a cui io tengo piùdi ogni altra cosa, e creando occasioni dʼincontro collettivo che non turbasseroquesto equilibrio.

Il festival di Gavoi non ha il format delle grandi manifestazioni, delle folleoceaniche. A Gavoi le folle sono contenute e questo vuol dire che la dimensioneche predomina è quella dellʼabbraccio, che nasce dal luogo e dallecaratteristiche del festival.

Un lavoro che ha portato i suoi frutti…

Dopo due anni di festival a Gavoi abbiamo vinto il Premio Andersen: è stato unriconoscimento importante. Mettere in relazione chi scrive, chi legge, chi disegna,e quanti lavorano intorno al libro come gli editori e i bibliotecari, mantenendounite la dimensione collettiva e quella intima, è stata la mia scommessapersonale.

Unʼesperienza che mi ha fatto capire che quando una periferia diventa centro,lo diventa in maniera diversa, realizzando qualcosa di veramente difficile. Senasci centro, in fondo, è facile fare il centro…

Come reagiscono gli ospiti a questo approccio?

Quando invitiamo gli autorispecifichiamo che li ospiteremoper lʼintera durata del Festival.Vogliamo che si godano lamanifestazione sotto ogniaspetto, e non solo quando sonocoinvolti in prima persona.

Vogliamo che si creiunʼatmosfera propizia agliincontri e magari alla nascitadi nuovi progetti. Molti incontri fortunati sono nati proprio a Gavoi, siamo unfestival molto ambito! Anche se ci capita di venir visti come eccentrici.

In che senso?

Diciamo che ci piace essere originali. Per esempio, uno degli appuntamenti piùattesi del festival è “Il mirto con lʼautore”. Gli scrittori sono chiamati a loroinsaputa sul palco e ʻcostrettiʼ a raccontare un episodio di vita personale che ha ache fare con una loro mania o fragilità. Se riteniamo il racconto siasufficientemente divertente gli offriamo il bicchiere di mirto, altrimenti niente.

Questo vuol dire che a Gavoi gli autori sono invitati a vivere un momento diverità sulla propria persona, fuori dalla dimensione paludata dellamanifestazione. È un gioco sullʼironia che punta a far uscire dal personaggiolʻuomo.

A proposito di gioco, il tema di questa edizione del festival è “Giochi diparole, parole in gioco”: ci dai qualche anticipazione sul programma?

Tra gli ospiti della sezioneragazzi ci saranno JannaCarioli, bravissima scrittrice perragazzi e autrice televisiva, elʼillustratrice Sonia Maria LucePossentini, vincitrici del PremioPippi 2014 con il libro “Lʼalfabeto

Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che am... http://www.careaboutculture.it/2014/06/teresa-porcella-e-la-st...

5 di 8 15/07/14 14.45

Page 6: Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4. 24. · dal 17 al 20 luglio le cave di Crevoladossola, vicino al Lago Maggiore, ...

dei sentimenti” (Fatatrac). E poiJorge Lujàn, scrittore emusicista argentino, i suoi testihanno ispirato grandi illustratori

e nei suoi spettacoli le parole e le immagini si fondono con la musica con risultatidi grande poesia.

La scrittrice e matematica Chiara Valerio condurrà lʼincontro con LorenzoCecioni, autore di “Un giorno sullʼisola” (Einaudi), scritto insieme alla madreConcita De Gregorio. Tra gli ospiti anche Flavio Manzoni, designer della Ferrari,invitato a parlare della relazione tra editoria per ragazzi e design (sullʼesempio digrandi illustratori e designer come Munari e Mari) ed Elena Baboni di Fatatrac,nella veste sia di scrittrice sia di intervistatrice.

In unʼedizione dedicata al gioco non poteva mancare Carlo Carzan, uno dei piùgrandi ludologi italiani, con lui seguiremo e mapperemo in maniera moltooriginale i mondiali di calcio. Santo Pappalardo e Roberta Balestruccilavoreranno invece con i ragazzi di Gavoi organizzando dei laboratori diillustrazione e di stop motion. E poi ci saranno i super creativi Blu Sole.

Quale sarà la vostra location?

La scuola elementare di Gavoi,dove lʼanno scorso abbiamoridipinto alcune aule, il cortile sitrasformerà in circo e così via…

Per il festival tutto il paese si dàun gran da fare, senza badare airuoli. Basti pensare che lasegreteria della manifestazione èanche il vicesindaco, ma in queigiorni è solo parte dello staff.

Parliamo un poʼ della tua famiglia e di un biglietto in latino che tuo padre tiha fatto trovare poche settimane fa a casa al tuo ritorno a Cagliari…

Mio padre è meravigliosamente capace di parlare in latino come in italiano. È unfilosofo novantenne, ora in pensione. A 14 anni gli chiesi un libro di Dostoevskij emi fece la prima dedica in latino, poi ha proseguito e alle dediche ha aggiuntoanche dei ritratti che abbiamo pubblicato in un libro. Eʼ stato capace anche ditradurre in latino alcuni proverbi sardi, una cosa molto divertente. Quando vuoleprenderci in giro sostiene che il latino abbia una sua indiscutibile eleganza.

Mamma ha avuto 7 figli (e 10 gravidanze), io sono lʼultima. Quando ero piccoladecise di iscriversi allʼuniversità e di laurearsi in teologia. È stata una delleprime donne ad avere una cattedra di religione, quando cʼerano solo preti in quelruolo. Mio padre si divertiva a presentarsi come il marito dellʼinsegnante direligione e osservare lo stupore che suscitava nelle persone.

Cosa ti porti dentro della tua Sardegna?

Il valore del silenzio. Scherzando, dico spesso che siamo ʻsardo-mutiʼ. LaSardegna è una terra in cui il silenzio è una componente primaria: non sipossono amare le parole se non si ama il silenzio. Un artista catalano diceche il silenzio è lʼoriginale, le parole sono la copia. Io credo che il silenzio sia lacapacità di tenere la densità del senso e lʼho imparato dalle persone che mi sonostate accanto.

Mio padre, per esempio, parlavacon grandi silenzi e rispettava ilsilenzio degli altri. Erano silenziin cui percepivi non il distacco,

Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che am... http://www.careaboutculture.it/2014/06/teresa-porcella-e-la-st...

6 di 8 15/07/14 14.45

Page 7: Anteprima di “Teresa Porcella e la storia (un po’ magica ... - Isola delle … · 2015. 4. 24. · dal 17 al 20 luglio le cave di Crevoladossola, vicino al Lago Maggiore, ...

8

« HABITAT: un progetto per giovanicreativi tra Natura e Arti

A Bergamo il solstizio dʼestate èallʼinsegna di Libro = Libro »

ma il bisogno diconcentrazione. Ancora adessocerco spesso dei luoghi disilenzio dove sentire di nuovoquesta sensazione, ma in unacittà come Firenze non è facile. Mi manca molto il silenzio del mare, un silenziodiverso da tutti gli altri.

Prossimo sogno da tirare fuori dal cassetto?

Ho ripreso a suonare la chitarra e cantare. La nuova sfida è dare spazio nellamia vita a una cosa a cui avevo rinunciato.

Ma la musica non è unʼattività troppo rumorosa per unʼamante del silenziocome te?

Non proprio. La musica è fondamentalmente gestione del silenzio, nasceproprio da lì. Il silenzio in musica ha un valore enorme, fondamentale, come ilbianco per chi dipinge…

A questo punto lʼintervista è finita e potete riaprire gli occhi. Dite la verità, nonsentite anche voi lʼirrefrenabile voglia di tuffarvi in un mare (silenzioso) di libri?Grazie Teresa

This entry was posted in made in culture and tagged Blu Sole, Carlo Carzan, editoria perragazzi, Elena Baboni, Festival di Gavoi "Isola delle storie", Flavio Manzoni, Janna Carioli,Jorge Lujàn, Libreria Cuccumeo, Lorenzo Cecioni, Premio Amdersen, Premio Roberto Denti,Roberta Balestrucci, Santo Pappalardo, Teresa Porcella. Bookmark the permalink. Post acomment or leave a trackback: Trackback URL.

Puoi essere interessato anche a:

Un bando per scrittoriaspiranti velisti culturali

Stati Generali dellaCultura: è tempo di

rivoluzione (forse) e di unupdate

Dal 4 all'11 maggio aGiussano VGE -

VideoGame Evolution:quando videogiocando

s'impara (molto)

Name * Email *

Post a Comment

Your email is never published nor shared. Required fields are marked *

Website

Comment

Teresa Porcella e la storia (un po’ magica) della libraia che am... http://www.careaboutculture.it/2014/06/teresa-porcella-e-la-st...

7 di 8 15/07/14 14.45