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Ch a bod Annuario del Convitto Regionale di Aosta 2016-2017

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Annuario del Convitto Regionale

di Aosta

2016-2017

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sommario

Le Elementari 4

Le Medie 14

Le Superiori 24

Convittricie Convittori 32

Un anno di studioLa meglio gioventù 40

InterculturaVado, vivo e torno 48

Un anno di sportL’eterno movimento 52

Convittiadi 58

Un anno di giteOggi qui domani là 62

Arte, musica e teatro 70

Un anno di feste 76

Photo gallerydel personale 78

Come anatre in volodi Nello Notari 82

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QUI COMINCIA L’AVVENTURA

Elementari: crescendo s’impara

Accogliere – a organico invariato – un numero di iscritti in continua cresci-ta senza minimamente rinunciare alla

qualità e varietà dei servizi offerti: è l’ardi-ta scommessa vinta anche quest’anno dal team di sette educatori alla guida delle altrettante megasquadre della Primaria. E se già avevamo gridato al miracolo per i 114 allievi totalizzati dodici mesi fa, per salutare l’attuale record di 129 iscrizioni – che saliranno addirittura a 135 nel 2017/’18 – confessiamo di avere ormai esau-rito il nostro repertorio di frasi entusiastiche di rito. Sono ben 21, in particolare, i piccoli

semiconvittori che il 12 settembre scorso han-no debuttato in Prima Elementare sotto le amorevoli ali di Antonella Schiavello (Aosta, 6 maggio 1971), laureata in Scienze dell’Edu-cazione, presenza evergreen del settore della Pri-maria fin da quando – nel 2006 – ha fatto il suo ingresso in ruolo nello Chabod dopo una lunga esperienza come operatrice di sostegno. Sempre 21 sono gli allievi che compongono il gruppo di Seconda Elementare segui-to dal Dottore in Lettere, Filosofia e Storia Antica Marco Mathamel (Aosta, 3 ottobre 1982), alla sua seconda supplenza nella Pri-maria dopo tre incarichi annuali coi semi-convittori della Secondaria di primo grado. A guidare i 19 bambini di Terza è invece Di-dier Pascal (Aosta, 30 agosto 1984), laureato in Scienze dell’Educazione, da sei anni in carica come supplente dapprima nel settore delle Medie e poi – dal 2012 – stabilmente nelle Elementari. Quanto alla titolare della Quarta Squadra, Roberta Fiorenzani (Aosta, 29 ottobre 1970), laureata in Scienze e Tecniche Pedagogiche, tra il 2000 e il 2003 ha lavorato in Convitto in qua-lità di operatrice di sostegno per poi rientrarvi sette anni dopo come educatrice di ruolo, met-tendo solide radici nel comparto della Primaria. A detenere però la palma indiscussa di vetera-na del nostro settore baby – dove ha esordito

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LE ELEMENTARI

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come educatrice di ruolo nel 2006 dopo set-te supplenze annuali – è Cinzia Mauro (Ao-sta, 24 settembre 1968), attualmente alla guida di una squadra – la Quinta – composta da 18 alunni della quarta classe. Nel suo curriculum professionale pre-Chabod spiccano otto anni di servizio come insegnante di religione nelle scuole del Capoluogo e una feconda – e mai interrotta – attività di giornalista e pubblici-sta per diverse testate locali tra cui Il Corsivo. È invece trascorso un lustro da quando Fla-via Mandalari (Aosta, 1° settembre 1979), reduce da un anno di supplenza alle Me-die, iniziò la sua avventura nel team del-la Primaria con un gruppo di “primini” che il prossimo giugno – ah, come vola il tem-po! – conseguiranno la Licenza Elementare. Al termine di un suo ennesimo ciclo quin-

quennale – coi suoi ben 18 allievi della VII Squadra – è giunto anche Alessandro Pe-ruzzi (Roma, 24 luglio 1963), da oltre tre de-cadi irriducibile portabandiera di quello che, numeri alla mano, si può senza alcun dubbio considerare il settore di maggior successo del nostro Istituto. Maestro d’Arte, un diploma di laurea come Esperto di Didattica Applica-ta alle nuove tecnologie conseguito a Torino, ricopre da sempre il ruolo di pontifex maxi-mus dell’Aula di Informatica del primo piano. Quanto agli innumerevoli progetti che i Fab 7 della Primaria hanno messo in campo nel corso dell’ultimo anno, potete trovarne un dettagliato e illustratissimo resoconto sud-diviso nei vari capitoli tematici – su gite, fe-ste, spettacoli, attività sportive e quant’altro – che compongono questo ricco annuario…

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LE ELEMENTARI

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Lucrezia Bich Paolo Circi Guido Maria Corti Rebecca Fazzari Amélie Girod Francesco Henriod Lorenzo Herin Alexander Herrera Maximilian King Matilde Lemma Luca Lenta José Lillaz Giacomo Meucci Giulia Monegro Veras Luca Nigra Adele Olivero Nicolas Paonessa Federico Preziosa Francesca Serio Leon Sitta Antonella Vargas Vela

Educatrice: Antonella Schiavello

I SQUADRA I ELEMENTARE

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LE ELEMENTARI

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II SQUADRA II ELEMENTARE

Sebastian Amadei Daya Ariu Laura Berger Linda Dolanti Eloise Favre Andrea Michelle Gadina Elettra Ghinazzi Federico Giannini Stefano Lai Filippo Malacarne Luca Menegatti Nicolas Meloni Pietro Mercanti Matteo Molino Clarissa Palmisano Lorenzo Pasquali Leon Plano Giovanni Ronzio Sofia Ruvidi Federico Santi Dalila Volpone

Educatore: Marco Mathamel

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LE ELEMENTARI

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III SQUADRA

III ELEMENTAREClaire Andruet Arianna Averone Marie-Stella Bhar Aimée Bo Chiara Calvone Andrea Cintori Franco Foletto Samuele Fusero Lorenzo Gilardi Erik Henriod Elettra Joyeusaz Bryan Maggi Gioele Merli Serena Merli Anita Olivero Matteo Racila Arianna Salvadori Sofia Sorbara Matteo Zanzi

Educatore: Didier Pascal

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LE ELEMENTARI

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Vittoria Baratti Aurora Bianchini Red Bushati Remi Bushati Daniele Canuto Jacopo China-Bino Daniele Dellarole Houda El Meskaoui Emanuel Fazari Clara Ferraris Margot Gabrielli Maja King Gaia Mancuso Bianca Mantelli Pietro Natrella Stella Peruzzi Hermes Plano Niccolò Santoro Tommaso Vestena Francesco Vlasa

IV SQUADRA III ELEMENTARE

Educatrice: Roberta Fiorenzani

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LE ELEMENTARI

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Francesco BellottoLuca BoccatoCloe BonomoLinda BrédyGiulia CapobiancoArianna GhineaElena GrisentiAndrea JordaneyLuca MancusoSamir Metoui NunezAdam MoutawakilNancy Oreiller BalDonato PalumboIlenia PanellaAnna PerinoDavide SchenaFederica SerioValeria Vargas Vela

V SQUADRA

IV ELEMENTARE

Educatrice: Cinzia Mauro

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LE ELEMENTARI

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Dharma Arrigo Barbara Averone Lisa Bertello Lorenzo Corso Sofia Ferraris Giulia Foletto Vasco Gazzola Nicolas Girod Jasmine Laurella Pietro Meggiolaro Emily Pascarella Sofia Vestena

VI SQUADRA V ELEMENTARE

Educatrice: Flavia Mandalari

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LE ELEMENTARI

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Miriam Avezzano Alizée Bo Andrea Calvone Daniele Cama Pietro Canova Luca Cerrato Sara Cigagna Emma Girardi Henkli Lami Nicole Louvin Matteo Mazzocchi Matilde Natrella Edwin Pinacoli Chatillard Pietro Planaz Matteo Santi Xavier Scala Antonino Trovato Morgan Volpone

VII SQUADRA V ELEMENTARE

Educatore: Alessandro Peruzzi

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Quelli della Secondaria di I Grado

LE MEDIE DELLA CONCORDIA

Numeri sostanzialmente stabili rispetto a un anno fa – 103 alunni che saliranno a 109 nel 2017/’18 – per un settore nel

quale le iscrizioni sono quasi triplicate nel giro di poco più di un decennio. Il successo riscosso dalle nostre magnifiche 7 squadre delle Medie ha tutta una serie di buone ragioni: la quotidiana certezza di un ottimo pranzo in refettorio, la ricca offerta di attività ludiche, culturali e sportive, il gioioso senso di appartenenza che la vita di gruppo infon-de nei ragazzi e – last but not least – il quotidiano aiuto nelle ore di studio da parte degli educatori. Che qui di seguito vi presentiamo uno a uno.

Alla guida dei 15 allievi di Prima Media del-l’VIII Squadra troviamo Stefania Fazari (Ao-sta, 3 novembre 1981), Diploma Magistrale, studi universitari nelle facoltà di Ingegneria Elettro-nica e di Scienze della Formazione Primaria dell’Ateneo aostano, un decennio di esperienza come maestra elementare, al suo primo incarico effettivo in Convitto dopo l’assenza per materni-tà dell’anno scorso nel corso del quale la carica di supplente in sua vece toccò ad Alessandro Fontanelle (Aosta, 8 gennaio 1982), attual-mente al timone di una Squadra – la Decima – composta da 15 allievi di Prima e Seconda. Due volte laureato (in Scienze della Comuni-cazione a Milano e in Scienze dell’Educazione ad Aosta), al suo quarto incarico annuale sempre nel settore delle Medie, ricopre la carica di Asses-sore all’Istruzione nel Comune di Saint-Pierre. Novità anche per quanto riguarda la conduzione a quattro mani della nona squadra (14 allievi di Prima Media) che vede Eugenio Torrione alternarsi in part time non più con Jessica Ca-sarotto – della quale parleremo a breve – ma con la new entry Maura Sacchetto (Aosta, 22 giugno 1974), laureata in Scienze dell’Edu-cazione ad Aosta e con un ventennio di espe-rienze professionali alle spalle come educatrice negli asili nido e nelle comunità psichiatriche. Quanto al carismatico Eugenio (Aosta, 10 apri-

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LE MEDIE

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le 1961), che cos’altro dire che già non abbiate già letto e riletto negli annuari passati? Matu-rità Classica, una laurea in Scienze dell’Educa-zione, presidente e fondatore della Cooperativa Indaco, ha debuttato nel team educativo dello Chabod nel lontano 1989 tenendo a battesi-mo il settore semiconvittuale delle Superiori. Alla guida dell’XI Squadra di Seconda Media (in sostituzione di Nadia Parrello, diventata mamma il 14 ottobre scorso del piccolo Lo-renzo) troviamo invece la 28enne aostana Jes-sica Casarotto, diverse esperienze al suo at-tivo come supplente nella Scuola Materna ed educatrice di sostegno, alla sua prima nomina a tempo pieno in Convitto dopo la prece-dente annata condivisa fifty fifty con Torrione. Giunto al traguardo della sua decima supplen-za annuale, Gabriele Busa (Aosta, 16 ottobre 1982) rinsalda il suo indissolubile legame col

settore delle Medie capitanando i 17 allievi di Seconda e Terza della XII Squadra, men-tre i 16 ragazzi di Seconda e Terza Media della XIII Squadra sono appannaggio della veterana Claudia Giovinazzo (Aosta, 11 maggio 1973), due volte diplomata (in Ragioneria e alle Ma-gistrali rispettivamente nel ’92 e nel 2000) e da 14 anni in ruolo nel nostro personale educativo. E per finire… beati gli ultimi se saranno i pri-mi ad andare in pensione: alla fine del 2017, infatti, Guido Pallais si congederà dai suoi alunni e dai colleghi dello Chabod per goder-si la meritata quiescenza dopo una quasi qua-rantennale carriera iniziata come geometra professionista (per 17 anni), proseguita come insegnante di matematica ed educazione tec-nica nelle Scuole Medie della Valdigne per poi concludersi con una quindicina di sup-plenze annuali in Convitto dal 2002 ad oggi

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LE MEDIE

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Educatrice:Stefania Fazari

Caroline BharManuel BochCéline ChentreFrancesco ChiodoJessica Dal DossoBrendon DedjaAurora Di VincenzoAmanda Duguez SantoyoKawlar EzzemmalNicolò FiouJulien JacquemodNicholas Lo TufoMargherita MazzocchiRiccardo PorregaDaniele RollandozHamza SarhaneEmma Taldo

VIII SQUADRA

I MEDIA

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LE MEDIE

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Giorgia BonomoMichel CampierEmma CasarottoGiada DurelloLorenzo GastaldoAlessandro GiangrassoVeronica ImpieriChristian PalombizioMarcello PesaAlessandro PicaMattia PolinGiulia Polo GravaLeonardo RosaCecilia Simoncini

IX SQUADRA

I MEDIA

Educatori: Eugenio Torrione Maura Sacchetto

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LE MEDIE

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Camilla AngioliniEdoardo BichEmile CapobiancoDenis CeloriaLorenzo CintoriEdoardo Di FrancescoArianna FavettoMartina FazioJérémy GranatoLeonardo MonegatoVittorio Scarpari

II MEDIA

Cheyenne AlaimoEmile BurgayDaniel CaoValentina Tomada

X SQUADRA

I MEDIA

Educatore: Alessandro Fontanelle

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LE MEDIE

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André AnglesioEmanuele AvezzanoMathieu ChentreChiara Di CaprioShasa GippazAlyzée LauriSharon LucàSamuele MasoniSacha MeloniMyriam MombelliErin ZanellaMartin Yago Zerbi

XI SQUADRA

II MEDIA

Educatrice:Jesssica Casarotto

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LE MEDIE

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Sami AbsaouiAmélie ArlianFilippo CauNicole GiangrassoMarta MazzocchiAgnese MonteleoneNina Carla ParriniMichel PicchiottinoGema Victoria ValleyoLorehlay Reye De Los Santos

III MEDIA

Alex BinelMarta CanutoAlessio GalloMatteo ImpieriAlister NovieroAdam SerhanCarlotta Vermondi

XII SQUADRA

II MEDIA

Educatore: Gabriele Busa

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LE MEDIE

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Francesco BechiniViola BezzoMarie-Angélique BharAlessandra CervoneSabrina DesandréFederica Di SommaLucia LeoAndrea LestoNicholas LunardiMaria Pia MacrìVlada Racila

XIII SQUADRA

III MEDIA

Educatore: Guido Pallais

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LE MEDIE

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Bin Bin ShiSamuele Masoni

III MEDIA

Chiara CorsoEmilie FavreMaya FazzalariCamilla GazzolaRebecca LasiClaire MercantiMargot PanontMargot PelluAngelo PeruzziGreta PicaRiccardo RizzoFilippo SandriJean-Marc SaviozElena SorbaraAlessio Tamone

XIV SQUADRA

II MEDIA

Educatrice:Claudia Giovinazzo

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Era l’ormai lontano 1989 quando il settore dei semiconvittori della Secondaria di secondo grado fece il suo timido esordio nello Cha-

bod con un pioneristico gruppo sperimentale di una ventina di ragazze e ragazzi sotto la guida già allo-ra esperta di Eugenio Torrione. Ebbene, in meno di tre decenni quei numeri si sono più che quin-tuplicati fino a raggiungere l’attuale record di 122 alunni suddivisi in quattro imponenti squadroni. E se – ahinoi – nelle foto di queste pagine le com-pagini non appaiono quasi mai al completo, ciò è dovuto al fatto che, nella babele di rientri pomeri-diani che caratterizza gli orari settimanali dei dif-

PRIMI INTER PARES

L’armata vincente delle Superiori

ferenti Istituti delle Superiori, riunire contempo-raneamente davanti a un obiettivo tutti gli allievi di ogni gruppo è un’impresa pressoché disperata. Per fortuna – in questo inarrestabile e vitalis-simo trantran quotidiano di studenti che ar-rivano, pranzano, giocano, studiano & vanno – brillano come rassicuranti stelle fisse i 5 edu-catori ormai da parecchi anni di casa nel setto-re: nomi e volti ben noti a parecchi di voi, ma meritevoli di essere (ri)presentati uno a uno…Ad alternarsi in part time al timone della XV Squadra - comprendente 25 allievi dei Licei Classico, Scientifico e Musicale – sono Pier Pa-olo Beneforti e Domenico Rocca. Il primo (Aosta, 24 ottobre 1963), laureato in Giurispru-denza e con un ricco curriculum professionale all’attivo prima come controllore presso il Ca-sino di Saint-Vincent e poi operatore turisti-co, festeggia quest’anno il suo ‘primo’ quarto di secolo come educatore di ruolo nello Chabod. Nato a Tiriolo (CZ) il 22 gennaio 1961, Dome-nico Rocca ha invece iniziato la sua avventura educativa in Convitto come supplente nel 1986 per poi entrare stabilmente nel nostro organico 15 anni dopo, ma ha alle sue spalle anche una serie di attività lavorative più che mai eterogenee: grafico, fumettista, docente in corsi di informatica nonché storico d.j. nelle discoteche più à la page della Valle. Quanto a Manuela Tondella (Aosta, 15 marzo

Studenti della XVI Squadra

in relax (sopra) e, nella pagina a fianco, Jérôme

Romano, medaglia d’oro nei 1500 metri di corsa campestre nell’edizione 2016 delle Convittiadi.

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LE SUPERIORI

1969), gran condottiera del plotone di 28 alun-ni – per lo più iscritti a Istituti Tecnici e Pro-fessionali – della XVI Squadra, dopo la Matu-rità Classica ha lavorato per una decina di anni come operatrice di sostegno tra scuole, Convitto, piscine e centri estivi fino all’ingresso in ruolo – datato 2008 – nel nostro personale educativo. L’altra lady del settore è Erika Iamonte (Ao-sta, 19 luglio 1971), laureata in Lingue Moder-ne, assunta nove anni fa come educatrice di ruolo nello Chabod dopo svariate supplenze annuali e un’ancor precedente serie di incarichi – a par-tire dal 1991 – come operatrice di sostegno in varie scuole e nello stesso Convitto. Saldamente sua è la cattedra della XVII Squadra in cui figu-rano 24 alunni frequentanti per lo più Ragio-neria, Istituto per Geometri e Liceo Artistico. Per lo più iscritti ai vari Licei ex-Magistrali (Scienze Umane, Scienze Applicate, Linguistico e

Socio-economico) sono, infine, i 28 allievi della XVIII Squadra guidata da Marco Goresi. Nato a Roma il 2 febbraio 1961 ma aostano di ado-zione dall’età di 14 anni, Maturità Classica, studi di Giurisprudenza interrotti a pochi esami dalla laurea, è entrato in ruolo nel personale educati-vo dello Chabod nel 2001 dopo tre lustri di sup-plenze annuali. Coach delle nostre formazioni di pallavolo, condivide da sempre col collega Luca Alladio il ruolo di carismatico patron dell’annua-le missione-Convittiadi dei ragazzi di via Crétier. Non va assolutamente dimenticato, infine, il fondamentale contributo umano e professio-nale offerto – in questa fascia semiconvittuale più ancora che negli altri settori – dagli edu-catori di sostegno, una folta rappresentanza dei quali appare coi rispettivi allievi nelle foto di Ihssane Lafkahii sparse in queste pagine…

Salvatore Cacciatore e il suo Gabibbo

tra le due educatrici Cristina Gilardi

e Manuela Tondella.

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LE SUPERIORI

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Pietro Autelitano I Liceo Musicale

Gabriele Averone IV Ginnasio

Sara Bastajib III Liceo Classico

Alison Beneyton I Liceo Scientifico Fisica

Edoardo Bordon IV Liceo Scientifico

Raphael Bosonin IV Liceo Scientifico

Edoardo Canonico III Liceo Scienze applicate

Lorenzo Casarotto III Liceo Scientifico

Martina Celesia II Liceo Musicale

Luca Chapellu IV ITCG IT

Francesco Chéraz III Liceo Scientifico

Gabriele Chiodarelli I Liceo Musicale

Fabio Ciavorella I Liceo Scientifico Fisica

Davide Croatto II Liceo Scientifico Fisica

Luca Di Gregorio I Liceo Classico

Matteo Ferrante V Liceo Scientifico

Brigitte Hugonin III Liceo Artistico

Letizia Iacopetti V Ginnasio

Samuele Francesco Merli V Liceo Scientifico

Alessandro Pacchiodi IV Liceo Scientifico

Roberto Carlos Pina Barros V Liceo Scientifico

Sylvie Salussolia III Liceo Scienze Applicate

Federico Schena I Liceo Scientifico Fisica

Faye SeyniII Liceo Scienze Applicate

Sara Spinella Liceo Scienze Naturali

Yannick Vallet II Liceo Musicale

XV SQUADRA

Educatori: Pier Paolo Beneforti Domenico Rocca

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LE SUPERIORI

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Elody ApricoI ITPR Turistico

Zakaria AsmarIV ITPR Turistico

Fabio Artale II ITPR Elettronico

Sabrina Blanco IV ITPR Turistico

Salvatore Cacciatore IV Liceo Artistico

Martina Calipari V ITPR Turistico

Chiara Chuc I ITPR Turistico

Herman ClavelIII ITPR Elettronico

Asia FrisonIV ITPR Turistico

Mathieu GhignoneI ITPR Elettronico

Mariem GhodhbaniI Liceo Artistico

Anthony GrassoI ITPR Tursitico

Carola MeloniI Liceo Artistico

Sofia MontagnanaI Liceo Artistico

Giorgia MonteleoneI ITPR Turistico

Alice OrsièresI ITPR Turistico

Matteo OrsièresII ITPR Elettronico

Giada PalmetoII ITPR Sociale

Asia PernigottoI Liceo Artistico

Alessia ProchiloV ITPR Turistico

Giulia ProchiloIV ITPR Turistico

Alberto RabellinoIV ITPR Turistico

Cheyenne RomeoI Liceo Artistico

Eleonora SerponeV ITPR Turistico

Giulia StancatoIII ITPR Turistico

Mathieu Turcotti BoninIII ITPR Turistico

Alice ValletII ITPR Sociale

Mattia VaudanII ITPR Sociale

XVI SQUADRA

Educatrice:Manuela Tondella

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LE SUPERIORI

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Simone AnselmiIV ITCG AFM

Luisella AugelloII Liceo Artistico

Cécile BaraillerII Liceo Artistico

Elisabetta BassiIII Liceo Artistico

Mattia BechiniIV Liceo Artistico

Jacopo BelgioII ITCG IT

Simone BelgioI ITCG IT

Daniele BertoneI ITCG IT

Alex BesenvalIII Liceo Artistico

Michael ClavelII ITCG IT

Enrico Di FrancescoIII ITCG IT

Fabrizio DolantiIII ITCG IT

Soufiane FakirIII ITCG AFM

Paolo FannyIV ITCG CAT

Lorenzo GuatteriV ITCG IT

Samuele LaiI ITCG CAT

Jennifer Morin FrometaII ITCG AFM

Mattia PasqualottoIII ITCG AFM

João Carlos Pina BarrosIII Liceo Artistico

Rita Roberta RiccioIII Liceo Artistico

Jérôme RomanoIII ITCG AFM

Alex VaudanII Liceo Artistico

Mathieu VicquéryV ITCG IT

Annalisa VuillermozV ITCG IT

XVII SQUADRA

Educatrice:Erika Iamonte

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LE SUPERIORI

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Educatore: Marco Goresi

Michelle Ayassa I Liceo Scienze Umane

Andrea AzzaroliI ITCG IT

Davide Bruzzese MuracaIII Liceo Socio-Economico

Eleonora CaoI Liceo Socio-Economico

Matteo D’AprileI ITCG IT

Marta DolantiIII Liceo Socio-Economico

Omayma El HashimiI Liceo Socio-Economico

Samira FannanIV Liceo Scienze Applicate

Soad FannanIV Liceo Scienze Applicate

Alessia FavettoIII Liceo Scienze Umane

Rahma GhodhbaniI Liceo Scienze Applicate

Giulia GrazianiI Liceo Scienze Umane

Martina GregoriniII Liceo Linguistico

Jérôme JoyeusazI Liceo Scienze Applicate

Stefano LombardI Liceo Scienze Applicate

Andreea Roxana MateiV ITCG

Christel MeloniI Liceo Scienze Umane

Matteo MolinaroI ITCG AFM

Simone MombelliI ITCG IT

Valentina NdojaV Liceo Scienze Umane

Mattia PersonnettazIII Liceo Scienze Umane

Filippo PeteyI Liceo Scienze Applicate

Erika ProchiloV ITPR Turistico

Giulia RiccioIII Liceo Scientifico

Gaia SpinellaI Liceo Scienze Applicate

Carol VaudanIII Liceo Scienze Umane

Martina VeveyV Liceo Socio-Economico

XVIII SQUADRA

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LE SUPERIORI

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Da sinistra partendo dall’alto, alcuni educatori coi rispettivi allievi: Patrick De Stefani e Daniele Bertone, Edith Cossavella con Sarah Bastajib, Giorgio Fossati e Luca Chapellu,Elisabetta Grande e Lorenzo Guatteri.In basso a sinistra, il supplente Alessio Desandré, gettonatissima new entry educativa di quest’anno.

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SISTERS & BROTHERS

Convittrici e convittori: è bello stare insieme

F inalmente qualcosa si appresta a muoversi in un settore – quello convittuale – il cui potenziale di crescita ha dovuto fino

a oggi fare i conti coi limiti di ricettività della nostra pur ampia e capiente struttura: un tet-to massimo di 40 presenze nell’ala femminile e 60 in quella maschile, con buona pace del-

le decine di aspiranti convittrici e convittori relegati in lista di attesa. La soluzione per su-perare questo annoso empasse non poteva che uscire dalla mente vulcanica di messer Nello Notari: due nuove camere – una doppia e una tripla – saranno approntate nel corso dell’esta-te ricavandole dall’attuale studio di Erika Ia-monte che, pertanto, dall’ala orientale del terzo piano si trasferirà con i ragazzi della sua XVI Squadra nell’aula più a est del primo piano at-tualmente occupata dalla I Elementare. E altri due posti letto si aggiungeranno da settembre – senza comfort ferire – nelle camere 128 e 129 dell’entresol sottostante alla segreteria, innalzan-do così a quota 107 (65 boys + 42 girls) il nu-mero delle iscrizioni accoglibili per il 2017/’18. Nessun cambiamento, al contrario, si profi-la all’orizzonte per quanto riguarda la com-posizione della collaudatissima équipe di 5 educatrici e 9 educatori che dalla domeni-ca sera al primo pomeriggio del sabato si av-vicendano alla guida dei tre gruppi – flu-idamente sinergici e comunicanti tra loro – in cui è suddivisa l’imponente community. L’amato decano della XIX Squadra – attual-mente composta da 21 ragazzi di I e II Supe-riore – è Daniele Pascal (Aosta, 28 maggio 1956), Diploma Magistrale, da ben 41 anni tra le colonne portanti del nostro personale edu-

Poker di maturandi: sopra, Irene Sottile ed

Erika Follis; nel paginone

a fianco, Jacopo Béchaz e Samuele Belfrond.

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CONVITTRICIE CONVITTORI

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Educatori: Luca AlladioLoris BiazzettiDavid BrendolanDaniele PascalStefano Scherma

cativo. A seguirlo per anzianità di servizio è Loris Biazzetti (Aosta, 8 gennaio 1960), Maturità Classica, entrato in ruolo nel gen-naio 1985 dopo un quadriennio di brevi sup-plenze alternate alle più svariate occupazioni precarie (grafico e magazziniere in una Casa Editrice, commesso archivista all’Inail, ama-nuense per attestati in gotico, facchino ai piani in un hôtel, assistente nelle colonie estive…). Quanto al Maestro d’Arte David Brendolan, che divide equamente il suo orario settimanale tra i due piani del Convitto maschile, questo 2017 segna per lui un doppio importante traguardo: il 25° anniversario del suo ingresso in ruolo nello Chabod e le 50 candeline che spegnerà – in forma a dir poco smagliante – il prossimo 15 ottobre. Altro fedelissimo dell’ala Convittori è Stefa-no Scherma (Aosta, 15 agosto 1969): laureato in Scienze Politiche con una tesi sulle dittature argentine, svariate esperienze professionali alle spalle come animatore in centri estivi ed edu-catori in comunità di recupero, è entrato stabil-mente a far parte del nostro personale educativo nel 2001 dopo una quinquennale gavetta come supplente. Le sue passioni: i viaggi e la fotografia. E Luca Alladio? Nato a Rivoli il 14 luglio 1972, una laurea in Lettere Moderne consegui-

ta a Torino, un glorioso pedigree di affermazioni agonistiche a livello internazionale nel ciclismo e nel winter triathlon, ha esordito nello Chabod come supplente nel 2005 entrandovi in ruo-lo un triennio dopo. Storico coordinatore del Progetto Convittiadi, ricopre da anni l’incari-co di addetto alla Sicurezza del nostro Istituto.

Tra gli educatori della XX Squadra – quella degli studenti over 16 – la palma di veterano spetta di diritto ad Alessan-

dro Bonetti. Aostano, laureato in Scienze Po-litiche, in ruolo nello Chabod dai primi anni Ottanta, è da sempre uno dei nostri più appas-sionati promotori di gettonatissime proposte sportive (i tornei di calcio convittori-educato-ri, le lezioni di boxe e fitboxe del lunedì sera in palestra…) e ludiche (il corso di scacchi da lui brillantemente tenuto per le Elementari). Grande cultore del Belcanto, è stato per diver-si anni Presidente del Club Lirico valdostano. Anche Antonio Chiodo (Soveria Mannel-li, CZ, 30 ottobre 1960) vanta in Convit-to una carriera ormai ultratrentacinquenna-le. Laureato in Architettura, è rappresentante del personale educativo nell’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Istituto.

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CONVITTRICIE CONVITTORI

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Thomas BoscardinII Liceo Scienze Applicate

Santiago CalosiI ITPR Manutentori

Matteo CerratoI Liceo Scienze Umane

Lorenzo CommodII ITPR Turistico

Rikardo DervishiI Liceo Scienze Naturali

Stefano GalIII ITCG IT

Mario GargiuloI ITPR Manutentori

Mattia GarinIV ITCG AFM

Mathieu GaspardI Liceo Scienze Applicate

Laurent GrangeI ITPR Elettronico

Nicolas HerrenI Liceo Scienze Naturali

Leonardo ImbimboI Liceo Scienze Naturali

Alex MerletI ITCG IT

Alex MondetII ITCG IT

Pelagio PelàI Liceo Musicale

Nicolò PellegriniI Liceo Linguistico

Riccardo PiantaI Liceo Scienze Naturali

Lorenzo PorfirioneI Liceo Scienze Applicate

Andrea PrudenziatiI Liceo Linguistico

Jordi SarteurI Liceo Scienze Applicate

Alessio ToscanoI ITPR Elettronico

XIX SQUADRA

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CONVITTRICIE CONVITTORI

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Sono invece passati trent’anni tondi da quan-do Edi Rinella (Aosta, 22 marzo 1957) fece il suo ingresso nello Chabod come supplente tenendo a battesimo la nostra prima squadra delle Elementari aperta alle bambine. Laure-ato in Giurisprudenza, ex-pubblicitario, una lunga esperienza come amministratore con-dominiale, è educatore di ruolo dal 1990. Di due anni successivo è l’ingresso in pian-ta stabile nel nostro organico del valpellinois Guido Favre (Aosta, 29 gennaio 1957). Ma-turità Scientifica, studi di Agraria interrot-ti a metà percorso, prima dell’approdo nel-lo Chabod ha lavorato per un quindicennio come spedizionere doganale. Svolge da anni per i nostri maturandi un prezioso servi-zio di orientamento alle facoltà universitarie.

T eam che vince non si cambia anche per quanto riguarda l’ala femminile, da or-mai parecchi anni affidata al medesimo

quintetto di ladies, tre delle quali – Hélène, Ga-briela e Simona – pioniere assolute del settore avendo tenuto a battesimo nel 2004 il proto-zoico drappello di 16 convittrici che colorò per la prima volta di rosa l’ala est del terzo piano.

Nata ad Aosta il 22 luglio 1980, laureata in Scienze della Formazione presso l’Univer-sità del Capoluogo, Hélène Champvillair (Aosta, 22 luglio 1980) è, a dispetto dell’età ancora verdissima, una delle decane del nostro personale educativo: la sua immissione in ruo-lo risale infatti al 2001. Che è anche l’anno in cui ha esordito in Convitto come supplen-te – per poi entrarvi stabilmente nel 2004 – la collega Gabriela Carloni (Aosta, 26 novem-bre 1954), laureata a Torino in Lingue e Lette-rature Straniere, per oltre un venticinquennio insegnante di inglese nelle Scuole Superiori.

Quanto a Simona Ferraris (Aosta, 5 marzo 1975), dopo essersi laureata in Scienze dell’Educazione ha lavora-

to come coordinatrice in un Centro Crisi per tossicodipendenti e quindi come assistente responsabile delle Risorse Umane del Trafo-ro del Monte Bianco. Poi, nel 2004, l’appro-do professionale nello Chabod con la neonata ala convittrici alla quale, se si esclude una pa-rentesi alle Medie, è rimasta fedele fino a oggi. E Lorella Cannatà? Nata ad Aosta il 28 aprile 1972, Ragioniera, dopo la laurea in Ingénierie du

Educatori: Alessandro BonettiDavid BrendolanAntonio ChiodoGuido FavreEdi Rinella

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CONVITTRICIE CONVITTORI

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André AlliodIV Liceo Scienze Applicate

Andrea ArgeseIII ITCG CAT

Matteo Atzori PennardII Liceo Scientifico Fisica

Jacopo BéchazV Liceo Scientifico

Samuele BelfrondV Liceo Scientifico

Stefano BelfrondII ITPR Elettronico

Emanuele BonomettiIII Liceo Scienze Applicate

Gilbert BorneyIII ITPR Elettronico

Julien BroccardIV ITPR Turistico

Benjamin BuchanIV ITPR Turistico

Raphael BuchanII ITPR Elettronico

Alberto CammarataII Liceo Artistico

Lorenzo CammarataIV ITPR Elettronico

Davide CarradoreIV Liceo Scienze Applicate

Andrea D’AnelloIII ITCG IT

Alessio Di VincenzoIV ITCG IT

Yannick FavreII Liceo Scienze Applicate

Federico FerrarisII Liceo Scientifico

Raphael FusinazII Liceo Scienze Applicate

Alex GlésazIV Liceo Linguistico

Adrian HabaIV Liceo Musicale

Pietro ImbimboII Liceo Scientifico

Julien Jammaron PerrodIII ITPR Turistico

Sergiu JulaIII ITCG CAT

Marco LainoII ITPR Turistico

Massimiliano LiporaceIII ITCG IT

Filippo MalabailaII ITCG IT

Jérémy MarchiniIII ITPR Turistico

Herbert MarquiandII ITPR Elettronico

Christopher MezzomoIII ITCG IT

Alessandro MilanesiIV Liceo Scienze Applicate

Julien PinetIII ITCG CAT

Jean-Claude QueyIII Liceo Scienze Applicate

Andrea SchivalocchiV ITCG AFM

Andrea SistoIII Liceo Scienze Applicate

Matteo TargaV Liceo Artistico

Ludovico ToscanoV ITCG AFM

Etienne TruchetIII ITPR Servizi Sociali

Federico VignaIII ITPR Elettronico

XX SQUADRA

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CONVITTRICIE CONVITTORI

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Transport, de l’Hôtellerie et du Tourisme conseguita all’Université de Savoie ha studiato Lingue e Co-municazioni per l’impresa e il turismo presso l’Ateneo aostano. Gestrice per diversi anni di un campeggio a Etroubles, nel 1999 ha iniziato la sua carriera in Convitto con alcune supplenze annuali nelle Medie e nelle Superiori, ottenen-do la nomina in ruolo un quinquennio dopo. La nostra parata di stelle della XXI Squadra si chiude in bellezza con Gabriella Massa (Ao-sta, 10 dicembre 1969), Maturità Scientifica, un Diploma in pianoforte conseguito al Con-

servatorio di Torino con specializzazione in didattica infantile, studi nella facoltà di Lette-re interrotti a pochi esami dalla Laurea. Dopo svariate esperienze professionali in qualità di docente di piano presso il Conservatoire, inse-gnante di Lettere ed Educazione Musicale nelle Scuole Medie, animatrice e coordinatrice del settore Minori per la Cooperativa Indaco, nel 2001 si è aggiudicata la nomina di educatrice di ruolo nello Chabod. Nel settembre scorso ha preso il posto del collega Stefano Scherma nelle funzioni di “vice” del Rettore Notari.

Educatrici: Lorella CannatàGabriela CarloniHélène ChampvillairSimona FerrarisGabriella Massa

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CONVITTRICIE CONVITTORI

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Adriana AgostonII ITCG AFM

Asia AlleraIII Liceo Scienze Applicate

Zoe BielerI Liceo Linguistico

Giulia BortinoIV Liceo Scienze Umane

Jennine BouzaiI ITCG AFM

Marta BruneroIII Liceo Artistico

Alice CalabaI Liceo Linguistico

Arianna CalabaIII Liceo Scienze Umane

Viola CalosiV Liceo Socio-Economico

Michela CaneI Liceo Artistico

Gloria CharranceIII Liceo Scienze Applicate

Alessia FazzariI Liceo Musicale

Erika FollisIII Liceo Classico

Michela GambaroII ITPR Turistico

Anais GérardIII Liceo Socio-Economico

Lucrezia GinoIII Liceo Artistico

Costanza GobbiV Liceo Scientifico

Anais HerrenII Liceo Linguistico

Martina JacquemodIV ITCG AFM

Erica JuglairII Liceo Linguistico

Ihssane LafkaihiV Liceo Artistico

Arianna LintyII Liceo Musicale

Chiara LorenziII Liceo Scienze Applicate

Giorgia LorenziV Liceo Scientifico

Elisa MapelliV ITPR Turistico

Marta MinnellaI ITCG CAT

Alessia MusettiIII ITPR Turistico

Tamara NicodV Liceo Artistico

Laura Pisano IV ITCG CAT

Evelyne RevilII ITPR Turistico

Maya ReyV Liceo Artistico

Irene SottileIII Liceo Classico

Giulia SpallaIV ITPR Turistico

Chiara SteveninIII ITPR Turistico

Alice TacchellaII Liceo Artistico

Roberta TotaIII Liceo Musicale

Matilde ValerioIII Liceo Artistico

Chiara ValverdeII Liceo Linguistico

Carlotta WelfIII ITPR Turistico

Giulia ZambottoIV Liceo Scientifico

XXI SQUADRA

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Per ben 11 dei 16 semiconvittori che dodici mesi fa hanno concluso il loro quinquen-nio nelle Elementari, l’avventura nello

Chabod è proseguita quest’anno con il passaggio alla Secondaria di primo grado. Altrettanto “bul-gara” è la percentuale dei diplomati 2016 delle Medie che abbiamo puntualmente ritrovato in settembre tra le new entries nelle quattro squadre delle Superiori. Insomma, in questo panorama all’insegna della continuità, i soli ad aver dovuto forzatamente abbandonare le proprie aule – e, nel caso dei convittori, anche le confortevoli came-rette occupate per anni – sono gli studenti arrivati

Glorie e allori di ogni ordine e grado

LA MEGLIO GIOVENTÙ

al capolinea degli Esami di Maturità. Ma siamo certi che, se solo l’accoglienza chez nous potesse essere estesa agli universitarî – ipotesi peraltro non da escludere, qualora andasse finalmente in porto il più volte ventilato progetto di ristrutturare i fa-tiscenti edifici del fu Collège Saint-Bénin dopo decenni di totale abbandono – molti ex-chabodini attualmente iscritti all’Ateneo aostano sarebbero ben lieti di protrarre la loro permanenza in via Crétier fino al conseguimento della laurea. A proposito: quali percorsi di studio o di lavoro hanno intrapreso i nostri neo-maturi del luglio scorso? Nulla di meglio che chiederlo diretta-mente a loro. Fatima El Gouzi: “J’étude Langues étrangères ap-pliquées (specialité anglais-français)à l’Universitè Savoie Mont Blanc de Chambéry”.Bob Romano: “Studio Energetica al Politecnico di Torino”.Tommaso Arizio: “Sto frequentando Economia alla Cattolica a Milano”.Andrea Di Caprio: “Sfumato l’ingresso alla Facoltà di Economia dell’Università di Losanna, in questi mesi ho seguito diverse lezioni di Giurisprudenza a Torino in vista di una possibile iscrizione per il prossimo anno. Nel frattempo, sto lavorando…”. Marzia Perrier: “Ho scelto il ramo di Economia Aziendale presso la Facoltà di Economia e Manage-ment del Politecnico di Torino”.

Sopra, la squadra dello “Chabod” vincitrice

del torneo studentesco di scacchi del 2016.

Nella pagina a fianco, il neolaureato in

Medicinae Chirurgia Matteo

Tantari festeggiato dai fratelli Martina e Giacomo.

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LA MEGLIOGIOVENTÙ

In alto, foto-ricordo degli allievi

delle Elementari iscritti al corso

di informatica del 2016. Nelle altre foto,

tre momenti di un pomeriggio di studio

dei nostri piccoli e grandi semiconvittori.

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LA MEGLIOGIOVENTÙ

Marta Gatti: “In attesa di decidere quali studi intra-prendere mi sono concessa un anno sabbatico a Londra lavorando come baby sitter presso una una famiglia in-diana…”. Andrea Jans ha felicemente superato i postumi di un incidente automobilistico che l’ha costretto a una lunga pausa: “Riprenderò presto i miei studi a Torino, ritornando a frequentare le lezioni di Economia Aziendale…”. Marco Gaspari: “Ingegneria dei Materiali a Torino”Amira Zarhoun: “Ho iniziato il corso triennale di Management ed Economia Aziendale a Torino …”.Anthony Truchet ha solo momentaneamente sospeso le sue ambizioni universitarie: “Sto lavo-rando in un bar di Courmayeur e intanto mi appresto a superare l’esame di guida…”.Lorenzo Gal: “Ingegneria Elettronica a Genova”. Lorenzo Cassina si divide come sempre tra stu-dio e sport: “Mi sono appena diplomato maestro di sci e continuo le gare di sci alpino e di skicross. Quando non sono sulla neve frequento le lezioni della facoltà di Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale dell’Università della Valle D’Aosta…”.Dawa Maritano: “Mi sono iscritta al corso di lau-rea in Storia dell’Università di  Torino e lavoro per un›agenzia che si occupa di eventi promozionali”.Cédric Tampan: “Studio Ingegneria Fisica presso il Politecnico di Torino, convivo con la mia ragazza e sto

cercando di continuare a coltivare le mie passioni per le arti e il teatro”.Tommaso Cane: “Architettura a Torino”.Chiara Perrod sta lavorando presso il Bar Lo Carà del Parco Avventura Mont Blanc di Pré-St.Didier. “Ma non potrò mai dimenticare gli anni passati con voi che considero tra i più belli e ricchi della mia vita (almeno finora)…”. La nostra attenzione nei confronti degli ex-Cha-bodini non è unicamente riservata ai fuoriu-sciti dell’ultima annata ma si estende – in barba alla lontananza che fa dimenticare chi non s’a-ma – anche ai convittori d’antàn che hanno re-centemente concluso con la laurea il loro iter universitario. A cominciare da Matteo Tan-tari che ha coronato con un bel 110 e lode gli studi nella facoltà di Medicina e Chirurgia di Genova. Titolo della tesi: “Tre mesi di trattamen-to con Ulipristal Acetato prima di miomectomia la-paroscopica di miomi uterini di grandi dimensioni”. Bice Ghetti, dopo aver conseguito la laurea triennale in Progettazione Architettonica a Mila-no, sta ora frequentando sempre nel Capoluogo lombardo il secondo Magistrale in Architettura Civile-Urbanistica e Disegno Urbano. Triennale conclusa in bellezza anche per Giu-lia Toia nella facoltà di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Ginevra. E adesso per lei è ini-

In alto, foto di gruppo dei neo-maturi del 2016 sul palco del “Giacosa”. Sopra, Tommaso Arizio e Bob Romano.

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LA MEGLIOGIOVENTÙ

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ziato il primo anno di master…Barbara Grappein si è invece laureata a Torino in Scienze Geologiche con una tesi incentrata sul-lo studio idrogeologico della sorgente Eve Verda di St. Marcel.Divenuta Dottoressa in Ostetricia lo scorso 8 no-vembre, Noemi Pisano si è aggiudicata la vota-zione massima discutendo la tesi: “L’influenza delle credenze popolari sul parto e puerperio in Valle d’Aosta”.Congratulazioni anche a Chiara Bérard che l’8 marzo scorso si è laureata in Ingegneria Gestio-nale al Politecnico di Torino. Titolo della tesi da 110 e lode: “Organizzazione e controllo della qualità di strutture odontoiatriche: modelli di implementazione a confronto”.Ancor più recente – risale ai primi di aprile – è il 110 e lode con cui Giulia Alsino ha coronato il suo ciclo di studi nella facoltà torinese di Politiche

e Servizi Sociali. L’argomento della tesi era: "Lavo-rare in rete per affrontare e prevenire la violenza maschi-le contro le donne nella città metropolitana di Torino".Merita un discorso a parte, infine, l’ascesa profes-sionale di Julien Bertolin che, dopo la laurea in Scenografia e Costume raggiunta all’Accademia di Brera, si trasferito a Roma iniziando a lavora-re come tecnico di laboratori artistici e sartoriali per produzioni cinematografiche americane come Cinderella della Disney e Il cacciatore e la Regina di Ghiaccio e quindi per spettacoli teatrali italiani come Galileo del regista Gabriele Lavia. Da due anni ha un contratto stagionale con la Maison di Valentino collaborando alle due sfilate annuali di Haute Couture che si svolgono a Parigi a gennaio e luglio. Nel mentre porta avanti l’attività cinete-atrale e di illustratore freelance per libri d’infanzia.

Altri neo-maturi del 2016:

dall’alto, Andrea Di Caprio, Fatima El

Gouzi, Marco Gaspari, Tommaso Cane

e (a lato)Lorenzo Cassina.

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LA MEGLIOGIOVENTÙ

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Da sinistra partendo dall’alto: Andrea Jans, Marta Gatti, Marzia Perrier, Dawa Maritano, Chiara Perrod, Anthony Truchet, Cédric Tampan, Lorenzo Gal.

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LA MEGLIOGIOVENTÙ

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Alcuni neo-laureati dell’ultimo anno:

Barbara Grappein, Noemi Pisano,

Bice Ghetti e Julien Bertolin.

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LA MEGLIOGIOVENTÙ

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Un altro terzetto di ex-chabodini cinti di alloro nell’ultimo anno: Chiara Bérard (col suo boy friend Alberto Tarea), Giulia Toia, Giulia Alsino.

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Il nostro irrinunciabile spazio dedicato ai convittori che hanno scelto di affrontare un’esperienza di vita e di studio all’estero con Intercultura ospita questa

volta le testimonianze di André Alliod, reduce da cin-que indimenticabili mesi passati in Australia, e di Si-mone Cane, Claudia Colpo e Giulia Bortino la cui permanenza nei rispettivi Stati di destinazione – Russia, Tennessee e Francia – si protrarrà fino a metà estate. Quanto a Marta Brunero che si appresta a vi-vere un’analoga avventura in Nuova Zelanda, il suo resoconto da quelle terre remote è fin d’ora prenotato per lo Speciale Intercultura del prossimo Annuario…

VADO, VIVO E TORNO

L’anno interculturale di André, Giulia, Simone e Claudia

André Alliod

Nella terra dei canguri

La meta che ho scelto per i miei cinque mesi au-straliani tra luglio e dicembre – troppo pochi, lo so – è la piccola cittadina di Coolum, sulla Sunshine Coast, nello stato australiano del Queensland, dove ho goduto dell’affettuosa ospitalità, condivisa col coetaneo brasiliano Daniel, di una famiglia com-posta dai poco più che trentenni “papà” Marc e “mamma” Maria e dal loro piccolo Hunter (1 anno) al quale si è aggiunta a metà marzo la piccola Ivy. La High School che frequentavo prevedeva due sole materie obbligatorie, l’inglese e la matemati-ca, mentre le altre quattro in programma variavano a seconda dei differenti indirizzi scelti dagli alunni (nel mio caso, quello scientifico corrispondente al Liceo Tecnologico italiano). Nel nuovo ambiente mi sono subito trovato a mio agio grazie all’affabi-lità degli insegnanti e alla simpatia dei compagni, dieci dei quali giunti come me in missione “inter-culturale” da Paesi come Brasile, Cile, Germania e, in un paio di casi, dall’Italia. Inutile aggiungere che l’Australia mi ha regalato emozioni indescri-vibili con le sue meraviglie naturali: a lasciarmi a bocca aperta, in particolare, sono stati i paesaggi e la straordinaria fauna del Nousa National Park, vero angolo di Paradiso tra foresta e oceano…

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INTERCULTURA

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Giulia Bortino

Un’ottima annata di Bordeaux

Avevo considerato già da molto tempo l’idea di vivere un’esperienza all’estero; da lì il passo per far sì che il mio sogno divenisse reale è stato breve. La scelta del Paese non è stata semplice, mi dicevo: “Il mondo è immenso e io voglio conoscerlo tutto, come scegliere una sola Nazione?”. Alla fine ho optato per la Francia. Dopo qualche giorno passato a Parigi con gli altri weppini, sono arrivata a Bordeaux, e più precisamente a La Brède, paesino di campa-gna immerso nelle vigne della Gironda: aria pulita,

tranquillità e tramonti mozzafiato. La tradiziona-lissima famiglia che mi ospita è composta da papà Johnny, mamma Sophie e dai tre figli Edgar, Célia e Hector che subito hanno saputo farmi sentire a mio agio. A poca distanza da La Brède c’è la bellissima e dinamica città di Bordeaux dove si trova il Lycée Victor Louis che frequento insieme a molti ragazzi di origini ed etnie diverse: pec-cato che in un edificio di così grandi dimensioni non esista neanche una macchinetta per il caffè. Quando sono arrivata credevo che la discreta co-noscenza della lingua francese mi sarebbe stata di grande di aiuto e che non avrei incontrato grandi ostacoli. Non è andata proprio così. Non riuscire a capire la maggior parte delle cose che mi veni-vano dette o avere difficoltà a farmi capire a causa della pronuncia è stato inizialmente un motivo di forte scoramento, ma mi anche ha aiutata a mette-re in discussione le mie conoscenze e a ricostruirle in modo ordinato; d’altronde sapersi mettere alla prova è uno degli obiettivi di un viaggio di studio. Arrivare in un altro Paese vuol dire cambiare le proprie abitudini, partendo dalla routine: prende-re i mezzi per andare a scuola, cambiare aula o stabilimento per ogni corso e – malheureusement – mangiare pasta scotta. Ma anche di questi pic-coli inconvenienti ho saputo fare tesoro per go-dermi pienamente un’esperienza fatta di inedite scoperte, persone con cui ho creato forti lega-mi e con le quali ogni giorno imparo qualcosa di nuovo, non solo sul mondo, ma anche su me

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INTERCULTURA

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stessa. Viaggiare non significa forse imparare a es-sere curiosi per ogni cosa senza paura di buttarsi, senza dire “no” a qualcosa che non conosciamo?

Simone Cane

Dalla Russia con amore

Verso fine agosto sono arrivato nel sud della Rus-sia e sono stato immediatamente catapultato in una nuova cultura, in una nuova scuola e in una nuova famiglia. Diversamente da quello che si è soliti pensare, i Russi sono molto calorosi (le non-ne in particolare) e l’accoglienza amichevole che ho ricevuto mi ha permesso di ambientarmi in breve tempo. Vivo a Volzhsky, una città a un’ora da Volgograd, meglio conosciuta in Europa come Stalingrado. Con i suoi circa 300.000 abitanti è considerata una delle più piccole tra le città della grande Madrepatria. Le famiglie hanno abitudini abbastanza diverse rispetto a quelle italiane, per esempio non si pranza o cena mai tutti assieme, ognuno mangia quando ha fame senza tenere con-to di orari specifici. La daily routine è più normale di quanto possa sembrare: la mattina ci si sveglia, si fa colazione, la scuola inizia alle 8:30 e finisce dalle 12 alle 14 a seconda della giornate: nelle ore libere dopo il pranzo, se le temperature lo consentono – in certi giorni invernali le temperature scendono anche fino a -35° – si esce per poi rincasare non più tardi delle 9 di sera anche perché in tutta la Russia per i minorenni c’è il coprifuoco alle 22. Il russo è una lingua tanto affascinante quanto complessa e difficile da imparare, dato che, non essendo una lingua neolatina, è molto diversa dalla nostra e usa strutture grammaticali per noi inusuali. Stando qui ho iniziato ad apprezzare il fascino dei paesaggi distesi e poveri di diversità. Ma soprattutto ho cambiato idea sul fatto che la tratta La Thuile-Aosta sia lunga, dal momento che qui se fai un viaggio di 13 ore in macchina significa che la meta è "vicina". E ho imparato a lodare ogni singolo giorno di sole abituando-

mi a giocare con la giacca aperta a -8º. Ma ol-tre a visitare luoghi magnifici, conoscere “altre” culture e imparare una nuova lingua, ho sco-perto l’importanza di alcuni valori che prima trascuravo, ed è per tutto questo che consiglio a chiunque di provare questo tipo di esperienza…

Claudia Colpo

Ho trovato l’America

Sono ormai passati quasi otto mesi da quando ho intrapreso quest’anno all’estero e non sono mai stata così soddisfatta di una mia decisione anche perché ho trovato una famiglia ospitante assolu-tamente fantastica. Sono stata fortunata, non tutti gli exchange students possono dire di essersi trovati immediatamente bene con la propria host family. Vivo in una bella casa di un piccolo paese nella parte orientale del Tennessee insieme a una ma-dre e un padre amorevoli, un “fratello” sedicenne, due “sorelle” di 17 e 25 anni e un altro ospite 16enne arrivato dalla Germania. Ovviamente non è mancata qualche iniziale difficoltà, a cominciare da quelle legate alla lingua: non è stato semplice passare dall’italiano all’inglese parlato ventiquattro ore su ventiquattro. Ma anche questo ostacolo è stato presto superato e dopo poche settimane già mi sembrava di vivere in un sogno: uova e bacon a colazione, amici minorenni con la patente che ti scorrazzano un po’ ovunque, giornate estive pas-sate al lago con musica rock in sottofondo. Per non parlare della mia attuale scuola, l’Elizabethton High School, EHS per noi studenti: armadietti rossi lungo le pareti, giocatori di football e cheerleader,

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INTERCULTURA

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componenti della banda, thermos colmi di caffè annacquato, cibo della mensa dall’aspetto deci-samente poco invitante, palestra in cui allenarsi durante il pomeriggio e fast food ovunque. Con il tempo tutto questo è diventato un’abitudine, come pensare, parlare e sognare in inglese, guar-dare film in lingua originale e capire il testo delle canzoni dopo qualche ascolto. Quello a cui non mi ero minimamente preparata era di cambiare in positivo così tanto. Perché sì, è scontato che quando sei lontana dai tuoi amici, dalla tua fami-glia e dalle tue abitudini cresci, maturi, ti migliori. Ho imparato così tante cose qui in un solo anno da non sentirmi pronta a ritornare in Italia. Ho capito che la scuola può essere un posto piacevole, dove – al posto di passare i pomeriggi china sui libri – posso praticare sport e fare nuove amici-

zie non solo coi miei coetanei ma anche con gli insegnanti. E ho scoperto che non importano le differenze culturali e linguistiche: se hai qualco-sa da condividere e un segno da lasciare la gente ti accoglierà a braccia aperte apprezzandoti per quella che sei e ti ricorderà per sempre. So bene che, una volta tornata in Valle, ripensando a tutto quello che ho vissuto qua, a tutti in quei momenti in cui ho riso a crepapelle, a tutti quei momenti in cui al posto di pensare “non ce la posso fare” mi son detta “ho tutte le capacità per farcela”, mi sentirò serena perché consapevole di aver vissuto un’espe-rienza indimenticabile contando solo su me stessa. Sarò positiva perché saprò come affrontare il futu-ro, certa di poter contare su persone che dall’altra parte del mondo aspetteranno il mio ritorno. E capirò – ma lo so già – che ne sarà valsa la pena…

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I cari, vecchi quattro calci dati al pallone sull’erba sintetica del cortile? Beh, quelli continuano a es-sere una sacrosanta abitudine di grandi e piccini

e non di rado se ne organizzano fior di tornei. Ma di lì a dire che il calcio detenga ancora, tra gli sport più praticati dai nostri ‘bambini’ di ogni età, la stessa soverchiante leadership dei (bei?) tempi andati, beh… ce ne corre. Certo, a dare un freno al predominio del pallone ha contribuito, dalla fine degli Ottanta in poi, la sempre più massiccia presenza femmini-le che ha inevitabilmente determinato – nel nostro microcosmo troppo a lungo tinto solo di azzurro – una più duttile apertura a svaghi alternativi. Dopodi-ché, il crescente successo popolare di altre discipli-ne fino a ieri considerate di nicchia ha fatto il resto. Ecco, allora, che nel più recente carnet di propo-ste sportive del settore delle Elementari spicca-no, accanto all’insopprimibile corso di calcio a 5

Sport per gioco, sport per passione

L’ETERNO MOVIMENTO

(guidato quest’anno da Stefano Scherma), il ricon-fermato appuntamento settimanale di rugby sotto l’ala dello Stade Valdôtain e un’inedita serie di lezioni di Karate Do tenuto dalla cintura nera 5° dan Marco Toniolo della ASD Fudoshin. Senza contare – perché si tratta pur sempre di ginnasti-ca per la mente – gli incontri di avvicinamento al gioco degli scacchi cui si è reso disponibile, in prestito dalla XX Squadra, il poliedrico Alessan-dro Bonetti delle cui gettonatissime iniziative nel settore di sua competenza parleremo a breve. Per quanto riguarda le Medie, buona parte delle attività in cartellone – vedi gli allenamenti di vol-ley femminile supervisionati da Gege Torrione e quelli di calcio a 5 col coach Gabriele Busa – fun-gono da training preparatorio al grande rendez-vous primaverile delle Convittiadi. Vale pressoché il me-desimo discorso per le squadre delle Superiori, per le quali a sovrintendere da par suo le ore di basket e volley è l’inossidabile Marco Goresi, mentre al duo ad alta garanzia Stefano Scherma-Luca Alladio è affidata la regia delle partite di calcetto. Ma ad ag-giungere un po’ di adrenalinico pepe al menù spor-tivo proposto ai nostri over 14 di ambo i sessi sono, sull’onda dell’alto gradimento riscosso negli ultimi anni, gli appuntamenti in palestra del lunedì sera con la boxe promossi da Alessandro Bonetti (rièccolo!) con l’autorevole partecipazione di Mimmo Tripo-di, Raffaele Statti e della “nostra” Erika Iamonte.

Sopra, una formazione calcistica di convittori

del neonato “Chabod” dell’anno scolastico

1963/’64. A lato, alcuni nostri goleador di oggi.

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UN ANNO DI SPORT

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Da sinistra partendo dall’alto, le squadre

partecipanti al Torneo primaverile di calcetto 2016 vinto

dallo S(Crotone):S(Crotone): Milanesi, Stévenin, Cammarata,

Argese, Glésaz.FCPierpaoloBeneforti:

Anselmi, Bruzzese, Santoro, Bosonin, Pacchiodi, Pressi.

In equilibrio: Mondet, D’Anello, Marchini,

Allera, Quey.A.C. Picchia: Belfrond,

Alliod, Borney, Tampan, Gérard

Boh: Jammaron Perrod, Broccard, Vigani, Welf, Commod.

Atletico Gagùngala: Evaspasiano, Sandon,

Fontanelle, Alladio, Scherma.

Pro Secco: Gobbi, Favre, Laino, Jans, Conte.

Team Romania: Jula, Carradore, Cassina,

Charrance, Targa.

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UN ANNO DI SPORT

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Sopra, i ragazzi iscritti al corso di boxe del lunedì sera e, a sinistra, gli istruttori MimmoTripodi, Alessandro Bonetti, Raffaele Statti ed Erika Iamonte.

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UN ANNO DI SPORT

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Sopra, foto di gruppo (con l’educatrice Roberta Fiorenzani) dei bambini iscritti al corso di scacchi

tenuto da Alessandro Bonetti. A lato, il coach

Eugenio Torrione con i suoi pallavolisti.

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UN ANNO DI SPORT

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Sopra, piccoli calciatori in cortile e, a lato, la squadra “large” di basket allenata da Edi Rinella.

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Ci sono almeno due modi di sentirsi vitto-riosi dopo una partecipazione alle Convit-tiadi: quello – apparentemente più legitti-

mo – di chi, sbaragliati tutti gli avversari, sale sul più alto gradino del podio (e in questa gloriosa categoria svetta a pieno titolo, per l’oro vinto un anno fa nella finale dei 1500 metri large di corsa campestre, il nostro prodigioso Jérôme Romano); e quello – più vicino al puro e disinteressato spiri-to sportivo del Barone De Coubertin – di chi, in-dipendemente dal risultato ottenuto, torna a casa con la consapevolezza di aver gareggiato dando il meglio del meglio di sé. Di questa ben più fitta schiera di eroi senza alloro possono dire con or-goglio di far parte tutti i circa 60 chabodini che,

TI PODIO E POI TI AMO

Convittiadi: non è tutto oro quel che luccica

tra il 6 e il 13 aprile scorso, hanno strenuamente difeso i colori aostani nell’undicesima edizione – svoltasi per il secondo anno consecutivo a Ligna-no Sabbiadoro – dell’ormai tradizionale disfida sportiva tra Istituti Educativi di tutta Italia. Degno di una speciale menzione è, in particolare, il valo-roso quartetto small composto da Emma Casarot-to, Agnese Monteleone, Mathieu Chentre e Ales-sandro Giangrasso che si è aggiudicato il quarto posto nella staffetta di corsa campestre, mancando per un soffio di eguagliare il bronzo agguantato dodici mesi fa nella stessa disciplina – ma nel-la categoria large – da Mathieu Turcotti Bonin, Michela Gambaro, Lucrezia Gino e il succitato Jérôme. Le stesse Agnese Monteleone e Emma Casarotto hanno fatto registrare ottime prestazio-ni anche a livello individuale strappando rispetti-vamente un settimo e un sesto posto nella corsa campestre e nei 50 metri stile libero di nuoto, così come nella finale large di corsa campestre si sono ben distinti Mathieu Gaspard (19°), Alex Merlet (25°) e Nicolas Herren (28°). Di tutt’altro tipo l’exploit messo a segno dai veterani Pietro Im-bimbo e Luca Sisto che, sebbene esclusi dalle gare per superati limiti di età, si sono eccezionalmente aggregati alla spedizione di quest’anno in veste di portabandiera del gruppo, cimentandosi perfino – nella serata riservata alle esibizioni teatrali – in una spassosa parodia del duo comico Ficarra & Picone.

Convittiadi 2016: Lucrezia Gino, Michela

Gambaro, Mathieu Turcotti Bonin

e Jérôme Romano, vincitori della medaglia di bronzo nella staffetta

di corsa campestre.

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Sopra, lo squadrone aostano impegnato nelle Convittiadi dell’aprile scorso a Lignano Sabbiadoro e, a lato, il quartetto “small” composto da Mathieu Chentre, Emma Casarotto, Agnese Monteleone e Alessandro Giangrasso, 4° nella staffetta di corsa campestre.

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CONVITTIADI

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A lato: Edoardo, Emile e Leonardo, valido

terzetto “small” deltennis da tavolo.

Nelle altre foto, due momenti di una partita della squadra

“large” di beach volley e il gruppo

di sei educatori che per il secondo anno

consecutivo ha accompagnato i nostri

ragazzi a Lignano Sabbiadoro: da sinistra,

Marco Goresi, Gabriella Massa, Gege Torrione, Claudia Giovinazzo,

Luca Alladio ed Edi Rinella.

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CONVITTIADI

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A lato, la squadra “large” di volley allenata da Marco Goresi. In basso, Emma Casarotto (sesta nella finale “small” dei 50 metri stile libero) e il nostro squadrone “large” al gran completo.

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OGGI QUI, DOMANI LÀ

Cronache di allegri gitanti

Un tempo la si chiamava Festa dell’ac-coglienza, ora è diventata la Festa d’autunno, ma il succo dell’iniziativa

non cambia: un allegro pomeriggio passato ai Giardinetti di Sant’Orso per festeggiare all’aria aperta l’inizio del nuovo anno scolastico. L’ormai tradizionale rito settembrino – l’unico a coin-volgere in un colpo solo, data la vicinanza del-la meta, tutti gli oltre 130 allievi della Primaria – è solo la prima delle tante escursioni a breve, medio e lungo raggio che i pirotecnici educatori delle Elementari sono soliti organizzare fino a giugno, tra ciaspolate invernali sulle piste dello

Snow Park di Cogne e gite per tutte le stagioni le cui destinazioni spaziano, di volta in volta e di squadra in squadra, dall’Osservatorio astronomi-co di Saint-Barthélemy al Castello di Fénis, dal Museo Egizio di Torino a quello A come Am-biente della medesima città. Il tutto arricchito da trasferte a sorpresa come, ad esempio, la visita del dicembre scorso dei bambini della III, IV e V Squadra alla mostra degli Avengers al Forte di Bard e – in aprile – l’istruttivo pomeriggio agre-ste trascorso dalla VI Squadra nell’azienda agri-cola del nostro Clémy Sandon a Saint-Denis. A questa fitta serie di exploit extraconvittuali va naturalmente aggiunto quello messo a segno dai nostri assi degli scacchi che nel maggio 2016 – sull’onda della vittoria conseguita su scala regionale – sono volati a Sibari (CS) difendendo con ono-re i colori aostani nella fase nazionale del torneo. Per quanto riguarda invece le Medie Inferio-ri, il loro carnet annuale di innocenti evasio-ni non si limita certamente al pur sostanzioso capitolo-Convittiadi: si va dall’attesissima serata pizza+Cinema di marzo a Cinelandia alla do-menica invernale sulle nevi di Rhêmes, conclu-dendo poi l’anno in bellezza con la tradizionale grigliata delle squadre di I e II Media nell’a-rea attrezzata di Chavonne e l’altrettanto ago-gnata gita post-Esami degli allievi di Terza, al momento ancora indecisi tra un weekend in un

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foto piccola

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UN ANNO DI GITE

rifugio di montagna o una giornata di diverti-mento al Parco Acquatico Jolly Park di Ciglia-no dopo l’avventura mozzafiato – in funivia fino a Punta Helbronner – con cui conclusero il loro ciclo triennale i neodiplomati di un anno fa. Ma anche i ragazzi delle Superiori – al di là della missione primaverile a Lignano preclu-sa agli over 16 – hanno le loro belle scorribande da raccontare. Da anni e anni, settembre non è settembre senza il classico pomeriggio che i con-vittori in cerca di forti emozioni trascorrono al Parco Avventura Rafting Republic di Aymavilles. La gita a Torino per lo shopping natalizio, poi, è un ormai irrinunciabile rito dicembrino del quale l’educatrice Manuela Tondella è l’osan-nata sacerdotessa officiante. E il marzo scorso –

complici Luca Alladio ed Edi Rinella che ne sono stati i promotori – non è mancato il bri-vido inusuale di una trasferta al forum di Assa-go per assistere dal vivo alla partita di basket di Eurolega Stella Rossa Belgrado-Armani Milano, conclusasi con la vittoria dei serbi per 78 a 71. Certo, resta un po’ di rimpianto per i – da trop-po tempo – desaparecidos scambi culturali estivi dello Chabod con altri convitti sparsi per la Peni-sola, ma non è detto che una così brillante inizia-tiva non possa presto tornare in auge, arricchen-do di nuove tappe – magari anche estere – una tradizione iniziata alla fine degli anni Novanta a Salerno per poi proseguire in altre accoglienti località come Prato, Arezzo, Latina, Napoli, Civi-dale del Friuli, Cagliari, Venezia, Bosa e Matera.

Squadre delle Elementari in gita al Castello di

Fénis (a lato) e al Museo Egizio di di Torino (sotto). In basso a destra, i nostri bambini

durante una visita guidata alla Cattedrale

di Aosta.

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UN ANNO DI GITE

In alto, due foto-ricordo della gita a Nus St-Barthélemy (con pernottamento) del giugno 2016 e, a lato, tre nostri piccoli sciatori sulle piste innevate di Cogne.

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UN ANNO DI GITE

A lato, foto di gruppo in occasione della mostra

degli “Avengers” del dicembre scorso

al Forte di Bard. Sotto, Nadia Parrello, Claudia

Giovinazzo, Jessica Casarotto e Patrizia De Col durante la grigliata

delle Medie a Chavonnenel giugno 2016. Nelle altre foto,

i ragazzi dello “Chabod” in trasferta a Sibari

per i Campionati Nazionali

di Scacchi 2016 e un altro scatto

di gruppo dei ragazzi delle Medie in gita

a Chavonne.

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UN ANNO DI GITE

Giugno 2016: emozioni ad alta quota per gli allievi di Terza Media in gitadi fine triennio a Punta Helbronner.

foto piccola

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UN ANNO DI GITE

A lato e in basso a destra,

due momenti della gita pre-natalizia a Torino

dei ragazzi delle Superiori.

Sotto, una foto-ricordo di una serata

“pizza+film” delle Medie nel multiplex “Cinelandia”

di Saint-Christophe.

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UN ANNO DI GITE

A lato, convittori in posa sugli spalti del Forum di Assago in occasione della partita di basket Stella Rossa Belgrado-Armani Milano del marzo scorso. Nelle altre foto, i nostri ragazzi al Parco Avventura “Banana Republic” di Aymavilles con l’istruttore Davide Romeo.

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GENERAZIONE DI FENOMENI

Il talento ha mille facce

Stimolare la creatività in tutte le sue forme è, da sempre, uno dei cardini program-matici di un buon educatore. E rientra

soprattutto tra i requisiti di chi lavora a stretto contatto coi più piccoli possedere quel mix di fiuto e di cuore che consenta di riconoscere e valorizzare – quando c’è – un talento anco-ra in erba. In questa tradizione da pigmalioni si inserisce a pennello l’ormai quasi ventennale concorso di disegno intitolato a un compianto Maestro – Auro Lugli – che nei suoi lunghi anni in convitto si adoperò come nessun altro per trasmettere a generazioni di allievi la propria passione per le meraviglie dell’arte e della natura. Tra gli altri progetti tra teatro, musica, dan-za e grafica messi in cantiere quest’anno dalle nostre baby squadre spiccano le consuete lezioni

di pianoforte del Maestro Attilio Luisetti, il corso di bella scrittura (più che mai lodevole in questi tempi di tirannia della tastiera) promos-so da Alessandro Peruzzi, il corso di hip hop tenuto da Valentina Sordi e quello di tango – trasversalmente proposto anche ai ragazzi più grandi – a cura di Christian Fragnelli, sen-za dimenticare l’immancabile spettacolo na-talizio che il 23 dicembre scorso ha visto gli allievi di Peruzzi dare vita sul palco dell’Au-la Magna a una gustosa parodia di Striscia la notizia, mentre i bravi bambini di Cinzia Mau-ro – per l’occasione coadiuvata dall’insegnante della Primaria Maria Grazia Raselli – hanno spiritosamente rinverdito le gesta di piccoli e grandi ribelli della tradizione letteraria italia-na come Pinocchio, Sandokan e Gianburrasca. Diverse iniziative all’insegna della creatività han-no caratterizzato anche gli ultimi dodici mesi delle Medie, a iniziare dal corso di videoprodu-zione documentaria Ciak, si gira! diretto all’i-nizio del 2016 dal regista Alessandro Stevanon fino al più recente progetto Chabod Comics curato dal grafico e fumettista valdostano Enri-co Massetto, passando per il laboratorio didatti-co Archeos che ha coinvolto gli allievi in un ap-passionante tuffo interattivo nelle diverse epoche della Preistoria con tanto di visita finale “dal vero” all’area megalitica di Via St.Martin de Corléans.

A lato, Samir e Francesco

mostrano il disegno da loro realizzato

per il Concorso di disegno “Lugli” del giugno 2016.

Nel paginone a fianco, Ihssane e Federico,

tra i protagonisti dello spettacolo di fine anno

scolastico 2015/’16 svoltosi al Giacosa.

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ARTE, MUSICA,SPETTACOLI

Ai soavi richiami di almeno due o tre Muse non si sono sottratti nemmeno gli intraprendenti semiconvittori e convittori delle Superiori, che nel loro spettacolo di fine anno scola-stico 2015/’16 hanno visto alternarsi sul pal-co del Giacosa – oltre alle piroettanti coppie di tangueiros capitanate dal citato Christian Fragnelli – l’usignolo Ihssane Lafkaihi in un’applaudita esibizione canora e l’eclettico Federico Ferraris doppiamente impegnato in un monologo tratto da Novecento di Baricco e in una sua composizione cantautorale, mentre l’attesissima pièce sui “pazzi” shakespeariani che lo strepitoso Collettivo Teatrale dello Chabod

diretto da Paola Corti avrebbe dovuto presen-tare in quella stessa occasione ha visto invece più modestamente la luce in Aula Magna a metà ottobre, sfortunatamente senza che qual-che improvvisato fotografo di scena ne immor-talasse i momenti salienti. In compenso, mentre questo annuario si accinge ad andare in stam-pa, sono in pieno corso le prove della Serata Musical che il nostro favoloso cast di cantan-ti e ballerini – coordinato da Erika Iamon-te con la collaborazione di Agnese Di Trani – animerà il 6 giugno al Giacosa cimentandosi in una fantasia vocal-coreografica liberamente ispirata a La Bella e la Bestia, Pinocchio e Grease.

In basso, il nuovo logo “Chabod” creato

dal convittore Matteo Targa in collaborazione

col compagno di V Liceo Artistico

Alessio Floccari: un piccolo gioiello

di eleganza ed essenzialità.

A centro pagina, alcuni bambini

delle Elementari durante la consegna dell’edizione 2016

del nostro Annuario. In basso,

il Maestro Attilio Luisetti coi suoi piccoli allievi del corso di pianoforte

e un altro momento della premiazione

dei vincitori del Concorso

di disegno 2016.

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ARTE, MUSICA,SPETTACOLI

Natale non sarebbe Natale senza l’irrinunciabile, spumeggiante spettacolo dei nostri bambini delle Elementari…

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ARTE, MUSICA,SPETTACOLI

A sinistra, alcuni degli allievi delle Medie che hanno partecipato al

progetto “Archeos”alla scoperta della preistoria

valdostana. A centro pagina, due momenti del

corso di fumetto “Chabod Comics”. In basso, l’educatore

Christian Fragnelli e i suoi allievi di tango

durante il saggio di fine anno 2015/’16

sul palco del “Giacosa”.

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ARTE, MUSICA,SPETTACOLI

A lato, il refettorio del piano interratoeccezionalmente adibitoa sala da ballo per gli aspiranti “tangueiros”guidati da Christian Fragnelli. A centro pagina, un momento della serata annualmente organizzata da Cinzia Mauro in occasione del "Giorno della Memoria" del 27 gennaio. In basso,ultime prove in AulaMagna per laserata-musical delle Superiori in programma al “Giacosa”il 6 giugno.

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Follie

dell'a

nno

Il tripudio di maschere, coriandoli e stelle filanti

del coloratissimo party di Carnevale; la

spassosa passerella di travestimenti horror –

tra dolcetti e scherzetti – della vigilia di

Halloween; lo scambio di auguri innaffiato da fiumi di fante, spumette e coca-cole in prossimità

del Natale; e poi miriadi di candeline da

spegnere in occasione degli innumerevoli compleanni in

calendario da settembre a giugno (con buona pace di chi gli anni

li compie nei mesi di vacanza). Ci vorrebbe

davvero un annuario a parte, per documentare

tutti gli allegri momenti di festa che i nostri

viveurs delle Elementari si concedono nel corso

dell’anno scolastico.

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Ma – come potete ben vedere in queste spumeggianti pagine che seguono – anche il resto della grande community dello Chabod in quanto a

voglia di fare baldoria non scherza. O meglio:

scherza moltissimo...

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Gent

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e noi

1 - A inaugurare la solita (parziale) gallery

fotografica dedicata al nostro personale non

poteva che essere il volto sorridente della

caposervizio Giusi Sergi…

2 - La segreteria al gran completo. Da sinistra,

in piedi: Bruno Bertolini, Ester Henriet, Piergiorgio

Berthet. Seduti: Giusi Sergi, Marina Ardissone, Maria

Scali.

3 - I custodi Donatella Borettaz ed Edy Nex.

4 -Le inservienti del Rettorato Cinzia

Pastorello e Silvana Béthaz.

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5 - Accudienti in the rain. In piedi, da sinistra: Fulvia Chabloz, Silvana Piccot, Silvana Lesca, Rosita Guichardaz, Loredana Demasi, Marinella Zani, Paola Munier. Accosciate: Flora Iuliano, Susanna Fondatori, Barbara Cotroneo, Romana Chapellu.

6 - Un altro quartetto di accudienti: Marzia Giuggioli, Giovanna Bettoni, Leonilde Bellezza e Gisella Guidon.

7 - Tris di refettoriere: Adriana Girod, Lorena Money, Girolama Monteleone.

8 - Le accudienti Ivana Tomio (in pensione da quest’anno), Irene Bertolin e Marzia Pellissier.

9 - Le guardarobiere Ines Lillaz e Irma Moro.

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Gent

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e noi

1 - Sette glorie della nostra cucina: Iris Tiotto, Rosa Maria Monterosso,

il capocuoco Federico Blanc, Paola Maria

Peaquin, Clémy Sandon, Monica Ciuca,

Angela Iadanza.

2 - I magazzinieri Franca Giacchello

Mariettaz e Mimmo Pellicanò.

3 – Quattro mestoli d’oro: Ercole Clappey,

Piera Trentin, Eliana Scampone,

Federico Blanc.

4 e 5 - Pietro Lischetti e Domenico Mezzatesta,

accudienti delle aree esterne.

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21 aprile 2016: grande festa in Aula Magna per l’arrivederci ai colleghi della neopensionata Rosanna Laurenzio, per oltretrent’anni amatissima accudiente del rettorato. Nelle foto piccole la vediamo in posa al fianco di Nello Notari, Loris Biazzetti e Carlo Champvillair.

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COME ANATRE IN VOLO

Un rispettoso arrivederci

Nessuna intervista autocelebrativa. Nessun polveroso di-scorso di commiato. A pochi mesi dal traguardo della pen-sione dopo oltre quarant’anni di onorata carriera divisa tra insegnamento e incarichi di dirigente, il nostro Rettore ha pragmaticamente preferito congedarsi dalla “sua” com-munity dello Chabod con questo illuminante articolo – scritto anni fa per L’école valdôtaine – di cui tutti noi non potremo che fare tesoro negli anni che verranno…

Sono poche le parole che hanno per me un così alto valore evocativo, nel bene e nel male, come il termine rispetto. Una pa-

rola che, nella mia infanzia, era intrinsecamente legata alla buona educazione e che rappresenta-va, seppur inconsciamente, l’adesione acritica ad una società fortemente cristallizzata. Una vol-ta ci veniva insegnato fin da piccoli che si do-

di Nello Notari

veva portare rispetto al Parroco indirizzandogli una forma di saluto particolare, alla Maestra (per non parlare del Direttore, figura quasi mitologi-ca), a chi portava una qualsiasi divisa, ai Notabi-li del paese e a tutti quanti fossero detentori di una sia pur minima rilevanza pubblica. Tutto ciò non veniva solitamente motivato. Non si porta-va rispetto perché le persone cui ci si rivolgeva con reverenza fossero dotate di un particolare carisma oppure perché visibilmente impegnate nella ricerca del bene della comunità: bisognava farlo e basta, pena il rischio di incorrere in qual-che severo castigo terreno o, peggio, ultraterreno. Ricordo ancor oggi quanto scalpore fece tra noi bambini, più di quarant’anni fa, l’ardimento di un nostro compagno di classe che avendo scoperto di essere stato bocciato all’esame di Quinta, andò alla cattedra e si riprese il regalo che, come tutti noi, aveva offerto all’insegnante. Ai nostri occhi di bambini allevati alla sacralità della Maestra, quel gesto che lì per lì ci era parso quasi sacrilego si trasformò quasi subito in quello di un eroe, di uno che ci aveva dimostrato come certi schemi potevano essere messi in discussione o addirittura spezzati. Non posso negare che quell’esperienza mi turbò profondamente, generando in me, dopo il senso di angoscia iniziale, un’enorme sensazio-ne di libertà, tanto che ancora oggi il ricordo di quell’episodio mi procura un sorriso malizioso.

Nato ad Aosta il 9 aprile 1956, una laurea in pedagogia conseguita nel 1978, Nello Notari

ha ricoperto a partire dagli anni Ottanta incarichi direttivi in diverse scuole della

Valle fino a ottenere, nel 2001,

la nomina di Dirigente presso l’Istituzione Scolastica Aosta 1

di Piazza San Francesco. Nel settembre 2010

è subentrato all’amico Carlo Champvillair

come Rettore del nostro Istituto.

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Negli anni della mia infanzia, il formalismo era la traduzione visibile e tangibile del rispetto inteso come rimarcazione del

potere e come segno di sottomissione. I giovani dovevano assolutamente salutare per primi le per-sone più anziane che incontravano: l’anziano era di per sé degno di rispetto, indipendentemente da ciò che aveva combinato nella sua vita. In chiesa, le donne dovevano essere rigorosamente separa-te dagli uomini: il rispetto alla casa del Signore era rimarcato dalle donne con il capo coperto da un velo o da un foulard, dagli uomini tutti a testa scoperta, mentre il Parroco, dall’alto del pulpito, parlava di terribili castighi di un Dio severo e oc-chiuto. Il rispetto dei defunti lo pagavano soprat-tutto le donne, condannate com’erano, per ogni lutto in famiglia, a vestire di nero dalla testa ai pie-di: per sette anni in caso di morte della madre o del padre, per tutta la vita per quella del marito. L’espressione “baciamo le mani”, spesso poi ac-compagnata dal corrispondente atto concreto, era la forma per manifestare il rispetto che mi ha, da sempre, maggiormente ripugnato, proprio per-ché sottintendeva una subalternità verso chi era riuscito ad arrogarsi un potere forte al di fuori di qualsiasi norma. Credo, quindi, che il rispetto, di per sé, non sia un valore assoluto, ma che, al con-trario, debba essere sempre attentamente e conti-nuamente valutato verso chi o che cosa lo si porta.

“Fai sempre ciò che di buono ti insegnano, ma non fare mai ciò che di male ti fanno”. Con queste semplici parole, ripetutemi spesso da mia madre, ho do-vuto, con amarezza, prendere atto del fariseismo di una società che, pur sbandierando grande ri-spetto per gli alti valori umani e sociali, ha poi galleggiato per decenni anche grazie al costante disprezzo delle regole, alla prevaricazione dei più forti sui più deboli, all’uso strumentale del potere per il conseguimento dei propri personali interes-si, alle continue violenze alla salute pubblica e al territorio in nome degli affari e dell’economia. Le rivoluzioni sociali e culturali che hanno se-gnato il nostro Paese a partire dagli anni ’60, con le ondate migratorie che hanno sradica-to milioni di persone dalle campagne, lo tsuna-mi del ’68 e la triste stagione del terrorismo, il Concilio Vaticano II, la progressiva nuclearizza-zione delle famiglie, lo yuppismo ed il rampan-tismo degli anni ’80, l’individualismo sempre piu marcato della fine del ’900 hanno profon-damente inciso nella coscienza individuale e collettiva, mutando il concetto stesso di rispetto. Mi piace ricordare quella stagione di grandi rifor-me avvenute sull’onda di un profondo dibattito che animò tutta la società dell’epoca proprio sul concetto di rispetto: la riforma del diritto di fami-glia del 1975, la legge n° 517 del 1977 che dettava l’abolizione delle classi differenziali, la n° 180 del

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1978 grazie alla quale furono chiusi i manicomi, la Premessa generale ai programmi della Scuola Elementare del 1985. Non è un caso che abbia voluto citare per prima la riforma del Diritto di Famiglia: una legge che ha dato una svolta a 180 gradi alla nostra società, aiutandola ad uscire dal medioevo culturale del patriarcato, dal concetto di padre-padrone a cui tutti i familiari dovevano rispetto assoluto. Un rispetto tanto barbaramente inteso da prevedere, nel codice penale italiano, che l’offesa subita da un marito tradito potesse essere utilizzata come attenuante quando questi l’aves-se lavata con il sangue della moglie ammazzata. Ricordiamocelo! Il rispetto era anche questo: l’articolo 587 del Codice Penale, con il quale si riconosceva l’offesa all’onore. Ne ricordo ancora molti, di processi finiti con grandi applausi al ma-

rito uxoricida a cui i giudici riconoscevano le at-tenuanti previste dall’articolo 587. Quell’uomo, in seguito, era spesso citato come esempio per tutti: un vero uomo. E non sto parlando del 1800: anco-ra nel 1981 un giudice italiano citò solennemente l’articolo 587 del codice penale e riconobbe, per fortuna per l’ultima volta, le famigerate attenuanti. La chiusura delle classi differenziali e speciali e la conseguente integrazione degli alunni disabi-li nelle classi ordinarie dei tre gradi di scuola è stato un atto che ha profondamente modificato il significato di rispetto dell’infanzia, non solo da parte degli operatori scolastici, ma di tutta la società. L’inserimento nelle classi comuni di tutti i bambini è stata una grande occasione per ripensare complessivamente il rapporto docen-te-discente. Il bambino non era più visto come oggetto da plasmare o vaso vuoto da riempire o parte indifferenziata di una classe, bensì come una persona dotata di proprie attitudini, compe-tenze, modalita diverse di apprendere e di re-lazionarsi, una persona, quindi, portatrice di di-ritti, degna di massima attenzione. E di rispetto. Ritengo che questi concetti abbiano trovato una compiuta e magistrale espressione nella Premessa Generale ai programmi della Scuola Elementa-re del 1985, in particolare nel passo riferito alla diversità e all’uguaglianza. In esso il rispetto del bambino trovava la sua espressione nel riconosci-mento del diritto alla diversità intesa come cono-scenza e valorizzazione delle attitudini individuali, delle conoscenze acquisite nonché delle sicurezze raggiunte sul piano affettivo, psicologico e sociale. Il rispetto del bambino venne poi declinato come un impegno della scuola a far sì che le diversità non “...si trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi di comportamento, poiché ciò quasi sempre prelude a fenomeni di insuccesso e di mortalità scolastica e conseguentemente a disuguaglianze sul piano sociale e civile”. Ragionando di rispetto della persona e di quanto questo concetto si sia evoluto in termini positivi, ritengo che un grazie immenso lo si deb-ba a Franco Basaglia che, per tutta la sua vita pro-fessionale, si battè per la chiusura dei manicomi in Italia, luoghi di negazione assoluta del rispetto delle persone. Se è pur vero che l’applicazione della legge che porta il suo nome è stata oggetto di grandi critiche – soprattutto, a mio avviso, per-ché sovente mal applicata – è indubbio che, per quelli della mia generazione, certe immagini di manicomi perfettamente sovrapponibili a quelle dei lager nazisti non fossero ulteriormente tollera-bili. Mi piace ricordare quanto scritto da Basaglia: “La follia è una condizione umana. In noi la follia esi-

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ste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, mentre invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d’essere”.

Tutti questi esempi – ma se ne potrebbero trovare decine di altri – per dire quanto mi sia difficile provare rimpianto per i bei tem-

pi andati che, francamente, così belli proprio non erano, dove la prevaricazione del più forte regnava sovrana anche nei libri per bambini e adolescenti. Proviamo a rileggere il libro Cuore di Edmondo De Amicis: altro che rispetto! È un continuo aggredi-re con ingiurie e mazzate; perfino il buon Garrone ha un coltello con il manico di madreperla! Alme-no oggi il Franti viene visto per quello che è: un bulletto, non certo un ragazzo degno di rispetto. A quanti hanno comunque nostalgia per quei for-malismi legati al rispetto dico che i ragazzi come gli adulti agiscono come hanno appreso ad agire: il rispetto non può essere insegnato né appreso solo con le parole, ma è frutto di esempi, pras-si, imitazione ed identificazione. Mi piacerebbe quindi, ad esempio, che, almeno fra noi educatori, non ci si limitasse a evidenziare la maleducazione degli alunni che non salutano: iniziamo noi ad au-gurare loro buongiorno quando li accogliamo in Convitto, magari con un sorriso il meno artefatto possibile e, ne sono certo, in brevissimo tempo sa-ranno loro a salutarci per primi. Ricominciamo ad apprezzare il piacere di salutare i colleghi e gli altri collaboratori scolastici quando li incontriamo nei corridoi o entriamo in sala insegnanti: è un pic-colo gesto che non costa nulla e che può aiutarci a stare meglio. Non limitiamoci, però, solo a que-sti aspetti del rispetto: la scuola non può esimer-si dallo svolgere quel ruolo che naturalmente le compete in termini di formazione della persona, anche attraverso azioni positive per aiutare le nuo-ve generazioni ad acquisire conoscenze specifiche sui diritti fondamentali dell’uomo, sul significato e l’importanza delle formazioni sociali, sui diritti e i doveri del cittadino, sulla promozione del rispetto e della tutela dell’ambiente. Le indicazioni che il Ministro dell’Istruzione ha voluto dettare, attra-verso la promozione della sperimentazione Citta-dinanza e Costituzione, credo che vadano proprio in questa direzione e possano valere molto di più del tam tam mediatico costruito intorno al cinque in condotta. Il rispetto, soprattutto delle regole, non può essere affidato, se non come extrema ratio, agli strumenti della repressione: nel breve periodo questi strumenti possono rivelarsi una facile scor-

ciatoia; nel medio e nel lungo periodo evidenzie-ranno, ancora una volta, tutti i loro limiti. Il rispetto, soprattutto quello delle regole del civile convive-re, è una costruzione mentale che esige tempo, perseveranza e tanta voglia di crescere insieme. Credo, in estrema sintesi, che il rispetto si possa ritrovare nel motto francese Liberté, Egalité, Fra-ternité. Ecco: la fraternità, il valore aggiunto che, a mio avviso, deve essere sempre presente nel-la parola rispetto. Scriveva, a questo proposito, Eduardo Galeano in Memoria del fuoco: “Per sal-varci dobbiamo raggrupparci. Come le dita di una stessa mano. Come le anatre di uno stesso stormo. Tecnologia del volo collettivo. La prima anatra si lancia ed apre la strada alla seconda che indica il percorso alla terza, e la spinta della terza fa spiccare il volo alla quarta che trascina la quinta, e lo slancio della quinta provoca il volo della sesta che fa coraggio alla settima. Quando l’anatra esploratrice si stanca, raggiunge la coda dello stormo e lascia il posto ad un’altra che risale alla punta di questa V capovolta che le anatre disegnano in volo. Tutte a turno prenderanno la testa e la coda del gruppo”. Portiamo quindi rispetto per essere rispet-tati, non fosse altro per il fatto che non sap-piamo mai di chi un giorno potremo ave-re bisogno, forse proprio di quell’anatra che per ultima ha preso la testa del gruppo.

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ChabodAnnuario 2016/2017 del Convitto Regionale di Aosta

Dodicesima edizione

Convitto Regionale Federico ChabodVia Crétier, 2 - 11100 AOSTA

Telefono: 0165 361641 / 361642 – Fax: 0165 238649 www.chabod.scuole.vda.it - [email protected]

RETTORE Nello Notari

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Nello Notari, Luigina Borney, Gianluca Cane,

Antonio Chiodo, Ercole Clappey, Ersilia Ferrario, Cinzia Mauro, Enrico Vettorato

SEGRETERIA Giuseppina Sergi (capo servizio), Marina Ardissone,

Piergiorgio Berthet, Bruno Bertolini, Ester Henriet, Maria Scali

PERSONALE EDUCATIVO Gabriella Massa (vicario), Luca Alladio, Pierpaolo Beneforti, Loris

Biazzetti, Alessandro Bonetti, David Brendolan, Gabriele Busa, Lorella Cannatà, Gabriela Carloni,

Jessica Casarotto, Hélène Champvillair, Antonio Chiodo, Guido Favre, Stefania Fazari, Simona Ferraris,

Roberta Fiorenzani, Alessandro Fontanelle, Claudia Giovinazzo, Marco Goresi, Erika Iamonte, Flavia Mandalari, Marco Mathamel,

Cinzia Mauro, Guido Pallais, Nadia Parrello, Daniele Pascal, Didier Pascal, Alessandro Peruzzi, Edi Rinella, Domenico Rocca,

Maura Sacchetto, Stefano Scherma, Antonella Schiavello, Manuela Tondella, Eugenio Torrione

OPERATORI DI SOSTEGNO Nadia Albace, Roberta Andruet, Sylvie Bruno, Federica Celesia,

Paola Collé, Alessandra Corsi, Edith Cossavella, Patrick De Stefani, Giorgio Fossati, Maria Luz Fournier,

Christian Fragnelli, Cristina Gilardi, Maria Elisabetta Grande, Mariele Lanza, Raffaella Obino, Nadia Perruquet,

Loana Pignatelli, Simona Rossi, Giovanna Sacco, Maria Teresa Salmè, Vito Santangelo, Simona Serradura, Stefania Vivoli

CUCINA Federico Blanc (capocuoco); Ercole Clappey,

Eliana Scampone, Piera Trentin (cuochi); Paola Ballan, Silvana Béthaz, Monica Ciuca, Angela Iadanza, Rosa Maria

Monterosso, Paola Maria Peaquin, Anna Perraillon, Clémy Sandon, Iris Tiotto (accudienti);

Domenico Pellicanò (magazziniere)

CUSTODI Donatella Borettaz, Danilo Borriello, Ezia Meynet, Edy Nexex

ACCUDIENTI Romana Chapellu, Lorena Money (refettorio); Cinzia Pastorello (rettorato); Giovanna Bettoni, Fulvia Chabloz, Barbara Cotroneo, Loredana Demasi, Susanna Fondatori, Adriana Girod, Marzia Giuggioli, Rosita Guichardaz, Gisella Guidon, Flora Iuliano, Silvana Lesca, Girolama Monteleone, Irma Moro, Paola Munier, Silvana Piccot, Nadia Rigollet, Marinella Zani (accudienti ai piani); Ivana Tomio (palestra e Aula Magna); Franca Giacchello Mariettaz (magazzino); Marco Lischetti, Antonio Mezzatesta (aree esterne)

GUARDAROBIERE Leonilde Bellezza, Ines Lillaz

BIDELLE Irene Bertolin, Malika Belkacemi, Margherita Cannatà, Virginia Castiglioni, Lucrezia Ménabreaz, Marzia Pellissier

OPERAIO SPECIALIZZATO Gianfranco Donzel

TESTI E REDAZIONE ANNUARIO Loris Biazzetti

GRAFICA E IMPAGINAZIONE Remo Prodoti

FOTOGRAFIE SQUADRE Matteo Atzori Pennard, Ihissane Lafkaihi, Alessandro Peruzzi

HANNO COLLABORATO PER LA PARTE FOTOGRAFICA: Luca Alladio, Pier Paolo Beneforti, Alessandro Bonetti, David Brendolan, Hélène Champvillair, Federico Ferraris, Alessandro Fontanelle, Claudia Giovinazzo, Erika Iamonte, Pietro Imbimbo, Flora Iuliano, Cinzia Mauro, Didier Pascal, Pierlucio Pellissier, Domenico Rocca, Stefano Scherma, Giuseppina Sergi, Luca Sisto, Manuela Tondella, Eugenio Torrione

STAMPA Tipografia La Vallée (Aosta) - 0165 44333 - Maggio 2017

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