Anno XXVII • N. 43 • 8 dicembre 2017 • brindisi... · Sul canale YouTube e sulla pagina...

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il settimanale dei brindisini BASKET: SCOPPOLA SASSARESE. URGE RISCATTARSI CON TRENTO 8 DICEMBRE 1977: IL TRAGICO SCOPPIO DEL CRACKING DELLA MONTEDISON I resti dell’impianto P2T della Montedison dopo lo scoppio dell’Immacolata 1977 Anno XXVII • N. 43 • 8 dicembre 2017 • www.agendabrindisi.it P2T: quarant’anni fa!

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il settimanale dei brindisini

BASKET: SCOPPOLA SASSARESE. URGE RISCATTARSI CON TRENTO

8 DICEMBRE 1977: IL TRAGICO SCOPPIO DEL CRACKING DELLA MONTEDISON

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Anno XXVII • N. 43 • 8 dicembre 2017 • www.agendabrindisi.it

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Sono trascorsi quarantannidalloo scoppio del crackindel Petrolchimico Montedi-son, una Immacolata cheBrindisi non può dimentica-re. Fu la notte del P2T, tra il7 e l’8 dicembre 1977, quan-do il cuore della Montedisonandò in frantumi con tutta u-na serie di conseguenze eco-nomiche e occupazionali.

E fu la notte in cui perserola vita il brindisino GiuseppeMarulli e due leccesi, CarloGreco e Giovanni Palizzotto.Erano nella sala controlloquando accadde l’irreparabi-le, quando l’esplosione e illungo incendio distrusserol’impianto di polimerizzazio-ne. I danni, secondo stimegiornalistiche e le dichiara-zioni del senatore GiuseppeMedici, all’epoca presidenteMontedison, furono valutatiin 100 miliardi di lire.

Al 31 ottobre 1975, i lavo-ratori direttamente dipen-denti dalla Montedison era-no 5.057, oltre ai dipendentidelle numerose imprese cheprovvedevano alla costru-zione e alla manutenzionedegli impianti. Per avereun’idea delle dimensioni edell’importanza dello stabi-limento petrolchimico brin-disino, occorre tener presen-te che per il trasporto dellemerci venivano impiegate o-gni anno 600 navi, 20.000automezzi pesanti, 2.500containers e 7.000 vagoniferroviari. Il P2T producevada solo 200 mila tonnellateannue di etilene.

Quella notte più di 50 ad-detti rimasero feriti. Il tem-pestivo blocco dei forni e dialtri settori, ordinato da uncapoturno, evitò dimensioniancora più tragiche. Proprioquella sera l’impianto erastato riavviato dopo una fer-mata di nove giorni, resasinecessaria per urgentissimilavori di manutenzione, unacircostanza che alimentò lepolemiche tra sindacati e di-rezione aziendale sulla qua-

telefonata a Mimmo Mennit-ti per decidere cosa fare. Erail mio direttore: erano i tem-pi della Gazzetta di Brindisie della storica Radio VideoBrindisi, che erano ubicateentrambe nell’edificio dipiazza Cairoli. E mentre ipompieri cercavano di do-mare l’incendio, mentre lesirene impazzite delle ambu-lanze trasportavano i feritinell’ospedale «Di Summa»io e Mimmo ci organizzamoper una nottata che non di-menticherò mai. Riaprimmole trasmissioni per racconta-re cosa era accaduto e cosastava accadendo. Finimmoall’alba, quando qualche fo-colaio dell’impianto era an-cora attivo e quando il bilan-cio dello scoppio era dram-maticamente chiaro a tutti,in termini di vite umane, diferiti e di danni economici.

Il telefono, quello tradizio-nale, fu il nostro sistematicoed efficace strumento di co-municazione, in collegamen-to ora dalla direzione dellaMontedison … ora dal pron-to soccorso del «Di Summa»,per gli aggiornamenti, per letestimonianze, per le prime i-potesi circa la dinamica del-l’incidente. Con MimmoMennitti raccontammo unadelle giornate più tragichedella storia di questa città,un’esperienza che ti segnasul piano professionale e u-mano. Poi arrivo l’edizionepomeridiana del notiziario,alle 14.15 dell’Immacolata,per comporre il definitivomosaico di una notte da tre-genda. Il nuovo impianto dicracking (P1CR) è in funzio-ne dal marzo del 1993.

Quarant’anni dopo il P2T,nonostante la riduzione deilivelli occupazionali e i nuo-vi assetti societari, il petrol-chimico continua ad essereuna realtà significativa. Maquello scoppio ha comunquecambiato la storia della Mon-tedison a Brindisi.

Antonio Celeste

La drammatica nottedello scoppio del P2T

chilometri. Io avevo 22 anni.Leggevo un libro quando fuiscosso dall’esplosione, dallospostamento d’aria. Pensaianche io, come tanti, al terre-moto, ad un attentato, ad unabombola impazzita.

Una telefonata ai vigili delfuoco per saperne di più, perrealizzare in pochi istantiche nella zona industrialec’era il finimondo. Un’altra

lità e sui i tempi della manu-tenzione. Le conseguenzeoccupazionali per l’intera a-rea salentina furono gravissi-me: nelle settimane successi-ve allo scoppio, duemila o-perai furono messi in cassaintegrazione col meccanismodella «rotazione».

Il boato colse nel sonno ibrindisini, infranse vetrate,fu avvertito nel giro di 50

QUARANTESIMO ANNIVERSARIO

UNO SPECIALE VIDEO ONLINESul canale YouTube e sulla pagina

Facebook di Agenda Brindisiuno speciale video di 25 minuti

curato da Antonio Celeste con larievocazione dello scoppio del P2T:

foto, filmati e testimonianze conil racconto di quella tragica notte.

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Direttore responsabileAntonio Celeste

Collaborano:Fabiana Agnello

Carlo Amatori

Antonio Caputo

Eugenio Corsa

Alfieri D’Alò

Gabriele D’Amely Melodia

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Daniela Leone

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DISTRIBUZIONE

GRATUITA (5.000 copie)

Rancore e disimpegno socialeE' uscito alcuni giorni fa il

rapporto annuale del Censis,un report che ogni anno foto-grafa, con grande precisione,la condizione della società i-taliana in questo momentostorico e che, per molti aspet-ti, riflette esattamente alcuniproblemi che affliggono lanostra comunità locale.

Leggendolo con attenzio-ne, dal rapporto emergono al-cune luci e molte ombre sullasituazione economica dellefamiglie del Sud, caratteriz-zate dalla mancanza di pro-spettive lavorative, special-mente per i giovani e i «capi-famiglia». L'occupazione nelsettore industriale, nonostan-te gli interventi governatividi questi anni, presenta dellelacune strutturali molto diffi-cili da ricomporre. Insomma,a sfogliare l'ultimo rapportoCensis emergono tanti nume-ri allarmanti. In molti casiperò, non sono solamente inumeri a spaventare, ma so-prattutto il risvolto sociale dialcune problematiche chehanno effetti devastanti sultessuto sociale delle nostrecittà. Ne cito due su tutte: lafuga dal Mezzogiorno, permotivi lavorativi, e il temadel rancore, un sentimentopreoccupante, presente sem-pre più all'interno delle no-stre comunità. Temi che, conun approccio locale, possonoessere facilmente ritrovatinella realtà brindisina, marto-riata dall'assenza di lavoro e

core: un elemento nuovo al-l'interno dei report che foto-grafano lo stato di salute del-la nostra società. Nonostantei dati di crescita di questi ul-timi mesi, in diversi ambitidell'economia nazionale, il ri-tratto del Paese ci consegnaun popolo impaurito e sfidu-ciato. Una sfiducia che emer-ge nelle alte percentuali di a-stensionismo, un malessereche si declina nell'aumento e-sponenziale della criminalità- a Brindisi siamo a quotacinquanta rapine da gennaioa novembre - e nella disaffe-zione da parte di una partesana e un tempo attiva - e an-che proattiva - della nostracomunità locale. «L'eserciziopolitico della rappresentanza- diceva qualche giorno fal'ex sindaco Marchionna aQuotidiano - è ormai avulsodal contesto sociale, e questoporta tutte le forze della so-cietà ad allontanarsi dalla po-litica». Quello del coinvolgi-mento, anzi del ri-coinvolgi-mento, della parte sana e vi-vace della nostra città nel-l'impegno civico è probabil-mente il compito più grandeche si deve dare chi immagi-na di poter guidare prossima-mente la città. Creare liste dinomi noti per meri cartelli e-lettorali non basta più; c'è bi-sogno di coinvolgere attiva-mente, all'interno della mac-china amministrativa, chi haidee nuove e voglia di fare.

Andrea Lezzi

ECONOMIA E LAVORO

sempre più incattivita. In die-ci anni il Sud Italia ha persoqualcosa come tre miliardi etrecento milioni di euro di in-vestimento in capitale umanoe, a voler fare i «puntiglio-si», quasi due miliardi emezzo di tasse emigrate dalMezzogiorno al Nord di Ita-lia; soldi che si traducono inservizi migliori e strutturepubbliche più efficienti.

Come spesso evidenziatoin questa rubrica, diventasempre più preoccupante lafuga di giovani studenti dainostri territori: circa trenta-mila laureati ogni anno la-sciano il meridione, direttiall 'estero, al Centro o alNord Italia. Nelle Universitàdi queste regioni gli iscrittiprovenienti dal Sud sono piùdi 170 mila - praticamente u-na grande città - con un co-sto economico per il sistemauniversitario del mezzogior-no - lo scorso anno il Censislo ha calcolato intorno aicentoventi milioni di euro -ma anche per le famiglie eper l'intero sistema-paese.

A una situazione socialegià abbastanza precaria si ag-giunge, poi, il tema del ran-

PREVENZIONE & SICUREZZASicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 81/08):

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Fioriere e cubi «vaganti»

- Ci sono voluti settant’anniper svelare il mistero dellerocce che si muovono da solenel bacino desertico, la Race-track Playa, situato nel belmezzo del Parco Nazionaledella Death Valley. Il caso diqueste rocce in movimentoha disorientato gli scienziatiper decenni e pare sia statofinalmente risolto dopo dueanni di attente osservazionicon l’ausilio dei più sofistica-ti e moderni mezzi tecnologi-ci. E’ auspicabile che non civoglia così tanto tempo perrisolvere un «mistero» tuttobrindisino: quello delle fio-riere (in corso Garibaldi) edei cubi (sul lungomare) chesi «muovono» continuamen-te. Oggi qui, domani là, comecantava la brava Patty Pravo.Non costituendo, quindi, uncaso scientifico ma semplice-mente un problema di civiledecoro urbano, non è neces-sario interessare studiosi mapiuttosto qualche tecnico perfermare questi «movimenti»:non servendo più all’uso ini-ziale, le fioriere potrebberoessere trasferite in qualchedeposito in attesa di una piùutile collocazione e non saràdifficile rendere più compli-cato lo spostamento dei cubi.Dai, che se ci impegnamo cela possiamo fare.

I prestiti - Il museo «Fran-cesco Ribezzo» continua adessere al centro delle polemi-che. Dopo quella per il «pre-stito» della statua di Bacco edel contenuto di una vetrinadella sala «La Messapia», oraè la volta di un’altra «fuga»sia pur temporanea, di nume-rosi reperti decisa dal mini-stero. Quest’altro prestitoconsiste in 25 pezzi della saladi archeologia sottomarina -intitolata alla prima direttricedel museo, Benita Sciarra -che di fatto priva l’esposizio-ne delle parti più significati-ve. Un lungo viaggio sin al-l’altro capo d’Italia, Trieste,dove è organizzata una mo-

tità e la qualità dei pezzi, co-stituisce al tempo stesso unadiminutio per le nostre sale e-spositive. Ovviamente le cosepotevano essere gestite me-glio e in tutt’altro modo, solose vi fosse stato il tempo e lapredisposizione a farlo. Ap-pare evidente, quindi, lo scar-

stra, che si preannuncia inte-ressantissima: «Nel mare del-l’intimità. L’archeologia su-bacquea racconta l’Adriati-co». Se è vero che ciò puòrappresentare l’occasione peruna indiretta pubblicità al no-stro museo e al territorio, èanche vero che, per la quan-

OPINIONI IN LIBERTÀ DIGIORGIO SCIARRAZONA FRANCA

so potere «contrattuale» dellastruttura museale, soprattuttoin questo inizio di gestioneregionale, per non parlare delquasi totale disinteresse dellapolitica locale. Ho detto quasiperchè in questa questione èintervenuto solo il consigliereregionale del M5S, GianlucaBozzetti; tutti gli altri (figureregionali, nazionali e aspiran-ti candidati al Consiglio co-munale) sono semplicementenon pervenuti. Come se l’ar-gomento interessasse poco onulla la vita cittadina. Ed èforse a loro che pensava l’ar-chitetto Augusto Ressa dellaSoprintendenza, quando, du-rante un’intervista ad AndreaPezzuto, ha dichiarato che irestauri della chiesa di SanPaolo termineranno a breve e«la città potrà estrarre dalproprio scrigno un altro deisuoi gioielli e mostrarlo a tu-risti ed avventori, molto spes-so in grado di apprezzaremaggiormente la bellezzadella città rispetto agli autoc-toni». Ma tornando al museo,si spera che la gestione regio-nale sia più attenta ai proble-mi del «Ribezzo» di quantonon lo sia stata l’Amministra-zione provinciale.

E’ bello pensare che il mu-seo (ri)divenga un luogo di-namico della storia e dellacultura e non un luogo dovefar sostare le nostre testimo-nianze storiche in attesa chequalcuno le richieda. E’ au-spicabile che l’attuale dire-zione possa distinguersi, conl’aiuto della Regione, in pro-gettualità e vivacità e possaanche lavorare su progettiche consentano il ritorno nel-le proprie sale di quei repertiche giacciono nei depositi dialtre realtà museali. Confi-diamo soprattutto che l’as-sessore di riferimento, Lore-danma Capone, instauri unrapporto di chiarezza con laSoprintendenza Archeologicanel rispetto dei ruoli e diquelle realtà consolidate co-me il nostro museo.

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Giuseppe Muto, Alfiere del lavoro

La cerimonia seguita indiretta in aula magna, unliceo orgoglioso e strettointorno al suo Alfiere,un’altra eccellenza che ar-ricchisce la galleria dei ta-lenti a vario titolo uscitidalla «fabbrica» liceoClassico «Benedetto Mar-zolla». Giuseppe Muto,maturato a giugno colmassimo dei voti presso ilLiceo classico di Brindisi,ora studente di giurispru-denza presso l’universitàBocconi di Milano ha ri-cevuto - visibilmente e-mozionato - dal Capo del-lo Stato il riconoscimentodi Alfiere del Lavoro permeriti scolastici, uno dei25 i premiati a livello na-zionale. Il premio è stori-co, istituito nel 1961, no-bile e patriottico nella suafinalità di saldare il lega-me generazionale in ter-mini di propositività e ca-pacità imprenditoriale,premiando insieme Alfierie Cavalieri del lavoro,

il coronamento di un per-corso di formazione e divita e si estende in questaveste anche all’intero Li-ceo Classico Marzolla» hadichiarato con orgoglio ladirigente scolastica prof.ssa Carmen Taurino.

Giuseppe intanto consi-dera il premio ricevuto uncoronamento e un viaticoinsieme, chiusa com’è l’e-sperienza formativa licea-le e appena dischiusaquella universitaria, sotto-lineando che «facendo le-va sulle proprie forze, as-secondando le proprie a-spirazioni si giunge a tra-guardi importanti». Anchegrazie alla scuola, alla sua,che «l’ha fatto innamoraredelle solide basi dellaclassicità trasformandolein coordinate per orientar-si prima nella cultura enella conoscenza poi an-che -indissolubilmente -nella vita. Il ringraziamen-to alla Dirigente, da cui èstato segnalato per i meritiscolastici, si raccorda aquello per tutti quei do-centi che gli hanno fornito«stimoli che non sono inalcun testo o programmaperché vanno oltre i ban-chi». Orgoglioso di essereun marzolliano, concludecosì: «Il Liceo ClassicoMarzolla mi ha fatto capi-re cos’è la bellezza e mel’ha fatta amare».

fondendo presente e futurodi un Paese che sa fare delmade in Italy un valore e-tico pur sospeso tra sfideed incertezze che investo-no in primis i giovani.Giuseppe è uno di quelliche nel suo percorso nel«Marzolla», costellato divalutazioni eccellenti e diesperienze formative im-portanti quali la partecipa-zione alla scuola estiva delprestigioso collegio S. An-na (Scuola Normale di Pi-sa) e rappresentante dellaConsulta degli Studenti,ha riscosso un costante esincero apprezzamento perle sue doti. «Siamo feliciche a rappresentare il Mar-zolla a così alti livelli cisia Giuseppe, un ragazzopoliedrico e di alta co-scienza civica distintosisempre per grande educa-zione, correttezza, dedi-zione allo studio. La suastrada era già orientata alsuccesso, il riconoscimen-to ottenuto è certo per lui

RICONOSCIMENTO RIFIUTI

Differenziata,un passo avanti

Un altro importante risultato èstato conseguito dalla società E-cotecnica srl, di concerto conlʼAmministrazione Comunale diBrindisi. Nel corso del mese dinovembre 2017 la percentuale diraccolta differenziata è salita al51%. Si tratta di un dato eccezio-nale, mai raggiunto a Brindisi (trai più significativi in Puglia), che vaa premiare anche gli sforzi com-piuti dai cittadini di Brindisi perrendere la città più pulita e per al-linearla a capoluoghi di provinciadel Nord e del Centro Italia. Nonva dimenticato, peraltro, che a lu-glio 2017 (mese del subentro diEcotecnica) la raccolta differen-ziata era ferma al 12% e che si vi-veva una condizione di grave e-mergenza igienico-sanitaria.

«Ovviamente siamo soddisfati -afferma il direttore generale di E-cotecnica, dott. Federico Zilli - manon ci fermiamo. Vogliamo ulte-riormente migliorare questo datoe pertanto stiamo profondendo ilmassimo sforzo possibile, in ter-mini di impiego di uomini e risor-se. Abbiamo chiesto ed ottenutola piena collaborazione dei cittadi-ni, mentre un grazie particolareva rivolto alla Polizia Municipale(per lʼincessante lavoro di indivi-duazione di infrazioni nel sistemadi conferimento) ed agli ammini-stratori di condominio per lʼimpe-gno con cui stanno affrontando ilposizionamento dei cassonetticondominiali e il rispetto degli o-rari di conferimento».

Ecotecnica, in ogni caso, resta adisposizione dei cittadini di Brindisiattraverso gli operatori dei centri diraccolta (contrada Piccoli e pressola Brindisi Multiservizi), il numeroverde 800991995 e la pagina face-book «Ecotecnica Brindisi».

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CULTURALEGGENDO

Winslow e «Nevada Connection»

gli piaceva così. Per unborseggiatore, la capacitàdi mescolarsi alla folla èun talento importante.

Graham lo introduce inuna misteriosa agenzia,gli Amici di Famiglia, af-filiata ad una banca delNew England che è sem-pre disponibile a fare ditutto per i suoi facoltosiclienti. Gli Amici di Fa-miglia finanziano gli studidi Neal, ma è Joe Grahamche gli insegna tutto quel-lo di cui ha realmente bi-sogno per i suoi particola-ri impieghi investigativi.

In Nevada ConnectionNeal è alle prese con unamissione da infiltrato sul-le tracce di un bambinoscomparso: una ricercache lo riporta negli StatiUniti, dalle colline ca-liforniane alle Terre Altedel Nevada, luogo di ran-ch e di cowboy, di violen-

Dopo numerosi giorni,sterili per un necessarioabbandono della lettura,riprendo l'abituale appun-tamento offrendovi inte-ressanti novità editoriali.Alcune impegnative, altremeno. Parto da queste ul-time sollecitato dalla vo-lontà di conoscere le re-centi vicissitudini di NealCarey, protagonista dellaSerie crime in cinque attiideata da Don Winslow,pubblicata oltreoceanonella prima metà deglianni Novanta. L’autoredeve attendere il grandesuccesso commerciale dialtre sue opere, Il Poteredel Cane e Il Cartello sututte, per ottenere la defi-nitiva consacrazionemainstream e l’introdu-zione della Serie nel mer-cato editoriale italiano.

Edito da Einaudi nellaprima metà dello scorsomese, Nevada Connec-tion è il terzo episodio,dopo London Under-ground (2016) e ChinaGirl (2016).

Neal viveva di espe-dienti nel West Side diNew York; il giorno incui tenta di derubarlo fi-nisce col conoscere JoeGraham.

Era un ragazzino magroe sporco, come tanti altrinel West Side. In lui nonc'era nulla di insolito, e

za e fanatismo.Le sue precedenti e-

sperienze con il bestiamesi limitavano al gesto diportarsi un cheeseburgeralla bocca. Ora si diver-tiva a far scendere levacche di Mills dai pa-scoli estivi sulle monta-gne. Lui, che una voltaconsiderava l'Hudson el'East River come i confi-ni dell'universo, ora sigodeva le albe e i crepu-scoli del deserto.

Ma il deserto, le TerreAlte del Nevada, sono an-che la base dei Figli diSeth, una milizia di fana-tici razzisti, nazisti, soste-nitori della supremaziabianca che irradia odio eviolenza in attesa di unoscontro finale. Se vuoleritrovare vivo il bambino,Neal deve infiltrarsi nel-l'organizzazione e ottene-re la fiducia del suo capo.

Nevada Connection tie-ne il lettore aggrappatoalle trecentosessantaquat-tro pagine, come altre o-pere di Winslow: autorecapace di regalare pathose vibrazioni di alta tensio-ne emotiva con una scrit-tura semplice ed efficaceche fanno di lui la pietramiliare del genere poli-ziesco contemporaneo,dalla metà degli anni No-vanta fino ad oggi.

Alfieri D’Alò

Chi non legge non saIl legislatore di Catania Caronda,

già nel VI secolo a.C. , soleva ripete-re «La libertà viene dai libri». Vorreiche i ragazzi d’oggi, molti dei qualisi sentono enciclopedici solo perché«trovano tutto» su internet, riflettes-sero su questo sintetico motto cheracchiude una grande verità. Il cer-vello umano è collaudato da secoliper apprendere in vari modi. Uno diquesti, ineludibile, è la lettura nonsuperficiale di testi aventi un certogrado qualitativo. Solo attraversoquesto strumento si sarà poi in gradodi ricordare e di metabolizzare con-cetti, fatti, opinioni. L’accumulazio-ne di questi dati ben assunti e stipatinei cassetti della memoria, costituiràil nostro prezioso scrigno di ricchez-za intellettuale. L’uomo non è solociò che mangia ma anche ciò che sa.Chi nella propria esistenza si sforzadi apprendere qualcosa, leggerà me-glio gli eventi della vita, svilupperàsenso critico, sarà meno influenzabi-le e quindi più libero: Caronda avevavisto giusto. Certo, guardare o ascol-tare è più facile che leggere, ma dob-biamo capire che telefonino, radio etivvù ricoprono soltanto funzioni dicomplemento e, per acculturarcidavvero, dobbiamo trovare la vogliae il tempo di leggere, stando attentia ciò che si legge (da evitare soprat-tutto i cosiddetti best seller, sfornatie reclamizzati dal mercato editorialesolo per omaggiare il dio Pluto). Poici sono le eccezioni, come i difficilima meravigliosi libri di AndreaMarcolongo o di Carlo Rovelli chehanno registrato un non prevedibileboom di vendite …

Gabriele D’Amelj Melodia

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Tempo trubbo - Le aspet-tative di Fabio Fazio, conse-guenti al passaggio da Raitrea Raiuno del programma«Che tempo che fa», con uningaggio faraonico, sono an-date deluse. I telespettatori diRaitre si sono assottigliati ameno della metà. Così il tem-po è diventato … trubbo!

La marcia su Brindisi - Il28 ottobre del lontano 1922un gruppo di «camicie nere»occupò la Capitale. La storiaricorda questo evento comela Marcia su Roma. Nellacircostanza furono fotografa-te alcune centinaia di «mili-ti» con tanto di fez e pennac-chio a fiocco, mentre, a pieditrascinavano stancamente laloro bicicletta. A distanza di95 anni, osservando i nume-rosissimi extracomunitari dicolore attraversare le stradedella nostra città (spesso con-tro senso) in bicicletta, oppu-re all’ingresso dei supermer-cati, lungo i corsi, in piazzaCairoli, nei pressi della sta-zione ferroviaria, diciamopure ovunque, viene da chie-dersi: ma quanti sono?. Evuoi vedere che, zitti, zitti,stanno organizzando la mar-cia su Brindisi?

Festa del pizzo - In unalocalità della provincia diLecce si è svolta la «Festadel Pizzo». Pare che l’orga-nizzazione sia stata, inizial-mente, invasa da prenotazio-ni da parte di gente poco rac-comandabile, subito dopo an-nullate quando è stato chiari-to che, in quel paese il «piz-

Poste e telefoni - In un uf-ficio postale della città hopersonalmente visto l’impie-gato col telefonino incollatoall’orecchio sinistro, acco-gliere, con un sorriso lacliente di turno, anch’essaimpegnata in una telefonata.Entrambi, almeno in appa-renza non sembravano inte-ressati ai problemi per i qualisi trovavano uno di fronte al-l’altra. Qualcuno, peraltromolto spiritoso, tentava digiustificarli così: «Con tuttoquesto chiasso, hanno pensa-to bene di compiere l’opera-zione via … cellulare».

Colazione campestre -Negli anni Quaranta «li villa-ni» erano soliti fare la primacolazione con una marsiglie-se calda e una coppa di fichi,appena colti dall’albero.

Diamanu ha perso la fede

- «Caro Ghiatoru - raccontaDiamanu - sono disperato atal punto di avere perso la fe-de». La risposta di Ghiatoru:«Hai provato a vedere se ti ècaduta sotto il divano?».

Modi di dire - «Ttanùmam’è fattu na vecita ti mazza-ti» (mio padre mi ha riempitodi botte).

Dialettopoli - Ugghina(frusta); vacìli (catino); fuecudi Sant’Antonio (herpes); z-ziccarì (prendere); zzicca esècuta (eccetera eccetera);vangali (dente molare).

Pensierino della settimana

- La simpatia è il passaportoper fare nuove amicizie. Lacuriosità … per perderle.

vrebbero curare un determi-nato malanno potrebberoprovocare conseguenze an-che gravi. Allora che motivoc’è di prescriverli?

zo» altro non è che una soffi-ce e saporita focaccia ripiena.

Dalla padella alla brace -Avete notato, amici miei, co-me tutti i farmaci che do-

SPUNTIRUBRICA A CURA DI PINO MINUNNI

Wilma Sardanelli trentenne!Un traguardo importante per Wil-ma Sardanelli: giovedì 7 dicembre2017 festeggia il 30° compleanno,circondata dallʼaffetto dei familiarie degli amici più cari. «Trentʼanniè lʼinizio della fase migliore dellatua vita!» gli scrivono tramite A-genda Brindisi mamma Anna,papà Pino e la sorella Sonia. Au-guri anche dalla nostra redazione.

Ristorante GIUGIO’ - Locanda delle FinestreNel formulare i migliori auguri per le prossime festività, informiamo

la spettabile clientela che sono aperte le prenotazioni per

PRANZO DI NATALECENONE DI CAPODANNOPRANZO DI CAPODANNO

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Lo scorso maggio, il nostrocaro amico Carlo Amatori,durante una passeggiata nelcentro cittadino, veniva col-pito da un arresto cardiaco.Fu soccorso da due turististranieri, uno dei quali medi-co, e da due agenti di una vo-lante del 113 che fortunata-mente era dotata a bordo diun defibrillatore. L’interven-to solerte e salvifico ha fattosì che un’altra vita fossestrappata a un triste destino.

Nel periodo succesivo,Carlo si è visto circondatodall’affetto di tantissimi ami-ci e conoscenti che lo hannosostenuto e incoraggiato,consapevole del grave peri-colo scampato.

Ducento vittime ogni gior-no per arresto cardiaco im-provviso, una ogni 7 minuti,considerazione che, divenutaun ritornello, ha fatto sì che aCarlo venisse l’idea di getta-re un primo seme organiz-zando «la notte del cuore».Un’iniziativa rivolta a tuttigli amici che lo avevano so-stenuto nei mesi precedenti,per una raccolta fondi assolu-tamente libera e volontaria. Ipiccoli contributi raccolti so-no diventati la somma deitanti «grazie» che hanno con-sentito l’acquisto di un defi-brillatore che è disposizionedi tutta la comunità cittadina.

Domenica 3 dicembre tuttoquesto è diventato realtà.Nella Farmacia Nuzzaci diCorso Roma si è svolta la ce-rimonia di consegna del defi-brillatore perché lo stessofosse affidato all’impegno

rare con la sua partecipazionequesta esemplare iniziativafacendo dono a Carlo dellamedaglia dell’Ordine. Il suointervento a sostegno e con-ferma che la farmacia è unfaro, un porto sicuro per co-loro che non stanno bene e laconsegna del defibrillatore aconferma di quanto detto. As-senti ingiustificati i rappre-sentanti comunali invitati edinformati della presenza delPrefetto. Ma questa bella pa-gina che riguarda la nostracittà e i suoi sensibili e pre-senti cittadini vorrei chiuder-la con quanto l’artista Stefa-nia Chiriacò, in arte DAS72,ha inciso sulla bellissima o-pera donata per l’occasione aCarlo a conclusione della ma-nifestazione: «E’ strano comeil dolore sia il mezzo obbliga-to per il cambiamento. Biso-gna prima un po’ morire perpoter rinascere» le parole diKam Sunny hanno emoziona-to tutti, ma sappiamo beneche questa storia non finiscequi perché, per ogni traguar-do c’è sempre una nuova par-tenza. Questa giornata lasciaa tutti il desiderio di renderela nostra Brindisi una cittàcardioprotetta e sicuramenteci auguriamo che questa siala prima di una lunga seriedi belle e importanti inizia-tive. Il nostro grazie comecittadini a Carlo Amatori af-finchè il seme piantato possadare i frutti sperati ed inizia-tive come questa, possanoessere oltre che apprezzate,duplicate all’infinito.

Daniela Leone

Defibrillatore, unregalo col «cuore»

nedizione, il Prefetto S.E.dott. Valerio Valenti e il Que-store dott. Maurizio Mascio-pinto. Gli interventi, brevima significativi, hanno solle-vato argomenti come la sicu-rezza e la fiducia verso le i-stituzioni. Il Prefetto, parlan-do di sicurezza, ha condivisola scelta di affidare ad unafarmacia l’incarico di detene-re uno strumento di cosìgrande utilità perchè la far-macia stessa rappresenta unluogo privilegiato e un presi-dio per la sicurezza. Infine icomplimenti ai privati che,con un gesto concreto hannodato un tangibile esempio diresponsabilità.

Il dott. Masciopinto ha e-sortato ad una maggiore col-laborazione tra cittadini eForze dell’Ordine all’insegnadi un percorso condiviso pro-ponendo come hastag la pa-rola «fiducia». Presente an-che il Presidente dell’Ordinedei Farmacisti, dott. GabrieleRampino, che ha voluto ono-

dei dottori Paola Napolitanoe Francesco Delle Donne,piacevolmente sorpresi per lagrande manifestazione d’af-fetto e la sensibilità di tantinel condividere la lodevole i-niziativa. Il dott. Francescoha assicurato orari di apertu-ra più diluiti affinchè il pre-zioso strumento possa esserea disposizione per tempi piùlunghi. Alla cerimonia sonointervenuti Padre SalvatorePeluso, della vicina Chiesadella Pietà, per il rito di be-

INIZIATIVA DI CARLO AMATORI

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Convegno di levatura accademica del liceo Classico «B. Marzolla»

Giornata di studi ciceronianiLa costruzione di un e-

vento culturale, che si pro-ponga anche di spessore,non è mai facile, comportasforzi, impegno, determina-zione e tanto lavoro di squa-dra, soprattutto se si tratta diun esordio. La sfida «Brin-disi, Portus Apertus» - Gior-nata di studi ciceroniani,convegno promosso ed or-ganizzato dal Liceo Classi-co «Benedetto Marzolla» diBrindisi in collaborazionecon il Centro Studi umani-stici «Marco Tullio Cicero-ne» di Arpino, città nataledel famoso oratore latino,con il patrocinio del comu-ne di Brindisi e dell’UfficioS c o l a s t i c oR e g i o n a l edella Pugliaed in colla-borazione inloco con laFederalber-ghi e l’Ips-seoa «Pertini», che ha avutoluogo il 6 dicembre nellaSala dell’Università di Pa-lazzo Granafei-Nervegna èstata superata con successoe notevole apprezzamento.

Si voleva realizzare unakermesse di alto profilo eampio respiro, in grado disuscitare interesse, che si-gnificasse non un esperi-mento isolato ma una primaforma sinergica di rilanciodelle potenzialità culturali eciviche, della scuola nellasua specificità e della città.Grazie alla passione condi-visa tra tutte le componentidel «Marzolla», fatta pro-pria dal team operativo (Di-rigente Carmen Taurino,

proff. Toraldo, Fedele, Fran-co - funzioni strumentaliche hanno intrecciato com-petenze, abilità e dedizioneper la riuscita del progetto -e i proff. Consiglio, del Pre-te, Monteverdi e Paladino,che hanno guidato le classiin lavori di fine approfondi-mento tematico) quel suc-cesso è cosa concreta. Saràstato per il taglio coinvol-gente, non cattedratico, del-le singole relazioni e del-l’intera giornata, o l’idea difondere passato e presentein una doppia valenza tema-tica, incentrando proprio suBrindisi un filo conduttorefatto di amicizia e di acco-

glienza , ov-vero, di pa-ce. «Urbs u-na mihi ami-cissima» ladefinisce Ci-cerone in u-na nota ora-

zione, la Pro Plancio i cuicaratteri ha sottolineato laDirigente prof.ssa CarmenTaurino nel suo intervento,un luogo più che amico, sidirebbe, familiare, sicuro,un porto aperto ad accoglie-re fisicamente e sentimen-talmente. Quale contestomigliore, dato il ruolo di«porta» che Brindisi ha fattoproprio nella storia, fino allegrandi emergenze del presen-te, per la celebrazione di unaamicizia, valore marcatamen-te ciceroniano, del resto, fattadi lealtà, affetto, abnegazio-ne, sincerità, messa alla pro-va nel corso della vita, comequella che legava Cicerone albrindisino Lenio Flacco?

usuali del personaggio, dell’intellettuale, del politco edell’uomo Cicerone, percomprenderlo oltre se stesso,come puntualizzato nell’in-troduzione tematica dellaprof.ssa Franco, oltre il tuttodetto e svelato. Nell’articola-zione dei lavori, il prof.Giancarlo Mazzoli - Univer-sità di Pavia (Il circolo vir-tuoso. Scipione Emiliano e isuoi amici nell’immagine diCicerone), ha sviluppato, at-traverso l’iconografia cicero-niana del circolo degli Sci-pioni, ciò che Cicerone cre-deva della cultura, che, cioè,dovesse essere base per ilnegotium e mettere in gradodi agire, an-che in primapersona, peril bene delloStato, mentreAndrea Bal-bo - Univer-sità di Torino(Il ritmo più oscuro. Alla ri-cerca di Cicerone nella lette-ratura italiana del Novecen-to) ha dipanato una fitta retedi citazioni e corrisponden-ze, nonché riferimenti/ giu-dizi su Cicerone nella lette-ratura del Novecento, da Pi-randello a Malerba, in Unga-retti, Montale, Anedda, Man-fredi, un lavoro estremamen-te accattivante per studenti edocenti. Dal canto suo Fran-cesca Boldrer - Università diMacerata (Una lettera di Ci-cerone a Trebonio: umori-smo, oratoria e humanitas)ha letto tra le righe di una e-pistola a Trebonio in cui Ci-cerone, con fine umorismo egarbata ironia, parla di Lici-

SCUOLA

nio Calvo, con un lessico se-gnato fortemente da contrad-dizioni o antitesi. L’uomo tracosmo e civitas proposto dalprof. Vincenzo Paladino, delLiceo «Marzolla» ha puntatol’attenzione sulla dimensio-ne filosofica di Ciceronequale impegno per agire nelcontesto civile per migliorar-lo. Un pubblico fortementeinteressato e folto, che rac-coglieva studenti, delegazio-ni da diversi licei di Brindisi(Fermi-Monticelli, Palumbo)e provincia (Pepe- Calamodi Ostuni, Lilla e Ribezzo diFrancavilla,) nonché dal Pal-mieri di Lecce, ex docenti,studiosi ed ex alunni del

M a r z o l l a ,r appresen-tanti delle i-s t i t u z i o n i ,dell’Usp, haanimato latavola roton-d a , s e g u i t a

dal buffet preparato dall’I-PSSEOA «Pertini» di Brin-disi. Alla ribalta poi gli stu-denti del Classico che hannoproposto, con grande serietà,gli approfondimenti tematicirealizzati in gruppo o indivi-duali, un viaggio nel viag-gio, con immersioni negli a-spetti più diversi dell’operaciceroniana, dal Lelius de a-micitia alle epistole dell’esi-lio, alla mnemotecnica deiloci, al rapporto tra filosofiae politica. Dibattito a tuttocampo, sentito profonda-mente e dinamicamente arti-colato per confermare cheCicerone plasma anche lanostra modernità.

Agenda Brindisi 8 dicembre 2017 - Speciale «Giornata di studi Ciceroniani» - Liceo Classico «Benedetto Marzolla» Brindisi

Nelle epistole, ai familiarie ad Attico, l’arpinate rinno-va la sua riconoscenza perchi lo accoglie esule e pro-tegge, correndo pericolo an-che di vita, nel 58 a.C. e loriabbraccia un anno dopo, e-sattamente il 5 agosto del57, al suo rientro dalla Gre-

cia finalmente libero.L’abbraccio che suggella

concretamente il profondolegame umano tra i due, daCicerone è esteso all’interacittà e, in questa progettazio-ne, è gesto che accomunaBrindisi ad Arpino, uniteanche per tutte le iniziative

future in merito nel nome diCicerone. Questo è stato ri-badito dal capo della delega-zione laziale, prof. EnricoQuadrini, accompagnatodalla dott.ssa Franca Sac-chetti, assessore alla culturae dall’ass. Valentina Polsi-nelli, la volontà di procedere

in sinergia per coltivare ilsenso più profondo della le-zione ciceroniana.

Preceduta dal convegno distudi dello scorso anno adArpino, questa giornata distudi, tuttavia, ha rappresen-tato essa stessa un viaggio,alla scoperta di risvolti meno

15MIXER

Un matinée dedicato a Mina

Domenica 10 dicembre(ore 11.00) è in program-ma nell'Istituto Professio-nale Alberghiero «S. Per-tin» di Brindisi il primodei tre concerti matinéedella stagione concertisti-ca BrindisiClassica. Inscena l'eccezionale quin-tetto Roma Jazz 5et con u-no spettacolo originale de-dicato alla grande Mina.La cantante Sara Schettini,front-line del quintetto,reinterpreta in chiave jazzi più grandi successi dellastar cremonese con vocecalda e grintosa, sostenuta

una sezione ritmica in con-tinuo stato di grazia per u-no spettacolo ricco d'in-ventiva e originalità.

L'esecuzione dei brani inconcerto non si svolge se-condo un ordine preordina-to ma segue un sapienteaccostamento dei più gran-di successi e un percorsodel tutto emozionale. Altermine del concerto è pos-sibile partecipare al tradi-zionale e raffinato incontroconviviale, ideato dai do-centi e realizzato con lacollaborazione degli stu-denti e del personale ausi-liario dell'Istituto Alber-ghiero (Prenotazione entromartedì 5 dicembre).

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MUSICA

da una solida formazionejazzistica e da una sor-prendente maturità artisti-ca. Di grande professiona-lità gli altri musicisti:Quintino Protopapa al pia-no, arrangiatore con inten-sa attività live alle spalle,Carlo Travierso, sassofo-nista dotato di grande sen-sibilità e rara musicalità,che conferisce all’interolavoro un’aura intrisa digrande emotività e poi ilprorompente Piero Piciuc-co al contrabbasso e il tra-scinante Stefano Pacionialla batteria, che offrono

Un ricordoSi srotola nei pensieri l'istantanea porpora di due corpi caldi solcati dalla luna nelle notti degli amanti. Vibra il vento tra i capelli e il ricordo del campo di battaglia abbandonato ieri, tra parole taciute e mura di paure. Torna la voce nel silenzio dell'anima e sussulta ancora il cuore e smuove le viscere

LA VALIGIA BLU di Fabiana Agnello

ed è linfa vitale. La simbiosi del sapore di terra e di mare come lo spirito e la carne, la ragione e la follia, il peccato e la virtù. Il dejavù dei sensi custodito nella lontananza, tra l'assenza e una sbiadita speranza.

(www.carame.it )

DIARIO

SolidarietàIl Gruppo di Volontariato Vincenzianodi Brindisi (Cantiere della Carità) or-ganizza la Fiera della Solidarietàpresso il Centro Sociale «San Vin-cenzo», in via Montenegro 4, dall'11al 21 dicembre (dalle ore 9,30 alle12,00 e dalle 16,00 alle ore 20,00).Lʼappello del gruppo: «Aiutaci peraiutare i fratelli in difficoltà. Grazie».

Ordine Medicie Odontoiatri

Si è riunito il Consiglio Direttivo dellʼOrdine dei Medici-Chirurghi e O-dontoiatri di Brindisi con la nuovaCommissione Odontoiatri. Il Consi-glio ha assegnato le nomine: presi-dente dr. Arturo Oliva, vicepresiden-te dr. Giuseppe Martello, tesorieredr. Mario Criscuolo, segretario dr.Francesco Legrottaglie. Gli elettinella Commissione Odontoiatri so-no Antonio Valentini, presidente;Luigi Labile, segretario; Bruno Oli-va, referente progetto formativo;Salvatore Lolli, progetto prevenzio-ne; Leonardo Cavallo, progetto co-municazione e relazioni istituzionali.Si sottolinea la notevole partecipa-zione al voto di tanti colleghi, la pre-senza attiva di tanti giovani e ilconsenso sostanziale dato alle listeproposte. Il Consiglio Direttivo e laCommissione Odontoiatri assumo-no un impegno importante in unmomento di grandi cambiamentidella sanità pubblica e privata.

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17MIXER

È un «concerto di musica eparole», quello che avrà co-me protagonista Lina Sastridal titolo «Appunti di viag-gio - Biografia in musica» inprogramma al Teatro Verdi diBrindisi mercoledì 13 dicem-bre (ore 20.30). Un viaggioche parte da «Via degli Zin-gari», dal quartiere natìo dalquale Lina andò via, ancoraadolescente, per inseguire ilsogno del teatro e nel qualesi ricordano gli esordi in«Masaniello», gli incontrifondamentali con GennarinoPalumbo, Eduardo De Filip-po («il Maestro»), con Peppi-no e Roberto De Simone. Lagrande attrice e cantante rac-conta la propria vita comefosse un lungo viaggio riccodi incontri e ricordi e ne ri-trova le invenzioni, l’alle-gria, le emozioni e la passio-ne. Al Verdi torna dopo averdiviso la scena con Luca DeFilippo nel 2010 in «Filume-na Marturano», ma soprattut-to dopo aver fatto da madrinaalla cerimonia di inaugura-zione del politeama brindisi-no, il 20 dicembre 2006.

«Appunti di viaggio» èteatro musicale, perché l’at-trice napoletana riesce adammaliare anche con la mu-sica, complice la maestria diun sestetto di professorid’orchestra (Filippo D’Allio,Gennaro Desiderio, Salvato-re Minale, Gianni Minale,Salvatore Piedepalumbo eLuigi Sigillo) che condividecon lei il palco e che non silimita solo ad “accompa-gnarla”, cogliendo l’attimo,seguendo o anticipando ilracconto musicale della suavita. Uno spettacolo mai u-guale a se stesso che riservaogni sera piccole sorprese,un dialogo sincero e appas-sionato con il pubblico cheascolta pensieri, segreti, do-lori e gioie di una grande ar-tista. Un taccuino che siriempie ogni sera liberamen-te sull’onda dell’emozione,delle parole e della musica.

brani musicali spaziano da«Madonna de lu Carmine»di Roberto De Simone alla«Taranta del Gargano», da«Canzone appassionata» a«Bammenella», da «A vita ècomme ‘o mare» ad «As-saje» scritta da Pino Danieleper il film «Mi manda Pico-ne», da «La profezia» a«Sud scavame ’a fossa»,dall’inedito «Edua’» a«Uocchie c’arraggiunate»,da «Tammurriata nera» ad«Amara terra mia» di Do-menico Modugno. E ancora,i grandi classici napoletani ealtri pezzi di una culturasenza fine, tra cui «Reginel-la», cantata per la primavolta a Cinecittà in una se-rata-evento dedicata allacommemorazione di AnnaMagnani, «Maruzzella» fi-no all’indimenticabile «Na-pul’è», omaggio all’amicoPino Daniele.

Chi dice Lina Sastri diceteatro, cinema, televisione,musica: ma anche Napoli,tradizione, passione, corag-gio, amore per le proprie ra-dici. Un cammino costellatodi riconoscimenti come il«Premio Ubu» e il «PremioCurcio», passando dai classi-ci al musical e al teatro mo-derno. Nel cinema ha lavora-to con registi come NanniLoy e Nanni Moretti per«Ecce Bombo», Carlo Lizza-ni e Bernardo Bertolucci e«Baarìa» di Giuseppe Torna-tore vincendo tre «David diDonatello» e due «Nastrid’Argento». In televisione,come attrice protagonista, harecitato in varie fiction, da«La Bibbia» a «Santa Rita daCascia», da «Don Bosco» a«San Pietro», da «Nati ieri»ad «Assunta Spina».

Si comincia alle ore 20.30- Durata spettacolo: un’orae 40 minuti (senza interval-lo) - Per ogni informazionewww.nuovoteatroverdi.com- Biglietteria online www.vi-vaticket.it - Telefono (0831)229230 - 562554.

«Appunti di viaggio»con Lina Sastri

MERCOLEDI’ 13 NEL «VERDI»

Un dialogo d’amore che ri-vela dell’artista molto più diquanto un semplice spetta-colo possa fare. Un viaggionell’anima ogni sera diverso,perché questo è il teatro.

Un racconto libero e inedi-to della sua vita artistica, unviaggio nel teatro, nella mu-sica e nel cinema italiano,attraverso i racconti di vitavissuta, gli incontri indimen-ticabili con le grandi perso-nalità artistiche del nostropaese, da Eduardo a PatroniGriffi, da Roberto De Simo-ne ad Armando Pugliese,con poeti e drammaturghi,autori e registi come NanniMoretti, Nanni Loy, CarloLizzani, Woody Allen e Giu-

seppe Tornatore. Il raccontodell’incontro fatale e im-provviso con la musica ri-sveglia ricordi antichi d’in-fanzia: la madre forte e me-lodiosa, il padre partito per ilSudamerica. Proiezioni eimmagini della lunga carrie-ra dell’artista si alternano abrani musicali e teatrali peruno spettacolo di grande in-tensità, scritto e diretto dallastessa Sastri.

Il pubblico viaggerà attra-verso quegli appunti, tanteistantanee che insieme fan-no il film di una vita dedica-ta all’arte, quelle melodie equella straordinaria vocalitàche svelano la cifra diun’interprete straordinaria. I

Ci trovate anche su TWITTER all’indirizzo

@AgendaBrindisi

FARMACIE

lunedì / sabato orario continuato 8.30-20.30

La complessità della famigliaIl premio - Il cinema i-

taliano celebra ancora, inquesta stagione, la fami-glia. A farlo in questo casoè Alessandro Gassman, al-la sua seconda regia di unlungometraggio, decide diaffrontare un tema chedev’essere stato importan-te nella sua esistenza: ilrapporto con un padre, lacui figura è stata così in-gombrante da mettere inombra e talvolta schiaccia-re, senza volerlo, personea lui vicine. Il padre inquestione è interpretato daGigi Proietti nella parte diGiovanni Passamonte,scrittore di successo inter-nazionale, con una vitavissuta appieno, cinico edegocentrico. Il suo talentogli fa vincere il Nobel perla letteratura, ma la pauradi volare lo porta a imbar-carsi nel viaggio fino aStoccolma in automobile,complice l’assistente disempre, Rinaldo (RoccoPapaleo). In questo viag-gio “on the road” lo segui-ranno anche i figli Oreste(Alessandro Gassman),personal trainer con unamoglie dispotica e con ilsogno di aprire una pale-stra per la quale gli man-cano 15mila euro promessidall’anziano padre, al qua-le non aveva mai chiestonulla, al patto di seguirloin questo viaggio, e Lucre-zia (Anna Foglietta), la so-rellastra blogger che ha

famiglia. L’adattamentocinematografico di Won-der è tratto dall’omonimoromanzo di R. J. Palaciodiventato un caso lettera-rio in tutto il mondo. Ilpiccolo protagonista è Au-gustus Pullman (JacobTrembley) detto Auggie. Ilbambino soffre della sin-drome di Treacher Collins,una malattia che trasfigurail viso. Il film inizia con ilsuo ingresso, per la primavolta, in una scuola pub-blica, poiché costretto pre-cedentemente a studiare acasa a causa delle molte-plici operazioni chirurgi-che. Auggie affronta per laprima volta una classe dicoetanei ed è terrorizzato adover relazionarsi con lo-ro. Nonostante le preoccu-pazioni della madre, Isabel(Julia Roberts) e del padre,Nate (Owen Wilson), Aug-gie sostiene gli sguardi cu-riosi e impauriti degli stu-denti con fierezza e di-gnità, facendo il suo in-gresso nella scuola pubbli-ca come un astronauta de-ciso a piantare la sua ban-diera in un mondo distantee inesplorato. Mentre la fa-miglia, i nuovi compagnidi classe e tutti quelli in-torno a lui si sforzano peraccettarlo, lo straordinarioviaggio di Auggie li uniràtutti dimostrando che nonpuoi omologarti quandosei nato per distinguerti.

Serena Di Lorenzo

CINEMA

deciso di documentare tut-ta l'impresa in Rete. Il pre-mio mette in scena il diffi-cile rapporto padre e figli(che nel caso di Oreste sideclina anche nei confron-ti del proprio figlio An-drea) e la figura dell’Arti-sta che tende sempre apiazzarsi al centro dellascena e a coprire con lapropria ombra gli altri,compresi i propri cari.

Wonder - Non solo ilcinema italiano mette inscena la famiglia, anchequello statunitense ci rac-conta il problema di una

FUORI ORARIOSabato 9 dicembre 2017• Santa ChiaraViale S. Giovanni Bosco, 85Telefono 0831.542572 • RubinoVia Appia, 164 Telefono 0831.260373Domenica 10 dicembre 2017• Cirielli (ex Cataldi)Via Carmine, 54/58 Telefono 0831.523043 • RubinoVia Appia, 164Apertura continua ore 8-22• Corso RomaCorso Roma, 110/112Telefono 0831. 523995 FESTIVI E PREFESTIVI Sabato 9 dicembre 2017• N. PerrinoVia Ferrante Fornari, 11/13 Telefono 0831.562029• CannalireCorso Umberto, 24Telefono 0831.521849• RubinoVia Appia, 164 Telefono 0831.260373• Santa ChiaraViale S. Giovanni Bosco, 85Telefono 0831.54257• BrunettiVia Sele, 3 Telefono 0831.572235• MinnutaVia Minnuta, 1Domenica 10 dicembre 2017• Cirielli (ex Cataldi)Via Carmine, 54/58 Telefono 0831.523043• RubinoVia Appia, 164 • BrunettiVia Sele, 3 Telefono 0831.572235

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MIXER18

Anno XXVII • N. 43 • 8 dicembre 2017 • www.agendabrindisi.it

UNA PESANTE SCONFITTA A SASSARI. DOMENICA OCCHIO A TRENTO

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Dopo la mazzata di Sassari arriva Trento

Happy Casa, urge riscattarsi!La settimana di pausa

non fa assolutamente be-ne alla Happy Casa Brin-disi che perde, e male,col Banco di SardegnaSassari (90-66). Unabrutta prestazione delteam biancoazzurro cheha subito per quarantaminuti senza mai potertrovare la forza di reagi-re. È stata la gara dʼesor-dio per Donta Smith, chedi certo non ha fatto ma-le, ma non poteva esserelʼuomo in più che avreb-be potuto fare la differen-za. Cardillo e compagnisi sono portati dietro ilpesantissimo parziale delprimo quarto (30-9) chenel corso del match hacostituito un vantaggioimportante per gli isolani.La NBB ha retto solo nelsecondo tempino nelquale ha rosicchiatoqualche punto agli avver-sari andando negli spo-gliatoi con la doppia cifradi svantaggio.

Disastrosa la prova of-ferta al ritorno in campocon Sassari che segnavada ogni dove, mentreBrindisi, con percentualibasse sia dal perimetroche dalla lunga distanza,si è arresa subito nonmostrando alcuna reazio-ne. Polveri bagnate per ilcecchino Moore, che hasegnato 12 punti ed èstato controllato bene daipari ruolo sassaresi. Po-co produttiva la partita diLalanne, anche lui in

che scenderanno sul par-quet del Taliercio col pro-nostico a sfavore.

La formazione allenatada Maurizio Buscaglia,impegnata in Europa,non se la passa tantomeglio di Brindisi. Consei punti nella zona me-dio bassa della classifica,si trova in compagnia diCremona, Varese, Pesa-ro e Pistoia.

La società trentina, du-rante il mercato estivo,ha voluto mantenerebuona parte del gruppodello scorso anno. Capi-tan Forray, Flaccadori,Gomes, Lechthaler,Shields e Sutton. Tra ivolti nuovi Ojars Silins,già visto in Italia con laPallacanestro Reggiana,unʼala specializzata neltiro dai tre punti, primonelle statistiche di Legacol 50%. Primo marcato-re di squadra è lʼala ame-ricana Behanan, 12.3 dimedia partita fiuto del ca-nestro dalla media. Nelcomplesso la formazionedi coach Buscaglia giocaun basket fatto prima ditutto di difesa pressantee situazioni in transizio-ne. Interessante il repartolunghi sempre pronti aseguire i piccoli nelle par-tenze in campo aperto.

In casa NBB servonoassolutamente i due pun-ti in palio. E come nonmai sarà prezioso il con-tributo dei propri tifosi.

doppia cifra al termine(13 punti) ma apparsofuori dagli schemi e insofferenza contro i piùgrossi della Dinamo. Al disopra della sufficienzaSuggs e Mesicek, conTepic ancora una voltanon pervenuto. Lʼala ser-ba ha steccato unʼaltravolta, non riuscendo maia trovare concentrazionee soluzioni pulite.

Dopo nove giornatenon cambia nulla in clas-sifica, almeno per i brin-disini che si trovano al-lʼultimo posto in compa-gnia della Grissin BonReggio Emilia. Il prossi-mo turno vedrà i reggianiandare a fare visita aiCampioni dʼItalia dellaReyer Venezia, mentre laHappy Casa ospiterà laDolomiti Energia Trenti-no. Sicuramente più faci-le il match interno dei pu-gliesi rispetto agli emiliani

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SERIE D

Derby cittadino,Invicta vittoriosa

La Spedimpex Invicta Brindisi siaggiudica il derby 65-55 il derby diserie D contro la matricola Limon-gelli Dinamo Brindisi. Una partita e-quilibrata per trenta minuti e decisanell’ultimo periodo grazie alla buonadifesa dei dell’Invicta che ha con-cesso solo cinque punti. Per gli ospi-ti una partita molto regolare dal pun-to di vista fisico e tecnico e con labuona regia dell’under Colucci,mvp del match con 24 punti e tantiassist per i suoi compagni. Per la Di-namo, viceversa, dopo un buon av-vio di gara, partita in equilibrio macon un ultimo quarto brutto da vede-re, con tanti errori e una evidentestanchezza fisica per tanti giocatori.

Per la Dinamo una sconfitta chemette in evidenza problemi già vistiin altre partite. Un ultimo periodocon poca difesa ma, sopratutto, conuna inconsistenza in attacco che de-ve far riflettere. Per coach Santini e isuoi uomini aspetti su cui lavorare inattesa della prossima gara in casa disabato 10 dicembre contro la fortis-sima Adria Bari sempre sul parquetamico del PalaZumbo.Limongelli Dinamo Brindisi-Spe-

dimepx Invicta Brindisi 55-65

(21-10, 14-14, 15-19, 5-12)Dinamo: Ferrienti 13, Ruggiero

11, Masi 6, Bove 9, Dario 3, Longo4, De Giorgi 3, Guadalupi n.e., Or-landino 2, Calò 4. All. Santini,

Invicta: Rollo 3, Pietti 4, BotrugnoAles. 2, Rizzo 8, Gallo 1, Leo 10,Colucci 24, Botrugno And. 3, Pulli10, Simone 0. All. Castellitto,

Arbitri: Scarnera e Lorusso.

20 MIXER

MIXER 21

Esordio biancoazzurro di Jaime Leon Merito

Brindisi, un mezzo passo falsoNellʼanticipo di saba-

to, il Brindisi di misterRufini viene fermato sul-lo 0 a 0 per la terza vol-ta consecutiva (le pre-cedenti due gare inCoppa Italia) dal coria-ceo Carovigno di misterVignola che, mettendoin atto una tattica rinun-ciataria e ostruzionisti-ca, è riuscito, per lʼen-nesima volta, a tornarea casa imbattuto ed èstato festeggiato a finepartita dai suoi t i fosipresenti nel «Fanuzzi»,come se avessero otte-nuto una importante vit-toria. Eppure i biancoaz-zurri hanno avuto, oltread una continua supre-mazia territoriale, anchediverse occasioni dagoal che, per imperiziadi capitan Scarcella ecompagni, non sonostate tramutate in faciligoal. Mister Rufini hacosì visto la partita: «Hochiesto ai miei giocatoridi provare a sbloccaresubito la partita ma, co-me preventivato, il Caro-vigno, oltre a difendersicon grande esperienza,ha perso tanto tempocon continui espedienti.Non siamo stati bravi asfruttare le nitide occa-sioni da goal e nel calciose non la metti dentronon vinci. Andiamo drittiper la nostra strada, con-sapevoli che il campio-

sta della classifica conun punto in più sulle di-rette inseguitrici che, a-vendo entrambe vinto,hanno approfittato perridurre i l precedentesvantaggio; l ʼOstuni,battendo lʼUggiano conun goal al 93ʼ di Petruz-zella, ha tolto, alla 13ʼgiornata, lʼimbattibilitàdei leccesi che duravadallʼinizio del campiona-to; il Tricase ad un solopunto dai brindisini, vin-cendo (4-2) con il Leve-rano. I tricasini, prossimiavversari del Brindisi,hanno totalizzato 8 vitto-rie, 2 pareggi e 3 scon-fitte; realizzato 21 reti esubite 17; fuori casa nehanno vinte 4 pareggia-te 0 e perse 2; hannorealizzato 11 reti e subi-te 11; il maggiore realiz-zatore è Causio con 7reti. Tra le due compagi-ni si prevede una garapiena di emozioni conun folto numero di tifosileccesi che tiferanno peri propri colori, che sicontrapporranno a quellidei brindisini.

Le giovanili del Brindi-si continuano ad ottene-re buoni risultati e vince-re; la Juniores regiona-le, battendo 5 a 0 il Sa-lento Academy con retidi Giorgino (2), Casali-no, Lanza, Balestra,consolida il proprio pri-mato in classifica.

nato finisce ad aprile.Per quanto riguarda il

mercato, siamo vigili.Dobbiamo aumentare iltasso d'esperienza congente abituata a vince-re». Mentre si è conclu-so consensualmente ilrapporto prima con lʼat-taccante Scarciglia ed ilcentrocampista Morleoe poi con il difensore DiGiorgi, sul finire dellapartita ha debuttato ilnuovo acquisto, il co-lombiano Jaime LeonMerito (foto), centro-campista del 1983 che,nel poco tempo avuto adisposizione, ha avutomodo di mettere in evi-denza le sue doti tecni-che, entrando subito inpartita, mettendosi a di-sposizione della squa-dra e dandone ordine.Nonostante questomezzo passo falso, ilBrindisi mantiene la te-

CALCIO LUTTO

La scomparsadi Mirko Gallone

Un altro grave lutto ha colpito losport brindisino per la prematurascomparsa di Mirko Gallone, coltoda un malore mentre giocava unapartita di basket nel Pala Melfi. Lapallacanestro era uno degli sport chepraticava e lo aveva fatto anche a li-velli tecnicamente importanti. Aveva43 anni ed era un sottufficiale dellaMarina Militare. Era sposato e avevauna figlia di tre anni. Profondo cor-doglio e tanta commozione in città esoprattutto negli ambienti sportivi.Mirko amava il mare ed era un veli-sta provetto, impegnato in varie spe-cialità e soprattutto in regate di qua-lità come la Brindisi-Corfù. Frequen-tava la sezione brindisina della LegaNavale Italiana, dove tutti lo ricorda-no con grandissimo affetto e stima.In segno di lutto, il consiglio diretti-vo della LNI, guidato dal presidenteRoberto Galasso, ha deciso di rinvia-re di una settimana la festa degli au-guri che avrebbe dovuto svolgersi sa-bato 9 dicembre. In queste ore siti esocial ospitano i saluti degli amici,colpiti duramente dall'improvvisascomparsa di Mirko. Tutti lo ricorde-ranno per la sua cordialità, per il sen-so dell'amicizia, per la straordinariapassione per lo sport e naturalmenteper l'amore per la famiglia.

Stiamocompletando ilcambiamento ...

Brindisi a due passidalla stazione

ferroviaria

MIXER22

Wana e la passione per il basketLui si chiama Daniele

Magrì, aka Wana, classe1988: sin da bambino,col fratello maggioreFrancesco, ha respiratol’aria dei palazzetti e ti-rato il suo primo gancioall’età di cinque anni nelminibasket di coachGianfranco Mellone. Haspezzato il polso da play-maker fino ai 15 anni di-sputando partite eccel-lenti, portando a casapunti e vittorie con lamaglia della Mens Sana.

Poi si è avvicinato algroove dell’hip hop edha avuto il suo «colpo difulmine» con la breakdance, la danza acrobaticanata nel Bronx negli anniSettanta. Wana ha sentitoil bisogno di tentare unanuova strada sul suo rit-mo travolgente e col mi-gliore amico GabrieleQuaranta, aka Omed, edaltri ragazzi, ha fondato aMesagne l’A.S.D «Danzain Disordine».

Il b-boy (breaker boy,ballerino di break dance)ha partecipato e realizzatoworkshop e contest in tut-ta Italia, volando con lesue esibizioni in Francia,Belgio e Olanda. Fra tuttele sue coreografie, ne hacustodita una in partico-lare nel cuore: la perfor-mance portata sul par-quet del PalaPentassuglia

percorso interiore dialo-gando con i disabili perabbattere le barriere men-tali (e architettoniche) chepurtroppo abbiamo. Sisente fortunato nel riuscirea fare ciò che fa, ma è «ar-rabbiatissimo» per la con-dizione che sono costrettia vivere i «seduti» comelui: vorrebbe che ciò nonaccadesse per nessuno. Eme lo dice col sorriso na-turale e il cuore coraggio-so di sempre, sul parquetdel PalaVentura di Lecce:Daniele, da giugno, si al-lena col roster leccese dipallacanestro in carrozzi-na, la Lupiae Team Salen-to, che milita in serie B.Ne ha conosciuto l’allorapresidente, Rocco Bortone(quello attuale è SimoneSpedicato), proprio unadomenica nel PalaPentas-suglia e il 2 dicembre Da-niele e la Lupiae Salentohanno portato a casa lagioia dell’esordio in cam-pionato contro la Don O-rione Roma con 69 puntiche hanno regalato ai tifo-si emozioni speciali.

A tal proposito, la reda-zione di Agenda Brindisifa un in bocca al lupo al-l’affiaatissimo team dellaLupiae Salento che, primadi tutto, è una famiglia diamici. E, come dice Wa-na, NEVER GIVE UP!

Fabiana Agnello

PERSONE

il 28 ottobre 2012, duran-te l’intervallo della parti-ta Enel Brindisi-ReyerVenezia. La palla a spic-chi è stata protagonista diuno show acrobatico esportivo che ha raccoltoapplausi per lui e la suacrew (video su www.you-tube.com digitando«Danza in Disordine perEnel Basket Brindisi»).

Poi è accaduto qualco-sa. La mattina del 22 ot-tobre 2014, mentre beve-va il suo caffè, l’esplosio-ne di un’ernia dorsale gliha lesionato il midollo.Momenti difficili e dolo-rosi; anni di riabilitazionee sacrifici. Ma la grinta ela determinazione dellosportivo hanno prevalso.Daniele, oggi, è paraple-gico e ci invita a fare un

ARTI MARZIALI

Attilio Ventola,chance europea

Unʼaltra com-petizione in-ternazionalein maglia az-zurra per lʼa-tleta brindisinoAttilio Ventola,allenato dalMaestro Mar-

co Cazzato della società sportivaGold Team. Il giovane atleta, con-vocato con la nazionale italiana,parteciperà al Campionato EuropeoSeniores per categorie olimpicheche si terrà il prossimo 8 e 9 dicem-bre a Sofia, Bulgaria, una competi-zione di alto livello che vedrà lapartecipazione dei migliori atleti nelpanorama europeo. Tra lʼaltro, Ven-tola conquistò una medaglia diBronzo nellʼedizione del campiona-to europeo under 21 dello scorso a-prile nella stessa città di Sofia. Chesia un buon auspicio per lʼazzurro emagari comquistando il podio an-che in questa occasione. Il com-mento del Maestro Marco Cazzato:«Credo che per il nostro Attilio que-sta sia la gara più importante con lanazionale italiana, trattandosi delsuo primo campionato Europeo se-niores, e dove affronterà avversariesperti ed agguerriti nel panoramadel taekwondo mondiale, oltre alfatto che la sua categoria non saràpiù la 74 kg, ma trattandosi di cate-gorie olimpiche gareggerà nella 80kg, per questo motivo dovrà affron-tare atleti con diverse caratteristi-che fisiche e tecniche rispetto allasua solita categoria, sarà dura maAttilio è un atleta serio e si allenacon dedizione perché crede forte-mente nella maglia azzurra».

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