Anno XX -I N. 1 TORINO 1 Gennai° 192o CENTESIM2 …...della Scuol Militara d Educazioni e Fisica...

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Anno XXI - N . 1 TORINO, Gennaio 1922 CENTESIMI 3 0 LA STA/A P A Automobilismo - Ciclismo Alpinismo - Aerostatica Nuoto — Canottaggio — Yachting aM. Ippica - Atletica - Scherma Ginnastica - Caccia - Tiri - Podismo Giuochi Sportivi - Varietà SPORTIVA Esce ogni domenica in 16 o 20 pagine illustrate (Conto corrente colla Posta) ABBONAMENTI ITALIA ESTERO TH'rettore: GUSTAVO VERONA - flgg 1 15 l_ 3 O Amministrazione: Via Davide Bertolotti, 3 - TORINO Una pagina . . L, 350 Un quarto di pagina , L, 100 Semestre » 8 > i e Amministrazione: Via Davide Bertolotti, 3 - TORINO Mezza pagina . L. 190 Un ottavo di pagina . L, 60 Una fase emozionante del match " Doria „ - " Savona ,, (Fot. Guarneri - Lastre Cappelli). {Cliché* «seguiti dalla Ditta Alberto Berrà - Corso Valdocco, 15 - Torino).

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Anno X X I - N . 1 T O R I N O , 1 ° Gennaio 1 9 2 2 C E N T E S I M I 3 0

LA STA/A P A Automobilismo - Ciclismo Alpinismo - Aerostat ica

Nuoto — Canot tagg io — Yachting

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Ippica - Atletica - Scherma Ginnastica - Caccia - Tiri - Podismo

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Semestre » 8 > i e Amministrazione: Via Davide Bertolotti, 3 - TORINO Mezza pagina . L. 190 Un ottavo di pagina . L, 60

Una fase emozionante del match " Doria „ - " Savona ,,

(Fot. Guarneri - Lastre Cappelli). {Cliché* «seguiti dalla Ditta Alberto Berrà - Corso Valdocco, 15 - Torino).

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J -rv J. nivir z-v o r u i v n v n

C I M E N T I I N V E R N A L I

La Coppa di Natale a Roma La traversata della Senna

Domenica, giorno di Natale, ha fatto disputare una delle più simpatiche ed importanti gare ita-liane di propaganda del nuoto invernale, la Coppa di Natale. Omero Chiesa, il multiforme atleta della Scuola Militare di Educazione Fisica, ha ripetuto il successo che già nel 1912 gli consentì di aprire con il suo nome il libro d'oro di questa gara che lo ebbe successivamente vincitore anche nel 1914 e nel ig20, mentre nel 1913 la vittoria spettava a Pratolongo e nel 1918 a Kustermann e nel 1919 a Fraschetti.

Su 32 inscritti ben dieci hanno defezionato, seb-brne l'acqua misurasse appena 9 gradi contro 8 dell'aria ed il Tevere in completa magra offrisse un salutare bagno ai nuotatori. L'appello venne fatto alle 10,30. Alle 11 precise i 18 partenti si sono allineati su di un magnifico pontone costruito appositamente dal Genio Militare. Il traguardo era posto a 150 metri a valle.

Al colpo di pistola il tuffo è stato quasi simul-taneo. Chiesa, tuffatosi con lievissimo ritardo, riu-sciva però egualmente a prendere la testa impe-gnando una bella lotta con Sebastiani. Seguivano Fraschetti, Santa Maria, Varallo e Marini; ai 100 metri Sebastiani era alla pari con, Chiesa e rad-doppiava-i suoi sforzi per averne ragione. Ma Chiesa con un ultimo slancio riusciva a vincere per una testa.

1. Chiesa Omero, della Società Podistica Lazio e della Scuola Militare di educazione fisica, im-piegando un minuto 10" e 2/5.

2. Sebastiani Giovanni, della Rari Nantes di Roma — 3. Fraschetti Mario, della Rari Nantes di Roma — 4. Santa Maria, della Lazio — 5. Ma-rini Renato — 6. e 7. a pari merito Tofìni Romeo e Varallo Fernando — 8. Lazzari Pietro — 9. Ve-rona Giuseppe — 10. Lapi Gastone — n . Caruco — 12. Pacini — 13. Adinolfi — 14. Giovannini — 15. Spallassi — 16. Papi.

La tredicesima coppa di Natale di nuoto dei parigini è stata disputata alla presenza di un pub-blico foltissimo che per lunghe ore ha sfidato la pioggia ed il vento glaciale pure di non perdere nessuna delle fasi di questa grande prova inver-nale. Al le 15,30 fu sparato un primo colpo di cannone di avvertimento, che doveva essere se-guito dopo un miinuto da un secondo colpo per la partenza definitiva. Quattro nuotatori troppo fret-tolosi si lanciarono in acqua. Tre di essi avver-titi dell'errore tornarono indietro, ma il polacco Kartencenitz non acconsentì a risalire e traversò la Senna senza che il suo tempo venisse crono-metrato. Al secondo segnale i 18 concorrenti ri-

I.a Coppa dì Natale a Roma. — Il cap. Omero f Chiesa i° classificato (Fot. D. Biondi - Roma. Lastre Cappelli).

masti in gara si tuffarono ed in 3'57" Pouillet ap-prodava alla riva opposta, salutato dagli applausi calorosi della folla. Circondato subito dai suoi ammiratori, egli ha dichiarato che questa era stata la traversata della Senna più faticosa cui avesse mai partecipato. Secondo è giunto Courbet, belga, in 4'2" ; 3. Michel, in 4 ,7" ; 4. Daussy, svizzero,, in 4 ' 2 i " ; 5. Courtin ; 6. Portheaul ; 7. Renault; 8. Saas; 9. Mercier; 10. Rimbourg.

C o s e l i e t e

— Con recente bollettino il maresciallo cav. Pic-cioni Ugo, uno dei più anziani sott'ufficiali del-l'aviazione militare, è stato nominato Ufficiale del-l'arma stessa. In tale modo il nostro amico ha avuto completamente ragione di un suo ricorso-contro il ritardo di tale nomina che gli spettava da anni. Gli amici tutti si felicitano vivamente con l'intelligente e scelto ufficiale.

— A fare parte del nuovo Consiglio ammini-strativo della Società Ansaldo e C. è stato chia-mato il cav. ing. Giuseppe Brezzi, uno fra i più benemeriti dell'aviazione militare e civile d'Italia. Congratulazioni ed auguri per le sue nuove, orga-nizzazioni.

«

— Come avevamo altra volta scritto sembra certa la nomina del Grande Ufficiale Giovanni Agnelli a senatore. Le-sue benemerenze verso il Paese meritano questo ed altro. Egli è un fer-vente sostenitore delle discipline sportive e gli sportivi sono lieti della prossima sua nomina.

Il XXVII Cimento Invernale per la Coppa di Natale a Roma. — In alto : I partecipanti. . In basso: La partenza (Fot. D. Biondi • Roma - Lastre Cappelli).

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CALENDARIO delle corse effettuate nel 1921

dalle vetturette

CHIRIBIRI 12 HP. COPPA DEL GARDA (regolarità) Febbraio 1921

percorso compiuto senza alcuna penalizzazione. PER-RONE arrivato settimo su 100 vetture al traguardo col cofano piombato (macchina di serie).

ROMA - ROCCA DI PAPA — 1921 RAMASSOTTO 2.° - DEO 3.° arrivato - l . a Categoria

PARMA - POGGIO DI BERCETO — 1921 RAMASSOTTO 2.° - DEO 4.° arrivato - l . a Categoria

COPPA DEL GARDA — Maggio 1921 DEO 3.° - PERRONE 5.° arrivato - l . a Categoria DEO 1.° delle macchine italiane.

TARGA FLORIO — Maggio 1921 TUCCIMEI arriva 3.° della sua categoria, unica macchina partente (di serie).

COPPA DELLE CASCINE — Giugno 1921 DEO 1.° della l . a Categoria.

l . ° assoluto battendo macchine di superiore cilindrata.

CHILOMETRO LANCIATO — Firenze - Giugno 1921 DEO 1.° della sua categoria

COPPA DELLA CONSUMA — 19 Giugno 1921, DEO 3.° arrivato — SCALES 4.° arrivato

BIELLA - OROPA — 19 Luglio 1921 Signorina CHIRIBIRI Ada stabilisce il record femminile.

AOSTA - GRAN S. BERNARDO — 28 Agosto 1921. Signorina CHIRIBIRI Ada vincitrice della Coppa delle Dame della Signora Nasi-Agnelli e della Coppa delle Signore dell'Auto Club Svizzero.

MEETING DINANT - MONTE LA COTE DE NAMUR — Bruxelles, 20 Settembre 1921.

GHY su Chiribiri (tipo Roma) arriva prima della cat. 1500.

SU PISTA MOTOVELODROMO TORINESE — 23 Ottobre 1921 DEO su Chiribiri da corsa, Grand Prix, stabilisce il record dei 5 chilometri in 3' 41" e 1/5.

GRAN CRITERIUM ROMA - ROCCA DI PAPA - 23 Ottobre 1921.

TUCCIMEI malgrado assegnato ingiustamente Categoria da corsa arriva 1.° assoluto Categoria 1500 con la Chiribiri tipo Roma.

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5 LA STAMPA SPORTIVA

Celebrità della scherma francese: Kirchhoffer

L'at tes i Incontro f ra liadi e Gaudio Cosa vuol fare la Federazione Italiana di Scherma

L'incontro fra Nadi e Gaudin è fissato per il 30 gennaio a Parigi. Il match si svolgerà al Cir-colo di Parigi, e sarà presieduto (come da richiesta di Nadi) dal notissimo schermitore francese Gior-gio Trombert di Lione. Due giurati assisteranno il Nadi e precisamente il sommo Eugenio Pini e l'olimpionico comm. dott. Costantino, ed altri due,

; i signori prof. Rouleau e Lajoux, assisteranno i Gaudin.

L'attesa per questo incontro è vivissima, ed è ' resa più acuta ed appassionante dalle polemiche

che esso ha suscitato e che imperversano sui gior-nali italiani e francesi. Noi, sull'importanza reale

i del match e sulle sue conseguenze tecniche e spor-tive, abbiamo già scritto, e ritorneremo imparzial-mente a scrivere per sfatare e combattere impres-

' sioni ed opinioni partigiane ed antisportive, pub-blicate o che si pubblicheranno nei giornali. Per

! ora ci limitiamo a rendere note le principali e più I note performances dei due campioni.

Alio Nadi (nato a Livorno nel 1899) vince il ! suo primo torneo « giovanetti » a 13 anni a Mi-

lano, tanto al fioretto come alla sciabola. A 14 [ anni a Barcellona a quel grande Torneo interna-t zionale risultò il terzo in fioretto ed il terzo in j sciabola (vincitore delle due armi Nedo Nadi). | —1 1919 - Olimpiadi militari di Parigi : terzo nel j Campionato individuale di fioretto (vincitore Nedo I Nadi). — 1919 - Lione, Torneo internazionale di | spada: vincitore della gara di seconda categoria;

vincitore dell 'Handicap; secondo nel Grande Cri-terium internazionale (vincitore Nedo Nadi). — 1919 - Londra, Torneo Internazionale : secondo

: al fioretto e secondo alla sciabola (vincitore Nedo Nadi). —,1920, Firenze: vincitore del Campionato

I Toscano di Fioretto. —• 1920, Roma : vincitore del I Campionato Italiano di Fioretto. — 1920, Venezia, I Torneo fi a i Campioni italiani che dovevano rap-

presentare i colori italiani alle Olimpiadi di An-versa : secondo al fioretto; secondo alla sciabola; secondo alla spada (vincitore delle tre armi Nedo Nadi). — 1920, Anversa, Olimpiadi : secondo nel

ampionato del Mondo di sciabole (vincitore Nedo idi). Faceva parte delle squadre finaliste di

Luciano Gaudin.

quattro tiratori che riportarono il Campionato del Mondo per squadre nelle tre armi. Batteva netta-mente nella finale del Campionato del Mondo di squadre al fioretto il Campione « fuori classe » di Francia, Luciano Gaudin.

Luciano Gaudin (nato nel 1886), Campione sco-lastico di Francia, 1903-1904. — Campione di Francia, fioretto, 1904, 1905, 1906, 1907, 1911, 1912. — Campione del mondo di spada (Spagna), 1905. — Capitano dell 'équipe di Francia (fioretto e

Cav. Oreste Puliti, vincitore dei campionati italiani (fioretto e sciabola) svoltisi recente-mente a Firenze. Egli è il primo allenatore del cav. Aldo Nadi.

Camillo Prevost.

spada), 1907, 1911, 1912, 1920, 1921. — Vincitore del Torneo Internazionale di Nizza, igog-io. Vin-citore del Torneo Internazionale di Wittel (spada)j i g u . — Vincitore del Torneo Internazionale S. Se-bastiano (fioretto e spada), 1911. — Campione dei Campioni (Francia), 1910, 1911, 1912, igi3. — Campione d'Europa di spada, 1921. — Dichiarato nella spada e nel fioretto « fuori classe », 1920, 1921.

La carriera schermistica dei due schermitori, come i lettori avranno osservato, è brillantissima e se il Gaudin può avvantaggiarsi sul Nadi, non bisogna dimenticare che il francese ha oggi 35 anni e 18 anni di carriera schermistica, mentre il Nadi, ventiduenne, ha iniziato la serie dei successi da solo otto anni.

* * *

Si è riunito in Roma il Comitato Centrale della Federazione italiana di Scherma, sotto la presi-denza dell'on. Montù. Erano presenti : col. Lupa-rini, cav. Cagiati, _col. Morelli della presidenza ed i delegati dei Comitati regionali avv. Gianolio Umberto Spotti, cav. Canessa, cav. Angelillo, co-lonnello Pinelli ed il vice presidente della Com-missione tecnica centrale prof. De Simone.

Il Comitato, dopo aver preso atto con grande compiacimento dei brillanti risultati dei campio-nati nazionali dilettanti svoltisi in Firenze ulti-mamente, ha preso varie deliberazioni di ordinaria amministrazione ed ha scelto pure il suo organo ufficiale nel « Giornale dello Sport » che si pub-blica in Milano.

Ha poi approvato il nuovo Statuto federale sullo schema presentato dalla Commissione apposita-mente nominata. Tale Statuto ha il suo fonda-mento nel voto esplicito espresso dal Congres-so degli schernitori tenuto in Firenze il 29 novembre u. s. ed accettato dal Comitato centrale. Esso san-cisce l'idea della maggiore autonomia degli enti federativi;

Secondo il nuotio Statuto la Fedérazione Ita-liana di Scherma conserverà la sua sede a Roma e si distinguerà in tre elementi distinti destinati ad agire indipendentemente per quanto riguarda l'amministrazione, la disciplina e le manifestazioni sportive locali.

La Federazione comprenderà pertanto : a) un gruppo nord dilettanti al quale faranno capo i Comitati regionali dell 'Italia nord; b) un gruppo sud dilettanti al quale faranno capo i Comitati re-gionali dell 'Italia sud; c) l'Associazione nazionaj» insegnanti di scherma.

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T O D . T O

ma noi non crediamo che in ciò debbasi cercare una giustificazione per la sconfìtta dei juventini.

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6 LA STAMPA SPORTIVA

Natale e Santo Stefano dei footballers la « Coppa Mutilati » • Pripia disputa Torino A nostro avviso esistono, indipendentemente dalla cessi. Così come hanno giocato nel classico mate .

F C batte Juventus F C i-o — l a prima di- costante sfortuna che tagliava nette, .con la ca- con la Juventus, non lo meritavano, sputa della magnifica « Coppa dei Mutilati „ che duta frequente dei giocatori nell'area di rigore, Inoltre non fanno buona impressione certi si-le Società Torino e Juventus disputeranno per due azioni pericolosissime e di sicuro rendimento, ra- sterni di giuoco duro, che qualche anziano vi si-anni con match e retourmatch ogni anno a favore gioni tecniche che renderanno, così stando le cose, già volutamente, 1 giovani, ad esempio Martin II, dell'Associazione Pro Mutilati ed Invalidi di guer- sempre difficili le vittorie juventme e fors'anco forse per esuberanza di slancio, altri per rr ra se pure fatta in giorno di Natale, quando cioè, meno frequenti di quello che potrebbero essere, canza di esperienza. mancando i tram-, i mezzi di trasporto non sono Non mancanza di affiatamento fra gli avanti, non Ci e ne merita esser messo in rilievo nei gì -facili ha richiamato sul campo del Torino F. C. mancanza di collegamento fra linea e lìnea, che i nata e che forma una delle precipue ragioni della un pubblico numerosissimo. juventini dimostrarono nel secondo tempo di pos- resistenza opposta anche quando Juventus don i

(Tornata primaverile il Natale di quest'anno! sedere a sufficienza, relativamente al modo in cui nava, è lo spirito di corpo. Ne va merito a. chi ha Tutto h'a concorso alla riuscita dell'incontro che, si gioca a! foot-ball oggi, ma mancanza di forte ottenuto tanto, purché però tale spirito di corpo come sempre si preannunciava interessantissimo, e deci>o tiro in porta, dappoiché ben pochi furono non trasmodi in manifestazioni poco opportune e,

i.e due squadre, ad un sommario esame, si equi- i -nifi ni veramente pericolosi proiettati sul goal si può dire, antipatiche, quali quelle cui si las< in-valevano più forte la Juventus nella linea degli granata dagli avanti juventini, pochi in confronto rono andare alcuni notissimi soci cui la passiori avanti il' Torino in quella di sostegno, equivalen- ilei molti che vennero a risolvere le innumerevoli ha fatto completamente dimenticare il buon senso tisi le 'due difese estreme; ma sul campo, se nel a zV, ni d'attacco dei bianco-neri. di colleganza sportiva e se non questo il buon seme primo tempo parvo infatti che le forze fossero Del Torino diremo che non ha affatto meritato di quell'educazione sportiva e sociale che (non u uguali, nonostante l'unico punto della partita, la vittoria, specie per il caotico sistema di gioco ha dubbio) ognuno di essi dovrebbe molto cono-segnato in modo poco convincènte dal Torino, che se nella durezza di alcuni uomini ha dato im- scere. A parte tutto questo che abbiamo voluto quando un precedente fallo degli attaccanti gra- pressione di forza, non ha però mai dato l'impres- dire perchè abituati ad agire nell'interesse dello nata avrebbe dovuto fermare l'azione, nel se- sione di essere una squadra organica. E di questo sport e per contribuire al buon nome dello si < ri (ondo tempo evidente fu la netta superiorità dei i granata devono essere convintissimi. La prima stesso, crediamo doveroso di non omettere certi bianco e neri che dominarono i granata stringen- linea non esiste: esistono a volta a volta alcuni fatti anche se, toccandoli, si mette il ferro un po' (Ioli nell'area per tutti i 45 minuti. Si ripetè, in uomini che vorrebbero farne un tutto organico ma sul vivo. I dirigent' del Torino F. C., siamo si altri termini, per la Juventus, quello che si era che non vi riescono. Così evidentissimo è lo squi- curi, riprovano tali manifestazioni inopportune verificato nei match col Novara : la sconfitta di librio fra i mezzi di offesa e quelli di difesa. Ove Ritornando alla squadra granata aggiungiamo fronte ad una squadra che fu in realtà dominata, più ordinata fosse la linea degli avanti, i granata che la difesa è tuttavia saldissima e migliore

Si dice che il foot-ball gioca spesso tali sorprese, non mancherebbero di cogliere meritati buoni sue- prova fece anche il portiere Baroli.

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I matches in Liguria. — A sinistra: Dorìa batte Savona (3-2). Della Casa (fialetta), tolto il pallone al savonese, vola verso il goal e segna. (Fot. Guarneri - Lastre Cappelli). - A destra: Genoa-Novara (0-3). Un corner. (Fot. Guarneri - Lastre Cappelli).

Nel complesso le due squadre non hanno però fornito il giuoco degli elettrizzanti incontri del-l'ante guerra. Siamo ancora ben lontani da quella tecnica e da quella foga e da quelle emozionanti prove di forza. Or diciamo che una squadra gioca bene quando per avventura ogni quarto d'ora si vedano in un attacco riuscire tre o quattro pas-saggi. Una volta la palla faceva la spola fra i com-pagni di una stessa squadra. Ammettiamo che l'e-sagerazione non serve e ne dan prova le squadre estere che scendono in Italia, ma il non avere i giocatori d'oggi l'abilità di passar bene ed a tem-po la palla, di saperla fermare di colpo e di ba-sare per contro la loro fortuna solo su più o meno indovinate puntate abbozzate ad un tema che viene poche volte condotto al termine, è ancor troppo poco.

F. inutile del resto ripeterci in queste conside-razioni, ove però non ci si voglia rammaricare perchè questo classico match non ha che a tratti soltanto risuscitato il bel gioco di un tempo per merito degli avanti juventini, mentre è pur vero che anche nel dopo guerra è stato spesso l'incon-tro migliore fra quelli giocatisi nelle stagioni sportive.

Ha attaccato col sole contro la Juventus nelle prime battute della gara. ì granata però han su-bito preso il comando del gioco e per ben venti minuti hanno costretto la Juventus a difendersi. Fu questo primo periodo del match, nel quale gli avanti del Torino, più per virtù dei sostegni che per merito proprio, si trovarono nella metà campo degli avversari, Mosso III in una mischia sotto la porta di Barucco è riuscito a segnare l'u-nico punto della partita, quello della vittoria per l i propria squadra. I juventini per alcuni istanti hannc ancora supito gli attacchi, ma poi grada-tamente da dominati divennero in effetto domi-natori senza però concludere le loro azioni con un risultato positivo. Fino al termine del primo temp: il match non ha avuto andamento partico-larmente interessante ed è stato brutto tecnica-mente parlando.

Nel secondo tempo i bianco-neri son più decisi, i forwards attaccano con maggior coesione ; il trio centrale specialmente riesce a provocare fasi interessanti e pericolose ma la mancanza di tiri precisi e forti, eccetto qualcuno che ha sfiorato i pali, non permette che si segni il pareggio. Il Torino appare dominato, anche i sostegni non rie-scono con efficacia a rompere le incursioni ju-ventine e solo verso il termine della gara i gra-

nata 1 anno un risveglio sul quale però vien se-gnata la fine.

Ha arbitrato con competenza ed equanimità il signor Canestrini del Novara F. C.

Le squadre si presentarono in campo nella se-guente formazione :

Torino F. C. : Baroli ; Martin II e Morando; Martin I, Bachmann ed Aliberti; Falchi, Mar-tin III , Janni, Mosso III , Mosso IV.

Juventus F. C. : Barucco; Novo e Bruna; Mar-chi, Gili e Bigatto ; Sereno, Giriodi, Ferraris, Pe-rotti e Grabbi.

Novara batte Genoa 3-0. — A Genova il giorno di S. Stefano si è svolto il match tanto atteso fra il Genoa ed il Novara. Ma i suppnrters genoani non sono certo rimasti soddisatti della prova offerta dai loro colori, in quanto i rosso bleu hanno su-bito una dolorosa sconfitta per tre goals a zero. Nonostante l'assenza di Leale e del portiere que-sti avrebbero potuto fare una ben altra partita. Invece mancò completamente la prima linea che non era nemmeno la brutta copia della solita, mancò in parte la seconda, e la terza linea non fu all'altezza della sua fama. 11 portiere, giova-nissima riserva, ha fatto invece del suo meglio e non ha commesso errore alcuno. I punti segna-tigli eran tutti imparabili, eccezion fatta forse per il secondo. Particolarmente mancarono i sostegni per il poco impegno che hanno messo, e di essi solo Costella se l'è cavata.

Per contro il Novara, dopo una momentanea iniziale incertezza, ben presto diede prova di essere in un'ottima giornata, tanto che privato del cen-tro sostegno Meneghetti che ha dovuto lasciare il campo nel primo tempo, ha conservato la supe-riorità in tutto il match.

In porta gli azzurri avevano un giovane: Rog-gia', che sóstituiva Terzi. Fece molto bene. Del resto la prima linea ebbe in Reynaudi e Miglia-vacca due ottimi elementi e sembra che così in-quadrati i novaresi siano, nonostante i dubbi espressi sulla efficienza di Reynaudi come for-marci, perfettamente a posto. Certo è che la prova fatta a Genova, per quanto i rosso-bleu siano mancati, denota un ritorno offensivo considere-vole di questa squadra che nel campionato tiene il secondo posto e minaccia ben da vicino i bian-chi campioni di Vercelli.

Come partita in sè stessa si deve però dire che è mancata, perchè i genoani dopo aver sbagliato un discutibile penalty loro concesso si sono quasi accasciati ed è venuta a mancare quella combat-tività che caratterizza per la foga dei giocatori

tutti i matches che avvengono sul campo di Ge-nova.

Il primo tempo, come dicemmo, si inizia con una leggera superiorità genoana, ma i novaresi si riscuotono ed al 180 minuto segnano. Il vento favorevole sostiene alcuni attacchi rosso-bleu, ma senza risultato. Seguono alterne incursioni in una area e nell'altra, ma la fine trova le squadre 1 a zero.

Nella ripresa il Novara attacca decisamente ed ottiene al 220 minuto il secondo punto. Il Genoa cerca di migliorare la propria condizione : lo avrebbe potuto fare con l'a\:cennato penalty ma il tiro viene bloccato da Roggia. Il Novara in-tanto porta a tre il proprio punteggio. Un altro penalty concesso ai rosso-bleu viene sbagliato e la fine trova vincente il Novara col notevole scarto di punti di tre a zero.

Le squadre : Novara F. A.: Roggia; Patti e Gianfardoni ;

Degara, Meneghetti e Mombelli; Migliavacca, Reynaudi, Mattuteia, Farè e Santagostino.

Genoa Cricket : Gennaro ; Morchio e Mayneri ; Barbieri, Burlando e Costella, Mariani, Moruzzi, Catto, Sardi e Capurro.

Continuazione, vedi a pag. 11.

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9 LA STAMPA SPORTIVA

Il pattinaggio è un mezzo di locomozione in Olanda. Il ghiaccio è così spesso che i figli dei marinai pattinano nel porto stesso in prossimità del naviglio.

Da un anno all'altro Il IQ21 ha segnato una vera ripresa, dello sport

italiano. In ogni campo si organizsarono e si dis-| pittarono gare di non piccola importanza e la

schiera dei campioni andò a poco a poco-ingros-sandosi, effetto questo che la propaganda fu buona.

Le corse ciclistiche ed i matches di football ri-chiamarono le maggiori folle sulle strade, sulle piste e sui campi dove svolgevasi il cimento, e fra i promotori e dirigenti vi fu una vera emulazione nel fare meglio e di più.

La stessa cosa possiamo dire per gli sports atle-tici (ginnastica, canottaggio, lotta, boxe, scherma

I e ; odismo) ; non furono molti i nuovi campioni ma mt fiorata rissai risultò la forma degli anziani.

1 'ìli sports del motore registrarono manifesta-zioni ovunque. Le grandi gare di automobili dei

] tempi passati si ripresero nel Bresciano e nella I Sicilia, mentre in tutti i centri d'Italia si bandi-! rono gtfre minori. E dove non vi fu la parteci-j fazione ufficiale delle case di automobili vi fu

I quello che chiameremo l'intervento officioso, ed in pianura ed in montagna, in velocità ed in resi-stenza màcchine ed uomini nuovi ci dimostra-rono con i loro risultati tutti i buoni frutti sortiti da una vecchia scuola di maestri del volante.

Le prove di motociclette si moltiplicarono e le manifestazioni dello sport aereo, se non furono numerose, ci dimostrarono che pure essendo nata

• e sviluppata l'aviazione con la guerra mondiale, I essa non deve arrestarsi ma esplicarsi nel campo I civile.

I dirigenti delle case industriali di automobili, [ motocicli e cicli hanno convenuto nuovamente nel-

I I'ammettere il principio che la gara sportiva co-stituisca il più efficace mezzo dì propaganda ed hanno scelto d'accordo con i dirìgenti delle Fede-razioni una formula per le future gare.

I Senza elencare qui le gare ed i nomi dei vinci-| tori che costituiscono una nuova pagine del libro 1 d'oro dello sport italiano, senza qui riprodurre 1 tutto il calendario sportivo che di questi giorni | si è andato completando in forza delle delibera-2 zioni prese nei congressi e nelle riunioni dei con-I sigli direttivi delle sìngole Federazìoni, noi pos-I \siamo convenire che il iQ2i fu l'anno della vera 1 ripresa di ogni movimento sportivo nel dopo-| guerra e che il 1922 vorrà essere un nuovo perìodo

di attività organizzatrice intesa Ad affermare su ogni campo ed in ogni cimento internazionale i buoni frutti della scuola italiana.

II nuovo anno sorge apportatore di concordia frA le pie deb footballers e lo stesso spirito ani-merà le discussioni e le decisioni dei dirigenti il

ciclismo e lo sport podìstico che si riuniranno a giorni a congresso.

Il 1922 sarà finalmente l'anno in cui vedremo sanzionate leggi a favore dell' educazione fisicaj il Governo che promette sempre questa volta man-terrà.

Con questo ricco programma all' orizzonte noi ci proponiamo di continuare la nostra opera dì convinti propagandisti.

Gustavo Verona.

In tema ài aeronautica Vi sono delle idee inesatte sulla velocità degli

uccelli ; alcuni di essi che si suppone facciano 160 chilometri all'ora non arrivano nemmeno a 60 chi-lometri; nulla è più difficile di giudicare la velo-cità di piccoli corpi nell 'aria senza strumenti.

E ' difficile dire quando un uccello passa al di-sopra di un dato punto, ciò. che sarebbe necessario per stimare la velocità. L'unica misura esatta è quella dei piccioni viaggiatori, che su brevi di-stanze sono arrivati a 96 chilometri all'ora.

Il colonnello Meinertzhagen ha raccolto du-rante la guerra ed ha confermato poi molti dati nella velocità degli uccelli. La velocità degli uc-celli sarebbe molto inferiore a quella che co-munemente si crede; da 32 a 60 chilometri per i piccoli e da 60 a 80 per i grandi volatori. Però quando l 'uccello sia minacciato o abbia altro mo-tivo, può accelerare di molto il suo volo, per un tempo limitato; così il swift può giungere sino a 160 chilometri all'ora. Gli aeroplani hanno quindi sorpassato gli uccelli, in velocità; per con-tro gli uccelli possono partire in uno spazio pic-colissimo e possono ridurre molto la velocità di atterramento.

* * *

Il maggiore Jones ha presentato un nuovo me-todo per determinare la velocità degli aerei rela-tiva al suolo, nonché la velocità e la direzione del vento ad ogni altezza; il sistema si basa sulle relazioni esistenti fra la velocità relativa all 'aria, l 'angolo di deriva e i tempi impiegati a percorrere una data distanza nei due sensi. Esso permette inoltre di determinare l'altezza esatta sul suolo.

Per evitare calcoli laboriosi, il maggiore Jones ha preparato un grafico sul quale riportando i tre elementi suddetti si ricava immediatamente la velocità relativa al suolo, la velocità e la dire-zione del vento e l'altezza.

* * *

Nell 'ultima stagione di caccia una flottiglia di pescatori ha impiegato con successo l'aeroplano

per essere informato dei movimenti dei banchi di foche che atterrano in marzo sulla costa nord' di Terranova trasportate dai ghiacci galleggianti del Labrador.

L'apparecchio era munito di pattini per l'atter-raggio sul ghiaccio. Il sistema si è dimostrato molto utile, permettendo la cattura di 110.000 i foche.

* * *

Ad iniziativa dell 'A.F.A. e sotto l'alto patronato del sig. Laurent-Eynac, Sottosegretario di Stato j dell'Aeronautica e dei trasporti aerei, verrà quanto prima indetto in Francia un congresso che stu-dierà in seguito il concorso per il volo senza mo- 1 tore. L'importante iniziativa continua ad avere numerose adesioni specie fra le più spiccate per-sonalità del mondo aeronautico francese, al quale certo non sfugge lo studio tenace che in tale campo si conduce in Germania.

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11 LA STAMPA SPORTIVA

A sinistra: L'Undici dell' Unione Sportiva Cremonese batte Como F. C. (2-0) (Fot. Jonock - Lastre Gevaert). - A destra: L'incontro Alessandria -Milano a Milano (Fot. Strazza - Lastre Tensi).

dei footballers Il Natale e il Santo Stefano

Le altre gare. — Quelli cui accennammo par-' molarmente furono gli incontri più notevoli delle feste di Natale. Altri se ne ebbero, quelli fra i >oria e Savona a Genova ed il retour match gio-i t o s i a Savona. Vinto il primo dalla Doria ed

secondo dal Savona. A Milano la nebbia ha r itto interrompere l'incontro fra \'Alessandria ed Il Milan quando le squadre erano ancora alla . ari. A Biella \'U. S. Biellese ha giocato una brillante partita col Casale ottenendo un match pari o a o. A Padova il Padova ha vinto VHellas • >n 2 goals ad 1, a Cremona il Pastore 'subiva una sconfitta, mentre a Bologna i -canarini riu-

rirono a battere il Bologna per 3 a 2. A Livorno il Brescia costrinse al match pari

l U. S. Livorno. Interessanti assai erano gli in-contri con squadre straniere. In generale le squa-li re italiane hanno fatto ottima prova.

Solo la Vìrtus di Bologna ha subito una scon-fitta per s a o dalla squadra del Florisdorf di Vienna.

Il Como invece ha battuto il Blue Stars della Svizzera orientale con 2 ad 1 e la Bentegodi ha piegato il Chaux de Fonds pure con 2 ad 1.

Il match più atteso era quello fra il Wiener la Sampierdarenese il di di Natale e quello fra

il Wiener ed il Novi il dì di S. Stefano. Ambedue le gare finirono alla pari, la prima zero a zero, la seconda uno ad uno.

Il Wiener ha lasciato buona impressione, certo di essere superiore alle due squadre contrappo-stegli ; ma mancarono a tale compagine due si-cure vittorie per la poca decisione della linea attaccante. Comunque sia i nostri colori si sono - atto molto onore e questi esperimenti, dai quali certo non vogliamo però trarre lieti auspici che potrebbero per avventura risolversi in delusione nel match prossimo contro l'Austria, ci dicono che ad ogni modo sapremo rendere ben difficile la vit-toria cui la squadra nazionale austriaca potrebbe, per maggior tecnica e coesione aspirare.

Enrico Motessa.

La R u b r i c a p e r tutti

P A T E R N O ' (Sicilia) - Avo. Placido Afelio. — Appena ricevuto abbonamento le invieremo la Tessera.

B O L O G N A - Mingoszi. — Nell 'ultimo numero ci fu impossibile.

C R E M O N A - Jonoch. -- idem, idem, passiamo in questo.

T O R I N O - Sacco. — Ricambiamo auguri. (

S A N R E M O - Viglino. — N. 51 spedito a tutti. M I L A N O - Fumagalli. — Ricambiamo senti-

tissimi. ZTJZZARA - Ernesto Fretta. — Provveduto per

il Rivenditore; grazie; se ha una fotografia bella e chiara della squadra sarà pubblicata.

Il match di Natali. — Doria batte Savona (3-2).

Attendendo il match Italia - Austr ia

L ' I m p a r t i a l di La Chaux de Fonds pubblica il seguente notevole commento a proposito della grande manifestazione che si svolgerà a Milano il 15 del prossimo gennaio.

« E' noto che il match internazionale Italia-Austria è uno dei primi incontri che metteranno di fronte sul terreno sportivo giuocatori di na-zionalità nemiche o che almeno hanno partecipato in campi diversi alle ostilità durante la grande guerra. L'importanza che si attribuisce a questa manifestazione non consiste dunque forse tanto nell'interesse specificatamente sportivo che può de-rivare dal bel giuoco praticato dalle due squadre italiana ed austriaca.

« Terreno infinitamente pia vasto e più sicuro di quello delle conferenze internazionali, il campo sportivo è il luogo dove si rinnovano le prime re-lazioni del dopo guerra tra popoli ancora ieri ostili gli uni agli altri.

« Questa interpretazione si trova confermata in una lettera che abbiamo sotto gli occhi proveniente

I l giuoco a mezzo campo (Fot, Guarneri - Lastre Cappelli).

dalla Federazione Austriaca, lettera nella quale, a mo' di conclusione si scrive che « questo incontro indipendentemente dai suoi risultati significa la forza morale del magnifico giuoco del football e la potenza pacificatrice dello sport dal punto di vista internazionale ».

« Diciamo, per terminare, che l'arbitro chia-mato a dirigere questo match è della Commissione svizzera degli arbitri, signor John Forster, di La Chaux de Fonds. Noi siamo felici che il nostro paese sia stato chiamato sul terreno sportivo a rappresentare la parte del pacificatore, da esso ambita in tutte le occasioni. Nessuno più di noi apprezza l'invito a cui il signor Forster deve ri-spondere. Egl i è noto ed apprezzato per la sua competenza e la sua imparzialità e gode nei circoli calcistici italiani di una vera popolarità sportiva ».

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13 LA STAMPA SPORTIVA

Gare di yachts s

Allo velo sul ghiaccio No, non intendiamo scrivere del piccolo e snello

acht a vela che sorvola sulle onde — contendendo rersino la palma al canotto automobile — spinto lalla brezza ingolfata nelle grandi e multiple vele, iè intrattenere il benigno lettore su quel volo a 'eia che attrae ugualmente l'ornitologo e l'a-'iatore !

Noi diremo invece dello sport della vela sul ìhiaccio e sulla... terra, sicuro sulla terra: è cosa intica e purtroppo oggi non più in voga : peccato ! Eppure come modo di locomozione dovrebb'es->ere dei più attraenti, dei più emozionanti ed an-:he — gli sportsmen cercano il pericolo — dei più Pericolosi.

In Svezia, sulle immense distese di ghiaccio -he ricoprono i suoi fiord, il pattinaggio a vela è cosa di tutti i giorni. Il pattinatore è provvisto li una larga tela, sostenuta da leggera armatura n legno, e prende con essa il vento e lascia che ier chilometri e chilometri questo lo trascini nella ma fantastica corsa: con la vela si dirige e con a vela si equilibra. Vanno spesso a frotte i pat-inatori e sovente si cimentano in velocità. Come lev'essere emozionante veder da lungi spuntare, ficcoli ed irriconoscibili, questi baldi re del de-•erto ghiacciato, che, in men che non si dica, vi i avvicinano, vi passan dinnanzi, per poi riallon-anarsi di nuovo, rimpiocciolire e sparire; vederli

Ida un'altura, come in lungo e in largo quel vasto p d uniforme piano, a volte fuggenti vertiginosa-

i laghi ghiacciati di Berlino. — Una partenza sul

mente col vento alle spalle, a volte rallentando, raschiando il ghiaccio colla lama del pattino !

Ma — che Dio non voglia — se un crepaccio viene ad arrestare gli ardimentosi nella loro corsa, o cede il ghiaccio sotto il peso. Oh ! allora è la morte quasi certa.

Anche lo yacht da ghiaccio, Vice yacht, è cosa vecchia in America, come in Svezia e in Finlandia, e fu in gran voga nel Nuovo Mondo nel 1879. Gli sportsmen americani amano correre con esso le superfici ghiacciate dell'Hudson o quelle dei laghi canadesi. Vice yacht è da preferirsi ali 'ice skate, in quantochè offre una maggior sicurezza, pur per-mettendo velocità maggiori, che gli americani af-fermano superare persino quella del vento pro-pulsore, ma di ciò noi non ci rendiamo garanti. Uno yacht da ghiaccio consta di un lungo pattino centrale, di due pattini laterali e di un pattino posteriore, mobile, funzionante da timone.

Una gran vela, sorretta da un albero,, come nelle ordinarie imbarcazioni, le permette di riva-leggiare, pure in tempo di lieve brezza, coi treni diretti. La manovra è del resto di gran facilità e in moltissimi casi analoga a quella del marinaro. Un buon yacht misura 8 m. di lunghezza e ha un albero di 7 metri d'altezza; la sua costruzione è interamente in legno.

Abbiamo promesso di parlare dello sport della vela sulla terra e manteniamo la promessa. La cosa oggi è caduta nell'oblio — crediamo — in ogni parte del globo e ce ne rincresce, poiché an-che questo sarebbe un divertente modo di loco-mozione, che darebbe certamente a chi lo prati-casse la sensazione oggi più richiesta dagli sports : quella della velocità.

lago di Wannsee.

Il vescovo Wilkius di Londra nella sua Magia matematica, pubblicata nel 1648, scrive a propo-sito dei veicoli terrestri spinti dalla forza del vento :

« La forza del vento che agisce sopra le vele può essere applicata tanto sulla terra per dirigère una carrozza, quanto sul mare per una nave.

« Vetture simili sono state usate da tempi im-memorabili in Cina come pure in Spagna nel-l'aperta campagna, ma è principalmente in Olanda che si sono utilizzate col più grande successo.

« In quest'ultimo paese esse oltrepassano di molto la velocità di una nave qualunque, che fosse stata spinta in pieno mare dal vento più favo-revole. Così, in poche parole, una vettura a vela trasportò una diecina di persone sopra uno spazio di 200 km., e ciò con pochissime difficoltà per chi era seduto al timone, giacché quest'uomo poteva guidare a volontà la direzione del veicolo vt.

Il buon prelato sarà stato di certo maravigliato — come, del resto, tutti i suoi contemporanei — della velocità della vettura a vela, che senza dubbio do-veva a quei tempi sorpassare tutte le altre : ma il suo stupore è completamente giustificato, quando si sa che la vettura olandese percorreva fino a 56 chilometri all 'ora !

Anzi c'è da maravigliarsi che non si sia cercato di perfezionare questo nuovo mezzo di locomozione e di servirsene su più larga scala. Quando poi si pensa che i veicoli erano primitivi, cioè erano carri pesanti dalle rozze ruote, e per di più con imperfetta velatura, si comprende facilmente come oggi, allo stato odierno della meccanica, si po-trebbero costruire veicoli simili, dalle forme adatte e affusolate, dalle ruote scorrevoli, dai perfetti

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15 LA S T A M P A S P O R T I V A

organi di manovra, nonché provvisti di una ab-bondante velatura, che certamente — con forti ruote — permetterebbero di raggiungere, anzi di • or passare i cento chilometri orari.

(lcuno dei lettori avrà già concepito nella sua naginosa mente di meccanico-dilettante il mu-

1 r,o, l'elica, la trasmissione della forza del vento e ruote e sarà già sul punto di rivolgerci una manda in proposito : ma... non si potrebbe... si

potrebbe," si può benissimo e a ciò aveva anche pensato il nostro prelato, il Wilkius. Certo, ap-plicando un'elica o un altro meccanismo del ge-ni re, che funzionasse qualunque fosse la direzione del vento, per sfruttare la forza di questo, e comu-nicarla alle ruote del veicolo, si avrebbe il grande vantaggio di poter marciare anche contro il vento stesso : del resto, quest'idea, diversi anni or sono, 'u realizzata negli Stati Uniti, e pure oggi l'inge-nere Constantin, che è diventato un suo fervente

apostolo, ha costruito un apparecchio dimostrativo di perfetto funzionamento.

In America furon pure usate, a scopo di tra-sporto, vetture spinte dal vento nelle linee fer-iate, vetture che raggiunsero i 64 chilometri oiari... Ma con ciò si esce dal campo dello sport

i entra in quello dell'ingegneria ferroviaria, e non vogliamo per nulla venir meno alle con-

uetudini. Mario Monti-Guarnieri.

II Calendario delle Care Automobilistiche Italiane

m

Presso la sede dell'A. C. Milanese si è riunita la' presidenza della Commissione sportiva del-l 'A. C. d'Italia. Vennero trattati i principali ar-gomenti che si riferiscono all 'attività sportiva del ig22 e apportate notevoli modificazioni all'attuale regolamento manifestazioni.

Nell 'elenco delle corse approvate per il 1922 si sono abolite diverse manifestazioni, qualcuna delle quali, per quanto vantasse un passato inte-ressante, non rivestiva più ormai che scarsa im-portanza.

Ecco l'elenco delle gare autorizzate, per ora, dalla Commissione sportiva, la quale si è riser-vata di approvarne altre fuori calendario se ne sarà richiesta l'approvazione dando serie garanzie di buona riuscita :

2 aprile — XIII Targa Florio; 7 maggio — V Parma-Poggio di Berceto ; 11 giugno — Coppa della Consuma; 18 giugno — Circuito del Mugello; 16 luglio — Susa-Moncenisio ;

30 luglio — Aosta-Gran San Bernardo; 13-20 luglio — Coppa delle A l p i ; 3 settembre — Gran Premio d'Italia (vetturette

cilindrata 1500 cmc.) ; 10 settembre — Gran Premio d'Italia velocità

(formula due litri A. C. F.) ; 15 ottobre — Gran Criterium Roma (corsa in

salita) ; ig-20-21 ottobre — Coppa turistica del Lazio. E ' prevista una variazione di data nell'effettua-

zione della Parma-Poggio di Berceto qualora si effettuasse nella prima settimana di maggio una riunione automobilistica in Sardegna, per la quale non si è ancora deciso definitivamente, e rimane da fissare la data del Circuito del Garda per vet-turette, che forse si svolgerà il 21 o il 28 maggio.

Fra le modifiche apportate al regolamento ma-nifestazioni va citata quella per le divisioni in categorie a seconda delle cilindrate. Tale divi-sione verrà fissata anno per anno : per il 1922 ri-mane invariata quella già in vigore, salvo l'ag-giunta di una categoria per « cyclecars » fino a 1100 cmc.

Venne sancito l'obbligo che oltre al conducente debba essere licenziato anche il meccanico. La qualifica di « costruttore » potrà d'ora in poi es-sere assunta solo da chi sarà dichiarato tale dal-l'Unione italiana fabbriche automobili.

Per un miglior funzionamento della Commis-sione sportiva venne nominata una Giunta esecu-tiv a che è composta di tre membri, del presidente e del segretario della Commissione stessa. Ven-nero chiamati a farne parte il senatore Crespi, l 'avv. Goria Gatti, il comm. Fabbre, il dott. Mol-denhauer e l 'ing. Marchesi.

In merito alle questioni delle macchine di serie e dei « gentlemen » si è soprasseduto su ogni de-liberazione in attesa delle decisioni dell'Ufficio permanente interalleato dei costruttori automobi-listici.

L a morte di Sam Me V e a E' morto giorni or sono a New York, e preci-

samente all'ospedale di Harbem, in seguito a pol-monite, il boxeur Sam Me Vea, uno dei maggiori astri della pugilistica d'ante guerra.

Nato in California nel 1885, egli non contava che soli 36 anni e malgrado l'età poteva conside-1

rarsi ancora ottimo fra gli uomini al suo peso. Dal 1914 però egli aveva quasi ufficialmente ab-bandonato lo sport preferito.

La sua plastica figura nera era conosciutissima a Parigi dove egli aveva risieduto ed aveva com-battuto i suoi più grandi matches dal dicembre del 1907 all 'aprile 1911. I suoi più temibili avversari diretti furono Joe Jeannette e Sam Langford che formavano con lui il famoso trio nero quasi sem-pre evitato e sfuggito da Johnson.

Nella sua lunga permanenza a Parigi egli in-contrò tre volte e in tre memorabili matches Joe Jeannette : nel febbraio 1909 battendolo ai punti in 20 rounds, il 17 aprile dello stesso anno soc-combendo per k. o. dopo 49 rounds di accanita e violenta battaglia, e l ' u dicembre riuscendo a strappare il match nullo dopo 30 rounds che man-darono in visibilio il pubblico parigino.

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LA STAMPA SPORTIVA

Lo Stampa Sportiva viene stampata dalla Tipografia Silveetrelli e Cappelletto. (Carta delta Cartiera Sertorio Ponzo G i o v a r m i , gerente responsabi le .