Anno scolastico 2010/11 Documentazione a cura di Marica Quaglietta SCUOLA DELLINFANZIA ANDERSEN...
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Anno scolastico 2010/11 Documentazione a cura di Marica Quaglietta
SCUOLA DELL’INFANZIA ANDERSEN SPINEA I CIRCOLO
INS: Alessandra Chinellato, Marica Quaglietta CLASSI: tutti i bambini
MOTIVAZIONE
Il progetto fantasia viene svolto anche in concomitanza con il progetto Natura e Alimentazione durante il secondo periodo dell’anno scolastico da marzo a maggio
dal lunedì al venerdì dalle 10.45 alle 12.00
La scelta della tematica fantastica mira a stimolare creatività e possibilità di interazione tra bambini con l’utilizzo di diversi codici: quello linguistico, operativo-manuale, teatrale, fantastico, espressivo. In questo modo si stimola il processo di
apprendimento condiviso che implica relazioni in funzione di giochi individuali, condivisi e di fantasia.
La creatività va esercitata, allenata e coltivata in un contesto ricco di stimoli e diversificato in cui il bambino può dare spazio all’immaginazione e alla creazione
insieme agli altri, facendo con gli altri e imparando dagli altri. La creatività va riscoperta nel fare scuola quotidiano e non solo nelle “nuove proposte” ,
stimolando la lettura della realtà da vari punti di vista.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
Si esprime attraverso diverse forme di rappresentazioni e drammatizzazione
Interagisce rispettando le regole concordate
Collabora per la progettazione di un’attività
Trova soluzioni creative ad attività proposte
Collabora nell’invenzione di storie nel piccolo gruppo
Progetta e inventa situazioni fantastiche
Utilizza gesti ed espressioni corporee per una rappresentazione finalizzata
COMPETENZA ATTESACollabora volentieri con i compagni per la realizzazione di un progetto
comune attraverso il linguaggio verbale e non verbale.
PERCORSO DIDATTICO
Il progetto viene svolto da tutti i bambini della scuola mescolati per età e suddivisi in tre gruppi in cui si cerca di equilibrare il numero di piccoli, medi e grandi.
Ogni gruppo svolge il progetto per 3 settimane e le tematiche affrontate si differenziano, nel senso che ad ogni gruppo vengono proposte attività differenti.
Al primo gruppo sono state proposte attività di musica ed arte per poter partecipare ad una mostra del museo Guggenheim di Venezia.
Al secondo gruppo sono state proposte attività riguardanti l’invenzione di storie su un mondo al contrario, aiutandoci anche con alcuni quadri di Chagall
Al terzo gruppo sono state proposte attività riguardanti l’invenzione di storie in situazioni stravaganti e bizzarre che stravolgono regolarità della vita quotidiana
ARTE E MUSICA
“LA VALIGIA DELLA
MUSICA”
Suoniamo uno strumento insieme …
Dopo aver suonato uno strumento insieme ai nostri amici realizzando un’orchestra.
Ci scambiamo gli strumenti in maniera da poterli provare tutti e osservarne le differenze, di forma e suono emesso. In questo modo scriviamo il nostro spartito e poi lo proviamo insieme. Scegliamo dei simboli che ci ricordano gli strumenti utilizzati.
.. Sono tutti i bambini che suonano gli strumenti: le maracas, il tamburo e il bastone della pioggia..
.. Sono io che suono il bastone il pioggia, si gira di qua e di la e dentro ci sono delle palline piccole che se le muovi fanno rumore e sembrano gocce di mare e di acqua..
Una visione d’insieme..
DALLA MUSICA UNA STORIA
Inventiamo una storia con delle modalità un po’ diverse: associamo ad ogni strumento musicale usato un suono e un’immagine che ci viene in mente inserita in un contesto narrativo.
Suono tamburo: i bambini stavano giocando nel prato e correvano. Facevano finta di giocare agli indiani e si nascondevano nelle tende.
Suono ghiro: altri bambini invece stavano raccogliendo le viole nel prato e in lontananza si sentiva il rumore delle seghe elettriche. Erano i signori che stavano tagliando dei rami agli alberi
Suono cembalo: c’erano dei bambini che correvano con le loro bici nel giardino e suonavano felici il campanello mentre le mucche in lontananza scampanellavano e mangiavamo l’erba fresca del prato
Suono bastone della pioggia: all’improvviso è arrivata la pioggia e i bambini hanno aperto gli ombrelli per ripararsi dalla pioggia
Suono nacchere: il sole piano piano è venuto fuori dalle nuvole, non pioveva più. I bambini hanno ricominciato a giocare felici nel giardino. Il picchio ha continuato a costruirsi la sua casa nel tronco dell’albero e le cicale cantavano in mezzo all’erba felici perché era tornato il sole.
Realizziamo delle pitture tutti
insieme per costruire un
pannello collettivo della storia inventata da appendere su una parete della sezione
AI BAMBINI VIENE IN MENTE CHE POTREMMO
REALIZZARE UNA VALIGIA DELLA MUSICA CON LA
NOSTRA STORIA
Realizziamo un progetto di valigia da portare al museo
della Gugghenheim a Venezia sulla storia da noi
inventata. All’interno costruiamo degli strumenti musicali con materiale di
recupero e disegniamo su cartoncino da ritagliare, i personaggi da incollare in
tridimensione sull’altro scomparto della valigia
ECCO QUI IL NOSTRO PROGETTO CHE POI
REALIZZEREMO SEMPRE IN PICCOLI GRUPPI PER ETA’ IN MODO DA AVERE UN RISULTATO FINALE
UNICO. FRUTTO DEL LAVORO DI TUTTI I
BAMBINI.
..A me sono venute in mente delle farfalle che si muovevano sui fiori e poi si appoggiavano per riposarsi.
Quando faceva quel rumore forte mi venivano in mente delle persone che suonavano il tamburo
A me è venuto in mente quando la musica era lenta delle bambine che giocavano nel parco.
A me sembrava di fare un sogno c’era uno strumento che andava veloce, la chitarra!!
C’era anche un pezzo di musica che mi ha fatto venire in mente delle persone un po’ tristi!!
ASCOLTIAMO LA SINFONIA N 5 DI BEETHOVEN. I BAMBINI SI SDRAIANO E IMMAGINANO
COLORI E PAESAGGI CHE LA MUSICA FA VENIRE LORO IN
MENTE ASCOLATANDO IN SILENZIO.
DOPO AVER ASCOLTATO RACCOGLIAMO LE LORO IDEE.
Sono tutti i bambini che stanno pensando ad un giardino con i fiori e le
farfalle.
Dopo aver ascoltato la musica e raccolto le idee dei bambini, diamo a ciascuno un foglio e ogni bambino realizza il suo disegno che poi confrontiamo tra noi
Sono tutte le farfalle sul prato che stanno volando
Il giorno successivo sempre ascoltando la stessa musica
proviamo a concentrarci sull’espressione del volto che ci
ispira la musica
Prima disegniamo e poi ricerchiamo delle immagini di
giornale da ritagliare per realizzare un collage della mia
faccia da musica!!!
Costruiamo delle sagome che richiamano i movimenti del nostro corpo rifacendoci alla musica di Beethoven: prima drammatizziamo e poi realizziamo il nostro pannello.
Realizziamo un pannello con le sagome e inventiamo una storia.. Immaginiamo una matita che inizia a disegnare la musica su cui far muovere gli omini ballerini
… La matita faceva prima una riga e poi decideva di fare degli omini che ballavano perché c’era la musica felice e allegra e agli omini era venuta voglia di ballare. Gli omini si davano la mano e si abbracciavano, altri saltavano. Ognuno di loro faceva un movimento diverso muovendo le braccia e le gambe e tutti erano felici di stare insieme!!!..
Come ultima giornata del gruppo decidiamo con i bambini di dare un finale alla storia degli omini ballerini. Insieme facciamo una conversazione ma alla
fine ogni bambino decide un finale differente …
..Gli omini decidono di andare in libreria e ad ognuno viene dato il proprio libro da colorare, scrivere e guardare, ci sono anche i libri con gli adesivi e ognuno sceglie
quello che vuole..
.. Gli omini stanno ballando e poi hanno trovato una pizzeria..
Sono gli omini che ballano e dopo decidono di fare il gioco dell’acchiappare e poi hanno visto una bancarella con due tavoli e dei gelati sopra e quindi vanno a mangiarsi il gelato
… Ho disegnato 4 omini che stanno ballando e dopo aver ballato hanno deciso di accomodarsi in una poltrona per prendere 4 gelati, perché 4 sono gli omini e 4
sono le poltrone e 4 sono le matite che disegnano ogni omino ballerino, uno ciascuno …
Proviamo ad immaginare come sarebbe un mondo al rovescio, sotto- sopra.
… Per me è un mondo sotto sopra, si cammina con le mani e i piedi vanno su. Io mi immagino l’Italia sotto sopra con tutte le cose al rovescio tutta la terra sopra e le stelle sotto e il cielo sotto al posto della terra e per mangiare mangiamo con i piedi..
In un mondo così cambiano le persone perché è un mondo al rovescio. Camminano a testa in giù la testa è al posto del culetto e il culetto è al posto della testa.. Le mani servono per camminare e le dita diventano attaccate con la pelle per poter camminare e correre allora dobbiamo inventarci qualcosa..
..Siamo due bambine che parlano e abbiamo la faccia sul culetto e se ci incontriamo ci dobbiamo mettere il culetto di fronte.. Non è proprio facile perché devi camminare al
contrario e andavi a sbattere su qualcuno.. Poi vedi tutto giù e si fanno tutti i movimenti al contrario..
DRAMMATIZZIAMO PROVANDO A
CAMMINARE AL CONTRARIO E ..
Devi giocare a testa in giù e devi fare tante cose tutte al rovescio.. Se tutto va a rovescio è tutto rovescio e non devi fare fatica. Quando bisognerebbe mangiare, bisognerebbe avere le ventose sulle mani attaccate al tavolo per mangiare la bistecca. Devi avere le mani giganti per camminare in giù le scarpe con le dita vanno sulle mani
• Tutto è all’incontrario perché il tavolo ha le gambe su e il piano giù per terra anche la cesta con i giochi è all’incontrario … in questo mondo tutti i bambini camminano con le mani e devono mangiare con i piedi e il loro culetto era diventata la testa.. Poi i bambini si dovevano lavare i denti con i piedi.. Cambia il mondo così perché camminiamo con le mani.. Allora cambiamo il mondo e diventa tutto all’incontrario. Se vuoi vedere così devi cambiare il mondo.. Io vedo storto anche i miei compagni è tutto storto a testa in giù.
.. Nel paese tutto storto i bambini camminano a testa in giù in modo strano e tutti i personaggi sono a quattro zampe e camminano e
ballano così stanno a testa in giù e la testa ce l’hanno qua sul culetto
per muoversi meglio avevano tante mani se no fanno troppa fatica..
INVENTIAMO UNA STORIA SUL PAESE AL CONTRARIO..SUBITO
VENGONO FUORI TANTI PROBLEMI CHE RIGUARDANO GLI
SPOSTAMENTI LEGATI AL COME SIAMO FATTO NOI E COSA DOBBIAMO CAMBIARE DEL
NOSTRO CORPO PER POTER VIVERE IN UN POSO COSI’. SI
INTRECCIANO COSI’ TEMATICHE FANTASTICHE E SCIENTIFICHE..
..La salita però non è facile perché non ce la fai a
camminare così perché non sei come le rane che hanno
le ventose.. ..Sono gli omini del paese a testa in giù che stanno parlando e camminano a testa in giù con la faccia sul culetto e si stanno
accordando per andare al parco dove c’è il ponte..
I BAMBINI SI CHIEDONO SUBITO COME FARANNO A CORRERE, A
SALTARE, A MANGIARE E PARTONO CONFRONTI TRA NOI E LORO
CON LA CARTA REALIZZIAMO DEGLI OMINI CHE POI
APPENDEREME A TESTA IN GIU’ PER COSTRUIRE IL
NOSTRO PAESE DELLE TESTE AL CONTRARIO
Osserviamo “il mondo sottosopra di Chagall” e il suo quadro diventa una storia inventata da noi bambini.
La signora Gialà era una signora strana che camminava a testa in giù stava camminando quando incontra un cavallo. La signora Gialà dice al cavallo : ”Come stai?”. “ Il cavallo risponde: “Bene”. La signora dice:” Ma come fai tu a parlare?” Io sono un cavallo che viene dalla montagna, mi chiamo Verdiquà. Vuoi venire con me?” Gialà dice di si e il cavallo le dice:” Andiamo allora”. La signora camminava e il cavallo correva, troppo veloce. La signora Gialà chiama il cavallo e gli dice:” Aspetta”. Il cavallo si gira e vede la signora che correva a testa in giù e gli dice: “ ma tu come cammini?. Dai Sali attaccati con le mani sulla mia schiena e corriamo. Andiamo sulla montagna di su nel bosco tutto blu”.
… I due amici iniziano a correre veloci sopra la
montagna e Verdiquà fa salire in groppa Gialà che non ce la faceva più a correre veloce a
testa in giù ..
COSTRUIAMO UN PANNELLO CON TUTTI I
PERSONAGGI DELLA STORIA CHE ABBIAMO
INVENTATO
OGNI BAMBINO HA PITTURATO UN
PEZZETTINO DELLA STORIA E POI INSIEME ABBIAMO ATTACCATO I
VARI PEZZI REALIZZANDO QUESTO
LAVORO
Continuiamo la nostra storia presentando un altro quadro di Chagall La luge dans la neige
Quando Gialà e Verdiquà arrivano alla montagna di su succede subito qualcosa di strano. Videro un paese tutto strano, era capovolto, le case erano sotto sopra e anche la luna era in giù. Subito Gialà sentì che qualcosa stava cambiando. Non camminava più a testa in giù e Verdiquà era diventato di un altro colore tutto rosso ed era diventato un cavallo volante. Anche le case cominciarono a volare e anche gli alberi della montagna cominciarono a volare e a ballare. Gialà sulla groppa di Verdiquà cominciarono a volare e nel cielo c’era di tutto. Tutto volava! Sembrava una festa. Ma all’improvviso tutte le cose tornarono al loro posto e il cielo diventò di tutti i colori. Verdiquà e Gialà dopo questa bella avventura diventarono amici per sempre.
.. Gialà e Verdiquà arrivano in montagna e succede una cosa strana: tutte le case e gli alberi iniziano a volare e tutti volano.. E il cielo diventa di tutti i colori e anche
Gialà cambia e diventa normale e il cavallo diventa rosso e non più verde!!..
Nella nostra biblioteca scolastica abbiamo
proprio un libro che richiama alcuni aspetti della storia da noi inventata e
così per concludere il
progetto leggiamo la
storia del libro e poi ne
realizziamo anche noi uno.
.. Il libro ci parla di due paesi uguali: quello di spora e quello di sotto le
persone si guardavano con stranezza perché succedevano cose
al contrario …
I bambini disegnano pezzi di storia ei due mondi simmetrici
L’orologio di Salvador Dalì
CON I BAMBINI DEL TERZO GRUPPO PARLIAMO DI UN MONDO CHE SI SCIOGLIE .. PROVIAMO AD IMMAGINARE COSA SUCCEDEREBBE SE ALL’IMPROVVISO TUTTO CIO’ CHE TOCCHIAMO SI
SCIOGLIESSE.. PER INTRODURRE
L’ARGOMENTO RACCONTIAMO AI BAMBINI UN SOGNO FATTO DALLA MAESTRA ALESSANDRA
UN SOGNO CHE SI SCIOGLIE..
Stanotte bambini ho fatto proprio un sogno strano.. Ero a casa e volevo sedermi sulla mia poltrona per leggere un libro. mi sono avvicinata e mentre stavo per
sedermi la poltrona si è sciolta tutta.. All’improvviso ha fatta bluff bluff e non era più una poltrona e mi sono ritrovata per terra .. Era tutta sciolta.. Allora mi sono seduta sulla sedia e anche la sedia si è sciolta e poi ho preso un bicchiere e anche questo si è sciolto in mano e non ho potuto bere.. Mi sono svegliata e ho pensato ma che
in che casa strana sono capitata!!!
Cosa significa sciogliersi?
.. È come la candela che si scioglie quando l’accendi, la fiamma la fa diventare piccola e si
scioglie .. Tipo il pongo che quando lo tocchi con le mani si scalda ed è come se si sciogliesse,
perché diventa mollo e prima era duro.. Anche il gelato si scioglie e il ghiaccio se lo lasci al caldo
Ma cosa succede quando un oggetto si scioglie?
Che diventa senza forma, cioè cambia la sua forma e diventa come una macchia di colore
spiaccicato
La poltrona che si sta sciogliendo
Il bambino che si scioglie e diventa come scongelato non ha più la forma e diventa di pezzetti attaccati ma sciolti
È una signora che si scioglie e il suo vestito arancione diventa tutto una
macchia e rimane solo la testa
È il grembiule che si scioglie e diventa tutto a pezzetti e non posso più
metterlo per pitturare perché non è più un grembiule
.. Sono le due persone che stanno parlando e mentre parlano iniziano a sciogliersi e cambiano la forma e il
colore e diventano sempre più piccole come macchie di colore sul
pavimento..se tutto si scioglie poi prendiamo i pezzi sciolti e costruiamo
delle cose nuove..
È la lampadina che si scioglie e che cambia la forma.. Inizia
lasciare delle gocce di lampadina sciolta e per terra si forma una macchia tutta
gialla che è la lampadina tutta sciolta
Un fiore che si sta sciogliendo e lascia una
macchia di colore
Una sedia che si scioglie e che non ha più i piedi e il sedile su cui
sedersi
PITTURIAMO OGGETTI CHE SI SCIOLGONO CHIEDENDO
AI BAMBINI DI RAPPRESENTARE CHE
SONO SIGNIFICA SCIOGLIERSI
L’orologio di Dalì
OSSERVIAMO UN VIDEO AL COMPUTER CHE CI FA VEDERE LO SCIOGLIERSI
DELL’OROLOGIO DEL QUADRO DI DALI’
REALIZZIAMO ANCHE NOI IL NOSTRO OROLOGIO SCIOLTO USANDO IL
PONGO E CERCANDO PROPRIO DI FAR
VEDERE IL CAMBIAMENTO
INVENTIAMO UNA STORIA
C’era una volta un orologio che stava su una vetrina di un negozio di orologi. Una signora guarda la vetrina e pensa:” che bell’orologio! Mi piacerebbe
proprio comprarlo”. Entra nel negozio e compra l’orologio. Lo porta casa e lo appende sulla parete della cucina con un bel chiodo. Ad un certo punto
l’orologio si scioglieva e la signora si accorge che era fatto di cera.. Torna al negozio arrabbiata e dice al negoziante:” mi hai venduto u orologio che si è
sciolto”. Il negoziante lo porta fuori egli fa guardare l’insegna e c’era scritto:OGGETTI IN CERA.
L’orologio che si scioglie
OSSERVIAMO DELLE FOTOGRAFIE DI UNA
INSTALLAZIONE PRESENTE IN
BIENNALE A VENEZIA DI MASSIMO LA CONCA CHE REALIZZA DEI
PAESAGGI IN CARTA
ANCHE NOI CON DEI FOGLI DI CARTA
PROVIAMO A REALIZZARE IN
TRIDIMENSIONE DEI PEZZI DI PAESAGGIO CHE POI METTIAMO
INSIEME E DIVENTANO CARTIZAG: IL PAESE DI
CARTA
PIEGHIAMO.. ACCARTOCCIAMO.. PIEGHIETTIAMO … ARROTOLIAMO
LA CARTA
TUTTI MODI PER FAR STARE IN PIEDI UN PEZZIO DI CARTA
OGNI BAMBINO REALIZZA UNA STRUTTURA DI CARTA
I BAMBINI COSTRUISCONO STRADE, CASE, TORRI, PONTI, SCLALE..
OGNUNO DI LORO REALIZZA UNA STRUTTURA DIVERSA USANDO IN
MANIERA DIVERSE LE PIEGATURA DEL FOGLIO
CARTIZAG
Cartizag era un paese di carta tutto piegato e arrotolato a forme diverse.
C’era una barca che entrava nel porto delle barche e c’era il faro e il
parcheggio solo per le barche. C’erano muri e case, scale tutte piegate. C’era un ristorante dove cucinavano spaghetti in tanti modi diversi e si chiamava: “Spaghet House” . È un paese dove non ci
sono macchine, come a Venezia. Si arriva in treno e poi si gira a piedi.
C’è il parco dove ci son i giochi e c’è anche un bel laghetto con i cigni e i
pesci. I bambini portano le barchette al lago e possono giocare con le barche che vanno in acqua. Poi c’è una biblioteca dove i bambini vanno a prendere in prestito tutti
libri strani: ci sono libri di pongo, di cotone, di lana, di bastoncini, di lettere, di paglia. C’è poi un negozio che fa i libri strani a panino e tu puoi mangiarli. C’è poi un labirinto e una spiaggia dove i bambini vanno a giocare. Il labirinto è una strada tutta incrociata
dove i bambini devono trovare l’uscita e possono giocare.
Nel paese di Cartizag troviamo il labirinto.. La biblioteca con i libri strani.. La spiaggia e il mare dove andare a giocare
Nella biblioteca strana troviamo libri di ogni genere. Con la pasta di sale costruiamo il nostro libro.. Ogni
bambino ne costruisce uno: il libro a forma di pizza, il libro a forma di barca
Il libro a forma di letto di tutti i
colori
Il libro a forma di barca e di faroIl libro a forma di
stella marina
Il libro a forma di caramella
Il libro a forma di montagna
Con materiale di recupero di ogni tipo i bambini
costruiscono la copertina del loro libro
I libri delle case
Il libro dello stagno
delle rane
Il libro del bambino e
delle piramidi
DISEGNIAMO IL NOSTRO LIBRO INVENTANDO UNA PICCOLA STORIA
DISEGNIAMO LA COPERTINA E POI ALL’INTERNO DEL
FOGLIO PIEGATO IN DUE DISEGNIAMO UN
PEZZETTINO DI STORIA CHE CI FACCIA CAPIRE
DI COSA PARLA IL LIBRO
La fantasia viene definita come facoltà della mente di creare immagini che intrecciano il mondo reale e irreale, delle volte lasciando spazio solo all’irrealtà.
Proporre ai bambini situazioni “assurde” permette loro di giocare, stravolgere, reinterpretare la realtà in maniera del tutto personale e nuova. E i piccoli se la
godono un mondo.
Il continuo rimando ad opere d’arte li spinge a "toccar con mano" quanto di bello ha realizzato l'ingegno umano.
Il pensiero creativo è un pensiero positivo che permette di esplorare il nostro mondo interiore e di utilizzare le tante capacità che noi abbiamo.
Creare, costruire, inventare e agire liberamente sono quindi le proprietà di chi opera con creatività e queste capacità vanno stimolate di continuo a tutte le età.
“L'arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro. Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un
influenza diretta”
Vasilij Kandinskij