Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012 Varie Oratorio ... filenale il sarrocchino è di colore...

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8 Camminiamo INSIEME Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012 Varie P rima di inizia- re l’intervento di restauro della statua di san Rocco, so- no stati effettuati dei sag- gi mirati di pulitura su tutta la superficie sia della ve- ste sia degli arti e del vol- to, che hanno accertato il totale rimaneggiamento dell’opera settecentesca, di cui non si aveva alcu- na consapevolezza e me- moria. Nella esecuzione origi- nale il sarrocchino è di colore marrone ed è riccamente decora- to lungo il bordo inferiore da una sequenza di scudi crociati rove- sciati a basso rilievo, realizzati in foglia oro, ornati all’interno da linee oblique nere e separati da un motivo a rombo. I lembi an- teriori verticali, ripiegati a triangolo, sono ugualmente in oro, co- si come il bottone di chiusura sul collo. Sul petto, l’abbottonatura è enfatizzata da un motivo “a venta- glio” a rilievo, che si sviluppa su tre sovrapposizioni in foglia oro. La veste ha rivelato altre sorprese: l’abito è verde scuro, la cin- tura, gialla nell’ultimo intervento, è invece coperta in foglia oro, come pure i risvolti delle maniche e l’orlo della veste, con strisce nere diagonali sovra dipinte. L’interno dell’abito è di colore giallo ocra, ben visibile sul lembo che san Rocco afferra con la mano destra, per mostrare la piaga sulla coscia. Il mantello poi, di colore rosso vermiglio scuro, si rivela son- tuosamente decorato da un motivo ripetuto su tutta la superficie esterna, composto da un tralcio vegetale con due foglie d’ede- ra e una di trifoglio, di forma semicircolare, che reca all’interno una croce dorata ed è incorniciato da una serie di piccoli punti verde smeraldo e oro, cosi come sono spesso campiti gli stem- mi araldici. All’interno del mantello, sotto i due pesanti interventi di co- pertura, il primo turchese, il secondo rosso bordeaux, riappa- re il colore originale, ossia verde acqua chiaro, in perfetta tona- lità con l’abito verde Anche gli stivali, ampiamente stuccati e ridipinti, conservano le tracce della decorazione in oro sul bottone centrale e il colore originale nero con i risvolti grigi. Il cane, in antico marrone scuro, è stato oggetto di variazioni cromatiche che lo hanno voluto pri- ma nero e poi marrone chiaro, con strani occhi dotati di ciglia e palpebre rosa, totalmente diversi dalla versione originale, come pure il pane che reca in bocca, di cui si è recuperata la super- ficie del 700, intenzionalmente e sapientemente non rifinita per meglio renderne la crosta esterna. Le condizioni di degrado della scultura erano, tuttavia, indivi- duabili non solo nei pesanti interventi di copertura dei colori e della decorazioni d’oro, ma anche nell’alterazione delle stucca- ture lungo le linee di giuntura delle tavole del mantello, nei dan- ni prodotti dall’azione dei tarli e nelle lacune presenti sul tabarro e sulle dita della mano sinistra. Gli interventi sono quindi consistiti nell’eliminare meccanica- mente a bisturi tutte le sovrapposizioni di colore che avevano pe- santemente coperto la superficie originale, durante i due inter- venti di restauro compiuti nel XX secolo, il primo nell’immediato dopo guerra, quando la statua fu trovata negli orti retrostanti la chiesa di san Rocco, e il secondo nel 1982, nel tentativo di sana- re le alterazioni e i danni dovuti all’umidità e all’attacco dei tarli, cercando di recuperare almeno filologicamente quanto sopravvi- veva dell’opera settecentesca. Si ringraziano Elisa Ca- selli e Laura De Lellis che hanno collaborato per il restauro, l’architetto Silvia Rabottini che ha realizza- to la composizione di fio- ri per il bastone del Santo, l’orafo Leonardo Landolfo che ha ripulito l’aureola in argento, Antonio D’Argen- to che ha seguito i lavori, gli amici Aureliano e Carlo e tutti coloro che mi hanno assistito. IL RESTAURO Si sono tenuti nella chiesa di sant’Antonio di Padova Concerti d’estate N ella splendida cornice della restaurata chiesa di sant’ An- tonio di Padova al convento Michetti in Francavilla al Mare nei me- si di luglio e di agosto è stata proposta una serie di tre concerti di musica clas- sica. Ad organizzare gli eventi, la par- rocchia matrice di santa Maria Maggio- re, in collaborazione con l’associazio- ne musicale Armonie d’ Abruzzo, diretta dal M° Marcello Carbonetti. Dopo la riapertura della chiesa a se- guito dei lavori di restauro da parte del- la Sovrintendenza d’ Abruzzo, la stessa parrocchia, per rendere fruibile il luo- go sacro, ha provveduto a realizzare i nuovi impianti elettrico-fonico-termico e di sicurezza, ad acquistare i banchi, i candelieri, i libri liturgici e le vesti sa- cre, nonché a dotare di mobili e arredi la sagrestia. Da ultimo, proprio nella sagrestia, in occasione delle festività in onore di sant’ Antonio del 12 e 13 giugno scorsi, è stata collocata l’artistica scultura a ri- lievo in ceramica, raffigurante sant’ An- tonio di Padova con il Bambino Gesù, realizzato dal Maestro Giuseppe Libe- rati di Villamagna. La dotazione di maggior pregio, pe- rò, è rappresentata dall’organo mecca- nico Walcker. Proprio per valorizzare questo strumento si è pensato di pro- porre i concerti. E il successo è sta- to notevole, testimoniato dal pubblico sempre numeroso. Il programma della prima serata, svoltasi il 23 luglio, ha previsto un reci- tal per oboe, tromba e organo. I musici- sti hanno spaziato nella musica baroc- ca proponendo brani noti e meno noti di Froberger, Bach, Hendel, Clarke, Tele- mann, Corelli, Marcello. A conclusione, il celeberrimo pezzo tratto dal tema di The Mission di Ennio Morricone. Gli applausi per i Maestri Claudio Di Bucchianico all’oboe, Luigi Belfatto al- la tromba e Marcello Carbonetti all’or- gano sono stati la testimonianza del grande valore della proposta musicale oltre che del caloroso apprezzamento dei presenti. Il secondo concerto, tenuto il 13 ago- sto, è stato interamente dedicato alla musica italiana per organo in un per- corso tra il ‘600 e il ‘700. Ad eseguire il programma il M° Massimo Salcito che ha presentato brani di Merulo, Fresco- baldi, Trabaci, Storace, Rossi, Scarlat- ti e Fenaroli. I presenti hanno apprez- zato le doti del Maestro, che ha sapu- to trasmettere nel modo migliore la bel- lezza dei pezzi. Il terzo concerto ha visto protagonisti il M° Carbonetti che ha accompagna- to la soprano Rosalba Nicolini, amica della comunità di santa Maria Maggio- re che ha già cantato da solista nel co- ro parrocchiale durante la santa Mes- sa in diretta su Raiuno celebrata il 27 febbraio del 2011. Le “Divine armonie” proposte lunedì 27 agosto hanno cre- ato un’atmosfera straordinaria, mol- to apprezzata dal folto ed emozionato pubblico. A conclusione delle serate, le paro- le di Carbonetti: “Esprimo tutta la mia gratitudine per l’impeccabile organiz- zazione dei ‘Concerti d’estate’ a don Rocco e all’oratorio san Franco che tanto bene opera nella città. Questi appuntamenti hanno donato luce e splendore alla chiesa di sant’ Antonio di Padova, che rivive dopo anni di lungo silenzio, e rappresentano un importan- te appuntamento di crescita spirituale e culturale” . ORARIO DELLE LITURGIE STATUA DI SAN ROCCO Torna all’antico splendore l’immagine del pellegrino SETTEMBRE Lunedì - Venerdì ore 18.45 Vespri ore 19.00 Santa Messa Giovedì ore 18.00 Adorazione dell’Eucaristia ore 18.45 Vespri ore 19.00 Santa Messa Sabato ore 18.45 Vespri ore 19.00 Santa Messa festiva della vigilia Domenica ore 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) ore 10.30 e 19.00 Sante Messe (chiesa parroc- chiale) OTTOBRE Lunedì - Venerdì ore 18.15 Vespri ore 18.30 Santa Messa Giovedì ore 17.30 Adorazione dell’Eucaristia ore 18.15 Vespri ore 18.30 Santa Messa Sabato ore 18.15 Vespri ore 18.30 Santa Messa festiva della vigilia Domenica ore 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) ore 10.30 e 18.30 Sante Messe (chiesa parroc- chiale) Oratorio san Franco 2 Vita parrocchiale 5 All’interno Un’estate ricca di eventi per i nostri ragazzi Celebrate le feste di Maria e dei Santi Inserto speciale con il programma annuale L’invito del parroco G iovedì 11 ottobre prossimo comincerà l’Anno della fede che terminerà il 24 novem- bre del 2013, voluto da Benedetto XVI. Questo anno speciale vuole “contri- buire ad una rinnovata conversione al Signore Gesù e alla riscoperta della fede, affinché tutti i membri della Chie- sa siano testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto nel mondo di oggi, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede” . L’Anno della fede sarà, quindi, un’oc- casione propizia perché tutti i fede- li comprendano più profondamente che il fondamento della fede cristiana è l’incontro con un avvenimento, con una Persona che dà alla vita un nuovo orizzonte e le conferisce la direzione decisiva: Gesù Cristo risorto. Concretamente, voglio proporvi al- cuni impegni. Anzitutto la preghiera personale che inizia e conlcude la nostra giorna- ta, la meditazione della Parola di Dio, quella della Messa quotidiana, la Litur- gia delle Ore e il santo Rosario. Durante la settimana, noi lo faccia- mo il giovedì prima della santa Messa, è importante trovare l’occasione per un momento di adorazione davanti a Gesù Eucaristia. Vivere con fedeltà la santa Messa domenicale: è l’incontro con il Signo- re risorto che parla al nostro cuore e si comunica a noi donandoci la sua vita. Non dimentichiamo la gioia della ce- lebrazione frequente (almeno una vol- ta al mese) e fedele (non a scavalco) del sacramento della Confessione che ci riconcilia con Dio e con i fratelli. Ogni giorno siamo invitati a compie- re gesti concreti di amore verso chi soffre, chi è solo, chi ha bisogno di aiu- to morale e materiale. Questo ci aiuterà a vivere piena- mente la nostra fede facendoci speri- mentare la gioia di essere cristiani. La gioia di essere cristiani C arissime famiglie, ci troviamo alle porte di un nuovo anno catechistico mentre tutta la Chiesa si prepara a celebrare l’inizio dell’Anno della fe- de a cinquant’anni dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II e a vent’anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. L’Anno della fede che ci accingia- mo a vivere è un anno di meditazio- ne dedicato ad intensificare «la ri- flessione sulla fede per aiutare tut- ti i credenti in Cristo a rendere più consapevole ed a rinvigorire la lo- ro adesione al Vangelo, soprattutto in un momento di profondo cambia- mento come quello che l’umanità sta vivendo» (cf. Porta fidei, 8). (continua a pag. 3) N ello scorso mese di lu- glio il Santo Padre, at- traverso la Penitenzie- ria Apostolica Vaticana, ha concesso l’Indulgenza plena- ria legata al culto della Mam- ma nostra da lucrare nelle principali feste mariane nella chiesa di sant’Antonio di Pa- dova al convento Michetti. (continua a pag. 7) Parrocchia Matrice Santa Maria Maggiore Piazza San Franco, 1 66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH) tel e fax: 085 817338 - netfax: 178 222 9768 web: http://www.santamariamaggiore.net e-mail: [email protected] Il parroco don Rocco D’Orazio è disponibile al numero: 338 485 3607 e-mail: [email protected] - [email protected] Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012 Pro-Manuscripto - Stampato in proprio (Non in vendita) MADRE DI MISERICORDIA in evidenza “Mamma nostra”: indulgenza plenaria Un invito alle famiglie nell’Anno della fede Riscoprire il valore della catechesi

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8 Camminiamo INSIEME

Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012 Varie

P rima di inizia-re l’intervento di restauro della

statua di san Rocco, so-no stati effettuati dei sag-gi mirati di pulitura su tutta la superficie sia della ve-ste sia degli arti e del vol-to, che hanno accertato il totale rimaneggiamento dell’opera settecentesca, di cui non si aveva alcu-na consapevolezza e me-moria.

Nella esecuzione origi-nale il sarrocchino è di colore marrone ed è riccamente decora-to lungo il bordo inferiore da una sequenza di scudi crociati rove-sciati a basso rilievo, realizzati in foglia oro, ornati all’interno da linee oblique nere e separati da un motivo a rombo. I lembi an-teriori verticali, ripiegati a triangolo, sono ugualmente in oro, co-si come il bottone di chiusura sul collo.

Sul petto, l’abbottonatura è enfatizzata da un motivo “a venta-glio” a rilievo, che si sviluppa su tre sovrapposizioni in foglia oro. La veste ha rivelato altre sorprese: l’abito è verde scuro, la cin-tura, gialla nell’ultimo intervento, è invece coperta in foglia oro, come pure i risvolti delle maniche e l’orlo della veste, con strisce nere diagonali sovra dipinte. L’interno dell’abito è di colore giallo ocra, ben visibile sul lembo che san Rocco afferra con la mano destra, per mostrare la piaga sulla coscia.

Il mantello poi, di colore rosso vermiglio scuro, si rivela son-tuosamente decorato da un motivo ripetuto su tutta la superficie esterna, composto da un tralcio vegetale con due foglie d’ede-ra e una di trifoglio, di forma semicircolare, che reca all’interno una croce dorata ed è incorniciato da una serie di piccoli punti verde smeraldo e oro, cosi come sono spesso campiti gli stem-mi araldici.

All’interno del mantello, sotto i due pesanti interventi di co-pertura, il primo turchese, il secondo rosso bordeaux, riappa-re il colore originale, ossia verde acqua chiaro, in perfetta tona-lità con l’abito verde

Anche gli stivali, ampiamente stuccati e ridipinti, conservano le tracce della decorazione in oro sul bottone centrale e il colore originale nero con i risvolti grigi. Il cane, in antico marrone scuro, è stato oggetto di variazioni cromatiche che lo hanno voluto pri-ma nero e poi marrone chiaro, con strani occhi dotati di ciglia e palpebre rosa, totalmente diversi dalla versione originale, come pure il pane che reca in bocca, di cui si è recuperata la super-ficie del 700, intenzionalmente e sapientemente non rifinita per meglio renderne la crosta esterna.

Le condizioni di degrado della scultura erano, tuttavia, indivi-duabili non solo nei pesanti interventi di copertura dei colori e della decorazioni d’oro, ma anche nell’alterazione delle stucca-ture lungo le linee di giuntura delle tavole del mantello, nei dan-ni prodotti dall’azione dei tarli e nelle lacune presenti sul tabarro e sulle dita della mano sinistra.

Gli interventi sono quindi consistiti nell’eliminare meccanica-mente a bisturi tutte le sovrapposizioni di colore che avevano pe-santemente coperto la superficie originale, durante i due inter-venti di restauro compiuti nel XX secolo, il primo nell’immediato dopo guerra, quando la statua fu trovata negli orti retrostanti la chiesa di san Rocco, e il secondo nel 1982, nel tentativo di sana-re le alterazioni e i danni dovuti all’umidità e all’attacco dei tarli, cercando di recuperare almeno filologicamente quanto sopravvi-veva dell’opera settecentesca.

Si ringraziano Elisa Ca-selli e Laura De Lellis che hanno collaborato per il restauro, l’architetto Silvia Rabottini che ha realizza-to la composizione di fio-ri per il bastone del Santo, l’orafo Leonardo Landolfo che ha ripulito l’aureola in argento, Antonio D’Argen-to che ha seguito i lavori, gli amici Aureliano e Carlo e tutti coloro che mi hanno assistito.

IL RESTAURO Si sono tenuti nella chiesa di sant’Antonio di Padova

Concerti d’estate

N ella splendida cornice della restaurata chiesa di sant’An-tonio di Padova al convento

Michetti in Francavilla al Mare nei me-si di luglio e di agosto è stata proposta una serie di tre concerti di musica clas-sica. Ad organizzare gli eventi, la par-rocchia matrice di santa Maria Maggio-re, in collaborazione con l’associazio-ne musicale Armonie d’Abruzzo, diretta dal M° Marcello Carbonetti.

Dopo la riapertura della chiesa a se-guito dei lavori di restauro da parte del-la Sovrintendenza d’Abruzzo, la stessa parrocchia, per rendere fruibile il luo-go sacro, ha provveduto a realizzare i nuovi impianti elettrico-fonico-termico e di sicurezza, ad acquistare i banchi, i candelieri, i libri liturgici e le vesti sa-cre, nonché a dotare di mobili e arredi la sagrestia.

Da ultimo, proprio nella sagrestia, in occasione delle festività in onore di sant’Antonio del 12 e 13 giugno scorsi, è stata collocata l’artistica scultura a ri-lievo in ceramica, raffigurante sant’An-tonio di Padova con il Bambino Gesù, realizzato dal Maestro Giuseppe Libe-rati di Villamagna.

La dotazione di maggior pregio, pe-rò, è rappresentata dall’organo mecca-nico Walcker. Proprio per valorizzare questo strumento si è pensato di pro-porre i concerti. E il successo è sta-to notevole, testimoniato dal pubblico sempre numeroso.

Il programma della prima serata, svoltasi il 23 luglio, ha previsto un reci-tal per oboe, tromba e organo. I musici-

sti hanno spaziato nella musica baroc-ca proponendo brani noti e meno noti di Froberger, Bach, Hendel, Clarke, Tele-mann, Corelli, Marcello. A conclusione, il celeberrimo pezzo tratto dal tema di The Mission di Ennio Morricone.

Gli applausi per i Maestri Claudio Di Bucchianico all’oboe, Luigi Belfatto al-la tromba e Marcello Carbonetti all’or-gano sono stati la testimonianza del grande valore della proposta musicale oltre che del caloroso apprezzamento dei presenti.

Il secondo concerto, tenuto il 13 ago-sto, è stato interamente dedicato alla musica italiana per organo in un per-corso tra il ‘600 e il ‘700. Ad eseguire il programma il M° Massimo Salcito che ha presentato brani di Merulo, Fresco-baldi, Trabaci, Storace, Rossi, Scarlat-ti e Fenaroli. I presenti hanno apprez-zato le doti del Maestro, che ha sapu-to trasmettere nel modo migliore la bel-lezza dei pezzi.

Il terzo concerto ha visto protagonisti il M° Carbonetti che ha accompagna-to la soprano Rosalba Nicolini, amica della comunità di santa Maria Maggio-re che ha già cantato da solista nel co-ro parrocchiale durante la santa Mes-sa in diretta su Raiuno celebrata il 27 febbraio del 2011. Le “Divine armonie” proposte lunedì 27 agosto hanno cre-ato un’atmosfera straordinaria, mol-to apprezzata dal folto ed emozionato pubblico.

A conclusione delle serate, le paro-le di Carbonetti: “Esprimo tutta la mia gratitudine per l’impeccabile organiz-zazione dei ‘Concerti d’estate’ a don Rocco e all’oratorio san Franco che tanto bene opera nella città. Questi appuntamenti hanno donato luce e splendore alla chiesa di sant’Antonio di Padova, che rivive dopo anni di lungo silenzio, e rappresentano un importan-te appuntamento di crescita spirituale e culturale”.

ORARIO DELLE LITURGIE

■ STATUA DI SAN ROCCOTorna all’antico splendorel’immagine del pellegrino

Settembre

Lunedì - Venerdìore 18.45 Vespriore 19.00 Santa Messa

Giovedìore 18.00 Adorazione dell’Eucaristiaore 18.45 Vespriore 19.00 Santa Messa

Sabatoore 18.45 Vespriore 19.00 Santa Messa festiva della vigilia

Domenicaore 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie)ore 10.30 e 19.00 Sante Messe (chiesa parroc- chiale)

OttObre

Lunedì - Venerdìore 18.15 Vespriore 18.30 Santa Messa

Giovedìore 17.30 Adorazione dell’Eucaristiaore 18.15 Vespriore 18.30 Santa Messa

Sabatoore 18.15 Vespriore 18.30 Santa Messa festiva della vigilia

Domenicaore 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie)ore 10.30 e 18.30 Sante Messe (chiesa parroc-chiale)

Oratorio san Franco 2 Vita parrocchiale 5 All’internoUn’estatericca dieventiper i nostriragazzi

Celebratele festedi Mariae deiSanti

Insertospecialecon ilprogrammaannuale

L’invito del parroco

G iovedì 11 ottobre prossimo comincerà l’Anno della fede che terminerà il 24 novem-

bre del 2013, voluto da Benedetto XVI.Questo anno speciale vuole “contri-

buire ad una rinnovata conversione al Signore Gesù e alla riscoperta della fede, affinché tutti i membri della Chie-sa siano testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto nel mondo di oggi, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede”.

L’Anno della fede sarà, quindi, un’oc-casione propizia perché tutti i fede-li comprendano più profondamente che il fondamento della fede cristiana è l’incontro con un avvenimento, con una Persona che dà alla vita un nuovo orizzonte e le conferisce la direzione decisiva: Gesù Cristo risorto.

Concretamente, voglio proporvi al-cuni impegni.

Anzitutto la preghiera personale che inizia e conlcude la nostra giorna-ta, la meditazione della Parola di Dio, quella della Messa quotidiana, la Litur-gia delle Ore e il santo Rosario.

Durante la settimana, noi lo faccia-mo il giovedì prima della santa Messa, è importante trovare l’occasione per un momento di adorazione davanti a Gesù Eucaristia.

Vivere con fedeltà la santa Messa domenicale: è l’incontro con il Signo-re risorto che parla al nostro cuore e si comunica a noi donandoci la sua vita.

Non dimentichiamo la gioia della ce-lebrazione frequente (almeno una vol-ta al mese) e fedele (non a scavalco) del sacramento della Confessione che ci riconcilia con Dio e con i fratelli.

Ogni giorno siamo invitati a compie-re gesti concreti di amore verso chi soffre, chi è solo, chi ha bisogno di aiu-to morale e materiale.

Questo ci aiuterà a vivere piena-mente la nostra fede facendoci speri-mentare la gioia di essere cristiani.

La gioiadi esserecristiani

C arissime famiglie,ci troviamo alle porte di un nuovo anno catechistico

mentre tutta la Chiesa si prepara a celebrare l’inizio dell’Anno della fe-de a cinquant’anni dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II e a vent’anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.

L’Anno della fede che ci accingia-mo a vivere è un anno di meditazio-ne dedicato ad intensificare «la ri-flessione sulla fede per aiutare tut-ti i credenti in Cristo a rendere più consapevole ed a rinvigorire la lo-ro adesione al Vangelo, soprattutto

in un momento di profondo cambia-mento come quello che l’umanità sta vivendo» (cf. Porta fidei, 8).

(continua a pag. 3)

Nello scorso mese di lu-glio il Santo Padre, at-traverso la Penitenzie-

ria Apostolica Vaticana, ha concesso l’Indulgenza plena-ria legata al culto della Mam-ma nostra da lucrare nelle principali feste mariane nella chiesa di sant’Antonio di Pa-dova al convento Michetti.

(continua a pag. 7)

Parrocchia Matrice Santa Maria MaggiorePiazza San Franco, 1

66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH)

tel e fax: 085 817338 - netfax: 178 222 9768web: http://www.santamariamaggiore.nete-mail: [email protected]

Il parroco don Rocco D’Orazioè disponibile al numero: 338 485 3607

e-mail: [email protected] - [email protected]

Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012 Pro-Manuscripto - Stampato in proprio (Non in vendita)

MADRE DIMISERICORDIA

in evidenza✎

“Mammanostra”:indulgenzaplenaria

Un invito alle famiglie nell’Anno della fede

Riscoprire il valoredella catechesi

2 Camminiamo INSIEME

Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012 Oratorio san Franco

Dal 26 al 29 luglio la terza edizione dei Giochi senza frontiere

Educare attraverso il gioco

G oodbye summer, arrivederci estate. È questo lo slogan che da tre anni, il 1 settembre, scandisce la conclusio-

ne delle attività estive dell’oratorio san Fran-co. Questa data, infatti, coincide con la cele-brazione dell’inizio del ministero del parroco don Rocco e la nascita dello stesso oratorio.

Per l’occasione, quest’anno, sono stati invi-tati alla festa anche gli amici dell’oratorio di Guardiagrele con i quali abbiamo stretto un gemellaggio in occasione della peregrinatio del corpo di san Nicola Greco lo scorso maggio.

Diversi ragazzi guardiesi, accompagnati da alcuni educatori e dal presidente Michele De Luca, hanno preso parte alla serata di pre-ghiera e di festa. E con grande senso di ami-cizia e gratitudine hanno donato all’oratorio due piatti in ceramica raffiguranti scorci del loro paese.

Alle ore 19.00, nella chiesa parrocchiale, don Rocco ha celebrato la santa Messa solen-ne di ringraziamento animata dal coro dei ra-gazzi del nostro oratorio.

In piazza, intanto, si fremeva per le condi-zioni meteorologiche. L’orchestra invitata per animare la serata disponeva sul palco gli stru-menti e le luci necessarie. Era stato allestito anche il punto di ristoro: tutto era pronto. Ma una leggera ed insistente pioggerella ha sco-raggiato la partecipazione del grande pubbli-co e reso impossibile la festa all’aperto.

Alla fine, dopo vari consulti, si è deciso di spostare tutto all’interno dell’oratorio. Lo spettacolo di danza moderna, il tuffo nel re-cente passato raccontato dai ragazzi con im-magini da loro commentate, i balli di gruppo e la torta con la seconda candelina sono stati i momenti salienti della serata.

In verità, già da una settimana i ragazzi, as-sieme agli educatori, avevano preparato i di-versi momenti; alcuni di loro si erano occu-pati dei testi con le descrizioni delle diverse attività svolte nel corso dell’anno, altri ave-vano scelto tra le oltre duemila foto quelle più significative che meglio raccontavano la storia dell’oratorio con le quali hanno crea-to dei video, altri ancora si erano occupati di realizzare un cartellone che è stato por-tato all’altare, alcune ragazze avevano mes-so in scena un bellissimo spettacolo di dan-za moderna.

Insomma, tutti si sono dati da fare, e il ri-sultato, nonostante le avverse condizioni me-teo, è stato alla fine grandioso. Ragazzi locali e ospiti hanno vissuto insieme una serata ca-rica di amicizia e condiviso le proprie espe-rienze.

GOODBYE SUMMER

Una seratad’amicizia

Dal 26 al 29 luglio, si è tenuta la terza edizione dei Giochi

senza frontiere, dal tema “I colori dell’amore”.

L’edizione dell’estate 2012 ha visto diverse inno-vazioni e migliorie alla ma-nifestazione, divenuta così più completa con maggiori occasioni di formazione. Nelle prime tre mattine, si sono tenute in oratorio le catechesi divise in tre fasce d’età: i bambini guidati da don Rocco, Elisa e Paola, i ragazzi delle medie seguiti da Fabrizio e i giovanissimi da Tommaso.

I temi trattati sono sta-ti quelli già affrontati nel camposcuola a Musellaro: la tradizionale tripartizione dell’amore in “eros”, “philia” e “agape”, propria della tra-

dizione filosofica e ripresa dall’enciclica di papa Bene-detto XVI “Deus caritas est”.

Un cammino di forma-zione attraverso tre icone bibliche: il re Davide che si innamora della giovane Betsabea, il buon samari-tano che si china sull’uo-mo incappato nei briganti e Gesù che sulla croce si consuma per amore. Nei pomeriggi, i ragazzi, divisi

in squadre, hanno dispu-tato dei divertentissimi tor-nei nel parco Ricciardelli, ripulito e riqualificato per l’evento.

Non solo calcetto e vol-ley quest’anno, ma anche divertentissimi giochi popo-lari e il tiro al canestro.

L’ultimo giorno, l’imman-cabile caccia al tesoro in piazza san Franco che ha divertito non solo i ragazzi,

ma anche tantissimi abi-tanti del paese alto, accorsi per guardare quell’insolito spettacolo.

Durante le serate, che hanno visto una piazza sempre gremita, i ragazzi hanno continuato le com-petizioni sfidandosi nel mu-sichiere, nelle varie e origi-nali rappresentazioni della parabola del buon samari-tano e nel quizzone.

Apice e chiusura del-l’evento, la Messa solen-ne della domenica con il mandato alla testimonian-za di carità e la fiaccolata dell’agape che, fra canti e preghiere, ha raggiunto il pontile Sirena a mezzanot-te per la premiazione delle squadre vincenti e per una fresca e graditissima coco-merata.

Camposcuola parrocchiale per adolescenti a Musellaro

Rispondere all’amoreI ragazzi dell’oratorio, as-

sieme agli educatori e al parroco, da lunedì 9 a sa-

bato 14 luglio, hanno vissuto un’esperienza forte: il cam-poscuola.

Il pomeriggio di lunedì si sono ritrovati con alcuni ge-nitori e i formatori presso la sede dell’oratorio. Dopo aver caricato le macchine so-no partiti alla volta di Musel-laro nel comune di Bologna-no nella zona pedemontana della provincia di Pescara.

Momenti di formazione, di preghiera e di svago han-no caratterizzato il cammi-no dei ragazzi scandito in sei step seguendo un testo del Centro Nazionale Vocazioni: “Rispondere all’Amore con amore si può!”.

Giunti a destinazione, do-po un primo momento orga-nizzativo, i ragazzi si sono di-visi in tre gruppi e hanno as-sunto la responsabilità di collaborare alla pulizia del-la struttura, alla preparazio-ne della mensa e al lavaggio di piatti, bicchieri e stoviglie. Quindi, hanno iniziato il lavo-ro formativo.

L’itinerario li ha aiutati a ri-flettere su alcuni episodi bi-blici del non-amore (Adamo ed Eva, Caino e Abele, San-sone e Dalila) per arrivare ai vari aspetti dell’amore che si rende servizio a Dio e al prossimo (l’amore poetico del Cantico dei Cantici, Zoro-babele e la ricostruzione del-la città santa e Gesù, buon

Pastore, che per amore da’ la vita per le proprie pecore).

L’esperienza ha coinvol-ti sin da subito i ragazzi e gli educatori. Tutti, tra cateche-si, celebrazioni, giochi, mo-menti di riflessione e di gio-ia, sveglie mattutine partico-lari, pranzi e cene sostanzio-se, hanno vissuto un’espe-rienza unica in compagnia con l’Amico, Gesù.

Alcuni appuntamenti han-no caratterizzato il campo: anzitutto la celebrazione delle confessioni a Bologna-

no nella chiesa di santa Ma-ria Entroterra e la visita di un amico di don Rocco, Franco Marulli, studioso di storia del territorio che ha raccontato alcune vicende circa le origi-ni di Musellaro e Bolognano, ma ancor più ha parlato de-gli insediamenti templari me-scolando storia e leggenda.

Il sabato mattina, dopo il lavoro formativo, sono arri-vati i genitori per la conclu-sione dell’esperienza con la santa Messa e il pranzo co-munitario.

Nell’estate 2013 il camposcuola per ragazzi (medie e superiori) si terrà presso il santuario di san Gabrie-le dell’Addolorata a Isola del Gran Sasso dal 22 al 27 luglio. Il termine delle iscrizioni è fissato al 19 genna-io 2013. La quota di partecipazione è pari a € 120,00 (€ 20,00 da consegnare all’atto d’iscrizione, € 50,00 entro il 13 aprile e altri € 50,00 entro il 13 luglio).

Camposcuola 2013

7Camminiamo INSIEME

Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012Spiritualità

P er Indulgenza si intende “la re-missione dinan-

zi a Dio della pena tem-porale per i peccati, già rimessi quanto alla col-pa, remissione che il fe-dele, debitamente di-sposto e a determina-te condizioni, acqui-sta per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della reden-zione, autoritativamen-te dispensa ed appli-ca il tesoro delle soddi-sfazioni di Cristo e dei Santi”.

Per ottenere l’Indul-genza plenaria occor-re che, almeno pri-ma di compiere gli ultimi adempimen-ti dell’opera indul-

genziata, il fedele sia in stato di grazia.

L’Indulgenza plena-ria si può ottenere so-lo una volta al gior-no. Ma, per conseguir-la, oltre lo stato di gra-zia, è necessario che il fedele abbia la dispo-sizione interiore del completo distacco dal peccato, anche solo veniale, si confessi sa-cramentalmente dei suoi peccati e riceva la SS.ma Eucaristia, pre-ghi secondo le inten-zioni del Sommo Pon-tefice.

È conveniente, ma non è necessario, che la Confessione sacra-mentale e specialmen-te la santa Comunione

e la preghiera per le in-tenzioni del Papa si fac-ciano nello stesso gior-no dell’Indulgenza; ma è sufficiente che questi Sacri riti e preghiere si compiano entro alcuni giorni (circa 20) prima o dopo il giorno stabi-lito.

Il Decreto pontificio ricorda che «i fedeli possono  ottenere l’In-dulgenza per sé o per un defunto, purché, davvero pentiti, con-fessati e ravvivati con la sacra Comunione, visitino devotamente la chiesa di santa Ma-ria del Gesù a Franca-villa al Mare, meglio co-nosciuta con il titolo di sant’Antonio di Pado-va, e partecipino devo-tamente a qualche sa-cra funzione celebrata vicino alla sacra effigie dell’Immacolata Ver-gine Maria esposta al-

la venerazione pubbli-ca o almeno si dedichi-no per un tempo ragio-nevole a riflessioni sa-cre, da concludere con la Preghiera del Signo-re, con il Simbolo del-la fede, con le Litanie Lauretane e con la pre-ghiera “Vergine Imma-colata Maria, Madre di Dio e Mamma No-stra…”».

I giorni di Indulgenza segnalati dal Decreto sono il 1 gennaio, so-lennità di Maria San-tissima Madre di Dio; il 25 marzo, solenni-tà dell’Annunciazione del Signore; il 12 mag-gio, solennità propria di Maria Mamma No-stra; il 15 agosto, so-lennità dell’Assunzio-ne della beata Vergine Maria; l’8 dicembre, solennità dell’Immaco-lata Concezione della beata Vergine Maria.

“L’ Anno della Fede ha una duplice finalità: ravviva-

re la fede in chi crede e annun-ciarne la bellezza a chi non ha questo dono. L’invito che ne de-riva per tutti i battezzati è, dun-que, quello di educarsi sempre di nuovo e di educare gli altri alla fede. A questi temi dedico, perciò, la mia lettera pastorale per l’anno 2012-2013”.

Educare - educarsi alla fe-de: un incontro d’amore. Alla sorgente di ogni educazione al-la fede c’è l’amore: quello di Dio che si rivela e quello di chi cre-de e vuole trasmettere agli altri tale dono. Spesso si tratta di un amore ferito: quello di genitori credenti che vedono i figli allon-tanarsi dalla fede, o di chi ha re-sponsabilità pastorali e sente il peso e la difficoltà di trasmette-re tale dono agli altri. Educare è trasmettere con la parola e la vita ed educarsi è mettersi in ri-cerca di quell’amore infinito che porta all’incontro con Dio. Ecco

allora che la storia dei Magi può aiutarci a capire tali dinamiche.

Da Oriente a Gerusalemme: il punto di partenza e la me-ta dell’educazione alla fede. I Magi sono ogni cercatore di Dio che, lasciato il proprio mon-do vitale, le proprie sicurezze e abitudini, va verso la pienez-za dell’incontro con una Perso-na che ti trasforma la vita. Ov-viamente, non si va in cerca di Dio senza la decisione di taglia-re con le proprie certezze per aprirsi al rischio della ricerca del “nuovo”.

Pellegrini nella notte: gui-dati da una stella. La via verso la fede non è un cammino chia-ro e luminoso, è sempre buio. Bisogna camminare nella notte. Ma la stella, questo segno del cielo, questo indizio da parte di Dio (i segni dei tempi, la pro-messa) illumina la nostra stra-da e orienta il nostro cammino. Per educare-educarsi alla fede occorre mettersi in ascolto del-la natura e della storia per scor-

gervi i segni della presenza di Dio e andare verso gli altri con scelte e gesti in cui esprimere il dono di sé.

La notte del mondo e la Pa-rola di Dio. Questo “ascolto del mondo” non è sempre facile e il dono di sé spesso è “ambiguo” e faticoso. La notte è buia. Al-lora, il Signore ci offre un aiu-to decisivo: è la sua Parola, la rivelazione del suo volto nella storia. Bisogna imparare dalla Sacra Scrittura il linguaggio di Dio che aiuta a riconoscere gli appuntamenti con la sua Gra-zia. La Parola è luce nelle tene-bre del mondo.

L’incontro con Erode: la tentazione in agguato. Capi-ta sovente di fare incontri peri-colosi: i Magi l’hanno fatto con Erode il quale si finge cercatore della verità per tutelare la sua onnipotenza che lo porta al de-lirio e a procurare la morte. Sul-la via della ricerca di Dio l’uni-co vero ostacolo è fare del no-stro “io” e delle sue ambizioni

l’idolo cui sacrificare ogni cosa. Questa tentazione può assu-mere diverse forme ma la mol-la è sempre la stessa: l’orgoglio. Come i Magi, il cercatore di Dio dovrà essere umile per schiva-re le trappole dell’egoismo e dell’orgoglio.

L’incontro con Dio: la gioia, la comunità, l’umiltà, l’ado-razione e il dono di sé. Primo aspetto dell’incontro con Dio è la gioia di sapersi amati dall’A-more. Tale gioia ci fa entrare nella casa: è la Chiesa che è

comunità educata ed educan-te alla fede e all’incontro. Nella casa viviamo con umiltà e stu-pore (l’adorazione) la preghiera comune che ci rende capaci di rispondere all’amore con amo-re (i doni dei Magi) fino al do-no totale di sé a Dio e ai fratelli.

Fecero ritorno al loro pae-se: vivere la fede nella quoti-dianità. Al termine, i Magi tor-nano a casa: l’incontro con Dio non ci fa evadere dalla storia, dagli impegni della quotidiani-tà e dalle responsabilità cui cia-scuno è chiamato. Siamo chia-mati all’eternità di Dio, ma cam-minando per le strade del mon-do con la luce della fede e la forza dell’amore. I magi tornano a casa “per un’altra strada”. Chi incontra Dio rimane se stesso, ma non è più lo stesso. L’incon-tro con il Signore ci trasforma, ci fa diventare “creatura nuo-va”. E il cammino della vita sa-rà sempre nuovo nella fedeltà al dono ricevuto.

lettera pastorale del Vescovo✎ In cammino con i Magi

Il Decreto pontificio chiede ai fedeli di re-citare alcune preghiere davanti all’immagi-ne della Mamma nostra nei giorni stabili-ti per ottenere l’Indulgenza plenaria: il Pa-dre nostro, il Credo, le Litanie lauretane e la tradizionale preghiera alla Mamma no-stra che riportiamo di seguito.

Vergine Immacolata, Maria, Madre di Dio e Mamma Nostra pietosa, ecco ai tuoi pie-di un povero peccatore che a te ricorre e in te confida. Io non merito neppure un tuo sguardo, ma so che contemplando il tuo Fi-glio morto e risorto per salvare i peccato-ri, mi rivolgerai i tuoi occhi misericordiosi e avrai pietà di me.Tutti ti invocano rifugio dei peccatori, spe-ranza dei disperati, aiuto degli abbandona-ti: dunque, tu sei il rifugio mio, la speranza mia, l’aiuto mio.Soccorrimi, per amore del tuo Figlio Ge-sù: porgimi la mano, perché a te mi racco-mando.Tu non hai mai lasciato un tuo fedele ine-saudito; a te, dunque, ricorro: tu sei soccor-so nei bisogni, sollievo nelle afflizioni, con-forto nelle tentazioni, rifugio nelle persecu-zioni, aiuto in tutti i pericoli, ma specialmen-te negli ultimi assalti del maligno, che vuole negare ai tuoi figli la vita eterna.O Mamma Nostra dolcissima, per il dolore che hai provato nell’assistere alla morte del tuo divin Figlio in Croce, assistimi con la tua misericordia insieme a san Giuseppe, tuo castissimo sposo: prega Gesù che mi con-ceda, per sua bontà, di consegnare in pace l’anima mia al suo Cuore tenerissimo, quan-do arriverà l’ora di lasciare questo mondo per passare al regno del Padre.Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono col mio cuore, l’anima mia. Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell’ul-tima agonia.Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l’anima mia.Amen.

■ LE PREGHIERELucrare l’Indulgenzadavanti alla Madonna

AI FEDELI

“Mammanostra”:indulgenzaplenaria

dalla prima - Il Decreto della Penitenzieria Vaticana

6 Camminiamo INSIEME

Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012

“L a celebrazione della Giornata mis-sionaria mondiale si carica quest’an-no di un significato tutto particolare.

La ricorrenza del 50° anniversario del Decreto conciliare Ad gentes, l’apertura dell’Anno della fede e il Sinodo dei vescovi sul tema della nuo-va evangelizzazione concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggiore coraggio e ardore nella missio ad gentes perché il Vangelo giunga fino agli estremi confini della terra”. Lo scrive Benedetto XVI nel messaggio per la 86ª Giornata missionaria mondiale 2012 (21 ottobre), “Chiamati a far risplendere la Parola di verità”.

Segno luminoso. Il Concilio ecumenico Vati-cano II, con la partecipazione dei vescovi cattolici provenienti da ogni angolo della terra, secondo il Papa, “è stato un segno luminoso dell’universali-tà della Chiesa”, i quali “hanno contribuito in ma-niera rilevante a riaffermare la necessità e l’ur-genza dell’evangelizzazione ad gentes, e quindi a portare al centro dell’ecclesiologia la natura missionaria della Chiesa”.

La priorità dell’evangelizzare. “Anche oggi la missione ad gentes – sottolinea il Santo Padre – deve essere il costante orizzonte e il paradigma di ogni attività ecclesiale, perché l’identità stessa della Chiesa è costituita dalla fede nel Mistero di Dio, che si è rivelato in Cristo per portarci la salvezza, e dalla missione di testimoniarlo e an-nunciarlo al mondo, fino al suo ritorno. Come san Paolo, dobbiamo essere attenti verso i lontani, quelli che non conoscono ancora Cristo e non hanno sperimentato la paternità di Dio”.

Fede e annuncio. “L’ansia di annunciare Cri-sto – osserva Benedetto XVI – ci spinge anche a leggere la storia per scorgervi i problemi e le speranze dell’umanità, che Cristo deve sanare, purificare e riempire della sua presenza. Il suo messaggio, infatti, è sempre attuale”. Non man-cano difficoltà. “Uno degli ostacoli allo slancio dell’evangelizzazione, infatti – afferma il Papa –, è la crisi di fede, non solo del mondo occidentale, ma di gran parte dell’umanità, che pure ha fame e sete di Dio e deve essere invitata e condotta al pane di vita e all’acqua viva”. A giudizio del Pon-tefice, “l’incontro con Cristo come Persona viva che colma la sete del cuore non può che por-tare al desiderio di condividere con altri la gioia di questa presenza e di farlo conoscere perché tutti la possano sperimentare”. Occorre “rinnovare l’entusiasmo di comunicare la fede per promuo-vere una nuova evangelizzazione delle comuni-tà e dei Paesi di antica tradizione cristiana, che stanno perdendo il riferimento a Dio, in modo da riscoprire la gioia del credere”. Pertanto, “la pre-occupazione di evangelizzare non deve mai ri-manere ai margini dell’attività ecclesiale. La fede è un dono che ci è dato perché sia condiviso”.

Aiuto al prossimo. Per le Chiese nei territo-ri di missione, “la missionarietà è diventata una dimensione connaturale, anche se esse stesse hanno ancora bisogno di missionari. Tanti sacer-doti, religiosi e religiose, da ogni parte del mon-do, numerosi laici e addirittura intere famiglie la-sciano i propri Paesi, le proprie comunità locali e si recano presso altre Chiese per testimoniare e annunciare Cristo”. Si tratta “di un’espressione di profonda comunione, condivisione e carità tra le Chiese, perché ogni uomo possa ascoltare o riascoltare l’annuncio che risana e accostarsi ai Sacramenti, fonte della vera vita”. Infine un rin-graziamento alle Pontificie Opere Missionarie, strumento per la cooperazione alla missione universale della Chiesa nel mondo.

■ IL MESSAGGIO DEL PAPACon la missione ad gentesla Chiesa annuncia Cristo

MISSIONI

Vita parrocchiale

In agosto gli esercizi spirituali estivi con mons. Forte

Il cammino dell’amoreL unedì 6, martedì 7 e mer-

coledì 8 agosto, nella chie-sa di sant’Antonio di Pado-

va, alle ore 21.00, sono stati pro-posti gli esercizi spirituali estivi per il popolo.

Tre relatori d’eccezione hanno il-lustrato il tema dell’amore nella tri-plice concezione greca e neotesta-mentaria (eros, philia, agape). Ha aperto l’arcivescovo Forte che ha trattato il tema de “L’eros, amore che deve essere trasfigurato”.

E si è servito, nella sua riflessio-ne del brano di Marco (9,2-8) svi-luppandolo in cinque tappe: all’ini-zio si traccia lo scenario della Tra-sfigurazione alla luce di alcune ca-tegorie bibliche (il giardino, il de-serto, la Parola, la luce). In que-sto scenario ha posto l’eros origi-nario, benedetto da Dio nel giar-dino dell’Eden, ferito dalla colpa e reso violento e possessivo nel de-serto del cuore, assunto e illumi-nato dal Verbo fatto carne per noi. È Lui il Protagonista del nuovo ini-zio, il bel Pastore, su cui si soffer-ma la seconda tappa: Egli fa bel-la la nostra condizione umana redi-mendola dal di dentro e rende pos-sibile un amore nuovo, che assu-me l’eros nella philìa (amicizia) e nell’agàpe (amore di gratuità). Cri-sto non è solo la verità e il bene: egli è in persona la Bellezza che salva. Nella terza tappa si appro-fondisce l’idea della sequela dell’a-more: seguire Gesù, il Pastore bel-lo, significa compiere gli atti bel-

li di cui parla il Vangelo (Mt 5,16), veri frutti del cuore trasfigurato. A questa lettura della bellezza come via di salvezza sembrano oppor-si il male, il dolore e la morte: nel-la quarta tappa si comprende che non è così se si legge il rapporto il-luminante fra il Tabor e il Calvario, dove si rivela in tutta la sua profon-dità salvifica la bellezza crocifissa.

L’eros è assunto nella generosità del dono di sé fino alla fine, dell’e-sodo da sé senza ritorno. Ed è nel-la luce di Pasqua che lo sguardo può spingersi verso la tappa fina-le: dal Tabor alla bellezza vittorio-sa e ultima. Ne risulta una singo-lare lettura del Vangelo cristiano come buona novella della bellez-za che salva, letta a partire dal vol-to di Cristo trasfigurato, e partico-larmente incisiva in questo tempo “post-moderno” assetato di non ef-fimera, salvifica bellezza.

Il giorno seguente, a parlare di “Philia, amore di amicizia” è sta-to invitato don Fabio Iarlori, vica-rio episcopale, docente di teolo-gia e parroco. A partire dai termi-ni usati nell’Antico e nel Nuovo Te-stamento, ha spiegato che Gesù ci ha chiamati amici. Quindi, i cristia-ni sono, per mezzo di Cristo, amici di Dio e, per questo, amici tra di lo-ro. Ha chiuso la sua riflessione con un riferimento sul “bacio”, segno dell’amicizia, e con la triplice do-manda di Gesù a Pietro: “Mi ami?”, “Mi ami?”, “Mi vuoi bene?”.

De “L’agape, pienezza dell’amo-re” ha, infine trattato don Bonifacio Mariani, anch’egli docente di teolo-gia e parroco. Ha sviluppato la sua riflessione a partire da alcuni brani di san Paolo. A partire da una ide-ale “tavolozza dei colori”, contenen-te linguaggi e parole per condivide-re un mistero carico di vita, ha ri-cordato anzitutto la testimonianza dei testi biblici che mostrano una esperienza da scoprire e ha riferi-to come nelle parole della Scrittu-ra risuona la Voce che chiama. L’a-more, allora è dono e appello. E ha mostrato la conferma da parte della storia, i duemila anni di espe-rienza spirituale cristiana: i Padri, san Bernardo, la Scuola di san Vit-tore, santa Teresa d’Avila, san Gio-vanni della Croce, santa Teresa di Lisieux, Pierre di Bérulle. Ha con-cluso affermando che la vita cri-stiana è opera dell’amore di Dio, in cammino nella storia e nel tempo.

Il 25 agosto la notte bianca della fede nella chiesa di sant’Antonio

“A cena... con il Signore”L o scorso 25 agosto la nostra

comunità parrocchiale ha proposto la notte bianca della

fede: una serata, che si è protratta fino alle prime ore del mattino, durante la quale si è dedicato tempo alla preghie-ra di adorazione davanti all’Eucaristia. Quest’anno, poi, l’esperienza è stata particolare, poiché l’invito alla preghiera si è svolto in concomitanza con un evento

culturale organizzato dall’amministrazione comunale, “A cena con gli artisti”, una rie-vocazione storica che ha riportato la città all’epoca di Michetti e del suo cenacolo. E mentre si esibivano gli artisti di strada e sfilavano i figuranti con abiti d’epoca, i ragazzi dell’oratorio san Franco, invita-vano i presenti a recarsi nella chiesa di sant’Antonio per un momento di adorazio-ne e per la santa Messa di mezzanotte. In

tanti hanno accolto l’invito e sono passati in chiesa. Dalle ore 22.00, dopo l’espo-sizione del SS.mo Sacramento, è stata proposta una animazione guidata con canti e preghiere organizzata da alcuni amici della locale confraternita. A conclu-sione della serata, il parroco ha celebrato la Messa, animata dal coro dei ragazzi dell’oratorio, che ha visto la presenza di diversi fedeli.

D opo la positiva esperienza dello scorso anno, con il gruppo del paese alto e i

ragazzi dell’oratorio aiutati da alcu-ni adulti a realizzare i presepi nel-la chiesa parrocchiale e in quella di sant’Antonio, anche quest’anno vogliamo riproporre l’esperienza. Nella chiesa parrocchiale abbia-mo pensato di allestire un prese-pe caratteristico in un’unica scena nella sala dei Santi. Il gruppo si sta riorganizzando per iniziare la pre-parazione dei materiali necessari. All’esterno, sulla piazza, invece,

vorremmo realizzare la scena della natività che pensiamo di inaugura-re la sera del 7 dicembre prossimo, dopo la celebrazione della Messa con l’indulgenza della Mamma no-stra. Nella chiesa di sant’Antonio, poi, pensiamo di coinvolgere i ra-gazzi dell’oratorio per la prepara-zione del presepe nella cappella del Santo. Invitiamo tutti coloro che desiderano offrire il proprio aiuto a rivolgersi al parroco nei prossimi giorni, in modo che, entro il mese di settembre, si possa iniziare a or-ganizzare il lavoro.

Prepariamo i presepi

3Camminiamo INSIEME

Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012Catechesi

L’ ufficio catechistico dio-cesano, in collaborazio-ne con i parroci delle di-

verse Zone pastorali della dio-cesi, da oltre un decennio lavo-ra per la formazione teologica dei catechisti parrocchiali.

Alla luce delle indicazio-ni dell’episcopato italiano, ha

strutturato un percorso bien-nale ciclico che abbia la carat-teristica della sitematicità (è una vera scuola, non un cor-so in cui dialogare di questioni varie di dottrina) e della com-pletezza (si offrono i contenuti fondamentali della fede per un utile annuncio catechistico).

Nella nostra Zona il percor-so è al secondo anno. Si studie-ranno l’Antico Testamento, la Cristologia con un riferimento trinitario e la catechetica e li-turgia.

Le lezioni inizieranno a no-vembre e termineranno in pros-simità della Pasqua.

formazione✎ Scuola teologica per catechisti

C i accingiamo a varcare le soglie del nuovo anno catechistico con gli stes-

si sentimenti che il Papa auspi-ca per la Chiesa Cattolica, alla vigilia dell’inizio dell’Anno del-la fede: «Desideriamo che que-sto Anno susciti in ogni creden-te l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinno-vata convinzione, con fiducia e speranza.

Sarà un’occasione propizia an-che per intensificare la celebra-zione della fede nella  liturgia, e in particolare nell’Eucaristia, che è “il culmine verso cui ten-de l’azione della Chiesa e insie-me la fonte da cui promana tutta la sua energia”.

Nel contempo, auspichiamo che la testimonianza di vita dei credenti cresca nella sua credibi-lità. Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissu-ta e pregata, e riflettere sullo stes-so atto con cui si crede, è un im-pegno che ogni credente deve fa-re proprio, soprattutto in questo Anno» (cf. Porta fidei, 9).

Dalle parole del Santo Padre si evince l’importanza della ca-techesi in questo anno speciale, per «riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissu-ta e pregata» (cf. Porta fidei, 9).

Pertanto, vi invitiamo a man-dare i vostri figli al catechi-smo dalla prima elementare alla terza media, e ancora nei gruppi giovanissimi (14-18 an-ni) e giovani (19-35 anni); vi invitiamo anche alle cateche-si per adulti (over 35 anni), co-me accompagnamento nella vita cristiana. Torniamo tutti alla sorgente della nostra fede: il Vangelo di Gesù!

Accompagniamo con la no-stra preghiera i bambini che in terza elementare si accosteran-no al sacramento del Perdono,

quelli che parteciperanno per la prima volta al banchetto eu-caristico in quarta elementare e i ragazzi di terza media e alcu-ni del gruppo giovanissimi che riceveranno il mandato alla te-stimonianza di fede nel sacra-mento della Cresima.

Tutto affidiamo a Dio, con la valida intercessione della Vergi-ne Maria, dei santi Apostoli che ci hanno trasmesso il contenu-to della fede e dei nostri Santi.

Buon anno catechistico!don Rocco

e i catechisti parrocchiali

A lla fede adulta si giunge at-traverso un cammino in tre tappe fondamentali: la con-

sapevole decisione per Gesù Si-gnore, l’appartenenza responsabi-le alla chiesa, la capacità di capire la rilevanza della fede per i problemi dell’uomo e della società.

Data l’inesauribilità della ricchez-za del mistero di Cristo e il graduale accesso dell’uomo a se stesso, nella grande varietà delle situazioni che il mondo d’oggi presenta, la formazio-ne alla fede adulta va perseguita nel-la linea della progressiva integrazio-ne tra l’intero contenuto della fede da accogliere e l’intero vissuto dell’esi-stenza da aprire a essa.

Anzi, si può ritenere che l’indice di maturità stia più nella consolidata attitudine a perseguire tale integra-zione, che in una presunta conclu-sione di tale processo.

Questo permanente essere in cammino non rende fragile né ap-prossimativa la decisione per il Si-gnore, piuttosto la conferma di con-tinuo mostrandone la fecondità per i diversi volti e condizioni dell’esi-stenza umana. La fermezza della fede infatti riposa sul pieno compi-mento dell’uomo a opera del regno di Dio che Gesù Signore è in grado di mostrare in se stesso, nella sua dedizione fino alla morte e nella sua umanità risuscitata.

E il dono dello Spirito alimenta tale solidità nella vita dei credenti attra-verso il suo fruttificare nel loro ope-rare, pensare, decidere, secondo la fedeltà e la creatività del suo amore.

Non è difficile riconoscere in que-sto processo, tipico della fede adul-ta, il presupposto indispensabile per chi si riconosca chiamato a servire la comunicazione della fede attra-verso l’azione catechistica.

Questo servizio infatti doman-da l’attenzione continua al cammi-no della fede nell’umanità dei propri fratelli, secondo la loro fisionomia e la loro storia, in modo da favorirne il corretto e armonico sviluppo, in pro-gressivo consolidamento e apertura.

Tale attenzione è tanto più impor-tante quanto più si ha chiara consa-pevolezza che la fede cristiana non si rivolge all’uomo in modo qualsiasi (ad es. per via di suggestione pubbli-citaria, di pressione sociale...) ma at-traverso la sua domanda di senso, la sua ricerca di verità e di giustizia, il suo impegno di valorizzazione.

Si rivolge alla sua libertà, alla sua capacità di riconoscere un’offerta gratuita e promotiva, un dono di sal-vezza integrale e, proprio per que-sto, coinvolgente e portatrice di un’i-stanza di scelta.

E collegandosi su questa lunghez-za d’onda propria della fede che il catechista può progressivamente af-finare la sua competenza e servirse-ne nella comunicazione della fede.

■ ADULTI NELLA FEDEMaturità cristiana: uncammino permanente

FORMAZIONE

Riscoprire il valoredella catechesi

dalla prima - Un invito alle famiglie nell’Anno della fede

L’ educazione alla fede è una necessità generale e per-manente che riguarda tut-

ti, giovani e adulti, bambini e ra-gazzi, a cominciare proprio da co-loro che partecipano più intensa-mente alla vita e alla missione del-la Chiesa.

Per questo abbiamo pensato di proporre a giovani e giovanissimi un percorso per «educare al pensie-ro di Cristo, a vedere la storia co-me lui, a giudicare la vita come lui, a scegliere e ad amare come lui, a sperare come insegna lui, a vivere in lui la comunione con il Padre e lo

Spirito Santo. In una parola, nutrire e guidare la mentalità di fede».

Per questo è importante cammina-re con i giovani come faceva Gesù: «Gesù in persona si avvicinò e cam-minava con loro» (Lc 24,15). Inoltre, essi dovranno essere aiutati a rimet-tere al centro della propria vita la per-sona di Cristo, vivo nella sua Chiesa,

Perché ciò avvenga, è necessario che la comunità cristiana si faccia accogliente e accompagni tale cam-mino, senza dimenticare lo slancio missionario nella scuola, nel tempo libero e nello spot, nel sociale e in ogni ambito umano.

Il volto giovane della Chiesa

4 Camminiamo INSIEME

Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012 Calendario

1 Sab Vigilia della XXII domenica del tempo Ordinario – B 19.00 santa Messa (chiesa parrocchiale) per il secondo anniversario del ministero del parroco e di attività dell’oratorio san Franco

2 Dom XXII del Tempo Ordinario - A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 santa Messa e celebrazione dei Battesimi (chiesa parrocchiale) 19.00 santa Messa (chiesa parrocchiale)

8 Sab Vigilia della XXIII domenica del tempo Ordinario – B 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)

9 Dom XXIII domenica del tempo Ordinario – B 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 - 19.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)

15 Sab Vigilia della XXIV domenica del tempo Ordinario – B 19.00 santa Messa (chiesa di sant’Antonio)

16 Dom XXIV domenica del tempo Ordinario – B 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 santa Messa (chiesa parrocchiale) 19.00 santa Messa per l’inizio del nuovo anno catechistico (chiesa parrocchiale)

22 Sab Memoria del transito di san Pio da Pietrelcina La santa Messa delle ore 19.00 è sospesa 20.00 recita del Rosario (chiesa san Bernardino) 20.15 Processione alla chiesa di sant’Antonio 20.30 santa Messa e adorazione del SS.mo Sacramento (chiesa sant’Antonio)

23 Dom XXV domenica del tempo Ordinario – B 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 - 19.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)

29 Sab Vigilia della XXVI domenica del tempo Ordinario – B 19.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)

30 Dom XXVI del Tempo Ordinario - A Pellegrinaggio parrocchiale alla Madonna di Pompei 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 - 19.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)

6 Sab Vigilia della XXVII domenica del tempo Ordinario – B 18.30 santa Messa (chiesa sant’Antonio)

7 Dom XXVII del Tempo Ordinario - A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 santa Messa e celebrazione dei Battesimi (chiesa parrocchiale) 18.30 santa Messa (chiesa parrocchiale)

13 Sab Vigilia della XXVIII domenica del tempo Ordinario – B 18.30 santa Messa (chiesa sant’Antonio)

14 Dom XXVIII del Tempo Ordinario - A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 - 18.30 sante Messe (chiesa parrocchiale)

20 Sab Vigilia della XXIX domenica del tempo Ordinario – B 18.30 santa Messa (chiesa sant’Antonio)

21 Dom XXIX del Tempo Ordinario - A XVII Giornata Missionaria Mondiale 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 - 18.30 sante Messe (chiesa parrocchiale)

27 Sab Vigilia della XXX domenica del tempo Ordinario – B 18.30 santa Messa (chiesa sant’Antonio)

28 Dom XXX del Tempo Ordinario - A 8.00 santa Messa (chiesa Madonna delle Grazie) 10.30 - 18.00 sante Messe (chiesa parrocchiale)

30 Mar Feria del Tempo Ordinario 20.30 Celebrazione comunitaria della Confessione

31 Mer Vigilia della solennità di Tutti i Santi 18.00 santa Messa (chiesa sant’Antonio)

SETTEMBRE OTTOBRE

M aria è la piena di gra-zia. Per capire questa affermazione ci servia-

mo di una immagine. Pensia-mo ad una fontana a due pia-ni, dove dalla fonte principa-le sgorga l’acqua che bagna il primo livello e, da quello, scen-de al secondo. Ecco, questa è la grazia di Maria: una grazia che sovrabbonda che riempie Lei e poi arriva a tutti noi.

Voglio ricordare l’importanza della preghiera e invitare tutti i fedeli a non abbandonare in questo mese che la devozio-ne dedica a Maria, regina del santo Rosario, questa straordi-naria preghiera. Dipende dal-la nostra fede credere nel po-tere d’intercessione di Maria e, dunque, nell’efficacia della preghiera.

Solo attraverso una relazio-ne personale con Cristo, e so-lo poi con sua Madre, si può giungere ad una preghiera che esce dal cuore e che rispon-de con il cuore di Maria. Quan-te “Ave Maria” abbiamo prega-to nella nostra vita? Tante, for-se migliaia. E cosa preghiamo noi?

La preghiera è un atto fonda-mentale per la vita del cristia-no, soprattutto quella rivolta al-la Madonna. Ciò che noi non osiamo chiedere al Padre per timore o per una certa sensi-bilità lo rimettiamo nelle mani della Mamma.

E il Rosario è uno strumen-to forte nelle mani del cristiano al quale bisogna tornare. Una via non solo di preghiera, ma di meditazione. Una forma di ora-zione che alle giovani genera-zioni sembra ormai passata o che viene recitata meccanica-mente.

“Nel terzo mistero glorioso, ad esempio, diciamo: lo Spirito Santo è disceso sugli aposto-li… Padre Nostro che sei nei cieli… Ave Maria” e via dicen-do. Ma che significato ha que-sto per noi? Davvero stiamo ri-flettendo sul fatto che lo Spiri-to Santo è sceso sugli apostoli, sulla Chiesa e quindi su di me? Bisogna entrare pienamente nel significato di queste parole per essere consapevoli del do-no di Dio, camminare nelle sue vie e giungere alla vita eterna.

I l mese di ottobre è per tra-dizione dedicato alla Ma-donna del Rosario. Tale ve-

nerazione è molto forte a Pom-pei. Per questo motivo, ripro-poniamo, dopo la bella espe-rienza dello scorso anno, il pel-legrinaggio alla Madonna del Rosario di Pompei domeni-ca 30 settembre. Questo il pro-gramma.

Ore 5.30 Partenza in pullman dal belvedere san Franco.

Ore 10.30 Arrivo a Pompei.Ore 11.00 Santa Messa nel

santuario e confessioni.Ore 12.00 Pranzo e tempo li-

bero (il pranzo può essere con-sumato al sacco oppure ci si può recare nei ristoranti e piz-zerie che si trovano presso il santuario).

Ore 16.00 Ritrovo al pullman e partenza.

Ore 21.00 Rientro a Francavil-la al Mare.

La quota di partecipazione per il viaggio in pullman am-monta ad € 18,00.

Per partecipare ci si può iscri-vere da don Rocco entro e non oltre il 23 settembre.

pellegrinaggio✎ alla Madonna di Pompei

Pregare il Rosario con il cuoree non solo meccanicamente

5Camminiamo INSIEME

Anno IV, n° 5 - Settembre - Ottobre 2012Vita parrocchiale

Nel periodo di ferragosto, la no-stra comunità parrocchiale vive le feste dell’Assunta il 15, di san Rocco il 16, della Madonna del-le Grazie il 17 e di san Franco il 18. Nel corrente anno queste giornate hanno avuto un prolo-

go speciale: il 14 agosto i fedeli hanno avuto la possibilità di lu-crare l’Indulgenza plenaria lega-ta al culto della Mamma Nostra che la Penitenzieria Apostolica Vaticana ha concesso dopo di-versi anni di sospensione.

LE FESTE DI MARIA E DEI SANTI

I l 16 agosto si celebra la sentita festa di san Rocco. E, come ogni anno, si è rinnovata la tradizione: dalla contrada di santa Cecilia si

è snodato il tradizionale corteo della compagnia con le conche e i cesti colmi di fiori colorati e il dono per il Santo, accompagnato dal suono fe-stoso della banda.Ma la giornata è stata particolarmente impor-tante. Infatti, dopo mesi di restauro, la sacra ef-figie di san Rocco è stata resa restaurata per il culto dei francavillesi, ricuperando le antiche fat-tezze e i colori originali, nonché la ricchezza dei suoi decori in foglia oro, grazie al lavoro delicato e certosino della dott.sa Rossella Calanca. Alcu-ni fedeli più anziani, che la ricordavano come ap-pare oggi, visibilmente commossi, si sono acco-stati alla statua con grande devozione.Alle 8.00 del mattino lo scoppio allegro delle bombe a salve ha ricordato a tutti la festa del santo di Montpellier; poco più tardi è partita la compagnia da santa Cecilia. Puntuale è giunta nei pressi del convento Michetti e, dopo aver ac-colto il Santo, in processione ci si è diretti verso la chiesa parrocchiale dove è stata celebrata la santa Messa solenne.Al termine della celebrazione la dott.sa Rossella Calanca ha spiegato in modo dettagliato alla co-munità i lavori di restauro, rendendo partecipi i presenti del tipo di lavoro svolto.Alle ore 19.00 la Messa vespertina e la tradizio-nale processione dal paese alto al mare. Al rien-tro, apertura degli stand gastronomici dell’orato-rio e intrattenimento musicale del gruppo Sum-mer Night Jumbo Jive.

SAN ROCCO

Per l’Assunta lucrata l’Indulgenza plenaria

Maria ci indica la stradaDa Cerreto alla Madonna delle Grazie

Un cammino di fede

Una follacommossa

L a sera del 14 ago-sto, tanti fedeli hanno accolto l’in-

vito del parroco e si sono accostati al sacramento della Penitenza, parte-cipato alla santa Messa solenne animata dal coro dei ragazzi dell’oratorio e hanno pregato davan-ti alla sacra immagine di Maria “Mamma nostra”.

Il 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, titolare della chiesa parroc-chiale, sono state celebrate due sante Messe al mattino; alla sera, dopo la ce-lebrazione eucaristica delle ore 19.00,

è seguita la processione con la sacra effigie della Vergine per le vie del pa-ese alto.

Al rientro, l’apertura de-gli stand gastronomici per la sagra degli gnocchi, or-ganizzata dai collabora-tori dell’oratorio. Dopo le degustazioni, una piazza gremita ha apprezzato e applaudito un divertente Marco Papa che ha intrat-

tenuto tutti col suo spettacolo di caba-ret. Per tutta la giornata è stato esposto il preziosissimo ostensorio di Nicola da Guardiagrele, che nel 2013 compirà il suo seicentesimo compleanno.

S i è rinnovato, la mattina del 17 agosto, il tradizionale pel-legrinaggio a piedi dei devoti

di contrada Cerreto al luogo che fun-ge da santuario della Madonna delle Grazie di Francavilla, adiacente al MuMi. In questo giorno ricorre l’anni-versario dell’apparizione della Vergi-ne presso la stalla di Laura nel 1623, ben presto diventata meta di pellegri-naggi da ogni parte del centro Italia.

Come noto, a seguito degli eventi bellici, il maestoso santuario sorto nel luogo dell’apparizione è andato distrutto, ma la tradizione è rimasta viva nel cuore dei fedeli, che come ogni anno si sono radunati presso l’abitazione deputata a custodire il

quadro della Madonna e si sono re-cati a piedi presso l’attuale piccolo santuario.

Accolti dal parroco nella chiesa di sant’Antonio, il gruppo si è portato processionalmente nel santuario ma-riano per la santa Messa celebrata da don Roberto Antonucci, a conclu-sione della quale hanno fatto ritorno presso le loro case.

Nel pomeriggio, la santa Messa ve-spertina, animata dal coro dei ragaz-zi, ha dato l’avvio ai festeggiamenti del santo patrono Franco con l’osten-sione solenne del busto. A mezzanot-te, il suono festoso delle campane ha ricordato a tutta la città l’apertura uffi-ciale della festa.

Sindaci e confraternite per la festa di san Franco

Celebrato il patrocinioU na solenne celebra-

zione nel giorno di festa in onore del Pa-

trono san Franco il 18 ago-sto. La città si è svegliata per l’accensione di fuochi d’artificio e poi rallegrata dalla banda di Ripa Teatina che dalla Civitella fino alla marina ha allietato a ritmo di marcia tutti i francaville-si e i residenti ospiti.

Come di consueto, nel-la chiesa parrocchiale so-no state celebrate le sante Messe alle 8.30 e alle 10.30 del mattino e nel pomerig-gio sono stati avviati i pre-parativi per la serata.

Intanto, intorno alle ore 18.00 sono arrivate le de-legazioni delle confraterni-te amiche che si sono pre-parate per la celebrazione della santa Messa, in pro-gramma alle ore 19.00, pre-sieduta dal parroco, pren-dendo posto nei settori del-la chiesa loro riservati.

All’inizio della celebrazio-ne, quindi, don Rocco ha sa-lutato la locale confraterni-ta del Santissimo Sacramen-to e le undici ospiti; l’am-ministrazione comunale e i sindaci dei comuni viciniori invitati dal sindaco Luciani in occasione della festa cit-

tadina; le autorità militari – i Carabinieri di Francavilla al Mare, la Capitaneria di Por-to di Ortona e la Polizia mu-nicipale – nonché le associa-zioni della Marina e dei Ber-saglieri convenute per l’oc-casione.

Al termine della celebra-zione, ha preso avvio la tra-dizionale processione. Do-po i fedeli con i flambeaux, hanno sfilato le confrater-nite che hanno reso più so-lenne l’evento; quindi, i mi-nistri, l’effigie di san Franco con i portatori, le autorità civili e militari e il restante popolo di Dio.

Giunti al pontile Sirena, don Rocco ha rivolto la

preghiera di benedizione al mare e a tutti gli uomini di mare. Dopo l’incendio di fragorose batterie pirotec-niche, la processione ha ri-preso la strada del rientro verso la chiesa parrocchia-le. Al rientro del sacro cor-teo la benedizione solenne e i ringraziamenti a tutti i convenuti.

In piazza san Franco, in-tanto, dopo l’apertura degli stand gastronomici cura-ti dall’oratorio, la serata è proseguita in allegria con il concerto del coro “Gospel Sound Machine” e alla mez-zanotte i tradizionali fuochi a mare hanno entusiasma-to tutti i presenti.