Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228...

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1 Anno 2018 n. 2 Settembre - Ottobre

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1

Anno 2018

n 2

Settembre - Ottobre

Di cosa avete paura

che possa redimersi

Winchester S

The Surgeon of Crowthorne a tale of Murder Madness and the Love of Words

Camera Penale di Napoli

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

Dipartimento ldquoRassegna giuridicardquo

Coordinatore

Aldo Franceschini

Vice-coordinatore

Amedeo Bucci de Santis

Comitato di redazione

Gerardo Auletta

Emma Lorena Cappuccio

Fabio Cavalli

Luigi Ferro

Carmine Gatto

Angelo Mastrocola

Giuseppe Musella

Alessandro Orabona

Giovanni Petranico

Alfonso Tatarano

Mariagiovanna Veneruso

Editing

Aldo Franceschini

Copertina

NSI Sas di Pirozzi Gianfranco

Hanno collaborato alla realizzazione del presente numero Sabina Coppola Marco

Muscariello Antonio Scotto Rosato Sergio Schlitzer Francesco Sogliuzzo Francesco

Talamo

Rassegna di diritto realizzata dal Centro Studi della Camera Penale di Napoli per la

diffusione tra gli iscritti

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

1

Indice

Opinioni p 9

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione dellrsquoanno giudiziario

(sintesi) p 9

Novitagrave normative p 13

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e giovani

adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121 p 13

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122 p 15

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123 p 18

dlgs 2 ottobre 2018 n 124 p 19

Giurisprudenza sovranazionale p 21

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi avverso le

perquisizioni illegittime

Cedu 27 settembre 2018 Brazzi vs Italia p 21

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla riservatezza

delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

Cedu 16 ottobre 2018 Visy vs Slovacchia p 21

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

Cedu 25 ottobre 2018 Provenzano vs Italia p 22

Giurisprudenza costituzionale p 25

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

Ccost 26 settembre 2018 dep 12 ottobre 2018 n 186 p 25

Giurisprudenza di legittimitagrave p 27

Sezioni unite p 27

Indice

2

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla

modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso

per cassazione inammissibile

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come

reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione

del reo

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per

reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione

Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato

aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame

avverso le misure cautelari reali

Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34

Sezioni semplici p 37

I Diritto penale p 37

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un

ente pubblico

Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38

Diffamazione tramite bacheca facebook

Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

3

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora

solo a determinate condizioni

Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita

dei senatori

Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p

Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie

incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave

quello di realizzare uno scherzo

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave

Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di

sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa

determina il tempus ed il locus commissi delicti

Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio

Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito

di un provvedimento giudiziario

Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera

professione e non in convenzione

Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti

illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione

nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito

Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49

Configurabilitagrave del reato di percosse

Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51

Indice

4

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52

II Leggi speciali p 53

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo

al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali

Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva

dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili

effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie

Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di

terzi

Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta

fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi

delittuosa di dichiarazione infedele

Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in

relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare

dellimposta evasa

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di

condanna generica al risarcimento del danno

Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome

collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

5

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia

Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62

Cattivo stato di conservazione del cibo

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di

DASPO di gruppo

Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori

Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova

dellrsquoimputato

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso

versamento dellrsquoIVA

Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di

sottrazione fraudolenta

Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento

sanzionatorio

Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70

III Diritto processuale penale p 73

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica

dellrsquoimputazione

Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus

commissi delicti

Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

103

Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

104

Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

Page 2: Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228 p. 48 Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di

Di cosa avete paura

che possa redimersi

Winchester S

The Surgeon of Crowthorne a tale of Murder Madness and the Love of Words

Camera Penale di Napoli

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

Dipartimento ldquoRassegna giuridicardquo

Coordinatore

Aldo Franceschini

Vice-coordinatore

Amedeo Bucci de Santis

Comitato di redazione

Gerardo Auletta

Emma Lorena Cappuccio

Fabio Cavalli

Luigi Ferro

Carmine Gatto

Angelo Mastrocola

Giuseppe Musella

Alessandro Orabona

Giovanni Petranico

Alfonso Tatarano

Mariagiovanna Veneruso

Editing

Aldo Franceschini

Copertina

NSI Sas di Pirozzi Gianfranco

Hanno collaborato alla realizzazione del presente numero Sabina Coppola Marco

Muscariello Antonio Scotto Rosato Sergio Schlitzer Francesco Sogliuzzo Francesco

Talamo

Rassegna di diritto realizzata dal Centro Studi della Camera Penale di Napoli per la

diffusione tra gli iscritti

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

1

Indice

Opinioni p 9

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione dellrsquoanno giudiziario

(sintesi) p 9

Novitagrave normative p 13

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e giovani

adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121 p 13

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122 p 15

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123 p 18

dlgs 2 ottobre 2018 n 124 p 19

Giurisprudenza sovranazionale p 21

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi avverso le

perquisizioni illegittime

Cedu 27 settembre 2018 Brazzi vs Italia p 21

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla riservatezza

delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

Cedu 16 ottobre 2018 Visy vs Slovacchia p 21

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

Cedu 25 ottobre 2018 Provenzano vs Italia p 22

Giurisprudenza costituzionale p 25

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

Ccost 26 settembre 2018 dep 12 ottobre 2018 n 186 p 25

Giurisprudenza di legittimitagrave p 27

Sezioni unite p 27

Indice

2

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla

modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso

per cassazione inammissibile

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come

reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione

del reo

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per

reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione

Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato

aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame

avverso le misure cautelari reali

Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34

Sezioni semplici p 37

I Diritto penale p 37

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un

ente pubblico

Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38

Diffamazione tramite bacheca facebook

Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

3

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora

solo a determinate condizioni

Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita

dei senatori

Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p

Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie

incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave

quello di realizzare uno scherzo

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave

Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di

sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa

determina il tempus ed il locus commissi delicti

Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio

Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito

di un provvedimento giudiziario

Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera

professione e non in convenzione

Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti

illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione

nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito

Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49

Configurabilitagrave del reato di percosse

Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51

Indice

4

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52

II Leggi speciali p 53

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo

al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali

Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva

dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili

effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie

Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di

terzi

Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta

fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi

delittuosa di dichiarazione infedele

Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in

relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare

dellimposta evasa

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di

condanna generica al risarcimento del danno

Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome

collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

5

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia

Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62

Cattivo stato di conservazione del cibo

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di

DASPO di gruppo

Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori

Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova

dellrsquoimputato

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso

versamento dellrsquoIVA

Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di

sottrazione fraudolenta

Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento

sanzionatorio

Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70

III Diritto processuale penale p 73

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica

dellrsquoimputazione

Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus

commissi delicti

Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

103

Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

104

Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

Page 3: Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228 p. 48 Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di

Camera Penale di Napoli

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

Dipartimento ldquoRassegna giuridicardquo

Coordinatore

Aldo Franceschini

Vice-coordinatore

Amedeo Bucci de Santis

Comitato di redazione

Gerardo Auletta

Emma Lorena Cappuccio

Fabio Cavalli

Luigi Ferro

Carmine Gatto

Angelo Mastrocola

Giuseppe Musella

Alessandro Orabona

Giovanni Petranico

Alfonso Tatarano

Mariagiovanna Veneruso

Editing

Aldo Franceschini

Copertina

NSI Sas di Pirozzi Gianfranco

Hanno collaborato alla realizzazione del presente numero Sabina Coppola Marco

Muscariello Antonio Scotto Rosato Sergio Schlitzer Francesco Sogliuzzo Francesco

Talamo

Rassegna di diritto realizzata dal Centro Studi della Camera Penale di Napoli per la

diffusione tra gli iscritti

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

1

Indice

Opinioni p 9

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione dellrsquoanno giudiziario

(sintesi) p 9

Novitagrave normative p 13

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e giovani

adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121 p 13

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122 p 15

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123 p 18

dlgs 2 ottobre 2018 n 124 p 19

Giurisprudenza sovranazionale p 21

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi avverso le

perquisizioni illegittime

Cedu 27 settembre 2018 Brazzi vs Italia p 21

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla riservatezza

delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

Cedu 16 ottobre 2018 Visy vs Slovacchia p 21

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

Cedu 25 ottobre 2018 Provenzano vs Italia p 22

Giurisprudenza costituzionale p 25

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

Ccost 26 settembre 2018 dep 12 ottobre 2018 n 186 p 25

Giurisprudenza di legittimitagrave p 27

Sezioni unite p 27

Indice

2

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla

modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso

per cassazione inammissibile

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come

reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione

del reo

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per

reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione

Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato

aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame

avverso le misure cautelari reali

Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34

Sezioni semplici p 37

I Diritto penale p 37

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un

ente pubblico

Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38

Diffamazione tramite bacheca facebook

Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

3

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora

solo a determinate condizioni

Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita

dei senatori

Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p

Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie

incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave

quello di realizzare uno scherzo

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave

Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di

sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa

determina il tempus ed il locus commissi delicti

Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio

Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito

di un provvedimento giudiziario

Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera

professione e non in convenzione

Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti

illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione

nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito

Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49

Configurabilitagrave del reato di percosse

Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51

Indice

4

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52

II Leggi speciali p 53

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo

al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali

Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva

dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili

effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie

Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di

terzi

Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta

fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi

delittuosa di dichiarazione infedele

Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in

relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare

dellimposta evasa

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di

condanna generica al risarcimento del danno

Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome

collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

5

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia

Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62

Cattivo stato di conservazione del cibo

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di

DASPO di gruppo

Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori

Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova

dellrsquoimputato

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso

versamento dellrsquoIVA

Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di

sottrazione fraudolenta

Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento

sanzionatorio

Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70

III Diritto processuale penale p 73

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica

dellrsquoimputazione

Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus

commissi delicti

Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

103

Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

104

Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

Page 4: Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228 p. 48 Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

1

Indice

Opinioni p 9

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione dellrsquoanno giudiziario

(sintesi) p 9

Novitagrave normative p 13

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e giovani

adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121 p 13

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122 p 15

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123 p 18

dlgs 2 ottobre 2018 n 124 p 19

Giurisprudenza sovranazionale p 21

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi avverso le

perquisizioni illegittime

Cedu 27 settembre 2018 Brazzi vs Italia p 21

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla riservatezza

delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

Cedu 16 ottobre 2018 Visy vs Slovacchia p 21

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

Cedu 25 ottobre 2018 Provenzano vs Italia p 22

Giurisprudenza costituzionale p 25

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

Ccost 26 settembre 2018 dep 12 ottobre 2018 n 186 p 25

Giurisprudenza di legittimitagrave p 27

Sezioni unite p 27

Indice

2

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla

modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso

per cassazione inammissibile

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come

reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione

del reo

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per

reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione

Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato

aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame

avverso le misure cautelari reali

Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34

Sezioni semplici p 37

I Diritto penale p 37

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un

ente pubblico

Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38

Diffamazione tramite bacheca facebook

Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

3

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora

solo a determinate condizioni

Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita

dei senatori

Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p

Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie

incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave

quello di realizzare uno scherzo

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave

Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di

sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa

determina il tempus ed il locus commissi delicti

Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio

Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito

di un provvedimento giudiziario

Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera

professione e non in convenzione

Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti

illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione

nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito

Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49

Configurabilitagrave del reato di percosse

Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51

Indice

4

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52

II Leggi speciali p 53

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo

al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali

Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva

dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili

effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie

Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di

terzi

Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta

fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi

delittuosa di dichiarazione infedele

Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in

relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare

dellimposta evasa

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di

condanna generica al risarcimento del danno

Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome

collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

5

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia

Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62

Cattivo stato di conservazione del cibo

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di

DASPO di gruppo

Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori

Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova

dellrsquoimputato

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso

versamento dellrsquoIVA

Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di

sottrazione fraudolenta

Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento

sanzionatorio

Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70

III Diritto processuale penale p 73

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica

dellrsquoimputazione

Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus

commissi delicti

Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

103

Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

104

Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

Page 5: Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228 p. 48 Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di

Indice

2

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla

modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso

per cassazione inammissibile

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come

reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione

del reo

Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per

reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione

Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato

aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame

avverso le misure cautelari reali

Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34

Sezioni semplici p 37

I Diritto penale p 37

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un

ente pubblico

Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38

Diffamazione tramite bacheca facebook

Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

3

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora

solo a determinate condizioni

Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita

dei senatori

Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p

Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie

incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave

quello di realizzare uno scherzo

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave

Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di

sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa

determina il tempus ed il locus commissi delicti

Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio

Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito

di un provvedimento giudiziario

Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera

professione e non in convenzione

Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti

illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione

nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito

Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49

Configurabilitagrave del reato di percosse

Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51

Indice

4

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52

II Leggi speciali p 53

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo

al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali

Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva

dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili

effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie

Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di

terzi

Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta

fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi

delittuosa di dichiarazione infedele

Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in

relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare

dellimposta evasa

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di

condanna generica al risarcimento del danno

Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome

collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

5

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia

Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62

Cattivo stato di conservazione del cibo

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di

DASPO di gruppo

Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori

Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova

dellrsquoimputato

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso

versamento dellrsquoIVA

Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di

sottrazione fraudolenta

Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento

sanzionatorio

Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70

III Diritto processuale penale p 73

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica

dellrsquoimputazione

Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus

commissi delicti

Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

103

Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

104

Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

Page 6: Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228 p. 48 Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

3

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora

solo a determinate condizioni

Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita

dei senatori

Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p

Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie

incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave

quello di realizzare uno scherzo

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave

Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di

sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa

determina il tempus ed il locus commissi delicti

Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio

Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito

di un provvedimento giudiziario

Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera

professione e non in convenzione

Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti

illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione

nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito

Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49

Configurabilitagrave del reato di percosse

Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51

Indice

4

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52

II Leggi speciali p 53

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo

al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali

Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva

dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili

effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie

Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di

terzi

Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta

fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi

delittuosa di dichiarazione infedele

Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in

relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare

dellimposta evasa

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di

condanna generica al risarcimento del danno

Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome

collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

5

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia

Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62

Cattivo stato di conservazione del cibo

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di

DASPO di gruppo

Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori

Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova

dellrsquoimputato

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso

versamento dellrsquoIVA

Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di

sottrazione fraudolenta

Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento

sanzionatorio

Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70

III Diritto processuale penale p 73

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica

dellrsquoimputazione

Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus

commissi delicti

Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

103

Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

104

Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

Page 7: Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228 p. 48 Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di

Indice

4

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52

II Leggi speciali p 53

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo

al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali

Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva

dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili

effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie

Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di

terzi

Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta

fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi

delittuosa di dichiarazione infedele

Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in

relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare

dellimposta evasa

Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di

condanna generica al risarcimento del danno

Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome

collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione

Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

5

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia

Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62

Cattivo stato di conservazione del cibo

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di

DASPO di gruppo

Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori

Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova

dellrsquoimputato

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso

versamento dellrsquoIVA

Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di

sottrazione fraudolenta

Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento

sanzionatorio

Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70

III Diritto processuale penale p 73

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica

dellrsquoimputazione

Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus

commissi delicti

Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

103

Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

104

Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

Page 8: Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228 p. 48 Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

5

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia

Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62

Cattivo stato di conservazione del cibo

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di

DASPO di gruppo

Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori

Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova

dellrsquoimputato

Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso

versamento dellrsquoIVA

Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di

sottrazione fraudolenta

Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento

sanzionatorio

Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70

III Diritto processuale penale p 73

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica

dellrsquoimputazione

Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus

commissi delicti

Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

103

Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

104

Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

Page 9: Anno 2018 1 n. 2 Settembre - Ottobre Penali...II, 16 settembre 2018, dep. 4 ottobre 2018, n. 44228 p. 48 Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di

Indice

6

Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del

sequestro preventivo

Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi

estranei al reato

Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria

Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto

innanzi al Giudice di Pace

Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi

di gravame

Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA

nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82

Sostituto processuale e delega orale

Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83

Impedimento dellrsquoimputato

Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84

IV Esecuzione e sorveglianza p 85

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in

prova ai servizi sociali

Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei

mezzi di controllo

Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86

Permessi premio e programma trattamentale

Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

7

V Procedimento di prevenzione p 89

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione

rispetto al procedimento di cognizione

Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90

Giurisprudenza di merito p 91

Diritto penale p 91

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali

elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata

mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio

Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91

Disastro ambientale e ne bis in idem

Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92

Leggi speciali p 93

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave

pubbliche

Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord

p 93

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita

dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla

veridicitagrave dei pagamenti effettuati

Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della

delibera assembleare

Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95

Reati urbanistici e dissequestro

Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive

C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96

Diritto processuale penale p 98

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora

Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n

549 ord p 98

Indice

8

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo

il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il

sequestro

Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99

Procedimento di prevenzione p 100

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di

soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta

del privato

Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101

Programmazione eventi formativi p 103

Suggerimenti bibliografici p 104

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

9

Opinioni

Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione

dellrsquoanno giudiziario (sintesi)

La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di

gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia

Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza

carcere

Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave

necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone

detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018

Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza

regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte

di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)

Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700

persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione

carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli

in attesa di primo giudizio

Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di

una capienza regolamentare di 5682 unitagrave

La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave

detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638

Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero

Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel

nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale

Opinioni

10

E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave

rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato

costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti

La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al

Carcere

Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi

criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli

Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi

profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta

di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della

popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena

Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti

ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e

che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato

Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi

Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che

ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini

Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in

allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica

legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa

Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si

sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella

scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro

Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di

non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla

eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd

ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento

del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario

Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare

dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da

quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun

conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

11

Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate

o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di

immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni

3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione

destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del

decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce

il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un

abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia

giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite

cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato

Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di

condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del

reato

Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena

processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi

profili confliggenti con il quadro costituzionale

Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente

testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti

condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura

ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in

spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti

Nessuno escluso

Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo

populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una

concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano

plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di

questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente

recettiva delle imputazioni formulate

La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni

che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi

Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose

Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di

propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente

Opinioni

12

Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole

E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere

la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di

garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

13

Novitagrave normative

La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e

giovani adulti dopo 40 anni di attesa

dlgs 2 ottobre 2018 n 121

Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in

attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della

legge 23 giugno 2017 n 103

pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Sabina Coppola)

Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per

lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani

adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in

via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal

proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per

lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di

minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni

del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di

procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di

attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230

e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative

norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto

legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la

competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)

La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di

giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire

la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne

la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di

ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione

professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla

cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive

e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di

Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei

singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena

Novitagrave normative

14

La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di

territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle

relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave

facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano

educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co

7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le

cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte

quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un

proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il

condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure

devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)

Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave

(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di

comunitagrave

- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non

superi i 4 anni (art 4)

- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in

particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente

individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)

- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non

vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per

laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)

- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo

della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel

comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto

altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo

Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi

previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena

detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)

Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di

comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei

giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle

indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)

avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i

condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari

per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti

minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa

che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere

ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli

sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma

rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo

titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co

1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

15

minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati

commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo

sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale

e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene

che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e

con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in

atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza

lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e

restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene

altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio

1989 n 272rdquo

Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile

in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un

buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio

per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al

reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre

Il restyling del Casellario giudiziale

dlgs 2 ottobre 2018 n 122

Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in

attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno

2017 n 103

Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(scheda a cura di Angelo Mastrocola)

In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che

delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della

stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario

giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26

ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione

della disciplina del casellario giudizialerdquo

La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la

normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel

casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che

processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei

dati personali

Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario

giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n

3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti

ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili

anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata

Novitagrave normative

16

come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp

dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi

corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di

sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito

favorevole della messa alla prova

Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul

casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5

e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del

casellario giudiziale e dei carichi pendenti

Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni

nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione

dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino

al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo

Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in

commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di

rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al

nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata

dalla successiva legge n 103 del 2017

Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni

del casellario dei carichi pendenti

Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR

3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione

puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non

piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)

Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in

materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo

persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi

La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente

laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche

sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3

e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19

commi 3 4 e 5raquo

Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle

precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni

relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si

riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni

dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti

amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1

comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su

richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile

disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico

modello certificativo

Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo

lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi

egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

17

questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel

casellario giudiziario europeo

Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi

della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le

sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata

non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)

lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater

cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art

464-septies cpp)

Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i

certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche

amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in

calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale

europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne

rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale

Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n

3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta

dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno

dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti

concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa

alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della

stessa)

Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal

titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici

serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato

selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo

Unico

Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene

le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato

soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione

o del gestoreraquo

Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario

giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve

procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti

amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo

Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto

alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)

non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)

1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le

condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di

sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano

estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la

non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp

Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di

rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi

i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle

sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere

acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale

Novitagrave normative

18

consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della

Giustizia e le singole amministrazioni interessate

Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina

transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina

in materia

Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di

cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della

persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo

Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma

1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al

casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo

Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in

parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in

Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento

normativo in questione

I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario

dlgs 2 ottobre 2018 n 123

Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui

allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge

23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

(schede a cura di Sergio Schlitzer)

Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con

riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei

procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze

dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)

Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di

assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio

1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a

disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il

comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato

allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che

introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo

specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la

presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze

Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie

del cpp

Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla

semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

19

prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non

inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la

decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del

procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle

ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667

co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che

limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di

reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V

cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e

soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm

Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema

di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca

delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione

da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della

misura

Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene

accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova

disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende

lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal

senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato

Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa

il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di

sorveglianza

Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento

penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene

interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata

della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza

fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di

discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave

afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di

riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli

stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento

dlgs 2 ottobre 2018 n 124

Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro

penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85

lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103

Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50

Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83

e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita

penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)

Novitagrave normative

20

Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della

legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche

degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del

loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici

penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i

servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge

quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei

riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)

Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c

modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a

decorrere dal 31122021

Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro

penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento

riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene

totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si

aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo

normativo

Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave

del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che

sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina

dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15

op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti

Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati

Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della

retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella

prevista dai contratti collettivi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

21

Giurisprudenza sovranazionale

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi

avverso le perquisizioni illegittime

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da

sequestro ndash Impugnazioni

(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)

ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei

Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla

legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o

successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di

perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo

(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare

immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per

violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e

successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per

cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile

Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della

perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto

che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia

dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le

indagini)

Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla

riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013

Giurisprudenza sovranazionale

22

Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle

comunicazioni tra avvocato ed assistito

(art 8 CEDU)

ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto

fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo

ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa

adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la

violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo

(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una

fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle

autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano

conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I

supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo

sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di

non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del

nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla

riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto

professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze

la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo

perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato

possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel

paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del

nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente

consultarsi con il proprio legale)

Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di

restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione

del detenuto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013

Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash

Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime

differenziato

(art 41-bis OP art 3 CEDU)

ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto

puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause

relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

23

dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un

legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla

morte del ricorrenterdquo

ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al

ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo

ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova

e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da

parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al

momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le

doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo

ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili

con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della

misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di

intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che

date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo

benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un

registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel

corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che

laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia

regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a

curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro

aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo

ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del

regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta

per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve

essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta

inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni

contestate fossero giustificati o menordquo

Precedenti

Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric

3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul

secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12

settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre

2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e

altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c

Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul

quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre

2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric

2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802

Difformi -

Giurisprudenza sovranazionale

24

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

25

Giurisprudenza costituzionale

Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red

Zanon

Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di

elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave

(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)

ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l

26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con

ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato

lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge

26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione

delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma

25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia

di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo

Giurisprudenza costituzionale

26

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

27

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni unite

Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di

Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa

Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si

applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash

Modalitagrave e decadenza

ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di

prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n

159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice

dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di

decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228

anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1

comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza

previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni

di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque

subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di

prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di

confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito

nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare

per causa a lui non imputabilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare

soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente

Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

28

aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I

19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa

Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie

relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro

inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano

Rel Vessichelli ric Salatino

Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie

ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave

dellimpugnazione

(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)

ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart

12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando

sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam

partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non

resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa

della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel

trimestre successivordquo

ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso

previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio

del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura

dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di

cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale

constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di

impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende

di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per

distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce

leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione

di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure

integrate successivamente al giudicato stessordquo

Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla

legge come reato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

29

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres

Carcano Rel Piccialli ric Felughi

Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash

Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile

(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)

ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non

trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart

1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677

Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22

novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n

4 Guarracino Rv 11812

Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II

22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n

12599 Grassi Rv 272368

Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale

nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale

ricade lrsquoazione del reo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di

Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni

Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash

Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione

ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato

(artt 81 co II 337 cp)

ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il

concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la

condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o

incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o

serviziordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

30

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv

250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass

Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25

maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545

Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez

VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017

n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop

Rv 271559

Continuazione reati puniti con pene eterogenee

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres

Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri

Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave

grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash

Aumento di pena ndash Genere di pena

(art 81 cpv cp)

ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni

caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno

criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e

puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee

(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato

satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria

progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di

legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato

satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave

andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass

Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999

n 1781 Ciccinato Rv 213400

Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass

Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

31

1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939

Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass

Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi

Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione

coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta

larchiviazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres

Carcano Rel Bonito ric Gianforte

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza

imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione

ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash

Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa

(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)

ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico

ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata

richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di

reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo

ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice

per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il

PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di

archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass

Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987

Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881

Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III

14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877

Rossi

Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto

tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

32

(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di

redazione)

Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres

Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG

Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash

Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash

Ammissibilitagrave

(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)

ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n

306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve

essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo

aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo

Nota

Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo

ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e

dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal

cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave

dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout

court ma non al corrispondente tentativo

Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto

ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella

versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti

indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del

1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle

ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo

Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza

consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza

alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai

termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la

salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il

rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo

comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che

esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato

strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche

evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a

compimentordquo

Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius

superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una

norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

33

differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto

specifico

Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto

tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero

come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono

considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non

valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il

secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo

Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip

ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si

puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018

ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass

Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito

Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate

Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164

(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv

255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665

Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del

reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del

reato ndash Criterio della condotta

(art 2 co IV cp)

ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta

in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento

intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare

applicazione la legge vigente al momento della condottardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

34

Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci

Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686

Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres

Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave

Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash

Motivazione

(art 447 cpp)

ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere

depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia

depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un

termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della

sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave

della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente

indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o

comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994

n 295 Scopel Rv 195617

Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez

IV 12 ottobre 2011 n 43040

Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del

riesame avverso le misure cautelari reali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano

Rel Petruzzellis ric Edil Noemi

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

35

Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione

riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash

Esclusione

(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)

ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di

riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne

preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in

assenza di fatti sopravvenutirdquo

(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare

allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente

deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza

della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di

ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio

2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707

Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n

31725

Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite

36

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

37

Sezioni semplici

I Diritto penale

Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone

Rel De Gregorio ric Abita

Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash

Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione

ldquoapparenterdquo della vittima

(artt 59 583 co I cp)

ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede

espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla

condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da

lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da

colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo

nellrsquoagenterdquo

ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento

integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e

conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del

richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente

quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la

violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole

danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la

valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito

grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della

persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della

vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile

in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa

ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

38

(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione

annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di

Palermo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio

Difformi -

La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai

danni di un ente pubblico

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi

Rel Pellegrino ric Ferrigno

Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash

Sussistenza ndash Nesso causalitagrave

(art 640 co I e II n 1) cp)

ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave

diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore

e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in

essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno

patrimoniale patito dal truffatordquo

ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte

dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del

diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio

obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente

pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla

condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave

dellrsquoaggravante ritenutardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

39

Diffamazione tramite bacheca facebook

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook

(artt 595 co II e III cp)

ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook

luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare

immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi

dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro

mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo

realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o

comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016

n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980

Difformi -

In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come

privata dimora solo a determinate condizioni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)

Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone

Rel Micheli ric Filingeri

Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash

Condizioni

(artt 624 624-bis cp)

ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi

o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e

precludendo laccesso a terzirdquo

ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della

privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del

luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

40

comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in

sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui

rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i

luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono

non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute

accessibili a terzi senza il consenso del titolare

Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015

n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n

7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n

37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n

32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora

sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto

da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per

compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello

specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di

un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura

ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a

spogliatoio)

La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd

compravendita dei senatori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni

Rel Ricciarelli ric Berlusconi

Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash

Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash

Corruzione impropria

(artt 318 319 cp 54 67 Cost)

ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione

propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente

previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68

Costrdquo

ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul

divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della

correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

41

di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi

dellrsquoart 54 Costrdquo

ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti

normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave

funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo

(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello

che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli

artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della

Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle

proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come

corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c

p

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo

Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri

Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o

di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete

(art 270-bis cp)

ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui

allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e

flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non

identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di

affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e

rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi

dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano

ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del

sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente

che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno

terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

42

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012

n 46308

Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824

Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres

Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino

Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash

Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il

reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata

(artt 610 392 cp)

ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione

che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd

violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo

di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo

ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata

qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non

corrispondente al proprio volererdquo

ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile

esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di

esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza

privatardquo

(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un

cancello per diversi giorni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv

259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez

VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre

2006 n 38820 Barattelli Rv 235765

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

43

Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della

fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato

anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo

Rel Pistorelli ric BA PS PrDa

Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash

Irrilevanza ndash Configurabilitagrave

(art 610 cp)

ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la

sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente

restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non

venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene

giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre

tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente

dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526

Difformi -

Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno

Rel Fidanzia ric Maggio

Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento

soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n

203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash

Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o

cessazione di esigenza cautelare

(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

44

ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave

sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al

raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita

Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione

salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della

vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo

ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui

allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed

attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta

dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni

esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale

incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato

mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili

nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf

Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre

2016 n 3105 Rv 269112

Difformi -

Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale

tenuitagrave

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone

Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri

Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave

dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio

oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni

economiche del soggetto passivo ndash Esclusione

(artt 56 624 625 62 n 4) cp)

ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave

applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore

oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione

del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione

lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

45

obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni

economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in

considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o

quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve

rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della

persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere

lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di

delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in

tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass

Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391

Difformi -

La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura

il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata

dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi

delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)

Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone

Rel Tudino ric Di Donna

Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale

ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave

appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione

del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato

Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash

Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay

(artt 494 640 cp)

ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay

finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto

costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito

ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al

tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore

dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di

persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

46

transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le

generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla

propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo

(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando

i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un

somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della

transazione le generalitagrave altrui)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III

15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n

25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12

settembre 2017 n 3836 Rv 272231

Difformi -

I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del

Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di

abuso di ufficio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni

Rel Bassi Ric Castagna ed altri

Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di

astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash

Concorso dellextraneus nel reato proprio

(artt 323 110 cp)

ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico

Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion

dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione

affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione

matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di

controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court

dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la

competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a

questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne

delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

47

dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto

rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave

necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico

ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno

e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in

tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione

criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo

positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che

non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un

comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti

favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo

ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante

eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati

delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale

per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era

stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva

una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro

mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara

dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore

capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al

medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad

adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del

dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in

mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale

lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di

rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il

ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di

elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione

con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso

materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non

potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di

essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione

sentimentale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI

23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI

21 maggio 2009 n 40499

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

48

Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel

mancato deposito di un provvedimento giudiziario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis

Rel Corbo ric Mango

Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo

ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo

(artt 328 co I cp)

ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart

328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un

pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al

dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto

pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista

dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per

provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo

ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo

si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente

punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai

fini del trattamento sanzionatoriordquo

(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del

reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del

Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della

motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di

applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse

sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio

2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137

Difformi -

Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere

contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in

regime di libera professione e non in convenzione

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

49

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo

Rel Ariolli ric C A

Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri

(art 640 cp)

ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai

danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico

comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di

reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia

necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo

ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su

alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che

abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo

a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe

negatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016

n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791

Difformi -

Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica

attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in

grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto

abbia commesso un qualche illecito

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli

Rel Brancaccio ric SG

Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto

di cronaca

(art 595 co III cp)

ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in

un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del

tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

50

meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione

che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da

illiceitagraverdquo

ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo

quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia

assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa

al fine di vincere ogni dubbiordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17

ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31

marzo 1999 n 12024

Difformi -

Configurabilitagrave del reato di percosse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres

Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio

Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e

persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio

(art 581 cp)

ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo

stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili

egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero

nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona

Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto

agente e la vittimardquo

(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a

toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava

senza rinvio la sentenza impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V

17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V

13 giugno 2014 n 51085

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

51

Difformi -

Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres

Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto

Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode

informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto

(artt 640-ter 640 cp)

ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave

fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta

linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima

attraverso la manipolazione di detto sistemardquo

ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non

presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca

consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve

essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un

apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od

esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine

assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica

quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi

postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli

imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche

unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo

ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto

forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si

rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta

altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo

stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato

dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n

30262 Puglisi

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto penale

52

Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte

del dirigente

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla

Rel Scotti ric Manghi

Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash

Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni

accesso informativo

(art 615-ter cp)

ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle

figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa

non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in

possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso

informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere

settoriale della preposizionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

53

II Leggi speciali

Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave

del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali

e assistenziali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres

Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso

Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e

assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare

tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave

(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla

l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)

ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si

configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel

cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del

medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a

consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del

termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16

gennaio successivordquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile

ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia

fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco

lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che

integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia

di rilevanza penalerdquo

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto

configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla

norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la

presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in

cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un

illecito amministrativordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

54

Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez

III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017

n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv

266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj

Difformi -

La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di

occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e

paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle

relative fattispecie

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo

Rel Reynaud ric Alemanno

Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash

Opere stagionali ndash Mancata rimozione

(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod

nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni

aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora

manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che

loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto

provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato

urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il

termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave

regionalerdquo

(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio

marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture

funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash

in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione

la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la

concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al

titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008

n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

55

Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del

cellulare di terzi

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno

Rel Socci ric Dondarini

Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash

Pubblicazione in chat

(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)

ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui

rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e

anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la

configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di

bancarotta fraudolenta per distrazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo

Rel De Marzo Ric Castaldo

Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del

consigliere di amministrazione

(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)

ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad

escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere

accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono

tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

56

societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione

tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo

ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo

ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento

dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta

conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di

allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del

verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per

scongiurarlordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso

proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri

amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era

accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la

Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -

aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli

atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n

14045

Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000

Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo

Rel Amatore ric Radaelli

Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash

Dissesto ndash Nesso causale

(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)

ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato

societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il

verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un

preciso nesso di causalitagraverdquo

ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la

condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto

giagrave in atto della societagraverdquo

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

57

(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di

condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva

di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati

avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco

temporale estremamente ridotto)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n

29885 in CED Cass n 270877

Difformi -

Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi

Rel Bruno ric Bonofiglio

Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)

ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il

reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la

situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare

in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo

(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del

veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi

consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire

il test)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682

Difformi -

Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto

nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

58

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres

Cavallo Rel Socci Ric Scalzo

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di

sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste

(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)

ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione

infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il

delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta

materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento

Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto

la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi

dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture

inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo

ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa

condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma

non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le

omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da

fatture per operazioni inesistenti)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226

Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra

Difformi -

I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del

committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta

appaltatrice o subappaltatrice

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres

Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini

Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei

lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della

ditta appaltatrice o subappaltatrice

(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

59

ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante

nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo

giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o

subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute

lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento

delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria

incombe sullappaltatore dei lavorirdquo

ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart

256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di

imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo

incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in

violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo

normativordquo

(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei

lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al

predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla

gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto

meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova

circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da

altri posto in essere)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio

2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio

2003 n 15165

Difformi -

La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo

dellammontare dellimposta evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Masi

Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash

Onere di allegazione dei costi non contabilizzati

(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

60

ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa

dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti

dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati

solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il

ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di

dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo

(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a

sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente

disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il

quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente

limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito

imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria

dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci

o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che

ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione

in tal senso neppure nel corso del processo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n

35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n

36396

Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684

La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in

presenza di condanna generica al risarcimento del danno

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli

Rel Guardiano ric Pace

Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash

Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave

(artt 316 320 539 cpp)

ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del

passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore

della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un

credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel

caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

61

passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della

certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che

lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal

momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la

determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di

diritto e annullava senza rinvio)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013

n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio

2015 n 9851

Difformi -

La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave

in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per

distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel

Pistorelli ric Marini + 2

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave

in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash

Estensione fallimento ndash Necessitagrave

(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una

societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per

distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia

stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo

(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la

configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in

contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il

mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della

dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende

non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

62

Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091

Difformi -

Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel

Cerroni ric Schito

Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto

(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)

ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione

penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare

come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in

casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218

Difformi -

DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di

polizia

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo

Rel Galterio ric Sannino

Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni

sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo

(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)

ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni

sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia

egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal

destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione

dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

63

esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non

previamente conoscibilirdquo

ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto

delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento

soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che

ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza

degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando

vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che

dilettantisticherdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958

Difformi -

Cattivo stato di conservazione del cibo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel

Gai ric Salerno

Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave

estrinseche

(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)

ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze

alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal

conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza

delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione

contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo

ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30

aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la

detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il

consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario

che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave

sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali

devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso

contrario a regole di comune esperienzardquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

64

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez

III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715

Difformi -

Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel

De Gregorio ric Franconi ed altri

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem

(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)

ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di

una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli

artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del

principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti

proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993

Difformi -

Il calcolo dellrsquoIVA evasa

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)

Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo

Rel Socci ric Pastoric

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta

evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione

(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

65

ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia

di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente

dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per

insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro

25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il

versamento trimestrale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle

ipotesi di DASPO di gruppo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani

Rel Andronio ric PM in proc Tommasini

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso

di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave

(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)

ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non

richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso

intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo

ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n

401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i

soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto

comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia

o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di

manifestazioni sportiverdquo

(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash

allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad

offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta

comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal

diritto penale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

66

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266

La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di

valori

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)

Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis

Rel Costantini ric PM

Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del

reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con

lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash

Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di

amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto

delle quote provenga dallrsquoindagato

(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)

ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si

realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl

30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel

momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere

rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta

criminosardquo

ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve

integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata

la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio

di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di

amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia

intestazionerdquo

ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate

per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione

di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave

della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera

disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n

8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

67

50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018

n 5231 Polverino Rv 272128

Difformi -

Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla

prova dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci

Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana

Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della

messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale

necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato

(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )

ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si

puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto

abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa

alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico

la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto

alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito

della stessardquo

ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta

lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla

demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave

urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi

dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla

prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la

sospensione del procedimentordquo

(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto

motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa

alla prova)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto

della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le

conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione

dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave

urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

68

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed

omesso versamento dellrsquoIVA

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani

Rel Aceto ric Vacca

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento

IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste

(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste

alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini

dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che

il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a

prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa

diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare

elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello

effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale

estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo

ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute

lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza

maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e

che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti

dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la

carenza di liquiditagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n

8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi

Difformi -

La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente

nel reato di sottrazione fraudolenta

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

69

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres

Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo

Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash

Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave

(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso

mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione

anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della

titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative

anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura

cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di

sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur

avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della

GdFrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene

egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera

alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra

intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24

marzo 2015 n 14605

Difformi -

Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di

bancarotta fraudolenta

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel

Fidanzia ric Vellucci

Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash

Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash

Inidoneitagrave

(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)

ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla

dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

70

atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che

non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave

esauritordquo

ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la

fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso

dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque

concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore

della societagrave fallita)rdquo

(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di

affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva

realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la

richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di

fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o

concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015

n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291

Difformi -

Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo

trattamento sanzionatorio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres

Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni

Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash

Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash

Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius

(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)

ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale

in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale

che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU

A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo

ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito

della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato

allrsquoimputatordquo

ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

71

trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di

mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo

sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli

aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente

amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli

abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo

dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del

pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della

multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora

detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento

sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave

dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti

fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente

solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo

ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave

divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al

principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente

irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la

sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato

alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi

generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare

esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la

disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo

edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui

allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite

minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo

(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al

trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via

amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila

euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e

condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di

multa)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017

dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda

massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Leggi speciali

72

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

73

III Diritto processuale penale

Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di

modifica della imputazione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni

Rel Giordano ric Serafini

Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche

allrsquoimputazione

(art 438 441 441-bis cpp)

ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito

ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti

al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione

della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che

la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come

quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per

la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione

di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale

assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve

intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito

speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo

conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale

mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del

procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza

con gli interessi dellimputatordquo

ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non

toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove

questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a

concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni

spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli

interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

74

Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep

29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382

Difformi -

Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del

tempus commissi delicti

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano

rel Tardio ric De Bilio

Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione

del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto

(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)

ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di

interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla

sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari

ai fini dellrsquoesecuzionerdquo

ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso

reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus

commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti

fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza

del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per

ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di

commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo

(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con

la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della

L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva

commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in

CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n

25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare

il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)

n 8180 Spada in CED Cass n 266283

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

75

Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli

Rel Brancaccio ric Spada

Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e

sentenza

(521 cpp)

ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui

allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel

capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza

dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da

consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio

posto a fondamento della decisionerdquo

ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una

trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi

costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili

marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia

avuto modo di difendersi durante il processordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014

n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497

Difformi -

La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di

appello

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei

Rel De Marzo ric Casali

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione

dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della

presenza ndash Nullitagrave assoluta

(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

76

ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato

dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178

comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la

presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio

e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto

cod proc penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598

Difformi -

Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la

revoca del sequestro preventivo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres

Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa

Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo

creditore ndash Inammissibilitagrave

(artt 321 324 cpp)

ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per

equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno

irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata

acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo

ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave

legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in

quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto

di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a

vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della

confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe

per il proprietariordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

77

Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500

Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27

ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390

Difformi -

I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti

terzi estranei al reato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel

Gai ric Vicenzini

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash

Terzi estranei al reato ndash Prova

(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la

confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come

confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra

somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle

somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non

possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse

effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in

esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un

sequestro direttordquo

ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve

essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla

presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave

ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di

meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di

fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione

socialerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n

43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

78

Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se

formalmente privo del potere di rappresentanza

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres

Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri

Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash

Condizione di procedibilitagrave

(artt 120 640 cp 336 337 cpp)

ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale

attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio

commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della

transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo

ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente

defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al

soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di

proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave

soggetti passivi di un medesimo reatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass

Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354

Difformi -

Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in

cancelleria

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone

Rel Socci ric Lo Monaco e altro

Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore

allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash

Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione

(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

79

ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore

inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile

anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per

la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua

istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua

tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo

ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia

tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave

esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le

hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18

novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass

Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave

Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento

a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017

(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio

di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)

Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM

Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri

Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare

tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo

Rel Morosini ric PG in proc Pichierri

Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei

casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione

della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel

richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad

impugnare

(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)

ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va

individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita

dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale

derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di

unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

80

gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale

interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica

del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del

procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel

richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve

essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo

pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il

profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere

della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque

consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul

Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o

meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per

particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274

del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi

linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave

nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo

(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito

come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della

speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente

dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del

processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica

di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres

Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del

rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria

prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG

indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della

sentenza spiegata con il ricorso)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave

dei motivi di gravame

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel

Borrelli ric Dessigrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

81

Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash

Inammissibilitagrave

(581 cpp)

ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi

qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici

rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione

impugnata con un confronto reale con esserdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825

Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli

Difformi -

Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento

dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel

Gai ric Ongaro

Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione

debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa

(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)

ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta

una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave

esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario

compreso di sanzioni ed interessirdquo

ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave

per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che

sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di

profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio

economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con

lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un

vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se

consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

82

Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres

Lupo Rel Bruno ric Adami

Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi

Rel Andreazza ric PG Firenze

Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel

Silvestri ric Romeo

Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel

registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di

comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di

intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni

in luoghi di privata dimora

(artt 335 405 407 266 267 cpp)

ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti

dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto

nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si

tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare

che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si

eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema

normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della

durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato

cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi

allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al

decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo

ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini

delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti

aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui

termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di

reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario

accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica

e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui

termini sono scadutirdquo

ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario

che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover

autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio

quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

83

per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini

noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo

ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la

necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre

alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti

chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di

collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di

accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto

terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si

ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo

ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle

microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni

di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le

captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione

della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave

dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in

CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n

36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234

cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla

scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio

2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031

Difformi -

Sostituto processuale e delega orale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi

Rel Centofanti ric Stampini

Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale

(art 102 cpp)

ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da

compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere

necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale

dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale

84

ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il

caso di dichiarazione mendacerdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304

Impedimento dellrsquoimputato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla

Rel Scotti ric Lazzari

Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di

presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo

(art 420-ter cpp)

ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica

indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che

rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo

delludienzardquo

ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo

telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non

regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda

dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di

accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o

uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior

ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo

tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash

improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato

qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche

salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n

24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16

novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

85

IV Esecuzione e sorveglianza

Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e

affidamento in prova ai servizi sociali

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di

Tomassi Rel Siani ric Loppi

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di

affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa

valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale

del reo ndash Annullamento con rinvio

ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata

irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave

del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale

la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione

della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile

lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza

connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni

negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio

prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva

dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non

puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una

completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati

dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia

stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3

dicembre 2013 n 773

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

86

Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti

nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel

Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti

penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash

Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto

(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)

ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel

laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius

excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro

nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso

secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo

ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte

rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella

sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un

trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da

valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando

contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur

sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello

significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di

afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per

effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di

ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass

Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita

c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre

2009 n 49988 Rv 245969

Difformi -

Permessi premio e programma trattamentale

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

87

Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi

Rel Di Giuro ric Pischedda

Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash

Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa

(artt 30-bis 30-ter OP)

ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma

rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero

dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo

ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve

necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una

volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una

attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire

unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013

n 11581

Difformi -

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza

88

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

89

V Procedimento di prevenzione

Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della

valutazione rispetto al procedimento di cognizione

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)

Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel

Magi ric Righi e altri

Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave

generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione

ndash Limiti

(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di

cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la

esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai

contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi

trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della

motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche

in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata

condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma

gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato

ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di

prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo

ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito

assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a

base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28

Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto

dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo

concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o

non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi

cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la

conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo

sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto

del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione

90

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319

Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19

dicembre 2018 n 57488

Difformi -

Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel

Cairo ric Sassano

Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash

Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione

generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a

riunioni pubbliche e comizi elettorali

(art 9 co 2 l n 14231956)

ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un

divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica

alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta

interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza

23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo

ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di

pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di

prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve

lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che

integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono

lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5

novembre 2008 n 44846 Solferino

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

91

Giurisprudenza di merito

Diritto penale

La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente

apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai

danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi

della propria presenza in servizio

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)

GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20

maggio 2017) n 345 sent

Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico

da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto

economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo

(art 640 co II cp)

ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo

attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal

luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un

comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza

tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar

un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della

condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un

profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo

ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto

rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli

allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento

del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo

(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in

un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un

particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel

coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che

non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai

numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una

Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale

92

direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi

secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione

dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento

dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio

ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale

non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013

n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n

34210

Difformi -

Disastro ambientale e ne bis in idem

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)

Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n

4571 Pres Est F Rugarli

Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente

assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis

in idem ndash Sentenza di non doversi procedere

(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)

ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere

sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un

imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n

1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere

lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e

differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua

consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non

commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata

anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo

ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente

giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso

formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il

profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo

giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di

esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

93

successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave

giudicatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre

2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)

Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)

Scandroglio

Difformi -

Leggi speciali

Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a

finalitagrave pubbliche

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)

Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre

2017) ord

Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del

bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla

demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash

Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non

demolizione del manufatto

(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)

ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di

condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere

autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i

due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo

ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione

dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di

destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca

o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia

prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine

medesimordquo

ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del

destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

94

patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice

penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave

costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove

lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto

a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva

non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo

ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente

sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che

giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente

orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518

6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III

n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB

Difformi -

La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave

impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali

intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)

Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile

2018) n 1397 sent TC e altro

Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash

Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione

della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash

Compatibilitagrave con dolo eventuale

(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)

ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000

qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd

societagrave filtrordquo

ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o

nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della

controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

95

Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass

Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228

Difformi -

La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in

assenza della delibera assembleare

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)

Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres

Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri

Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi

ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash

Valutazione ndash Necessitagrave

(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)

ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo

doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e

compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente

considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa

ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni

dei creditorirdquo

(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli

amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni

effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la

societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque

nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative

Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie

ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della

volontagrave fraudolenta

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi

Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n

30105

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

96

Reati urbanistici e dissequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)

Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre

2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip

Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash

Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e

originaria destinazione drsquouso

(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co

1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11

novembre 2014 n 164)

ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17

comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni

nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione

straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o

accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti

la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico

urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria

destinazione drsquousoraquordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere

abusive

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)

C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE

Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri

Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione

opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di

accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di

demolizione

(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666

cpp)

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

97

ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la

sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere

applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale

costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato

dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono

essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un

corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo

ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del

merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle

procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47

del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash

deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi

della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)

lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e

lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a

titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo

ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in

giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla

base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave

amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile

contrasto con detto ordine di demolizionerdquo

ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il

parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente

di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in

pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una

qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per

lrsquoambienterdquo

(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di

demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente

manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in

attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava

giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la

cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al

patrimonio comunale)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n

42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n

24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n

40269 Nucci in CED Cass n 222703

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali

98

Diritto processuale penale

Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del

periculum in mora

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)

TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare

tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata

(art 309 321 cpp)

ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase

cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni

iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta

allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare

lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile

ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo

ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in

unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve

essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi

di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della

ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in

ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo

ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della

concretezza ed attualitagrave del pericolordquo

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n

6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio

2016) n 28388

Difformi -

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

99

Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del

veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave

disposto il sequestro

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)

Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord

Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il

patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza

(artt 321 322 cpp )

ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le

conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di

ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura

occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si

procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli

indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo

reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo

ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione

dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi

al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere

lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il

talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del

servizio autostradalerdquo

(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve

imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la

persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del

reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva

materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di

esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come

nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della

vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre

di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della

prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere

lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13

dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre

1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247

Difformi -

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

100

Procedimento di prevenzione

La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti

di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)

TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres

Lomonte Rel Consiglio

Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione

personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di

espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza

speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga

(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)

ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha

dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in

cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione

personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto

lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la

permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento

dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che

impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena

detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di

pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata

espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare

lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve

infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio

sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un

soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena

per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo

stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena

detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo

(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di

applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di

un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai

due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare

lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano

competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

101

lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale

successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un

rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto

lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del

proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della

pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno

2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046

Difformi -

I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese

su richiesta del privato

(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)

Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr

Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash

Requisiti ndash Occasionalitagrave

(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)

ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle

mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla

criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni

criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le

esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica

con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle

pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia

dellrsquoazione amministrativardquo

ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura

sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione

dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le

previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica

del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale

strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli

aspetti di illegalitagraverdquo

ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che

lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale

Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione

102

fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che

lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente

impugnatardquo

(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il

controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i

requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di

infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia

debitamente impugnata)

Giurisprudenza di legittimitagrave

Conformi -

Difformi -

Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici

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Programmazione eventi

- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime

penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof

Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso

Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice

- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei

recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof

Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo

- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna

lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018

GIEM Srl e altri c Italia)

- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo

penale

Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo

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Suggerimenti bibliografici

Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224

Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave

2019 p 98

Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed

ESI 2019 p 244

Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018

Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione

Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza

Giappichelli 2019 p 344

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