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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SERIE GENERALE PARTE PRIMA SI PUBBLICA TUTTI I GIORNI NON FESTIVI La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistinta da autonoma numerazione: 1ª Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoledì) 2ª Serie speciale: Comunità europee (pubblicata il lunedì e il giovedì) 3ª Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato) 4ª Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il martedì e il venerdì) 5ª Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il lunedì, il mercoledì e il venerdì) La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, “Foglio delle inserzioni” , è pubblicata il martedì, il giovedì e il sabato Roma - Martedì, 19 maggio 2015 Anno 156° - Numero 114 DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA, 70 - 00186 ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO L’ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - VIA SALARIA, 1027 - 00138 ROMA - CENTRALINO 06-85081 - LIBRERIA DELLO STATO PIAZZA G. VERDI, 1 - 00198 ROMA Spediz. abb. post. - art. 1, comma 1 Legge 27-02-2004, n. 46 - Filiale di Roma AVVISO ALLE AMMINISTRAZIONI Al fine di ottimizzare la procedura di pubblicazione degli atti in Gazzetta Ufficiale, le Amministrazioni sono pregate di inviare, contemporaneamente e parallelamente alla trasmissione su carta, come da norma, anche copia telematica dei medesimi (in formato word) al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected], curando che, nella nota cartacea di trasmissione, siano chiaramente riportati gli estremi dell’invio telematico (mittente, oggetto e data). Nel caso non si disponga ancora di PEC, e fino all’adozione della stessa, sarà possibile trasmettere gli atti a: [email protected] SOMMARIO LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI LEGGE 29 aprile 2015, n. 64. Ratica ed esecuzione del Trattato tra il Go- verno della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare cinese, in materia di reciproca assistenza giudiziaria penale, fatto a Roma il 7 ottobre 2010. (15G00077) . . . . . . . . . . Pag. 1 DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015. Scioglimento del consiglio comunale di Proce- no. (15A03641) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 18 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015. Scioglimento del consiglio comunale di Net- tuno e nomina del commissario straordina- rio. (15A03657) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 19 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015. Sostituzione del commissario straordina- rio per la gestione del comune di Porto Cesa- reo. (15A03658). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 19 DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 maggio 2015. Proroga dello stato di emergenza in conse- guenza degli eccezionali eventi meteorologici che nei giorni 19 e 20 settembre 2014 hanno colpito il territorio delle province di Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato. (15A03644) . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 20

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GAZZETTA UFFICIALEDELLA REPUBBLICA ITALIANA

S E R I E G E N E R A L E

PARTE PRIMA SI PUBBLICA TUTTI I GIORNI NON FESTIVI

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA 70 - 00186 ROMAAMMINISTRAZIONE PRESSO L'ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - LIBRERIA DELLO STATO - PIAZZA G. VERDI 10 - 00198 ROMA - CENTRALINO 06-85081

Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma

La Gazzetta Ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistintada autonoma numerazione:1ª Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoledì)2ª Serie speciale: Comunità europee (pubblicata il lunedì e il giovedì)3ª Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato)4ª Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il martedì e il venerdì)5ª Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il lunedì, il mercoledì e il venerdì)

La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, “Foglio delle inserzioni”, è pubblicata il martedì, il giovedì e il sabato

Roma - Martedì, 19 maggio 2015

Anno 156° - Numero 114

DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA, 70 - 00186 ROMAAMMINISTRAZIONE PRESSO L’ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - VIA SALARIA, 1027 - 00138 ROMA - CENTRALINO 06-85081 - LIBRERIA DELLO STATO PIAZZA G. VERDI, 1 - 00198 ROMA

Spediz. abb. post. - art. 1, comma 1Legge 27-02-2004, n. 46 - Filiale di Roma

AVVISO ALLE AMMINISTRAZIONI

Al fi ne di ottimizzare la procedura di pubblicazione degli atti in Gazzetta Ufficiale, le Amministrazionisono pregate di inviare, contemporaneamente e parallelamente alla trasmissione su carta, come da norma, anche copia telematica dei medesimi (in formato word) al seguente indirizzo di posta elettronica certifi cata: [email protected], curando che, nella nota cartacea di trasmissione, siano chiaramente riportati gli estremi dell’invio telematico (mittente, oggetto e data).

Nel caso non si disponga ancora di PEC, e fi no all’adozione della stessa, sarà possibile trasmettere gli atti a: [email protected]

S O M M A R I O

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

LEGGE 29 aprile 2015, n. 64.

Ratifi ca ed esecuzione del Trattato tra il Go-verno della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare cinese, in materia di reciproca assistenza giudiziaria penale, fatto a Roma il 7 ottobre 2010. (15G00077) . . . . . . . . . . Pag. 1

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015.

Scioglimento del consiglio comunale di Proce-no. (15A03641) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 18

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015.

Scioglimento del consiglio comunale di Net-tuno e nomina del commissario straordina-rio. (15A03657) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 19

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015.

Sostituzione del commissario straordina-rio per la gestione del comune di Porto Cesa-reo. (15A03658). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 19

DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 maggio 2015.

Proroga dello stato di emergenza in conse-guenza degli eccezionali eventi meteorologici che nei giorni 19 e 20 settembre 2014 hanno colpito il territorio delle province di Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato. (15A03644) . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 20

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

Ministero dei beni e delle attività culturalie del turismo

DECRETO 7 aprile 2015.

Sospensione dell’effi cacia del decreto 8 feb-braio 2013, recante le modalità tecniche per l’erogazione e il monitoraggio dei contributi per-centuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cinematografi che. (15A03630) . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 21

Ministero dell’economiae delle fi nanze

DECRETO 15 aprile 2015.

Attuazione dell’articolo 16, comma 2, del de-creto-legge n. 95 del 2012 e dell’intesa in Con-ferenza Stato – Regioni del 26 febbraio 2015 – Anno 2015. (15A03675) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 22

DECRETO 11 maggio 2015.

Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro poliennali 0,25%, con godi-mento 15 aprile 2015 e scadenza 15 maggio 2018, terza e quarta tranche. (15A03678) . . . . . . . . . . Pag. 23

DECRETO 11 maggio 2015.

Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro poliennali 3,25%, con godi-mento 1° settembre 2014 e scadenza 1° settembre 2046, quarta e quinta tranche. (15A03679) . . . . Pag. 25

DECRETO 13 maggio 2015.

Date di emissioni, contingente e modalità di ces-sione delle serie speciali di monete, versione proof e fi or di conio, millesimo 2015. (15A03796) . . . . . Pag. 26

Ministero della salute

DECRETO 4 maggio 2015.

Riconoscimento dell’acqua minerale «Ser-rasanta», in comune di Gualdo Tadino, al fi ne dell’imbottigliamento e della vendi-ta. (15A03632) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 28

DECRETO 4 maggio 2015.

Indicazione per le etichette dell’acqua mi-nerale «Valpura», in comune di Cadora-go. (15A03633) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 29

Ministero delle infrastrutturee dei trasporti

DECRETO 17 marzo 2015.

Variazioni al programma di interventi in-frastrutturali di cui alla legge 1° agosto 2002, n. 166. (15A03673) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 30

Ministerodello sviluppo economico

DECRETO 5 marzo 2015.

Liquidazione coatta amministrativa della «Lo-gicoop società cooperativa», in Caserta e nomina del commissario liquidatore. (15A03627) . . . . . . Pag. 39

DECRETO 7 aprile 2015.

Liquidazione coatta amministrativa della «La Maremma società cooperativa agricola», in Grosseto e nomina del commissario liquidato-re. (15A03653). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 40

DECRETO 10 aprile 2015.

Sostituzione del commissario liquidatore della «Le Palme Service società cooperativa in liquida-zione», in Roma. (15A03616) . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 40

DECRETO 10 aprile 2015.

Liquidazione coatta amministrativa della «La Federiga - Società cooperativa in liquida-zione», in Pontassieve e nomina del commissario liquidatore. (15A03654) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 41

DECRETO 21 aprile 2015.

Liquidazione coatta amministrativa della «New Jumping Team società cooperativa in li-quidazione», in Napoli e nomina del commissario liquidatore. (15A03628) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 41

DECRETO 21 aprile 2015.

Liquidazione coatta amministrativa della «Società cooperativa Edilizia La Cinque in liqui-dazione», in Milano e nomina del commissario liquidatore. (15A03629) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 42

DECRETO 28 aprile 2015.

Proroga della gestione commissariale del-la «San Matteo società cooperativa edilizia»,in Salerno. (15A03617) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 43

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Presidenza del Consiglio dei ministri

DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

ORDINANZA 7 maggio 2015. Proroga della contabilità speciale n. 3256. Ini-

ziative fi nalizzate al superamento della situazio-ne di criticità conseguente alla crisi socio-econo-mico-ambientale determinatasi nella laguna di Venezia, in ordine alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di grande navigazio-ne. (Ordinanza n. 250). (15A03631) . . . . . . . . . . Pag. 44

ORDINANZA 13 maggio 2015. Ulteriori disposizioni urgenti di protezione ci-

vile per assicurare il soccorso e l’assistenza alla popolazione della Repubblica federale democra-tica del Nepal in conseguenza dell’evento sismico verifi catosi il giorno 25 aprile 2015. (Ordinanza n. 251). (15A03735) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 45

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

Autorità di bacino dei fi umi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione

Aggiornamento di alcune tavole del Piano stral-cio per l’assetto idrogeologico del bacino idrografi -co del fi ume Piave. (15A03656) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 46

Ministero degli affari esterie della cooperazione internazionale

Entrata in vigore dell’accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica islamica dell’Afghanistan in ma-teria di prevenzione e contrasto al traffi co illecito di stupefacenti, sostanze psicotrope e loro precursori, fi rmato a Roma il 2 giugno 2011. (15A03638) . . . Pag. 46

Limitazione delle funzioni del titolare del Conso-lato onorario in Bregenz (Austria) (15A03639) . . . Pag. 47

Limitazione delle funzioni del titolare del Conso-lato onorario in Calgary (Canada). (15A03647) . . Pag. 47

Presentazione delle lettere credenzia-li (15A03648) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 48

Rilascio di exequatur (15A03649) . . . . . . . . . . Pag. 48

Rilascio di exequatur (15A03650) . . . . . . . . . . Pag. 48

Rilascio di exequatur (15A03651) . . . . . . . . . . Pag. 48

Rilascio di exequatur (15A03652) . . . . . . . . . . Pag. 48

Ministero dell’economiae delle fi nanze

Scioglimento degli Organi con funzioni di am-ministrazione e di controllo della Banca Popolare di Spoleto S.p.a., in Spoleto, viste le sentenze n. 657 del 9 febbraio 2015 e n. 966 del 26 febbraio 2015 con cui il Consiglio di Stato ha annullato il decre-to del Ministro dell’economia e delle fi nanze n. 16 dell’8 febbraio 2013. (15A03676) . . . . . . . . . . . . . Pag. 48

Scioglimento degli Organi con funzioni di am-ministrazione e di controllo della Spoleto Credito e Servizi Società Cooperativa, in Spoleto, vista la sentenza n. 966 del 26 febbraio 2015 con cui il Con-siglio di Stato ha annullato il decreto del Ministro dell’economia e delle fi nanze n. 17 dell’8 febbraio 2013. (15A03677) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 49

Ministero dell’ambientee della tutela del territorio e del mare

Esclusione dalla procedura di valutazione di im-patto ambientale del progetto di «Centrale nucleare di Trino - aggiornamento delle modalità di gestione dei rifi uti radioattivi e relativo stoccaggio provviso-rio in sito». (15A03643) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 49

Ministero della difesa

Conferimento di onorifi cenza al merito dell’Eser-cito (15A03634) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 49

Conferimento di onorifi cenza al merito dell’Eser-cito (15A03635) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 49

Conferimento di onorifi cenza al merito dell’Eser-cito (15A03636) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50

Conferimento di onorifi cenza al merito dell’Eser-cito (15A03637) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50

Padiglione Italia

Nomina di un componente della segreteria tecnica (decreto n. 9/2015) (15A03592) . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50

Nomina di un componente della segreteria tecnica (decreto n. 10/2015) (15A03593) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50

Nomina di un componente della segreteria tecnica (decreto n. 11/2015) (15A03594) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50

Nomina di un componente della segreteria tecnica (decreto n. 12/2015) (15A03595) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50

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— IV —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Nomina di un componente della segreteria tecnica (decreto n. 13/2015) (15A03596) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50

Nomina di un componente della segreteria tecnica (decreto n. 14/2015) (15A03597) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50

Nomina di un componente della segreteria tecnica (decreto n. 15/2015) (15A03598) . . . . . . . . . . . . . . Pag. 51

Nomina di un componente della segreteria tecnica (decreto n. 16/2015) (15A03599) . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 51

Regione Toscana

Approvazione dell’ordinanza n. 18 del 27 aprile 2015 (15A03655) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 51

RETTIFICHE

ERRATA-CORRIGE

Comunicato relativo all’estratto di classifi cazio-ne di un manufatto esplosivo del Ministero dell’interno. (15A03734) . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. . 51

Comunicato relativo all’avviso del Ministero delle po-litiche agricole alimentari e forestali, concernente: «Modalità di presentazione delle istanze per l’ac-cesso alle agevolazioni in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroni-che e nell’ambito di specifi che tematiche rilevanti per l’industria sostenibile.». (15A03878) . . . . . . . . . Pag. . .51

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI LEGGE 29 aprile 2015 , n. 64 .

Ratifi ca ed esecuzione del Trattato tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica popola-re cinese, in materia di reciproca assistenza giudiziaria pe-nale, fatto a Roma il 7 ottobre 2010.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1. Autorizzazione alla ratifi ca

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratifi -care il Trattato tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica popolare cinese, in materia di reciproca assistenza giudiziaria penale, fatto a Roma il 7 ottobre 2010.

Art. 2. Ordine di esecuzione

1. Piena e intera esecuzione è data al Trattato di cui all’articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore in conformità a quanto disposto dall’articolo 22 del Trattato stesso.

Art. 3. Copertura fi nanziaria

1. All’onere derivante dalla presente legge, valutato in euro 31.718, a decorrere dal 2014, si provvede median-te corrispondente riduzione dello stanziamento del fon-do speciale di parte corrente iscritto, ai fi ni del bilancio triennale 2014-2016, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle fi nanze per l’anno 2014, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.

2. Ai sensi dell’articolo 17, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, il Ministro della giustizia prov-vede al monitoraggio degli oneri di cui alla presente legge e riferisce in merito al Ministro dell’economia e delle fi -nanze. Nel caso si verifi chino o siano in procinto di veri-fi carsi scostamenti rispetto alle previsioni di cui al com-ma 1, il Ministro dell’economia e delle fi nanze, sentito il Ministro della giustizia, provvede, con proprio decreto, alla riduzione, nella misura necessaria alla copertura fi -nanziaria del maggior onere risultante dall’attività di mo-nitoraggio, delle dotazioni fi nanziarie destinate alle spese di missione nell’ambito del programma «Giustizia civile

e penale» e, comunque, della missione «Giustizia» dello stato di previsione del Ministero della giustizia. Si intende corrispondentemente ridotto, per il medesimo anno, di un ammontare pari all’importo dello scostamento il limite di cui all’articolo 6, comma 12, del decreto-legge 31 mag-gio 2010, n. 78, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

3. Il Ministro dell’economia e delle fi nanze riferisce senza ritardo alle Camere con apposita relazione in meri-to alle cause degli scostamenti e all’adozione delle misure di cui al comma 2.

4. Il Ministro dell’economia e delle fi nanze è autoriz-zato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti varia-zioni di bilancio.

Art. 4.

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Uffi ciale .

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta uffi ciale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma, addì 29 aprile 2015

MATTARELLA

RENZI, Presidente del Consiglio dei ministri

GENTILONI SILVERI, Ministro degli affari esteri e della co-operazione internazionale

ORLANDO, Ministro della giustizia

Visto, il Guardasigilli: ORLANDO

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

TRATTATO TRAIL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA ED IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE IN MATERIA DI RECIPROCA

ASSISTENZA GIUDIZIARIA PENALE

Il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica Popolare Cinese, di seguito denominate «le Parti»,

Al fi ne di rendere più effi cace la cooperazione tra i due paesi in relazione all’assistenza giudiziaria reciproca in materia penale sulla base del reciproco rispetto della sovranità, dell’uguaglianza e del mutuo vantaggio;

Hanno deciso di stipulare il presente Trattato e Hanno convenuto quanto segue:

Art. 1.

Campo di Applicazione

1. Le Parti, in conformità alle disposizioni del presente Trattato, si impegnano a prestarsi la più ampia assistenza giudiziaria reciproca in materia penale.

2. Tale assistenza comprende: (a) la notifi ca di documenti relativi a procedimenti penali; (b) l’assunzione di testimonianze o di dichiarazioni; (c) l’assunzione e la trasmissione di perizie; (d) l’invio di documenti, atti ed elementi di prova; (e) la ricerca e l’identifi cazione di persone; (f) l’esecuzione di ispezioni giudiziarie o l’esame di luoghi o di oggetti; (g) il trasferimento di persone detenute al fi ne di rendere testimonianza o partecipare ad altri atti processuali; (h) l’esecuzione di indagini, perquisizioni, congelamenti e sequestri di beni; (i) la confi sca dei proventi e delle cose pertinenti al reato; (j) la comunicazione dell’esito dei procedimenti penali e la trasmissione di informazioni desunte dagli archivi

giudiziari; (k) lo scambio di informazioni in materia di diritto; e (l) qualsiasi altra forma di assistenza che non contrasti con le leggi della Parte richiesta.

3. Il presente Trattato non si applica: (a) all’estradizione di persone; (b) all’esecuzione di sentenze penali o decisioni pronunciati nella Parte richiedente, salvo quanto consentito

dalle leggi della Parte richiesta e dal presente Trattato; (c) al trasferimento della persona condannata ai fi ni dell’esecuzione della pena; e (d) al trasferimento dei procedimenti penali.

4. Il presente Trattato si applica esclusivamente alla reciproca assistenza giudiziaria tra le Parti.

Art. 2.

Autorità Centrali

1. Ai fi ni del presente Trattato, le Autorità Centrali designate dalle Parti trasmettono le richieste di assistenza e comunicano direttamente tra loro nelle questioni relative all’assistenza richieste.

2. Le Autorità Centrali sono il Ministero della Giustizia della Repubblica italiana ed il Ministero della Giustizia della Repubblica Popolare Cinese.

3. Ciascuna Parte comunica all’altra gli eventuali cambiamenti dell’Autorità centrale designata tramite il canale diplomatico.

Art. 3.

Rifi uto o Rinvio dell’Assistenza

1. La Parte richiesta può rifi utarsi di concedere l’assistenza: (a) se la domanda si riferisce a una condotta che non costituisce reato ai sensi delle leggi della Parte richiesta;

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(b) se la Parte richiesta ritiene che la domanda si riferisca ad un reato di natura politica, ad eccezione dei reati di terrorismo o dei reati che non si considerino come illeciti politici in base alle Convenzioni internazionali dei quali entrambi gli Stati siano Parti;

(c) se la domanda si riferisce ad un reato di natura esclusivamente militare ai sensi delle leggi della Parte richiedente;

(d) se Sussistono fondati motivi per la Parte richiesta di ritenere che la domanda sia stata avanzata al fi ne di indagare, perseguire, punire o promuovere altre azioni nei confronti di una persona per motivi attinenti alla sua razza, sesso, religione, nazionalità o opinione politica ovvero che la posizione di tale persona possa essere pregiudicata per uno dei suddetti motivi;

(e) se la Parte richiesta ha già promosso o concluso un procedimento penale o se ha già pronunciato una sen-tenza defi nitiva a carico della stessa persona indagata o imputata per lo stesso reato menzionato nella domanda;

(f) se la Parte richiesta ritiene che l’accoglimento della domanda possa compromettere la sua sovranità, sicu-rezza, ordine pubblico o altri interessi essenziali delle Stato ovvero determinare conseguenze contrastanti con i prin-cipi fondamentali della sua legislazione nazionale.

2. La Parte richiesta può rinviare la concessione dell’assistenza se l’esecuzione di una domanda interferisce con un procedimento penale in corso nella Parte richiesta.

3. Prima di rifi utare una richiesta o di rinviarne l’esecuzione, la Parte richiesta ha la facoltà di valutare se l’assi-stenza possa essere concessa a determinate condizioni. Se la Parte richiedente accetta l’assistenza a tali condizioni, è tenuta a rispettarle.

4. Qualora la Parte richiesta rifi uti o rinvii l’assistenza, dovrà informare la Parte richiedente delle ragioni del rifi uto o del rinvio.

Art. 4.

Forma e Contenuto delle Richieste

1. La richiesta deve essere formulata per iscritto e recare la fi rma o il timbro dell’autorità richiedente in confor-mità alle norme interne.

2. La richiesta di assistenza deve contenere quanto segue: (a) il nome dell’autorità competente che conduce il procedimento penale a cui si riferisce la richiesta; (b) una indicazione della natura del reato cui si riferisce la richiesta, una esposizione dei fatti e l’indicazione

delle norme che prevedono il reato; (c) una descrizione delle attività richieste.

3. La richiesta di assistenza, per quanto necessario e ove possibile, deve altresì contenere quanto segue: (a) informazioni sull’identità e sulla residenza della persona di cui è richiesta la testimonianza; (b) informazioni sull’identità e la residenza della persona destinataria della notifi ca e la sua qualità in relazione

al procedimento; (c) informazioni sull’identità e sul luogo in cui la persona da rintracciare o da identifi care può trovarsi; (d) una descrizione del luogo o dell’oggetto da ispezionare o esaminare; (e) una descrizione delle procedure particolari che si desidera vengano seguite nel dare esecuzione alla richie-

sta indicandone le ragioni; (f) una descrizione del luogo da perquisire e l’indicazione dei beni da ricercare ai fi ni delle indagini, congela-

mento e sequestro; (g) una descrizione delle esigenze di riservatezza e le ragioni che la motivano; (h) informazioni sulle indennità e sulle spese cui ha diritto colui che viene invitato a presentarsi presso la Parte

richiedente in qualità di testimone o perito; e (i) qualsiasi altra informazione che possa facilitare l’esecuzione della richiesta.

4. Se la Parte richiesta ritiene che il contenuto della domanda non sia suffi ciente a soddisfare le condizioni del presente Trattato, ha facoltà di richiedere ulteriori informazioni.

5. Le richieste e la documentazione giustifi cativa presentate ai sensi del presente articolo devono essere accom-pagnate da una traduzione nella lingua della Parte richiesta.

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Art. 5.

Esecuzione delle Richieste

1. La Parte richiesta si impegna a dare immediatamente esecuzione alla richiesta di assistenza in conformità alla sua legislazione nazionale.

2. Laddove ciò non contrasti con la sua legislazione nazionale, la Parte richiesta ha facoltà di eseguire la domanda di assistenza secondo le modalità stabilite dalla Parte richiedente.

3. Le Parti possono raggiungere un accordo per utilizzare collegamenti in videoconferenza allo scopo di assumere testimonianze o dichiarazioni in particolari situazioni, nei limiti in cui ciò sia possibile e non contrasti con la legisla-zione, di entrambe le Parti.

4. La Parte richiesta si impegna ad informare tempestivamente la Parte richiedente riguardo all’esito dell’esecu-zione della domanda. Se l’assistenza richiesta non può essere fornita, la Parte richiesta deve darne immediata comu-nicazione alla Parte richiedente, indicandone i motivi.

Art. 6.

Riservatezza e Principio di specialità

1. La Parte richiesta attribuisce carattere dì riservatezza alla domanda, inclusi il suo contenuto, la documentazio-ne giustifi cativa e qualsiasi atto assunto in esecuzione della stessa, se così domandato dalla Parte richiedente. Qualora la richiesta non possa essere eseguita senza violare il carattere di riservatezza, la Parte richiesta deve informare la Parte richiedente, la quale deciderà se la richiesta debba avere egualmente esecuzione.

2. La Parte richiedente attribuisce carattere di riservatezza alle informazioni o alle prove fornite dalla Parte ri-chiesta, se così richiesto da quest’ultima, oppure utilizza dette informazioni o prove unicamente secondo le modalità e alle condizioni specifi cate dalla Parte richiesta.

3. La Parte richiedente si impegna a non utilizzare alcuna delle informazioni o delle prove ottenute ai sensi del presente Trattato per fi ni diversi da quelli indicati nella domanda, senza previa autorizzazione della Parte richiesta.

Art. 7.

Notifi ca di Documenti

1. La Parte richiesta, in conformità della sua legislazione nazionale e su domanda, provvede alla notifi ca dei do-cumenti trasmessi dalla Parte richiedente.

2. La parte richiesta, dopo avere effettuato la notifi ca, fa pervenire alla Parte richiedente un attestato di avvenuta notifi ca, con l’indicazione della data, del luogo e delle modalità della notifi ca e recante la fi rma o il timbro dell’au-torità notifi cante. Qualora la notifi ca non possa essere effettuata, la Parte richiedente ne sarà informata e le saranno comunicati i motivi.

Art. 8.

Assunzione Probatoria

1. La Parte richiesta, in conformità alla sua legislazione nazionale, procede all’assunzione delle prove richieste e alla loro trasmissione alla Parte richiedente.

2. Nei casi in cui la domanda di assistenza riguardi la trasmissione di documenti o atti, la Parte richiesta ha facoltà di trasmetterne copie o fotocopie certifi cate conformi. Tuttavia, laddove la Parte richiedente richieda esplicitamente la trasmissione degli originali, la Parte richiesta si impegna a soddisfare tale esigenza nei limiti del possibile.

3. Laddove ciò non contrasti con la legislazione della Parte richiesta, i documenti e l’altro materiale da trasmette-re alla Parte richiedente in conformità del presente articolo devono essere certifi cati secondo le modalità stabilite dalla Parte richiedente al fi ne di renderli ammissibili ai sensi della legislazione della Parte richiedente.

4. I documenti e gli atti originali e gli oggetti trasmessi alla Parte richiedente sono restituiti non appena possibile alla Parte richiesta se quest’ultima ne fa domanda.

5. Laddove ciò non contrasti con la legislazione della Parte richiesta, quest’ultima può autorizzare le persone spe-cifi cate nella domanda ad essere presenti all’esecuzione della richiesta. Le persone così autorizzate possono, tramite le Autorità competenti della Parte richiesta, rivolgere domande in relazione alle attività di assistenza giudiziaria. A tal fi ne, la Parte richiesta si impegna ad informare tempestivamente la Parte richiedente circa la data e il luogo dell’ese-cuzione della richiesta.

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Art. 9.

Rifi uto di rendere testimonianza

1. La persona chiamata a rendere testimonianza ai sensi del presente Trattato ha la facoltà di rifi utarsi di testimo-niare qualora la legislazione della Parte richiesta consenta a questa persona di non rendere testimonianza in circostanze analoghe.

2. La persona chiamata a rendere testimonianza ai sensi del presente Trattato ha la facoltà di rifi utarsi di testimo-niare anche in tutti i casi in cui la legislazione della Parte richiedente lo consenta quando la Parte stessa ne abbia fatto espressa menzione nella domanda.

Art. 10.

Comparizione di testimoni e periti nel territoriodella Parte Richiedente

1. La Parte richiesta, su domanda della Parte richiedente, invita una persona a comparire dinanzi all’Autorità competente nel territorio della Parte richiedente in qualità di testimone o perito. Quest’ultima indica la misura in cui sono concesse alla persona citata indennità e rimborsi spese. La Parte richiesta informa tempestivamente la Parte ri-chiedente della disponibilità di tale persona.

2. La Parte richiedente trasmette alla Parte richiesta la richiesta di notifi ca dell’invito a comparire dinanzi ad un’autorità del territorio della Parte richiedente almeno sessanta giorni prima del giorno previsto per la comparizione, salvo che la Parte richiesta abbia concordato un limite di tempo inferiore per i casi urgenti.

Art. 11.

Trasferimento temporaneo di persone detenute

1. La Parte richiesta ha facoltà, su domanda della Parte richiedente, di trasferire temporaneamente una persona detenuta nel proprio territorio nella Parte richiedente al fi ne di comparire dinanzi ad un’autorità competente per rende-re testimonianza o partecipare ad altri atti processuali, a patto che la persona vi acconsenta e che sia stato preventiva-mente raggiunto un accordo scritto tra le Parti riguardo al trasferimento ed alle sue condizioni.

2. La Parte richiedente trattiene la persona trasferita in stato di detenzione. 3. La Parte richiedente riconsegna immediatamente alla Parte richiesta la persona trasferita al termine delle atti-

vità di cui al comma 1 del presente articolo. 4. Ai fi ni del presente articolo, alla persona trasferita sarà riconosciuto, ai fi ni dell’esecuzione della pena infl itta

nella Parte richiesta, il periodo trascorso in stato di detenzione nella Parte richiedente.

Art. 12.

Garanzie per testimoni e periti

1. Il testimone o il perito che si trova nel territorio della Parte richiedente non sarà indagato, perseguito, arrestato o sottoposto ad altra misura privativa della libertà personale dalla Parte richiedente in relazione a fatti od omissioni precedenti alla sua entrata in quel territorio, così come non sarà costretto a rendere testimonianza o a partecipare a qualsiasi altro atto relativo a procedimento diverso da quello menzionato nella domanda, se non previo consenso della Parte richiesta e della persona.

2. Il paragrafo 1 del presente articolo cessa di avere effetto se la persona ivi menzionata non ha lasciato il territo-rio della Parte richiedente entro quindici giorni dal momento in cui è stata uffi cialmente informata che la sua presenza non è più necessaria oppure se, avendolo lasciato, volontariamente vi fa ritorno. Tuttavia, tale termine temporale non comprende il periodo durante il quale la persona non riesce a lasciare il territorio della Parte richiedente per ragioni estranee alla sua volontà.

3. La persona che si rifi uta di rendere testimonianza o di partecipare ad altri atti processuali ai sensi degli articoli 10 o 11 non sarà passibile, per il suo rifi uto, di sanzioni o altre misure coercitive privative della libertà personale.

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Art. 13.

Attività di indagine, perquisizione, congelamentoe sequestro di beni

1. La Parte richiesta, nella misura consentita e in conformità della sua legislazione nazionale, dà esecuzione alle richieste di indagine sui beni, di perquisizione, congelamento e sequestro delle cose pertinenti al reato.

2. La Parte richiesta fornisce alla Parte richiedente le informazioni relative all’esecuzione della richiesta di cui al paragrafo 1 del presente articolo.

3. Fatti salvi i diritti dei terzi in buona fede e la possibilità di riconsegna di detti beni al legittimo proprietario, la Parte richiesta, su domanda della Parte richiedente, può mettere a disposizione di quest’ultima le cose oggetto di sequestro in conformità della propria legislazione nazionale. Se la consegna di dette cose è sottoposta a condizione dalla Parte richiesta la Parte richiedente deve rispettare detta condizione.

Art. 14.

Accertamenti bancari

1. La Parte richiesta, su domanda della Parte richiedente, accerta prontamente se una determinata persona fi sica o giuridica indagata o imputata è titolare di uno o più conti bancari presso le banche ubicate nel suo territorio. La Parte richiesta comunica senza indugio alla Parte richiedente l’esito degli accertamenti effettuati.

2. L’assistenza non può essere rifi utata, a norma del presente articolo, per motivi di segreto bancario.

Art. 15.

Sequestro dei proventi e delle cose pertinenti al reato. Confi sca.

1. La Parte richiesta, su domanda della Parte richiedente, esegue gli accertamen-ti e le indagini richiesti per provare se nel suo territorio siano presenti proventi direati o cose pertinenti al reato e comunica alla Parte richiedente i risultati delle indagini. Nel formulare la richiesta, la Parte richiedente comunica alla Parte richiesta le ragioni che la inducono a ritenere che nel territorio di quest’ultima possano trovarsi proventi o cose pertinenti al reato.

2. Una volta rintracciati i presunti proventi o cose pertinenti al reato ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo, la Parte richiesta, su domanda della Parte richiedente, adotta le misure previste dalla sua legislazione nazionale al fi ne di congelare, sequestrare e confi scare i proventi e le cose pertinenti al reato.

3. Su domanda della Parte richiedente la Parte richiesta, nel rispetto delle condizioni concordate tra le Parti, tra-sferisce alla Parte richiedente, in tutto o in parte, i proventi e le cose pertinenti al reato ovvero le somme conseguite mediante la vendita di tali beni.

4. Nell’applicare il presente articolo saranno comunque rispettati i diritti della Parte richiesta e dei terzi su tali proventi e cose pertinenti al reato.

Art. 16.

Scambio di informazioni sui procedimenti penali

La Parte richiesta trasmette alla Parte richiedente, ai fi ni del procedimento penale nel quale è formulata la richie-sta, le informazioni sui procedimenti penali, sui precedenti penali e le condanne infl itte nel proprio Paese nei confronti di cittadini della Parte richiedente.

Art. 17.

Scambio di informazioni sulla legislazione

Le Parti, su richiesta, si scambiano informazioni sulle leggi in vigore, o che erano in vigore, e sulle procedure giudiziarie in uso nei loro rispettivi Paesi relativamente all’applicazione del presente Trattato.

Art. 18.

Esclusione della legalizzazione

La trasmissione dei documenti ai sensi del presente Trattato non richiede alcuna forma di legalizzazione.

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Art. 19.

Spese

1. La Parte richiesta sostiene i costi per l’esecuzione della rogatoria. Tuttavia sono a carico della Parte richiedente: (a) le spese di viaggio e di soggiorno nella Parte richiesta per le persone di cui all’articolo 8 paragrafo 5; (b) le indennità e le spese di viaggio e di soggiorno nella Parte richiedente per le persone di cui all’articolo 10; (c) le spese relative all’esecuzione della richiesta di cui all’articolo 11; (d) le spese e gli onorari spettanti ai periti; (e) le spese e gli onorari per la traduzione e l’interpretariato; (f) le spese di custodia e di consegna del bene sequestrato.

2. Se risulta chiaro che l’esecuzione della richiesta comporta spese di natura straordinaria, le Parti si consultano allo scopo di concordare le condizioni alle quali la richiesta stessa deve avere esecuzione e i criteri di suddivisione dei costi.

Art. 20.

Altre basi per la cooperazione

Il presente Trattato non impedisce alle Parti di concedersi reciproca assistenza conformemente ad altri accordi internazionali applicabili o alla legislazione nazionale.

Art. 21.

Risoluzione delle controversie

Qualsiasi controversia dovuta all’interpretazione e all’applicazione del presente Trattato sarà risolta mediante consultazione tra le Autorità centrali.

Qualora esse non raggiungano un accordo, sarà risolta mediante consultazione per via diplomatica.

Art. 22.

Entrata in vigore e cessazione

1. Il presente Trattato è soggetto a ratifi ca. Gli strumenti di ratifi ca saranno scambiati a Roma. 2. Il presente Trattato entra in vigore il trentesimo giorno dalla data dello scambio degli strumenti di ratifi ca. 3. Ciascuna Parte ha facoltà di recedere dal presente Trattato in qualsiasi momento dandone comunicazione scrit-

ta all’altra Parte per via diplomatica. La cessazione avrà effetto il centoottantesimo giorno successivo alla data della comunicazione.

4. Il presente Trattato si applica a qualsiasi richiesta presentata dopo la sua entrata in vigore, anche qualora gli atti o le Missioni siano stati commessi prima dell’entrata in vigore del presente Trattato.

In fede di ciò, i sottoscritti, all’uopo debitamente autorizzati dai rispettivi Governi, hanno fi rmato il presente Trattato.

Fatto a Roma il giorno 7 del mese ottobre dell’anno 2010 in duplice esemplare nelle lingue italiana, cinese ed inglese, tutti i testi ugualmente autentici. In caso di divergenza di interpretazione prevarrà il testo in lingua inglese.

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LAVORI PREPARATORI

Senato della Repubblica (atto n. 1332):

Presentato dal Ministro degli affari esteri Emma Bonino e dal Ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri (Governo Letta-I) il 21 febbraio 2014. Assegnato alla 3 a Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione), in sede referente, il 21 marzo 2014 con pareri delle commissioni 1 a

(Aff. costituzionali), 2 a (Giustizia), 4 a (Difesa), 5 a (Bilancio), 6 a (Finanze). Esaminato dalla 3 a Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione), in sede referente, 1° aprile 2014 e 25 giugno 2014. Esaminato in Aula e approvato il 2 luglio 2014.

Camera dei deputati (atto n. 2511):

Assegnato alla III Commissione permanente (Affari esteri e comunitari), in sede referente, l’8 luglio 2014 con pareri delle commissioni I (Aff. costituzionali), II (Giustizia), V (Bilancio), VI (Finanze).

Esaminato dalla III Commissione permanente (Affari esteri e comunitari), in sede referente, l’8 gennaio 2015 e 25 febbraio 2015. Esaminato in Aula il 21 aprile 2015 ed approvato il 22 aprile 2015.

15G00077

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

4 maggio 2015 .

Scioglimento del consiglio comunale di Proceno.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nelle consultazioni elettorali del 15 e 16 maggio 2011 sono stati rinnovati gli organi elettivi del comune di Proceno (Viterbo);

Considerato altresì che, in data 2 aprile 2015, il sindaco è deceduto;

Ritenuto, pertanto, che, ai sensi dell’art. 53, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;

Visto l’art. 141, ccomma 1, lett. b) , n. 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Sulla proposta del Ministro dell’interno, la cui rela-zione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:

Il consiglio comunale di Proceno (Viterbo) è sciolto.

Dato a Roma, addì 4 maggio 2015

MATTARELLA

ALFANO, Ministro dell’interno

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ALLEGATO

Al Presidente della Repubblica

Il consiglio comunale di Proceno (Viterbo) è stato rinnovato a se-guito delle consultazioni elettorali del 15 e 16 maggio 2011, con con-testuale elezione del sindaco nella persona del signor Giovan Franco Pezzola.

Il citato amministratore, in data 2 aprile 2015, è deceduto. Si è confi gurata, pertanto, una delle fattispecie previste dall’art. 53,

comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in base al quale il decesso del sindaco costituisce persupposto per lo scioglimento del consiglio comunale.

Per quanto esposto si ritiene che, ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano gli estremi per far luogo al presupposto scioglimento.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di decre-to con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Proceno (Viterbo).

Roma, 27 aprile 2015

Il Ministro dell’interno: ALFANO

15A03641

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015 .

Scioglimento del consiglio comunale di Nettuno e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Considerato che nelle consultazioni elettorali del 26 e 27 maggio 2013 sono stati rinnovati gli organi elettivi del comune di Nettuno (Roma);

Viste le dimissioni rassegnate, da sedici consiglieri su ventiquattro assegnati al comune, a seguito delle quali non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;

Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;

Visto l’art. 141, comma 1, lett. b) , n. 3, del decreto le-gislativo 18 agosto 2000, n. 267;

Sulla proposta del Ministro dell’interno, la cui rela-zione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:

Art. 1.

Il consiglio comunale di Nettuno (Roma) è sciolto.

Art. 2.

La dottoressa Raffaela Moscarella è nominata commis-sario straordinario per la provvisoria gestione del comu-ne suddetto fi no all’insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.

Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettan-ti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.

Dato a Roma, addì 4 maggio 2015

MATTARELLA

ALFANO, Ministro dell’interno

ALLEGATO

Al Presidente della Repubblica

Nel consiglio comunale di Nettuno (Roma), rinnovato nelle con-sultazioni elettorali del 26 e 27 maggio 2013 e composto dal sindaco e da ventiquattro consiglieri, si è venuta a determinare una grave situa-zione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da sedici componenti del corpo consiliare, con atti separati acquisiti al protocollo dell’ente in data 3 aprile 2015.

Le citate dimissioni, che sono state presentate per il tramite di due consiglieri dimissionari, all’uopo delegati con atti autenticati, han-no determinato l’ipotesi dissolutoria dell’organo elettivo disciplinata dall’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Pertanto, il prefetto di Roma ha proposto lo scioglimento del con-siglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedi-mento del 3 aprile 2015, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune.

Considerato che nel suddetto ente non può essere assicurato il nor-male funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l’integrità strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell’organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di de-creto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Nettuno (Roma) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona della dottoressa Raffaela Moscarella.

Roma, 27 aprile 2015

Il Ministro dell’interno: ALFANO

15A03657

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015 .

Sostituzione del commissario straordinario per la gestio-ne del comune di Porto Cesareo.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto il proprio decreto, in data 23 febbraio 2015, con il quale, ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono stati disposti lo scioglimento del consiglio comunale di Porto Cesareo (Lecce) e la nomina di un commissario straordi-nario per la provvisoria gestione dell’ente nella persona della dottoressa Monica Perna;

Considerato che la dottoressa Monica Perna non può proseguire nell’incarico e che, pertanto, si rende necessa-rio provvedere alla sua sostituzione;

Sulla proposta del Ministro dell’interno;

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Decreta:

Il dottor Claudio Sergi è nominato commissario straor-dinario per la gestione del comune di Porto Cesareo (Lec-ce) in sostituzione della dottoressa Monica Perna, con gli stessi poteri conferiti a quest’ultima.

Dato a Roma, addì 4 maggio 2015

MATTARELLA

ALFANO, Ministro dell’interno

ALLEGATO

Al Presidente della Repubblica

Con d.P.R. in data 23 febbraio 2015, il consiglio comunale di Porto Cesareo (Lecce) è stato sciolto ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b) , n. 4 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con la contestuale nomina di un commissario straordinario nella persona della dottoressa Monica Perna.

Considerato che la dottoressa Monica Perna, destinata a svolge-re le funzioni di Capo di Gabinetto presso la Prefettura di Latina, non può proseguire nell’incarico, si rende necessario provvedere alla sua sostituzione.

Sottopongo, pertanto, alla fi rma della S.V. l’unito schema di de-creto con il quale si provvede alla sostituzione, nell’incarico di com-missario straordinario presso il comune di Porto Cesareo (Lecce), della dottoressa Monica Perna con il dottor Claudio Sergi.

Roma, 27 aprile 2015

Il Ministro dell’interno: ALFANO

15A03658

DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 7 maggio 2015 .

Proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli ec-cezionali eventi meteorologici che nei giorni 19 e 20 settem-bre 2014 hanno colpito il territorio delle province di Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato.

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI NELLA RIUNIONE DEL 29 APRILE 2015

Visto l’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modifi cazioni;

Visto l’art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, con-vertito, con modifi cazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;

Visto il decreto-legge del 15 maggio 2012, n. 59, con-vertito, con modifi cazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100, recante: «Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile»;

Visto l’art. 10 del decreto-legge del 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 15 otto-bre 2013, n. 119;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 23 otto-bre 2014, con la quale è stato dichiarato, per centottanta giorni, lo stato di emergenza in conseguenza degli ecce-zionali eventi meteorologici che nei giorni 19 e 20 set-tembre 2014 hanno colpito il territorio delle province di Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato;

Considerato che la dichiarazione dello stato di emer-genza è stata adottata per fronteggiare situazioni che per intensità ed estensione richiedono l’utilizzo di mezzi e poteri straordinari;

Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 201 dell’11 novembre 2014, re-cante: «Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che nei giorni 19 e 20 settembre 2014 hanno colpito il territorio delle province di Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato»;

Vista la nota della regione Toscana del 14 aprile 2015 con la quale è stata richiesta la proroga dello stato di emergenza in rassegna;

Vista la nota del Dipartimento della protezione civile del 21 aprile 2015, prot. n. CG/0020404;

Considerato che gli interventi predisposti sono tutto-ra in corso e che, quindi, l’emergenza non può ritenersi conclusa;

Ritenuto che la predetta situazione emergenziale per-siste e che pertanto ricorrono, nella fattispecie, i presup-posti previsti dall’art. 5, comma 1 -bis , della citata legge 24 febbraio 1992, n. 225, per la proroga dello stato di emergenza;

Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;

Delibera:

In considerazione di quanto esposto in premessa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1 -bis , della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modifi che ed in-tegrazioni, è prorogato, per centottanta giorni, lo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi me-teorologici che nei giorni 19 e 20 settembre 2014 hanno colpito il territorio delle province di Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato.

La presente delibera verrà pubblicata nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 7 maggio 2015

Il Presidente: RENZI

15A03644

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ

CULTURALI E DEL TURISMO

DECRETO 7 aprile 2015 .

Sospensione dell’effi cacia del decreto 8 febbraio 2013, re-cante le modalità tecniche per l’erogazione e il monitoraggio dei contributi percentuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cinematografi che.

IL MINISTRO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO

Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, e successive modifi cazioni, di riforma della disciplina in materia di attività cinematografi che;

Visto il decreto ministeriale 8 febbraio 2013, con il quale, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 10 del citato decreto legislativo, vengono stabilite le modalità tecniche per l’erogazione e il monitoraggio dei contribu-ti percentuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cinematografi che;

Considerato che, sulla base del citato decreto mini-steriale e dei precedenti decreti ministeriali attuativi dell’art. 10 del predetto decreto legislativo n. 28 del 2004, è maturata una rilevantissima quantità di contributi per-centuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cine-matografi che, dovuti ai soggetti interessati, che, per l’im-possibilità di essere soddisfatta a causa della riduzione delle risorse disponibili, ha dato luogo ad una equivalente posizione debitoria, altrettanto rilevante, dell’Ammini-strazione nei confronti dei soggetti medesimi;

Considerato che la legge 23 dicembre 2014, n. 191 (legge di bilancio) Tabella n. 13 «Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo», allo scopo di porre rimedio alla situazione descritta, ha previsto, con l’istitu-zione dell’apposito capitolo 8576, la destinazione, negli anni 2015, 2016 e 2017, di un’idonea quantità di somme per l’estinzione dei debiti pregressi al 31 dicembre 2013 relativamente ai contributi percentuali sugli incassi rea-lizzati in sala dalle opere cinematografi che;

Rilevata la necessità di effettuare un intervento nor-mativo, consistente nella sostituzione del citato decreto ministeriale 8 febbraio 2013, fi nalizzato, tra l’altro, a ri-visitare completamente i criteri e le modalità del sostegno statale alle attività cinematografi che, compresa l’eventua-le ulteriore corresponsione di contributi percentuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cinematografi che, tenuto conto anche della coesistenza di altre tipologie di incentivo aventi gli stessi obiettivi sottesi a detta corre-sponsione, e ciò anche allo scopo di evitare la ripropo-

sizione, per l’Amministrazione e per l’erario pubblico, di situazioni debitorie analoghe a quella che ha richiesto l’intervento legislativo di cui al «Considerato» che imme-diatamente precede;

Rilevata la necessità, nelle more dell’intervento nor-mativo di sostituzione del decreto ministeriale 8 febbraio 2013, di porre termine all’operatività di quest’ultimo per la parte relativa alla concessione di contributi percentuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cinematografi -che, in modo da evitare che si dia luogo alla produzione di un’ulteriore quantità di debiti non soddisfacibili dall’Am-ministrazione, con ciò prefi gurando un ineludibile nuovo intervento di ripianamento, simile a quello di cui alla ci-tata legge n. 191 del 2014;

Decreta:

Art. 1.

1. Per l’esercizio fi nanziario 2015 è sospesa l’effi ca-cia del decreto ministeriale 8 febbraio 2013, recante le modalità tecniche per l’erogazione e il monitoraggio dei contributi percentuali sugli incassi realizzati in sala dalle opere cinematografi che.

2. Con successivo decreto, adottato d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Re-gioni e le province autonome, saranno stabiliti, a valere dall’esercizio fi nanziario 2015, nuovi criteri di concessio-ne e modalità di erogazione dei contributi di cui al com-ma 1, sostitutivi degli specifi ci criteri e modalità previsti dal citato decreto ministeriale 8 febbraio 2013.

Il presente decreto sarà sottoposto ai competenti organi di controllo e sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale .

Roma, 7 aprile 2015

Il Ministro: FRANCESCHINI

Registrato alla Corte dei conti il 29 aprile 2015Uffi cio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e politiche sociali, Reg.ne Prev. n. 1756

15A03630

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

MINISTERO DELL’ECONOMIAE DELLE FINANZE

DECRETO 15 aprile 2015 .

Attuazione dell’articolo 16, comma 2, del decreto-legge n. 95 del 2012 e dell’intesa in Conferenza Stato – Regioni del 26 febbraio 2015 – Anno 2015.

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, re-cante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”;

Visto in particolare, l’art. 16, comma 2, che prevede che con decreto del Ministero dell’economia e delle fi -nanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono individuate le risorse a qualunque tito-lo dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario, in-cluse le risorse destinate alla programmazione regionale del Fondo per le aree sottoutilizzate (attuale Fondo per lo sviluppo e la coesione), ed escluse quelle destinate al fi nanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale e del trasporto pubblico locale, che vengono ridotte, per l’importo complessivo di 1.000 milioni di euro per cia-scuno degli anni 2013 e 2014 e 1.050 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, per ciascuna regione in misura proporzionale agli importi stabiliti per i medesimi anni in termini di rideterminazione degli obiettivi del patto di stabilità interno. La predetta riduzione è effettuata prio-ritariamente sulle risorse diverse da quelle destinate alla programmazione regionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione. In caso di insuffi cienza delle predette risorse le regioni sono tenute a versare all’entrata del bilancio dello Stato le somme residue;

Vista l’Intesa sancita nella seduta della Conferenza Stato – Regioni del 26 febbraio 2015 con cui, tra l’altro, è stato defi nito, per l’anno 2015, il riparto del concorso fi nanziario delle regioni a Statuto ordinario in termini di riduzioni delle risorse a qualunque titolo dovute dal-lo Stato alle regioni medesime, ai sensi del citato art. 16, comma 2, per 1.050 milioni di euro sulla base della tabel-la trasmessa dalle regioni, prevedendo la riduzione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione;

Considerata la necessità di predisporre un decreto del Ministero dell’economia e delle fi nanze che, ai sensi del ripetuto art. 16, comma 2, disponga il riparto del concor-so fi nanziario agli obiettivi di fi nanza pubblica delle re-gioni a statuto ordinario per l’anno 2015 e che individui le risorse loro spettanti da assoggettare a riduzione per il medesimo anno, come stabilito nella citata intesa in Con-ferenza Stato – Regioni;

Acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni nel-la seduta del 25 marzo 2015;

Decreta:

Articolo unico

Determinazione del concorso fi nanziario di ciascuna regione per l’anno 2015 e individuazione delle risorse da assoggettare a riduzione

1. Per l’anno 2015, il concorso fi nanziario di ciascuna regione a statuto ordinario in termini di riduzioni delle risorse a qualunque titolo dovute dallo Stato alle regioni medesime, ai sensi dell’art. 16, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, per un ammontare complessi-vamente pari a 1.050 milioni di euro, è determinato sulla base degli importi di cui alla tabella 1, facente parte inte-grante del presente decreto.

2. Per l’anno 2015, sono ridotte, per un ammontare complessivamente pari a 1.050 milioni di euro, le risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione, di cui all’art. 4 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88.

3. Le regioni che non abbiano suffi ciente capienza ai fi ni della riduzione del Fondo per lo sviluppo e coesione per 1.050 milioni di euro indicano entro il 30 giugno 2015 ulteriori risorse da ridurre. Qualora le regioni non prov-vedano entro tale termine, il Ministero dell’economia e delle fi nanze è autorizzato a procedere alla riduzione in via lineare dei trasferimenti e, ove incapienti, delle risorse a qualunque titolo dovute dallo Stato alle regioni, esclu-se quelle destinate al fi nanziamento del servizio sanitario nazionale.

4. Il Ministro dell’economia e delle fi nanze provvede, con propri decreti, alle occorrenti variazioni di bilancio.

5. Il presente decreto è trasmesso agli Organi di con-trollo per le verifi che di competenza ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 15 aprile 2015

Il Ragioniere generale dello Stato: FRANCO

Registrato alla Corte dei conti l’8 maggio 2015Uffi cio controllo atti Ministero economia e fi nanze, Reg.ne Prev. n. 1334

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

ALLEGATO

Tabella 1

Riduzioni di risorse erariali ai sensi dell'articolo 16, comma 2, del decreto legge n. 95 del 2012

per l’anno 2015 a carico del fondo per lo sviluppo e la coesione (dati in euro )

REGIONI DL 95/2012

ABRUZZO 30.660.000,00 BASILICATA 20.580.000,00 CALABRIA 50.925.000,00 CAMPANIA 117.810.000,00 EMILIA R. 87.150.000,00 LAZIO 133.980.000,00 LIGURIA 32.550.000,00 LOMBARDIA 186.060.000,00 MARCHE 32.760.000,00 MOLISE 10.710.000,00 PIEMONTE 91.665.000,00 PUGLIA 84.630.000,00 TOSCANA 78.435.000,00 UMBRIA 22.680.000,00 VENETO 69.405.000,00 TOTALE 1.050.000.000,00

15A03675

DECRETO 11 maggio 2015 .

Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro poliennali 0,25%, con godimento 15 aprile 2015 e scadenza 15 maggio 2018, terza e quarta tranche.

IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 di-cembre 2003, n. 398, recante il testo unico delle dispo-sizioni legislative e regolamentari in materia di debito pubblico, e in particolare l’art. 3, ove si prevede che il Ministro dell’economia e delle fi nanze è autorizzato, in ogni anno fi nanziario, ad emanare decreti cornice che consentano al Tesoro, fra l’altro, di effettuare operazioni

di indebitamento sul mercato interno o estero nelle forme di prodotti e strumenti fi nanziari a breve, medio e lungo termine, indicandone l’ammontare nominale, il tasso di interesse o i criteri per la sua determinazione, la durata, l’importo minimo sottoscrivibile, il sistema di colloca-mento ed ogni altra caratteristica e modalità;

Visto il decreto ministeriale n. 97587 del 23 dicembre 2014, emanato in attuazione dell’art. 3 del citato decre-to del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, ove si defi niscono per l’anno fi nanziario 2015 gli obiettivi, i limiti e le modalità cui il Dipartimento del Tesoro dovrà attenersi nell’effettuare le operazioni fi nanziarie di cui al medesimo articolo prevedendo che le operazioni stesse vengano disposte dal Direttore Generale del Tesoro o,

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

per sua delega, dal Direttore della Direzione Seconda del Dipartimento medesimo e che, in caso di assenza o impe-dimento di quest’ultimo, le operazioni predette possano essere disposte dal medesimo Direttore gtenerale del Te-soro, anche in presenza di delega continuativa;

Vista la determinazione n. 100215 del 20 dicembre 2012, con la quale il Direttore generale del Tesoro ha de-legato il Direttore della Direzione Seconda del Diparti-mento del Tesoro a fi rmare i decreti e gli atti relativi alle operazioni suddette;

Visto il decreto n. 44223 del 5 giugno 2013, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 133 dell’8 giugno 2013, con il quale sono state stabilite in maniera continuativa le caratteristiche e la modalità di emissione dei titoli di Stato a medio e lungo termine, da emettersi tramite asta;

Visto il decreto ministeriale n. 43044 del 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubbli-ca italiana n. 111 del 13 maggio 2004, recante disposizio-ni in caso di ritardo nel regolamento delle operazioni di emissione, concambio e riacquisto di titoli di Stato;

Visto il decreto ministeriale n. 96718 del 7 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubbli-ca italiana n. 293 del 17 dicembre 2012, recante dispo-sizioni per le operazioni di separazione, negoziazione e ricostituzione delle componenti cedolari, della compo-nente indicizzata all’infl azione e del valore nominale di rimborso dei titoli di Stato;

Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 191, recante l’ap-provazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno fi nanziario 2015, ed in particolare il terzo comma dell’art. 2, con cui si è stabilito il limite massimo di emis-sione dei prestiti pubblici per l’anno stesso;

Considerato che l’importo delle emissioni disposte a tutto l’8 maggio 2015 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti pubblici già effettuati, a 74.652 milioni di euro;

Visto il proprio decreto in data 9 aprile 2015, con il quale è stata disposta l’emissione delle prime due tranche dei buoni del Tesoro poliennali 0,25%, con godimento 15 aprile 2015 e scadenza 15 maggio 2018;

Ritenuto opportuno, in relazione alle condizioni di mercato, disporre l’emissione di una terza tranche dei predetti buoni del Tesoro poliennali;

Decreta:

Art. 1.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398 nonché del decreto ministeriale del 23 dicembre 2014, entrambi citati nelle premesse, è disposta l’emissione di una terza tranche dei buoni del Tesoro poliennali 0,25%, con godimento 15 aprile 2015 e scadenza 15 maggio 2018. L’emissione della predetta tranche viene disposta per un ammontare nominale compreso fra un importo mi-nimo di 2.500 milioni di euro e un importo massimo di 3.000 milioni di euro.

I buoni fruttano l’interesse annuo lordo dello 0,25%, pagabile in due semestralità posticipate, il 15 novembre ed il 15 maggio di ogni anno di durata del prestito.

La prima cedola dei buoni emessi con il presente de-creto, non verrà corrisposta dal momento che, alla data di regolamento dei titoli, sarà già scaduta.

Le caratteristiche e le modalità di emissione dei pre-detti titoli sono quelle defi nite nel decreto n. 44223 del 5 giugno 2013, citato nelle premesse, che qui si intende interamente richiamato ed a cui si rinvia per quanto non espressamente disposto dal presente decreto.

Art. 2. Le offerte degli operatori relative alla tranche di cui

all’art. 1 del presente decreto dovranno pervenire entro le ore 11 del giorno 13 maggio 2015, con l’osservanza delle modalità indicate negli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 del citato decreto del 5 giugno 2013.

La provvigione di collocamento, prevista dall’art. 6 del citato decreto del 5 giugno 2013, verrà corrisposta nella misura dello 0,15% del capitale nominale sottoscritto.

Art. 3. Non appena ultimate le operazioni di assegnazione di

cui al precedente articolo, avrà inizio il collocamento del-la quarta tranche dei titoli stessi, con l’osservanza delle modalità indicate negli articoli 10, 11, 12 e 13 del citato decreto del 5 giugno 2013.

Gli “specialisti” potranno partecipare al collocamento supplementare inoltrando le domande di sottoscrizione fi no alle ore 15,30 del giorno 14 maggio 2015.

Art. 4. Il regolamento dei buoni sottoscritti in asta e nel collo-

camento supplementare sarà effettuato dagli operatori as-segnatari il 15 maggio 2015, al prezzo di aggiudicazione. A tal fi ne, la Banca d’Italia provvederà ad inserire le rela-tive partite nel servizio di compensazione e liquidazione “EXPRESS II” con valuta pari al giorno di regolamento.

In caso di ritardo nel regolamento dei titoli di cui al presente decreto, troveranno applicazione le disposizio-ni del decreto ministeriale del 5 maggio 2004, citato nelle premesse.

Art. 5. Il 15 maggio 2015 la Banca d’Italia provvederà a versa-

re, presso la Sezione di Roma della Tesoreria Provinciale dello Stato, il netto ricavo dei buoni assegnati al prezzo di aggiudicazione d’asta.

La predetta Sezione di Tesoreria rilascerà quietanza di entrata al bilancio dello Stato, con imputazione al Capo X, capitolo 5100, art. 3 (unità di voto parlamentare 4.1.1) per l’importo relativo al netto ricavo dell’emissione.

Art. 6. Gli oneri per interessi relativi all’anno fi nanziario 2015

faranno carico al capitolo 2214 (unità di voto parlamenta-re 26.1) dello stato di previsione della spesa del Ministe-ro dell’economia e delle fi nanze, per l’anno stesso, ed a quelli corrispondenti, per gli anni successivi.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

L’onere per il rimborso del capitale relativo all’anno fi nanziario 2018 farà carico al capitolo che verrà iscrit-to nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle fi nanze per l’anno stesso, corri-spondente al capitolo 9502 (unità di voto parlamentare 26.2) dello stato di previsione per l’anno in corso.

L’ammontare della provvigione di collocamento, pre-vista dall’art. 2 del presente decreto, sarà scritturato dalle Sezioni di Tesoreria fra i “pagamenti da regolare” e farà carico al capitolo 2247 (unità di voto parlamentare 26.1; codice gestionale 109) dello stato di previsione della spe-sa del Ministero dell’economia e delle fi nanze per l’anno fi nanziario 2015.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Roma, 11 maggio 2015

p. Il direttore generale del Tesoro: CANNATA

15A03678

DECRETO 11 maggio 2015 .

Riapertura delle operazioni di sottoscrizione dei buoni del Tesoro poliennali 3,25%, con godimento 1° settembre 2014 e scadenza 1° settembre 2046, quarta e quinta tranche.

IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 di-cembre 2003, n. 398, recante il testo unico delle dispo-sizioni legislative e regolamentari in materia di debito pubblico, e in particolare l’art. 3, ove si prevede che il Ministro dell’economia e delle fi nanze è autorizzato, in ogni anno fi nanziario, ad emanare decreti cornice che consentano al Tesoro, fra l’altro, di effettuare operazioni di indebitamento sul mercato interno o estero nelle forme di prodotti e strumenti fi nanziari a breve, medio e lungo termine, indicandone l’ammontare nominale, il tasso di interesse o i criteri per la sua determinazione, la durata, l’importo minimo sottoscrivibile, il sistema di colloca-mento ed ogni altra caratteristica e modalità;

Visto il decreto ministeriale n. 97587 del 23 dicembre 2014, emanato in attuazione dell’art. 3 del citato decre-to del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003, ove si defi niscono per l’anno fi nanziario 2015 gli obiettivi, i limiti e le modalità cui il Dipartimento del Tesoro dovrà attenersi nell’effettuare le operazioni fi nanziarie di cui al medesimo articolo prevedendo che le operazioni stesse vengano disposte dal direttore generale del Tesoro o, per sua delega, dal direttore della Direzione seconda del Di-partimento medesimo e che, in caso di assenza o impedi-mento di quest’ultimo, le operazioni predette possano es-sere disposte dal medesimo direttore generale del Tesoro, anche in presenza di delega continuativa;

Vista la determinazione n. 100215 del 20 dicembre 2012, con la quale il direttore generale del Tesoro ha dele-gato il direttore della Direzione seconda del Dipartimento del Tesoro a fi rmare i decreti e gli atti relativi alle opera-zioni suddette;

Visto il decreto n. 44223 del 5 giugno 2013, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana n. 133 dell’8 giugno 2013, con il quale sono state stabilite in maniera continuativa le caratteristiche e la modalità di emissione dei titoli di Stato a medio e lungo termine, da emettersi tramite asta;

Visto il decreto ministeriale n. 43044 del 5 maggio 2004, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubbli-ca italiana n. 111 del 13 maggio 2004, recante disposizio-ni in caso di ritardo nel regolamento delle operazioni di emissione, concambio e riacquisto di titoli di Stato;

Visto il decreto ministeriale n. 96718 del 7 dicembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubbli-ca italiana n. 293 del 17 dicembre 2012, recante dispo-sizioni per le operazioni di separazione, negoziazione e ricostituzione delle componenti cedolari, della compo-nente indicizzata all’infl azione e del valore nominale di rimborso dei titoli di Stato;

Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 191, recante l’ap-provazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno fi nanziario 2015, ed in particolare il terzo comma dell’art. 2, con cui si è stabilito il limite massimo di emis-sione dei prestiti pubblici per l’anno stesso;

Considerato che l’importo delle emissioni disposte a tutto l’8 maggio 2015 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti pubblici già effettuati, a 74.652 milioni di euro;

Visti i propri decreti in data 15 gennaio e 10 marzo 2015, con i quali è stata disposta l’emissione delle prime tre tranche dei buoni del Tesoro poliennali 3,25%, con go-dimento 1° settembre 2014 e scadenza 1° settembre 2046;

Ritenuto opportuno, in relazione alle condizioni di mercato, disporre l’emissione di una quarta tranche dei predetti buoni del Tesoro poliennali;

Considerato che in concomitanza con l’emissione della tranche predetta, viene disposta l’emissione della seconda tranche dei buoni del Tesoro poliennali 1,65%, con godi-mento 1° marzo 2015 e scadenza 1° marzo 2032;

Decreta:

Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del decreto del Presi-

dente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398 nonché del decreto ministeriale del 23 dicembre 2014, entrambi citati nelle premesse, è disposta l’emissione di una quar-ta tranche dei buoni del Tesoro poliennali 3,25%, con godimento 1° settembre 2014 e scadenza 1° settembre 2046. I predetti titoli vengono emessi congiuntamente ai BTP con godimento 1° marzo 2015 e scadenza 1° marzo

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

2032, citati nelle premesse, per un ammontare nominale complessivo compreso fra un importo minimo di 1.000 milioni di euro e un importo massimo di 1.500 milioni di euro.

I buoni fruttano l’interesse annuo lordo del 3,25%, pa-gabile in due semestralità posticipate, il 1° marzo ed il 1° settembre di ogni anno di durata del prestito.

La prima cedola dei buoni emessi con il presen-te decreto, essendo pervenuta a scadenza, non verrà corrisposta.

Sui buoni medesimi, come previsto dal citato decreto ministeriale 7 dicembre 2012 pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale n. 293 del 17 dicembre 2012, possono essere ef-fettuate operazioni di «coupon stripping».

Le caratteristiche e le modalità di emissione dei pre-detti titoli sono quelle defi nite nel decreto n. 44223 del 5 giugno 2013, citato nelle premesse, che qui si intende interamente richiamato ed a cui si rinvia per quanto non espressamente disposto dal presente decreto.

Art. 2.

Le offerte degli operatori relative alla tranche di cui all’art. 1 del presente decreto dovranno pervenire entro le ore 11,00 del giorno 13 maggio 2015, con l’osservanza delle modalità indicate negli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 del cita-to decreto del 5 giugno 2013.

La provvigione di collocamento, prevista dall’art. 6 del citato decreto del 5 giugno 2013, verrà corrisposta nella misura dello 0,40% del capitale nominale sottoscritto.

Art. 3.

Non appena ultimate le operazioni di assegnazione di cui al precedente articolo, avrà inizio il collocamento del-la quinta tranche dei titoli stessi, con l’osservanza delle modalità indicate negli articoli 10, 11, 12 e 13 del citato decreto del 5 giugno 2013.

Gli «specialisti» potranno partecipare al collocamento supplementare inoltrando le domande di sottoscrizione fi no alle ore 15,30 del giorno 14 maggio 2015.

Art. 4.

Il regolamento dei buoni sottoscritti in asta e nel col-locamento supplementare sarà effettuato dagli operatori assegnatari il 15 maggio 2015, al prezzo di aggiudica-zione e con corresponsione di dietimi di interesse lordi per 75 giorni. A tal fi ne, la Banca d’Italia provvederà ad inserire le relative partite nel servizio di compensazione e liquidazione «EXPRESS II» con valuta pari al giorno di regolamento.

In caso di ritardo nel regolamento dei titoli di cui al presente decreto, troveranno applicazione le disposizioni del decreto ministeriale del 5 maggio 2004, citato nelle premesse.

Art. 5. Il 15 maggio 2015 la Banca d’Italia provvederà a versa-

re, presso la Sezione di Roma della Tesoreria Provinciale dello Stato, il netto ricavo dei buoni assegnati al prezzo di aggiudicazione d’asta unitamente al rateo di interesse del 3,25% annuo lordo, dovuto allo Stato.

La predetta Sezione di Tesoreria rilascerà, per detti versamenti, separate quietanze di entrata al bilancio dello Stato, con imputazione al Capo X, capitolo 5100, art. 3 (unità di voto parlamentare 4.1.1) per l’importo relativo al netto ricavo dell’emissione ed al capitolo 3240, art. 3 (unità di voto parlamentare 2.1.3) per quello relativo ai dietimi d’interesse lordi dovuti.

Art. 6. Gli oneri per interessi relativi all’anno fi nanziario 2015

faranno carico al capitolo 2214 (unità di voto parlamenta-re 26.1) dello stato di previsione della spesa del Ministe-ro dell’economia e delle fi nanze, per l’anno stesso, ed a quelli corrispondenti, per gli anni successivi.

L’onere per il rimborso del capitale relativo all’anno fi nanziario 2046 farà carico al capitolo che verrà iscrit-to nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle fi nanze per l’anno stesso, corri-spondente al capitolo 9502 (unità di voto parlamentare 26.2) dello stato di previsione per l’anno in corso.

L’ammontare della provvigione di collocamento, pre-vista dall’art. 2 del presente decreto, sarà scritturato dalle Sezioni di Tesoreria fra i «pagamenti da regolare» e farà carico al capitolo 2247 (unità di voto parlamentare 26.1; codice gestionale 109) dello stato di previsione della spe-sa del Ministero dell’economia e delle fi nanze per l’anno fi nanziario 2015.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Roma, 11 maggio 2015

p. il direttore generale del Tesoro: CANNATA

15A03679

DECRETO 13 maggio 2015 .

Date di emissioni, contingente e modalità di cessione delle serie speciali di monete, versione proof e fi or di conio , mille-simo 2015.

IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO

Vista la legge 13 luglio 1966, n. 559, recante: “Nuovo ordinamento dell’Istituto Poligrafi co dello Stato”;

Visto l’art. 1 della legge 18 marzo 1968, n. 309, che prevede la cessione di monete di speciale fabbricazione o scelta ad enti, associazioni e privati italiani o stranieri;

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Vista la legge 20 aprile 1978, n. 154, concernente la costituzione della sezione Zecca nell’ambito dell’Istituto Poligrafi co dello Stato;

Visto il decreto legislativo 21 aprile 1999, n. 116, re-cante: “Riordino dell’Istituto Poligrafi co e Zecca dello Stato ai fi ni della sua trasformazione in società per azioni, a norma degli articoli 11 e 14 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

Vista la deliberazione del C.I.P.E. in data 2 agosto 2002, n. 59, pubblicata nella Gazzetta Uffi ciale n. 244 del 17 ottobre 2002, con la quale l’Istituto Poligrafi co e Zec-ca dello Stato, a decorrere dalla predetta data del 17 otto-bre 2002, è stato trasformato in società per azioni;

Visto il 5° comma dell’articolo n. 87 della legge 27 di-cembre 2002, n. 289 concernente la coniazione e l’emis-sione di monete per collezionisti in euro;

Vista la decisione della Banca Centrale Europea dell’11 dicembre 2014 relativa all’approvazione del volu-me di conio delle monete metalliche per il 2015;

Visto il decreto del Direttore generale del Tesoro n. 7014 del 27 gennaio 2015, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale n. 24 del 27 gennaio 2015, concernente l’emis-sione delle monete d’argento da 5 euro commemorative del “500° Anniversario della nascita di San Filippo Neri (1515-2015)”, in versione fi or di conio e proof da aggiun-gere alle serie speciali di monete millesimo 2015;

Visto il decreto del Direttore generale del Tesoro n. 21100 del 16 marzo 2015, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale n. 70 del 25 marzo 2015, con il quale sono state defi nite le caratteristiche artistiche della faccia nazionale delle monete da 2 euro a circolazione ordinaria, mille-simo 2015, commemorative dell’evento “EXPO Milano 2015”;

Visto il decreto del Direttore generale del Tesoro n. 32964 del 21 aprile 2015, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale n. 96 del 27 aprile 2015, con il quale è stato stabilito il corso legale, il contingente e le modalità di cessione delle monete da 2 euro a circolazione ordinaria, millesimo 2015, commemorative dell’evento “EXPO Mi-lano 2015”;

Ritenuto di dover autorizzare l’emissione delle serie speciali di monete millesimo 2015, fi ssarne il contingente e disciplinarne la prenotazione e la distribuzione;

Decreta:

Art. 1. È autorizzata l’emissione delle serie speciali di monete

millesimo 2015 per collezionisti, confezionate in appositi contenitori, nelle tipologie sottodescritte:

— Serie composta da 9 pezzi nella versione fi or di conio, costituita dalle monete da 1 – 2 – 5 – 10 – 20 e 50 eurocent – 1 e 2 euro ed una moneta da 2 euro commemo-rativa dell’evento “EXPO Milano 2015”;

— Serie composta da 10 pezzi nella versione fi or di conio, costituita dalle monete da 1 – 2 – 5 – 10 – 20 e 50 eurocent – 1 e 2 euro, una moneta da 2 euro commemo-rativa dell’evento “EXPO Milano 2015” ed una moneta d’argento da 5 euro commemorativa del “500° Anniver-sario della nascita di San Filippo Neri (1515-2015)”;

— Serie composta da 10 pezzi nella versione proof, costituita dalle monete da 1 – 2 – 5 – 10 – 20 e 50 euro-cent – 1 e 2 euro, una moneta da 2 euro commemorativa dell’evento “EXPO Milano 2015” ed una moneta d’ar-gento da 5 euro commemorativa del “500° Anniversario della nascita di San Filippo Neri (1515-2015).”

Art. 2.

Le monete d’argento 5 euro commemorative del “500° Anniversario della nascita di San Filippo Neri (1515-2015)” di cui al decreto del Direttore generale del Tesoro n. 7014 del 27 gennaio 2015 hanno corso legale dal 20 maggio 2015.

Art. 3.

Il contingente in valore nominale delle suddette mone-te d’argento da 5 euro commemorative del “500° Anni-versario della nascita di San Filippo Neri (1515-2015)” destinato alle serie speciali millesimo 2015 è stabilito in euro 75.000,00, pari a n. 15.000 pezzi.

Art. 4.

Il numero delle serie speciali di monete per collezio-nisti, millesimo 2015, è determinato in 27.000 pezzi, per un valore nominale complessivo di 233.760,00 euro, così distinto:

— n. 12.000 serie composte da 9 pezzi, nella ver-sione fi or di conio, per un valore nominale di 70.560,00 euro;

— n. 12.000 serie composte da 10 pezzi, nella ver-sione fi or di conio, per un valore nominale di 130.560,00 euro;

— n. 3.000 serie composte da 10 pezzi, nella ver-sione proof, per un valore nominale complessivo di 32.640,00 euro.

Art. 5.

Gli enti, le associazioni, i privati italiani o stranieri possono acquistare le serie speciali di monete millesimo 2015, nei periodi di seguito specifi cati:

— dal 26 giugno 2015 al 28 dicembre 2015, le serie composte da 10 pezzi nella versione fi or di conio;

— dal 20 maggio 2015 al 20 novembre 2015, le serie composte da 9 pezzi nella versione fi or di conio;

— dal 12 novembre 2015 al 12 maggio 2016, le serie composte da 10 pezzi nella versione proof.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Gli enti, le associazioni, i privati italiani o stranieri possono acquistare le Serie sopra descritte con le modali-tà ed alle condizioni di seguito defi nite:

— direttamente presso il punto vendita dell’Istitu-to Poligrafi co e Zecca dello Stato S.p.A. di Via Principe Umberto 4 - Roma, con pagamento in contanti, per un limite massimo, a persona, di euro 1.000,00;

— direttamente presso l’Agenzia di Vendita “Spazio Verdi” di Piazza Giuseppe Verdi 1 - Roma, con pagamen-to in contanti, per un limite massimo, a persona, di euro 1.000,00;

— mediante richiesta d’acquisto trasmessa via fax al n. +39 06 85083710 o via posta all’indirizzo: Istituto Poligrafi co e Zecca dello Stato S.p.A. – Via Salaria 1027 - 00138 Roma o via mail al solo indirizzo [email protected];

— tramite collegamento internet con il sito www.ipzs.it e compilazione dei moduli riservati alla vendita on line.

Il pagamento delle monete ordinate deve essere effet-tuato anticipatamente, ad eccezione delle Pubbliche Am-ministrazioni che pagheranno a 60 (sessanta) giorni data fattura con bonifi co bancario:

— mediante bonifi co bancario sul conto corrente numero 11000/49 presso la Banca Popolare di Sondrio – Roma – Agenzia n. 11, intestato a: Istituto Poligrafi co e Zec-ca dello Stato S.p.A., Codice IBAN IT 20 X 05696 03200 000011000X49; dall’estero: CODE SWIFT POSO IT 22;

— a mezzo bollettino di conto corrente postale n. 59231001 intestato a: Istituto Poligrafi co e Zecca dello Stato S.p.A. – Emissioni Numismatiche.

Le serie nella versione fi or di conio possono essere ce-dute per un quantitativo massimo di 2.000 per ogni acqui-rente, applicando lo sconto del 2% per ordini superiori a 500 serie, con opzione per altre 2.000.

Le serie nella versione proof possono essere cedute per un quantitativo massimo di 700 per ogni acquirente, ap-plicando lo sconto del 2% per ordini superiori a 300 serie, con opzione per ulteriori 500.

L’opzione verrà concessa con equa ripartizione, sulla base dell’eventuale disponibilità residua, al termine del periodo utile per l’acquisto.

I prezzi di vendita al pubblico, IVA inclusa, per acquisti unitari, sono pertanto così distinti:

Serie composta da 9 pezzi nella versione fi or di conio da 1 a 500 serie, euro 24,00 da 501 a 2.000, serie euro 23,52

Serie composta da 10 pezzi nella versione fi or di conio da 1 a 500 serie, euro 54,00 da 501 a 2.000 serie, euro 52,92

Serie composta da 10 pezzi nella versione proof da 1 a 300 serie, euro 115,00 da 301 a 700 serie, euro 112,70

Gli aventi diritto allo sconto devono dichiarare, sulla richiesta, il numero di partita IVA per attività commerciali di prodotti numismatici.

Le monete richieste saranno assegnate in funzione del-la data dell’effettivo pagamento.

La spedizione delle monete, da parte dell’Istituto Poli-grafi co e Zecca dello Stato S.p.A., sarà effettuata al rice-vimento dei documenti bancari o postali, attestanti l’av-venuto pagamento, nei quali dovranno essere specifi cati i dati personali del richiedente e, nel caso, il codice cliente.

Le spese di spedizione sono a carico del destinatario. L’eventuale consegna delle monete presso i punti ven-

dita IPZS di via Principe Umberto 4 e Agenzia Vendi-ta “Spazio Verdi”, piazza G. Verdi 1- Roma deve essere concordata con l’Istituto Poligrafi co e Zecca dello Stato S.p.A. e richiesta nell’ordine di acquisto.

Art. 6. La Cassa Speciale è autorizzata a consegnare, a titolo

di “cauta custodia”, i quantitativi di serie richiesti all’Isti-tuto Poligrafi co e Zecca dello Stato S.p.A. per consentir-ne la vendita.

Con successivo provvedimento saranno stabiliti i ter-mini e le modalità di versamento dei ricavi netti che l’Isti-tuto medesimo dovrà versare a questo Ministero a fronte della cessione delle serie in questione.

Art. 7. L’Istituto Poligrafi co e Zecca dello Stato S.p.A. è tenu-

to a consegnare, al Ministero dell’economia e delle fi nan-ze, due confezioni di ogni versione delle suddette serie da utilizzare per documentazione e partecipazione a mostre e convegni.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Roma, 13 maggio 2015

Il direttore generale: LA VIA

15A03796

MINISTERO DELLA SALUTE

DECRETO 4 maggio 2015 .

Riconoscimento dell’acqua minerale «Serrasanta», in co-mune di Gualdo Tadino, al fi ne dell’imbottigliamento e della vendita.

IL DIRETTORE GENERALEDELLA PREVENZIONE SANITARIA

Vista la domanda in data 16 gennaio 2015 con la quale la Società Rocchetta S.p.A., con sede in Roma, Via Save-rio Mercadante 32, ha chiesto il riconoscimento dell’ac-

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

qua minerale naturale denominata “Serrasanta” che sgorga dall’omonima sorgente nell’ambito della conces-sione mineraria Rocchetta sita nel territorio del comune di Gualdo Tadino (Perugia) al fi ne dell’imbottigliamento e della vendita;

Esaminata la documentazione prodotta;

Visto il decreto del Capo del Governo 7 novembre 1939, n. 1858;

Visto il decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, di attuazione della direttiva 2009/54/CE sulla utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali;

Visto il decreto interministeriale Salute - Attività pro-duttive 11 settembre 2003;

Visto il decreto ministeriale 10 febbraio 2015;

Visto il parere della III Sezione del Consiglio superiore di sanità espresso nella seduta del 14 aprile 2015,

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

Decreta:

Art. 1.

1) È riconosciuta come acqua minerale naturale, ai sen-si dell’art. 2 del decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, l’acqua denominata “Serrasanta” che sgorga dall’omo-nima sorgente nell’ambito della concessione mineraria Rocchetta sita nel territorio del comune di Gualdo Tadino (Perugia).

2) Ai sensi dell’art. 12 del decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, sulle etichette dell’acqua minerale naturale “Serrasanta” può essere riportata la dicitura “Può ave-re effetti diuretici” e sulle etichette dell’acqua minerale naturale, condizionata senza l’aggiunta di anidride car-bonica, può essere riportata, anche la seguente: “L’allat-tamento al seno è da preferire, nei casi ove ciò non sia possibile, questa acqua minerale può essere utilizzata per la preparazione degli alimenti dei lattanti”.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uf-fi ciale della Repubblica italiana e comunicato alla Com-missione europea.

Copia del presente decreto sarà trasmesso alla società titolare ed ai competenti organi regionali per i provvedi-menti di cui all’art. 6 del decreto legislativo n. 176/2011.

Roma, 4 maggio 2015

Il direttore generale: GUERRA

15A03632

DECRETO 4 maggio 2015 .

Indicazione per le etichette dell’acqua minerale «Valpu-ra», in comune di Cadorago.

IL DIRETTORE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA

Vista la domanda pervenuta in data 4 febbraio 2015, con la quale la società Spumador S.p.A., con sede in Ca-dorago, frazione Caslino al Piano (Como), via Alla Fonte n. 13, ha chiesto di poter riportare sulle etichette dell’ac-qua minerale naturale denominata «Valpura», che sgorga dall’omonima sorgente nell’ambito della concessione mi-neraria sita nel territorio dei comuni di Cadorago e Lo-mazzo (Como), oltre alla dicitura già autorizzata, anche le indicazioni concernenti l’alimentazione dei lattanti;

Esaminata la documentazione prodotta; Visto il decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176, di

attuazione della direttiva 2009/54/CE sulla utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali;

Visto il decreto interministeriale salute-attività produt-tive 11 settembre 2003;

Visto il decreto ministeriale 10 febbraio 2015; Visto il decreto dirigenziale 16 aprile 2012, n. 4060, di

riconoscimento dell’acqua minerale naturale «Valpura» e, per le etichette, è stata autorizzata la seguente dicitura: «Può avere effetti diuretici»;

Visto il parere della III sezione del Consiglio superiore di sanità espresso nella seduta del 14 aprile 2015;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

Decreta:

Art. 1.

1. Sulle etichette, dell’acqua minerale naturale «Valpu-ra» di Cadorago (Como), condizionata senza l’aggiunta di anidride carbonica, ai sensi dell’art. 12 del decreto le-gislativo 8 ottobre 2011, n. 176, può essere riportata, oltre alla dicitura già autorizzata, anche la seguente: «L’allat-tamento al seno è da preferire, nei casi ove ciò non sia possibile, questa acqua minerale può essere utilizzata per la preparazione degli alimenti dei lattanti».

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Copia del presente decreto sarà trasmesso alla ditta ri-chiedente ed ai competenti organi provinciali.

Roma, 4 maggio 2015

Il direttore generale: GUERRA

15A03633

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTUREE DEI TRASPORTI

DECRETO 17 marzo 2015 .

Variazioni al programma di interventi infrastrutturali di cui alla legge 1° agosto 2002, n. 166.

IL DIRETTORE GENERALE PER LA VIGILANZA SULLE AUTORITÀ PORTUALI

LE INFRASTRUTTURE PORTUALIE IL TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D’ACQUA INTERNE

Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84 e successive mo-difi cazioni, recante «Riordino della legislazione in mate-ria portuale»;

Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modifi cazioni ed integrazioni, che all’art. 128 reca disposizioni in materia di programmazione delle opere pubbliche;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 otto-bre 2010, n. 207, concernente il «Regolamento di esecu-zione e attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163» e successive modifi cazioni;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri 11 febbraio 2014, n. 72, recante «Regolamento concernente la riorganizzazione del Ministero delle infra-strutture e dei trasporti» che individua la nuova articola-zione dell’amministrazione;

Vista la direttiva n. 594 emanata in data 31 dicembre 2014, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti con-cernente gli «indirizzi generali per l’attività amministrati-va e la gestione per l’anno 2015, con cui vengono conferi-ti ai centri di responsabilità amministrativa del Ministero gli obiettivi strategici ed i connessi obiettivi operativi da realizzarsi nel 2015;

Vista la direttiva n. 1 del 9 gennaio 2015, con la quale il capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale, in attuazione della menzio-nata direttiva ministeriale per l’attività amministrativa e la gestione, ha assegnato, tra l’altro, ai titolari delle dire-zioni generali del Dipartimento gli obiettivi da perseguire nell’anno 2015, con le relative risorse umane, fi nanziarie e strumentali;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri in data 9 settembre 2014, registrato l’11 novembre 2014, con il quale il dott. Enrico Maria Pujia è stato no-minato direttore generale della Direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne;

Vista la direttiva n. 2 del 15 gennaio 2015, con la quale il direttore generale della Direzione generale per la vigi-lanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, attribuisce ai dirigenti di livello non generale gli obiettivi e le risorse fi nanziarie per l’anno 2015;

Vista la legge 30 novembre 1998, n. 413, concernente il «Rifi nanziamento degli interventi per l’industria can-tieristica ed armatoriale ed attuazione della normativa comunitaria di settore che all’art. 9, comma 1, prevede l’adozione ed il fi nanziamento di un programma per ope-re infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualifi cazione dei porti», e successivi rifi nanziamenti disposti con legge 23 dicembre 1999, n. 488, art. 54, com-ma 1, recante «Disposizioni per la formazione del bilan-cio annuale e pluriennale dello Stato (Legge fi nanziaria 2000)», e con la legge 23 dicembre 2000, n. 388, art. 144, comma 1, recante «Disposizioni per la formazione del bi-lancio annuale e pluriennale dello Stato (legge fi nanziaria 2001)»;

Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166 che, all’art. 36, comma 2, dispone che «per il proseguimento del pro-gramma di ammodernamento e riqualifi cazione delle in-frastrutture portuali di cui all’art. 9 della legge n. 413 del 1998, nonché per gli interventi nel porto di Manfredonia di cui all’art. 1, comma 4, lettera d) , della legge n. 426 del 1998, sono autorizzati ulteriori limiti di impegno quin-dicennali di 34.000.000,00 di euro per l’anno 2003 e di 64.000.000,00 di euro per l’anno 2004»;

Considerato che, con decreto ministeriale del 3 giugno 2004, registrato alla Corte dei conti il 15 giugno 2004, registro 5, foglio 28, pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale del 18 agosto 2004, n. 193, è stato approvato dal Mini-stro pro tempore il programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualifi cazione di porti, individuate quali opere prioritarie nell’ambito delle programmazioni triennali adottate dalle autorità portuali ai sensi dell’art. 14 della legge n. 109 del 1994 e successi-ve modifi cazioni ed integrazioni, ed approvato il piano di riparto delle risorse fi nanziarie disposto dall’art. 36, della citata legge n. 166 del 2002, nell’importo complessivo di € 1.398.100.005,00;

Considerato che, a valere sui medesimi fondi disposti dall’art. 36 della legge n. 166 del 2002, sono stati altre-sì disposti, col decreto ministeriale del 3 giugno 2004, ulteriori fi nanziamenti per la realizzazione di opere in-frastrutturali nei porti di Chioggia e Monfalcone, a cura delle rispettive aziende speciali del porto, dell’importo di rispettivi € 11.400.000,00, e sono stati altresì disposti fon-di dell’importo di € 4.999.995,00 per le fi nalità indicate dalla legge 9 dicembre 1998, n. 426, art. 1, per il Porto di Manfredonia;

Considerato che, ai sensi dell’art. 7 del citato decre-to ministeriale 3 giugno 2004, su motivata richiesta da parte delle autorità portuali, si può procedere all’integra-zione del programma degli interventi ammessi al fi nan-ziamento con il decreto medesimo, individuando nuove opere nell’ambito della programmazione triennale adot-tata dalle medesime autorità ai sensi del decreto legislati-vo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modifi cazioni ed integrazioni;

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Considerato che, ai sensi dell’art. 1 degli accordi pro-cedimentali stipulati con le autorità portuali, in attuazione dell’art. 4 del citato decreto ministeriale 3 giugno 2004, su motivata richiesta delle autorità portuali, è possibile procedere all’integrazione del programma degli interven-ti ammessi al fi nanziamento con il decreto medesimo, attraverso l’utilizzo di eventuali economie relative ai ri-bassi d’asta conseguiti a seguito di esperimento delle gare d’appalto relative ad interventi inseriti nella programma-zione triennale adottata dalle autorità portuali, previa ap-provazione del programma integrativo;

Considerato che, dopo l’approvazione e pubblicazione del programma di opere infrastrutturali di che trattasi, al-cune autorità portuali hanno rappresentato esigenze nuo-ve e sopravvenute ed ostacoli che impediscono l’attuazio-ne degli interventi programmati;

Tenuto conto che con decreti di variazione del Ministro delle infrastrutture e trasporti, rispettivamente n. 7329 del 21 dicembre 2004, n. 1967 del 18 aprile 2005, n. 3581/3590 del 5 luglio 2005, numero 4349/4829/4966/5319 del 26 ottobre 2005, n. 416 del 2 febbraio 2006 e del Mini-stero delle infrastrutture n. 6 dell’8 gennaio 2007, n. 2642 del 28 dicembre 2007, n. 571 del 6 giugno 2008, n. 16389 del 22 dicembre 2009, n. 10/10 dell’11 ottobre 2010 e n. 18/13 del 17 dicembre 2013, tutti registrati alla Corte dei conti, sono state individuate obiettive motivazioni che risultavano essere cause di impedimento per l’attivazione degli interventi programmati, ed è stata determinata una più esatta riqualifi cazione e quantifi cazione degli inter-venti già programmati, apportando modifi che al program-ma approvato;

Visto, da ultimo, il decreto ministeriale n. 18/13 del 17 dicembre 2013, registrato alla Corte dei conti in data 13 gennaio 2014 al registro 1, foglio 133, col quale, in forza delle disposizioni di cui all’art. 15 del decreto-leg-ge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, ed a seguito dell’in-dividuazione dei fi nanziamenti revocati operata con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto col Ministro dell’economia e delle fi nanze n. 43 del 7 febbraio 2013, il programma di opere infra-strutturali di ampliamento, ammodernamento e riquali-fi cazione di porti, di cui all’art. 36 della legge 1° agosto 2002, n. 166, approvato per euro 1.425.900.000,00 con decreto ministeriale del 3 giugno 2004, già ridotto ad euro 1.303.831.099,53 in forza del decreto ministeriale n. 6/12 del 15 marzo 2012, registrato alla Corte dei conti in data 7 giugno 2012, al registro 6, foglio 172, è stato ulteriormente ridotto ad euro 1.233.331.161,42 e rimodu-lato negli interventi;

Considerato che sono state ora rappresentate dalle Au-torità portuali di La Spezia, Piombino e Salerno ulterio-ri esigenze di rimodulazione dei fi nanziamenti statali ad esse assentiti alla luce delle effettive esigenze fi nanziarie

conseguenti alle dinamiche dei relativi appalti, nel rispet-to del limite del fi nanziamento complessivamente assen-tito a ciascun ente;

Ritenuto di dover procedere alla variazione del pro-gramma degli interventi programmati di competenza del-le predette autorità portuali, al fi ne di consentire il com-pleto utilizzo delle risorse pubbliche a tal fi ne stanziate dalla norma in questione e conseguire l’interesse pubbli-co connesso alla realizzazione delle opere programmate;

Vista la nota in data 26 novembre 2014, n. 10141/14 con la quale l’Autorità portuale di Piombino ha presen-tato una proposta di rimodulazione di una parte del pro-gramma di interventi ammessi al fi nanziamento statale e, in particolare, richiede di utilizzare la quota-parte delle risorse resesi disponibili sul progetto di «Dragaggio e bo-nifi ca dell’area antistante le opere di Variante II del PRP del Porto di Piombino - I stralcio funzionale dell’opera-tività del I banchinamento», le cui motivazioni sono ri-portate nella nota stessa, per il fi nanziamento del progetto dei lavori di «Raccordo e prolungamento molo batteria» dell’importo di euro 3.7 milioni, attuativo delle previsio-ni di Piano regolatore portuale, necessario a garantire la sicurezza e protezione nella darsena Nord e assicurare la piena operatività della banchina, inserito nei vigenti atti programmatici dell’ente stesso e ritenuto prioritario nell’ambito della programmazione triennale dell’ente medesimo;

Considerato che ai sensi dell’art. 127, comma 3, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sul progetto in questione dovrà essere acquisito il parere tecnico da parte del C.T.A., istituito presso il Provveditorato interregiona-le alle OO.PP. territorialmente competente;

Considerata la natura sostanzialmente compensativa della variazione proposta che non altera l’importo com-plessivo del fi nanziamento assentito alla predetta autorità portuale;

Ritenuto, pertanto, di poter procedere alla rimodulazio-ne fi nanziaria tra gli interventi del programma approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive va-riazioni, di competenza dell’Autorità portuale di Piombi-no, al fi ne di consentire l’immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fi ne stanziate dalla norma in questione e conseguire l’interesse pubblico connesso alla realizzazio-ne delle opere programmate;

Che, pertanto, fermo restando l’importo complessivo del fi nanziamento assentito, di euro 49.340.315,99, il quadro degli interventi approvato con il decreto ministe-riale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competen-za dell’Autorità portuale di Piombino, risulta ridetermi-nato come segue:

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Elenco delle Opere Programma Legge 166/02 approvato

Programma Legge 166/02 da approvare

PIOMBINO Acquisto e sistemazione di aree extraportuali e relativi interventi sulla viabilità stradale e ferroviaria funzionali alle aree portuali *

7.868.937,22 7.868.937,22

PIOMBINO

Dragaggio e bonifica dell'area antistante le opere di Variante II° del PRP del Porto di Piombino - I° stralcio funzionale dell'operatività del I° banchinamento *

9.400.000,00 5.700.000,00

PIOMBINO Raccordo e prolungamento molo batteria

3.700.000,00

PIOMBINO Bonifiche ed escavazioni del bacino interno dell'area portuale

19.368.662,78 19.368.662,78

PIOMBINO Porto di Portoferraio - Nuova banchina di riva n.2 tra il pontile Massimo e Calata Italia

2.000.000,00 2.000.000,00

PIOMBINO Porto di Cavo - Recupero statico del pontile

3.286.709,27 3.286.709,27

PIOMBINO Opere previste dall'Adeguamento Tecnico Funzionale e dal nuovo Piano Regolatore portuale del porto di Rio Marina

1.816.006,72 1.816.006,72

PIOMBINO

Opere accessorie per consentire l’immissione dei materiali provenienti dai dragaggi e dalle bonifiche ambientali nella vasca grande di contenimento del porto di Piombino

5.600.000,00 5.600.000,00

TOTALE

49.340.315,99 49.340.315,99

Vista la nota in data 9 marzo 2015, n. 03459 con la quale l’Autorità portuale di Salerno, tenuto conto delle ef-fettive esigenze fi nanziarie relative ai singoli interventi programmati conseguenti alle dinamiche dei relativi appalti, ha presentato una proposta di rimodulazione del programma di interventi ammessi al fi nanziamento statale e, in par-ticolare, di destinare le economie ottenute nell’ambito dei progetti programmati al cofi nanziamento di ulteriori due interventi denominati, rispettivamente: «Prolungamento scogliera a protezione dello specchio acqueo di Santa Teresa» di euro 1.775.000,00, e «Realizzazione di un fabbricato servizi sulla banchina Ligea del porto commerciale» di euro 4.942.115,00, inseriti nei vigenti atti programmatici dell’ente stesso;

Considerato che ai sensi dell’art. 127, comma 3, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sui progetti in questione dovrà essere acquisito il parere tecnico da parte del C.T.A., istituito presso il Provveditorato interregionale alle OO.PP. territorialmente competente;

Considerata la natura sostanzialmente compensativa della variazione proposta che non altera l’importo comples-sivo del fi nanziamento assentito alla predetta autorità portuale;

Ritenuto, pertanto, di poter procedere alla integrazione del programma approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell’Autorità portuale di Piombino, al fi ne di consentire l’im-mediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fi ne stanziate dalla norma in questione e conseguire l’interesse pubblico connesso alla realizzazione delle opere programmate;

Che, pertanto, fermo restando l’importo complessivo del fi nanziamento assentito, di euro 48.617.115,00, il quadro degli interventi approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell’Autorità portuale di Salerno, risulta rideterminato come segue:

Elenco delle Opere Programma Legge 166/02 approvato

Programma Legge 166/02 da approvare

SALERNO

Prolungamento del Molo Manfredi e consolidamento della testata del Molo 3 Gennaio

€ 16.245.231,11 € 14.600.000,00

SALERNO

Consolidamento del Molo Trapezio Levante e della testata del Molo Manfredi

€ 32.371.883,89 € 27.300.000,00

SALERNO

Prolungamento scogliera a protezione dello specchio acqueo di Santa Teresa

€ 16.245.231,11 € 1.775.000,00

SALERNO

Realizzazione di un fabbricato servizi sulla banchina Ligea del porto commerciale € 32.371.883,89 € 4.942.115,00

TOTALE

€ 48.617.115,00 € 48.617.115,00

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Vista la nota n. 7091, in data 29 luglio 2013, con la quale l’Autorità portuale di La Spezia ha richiesto la rimo-dulazione degli importi a carico di due interventi infrastrutturali, già previsti nel programma approvato, tenuto conto delle effettive esigenze fi nanziarie relative ai singoli interventi programmati conseguenti alle dinamiche dei relativi appalti e quindi, in particolare, di destinare le economie ottenute nell’ambito del progetto denominato «Realizzazione rampe stradali per la distribuzione dei fl ussi di traffi co di accesso al porto», pari ad euro 647.982,95, al fi nanziamento della maggiore spesa prevista dalla rielaborazione del quadro economico del progetto di «2° stralcio funzionale termi-nal Ravano relativo al completamento della canalizzazione canali Fossa Mastra e Montecatini»;

Considerata la natura sostanzialmente compensativa della rimodulazione fi nanziaria proposta, che non altera l’importo complessivo del fi nanziamento assentito alla predetta autorità portuale;

Ritenuto, pertanto, di poter procedere alla rimodulazione fi nanziaria tra gli interventi del programma approvato con il decreto ministeriale 3 giugno 2004 e successive variazioni, di competenza dell’Autorità portuale di La Spazia, al fi ne di consentire il rapido utilizzo delle risorse pubbliche a tal fi ne stanziate dalla norma in questione e conseguire l’interesse pubblico connesso alla realizzazione delle opere programmate;

Che, pertanto, fermo restando l’importo complessivo del fi nanziamento assentito di euro 61.150.629,31, il qua-dro complessivo degli interventi di competenza dell’Autorità portuale di La Spezia, approvato con il decreto ministe-riale 3 giugno 2004 e successive variazioni, risulta rideterminato come segue:

Elenco delle Opere Programma Legge 166/02

approvato Programma Legge 166/02

da approvare

LA SPEZIA Realizzazione binari Terminal del Golfo 321.812,84 321.812,84

LA SPEZIA Realizzazione fascia di rispetto 2.391.195,44 2.391.195,44

LA SPEZIA Realizzazione canalizzazioni torrenti nuovo e vecchio Dorgia

5.681.925,00 5.681.925,00

LA SPEZIA Ristrutturazione edificio sede Autorità Portuale 1.104.667,29 1.104.667,29

LA SPEZIA 2° stralcio funzionale terminal Ravano relativo al completamento della canalizzazione canali Fossa Mastra e Montecatini

6.197.000,00 6.844.982,25

LA SPEZIA Realizzazione rampe stradali per la distribuzione dei flussi di traffico di accesso al porto

* 3.912.975,00

3.264.992,75

LA SPEZIA Dragaggio canale navigabile di accesso al porto mercantile nonché zona di evoluzione navi e zona antistante molo Fornelli est

* 5.962.468,79 5.962.468,79

LA SPEZIA Realizzazione binari a servizio dei terminal portuali e nuova rete ferroviaria

471.464,95 471.464,95

LA SPEZIA Realizzazione banchina e piazzali in corrispondenza del diffusore ENEL

* 10.535.720,00

10.535.720,00

LA SPEZIA Realizzazione piazzale e banchina Canaletto * 5.802.000,00 5.802.000,00

LA SPEZIA Nuovo Molo M.M.I. a Mariperman

8.025.000,00 8.025.000,00

LA SPEZIA Bonifica e escavo fondali antistanti il molo Garibaldi,

10.744.400,00 10.744.400,00

TOTALE

61.150.629,31

61.150.629,31

Ritenuto, per quanto sopra, di poter procedere, in accoglimento delle motivate richieste formulate dalle suddette Autorità portuali di La Spezia, Piombino e Salerno alla variazione e rimodulazione fi nanziaria del programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualifi cazione dei porti da fi nanziare con le risorse recate dalla legge 1° agosto 2002, n. 166, con l’utilizzazione della procedura indicata dall’art. 7 del decreto 3 giugno 2004;

Considerato che le opere proposte a modifi ca ed integrazione del programma degli interventi ammessi al fi -nanziamento dalle suddette autorità portuali sono inserite nelle programmazioni delle medesime ai sensi della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifi cazioni;

Ai sensi della legge e del regolamento di contabilità dello Stato;

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Decreta:

Articolo unico

Per quanto descritto nelle premesse, in accoglimento delle motivate e documentate richieste formulate dalle Auto-rità portuali di La Spezia, Piombino e Salerno, sono approvate le seguenti variazioni ed integrazioni del programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualifi cazione dei porti approvato dal Ministero pro tempore , con decreto ministeriale del 3 giugno 2004, registrato alla Corte dei conti il 15 giugno 2004, registro 5, foglio 28, come successivamente modifi cato ed integrato, da ultimo con decreto ministeriale 18/13 del 17 dicembre 2013, da fi nanziare con le risorse recate dalla legge 1° agosto 2002, n. 166, di seguito indicate e riportate anche nell’allegato elenco degli interventi complessivamente programmati che costituisce parte integrante del presente provvedimento:

Autorità Portuale di Piombino: in parziale rimodulazione ed integrazione degli interventi programmati:

Elenco delle Opere Programma Legge 166/02 approvato

PIOMBINO Dragaggio e bonifica dell'area antistante le opere di Variante II° del PRP del Porto di Piombino - I° stralcio funzionale dell'operatività del I° banchinamento *

9.400.000,00

TOTALE 9.400.000,00

sono approvati i seguenti interventi:

Elenco delle Opere Programma Legge 166/02 da approvare

PIOMBINO Dragaggio e bonifica dell'area antistante le opere di Variante II° del PRP del Porto di Piombino - I° stralcio funzionale dell'operatività del I° banchinamento *

5.700.000,00

PIOMBINO Raccordo e prolungamento molo batteria 3.700.000,00

TOTALE 9.400.000,00

Autorità Portuale di Salerno: in parziale rimodulazione ed integrazione degli interventi programmati:

Elenco delle Opere Programma Legge 166/02 approvato

SALERNO

Prolungamento del Molo Manfredi e consolidamento della testata del Molo 3 Gennaio

16.245.231,11

SALERNO

Consolidamento del Molo Trapezio Levante e della testata del Molo Manfredi

32.371.883,89

TOTALE

48.617.115,00

sono approvati i seguenti interventi:

Elenco delle Opere Programma Legge 166/02 da approvare

SALERNO

Prolungamento del Molo Manfredi e consolidamento della testata del Molo 3 Gennaio

14.600.000,00

SALERNO

Consolidamento del Molo Trapezio Levante e della testata del Molo Manfredi

27.300.000,00

SALERNO

Prolungamento scogliera a protezione dello specchio acqueo di Santa Teresa

1.775.000,00

SALERNO

Realizzazione di un fabbricato servizi sulla banchina Ligea del porto commerciale

4.942.115,00

TOTALE

48.617.115,00

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Autorità Portuale di La Spezia: in parziale rimodulazione degli interventi programmati:

Elenco delle Opere Programma Legge 166/02 approvato

LA SPEZIA

2° stralcio funzionale terminal Ravano relativo al completamento della canalizzazione canali Fossa Mastra e Montecatini

6.197.000,00

LA SPEZIA

Realizzazione rampe stradali per la distribuzione dei flussi di traffico di accesso al porto

* 3.912.975,00

TOTALE

10.109.975,00

sono approvati i seguenti interventi:

Elenco delle Opere Programma Legge 166/02 da approvare

LA SPEZIA

2° stralcio funzionale terminal Ravano relativo al completamento della canalizzazione canali Fossa Mastra e Montecatini

6.844.982,25

LA SPEZIA

Realizzazione rampe stradali per la distribuzione dei flussi di traffico di accesso al porto

* 3.264.992,75

TOTALE

10.109.975,00

Roma, 17 marzo 2015

Il direttore generale: PUIJA

Registrato alla Corte dei conti il 14 aprile 2015Uffi cio controllo atti Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, Reg. n. 1, Foglio n. 1299

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ALLEGATO

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTIDIREZIONE GENERALE PER LA VIGILANZA SULLE AUTORITA' PORTUALI, LE INFRASTRUTTURE PORTUALI E IL TRASPORTO

MARITTIMO E PER VIE D'ACQUA INTERNEPROGRAMMA INTERVENTI FINANZIATI LEGGE 1/8/2006 N.166, ART. 36

C. ISTAT PORTO INTERVENTI FINANZIATI IMPORTO PROGETTO LORDO

Autostrade del mare

011042002 ANCONALavori di adeguamento delle banchine nn.12 e 14 all'ormeggio di navitraghetto € 4.827.000,00 *

011042002 ANCONALavori di 3^ fase delle opere a mare. Realizzazione del molo foraneo disopraflutto e demolizione di parte del molo nord € 11.824.500,00

011042002 ANCONA Acquisizione area ex TUBIMAR in zona ZIPA del porto di Ancona € 15.484.025,00

011042002 ANCONA Lavori di collegamento ferroviario alla nuova darsena € 5.640.000,00

011042002 ANCONALavori di completamento della seconda fase opere a mare - 1° stralcio -della banchina rettilinea della Nuova Darsena € 12.595.000,00

019082084 AUGUSTA Ristrutturazione vecchia darsena impianti e servizi del porto 1.695.960,00€

019082084 AUGUSTA Adeguemento banchina del porto commerciale per l'attracco mega navicontainers 6.800.000,00€

019082084 AUGUSTA Ristrutturazione banchina Sant'Andrea 650.160,00€

016074001 BRINDISI Impianto di trattamento acque meteoriche a serviziodell’area portuale 4.500.000,00€ *

016074001 BRINDISI Consolidamento della banchina dedicata all’Amm. Millo 3.400.000,00€ *

016074001 BRINDISIRiqualificazione e ristrutturazione del lungomare Regina Margherita – Thaondi Ravel (waterfront di Brindisi): Consolidamento banchina Dogana –banchina centrale

303.045,76€

016074001 BRINDISI Riqualificazione ed ampliamento stazione Marittima Costa Morena – Puntadelle Terrare 14.000.000,00€ *

016074001 BRINDISI Consolidamento della banchina del monumento al Marinaio e delle banchinedel Canale Pigonati 5.377.995,00€ *

020092009 CAGLIARILavori di consolidamento statico dell’edificio “capannone Nervi” nel porto diCagliari 2.159.176,12€

020092009 CAGLIARI Manutenzione straordinaria della banchina est San Bartolomeo 1.806.570,42€

020092009 CAGLIARIIntervento di consolidamento della calata a ponente della radice MoloSabaudo 1.131.655,94€ *

020092009 CAGLIARI Infrastrutturazione aree G2E* Porto Canale 6.002.366,56€

020092009 CAGLIARI Manutenzione waterfront portuale 611.200,06€

019087015 CATANIA Recupero e ristrutturazione dell'edificio denominato ex Dogana Vecchia 3.600.000,00€

019087015 CATANIARealizzazione di una darsena commerciale a servizio del traffico dicabotaggio, Ro -Ro e containers compresi banchine e piazzali di pertinenza -I° e II° lotto

47.070.000,00€ *

005027008 CHIOGGIA Opere portuali per Autostrade del mare 11.400.000,00€ *012058032 Civitavecchia Completamento terminal container 19.021.455,01€ *012058032 Civitavecchia Riqualificazione Bacino Storico 6/7 4.129.872,54€

012058032 Civitavecchia Acquisto aree 7.771.700,97€

012058032 Civitavecchia Manutenzione stradale 4.818.189,31€ *012058032 Civitavecchia Sede del Commissariato Polizia di Frontiera 8.514.450,37€

012058032 Civitavecchia Sviluppo del Sistema informatico 1° lotto 2.896.246,31€

012058032 Civitavecchia Sviluppo del Sistema informatico completamento 6.740.132,33€

012058032 Civitavecchia Terminal containers 1° lotto 72.727.528,15€

007010025 GENOVA Recupero funzionale di Calata Olii Minerali e ampliamento di Calata Bettolo 53.501.103,48€

007010025 GENOVA Riconfigurazione di piazzali viabilità e parchi ferroviari nel compendio PonteEritrea , Ponte Libia 9.170.728,14€ *

007010025 GENOVA Intervento di recupero danni da mareggiata 129.113,27€

007010025 GENOVA Potenziamento ed adeguamento dei bacini di carenaggio, opere marittime diservizio, realizzazione di nuovi spazi operativi e nuovi edifici demaniali 15.498.056,22€

007010025 GENOVA Recupero funzionale banchina molo Giano 1.328.503,93€

007010025 GENOVA Nuovo banchinamento di ponente Ponte Parodi 12.380.675,18€

007010025 GENOVA Voltri - Rifunzionalizzazione delle vie di corsa e dei parchi moduli 3, 4modulo 5.099.639,78€ *

018080038 GIOIA TAURO Ampliamento lato est del piazzale terminal contenitori 28.500.000,00€ *

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

018080038 GIOIA TAUROLavori di approfondimento dei fondali del canale portuale e del bacino diespansione nonché di adeguamento strutturale e realizzazione della terzavia di corsa nei tratti “A”, “B” e “C” delle banchine di levante (operacofinanziata con altre risorse dell’Ente per € 37.509.675,64)

7.417.307,50€

018080038 GIOIA TAURO Esproprio aree per completamento opere infrastrutturali 1.082.692,50€

018080038 GIOIA TAURO Realizzazione sede uffici Autorità Portuale 700.000,00€

018080038 GIOIA TAURO Lavori di realizzazione dei piazzali portuali retrostanti la banchina nord 15.500.000,00€ *

018080038 GIOIA TAURO Realizzazione della banchina a giorno su pali del bacino nord 28.500.000,00€ *

018080038 GIOIA TAURO Espropri per adeguare il bacino di evoluzione imboccatura sud - 1° lotto 5.711.015,00€

007011001 LA SPEZIA Realizzazione binari Terminal del Golfo 321.812,84€

007011001 LA SPEZIA Realizzazione fascia di rispetto 2.391.195,44€

007011001 LA SPEZIA Realizzazione canalizzazioni torrenti nuovo e vecchio Dorgia 5.681.925,00€

007011001 LA SPEZIA Ristrutturazione edificio sede Autorità Portuale 1.104.667,29€

007011001 LA SPEZIA 2° stralcio funzionale terminal Ravano relativo al completamento dellacanalizzazione canali Fossa Mastra e Montecatini 6.844.982,25€

007011001 LA SPEZIA Realizzazione rampe stradali per la distribuzione dei flussi di traffico diaccesso al porto 3.264.992,75€ *

007011001 LA SPEZIA Dragaggio canale navigabile di accesso al porto mercantile nonché zona dievoluzione navi e zona antistante molo Fornelli est 5.962.468,79€ *

007011001 LA SPEZIA Realizzazione binari a servizio dei terminal portuali e nuova rete ferroviaria 471.464,95€

007011001 LA SPEZIA Realizzazione banchina e piazzali in corrispondenza del diffusore ENEL 10.535.720,00€ *

007011001 LA SPEZIA Realizzazione piazzale e banchina Canaletto € 5.802.000,00 *LA SPEZIA Nuovo Molo M.M.I. a Mariperman € 8.025.000,00

LA SPEZIA Bonifica e escavo fondali antistanti il molo Garibaldi, € 10.744.400,00

009049009 LIVORNO Interventi di consolidamento banchine portuali (area mediceo e darsenanuova) € 7.031.880,00

009049009 LIVORNO Darsena Morosini (riqualificaz.tecnico-funzionale e fornitura sistema dialaggio e varo) € 25.963.770,25

009049009 LIVORNOIntervento di manutenzione straordinaria vie di corsa di scorrimento gruBacino Grande / vie di scorrimento gru / rampa di accesso Bacinogalleggiante € 6.204.600,00

009049009 LIVORNO Prolungamento molo Elba € 4.740.964,03

009049009 LIVORNO Costruzione toccate per nuovo bacino galleggiante € 1.805.440,02

009049009 LIVORNO Costruzione denti di attracco navi RO RO in Darsena n. 1 € 4.957.043,67 *

009049009 LIVORNO Adeguamento e razionalizzazione delle infrastrutture ferroviarie portuali € 2.757.600,00

009049009 LIVORNO Acquisto area CPL (area Seal) € 9.489.355,82 *

009049009 LIVORNO Realizzazione della seconda vasca di contenimento fanghi di escavo € 20.152.827,85

009049009 LIVORNO Riprofilamento della banchina del Canale di accesso nella zona Torre delMarzocco con sistemazione piazzali € 8.850.000,00 *

009049009 LIVORNO Lavori di ricostruzione della banchina di ponente della radice del CanaleIndustriale € 3.143.747,33

009049009 LIVORNO Lavori di escavo del Porto di Livorno € 8.232.416,03

016071029 Manfredonia Interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati 5.000.000,00€

009045003 MARINA DI CARRARA Dragaggio del passo di accesso al porto 13.000.000,00€ *

009045003 MARINA DI CARRARA Completamento rete fognaria portuale 1.700.000,00€

019083048 MESSINA Porto di Tremestieri - lavori di completamento del porto traghetti 54.050.000,00€

019083048 MESSINA Dragaggio fondali porti di Milazzo e Messina 5.950.000,00€ *006031012 Monfalcone Opere portuali per Autostrade del Mare 11.400.000,00€ *015063049 NAPOLI Consolidamento banchina levante molo Vittorio Emanuele 15.813.060,73€ *015063049 NAPOLI Adeguamento strutturale bacino in muratura n.2 (CAMED) 18.370.329,14€

015063049 NAPOLI Adeguamento per "security" portuale 6.794.674,53€ *

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

015063049 NAPOLI Adeguamento rete fognaria portuale e collegamento ai collettori cittadini 6.831.736,39€

015063049 NAPOLI Molo Carmine - lavori di consolidamento ed adeguamento banchina dilevante 16.307.218,88€

015063049 NAPOLI Consolidamento del molo Immacolatella Vecchia lato Piliero 5.682.818,70€ *

015063049 NAPOLI Lavori di consolidamento statico e adeguamento funzionale della banchinadel Molo Carmine 14.824.744,43€

015063049 NAPOLI Completamento del consolidamento e rafforzamento della banchina levantedel molo Pisacane 14.207.046,75€

020090047 OLBIA Realizzazione di due nuovi accosti sul lato nord dell'Isola Bianca e relativiescavi per l'accesso 23.000.000,00€

020090047 OLBIA Lavori della nuova sede dell'Autorità Portuale di Olbia e Golfo Aranci 3.400.000,00€

019082053 PALERMO Avanzamento banchine antistanti il bacino di carenaggio per cassa dicolmata 422.542,00€

019082053 PALERMO Completamento bacino di carenaggio 33.671.164,00€

009049012 PIOMBINO Acquisto e sistemazione di aree extraportuali e relativi interventi sullaviabilità stradale e ferroviaria funzionali alle aree portuali 7.868.937,22€ *

009049012 PIOMBINODragaggio e bonifica dell'area antistante le opere di Variante II° del PRP delPorto di Piombino - I° stralcio funzionale dell'operatività del I°banchinamento

5.700.000,00€ *

009049012 PIOMBINO Raccordo e prolungamento molo batteria 3.700.000,00€

009049012 PIOMBINO Bonifiche ed escavazioni del bacino interno dell'area portuale 19.368.662,78€

009049012 PIOMBINO Porto di Portoferraio - Nuova banchina di riva n.2 tra il pontile Massimo eCalata Italia 2.000.000,00€

009049012 PIOMBINO Porto di Cavo - Recupero statico del pontile 3.286.709,27€

009049012 PIOMBINO Opere previste dall'Adeguamento Tecnico Funzionale e dal nuovo PianoRegolatore portuale del porto di Rio Marina 1.816.006,72€

PIOMBINOOpere accessorie per consentire l'immissione dei materiali provenienti daidragaggi e dalle bonifiche ambientali nella vasca grande di contenimento delporto di Piombino

5.600.000,00€

008039014 RAVENNA

Approfondimento del Canale Piombone: 1° lotto sistemazione funzionale delCanale Piombone in prima attuazione al P.R.P.; 2° lotto risanamento dellaPialassa del Piombone e separazione fisica delle zone vallive dalle zoneportuali mediante arginatura naturale

22.400.000,00€ *

008039014 RAVENNA Realizzazione delle banchine a seguito dell'approfondimento del CanaleCandiano a - 11,40 m dalla boa di allineamento fino a Largo Trattaroli 12.580.000,00€ *

008039014 RAVENNA Realizzazione nuove banchine nella Penisola Trattaroli 9.150.000,00€

008039014 RAVENNA Rifacimento protezione di sponda a Porto Corsini 7.500.000,00€ *008039014 RAVENNA Realizzazione nuovo ponte mobile sul Canale Candiano 3.970.000,00€ *

008039014 RAVENNA Riqualificazione waterfront: completamento banchine a Marina di Ravenna;opere di urbanizzazione di Porto Corsini; sistemazione aree demaniali 3.800.005,00€ *

008039014 RAVENNA Adeguamento banchine operative 2° stralcio (San Vitale) 2° lotto 4.600.000,00€

015065116 SALERNOProlungamento del Molo Manfredi e consolidamento della testata del Molo 3Gennaio 14.600.000,00€

015065116 SALERNOConsolidamento del Molo Trapezio Levante e della testata del MoloManfredi 27.300.000,00€

015065116 SALERNOProlungamento scogliera a protezione dello specchio acqueo di SantaTeresa 1.775.000,00€

015065116 SALERNO Realizzazione fabbricato servizi sulla banchina Ligea del porto commerciale 4.942.115,00€

007009056 SAVONA Esecuzione di campagna geo-archeologica nella Rada di Vado 206.400,00€

007009056 SAVONA Progettazione preliminare della piattaformamultipurposa 2.580.765,00€

007009056 SAVONA Eliminazione rischio idraulico Rio Pilalunga 1.483.555,00€

007009056 SAVONA Realizzazione del deposito auto multipiano alla zona 32 4.064.320,00€ *

007009056 SAVONA Nuova viabilità porto di Savona - lotto 2: ampliamento terrapieno ex Italsider(opere foranee) € 9.596.260,00 *

007009056 SAVONA Realizzazione del 3° accosto crocieristico a Savona 8.772.790,00€

007009056 SAVONA Progettazioni interventi PRUSST 1.096.510,00€

007009056 SAVONA Nuova sede dell'Autorità Portuale di Savona nelle aree demaniali ex italsider 3.163.000,00€

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

016073027 TARANTO Ampliamento e riqualificazione della darsena per mezzi nautici dellaCapitaneria di Porto nella rada di Mar Grande nel porto di Taranto € 11.248,90

016073027 TARANTO Lavori di rettifica e allargamento della banchina di levante del molo SanCataldo del porto di Taranto e preventiva bonifica dei fondali € 13.085,04 *

016073027 TARANTO Risistemazione, arredo e riqualificazione a verde di aree pubbliche € 545.838,58

016073027 TARANTO Vasca di contenimento dei materiali di risulta dei dragaggi del Porto diTaranto € 27.353.332,63

016073027 TARANTOAdeguamento ed ampliamento delle reti idriche e fognanti della zona levante e Opere di raccolta, collettamento e trattamento acque di pioggia nelle areecomuni del porto di Taranto

€ 36.729,85

016073027 TARANTO Centro Servizi Polivalente per usi portuali al Molo San Cataldo € 412.387,72 *006032006 TRIESTE Variante escavo per diga foranea 2.000.000,00€

006032006 TRIESTE Lavori di infrastrutturazione mediante banchinamento e realizzazione deipiazzali retrostanti dell'area compresa tra lo scalo legnami e l'ex Italsider 61.974.828,00€ *

05027042 VENEZIALavori di manutenzione dei canali di grande navigazione, inclusi escavi,smaltimenti, bonifiche e ogni altro intervento collegato finalizzato a garantirel'accessibilità nautica al porto di Venezia

32.000.000,00€

05027042 VENEZIA Sviluppo aree portuali, commerciali e cabotaggio 29.140.000,00€ *TOTALE 1.233.331.161,42

15A03673

MINISTERODELLO SVILUPPO ECONOMICO

DECRETO 5 marzo 2015 .

Liquidazione coatta amministrativa della «Logicoop so-cietà cooperativa», in Caserta e nomina del commissario liquidatore.

IL MINISTRODELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di orga-nizzazione del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;

Viste le risultanze ispettive dalle quali si rileva lo stato di insolvenza della società «Logicoop Società cooperativa»;

Considerato quanto emerge dalla visura camerale ag-giornata, effettuata d’uffi cio presso il competente registro delle imprese, dalla quale si evince che l’ultimo bilan-cio depositato dalla cooperativa, riferito all’esercizio al 31 dicembre 2011, evidenzia uno stato di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo circolante di € 265.772,00, si riscontra un ammontare di debiti a bre-ve di € 418.091,00 ed un patrimonio netto negativo di € 39.462,00;

Considerato che è stato assolto l’obbligo di cui all’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comu-nicazione dell’avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni;

Visto l’art. 2545 -terdecies c.c. e ritenuto di dover di-sporre la liquidazione coatta amministrativa della suddet-ta società;

Visto l’art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;

Decreta:

Art. 1. La società cooperativa «Logicoop Società cooperati-

va», con sede in Caserta (codice fi scale 02348280617) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell’art. 2545 -terdecies c.c.

Considerati gli specifi ci requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae , è nominato commissario liquidatore il dott. Luigi Balzano, nato il 16 novembre 1967 e domiciliato in Roma in Viale Avignone, n. 102.

Art. 2. Con successivo provvedimento sarà defi nito il tratta-

mento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Il presente provvedimento potrà essere impugnato din-nanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente del-la Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.

Roma, 5 marzo 2015

Il Ministro: GUIDI

15A03627

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

DECRETO 7 aprile 2015 .

Liquidazione coatta amministrativa della «La Maremma società cooperativa agricola», in Grosseto e nomina del com-missario liquidatore.

IL MINISTRODELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;

Viste le risultanze ispettive dalle quali si rileva lo stato d’insolvenza della società cooperativa “La Maremma So-cietà Cooperativa Agricola”;

Considerato quanto emerge dalla situazione patrimo-niale allegata al verbale ispettivo, aggiornata al 30 giugno 2014, dalla quale si evidenzia una condizione di sostan-ziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimo-niale di € 885.500,00, si riscontra una massa debitoria di € 1.780.991,00 ed un patrimonio netto negativo di € - 915.059,00;

Considerato che è stato assolto l’obbligo di cui all’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comunicazione dell’avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati e che il legale rappresentante ha comunicato formalmente il proprio nulla osta all’adozione del provvedimento;

Visto l’art. 2545 -terdecies c.c. e ritenuto di dover di-sporre la liquidazione coatta amministrativa della suddet-ta società;

Visto l’art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell’art. 9 della legge 17 luglio

1975, n. 400, delle designazioni dell’associazione na-zionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;

Decreta:

Art. 1. La società cooperativa “La Maremma Società Coo-

perativa Agricola”; con sede in Grosseto (codice fi scale 01464800539) è posta in liquidazione coatta amministra-tiva, ai sensi dell’art. 2545 -terdecies c.c..

Considerati gli specifi ci requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae , è nominato commissa-rio liquidatore il dott. Bruno Piccolotti (C.F. PCCBR-N50R16G088Z), nato a Orbetello (GR) il 16 ottobre 1950, e domiciliato in Capalbio (GR) in via S.S. Aurelia n. 59.

Art. 2. Con successivo provvedimento sarà defi nito il tratta-

mento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Il presente provvedimento potrà essere impugnato din-nanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente del-la Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.

Roma, 7 aprile 2015

D’ordine del MinistroIl Capo di Gabinetto

COZZOLI

15A03653

DECRETO 10 aprile 2015 .

Sostituzione del commissario liquidatore della «Le Palme Service società cooperativa in liquidazione», in Roma.

IL MINISTRODELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;

Visto il decreto ministeriale 27 novembre 2014, n. 526, con il quale la società cooperativa «Le Palme Service Società cooperativa in liquidazione», con sede in Roma, è stata posta in liquidazione coatta amministrativa e l’avv. Carolina Lussana ne è stata nominata commissario liquidatore;

Vista la nota del 16 febbraio 2015, pervenuta in data 24 febbraio 2015, con la quale il citato commissario li-quidatore ha comunicato di dimettersi dall’incarico conferitogli;

Vista la proposta con la quale la direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali all’esito dell’istruttoria condotta, richiede la sostituzione del commissario liquidatore;

Visto l’art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;

Decreta:

Art. 1.

Considerati gli specifi ci requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae , è nominato commissario liquidatore della società in premessa, l’avv. Cristiana Fargnoli nata a Roma il 5 febbraio 1975, ivi domicilia-ta in Via Ennio Quirino Visconti n. 103 , in sostituzione dell’avv. Carolina Lussana, dimissionaria.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Art. 2. Con successivo provvedimento sarà defi nito il tratta-

mento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Tale provvedimento potrà essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo, ovvero in via straordinaria dinnanzi al Presidente della Repubblica qualora sussistano i presupposti di legge.

Roma, 10 aprile 2015

Il Ministro: GUIDI

15A03616

DECRETO 10 aprile 2015 .

Liquidazione coatta amministrativa della «La Federiga - Società cooperativa in liquidazione», in Pontassieve e nomi-na del commissario liquidatore.

IL MINISTRODELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;

Viste le risultanze ispettive dalle quali si rileva lo stato d’insolvenza della società cooperativa “La Federiga — Società Cooperativa in liquidazione”;

Considerato quanto emerge dalla visura camerale ag-giornata, effettuata d’uffi cio presso il competente registro delle imprese, dalla quale si evince che l’ultimo bilancio depositato dalla cooperativa, riferito all’esercizio al 31 di-cembre 2010, evidenzia una condizione di sostanziale in-solvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di € 1,00, si riscontra una massa debitoria di € 8.217.856,00 ed un patrimonio netto negativo di € - 8.217.855,00;

Preso atto che il liquidatore, a seguito di accertamenti compiuti dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Ca-stelfi orentino (FI), è stato condannato, in data 29 novem-bre 2007, dal Tribunale di Firenze alla pena della reclu-sione di anni 1 e mesi 8, in seguito a riduzione dovuta al patteggiamento ex art. 444 c.p.p., per aver emesso fatture inesistenti al fi ne di creare fondi occulti;

Considerato che è stato assolto l’obbligo di cui all’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comu-nicazione dell’avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni;

Visto l’art. 2545 -terdecies c.c. e ritenuto di dover di-sporre la liquidazione coatta amministrativa della suddet-ta società al fi ne di consentire al commissario liquidatore

la possibilità di intraprendere eventuali azioni revocatorie o di altro genere di tutela per gli atti fraudolenti commessi dal liquidatore con pregiudizio di soggetti pubblicistici;

Visto l’art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;

Decreta:

Art. 1. La società cooperativa”La Federiga — Società Coope-

rativa in liquidazione”, con sede in Pontassieve (FI) (co-dice fi scale 05026190487) è posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell’art. 2545 -terdecies c.c.

Considerati gli specifi ci requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae , è nominato commissario liquidatore il dott. Domenico Antonio D’Anna, nato a Trabia (PA) il 23 marzo 1973, e domiciliato in Roma, via C. Albasini, n. 7/C.

Art. 2. Con successivo provvedimento sarà defi nito il tratta-

mento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Il presente provvedimento potrà essere impugnato din-nanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente del-la Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.

Roma, 10 aprile 2015

Il Ministro: GUIDI

15A03654

DECRETO 21 aprile 2015 .

Liquidazione coatta amministrativa della «New Jumping Team società cooperativa in liquidazione», in Napoli e nomi-na del commissario liquidatore.

IL MINISTRODELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;

Viste le risultanze ispettive dell’Associazione Generale Cooperative Italiane dalle quali si rileva lo stato di in-solvenza della società cooperativa «New Jumping Team Società cooperativa in liquidazione»;

Vista l’istruttoria effettuata dalla competente Divisione VI, dalla quale sono emersi gli estremi per l’adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa ex art. 2545 -terdecies c.c.;

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Considerato quanto emerge dalla visura camerale ag-giornata, effettuata d’uffi cio presso il competente registro delle imprese, dalla quale si evince che l’ultimo bilan-cio depositato dalla cooperativa, riferito all’esercizio al 31 dicembre 2011, evidenzia una condizione di sostan-ziale insolvenza in quanto a fronte di un attivo patrimo-niale di € 19.625,00, si riscontra una massa debitoria di € 100.546,00 ed un patrimonio netto negativo di € - 80.921,00;

Considerato che è stato assolto l’obbligo di cui all’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comu-nicazione dell’avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati, che non hanno formulato osservazioni e/o controdeduzioni;

Visto l’art. 2545 -terdecies c.c. e ritenuto di dover di-sporre la liquidazione coatta amministrativa della suddet-ta società;

Visto l’art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell’art. 9 della legge 17 luglio

1975, n. 400, delle designazioni dell’Associazione na-zionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;

Decreta:

Art. 1.

La società cooperativa «New Jumping Team Società cooperativa in liquidazione», con sede in Napoli (codice fi scale 05966761214) è posta in liquidazione coatta am-ministrativa, ai sensi dell’art. 2545 -terdecies c.c..

Considerati gli specifi ci requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae , è nominato commissario liquidatore il dott. Giuseppe Formisano, nato a Pompei (NA) il 10 marzo 1981 (C.F. FRMGPP81C10G813C) e domiciliato in Cercola (NA), via L. Giordano n. 51.

Art. 2.

Con successivo provvedimento sarà defi nito il tratta-mento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Il presente provvedimento potrà essere impugnato din-nanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente del-la Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.

Roma, 21 aprile 2015

D’ordine del Ministroil Capo di Gabinetto

COZZOLI

15A03628

DECRETO 21 aprile 2015 .

Liquidazione coatta amministrativa della «Società coo-perativa Edilizia La Cinque in liquidazione», in Milano e nomina del commissario liquidatore.

IL MINISTRODELLO SVILUPPO ECONOMICO

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;

Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;

Vista l’istanza con la quale la Confederazione coopera-tive italiane ha chiesto che la società «Società cooperativa edilizia La Cinque in liquidazione» sia ammessa alla pro-cedura di liquidazione coatta amministrativa;

Viste le risultanze della revisione dell’Associazione di rappresentanza dalle quali si rileva lo stato d’insolvenza della suddetta società cooperativa;

Considerato quanto emerge dalla visura camerale ag-giornata, effettuata d’uffi cio presso il competente registro delle imprese, dalla quale si evince che l’ultimo bilan-cio depositato dalla cooperativa, riferito all’esercizio 31 dicembre 2013, evidenzia una condizione di sostan-ziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patri-moniale di 674.431,00, si riscontra una massa debitoria di € 1.372.248,00 ed un patrimonio netto negativo di € -749.038,00;

Considerato che é stato assolto l’obbligo di cui all’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dando comunicazione dell’avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati e che il legale rappresentante ha formalizzato la rinuncia alle controdeduzioni e il consenso alla liquidazione coatta amministrativa;

Visto l’art. 2545 -terdecies c.c. e ritenuto di dover di-sporre la liquidazione coatta amministrativa della suddet-ta società;

Visto l’art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267; Tenuto conto, ai sensi dell’art. 9 della legge 17 luglio

1975, n. 400, delle designazioni dell’Associazione na-zionale di rappresentanza alla quale il sodalizio risulta aderente;

Decreta:

Art. 1. La società cooperativa «Società cooperativa edilizia La

Cinque in liquidazione», con sede in Milano (MI) (codice fi scale 06379420158) è posta in liquidazione coatta am-ministrativa, ai sensi dell’art. 2545 -terdecies c.c.

Considerati gli specifi ci requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae , è nominato commissario liquidatore il dott. Marco Francesco Gianguido Milzia-de Baccani (C.F. BCCMRC45B24B885R), nato a Casale Monferrato (AL) il 24 febbraio 1945, e domiciliato in Mi-lano, Piazza Cavour, n. 3.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Art. 2. Con successivo provvedimento sarà defi nito il tratta-

mento economico del commissario liquidatore ai sensi della legislazione vigente.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi -ciale della Repubblica italiana.

Il presente provvedimento potrà essere impugnato din-nanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente del-la Repubblica ove ne sussistano i presupposti di legge.

Roma, 21 aprile 2015

D’ordine del Ministroil Capo di Gabinetto

COZZOLI

15A03629

DECRETO 28 aprile 2015 .

Proroga della gestione commissariale della «San Matteo società cooperativa edilizia», in Salerno.

IL DIRETTORE GENERALE PER LA VIGILANZA SUGLI ENTI IL SISTEMA

COOPERATIVO E LE GESTIONI COMMISSARIALI

Visto l’art. 12 del d.lgs. 2 agosto 2002, n. 220; Visto l’art. 2545 -sexiesdecies c.c.; Visto il d.lgs. n. 165/2001, con particolare riferimento

all’art. 4 comma 2; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mini-

stri 5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economi-co, per le competenze in materia di vigilanza sugli enti cooperativi;

Visto il D.D. del 4 novembre 2014 n. 17/SGC/2014 con il quale la società cooperativa edilizia «San Matteo» con sede in Salerno è stata posta in gestione commissariale ai sensi dell’art. 2545 -sexiesdecies c.c. per un periodo di sei mesi ed il dr. Angelo Golino ne è stato nominato commis-sario governativo;

Considerato che la nomina di un commissario gover-nativo, si è resa necessaria per sanare le irregolarità ri-scontrate nel corso dell’ispezione straordinaria conclusa il 15 luglio 2014 e precisamente: costruzione in difformi-tà alla concessione edilizia, mancata partecipazione dei soci nelle decisioni della cooperativa, irregolare funzio-namento del Consiglio di Amministrazione che non in-forma correttamente i soci su eventi e scelte importanti per il sodalizio, pagamento della maggiorazione del 10% del contributo cod. 3011 da versare per l’anno 2013 al Ministero dello sviluppo economico, aggiornamento dei libri sociali;

Preso atto che il Commissario si è attivato per sana-re l’accertata costruzione in difformità alla concessione edilizia al fi ne di ottenere il certifi cato di agibilità delle unità immobiliari e, quindi, l’assegnazione delle stesse ai rispettivi soci e il conseguente frazionamento del mutuo;

Preso atto dell’attività di recupero crediti avviata nei confronti dei soci morosi, volta ad acquisire le risorse economiche utili a sostenere i costi di spesa necessari per il completamento dell’ iter amministrativo fi nalizzato al superamento delle citate difformità urbanistiche, per sostenere il costo della fi dejussione assicurativa e dell’ istruttoria relativa alla richiesta di rimborso IVA periodo 2013;

Preso atto dell’attività posta in essere dal commissario al fi ne di sanare le altre irregolarità gestionali che hanno determinato il commissariamento dell’ente;

Vista la Relazione del 17 aprile 2015 pervenuta in data 20 aprile 2014 ed acquisita al numero di protocollo 0055134 con la quale il Commissario Governativo chiede una proroga del proprio incarico al fi ne di proseguire il risanamento della gestione societaria;

Ritenuta la necessità di prorogare la suddetta gestio-ne commissariale al fi ne di consentire il completamento delle operazioni necessarie per la regolarizzazione del funzionamento della gestione societaria rimuovendo le irregolarità a suo tempo contestate e in particolare:

defi nire l’ iter amministrativo fi nalizzato al comple-tamento delle attività edili del programma edifi catorio sito in Pellezzano (SA) e recuperare le rate di mutuo arre-trate nei confronti dei soci morosi, del programma edifi -catorio in questione;

frazionare il mutuo e procedere alla relative assegna-zioni degli immobili nei confronti dei soci del programma edifi catorio sito in Sant’Eustacchio (SA) in regola con le rate e provvedere al recupero delle rate di mutuo arretrate nei confronti dei soci morosi del programma edifi catorio in questione;

procedere all’esclusione del socio Martucci Gian-franco, ai sensi dell’art. 15 dello statuto sociale;

verifi care l’attendibilità delle scritture contabili della cooperativa, attesa la contestazione del bilancio 2013 da parte di alcuni soci;

procedere al recupero dei crediti risultanti dalle scritture della cooperativa nei confronti di debitori vari;

procedere al recupero del rimborso IVA per il perio-do anno 2013 per l’importo di euro 250.000,00;

accertare l’effettivo costo di costruzione imputabile a ciascun socio;

accertare le distinte contabilità ascrivibili ai due di-stinti programmi edifi catori siti a Salerno e a Pellezzano;

procedere alla convocazione dell’assemblea stra-ordinaria dei soci per deliberare sulle modifi cazioni dell’art. 41 dello statuto;

Decreta:

Art. 1. La gestione commissariale della società coopera-

tiva edilizia «San Matteo» con sede in Salerno, C.F. 01053500656, è prorogata sino al 3 maggio 2016. Al dr. Angelo Golino sono confermati i poteri già conferi-ti con la nomina nella carica di qualità di commissario governativo.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Art. 2. Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Uf-

fi ciale della Repubblica italiana. Roma, 28 aprile 2015

Il direttore generale: MOLETI

15A03617

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

ORDINANZA 7 maggio 2015 .

Proroga della contabilità speciale n. 3256. Iniziative fi -nalizzate al superamento della situazione di criticità conse-guente alla crisi socio-economico-ambientale determinatasi nella laguna di Venezia, in ordine alla rimozione dei sedi-menti inquinati nei canali portuali di grande navigazione. (Ordinanza n. 250).

IL CAPO DEL DIPARTIMENTODELLA PROTEZIONE CIVILE

Visto l’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l’art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998,

n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, con-

vertito, con modifi cazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;

Visto il decreto-legge del 15 maggio 2012, n. 59, con-vertito, con modifi cazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100;

Visto in particolare l’art. 3, comma 2, ultimo periodo del citato decreto-legge n. 59/2012 dove viene stabilito che per la prosecuzione degli interventi da parte delle ge-stioni commissariali ancora operanti ai sensi della legge 24 febbraio 1992, n. 225, trova applicazione l’art. 5, com-mi 4 -ter e 4 -quater della medesima legge n. 225/1992;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri 3 dicembre 2004 con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza socio economico ambientale determi-natosi nella laguna di Venezia in ordine alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali portuali di grande naviga-zione e il successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 novembre 2011, con cui il predetto stato d’emergenza è stato prorogato fi no al 31 dicembre 2012;

Vista l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei mi-nistri n. 3383 del 3 dicembre 2004 e successive modifi che ed integrazioni;

Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della pro-tezione civile n. 69 del 29 marzo 2013 recante: “Ordinan-za di protezione civile per favorire e regolare il subentro della regione Veneto nelle iniziative fi nalizzate al supera-mento della situazione di criticità conseguente alla crisi socio-economico-ambientale determinatasi nella laguna di Venezia, in ordine alla rimozione dei sedimenti inqui-nati nei canali portuali di grande navigazione.”;

Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della pro-tezione civile n. 154 del 26 febbraio 2014, con cui il di-rettore della Direzione regionale Progetto Venezia della regione Veneto, nominato soggetto responsabile con l’or-dinanza n. 69 del 29 marzo 2013, è stato sostituito con il direttore del Dipartimento coordinamento operativo recu-pero ambientale territoriale della regione Veneto;

Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 196 del 24 ottobre 2014, con cui il direttore Area infrastrutture della regione Veneto è stato nominato Soggetto responsabile;

Vista la nota del 20 marzo 2015, con cui il Soggetto responsabile ha trasmesso la relazione sullo stato di attua-zione degli interventi posti in essere, fi no al 31 dicembre 2014, ai sensi dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3383 del 3 dicembre 2004;

Considerato che il completamento delle opere previste nello Accordo di programma, sottoscritto in data 31 mar-zo 2008 dal Commissario delegato ex l’ordinanza del Pre-sidente del Consiglio dei ministri n. 3383 del 3 dicembre 2004 e successive modifi che ed integrazioni, è ancora in corso;

Ravvisata, quindi, la necessità di assicurare il comple-tamento, senza soluzioni di continuità, degli interventi fi nalizzati al superamento del contesto critico in rasse-gna, anche al fi ne di operare la necessaria prevenzione da possibili situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità;

Vista la nota del 27 marzo 2015 del Presidente della regione Veneto;

Dispone:

Art. 1.

1. Al fi ne di consentire il completamento delle attività già programmate ai sensi dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3383 del 3 dicembre 2004 e successive modifi cazioni, il direttore dell’Area infrastrut-ture della regione Veneto - Soggetto responsabile ai sensi dell’ordinanza n. 196/2014, titolare della contabilità spe-ciale n. 3256, è autorizzato a mantenere aperta la predetta contabilità fi no all’8 aprile 2016.

2. Restano fermi gli obblighi di rendicontazione ai sen-si dell’art. 5, comma 5 -bis , della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modifi cazioni e integrazioni.

La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 7 maggio 2015

Il Capo del Dipartimento: CURCIO

15A03631

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

ORDINANZA 13 maggio 2015 .

Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per as-sicurare il soccorso e l’assistenza alla popolazione della Repubblica federale democratica del Nepal in conseguenza dell’evento sismico verifi catosi il giorno 25 aprile 2015. (Or-dinanza n. 251).

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Visto l’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, con-

vertito, con modifi cazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;

Visto l’art. 4, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, nel quale si dispone che agli inter-venti all’estero del Dipartimento della protezione civile si applicano le disposizioni di cui all’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

Visto il decreto-legge del 15 maggio 2012, n. 59, con-vertito, con modifi cazioni, dalla legge 15 luglio 2012, n. 100, recante: “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”;

Visto l’art. 10 del decreto-legge del 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 15 otto-bre 2013, n. 119;

Vista la decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, con la quale è stato istituito il meccanismo unionale di protezione civile;

Vista la nota Neb/Pol/EU/ECHO/258 del 25 aprile 2015 dell’Ambasciata del Nepal presso l’Unione Europea con la quale il Governo della Repubblica federale demo-cratica del Nepal ha richiesto l’assistenza della Direzione Generale Aiuti Umanitari e Protezione Civile (DGECHO) della Commissione europea;

Considerato che, l’Uffi cio per il coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite (OCHA) ha attivato il sistema di coordinamento internazionale;

Considerato che la Repubblica italiana, nell’ambito dei rapporti di cooperazione internazionale e del meccanismo unionale, partecipa alle attività di assistenza alle popola-zioni colpite da eventi calamitosi di particolare gravità;

Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 28 apri-le 2015 con cui è stato dichiarato, per centottanta giorni, lo stato di emergenza in conseguenza dell’evento sismico del 25 aprile 2015 che ha interessato il territorio della Re-pubblica federale democratica del Nepal;

Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della pro-tezione civile n. 244 del 28 aprile 2015 recante “Disposi-zioni urgenti di protezione civile per assicurare il soccorso e l’assistenza alla popolazione della Repubblica federale democratica del Nepal in conseguenza dell’evento sismi-co verifi catosi il giorno 25 aprile 2015”.

Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della pro-tezione civile n. 246 del 4 maggio 2015 recante “Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per assicurare il soccorso e l’assistenza alla popolazione della Repubblica federale democratica del Nepal in conseguenza dell’even-to sismico verifi catosi il giorno 25 aprile 2015”.

Considerato che le condizioni in cui versano le po-polazioni locali e le strutture internazionali impegnate nelle attività di soccorso ed assistenza sono tali da ri-chiedere il proseguimento della fruizione di parte delle attrezzature dispiegate nel territorio della Repubblica federale democratica del Nepal in attuazione di quanto previsto dall’art. 1, comma 2, della richiamata ordinanza n. 244/2015;

Ritenuto, pertanto, di procedere alla donazione alle comunità locali di parte delle attrezzature di cui tratta-si, previa ricostituzione della relativa capacità operativa da parte dei rispettivi soggetti proprietari componenti del Servizio Nazionale della protezione civile;

Ravvisata la necessità di prevedere l’adozione di mi-sure fi nanziarie straordinarie volte a compensare l’ecce-zionale impegno richiesto al personale del Dipartimento della protezione civile e delle altre componenti del Ser-vizio Nazionale della protezione civile,” sia in loco che nel territorio nazionale, per l’assistenza alla popolazione colpita dal sisma;

Sentito il Ministero degli affari esteri;

Dispone:

Art. 1.

Donazione di attrezzature e beni per il soccorso e l’assistenza alla popolazione della Repubblica federale democratica del Nepal in conseguenza dell’evento sismico verifi catosi il giorno 25 aprile 2015

1. Per le fi nalità di cui in premessa è autorizzata la do-nazione a favore delle popolazioni colpite della Repubbli-ca federale democratica del Nepal di attrezzature e beni facenti parte del modulo posto medico avanzato inviato ai sensi dell’art. 1, comma 2, dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 244/2015, neces-sari ai fi ni della prosecuzione delle attività di assistenza e soccorso, anche in deroga all’art. 14 del decreto del Presi-dente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 254.

2. Per le medesime fi nalità di cui al comma 1, è autoriz-zata la donazione, a favore delle popolazioni colpite della Repubblica federale democratica del Nepal, di dodici ten-sostrutture inviate in loco ai sensi dell’art. 1, comma 2, dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezio-ne civile n. 244/2015, necessarie ai fi ni della prosecuzio-ne delle attività di assistenza e soccorso, anche in deroga all’art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 254.

3. Il Dipartimento della protezione civile provvede alla donazione delle attrezzature e dei beni di cui ai commi 1 e 2 mediante scambio di note con l’Ambasciata d’Italia in India, accreditata anche preso le Autorità di Governo nepalesi.

4. Il responsabile del Dipartimento della protezione ci-vile in loco procede alla verbalizzazione del trasferimento delle attrezzature e dei beni di cui ai commi 1 e 2 alle locali autorità all’uopo individuate, in accordo con la pre-detta Ambasciata.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

5. I soggetti proprietari delle attrezzature e dei beni og-getto di donazione sono autorizzati al relativo discarico dai relativi inventari.

6. L’importo corrispondente al costo di riacquisto del-le attrezzature e dei beni oggetto di donazione è posto a carico delle risorse di cui all’art. 4 della citata ordinanza n. 244/2015.

Art. 2.

Disposizioni per il personale impiegatonelle attività di emergenza

1. Al personale non dirigenziale del Dipartimento della protezione civile e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuo-co impiegato sul territorio colpito dall’evento calamitoso di cui in premessa, per l’attuazione delle attività previste dall’ordinanza di protezione civile n. 244/2015, può es-sere autorizzata la corresponsione, in deroga alla contrat-tazione collettiva nazionale di comparto, di una speciale indennità operativa omnicomprensiva, con la sola esclu-sione del trattamento di missione, forfettariamente para-metrata su base mensile a 300 ore di straordinario festivo e notturno, commisurata ai giorni di effettivo impiego.

2. Al personale del Dipartimento della protezione civile impiegato in loco nell’ambito del meccanismo unionale di protezione civile può essere autorizzata la correspon-sione del compenso di cui al comma 1, al netto dell’even-tuale concorso riconosciuto dalla Commissione Europea.

3. Al personale non dirigenziale del Dipartimento della protezione civile impiegato nelle attività di cui alla pre-sente ordinanza sul territorio nazionale, anche con compi-ti di supporto, da individuarsi con apposito provvedimen-to, può essere autorizzata la corresponsione, nel limite massimo complessivo di 30 ore mensili pro-capite, di compensi per prestazioni di lavoro straordinario effettiva-mente rese, oltre i limiti ordinariamente previsti, fi no alla conclusione delle attività operative di cui al comma 1.

4. Al personale dirigenziale del Corpo nazionale dei Vi-gili del Fuoco impiegato sul territorio colpito dall’evento calamitoso nelle attività di cui al comma 1, può essere au-torizzata la corresponsione, in deroga alla contrattazione collettiva nazionale di comparto ed all’art. 24 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modifi che ed integrazioni, di una indennità forfettaria pari al 40% della retribuzione mensile di rischio in godimento, com-misurata ai giorni di effettivo impiego.

5. Agli oneri derivanti dall’applicazione del presente articolo si provvede entro il limite delle risorse disponibi-li di cui all’art. 4 dell’ordinanza n. 244/2015.

La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 13 maggio 2015

Il Capo del Dipartimento CURCIO

15A03735

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI AUTORITÀ DI BACINO DEI FIUMI

ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE

Aggiornamento di alcune tavole del Piano stralcio per l’as-setto idrogeologico del bacino idrografi co del fi ume Piave.

Si rende noto che, in attuazione della deliberazione della Giun-ta regionale del Veneto n. 649/2013 e ai sensi dell’art. 6 delle Norme di attuazione del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei bacini idrografi ci dei fi umi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione (PAI 4 bacini), sono state aggiornate, con decreto segretariale n. 21 del 20 aprile 2015, le tavole nn. 3-4-5-6-8-9-10-11-16-17-22-24-39-40-41-42-58-59-60-61-62-63-64-75-76 del Piano stralcio per l’assetto idroge-ologico del bacino idrografi co del fi ume Piave in relazione ad alcune zone di attenzione ricadenti nel territorio delle province di:

- Belluno (Comuni di Alano di Piave, Alleghe, Auronzo di Cadore, Calalzo di Cadore, Colle Santa Lucia, Comelico Superiore, Cortina d’Am-pezzo, Domegge di Cadore, Feltre, Lentiai, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Pieve di Cadore, Quero Vas, Rocca Pietore, San Nicolò di Comeli-co, San Pietro di Cadore, San Tomaso Agordino, Santo Stefano di Cadore, Selva di Cadore, Seren del Grappa, Vigo di Cadore, Zoldo Alto);

- Treviso (Comuni di Cavaso del Tomba, Cornuda, Monastier di Treviso, Monfumo, Pederobba, Ponte di Piave, Salgareda, San Biagio di Callalta, Segusino, Valdobbiadene, Vidor, Zenson di Piave);

- Venezia (Comune di Noventa di Piave).

L’aggiornamento avrà effi cacia dalla data di pubblicazione del pre-sente comunicato nella Gazzetta Uffi ciale .

Copia del decreto è depositata presso l’Autorità di bacino dei fi u-mi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione e comu-nicazione dello stesso è data alla Regione del Veneto, alla Provincia di Belluno, alla Provincia di Treviso, alla Provincia di Venezia e ai Comuni sopraccitati.

I decreti sono altresì consultabili sul sito istituzionale dell’Autorità di bacino www.adbve.it.

15A03656

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE

INTERNAZIONALE Entrata in vigore dell’accordo di cooperazione tra il Gover-

no della Repubblica italiana e il Governo della Repubbli-ca islamica dell’Afghanistan in materia di prevenzione e contrasto al traffi co illecito di stupefacenti, sostanze psi-cotrope e loro precursori, fi rmato a Roma il 2 giugno 2011.

Si è perfezionato lo scambio delle notifi che previsto per l’entrata in vigore dell’Accordo su indicato.

La ratifi ca è stata autorizzata con legge 10 febbraio 2015, n. 13, pubblicata in Gazzetta Uffi ciale n. 50 del 2 marzo 2015.

In conformità al suo art. 14, l’Accordo è entrato in vigore il gior-no 11 aprile 2015. 15A03638

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Limitazione delle funzioni del titolaredel Consolato onorario in Bregenz (Austria)

IL DIRETTORE GENERALE PER LE RISORSE E L’INNOVAZIONE

( Omissis );

Decreta:

Il sig. Werner Deuring, console onorario in Bregenz (Austria), oltre all’adempimento dei generali doveri di difesa degli interessi nazionali e di protezione dei cittadini, esercita le funzioni consolari limitatamente a:

a) ricezione e trasmissione materiale all’Ambasciata d’Italia in Vienna degli atti di stato civile pervenuti dalle autorità locali, dai citta-dini italiani o dai comandanti di navi o aeromobili nazionali o stranieri;

b) ricezione e trasmissione materiale all’Ambasciata d’Italia in Vienna degli atti dipendenti dall’apertura di successione di cittadini ita-liani o cui possono essere chiamati cittadini italiani;

c) emanazione di atti conservativi, che non implichino la dispo-sizione dei beni di cittadini italiani, in materia di successione, naufragio o sinistro aereo, con l’obbligo di informarne tempestivamente l’Amba-sciata d’Italia in Vienna;

d) attività urgenti di prima istruttoria in caso di sinistri marittimi o aerei o di infortuni a bordo di navi, imbarcazioni da diporto o aerei nazionali, dopo aver preventivamente interpellato caso per caso l’Am-basciata d’Italia in Vienna;

e) ricezione e trasmissione all’Ambasciata d’Italia in Vienna delle domande di iscrizione nelle liste anagrafi che ed elettorali in Italia presentate da cittadini che siano residenti nella circoscrizione territoria-le dell’Uffi cio consolare onorario;

f) ricezione e trasmissione materiale all’Ambasciata d’Italia in Vienna, competente per ogni decisione in merito, degli atti in materia pensionistica;

g) consegna di certifi cazioni, rilasciate dall’Ambasciata d’Italia in Vienna;

h) ricezione e trasmissione all’Ambasciata d’Italia in Vienna del-la documentazione relativa alle richieste di rilascio delle carte d’identità — presentate dai cittadini italiani residenti nella circoscrizione dell’Uf-fi cio consolare onorario dopo aver effettuato gli idonei controlli, previsti ai sensi dell’art. 71 del decreto del Presidente della Repubblica 28 di-cembre 2000, n. 445, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 del citato decreto del Presidente della Repubbli-ca; diretta consegna ai titolari delle carte d’identità, emesse dall’Amba-sciata d’Italia in Vienna e restituzione materiale all’Ambasciata d’Italia in Vienna dei cartellini da questi ultimi sottoscritti;

i) notifi ca di atti a cittadini italiani residenti nella circoscrizio-ne dell’Uffi cio onorario, dando comunicazione dell’esito degli stes-si all’Autorità italiana competente e, per conoscenza, all’Ambasciata d’Italia in Vienna;

j) tenuta dello schedario dei cittadini e di quello delle fi rme delle autorità locali.

Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 20 aprile 2015

Il direttore generale: BELLONI

15A03639

Limitazione delle funzioni del titolare del Consolato onora-rio in Calgary (Canada).

IL DIRETTORE GENERALE PER LE RISORSE E L’INNOVAZIONE

( Omissis );

Decreta:

La sig.ra Teresina M. Bontorin, Console onorario in Calgary (Ca-nada), oltre all’adempimento dei generali doveri di difesa degli interessi nazionali e di protezione dei cittadini, esercita le funzioni consolari li-mitatamente a:

a) ricezione e trasmissione materiale al Consolato Generale d’Italia in Vancouver degli atti di stato civile pervenuti dalle Autorità locali, dai cittadini italiani o dai comandanti di navi o aeromobili nazionali o stranieri;

b) ricezione e trasmissione materiale al Consolato Generale d’Italia in Vancouver delle dichiarazioni concernenti lo stato civile da parte dei comandanti di navi e di aeromobili, ovvero dei testimoni;

c) ricezione e trasmissione materiale al Consolato Generale d’Italia in Vancouver dei testamenti formati a bordo di navi e di aeromobili da parte di cittadini italiani;

d) ricezione e trasmissione materiale al Consolato Generale d’Italia in Vancouver degli atti dipendenti dall’apertura di successione di citta-dini italiani o cui possono essere chiamati cittadini italiani;

e) emanazione di atti conservativi, che non implichino la disposi-zione dei beni di cittadini italiani, in materia di successione, naufragio o sinistro aereo, con l’obbligo di informarne tempestivamente il Consola-to Generale d’Italia in Vancouver;

f) attività urgenti di prima istruttoria in caso di sinistri marittimi o aerei o di infortuni a bordo di navi, imbarcazioni da diporto o aerei nazionali, dopo aver preventivamente interpellato caso per caso il Con-solato Generale d’Italia in Vancouver;

g) ricezione e trasmissione al Consolato Generale d’Italia in Van-couver delle domande di iscrizione nelle liste anagrafi che ed elettorali in Italia presentate da cittadini che siano residenti nella circoscrizione territoriale dell’Uffi cio consolare onorario;

h) ricezione e trasmissione materiale al Consolato Generale d’Ita-lia in Vancouver, competente per ogni decisione in merito, degli atti in materia pensionistica;

i) autentiche di fi rme su atti amministrativi a cittadini italiani, nei casi previsti dalla legge;

j) consegna di certifi cazioni, rilasciate dal Consolato Generale d’Italia in Vancouver;

k) vidimazioni e legalizzazioni; l) autentiche di fi rme apposte in calce a scritture private, redazione

di atti di notorietà e rilascio di procure speciali riguardanti persone fi si-che a cittadini italiani, nei casi previsti dalla legge;

m) ricezione e trasmissione materiale al Consolato Generale d’Ita-lia in Vancouver della documentazione relativa al rilascio di passaporti dei cittadini che siano residenti nella circoscrizione territoriale dell’Uf-fi cio consolare onorario; diretta consegna ai titolari dei passaporti emessi dal Consolato Generale d’Italia in Vancouver e restituzione al Consolato Generale d’Italia in Vancouver delle ricevute di avvenuta consegna;

n) ricezione e trasmissione al Consolato Generale d’Italia in Van-couver della documentazione relativa alle richieste di rilascio del docu-mento di viaggio provvisorio - ETD - presentate da cittadini italiani e da cittadini degli Stati membri dell’UE, dopo avere acquisito la denuncia di furto o smarrimento del passaporto o di altro documento di viaggio e dopo aver effettuato gli idonei controlli, previsti ai sensi dell’art. 71 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445,

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 del citato decreto del Presidente della Repubblica; consegna degli ETD, emessi dal Consolato Generale d’Italia in Vancouver, validi per un solo viaggio verso lo Stato membro di cui il richiedente è cittadino, verso il Paese di residenza permanente o, eccezionalmente, verso un’al-tra destinazione;

o) notifi ca di atti a cittadini italiani residenti nella circoscrizio-ne dell’Uffi cio onorario, dando comunicazione dell’esito degli stessi all’Autorità italiana competente e, per conoscenza, al Consolato Gene-rale d’Italia in Vancouver;

p) tenuta dello schedario dei cittadini e di quello delle fi rme delle autorità locali.

Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Repubblica italiana.

Roma, 15 aprile 2015

Il direttore generale: BELLONI

15A03647

Presentazione delle lettere credenziali

L’8 aprile 2015 il signor Presidente della Repubblica ha ricevuto al Palazzo del Quirinale S.E. Domingo P. Nolasco, ambasciatore della Repubblica delle Filippine, S.E. Monica Robelo Raffone, ambasciatore della Repubblica di Nicaragua, S.E. Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki Al Juhani, ambasciatore dello Stato del Qatar e S.E. Joshua Rimarkindu Kalinoe, ambasciatore dello Stato indipendente di Papua-Nuova Guinea (con residenza a Bruxelles), i quali gli hanno presentato le lettere cre-denziali che li accreditano presso il Capo dello Stato.

15A03648

Rilascio di exequatur

In data 27 marzo 2015 il Ministero degli affari esteri e della co-operazione internazionale ha concesso l’ exequatur alla signora Gloria Cecilia Gómez Cortes, console generale della Repubblica di Colombia in Milano.

15A03649

Rilascio di exequatur

In data 27 marzo 2015 il Ministero degli affari esteri e della coo-perazione internazionale ha concesso l’ exequatur alla signora Beatriz Helena Calvo Villegas, console generale della Repubblica di Colombia in Roma.

15A03650

Rilascio di exequatur

In data 17 aprile 2015 il Ministro degli affari esteri e della coope-razione internazionale ha concesso l’ exequatur al signor Felice Panaro, console onorario del Regno del Belgio in Bari.

15A03651

Rilascio di exequatur

In data 25 marzo il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazioanle ha concesso l’ exequatur signora María Jesús García Mi-guel, console onorario di Spagna a Torino.

15A03652

MINISTERO DELL’ECONOMIAE DELLE FINANZE

Scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca Popolare di Spoleto S.p.a., in Spoleto, viste le sentenze n. 657 del 9 febbraio 2015 e n. 966 del 26 febbraio 2015 con cui il Consiglio di Stato ha annullato il decreto del Ministro dell’economia e delle fi nanze n. 16 dell’8 febbraio 2013.

Il Ministro dell’economia e delle fi nanze [omissis], preso atto che la procedura di amministrazione straordinaria della Banca Popolare di Spoleto S.p.a. è terminata in data 31 luglio 2014 con la restituzione del-la stessa alla gestione ordinaria, previa realizzazione di un aumento di capitale dell’importo di euro centoquarantamilioni circa, integralmente sottoscritto dal Banco di Desio e della Brianza;

viste le sentenze n. 657 del 9 febbraio 2015 e n. 966 del 26 febbraio 2015 con cui il Consiglio di Stato, in riforma di precedenti sentenze del TAR del Lazio, ha annullato il predetto decreto del Ministro dell’econo-mia e delle fi nanze n. 16 dell’8 febbraio 2013, accogliendo il ricorso in appello presentato da alcuni esponenti aziendali della Banca Popolare di Spoleto S.p.a., rimossi con il medesimo decreto;

considerato che entrambe le citate sentenze hanno rilevato il vizio di eccesso di potere per difetto di istruttoria, ritenendo che “il Ministro dell’economia e delle fi nanze, nel condividere gli esiti e le soluzioni contenuti nella proposta avanzata dall’autorità di vigilanza, avrebbe do-vuto eseguire un’attività istruttoria, anche al fi ne di dare contezza della permanenza dei requisiti oggettivi e soggettivi necessari ad attivare la procedura di amministrazione straordinaria, nonostante l’intervenuto mutamento della situazione patrimoniale della Banca Popolare di Spo-leto S.p.a.”;

vista la nota del 15 marzo 2015 con la quale il Ministro dell’eco-nomia e delle fi nanze ha richiesto alla Banca d’Italia di voler fornire le proprie valutazioni tecniche alla luce delle censure mosse dal Consi-glio di Stato; vista la nota n. 316571/15 del 19 marzo 2015, con cui la Banca d’Italia, premesso che ciò non implica acquiescenza alle cennate pronunce, richiama integralmente il contenuto della precedente propo-sta n. 105750/13 del 30 gennaio 2013, lo conferma anche alla luce di ulteriori elementi, e chiede, al fi ne di conformare l’operato dell’am-ministrazione al giudicato del Consiglio di Stato, di reiterare “ora per allora” il decreto ministeriale che dispone lo scioglimento degli organi di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Spoleto S.p.a. e sottopone la stessa ad amministrazione straordinaria;

[omissis] ritenuto sulla base delle evidenze presenti nella nota della Banca d’Italia n. 105750/13 del 30 gennaio 2013, che nei confronti della Banca Popolare di Spoleto S.p.a., ricorrevano in data 8 febbraio 2013, gli estremi previsti dall’art. 70, comma 1, lett. a) e b) , t.u.b., e che le ulteriori evidenze fornite dalla Banca d’Italia con nota 316571/15 del 19 marzo 2015 confermano l’esistenza dei citati presupposti alla data dell’8 febbraio 2013; ritenuto che gli elementi derivanti dall’istrutto-ria effettuata permettono di condividere le argomentazioni formulate dalla Banca d’Italia con le note n. 105750/13 del 30 gennaio 2013 e n. 316571/15 del 19 marzo 2015, le cui motivazioni sono qui integral-mente richiamate e recepite; ritenuta l’opportunità di disporre l’ammi-nistrazione straordinaria della Banca Popolare di Spoleto S.p.a, a fi nalità di tutela della sana e prudente gestione di tutti gli intermediari coinvolti, considerata, in particolare, l’esigenza di evitare qualsiasi incertezza in ordine alla stabilità dei rapporti medio tempore sorti e proseguiti, e te-nuto conto delle predette sentenze;

ha disposto, con decreto del 20 aprile 2015, lo scioglimento de-gli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Banca Popolare di Spoleto S.p.a., con sede in Spoleto (PG), e la sottoposi-zione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria ai sensi dell’art. 70, comma 1, lett. a) e b) del t.u.b con effetti a partire dall’8 febbraio 2013.

15A03676

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Spoleto Credito e Servizi Società Co-operativa, in Spoleto, vista la sentenza n. 966 del 26 feb-braio 2015 con cui il Consiglio di Stato ha annullato il decreto del Ministro dell’economia e delle fi nanze n. 17 dell’8 febbraio 2013.

Il Ministro dell’economia e delle fi nanze [omissis], preso atto che la procedura di amministrazione straordinaria della Spoleto Credito e Servizi Società Cooperativa è terminata in data 11 ottobre 2014 con la restituzione della stessa alla gestione ordinaria;

vista la sentenza n. 966 del 26 febbraio 2015 con cui il Consiglio di Stato, in riforma di precedenti sentenze del TAR del Lazio, ha an-nullato il predetto decreto del Ministro dell’economia e delle fi nanze n. 17 dell’8 febbraio 2013, accogliendo il ricorso in appello presentato da alcuni esponenti aziendali della Spoleto Credito e Servizi Società Cooperativa, rimossi con il medesimo decreto;

considerato che la citata sentenza ha rilevato il vizio di eccesso di potere per difetto di istruttoria, ritenendo che “il Ministro dell’economia e delle fi nanze, nel condividere gli esiti e le soluzioni contenuti nella proposta avanzata dall’autorità di vigilanza, avrebbe dovuto eseguire un’attività istruttoria, anche al fi ne di dare contezza della permanenza dei requisiti oggettivi e soggettivi necessari ad attivare la procedura di amministrazione straordinaria”;

vista la nota del 15 marzo 2015 con la quale il Ministro dell’eco-nomia e delle fi nanze ha richiesto alla Banca d’Italia di voler fornire le proprie valutazioni tecniche alla luce delle censure mosse dal Consi-glio di Stato; vista la nota n. 316595/15 del 19 marzo 2015, con cui la Banca d’Italia, premesso che ciò non implica acquiescenza alla cennata pronuncia, richiama integralmente il contenuto della precedente pro-posta n. 105753/13 del 30 gennaio 2013, lo conferma anche alla luce di ulteriori elementi, e chiede, al fi ne di conformare l’operato dell’am-ministrazione al giudicato del Consiglio di Stato, di reiterare “ora per allora” il decreto ministeriale che dispone lo scioglimento degli organi di amministrazione e controllo della Spoleto Credito e Servizi Società Cooperativa e sottopone la stessa ad amministrazione straordinaria;

[omissis] ritenuto sulla base delle evidenze presenti nella nota del-la Banca d’Italia n. 105753/13 del 30 gennaio 2013, che nei confronti della Spoleto Credito e Servizi Società Cooperativa, ricorrevano in data 8 febbraio 2013, gli estremi previsti dagli artt. 70, comma 1, lett. b) , 98, comma 2, lett. b) e 105, t.u.b., e che le ulteriori evidenze fomite dalla Banca d’Italia con nota 316595/15 del 19 marzo 2015 confermano l’esistenza dei citati presupposti alla data dell’8 febbraio 2013; ritenuto che gli elementi derivanti dall’istruttoria effettuata permettono di con-dividere le argomentazioni formulate dalla Banca d’Italia con le note n. 105753/13 del 30 gennaio 2013 e n. 316595/15 del 19 marzo 2015, le cui motivazioni sono qui integralmente richiamate e recepite; ritenuta l’opportunità di disporre l’amministrazione straordinaria nei confronti della Spoleto Credito e Servizi Società Cooperativa, a fi nalità di tutela della sana e prudente gestione di tutti gli intermediari coinvolti, consi-derata in particolare l’esigenza di evitare qualsiasi incertezza in ordine alla stabilità dei rapporti medio tempore sorti e proseguiti, tenuto conto delle predette sentenze;

ha disposto, con decreto del 20 aprile 2015, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo della Spoleto Cre-dito e Servizi Società Cooperativa, con sede in Spoleto (PG), e la sotto-posizione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria ai sensi degli artt. 70, comma 1, lett. b) , 98, comma 2, lett. b) , e 105 t.u.b. con effetti a partire dall’8 febbraio 2013.

15A03677

MINISTERO DELL’AMBIENTEE DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

E DEL MARE

Esclusione dalla procedura di valutazione di impatto am-bientale del progetto di «Centrale nucleare di Trino - ag-giornamento delle modalità di gestione dei rifi uti radioat-tivi e relativo stoccaggio provvisorio in sito».

Con estratto del decreto direttoriale n. DVA-DEC-2015-126 del 30 aprile 2015 concernente il progetto «Centrale nucleare di Trino (Vc) - aggiornamento delle modalità di gestione dei rifi uti radioattivi e ralati-vo stoccaggio provvisorio in sito», si determina:

1. l’esclusione dalla procedura di valutazione di impatto am-bientale del progetto di «Centrale nucleare di Trino (Vc) - aggiornamen-to delle modalità di gestione dei rifi uti radioattivi e relativo stoccaggio provvisorio in sito».

2. il presente provvedimento è reso disponibile, unitamente al parere della Commissione tecnica di verifi ca dell’impatto ambientale - VIA e VAS, sul sito web del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

3. avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni e al Capo delo Stato entro 120 giorni dalla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Uffi ciale .

15A03643

MINISTERO DELLA DIFESA

Conferimento di onorifi cenza al merito dell’Esercito

Con decreto ministeriale n. 1086 datato 12 marzo 2012, al caporale maggiore scelto Giuseppe Riccobono, nato il 25 ottobre 1982 a Carini (Palermo), è stata concessa la croce d’argento al merito dell’Esercito con la seguente motivazione: «Mitragliere di bordo, mentre effettuava con la sua squadra la bonifi ca di un posto di osservazione, subiva un proditorio attacco portato con un ordigno improvvisato che causava la distruzione e il ribaltamento del veicolo sul quale si trovava. Benché fe-rito, procedeva a porre in sicurezza l’area con lucidità e non curanza del pericolo, soccorreva gli altri commilitoni e, contestualmente, garantiva il tempestivo arrivo dei soccorsi. Nonostante le lesioni riportate, chiede-va e otteneva di permanere in teatro continuando a fornire un eccellen-te contributo. Cristallino esempio di attaccamento al dovere e preclare virtù militari, contribuiva a esaltare il prestigio dell’Esercito italiano». — Kabul (Afghanistan), 11 maggio-31 ottobre 2009.

15A03634

Conferimento di onorifi cenza al merito dell’Esercito

Con decreto ministeriale 1073 datato 26 aprile 2012, al primo ca-poral maggiore Alessandro Cimino, nato il 14 maggio 1981 a Catania, è stata concessa la croce d’argento al merito dell’Esercito con la seguen-te motivazione: «Conduttore di veicolo tattico intervenuto sul luogo di un grave incidente stradale, con sprezzo del pericolo e grave rischio personale discendeva una pericolosa scarpata per soccorrere un commi-litone intrappolato sotto un veicolo blindato e colpito da grave emorra-gia. Mostrando esemplare iniziativa e insigne coraggio, interveniva per arrestare la copiosa perdita di sangue e provvedeva a fare sollevare il mezzo da un trattore agricolo locale, assicurando così la sopravvivenza del militare soccorso. Splendida fi gura di bersagliere che, per coraggio e altissimo senso del dovere, dava lustro e prestigio alla Forza armata». — Al Qulaylah (Libano), 31 luglio 2009.

15A03635

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Conferimento di onorifi cenza al merito dell’Esercito

Con decreto ministeriale n. 1090 datato 12 marzo 2012, al primo caporal maggiore Ivan Costantini, nato il 20 ottobre 1986 a Pitigliano (Grosseto), è stata concessa la croce d’argento al merito dell’Esercito con la seguente motivazione: «Fuciliere paracadutista, contribuiva con abilità a garantire un elevato livello di protezione ai propri commilitoni. In particolare, mentre la propria squadra veniva sottoposta a un’imbo-scata, non esitava a sostituirsi al capo arma del proprio mezzo, tempora-neamente neutralizzato, e a rispondere immediatamente al fuoco con la mitragliatrice di bordo respingendo la minaccia. Tale azione consentiva lo sganciamento dell’unità senza perdite. Magnifi ca fi gura di soldato e chiaro esempio di dedizione al dovere ed elevata professionalità, contri-buiva ad accrescere il prestigio dell’Esercito in ambito internazionale». — Kabul (Afghanistan), 11 maggio-31 ottobre 2009.

15A03636

Conferimento di onorifi cenza al merito dell’Esercito

Con decreto ministeriale n. 1042 datato 7 settembre 2011, al colon-nello Germano Sarsale, nato il 12 marzo 1957 a Viterbo, è stata concessa la croce d’argento al merito dell’Esercito con la seguente motivazione: «Comandante del gruppo interforze per le operazioni speciali, dirigeva e armonizzava con rara perizia le componenti dell’unità alle sue dipen-denze. In particolare, analizzando effi cacemente tutte le informazioni utili a disposizione, portava a termine con successo delicate missioni che consentivano la neutralizzazione di cellule di insorti, il fermo di im-portanti ricercati e il sequestro di notevoli quantitativi di droga, armi e munizioni. Brillante esempio di comandante, con il suo operato elevava il prestigio dell’Esercito italiano in un contesto multinazionale e inter-nazionale». — Farah, Bagdhis, Herat (Afghanistan), 30 gennaio-28 lu-glio 2009.

15A03637

PADIGLIONE ITALIA

Nomina di un componente della segreteria tecnica(decreto n. 9/2015)

Con proprio decreto n. 9/2015 del 29 aprile 2015, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, istituito con d.P.C.M. 3 ago-sto 2012, comunica che la dott.ssa Serenella Mariani, nata a L’Aquila, codice fi scale MRNSNL56D53A345K, è nominata, senza aggravio di spesa per la fi nanza pubblica (fatto salvo il rimborso delle spese di viag-gio da egli sostenute per l’espletamento delle sue funzioni), componente della Segreteria Tecnica istituita con Decreto Commissariale n. 2/2013, con le seguenti mansioni: su indicazione del Commissario, gestisce le relazioni con rappresentanze nazionali, territoriali e di categoria.

La presente nomina è fi no al 30 giugno 2016, salva la facoltà di proroga da parte del Commissario.

Il testo integrale del decreto verrà pubblicato sul Bollettino Uffi -ciale della Regione Lombardia e sul sito internet del Padiglione Italia e entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione.

15A03592

Nomina di un componente della segreteria tecnica(decreto n. 10/2015)

Con proprio decreto n. 10/2015 del 29 aprile 2015, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, istituito con d.P.C.M. 3 ago-sto 2012, comunica quanto segue: in riferimento al Decreto n. 3/2014 dell’11 luglio 2014, che determina la nomina della dott.ssa Lucia Masi-na come Componente della Segreteria Tecnica, in considerazione della riorganizzazione della medesima, ne decreta la revoca con decorrenza immediata.

15A03593

Nomina di un componente della segreteria tecnica(decreto n. 11/2015)

Con proprio decreto n. 11/2015 del 29 aprile 2015, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, istituito con d.P.C.M. 3 ago-sto 2012, comunica che la dott.ssa Elisabetta Patti, nata a Padova, codice fi scale PTTLBT70H44G224F, è nominata, senza aggravio di spesa per la fi nanza pubblica (fatto salvo il rimborso delle spese di viaggio da egli sostenute per l’espletamento delle sue funzioni), componente della Segreteria Tecnica istituita con Decreto Commissariale n. 2/2013, con le seguenti mansioni: su indicazione del Commissario, avvia e sviluppa attività di relazione con le rappresentanze nazionali, le associazioni e le fondazioni in relazione agli eventi culturali riguardanti il Commissaria-to Generale e Padiglione Italia.

La presente nomina è fi no al 30 giugno 2016, salva la facoltà di proroga da parte del Commissario.

Il testo integrale del decreto verrà pubblicato sul Bollettino Uffi -ciale della Regione Lombardia e sul sito internet del Padiglione Italia e entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione.

15A03594

Nomina di un componente della segreteria tecnica(decreto n. 12/2015)

Con proprio decreto n. 12/2015 del 29 aprile 2015, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, istituito con d.P.C.M. 3 ago-sto 2012, comunica che la dott.ssa Cecilia Soldano, nata a Milano, co-dice fi scale SLDCCL84H66F205C, è nominata, senza aggravio di spesa per la fi nanza pubblica (fatto salvo il rimborso delle spese di viaggio da egli sostenute per l’espletamento delle sue funzioni), componente della Segreteria Tecnica istituita con Decreto Commissariale n. 2/2013, con le seguenti mansioni: su indicazione del Commissario, avvia e sviluppa le attività di coordinamento dei soggetti coinvolti nel programma istitu-zionale di eventi e mansioni segretariali.

La presente nomina è fi no al 30 giugno 2016, salva la facoltà di proroga da parte del Commissario.

Il testo integrale del decreto verrà pubblicato sul Bollettino Uffi -ciale della Regione Lombardia e sul sito internet del Padiglione Italia e entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione.

15A03595

Nomina di un componente della segreteria tecnica(decreto n. 13/2015)

Con proprio decreto n. 13/2015 del 29 aprile 2015, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, istituito con d.P.C.M. 3 ago-sto 2012, comunica quanto segue: in riferimento al decreto n. 1/2013 del 16 gennaio 2013 che determina la nomina della sig.ra Beatrice Tagliate-sta come Componente della Segreteria Tecnica, in considerazione della riorganizzazione della medesima, ne decreta la revoca con decorrenza immediata.

15A03596

Nomina di un componente della segreteria tecnica(decreto n. 14/2015)

Con proprio decreto n. 14/2015 del 29 aprile 2015, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, istituito con d.P.C.M. 3 ago-sto 2012, comunica che la Dott.ssa Anna Francesca Tapella, nata a Busto Arsizio (VA), codice fi scale TPLNFR82D56B300D, è nominata, senza aggravio di spesa per la fi nanza pubblica (fatto salvo il rimborso delle spese di viaggio da egli sostenute per l’espletamento delle sue funzioni), componente della Segreteria Tecnica istituita con Decreto Commissa-riale n. 2/2013, con le seguenti mansioni: su indicazione del Commissa-rio, avvia e sviluppa le attività di coordinamento dei soggetti coinvolti nel programma istituzionale di eventi e svolge mansioni segretariali.

La presente nomina è fi no al 30 giugno 2016, salva la facoltà di proroga da parte del Commissario.

Il testo integrale del decreto verrà pubblicato sul Bollettino Uffi -ciale della Regione Lombardia e sul sito internet del Padiglione Italia e entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 11419-5-2015

Nomina di un componente della segreteria tecnica(decreto n. 15/2015)

Con proprio decreto n. 15/2015 del 29 aprile 2015, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, istituito con d.P.C.M. 3 ago-sto 2012, comunica quanto segue: in riferimento al decreto n. 6/2013 del 15 ottobre 2013 che determina la nomina dell’Ing. Cesare Vaciago come Componente della Segreteria Tecnica, in considerazione dell’istituzione della fi gura del Segretario Generale della Segreteria Tecnica con decreto n. 8/2015 e del passaggio a quest’ultimo delle competenze fi nora in carico all’Ing. Cesare Vaciago, ne decreta la revoca con decorrenza immediata.

15A03598

Nomina di un componente della segreteria tecnica(decreto n. 16/2015)

Con proprio decreto n. 16/2015 del 29 aprile 2015, il Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia, istituito con d.P.C.M. 3 ago-sto 2012, comunica quanto segue: in riferimento al decreto n. 1/2013 del 16 gennaio 2013 che determina la nomina della sig.ra Maria Beatrice Volontè come Componente della Segreteria Tecnica, in considerazione della riorganizzazione della medesima, ne decreta la revoca con decor-renza immediata.

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REGIONE TOSCANA Approvazione dell’ordinanza n. 18 del 27 aprile 2015

Il Commissario delegato ai sensi dell’art. 1 comma 548 legge 24 dicembre 2011 n. 228 in relazione agli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Toscana ed in particolare nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012 e nei giorni 27 e 28 novembre 2012 nel-le province di Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Siena, rende noto

— che con proprio ordinanza n. 18 del 27 aprile 2015 ha: a) approvato l’elenco corretto degli ammessi a contributo con or-

dinanza 26/2013; b) approvato il nono elenco dei privati benefi ciari dei contributi per

i beni mobili registrati distrutti e danneggiati; c) provveduto all’impegno e alla liquidazione a favore di alcuni

Comuni per consentire la liquidazione dei suddetti contributi; — che con l’ordinanza è disponibile sul Bollettino Uffi ciale della

Regione Toscana n. 25 del 6 maggio 2015 parte prima e sul sito internet della Regione Toscana, ai sensi dell’art. 42 D.lgs. 14 marzo 2013 n. 33, alla sezione Amministrazione Trasparente, voce Interventi straordinari e di emergenza.

15A03655

RETTIFICHE Avvertenza. — L’ avviso di rettifi ca dà notizia dell’avvenuta correzione di errori materiali contenuti nell’originale o nella copia del prov-

vedimento inviato per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale . L’ errata corrige rimedia, invece, ad errori verifi catisi nella stampa del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale . I relativi comunicati sono pubblicati, ai sensi dell’art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 1092, e degli articoli 14, e 18 del decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 1986, n. 217.

ERRATA-CORRIGE

Comunicato relativo all’estratto di classifi cazione di un manufatto esplosivo del Ministero dell’interno. (Estratto pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale - serie generale - n. 55 del 7 marzo 2015).

Nell’estratto citato in epigrafe, pubblicato nella sopra indicata Gazzetta Uffi ciale , alla pag. 31, prima colonna, primo rigo, dove è scritto: «Con decreto ministeriale n. 557/PAS/E/019135/ XVR/CE /C(53)…», leggasi: «Con decreto ministeriale n. 557/PAS/E/019135/ XVJ/CE /C(53)…».

15A03734

Comunicato relativo all’avviso del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, concernente: «Modalità di pre-sentazione delle istanze per l’accesso alle agevolazioni in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroniche e nell’ambito di specifi che tematiche rilevanti per l’industria sostenibile.». (Comunicato pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale - serie generale - n. 110 del 14 maggio 2015).

L’autorità emanante l’avviso citato in epigrafe, riportata nel sommario e alla pag. 49, prima colonna, della sopra indicata Gazzetta Uffi ciale , deve intendersi: « MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO », anziché « MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI ».

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LOREDANA COLECCHIA, redattore DELIA CHIARA, vice redattore

(WI-GU- 2015 -GU1- 114 ) Roma, 2015 - Istituto Poligrafi co e Zecca dello Stato S.p.A.

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