Anno 12, numero 3 Abilitazione dei lavoratori per l ... · so allargato. Riportiamo di seguito...

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Speciale artico l 19 I ANNO 12, NUMERO 3 Abilitazione dei lavoratori per l’utilizzo delle attrezzature più pericolose a cura di Comitato di Redazione QUALI SONO LE ATTREZZATURE DI LAVORO PER CUI è RICHIESTA UNA SPECIFICA ABILITAZIONE DEGLI OPERATORI ADDETTI Fermo restando che i casi per cui erano già previste speci- fiche abilitazioni (es, caldaie, impianti in pressione, ecc.) non vengono in nessun modo modificati, le attrezzature in questione sono di 8 tipologie, che riguardano diverse tipologie di lavori ma soprattutto l’edilizia, i lavori stra- dali e il movimento terra: infatti se alcune sono del tutto trasversali (es. carrelli), la maggior parte delle altre atten- gono soprattutto al settore edile-costruzioni inteso in sen- so allargato. Riportiamo di seguito l’elenco completo di tali tipologie di attrezzature, in tutte le loro articolazioni, con una breve descrizione della loro struttura e funzione: a) Piattaforme di lavoro mobili elevabili: si tratta di macchine mobili destinate a spostare persone alle posi- zioni di lavoro, poste ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l’intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita e che sia costituita al- meno da una piattaforma di lavoro con comandi, da una struttura estensibile e da un telaio. b) Gru a torre: si intende una gru a braccio orientabile, con il braccio montato sulla parte superiore di una torre che sta approssimativamente in verticale nella posizione di lavoro. c) Gru mobile: si intende una gru a braccio in grado di spostarsi con carico o senza carico senza bisogno di vie di corsa fisse e’ che rimane stabile per effetto della gravità. d) Gru per autocarro: si intende gru a motore compren- dente una colonna, che ruota intorno ad una base ed un gruppo bracci che e’ applicato alla sommità della colonna. La gru è montata di regola su un veicolo (eventualmente su un rimorchio, su una trattrice o su una base fissa) ed è progettata per caricare e scaricare il veicolo. e) Carrelli elevatori semoventi con conducente a bor- do: ne vengono individuate tre tipologie: 1. Carrelli semoventi a braccio telescopico: sono i carrelli elevatori a contrappeso dotati di uno o più bracci snodati, telescopici o meno, non girevoli, utilizzati per impilare carichi . 2. Carrelli industriali semoventi: si intende qualsiasi vei- colo dotato di ruote (eccetto quelli circolanti su rotaie) concepito per trasportare, trainare, spingere, sollevare, impilare o disporre su scaffalature qualsiasi tipo di carico ed azionato da un operatore a bordo su sedile. 3. Carrelli/Sollevatori/Elevatori semoventi telescopici rotati- vi: si tratta di attrezzature semoventi dotate di uno o più bracci snodati, telescopici o meno, girevoli, utilizzate per movimentare carichi ed azionate da un operatore a bordo su sedile. f) Trattori agricoli o forestali: si intende qualsiasi tratto- re agricolo o forestale a ruote o cingoli, a motore, avente almeno due assi ed una velocità massima per costruzione non inferiore a 6 km/h, progettato appositamente per ti- rare, spingere, portare o azionare determinate attrezzature intercambiabili destinate ad usi agricoli o forestali, oppure per trainare rimorchi agricoli o forestali. Esso può essere equipaggiato per trasportare carichi in contesto agricolo o forestale ed essere munito di sedili per accompagnatori.

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Speciale articol19IAnno 12, numero 3

Abilitazione dei lavoratori per l’utilizzo delle

attrezzature più pericolosea cura di Comitato di Redazione

QUALI SONO LE ATTREZZATURE DI LAVORO PER CUI è RICHIESTA UNA SPECIFICA ABILITAZIONE DEGLI OPERATORI ADDETTIFermo restando che i casi per cui erano già previste speci-fiche abilitazioni (es, caldaie, impianti in pressione, ecc.) non vengono in nessun modo modificati, le attrezzature in questione sono di 8 tipologie, che riguardano diverse tipologie di lavori ma soprattutto l’edilizia, i lavori stra-dali e il movimento terra: infatti se alcune sono del tutto trasversali (es. carrelli), la maggior parte delle altre atten-gono soprattutto al settore edile-costruzioni inteso in sen-so allargato. Riportiamo di seguito l’elenco completo di tali tipologie di attrezzature, in tutte le loro articolazioni, con una breve descrizione della loro struttura e funzione:a) Piattaforme di lavoro mobili elevabili: si tratta di macchine mobili destinate a spostare persone alle posi-zioni di lavoro, poste ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l’intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro attraverso una posizione di accesso definita e che sia costituita al-meno da una piattaforma di lavoro con comandi, da una struttura estensibile e da un telaio. b) Gru a torre: si intende una gru a braccio orientabile, con il braccio montato sulla parte superiore di una torre che sta approssimativamente in verticale nella posizione di lavoro. c) Gru mobile: si intende una gru a braccio in grado di spostarsi con carico o senza carico senza bisogno di vie di corsa fisse e’ che rimane stabile per effetto della gravità.

d) Gru per autocarro: si intende gru a motore compren-dente una colonna, che ruota intorno ad una base ed un gruppo bracci che e’ applicato alla sommità della colonna. La gru è montata di regola su un veicolo (eventualmente su un rimorchio, su una trattrice o su una base fissa) ed è progettata per caricare e scaricare il veicolo. e) Carrelli elevatori semoventi con conducente a bor-do: ne vengono individuate tre tipologie:1. Carrelli semoventi a braccio telescopico: sono i carrelli elevatori a contrappeso dotati di uno o più bracci snodati, telescopici o meno, non girevoli, utilizzati per impilare carichi .2. Carrelli industriali semoventi: si intende qualsiasi vei-colo dotato di ruote (eccetto quelli circolanti su rotaie) concepito per trasportare, trainare, spingere, sollevare, impilare o disporre su scaffalature qualsiasi tipo di carico ed azionato da un operatore a bordo su sedile. 3. Carrelli/Sollevatori/Elevatori semoventi telescopici rotati-vi: si tratta di attrezzature semoventi dotate di uno o più bracci snodati, telescopici o meno, girevoli, utilizzate per movimentare carichi ed azionate da un operatore a bordo su sedile.

f ) Trattori agricoli o forestali: si intende qualsiasi tratto-re agricolo o forestale a ruote o cingoli, a motore, avente almeno due assi ed una velocità massima per costruzione non inferiore a 6 km/h, progettato appositamente per ti-rare, spingere, portare o azionare determinate attrezzature intercambiabili destinate ad usi agricoli o forestali, oppure per trainare rimorchi agricoli o forestali. Esso può essere equipaggiato per trasportare carichi in contesto agricolo o forestale ed essere munito di sedili per accompagnatori.

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diante il personale tecnico impegnato in attività del setto-re della sicurezza sul lavoro; c) l’INAIL; d) le associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori nel settore di impiego delle attrezzature di cui ai presente accordo, anche tramite le loro società di servizi;e) gli ordini o collegi professionali pertinenti (ingegne-ri, architetti, geologi, periti industriali, geometri, etc.);f ) le aziende produttrici / distributrici / noleggiatrici / utilizzatrici (queste ultime limitatamente ai loro lavo-ratori) di attrezzature di cui al presente accordo, purché organizzate per la formazione e accreditate in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia Autonoma;g) i soggetti formatori con esperienza documentata, almeno triennale alla data di entrata in vigore del pre-sente accordo, nella formazione per le specifiche at-trezzature oggetto del presente accordo accreditati in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma;h) i soggetti formatori, con esperienza documentata di almeno sei anni nella formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, accreditati in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma;i) gli enti bilaterali e gli organismi paritetici;l) le scuole edili costituite nell’ambito degli organismi paritetici.E’ importante rilevare che i soggetti formatori devono co-munque essere in possesso dei requisiti minimi previsti in allegato I (requisiti di natura generale: idoneità dell’area e disponibilità delle attrezzature).

REQUISITI DEI DOCENTILe docenze verranno effettuate, con riferimento ai diver-si argomenti, da personale con esperienza documentata, almeno triennale, sia nel settore della formazione sia nel settore della prevenzione,sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e da personale con esperienza professionale pratica, documentata, almeno triennale, nelle tecniche dell’uti-lizzazione delle attrezzature di che trattasi. Le docenze possono essere effettuate anche da personale interno alle aziende utilizzatrici in possesso dei requisiti sopra richia-mati.

INDIRIZZI E REQUISITI MINIMI ORGANIZZATIVI DEI CORSIPartendo dall’obiettivo di fondo, ovvero che il percorso formativo è finalizzato all’apprendimento di tecniche ope-rative adeguate per utilizzare in condizioni di sicurezza le attrezzature di che trattasi, si prevede che:per ogni percorso formativo ci vuole un responsabile (può anche essere il docente stesso), un registro di pre-senza, un numero di partecipanti non superiore a 24 (per le attività pratiche, il rapporto istruttore/allievi deve essere di almeno un docente ogni 6 allievi) e le stesse van-no effettuate in area idonea (opportunamente delimitata, sicura, senza interferenze, ecc.);le assenze sono al massimo il 10% del monte orario complessivo (es. 2 ore su 20);

g) Macchine movimento terra: ne vengono individuate 5 tipologie:1. Escavatori idraulici: sono macchine semoventi a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una strutturai superiore (torretta) normalmente in grado di ruotare di 360° e che supporta un braccio escavatore azionato da un sistema idraulico e progettataprincipalmente per scavare con una cucchiaia o una benna rimanendo ferma, con massa operativa maggiore di 6000 kg. 2. Escavatori a fune: si tratta di macchine semoventi a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una torretta normalmente in grado di ruotare di 360° e che supporta una struttura superiore azionata mediante un sistema a funi progettata principalmente per scavare con una benna per il dragaggio, una cucchiaia frontale o una benna mordente, usata per compattare il materiale, per lavori di demolizione, per movimentare materiale con equipaggiamenti o attrezzature speciali. 3. Pale caricatrici frontali: sono macchine semoventi a ruo-te o a cingoli, provviste di una parte anteriore che funge da sostegno ad un dispositivo di carico, progettate princi-palmente per il carico o lo scavo per mezzo di una benna tramite il movimento in avanti della macchina, con massa operativa maggiore di 4500 kg. 4. Terne: sono macchine semoventi a ruote o a cingoli costituite da una struttura di base progettata per il mon-taggio sia di un caricatore anteriore che di un escavatore posteriore. 5. Autoribaltabile a cingoli: si tratta di macchine semoventi a cingoli, dotate di cassone aperto, impiegate per traspor-tare e scaricare o spargere materiale, con massa operativa maggiore di 4500 kg. h) Pompa per calcestruzzo: è un dispositivo, costituito da una o più parti estensibili, montato su un telaio di au-tomezzo, autocarro, rimorchio o veicolo per uso speciale, capace di scaricare un calcestruzzo omogeneo, attraverso il pompaggio del calcestruzzo stesso.

NORME GENERALI RIGUARDANTI I CORSI DI FORMAZIONE PER L’ABILITAZIONEI punti fondamentali sanciti dall’accordo sono:1) la partecipazione ai corsi deve avvenire in orario di la-voro;2) la partecipazione ai corsi non può comportare oneri economici per i lavoratori;3) questa forma formazione è specifica e non è sostitutiva (bensì integrativa ed aggiuntiva) della formazione obbli-gatoria alla sicurezza che spetta a tutti i lavoratori;4) la durata ed i contenuti minimi della formazione per le diverse tipologie di attrezzature (vedi All. III-X) sono da considerarsi come minimi, quindi non si può ovviamente scendere al di sotto di quanto indicato, mentre al contra-rio nulla osta ad un’eventuale implementazione (sia della durata che dei contenuti).

QUALI SONO I SOGGETTI CHE POSSONO ORGANIZZARE QUESTI PERCORSI FORMATIVIa) le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, anche mediante Sanitarie Locali e strutture del-la formazione professionale; b) il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, me-

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sono riconosciuti previa integrazione col modulo di ag-giornamento e verifica finale (sempre entro due anni).La validità di 5 anni dell’abilitazione decorre dalla data del superamento della verifica finale per i casi a) e c) e dell’ef-fettuazione dell’aggiornamento per b).Per i secondi: i corsi di formazione per il conseguimento dell’abilitazione devono essere effettuati entro due anni.

ANALISI DEGLI ALLEGATINegli allegati da III a X vengono presi in esame i requisiti minimi dei corsi di formazione teorico-pratici per lavora-tori addetti alle diverse tipologie di attrezzature, ovvero:ALL. III: piattaforme mobili elevabili (PLE), suddivise in tre sottotipologie: operanti su stabilizzatori, operanti sen-za stabilizzatori, operanti sia con che senza stabilizzatoriALL. IV: gru per autocarroALL. V: gru a torre, suddivise in tre sottotipologie : gru a rotazione in basso, gru a rotazione in alto, gru a rotazione sia in basso che in altoALL. VI: carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo, suddivisi in quattro sottotipologie : carrelli indu-striali semoventi, carrelli semoventi a braccio telescopico, carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi, tutte le precedenti (carrelli industriali semoventi, carrelli semoventi a braccio telescopico, carrelli/sollevatori/eleva-tori semoventi telescopici rotativi)ALL. VII: gru mobili, suddivisi in due corsi : corso base e modulo aggiuntivo (per addetti a gru mobili su ruote con “falcone” telescopico o brandeggiabileALL. VIII : trattori agricoli o forestali, suddivisi in due sottotipologie in trattori a ruote, trattori a cingoliALL. IX: escavatori, pale caricatrici frontali, terne, autori-baltabili a cingoli,, suddivisi in sottotipologie ; escavatori a fune, caricatori frontali, terne, autoribaltabili a cingoli, escavatori idraulici- caricatori frontali- terneALL. X: pompe per calcestruzzoRimandando al testo integrale degli allegati per il qua-dro completo, nella tabella che segue si riassumono, per i singoli corsi, gli aspetti principali: durata e moduli, sia giuridico-normativi che tecnici che pratico-specifici.

SINTESI DEI REQUISITI PRINCIPALI DEI CORSI DI FORMAZIONE Come si nota (tabella a pag. 4), c’è uno schema generale che si ripete sempre: un modulo giuridico-normativo molto breve, un modulo tecnico, uno o più (a seconda se esistano per quella tipologia di attrezzature delle sottotipologie) mo-duli pratici-specifici. Si precisa che per ogni tipologia di at-trezzature, come individuate nella prima colonna, il modulo tecnico è comune e uguale per tutte le sottocategorie (es. per i trattori agricoli e forestali, le 2 h di modulo tecnico sono le stesse per trattori a ruote e a cingoli, e così pure per tutti gli altri casi). Quindi quello che differenzia la formazione per le diverse sottotipologie sono solo i moduli pratico-specifici. L’unica eccezione allo schema generale sono le gru mobili, per cui si prevede un modulo base ed un modulo aggiuntivo per una particolare tipologia di gru mobile. Infine, per tutti i percorsi formativi sono previste specifiche verifiche e valu-tazioni, sia per i moduli teorici che per quelli pratici: il man-cato superamento delle stesse comporta la necessità di ripe-tere il/i modulo/i per cui si è manifestato l’insufficiente ap-prendimento e ovviamente le verifiche finali.

il percorso formativo è strutturato in moduli teorici e pratici, con verifiche intermedie e finali. Vanno pri-vilegiate metodologie didattiche attive, in particolare occorre garantire un equilibrio tra lezioni frontali e altri momenti, prevedere e prove pratiche, nonché simula-zioni, sia per le condizioni di utilizzo normali e anormali prevedibili (ad es. guasto) che per quelle straordinarie e di emergenza; favorire metodologie di apprendimento inno-vative, anche in modalità e-learning. Attenzione però: ai fini dell’abilitazione degli operatori, di cui al presente ac-cordo, è riconosciuta la formazione in modalità e-learning esclusivamente per la parte di formazione generale con-cernente i moduli giuridico-normativo e tecnico. Per quel che concerne i programmi dei corsi, sono specificamente previsti negli Allegati da III a X, e quindi non sono qui presi in esame, se non per ricordare che è sempre presente un modulo giuridico-normativo della durata di un’ora: in caso di partecipazione a corsi diversi per attrezzature di lavoro simili, non è necessario ripeterlo.

ATTESTAZIONE DI ABILITAZIONEPer quel che concerne ’Attestazione di abilitazione, una volta conclusi i corsi e superate le verifiche finali di ap-prendimento, viene rilasciato lo specifico attestato, che contiene i seguenti dati:a) denominazione del soggetto formatore; b) dati anagrafici del partecipante al corso; c) specifica della tipologia di corso seguito con indicazio-ne del presente accordo e relativo monte ore frequentato; d) periodo di svolgimento del corso; e) firma del soggetto formatore, che può incaricare anche il docente. La validità dell’abilitazione dura per 5 anni, dopo di che va rinnovata, frequentando e superando uno specifico corso di aggiornamento di almeno 4 ore di durata. Le attestazioni (oltre che registrate, quando sarà operativo, sul c.d. “libretto formativo del cittadino”) vanno trasmes-se alle Regioni e Province Autonome, per costituire uno specifico registro informatizzato. Le Regioni e Province Autonome, in attesa della definizione dei sistema nazio-nale di certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti, si impegnano a riconoscere reciprocamente gli attestati rilasciati.

RICONOSCIMENTO DELLA FORMAZIONE PREGRESSA E NORME TRANSITORIENaturalmente, in questo momento, migliaia e migliaia di lavoratori stanno già utilizzando queste attrezzature. Li possiamo per semplicità dividere in due grandi categorie:quelli che hanno già seguito corsi di formazione, per cui si pone il problema del riconoscimento della formazione pregressa; quelli che non hanno mai seguito corsi di formazione ad hoc, che ricadono sotto la norma transitoria.Per i primi:a) se i corsi erano rispondenti ai requisiti del presente ac-cordo (come durata, struttura, verifica finale) tali corsi sono riconosciuti;b) se i corsi erano carenti solo come durata, sono rico-nosciuti previa integrazione col solo modulo di aggiorna-mento, da farsi entro due anni ;c) se erano carenti solo per mancanza di verifica finale,

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AttrezzaturaModulo

Giuridico-Normativo

Modulo Tecnico Moduli Pratici Specifici Totale

Corso

Piattaforme mobili elevabili 1 h 3 h PLE operanti su stabilizzatori 4 h 8 h

1 h 3 h PLE operanti senza stabilizzatori 4 h 8 h

1 h 3 h PLE operanti con e senza stabilizzatori 6 h 10 h

Gru per autocarro 1 h 3 h 8 h 12 h

Gru a torre 1 h 7 h Gru a rotazione in basso 4 h 12 h

1 h 7 h Gru a rotazione in alto 4 h 12 h

1 h 7 h Gru a rotazione in basso e in alto 6 h 14 h

Carrelli elevatori emoventi con conducente a bordo 1 h 7 h Carrelli/sollevatori/elevatori

semoventi telescopici rotativi 4 h 12 h

1 h 7 h

Carrelli industriali semoventi, carrelli semoventi a braccio telescopico e

carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rorativi 8 h

16 h

1 h 7 h Carrelli industriali semoventi 4 h 12 h

1 h 7 h Carrelli semoventi a braccio telescopico 4 h 12 h

Gru mobili–modulo base+ 1 h 6 h Modulo pratico 7 h 14 h

Modulo aggiuntivo per gru mobili su ruote con falcone telescopico o

brandeggiabile

Modulo teorico 4 h Modulo pratico 4 h 8 h

Trattori agricoli e forestali 1 h 2 h Trattori a ruote 5 h 8 h

1 h 2 h Trattori a cingoli 5 h 8 h

Escavatori, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabili

a cingoli1 h 3 h Escavatori idraulici 6 h 10 h

1 h 3 h Escavatori a fune 6 h 10 h

1 h 3 h Caricatori frontali 6 h 10 h

1 h 3 h Terne 6 h 10 h

1 h 3 h Autoribaltabili a cingoli 6 h 10 h

1 h 3 h Escavatori idraulici, caricatori frontali e terne 12 h 16 h

Pompe per calcestruzzo 1 h 6 h 7 h 14 h