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58 MMW n. 7-8/2009 A A vederle svettare in tutta la loro imponen- za mentre con il loro braccio d’acciaio demolisco- no un fabbricato in cemento, scavano una parete di roccia, frantumano detriti, sollevano tonnellate di materiali, pochi potrebbero pensare alle mac- chine movimento terra come a angeli custodi, la cui “mano” protettiva può salvare e pro- teggere vite umane. Eppure, se col tempo l’uomo ha impara- to a difendersi e a risollevarsi dalle grandi calamità naturali, una parte del merito è anche di questi giganti d’acciaio. Prevedibilità e prevenzione Allo stato attuale, non è anco- ra possibile escludere con ma- tematica certezza o evitare il verificarsi di taluni eventi (un terremoto, ad esempio); tutta- via, i progressi delle differenti discipline tecnico-scientifiche, hanno permesso di realizzare sofisticati strumenti con cui controllare i “capricci della natura” e contenerne il poten- ziale distruttivo. Gli addetti ai MOVIMENTO TERRA • EARTH MOVING • MOVIMENTO TERRA • EARTH MOVING • MOVIMENTO TERRA • EARTH MOVING TTUALITÀ A MINISTERING ANGELS: MACHINES FOR CATASTROPHE by Giovanni Losavio W W hen you see their steel arms smashing down a building, excavating a rock face, fragmenting a pile of debris, or lifting great masses of material, they seem a perfect metaphor for the harnessing of technology in the cause of destructiveness. Yet all the destruction may also be a remedy to the effects of natural disaster. Prediction and prevention In the present state of science, pre- dictions of natural catastrophes vary widely in reliability, although improving as the science improves: for example, very limited for earth- quakes, some success with vol- canic eruptions, a certain reliability in predicting the path and strength of hurricanes or forest fires, high reliability for ultra-high tides, which, like rainfall prediction, is a useful capability for flood warnings. But no-one even dreams of controlling. or even containing what one poet described as ‘Nature’s caprices’. At best, where prediction is possi- ble, human lives can be defended, often simply by evacuating the hu- mans, as can their property. One key is the risk maps that can now be developed, showing the predicted likelihood of the risk of a given type of catastrophe in vari- Scienza e tecnica hanno fornito all’uomo strumenti indispensabili per prevedere, prevenire e contrastare la distruttività delle calamità naturali. Tra questi, le macchine movimento terra, un alleato prezioso per salvare vite umane Human attempts to predict and prevent catastrophe rest on science and technology, which also come in useful to save human lives and cope with the aftermath di Giovanni Losavio Angeli dal cuore d’acciaio Angeli dal cuore d’acciaio

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AA vederle svettare intutta la loro imponen-za mentre con il loro

braccio d’acciaio demolisco-no un fabbricato in cemento,scavano una parete di roccia,frantumano detriti, sollevanotonnellate di materiali, pochipotrebbero pensare alle mac-chine movimento terra comea angeli custodi, la cui “mano”protettiva può salvare e pro-teggere vite umane.Eppure, secol tempo l’uomo ha impara-to a difendersi e a risollevarsidalle grandi calamità naturali,una parte del merito è anchedi questi giganti d’acciaio.

Prevedibilità e prevenzione

Allo stato attuale, non è anco-ra possibile escludere con ma-tematica certezza o evitare ilverificarsi di taluni eventi (unterremoto, ad esempio); tutta-via, i progressi delle differentidiscipline tecnico-scientifiche,hanno permesso di realizzaresofisticati strumenti con cuicontrollare i “capricci dellanatura” e contenerne il poten-ziale distruttivo. Gli addetti ai

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MINISTERING ANGELS:MACHINES FOR CATASTROPHEby Giovanni Losavio

WW hen you see their steelarms smashing down abuilding, excavating a rock

face, fragmenting a pile of debris,or lifting great masses of material,they seem a perfect metaphor forthe harnessing of technology in thecause of destructiveness. Yet all thedestruction may also be a remedyto the effects of natural disaster.

Prediction and prevention

In the present state of science, pre-dictions of natural catastrophesvary widely in reliability, althoughimproving as the science improves:for example, very limited for earth-quakes, some success with vol-canic eruptions, a certain reliabilityin predicting the path and strengthof hurricanes or forest fires, highreliability for ultra-high tides, which,like rainfall prediction, is a usefulcapability for flood warnings. Butno-one even dreams of controlling.or even containing what one poetdescribed as ‘Nature’s caprices’.At best, where prediction is possi-ble, human lives can be defended,often simply by evacuating the hu-mans, as can their property. One key is the risk maps that cannow be developed, showing thepredicted likelihood of the risk of agiven type of catastrophe in vari-

Scienza e tecnica hanno fornito all’uomo strumentiindispensabili per prevedere, prevenire e contrastare la

distruttività delle calamità naturali. Tra questi, le macchinemovimento terra, un alleato prezioso per salvare vite umane

Human attempts to predict and prevent catastrophe rest onscience and technology, which also come in useful to save

human lives and cope with the aftermath

di Giovanni Losavio

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lavori sono così riusciti a di-segnare mappe del rischio, ilcui grado di attendibilità mi-gliora di anno in anno, le qua-li individuano regioni del pia-neta probabilisticamente piùsoggette a essere colpite daun determinato tipo di feno-meni. Prevedere un evento si-gnifica avere la possibilità digovernarlo e di prevenirne glieffetti più devastanti attra-verso la pianificazione urba-nistica, la costruzione di in-frastrutture ad hoc o la predi-sposizione di piani di evacua-zione e soccorso.In materia di prevenzione un

contributo decisivo è statofornito dall’ingegneria e dallascienza dei materiali con laprogettazione di prodotti, si-stemi e procedure di costru-zione che hanno consentito direalizzare manufatti capaci diresistere alle sollecitazioni piùestreme.Tra i tanti esempi chesi possono fare al riguardo, dasegnalare la casa antisismicain legno ideata dal Cnr-Ivalsa

di Trento, un fabbricato di seipiani che è riuscito a supera-re indenne una scossa simula-ta di magnitudo 7,2 gradi rich-ter (il test è stato condotto al

National Institute for EarthScience and Disaster Preven-tion di Tsukuba, in Giappo-ne). Di strada da percorrerece n’è ancora molta. Datol’attuale stato delle conoscen-ze scientifiche, infatti, il mi-glioramento degli strumentiprevisionali è un compito conil quale si dovranno cimenta-re anche le generazioni futu-re; tuttavia, l’era in cui un

evento naturale era spiegato,ora con il capriccio del destinoora con quello di una divinità,appartiene ormai alla primis-sima infanzia dell’uomo.

Salvare vite umane e consolidare le infrastrutture

Si tratti di un sisma, di un allu-vione, di un incendio o di unosmottamento – è ancora vivo ilricordo della frana che il 5maggio 1998 ha investito i co-muni di Sarno, Quindici, Bra-cigliano e Siano nel Salernita-no –, lo scopo principale, ne-gli istanti immediatamente

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ous parts of the planet. These canprovide a guide for town plannersor the designers of building and in-frastructures, not mention evacua-tion and aid plans. While it is cer-tainly sci-fi nonsense to talk aboutthe prevention of earthquakes orhurricanes, engineering and re-search on new materials can makea significant contribution to miti-gating their effects by developingnew building products, systemsand procedures capable of resist-ing all but the most destructive ofnatural phenomena. One exampleis the anti-seismic wood house de-veloped by the Italian National Re-search Council (CNR) near Trentoin the northeast of the country. Thissix-story structure survived a simu-lated earthquake hitting 7.2 on theRichter scale unharmed, accordingto testing carried out by the Na-tional Institute for Earth Scienceand Disaster Prevention at Tsuku-ba in Japan. Much has been done,but much more remains to be done.

Save lives, consolidate infrastructures

Whether it is an earthquake, aflood, a fire or a mud slip such asthe massive one that buried foursmall towns near Salerno on May5, 1998, the main aim must be tosave as many lives as possible andhelp the survivors cope with the af-termath, including consolidation ofbuildings. A necessary conditionfor doing this efficiently is efficientroads, to ensure that the searchrescue and aid teams get into thedisaster area with the right equip-ment and aid. The wounded mustalso be moved to better equippedhospitals, temporary shelters mustbe created for evacuees, who mustalso be shifted to safer areas ifthere is a long-term risk, and bot-tlenecks for the smooth flow of

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successivi al verificarsi dell’e-vento, è quello di salvare ilmaggior numero possibile divite umane e assistere le po-polazioni colpite. Non menoimportante, però, è il consoli-damento delle strutture. Di-sporre di infrastrutture viarieefficienti è una “conditio sinequa non”per coordinare i soc-

corsi; assicurare l’afflusso co-stante, ordinato e regolare delpersonale di servizio e dei mez-zi d’intervento; movimentaregli aiuti. Ma anche per trasfe-rire i feriti verso gli ospedalipiù attrezzati; allestire centridi accoglienza temporanea ospostare gli sfollati verso zonesicure; evitare possibili “collidi bottiglia” e intasamenti cheritardino o ingolfino la mac-china organizzativa. A secon-da del tipo di evento, occorredunque intervenire con rapi-dità per liberare la sede stra-dale da macerie,detriti o fangoed eseguire eventuali inter-venti di ripristino.Altrettanto prioritario, per lastessa incolumità fisica dellepersone, è il consolidamentodelle strutture lesionate.Edifi-ci pericolanti, soprattutto, che,pur avendo resistito all’eventoprincipale, sono stati talmentedanneggiati da rischiare crollisuccessivi. È il caso tipico deiterremoti: l’energia telluricanon si esaurisce con un unicofenomeno, ma si scarica pro-

gressivamente con una serie discosse successive – lo sciame si-smico – la cui magnitudo, in ge-nere inferiore alla prima, puòprodurre conseguenze altret-tanto serie, specie se insiste sustrutture già indebolite. Ed èproprio a questo punto che en-trano in scena gli “angeli”d’ac-ciaio,pronti a mobilitare i loro

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traffic must be kept clear. Accord-ing to the type of disaster, roadsmust therefore be cleared ofwreckage, detritus or mud andbrought back to working condition.Equally important is to prevent fur-ther loss of life from damaged build-ings, above all, in the case of anearthquake, because buildings thatsurvived the initial shock may wellcollapse in an after-shock. This isan important theatre of action formachinery. A telescopic lift is nolonger just a means for moving ma-terial, but may turn out to be usefulfor rescuing someone stuck on topof a building. Agile compact skidloaders can manoeuvre through thewreckage to remove debris as aidteams continue their search for thesurvivors. Scores of other machinescan also make their contribution inwhat may sometimes seem to be asurreal lunar landscape.

Mutual aid

Volunteers remain at the core ofdisaster rescue efforts, but when

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cavalli vapore per salvare viteumane e per ricostruire quan-to la forza degli elementi hadistrutto. Sulla spinta dell’e-mergenza,un sollevatore tele-scopico non è più soltanto unmezzo per la movimentazionemateriali ma diventa un’anco-ra di salvezza per le personeisolate sulla sommità di un edi-

ficio; l’agile e compatto skidsteer loader diventa un segugiod’acciaio che, destreggiandositra le macerie, rimuove i calci-nacci permettendo così ai soc-corritori di raggiungere quantifossero sepolti sotto di esse.In-tanto,nella surreale cornice da“Day After”, decine di altremacchine lavorano instanca-bilmente per realizzare tutte lestrutture che daranno un pri-mo, immediato, conforto alle“vittime della natura”.

La solidarietà

In questi frangenti, così dram-matici e convulsi, gli uominiriescono a dare prova di unforte sentimento di fratellan-za. Volontari certo, ma ancheimprese. Tra queste i costrut-tori di macchine movimentoterra, i quali, proprio in occa-sione del recente sisma inAbruzzo, sono stati protago-nisti di una prova di solida-rietà. Negli istanti immediata-mente successivi al terremo-to, infatti, New Holland Ko-belco, Fiori, Merlo e Sampie-rana, pienamente consapevo-li di quanto sia importante in

tali circostanze guadagnare fi-no all’ultimo secondo, hannosubito donato alla ProtezioneCivile alcuni dei loro “angelid’acciaio”.Case Construction Equip-ment, società del GruppoFiat, ha messo a disposizione6 macchine movimento terraper supportare le operazionidi sgombero e ricostruzione, eha mobilitato i suoi tecniciper curare l’assistenza suimezzi, garantendone così lapiena operatività. Si tratta, inparticolare, di un escavatorecingolato CX210B, un esca-vatore gommato WX145, unminiescavatore CX17B, unapala gommata 921E, una mi-nipala compatta (Skid) 435 eun sollevatore telescopicoTX130-33. «Questo tragicoevento ha scosso le coscienze

an earthquake devastated the cap-ital of central Italy’s mountainousAbruzzo region, L’Aquila and its en-virons on April 6 of this year, manycompanies also stepped in to offera hand. Fiat’s CASE Construction Equip-ment supplied six earth-movingmachines to help clear the debrisand start reconstruction - andadded in the technical staff to keepthem running. The machines were atracked CX210B excavator, awheeled WX145 excavator, aCX17B mini-excavator, a 921Ewheeled loader, a 435 type skidloader and a TX130-33 telescopichandler. “This tragedy has shakenthe conscience of Italy and theworld,” said Mario Marchisio, thehead of CASE’s Italian operations.“We hope our machinery can helpthe Abruzzesi to speed up clearingof the debris and in reconstruc-tion.” Other Fiat Group companiesalso made a contribution. The autodivision’s dealerships collected 2.5million euros to rebuild a kinder-garten, and New Holland Agricul-ture donated eight tractors.

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del nostro Paese e del mondointero», ha detto Mario Mar-chisio, responsabile di CaseItalia, presentando l’iniziati-va. «Noi di Case – ha prose-guito Marchisio – speriamoche i nostri mezzi possanoservire alla gente abruzzeseper accelerare le operazionidi sgombero delle macerie eper la successiva ricostruzio-ne». Il supporto di Case si ag-giunge al contributo delle al-tre società del gruppo: FiatGroup Automobiles, attraver-so la rete dei suoi concessio-nari, ha raccolto 2,5 milioni dieuro per la ricostruzione diun asilo nido comunale men-tre New Holland Agricoltureha donato 8 trattori.Da Finale Emilia (Modena)una terna escavatrice delGruppo Fiori è invece partitaalla volta di Villa S. Angelo,uno dei comuni più colpiti. Ilmezzo è un modello TA 450,l’unica terna ad avere un brac-cio di carico con cinematismo aZ, tipico delle pale, che per-mette di utilizzarla sia comepala equipaggiata di forche siacome retroescavatore. «Ab-biamo pensato a questo mez-zo – spiegano al Gruppo Fiori –in quanto, oltre a essere moltoversatile,è anche estremamen-te maneggevole e si adatta

molto bene alle caratteristicheoperative richieste dal territo-rio abruzzese».Grazie alla suaarticolazione centrale e alle di-mensioni compatte, TA 450 èuna macchina molto facile damanovrare, anche all’internodi spazi ristretti. In aggiunta,l’oscillazione centrale (fino a80°) permette al mezzo diadattarsi alle asperità del ter-reno, mantenendo le miglioricondizioni di aderenza.Sempre in Emilia Romagna,duecento chilometri a sud-estdi Finale Emilia, a San Pieroin Bagno, anche Sampieranaha raccolto l’appello dell’A-quila. «Dopo aver ricevuto latragica notizia – spiegano allaSampierana – siamo entrati incontatto con la Misericordiadi Alfero, centro urbano pocodistante dalla nostra sede, perconcordare l’invio di una del-le nostre macchine.Tra l’altronon siamo nuovi a esperienzedi questo tipo poiché, già nel1997, siamo intervenuti in zo-ne terremotate dell’Umbria edelle Marche. D’intesa con laProtezione Civile, abbiamo al-lestito una pala compatta mo-dello Esk 150.4, predisponen-do le linee idrauliche del mez-zo per l’alloggiamento di tuttii tipi di utensili. L’Esk 150.4,assicurato e omologato per la

circolazione su strada, è statoconsegnato il 17 aprile ed èrientrato di recente». Adattoalla movimentazione di mate-riali nei centri urbani, l’Esk150.4 è un mezzo poliedricoche può essere utilizzato sianella fase strettamente emer-genziale, quando si tratta cioèdi rimuovere detriti e calci-nacci, sia nel corso della suc-cessiva ricostruzione. Graziealla sua compattezza e agilità,lo skid di Sampierana, così co-me la terna di Fiori, è partico-larmente adatto alle opera-zioni in spazi ristretti e angusti,come appunto quelli di uncantiere urbano.Da sempre attento alla re-sponsabilità sociale d’impresa,anche il Gruppo Merlo ha par-tecipato attivamente alla garadi solidarietà per la popolazio-ne abruzzese.L’impresa di SanDefendente (Cuneo) si era di-stinta già in occasione dell’al-luvione in Val Vairata (maggio2008),quando aveva offerto ladisponibilità delle sue macchi-ne per le operazioni di soccor-so.Tramite la Protezione Civi-le di Cuneo, il Gruppo Merloha inviato in Abruzzo due sol-levatori telescopici, i modelli32.6 e 38.16 Roto. «Si tratta –spiegano alla Merlo – di mac-chine che possono essere im-piegate per il recupero di per-sone e materiali ad altezze ele-vate,ma anche per eseguire ve-rifiche strutturali su tetti e sucornicioni di edifici. Il 32.6, inparticolare è un mezzo multi-funzionale alla cui zattera èpossibile applicare qualsiasi ti-po di attrezzatura».I bracci del32.6 e del 38.16 hanno una por-tata di 2,8 e 3,8 tonnellate epossono raggiungere, rispetti-vamente, un’altezza di 8,2 e15,7 metri.

Giovanni Losavio

From Finale Emilia near Modena,the Fiori Group dispatched one ofits TA 450 backhoe loader excava-tors to Villa Sant’Angelo, a smalltown near L’Aquila which was oneof the hardest hit in the ‘quakezone. The loader is the only modelon the market with a Z-shapedloading arm, which can be used asa forklift as well as a rear excavator.“We thought of sending this mod-el,” said a spokesman at the com-pany, “because it is very versatile,very easy to manoeuvre and veryadapted to the operational require-ments of working in a mountainousenvironment”. The machine is ar-ticulated round a central joint and iscompact in size, which means itcan also work inside small spaces.The central can oscillate up to 80°,giving it a head start in handlingrough ground and maintaining grip.From San Piero in Bagno, also inEmilia Romagna but 200 km south-east from Finale, Sampierana alsorallied round. A spokesman of thecompany said Sampierana dis-patched equipment to help out inthe earthquake zone in Umbria andthe Marche in 1997. The chosenmodel for the Abruzzo mountainswas the Esk 150.4, a compactloader whose hydraulic lines weremodified so it could handle alltypes of tool: “The machine was in-sured and approved for highwayuse. It was handed over on April 17and has recently come back.” TheEsk 150.4 is a multipurpose ma-chine adapted to shifting materialin urban areas, useful in removingdebris as well as in reconstruction.It is compact and agile so it is es-pecially useful for small spaces.Another company always keen toengage with social issues is theMerlo Group from San Defendentenear Cuneo in Piedmont, whichsent equipment up into the moun-tains northwest from Cuneo tohelp in the Val Vairata flood disasterin May last year. For Abruzzo, thecompany dispatched two tele-scopic lifts, a 32.6 and a 38.16 Ro-to. “They can be used to recoverpeople and material from high up,”a company spokesman said, “andthey can also be used to check outthe stability of roofs and the upperparts of buildings. The 32.6 in par-ticular is multifunctional with a plat-form to which any type of tool canbe applied.” The two models canlift a maximum of 2.8 and 3.8 tonsrespectively, to a height of 8.2 and15.7 meters.

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