Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e...

22
Andrea Toniolo (a cura) LA «RELAZIONE DI AIUTO» Il counseling tra psicologia e fede SOPHIA / EPISTE ¯ ME - Studi e ricerche 1

Transcript of Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e...

Page 1: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

And

rea

Toni

olo

LA «

REL

AZI

ON

E D

I AIU

TO»

1

I contributi pubblicati nel presente volume costituiscono gli atti di un convegno promosso dalla Facoltà teologica del Triveneto intorno al tema e alla pratica della relazione di aiuto o del counseling. L’intento principale dei vari saggi è quello di mettere a fuoco le sfide e le op-portunità che le psicologie contemporanee pongono alla fede e alla teologia, in riferimento alle pratiche del colloquio di aiuto o dell’ac-compagnamento psicologico e spirituale.Gli ambiti dei contributi sono i seguenti: il counseling pastorale e la chiesa cattolica negli Stati Uniti; la fede, la salvezza e la parola tra teologia e psicologia; il confronto e lo scontro fra psicologia e chie-sa; la relazione d’aiuto tra psicologia e morale.

Presbitero della diocesi di Padova, ha conseguito il dottorato presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e ha trascorso periodi di studio e ricerca presso la Facoltà di teologia cattolica di Tubinga, l’Institut Catholique di Parigi e l’Institute of Pastoral Studies della Loyola University di Chicago. È docente di teologia fonda-mentale e teologia pastorale presso la Facoltà teologica del Triveneto di cui è anche preside. Ha pubblicato articoli e saggi, in particolare: La Theologia crucis nel contesto della modernità. Il rapporto tra croce e modernità nel pensiero di E. Jüngel, H.U. von Balthasar e G.W.F. Hegel (Editrice Glossa, Milano 1995); Cristianesimo e verità. Corso di teologia fondamentale (EMP-FTTR, Padova 20082). Ha curato: Unità pastorali. Quali modelli in un tempo di transizione? (EMP, Padova 2003); Dolore, sofferenza e angoscia: prospettiva psicologica e teologica, «Studia Patavina» 45 (1998).

In copertina: La speranza (particolare), affresco di Giotto, 1304-1306; Cappella degli Scrovegni, Padova.

Andrea Toniolo

LA «RELAZIONE DI AIUTO»

SOPHIA / EPISTEME - Studi e ricercheSOPHIA / EPISTEME - Studi e ricerche 1

9 788825 020267

ISBN 978-88-250-2026-7

€ 16.50 (I.C.)

3. ARCHITETTURA SACRA NEL NOVECENTOEsperienze, ricerche e dibattitiVirginio Sanson – pagine 404

4. LA FAMIGLIA NELLA CULTURA DELLA PROVVISORIETÀGiampaolo Dianin – Giuseppe Pellizzaro (a cura) pagine 384

l Manuali

1. MATRIMONIO, SESSUALITÀ E FECONDITÀCorso di morale familiareGiampaolo Dianin – pagine 448

2. LA BIBBIA NELLA STORIAIntroduzione generale alla Sacra ScritturaGastone Boscolo – pagine 480

3. CRISTIANESIMO E VERITÀCorso di teologia fondamentaleAndrea Toniolo – pagine 320

4. METODOLOGIA TEOLOGICAIndicazioni pratiche per lo studio, la ricerca e la redazione di un testoFacoltà teologica del Triveneto (a cura)In preparazione

5. LA FORMA RELIGIOSA DEL SENSOAl crocevia di filosofia, religionee cristianesimoRoberto Tommasi – pagine 504

PraxisStrumenti per la pastorale e la formazione

1. PREDICARE BENEChino Biscontin – pagine 328

2. ARDERE, NON BRUCIARSIStudio sul «burnout» tra il clero diocesanoGiorgio Ronzoni (a cura) – pagine 136

www.edizionimessaggero.it

Andrea Toniolo (a cura)

LA «RELAZIONE DI AIUTO»

Il counseling tra psicologia e fede

SOPHIA / EPISTEME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTEME - Studi e ricerche1

«Sophia»

EPistEmEStudi e testi a carattere scientifico, espressione della ricerca della Facoltà teologica del Triveneto

La sezione si divide in: Studi e ricerche, Dissertazioni

l Studi e ricerche

1. La «rELaZiONE Di aiUtO» Il counseling tra psicologia e fedeAndrea Toniolo (a cura) – pagine 152

2. SUL SENTIERO DEI SACRAMENTIScritti in onore di Ermanno Roberto Tura nel suo 70° compleannoCelestino Corsato (a cura) – pagine 400

3. SCIENZE DELLA PSYCHE E LIBERTÀ DELLO SPIRITOCounseling, relazione d’aiuto e accompagnamentoGiuseppe Mazzocato (a cura) – In preparazione

l Dissertazioni1. IL «SERVIZIO DELLA PAROLA»Dall’esperienza alla riflessione teologicaEzio Falavegna – pagine 496

2. IL «GRUPPO MINISTERIALE» PARROCCHIALELivio Tonello – pagine 232

3. MORALE E «CHRISTUS TOTUS»Etica, cristologia ed ecclesiologia in Émile MerschMatteo Pasinato – pagine 400

4. ESPERIENZA, INTERPRETAZIONE E VERITÀNELL’EPISTEMOLOGIA TEOLOGICA DI E. SCHILLEBEECKXUn tentativo di rilettura pareysoniana e ricoeurianaValentino Sartori – pagine 408

DiDachETesti base per l’insegnamento

La sezione si divide in: Percorsi, Manuali

l Percorsi

1. IL RINNOVAMENTO DELLA PARROCCHIAin una società che cambiaLucio Soravito – Luca Bressan (a cura) – pagine 160

2. UOMO E DONNA A IMMAGINE DI DIOLineamenti di morale sessuale e familiareLuciano Padovese – pagine 384

Page 2: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

SOPHIAEpistēme/Studi e ricerche ● 1

Page 3: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della
Page 4: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

ANDREA TONIOLO(a cura)

LA «RELAZIONE DI AIUTO»IL COUNSELING TRA PSICOLOGIA E FEDE

Page 5: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

Pubblicazione realizzata con il contributodella Conferenza Episcopale Italiana

ImprimaturPadova, 13 novembe 2008Onello Paolo Doni, Vic. Gen.

ISBN 978-88-250-2732-7

Copyright © 2009 by P.P.F.M.C.MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO - EDITRICEBasilica del Santo - Via Orto Botanico, 11 - 35123 Padovawww.edizionimessaggero.it

FACOLTà TEOLOGICA DEL TRIVENETOVia del Seminario, 29 - 35122 Padovawww.fttr.it

Prima edizione digitale 2010Realizzato da Antonianum SrlQuesto eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio,prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’editore.Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

Page 6: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

INTRODuzIONE

Andrea Toniolo

I contributi pubblicati nel presente volume costituiscono gli atti di un convegno promosso dalla Facoltà Teologica del Triveneto intorno al tema e alla pratica della relazione di aiuto o del counseling. L’intento principale dei vari saggi è quello di mettere a fuoco le sfide e le opportunità che le psi-cologie contemporanee pongono alla fede e alla teologia, in riferimento alle pratiche del colloquio di aiuto o dell’accompagnamento psicologico e spi-rituale, alle varie forme con cui, soprattutto attraverso la dinamica della pa-rola, si sostengono le persone in difficoltà. In molti ambiti prevale il ricorso alla consulenza psicologica rispetto ad altre forme di aiuto; nell’approccio ad esempio alle situazioni di crisi matrimoniali si avverte la prevalenza di questo tipo di relazione rispetto a quella pastorale o spirituale. La grande diffusione della psicoterapia, della consulenza psicologica, della letteratura, più o meno influenzata dalla psicologia (che riempie scaffali di librerie) e che possiamo raccogliere sotto il nome di «cultura terapeutica», ha delle profonde implicazioni e ripercussioni sociali e culturali: «La cultura tera-peutica non parla tanto di emozioni, quanto di carenze emotive… La per-cezione di un deficit emotivo comporta un profondo senso di vulnerabilità e richiede una ridefinizione radicale della condizione umana e di ciò che la caratterizza… Il profondo senso di vulnerabilità emotiva è frutto della ten-denza a oggettivare le incertezze della vita e a riformularle, amplificandole, sotto forma di rischio»1.

Il dialogo, il colloquio, la consulenza non riguardano solo situazioni psi-cologiche gravi o difficili (depressione, ansia, inconsistenze, disturbi psichi-

1 F. Furedi, Il nuovo conformismo. Troppa psicologia nella vita quotidiana, Feltrinelli, Milano 2005, pp. 10-11.

Page 7: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

6 andrea toniolo

ci) – va anche detto che in questi casi il ricorso allo specialista, allo psicotera-peuta è necessario ma non esclusivo – ma anche situazioni e questioni che la vita ordinaria pone: il colloquio è un aiuto nel discernimento morale, è una forma di accompagnamento e sostegno in alcune scelte importanti. La rivista «L’Espresso» di gennaio 2007 ha pubblicato un articolo dal titolo Benedette assoluzioni, giustamente condannato dall’«Osservatore Romano» per aver profanato un sacramento. L’articolo è frutto di false confessioni sacramenta-li escogitate da parte di un giornalista che intendeva verificare la risposta dei confessori di fronte alle grandi questioni che di frequente vengono poste in confessionale: eutanasia, aids e preservativo, frontiere della ricerca (staminali embrionali, fecondazione assistita), omosessualità, pedofilia, aborto, convi-venza. Si tratta di problemi che emergono durante una forma di relazione di aiuto, la confessione, oggi in crisi, a cui sembra subentrata la relazione psicologica, e dove i tre grandi registri (spirituale, morale, psicologico) della relazione di aiuto vengono continuamente a incrociarsi, a interfacciarsi.

Pur nella diversità di orientamento e impostazione delle scuole di psicote-rapia e consulenza psicologica (psicoanalisi, comportamentismo, psicologia umanistica, psicologia transpersonale, programmazione neuro-linguistica, per citarne alcune), esistono alcuni elementi basilari, quasi trasversali, condi-visi, che segnano in maniera determinante la relazione di aiuto anche in campo religioso: il rapporto da singolo a singolo, le terapie di piccoli gruppi, l’ascol-to empatetico, la sospensione del giudizio morale, la centralità del raccontare, lo strumento della parola. La presenza diffusa di tale «mentalità terapeutica» non solo a livello laico ma anche pastorale ci obbliga a un vaglio attento e critico dei criteri e della prassi del counseling, che raccolgo attorno ad alcune questioni presenti, quasi come sottofondo, nei vari saggi del volume.

1. La prima riguarda «il contributo specifico della psicoterapia e delle scienze psicologiche in genere», sia dal versante della lettura antropologica che dal versante delle modalità pratiche adottate nella consulenza; nella rela-zione pastorale di aiuto, che nella chiesa ha una lunga e diversificata storia, è opportuno instaurare un corretto rapporto con le varie scuole psicologiche per evitare da una parte forme estreme di assunzione ingenua, acritica, su-perficiale di pratiche o teorie psicologiche e, dall’altra, forme di indifferenza o rigetto critico della psicologia e delle sue pratiche. Che cosa comporta per una prassi pastorale (dall’educazione della fede, all’accompagnamento spiri-tuale, al colloquio di aiuto) la forte rilevanza odierna della psicologia in tut-ti gli ambiti sociali e formativi? Quali paradigmi nuovi vengono introdotti nell’azione pastorale, ma anche nelle relazioni normali di aiuto?

una relazione di aiuto orientata o determinata psicologicamente compor-ta, anche se non sempre in maniera consapevole, alcuni cambi paradigmati-ci: appare più centrata sulla persona che sul contenuto morale o dottrinale,

Page 8: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

7introduzione

ha una forma meno direttiva e più graduale, privilegia il dialogo rispetto all’approccio deduttivo e moralistico. Senza dubbio vanno evidenziate alcu-ne acquisizioni positive maturate dal confronto e dall’uso della prospettiva psicologica negli ambienti di assistenza, di consulenza, di educazione reli-giosa e laica: a) la sospensione temporanea del giudizio morale: le psicolo-gie laiche evidenziano «l’importanza, in ogni forma di aiuto alle persone, di sospendere temporaneamente il giudizio morale»2, per non compromettere la relazione di fiducia; b) la libertà condizionata: la consapevolezza che la volontà è condizionata dalla «storia unica delle forze biologiche e sociali che plasmano ciascun individuo»3; le psicologie si offrono come strumento di analisi dei condizionamenti e quindi come aiuto alla libertà nella situazione concreta; c) la relazione tra «alto» (ragione, immaginazione, moralità, veri-tà) e «basso» (istinto, passione, bisogno) nella motivazione umana, messa in luce soprattutto dalle psicologie del profondo (Freud, Jung, Erikson): «certi processi adattivi superiori associati con la conoscenza, intelligenza… non funzionano bene senza ricevere dati dai processi adattivi dell’ordine inferio-re collegati con tendenze istintive e certe linee di sviluppo interpersonali o di relazione a un oggetto»4. Il sentire dunque informa sempre il processo del conoscere.

La tendenza attuale, tuttavia, di caricare di attese psicologiche la relazione di aiuto pastorale può incorrere in due rischi: il «contrabbando» di materiale psicologico in campo pastorale, ossia il pericolo di un uso non competente e subdolo di tecniche o teorie psicologiche nel campo formativo o educativo, e, secondo rischio connesso, una «colonizzazione del campo pastorale da parte della psicoterapia»5, ovvero l’uso prevalente dello strumento psicolo-gico a scapito di una integrazione con la dimensione propriamente teologica. In una prospettiva pastorale la relazione di aiuto si colloca sempre all’inter-no della relazione con Dio mediata da una «parola» che per il credente ha una valenza particolare, e la guarigione nella tradizione biblico-cristiana as-sume sempre anche il significato di salvezza, dentro un luogo che è la comu-nità cristiana. Appare dunque doveroso porre anche il «viceversa» rispetto alla questione sopra espressa: enucleare le sfide, le provocazioni, i contributi che la relazione di aiuto collocata dentro la tradizione cristiana offre alla psicologia, alla «cultura terapeutica», e alle forme o interpretazioni assunte dalle psicologie nei confronti dei disagi psichici o problemi dell’uomo. La seconda questione portante può essere espressa nel seguente modo: «qual è

2 D. Browning, L’allontanamento dell’etica dalla cura pastorale, «Concilium» 6/1982, p. 31.

3 Ivi.4 Ivi, p. 32.5 B. Seveso, Pastorale e psicologia, «Teologia» 28 (2003) 3, p. 319.

Page 9: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

8 andrea toniolo

l’apporto specifico della fede cristiana» (non solo della dimensione religio-sa), e di quelle pratiche e prospettive propriamente cristiane (la salvezza, la fede, la morale cristiana, la carità, l’aiuto spirituale), alla relazione di aiuto, al colloquio personale, anche psicologico?

2. La teologia è interpellata da acquisizioni e categorie interpretative proprie delle scienze umane, che non possono essere considerate solo come strumenti di analisi ma anche come interpretazione della realtà psichica o sociale, espressione di un orientamento culturale, di un sistema valoriale. Andando oltre una forma strumentale di rapporto tra teologia e psicolo-gia, il modello più convincente appare quello correlativo: teologia e scienze umane cooperano per la comprensione dell’uomo, della sua condizione so-ciale e culturale, delle sue dinamiche religiose, confrontandosi su quadri di riferimento, sulle visioni dell’uomo, sulle forme pratiche di relazione di aiu-to. I piani del confronto tra teologia e scienze psicologiche sono molteplici; esplicito i principali, che fanno capolino nei vari contributi.

a) un primo livello di confronto è rappresentato dalle modalità e dalle pratiche di intervento, dalle forme di terapia e di cura. A titolo esemplifica-tivo accenniamo alla pratica del raccontare, che è centrale sia nella psicoa-nalisi che nella religione. Secondo la psicoanalisi il raccontare ha un potere «terapeutico» (la «cura del parlare»), nel dire il paziente non solo rivisita ma ricostruisce il proprio sé. La modalità pratica del dire, e il senso che vi si at-tribuisce, dipende molto dalla prospettiva con cui si accede alla memoria, al passato. Se il raccontare è interpretare e quindi cambiare, questo è possibile cogliendo non solo determinismi, ma anche una storia aperta al senso e alla libertà; in una prospettiva di fede la narrazione di sé non serve solo a supe-rare gli effetti negativi, sconnessi di eventi traumatici passati, ma a cogliere i segni religiosi primordiali, fondanti, il modo con cui i soggetti si aprono al trascendente. Il trattamento della memoria mediante la parola, che è una forma di «archeologia della sofferenza», dipende dalla visione dell’uomo: sostenere «contro un determinismo psicologico che la persona umana è in possesso della libertà è indubbiamente adeguato e vero. E il dire a un indivi-duo che è libero di scegliere può essere per questa persona, in un momento difficile della sua vita, un gesto di fiducia e di rassicurazione. Ma le stesse parole dette in un altro momento possono mostrare una certa insensibilità a ciò che la persona, in quel momento, sta attraversando»6. una comprensione

6 W. Lowe, Psicoanalisi come archeologia della storia della sofferenza, «Concilium» 6/1982, p. 26.

Page 10: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

9introduzione

adeguata dell’uomo non può perciò «compartimentalizzare» il regno della libertà da un parte e il regno del determinismo dall’altra7.

b) un secondo piano di confronto riguarda le nozioni fondamentali im-plicate nel pastoral counseling, come quella di fede, di guarigione, di cura. La teologia non ha ancora costruito una chiara linea Maginot (di confine) che indichi il contributo specifico del sapere teologico e di quello psicolo-gico, la diversità degli strumenti di aiuto: «la risposta teologica tradizionale sembra avere poche risorse per fare la critica a questa amabile psicologia»8. Nella pratica della relazione pastorale di aiuto prevale a volte il carattere in-dividuale, soggettivo, psicologico della fede, a scapito di quello teologico ed ecclesiale. un riferimento interessante è costituito dall’indagine di un pasto-ralista nordamericano J. Fowler, che ha studiato le dinamiche e l’evoluzione della fede, utilizzando come griglia di lettura gli stadi evolutivi di Kohlberg9. La fede, di cui si individuano sei stadi evolutivi, non è volutamente intesa in senso teologico ma «umano universale» (una naturaliter fides qua), è un apriori dell’uomo, la dinamica e il processo del fidarsi che costituisce l’esse-re umano fin dall’inizio e con cui l’uomo si affida a determinati valori. Lo studio di Fowler mette in luce il nesso tra sviluppo del pensiero, processo di significazione (linguaggio e significato) e «fede»: parallelamente agli stadi delle operazioni cognitive e morali si studiano i gradi di fede intesi come operazioni che sono insieme di conoscenza e di giudizio valutativo. Dall’in-dagine emerge, secondo Fowler, che la sfida cruciale per la prassi pastorale e per le chiese si pone nel passaggio dallo stadio convenzionale della fede (stadio III) a quello personale (stadio IV).

Analizzando il lavoro del pastoralista nordamericano, sembra che la sua teoria dell’evoluzione della fede sia una scienza empirica distinta dalla te-ologia, costruita attorno a un’idea di fede previa e indipendente da quella teologica: «Nella teoria dell’evoluzione della fede la teologia e la psicologia devono lavorare insieme nell’investigazione e illuminazione dei dinamismi della fede. L’investigazione empirica svolge il ruolo critico di verificare, pu-rificare o sostituire elaborazioni teologiche e/o psico-filosofiche. Infine, le elaborazioni psicologiche sono soggette al controllo teologico di questo la-voro, ma in un modo che intende evitare sia di ridurre i loro contenuti critici

7 Ivi, p. 27.8 Ivi, p. 23; si veda anche R.J. Hunter (ed.), Dictionary of Pastoral Care and Coun-

seling. Expanded Edition, Abingdon Press, Nashville 2005.9 Cf. J. Fowler, Stages of Faith. The Psychology of Human Development and the Quest

for Meaning, Harper & Row, San Francisco 1981; Id., Faith, development and pastoral care, Fortress Press, Philadelphia 1986; i testi riportano il risultato di un questionario sulla fede posto a circa 600 persone di tutte le età.

Page 11: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

10 andrea toniolo

e costruttivi alla teologia, sia di subordinare tali contributi alle critiche dottri-nali [corsivo del redattore]. Nell’ambito della convinzione della sovranità di Dio, la teoria dell’evoluzione della fede fa uso della teologia, dell’investiga-zione empirica e della teoria psicologica in modo tale che tutte queste scien-ze la mettano in grado di contribuire, in collaborazione, alla comprensione e illuminazione dell’aspetto interiore umano dei dinamismi della fede»10. La nozione di fede soggiacente è essenzialmente antropologico-morale, con un accentuato carattere dialettico e razionale, e nella cura pastorale di tale fede è determinante l’apporto della psicologia. Se per un verso rileviamo il modello della correlazione tra teologia e psicologia, per l’altro traspare la convinzio-ne, discutibile, che la fede teologale sia una realtà che si innesta in una fede naturale realizzata, come un piano che si aggiunge a un altro e che, quindi, si debba prima curare l’umano e poi lo spirituale. In realtà la fede teologale è fin dall’inizio profondamente intrecciata con l’esperienza umana; forma-zione umana e spirituale si intersecano continuamente nella storia personale di un soggetto.

c) un terzo piano di confronto tocca il nesso tra counseling e morale. La consulenza pastorale, la relazione di aiuto nelle chiese, negli ambienti di formazione è stata segnata negli ultimi decenni da una certa autonomia e distacco nei confronti della teologia e in particolare della teologia morale, accusata spesso di «moralismo». L’influsso forte delle psicologie non è sta-to presente solo come risorsa, come strumento di analisi e conoscenza, ma anche come critica nei confronti del moralismo, ritenuto «una delle cause principali, se non la causa principale dei problemi di salute mentale nelle società moderne. Il moralismo è definito in modi diversi, ma principalmente crediamo che significhi porre imperativi morali arbitrari, prematuri o fuori tempo che reprimono o sopprimono duramente i normali impulsi umani, interessi o bisogni»11. L’approccio psicologico conseguente è di tipo «mai-eutico»: si aiuta lasciando alla persona il proprio quadro di riferimento mo-rale, senza intaccare il contenuto etico delle scelte (neutralità morale). Tale distacco o estraneazione tra psicologia ed etica in realtà accentua la visione deterministica dell’uomo dal versante psicologico e quella moralistica dal versante teologico. Il superamento dell’ignoranza reciproca di psicologia ed etica avviene mediante il confronto serio sul piano della razionalità morale pratica; ogni forma di relazione di aiuto – sia religiosa che laica – non può isolarsi dal contesto morale del soggetto, dalla sua razionalità morale prati-ca: «Ma come può una prospettiva teologico-etica della persona prendere in

10 J. Fowler, Teologia e psicologia nello studio dello sviluppo della fede, «Concilium» 6/1982, p. 159.

11 Browning, L’allontanamento dell’etica, pp. 29-30.

Page 12: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

11introduzione

considerazione le dinamiche psicologiche senza perdere l’integrità del punto di vista normativo?»12.

La razionalità morale pratica, ossia la capacità di esprimere giudizi morali e di fare scelte, si sviluppa in cinque livelli: metaforico, cogente, bisogno-valore, predittivo-contestuale e regola-ruolo13. Soprattutto al terzo livello (bisogno-valore) e al quinto, le psicologie, grazie all’analisi dei bisogni uma-ni fondamentali (il cibo, il legame di parentela, il sesso, l’identità, la sicu-rezza, la realizzazione di sé, la procreazione, ecc.) aiutano a comprendere quali bisogni sono integrati, quali sacrificati, quali in tensione rispetto alla scelta di valori o di regole, alle scelte comportamentali (ad esempio i bisogni centrali di sicurezza e di indipendenza possono risultare inconciliabili, in tensione). Alla razionalità morale pratica spetta il compito di ordinarli, di dare una gerarchia, di limitarli in vista di altri.

3. Nel contesto anglofono, soprattutto nordamericano, si è sviluppata una pratica che tenta di conciliare le due prospettive, psicologica e teologica, de-nominata pastoral counseling, espressione tradotta nel nostro contesto con «relazione di aiuto», «dialogo pastorale». Tale pratica indica «un incontro soprattutto verbale tra persone, delle quali una almeno intende instaurarlo e portarlo avanti “nel nome del Signore”, sulla base di una relazione non reciproca»14. Il pastoral counseling cerca di coniugare e integrare la tradizio-ne spirituale cristiana con l’apporto delle scienze psicologiche, mossa dal-la convinzione dello stretto legame tra la prospettiva biblica della salvezza e quella moderna della guarigione e della salute, e sostenuta inoltre dalla consapevolezza della mescolanza conflittuale di libertà umana e condiziona-menti nella dinamica del discernimento morale e religioso. Se l’apporto spe-cifico e necessario della psicologia è la lettura e l’interpretazione della realtà con strumenti che la teologia non possiede e cogliendo aspetti della psiche che la teologia non sarebbe in grado di cogliere, il contributo della teologia è quello di vigilare sui rischi di una interpretazione dei fatti psichici isolata o contrapposta a quella morale o religiosa, offrendo una visione dell’uomo più ampia di quella psichica, e un approccio non esclusivamente terapeutico ai disagi dell’anima.

Il pastoral counseling nordamericano rappresenta la tradizione più lunga, non esente da tensioni, di cooperazione tra mondo della fede e scienze psi-cologiche. Per questo motivo il primo contributo del volume – Il counseling pastorale e la Chiesa cattolica negli Stati Uniti: storie di individui, istituzioni

12 Ivi, p. 34.13 Ivi, p. 35.14 A. Godin, Ascolto e consiglio, in B. Lauret - F. Refoulé, Iniziazione alla pratica

della teologia. Volume 5: Pratica, Queriniana, Brescia 1987, p. 48.

Page 13: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

12 andrea toniolo

e tematiche – è quello di K. Gillespie, gesuita nordamericano, professore as-sociato presso il Dipartimento di Pastoral Counseling del Loyola College in Maryland; l’autore offre una panoramica storica dello sviluppo del pastoral counseling nel contesto nordamericano, elaborando un primo fondamentale lessico di distinzioni e sfumature. La breve ma significativa ripresa storica permette d’instaurare un confronto tra contesto protestante, favorevole fin dall’inizio, e quello cattolico, più reticente all’inizio. Il modello proposto dall’autore, che combina le diverse dimensioni del counseling, viene deno-minato bio-psico-socio-spirituale; le diverse dimensioni della persona umana sono considerate nella loro profonda integrazione, e lo specifico del pastoral counseling è dato dal riferimento esplicito alla dinamica spirituale, al riman-do, anche se non sempre e non necessariamente, alla cornice spirituale e reli-giosa della vita. Di seguito è stato collocato un contributo, reso gentilmente disponibile dai due autori, K. Gillespie e P. zagano, su un tema, che non rientra immediatamente nell’impianto generale del convegno, ma che può essere considerato come una esemplificazione, quasi una parabola dell’in-treccio, della sovrapposizione frequente nel contesto culturale americano tra psicologia e spiritualità: un raccordo critico tra la spiritualità ignaziana e una recente corrente, denominata «psicologia positiva», che si presenta come una trascrizione laica, secolarizzata della pratica ignaziana della gratitudine.

Segue un contributo del sottoscritto che riporta il dibattito nel conte-sto europeo, dove certe questioni fondanti non passano inosservate: «fede», «salvezza» e «parola» sono tre termini alla luce dei quali instaurare un con-fronto serio tra le due realtà che entrano in gioco nella relazione di aiuto (quella spirituale e quella psicologica). Viene data particolare attenzione al terzo elemento, la parola, che costituisce il dia-logo, il verbo/parola di in-contro e di distinzione nei soggetti che instaurano la relazione di counseling. La parola appare come il mezzo privilegiato con cui poter avviare la cura della persona, la sua trasformazione, il dinamismo di guarigione, che in un orizzonte specificatamente cristiano non possiamo disgiungere dalla parola «salvezza».

L’ampio contributo di M. Binasco (professore di psicologia e di psicopato-logia dei legami della famiglia presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su Matrimonio e Famiglia, in Roma) – Incontri e scontri fra psicologia e chiesa. Questioni preliminari a partire dal counseling – sviluppa la rifles-sione dal versante della psicoanalisi, mostrando non poca distanza critica nei confronti di un uso «virtuale» o meramente convenzionale delle scienze psicologiche. Le forme di consulenza dovrebbero liberarsi dai programmi, dalle procedure di gruppo, dalle convenzioni sociali, dalle esigenze di moda o culturali, dai meccanismi professionali, insomma da quella sfera virtuale che impone per convenzione l’uso delle psicologie, e utilizzare queste, inve-ce, per cogliere il reale, la situazione vera dell’uomo. La questione antropo-

Page 14: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

13introduzione

logica appare quindi ineludibile; la domanda su chi è l’uomo non può essere destituita: se la terapia è centrata sul cliente, bisogna anche chiedersi su che cosa è centrato il cliente. Il forte richiamo al «reale» si traduce nella centralità di fatto accordata al desiderio presente in qualsiasi forma di counseling, desi-derio da non intendersi nella prospettiva dell’autorealizzazione, ma dell’es-sere profondo, dell’accettazione anche del sacrificio per realizzare qualcosa, dell’accoglienza del limite e della fragilità inevitabili nell’esistenza e nelle relazioni umane. Il riferimento al reale, la centralità del desiderio, l’atto del dire rappresentano gli elementi strutturali comuni a un’autentica relazione di aiuto, nelle forme del counseling pastorale e psicologico.

La riflessione conclusiva di G. Mazzocato, docente di teologia morale presso la Facoltà Teologica del Triveneto – La relazione d’aiuto tra psico-logia e morale – richiama in un primo momento il ruolo strategico della morale nel dibattito attorno alla psicologia, intesa come scienza che non solo pone dati, ma interpreta l’esistenza psichica; in un secondo momento mo-stra come il nesso necessario e intrigante tra salute psichica e ordine morale apra inevitabilmente alla più ampia questione antropologica. Il vissuto psi-chico non può essere competenza esclusiva delle scienze psicologiche, ma appartiene fin dall’inizio, e anche nelle sue forme patologiche, all’esperienza morale, alla dinamica della coscienza; nel campo pratico della relazione di aiuto, perciò, non è legittimo delegare esclusivamente alla psicologia la cura della realtà psichica, poiché questa, anche nelle sue forme estreme, va sempre considerata in riferimento alla persona nella sua totalità e all’esperienza fon-dante e fondamentale della libertà (ciò che Binasco chiamerebbe desiderio). I fatti psichici sono perciò il luogo principale in cui la libertà si esprime, si afferma o si nega, sono il luogo della coscienza morale e religiosa, e quindi sono già luogo di discernimento.

Il confronto serio della pastorale con la psicologia – per anticipare alcune conclusione dei vari contributi – esige di chiarire le comprensioni relative ad alcuni concetti fondamentali comuni (la nozione di fede, il concetto di maturità umana e cristiana, la connessione tra salvezza e cura, la coscienza e la libertà, la visione dell’uomo) e le prospettive teoretiche in cui si è col-locati. La relazione psicologica e quella spirituale appartengono a ordini diversi e non vanno confuse: uno psicologo non può sconfinare nel cam-po di un direttore spirituale, e viceversa; le finalità e i mezzi sono diversi, le interpretazioni dei disagi e il trattamento degli affetti hanno peculiarità differenti: «I discepoli dei primi monaci nel deserto non andavano forse a interrogare il loro padre proprio per ricevere una parola (“Dimmi una pa-rola, abba, perché io possa essere salvato!”)?… La differenza fondamentale tra un percorso psicologico, segnato dalla sola “empatia” e l’accompagna-mento spirituale sta precisamente nel fatto che, quando sarà il momento, l’accompagnatore non rinuncerà a pronunciare una parola, nel senso più

Page 15: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

14 andrea toniolo

forte del termine, una parola il cui impatto pedagogico e terapeutico sarà incalcolabile»15.

Tuttavia i due ordini sono inerenti l’uno all’altro: la vita spirituale non può essere isolata dalle dinamiche psichiche; come pure la psicologia di una persona è intrecciata con la sua esperienza spirituale. Il mondo biblico e la tradizione cristiana ci testimoniano il profondo legame tra salute spirituale e guarigione fisica o psichica: «Non esiste nessuna chirurgia spirituale che permetta di delimitare esattamente ciò che sarebbe puramente psicologico e ciò che sarebbe esclusivamente soprannaturale… Se è importante, dunque, che ognuno resti nel proprio ambito e rispetti quello degli altri, nondimeno non è più possibile al giorno d’oggi praticare l’accompagnamento spirituale come se la psicologia non esistesse»16.

15 A. Louf, Generati dallo Spirito. L’accompagnamento spirituale oggi, Edizioni Qiqa-jon-Comunità di Bose, Magnano (BI) 1994, pp. 116-117.

16 Ivi, p. 72.

Page 16: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

IL COUNSELING PASTORALE E LA CHIESA CATTOLICA NEGLI STATI uNITI

Storie di individui, istituzioni e tematiche

C. Kevin Gillespie

Per molti negli Stati uniti è emerso un nuovo fenomeno: «l’anima» ha avuto una resurrezione. Negli ultimi anni, libri che vanno da Care of the Soul (La cura dell’anima) di Thomas Moore alle ricette religiose che si trova-no nella serie Chicken Soup for the Soul (Zuppa di pollo per l’anima) si sono aggiunti alla lista dei bestseller. Inoltre, una lista in internet di titoli di libri con la parola «anima» produce più di 210.000 siti! «L’anima» certamente vende in America, ed è un argomento molto presente nel mondo di internet. Il fascino che la cultura avverte intorno al tema dell’anima e della spiritua-lità in genere racchiude una molteplicità di significati. L’emergere di questo fenomeno ha avuto un impatto nel campo della cura pastorale in generale e del counseling pastorale in particolare. Questo saggio cerca di presentare una panoramica sullo sviluppo del counseling pastorale all’interno del contesto americano. Esso mostrerà anche diverse modalità per comprendere l’inte-grazione di psicologia e teologia all’interno della tradizione cattolica che, come vedremo, riflette la perenne ricerca di integrare fede e ragione.

1. Dalla cura pastorale dell’anima alla cura clinica del sé

Certamente la nostra comprensione dell’anima ha fatto molta strada da quando Aristotele nel De Anima per la prima volta ha articolato una descri-zione di come l’anima, psyché, rappresenti il primo principio di vita che abita il corpo. Egli sviluppò la sua comprensione distinguendo l’anima vegetativa delle piante dalle anime sensibili degli animali e dalle anime razionali degli esseri umani. Gli antichi ebrei, nel frattempo, descrivevano l’anima, o ne-phesh, come il soffio dato dal Soffio o Ruah. La visione cristiana dell’anima, d’altro canto, così come è stata sviluppata da san Paolo e poi dalla chiesa

Page 17: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

16 c. kevin gillespie

primitiva, ha aggiunto una dimensione nuova all’anima interpretando le im-plicazioni del credere nella resurrezione di Gesù. A tale riguardo, a ogni anima è data l’opportunità di condividere l’immortalità di Cristo, ma tale possibilità richiede che il credente viva la sua vita con l’intenzione di sal-vare la propria anima. La sfida di portare a compimento questa possibilità in maniera coerente divenne una responsabilità morale che fu rinforzata e supportata dalla cura sistematica dell’anima compiuta dalla chiesa attraverso i sacramenti e le omelie.

La cura dell’anima si spostò in questo sistema sacramentale attraverso gli scritti di san Gregorio di Nazianzo († 390), il quale fu il primo a sviluppare la nozione di cura animarum, per cui i presbiteri avevano la responsabili-tà di nutrire l’anima dei credenti. Più tardi, nella sua Regola Pastorale, san Gregorio Magno († 604) usò la nozione di cura animarum nel promuovere la teologia pastorale della cura sacramentale. Attraverso il Medioevo questo senso della cura animarum divenne una delle principali manifestazioni del ministero della chiesa. Infatti, la Regola Pastorale di san Gregorio veniva spesso consegnata ai vescovi nel momento in cui assumevano la loro carica.

Secoli più tardi le responsabilità affidate sacramentalmente al clero per la cura animarum furono messe in discussione da Martin Lutero (1483-1546) in Germania; Huldrych zwingli (1484-1531) in Svizzera vide la cura dell’anima in termini di Seelsorge, che era responsabilità di tutti i credenti battezzati e non solo del clero. Qualche secolo dopo, con l’emergere dell’Illuminismo, la cura dell’anima venne secolarizzata nella cura del sé. Le difficoltà della vita di una persona non vennero più viste solo in termini di salvezza dell’anima. Con il sorgere della scienza e, più tardi, nel XIX secolo, con la concezione della coscienza secolare da parte della psichiatria e della psicoanalisi, le ri-sposte eterogenee e a volte conflittuali della religione sulla cura dell’anima cominciarono a venire percepite come inadeguate dalle società secolari occi-dentali. Esse parlavano più del «sé» che dell’anima e alcuni suggerivano che il concetto di anima non era più necessario per comprendere l’essere umano. Tale era la visione dei primi psicologi, che, secondo alcuni, persero la loro «anima» nel separarsi dalla teologia, e la loro «mente» nel momento in cui la psicologia cercò la sua identità separatamente dalla filosofia.

È in tale contesto che il counseling pastorale emerse come campo a se stante negli Stati uniti. La sua emergenza fu più visibile all’interno della tradizione protestante, specialmente della tradizione protestante liberale, a causa soprattutto degli scritti teologici post-illuministici di Friedrich Schle-iermacher (1768-1834). All’inizio del XX secolo il protestantesimo liberale era diventato particolarmente influente nel Nordest americano. I professori dei Seminari del New England e di New York trovavano persuasive le intu-izioni e le strategie di Anton Boisen (1876-1965) del Worcester Hospital in Massachusetts e del Dr. Richard Cabot (1868-1939) della Harvard Medical

Page 18: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

17counseling pastorale e chiesa cattolica negli usa

School. Negli anni venti Boisen, basandosi sulla propria battaglia contro la depressione, vide che i cappellani avevano bisogno di ricevere una certa for-mazione clinica per poter effettivamente rispondere alle sofferenze dei ma-lati mentali. Poiché egli riteneva che le sue credenze religiose fossero state il mezzo principale grazie al quale era stato in grado di riemergere dalle «pro-fondità» della sua depressione, Boisen postulò che i cappellani, se appropria-tamente formati, possono offrire percorsi costruttivi per aiutare i pazienti ad alleviare le loro malattie. Pertanto Boisen sviluppò una serie di strategie pastorali, tra cui l’uso di una trascrizione clinica grazie alla quale i cappellani ricordavano la conversazione avuta con un paziente, e di cui analizzavano poi la trascrizione con un supervisore e con i colleghi. Modellando la forma-zione clinica dei cappellani su quella dei medici internisti, Boisen introdusse per i cappellani ospedalieri una componente teologica per cui potevano es-sere introdotte domande riguardanti le questioni religiose e le vie religiose per affrontare la malattia. Per esempio, un paziente poteva trovare conforto e supporto dal pregare i salmi, come il salmo 23, o le parabole di Gesù.

Nel giro di pochi anni l’approccio di Boisen e di Cabot venne introdotto nei seminari protestanti di tutti gli Stati uniti e condusse alla fondazione dell’Association for Clinical Pastoral Education (ACPE). Questa associa-zione divenne il canale attraverso il quale nel 1963 nacque l’American As-sociation of Pastoral Counselors (AAPC). È interessante notare che due dei più famosi teorici americani sulla psicologia del XX secolo, Carl Rogers e Rollo May, studiarono in seminari protestanti, dove senza dubbio venivano esposte le strategie del counseling pastorale di Boisen. Inoltre, come Ho-ward Clinebell (1966) ha rivelato nel suo libro fondamentale Basic Types of Pastoral Counseling (Principali tipologie di counseling pastorale, 1966) le strategie terapeutiche di Rogers centrate sul cliente servirono come mezzo per integrare tale teoria del counseling nelle pratiche pastorali. Tuttavia, con il sorgere di programmi di counseling pastorale, alcune importanti figure-guida pastorali protestanti come Seward Hiltner e Donald Browning (1992) cominciarono a preoccuparsi del fatto che l’interesse per la psicologia fra i sacerdoti potesse portare i credenti cristiani a occuparsi più dell’attualiz-zazione del loro sé che della salvezza della loro anima. Certamente, come Holifield (1983) ha suggerito, molti credenti e i loro pastori hanno posto più enfasi sulla loro realizzazione personale che sulla salvezza dell’anima. La cura dell’anima si rifocalizzò verso la cura del sé individuale. Come vedremo ora, queste stesse tensioni pastorali divennero manifeste anche tra le figure-guida pastorali cattoliche.

Page 19: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

18 c. kevin gillespie

2. Cattolicesimo e psicologia nel contesto americano

Molti cattolici americani, prima del concilio Vaticano II, vedevano con una certa diffidenza sia la teologia protestante che le strategie psicologiche pastorali. Tali inclinazioni cattoliche cambiarono notevolmente grazie anche all’impeto ecumenico del concilio Vaticano II. Nel frattempo, l’ostilità verso la psicologia ebbe un’evoluzione man mano che sempre più cattolici riceveva-no una formazione nelle discipline psicologiche e che i colleges e le università cattoliche diventavano i centri di tale formazione. Esaminiamo brevemente le relazioni storiche del cattolicesimo americano con la psicologia.

La relazione fra cattolicesimo e psicologia negli Stati uniti è stata com-plessa e a volte conflittuale. Agli inizi del XX secolo emerse una «nuova psicologia» di carattere sperimentale che si separò sia dalla filosofia che dalla teologia. Questo movimento fu subito seguito dalla psicologia psicoanaliti-ca di Sigmund Freud. A causa dell’ateismo e del determinismo filosofico di Freud, si sviluppò una grande animosità fra psicologia e religione. Il famoso evangelizzatore televisivo, il vescovo Fulton J. Sheen (1895-1979), si schierò contro la filosofia e le pratiche psicoanalitiche di Freud. Come conseguenza, la psicologia divenne sospetta e la psicoanalisi per i cattolici divenne «ana-thema».

C’era, nondimeno, un vivo interesse per la psicologia fra alcuni professio-nisti cattolici. Come Gillespie (2001) e Kugelman (2005) hanno mostrato, al-cuni fra i primi psicologi cattolici, quali Edward Pace (1861-1938) e Thomas Verner Moore (1877-1969) presso la Catholic university of America, cer-carono di sviluppare una psicologia neoscolastica che avrebbe voluto essere una psicologia empirica con un’anima. Tali tentativi, tuttavia, una volta visti come promettenti, si spostarono gradualmente verso programmi orientati più in senso teologico che all’applicazione clinica.

Con l’avanzare del XX secolo, si unirono fra loro un numero crescente di operatori clinici cattolici per la salute mentale come Sr. Annette Walters (1911-1978), il Dr. Francis Braceland (1900-1985) e il Dr. Leo Bartemeier (1895-1982). Quando diventarono riferimenti riconosciuti rispettivamente nei campi della psicologia, della psichiatria e della psicoanalisi, l’ostilità fra psicologia e cattolicesimo fu gradualmente ridotta. Inoltre, dalla metà del XX secolo istituzioni cattoliche come le università dei gesuiti, quali la St. Louis university, la Fordham university e la Loyola university di Chica-go, svilupparono rispettabili programmi di psicologia che vennero certifica-ti dalla American Psychological Association. Tali istituzioni, d’altro canto, produssero operatori clinici, educatori e sperimentalisti per i campi emer-genti della psicologia.

Guidata da Fr. William Bier, sj (1911-1980), la fondazione dell’American Catholic Psychological Association nel 1947 rappresentò uno strumento

Page 20: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

19counseling pastorale e chiesa cattolica negli usa

importante per «portare la psicologia al credente cattolico, e il cattolicesimo alla psicologia». Il secondo obiettivo venne realizzato in modo particolare dal St. John’s Summer Institute di Collegeville, in Minnesota, che negli anni 1954-1973 fece arrivare dozzine dei principali psicologi, psichiatri e perfino psicoanalisti perché istruissero centinaia di sacerdoti e religiosi sui nuovi principi emergenti e sulle scoperte del mondo clinico. La benedizione di Papa Pio XII ai partecipanti al Congresso Internazionale di psicoterapia del 1953 servì come impeto al Summer Institute e all’apertura di un grande dia-logo fra cattolicesimo e psicologia clinica.

Nel frattempo Bier, come gesuita e professore di psicologia alla Fordham university di New York, sviluppò una serie di programmi psicologici pasto-rali che divennero piuttosto conosciuti tra i sacerdoti e i religiosi cattolici. Questi istituti estivi includevano una grande ricchezza di informazione e di comprensione pastorale, come si può vedere dalla seguente lista di argomen-ti che include la data dell’evento della pubblicazione dei verbali.

1955 e 1957: Personalità e problemi sessuali nella psicologia pastorale (1964)

1959: Problemi nella dipendenza: alcolismo e narcotici (1962)1961: L’adolescente: la sua ricerca per la comprensione (1963)1963: «Il matrimonio»: un approccio psicologico e morale (1965)1965: Le donne nella vita moderna (1968)1969: La coscienza: la sua libertà e le sue limitazioni (1970)1971: Alienazione: la difficoltà dell’uomo moderno (1972)1973: Invecchiamento: la sua sfida all’individuo e alla società (1974)1975: La vita umana: problemi della nascita, della vita, e della morte

(1977)1977: Privacy: una virtù che sta scomparendo (1980)

Gli sforzi pastorali di Bier vennero accresciuti dall’aggiornamento del Concilio Vaticano II che servì per assumere «l’esperienza» come uno dei concetti facenti parte del pensiero cattolico. Questo, d’altro canto, condusse a un più grande apprezzamento delle esperienze affettive e perfino incon-sce di fede. Conseguentemente, fu dato più valore, da parte delle autorità cattoliche, a molti scritti clinici di psicologi. Per esempio, il sacramento del matrimonio fu visto come avente il doppio proposito della procreazione dei figli e della «relazione di coppia» fra marito e moglie. Questo secondo ma ugualmente importante proposito, definito canonicamente nei termini del consortium vitae, portò alla concessione di un maggior numero di annul-lamenti matrimoniali da parte dei tribunali, quando uno dei partner o una coppia erano visti come psicologicamente incapaci di una relazione matura. un tale sviluppo, comunque, non è avvenuto senza controversie.

Page 21: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

— Giuseppe MazzocatoLA RELAzIONE DI AIuTO TRA PSICOLOGIA E MORALE 119Premesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1191. Il valore strategico del punto di vista morale . . . . . . . . . . . . . . . 1242. Questione morale e questione antropologica . . . . . . . . . . . . . . . 1303. Morale e psicologia: le questioni pratiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138

AuTORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

151indice

Page 22: Andrea Toniolo (a cura) E...SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche SOPHIA / EPISTE¯ME - Studi e ricerche «Sophia» EPistE¯mE Studi e testi a carattere scientifico, espressione della

Finito di stampare nel mese di aprile 2009Villaggio Grafica – Noventa Padovana, Padova