Andrea Marmora, Della Historia di Corfu descritta da Andrea Marmora nobile Corcirese libri otto...,...
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3otia c^amsrar^N
THE CUSTODY OF ThE BOSTON PUBLIC LIBRARY.
5HELF N
ADAMS
.
HDISTORI Ai CO R VI
DELLADefcritta
F
DA ANDREA MARMORA'
NOBILE CORCIRESE.Ll'BR.l
OTTO.
^
PRINCIPEED EGGELLENS1SS."
AL SERENISSIMO
S E
N A T DI VENETIA.M.DCLXXII.
VENETI A,C
hfh mojfo d tl^nere d*mchtojlro fogli ; che nella tempo moflrano con la bianchezj^ la mia candida fedc^,
rverfo la Patria
e nel nero la.
mia ofcurafama nell' Accade:
mia
del ben iomponereil
Accordianci di^^ratia Lettore
che
non mi torna
conto co' difgujli yftil bel principio trouare de,
Momiydi f
incontrarmi negli Ariflarchif
Dimmi y chepreten^,
Che ho fatto male /lampare metodica f
Spontaneamente te'l conChela/ertee titt-
cedo. Che la dicitura bajjaf
Non m'oppongo,
non
'Non ccntraduo.
Chs
la
materia non
fa di rilieuo ^jlo n.
Stati per meffo
Che intreccio bugie t Hor quey
Contentati del rejoy lafcta?ni yfe non d'Hiftoricotitolo diy
al-
menoGreci
ti
yeridico
,
E f molte cofe non le truoui preffoi
.degli altriy
fappi y che pochifi fono introdotti negli Archiui d.'curarji delle Prouincie pi ptccioley
epochifsimi in cjue* di Corcira y baftando loro il ridire
fatti di
Kegni ijajli^fenz^
quafiyche fieno
meno prodigi ofe le Iliadi y
copiate in riflrettOy di
quelle fcritte in uolumijc le Statue liuellate in angujo
marmo
de Colofsiycheijoleuano gli Steficrati fcolpire ne'monti,Non di ogni pi
immenfa pittura ojferuata con mancofupore la lilille di Apdle y che fece tacere Protogene , // mio nea tndiufcerchio
ha poca gran dczj^a
,
7na
il fv.o
centro eforfipi:
ammi-
rabile di quelli^ c'han ruafta la circonfercntati
breuefi moflra
Circolo
Dir olio
ma l'Orizo^tey che lo diuide y e pieno di marauiglie con chiarezjji Non perche Corfue Ifola Pigmea ri5*
petto f alle ^xltre Gigantejfe
y
non
e
nuriteucle y pari di quelle
y
degli encomi^
e delle lodi.
tienza di leggere
Jl
il
pregio dell'origine;
nelle
ma conferuandofi vino, ad memorie de'Pofleri coiradditarne perftipite va',
Emmanuello Comneno Imperatore , allringe ragionenolmente ogni vno coni^ituirla nel fuperlatiuo d'vna Reggia conditione , confeirandola capace delle pi fublimi honoranze
L'anno II 15 Emmanuel
Comneno Imperatore
Conllantinopolita,
no , fopranominato il Pacifico , priuilegio Giouanni Comneno Alialo di Georgio Marmor col dominio delllfola di Proconiiro , fruata_^ ne'mari dell'Afa , che fulTcquentcmente Georgio ic'ii'o , di lui degno Nipote j per le fegnalate fue attioni , che l'arrichirono di benemerenze, fiata la Giurifdittione medefma confermata daEmmanuello Comneno Difpota , e Duca di Morea nell'anno 1224 con aflbluta poter fopra e vite, e foUanze di quelli fudditi, da goderli fuccclluameute dalla di lui Profapia , non F*
pya ytp
Hpcooo^ Sajuaft ;\^t/oq
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A'^SiTa , ^5
ivpoyyoy tdc acoa
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2
COL-
COLLVSIO NOMINISE T
O
P E
R
I
S
Ave TORI,
S
Conferuntur enim hxc
MARMORA5 & MARMORA* ANDREAS & A'NAPI ASQuafi ftatua fit ipfe Marmorea in iEternitatis Tempio.^^^^ Beati^ed eguali a gllddij.Dalla medefima h'ngua fi potrebbe dedurre Corcira daCarcarra,chcdenotaTerra , oue fi viue quieto , o pacifico 5 poich Carra
voce Arabica, che deriua da Carcarra , particolarmente nella decima congiugatione , fignifica quietarfi , ed efler ficuro. Non affermo ci con certezza, bench /ppi, che i Feaci viflro lungo tempo tranquillamente, confidando nel fito del luogo , e nel valore delle perfbne, che i popoli conuicini perfuadeuano alla riuerenza , non alle ofife.
Onde Nauficae ,vanta, dicendo:
figlia del
Re de' Feaci , prefl il Poeta , fi,
OvK 'cS* aij? uinp tii^q ^poiig itymTctfy 0'^i>civ ^ocjmm ailfv ig y/j \>mTciL\ , i^WTni^ ^ipm ^^a ydp (pi7\9i. oidiMitt'nimv.
OhiofjSjfj
VoLTrm^^t TroKvicKvqo ivi Trnco
Non eji hk njr la cui forma diuenne di falce ; acci mai non fi perdefl la ricordanza del fatto Se fuflc ci vero , nulla temerebbero del Tracio orgoglio i fedeli ; poich llfola d Corf, che> al fntimto di Paolo Paruta^ antemurale del Crifliandmo j hebbe la fa nafcita tutta.
virile.
In quattro regioni, o parti llfola diuifa, e da'paefaniBallie fi dicono:
Mezo f chiama T vna,Oros V altra. Agi*Lefchimo,quaI daTucididevien det-
rta
la ter2a,e la quarta
Leucimne. Ogni vna di quefle ha i fuoi diflretti,e territori;, fminati non meno di giardini,che di ville ; popolati non fblo di huomini, che di biade, deirhumano fbftegno indiuif compagne . Mezo, in cui la Citt,ch' cuore del paef , rifiede,anticamente nel fo diflretto ne chiudeua vn*altra maggiore , di cui nel progrefTo dell'Hiftoriafi
fcriueranno le marauiglievne'noflri tempi mezo
al
ficuro
poich la virt, e potenza delllfla tutta contiene, e in feffanta miglia di dominio flngne trenta Caflelli, Villaggi, che con la Citt capo, da venticinque mila perfbne fono^
,, ,
Libro Primo,fono habitatc,
7
Oros ^ che
nel circolo di quaranta ini-
glia venticinque luoghi^da otto mila anime coltiuati^rin-
chiude^ ha campagne fertili/lime di vini^ di oglio,e di pafcoli per gli animali 3 che in gran copia iui campeggiano
Ne' trafcorfi icoli di s bel corpo era capo Calsiop , hor Caflbpo y famofiflma Citt ^ che mutando lacorona con. vna mitra , da Principefl, ch'ella era nel temporale ^ nello Ipirituale ritiene qualche dignit , pel Vefcouato , che vi fondarono Cosi anche Roma da profana Regina di v n_,.
mondo fi vide Monarcheflglio,
lcra dell'orbe , c'h ibggio.
gato,lafciate le arme^co'l paftorale
O in peggi 0;,o in mei
fmpre ficangian le cof ^ e f rode co' fuoi denti Sa-
turno gli oggetti^li rifa talora Gioue , onde fi dica qui qui non ^ e fe pur , non pi quella . Di Cartaguie fe-
gno vn villaggio, e delle famofeSiracuie picciolo circuitodi muraglie. Se durafro le create ibftanze amifura d
Dio, o farebbe Tvniuerfo incapace a riceuerne delle altre^ o con gli antichi Filofbfi bifbgnerebbe fognare pi mondi, fuccelfiuamente creati,
per dare ftanza alle creature , e'
han da ven ire , Cadde Cailop in Croste con quella cadde pur il Tempio di Gioue Cafllopeo, lungo paffa nouanta fettej fuperbifTimoper la magnificenza, e architettura.
come da Plinio ricaua il Volaterano, Pietro Bertio nellafua Geografia,
ricco fuor di mifuraper ledouitie, che of-
feriuanoiCorcirefi a quel
Dio, ftimato da loro protet-
tore deirifbla^ f non falla Polieno nell'Antologia greca,
oueefclamaGioue ^ chere^giy egouerni ilfacrojuolo dt Corfa.
Hoggi
dalle rouine del demolito
Tempio forge vn fontedi
8dialla
Della Hiftoria di Corf.perfettiffima,.
acqua abbondante', ecorruttione foggiace
che non di facile
Io fupifco di tante variationi
della natura, la quale dalle pietre fa ibrgcre lele
onde , e dal-
che pretenda fcherzar corL la gratia , la quale pur'ella da' cuor'infalTiti caua acqua di pentimento , e altre fiate fofpefa permette , che i figli di Adamo , che fi diffondon con le acque, in macigni fi aflbe affermo,
onde le pietre ;
dino. Preflb
le
cadute delalla
Tempio
diGiouefifollieua
vnaChiefa, dedicatafi
come il
Vergine, detta di Caflpo , che vicino porto chiama i legni a ricuouraruifi dallela fua
tempefte , cos conla
diuotione inuita i Nocchieri a
offequiarla,per ifcampar da' pericoli . Nelle parti delllf,
verfo ponente ,
la Ballia dial
Agir, che ne' fuoi campi
copiofa di ci , cheVillaggi alberga
vitto
hum ano appartiene , in venti5
piij di
otto mila habitanti
e pi neha-
urebbero
,
fabbricata
non haueflrodefi:rutta la Citt, fopra di vna Peninfola , doue hora vn Monif gli
Africani
ftero di molti Religiofi, c'hanno alla Madonna dedicato la
Chief , in vece della terra rouinata da' barbari.
,
edificano
Geruilemme celefte co le canzoni Paleo Caftrizza fi dice il Tempio , ma Angelo Caftron fi diie il Caftello, che nel promontorio Palacrum fabbric Michele Comneno Imperatore , e hoggi fi chiama Sant'Angelo forie perchel'eminenzaarriuarui.
truoua
fito
Angeli ad Afpri dirupi finno inacceflibile il fito, ih pur fi inacceffibile da gli huomini,che, al fentimento,
nella quale pofto
,
inuita folo gli
Macedone preflb Plutarco , poflno auanti a loro condurre vn giumento, carico di monete Ma picdi Alelfandro,
ciolo lo fpacio per doue
tal
giumento pofla
paflre ; poi-
chela peninfola , in cui'l forte fituato , quafi tutta cinta
,
Libro Primo.
pa
ta dalle balze , e dal mare ^ il quale dentro picciolo fno 5
porto aripofare fiftende. QufrcfidenzavaGouernatore 5 creato dal Configlio di
Corfu y con autorit di giu.
cicar le caufe ciuili in determinata materia
Volentieri mi,
fermerei a confiderare Tauueduteiza di colorofito inefpugnabile chiufero il giuditio^ e
che in vn il Giudice, quanmia Storia il corfb; poich coniado non rompeffi alla uio parere vollero dare ad intendere, chelagiuftitianon.
ha da temere la forza 5 ne dubitare di violenza La quarta parte di Corf Alefchimo , in cui Tantica , e Velcoual Citt di Gardichi, difcofta ben due miglia dal mar di Garbino^mantiene della vecchia grandezza qualche memoria;famofa per ella per vn fonte^che reftrignendofi'n fiume
manda tributo al mare , ma pria le fue acr^ue tormenta fi:a le ruote di molti molini , che proueggono all'abbondanzadel vicino paei , Si truouano nel territorio di Alefchimo
venti otto Ville , che albergano in circa diece mila perf-
ne;
f
pure
la groflfa
Terra di Potami (cos detta dal Ca-
nale,
che la diuide) piena di perfone ciuili , e commode , fidire Villaggio.
pu
Ha
quella
vn canale di acqua naui-
gabile,per cui manda il mare i fuoi legnile i legni al luogodal loro feno,
grauido di merci , partorilcon ricchezzenoftri giorni
Tali fono le membra di quelcorpo,alla cui vit3,inclufoui1
capo , cinquanta , e piii , mila anime, acorrono.
con-
Si vanta la Sicilia di effere corteggiata da molte Ifole d'
intorno,che
la
riueriicono
non manca a Corf 5 eflrle valfalle Pax vna , detta da gli antichi Ericul ; ella non ha pij ch^ dodeci miglia di giro, ma cos fertile,.
come Signora: tale prerogatiua poich molte n ha , che godono di
B
e cinta
I
D
Della Hijftora d Corf lcos volorofi control coriria
e cinta di tanti porti 5 hglihabitatori^niillca
numero fblo di cheinfftanoj cheal
ben poflb dire , che troppo auara a tante prerogatiue fu la natura^ nel concedere cos poca circonferenza . Antipax, bench coltiuatada que* di Paxriefca abbondante, ad ogni modo priua di huomini^ edipaefani^ nonmeritai voli di vnaragioneuole penna. Nel canal poi di Corfuverfo l'Epiro Sciuota di otto migh'adi circuito > intornoalla
quale 5
altre Ifolette,
o fcogliforman corona > bench
per tem a di perderla fra le catene de' barbari^che facilmente ponno paflare per le feccagne y non ammettano paefn
Nello fretto^ verfo Caibpo, fra Corfu e TEpiro , forge vno Scoglio di pietra viua , e pur minaccia a* nauiganti la morte con afcofti ferrh al ino piede y che fi dicon la Serpa; che ben de* ferpi no fi vede il morfo^ e pur fi pruoua il v eieno^ Verfo ponente poi rifbla di Ottonus 5 o Panari 3 di circonferenza otto miglia, quale a ducento Anime, che vi flanzano, fomminiflraabbondantifllme vittouaghe . Giace cita dal Capo di Agirti lontana quindeci migliale da quello di S.Maria , di Otranto circa cinquanta ma dall* Ifoletta di Merlere^pur^efl ricca di ogni cola neceffaria, dii :
fole tre miglia di girot ,
,
poco difcofla
.
In faccia alla Cit-
nomealllfola di Corf , due miglia forf diflante , lo Scoglio di Vido , o , fecondo gli Antichi , T Ifoletta di Pitia , cos piena di Vliui , che da lungi fmbra
che d
il
vna felua in mezzo alle onde piantata Per verfo garbino forge vn'altro fcoglietto di pietra viua , doue gi nafceua.
no cannuccie , che nello fcriuere faceuano vfficio di penna onde pref il nome di Condiloniffi , che nel Greco > con poca variatione di lettere, fignifica calamo. Le pen;
ne
Libro Primo.
ir
ehora pi non nafcono, perche Maria , che quiui dentro yna Chiejf fi venera, bench Secretarla deironnipotentej non ha bifognodi quellepercottiporre memoriali a fauote de' fuoi dinoti .
Vi fono altre Ifolette , o fcogh , comefra*
quello di S.Demetrio ^ in cui fabbricato il lazzaretto
con ogni neceilaria officina 5 e altri ^bianco,
quali vno di faflb
che moftra da lungi l'effigie di vna naue con vele ipiegate ^ e inganna hora Tocchio de' riguardanti , come
ingann vn tempo lementi de' gentili,che ftimarono ibrgefl dalla naue di Vliflfommerfa , e dagli Dei trasformata in ifcoglio 5 f pur Plinio non mentifce . Maperche il curiolb lettore habbia onde meglio appagare il fuo intellctto3
quel , c'h icritto ,Tauuilercoa diligeu2;a nella
feguentetauola geografica delineato^
B
2
Dalla
Pianta Dell Isola DifrFvCNRmixD4iA.GBECiA
T4
DellaHiftoria di Corf
Dalla defcrittione , c'hai veduto puoi cauare In nobilt delllfola^no folo, pe'l fuo proprio fito vaga^ ma per TEpirOjche in faccia del ctinuo la rimira^quafi ricordeuole delTantico vaflallaggio ^ che offeriua a' Corcirefi,de' quali nella terrail
dominio
ferma per trecento cinquanta miglia^,
ftendeuafi. Lefcada; Nicopoli
hora Preuef , Panaro ;
Parga; Gomenizze, famofa pe'l fiume Acheronte ; Baftia;Strouilli ; e altte Citt felici ne' fcoli trafndati, con tuttele loro delitie^ laghi, pefchiere, bofchetti,
giardini, felue,.
fiumi ,
al
dominio
di Corcira foggiacquero
Epidamo,o
Durano, Butrint^ Antigonia j Cimara , alle radici degliAcroceraunei pofta ; e Apolonia , dal cui feno Ottauiano
Augufto fucchi il latte delle fcienze , come dice Giouanni Mofter , e afferma Francefco Angelloni; di Corf furono tributarie . Ma chi vn tempo impol leggi, horloriceue ; f pure il riccuer leggi dal SerenifTimo Principe di
fomma Corf di molte membra , adeffo picciolo membro di vn gran capo ma f membro deuo chiamarla dirolla mano, che dalVenetia non lofteflb, che darle. In;
la
natura ha per iftinto
il
metterfi fempre auanti , per ripaella
ro della tefla ; che ben riparo
, che cuop rei Regni
Crifliani dall'Ottomana potenza.
Ma nella carta
,
cheli
Jettore ha mirato , non ha potuto vedere le altre prero-
gatiue , delle quali fu ella arricchita dall'autore della natu-
Vnaere, cosi temperato , che di mezzo inuerno fa comparir primauera; vn clima cos dolce, che mai non d luogo a' rigori de' ghiacci 5 pianure , che fmpre fi vefton della liurea di Aprile colline , che mai lafciano la bionda capellatura , per la canitie delle neui 5 riuoli di acque , che corrono da per tutto al bifbgno de'come fono tutti gli altri frutti^de' qualira abbondanza, e particolarmente di agrumi,
Leocadmm^ qmniam nonmhdgyffifjo,^ Segno quello, che le vue fono perfi
gene-
come naran-
ci, cedri, elimoni>chefinoaVenetia per regalo riman-
dano. Infbmmaellavnfblogiardino, ma cos bello, che Orario , Poeta Romano , delcriuendo vn luogo delitiofb dille, che gli parea llfbla de* Feaci ^ e Valerio Fiacco cant Proxima Phcsacum , fcslicihus otjitapomis ,Rurapetunt\
Dalla fbuerchia abbondanza di ogni cof nafceua il lufl >di cui fgrid
Corcira la Sibilla
Ai cu (TOL KofKVpX KOLhn TTOM , TTOLViO KfJMHek te Corcyra^ njenuja Fthsy defme luxum , c dal luflb appettar non poteua , che la rouina , Si manten-
Roma fempre fublime , mentre ne' Cincinnati , negli Eli;, e in altri fi fblleuaua la humilt; ma baffa poi diuenirenefi
vide nel fallo de* Neroni , de
gli
Eliogabali,de'Caligoli.
Dal luflb nafcono le mutationi e delle vefti,e del gouerno, come lo /perimento Corcira , per tralaiciar mille efempliche dal gouerno Monarchico,
paflando ad altro , fouente
in varie leggi pruou ferme le fue fuenture . Egli vero , che doppo i fiioi Re, che da Nettuno e Corcira, genitoridi Feaco , difcefero , per qualche tempo refleroi
Corcireu
lottato
.
.
.
1
6
Della Hiftoria di Corf
forma Ariftocratica^ma con gli anni fi varia li penfiero^e a efempio de gli Ateniel> democraticamente fi gouernarono 5 ci non fofltendo i piii nobili , e pipotenti;, de' Lacedemoni fi fecero imitatori : cofa , cheriduAio flato con laf
Corcira all'vltimo flerminio
;,
e alla fine le fece perdere
con la libert la gloria , e la potenzaQuali fienoleil
flati
delllfola i primi habitatori
non faci-
poich dalla creatione del mondo fino al diluuio, toltene quelle della facra Scrittura , fi fommerferorintracciare,le altre.
memorie dentro dell'acque Che i Giganti fuflro in Corf non vi dubio alcuno y ladoue vn tefchio fmifurato^
che truouarono tempi fono i guaflatori nel cauar
della terre^per ridurla in fortezza^cel perfuade .
E bench
per giganti intendano molti ^ alcuni huomini grandi nel*lafuperbia^
non nella ftatura , negando loro l'altezza delefperienza ad ogni modo c'infegna, che falfi
corpo jlarono5
la
ladoue pii cadaueri di quelliy
fono ritrouati nel^
la Sicilia
e in
altri
luoghi^ e
le
Storie Indiane
o del mon-
do nuouo raccontano , che Ferdinando Magaglianes^ pri-
ma di icuoprire lo ftretto ,due prigionieri ^variar del cfima,
molti nevedeffe, enefacefl
de' quafi
vno mor per rabbia^ l'altro pe'l
vn pafto mangiaua pi pefi di bifcotto y e beuea vn fecchio grande di acqua a vn fiato Ne gli anni pafiti ^ gouernando il Meffico pe'l Re Cattolico il Duca di Alburcheque , fu viflo il corpo di vn gigante morto 3 il cui capo fblo giraua otto palmi , e l'effigie in pittura ammirarono i Palermitani quando lo fteflb Duca Vicer di Sicilia nelle fcalc del Regio Palazzo appefe vne quefto in
gran quadro
_,
moflrante parte di
s
fmifurato colotbtale
.
Io
non so con quanta ragione nieghino
euidenza ,
f pur
, .
Libro Primo.la ragione non il
'
17,
loro capriccio, fimile a quellola
ga gli elementi , o
materia y in cu
i
fi
che niefoggetta la forma
Se poi tali giganti fuflro prima 5 o doppo il diluuio ^ fiippofto j che fieno flati , bifbgna regolarfi , neiraffermarloco*lil
Sacro teftoper tutto
5
il
quale
la
loro diiperfione mette
doppo
diluuio dalla fabbrica della torre di Babilonia. Quelli diil
mondo feruirono a'nipoti di No, cho rhabitauano, per fabbricieri , come i figli di Cham di louifi
ro
fi
auualle nell'edificare
Palermo. Poich, prima de*
Giganti difj^erfi , i fucceflbri di Noe fi di ui fero l'orbe 5 e a lauan toccarono lelfolc, fecondo il Pererio 5 ond'egli apprefe l'arte da nauigare , la quale da lui hebbe prinOnde fi vede il fallo del Valcipio , e a' pofteri fi diffufe.
guarncra^compilatoreeruditiffimo dell'antichit di Falerni O5il
quale 5 fondato fopra vn tefto di Omero , pretende,.
che i primi habitatori di Corf paffaRro da Sicilia Conciofiacofa che , i Figli d lafet , o lafe t medefimo , di cuii
furonolidi
le Ifoleil
, fi
come l'Africa di Cham , e di Sem TAfia,lidi
fecondo
Boccardi nella fua Geografia, nanigandoda*di Corf,
Armeni, o Greci, douea prima toccare i.
e poi le piagge della Trinacria pi lontanafi
N poffibilela fac-
,
che que'primi , ancora inefperti nella marinarefca,
fi
ianciaffero a golfo
e lafciata.
alle ipalle
Corcira ,
cia cercaifero di Sicilia
Se poi quefta fu di Cham ,?
qiial
portione dell'Africa, acheintrometterfi nel dominio dilafet, a cui
apparteneua Corcirail
N vale
il
fondamento
che nella Sicilia vi fufi vna tale Iperia, di cui anche fa mentione Omero, e che da quefta nafcefl Iperia, Capo anticamente dell'Ifla di Corf,5 poich , pi tofto fi deue credere , che Iperia, piedel Valguarnera ,
quale ferine ,
C
ciol
18bitatori di.
Della Hiftoria di Corf.,
ciol Caftello Siciliano
fufl
C o Ionia degripcriefi:
,
ha-
vna Citt potentiiTima, e regina di pi4 prouinAltro Pano rmo , o Palermofi truoua , e pur niegano cie che da lui traheflr l'origine Napoli di i Palermitani, Romania non diede nome a Napoli di Campagna: e Aleffandria di Milano non ha che fare con Aleflndria di Egitto, quella detta cos dal.
Sommo facerdote,
queftadal
maggior tra' Soldati Quindi chiaro fi vede^che ne meno i Giganti, o Ciclopi da Sicilia veniflero a Corf, anzi il contrario fi argomenta contro lo ftefb Valguarnera j che f da' lidi di Babilonia fciolfero con le naui,non poteuano
non
incontrar l'Arcipelago
,
e in confeguenza Corcira,
prima della Sicilia, Si vanti chi vuole di hauer per paefani, e fondatori Monocoli , che io la mia Patria voglio mirar con due occhi, edaArna, e Nettuno, come affermaDionifio , habitata la riconosco , Quefti , arriuando nella Teffaglia, oEolidejladifferoBeotia, e poi , fatti pa-
droni di Corcira, da vn loro figlio , che nomauafi Feaco , la chiamaron Feacia , Se Arna fia la fl:efla , che la Ninfa
Corcira non faprei dirlo con certezza , probabile per fi pe'l nome delllfola , la quale fi lungamente retta dal Re
moderator delle leggi; quefti colmolla di habitatori, o tirandoH con la fama di fua bont, o , fecondo Euftachio , cauandoli da altre Ifole a forza col braccio potentiffimo di fuo Padre A' tempi di tal Re arriuarono a Corcira Giafone, e gli Argonauti, che da Colco veniuano co'l vello d'oro rapito , e con Medea , figliaFeaco,giufl:iirimo.
del
Re Geta , trafugata da amore
.
Il
vello
,
c'h tanto da-
non era fpoglia di vn montone, qual fi figne 3 bens il tefro del Re, rapito da que' ladroni nonto da dire alle fauole,fenza
Libro Primo.fcnta contrafto , e battagliay
ip
in cui ,
con moki altri , Gi-
fon fu ferito , Doppo il furto > su la nane Argo afcefi diedero all'acque i remi, e al vento le vele 5 e dubitando di effere arriuati nel Bosforo Tracio , nauigarono a diritturafino alla foce del fiume Iftro,
da cui valicarono al Sacco ^
che fi perde neirAdriatico ; quindi y per terra traiportato il legno aNauporto, fecero ritorno nella TelTaglia. Apollonio altrimenti narra tal fatto 5 fcriuendo ^ che prefero li cammino per la palude Meotide , e varcato il Tanai vfciffero neirOceano , quale tralcorfb, per lo ftretto, ou'Ercole piant le colonne, entrati nel Mediterraneo , non fece-
.
oue dal Re Feaco , per via di Ambasciatori da Geta fatto confapcuole del fatto , furono gli Argonauti chiamati'n giuditio . Propofe loro il giufto Principe , che al Padre douefiro refl:ituire Medea , cafo per , ch'ella fufle ancora vergine, come veramente era : ma rauueduto Giafone fubito deflorandola, nella pruoua, che poi ne fece fare Feaco , trouoffi donna , e a lui rimaf per lentenza , che a fuo fauore fi data . Medea > lieta dello fponlalitio, in rendimento di gratie a gli Dei, iagrific nel Tempio di Apollo , ed erefle due altari, l'vno alle Ninfe y che ambo Taltro alleNereidi, bench Apollonio dica furono dedicati alle Parche Celebratele nozze partirono gli Argonauti, e gli Ambafciatori di Geta , timorofi dell' ira del loro Re , fi rimafero in Corcira , e da Feaco ottennero territorio da fabbricare vna Citt , che forf infigne col tempo . Mi fa dubitare > che negli anni di Feaco auuenifleci, c'hfcritto, quello , che ferine Filaoro, citato da Plutarco nella vitadi Tcfeojpoiche riferifce,che quelli,ro pofa fino a Corciray,> .
nauigando con gli Argonauti, hebbe per rettore della fua naue C 2.
zoto
Della Hifloria di Corf.figlicr
naue Naufitoo Re de' Feaci , nato da Nettuno, e il
Reffinore per fburaftante alla proraja'quali prefe tale affet-
che perla loro virt li ftim Diuini , e quafi a Dei dedic Templi 5 e a loro memoria ifitui annui giuochi. Pu effere, che Naufitoo fuffe fratello di Feaco , e me'l perfuade Teffere ambo generati da Nettuno : n importa Teffere detto Re deTeaci , poiche;,non trouando io ilirpe di Feaco ilimo, che Naufitoo, come immediato fucceffore allay;,
corona , ottencffe
tal titolo
.
Doppo
quefti
Re leggo
il
nome di Alcinoo , fratello di Reffinore , e figlio di Nafitoo ma o fallano gli Scrittori , o Alcinoo non fu Padre di5
Nauficaa poich queila nacque da Nafitoo , onde farebbe di Alcinoo germana, non figlia. E pur fi dice che paf:
feggiando
mare con le fue damigelle a diporto , vide vfcire dalle onde vn huomo ignudo , che a lei chiefe da ricuoprirfi Le fauole dififero, che fi vifta Venere forger dal mare , hor chi forge dal mare vede in terra vna Venere. Cortefe la giouinetta Nauficaa f parte al naufrago della proprie veili, e al Padre Alcinoo il condut f Era quegli VliiTe , che, doppo la guerra di Troia, nel Canal di Corf con tutt'i legni fu ingoiato dall'onde^:sa le
riue del
.
.
cos alle vittorie della terra fuccedono le perdite del marej
gh trifi de' Campidogli su monti ondofi de' flutti facilmente precipitano. La fortuna inalz Vlif in Troia, lee
fortune lo fpinfero
alles
cadute. Accolto Teroe greco dadella Storia delerouine.
Alcinoodi
gli
diuennej
caro , che dalia fua compagnia non
fapea di partirfi
e
godeua tanto
Troia, che pi volte ghela f replicare
Ma quando
mentione di Eucchenc, non poteua Alcinoo trattenere le lagrime. Fu quefo Eucchene ancorVliife gli iacea
gio-
.
Libro Primo.
21
giouinetto per la fua virt fcdto da' Corcirefi^qual Citta-
dino ringoiare > nella guerra di Troia . Acoftuiconfegnarono la condotta delle lor nani 5 ed egli alla commune
con attioni tali , che Vliffe parlandone con Alcinoo^il comparaua a gli Ettori^e a gli Achilli , il chiamaua inuincibile , e il facea caul potillma dellaalpettatione corrifpofroiiina di
Troia Di queik^ e altre materie parlaua IbuenteconVlifl Alcinoo 5 il quale ^ auuiftofi poi , che quello di Naufitaa era prefo, volentieri gliela concefle in moglie,.
e
fi
celebr lo fponfalitio in Corcira , con la magnificenza
douuta al Re deFeaci , e a Vlife , Principe potentiffimo nella Grecia . E con ragione Vlile s'inuaghi di colei^che portaua il fole nel vifo, e lume ecceffiuo nell'intelletto Hauea ella apprefo le fcienze fotto Tinfegnamento di molti maeftri ^ fra quali fu annouerata Anagallide , perfettiffima grammaticacoftei fan>
%
e inuentrice del giuoco della palla : di
mentione Celio Rodigino , e Atteneo 5 bench la chiamino Agllide. Si confumarono le nozze, epoi con la moglie , e con buona (corta di foldati Corcirefi ritornando alla Patria , ricuper quello , che nella fua lontananza gli haueuano occupato i Proci, de* quali itct macello . Da tal racconto fi caua , che Naufitaa era fi glia di Alcinoo, non di Nafitoo fuo Padre , il quale da Aritti, vnigenita di Tefeo , l'hauea generato . Ma i n tanta confufione di tempi, e di nomit ?alla,
chi pu rintracciare la veri-
Noi vediamo , che il vero nelle col , che fuccedonogiornata ,fi
mafchera da bugia; e ogni fogl e tto di
nuoue , che vengono , contiene volumi di appaflonate menzogne. Poco doppo di Vhflarriu al promontorio di Cafopo in Corcira Eleno Troiano, che fegudo Tefempio
2%
Della Hirtoria di Corffiamme . Vna fcintilla & amore , che nel cuor^
pio di Enea> ramingo, e fuggitiuo fipofeanauigarle acque ^ perche la patria fua era rimafta naufraga in vn
oceano
di
di Paride per Elena fi accefe
fa caul:i di tanto fuoco . PaC-
so Enea auanti, radendo con l'armata le Q)iagge de' Feacf,
comx narra Virgilio y ma Eleno icef a terra ,grificare a gli
a fine di l-
Dei liberatori vn toro , Fece^pel fgrificio,5*
folenniffimo r quando fcappata, bench femiuiu dalle mani di coloro, chela teneuano , fi gitt in mare; econvelociffimo nuoto valicando lo fl:retto , sii le arene dell'Epiro cadde^ e lalii efingue la vita . Seguilla Eleno, montato fui fuo legno , la raggiunle , e vifto il luo^o , ou ella mor , k^t penfiero, che fufle caro a' Numi , che con tale prodigio Fauuifaflro ad habitarla. Onde, col
to, gi cadea su la ceruice del bue la icra fcure del
configho de'^fuoi, vi fabbric vna Citt, alla quale pof nome Buttront dal liiccefib delToro,e della ferita poich
EOT,che compone la prima fillaba della terra, fignifica^in greco. Bue 5 e POTO,cio Tro vuol dire nella fl:efl linferm Eleno mentre vif , e col tempodiuennepotentiffimaCoIoniade'Corcirefi,come vedrenio, Qu'^ftefbnole memorie, elio ritrouato, durante lar flirpe di Feaco , primo Re di Corcira,.
gua ferita
lui
fi
..
T>i vn'altra linea di Re Corcirefi fanno mentione le Hiflorie,nata da Corinto della diiidenza di Bacchiade,figliadi Dionifio,nella fua Republica potente, e di molta ftima: ^
Dicono , che i pofteri di Bacchiade , detti Bacchiadi , ve*cifero violentemente
Atteone^
ildi
cuiPadreMelIino,bene-
,
Libro Primo.de
23,
benemerito della patria^ incit il popolo a vendetta; onde furono i Bacchiadi cacciati , e con loro il giouine Cherfocrate della famigliarintio5
gli Eraclidi
con Argia Coa Corcira^,
TvnOj, e Taltro de' quali
ritirofl
Argia y accompagnato da molti Greci pafs a Sicilia , oue edific quella Siracui 5 o quelle Siracuf ( che ben-, poi per la grandezza diede moftradi pi Citt) le quali fi
fecero ligia l'Africa, e caufarono timore nel itL,
de'
Romani Rimale Cherlocratc in Corcira^ accarezzato.
da'paefmi,crearonolinea dielettiua.
i:
quali ^ coltempoi*, prefidalfuo valore,
il
Re onde argomento ,
ch'eflendo mancatalaall'
Feaco ,
dalla fucceifion naturale paflafle llfola
Da
Cherlbcrate fu fabbricata Cheribpoli , qaltri 5
che fua origine tirano da^ bench Apollonio con la commune de gli ScritColchi ; tori ne faccia fondatore Chericrate Sopra di vna Peninfbla^chegira tre in quattro miglia , fu edificata CheriepoI5 che in magnificenza non le cedeua allepii infigni Citt della Grecia . Templi lauorati a mufaico , e a marmi ; palaggi y che adornano le lunghe , e dritte ftrade ; fontane con iftatue, chefacean diuenire di pietra per Io flupore j edifici Ibntuofi 5 oue la giouent fi efercitaua o nelle lettere , o nell'armi 5 bagni a commodo de' Cittadini ordinatamente diipofti 5 portici 5 chela cingono per ogni via. onde non fi tema mai ne del Solenne delle pioggie 5 larendeuano cosi illuflire , che Xenofonte hebbe ragione a lopure riftaurata , fecondo.
darla fuor di mifurale
,
Fortiflme muraglie
la
cingeuano, e
muraglie eran cinte dal mare per ogni verfb, poich^ pur correua per vn canale artificiofo dalla parte , per ^quale Cherfepolifi
attaccaua con llfola di Corcira
.
Da..
diecc
,
24
Della Hiftoria di Corf i,
diece miglia lontana veniua Tacquachi^ a fecondar la Citt,
fopra nobiliffimi
aN
non perche queila ne folle icarfi,.
ma perche comparifse pii , vnita alla magnificenza dell'aTra due fni di mare ldeua Cherfepoli;e T vno^e l'altro fno era capace di molte naui^ambo frequentati non meno da' Grecijche da'Romani ; per pi quello , che a deftra della terra fi difl:endequedotto ,la
naturale abbondanza
u poich megHo chiufo all'entrata de' ventile nella bocca difefo da due torri y e dalla catena airingreflb de' nemici:
vafcellij inuitaua
i
marinari a npofarui con ficurezza mag-
Fu quefto porto da Dion Caflo in lingua greca detto , T'hv>LV e confider chi hora giace , quanto fuperba forgefle . Taldal ferro ,. ,
ma dalla zappa
D
.Pianta Di Chers:'opou:
Hora
Paleopf^i"
I
Porti*^^'^''^''^5
Antica Citta Di Cokfvlai
ralla^rio Reaaio 3 2ecce
[Sla: di
airi fcuao. di
wud
'fiton.te
Btpal
,
7 i^at.
German 'o Tmp " ai.Gimie di Seueto io Di Netttmo
'In'r iblJt Lora^
D, Cerere a+ D, Alnnoo ^7Forhtnaa-
Porta Ito^fa
Dt A^rgfte
aaDi
DtB.Wjrt,ni^a^Brt^labno^PortaRari-
rStfiiperiorindlafcrz.a3 e nella virt di maneggiar levele I qiiefta in fine preualfe , e fconfitti gli auuerfari: , vitloriofi:, e trionfanti 5 fecero i Corcirefi alla loro- Patria
di Corf.'
ritorno 5 e Periandro ^ per Ja rabbiadi effere flato vinto perde fra poco infelicemente la vita Tare la natura de"*^.
tiranni
L'odiofenonvccide^livccide^fnonisfogana contro degli altri le loro paifioni , a danni propri] Phanno>.
a sfogare. Liberati dal pericolo i Corcirefi fi rifblfero di non creare pi Re e, a imitationedgliAteniefi, per qualche tempo y fi gouernarono da Republica^ Sepie veggono quattro occhi ^ che due ; meglio , che vno confiderano piceruelli. IlRevno_y molti fono nelle Re3-
publicheidiradoquef]:! fallano^nafcendo le determi nationi maturatecirefi >
da pi
giuditij.
Onde con prudenza Cori
per non errare , pofero ai loro corpo pi capi In quefli tempi dedicarono i Corcirefi nel Tempio di Apolline iiaDelfo vn torodi bronzo, fcolpitodainnfigrredi
mano
TeopropeEgi netta
^.
pervnoauuenimentocua' lidi
riofo , qualriferifce Paulania. Pafceuanfi prefllb
del
mare molti tori , guidati dairarmentiero ^ vno di quefli ogni fera ^correndo alla fpiaggia> muggiaua in guifa y che fpi nto alla fine da coriofit y volfe vederne la il paflore 5 caufu Corfeverfo quella parte,, cheiltorotracciaua5e vide vicina alle arene vna moltitudine infinita di Tonni, Stupito ne fece auuift" fcfci d flraordinaria grandezza i paesini , i quali , con varie arti pefcando , mai non pnolero fare preda di vnfolorondemandaronoaconfultare..
Tor acolo di ApoUo;^ che ri fpofe fgrificafiro il Toro fcuopritore
e,
Libm Primo.prtorcde'' tonni
^ii
a Nettuno^, f
vokuano di que*' pefci fare..
abbondantilfima pefeaggionei
Efeguirono
detti deli*
OraGolo Corcirefi e hauendo fatto ricca preda ^ mandarono in dono ad Apollo vn Toro di bronzo . Ma f in Delfo il toro, foilcuarono in Olimpia vna Vacca della fteffa materia y eliuellata dal medefimo Icultore 5 e nelfvno e nelFaltro luogo offerironopartedellatmaritima preda* Della Vacca offerta da*' Corcireffn Olimpia, narra Panfania,chedaglj Elei fulfe chiamata in giuditio, e condannata airefilio , bench poi perconfiglio di Apollo dichiaratainnocente, acagion, che,conleiicherzandovnfanullo> batt di capo nel fuo corpo di bronzo , e morto ricieca gentilit , bench ti vanti di Argo , ch'era mafe ,,.5.
O
tutt^occhi
!
Chi
di fimili , e pi grandi pazzie
non ammi-
non contenti di quel , c'haueano operata, in memoria del fatto> con vago impronto , fcolpironara ? I Corcirefi >
molte medaglie..Io non faprei dire con certezza f tali auuenimentifuCfero nell'anno 5 480, in cui , come riferiice Herodoto , fi conchiufe la lega de' Greci contro di Xerfe 5 so bene, che
armarono feffanta naui a fauoredi quella 5 ma Sion corrilpofero poi con gli effecti,o intimoriti dalla gran potenza del Pcrfiano , o per auanzare la loro fortuna col dichiararfi neutrali. Sciolfero eghno da'patrij lidi , mai
Corcirefi
fermatifi traPilo,eSenaro,, citt pofte su le riuiere della
Licaonia , furono folo Spettatori di quella fcena , che a fa-
uor
de'
Greci contro Xerf rapprefent
la
fortuna
.
Scu-
faronfi i Corcirefi co" vincitori,
ma quefti , nulla curando
la loro freddezza y caldamente perfeguitauano gl'inimici ^
Temiflocle ruppe vn potentiflmo efercito di Perfiani, poi
,
,
:^
z
Della Hiftoria di Corf
poi rifece le rotte mura di Atene^, a cui diede nuoue leggi, e nuoua bellezza . Ma dairingratiflima Patria^ da lui nata>aftretto airefilio folpetti di hauer,
fi
ritir
ad Argo
;
da doue ^ per alcuni
macchinato con Paufania contro la Grecia, maggiormente perfeguitato , ne venne a Corcira Accoller i Fcaci queirh uomo infigne con ogni dimotro di vna lite tra Corcirefi, e Corinti, haueaquefti a pagare a quelli venti talenti:
ftratione di oflquio^non eflendofi fcordati^che fatto arbi-
condannato e che Leucade , Co-
lonia deir vno , e Taltro popolofufTe
;
alPvna , e Taltra natione
foggetta . Rare volte nelle difgratie fi ricordano gli
huomini de' benefici^c'hebbero da coloro , che fono infelici.
Bellifario
,
caduto dalla gratia di Giuftiniano y non
truoua fra gli antichi , e obligati amici ricuouero , e Cefre pianfe le difgratie di Pompeo , c'hebbe la morte da colui,al
quale hauea conferuato
il
Regno. Nelle miferie
regna l'ingratitudine , n mai vi ottiene corona la ricordanza Mifero Temiftocle, f tali flati fuflro i Corcirefi: ma eglino, rimirando alpaffato, gli fecero tali honori, che.
nell'eilio fteffo
parea acquiftatore di
vn nuouo , e pi
in-
ligne principato ,
ladoue non pi fbpra i corpi ,
ma Ibpra
gh animi
efercitaualafignoria.
N gli Ateniefi Thebbc-
ro a male , come quelli ^ che in Temiflocle temeuano la potenza , non odiauano la perfona . E fi conobbe chiaro dallo aiuto, che tempi doppo diedero a' Corcirefi controde' Corinti^ e quafi tutto il Peloponefo,
allarouinade*
Feaci collegati
Nacque quefta guerra perEpidamo, hora chiamata communemente Durazzo Epidamo fi diffe aa vn Re barbaro di tal nome j che fondoUa $ Durazzo da Dirachfo:
nipote
. , . ,
Libro Primo.
55
hpote del fondatore , che alla Citt aggiunfe vn lciiriffimo porto. Fu ella poi habitata da' Frigij 3 a' quali Tueceflroi
Taulantij
ni
,
che alle
che a forza furono cacciati da' LiburLiburniche , nauigli veloci , e atti al corfo,
(diedero illoro titolo.
Con tali naui corfeggiarono lungo tempo ^ formidabili a' Grecia ed a gl'Italiani ma diuc5
nendo
i
Corcirefipotent'inmare,^
li
fcon fider ,
li
cac-
ciarono e dall'acqua
e dalla terra 3
onde a' Taubntij fu di
nuouo reftituitaDurazzo. Per, eflendo ridotti a picciolo numero i Taulantij > n ballando a far popolo bafteuole per vna vafta Citt, diedero luogo ad vna Coloniadi Corcirefi, e Corinti], che,iniglia
di Cherfcrate, vi
con Talio Corintio della fapaflrono. Allora comincio5
Epidamo a renderfi pii famofa di prima crebbe in nobilt , e fplendore;
e fu arbitra di molte regioni di Greciafi
Lungamentelin
tal
mantenne;
ma cominciando le ciuilipocoa
difcordieacrefcerefra' Cittadini,a
poco s'indebo.
modo, che diuennefcherno de'
barbari conuicini
Si
auuidero,ma
tardi, della loro fciocchezza gli
Epidami
e rifoluti di rimediare a quelle guerre efterne, che dalla interna furono originate , mandarono ambafciatori a' Corcirefi,
fupplicandoli, che mandafleroil
nuoua gente a
ri-
habitar Durazzo,
cui popolo per le difgratie era quafi
ridotto a nul^a . Afcoltarono i meflaggieri i Corcirefi, ma, n so dire la caufa , vna rifpofta diedero fenz'alcuna con-
chiufione : onde
quei di
bifogno ricoriro i Dirachij a Corinto, da' quali furono gratamente foccorfiaftretti dal
Mofl i Corinti; , non folo la piet de gli oppreQ , ma anche l'odio, cheportauanoaXorcirefi, quahnegauario^iefifere lor coloni,
quando quelli ci pretendeuano,fenza
F
alcun
.
, ,
5
4
Della Hiftoria di Corf
alcun fondamento. Poich Teflr paflato Cherfbcrat con molti Corinti) a Corcira , e Teffere da* Corcirefi eletto Re^non era ragion valeuole a dichiarare i Corcirefi Colonia de' Corinti], come ognifauio giuditio puconofcere.
Ma
i
Corinti]alla
,
mofl da paflone di gloria ,
poco con-
cedeuano
ragione , e voleuano , che i Corcirefi ne' fail
primo luogo a vnfacerdote Corintio, come faceuano le altre Colonie: col, che mai non vollero permettere i generofi Feaci Aggiugni, chela gran potenza de' Corcirefi, che talora metteuano in mare cento venti galee , bene armate, daua loro non picciola gelofia, efofpettoj dubitando, che vn giorno, ladoue ligrifici concedeflro,
pretendeuan coloni, non li vedeffer padroni .
Da quefte
e altre cauie {pinti fecero decreto , che chi voleua gire ad habitat Duraizo , farebbe cofa grata al publico di Corinto ; e nello fleflb tempo Ipinfro per terra buona m^nodi foldatelca , fofpettando di quel , che poi auuennedella mofla de' Corcirefi. Quefti, all'auuifo,,
cio
ch'Epida-
mo s'era fatta Colonia de' Corinti] ,
Ipeditamente arma-
rono venticinque naui , e nauigando verfo terra ferma fi fermaron in faccia della Citt, alla quale fecero comando,che cacciafferiuolte,i
foraftieri
,
e riceuefle i nobili:
,
nelle vltime
cacciati dal popolol'altra
ma ricufndo quei di Duraz-
20 r vna , eal
cofa
, i
Corcirefi , accrefciut'i loro legni
numero di quaranta , quinci , e quindi nel mare , che la.
circonda , l'afldiarono
Non iilettero a badaco'
i
Corinti];
e fatta lega co' Pallichi] nella Cefalonia potenti, con gli
Epidauribrafcioti
,
con gli Hermionij ^e co' Frezeni,
Leocadi , con
gli
Am-
,
a'
quali
fi
aggi un fero i Tebaniterra.
e i Fiefchi , e gli Eslei
3 fi
dimenauano alla gagliarda e per
,i ,
Libro Primo:terra,
e per acqua. Impolro
aMoro
^fvafllli ,
ochean-
goderebbero i priuilegi de' primi habitatori, o che ogni vnopagaflcinquan^ca
daflro a diieader Duraz2.o , in cui
Dracme Corintie : molti
i
pi
vili
afficurarono col de-
naro la vita, alcuni pi valorofis'auuiarono alla difefa, I Corcirefi per non mancare a loro ftefli , mentre alla fama
d armi , e di amici mandaron con alcuni Lacedemoni due loro meilggieri a Corinto con comando, che perfuadeflro quel Senato adi tanto apparecchio fan prouifionelafciare la protettione di
Epidamo , Citt di ragione fpet-
tante
che ne furono fondatori, e per la frie di tanti luftri a Corcira foggctta ; e calo , che ricuiflro dia'
Feaci
,
farlo, gli annunciaflero la guerra.
Corinti;il
,
lordi a gli
Quella accettarono argomenti , perche troppo veggentij
loro vantaggio nella copia de' confederati
onde all'arche
mi fi venne . Settantacinque nani Corintie fecero vela , edue milafanti s'iftradarono adaccreicerrefrcito,
non lungi da Epidamo campeggiaua: quelle con profpero vento arriuate ad Aetio videro vn bergantino con le infegne di Corcira ,il
quale accoftandofi
alla
Capitana , per
mezzo di vn'araldo , ordin al comandante , che non pat lflc pi oltre, f non volea la battaglia La voglio riipo,
audacemente il nemico , e fubito fece mettere in ordinanza i fuoi legni onde i Corcirefi , mancando in tutto laf:
Speranza di pace , anch'eglinoconflitto.
fi
apparecchiano
al
nauale
Settanta eran diuenute le loro nani fotto
Duqua-
razzo
,
airaildio di cui lafciatene trenta,
con,
le altre
ranta fciolfero ad attaccare gli auuerfari
pi numerofi
ma menodell'acque
forti. Si5
combatt con ardore, benchefopra fi pugn con coltanza fopra gonfiabili flutti^ e alla F 2
.
,
.'
36ealla fine,
Della Hiiloria di Coifcollegatafi la fortuna co' pi animofi,
viniero f
Corcirefi
che , oltre le fommerfe ^ qtiindeci de' Corintij legni conduflero prigionieri alla vifta di Epidamo, la quale nello fteflb giorno fi refe con patto , che i foraftieri fuC,
fero venduti all'incanto, e
i
Corintij reftaflero prigioni
fino.
che altrimenti comandaflro i Senatori della FeaDoppo fi famof vittoria ereflro i Corcirefi vn trocia feo in vnode'loropromontorij, detto Capo bianco , e vccifi tutt'i prigioni , eccettuati que' di Corinto , che furono riferbati alle catene , fi fpinfero a danni di coloro , e5
haueano dato foccorfo a' loro nimicij e fecero ftrage tale che di nuouoiCorintij) bche fpennacchiati nella pallata fconfitta, pofero le ale alle nauijC nel promontorio Aetio, preflb al Chimerio di Trefpotide y ancorarono , per cuoprire Leucade , e altri luoghi amici dalle inuafioni de* Corcirefi . Ma quefti y fuperbi per le felicit trafcorfe y ne girono a incontrarli, ficuri di vnafecond.a vittoria y quando fi fuffe venuto di nuouo alle mani Non prudenza efporfi al cimento con nemico pien di ffto y confoldati y.
che temono , e delle frefcheria:
ftragi
confcruano
la
memo^
onde i Corintij
accorti
non vollero Iperimentare la.,fi
fortuna, rifiutarono
contennero nel pofto prefo y e baft loro Timpiegare i Corcirefun modo , che^ non poteflro danneggiare i collegati, come intendeuano. Hebbero l'intento ; poich, foracchi della dimora i Corci-la battaglia,refi, alle
loro cafe fecero ritorno per ripoiirei
Ma non ripofauano in tanto.
loro auuerfarifi
,
e da tante
ingiurie offefi , arrabbiati per tante perdite ,
accinfero a
vna memorabil vendetta Chi dice , che i vecchi perdono la memoria, falla mentre l'odio pi che inuecchia, pit man:
.
.
Libro Primomantienela
^7altrimenti far con-
ricordanza.
Il
nimico, os'hdaftruggere
totalmente,
o nonfideueiftigarej,
tinua la guerra
e da vna nafcer vn'altra rottura di pace Jla
Romana Republica quando giacque fpolta nelle fuerouine, ma mentre vifle fmpre da picciolfme f pullular grandi difcordie Vinti, nonCartagine lafci quieta.
per abbattut'i Corinti]^ di tutto il Peloponef , con lega ftrettiffima , fatto vn corpo , alzarono di nuouo il capo 5 efabbricando naui , e adunando dalla Morea marinari ,pofero inCorcirefi.tale fato,
fi
che allora dubitaronocafi
della libert i
Da
vero penfino a
lorofi
,
e impotenti a
refiftere alle forze delia
prudenzail
.
con la Vn folo mezzo alla falute della Patria refta , edGrecia vnite^configlian,
tentare l'animo degli Ateniefifi
quali foli contro di lo-
ro nonteggiar
erano dichiarati
3
poich , fuccedendo la confedi froni
deratione con quefti,
non haurebbero poi paura.
mezzo mondoe ad
A tal fine de' pi faui fcielgono:
Atene l'inuiano ma i Corinti] , ch'erano 3 vniti con que' di Argo, tenendo pi occhi aperti, nonfuronolentifarelofteflb, e anch'eghno fpediicono mef^ laggieri Gli vni , e gli altri Ambafciatori arriuarono a^ vn tempo e gli vni , e gli altri , auanti'l Senato Atenieie, ^diflro lor ragioni. E fama , che i Corcirefi furono ammefl prima, e che in fmigliante guifa parlafleromigliori. ;
Se nell'runione^che a danni nojln ha fatto la Grecia^el noJrofelo pericolo fi trattajfe^potrehhe ogni il
chiedefl aiuto a fuo padre Bacco, da cui ottennefi*n
mutar-
Cacciatore, e
il
toro in cerno ; onde , perduto di viftatal
daque*bifolchi,puotefaluarfi:
medaglia di argento ^
ne confegrarono vna di argento di qualche pefo 5 e nel dritto fi mira egli con la claua nella> deftra mano, e con Tarco nella finiftra 5 dietro alle fue fpal-
A Ercole
poco da lui lontana, pende la pelle del Nemeo leone 5 nel rouerlcio figura vn toro cinto da gran ghirlanda di foQuefta moneta belliflma non B. leggere , che a pie glie di Ercole , Corcyrenfmm , con la medefima abbreuiatura di lettere K. Altra, ma di rame, fii liuellata per Ercole ; e nella faccia fa vedere la tefta di vn bue ornato, Ibpraui vna ftella ; nella deretana parte,in mezzo a vna corona dile,.
ellera,la lettera
K, che fignifica Corcyrenfmm Perico hebbe la fua parte nella veneratione de'Corcirefi con vna medaglia , o moneta di argento ; nel cui dritto il fuo ca.
po coronato ,
e nel rouerlcio
il
Pegafo con
le ale
,
e fotto
Ninfa Corcira perocch diede il fuo nome all' Ifbla di Corf, fu quella, che molte monete, impreid 3 foa gloria , ottenne , Vna di rame , ma d'infigne artefice,:
Ta K K
la
ha
.
Libro Primo,nel dritto la tefta della
49
Ninfa con diadema , e nonlun* ha gi della bocca vn timone, ma dietro del capo la parola K OPK rP A5 nel rouerfcio vnGioue fedente con Tafta in
mano
:,
e le voci
ZETZ K AZI02
>
cio Ipfiter Cafsius .
Alla ftefl Corcira fcolpirono altra di argto co la fua teftaghirlandata di fiori , e con lettere cifranti Corcira 5le altre5
comevn le-
nel rouerfcio la fortuna fedente fopra di
gno, fbttoui il tridente , e nella mano gonfia la vela , e intorno fi legge KOPKXFAID.N Corcyrenfm. Altra di ra-
me picciola con la fiia effigie in fronte, e nel rouerfcio con vnanaue, eletteraK, fu fcolpita a nome della fteflfa Corcira5
la
quale, perche fpof, e fauorita di Nettuno, n'heb-
be altra con la fua figura nel dritto, e col folito geroglifico K , e nel rouerfcio co'l tridente attribuito a Nettuno Due altre , di argento la prima , di rame la fconda,ne hotrouate 3 quella eprime nel dritto Corcira con faccia reale
il folitotra'
enimma K ,
e nel rouerfcio il canal Pegaf tanto
poeti famofo: quefta,fatta
doppo la fua morte,quaI co-
tiene
e nel
vn vafo, o Vrna nel dritto, e la parola KOPKTPA, rouerfcio Gioue fduto co Tafta nella fua deftra,e in-
torno
ZET2 KAEIOE A Cherfbcrate loro Re ne fcol.
pirono vna con la fua effigie in vn lato,e nell'altro convnanaue, fopraui le parole KOPKTPAiriN attefero a riftorarfi de'
danni vicendelle
deuoli
5
e
temendo ogni vnoalle inuafioni,
macchine , e difegni delnimico^ adunaua nuoue fbrze^ o per refifteretare chi dilegnaffe d*inuadere.
o per afll-
Nonpteuafidarfi alcuno ; poich pi tofto la ftracchezia , che la pace ^ Thauea coftretto a ritirarfi dal fecondo cimento 3 al quale Todio,eli
defio di vendetta; iftigaua gli aniaii
y
pieni d'aftio per
.
, ,
Libro Secondole datCj e riceiiutepercoffe.
^^
Gli Ateniefi ^ tardi auueduti
del loro errore in
i Corcirefi dello fdegno de' Corinti; contro di loro y da e cofl/peuoli
non hauer foccorfo a tempo
vero
fi
apparecchiano a ribbattere con la forza
la
violen-
za^che li minaccia .
N prendono a burla
il
negotio^ poi -
che da Etna, monte della Sicilia, preueggono adunarfi fiamme a incenerire la loro grandezza 5 e bench diuifi da tanti mari pur temono dell'incendio. Erangli Atenieilnimici de' Siracufni potenti(Imi,e in terra, e su le ondeloro alcuni:
con loro haueano di continuo guerra, difendendo a onta
popoH
di Sicilia, chericuluan l'imperio di
coloro, che Ibggiaceuano alla tirannide di Dionifio, Se a quelli fullroricors'i Corinti;, non vie dubio,c'haurel>
bero accomunato grinterefl, e che Atene potrebbe dubitare di fe medefima nella lega di due nemici formidabili , e
che poi non riufciron vani 5 onde ragioneuolmente attendono gli Ateniefi a fabbricar naui , a raccorre marinari , ad aflbldar militie, ad adunare teforo, hauendo per le fpei canato.
anziofi di vendicarfi
Diicorfi furono quelli
,
dall'erario
commune mille talenti
.
Ne' folpetti
di guerra
non dubita incappa fouente nelle fciagure , Delle grandi mofl tutti deuon temere, e le non fi temono, fpef lo riducono alla rouina Il nimico mai non dorme, nonchi.
bifgna chiuder le pupille; eancheacolui, c'hcuordi leone, conuengono occhi di lepre, che ne meno dormen-
do
chiudono . Il dire , no'l penfuo , non da huomo mentre fole le beftie fi aggirano co'l prefenre, e al futurofi
non mirano. Nerone cadde, perche alle Iblleuationi di Galba nelle Spagne non pofe rimedio , e quando le vide alegno di deporlo dall'imperio,
diffe a gli
amici
,
che mai
non
.
y
Della riifloria di Coi fugli
non
fi
farebbe perfuafavna COSI grande riuolution di forAteniefi^che operando da ragio-
tuna . Accorti furonneuoli5
ipedirono ambafciatori alle Citt circonuicine della Morea, allaCefalonia, alZante, adArcananea^e particolarmente a Corcira , quefta richiedendo di aiuto ,quelle di confederationefacilt;:
Tvno, e Taltra ottennero con
onde a cento galee proprie aggiunfero cinquanta
naui Corcirefi, e altri legni de* confederati , che formarono vna potentiffima armata 3 con la quale , hauendo primaprefidiato tutte le Fortezz-e di lorodi veder qual piega prendefleroi
dominio , afpettauano
difegni de' macchinatori
Corinti]
Quefti haueano in tanto molToalloro partito tuttae fino da Sicilia j e dallltalia afpettando aiuti^
la
Morea , dalla quale ottennero quaranta legni ^ bene armati^,
con dopi
pia fperanza
e contro
Atene y e contro Corcira >.
con-
uicini mari folcauano
Non
riufc loro l'abbattere gli
Ateniefi con la forza , poichtafi
alla vifta della
nimica arma-
con loro noncongiurauano le fortune del mare y haurebbero prouato . che alle volte y chi vuol vendicarfi y con nnou^ingiurie, che riceue, fente accrefcerffl defio di vendetta La tempefta conduffo Tarmata Ateniefe fino a' lidi di Creta , oue fece preda di diece naui Leocade y e Ambrafciote y amiche de' Corinti;, a fdegno , alla fine contro i quali aggiugnendo fdegno y gli Ateniefi commoflro tutta la Grecia , che fi lacer da f medefima per quarant'anni Le arti di Perdicca y Re di Macedonia y da amico , ch'egli era y fatto auuerfario degli Ateniefi ; le violenze de Lacedemoni y ch'entrarono a parpoiro in fuga^ ef. .
te degl'intereffi de'
Corinti]
,
le
folleuationidiSamo, di Bizan
.
,,
Libro SecondoBizatlo^e dialtri
f
7
luoghi/oggetti ad Atene;le battaglie ter
pugne naiiali nel lonio^le fconfittc hora date^hora riceuute;e i mouimenti di quafi vn mondo^inreftri nelI'Attica^le
otto libri defcriue Tucidide ,
al
quale i curiofi rimetto,
poich io deicriuo i fucceffi ^ non di tutta la Grecia y ma della fola Corcira . Ben' vero ^ che guerra s lunga , coin dice lo (cffo Autore ^ nacque dal foccorfb , che diedero gli Ateniefi a' Feaci: onde non fenza ragione ho accennatoi
fiumi di fangue , c'hebbero origine da quel fonteCorinti; mai
di cui ragiono.
Ma i
i
non puotero con forza aperta op,
primere gh Ateniefi 5 e i Feaci; di quefti fecero macello
che nell'vltima battaglia rimafero in mano de' Corinti/ ducento cinquanta nobili Corcirefi prigionieri , delle catene di coftoro pen.
con la frode, econ menzione Tucidide
artificio, di cui
nel libro primo, fa
Gi
fi
difl,
fino eglino auualerfieffetto a' cuflodi
,
per incatenare Corcira
.
E a tale
comandano , che toltane quella delia fii-
ga, lafcino a* cattiui ogni libert di fblazzarfi , e che l'accarezzino fuor d mifura. Lapiaceuolezzafemprevnfifcino,
che altera le menti ,da' nimici.
ma in particolare quandof
fi
adopera
Aleffandro ,
con l'armi fi f padro-
ne de' corpi , con quella fi fece fchiaui gli animi de' Perfiani . Verga, come quella di Mos, valeuole a cauar da' petti piii
duri acquediamore, el'oflquioverfoimefchini,
che, afpettando ftrapazzi , fenza penfarloriceuon carezze.Sifingambi Madre di Dario, perlariuerenzaleportauail
Macedone ,
del perfcutor di fuo figlio
fi
diffe genitrice
hauendolo generato con l'affetto. Apprenda chi vince a vincer l'ira, e doppiamente fi vedr vincitore , trionfandoI
enei-
.
,
f8
Della Hiftoria di Corf.^
nello fpirito , e nella carne de* vinti . I prigionieri Cor-' cirefi , allettati da' Corinti] con fimulati accoglimenti , fi affettionarono al loro partito in modo , che fecero penfiero ^ o di rouinarefi ,
o di ridurla a lafciare gli Ateniecontro de' quali allora Todio Corintio fpiraua velenola Patria,
Sifuppone, chefecretamentepatteggaflro, poich liberati con la ficurt palliata di pagare ottocento talenti , folleuarono fubito macchine ^ tramarono frodi y adunarono conuenticoli , e vniti a vna delle fattioni della Citt diuifa^Iconuolfero lo flato della potente Corcira
Due
partiti regnauano in
quel
tempo nelllfla, cheal'altro
fomiglianza degli Ateniefi popolarmente fi gouernaua ;
vno era de' Nobili , che mal foffriuano tal dominio ;del popolo, che nel poflflbvolea
mantener fi. Pi volte vollero venire all'armi 5 ma pi volte furono impediti dalle guerre di fuora^ da Sauij di dentro , che gridauano, che darebbero occafione a' loro nemici di foggiogarli,
f
,
fra di
loro vccidendofi debilitauan:
lo
forze della RepublicaPatria ,
che la pugna farebbe contro Iju la quale fatta fcena di tragici auuenimenti , diuera'
rebbe comedia ridicolain
barbari conuicini
:
che meglio
fbmma
fi
compongono le difcordie ciuili con la ragio-
ne , che con la fpada . Hebbero luogo tali difcorfi fin tanto 5 che non arriuarono i prigionieri da Corinto 5 poich,
venendo come afpididi alle
dall'incanto de' nimici allettati, for-
voci, poferoinifcompigliolecof^ e come afpidi appunto alla loro madre lacerarono il feno , Si legaronofrettamente co' Nobili dell'ordine loro, e ingrandendo leforze CorintieAteniefi erali
perfuafero a credere, che
il
difender gli
vno
efporfi a pericolo euidente di perderfi.
Air
, ,
Libro Secondo;:
^^
All'incontro la plebe , e Taltro popolo pi minuto y ricor-
deuole de' benefici ^ diceua^ che gli Ateniefi erano per caufa loro co* Corinti] alle mani onde la guerra pi ^ che5;
agli Ateniefi
>
conueniuaa'Feaci. Soggiugneua, chele
farebbe nelle occafioni vn metterfi a pericolo di efferc ab-
hor lafciauano in abbandono quei, che per la difef di Corcira fi hauean fatta nimica tutta la Grecia^ Mai nobili, corrotti da* Corinti; > non volendo?bandonati da tutti yafcoltare ragioni,fi
flleuarono contro Pitia, Prefidente
che voleflTe metter Corcira lotto il dominio A tcniel . Sempre i feditiofi truouano qualche pretefto, c'habbia la mafchera di verit, almeno apparente Era Pitia amatore degli Ateniefi > e Talloggiana in fua cafa , oue Taccarezzana fblo a fine di mantenere 1 a Del fine loro Republica vnita a grinterefli de' Corcirefi buonO' non curarono i feditiofi, fiauuallrobenedelF amore, cheaqueidiAtenemoftraua, ingrandendolo a fegno , che il facean grauido di tradimento , e pur eglinodel Senato > accufandolo;,. .
^rano
i
traditori
,
Ma Pitia niente atterrito per Taccufa
con vna contramina coraggiol , per non conueneuole al tempo y accus cinque de' pili ricchi degli aauerfiri prouando con teftimoni,degni di fede, c'haueflro tagliato i pali del Tempio di Giunone , e di Alcina , per ciafcheduno de' quali douea il reo pagare vna libra ; onde la fom-
ma alcendeua a notabile quantit d'ora, e di argento Ma.
mentre gli accufati attendeuano con timone ^ per efler Pitw potente, lafentenza,. i loro amici feditiofi, con armicorte fotto le velli ^ fecero impeto alleporte del Senato , e con violenza entrando , trucidarono Pitia, e fefnta de^
fin riguardeuoli Senatori.. Gli
altri
fi
faluaronofopra
I
z
vna
, .
6o
Della Hiftoria di Corfiila
\
quale, poco prima era arriuata per trattare accordo co* Corcirefi , a qual fine fi trouaua nel
vna naue Attica ,
porto anche vna galea di Corinto . Spauentato il popolo decret per allora, che per gli iblpetti e degli vccifi , e de^li vccifori ,
non fi potendo fidare degh Ateniefi , de*filafciaireroalie Corcirefi ipiagge accofare,
Coriniij,le
non
non vna per volta \ e dopo il decreto ipedirono ambafciatori ad Atene , quali,nani n degli vni
n de gli
altri , i
per ordini del Senato di quella Citt , fijiono imprigiona-
ti'nEgina.
Duro per Tingratitudine contro gli Ateniefi , ma nondureuole fuil
partito prefo, e
fi
vide efimera la quiete,.
che pi di vn giorno non puote duraregi dichiarati nimici di
I
Lacedemoni
Atene , doppo di hauer tentato in vano Timprefa di Lesbo , ifola foggetta ad Atene , rinforzata Tarmata nauigarono verfo Corcira,per dar calore allafattione de' nobili:
arriuarono in tempo, che pi boUiua-
no le diicordie , quali col nuouo fuoco fi auualorarono Erano i legni Lacedemoni] a vjfta della Citt , quando fuccefl la morte di Pitia , e degli altri Senatori 3 e , chefulfero auuifati,
chefi
fofpettafiero dalle voci qualche tu-
multo, ipedirono dentro vna rinforzata galea , co' foldatidella qualei
nobili
nfolfero alla fine di aflltare
il
popo-
lo
,
e farne crudeliifima ftrage . L'aflltarono
con violen-
con violenza molti ne vccifero 3 ma vnita effendofi la plebe , che fi arm alla difefa , comincioffi vna pugna da non finire per poco , f non fopraueniua la notte. Il popolo fi fortific nella Rocca , oue con la peggio della zuffa fi era ritirato ; i nobili occuparono il porto , e la piazza, trincierandofi con gli ikccati Spunt Talba rubiconda ,.za,.
foriera
.
.
Libro Secondoforiera del langue,
S
na
fer
chefidoueaipargerfrapoco; cappe-: gli occhii primo albore, che fi diede, quinci, eprincipio.fi
quindi
alle ferite
Co' dardi, econlelancie^
che (pragiunti gli Ichiaui delle ville in aiuto del popolo,e ottocento di terra ferma in foccorib de' nobili, fi ftrinfe la mifchia,cqjj;)batt fino allora,
fempre da lontano,
ealJe fpadefivenne. Maquefti,
rofe
hauendo a fronte numefchire, e battuti dalle donne, chedallefineftre,cfffi, alla
da' tetti lanciauan
fine cofretti
furono a ritirarfi,
poi a fuggire con difordine dalla piazza, a cui attaccaronoil
fuoco,
il
quale haurebbe bruciato la Citt, f il vento.
pietofo
non cacciaua le fue fiamme verfb del mare5
L'ar-
fenale feru di ricuouero alla nobilt
e a quellila
,
ch'eran
venuti da terra ferma in fuo fbccorfo ,tij , la
galea de'
Corin*i
quale accogliendo i fuggitiuila vittoria del
,
diede poi all'onde
remi , anch'ella perfa.
Il
nemico popolo dubiomedefimo ftimo faceifero le naui de' Lacedemoni-,
poich nel giorno fuifeguente arriu , fenza contratto , aCorcira, Nicoftrato capitano deghAteniefi con dodecilegni,
fopraui cinquecento Meffenij armati
;
e
bench
conofcefl le ragioni del popolo, difenfbre del partito di
Atene , ftim meglio riconcihare le parti , e felicemente gli fuccedeua , f quello non hauefl pretef di cacciarquattrocento nobili, i
pi feditiofi , dalPlibla di Corcira
Pregarono Nicoftrato i popolani, chepereuitarnuoui tumulti , lafciafle cinque delle fue naui , in vece delle quali eglino armerebbero cinque delle loro; e fbpra quefte voleuano, come foldati, mettere que' nobili, che accortifi dell' aftutia fi chiufero, quafi'n ficuro afilo , dentro il tempio di Caftore, e di Polluce. Ma quindi tratti Thaurebberogl'in-
62^
Della HiftoHa di Corf :nonli
grinfuriat cittadini^ f Nicofirato
hauefle fatto?
trafportare a
vn Ifoktta vicina > in cui loro fomminiftraua
ineceflri alimenti.,
Lecedemoni , che s'etano ritirati per meglio priiederfi nella Morea^ di nuuo a fauor de" Nobili comparuero con cinquanta tre naui y cariche di fldati , allai
Ma
Yifa delle quali y in vece di temere > corfero alFarmi quc*'
di Corcira della fattion popolana^, e montati ibpra ffTanta
legni
fi
modero coraggiofi contro degrinimici . Volea5;
Nicoftratovfcir'egliprimacon le galee Ateniefi,, meglio prouifte , e pi efrcitate nelle battaglie ma no*I permifero gl'infuriati Cordrefi,i
quali fenza ordine alcuno diefi.
dero dentro^ e co' Lacedemoni mifchiarono ^ Fu tale la confufione j che alle volte Feaci con Fcacf pugnauano ^lnza conofcercd^efferepaefni^ eamici.. Iofl:imo> che
per non perder tempo, lafciaflro a terra anche le inlegnc,dalle qualifi
potefifero difeernere fra loro
5:
porche quello..
,,
che narrano le floriey non farebbeiucceffo Nicoftrata tanto co' fuoi dodeci legni era alle mani con parte della contraria armata con qualche vantaggio y e hauea iperanza di romperla , quando fi auuide del difordine de' Corcirefi: l'auueduto Capitano, bench hauefe gittato a fondo pi di vna naue nimica , cominci con tal arte a ritirarfi y che facea Ipalla alle galee Corcirefi, f haueffero faputo aneh'elleno fare vna hunoreuole ritirata,. Ma cbid legge al volgo intimorito ? Pichemaificonfufero^ onde
m
poi nella fuga perferoi Feaci tredeci naui, ebuona partedell'antica gloria , che li predicaua inuincibili ^I'
^
Lacedemoni
ritirati eflndofi la notte in terrai fermap.
per riftorarfiy la mattina a buon'hora contro Corcirai
.
, .
ILibro Secondo
^3effendo priua di
comparuero. Afldiaron la Citt e per terra, e peraG.quafbttolafcortadiMnaflpOj, General Capitano j eietardauail
ibccorio J'haurebbero prefb
,
poco concordi Non lanciarono a ogni modo di rouinare le fue campagne,vittouaglie, e
con
difenfori fra di loro
fccheggiando , e bruciando
le ville
amen iffime del conabbondanza, chee dolci guftauano
torno , douei
di vinifcelti
hebbero
tale
pi
vili fantaccini de',
pi generofi ,
naufeati degli altrifi
Ma come che quei poderi erano quaLacedemoni ,_,
tutti de' nobili
,
quelli fparlando de'li
ch'e
nelle loro foilanze
trattauano da nimici
diedero occa-
fione al
popolo di perfuaderli a vnirfi alla communeiluezza.Dentro ilTempio di Giunone fegui rabboccamenfi
to , in cui
conchiufe., che s*armafiro trentanaui rimatte
ciotto ilcomandode'nobihfivfciflc-a danneggiar Pinimico . Conchiufione , che faputa da' Laatte a nauigare,
cedemonifipo,
Paftrinle
apartire,hauendoprima vccifo Mnafftati {pintii
come caufa drtal lega , allaqualecrano.
nobili per gli danni de' foldati, da lui retti fenza militar difciplinaSi affrettarono poi alla par tenza,perc he dalle Ipiefi
feppero,cherio di
accoftaua
il
foccorfo Ateniefe ltto Tunpe-
Eurimedonte,c Ifricate, Duci valorotfiuniyche con,
Icfnta naui
forpreia la Cefalonia
,
e
fatti
prjgionieri
che in aiuto de Ladedemoni mandaua Dionifio Siracufano , gi verfo Corcira , per liberarla dall'afadiece legni,
fedio
,
veleggiauano . Libera la Citt dell'affedio , e del-
Lacedemoni, riceu come trionfanti i due Generali Ateniefi , con giubilo immenfo del popolo, ma con interno cordoglio di coloro, che defidcniuano co' nolo fpauento de'bili'l
gouerno Ariltocratico , non nehaiicrcopifperanz.i
.
4
Della Hiftoria di Corfll
ia per la fattione Democratica pi potente Da fbccorfo , cos potente^auualorato il popolo , a onta de* nobili, ridufl dentro della Citti
Meffenij
,
che
prima haueano fuora le loro ftanze, e chiamate le loro naui dentro del porto Hiallico , con Taiuto di quefti kcc macello di quei , che ftimaua fuoi diffidenti . Quando vn
plebeo ha nelle mani la forza, il comandoli fuoi villani coftumi fubitamente palefa 5 e non hauendo fpiriti generofi fi lafcia guidare dall'ira . Dio guardi ogni vno dallofde2;no di chi da' nataH apprefela
baflezza dell'animo^poi-
che'neliuo cuore mn'i
to lo
non regge fcettro la prudenza,e tutdomina la rabbia, che non ha configliero il giuditio,le paffioni.
onde ritengagiuditio,
Cinquanta, ch'eran ricorfi
al
furono condannati a perder la tefta , dalla quale
fentenza fi appellarono alla morte con Tvccidere alcuni f ftelfi . In fette giorni , che fi ferm Eurimedonte , fi videcarnificina tale , che mille e cinquecento perderonf)
la vita,
perche fauoriuanoIl
la
parte Ariftocratica
,
perclic fotdell'ini miciticil
to tale fcufa feruiuano a sfogare Io fdegnopriuate .quefti
Padre di contraria fattione vccifal:
figlio
,
efi-
non la perdoni
proprio genitore non eran
n il fngue operaua cofa alcuna afauore de' parenti, che lo fj^argeuano afiumi. Ogni caia hauea onde lagnarfi , e fi tollero dalle radici gli alberi d'intere, e glorioie Famiglie, che per l'addietro folto Tombra del loro valore haueano fatto ripofare ficura la Patria. Moki fono precipitati nel mare,molti foipefi'n ariacuri fra di lorofratelli,
agroffi tronchi
5
altri lacerati dal ferro, alciuii
bruciati dal
fuoco, ch'er'accefo fino negH occhi degli empi , e fuperbifeicidiah.
N
tal
fuoco in Corcira fola rimafe , hauendoacce-
.
,
Libro Secondohcccfo gli
6f.
animi di quafi tutta la Grecia:, cbe^n efempio de*Sotto titolo di
Feaci, alla Democratia pretefe appigliarfi
Lacedemoni ^ e Ateniefi ^ duepartiti forfro , non meno empi di quelli^che poi laceraron lltalia co*J nomediGuelfi , e Gibellini ; di Bianchi , e di Neri , c'hebbero Pontefici, Cefari,
e Re per fautori. Chileggeleftoriedique',
tempi
infelici inorridifce
e accompagna Tincliioflro detratte a forza da
gli Scrittori
con le lagrime 5
vna cos mi-
fera ricordanza:
ma nello ftefl tempo forprefb dallo ftudi tante nationi,
pore per
la
virt incomparabile degli Ateniefi ,
atterriti alla
congiura;
/e
che non perdono piazze,
le ripigliano
f
fon vinti, fi rimettono;
fe
cadono ,,
in pieecrli-
ciol
bora foUeuanfi , Son disfatte le loro armatepi,
ed
no efconoroeferciti
potenti a nuoua battaglia; fugf^ono ioe poco doppo incalzano i fuggititii nimici ^,
fempre aiTilliti da' Feaci
ma con deboli forze ,fi
per le in-
teftme difoordie, quali
accrebbero
alla
partenza di
Eurimedonte, Poich cinquecento de' nobili , ch'erano fcappati dalfuror popolare, nelle fpiaggie dell'Epirofattifi forti
quindi fouente vahcauano contro delPlfolafero a ftato cos miferabile,
,
qualriduf-
chepinonficonofceuala,
fua bella figura . Sacchi
,
rapine , incendi
la fertilit de'
campi calpeftando, introduflfero vna careftia di tal forte che gli huomini fi moriuan di fame , fi alimentauano d'immondezze. Chi d riceuc ; e le vendette de' difperati
fon pi fiere , perche nel futuro non attendon felicit aldalla forte.
cuna
non
marauiglia.
,
IfuggitiuiCorcirefitah erano, onde che di tanto danno , e rouina fieno cafar
gioni
Haueano intentione di
danno pi graue, chia-
K
iPiando
l6
DellaHift orla di Corf
mando in aiuto i Corinti] , e Lacedemoni , ma quefti^ checon tutte le forze non poteuano refifterc a gli Ateniefi, non vollero mandare il ricercato fbccorlb , Con ci tuttofirifolfero
giurie 5
da fe foli far le vendette conueneuoli alle ine con animo veramente intrepido fecero paflag-
gio a Corciraalliumerodifeicento; equiuiarriuatibruciaron le naui rifoluti di vincere , o almeno di morir combattendo, Quefto ftratagemma, non so feapprefoda*Feaci ,
da altri , vfarono poi col tempo molti Capitani di Romane Scipione, e Cefare f ne feruirono con vantaggio della loro Republica Quandononvifperanzadi falute ne' piedi , meglio fi adopran le mani $ e il non hauer.
ritirata fa.
che fi attenda all'incalzo , fi muoia da coraggiofi Non fecero a ogni modo le loro molle fenz*auuedimento ; poich fortificati al meglio fopra il monte Iftone 5 da qui faceuano le loro fortite con tal fracaflb , che in,
poco tempo,
rimafl:a la ibla Citt a' nimici
,
dell' ifola
tutta s'impadronirono, All'auuifo di tal forprefa ritorn
Eurimedonte con l'armata di Atene in foccorfb del popolo 5 ilquale diuenuto forte campeggi fuperbo contro de'nobih, e dentrofalti,il
caftello del
monte Iftonechiufili,
di
ftrettiffimo afldio
li
cinfe. Softennero i miferi molti af-
amoltefcalatefioppoferoj,
ma le
angufl:ie
,
nelle
quali li pofe la fame
non puotero fuperare 3 onde , doppo
lepruouedi vn'eftremo valore, a gfi Ateniefi , falue le vite , fi refro , con difgufto de' Feaci , che li voleuato nelle
mani . Furono trafportati nell'Ifola di Pitia fbtto la fede di non partire, hauendo difegnato Eurimedonte di quindi leuarh fra poco , e condurli ad Atene. MaiCorcirefi,anziofi del fangue di quegl'infelici, fecero, che alcuni paefani
.
Libro Secondofin di Pitia loro diccflro,.
6j
che gli Ateniefi haucano penfiere di darli n potere della contraria fattionej onde do* ueano prouedcrc allalorofalute^qualcercanda incontrarea la morte . Poich fopra di vna Naue imbarcatifi^per fuggire verfo Sicilia, da gli Ateniefi raggiunti fiarono prefi> e> pe*I rotto giuramento, dati al popolo, che li chiedeua, per caft%arli , Il caftigo fu il chiuderli dentro grande edificio j qua! , circondato da doppio ordine di armati,,non. daua iperania alcuno alto fcampov Seflantadatal luogo poi cauarono,, eper tutta la Citt aggirandoli,) li
pugneuan con Tarmi, e con gni atto di villania l'affi iffero , finche non tolfero a ogni vno la vita. Io credo, che doppo tal fatto, epertale memoria ftampaffero i Corcirefi quelle due medaglie , e* hanno nel rouerfcio vna frufta,da me pofi con le altre nelbatteuano con le sferze,li
j>rimo libro di quella Hiftoria.Scrittura delTiniquit ?
A chegloriarfidicela
A che
moftrarfi potente nella
malitia
Fu
Tatto tanto pi federato , quanto pi vilicarnefici della nobilt diCorcirao
eranoIo
i violentiifimi
non vu fcufare quclta , bench fia ft:ufabile per la hbi-
dinedidominare ,e per la gloria di nonfoggiacere a huo mini,, che la natura ne* natali hauea fatti pi baffi: dico bens che la violenza finconueneuole a coloro , che la fecero, e a qu ei, che la riceue ttero ^ Ma di peggio rr elempli pieno il fecolo noftro , in cui baltafifia veduto vn,.
Re,, giudicato reo da'fuoi vafllli, perdere fopra di vn
palcaignominiolamentelateffa.. Le ifoledi tali^ettacoli
fcnafcene, e Inghilterra, e Corciralerapprefenraronoi,,
vna nel luo Principe Taltra ne' principali fuoi Cittadini. 5^ei^ cheumafero dentro dell'edificio,, crcdeuanfi,che
K
x-
iconx-
.
Della Hifloria di Corf ma quando fpi compagni jfuflero trafportati altroue
68
5
pero l'orrendo cafo, che non diflro contro de' loro nimici y contro la forte ? Quei chiamaron barbari , queila tiranna ; e gli vni , e l'altra fnza occhi , fnza fenno , fnza piet Non la perdonarono a' Numi^perieguitandoli con.
le biaftemmie ; e
rifoluti di
ignommiofafo.
degli altri,,
non accompagnare la morte niegarono a ogni vno Tingreffal-
Ma
I
Corcirefi
chetuttivoleanpriuaredi vita,
con pietre , e con rouine di muraglieli oppreflero in modo , che alla fine all'ira poCosi fi cftinfe la polare furono crudelmente lagrificati Nobilt de' Feaci^da Giano, e da Nettuno generata , e da fiero Marte diiperfa . Sopra tali rouine il gouerno Ariftocratico fi ftabil in modo, che per lungo tempo non hebbe a pauentar le vicende del fato^qual riconoiceuano queirando fopra itetti dell'edificio ,.
fomma la forza , fu fuperata la virt j e i pochi furono opprefl da' molti Ma non perche vintiGentili . Vinfe in.
iafciano d'effergloriofigfiEpaminondij e gli Ettori trucidati
viuono
alla
fama, e co' piedi de'
verfi trafoorrono
da per tutto .polare,traflro
N
con
la vita de' le
nobili fin lo fdegno po-
come
narran
Storie; poich dalle loro ceneri
di
nuouo fuoco contro le donne , mogli , parenti quelli, aftrignendole a vna durillima leruit, coiue con trattarle dalchiaue. Pi conueni-
farle fohiaue, iian catene di
amore, che
di
odio a quelle, cheal piede
fra le5
Grechece delle
bellezze hauean vanto di riportare la palma.;
e pur conuenne loro di portarle
di ferro, in ve-
gemmate, che portarono al petto, afinedile-f. gar mille cuori. PouereDame! frue delle loro iruo piangono negli fpofi la met morta, inloromedefimol'altra
.
Libro Secondo
6^
Taltra met moribonda . La mia penna non di corbo , e pur' aftretta a fermarfi ibpra tante carnificine , che fpirano alla memoria de' pofteri abbomineuole fetore delle attieni de' Corcirefi , che apprefero i coftumi , non dagli
ma dalle fiere Che vccidcffero gli armati fupplicheuoli fu crudelt ma che imprigionaflro lefemine,huomini ,.
;
c'hauean per armetofagi,
le
lagrime,fu villania.
Ne meno fra Lo,
e Leftrigoni
hebbero parte gli ron di gloria, molto d'ignominia preflo le nationi del
vna fimile empiet fi ritruoua Se vi Ateniefi , come fi crede , poco acquifta-
mondo
Ma eglino intenti
a maggiori diiegni
,
per hauer dalla^
loro parte vnanim'i Feaci, permifero quello.
che refe lo Haueanointentionc fiato di Corcira per allora quieto di aflaltar la Sicilia con pi potenza, che per Taddietrofatto,
cvoleuano dell'Ifblaauualerfiper piazza d'arme , come commoda al paflaggio , che macchinauano Qui adunarono i legni al numero di cento trenta quattro , oltre due galee Rodiane di cinquanta remi per ogni vna qui fecero la raflgna delle militie > che afeefero;, non computat'i marinari, a cinque mila e cent'huomimai haueflro. :
ni d'armial fine
:
picciola fchiera
,
f
fi
mira alla groffa armata , e
d'inuadere la potenza Siraculna. Per io giudico,
che ogni huomo d'armi chiudeifepi di vn fbldatoj e me'l perfuadono le Storie Italiane, che di gradi eferciti parlando , folo di pochi huomini d*armi fan mentione , perche
perche militauano comecapi, de' quali, lafoiata la memoriade' fantaccini, fi facea ricordanza La verit ftia a fuo luogo , che non pretendo muouerla 5 balla a nie l'accennare il mio penfiere 5di qucfl:i folifi
douefl far conto
,
.
gi-
p^t^
'O
giudichi
Della Hifloria di Corfii. altri a fua voglia. Coa tale apparecchio fciolfc
6
Nieia,, generalCapitano degli Ateniefiycontro di SiracayCy hauendo fatto sbarco nella Sicilia ^ cominci a com-
battere eontra nimicifti
con vicendeuole forte ^ Ma f que in guerra^i Corcirefi. non fono in pace, Nuouafedf-
tione fufcitofli a caufa di alcuni nobili ^ch'eranrimafti neirvhimo fterrainlor delloro partitolo perche tuffer {li-
mati pacificipolare.
5,
perche G nafcofero a tempo dal fliror po,,
Veggendo eglino allontanate leforze Ateniefj limarono fuile tempo opportuno di eonfcrare mille vitealla
vendetta degh vccifi amici londeicretamentefpedi'>> i
ronomeflaggieri a'Laecdemoni
quali >iulcitandofi nel'
loro cuore Tanticadefiderio di foggiogar Corcira^ fecero
apparecchio di potentiffima armata.. 1 Corcirefi ^ fofpet-
tando del loro ftata, all'auuifo del grande armamento^ armano alla gagliarda, efimettono in punto y nonfolodi refjftere,, ma anche di opporli agli auuerfaii con forze
a tempo Timoteo con Taiuto Atenieie ,, eheafpettano,. Arriuegli^ onde contro Lacedemoni,, cheveniuano^, fimoffero,: e attaccata la mischiali ruppeeguali,, i arriua
ro ,.
li
aceiarono,eontotalerouinade*^loro legni.. Ritor-
narono i vittoriofi, ed eftinti affetto i nobili,co'l eontglia dello- ftdlb Timoteo yconceflero alla Deraocratia> libera i ogni fofpetto il regno > e rimperiov Combatteuano in tanto gli Atenieffn Sicifiay fomprc foecorfi dagli amici Feaci, con qualche vantaggio il quale per la lunghezza della guerra cominci a mancare 5 e debilitaronfile forze di Atene inquellTfolaafegno,.. che,.,.
Demoftene ,
figlio di
Aciftene ,, preflo: a cui alloraera lai
fomma
del comando^, fu forzato achieder foccarfo da*"
eoa-
.
1
t ,
Libro Secondoconfederati vicinicirefi
7
Spedi Eurimedonte^jil quale da' Cor, ottenne quindeci galee , ben'armate , che vnite a,
gli altri ibccorfi
auualoraronoin guifale armi di Atene ,.
che fi oppofero alla potenza della Sicilia Ma la fortuna iu cos contraria nella zuffa , che gli Ateniefi furono di fatti con taleicofla, che Tucidide afferma datale battaglia nafceffe la rouina di Atene. Poich collegatifi co' Lacedcmonii Siracufni la ftrinfroporn modo yche feceperdita della libert,
e delle leggi
.
Ma non truouo io ri-
Icontro di quello, leggendo per altro negli Autori, che gli
nuouo fi rifecero, e per pi anni contra i Lacedemoni fi mantennero Grande , vero, fi larouina , e 1" auuedutezza di Euricle, Pretore de' Siracufni , hebbe vanto di hauer conceffo a' nimici vna gloriofa vittoria, Doppo tale fconfitta vacill il dominio Atenief, eflfendofi da loro ribellate con Negroponte molte altre CittAteniefi di.
maconTaiutode'Corcirefi, e ripigliarono ci c'hauean perduto , e di nuouo venuti alle mani co' Lacedemoni ottennero quella fegnalata vittoria , per cui eret fero vn'infigne trofeo. Da allora in poi fempre crebbe Atene , e del fuo accrefcimento fu caufa Corcira, per gli validi aiuti , che del continuo le porle , e Io flato di qudla Republica , vicino a inaridirfi , pi che mai nel fuo fiorevaffaJle;
comparue.
Si
venne alla fine alla pace per opera di Arto-
xerfe Monarca della Perfia,il quale difegnando di muoucr
Tarmi contra TEgitto , per non lalciare , nella fua lontananza, la Grecia in armi, fi f mediatore, e le difcordie
compof.Corcira cominci alloraa godere la fua quiete, ecit, ricercata fu la fuafeli-
confedaratione da gni vno, e afilodiuen-
,
72ralledifgratie
Della Siflotia di Corf..
diucnne de' miferi,che altrouenon ritrouauano ricuouerd
Anche Ariftotile, Principe de*dalle perfecutioni de'
Peripatetici
rhebbe benigna ,
Greci fuggitiuo;
eleggendola perfliaftanza. Era Ariftotile filofofb
ma
non fmpre della filofofia egli nimico amore.
.
Am Er-
mia , famofa meretrice ^ con tarecceflo, c*hebbe a perdere Alla Tua memoria erefl altari, il ceruello per vna donna
compofe Hinni; t folleuando al Cielo la concubina pretefe farla diuina.
Cofa, che, repugnante alle modelte leggi degli Ateniefi , perfuafe Demofilo ad accufarlo ; e fo Ariftotile non fi faluaua con la fuga, facilmente, per hauer voluto immortalare vna femina , haurebbe incontrato la^morte. Ancheaglihuomini pi fenfatiincenerifceildifcorfo con la fua face Cupido; e conlefuefaettecolpifcola ragione, f la virt
non mette a difefa
il
fuo feudo . Fre-
Greci per Ermia, e a prezz^o non folo d'oro, ma della Hbert comproffi quel pentimento , che non volle comprare Demoftene . Corcira accolfe Ariftotile , che s'innamor dell'Ifola in modo , che poi perfuafoneticil
pi iuio
tra'
Aleflandro Macedone, a palfarui , per vagheggiarla . In^ Epiro trouauafi Aleflndro,quando ci auuenne,hauendolafciato la
Macedonia per le difcordie con fuo Padre Filippo , il quale ripudiata Olimpiade , genitrice di cos grarL figlio,haueapaffato alleieconde nozze con Cleopatra. Ma b'v-'nche giouinetto fufle Aleffandro , conofcendo bene lo
mg] urie della Madre , per moftrare il fuo fentimento ,tolfe dalla
la.,
Corte , e con lei , e con Ariftotilc fuo maefl:ro abbandonatala Reggia , vici fuora del Regno , e fermoffi con volontario efilio nell'Epiro . Qui, difcorrendo coruAriftotie dt conuicini paefi , fu fatto conlpeuole delLx.ferti-
.
.
, .
Libro Secondofertilit>
73
magnificenza ,
e bellezza di Corcira ; racconto,
che inuogli il giouine Principe a traghittar lo ftretto^per contemplarla . L'accolfero i Corcirefi con le dimoftrationi pi grandi di oflquio , lo fpefarono , e doppo di hauergli fatto
vedere le cofe piinfignigli
^
fino a terra ferma,
con
molte naui,cireff n
termero compagnia. Aleflandro, gratofi
alle affettnofe dimoftranze;,:
promife protettore de' Cor-
ogni tempo parole , chepoi mantennero in freno l'auidit di alcuni , che macchinauano contro Corcira Poich per timore di quel Grande no hebbero mai ardired'intorbidar la quiete de' Feacidisi gran, i
quali fuperbi del fauorc
Re,
e gonfi] per la fortuna, che in que' tempi,
loro fpiraua a feconda
poco ftimauano gli altri, nulla tcmeuano delle difgratie. Ad altro non attendono , che al luflb delle vefti, a cui concorreuan le donne Corcirefi, che nell'arte del tefre fcmpre hebbero il vanto d'impareggiabili Ma lo ftudio pi Angolare fi mettea nelle menze 5 e
le lor tauole
potean fr uire per tauola di geografia , f di t utt^i paefi chiudeuan le imbandigioni . Sibaritiche eraa le cene , e i lor conuiti durauano fino a fera Dromea da.
Negropontc, accolto in Corcira, interrogato in vn paflo, f nel fuo paefe erano cos lauti i banchetti , rifpof , che maggiore era l'antipaflo, che dauano i Corcirefi, di quanto in due pranzi fi mangiaua nella fua Patria Cos quei c'hauean fatto macello di huomini , fi gloriauano di fare ftrage di fiere. Hauean gi popolato il mare di cadaueri.
nemici, hora fpopolano ilmarediviuentiperTamicitiadella'
gola 5 e, a*
non hauendopioccafionedi volar con le
tiaui
volatili
muouon la guerra
Ma
guerra pi crudele molfe loro Agatocle tiranno di
L
Sira-
74Sraciifa,
Della,
H
ifloria di Corfii.
co'Ipretefto di vendicare ifuoi popoli de* danni
degli Ateniefi
Corcira .la
mandato continoui foccorfi Coftui ^ che da Carcino Calabref nacque , pera'
quali hauea
pouert elrcitaua co'l padre Tarte viliflma di vafaio ; ma per labelleizadiuennecosicaroaDamapotentiflimofi
CittadinodiSiracufa, che
vide com modo, edoppola
morte di Dama j per la medefim a bellezza fu partecipe di tutte le facolt, fpofando la moglie del defunto^ non menodel marito , di Agatocle accefa ^ Onde in poco tempo fi vide di tal potenza^ che morto Sififtatro , che Thauea cacciato in efilio j ritornando, del