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ANDI nforma FRONTE STOMATOLOGICO Rivista Ufficiale ANDI www.andi.it Associazione Nazionale Dentisti Italiani Inviata gratuitamente a tutti gli associati in ragione del pagamento della quota associativa Direttore editoriale Gianfranco Prada Direttore responsabile Roberto Callioni Comitato tecnico-scientifico Esecutivo Nazionale ANDI Coordinamento editoriale d-press.it Responsabile Editoria Massimo Gaggero Questo periodico è associato Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 numero 46) art. 1 comma 1 DBC Milano all’Unione Stampa Periodica Italiana Segreteria Manuela Zurli e-mail [email protected] Proprietà ANDI Associazione Nazionale Dentisti Italiani Editore ANDI Servizi srl Registrazione del Tribunale di Roma n. 12062 del 23/03/1968 Registrazione al ROC n. 5263 del 2001 Stampa CNS srl Progetto grafico e realizzazione Ariesdue srl NUMERO 1 GENNAIO - MARZO 2014 Proponi ai tuoi pazienti di rimborsare le cure dentistiche in comode rate Per attivare il servizio Compass, chiama il numero verde 800 263 264 e comunica il codice ANDI 3067 Il dentifricio di ultima generazione con microgranuli, per una pulizia profonda tra dente e dente, e zinco citrato, per una protezione antibatterica di lunga durata. 0(17$'(17 0$;,080 3527(&7,21 ,VSLUDWR DO ILOR LQWHUGHQWDOH H DO FROOXWRULR ,QL]LD O·HUD GL Lo studio potrebbe essere quello di uno dei 35 mila dentisti liberi pro- fessionisti che lavorano, da soli, in tutto il territorio italiano: reception, sala d’attesa, due unità operative, ufficio privato. La differenza è che si trova a pochi passi dal centro storico di una delle cittadine più cono- sciute al mondo: Como. Dietro il banco della piccola reception che dà sulla sala d’attesa la sig.ra Carla ci accoglie con un sorriso. Una foto con la vela alare di Luna Rossa nella baia di San Francisco all’ultima Coppa America, in cui campeggia la scritta “Prada”, ci ricorda che il suo cognome non è solo conosciuto nel settore dentale. “Gliel’hanno regalata dei suoi amici” ci dice la sig.ra Carla. Il Presidente ANDI Gianfranco Prada ci riceve nel suo ufficio, quello di cui conosciamo la parete dietro la scrivania: parte inquadrata in buona parte dei video-editoriali che registra via Skype per ANDI Informa onli- ne, il giornale informativo dell’Associazione. È al telefono, tanto per cambiare, ma si libera quasi subito, giusto il tempo di farmi accendere l’iPad con la lista di domande che mi ero preparato. Presidente ma quante ore passa al telefono? Tantissime, nonostante mi sono imposto di non rispondere durante le ore in cui lavoro sui pazienti ed ai numeri che non ho in rubrica. Ma a quanto pare non basta, visto che la batteria del mio iPhone, spesso, si è scaricata già a fine mattinata. Quattro anni impegnativi questi ultimi? Intensi. La cosa curiosa è che però sono volati come vola il tempo quando fai cose che ti piace fare. Ma essere il presidente di una Asso- ciazione di oltre 23.500 Soci, che rappresenta quasi il 60% dei den- tisti liberi professionisti esercenti in Italia, che è il secondo sindacato medico italiano per numero di iscritti è decisamente pesante. Ripercor- rendo gli impegni di questi anni sarò riuscito a restare a Como meno di 10 fine settimana in un intero anno. Ma a pesare, lavorativamente ed affettivamente parlando, sono le sempre più frequenti “fughe” durante la settimana per partecipare a riunioni ed incontrare persone. Guardando la rubrica con gli appuntamenti dell’Esecutivo pubblicata su ogni numero di ANDI Informa online può farsene un’idea. E lo studio ne ha risentito? Certamente sì. Un conto è riuscire a programmare l’agenda sapendo in anticipo quando non lavoro, diverso è dover spostare continuamente i pazienti un giorno per l’altro. Questo crea dei problemi e se capita magari più volte di fila si scocciano. Si dovrebbe fare il presidente a tempo pieno? Guardando l’impegno necessario certamente sì, ma ciò farebbe perde- re il rapporto con la professione, diventerebbe un lavoro ed è difficile sostenere idee e battersi per una causa che poi non la si sente più come propria. Penso che se le scelte politiche che fai, poi non le subi- sci sulla tua pelle, rischi di non batterti per la cosa giusta. Che bilancio può tracciare di questo suo mandato? Come più volte mi hanno fatto notare io non riesco ad essere mai Mai un’ANDI così forte nonostante il periodo più difficile per la professione Intervista a Gianfranco Prada Presidente Nazionale ANDI Segue a pg. 2 INTERVISTA DI FINE MANDATO PRIMO PIANO Intervista al Ministro On. Beatrice Lorenzin Nonostante l’odontoiatria non sia tra le priorità di questo Governo, ma non lo è stata neppure per quelli che lo hanno preceduto, il Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin ha messo in cantiere alcuni provvedimenti che interessano la nostra professione e già attivato alcuni, tra questi la firma delle Raccomandazioni Cliniche. ANDInforma ha intervistato il Ministro cercan- do di fare il punto sui provvedimenti in essere e su quelli che si potrebbero attivare per aiutare i cittadini a curare la propria salute orale. Vai a pg. 3 FONDAZIONE ANDI SERVIZI Sostieni la tua Fondazione ANDI con una firma 08571151003 Per sostenere le diverse attività di volontariato dei dentisti soci ANDI, basta una firma: è quella sui moduli per la dichiarazione dei redditi. Ag- giungendo poi nel primo riquadro (Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…) il Codice Fiscale 08571151003 il nostro versamento del 5x1000 so- sterrà Fondazione ANDI. Un gesto davvero molto semplice, che non costa nulla ma che può fare molto per tanti. [...] Vai a pg. 14 AFA Azione Formativa Aggregata Vai a pg. 10 Allegato a questo numero di ANDInforma SOMMARIO 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 › Gli Stati Generali dell’Odontoiatria al Ministero degli Affari Esteri Presentate presso il Ministero della Salute le “Raccomandazioni Cliniche in Odontostomatologia” › Obbligo di PEC I consumi oggi: crisi economica e cambiamento di valori Assemblea Nazionale dei Delegati ed Elettiva al Parco dei Principi › I 23.548 Soci ANDI distribuiti nelle Regioni italiane › La Squadra candidata Nel 2013 crescono ancora i soci ANDI ANDI e CISME si impegnano: Odontoiatri e Medici Estetici, una collaborazione virtuosa Roma, due giorni di lavoro per i Formatori 81/08 Da Enpam: rateizzazione contributi e agevolazioni per i giovani dentisti AFA - Azione Formativa Aggregata Fondoprofessioni - ANDI › L’importanza di “COMUNICARE” › Pos, prorogata la scadenza Più facile lavorare in uno stato UE, ma più garanzie per i pazienti Positivo il primo anno di vita di ANDI Young › Oral Cancer Day 2014 › Trattamento odontoiatrico dei pazienti oncologici

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ANDInformaFRONTE STOMATOLOGICORivista Ufficiale ANDIwww.andi.it

Associazione Nazionale Dentisti Italiani

Inviata gratuitamente a tutti gli associati in ragionedel pagamento della quota associativa

Direttore editoriale Gianfranco PradaDirettore responsabile Roberto Callioni

Comitato tecnico-scientifico Esecutivo Nazionale ANDICoordinamento editoriale d-press.it

Responsabile Editoria Massimo Gaggero

Questo periodico è associato

Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 numero 46) art. 1 comma 1 DBC Milano

all’Unione Stampa Periodica Italiana

Segreteria Manuela Zurli e-mail [email protected]à ANDI Associazione Nazionale Dentisti ItalianiEditore ANDI Servizi srl Registrazione del Tribunale di Roman. 12062 del 23/03/1968 Registrazione al ROC n. 5263 del 2001Stampa CNS srl Progetto grafico e realizzazione Ariesdue srl

NUMERO 1GENNAIO - MARZO 2014

Proponi ai tuoi pazienti di rimborsare

le cure dentistichein comode rate

Per attivare il servizio Compass, chiama il numero verde

800 263 264 e comunica il codice

ANDI 3067

Il dentifricio di ultima generazione con microgranuli, per una pulizia profonda tra dente e dente, e zinco citrato, per una protezione antibatterica di lunga durata.

Lo studio potrebbe essere quello di uno dei 35 mila dentisti liberi pro-fessionisti che lavorano, da soli, in tutto il territorio italiano: reception, sala d’attesa, due unità operative, ufficio privato. La differenza è che si trova a pochi passi dal centro storico di una delle cittadine più cono-sciute al mondo: Como. Dietro il banco della piccola reception che dà sulla sala d’attesa la sig.ra Carla ci accoglie con un sorriso. Una foto con la vela alare di Luna Rossa nella baia di San Francisco all’ultima Coppa America, in cui campeggia la scritta “Prada”, ci ricorda che il suo cognome non è solo conosciuto nel settore dentale. “Gliel’hanno regalata dei suoi amici” ci dice la sig.ra Carla.Il Presidente ANDI Gianfranco Prada ci riceve nel suo ufficio, quello di cui conosciamo la parete dietro la scrivania: parte inquadrata in buona parte dei video-editoriali che registra via Skype per ANDI Informa onli-ne, il giornale informativo dell’Associazione.È al telefono, tanto per cambiare, ma si libera quasi subito, giusto il tempo di farmi accendere l’iPad con la lista di domande che mi ero preparato.

Presidente ma quante ore passa al telefono?Tantissime, nonostante mi sono imposto di non rispondere durante le ore in cui lavoro sui pazienti ed ai numeri che non ho in rubrica. Ma a quanto pare non basta, visto che la batteria del mio iPhone, spesso, si è scaricata già a fine mattinata.

Quattro anni impegnativi questi ultimi?Intensi. La cosa curiosa è che però sono volati come vola il tempo quando fai cose che ti piace fare. Ma essere il presidente di una Asso-ciazione di oltre 23.500 Soci, che rappresenta quasi il 60% dei den-tisti liberi professionisti esercenti in Italia, che è il secondo sindacato medico italiano per numero di iscritti è decisamente pesante. Ripercor-rendo gli impegni di questi anni sarò riuscito a restare a Como meno di 10 fine settimana in un intero anno. Ma a pesare, lavorativamente ed affettivamente parlando, sono le sempre più frequenti “fughe” durante la settimana per partecipare a riunioni ed incontrare persone.Guardando la rubrica con gli appuntamenti dell’Esecutivo pubblicata su ogni numero di ANDI Informa online può farsene un’idea.

E lo studio ne ha risentito? Certamente sì. Un conto è riuscire a programmare l’agenda sapendo in anticipo quando non lavoro, diverso è dover spostare continuamente i pazienti un giorno per l’altro. Questo crea dei problemi e se capita magari più volte di fila si scocciano.

Si dovrebbe fare il presidente a tempo pieno?Guardando l’impegno necessario certamente sì, ma ciò farebbe perde-re il rapporto con la professione, diventerebbe un lavoro ed è difficile sostenere idee e battersi per una causa che poi non la si sente più come propria. Penso che se le scelte politiche che fai, poi non le subi-sci sulla tua pelle, rischi di non batterti per la cosa giusta.

Che bilancio può tracciare di questo suo mandato?Come più volte mi hanno fatto notare io non riesco ad essere mai

Mai un’ANDI così forte nonostanteil periodo più difficile per la professioneIntervista aGianfranco PradaPresidente Nazionale ANDI

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INTERVISTA DI FINE MANDATO PRIMO PIANO

Intervista al MinistroOn. Beatrice LorenzinNonostante l’odontoiatria non sia tra le priorità di questo Governo, ma non lo è stata neppure per quelli che lo hanno preceduto, il Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin ha messo in cantiere alcuni provvedimenti che interessano la nostra professione e già attivato alcuni, tra questi la firma delle Raccomandazioni Cliniche.ANDInforma ha intervistato il Ministro cercan-do di fare il punto sui provvedimenti in essere e su quelli che si potrebbero attivare per aiutare i cittadini a curare la propria salute orale.

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FONDAZIONE ANDI SERVIZI

Sostieni la tua Fondazione ANDIcon una firma

085711510 03

Per sostenere le diverse attività di volontariato dei dentisti soci ANDI, basta una firma: è quella sui moduli per la dichiarazione dei redditi. Ag-giungendo poi nel primo riquadro (Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…) il Codice Fiscale 08571151003 il nostro versamento del 5x1000 so-sterrà Fondazione ANDI. Un gesto davvero molto semplice, che non costa nulla ma che può fare molto per tanti. [...]

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AFAAzione Formativa Aggregata

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Allegato a questo numero di ANDInforma

SOMMARIO

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› Gli Stati Generali dell’Odontoiatria al Ministero degli Affari Esteri

› Presentate presso il Ministero della Salute le “Raccomandazioni Cliniche in Odontostomatologia”

› Obbligo di PEC

I consumi oggi: crisi economica e cambiamento di valori

› Assemblea Nazionale dei Delegati ed Elettiva al Parco dei Principi

› I 23.548 Soci ANDI distribuiti nelle Regioni italiane

› La Squadra candidata› Nel 2013 crescono ancora i soci

ANDI

ANDI e CISME si impegnano: Odontoiatri e Medici Estetici, una collaborazione virtuosa

› Roma, due giorni di lavoro per i Formatori 81/08

› Da Enpam: rateizzazione contributi e agevolazioni per i giovani dentisti

AFA - Azione Formativa AggregataFondoprofessioni - ANDI

› L’importanza di “COMUNICARE”› Pos, prorogata la scadenza

Più facile lavorare in uno stato UE, ma più garanzie per i pazienti

Positivo il primo anno di vita di ANDI Young

› Oral Cancer Day 2014› Trattamento odontoiatrico dei

pazienti oncologici

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troppo positivo in queste dichiarazioni, forse perché sono troppo esigente con me stesso e poi, come ho già avuto modo di dire, non mi piace creare false illusioni nelle persone. Il pa-radosso è che al termine di questi quattro anni ANDI non è mai stata una associazione così in salute, sia economicamente che per nume-ro di associati ma soprattutto per prestigio e rappresentatività sia all’interno del settore che nelle stanze della politica, e di contro la nostra professione sta purtroppo attraversando uno dei periodi più bui della sua storia.

Direi però che i dentisti sono in buona compagnia. Quale professione non è col-pita dalla crisi?Non sto parlando solo di crisi, anzi il parados-so è che proprio perché il nostro settore è uno di quelli che se la cava meglio di altri, stiamo subendo l’invasione dei “barbari”, che porta molti faccendieri a tentare la fortuna nel nostro settore. E questo sta modificando equilibri già molto delicati. Poi aggiungiamo la difficoltà di una parte della professione ad accettare cam-biamenti e capiamo i problemi dell’essere den-tisti oggi.

Un conflitto generazionale tra dentisti più anziani, conservatori, e giovani leve di-sposte a rimettersi in gioco?Direi di no. La battaglia che come ANDI stiamo portando avanti è tra chi vuole continuare ad esercitare la professione da libero professio-nista e chi invece vede la cura delle persona come un puro business. Ovviamente ANDI sta con i primi. Certo anche l’età anagrafica conta. Chi da molto tempo esercita la professione dif-ficilmente è disposto a cambiare il suo modo di esercitarla, magari di scendere a compro-messi. Cerca di mantenere le posizioni fino alla pensione. Mentre chi è più giovane ed ha ancora un lungo percorso professionale davan-ti si pone il problema inverso, non è disposto a diventare dipendente delle grosse strutture ma non vuole, ovviamente, stare sul mercato e competere con loro.

E le due cose sono incompatibili?Decisamente no. I primi possono ambire a ter-minare la propria vita lavorativa dignitosamente ed i secondi ad aspirare ad un futuro profes-sionale. E lo dice il primo presidente ANDI lau-reato in odontoiatria in oltre 60 anni di storia dell’Associazione, uno che come vede fa il li-bero professionista in uno studio odontoiatrico tradizionale.L’ANDI non deve arroccarsi su posizioni uto-piche sbandierando principi che di fatto im-pediscono la sopravvivenza della professione, mentre non ci sono strumenti per combattere e si lascia campo aperto alle grosse cliniche ed al low cost. La mia idea di ANDI è quella di una associa-

zione che tutela quei dentisti che non vogliono scendere a compromessi, rispettando i valori e l’etica che come ANDI continuiamo a difende-re, ma anche chi vuole percorrere nuove strade per portare più pazienti possibili negli studi dei dentisti ANDI: togliendoli dalle grosse strutture commerciali e dal low cost. E poi c’è il capitolo importante da meglio definire e rendere con-creto della tutela ai colleghi che oggi scelgono la collaborazione o la dipendenza piuttosto che l’attività in uno studio proprio.L’obiettivo di ANDI deve essere, e lo sarà se sarò riconfermato, quello di portare più pazienti possibili dal dentista e convincere questi pa-zienti a scegliere un dentista ANDI, difendendo il nostro modello di esercizio professionale.E sull’etica e la deontologia mi faccia ricordare una cosa. Sono stato io ed il mio Esecutivo a proporre, realizzare e rendere operativo il Co-dice Etico ANDI, ben più pesante e restrittivo del Codice Deontologico medico, obbligan-do ogni iscritto all’Associazione a rispettarlo. Nonostante questo nel 2013 abbiamo ancora incrementato il numero di soci ed i giovani lau-reati scelgono la nostra associazione. Per ora ANDI è l’unica associazione di dentisti che ha fatto un passo simile.

Le nuove strade per portare pazienti in studio si chiamano fondi integrativi?Non solo i fondi integrativi, ma se vuole sintetiz-zare diciamo così. Però è riduttivo, direi che ci vuole un’ANDI attenta a tutti quei sistemi ed at-tività che indirizzano il mercato e che possono portare pazienti negli studi dei liberi professio-nisti. Certo i fondi integrativi sono, al momento, lo strumento che sta invece creando storture nel mercato odontoiatrico ma non è per colpa

dello strumento, i fondi integrativi stessi, ma di come questi vengono gestiti dai cosiddetti terzi paganti. Ha senso che un gestore di un fondo percepisca il 40% di quello che una azienda paga per offrire ai suoi dipendenti certe pre-stazioni? O che ci siano soggetti ormai quasi monopolisti che indirizzano i pazienti dei fondi solo verso le strutture con loro convenzionate? Oltre a questo i fondi, per creare più profitto, cercano spesso di pagare poco al dentista le prestazioni contemplate, impedendo di fatto di fornire prestazioni di qualità.È eticamente scorretto andare a dire ad una azienda o ad un fondo: “guarda noi siamo il più grande network di dentisti italiani con 23 mila studi in tutta Italia, siamo presenti anche nel paesino più sperduto. Tu ci dai quanto già spendi per dare le prestazioni contemplate nel contratto di lavoro e noi ti garantiamo presta-zioni di qualità e permettiamo alle persone, se lo vogliono, di integrare la prestazione ed ot-tenere un tipo di riabilitazione più completa e magari non prevista dal fondo?”L’avessimo già deciso 10 anni fa ora il mercato dei fondi odontoiatrici non sarebbe un proble-ma.Ma di questo ne parleremo al Congresso di Roma a fine maggio.

Torniamo allora al bilancio delle cose fat-te in questi 4 anni. Quella che ricorda più volentieri.Essere riuscito a portare serenità e voglia di lavorare insieme all’interno dell’Associazione e all’interno di buona parte del settore dentale, dopo un periodo in cui le tensioni, necessarie per far valere alcune ragioni sindacali, erano all’ordine del giorno.

Non è stato comunque facile ottenere un risul-tato di questo tipo, in un ambiente dove i per-sonalismi, la volontà di prevaricare e di sentirsi superiori contagiano spesso anche chi ha i migliori propositi ed il fatto di esserci riuscito, mi ripaga dell’impegno che ho profuso in tal senso. Oggi, infatti, possiamo fare fronte comune per sostenere richieste e progetti, cosa impen-sabile 4 anni fa. Su molte questioni abbiamo dimostrato che questo è possibile e porta ri-sultati. La questione dell’università Pessoa e l’approvazione delle raccomandazioni cliniche ne sono la dimostrazione ma anche la recente approvazione al Senato del Disegno di Legge che inasprisce le pene per gli abusivi è la con-ferma, ultima, di questa ritrovata sinergia.

Sul fronte sindacale?Come sempre l’azione sindacale di ANDI è continua e costante su tutte le questioni che interessano la professione odontoiatrica ma anche la gestione quotidiana dell’attività dei singoli liberi professionisti. Tra i successi vo-glio citare quello sulla Società Consortile Fo-nografici (SCF) che ha consentito non solo a tutti i dentisti italiani, ma a tutti i liberi professio-nisti europei, di risparmiare le spese dei diritti di autore per la musica trasmessa in studio.Della questione Pessoa ho già detto. Poi c’è il lavoro sugli studi di settore che ogni anno ci permette di modificare, al ribasso, le richieste delle Entrate, quello sul contratto di lavoro e sull’interpretazione delle norme. Il lavoro svolto per cercare di rendere meno in-vasiva la burocrazia nello studio, come quello fatto sulla 81/08, sul DVR, sul Sistri etc.Come ho già avuto modo di dire le difficoltà sono tante ma non tanto per farci sentire, ANDI infatti non ha difficoltà ad entrare nelle stanze delle istituzioni e dialogare con i vari referenti.Lo dimostrano gli incontri con i vari ministri del-la Salute, non ultimo l’ottimo rapporto che si è instaurato con l’On. Lorenzin. Buoni auspici che hanno permesso di fare considerare il no-stro parere in diverse circolari ed interpretazio-ni ministeriali.Le difficoltà sono però quelle di riuscire a smuovere poi un apparato burocratico, che tutti ammettono essere uno dei mali peggiori del nostro Paese, a fare approvare le modifiche che chiediamo o a considerare le giuste inter-pretazioni fornite. Insomma, come ho ben detto a conclusio-ne del discorso del nostro ultimo Congresso Scientifico, non possiamo sperare sull’aiuto di nessuno ma costruire il nostro futuro con le no-stre mani.

Poi tante iniziative rivolte ai cittadini, alla professione ed ai sociDiventa difficile elencarle tutte senza dimenti-carne qualcuna.Sicuramente i Workshop di Economia di

Prada: l’obiettivo per i prossimi 4 anni è quello di portare più pazienti negli studi dei Soci ANDI

INTERVISTA DI FINE MANDATO

Mai un’ANDI così forte nonostanteil periodo più difficile per la professione

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Presenza constante di ANDI sui principali media nazionali e locali.

Il Dott. Prada eletto al suo primo mandato nel 2010, con l’Esecutivo.

ANDInforma1/2014 3

Intervista al Ministro On. Beatrice LorenzinSul DdL Salute assicura celerità e possibili interventi per una più autonomia degli Odontoiatri nell’attuale Ordine

PRIMO PIANO

“La riconferma al Ministero della Salute dell’Onorevole Beatrice Lorenzin non può che essere un fatto positivo per l’odontoia-tria italiana”, ha commentato il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada.“Il Ministro Lorenzin potrà ora, senza rallen-tamenti, portare a termine quelle riforme e quei provvedimenti che i dentisti italiani at-tendono da decenni”. Ed i riferimenti sono alla riforma degli Ordini e sulle altre questioni per le quali, ANDI, da mesi sta interagendo con il Ministero.

Nelle settimane scorse abbiamo intervistato il Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin.

Innanzitutto la ringraziamo ancora per aver accolto le nostre richieste in me-rito all’inasprimento delle pene e la confisca dei beni per l’esercizio abu-sivo della professione, inserendo un articolo specifico nel suo DDL sulla sa-lute. Ora, secondo Lei, quanto dovremo

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Il Ministro On. Beatrice Lorenzin insieme al dott. Prada, al dott. Gaggero e al dott. Andreoni nell’incontro con ANDI al Ministero della Salute.

Luglio 2013, audizione delegazione ANDI alla Camera dei Deputati.

Cernobbio, in particolare quello del 2012 dove grazie al sondaggio elaborato dal prof. Mannheimer abbiamo confermato come gli ita-liani apprezzino e valorizzano il dentista libero professionista.Il 61° Congresso Scientifico attraverso il quale abbiamo non solo ribadito la valenza scientifica della cultura proposta da ANDI, ribadita ogni giorno con l’offerta di aggiornamento ECM, ma che si può fare cultura anche con argomenti sindacali.L’ottimo lavoro del Gruppo futuro della profes-sione e del progetto ANDI Young che sta dan-do buoni frutti, come l’attività che molti colleghi ANDI stanno facendo nelle Università italiane per preparare i futuri colleghi alla libera profes-sione.Poi le iniziative per mettere in guardia i cittadini sul turismo odontoiatrico, il low cost, l’abusivi-smo.Infine il lavoro per sensibilizzare i cittadini verso la salute orale e per fare capire che non tutte le prestazioni odontoiatriche sono di qualità ma che i dentisti ANDI hanno a cuore la loro salute.Su questo aspetto un ruolo fondamentale ha avuto la nostra Fondazione ANDI Onlus, che fortemente sostengo, con l’Oral Cancer Day che ogni anno sta diventando sempre più una iniziativa per sensibilizzare i cittadini sui danni che una scarsa salute orale causa a tutto l’or-ganismo e la nuova iniziativa che lega cattivi stili di vita come il fumo alla salute orale. Sen-za dimenticare la continua azione dei volontari della Fondazione per assistere i carcerati, gli affetti da malattie rare e gli ultimi del Mondo.Poi i punti fermi come il Mese della Prevenzio-ne e l’attività informativa nelle scuole.Sul fronte servizi esclusivi per i soci il lavoro di ANDI Servizi è encomiabile. Veramente im-possibile elencare tutte le nuove attività a di-sposizione attivate in questi 4 anni che si sono aggiunte alle tante già attive. Servizi che da soli ripagano con gli interessi il costo dell’iscrizio-ne, alcuni dei quali, poi, sono impossibili da trovare al di fuori dell’Associazione.

Torniamo al clima sereno nel settore. Questo vale anche per il rapporto con gli Igienisti dentali, con le Aso, con gli Odon-totecnici?Direi di sì. Molto spesso alcune polemiche sono nate solo per il gusto di farle nascere. Una riga scritta in un mio editoriale è stata strumentalizzata, amplificata ad arte forse per cercare visibilità.Nel mio modo di vedere il Team odontoiatrico non c’è spazio alle prevaricazioni e c’è l’asso-luto rispetto dei ruoli e della professionalità

dei collaboratori, ma neppure ammetto scon-finamenti di ruoli. Ogni componente del Team odontoiatrico ha un ruolo definito dal proprio profilo professionale, un ruolo importante. Il dentista è il responsabile della cura del pa-ziente e per fare questo si affida alla collabo-razione di figure importanti come l’Igienista dentale, l’Odontotecnico e l’ASO ed aggiunge-rei anche il fornitore dei materiali di consumo e delle attrezzature e di chi costruisce questi. Io non sono capace a fare una corona in cera-mica precisa ed esteticamente perfetta come quella che fa l’odontotecnico da cui mi servo, per questo mi affido a lui, lui ha studiato e si è specializzato per quello. Se avessi voluto fare l’odontotecnico avrei fatto un percorso di stu-dio differente. Così deve essere per l’Odonto-tecnico o per l’Igienista dentale. Chi vuole fare quello che fa il dentista senza laurearsi in odon-toiatria vedrà l’opposizione dura di ANDI. Così come combatterò i dentisti che svendono la nostra professionalità favorendo l’abusivismo.

Per concludere una battuta sulla squadra con cui si presenta alle elezioni. L’ossatu-ra è rimasta invariata. La cosa che mi ha sempre incuriosito e che siete un gruppo coeso, non sempre succede in una asso-ciazione. Il fatto che qualcuno di voi passa anche le ferie insieme è la dimostrazione che siete dei grandi amici o che non pote-te stare un mese senza parlare di ANDI?Effettivamente anche la seconda potrebbe es-sere un’ipotesi. In realtà è che siamo un gruppo di persone che lavora insieme da oltre 10 anni, ci stimiamo e siamo diventati grandi amici, fa-miglie comprese. Magari se parteciperà ad una riunione dell’Esecutivo le sembrerà l’opposto ma dopo le animate discussioni e divergenze troviamo sempre una soluzione condivisa.Poi tra di noi ci sono degli ottimi organizzato-ri di viaggi che mi hanno permesso di vedere posti fantastici, stando con amici altrettanto speciali.

Allora è anche per questo che si è rican-didato?Non certo solo per questo, gli amici resteran-no tali, spero, anche in futuro e spero anzi di poter riprendere a fare qualche vacanza in più una volta terminato il mandato. Ora, però, l’im-portante per me è cercare di lavorare ancora insieme, mantenere il contatto e il confronto con gli amici dirigenti delle varie Sezioni pro-vinciali e Dipartimenti regionali ANDI e gli al-tri 23mila amici soci ANDI, cercando di fare il meglio, insieme, per il futuro della nostra professione.

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Gli Stati Generali dell’Odontoiatria al Ministero degli Affari Esteri

Il 20 febbraio scorso gli Stati Generali dell’O-dontoiatria hanno incontrato il Consigliere di Legazione Dr. Patrick Mura, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese. Erano presenti per la CAO Naziona-le il Presidente Dott. Giuseppe Renzo, per il COI-AIOG il Presidente Nazionale Dott.ssa Maria Grazia Cannarozzo, per ANDI il Vicepresidente Nazionale Dott. Massimo Gaggero, per il CIC il Presidente Naziona-le Dott. Gianfranco Carnevale, accompa-gnati dall’Avv. Marco Poladas dell’Ufficio Legale Odontoiatri della FNOMCeO. Tema dell’incontro, le criticità relative alla pro-grammazione ed all’accesso alla professione odontoiatrica; in particolare, il tema della cor-rettezza dei percorsi formativi per l’accesso alla professione odontoiatrica, la necessità di far rispettare il numero programmato evitando il ricorso a “scorciatoie” attraverso istituzioni universitarie straniere, con percorsi formativi non trasparenti e che soprattutto sfuggono ai

controlli ministeriali attraverso espedienti di carattere pseudo legale. Il dr. Mura ha ascol-tato con estrema attenzione quanto esplicita-to, sottolineando di essere già a conoscenza delle problematiche esposte in seguito alle varie interrogazioni parlamentari presentate sull’argomento ed ha convenuto sulla ne-cessità di maggiore chiarezza a tutela della salute del cittadino-paziente, dimostrandosi disponibile, per quanto di competenza del Ministero degli Affari Esteri, di rappresentare quanto prodotto nel corso dell’incontro dagli Stati Generali dell’Odontoiatria. I rappresen-tanti istituzionali hanno ringraziato il Dr. Pa-trick Mura per la sensibilità e la grande apertura dimostrata ai temi presentati. In chiusura dell’incontro è emersa, da ambo la parti, la volontà di concretizzare in altri mo-menti di confronto questi rapporti, al fine di ottenere il raggiungimento degli obiettivi pro-posti, data la gravità e la criticità degli argo-menti affrontati.

Incontro con il Consigliere di Legazione Patrick Mura

ATTUALITÀ

Si è svolta giovedì 20 marzo presso il Ministe-ro della Salute in Roma la presentazione ufficiale del testo delle “Raccomanda-zioni cliniche in Odontostomatologia”. Le raccomandazioni cliniche sono state pre-sentate dal Dott. Giuseppe Ruocco, Diret-tore Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute.Sono intervenuti:

dott. Fabrizio Oleari (Presidente Istitu-to Superiore di Sanità);prof. Enrico Gherlone (Presidente Cor-so di Laurea in Odontoiatria Istituto Vita e Salute S. Raffaele - coordinatore dell’i-niziativa);prof. Antonella Polimeni (Presidente del Collegio dei Docenti universitari per le discipline odontostomatologiche);dott. Giuseppe Renzo (Presidente del-la Commissione Albo degli Odontoiatri della FNOMCeO);prof. Laura Strohmenger (Direttore Centro OMS per l’odontoiatria di comuni-tà);dott. Gianfranco Carnevale (Presiden-te Comitato intersocietario di coordina-mento delle Associazioni Odontostoma-tologiche Italiane - CIC);dott. Gianfranco Prada (Presidente Associazione Nazionale Dentisti Italiani - ANDI);dott. Pierluigi Delogu (Presidente As-sociazione Odontoiatri Italiani - AIO);dott. Giuseppe Nielfi (Presidente Na-zionale Sindacato Unico Medicina Ambu-latoriale - SUMAI).

Alla presentazione ha preso parte una Dele-gazione ANDI composta da molti membri dell’Esecutivo Nazionale ANDI. Il lavoro è stato realizzato grazie ai seguenti contributi:

Ordine Professionale (CAO): per gli aspetti di competenza deontologica;

Collegio dei Docenti in Odontoiatria;Associazioni di categoria più rappresen-tative (ANDI - AIO): per la verifica della reale applicabilità al mondo libero-profes-sionale; Società Scientifiche più significative per ogni materia, sia di ambito accademico che libero professionale;Esperti in Odontoiatria Forense, che han-no valutato i lavori prodotti, per la valuta-zione degli aspetti relativi al contenzioso medico-legale.

“La pubblicazione delle raccomandazioni rappresenta per il Ministero e, più in gene-rale per tutto il nostro settore, un importante risultato, in quanto rende disponibile sia al mondo professionale che ai cittadini, le at-tuali conoscenze sugli approcci terapeutici odontoiatrici. Non sono esse Linee Guida né indirizzi vincolanti, ma si tratta di esem-plari indicazioni che devono poi essere con-siderate tenendo bene in conto le necessità specifiche del singolo paziente e l’opportu-nità di personalizzazione dei trattamenti in-dividuali. L’obiettivo delle Raccomandazioni Cliniche è anche quello di definire compor-tamenti terapeutici tali da apportare salute al paziente tracciando percorsi clinici ido-nei che diventano obiettivo comune di tut-ta la Professione. La loro applicazione non consente più l’abbassamento della qualità svincolando la Professione dal crescente modello di ricerca di riduzione degli ono-rari professionali in Odontoiatria, esaltando come tema centrale la QUALITÀ della pre-stazione in Odontoiatria” - il commento del Dott. Prada alla manifestazione.

Il testo delle “Raccomandazioni cliniche in Odontostomatologia” è scaricabile dal sito ANDI (www.andi.it).

Presentate presso il Ministero della Salute le “Raccomandazioni Cliniche in Odontostomatologia”

ATTUALITÀ

aspettare per vederlo diventare legge?Il DDL ha avuto un iter iniziale lungo, in quanto si è ravvisata l’opportunitá di una fase inter-locutoria con le Regioni ancora proma della presentazione in Parlamento. Questa circo-stanza ne ha certamente ritardato l’iter, ma, d’altro canto, ha dato piú forza alla proposta legislativa. Confido, quindi, che i Senato pos-sa celermente concluderne lo scrutinio per il successivo passaggio alla Camera.

Sempre nel suo DDL è presente la tanto attesa Riforma sugli Ordini delle pro-fessioni sanitarie. Speravamo che pre-vedeste più autonomia per l’Albo degli odontoiatri. Pensa ci sia spazio per proporre delle modifiche da far recepire nel passaggio parlamentare? Chiaramente, l’iter parlamentare di per sé comporta che il testo presentato dal Gover-no sia modificato e io stessa sono ampia-mente disponibile a recepire miglioramenti del testo. Ció vale anche per la parte che re-gola le autonomie dei singoli albi all’interno di uno stesso ordine professionale. Del re-sto, la proposta giá prevede un ampliamento delle autonomie rispetto all’assetto attuale. Occorrerá, tuttavia, contemperare l’amplia-mento delle autonomie con l’esigenza di ga-rantire un indirizzo unitario alla vita dell’ente, dato che una autonomia eccessiva finirebbe per rendere di fatto ingovernabile gli ordini professionali. Giovedì 20 marzo avete presentato Le Raccomandazioni Cliniche in odontoia-tria. Perché sono un passaggio impor-tante sia per la professione che per il Ministero? Nel documento sono definiti in maniera chia-ra e comprensibile, anche per i “non addet-ti ai lavori”, percorsi terapeutici basati su dati scientifici per tutte le singole branche dell’odontostomatologia sì da garantire agli esercenti la professione la migliore risposta ai bisogni di salute orale dei cittadini. In pra-tica, è di auspicio che ogni singola azione, a carattere preventivo, diagnostico o tera-

peutico, possa essere messo in pratica non solo sulla base della individuale scienza e coscienza del singolo operatore, ma anche in un quadro tecnico di riferimento professio-nale esplicito e condiviso a livello nazionale. L’intento del Ministero, nella generale pro-spettiva della tutela della salute, è quello di avvicinare progressivamente l’offerta di pre-stazioni odontoiatriche esistente nel nostro Paese, sia in regime di SSN che di libera professione attraverso una maggiore accu-ratezza della diagnosi, correttezza dell’ese-cuzione delle terapie e informazione efficace per il cittadino.

La crisi sta costringendo moltissimi italiani a rinunciare alle cure sanita-rie, odontoiatriche incluse. ANDI con i suoi Iscritti ha svolto un ruolo sussi-diario del SSN, grazie anche all’Accor-do sull’Odontoiatria Sociale siglato col Ministero della Salute. Pensa sia pos-sibile rilanciare tale Accordo oppure ci saranno nuove risorse e progetti per l’assistenza pubblica, magari incenti-vando la prevenzione?L’accordo stipulato nel 2008 dal Dicastero della salute con molti libero professionisti esercenti l’odontoiatria, anche grazie al de-terminante contributo di ANDI e molti suoi iscritti, ha rappresentato un modello innova-tivo di collaborazione pubblico-privato, spe-cie per la presa in carico di quanti si trovano in condizioni di svantaggio economico. Si è trattato di un modello sperimentale di assi-stenza in un settore che storicamente vede il pubblico un passo indietro rispetto al servi-zio privato e i cui risultati, sia pure parziali, ci inducono a tenerlo in considerazione nei no-stri futuri programmi. Per quanto ci riguarda, è indubbio che il miglioramento dello stato di salute orale passa anche attraverso una più sistematica attività di prevenzione, che coin-volga sia l’ impegno in prima persona dei cit-tadini che l’applicazione di misure di provata efficacia da parte dei servizi odontoiatrici, sia pubblici che privati. Il Ministero della sa-lute, da diverso tempo, opera in tal senso an-che attraverso la redazione e la divulgazione di specifiche linee guida e raccomandazioni per l’ appunto rivolte non solo agli operatori del settore, ma anche ai cittadini.

Segue da pg. 3

L’obbligo per i liberi professionisti iscritti ad un Ordine di adottare una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) e comunicar-la al proprio Ordine risale al 29 novembre 2009.Una recente inchiesta condotta da un noto quotidiano online di settore ha rilevato che la norma è disattesa da medici ed odontoiatri indicando in 33.109 i dentisti iscritti all’Albo, sui 59.234, che hanno comunicato il proprio indirizzo PEC.Ricordiamo che i Soci ANDI hanno a di-sposizione un proprio indirizzo PEC gra-tuito. Per attivarla il socio deve entrare nella sua area riservata (https://socio.andi.it/login), accedere alla sezione “sindacale” e poi “PEC”.A questo punto si deve seguire le istruzioni a video.Una volta confermato e accettata la privacy, il sistema provvede ad attivare il nuovo indi-rizzo PEC.Il socio riceve una email contenente il manua-

le e tutte le spiegazioni su come accedere ai vari sistemi di posta.A questo punto il Socio ANDI non dovrà fare altro che comunicare alla propria OMCeO l’indirizzo PEC creato.

I Soci ANDI hanno giàuna casella di Posta certificata

Obbligo di PEC

Ecco come attivarla

ATTUALITÀ

ANDInforma1/2014 5

Anticipiamo uno degli argomenti che saranno trattati durante il Workshop di Economia in Odontoiatria in programma a Cernobbio (Co) il 10 maggio di cui daremo ampio risalto nel prossimo numero di ANDI Informa

I consumi oggi:crisi economicae cambiamentodi valori

Prof.ssa Maura FranchiSociologa dei ConsumiUniversità di Parma

Ad ogni fase di crisi, i consumatori rispondono con forme di adattamento correlate alla ridu-zione della capacità di spesa, procrastinando beni non considerati urgenti e, soprattutto, ri-definendo le gerarchie di priorità. Lo indicano con chiarezza i beni inseriti nel Paniere Istat nel 2014. Tra le new entry consumi che non sembrano essenziali, secondo le categorie

tradizionali: formaggio grattugiato in busta e formaggio spalmabile, caffè in cialde e relative macchine, sigarette elettroniche, quotidiano on-line, fotocamera digitale, notebook ibrido, spazzolino elettrico, vaccinazione di animali domestici, pneumatici termici, indumenti per bambini, come scarpe da ginnastica, pantalo-ni sportivi e costumi per la piscina; latte fresco ad alta digeribilità e yogurt probiotici. Che tipo di consumatore fotografano questi dati? Un consumatore che vive l’accesso alle tecnologie e ai nuovi strumenti di comunica-zione come via di inclusione sociale e diritto di

cittadinanza. Un consumatore impegnato nella fatica di ogni giorno e nella conciliazione dei tempi della vita e che chiede prodotti in gra-do di fare risparmiare tempo. Un consumatore che cerca una compensazione alle frustrazio-ne nei piccoli piaceri quotidiani, che si con-cede piccole spese non potendo accedere a quelle rilevanti: è il lipstick effect, termine da tempo coniato dagli economisti per spiegare perché nei momenti di recessione economica, aumentano le vendite di beni non essenziali, di lusso a basso costo. Un consumatore che cerca di ricomporre le contraddizioni, usa i sacchetti per la raccolta differenziata e fuma sigarette elettroniche per limitare i danni sulla salute. Un consumatore assetato di credenze e di rassicurazioni, come indica l’ingresso dei probiotici, di prodotti alimentari che prometto-no vantaggi per la salute.Più in generale come cambiamo i compor-tamenti di consumo? Le scelte di consumo tendono ad interpretare nuovi valori, perdono il carattere di staus, diventano modi per eserci-tare un diritto di scelta e di cittadinanza smar-rito nei contesti dell’azione pubblica; sono una via di espressione di un’identità non più gioca-ta, come in passato, su appartenenze sociali e lavorative. Il consumo diviene, soprattutto, uno strumento di inclusione, quasi un modo per ridurre le distanze sociali: così spieghiamo la straordinaria importanza delle tecnologie che sono ormai parte della nostra vita, entrano nel-la rete di affetti e di relazioni, consentono di esprimere creatività e di marcare la nostra pre-senza nel contesto delle relazioni sociali, come testimonia la diffusa ed emblematica pratica del selfie, l’autoscatto condiviso.Lo scenario del web esercita oggi uno straor-

dinario ruolo, sul piano simbolico e su quello pratico, nel diffondere nuovi modelli e pratiche di consumo. Ad esempio, sul piano pratico, tutto è sottoposto alla verifica della rete, si diffonde l’ossessione del ranking, vale a dire la comparazione delle offerte per ricercare la migliore. Sul piano simbolico, va segnalato l’inedito e crescente ruolo delle tecnologie della comunicazione in mobilità. In un conte-sto in cui i media compongono le nostre abi-tudini quotidiane e i messaggi virali muovono le nostre emozioni, alle tecnologie è attribuita la capacità di favorire relazioni e contatti tra individui. Questo spiega perché, in una fase di diffusa incertezza, i consumi tecnologici di-vengono beni irrinunciabili. I consumi per il benessere non perdono peso, ma si orientano in parte verso altre accezioni del benessere, associato ad una dimensione esperienziale che comprende buone relazioni, condizioni emozionali e non solo materiali. L’e-mergere di questa idea di benessere spiega perché possa essere privilegiata la “cura delle relazioni” persino rispetto alla cura del corpo, anche a costo di rinviare interventi per la sa-lute considerati, talvolta impropriamente, non urgenti.

Prof.ssa Maura FranchiLaureata in Sociologia e in Scienze dell’Edu-cazione. Vive tra Ferrara e Parma, dove inse-gna Sociologia dei Consumi, Social Media Marketing e Web Storytelling, Marketing del Prodotto Tipico. Tra i temi di ricerca: le dina-miche della scelta, i mutamenti socio-culturali correlati alle reti sociali, i comportamenti di consumo, le forme di comunicazione del brand.

WORKSHOP CERNOBBIO

ANDInforma 1/20146

Con la Circolare n. 09.1615.P del 25 marzo 2014 inviata a tutti i Presidenti delle sezioni provinciali ANDI è stata convocata l’Assem-blea Nazionale Ordinaria - Elettiva dei Dele-gati ANDI - per il giorno giovedì 29 maggio 2014 alle ore 18.00 in prima convocazione presso l’Hotel Parco dei Principi, Via G. Fre-scobaldi 5, Roma, ed occorrendo, in seconda convocazione il giorno venerdì 30 maggio 2014 con inizio alle ore 14.00, presso l’Ho-tel Parco dei Principi, Via G. Frescobaldi 5, Roma. L’Assemblea, quest’anno anche eletti-va, prevede come punti all’Ordine del Giorno:1. Elezioni del Presidente, del Segreta-

rio verbalizzante e di due Scrutatori dell’Assemblea;

2. Comunicazioni del Presidente;3. Approvazione del rendiconto econo-

mico e finanziario 2013 e del bilancio preventivo 2014;

4. Elezione del Presidente Nazionale e dei membri di competenza dell’Esecu-tivo Nazionale.

L’Assemblea proseguirà nella medesima sede nella giornata di sabato 31 maggio 2014 con inizio alle ore 09.30 e fino ad esauri-mento dei punti all’Ordine del Giorno.Come di consueto sarà preceduta dai saluti delle Istituzioni e delle Autorità presenti.I Presidenti provinciali in carica sono stati per-tanto invitati a convocare l’Assemblea provin-ciale dei Soci per l’elezione dei Delegati entro i termini di Statuto e Regolamento in modo da far pervenire, per iscritto, pena la decaden-za dal diritto di voto, alla Segreteria Nazionale A.N.D.I. non oltre le 24 (ventiquattro) ore prece-denti l’Assemblea, e quindi entro e non oltre le ore 18.00 di mercoledì 28 maggio 2014:a. I nominativi di tutti i Delegati eletti nell’As-

semblea Provinciale appositamente convo-cata a norma dell’articolo 25 commi 1 e 3 dello Statuto, nonché numero e nominativo

di coloro che verranno inviati all’Assemblea Nazionale, qualora sia inferiore al numero dei Delegati eletti;

b. L’estratto dal libro dei verbali delle Assem-blee Provinciali della delibera con la quale sono stati eletti i Delegati e la copia della convocazione della detta Assemblea. Nel verbale dovrà essere specificato il numero dei Soci effettivi in regola con il pagamento delle quote in dipendenza del quale è stato calcolato il numero dei delegati eletti.

Una volta nominati i delegati provinciali, il Pre-sidente della Sezione è tenuto a consegnare copia della presente convocazione ai medesi-mi delegati che dovranno esibirla a richiesta alla Commissione Verifica Poteri.Si ritiene inoltre opportuno rammentare che: per le votazioni ogni Provincia esprime un voto ogni 50 Soci ordinari o frazione residuale di 50. Il numero dei Soci ordinari della Sezione vie-ne determinato avendo riguardo esclusivamente ai Soci in regola con il pagamento della quota associativa nei trenta giorni antecedenti la data di prima convocazione dell’assise, purché la Se-zione abbia trasferito la quota di pertinenza alla Tesoreria nazionale entro i dieci giorni antece-denti la prima convocazione dell’assise, purché la Tesoreria nazionale abbia ricevuto la quota di sua pertinenza entro i dieci giorni antecedenti la prima convocazione dell’assise.Ogni Delegato provinciale non può esprimere più di quattro voti. I Delegati all’Assemblea Na-zionale sono eletti nell’Assemblea Provinciale a scrutinio segreto o con voto diverso ove nes-suno degli aventi diritto al voto si opponga.L’Assemblea provinciale stabilisce in via preli-minare il numero di Delegati da inviare all’As-semblea Nazionale. I Delegati inviati alla As-semblea Nazionale dovranno produrre alla Commissione Verifica Poteri una autocertifi-cazione di non trovarsi nelle condizioni di cui all’art 3 comma 4 del Regolamento.

Assemblea Nazionale dei Delegati ed Elettiva al Parco dei PrincipiRoma, venerdì 30 e sabato 31 maggio 2014

al 31 dicembre 2013

ASSEMBLEA NAZIONALE

I 23.548 Soci ANDI distribuiti nelle Regioni Italiane

Il Parco dei Principi a Roma.

L’entrata del Parco dei Principi a Roma dove si svolgerà l’Assemblea Nazionale dei Delegati ed Elettiva.

797 Abruzzo 97 Basilicata 120 Bolzano 357 Calabria 797 Campania

2662 Emilia Romagna 619 Friuli Venezia Giulia 1851 Lazio 1001 Liguria 4745 Lombardia 840 Marche

122 Molise 1603 Piemonte 1122 Puglia 287 Sardegna 1162 Sicilia 2257 Toscana 164 Trento 492 Umbria 42 Valle d'Aosta

2411 Veneto 23.548 Totale Italia

4745

164

1603

42

120

619

2411

26621001

2257 840

492

1851797

122

797

97

1122

357

1162

287

N

S

EO

ANDInforma1/2014 7

Nonostante i “paletti” che l’attuale dirigenza ne-gli anni ha messo con l’obiettivo di accettare le iscrizioni dei soli dentisti che abbiano valori con-divisi con quelli difesi da ANDI, non ultimo l’ap-provazione del Codice Etico, gli iscritti all’As-sociazione continuano a crescere. Al 31 dicembre 2013 erano 23.548 (nel 2012 erano 23.034) ovvero oltre il 65% degli esercenti l’odontoiatria paragonandoli con i dati dell’Agen-zia delle Entrate. Considerando gli iscritti per anno di nascita sono i soci con una età compre-sa tra i 55 ed i 64 i più numerosi (7.965), seguiti a ruota da quelli tra i 45 ed i 54 anni (6.231). Gli under 44 sono invece 7.854 a dimostrazione di come ANDI sia una associazione con un futuro giovane. E la conferma di come i giova-ni dentisti si riconoscano nei valori di ANDI e i

servizi offerti e si iscrivano fin da subito all’As-sociazione, arriva dal dato sul numero di iscritti con 25 anni o meno che sono 305, il 65% degli iscritti all’Albo degli odontoiatri. Se da una par-te crescono le donne iscritte, grazie alle giovani generazioni, la presenza dei camici rosa è anco-ra in netta minoranza (5.889 il numero di donne iscritte) così come capita tra gli iscritti all’Albo (14.726 le donne). Ovviamente le caratteristiche anagrafiche dei soci ANDI rispecchiano l’anda-mento degli iscritti all’Albo degli Odontoiatri che nel 2013 ha avuto un nuovo incremento superan-do la soglia dei 59 mila iscritti: 59.324 per l’esat-tezza. Gli iscritti all’Albo con una età compresa tra i 56 ed i 64 anni sono 19.969, tra i 46 ed i 55 anni 17.156, tra i 36 ai 45 anni 9.733, con meno di 35 anni 8.756 e con più di 66 anni 3.027.

Nel 2013 crescono ancora i Soci ANDI

STATISTICA

I giovani dentisti scelgono l’Associazione

Associazione Nazionale Dentisti Italiani

ELEZIONI NAZIONALI

La Squadra candidata

PRESIDENTE

VICEPRESIDENTE VICARIO

VICEPRESIDENTE

VICEPRESIDENTE

VICEPRESIDENTE

SEGRETARIO

TESORIERE

SEGRETARIO SINDACALE

SEGRETARIO CULTURALE

Presidente uscente

Vicepresidente Vicario uscente

Vicepresidente uscente

Vicepresidente uscente

Vicepresidente uscente

Segretario uscente

Tesoriere uscente

Segretario Sindacale uscente

Segretario Culturale uscente

L’unica candidatura pervenuta per il rinno-vo della Presidenza ANDI NAZIONALE è quella dell’attuale Presidente Nazionale Gianfranco Prada che ha ripresentato al completo la squadra uscente.Mai, nella storia dell’Associazione, si è dimostrata tanta compattezza e riconosci-mento verso l’operato di tutti i componenti l’Esecutivo Nazionale che si ripresenta al suo secondo mandato invariato e senza una

squadra alternativa o avversaria. Ciò sottoli-nea il grande consenso da parte dei dirigenti territoriali per l’attività sindacale, culturale e amministrativa svolta nel corso del mandato che sta per terminare e che ha visto, nono-stante il periodo non certo favorevole del Pa-ese, la messa in opera di nuovi progetti ed il consolidamento di altre iniziative che sono state, evidentemente, ben apprez-zate dai Dirigenti associativi e dai Soci.

GianfrancoPrada

MauroRocchetti

MassimoGaggero

AldoNobili

StefanoMirenghi

NicolaEsposito

GerardoGhetti

AlbertoLibero

CarloGhirlanda

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ANDInforma 1/20148

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Come a tutti noto, il settore dell’odontoiatria si è da tempo rivolto con interesse al settore del-la medicina estetica, al fine di vedere integrate le due professionalità perseguendo, come fi-nalità esclusiva, quella del miglior esito tera-peutico da garantire al proprio paziente nella branca della Estetica del Sorriso. È innegabile che i trattamenti di medicina estetica possano ricoprire un ruolo importante nell’integrazione delle cure odontoiatriche in un percorso clini-co come quello citato, come anche è innegabi-le che i percorsi formativi delle due branche ci-tate siano profondamente diversi e che risulta essere necessario approcciare detta integra-zione mediante percorsi formativi definiti e con rispetto delle professionalità coinvolte, avendo riguardo dei limiti e delle facoltà terapeutiche dell’odontoiatra nella zona anatomica deputata alla sua cura. In un siffatto scenario il Collegio delle Società Scientifiche di Medicina Estetica ha più volte interpellato il Ministero della Salu-te al fine di chiedere un orientamento chiaro. Nel silenzio delle Istituzioni il Collegio citato e l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani han-no inteso procedere alla disamina congiunta della questione da un punto di vista clinico, legale e medico legale giungendo ad una co-mune interpretazione delle norme e quindi dei limiti e facoltà dell’odontoiatra nel trattamento della zona anatomica di cui alla L. 409/85. Il Position Statement (di seguito riportato) firma-to mercoledì 26 marzo presso la sede ANDI di Milano, rappresenta non un momento di arrivo, ma un importante momento di avvio dell’inte-grazione delle professionalità attraverso con-fronto, formazione e condivisione di percorsi clinici e terapeutici con l’obiettivo condiviso di poter offrire ai pazienti rimedi terapeutici sem-pre più efficaci e sicuri garantiti dal doveroso rispetto tra le professionalità coinvolte.

POSITION STATEMENT

PremessaLe Società Scientifiche e ANDI firmatarie del presente Position Statement sono giunte all’e-laborazione congiunta di questo documento, grazie ad attività di studio svolta in reciproca collaborazione, per fornire una risposta pun-tuale e condivisa in merito alla facoltà di ese-cuzione da parte dei laureati in odontoiatria (titolo Ex. L. 409/85) di trattamenti di odonto-iatria estetica nel distretto anatomico di com-petenza.

Legge istitutiva della professione di odontoiatra(Laureato con titolo ex Legge 409/85)L’Odontoiatria è una scienza rivolta, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 Legge n. 409/85, alla diagnosi e terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione e riabilitazione odontoiatrica. La norma citata individua il distretto anatomi-co nel contesto del quale l’odontoiatria può intervenire nonché le terapie che l’odontoiatra stesso può legittimamente effettuare.

Sul distretto anatomicoIl distretto anatomico interessato può essere definito come l’area corrispondente ai den-ti, alla bocca, alle mascelle e ai relativi tes-suti, come meglio individuato dall’art. 2 L. n. 409/85.

Sulle terapie e loro accessorietà(Trattamento estetico dei tessuti molli connes-so al paziente Odontoiatrico)Il Medico Odontoiatra, laureato in Odontoia-tria e Protesi Dentaria, può effettuare le te-

ANDI e CISME si impegnano: Odontoiatri e Medici Estetici, una collaborazione virtuosa

ACCORDI

rapie per le malattie ed anomalie congenite ed acquisite, connesse alla zona anatomica dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti. Gli interventi estetici, inseriti nella complessiva analisi clinica del paziente odontoiatrico, possono involgere terapie ed interventi estetici dei tessuti molli connessi a quelli odontoiatrici, in ragione dell’espresso ri-ferimento che l’art. 2 della Legge n. 409/1985 fa del relativo distretto anatomico.

Razionale terapeutico - linee guidaSi ritiene utile evidenziare che le terapie at-tuate dall’Odontoiatra, avendo una limitazio-ne legale specifica al distretto anatomico di competenza, devono essere attuate secondo i principi della EBD-Evidence Based Medici-ne e proposte secondo linee guida terapeuti-che adatte. IL CISME ed ANDI elaboreranno le linee guida cliniche relative ai trattamenti estetici connessi al distretto anatomico odon-toiatrico, che saranno pubblicate su riviste scientifiche.

ConclusioniDall’analisi sistematica affrontata, è possibile affermare che l’Odontoiatra in possesso del titolo di studio ai sensi della Legge 409/85 potrà eseguire le terapie anche con finalità estetica sui tessuti molli, al pari del medico chirurgo:

Nei limiti consentiti dalla legge. Con esclu-siva destinazione e delimitazione alla cura della zona anatomica di competenza, previ-sta dalla Legge istitutiva della professione odontoiatrica.Quale trattamento connesso al paziente odontoiatrico. Ove se ne rawisi un raziona-le terapeutico secondo i principi della EBM (Evidence Based Medicine).

Attività connesse al position statementANDI e CISME si impegnano a diffondere i contenuti di questo Position Statement me-diante:

Trasmissione di apposita informativa a tutti gli iscrittiPubblicazione del seguente documento su: › Portale internet istituzionale dei due

Enti. › Rivista periodica trasmessa agli Asso-

ciati Andi e agli Associati delle tre So-cietà scientifiche aderenti al CISME.

› Trasmissione di un comunicato Stampa alle Agenzie di Stampa.

Inoltre ANDI e CISME si impegnano a comu-nicare quanto di seguito indicato, come di ri-spettiva competenza, a mezzo:

Portale Internet istituzionale dei due Enti.Rivista periodica trasmessa agli Associa-ti Andi e agli Associati delle tre Società scientifiche aderenti al CISME.

Ovvero:ANDI si impegna a sensibilizzare la cate-goria professionale degli Odontoiatri circa i limiti anatomici che la legge istitutiva della professione impone per l’esercizio delle re-lative attività terapeutiche.ANDI si impegna a sollecitare i propri iscritti al rispetto di quanto contenuto nel presente Position Statement, con particolare riguar-do alle facoltà terapeutiche che le EBD - Evidence Based Medicine attribuiscono a trattamenti con finalità estetica eseguibili nella zona anatomica di competenza odon-toiatrica, impegnandosi altresì a esplicitare in dette comunicazioni le ricadute in ordine alla responsabilità civile e penale che la vio-lazione dei detti limiti è in grado di compor-tare, nonché di esplicitare i limiti in ordine alla copertura assicurativa. ANDI e CISME si impegnano a progettare percorsi formati-vi esclusivamente deputati al Professionista Odontoiatra, che contemplino trattamenti estetici compatibili con quanto disposto nel presente Position Statement, e a diffonder-ne la progettazione e l’esecuzione.

ANDI e CISME si impegnano a sensibilizza-re i proprio associati a ricorrere alla collabo-razione professionale del Medico Estetico anche all’interno della propria struttura (fatti salvi i limiti di carattere amministrativo attinen-ti all’autorizzazione della struttura sanitaria ospitante) al fine di rendere complementare le prestazioni di Medicina Estetica eseguibili in zone anatomiche più ampie che proprio per il limite anatomico imposto all’Odontoiatra, non possono essere ritenute di sua pertinenza.

ANDInforma1/2014 9

Enpam rateizza i contributi per tutti i medici e i dentisti

Dal 2014 tutti i dentisti e di medici possono pagare i contributi previdenziali a rate. Per farlo basta accedere all’area riservata del sito www.enpam.it e chiedere l’addebito diretto sul proprio conto corrente bancario. Il nuovo sistema comporta minori spese per gli iscritti e risparmi per l’Ente.“La rateizzazione dei contributi rappresentava un’esigenza molto sentita all’interno della ca-tegoria dei medici e degli odontoiatri – com-menta il presidente della Fondazione Enpam Alberto Oliveti –. Grazie alla nostra autonomia siamo riusciti a mettere questa nuova possibi-lità a disposizione degli iscritti”.La scelta dell’addebito automatico tramite banca permette di risparmiare sui costi: per ogni operazione si pagherà meno di 50 cente-simi (contro circa un euro di chi pagherà con i bollettini Mav). Inoltre, non essendo prevista l’emissione di bollettini di carta, si ridurranno le spese postali e si eliminerà ogni rischio le-gato al mancato o tardivo recapito. Infatti, una volta attivato l’addebito diretto, i contributi do-vuti saranno riscossi l’ultimo giorno utile, sen-za il rischio di incorrere in sanzioni.

Nel dettaglio

I medici e gli odontoiatri possono corrispon-dere i contributi dovuti al Fondo di Previdenza Generale (sia “Quota A” che “Quota B”) me-

PREVIDENZA

diante addebito diretto, compilando l’apposito modulo di autorizzazione disponibile nell’Area riservata del portale della Fondazione ENPAM (www.enpam.it).Il modulo online ora disponibile offre la possibi-lità di corrispondere mediante addebito diretto:

Il contributo “Quota B”, a decorrere dai red-diti prodotti nel corso del 2013 (da dichia-rare all’ENPAM entro il 31 luglio 2014): › in unica soluzione (31 ottobre); › in due rate senza interessi (31 ottobre,

31 dicembre); › in cinque rate (31 ottobre, 31 dicembre,

28 febbraio - 29 nel caso di anno bisesti-le, 30 aprile, 30 giugno)

Il contributo minimo obbligatorio “Quota A” a decorrere dal 2015: › in unica soluzione (30 aprile); › in quattro rate senza interessi (30 aprile,

30 giugno, 30 settembre, 30 novembre).

Deduzione fiscale più semplice

La domiciliazione bancaria rende anche più semplice risparmiare sulle tasse. Al momento della dichiarazione dei redditi, infatti, non sarà più necessario portare al commercialista tutte le ricevute dei bollettini ma basterà scaricare una semplice certificazione fiscale dalla pro-pria area riservata nel sito internet dell’Enpam. In quel documento sarà riportato l’importo dei contributi deducibili dal reddito (con un rispar-mio che può arrivare a oltre il 45 per cento, considerando Irpef e addizionali locali).

FondoSanità, iscrizione gratuita per gli under 35

La Fondazione Enpam permetterà ai giovani medici e agli odontoiatri di iscriversi gratuita-mente alla previdenza complementare. Grazie a un contributo messo a disposizione dall’Ente di previdenza, i camici bianchi di età inferiore a 35 anni potranno aprire una posizione presso FondoSanità senza pagare costi di ingresso. Fondosanità è il fondo pensione dei medici e dei dentisti nato da Fondo Dentisti ideato e creato da ANDI. L’iscrizione consente ai giovani medici e den-tisti di cominciare a costruirsi una pensione di secondo pilastro, di beneficiare da subito di deduzioni fiscali e di maturare anzianità contri-butiva utile a diminuire la tassazione al momen-to del pensionamento. Il numero dei giovani professionisti potenzial-mente interessati supera le 47mila unità. Si tratta del primo caso in Italia in cui un ente pro-fessionale coinvolge nella previdenza comple-mentare un’intera nuova generazione. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani sulla necessità di garantirsi una rendita aggiuntiva oltre a quella derivante dalla pensione di primo pilastro.“L’unica cosa che un giovane neolaureato può fare per essere tempestivo e lungimirante sulla previdenza, nel momento in cui si affaccia alla professione, è iscriversi a FondoSanità – dice Alberto Oliveti, presidente della Fondazione En-pam -. Infatti i vantaggi della previdenza comple-mentare dipendono anche da quanto precoci si è stati nell’iscriversi. Basti pensare al trattamen-

Da Enpam: rateizzazione contributie agevolazioni per i giovani dentisti Presentata il 16 aprile ai Sindacati la bozza del nuovo statuto

to fiscale in uscita che è più favorevole per chi ha una anzianità di iscrizione maggiore”.“Ho sempre definito l’istituzione di FondoSa-nità l’iniziativa più importante che abbiamo re-alizzato nel mandato 2005-2010 – continua il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti. Consi-deriamo l’aver costituito direttamente il secon-do pilastro per i medici e i dentisti, unica e sola iniziativa tra gli enti privatizzati dei liberi profes-sionisti, una risposta tempestiva e attenta alla comprensione delle dinamiche previdenziali.Sul sito internet www.fondosanita.it è disponi-bile la scheda di adesione.Per qualsiasi chiarimento è possibile contat-tare la segreteria ai numeri 06-48294333 o 06-48294631, oppure inviare un’email all’in-dirizzo [email protected].

Enpam: statuto, ecco la bozza di riforma

Il Consiglio nazionale dell’Enpam ha esami-nato sabato scorso 8 marzo la proposta di ri-forma dello Statuto dell’Ente di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri. Tra le principali novità in discussione vi sono la ridu-zione del numero di componenti del Consiglio di amministrazione, che scenderebbero da 27 a 17, e un miglioramento della rappresentativi-tà dei contribuenti.Del Consiglio nazionale, infatti, non farebbero più parte solamente i presidenti degli Ordini dei medici e degli odontoiatri ma anche rappresen-tanti eletti tra le varie categorie di contribuenti. La bozza contiene – tra le altre – la proposta di istituzionalizzare la componente odontoiatrica, cui verrebbe riservato un posto in Cda e una quota in Consiglio nazionale (pari al 10 per cen-to del numero di Presidenti di Ordine).Il termine per presentare gli emendamenti era il 20 aprile. In base al cronoprogramma ipotiz-zato, la bozza contenente le indicazioni recepi-te dagli Ordini dovrebbe essere messa ai voti nella seduta del prossimo Consiglio nazionale dell’Enpam da tenersi il 29 giugno prossimo.

Sul sito ANDI la bozza del nuovo statuto

Roma, due giorni di lavoroper i Formatori 81/08.Indicazioni associative emersesul Decreto relativo all’uso di taglientie pungenti

Alberto LiberoSegretario SindacaleNazionale ANDI

Il 25 marzo scorso è entrato in vigore il De-creto legislativo 19/2014 “Attuazione della direttiva 2010/32/UE che attua l’accordo quadro, concluso da HOSPEEM e FSESP, in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario” che recepisce la direttiva europea sull’uso di taglienti e pungenti, imponendo a tutti gli stu-di medici ed odontoiatrici nuovi significativi obblighi. È stato questo uno dei temi trattati durante le due giornate organizzate da ANDI a metà marzo per i Formatori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla presenza di oltre 250 Colleghi provenienti da tutte le Sezioni pro-vinciali per seguire il corso organizzato per dare continuità ad un progetto associativo che, iniziato ormai quasi vent’anni orsono, ha permesso ai Soci di gestire in autonomia e senza ingerenze esterne tutte le tematiche

relative alla formazione e sicurezza negli am-bienti di lavoro, rese obbligatorie prima dal D. Lgs. 626/94 e poi dal D. Lgs. 81/08. Impor-tanti relatori, anche con incarichi ministeriali, hanno tenuto relazioni. La concomitanza della pubblicazione in G.U. del D. Lgs. 19/2014, avvenuta lo scorso lune-dì, ha consentito un’analisi degli specifici con-tenuti e la valutazione della linea associativa in merito alla sorveglianza sanitaria. È emersa la volontà, indicata da oltre l’85% dei presenti di difendere l’impostazione da sempre indica-ta dall’Associazione e cioè di sostenere che, solo a seguito di una adeguata valutazione dei rischi presenti nello studio, il datore di lavoro stabilisce l’obbligo o meno di adottare la sor-veglianza sanitaria dei dipendenti. Il testo del nuovo D. Lgs. 19/2014 su questo punto, nonostante le battaglie sia di ANDI che della CAO iniziate fin dal momento in cui era uscita la bozza del testo di recepimento della Direttiva Europea per il fatto che rende-va più cogente rispetto al testo europeo ori-ginario l’obbligo di sorveglianza sanitaria, è stato pubblicato senza recepire le necessarie

osservazioni suggerite dalle Commissioni XI e XII del Senato, che avevano accolto le no-stre richieste. Nonostante quindi il contenuto del Decreto 19/2014 che sembra restringere l’importanza della scelta del datore di lavoro in merito alla sorveglianza sanitaria, proseguire-mo pertanto le nostre battaglie per far passare la nostra giusta rivendicazione sul fatto che sorveglianza sanitaria e medico competente non risultano necessari per prevenire un ri-schio che, se adottate le misure di prevenzio-

ne e le indicazioni date ai lavoratori, non può essere che stocastico.Comunicheremo tale posizione associativa a: Mistero della Salute, Ministero del Lavoro e Assessorati Regionali della Salute. È obbligatorio, quindi, però che ogni datore di lavoro aggiorni il Documento di Valutazio-ne dei rischi presente in studio e fornisca le nuove indicazioni ai lavoratori, e qualora il rischio di ferite da punta e taglio persista adotti la sorveglianza sanitaria.

SINDACALE

Da destra: Aurelia Fonda, Gianfranco Prada, Alberto Libero.

La sala gremita del Radisson Hotel.

ANDInforma 1/201410

AFA - AZIONE FORMATIVA AGGREGATAFONDOPROFESSIONI - ANDI

Allegato a questo numero di ANDInforma

AFAAzione Formativa

Aggregata

Gerardo GhettiTesoriere Nazionale ANDI

L’AFA-AZIONE FORMATIVA AGGREGATA è la modalità più semplice per accedere alle risorse per la formazione dei nostri dipenden-ti tramite FondoProfessioni, che è il nostro fondo interprofessionale di riferimento e che è finanziato dal pro quota del 0,30% dei nostri contributi che come datori di lavoro versiamo all’INPS ogni mese, perciò

L’ADESIONE ALL’AFA NON COSTA NUL-LA, NÈ ORA, NÈ IN FUTURO

Per realizzare l’AFA occorre uno strumento de-dicato che è la ATS – ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO

IL DIPARTIMENTO REGIONALE ANDI COSTITUISCE L’ATS e si pone come capofila-mandataria per i propri soci che possono pertanto aderirvi successiva-mente, sottoscrivendo gli appositi documenti.Raggiunto l’obiettivo di 7.500 euro che corri-spondono ai contributi di circa 250 dipendenti aderenti, l’ATS può attivare il “CONTO FOR-

MAZIONE” dal quale saranno attinte le risor-se per la formazione dei dipendenti aderenti e

CON L’AFA LA FORMAZIONE DEI DIPEN-DENTI NON COSTA NULLA

Non appena il Dipartimento Regionale ANDI

avrà costituito l’ATS ne sarà data comunicazio-ne ai Soci per richiedere la loro adesione e per permettere l’accesso all’AFA da parte dei loro dipendenti.

Nel frattempo tutti i soci ANDI sono invitati a verificare presso chi tiene le buste paga che i

propri dipendenti siano iscritti a FondoProfes-sioni o di provvedere alla loro iscrizione, anche per evitare che i “nostri” contributi siano indiriz-zati ad altri fondi interprofessionali.

Per maggiori informazioni ed aggiornamenti afa.andi.it

Una grande opportunità per i Soci ANDI

Per costruire insieme la formazione dei nostri dipendenti

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Mappa sviluppo sulla situazione economica in Italia (origine QN).

ANDInforma1/2014 11

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Insieme nell’esercizio della odontoiatria

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Mauro RocchettiVicepresidente VicarioNazionale ANDI

Al di là delle attuali ben note difficoltà della po-polazione ad accedere alle cure odontoiatri-che, vuoi per il momento congiunturale di gra-ve depressione economica, vuoi per l’ancora improprio approccio culturale alla prevenzione ed alle cure del cavo orale, una delle proble-matiche ancora cogenti della Professione, e quindi della Associazione, è la vecchia, nega-tiva e non giusta percezione che di noi hanno popolazione, istituzioni e media.Non sappiamo comunicare o perlomeno abbia-mo grosse difficoltà in tal senso, ammettiamolo!Il modello attuale professionale, molto compe-titivo, ipertecnicistico e, purtroppo, altamente burocratizzato, ci distoglie spesso dal rappor-to con il paziente, nostra unica e vera risorsa rispetto ai quotidiani attacchi che subiamo.Dobbiamo imparare a dedicare qualche minu-to del nostro impegno quotidiano alla comuni-cazione al paziente, facendoci conoscere per quello che realmente siamo, seri professionisti attenti alla salute della bocca, e non solo, dei nostri pazienti, valorizzando il valore del nostro “atto medico”, non svilendo a mera “vendita” quello che facciamo.Le aggressive campagne pubblicitarie dei vari centri low-cost o in franchising, che mercifi-cano la professione, hanno come unico vero risultato quello di disorientare il paziente allon-tanandolo ancor più dalle cure.È molto negativo seguire quel modello, e pur-troppo molti Colleghi, causa la sindrome della poltrona vuota, sperando di incrementare la pazientela con sconti e offerte tipo discount, cedono a queste chimere svilendo e svenden-do la propria professione.Vanno sicuramente attuate campagne di co-municazione e di marketing, però in modo corretto, utilizzando messaggi non fuorvianti, semplici, inequivocabili, rassicuranti, che valo-rizzino il nostro privilegiato rapporto medico-paziente. È fondamentale l’utilizzo di messaggi comuni che amplifichino l’impatto del messaggio stesso!A tal proposito abbiamo creato in seno alla no-stra struttura di Sede un Ufficio Comunicazio-ne ([email protected]) e creato un archivio con tutto il materiale che in questi anni è stato prodotto, anche da alcune

sedi provinciali e regionali, che è a disposizio-ne di tutti, Soci e Dirigenti, per delle campa-gne, locali o nazionali, condivise.Abbiamo anche ideato dei semplici strumenti da utilizzare in studio (folder informativi, po-ster, la rivista per la sala di attesa), già inviati a tutti i Soci e comunque reperibili presso l’Uffi-cio Comunicazioni. Impariamo a comunicare e facciamolo insieme.

L’importanza di“COMUNICARE”

INIZIATIVE

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Le iniziative editoriali

La Formazione

Le Campagnedi Informazione

I Progettidi Prevenzione

Campagne sul territorio

Tutti i mesi i soci ANDI ricevono un foglio

informativo redatto dalla redazione ANDIin cui vengono trattati

argomenti clinicie non solo. Una

informazione chiarae diretta

pensata per il paziente dei Dentisti ANDI.

Abusivismo e prestanomismo.ANDI e Fondazione ANDI

puntano ad informare i cittadini sui rischi dell’abusivismo

Con la pubblicazione del Decreto Milleproroghe sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 3 marzo, diven-tano operative le norme contenute; tra queste la proroga dell’obbligo, anche per i liberi professioni-sti, del Pos in studio. A questo punto dal 1° luglio 2014 sarà obbligatorio, anche per gli studi odon-toiatrici, accettare pagamenti tramite Pos superiori a 30 euro. Ad oggi non sono previste sanzioni per chi non si adegua. ANDI, sottolineando come si-ano molti gli studi odontoiatrici che, per dare un servizio migliore ai propri pazienti, si sono da tem-po dotati di Pos, critica l’obbligatorietà soprattutto per il costo delle commissioni bancarie giudicate “troppo care” e frutto di accordi del “cartello ban-cario”. “Un ulteriore balzello che penalizza le nostre attività contro il quale abbiamo espresso il nostro dissenso e che ci proponiamo di combattere insie-me alle altre associazioni di professionisti, studian-do azioni di denuncia”, ha dichiarato il Presidente Nazionale Gianfranco Prada. Anche l’Antitrust ha aperto negli scorsi giorni un’istruttoria nei confronti del consorzio Bancomat ed il Parlamento Europeo propone di ridurre allo 0,3% la commissione per la transazione con le carte di credito e allo 0,2% con i bancomat (fino a massimi 7 centesimi).

Pos, prorogatala scadenza

AGGIORNAMENTI

ANDI critica l’obbligo che comporta nuovi costi agli studi odontoiatrici e vuole promuovere un’azione controle banche che “fanno cartello”

ANDInforma 1/201412

Entro gennaio 2016 l’Italia dovrà ratificare la nuova direttiva sulla libera circolazione dei professionisti

Più facile lavorarein uno stato UE,ma più garanzieper i pazienti

Marco LandiVicepresidente CED

Il 15 novembre 2013, il Consiglio l’UE ha adotta-to la revisione della direttiva sulla qualificazione delle qualifiche professionali, da noi conosciuta come direttiva Zappalà, prendendo il nome dal parlamentare italiano, On. Stefano Zappalà, pri-mo firmatario della Direttiva.Con la pubblicazione, avvenuta il 17 gennaio 2014 la direttiva è diventata operativa e dovrà es-sere recepita dagli stati membri che hanno due anni di tempo per introdurre le norme nei propri ordinamenti nazionali.Per fare il punto sulle novità introdotte, il Parla-mento Europeo ha organizzato il 12 febbraio scorso una conferenza alla quale ha partecipato il Vicepresidente CED Marco Landi.“L’ispirazione della direttiva - ci dice Marco Landi- è quella di facilitare la mobilità dei lavoratori all’in-terno dell’Unione, in particolare per i lavoratori delle professioni regolamentate, mentendo alti i livelli di sicurezza per il cittadino ed in particolare per il cittadino paziente. C’è quindi una maggiore attenzione per le professioni che operano in am-bito sanitario per le quali sono richieste garanzie al fine di essere certi che chi si trasferisce da un

Paese all’altro dell’Unione abbia tutti i requisiti ne-cessari per poter curare il paziente”.La Direttiva europea offre tutte le informazioni ne-cessarie per consentire agli operatori di avviare una nuova attività, o trovare un posto di lavoro in un altro Stato membro, che richiede una qualifica specifica per poter esercitare una determinata at-tività professionale.Ma il punto rimane tutelare il cittadino e per que-sto la Direttiva introduce un elemento nuovo: la Tessera professionale europea: l’European Pro-fessional Card.La Tessera, in realtà è un certificato digitale e non una vera e propria “card”, consentirà al professio-nista di poter circolare liberamente in Europa gra-zie ad una procedura di riconoscimento più snel-la, potendosi avvalere di modalità telematiche. Le professioni che beneficeranno della tessera saranno individuate attraverso specifici atti della Commissione UE che terranno conto dei criteri individuati dalla direttiva. I dentisti al momento non rientrano tra le categorie professionali per le quali sono stati avviati dalla Commissione i lavori per la prima applicazione sperimentale.Tra le principali novità, si evidenzia l’introduzione dell’istituto del “silenzio-assenso” nell’ipotesi in cui l’Autorità competente del Paese UE ospitan-te non rilasci la tessera professionale nei termini previsti dalla direttiva. Il silenzio dell’amministra-

zione è equiparato al rilascio della tessera stessa.“Grazie all’European Professional Card - con-tinua Landi- sarà possibile semplificare l’ac-certamento delle qualifiche del professionista, mantenendo un alto livello di verifica anche della sua “reputazione”, in termini disciplinari e pena-li, sempre nell’ottica di una maggiore tutela del paziente. Una certificazione dei requisiti che con-sente di velocizzare l’accettazione del lavoratore proveniente da un altro Stato. Fino ad oggi, per esempio, se un dentista italiano voleva andare a lavorare in Polonia doveva portare i documen-ti all’Ordine polacco che, poi, doveva verificare quei documenti prima di rilasciare il nulla osta, con ovvie difficoltà e perdite di tempo.Con l’European Professional Card (EPC) si avrà, invece, in tempo reale la certificazione dell’auten-ticità dei documenti in quanto è lo Stato del pae-se di origine del professionista che certifica che ha le caratteristiche per esercitare”.L’EPC, infatti, garantisce un meccanismo di al-lerta che permette di avvisare in tempi brevi gli altri Stati di procedimenti disciplinari, di sanzioni che impediscono al professionista di esercitare la professione.“Questo sistema - precisa Landi - dovrà ancora essere chiarito nella sua funzionalità in quanto si dovrebbe appoggiare sul sintema IMI (Internal Market Information) che deve essere migliorato, soprattutto per quanto riguarda la fruibilità a livel-lo loco-regionale, obiettivo principale della sua creazione. Attualmente è solo l’Autorità Compe-tente, cioè il Ministero della Salute, che può uti-lizzarlo”.Per quanto riguarda il recepimento della revisione della Direttiva da parte del nostro Paese, Landi ricorda che gli Stati membri hanno due anni di tempo per farlo: ovvero entro 18 gennaio 2016. “Il nostro Paese -continua il Vicepresidente CED- dovrebbe cominciare fin da oggi a lavorare al recepimento della Direttiva in modo da andare di pari passo con l’emanazione dei vari Decreti attuativi che la Commissione Europea nei pros-simi mesi approverà. Decreti che conterranno tutte quelle indicazioni necessarie per rendere realmente applicabili ed operativi i contenuti della Direttiva”.La Direttiva entra nel merito anche della formazio-ne delle varie qualifiche professionali indicando un percorso univoco in tutta l’Unione Europea sia di programmi che, soprattutto, di ore di formazio-ne minime. Grazie ad una costante azione di lobbying del CED, iniziata all’indomani dell’approvazione della direttiva nel 2005, è stato possibile introdurre an-che per i dentisti la durata minima di formazione espressa in “numero di ore di insegnamento pra-tico e teorico a tempo pieno” in misura di 5.000 ore, e non solo dunque in termini di anni (minimo 5). “Questa “misurazione” consente di mettere fine ad una assurda disparità con la professione medica, che già dal 2005 aveva nel testo della Direttiva il doppio requisito di ore e anni” continua Landi “La colpevole “dimenticanza” del legislato-re europeo aveva consentito il proliferare dei peri-colosi “weekend diplomas” rilasciati da Universi-tà che non esigevano una frequenza settimanale in linea con una adeguata formazione. Dispiace constatare che in almeno una occasione il nostro Ministero si è espresso contro questa previsione che, spero, porti ad una accurata verifica anche

dei livelli minimi di docenza erogata effettivamen-te anche nelle università italiane”.In particolare per la formazione delle Professioni settoriali (tra queste quelle del medico e dell’o-dontoiatra) la Commissione Europea ricorda che sono stati rivisitati anche in termini di conoscen-ze, competenze e abilità, in coerenza con gli svi-luppi a livello europeo del Processo di Bologna e dell’EQF (European Qualification Framework). Inoltre, è stato introdotto il principio secondo il quale la formazione può essere anche espressa sotto forma di crediti ETCS in numero equivalen-te alla durata prevista del corso di studi. Pertanto la presentazione dei crediti è equiparata agli anni di formazione universitaria richiesti. Gli anni minimi della formazione di medico sono passati da sei a cinque anni.È stato introdotto specificamente per l’Italia il paragrafo 2 dell’articolo 27, che consente il ri-conoscimento automatico ai medici italiani che hanno cominciato la loro specializzazione dopo il 31 dicembre del 1983 e prima del primo gennaio 1991 e che abbiano maturato sette anni di espe-rienza professionale consecutiva nei dieci anni precedenti la richiesta di riconoscimento.Le altre innovazioni della direttiva non riguardano direttamente le professioni sanitarie ed in partico-lare l’odontoiatria.Altro obbiettivo che si è imposto questa direttiva è di facilitare le prestazioni temporanee ovvero chi vuole lavorare in uno Stato membro senza risiedere.Questo era già possibile, ma nei Paesi come l’I-talia, dove il controllo è affidato agli Ordini pro-vinciali, controllare chi si recava nel nostro paese per lavorare saltuariamente non è molto semplice.Con la nuova direttiva viene semplificata la pos-sibilità di esercitare la professione temporanea-mente in un altro Stato membro.Ma la direttiva penalizza o facilita la possibilità per i dentisti stranieri di venire a lavorare in Italia?“Premettiamo un dato che a molti sfugge ovvero che la mobilità con “stabilmento” di dentisti stra-nieri verso l’Italia, ma anche viceversa, è molto ridotta”, ricorda Marco Landi. “Più frequente in-vece la mobilità transfrontaliera con la cosiddetta “prestazione temporanea di servizi”.“La direttiva rafforza la possibilità per gli Stati membri di imporre il controllo delle conoscenze linguistiche, dopo il riconoscimento della qualifi-ca ma prima dell’accesso alla professione. Que-sto per garantire che chi visiterà il paziente sia in grado di farsi capire con chiarezza e che possa adeguatamente comprendere e interpretare le normative.”

ESTERI

Il Dott. Marco Landi alla Conferenza del Parlamento Europeo.

Una linea completa per la protezione di denti

e gengive

Novità

Cod. Zinc: CHITA-CHPAD-0017-14

ANDInforma1/2014 13

Massimo GaggeroCoordinatoreGruppo di Lavoro Futurodella Professione

Aldo NobiliCoordinatoreGruppo di Lavoro Futurodella Professione

Primo anno di attività per ANDI Young, il progetto mirato ai giovani dentisti e agli studenti per sostenerli nell’ingresso nel mondo professio-nale, e primo bilancio.“Un bilancio positivo che ha visto un forte interesse verso la nostra iniziativa anche grazie alle concrete attività messe a disposizione degli studenti e dei giovani colleghi under 35”, dice il Vicepresidente na-zionale Aldo Nobili che con il Vicepresidente Massimo Gaggero è il coordinatore del Gruppo di Lavoro “Futuro della Professione”.“In un anno abbiamo visto aumentare di ben oltre il 10% dei Soci ANDI Young con 540 nuovi iscritti (4.473 al 31/12/13 al rispetto ai 3.933 al 31/12/12) segno che la nostra proposta interessa”, conti-nua il Vicepresidente Gaggero.Un’attività che oltre ai vari benefit associativi e alle pubblicazioni dedi-cate, come il libro sulla diga (per il 2014 è prevista una seconda pub-blicazione, questa volta dedicata alle estrazioni e piccola chirurgia), ha avuto il suo culmine con l’organizzazione di una sessione scientifica dedicata all’interno del 61° Congresso Scientifico ANDI sui temi indicati proprio dagli stessi giovani colleghi che fanno parte del Gruppo di Lavoro. “E nel 2014 cominceremo la formazione dedicata anche sul web con una serie di corsi in webinar”, ricorda il Vicepresidente Nobili.Oltre all’aggiornamento culturale, tra gli obbiettivi di ANDI Young, vi è il favorire il ricambio generazionale offrendo ai giovani colleghi delle alternative professionali ai centri in franchising o ai low cost. Per que-sto sono in fase di completamento una serie di documenti utili per favorire la collaborazione dei giovani colleghi all’interno degli Studi dei Soci ANDI (è al vaglio dei tecnici dell’Associazione la bozza del contratto di subentro e un contratto ad hoc per i giovani collaborato-ri) e le indicazioni per accedere ai regimi fiscali minimali (superminimi) con il relativo fac-simile di fattura che prevede una tassazione del 5% omnicomprensiva per gli under 35.“Tra le altre soddisfazioni - continua il Vicepresidente Gaggero - quella di aver visto nascere nuovi Gruppi ANDI Giovani in altre sezioni che hanno affiancato le Sedi ANDI che già li avevano organizzati, nonchè l’organizzazione all’interno dei programmi congressuali, eventi Andi Young con argomenti dedicati ai giovani laureati ed agli studenti”. In questa pagina potete vedere riprodotte alcune delle iniziative sindacali prodotte dal progetto ed alcune manifestazioni dedicate ai giovani, or-ganizzate sul territorio ed anche Sessioni Young Congressuali a seguito dell’esempio del nostro Congresso Nazionale di Novembre 2013.

Positivo il primo annodi vita di ANDI Young

ANDI YOUNG

Molte le iniziative in programma per il 2014

PROGETTO ANDI YOUNG

Comunicazione “BENEFIT 2014” riservati ai Soci Under 35

Cari giovani Colleghi, cari Studenti,

vogliamo ringraziarVi per la risposta, che ci avete fornito in questo primo anno del Progetto ANDI YOUNG. Come sapete il Progetto “ANDI YOUNG” ha come obiettivo quello di favorire l’inserimento e la formazione dei Giovani Odontoiatri nel mondo della Professione, oltre ad iniziative - nate anche in collaborazione con il Collegio dei Docenti in Odontoiatria - che hanno lo scopo di informare gli Studenti in Odontoiatria per accompagnarli nel loro percorso professionale,auspicando il loro inserimento nell’Associazione con la qualifica di Soci Uditori (con iscrizione gratuita).

A conferma di come i giovani dentisti si riconoscano nei valori di ANDI e si iscrivano fin da subito all’Associazione è il dato che in un anno abbiamo visto aumentare di ben oltre il 10% i Soci ANDI Young, con 540 nuovi iscritti (4.473 al 31/12/13 rispetto ai 3.933 al 31/12/12) segno che la nostra proposta interessa.

Sono dati che ci confortano e che ci permettono di continuare e arricchire il progetto con nuove iniziative.

Infatti, in questo secondo anno, il Progetto ha introdotto tre nuovi “BENEFIT” (1, 2 e 3) e confermato i Corsi (4, 5, 6, 7) che prevedono gratuità o scontistica riservata agli iscritti all’Associazione Under 35, fascia che comprende i Soci Ordinari (dai 32 ai 35 anni), i Soci Ordinari a quota ridotta (fino a 32 anni) ed i Soci Uditori Studenti.

Ecco i “BENEFIT” per il 2014:

1. Secondo volume della Collana ANDI YOUNG in collaborazione con Glaxo, gratuito”Primi passi in Chirurgia Orale” Autori: Roberto Barone, Carlo Clauser, Angelo Baleani

2. Corsi Webinar 2014 gratuitiPrimo incontro con Fabio Gorni che tratterà l’argomento: “Endodonzia: come sagomare in modo semplice, veloce e sicuro un canale!”

3. Corso FAD gratuito:"Preparazione di un progetto di formazione su salute e sicurezza" Valido come credito formativo per il corso RSPP (modulo 1 ai sensi dell'art. 34 81/08) Relatori: Alberto Codazzi, Silvia Scarpelli

4. Corso FAD gratuito: “Scelta consapevole dei margini di finitura protesica”Relatore: dr. Dario Castellani

5. Corso FAD gratuito in collaborazione con Procter & Gamble: “La prevenzione delle perimplantiti: l’importanza del mantenimento nel tempo” Relatore: prof. Pierfrancesco Zuffetti

6. Scontistica del 22,2 % (350€ + IVA anziché 450€ + IVA) sulla quota di iscrizione al Corso filler “Bellezza con Sicurezza” riservata ai Colleghi Soci ANDI Under 35. 7. Scontistica di € 70 (120€ + IVA anziché 190€ + IVA) per iscrizione ai Corsi in aula per i lavoratori previsti dall’art. 37 del Dlg. 81/08 riservata ai Colleghi Collaboratori di Studio Soci ANDI Under 35

N.B. i benefit n. 6 e 7 non sono previsti per i Soci Uditori Studenti, in quanto Corsi riservati ai Colleghi Neolaureati.

I “BENEFIT” vogliono essere un tangibile segnale per dimostrare l’attenzione di ANDI verso i giovani. Si invitano pertanto tutti i Colleghi “Under 35” e gli Studenti Uditori (ad iscrizione gratuita), qualora non avessero ancora provveduto, ad un rapido rinnovo della quota associativa 2014 al fine di usufruire dei benefit loro riservati e di quant’altro l’Associazione offre a tutti i propri iscritti, nonché dell’Assicurazione RC Professionale ANDI Cattolica con premi ridotti per un massimo di 2 anni dall’iscrizione all’Albo. (vedi www.andiservizi.it - [email protected]). Infine si ricorda che i giovani colleghi under 35 possono aderire a “Fondo Sanità” (vedi www.fondosanita.it) senza il pagamento della quota di iscrizione e le spese di gestione per il primo anno.

I Responsabili del “Progetto ANDI Young”Massimo Gaggero Aldo Nobili

Vicepresidenti ANDI Nazionale

Presidente ANDI Nazionale Gianfranco Prada

PARTECIPAZIONE GRATUITAPer i Soci ANDI YOUNG(Soci Ordinari da 32 a 35 anni,

Soci Ordinari a quota ridotta fino a 32 anni,

Soci Uditori Studenti)Possibile partecipazione anche

per tutti gli altri Soci se posti disponibili

(max 80)

Per informazioni e iscrizioniSegreteria ANDI GENOVAPiazza della Vittoria, 12/6 - 16121 Genova

Tel. +39 010 581190 - Fax +39 010 591411

[email protected]

E’ necessaria la pre-iscrizione

PALESTRA

Palestra ANDIGENOVAGIOVANI

Per i Soci ANDI YOUNG under 35

Riapre nuovamente nell’anno 2014 la Palestra ANDIGENOVAGIOVANI.

L’ultimo mercoledì di ogni mese (esclusi luglio agosto e dicembre che si terranno in

giornate diverse), presso la Sala Corsi ANDI Genova, si svolgeranno , a partire dalle

ore 20, gli incontri con i “Tutor” di ANDI Genova che affronteranno gli argomenti

individuati e proposti dalla Commissione Giovani ANDI Genova: PALESTRA ANDIGE-

NOVAGIOVANI: “Stasera si parla di……” Gli amici colleghi Soci che hanno accettato

questo impegno, si sono dimostrati disponibili per dare un semplice insegnamen-

to di base per i Soci neo laureati e gli Studenti Soci Uditori, ovvero alla fascia di

utenza Under 35 denominata “ANDI Young.” Ovviamente anche i Soci non compresi in

questa fascia, se interessati e se vi sarà disponibilità di posti, potranno partecipare a

questi incontri. I Soci “Tutor” che svilupperanno i temi proposti sono stati individuati

al momento nei colleghi seguenti che, con entusiasmo, hanno manifestato la volon-

tà di collaborare per questo tutoraggio verso i giovani: Massimo Zerbinati, Cesare

Robello, Fabio Currarino, Rosario Sentineri, Uberto Poggio, Vincenzo Del Buono,

Daniele Di Murro, Pietro Veruggio, Francesco Manconi, Mauro La Luce, Vincenza

Birardi. Vi aspettiamo pertanto numerosi a questi utili seminari per la Vostra pro-

fessione da utilizzare nella Vostra pratica quotidiana e non mancheremo certo di

ascoltare le vostre richieste al fine di aggiungere altri eventuali argomenti da svilup-

pare in ulteriori serate. LE MATERIE PREVISTE Endodonzia (M. Zerbinati), Conservativa di Base (C. Robello), Parodontologia e igiene

orale (F. Currarino), Implantologia (R. Sentineri), Gnatologia (U. Poggio), Protesi (V. Del

Buono), Sbiancamento (D. Di Murro), Piccola chirurgia e laser terapia (P. Veruggio e F.

Manconi), Ortodonzia (M. La Luce), Pedodonzia (V. Birardi).

N.B. Soci in regola con la quota associativa dell’anno in corso.

rizionizioniiononiniilleghi seguesegueguegueentiti

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Punti emersi dall’assemblea dei giovani di Andi Firenze

Chiediamo che ANDI dia delle linee guida sui contratti di collaborazione, riteniamo che

possano essere considerate congrue 3 modalità di pagamento con range di pagamento

consigliati e da pattuire a seconda di esperienza e specialità svolta:

o A percentuale 30-50% del prezzo pattuito col paziente, ortodonzia 50-70%

o A tariffa, rifacendosi al tariffario ANDI con tariffa lorda al collaboratore del minimo

40% del tariffario ANDI

o A ora con costo minimo orario di 25 euro/ora con contratti che prevedano un minimo

di 4 ore consecutive di esercizio

ANDI potrebbe dare indicazioni anche sui contratti di collaborazione con igieniste dentarie.

E’ nostro pensiero che ANDI debba opporsi alla possibilità che igieniste dentali aprano studi

propri sia perché è nello statuto delle igieniste che queste debbano lavorare su indicazione

dell’odontoiatra, sia per non fomentare l’abusivismo ancora purtroppo troppo prevalente in

Italia.

Crediamo che ANDI debba muoversi per richiedere inasprimenti dei controlli e delle pene per

gli abusivi.

Ci riteniamo contrari alla proposta di introdurre un tirocinio obbligatorio in studi privati.

Sarebbe però auspicabile un tirocinio nell’ambito dell’Università con possibilità per gli studenti

del 6° anno di compiere questo tirocinio in studi privati.

Crediamo che ANDI debba adoperarsi per spronare il Ministero alla riduzione dell’accesso

alla professione rendendo possibilmente più complesso l’ingresso di odontoiatri laureatisi

all’estero o riducendo il numero delle abilitazioni annuali.

Chiediamo che le convenzioni con legali possano essere utilizzate anche da giovani che hanno

subito illeciti da parte di colleghi (numerosi sono i casi di giovani che pur avendo pattuito una

remunerazione, non sono poi stati pagati dal titolare dello studio)

Sul tema delle pubblicità ingannevoli riteniamo che ANDI possa dare indicazioni e

sensibilizzare il pubblico sulla visita odontoiatrica standard. Ogni altra “visita” dovrebbe

essere considerata “preventivo” e può forse essere anche gratuita ma la “visita odontoiatrica

standard” deve avere caratteristiche specifiche che il pubblico deve conoscere (Anamnesi

medica, visita intra ed extraorale, PSR, bitewings,….) come avviene in altre specialità mediche

(visita medicosportiva ad esempio)

Chiediamo che ANDI nazionale fornisca un supporto economico aggiuntivo alle sezioni che

hanno programmi per i giovani per incentivare le iniziative sociali.

Sul tema del patto generazionale e del contratto di 6-12 mesi vorremmo che questo fosse

discusso avendo a cuore veramente l’interesse di una generazione molto più sfortunata della

precedente e chiediamo che gli interessi che muovono alla proposta di questo contratto non siano

evitare ai non giovani vertenze legali per non aver pagato contributi a colleghi di fatto dipendenti. Il

giovane odontoiatra DEVE essere considerato un pari a tutti gli effetti ed ogni iniziativa

non deve incoraggiare la ricerca di manovalanza a basso costo. Anche il compenso proposto

dovrebbe essere congruo soprattutto per essere competitivi con strutture low-cost. Il contratto non

dovrebbe essere utilizzabile da strutture low-cost.

ANDI FIRENZE GIOVANI

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Per i clinici sChirurgia Maxnostra consuledi un chirurgo mIn conclusione, professionisti perdobbiamo vedere al clinico come usaattuale presidente dmargine di finitura pAi giovani odontoiatrvolta ad affrontare le management di alcunecon particolare riguardnon chirurgico, lo sbiancdentinale) con il dr. Giovaned il prof. Giuseppe Pizzo sinLombardo insieme al prof. APer le ASO (Assistenti di Ssviluppare gli argomenti inefiduciario, comunicazione ed Studio per poter sopravvivere ine concorrenza.

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Antonio PELLICCIA - Massimiliano LOMBARDO Sessione congiunta con ASOLo start up della professione: consigli e suggerimenti

BREAK

Giuseppe PIZZOManagement dell’ipersensibilità dentinale: approcci tradizionali ed innovativi

Giovanni GHIRLANDA Approccio ergonomico alla protesi su impianto

BREAK - LUNCH

Federico GUALINITrattamento parodontale non chirurgico e trattamento perimplantare

BREAK

Daniele DI MURRO Lo sbiancamento

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Antonio PELLICCIA - Massimiliano LOMBARDO Sessione congiunta con YOUNGLo start up della professione: consigli e suggerimentiBREAK

Antonio PELLICCIA - Massimiliano LOMBARDOCostruire, organizzare, coinvolgereBREAK - LUNCH

Sabato 5 aprile 2014Sessione per Assistenti di Studio Odontoiatrico (ASO) Investire nel rapporto fiduciario: il front office della clinica

SESSIONE YOUNG - 5 Crediti ECM

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Contribuenti minimi:

prevista una tassazione forfettaria unica del 5% sull'imponibile per Irpef, addizionali

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regionali e comunali complessiva; no contabilità; no studi di settore; no Irap.

Condizioni generali per accedere a tale regime:

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fino a 35 anni di età dalla data di inizio attività (dopo i 35 anni la durata è di 5 anni)

fino a 30.000 Euro incassati (tale valore va rapportato all’anno)

deve trattarsi di nuova attività con apertura di Partita iva per la prima volta

e che non sia la prosecuzione della stessa attività svolta come dipendente,

o membro di studio associato o di società

o membro di studio associato o di società

che non si partecipi contestualmente a Società di persone, Studi associati o S.r.l.

(in regime di trasparenza)

essere in regola con i contributi previdenziali

avere in carico massimo 15.000 euro di beni strumentali globali

che non si avvalga di dipendenti propri o di collaboratori

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Gianfranco PradaPresidente Nazionale ANDI

Giovanni ManciniPresidente FondazioneANDI Onlus

Sabato 17 maggio, nelle principali piazze italiane, torna l’appuntamento con l’Oral Can-cer Day. Giunta all’ottava edizione, questa campagna di sensibilizzazione ha ormai acqui-sito grande rilevanza nazionale in tema di pre-venzione dei tumori della bocca. Organizzata da Fondazione ANDI e supportata dalle Sezioni Provinciali, l’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sulla grave patologia del tumore del cavo orale, sul ruolo fonda-mentale della prevenzione e sull’importanza di una diagnosi precoce per combattere questo tumore. Anche quest’anno il format dell’evento prevede che i dentisti ANDI vo-lontari siano presenti ai numerosi gazebo allestiti nelle piazze per informare più persone possibili riguardo al tumore della bocca e per motivare tutti i visitatori a sottoporsi a controlli gratuiti di prevenzione.I cittadini potranno parlare direttamente con i dentisti dei fattori di rischio, dei corretti stili di vita da adottare per prevenire questa neo-plasia e dei motivi per cui i soggetti a rischio dovrebbero effettuare frequenti visite di con-trollo.Dopo la giornata nelle piazze, le visite gratuite proseguiranno per tutto il mese successivo - dal 19 maggio al 19 giugno - presso gli stu-di odontoiatrici dei soci ANDI.Per conoscere i dentisti che hanno aderito all’iniziativa, i pazienti potranno telefonare al

L’edizione 2014 dell’Oral Cancer Day sarà l’oc-casione per puntualizzare l’importanza del ruolo del dentista per i pazienti in terapia oncologica (chemio e radioterapia). Il ruolo di sostegno e aiuto dell’odontoiatra è infatti fondamentale prima, durante e dopo un ciclo chemioterapico o di radioterapia. Per questo su piattaforma FAD ANDI sarà disponibile il nuovo modulo certificato ECM: “Complican-ze odontoiatriche in seguito a radiotera-pia di testa-collo”. Grazie a questo corso i dentisti ANDI saranno aggiornati su prevenzio-ne e gestione delle complicanze orali dovute alle terapie oncologiche e sulla valutazione delle corrette tempistiche per un adeguato programma di cure dentali.Prima che il paziente si sottoponga a questo genere di terapie, il dentista deve valutarne lo stato di bocca e denti e suggerire specifici in-terventi e corrette procedure di controllo. Con-sigliare ai pazienti semplici cure preventive e visite periodiche può essere di grande utilità per proteggere bocca e denti dagli effetti ne-gativi dovuti al calo delle difese immunitarie durante le terapie oncologiche. I dentisti ANDI, come indicano le linee guida internazionali e nazionali, devono attenersi ad alcuni accorgimenti pratici.

Prima della chemioterapia:consigliare ai pazienti di sottoporsi a una visita di controllo generale per curare pre-ventivamente possibili carie o ascessi e per verificare eventuali protesi, soprattutto se removibili, almeno un paio di settimane pri-ma dell’inizio della terapia oncologica.

Durante la chemioterapia:rimandare interventi non indispensabili e, se necessario, valutare le terapie più adatteraccomandare ai pazienti particolare cura nell’igiene orale con appositi colluttori anti-settici e analgesici;chiedere che venga attivata una collabora-zione e comunicazione tra oncologo e den-tista di fiducia.

Dopo la chemioterapia:programmare con il paziente visite periodi-che di controllo e igiene orale;evitare interventi importanti per i 6 mesi successivi alle terapie oncologiche.

Per maggiori informazioni visita il sito:www.oralcancerday.it

Basta un gesto semplice - la propria firma sul modulo del 5x1000 - per sostenere le attività di volontariato promosse da Fonda-zione ANDI. Il ricavato permetterà alla Fon-dazione e ai tanti dentisti volontari ANDI di portare avanti i numerosi progetti avviati in questi anni: l’attività di prevenzione negli istituti penitenziari italiani, le cure odontoia-triche gratuite ai bambini in affido familiare o in comunità, la lotta al tumore del cavo ora-le, la ricerca scientifica sulle malattie rare e contro il Papilloma Virus, l’assistenza medica e odontoiatrica nei Paesi in via di sviluppo. Tanti progetti che, oltre ad aiutare chi ha più bisogno, promuovono tutta la nostra catego-ria professionale e arginano i troppi luoghi comuni che da sempre la circondano. Gli oltre 32.344 euro raccolti grazie alla scelta di 451 colleghi hanno permesso alla Fon-

dazione di finanziare per il 2013 i programmi di volontariato in corso. Un dato positivo, ma ancora lontano dal risultato che una categoria numerosa e forte come la nostra può raggiun-gere.Per questa ragione ricordiamo che donare il 5x1000 a Fondazione ANDI è un piccolo grande gesto, che non costa nulla ma che può fare molto, per tanti.Come illustrato nell’immagine, è sufficiente apporre la propria firma e il numero di Co-dice Fiscale 08571151003 nell’apposito ri-quadro della dichiarazione dei redditi riservato al “Sostegno del volontariato e delle organiz-zazioni non lucrative di utilità sociale…”che si trova nei modelli 730, UNICO e CUD.Il 5x1000 non è un versamento aggiuntivo, non comporta maggiori tasse da pagare e non so-stituisce 8x1000 per le confessioni religiose. È

un versamento comunque dovuto e, nel caso il contribuente se ne dimentichi o decida di non firmare nell’apposito spazio, la quota re-sterebbe allo Stato. Per concludere, rinnoviamo il nostro grazie a chi ha scelto di devolvere il proprio 5x1000 alla Fondazione e ci auguriamo che in futuro sempre più soci possano sostenerci. Anche questo è un modo per essere volontari della Fondazione e poter fare così la differenza.

Per maggiori informazioni visita il nostro sito:www.fondazioneandi.orgo chiamaci allo 02 30461080.

numero verde 800.911.202 oppure visitare il sito www.oralcancerday.it.Ai medici che parteciperanno all’Oral Cancer Day sarà inoltre chiesto di compilare il form per il monitoraggio dell’attività e, in caso di rilievo di una lesione sospetta, di redigere una scheda anamnestica e clinica che sarà inviata al Centro di Riferimento più vicino. Tra le cause che possono scatenare questo tipo di tumore, le principali sono di origine am-bientale, per esempio un’esposizione a can-cerogeni di natura chimica, un’alimentazione inadeguata, un traumatismo cronico dovuto a protesi dentarie mal realizzate o una scarsa igiene del cavo orale. Altre ragioni sono invece di tipo genetico e sistemico, come gli agenti virali tra cui il Papilloma Virus (HPV) che rappresenta un fattore di rischio sempre più rilevante anche fra i giovani poiché è trasmis-sibile attraverso il sesso orale non protetto e una frequente promiscuità sessuale. Il rischio di carcinoma orale è poi da 6 a 28 volte su-periore nei fumatori e aumenta se associato al consumo di alcolici.Oltre a essere un’iniziativa indirizzata ai cit-tadini, l’Oral Cancer Day rappresenta per Fondazione ANDI e ANDI un’occasione per

accrescere la consapevolezza sull’importante ruolo che la nostra categoria professionale rappresenta nella promozione della salute ora-le e generale delle persone. Proprio ai denti-sti sono infatti dedicati i primi due moduli del corso di aggiornamento continuo triennale “5 minuti per salvare una vita”, disponibile sulla piattaforma FAD ANDI. Durante il corso, gratuito per tutti coloro che aderiranno all’Oral Cancer Day entro il 16 maggio, sa-ranno affrontati in modo specifico sia il tema del riconoscimento delle fasce di popolazione a rischio di carcinoma orale, sia le più recenti tecniche per una diagnostica tumorale preco-ce. Ogni modulo è accreditato ECM con 13,5 punti.Inoltre, sempre su piattaforma FAD ANDI, sarà online anche il nuovo modulo certificato ECM: “Complicanze odontoiatriche in seguito a ra-dioterapia di testa-collo”

Per informazioni sulle attività dell’Oral Cancer Day 2014 chiama la Segreteria Organizzativa della Fondazione ANDI allo 02 30461080 op-pure scrivi a:[email protected]

Oral Cancer Day Trattamento odontoiatrico dei pazienti oncologici

5x1000 a Fondazione ANDIScegli di essere in prima linea nel dare aiuto, fare ricerca e portare sviluppo

FONDAZIONE ANDI ONLUS

Il logo dell’Oral Cancer Day che si svolgerà sabato 17 maggio 2014 nelle principali piazze italiane.

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Rubrica a cura di Massimo Gaggero

È necessario inviare le comunicazioni e gli articoliad entrambi gli indirizzi e-mail:

[email protected] [email protected]

La Redazione si riserva di pubblicare in modo parzialeo integrale il materiale ricevuto secondo gli spazi disponibili e le necessità di impaginazione.

EDITORIALE

EFFESSE MAGAZINE:PUNTO DI RIFERIMENTO EDITORIALE PER SEZIONIE DIPARTIMENTI

Massimo GaggeroVicepresidenteNazionale ANDI

È con vero piacere che scrivo questo edito-riale immediatamente dopo che il Presidente Nazionale Gianfranco Prada ha inteso ri-proporre il mio nome tra quelli dell’Esecutivo Nazionale candidati alle prossime elezioni che si svolgeranno nell’Assemblea Naziona-le di fine maggio. Desidero qui ringraziarlo pubblicamente per la fiducia che ha voluto nuovamente accordarmi.

In questi lunghi anni, la rubrica Effesse Ma-gazine è diventata un chiaro punto di riferi-mento editoriale per tutta la “Periferia ANDI” ed il costante aumento degli articoli inviati dai Dirigenti dei Dipartimenti e delle Sezioni ha fatto evolvere “Effesse” in una importante “Rivista nella Rivista”.

È diventato inoltre un mezzo di confronto tra le varie cronache associative di tutta Ita-lia che può essere di stimolo per i Dirigen-ti ANDI, che potranno prendere utili spunti dalle comunicazioni, iniziative ed eventi pub-blicati, per sviluppare ulteriori progetti locali.

Al di là della parte redazionale, molte sono state le iniziative dedicate. Ricordo il Con-

corso “Miglior Logo ANDI”, vinto dal Di-partimento ANDI Piemonte e dalla Sezione ANDI Cagliari, che ha spinto quasi tutti i Dipartimenti e le Sezioni a produrre propri loghi personalizzati e noto, con piacere, che vengono utilizzati con orgoglio e senso di appartenenza in tutte le manifestazioni sul territorio.

E poi ancora l’“Archivio fotografico” del-le Segreterie Sindacali e Culturali Nazionali, del Consiglio delle Regioni e dei Presidenti Provinciali, con la produzione dell’apprezza-tissimo manifesto “L’Italia dei Presiden-ti ANDI”. Questo archivio fotografico sarà sicuramente riproposto, con i nuovi dirigenti eletti nelle recenti elezioni provinciali e regio-nali.

Come sapete, i miei incarichi di Vicepresi-dente Nazionale sono quelli di seguire tutta l’Editoria e la Stampa Associativa, di co-ordinare insieme ad Aldo Nobili il Gruppo di Lavoro “Futuro della Professione” ed il “Progetto ANDI Young”, realizzato per fa-vorire l’inserimento dei giovani odontoiatri nel mondo della professione. Ma siate certi che continuerò a coltivare questo mio “primo affetto”, Effesse Magazine, sem-pre al meglio e con lo stesso entusiasmo di sette anni fa quando lo proposi appena eletto.

Si ricomincia!

Salvatore CasàPresidenteANDI Sicilia

Carmen MortellaroPresidente SIdCO

Dal 29 al 30 novembre si è tenuto ad Agrigento, in una delle più ricche zone archeologiche mediter-ranee, dallo straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell’antica città di Akragas, il Congresso congiunto ANDI-SIdCO, Il paziente “problematico”, rapporti tra Odontostomatologia e Medicina Generale pro-mosso dall’ANDI Sicilia, Presidente Salvatore Casà, e dalla Società Italiana di Chirurgia Odon-tostomatologica (SIdCO), Presidente Carmen Mortellaro. La manifestazione, fortemente voluta dai due Presidenti, ha stabilito un rapporto estre-mamente collaborativo tra ANDI, Società Scien-tifiche e Accademia come nelle corde anche del nostro Presidente Nazionale Dott. Gianfran-co Prada, che ne ha sottolineato l’importanza durante i saluti di apertura. Questo evento è nato con l’intento di focalizzare la stretta correlazione esistente tra patologie odontoiatriche e malattie sistemiche di interesse generale, quali le malattie cardiovascolari, il diabete, le epatopatie, le altera-zioni del sistema immunitario, i processi neopla-stici, le terapie farmacologiche indifferibili e tutte quelle condizioni particolari quali la gravidanza. Ciò che spesso accade infatti, è che l’ambito delle patologie di confine medico-odontoiatrico venga

gressuali. Interessantissima è stata la relazione “Minima invasività nella ricostruzione dei tessuti molli parodontali e periimplantari: dal connettivo autologo ai materiali sostitutivi” tenuta dal Dott. Roberto Abundo, così come quella tenuta dal Presidente dell’International Piezosurgery Aca-demy Dott. Domenico Baldi “Endoscopic sinus lift per via crestale“ a testimonianza del fatto che, essendo la tecnologia un fenomeno dinamico, che si impara, e che è legato ad esperienze preceden-ti, le tecniche chirurgiche più recenti in chirurgia orale oggi tendono incontrovertibilmente verso soluzioni poco cruente e costi necessariamente ridotti, sia in termini biologici che finanziari. Ampio spazio è stato dato al tema delle patologie sistemi-che concomitanti con il trattamento odontoiatrico-chirurgico. Abbiamo ascoltato le dotte letture del Prof. M. Gabriele sulla gestione del paziente in trattamento con bifosfonati, della Prof. G. Giulia-na circa le manifestazioni orali della celiachia, del Prof. B. Rossetti sul counseling odontoiatrico nella promozione della salute orale e sistemica, e di altri esperti relatori sui trattamenti implantologici nel paziente con malattie cardiovascolari e sulle patologie vascolari ad eziologia odontostomatolo-gica. Non è mancato il tema dell’ortognatodonzia, basato, per il Prof. G. Farronato, sulla relazio-ne tra disfunzioni respiratorie e malocclusione e incentrato sull’appropriatezza degli strumenti dia-gnostici radiologici, in due lezioni a “confronto“ del Prof. G. Cordasco e del Prof. S.D. Bian-chi, ordinario di radiologia di Torino. Altri giovani

e valenti relatori, provenienti da tutto il territorio nazionale, ci hanno illustrato le ultime ricerche in campo clinico fornendo al pubblico presente stru-menti diagnostici e terapeutici avanzati ed ispirati alle più recenti e moderne tecnologie, unitamente al valore delle esperienze personali, soprattutto in relazione alle problematiche del paziente sistemi-co con bisogni odontoiatrici. Notevole il contributo della scuola di Verona che ha presentato l’uso de-gli impianti zigomatici come soluzione estrema nei casi di gravissima atrofia ossea e difetti importanti di origine oncologica o malformativa. Ne ha parla-to, suscitando notevole interesse, il Prof. P.F. No-cini, insigne chirurgo, che ha trattato il tema dei grossi difetti ossei fornendo al clinico una visione approfondita di questa invalidante patologia, oggi risolvibile con la possibilità di usare impianti zigo-matici di nuova generazione, illustrandone le mo-derne tecnologie e le attuali linee guida per un uso degli stessi corretto ed in sicurezza. Una sessione è stata riservata agli igienisti e agli odontotecnici che hanno registrato una sala gremita. Importan-te è stato l’apporto di tutto il Gruppo dei docenti dei tre Atenei Siciliani, coinvolti nelle moderazio-ni e nei saluti di apertura. La manifestazione si è rivelata inoltre una grande occasione di incontro, confronto e discussione appassionata per mol-ti odontoiatri e medici siciliani e non, che hanno contribuito alla crescita della nostra cultura odon-toiatrica perché venga sempre rinnovata, aggior-nata e rivitalizzata nell’interesse di noi tutti, giovani e meno giovani.

considerato terra di nessuno. Ne deriva un vuoto culturale e di difficoltà interpretative, in chiave dia-gnostica, ed applicative in ambito terapeutico, che spinge l’odontoiatra puro, e non solo, ad orientarsi verso un indirizzo puramente pratico, che lo allon-tana sempre più dalla medicina basata sull’eviden-za scientifica, a cui invece la moderna odontoiatria deve puntare. Nonostante la posizione geografica della sede, seppur magnifica, che certo non ha favorito i colleghi del nord, si è registrata una par-tecipazione assai nutrita da parte di odontoiatri, medici, igienisti dentali, odontotecnici e aziende del settore, registrando oltre 500 presenze. Benché il tempo fosse quasi “estivo”, le sale sono state sempre molto frequentate, probabilmente grazie al ricco programma scientifico che non ha trascurato alcuno dei principali campi di interesse dello studio sulle relazioni esistenti tra le discipline stomatologiche e la medicina generale, a tutela di una completa salute del paziente. Il programma del convegno, come ogni anno, ha rinverdito la lunghissima tradizione della nostra associazione, mostrando la forte connotazione multidisciplina-re, punto di forza che consente ad ANDI Sicilia da molti anni di essere il punto di riferimento per i liberi professionisti dell’isola e non solo. La multi-disciplinarietà rappresenta, infatti, un prerequisito per suscitare il massimo interesse tra i nostri soci che, al termine dell’evento, dovranno cimentarsi nella quotidiana attività professionale. Il valore ag-giunto di questo Congresso è stato dato dalla pre-senza della SIDCO che ha compartecipato con una serie di brillanti e colti relatori nazionali e con un corso di aggiornamento sulle nuove tecniche chirurgiche a minima invasività sui tessuti duri e molli, svoltosi nella prima giornata dei lavori con-

Congresso Regionale ANDI-SIdCO:una scelta vincente

ANDI SICILIA

Da sinistra: Dott. Luigi Burruano, Dott. Giuseppe Augello Presidente Ordine Agrigento,Prof.ssa Carmen Mortellaro Presidente SIDCO, Dott. Salvatore Casà Presidente ANDI Sicilia e Dott. Gianfranco Prada Presidente Nazionale ANDI.

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Sabato 1 febbraio si é tenuto a Campobasso presso il Grand Hotel Rinascimento il Corso “Applicazione clinica delle miniscrew or-todontiche” organizzato dall’ANDI Molise e pa-trocinato dall’Ordine provinciale. L’argomento ha suscitato l’interesse della realtà odontoiatrica lo-cale e non solo, vista l’importante partecipazione di colleghi provenienti dalla regione stessa e da quelle limitrofe. È stato affrontato il tema dell’an-coraggio scheletrico in ortodonzia, del ricorso clinico a questi presidi che semplificano la vita dell’ortodontista e consentono risultati impossibi-li da ottenere con le biomeccaniche convenziona-li. Il Corso è stato tenuto da due noti ortodontisti: Gianluigi Fiorillo, professionista romano, Visiting Professor presso l’Universitá di G. D’Annunzio di Chieti, e Andrea Eliseo, professionista con studi a Roma, Campobasso e San Salvo (CH); entrambi molto esperti nell’utilizzo di TADs (Tem-porary Anchorage Devices). Dopo una breve pre-sentazione dei sistemi di ancoraggio e delle me-todiche da adottare per un corretto utilizzo delle miniscrew, gran parte del tempo è stata dedicata all’illustrazione pratica delle applicazioni possibili attraverso un imponente ricorso alle foto e ai vi-deo clinici che hanno dato modo ai partecipanti di entrare, in modo appropriato, nell’argomento e di percorrere buona parte della curva di appren-dimento che una nuova tecnica inevitabilmente prevede. Si è parlato dell’ancoraggio assoluto nei trattamenti di chiusura degli spazi estrattivi

nei casi di affollamento estremo e di protrusio-ne con inclinazione vestibolare degli incisivi. La documentazione di casi clinici, anche attraverso tecnologia 3D, ha permesso un’attenta e interatti-va partecipazione da parte dei corsisti. Sono stati riportati casi clinici di disinclusioni ossee a carico sia di molari sia di canini, attraverso l’utilizzo di biomeccaniche semplici ed efficaci basate sull’u-tilizzo di miniscrew. È stato inoltre preso in esame il trattamento degli open bite dell’adulto, destinati alla chirurgia ortognatica, che possono essere risolti attraverso l’intrusione di molari e premolari superiori, in cui il ricorso alle miniscrew risolve - come dicono enfatizzando gli americani - “dram-matically” un problema, altrimenti irrisolvibile senza scelte terapeutiche drastiche. E poi ampio spazio è stato dato ai trattamenti pluridisciplinari, in cui gli aspetti ortodontici si inseriscono in piani riabilitativi complessi inerenti la protesi tradiziona-le e l’implantoprotesi.

Direttivo ANDI Molise

A Campobasso il Corso “Applicazione clinicadelle miniscrew ortodontiche”organizzato da ANDI Molise

ANDI MOLISE

ANDI MOLISE

Ai relatori abbiamo rivolto alcune domande

Dott. Eliseo, lei è un ortodontista. Data la sua importante esperienza, ci consiglia di applicare inizialmente le miniscrew avvalendosi della collabo-razione di un chirurgo?

No, consiglio di applicarle fin da subito, in maniera autono-ma, in quanto le nozioni orto-dontiche permettono un po-sizionamento più idoneo

della miniscrew, rispetto alle biomeccaniche che poi verrano in seguito utilizzate. È tal-mente semplice e veloce che non sono ri-chieste particolari "skills" chirurgiche. Si tratta di dispositivi di dimensioni ridotte e quindi facilmente collocabili anche in spazi ristretti e poco accessibili. È importante ese-guire un corretto esame clinico del sito im-plantare prima del loro inserimento, tenendo conto dei suggerimenti clinici più volte men-zionati durante la conferenza.

Dott. Fiorillo, cosa può accadere se il mini-impianto, o miniscrew, incontra una radice?

Per cominciare, sottolineo che l'introduzione è manua-le e non prevede prepara-zione del sito; le miniscrew

sono autoperforanti, oltre che autofilettan-ti, e riescono a superare quasi sempre le resistenze ossee anche dove le corticali risultano più spesse. Una anestesia topica, o un piccolo quantitativo di anestesia ples-sica sono sufficienti per controllare il dolo-re, ma soprattutto per garantire la sensibi-lità dentale che consente di monitorare la reazione del paziente in caso di contatto. Siccome le miniscrew vengono introdotte con un driver manuale, il contatto non è le-sivo e il notching che ne consegue sulla superficie cementizia viene rapidamente recuperato per attività cementoblastica. In letteratura è dimostrato che 12 settimane sono sufficienti per recuperare completa-mente la lesione.

Dott. Eliseo, in cosa ha cambiato la sua attività professionale l'utilizzo di questi sistemi?

Non ho più le insicurezze legate ad una perdita di an-coraggio con una metodica che è indipendente dalla collaborazione del pazien-

te. È possibile inoltre, come avete potuto apprezzare nei casi clinici di preprotesica, ampliare i nostri piani di trattamento con bandaggi parziali minimante invasivi otte-nendo risultati sorprendenti in maniera semplice e sicura.

In conclusione, è stata una giornata inte-ressante e utile per la crescita professio-nale dei presenti e che si spera di poter replicare soprattutto per interesse degli argomenti e per numero di presenze.

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Riapre nuovamente nell’anno 2014 la Pale-stra ANDIGENOVAGIOVANI.L’ultimo mercoledì di ogni mese (esclu-si luglio, agosto e dicembre che si terranno in giornate diverse), presso la Sala Corsi ANDI Genova, si svolgeranno, a partire dal-le ore 20, gli incontri con i “Tutor” di ANDI Genova che affronteranno gli argomenti indi-viduati e proposti dalla Commissione Giovani ANDI Genova: PALESTRA ANDIGENOVA-GIOVANI: “Stasera si parla di…” Gli amici, colleghi, Soci che hanno accettato questo impegno, si sono dimostrati disponi-bili per dare un semplice insegnamento di base per i Soci neo laureati e gli Studenti Soci Uditori, ovvero alla fascia di utenza Un-der 35 denominata “ANDI Young”.Ovviamente anche i Soci non compresi in que-sta fascia, se interessati e se vi sarà disponi-bilità di posti, potranno partecipare a questi incontri. I Soci “Tutor” che svilupperanno i temi pro-posti sono stati individuati al momento nei colleghi seguenti che, con entusiasmo, han-no manifestato la volontà di collaborare per questo tutoraggio verso i giovani: Massimo Zerbinati, Cesare Robello, Fabio Curra-rino, Rosario Sentineri, Paolo Dellacasa, Uberto Poggio, Vincenzo Del Buono, Da-niele Di Murro, Pietro Veruggio, France-sco Manconi, Mauro La Luce, Vincenza Birardi.Vi aspettiamo pertanto numerosi a questi uti-li seminari per la Vostra professione con suggerimenti da utilizzare nella Vostra

pratica quotidiana e non mancheremo certo di ascoltare le vostre richieste al fine di aggiun-gere altri eventuali argomenti da sviluppare in ulteriori serate.

LE MATERIE PREVISTE Endodonzia (M. Zerbinati)Conservativa di base (C. Robello)Parodontologia e igiene orale (F. Cur-rarino)Implantologia-Case report (R. Sentineri)Implantologia in sicurezza (P. Dellacasa)Gnatologia (U. Poggio)Protesi (V. Del Buono)Sbiancamento (D. Di Murro)Piccola chirurgia e laser terapia (P. Ve-ruggio e F. Manconi)Ortodonzia (M. La Luce)Pedodonzia (V. Birardi).

Palestra ANDIGENOVAGIOVANIPer i Soci ANDI YOUNG under 35

ANDI LIGURIA

ANDI GENOVA

Prof. sei un mito!ANDI SAVONA

Raffaella GiudiceSegretario SindacaleANDI Savona

Il 10 dicembre si è svolta la cena di fine anno dell’Esecutivo ANDI SV per festeg-giare il nostro caro Vicepresidente, il Prof. Filippo Mairo, Pupi per gli amici, che ha de-ciso di “andare in pensione”. Il Prof. è stato un esempio per tutti noi, sia per la profes-sionalità e bravura che ha contraddistinto il Suo iter lavorativo, sia per la dignità, sag-gezza, serietà ed un pizzico di temerarietà con le quali è stato per anni Presidente ANDI SV e Presidente CAO in epoche molto difficili nelle quali l’abusivismo odon-

toiatrico è stato imperante. Quante batta-glie ha combattuto e vinto. Nonostante le Sue molteplici qualità non si è mai montato la testa e si è sempre comportato con tutti noi con affettuosa modestia. Ho chiesto per Lui la nomina a Socio a vita ed il Vice-presidente Nazionale, il Dott. Gaggero, ha partecipato alla nostra festa per dare noti-zia del conferimento al Prof. di tale nomina. Hanno partecipato, graditissimi ospiti, il Presidente ANDI Liguria, Dott. Modugno, il Vicepresidente ANDI Liguria Dott. Poggio. Ho visto il Prof. contento, ma anche com-mosso. Mi auguro che continui a parteci-pare attivamente alla vita sociale di ANDI poiché il Suo contributo sarà sempre per noi importante.

Il Prof. Mairo con l’Esecutivo ANDI Savona 2013.

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L’incontro tra ANDI Pescara ed i Depositi.

Antonio TafuriPresidenteANDI Pescara

Si è svolta con successo, giovedì 5 dicembre 2013, presso l’Hotel Michelangelo di Città S. Angelo, la tavola rotonda, organizzata dalla Di-rigenza ANDI Pescara, dal Titolo: “Il Compar-to Odontoiatrico oggi: accordi e strategie per consolidare ed ottimizzare i rapporti di collaborazione tra Associazione e Deposi-ti Dentali operanti sul nostro territorio”. Presenti per ANDI Pescara il Presidente Dott. Antonio Tafuri, il Segretario Sindacale Dott. Zopito Buccela, il Segretario Culturale Dott. Arturo Marrone, i Consiglieri Dott. Antonio Giannetti, Dott.ssa Simona Di Giacomo, Dott. Alfonso Sulpizio, Dott. Domenico Lattanzio, Dott. Antonio De Cristofaro, Dott. Claudio Pistone, Dott. Luigi Baras-si, mentre per i Depositi Dentali di zona il Sig. Franco Di Persio per Dentalfarmaceutica, il Sig. Gianluca Anelli per Umbra, il Sig. Rocco Secone per Revello, il Sig. Vittorio Trave ed il Sig. Walter Micomonaco per Henry Schein. L’incontro ha avuto inizio con una presentazione, da parte del Presidente Dott. Antonio Tafuri, di dati statistici, del Centro Studi ANDI, diffusi al Congresso Scientifico ANDI, svoltosi a Roma lo scorso 15 e 16 Novembre, con la pregevole re-lazione del Dott. Roberto Callioni, dai quali si evidenziava come la diminuita disponibilità eco-nomica media delle famiglie italiane (-30,5%) si ripercuote inevitabilmente anche sul settore odontoiatrico, determinando una diminuzione del fatturato generale dei Dentisti, che deriva

ANDI Pescara incontra i depositi

ANDI PESCARA

ANDI ABRUZZO

dalle famiglie, che passa così da circa 6,7 mi-liardi di euro del 2007 a circa 4,9 miliardi di euro del 2012. Un altro dato comunicato, che inve-ce ha confortato tutti i presenti, è stato quello riguardante il mantenimento di un’alta percen-tuale di fiducia (89%) riposta da parte del citta-dino-paziente verso gli studi dentistici privati, e certa diffidenza verso gli studi dentistici pubblici (7%) o quelli privati all’estero (2%). Da questo inconfutabile stato dei fatti che interessa e coin-volge sempre più tutto il settore odontoiatrico, si è ritenuto, che in un momento storico come quello che stiamo vivendo, è sicuramente im-portante creare una sinergia tra Depositi Dentali ed Associazione, in modo da agevolare il lavoro quotidiano del Dentista Socio ANDI. Il garanti-re sempre e comunque un’alta qualità delle prestazioni erogate, impone, oltre che una continua ed aggiornata professionalità e com-petenza, anche un corretto ed adeguato utilizzo di materiali e strumentazioni specialistiche, ai quali oggi molte volte, soprattutto i Colleghi più giovani, sono costretti a dover rinunciare, al fine di contenere il costo delle prestazioni erogate che altrimenti determinerebbe la perdita del pa-ziente. La chiara esigenza di venirsi incontro tra le parti, agevolando soprattutto i giovani Col-leghi, ha determinato in tutti i presenti la grande volontà di considerare questo primo momento di incontro come base di partenza per un rap-porto di partnership tra Depositi ed ANDI Pe-scara: oltre alla semplice e sterile scontistica riservata ai Soci ANDI Pescara, certamente ben accetta, prevede un progetto di cooperazione in vari ambiti, ad iniziare dalle campagne infor-mative contro l’abusivismo, che hanno come fine primario quello di “garantire” il cittadino-

paziente, utente finale della filiera odontoiatrica. La Dirigenza è stata pienamente soddisfatta per essere riuscita per la prima volta a riunire intorno ad un tavolo i rappresentanti dei più importan-ti Depositi di materiali e strumenti odontoiatrici operanti sul territorio della nostra provincia e per aver affrontato il problema con la consapevolez-

za che mai come in questo momento viene sen-tito fortemente il bisogno di collaborare e coo-perare per poter superare senza danni il periodo congiunturale che stiamo vivendo. Per questo ci si è dati appuntamento per una prossima riunio-ne nel 2014, in modo da poter valutare e definire meglio i dettagli del possibile accordo.

Venerdì 22 novembre u.s., presso la Sala Giunta del Comune di Pescara, è stato si-glato il Protocollo di Intesa tra Fondazione ANDI - Associazione Nazionale Denti-sti Italiani, la Sezione provinciale ANDI Pescara, il Comune di Pescara e la Casa Circondariale di Pescara per l’attuazione del Progetto “Salute Orale negli Istitu-ti Penitenziari”. Alla firma erano presenti l’Avv. Berardino Fiorilli Vice Sindaco del Comune di Pescara, il Dott. Franco Pet-tinelli Direttore della Casa Circondariale di Pescara, il Dott. Antonio Tafuri Presi-dente Provinciale ANDI Pescara, il Dott. Antonio Giannetti Ambasciatore ANDI Onlus per l’Abruzzo, il Dott. Michele Man-giucca Consigliere della Fondazione ANDI e il Dott. Alessandro Pieri del Servizio di Medicina Penitenziaria dell’ASL di Pesca-ra. Già avviato con successo nel Lazio, in Sicilia ed in Piemonte, grazie al contributo dei Dentisti volontari ANDI, il Progetto pre-vede una serie di incontri periodici per sen-sibilizzare da una parte i Detenuti sulla salute e la prevenzione delle patologie del cavo orale e dall’altra il personale di vigilanza, i responsabili delle ASL e i Funzio-nari dell’Amministrazione penitenziaria sulla cultura della solidarietà e della prevenzione. Gli Odontoiatri ANDI Pescara illustreranno

ANDI PESCARA

ai circa 330 Detenuti, che oggi popolano il Carcere di Pescara, l’importanza di una corretta igiene orale, al fine di prevenire le malattie del cavo orale e la trasmissione di virus e batteri, particolarmente accentuate in una realtà come quella carceraria. Il Pro-getto nel suo complesso si propone così di sensibilizzare sia l’Amministrazione Peniten-ziaria che la popolazione carceraria, attra-verso altri incontri periodici programmati nel triennio 2013-2015. Il primo dei due incontri previsti con i Detenuti del Penitenziario pe-scarese, si è tenuto nella sala cinema della struttura carceraria il giorno 27 novembre u.s. Con l’occasione, ai Detenuti sono stati forniti dei kit contenenti gli strumenti essen-ziali per una corretta igiene orale e il materia-le informativo. Graditi ospiti della mattinata: il Presidente Regionale ANDI Abruzzo Dott. Umberto Ciciarelli, il Comandante dei NAS di Pescara Cap. Marcello Scialappa, il Garante per i Diritti dei Detenuti del peni-tenziario di Pescara Avv. Fabio Nieddu ed i Consiglieri Comunali di Pescara, nonché Colleghi e Soci ANDI Pescara Dott. Giu-liano Diodati e Dott.ssa Daniela Arcieri Mastromattei.

Antonio TafuriPresidente ANDI Pescara

Salute oralenegli Istituti PenitenziariSiglato l’accordo tra Fondazione ANDI Onlus - Associazione Nazionale Dentisti Italiani e la Casa Circondariale di Pescara

Da sinistra i dottori Mangiucca, Giannetti, Tafuri, Buccella, Dirigente ASL Pescara e dottor CIciarelli.

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Giovedi 6 febbraio ANDI FIRENZE ha or-ganizzato la consueta festa in onore della Patrona dei dentisti Santa Apollonia. La serata si è svolta nella bellissima cornice di OTEL dove i numerosissimi partecipanti hanno potuto assistere durante la cena al divertente spettacolo con tanti ottimi artisti.La presidente di ANDI FIRENZE Dott.ssa Gabriella Ciabattini Cioni ha premiato i componenti del Consiglio alla fine del man-dato 2010 -2013, spiegando che in questi quattro anni la sezione fiorentina è diventata una delle maggiori in Italia con i suoi circa 700 Soci, ha creato una nuova sede provin-ciale e regionale come poche altre sezioni italiane hanno ed ha fondato ANDI FIRENZE GIOVANI, un’area dedicata ai neolaureati per guidarli fin dall’inizio del percorso profes-sionale. Ha inoltre svolto una brillante attività culturale e sindacale, ha organizzato tante uscite pubbliche per visite di prevenzione a chi non può permettersele nelle piazze della provincia insieme ai Lions. Insomma grande è stata la soddisfazione per la proficua attivi-tà e questo grazie all’aiuto di tutti.Erano presenti molte autorità dell’Associa-zione: i Vicepresidenti Nazionali Dottori Mauro Rocchetti, Massimo Gaggero, Aldo Nobili e Stefano Mirenghi, il Pre-sidente Regionale Dott. Luca Barzagli, i Nazionali Dott. Giovacchino Pacini e Dott. Alberto Cinelli e quasi tutti i Presi-denti Provinciali insieme ad altri rappresen-tanti dei Consigli Provinciali. Erano presenti anche autorità cittadine come il Presiden-te del Consiglio Comunale Dott. Eu-

genio Giani, il Presidente Provinciale di Confindustria Dott. Simone Bettini e il Direttore della Banca Federico Del Vecchio Dott. Vezio Manneschi.

Gabriella Ciabattini CioniPresidente ANDI Firenze

ANDI FIRENZE

Festa diSanta Apollonia 2014

Dott. Barzagli e dott.ssa Ciabattini.

Da sinistra: dott. Mirenghi, dott. Nobili, dott.ssa Ciabattini, dott. Gaggeroe dott. Rocchetti.

Gabriella Ciabattini CioniPresidenteANDI Firenze

Si conclude con le ultime due tappe la missio-ne di ANDI Firenze nelle 9 piazze della provin-cia per fare conoscere il dentista ANDI e per lottare contro il Cancro Orale. Come sappiamo “Prevenzione” vuol dire per prima cosa “informazione” cui segue la “verifica” dello stato di salute. Poi, intercettato preco-cemente il problema là dove stia iniziando una precancerosi, si deve correre al riparo dei centri di riferimento per una corretta tera-pia, soprattutto quando, purtroppo, ci sia già una diagnosi di patologia tumorale. Questo deve essere il nostro comportamento nei riguardi dei pazienti che quotidianamen-te si presentano alla nostra osservazione. Lo stesso concetto di Prevenzione vale per tutte le altre piaghe che minacciano la salute pubblica e mi riferisco a tutti quei fenomeni vecchi e nuovi che rappresentano la MER-CIFICAZIONE all’ennesima potenza della professione odontoiatrica. ANDI Firenze ha veramente lavorato tanto in tal senso sia quest’anno, sia negli anni precedenti, da soli o insieme ad altre associazioni che cre-dono nelle azioni di divulgazione pubbli-ca come noi. Oltre che nelle piazze, a diretto contatto con i cittadini, ANDI Firenze è stata più volte in TV per ottenere una platea mol-to più vasta. Infatti oggi sappiamo bene che la gente va “raggiunta” e va convinta at-traverso la giusta informazione e per farlo ci vorrebbero mezzi ancora più potenti come i mass media a diffusione nazionale che arrivino con i nostri messaggi nelle case delle famiglie. Ecco perché dovremmo potenziare

Dateci voce e cambieremola mentalità della gente

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la diffusione di questi concetti preven-tivi attraverso campagne divulgative su larga scala che insegnino a tutti gli italiani la prevenzione dentale e la prevenzione del cancro orale, ma che mettano in guardia tutti anche da altre minacce reali come il “pericolo abusivismo”, il “pericolo low-cost”, il “pericolo turismo odontoiatrico”. Dobbiamo continuare a parlarne senza sosta e a più gente possibile. Sicuramente sa-rebbero i soldi spesi nel modo migliore dalla nostra Associazione ed avrebbero un effetto persuasivo su chiunque, sulla gente comune e perfino sui politici che ancora oggi tergiversano sulla da noi tanto at-tesa legge contro l’abusivismo, una lunga attesa per la dovuta giustizia, più grave fra tut-te per la salute. A questo proposito ricordo il bellissimo manifesto che fa parte della campa-gna lanciata da ANDI al Congresso Nazionale contro l’abusivismo. Presto ci sarà anche un video molto ben fatto che sarà diffuso si spera il più ampiamente possibile.

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È necessaria un’azione sinergica tra Ordine, Sindacato e Università per contrastare la po-litica dei continui ricorsi, che di fatto aggira l’accesso controllato all’Università. L’offerta di-dattica non è uniforme a livello nazionale, alcuni atenei non posseggono nemmeno un riunito e andrebbero chiusi. Questa la sintesi di quanto emerso durante la tavola rotonda del convegno “Ripensare l’odontoiatria opportunità e strategie” organizzato dalla Sezione ANDI di Cuneo sabato 9 novembre 2013 a Fossano (CN) che ha coniugato gli aspetti clinici dell’im-plantologia a quelli politico/sindacali.Secondo il Presidente Nazionale della Commissione Albo Odontoiatri Dott. Giu-seppe Renzo “la visione mercantile della cura sta indirizzando la professione verso un’ottica inaccettabile mutando il rapporto medico/pa-ziente, un cambiamento, non positivo, condizio-nato certamente dalla pletora odontoiatrica: ne-

gli ultimo 20 anni sono triplicati gli iscritti all’albo Odontoiatri. Ma non solo, ha ricordato Renzo, l’accesso alla professione avviene attraverso un numero eccessivo di corsi laurea (34), il numero chiuso a concorso è disatteso per la presenza di altre Università ad accesso libero. E poi ci sono gli studenti italiani che studiano all’estero e che torneranno per lavorare in Italia una volta laureati. “L’aspetto più deleterio è però il tenten-namento della politica che cambia le regole per l’accesso all’Università a concorso avvenuto aumentando di fatto di 2000 unità (tra medici-na e odontoiatria) gli ammessi ai corsi di laurea nell’anno accademico appena iniziato”, ha detto Renzo in riferimento alla recente sanatoria con-tenuta nel decreto Istruzione.Il Presidente CAO ha concluso il suo intervento parlando di abusivismo odontoiatrico ricordan-do come l’Ordine sia in difficoltà nel sanzionare gli iscritti per motivi legati alla visione “impren-ditoriale” della professione delle Autorità come l’Antitrust.Qualche segnale positivo, ma non troppo, lo ha dato il Presidente Nazionale ANDI Dott. Gianfranco Prada ribadendo come il modello

professionale del dentista libero professionista sia ancora attuale. “Il 90% del servizio odontoia-trico in Italia - ha ricordato - è privato e la fiducia nel proprio dentista, secondo un recente son-daggio, è la base del rapporto. Il dentista libero professionista è il più amato tra i professionisti nel nostro paese”. Sul fronte delle criticità il Presidente Prada ha ricordato come dal 2000 al 2010 ci sia stato un incremento del 70% dei dentisti iscritti all’Albo e sottolineato che solo il 39% dei cittadini si è recato dal dentista nell’ultimo anno. Dal 2007 al 2012 secondo l’ISTAT c’è stato un calo del 30% della spesa delle famiglie per le cure dentali, ma solo il 4% degli italiani va all’estero per curarsi

e la maggior parte di loro si dicono insoddisfatti delle prestazioni ricevute.Il Dott. Roberto Callioni, Vicepresidente di Confprofessioni e Coordinatore del Centro Studi ANDI, ha illustrato l’esito di un recente sondaggio che dimostra una grande propensio-ne dei dentisti italiani all’investimento in nuove tecnologie e in cultura, nonostante il periodo di crisi. La legge Bersani sulla Pubblicità - ha commentato Callioni - ha inferto un duro colpo al modello libero professione tradizionale, ma confrontando la nostra professione con quella di altre, come notai o architetti, non siamo messi così male come ci sembra.Secondo il Prof. Stefano Carossa, Direttore della Dental School di Torino, l’odontoiatria ha acquisito dignità nel mondo medico, perché cura patologie sistemiche. L’Università italia-na, e la Dental School in particolare, svolge un ruolo importante nella diagnosi e terapia delle malattie della bocca, in particolare di quelle tumorali. Sono 70 i riuniti a disposizione della clinica universitaria di Torino che permettono agli studenti di fare pratica, ma anche di cura-re i cittadini. Laurea in odontoiatria che ancora oggi permette ottimi sbocchi lavorativi visto che, secondo i dati Almalaurea, il 97% dei laureati a Torino trovano una occupazione ad un anno dalla laurea. Ma il Prof. Carossa ammette che il professionista deve, una volta laureato, dedica-re molto tempo e denaro alla propria formazione per essere competitivo sul mercato e questo in-dubbiamente anche per le carenze del sistema universitario: ma su questo punto le Università italiane, magari non in maniera uniforme, stanno ponendovi rimedio.

Se ne è parlato a Fossano (CN) con il gothadella rappresentanza sindacale e non

Il futuro della professione

Congresso ANDI Torino

ANDI PIEMONTE

Da sinistra: Prof. Stefano Carossa UniTo, Dott. Gianfranco Prada, Dott. Gianpaolo Damilano, Dott. Roberto Callioni, Dott. Pippo Renzo Presidente CAO Nazionale, Prof. Francesco Bassi UniTo.

Il Dott. Gianpaolo Damilano, Presidente ANDI Cuneo, organizzatore del Convegno.

ANDI CUNEO

ANDI TORINO

Virginio BobbaPresidenteANDI Torino

Francesco TabassoANDI Torino

Presso il Centro Congressi Lingotto di To-rino il 31 gennaio ed il 1 febbraio si è svolto il Congresso Annuale ANDI Piemonte, tradizionale appuntamento che apre la stagione congressuale della nostra Asso-ciazione. L’evento che anche quest’anno ha riscosso il consueto interesse dei soci, testimoniato da un buon livello di parteci-pazione, sarà soprattutto ricordato per la “prima“ edizione in ambito regionale della sessione ANDI Young dedicata ai giovani odontoiatri. A tal proposito nel corso della manifestazione il Dipartimento ANDI Pie-monte ha premiato una tesi dai risvolti so-ciali dal titolo “L’accesso alle cure odontoia-triche nelle fasce deboli della popolazione: variazioni dell’utenza“, svoltasi presso la Dental School di Torino e le associazioni di volontariato odontoiatrico torinesi; al neo laureato vanno i nostri più sinceri apprezza-menti. I lavori Congressuali sabato mattina sono stati aperti dagli interventi del Prof. Stefano Carossa, Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria, che ha porta-to i saluti dell’ateneo torinese, del nostro Presidente Nazionale, Dott. Gianfranco Prada, che ancora una volta ha evidenzia-to con pacato realismo le problematiche nelle quali si dibatte la professione in un periodo di stasi economica, che purtrop-po si prolunga ormai da anni, ribadendo nel contempo i valori dell’associazionismo e della nostra professionalità quali armi a disposizione in questo difficile momento,

ed infine del Dott. Evangelista Mancini, Presidente della Fondazione ANDI Onlus, che ha illustrato le attuali iniziative del volontariato odontoiatrico nelle quali è impegnata l’Asso-ciazione in Italia ed all’estero. I relatori, di chia-ra fama, hanno svolto in maniera eccellente le tematiche a loro affidate: “coniugare estetica e funzione nella pratica clinica“. Le aspettative dei partecipanti non sono state certo disatte-se, infatti nella mattinata il Dott. Giano Ricci, con la solita maestria, ha tenuto una esaustiva e brillante relazione sul recupero estetico fun-zionale degli elementi parodontalmente com-promessi. Successivamente il Dott. Gaetano Calesini, con grande pragmaticità, ha presen-tato una splendida ed approfondita relazione, sugli attuali orientamenti in odontoiatria prote-sica convenzionale e implantosupportata. Nel-la sessione pomeridiana, Tidu Mankoo, con grande supporto multimediale, ha illustrato il fondamentale contributo della chirurgia e le at-tuali soluzioni protesiche nelle zone estetiche. Infine, il Prof. Massimo Ronchin ha chiuso la giornata congressuale con una pregevole relazione centrata sui più avanzati ed innovativi protocolli in ortodonzia preprotesica, nell’am-bito del piano di trattamento integrato.Parallelamente si è svolto il corso riservato alle assistenti di studio. La mattinata ha registrato grande attenzione, grazie all’accuratezza e alla passione dei relatori, Dott. Pierluigi Ballor e Sig. Andrea Boldori, che hanno evidenziato il fondamentale ruolo dell’assistente nell’isola-mento del campo operatorio tramite la diga e nella gestione e manutenzione degli strumenti rotanti. Altrettanto interesse hanno suscita-to nel pomeriggio il Dott. Fabrizio Mazzi, brillante trascinatore, con una stimolante rela-zione riguardante la moderna comunicazione in ambito odontoiatrico, e il Dott. Fabrizo Mantelli con una inedita relazione riguardan-te l’informatica e le nuove tecnologie. Grande successo, con un trend in costante crescita, il corso dedicato agli igienisti dentali. In mattina-

ta la dinamica Dott.ssa Magda Mensi, ricer-catore dell’Università di Brescia, ha illustrato le possibilità terapeutiche derivanti da innova-tivi protocolli operativi in corso di malattia pa-rodontale. Di seguito il Dott. Fabio Beatrice, raffinato affabulatore, ha ribadito i danni del tabagismo ed ruolo di supporto e di counse-ling da parte dell’ingenista dentale nei con-fronti del paziente “fumatore”. Nella sessione pomeridiana due coppie di giovani e brillanti relatori, la Dott.ssa Eliana Orlando e il Dott. Michele Perelli, e successivamente la Dott.ssa Monica Ravera e il Dott. Lorenzo Ta-magnone, hanno evidenziato il ruolo del team dentale nella fase di motivazione del paziente e nella gestione del paziente in terapia orto-dontico parodontale, e hanno proposto un co-struttivo confronto tra le terapie convenzionali e laser assistite nel trattamento della malattia parodontale. Infine in questa edizione, come già riferito, è stata introdotta una importante novità: una sessione intera del Convegno realizzata ad hoc per ANDI Young, su mo-dello del recente Congresso Nazionale di no-vembre 2013. La giornata era aperta a titolo completamente gratuito a tutti gli iscritti che rientrassero nella fascia “Young” e la parte-cipazione è stata piacevolmente numerosa. Da segnalare inoltre la presenza di numerosi studenti del Corso di Laurea Magistrale di Odontoiatria e Protesi Dentaria. In svariate occasioni il neo laureato ascolta incuriosito e, a tratti, intimorito, le presentazioni di casi cli-nici molto complessi e altrettanto ben gestititi dalla competenza ed esperienza del clinico in questione, chiedendosi quanto tempo dovrà passare e quanta pratica dovrà attuare per raggiungere tali livelli di qualità. In questa oc-casione, invece, i relatori hanno acconsentito a presentare argomenti vari, dalla conservati-va alla chirurgia, con un taglio specifico per coloro che iniziano la professione; sono stati perciò affrontati capisaldi delle varie discipli-ne, dall’isolamento del campo all’adesione in conservativa e dall’anamnesi alla preparazione dell’allievo in chirurgia, fino alla chirurgia im-plantare; pertanto ai relatori della sessione, i Dottori Sergio Ruffino, Carlo Fornaseri, Giovanni Ghirlanda, Nicola Barabanti e Lorenzo Madini, va il nostro sincero ringra-

ziamento per la loro gradevole disponibilità. Tale approccio, che definiremmo innovati-vo all’interno di un congresso tradizionale e consolidato nella sua struttura, è stato molto apprezzato dai giovani odontoiatri e, si spera, possa essere la prima di molte future occasioni. In conclusione, è per noi motivo di soddisfazione aver raccolto un ampio ed unanime consenso da parte dei partecipanti per l’elevato livello scientifico di tutte le relazioni e per aver presentato relatori dalle acclarate esperienze cliniche e didattiche. Un sentito ringraziamento a tutti i coordinatori delle varie sessioni, a Ti-meline, nostra segreteria organizzativa, per la grande professionalità ed impegno pro-fuso, nonché a tutte le aziende che con la loro fattiva partecipazione hanno contribu-ito alla realizzazione dell’evento. Infine, un riconoscimento particolare alla Dott.ssa Benedetta Borasio, Presidente Regio-nale, per tutto l’impegno ed il tempo en-tusiasticamente dedicato alla realizzazione non solo questo Congresso, ma per aver condiviso con me negli anni, onori ma so-prattutto tanti oneri organizzativi, con as-sidua, attiva e dinamica collaborazione.

Gianfranco Prada, Benedetta Borasio, Virginio Bobba.

Mario Aimetti, Gaetano Calesini, Roberto Abundo, Giano Ricci.

ANDInforma 1/2014 21

Francesco Di GregorioPresidente ANDI Milano Lodi Monza Brianza

Sabato 23 novembre 2013, la Sezione Provin-ciale ANDI di Milano Lodi e Monza ha celebra-to, per il secondo anno consecutivo, la “Gior-nata del Giovane Odontoiatra”.L’importanza dell’evento, che si è svolto nel-la prestigiosa cornice di Palazzo Cusani, in Brera, quest’anno è stata sottolineata dalla presenza del Presidente Nazionale Dott. Gianfranco Prada e del Vice Presidente Nazionale Dott. Massimo Gaggero, re-sponsabile del Progetto ANDI Young, oltre che da tutti i massimi rappresentanti dell’o-dontoiatria dell’ampio territorio della Sezione.La giornata è stata aperta dal Presidente della Sezione, Dott. Francesco Di Gre-gorio, che, dopo aver dato il benvenuto nella Professione ai giovani neolaureati, ha ringra-ziato tutti i presenti, in particolare il Dott. Pra-da, per aver accettato l’invito a presenziare ad un evento che sottolinea l’attenzione di ANDI nei confronti delle nuove generazioni, che rap-presentano il futuro della nostra Professione. Il Dott. Di Gregorio ha concluso il suo intervento invitando i neolaureati ad affrontare la profes-sione di odontoiatra con entusiasmo, fonda-mentale per raggiungere prestigiosi obbiettivi. Ha preso poi la parola il Presidente Nazionale Dott. Gianfranco Prada che ha spronato i gio-vani a trovare la fiducia e l’entusiasmo, ingre-dienti necessari per trovare la forza, in questi momenti di crisi, di combattere ogni giorno e di difendere quel modello libero professiona-le che ha fatto grande l’odontoiatria italiana e che è rimasto unico nel panorama della sanità nazionale.Non poteva mancare l’Università, che ha for-mato i giovani neolaureati e che simbolicamen-te li ha consegnati alla Professione, rappre-sentata al massimo livello dal Prof. Antonio Carrassi, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Milano, e dal Prof. Marco Baldoni, a nome di quella di Milano Bicocca. Entrambi hanno voluto evidenziare, nei loro interventi, le difficoltà che oggi l’Università in-contra nel poter svolgere il fondamentale com-pito di formatore, ma anche la soddisfazione nel poter affermare che l’odontoiatria italiana ha raggiunto livelli qualitativi elevati, tanto da essere considerata tra le migliori al mondo. Naturalmente era presente anche la profes-sione “ufficiale”, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri: sono intervenuti il Presi-dente della Commissione Albo Odonto-iatri di Milano, Dott. Valerio Brucoli, e il Presidente della Commissione di Lodi, Dott. Marco Landi.Ha quindi preso la parola il Dott. Andrea Senna, Segretario Culturale della Sezio-ne, che ha dato inizio alla Cerimonia di Ben-venuto ai Neolaureati. Dopo l’ascolto, tutti in piedi, dell’inno Universitario Gaudeamus Igi-tur, tutti i neolaureati presenti hanno alzato la mano destra e una di loro, per tutti, ha letto il Giuramento di Ippocrate, che è terminato con l’inno alla Gioia di Beethoven. Un momento di commozione che rimarrà nel ricordo dei tanti giovani colleghi presenti.Con il sottofondo musicale delle note di Mo-menti di Gloria, uno per uno di seguito i ne-olaureati sono stati chiamati sul palco, dove, dalle mani del Presidente Nazionale Dott. Prada e del Presidente della Sezione Dott. Di Gregorio, è stato loro consegnato un diploma e il vocabolario medico, quale simbolo del passaggio dal mondo Universitario a quello

ANDI Milano Lodi e Monza celebra la “Giornata del Giovane Odontoiatra”

ANDI LOMBARDIA

Professionale.Dopo la Cerimonia di Benvenuto è iniziata la parte culturale della giornata, che ha visto l’attenta partecipazione anche di numerosi colleghi più “anziani”. Tutte le brevi relazioni scientifiche, di notevole interesse, sono state presentate da giovani odontoiatri, che hanno avuto la possibilità di dimostrare le loro pro-fonde conoscenze e capacità. Poter dare l’op-portunità ai giovani di esporre relazioni e casi clinici è uno degli obbiettivi fondamentali della Giornata del Giovane Odontoiatra, che non vuole essere solo un momento celebrativo, ma anche una concreta dimostrazione della fidu-cia che si nutre nelle giovani generazioni. Il Segretario Culturale Dott. Andrea Senna ha poi concluso la Giornata, tra la soddisfazione generale di tutti, neolaureati, giovani relato-ri e colleghi. Al nostro Segretario Culturale un grazie particolare per l’impegno e l’entu-siasmo che ha profuso nell’organizzazione dell’evento.

Il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada e Francesco Di Gregorio.

I neolaureati.

Il momento della premiazione.

Il Presidente ANDI Milano Lodi Monza Brianza Francesco Di Gregorio e Cosimato.

Implantologia:la comunicazione al paziente

ANDI PIEMONTE

ANDI TORINO

Il 30 novembre scorso si è svolta, nella sug-gestiva sede del Museo dell’automobile di Torino, la giornata di studio dal titolo: “Gli impianti post-estrattivi: indicazioni e limiti, costi e benefici”, in collaborazio-ne con la sezione di Torino dell’ANDI, con-cretizzatasi con una sessione dedicata alla comunicazione con il paziente. Argomento della giornata è stata la gestione dell’im-pianto post-estrattivo, dalla programma-zione alla correzione di eventuali imprevisti. Coordinatore scientifico della giornata è stato il Dott. Mario Roccuzzo che, dopo una breve introduzione, ha lasciato la mo-derazione al Dott. Roberto Abundo. Il Dott. Alberto Fonzar, nella prima relazio-ne, si è occupato della difficile coesisten-za di due importanti fattori di scelta nella pratica quotidiana, ovvero l’evidenza scien-tifica e l’esperienza clinica. Entrambi sono due capisaldi imprescindibili, l’evidenza di-venta fondamentale nella programmazione e scelta iniziale, l’esperienza clinica è ciò che gioca un ruolo fondamentale nell’inter-pretazione delle caratteristiche personali del paziente. L’evidenza clinica però si è concentrata troppo negli ultimi anni sugli effetti della malattia, senza tenere in con-siderazione le manifestazioni cliniche e le variabili come la suscettibilità personale del paziente. La seconda relazione, del Dott. Daniele Cardaropoli, ha preso in consi-derazione i principi biologici della guarigio-ne dell’alveo post-estrattivo e le tecniche che si possono adattare per la preserva-zione dell’alveolo stesso; adottare tecniche di “ridge preservation” può far mantenere più del 90% del volume iniziale dell’alveolo. Ideale l’uso di osso minerale collagenato e membrana di copertura, con risultati ottimali già a 4 mesi post-estrazione. Il Dott. Denis Cecchinato, in particolare, ha sottolinea-to come il posizionamento di un impianto post-estrattivo non preservi dal riassorbi-mento dell’alveolo indipendentemente dalla forma dell’impianto stesso. Fondamentale è il sito di posizionamento dell’impianto stes-so, considerando che circa l’87% dei denti in settori frontali hanno osso buccale con spessore minore o uguale a 1 mm. Anche nei casi in cui lo spessore sia maggiore di 1 mm, è comunque preferibile il posizio-namento in sede più palatale. Secondo il Dott. Maurizio Silvestri, la pianificazione risulta fondamentale, così come il corretto timing, nel posizionamento di un impianto, cercando di avere una gestione dei tessuti molli prima della guarigione di quelli duri. Il posizionamento in siti infetti è fattore discusso; necessaria sicuramente la de-contaminazione del sito, ma, il consiglio è quello di attendere la guarigione dell’alve-olo. I biomateriali diventano importantissimi secondo il Prof. Giulio Rasperini nella preservazione della cresta. Essi devono in-fatti avere caratteristiche di superficie che consentano una completa imbibizione del materiale stesso da parte del sangue. La preservazione è consigliata in tutti i settori, anche nei posteriori, dove, se è possibile, si può evitare un eventuale rialzo di seno ma-scellare, procedura più complessa e inva-siva. L’effetto barriera nel più breve tempo di guarigione possibile è stato sottolineato nella relazione del Dott. Raffaele Caval-canti, che utilizza un punch di tessuto mol-le cheratinizzato del diametro di 8-10 mm per chiudere l’alveolo post-estrattivo, così

come una membrana circolare di collage-ne in associazione all’innesto osseo, con ottimi risultati. Infine, il Prof. Matteo Chia-pasco ha risposto ad alcune domande di difficile soluzione circa le complicanze di siti post-estrattivi. Ad esempio: cosa fare se l’impianto non è osteointegrato? Si può posizionare un impianto immediatamente, ma in casi di siti infetti, è preferibile togliere l’impianto e lasciare guarire per poi reinter-venire con GBR. Al termine delle relazioni, una parte fondamentale di questa giorna-ta è stata la Panel Discussion, durante la quale, i quesiti dei partecipanti, rivolti con inedita modalità multimediale, sono stati lo spunto per affrontare insieme ai relatori i dubbi più frequenti sull’implantologia post-estrattiva. Il parere del gruppo di esperti ha permesso quindi di formulare consigli utili per la pratica quotidiana. Infine, ricordiamo la collaborazione di ANDI Torino, che ha deciso di supportare il Dott. Roccuzzo par-tecipando attivamente alla Giornata di Stu-dio di Torino durante l’innovativa sessione “Dalla parte del paziente”, ha portato alla stesura di un documento ufficiale, validato alla luce delle attuali evidenze scientifiche e rivolto ai pazienti. Parte quindi da Torino l’iniziativa di fornire ai pazienti una corret-ta ed adeguata inFORMAZIONE circa l’implantologia, attraverso alcune afferma-zioni chiare e condivise in sede di corso da tutti i partecipanti. In conclusione, una giornata sicuramente interessante, densa di argomenti attuali, di grande appeal per la professione, discussi da relatori di fama internazionale, con un format innovativo. Una vera giornata di studio con una grande partecipazione attiva dei colleghi presenti ed infine una valida organizzazione grazie all’impegno profuso da tutti gli affiatati e dinamici componenti del Geistlich team, ai quali va un sentito ringraziamento.

Virginio BobbaPresidenteANDI Torino

Francesco TabassoANDI Torino

Da sinistra a destra: Daniele Cardaropoli, Virginio Bobba, Giulio Rasperini, Roberto Abundo, Maurizio Silvestri, Mario Roccuzzo, Matteo Chiapasco, Alberto Fonzar, Denis Cecchinato, Raffaele Cavalcanti.

La platea durante il corso.

ANDI MILANO LODI E MONZA

ANDInforma1/201422

Luigi GalloANDI Lazio

Nel mese di febbraio, particolarmente intenso, sono stato impegnato con due eventi importanti. Invitato in qualità di Vicepresidente ANDI Lazio, ad un convegno tenuto a Roccaraso (Aq) 20-22 feb-braio 2014, organizzato dal Prof. F. Bambini dell’U-niversità di Ancona, ho parlato venerdì 21, con Pre-sidente di seduta il Prof. A. Putignano e Presidente Onorario la Prof.ssa A. Polimeni. A Roma, il Prof. S. de Paoli e il Dott. P. Simeone mi hanno invitato ad un incontro su formazione e cultura organizzato da Altaformazione, un progetto del Dott. Sime-one, per condividere il mio punto di vista in quanto Vicepresidente ANDI Lazio. In entrambi i casi la questione da me sollecitata puntava in una stessa direzione: guardare oltre l’orizzonte culturale entro il quale una professione cresce sana e forte, per individuare un principio che aiuti ad aprire nuove prospettive, ad uno sguardo, che non sia troppo egocentrico e rinchiuso su sé stesso, su quanto è piccolo, decrepito e invecchiato, ma disponga lo spirito ad apprendere veracemente dentro questo orizzonte culturale, al fine di convertire quanto ha appreso, in una prassi potenziata. Cosa c’è dun-que oltre l’orizzonte tracciato dalla scienza, che

non è scienza, tuttavia di aiuto al professionista? Il titolo che ho dato alla presentazione del conve-gno di Roccaraso era: La professione tra l’inter-pretazione solipsistica del sé e il confronto con i modelli d’eccellenza. L’orizzonte pensato come pura scienza e sovrano indiscusso di ogni forma di sapere, sarebbe una specie di chiusura e liqui-dazione per la professione, perché sotto il peso di un eccesso di nozioni, tra le quali si mescolano quelle sbagliate, il professionista rischia la disgre-gazione. Come potrebbe infatti, nell’infinita sovrab-bondanza di ciò che viene proposto, non giungere alla sazietà, alla saturazione, alla nausea? Dunque la professione deve ripensare un modo di rappor-tarsi alla cultura che vada oltre il principio della scienza positiva atta a valutare l’oggetto di studio secondo criteri di analisi quantitativa, ma inizi a considerare altri elementi intriseci alla professione che non sono misurabili, né oggettivabili nel modo classico di procedere della disciplina scientifica. Parlo dei beni immanenti una determinata prati-ca complessa e socialmente condivisa, da tenere ben distinti dai beni esterni. Se desidero che mio figlio impari a suonare il pianoforte, ed è goloso di gelati, gli compro un gelato ogni volta che fa eser-cizio sulla tastiera, quando troverà un altro ordine di ragioni nei valori specifici del pianoforte, come un certo virtuosismo nell’eseguire un brano, una certa disinvoltura nel generare e produrre una mu-

sica gradevole, il gelato passerà in secondo piano e prevarranno le ragioni per eccellere in tutto ciò che è richiesto dal suonare il pianoforte. Analo-gamente nella nostra professione abbiamo due tipi di valori che possono essere ottenuti. Da un lato, valori esterni quali la posizione sociale, il prestigio o il denaro. Dall’altro, valori interni la professione, che non possono essere raggiunti se non praticando la professione, così come il ra-gazzo raggiungerà l’eccellenza solo esercitandosi al pianoforte. I valori immanenti dell’odontoia-tria possono essere identificati solo in rapporto a questa disciplina e vengono riconosciuti come tali soltanto attraverso l’esperienza. Chi è privo dell’esperienza pertinente la professione, risulta in-competente nel giudicare i valori interni. Il medico divenuto manager della sanità si occupa princi-palmente di valori esterni, deve reperire i fondi per sostenere l’ospedale o il laboratorio di ricerca e tenere conto di una revisione della spesa su scala nazionale, altrettanto vale per il direttore sanitario di una mega struttura odontoiatrica low-cost, egli deve produrre il giusto ricavo per gli investitori. Cambiato il riferimento professionale, costoro non sono più in grado di riconoscere i beni imma-nenti la professione, le loro analisi e valutazioni rispondono solo al criterio dei beni esterni. Per il piccolo studio monoprofessionale o associato, le cose stanno diversamente, il dentista deve tenere conto sia dei beni esterni per fronteggiare i costi correnti, sia dei beni immanenti per conseguire quanto più possibile l’eccellenza nella professione, unico elemento che garantisce il futuro dell’attivi-tà. Nei tentativi di incrementare il progresso della nostra disciplina e dare risposte creative ai proble-mi che essa ci presenta, bisogna fare ricorso ai valori immanenti la professione che aiutano a scoprire i passaggi e a superare le strettoie che

consentono di giungere alla soluzione del caso clinico. Si tratta di attuare un fare, che mentre fa, inventa il modo di fare. I beni esterni, oggetto di competizione, in cui vi sono perdenti e vincitori, una volta raggiunti sono di proprietà dell’individuo. I beni immanenti, al contrario, arricchiscono l’in-tera comunità interessata alla pratica. Tutta la co-munità odontoiatrica può condividere il lembo di Widman o la registrazione occlusale secondo la manovra di Dawson: modelli d’eccellenza a cui guardare con umiltà, ma non condividerà mai l’atti-co a Mahannatan del doctor X. L’odontoiatria com-porta modelli d’eccellenza. Partecipare ad una pratica significa accettare l’autorità di questi modelli, non si può essere iniziati ad una pratica senza accettare l’autorità dei modelli migliori fino a quel momento realizzati. Questi permettono un confronto per misurare il proprio grado di inade-guatezza, se riferita a questi. L’autorità dei valori immanenti la pratica e l’autorità dei modelli d’eccellenza consentono all’odontoiatra, da un lato di non cadere nel circolo vizioso dell’autore-ferenzialità, e dall’altro di non entrare nello sciame danzante che insegue corsi, congressi e study club, ingozzandosi di una cultura che scorre via come un grigio e ininterrotto flusso. Una cultura che cresce su sé stessa, senza referenti oggettivi nella realtà esterna. Sulla lievitazione innaturale ed autoreferenziale di certa cultura odontoiatrica, segnalo il seguente articolo, “Impact Factor: nuovo record, 66 riviste squalificate per do-ping” (cercare l’articolo nel sito http://www.roars.it/online/ By Giuseppe De Nicolao, [email protected]) inviatomi gentilmente dal Prof. A. Piattelli dell’Università di Chieti, relatore di spicco al congresso di Roccaraso, con cui ho avu-to una lunga e costruttiva conversazione sui temi esposti nel mio intervento.

Oltre l’orizzonte della scienza: i valori interni alla professione

ANDI LAZIO

Nicola CavalcantiSegretarioANDI Bari-Bat

Come ormai consuetudine, in occasione del-la ricorrenza di S. Apollonia, ANDI Puglia, l’8 febbraio 2014, ha organizzato una giornata di notevole interesse clinico invitando Roberto

Francesca DimaANDI Lecce

Sabato 1° marzo 2014, si è svolto con successo, presso il modernissimo Arthotel & Park di Lecce, il 2° Dental Salento. L’evento fortemente voluto da ANDI Puglia ha visto, anche per quest’anno, la collaborazione delle tre provincie Salentine: Lec-ce, Brindisi e Taranto. Dopo i saluti di rito dei Presidenti Provinciali di Lecce, Sergio Garzia, di Brindisi, Salvatore Lol-li, di Taranto, Giovanni Pollicoro, del Segretario Nazionale, Nicola Esposito, del Presidente Re-gionale, Arcangelo Causo, e di Francesca Dima,

Spreafico, relatore di fama internazionale, pres-so il Nicolaus Hotel di Bari.Dopo il saluto dei Presidenti Provinciali Pu-gliesi o di loro Delegati, Dima, Lolli, Fanelli e Nobile, del Presidente AIO Bari, Balice, del Consigliere ENPAM, Pracella, e del Segreta-rio Nazionale ANDI, Nicola Esposito, il Presi-dente Regionale, Arcangelo Causo, ha ringra-ziato i Congressisti intervenuti e gli sponsor

e, ripercorrendo le varie tappe dei numerosi incontri culturali e delle iniziative svoltesi nei suoi quattro anni di mandato, ha sottolineato, come imprescindibile, il valore della partecipa-zione, sinergica e armoniosa, di tutte le Sezio-ni ai lavori del Dipartimento Regionale ANDI.È toccato poi al Presidente Provinciale ANDI BARI-BAT, Roberto Maffei, fare gli onori di casa e infine al Segretario Culturale ANDI BARI-BAT, Antonio Agea, presentare Roberto Spreafico, che ha deliziato per l’intera giornata un’attenta ed entusiasta platea di oltre duecen-to odontoiatri.Gli argomenti trattati, incentrati sull’odonto-iatria restaurativa, hanno riguardato le proce-dure cliniche per restauri diretti e indiretti che negli ultimi anni hanno fatto enormi progressi, con gli accorgimenti da mettere in atto ed i relativi campi di applicazione, per ottenere re-stauri di qualità.

L’utilizzo di materiali sempre più collaudati e le moderne tecniche adesive permettono un approccio minimamente invasivo nel tratta-mento dentale con risultati sempre migliori esteticamente e con tecniche affidabili e predicibili nel tempo. Per finire, è stata foca-lizzata l’attenzione su un argomento sempre più attuale, e cioè l’utilizzo di metodiche tec-nologiche digitali CAD-CAM.A conclusione dell’intera manifestazione, Ar-cangelo Causo, in segno di stima e di ringra-ziamento, ha donato il simbolo di ANDI Puglia al Dott. Roberto Spreafico, il Pumo, prodotto tipico dell’artigianato locale, vezzo barocco, dal significato Apotropaico.Un sentito ringraziamento va a tutte le Azien-de del settore che hanno supportato l’orga-nizzazione di questa bella giornata, con una menzione particolare alla Ivoclar Vivadent nella persona della Dott.ssa Sara Libener.

Segretario Culturale ANDI Lecce e responsabile scientifico dell’evento, è stato affrontato l’argo-mento: “L’endodonzia versus l’implantopro-tesi: possibilità e limiti dell’odontoiatria restaurativa.”A sviluppare il tema, due prestigiosi Relatori, ec-cellenze pugliesi di fama internazionale: Filippo

Santarcangelo e Piero Venezia.La giornata ha avuto tre sessioni.La prima, condotta da Piero Venezia, socio atti-vo AIOP, SIO, Fellow Iti e Direttore del gruppo di studio ITI Salento, ha affrontato il “recupero del dente gravemente compromesso”, con un’attenta valutazione degli aspetti diagnostici e biologici.

La seconda, condotta da Filippo Santarcange-lo, socio attivo della SIE, ha trattato: “Le attuali possibilità della terapia endodontica”, con un ex-cursus dall’apertura della camera palpare, all’uso degli strumenti rotanti di ultima generazione, ai progressi nel campo della disinfezione canalare e del suo potenziamento. La relazione si è conclu-sa con l’otturazione tridimensionale del sistema dei canali radicolari e dei cenni sulla microscopia come possibilità di salvataggio di elementi forte-mente compromessi.L’ultima sessione dei lavori ha visto nuovamente l’intervento di Piero Venezia, il quale ha affronta-to le problematiche della riabilitazione implanto-protesica su paziente parzialmente o totalmente edentulo.Le considerazioni finali hanno favorito un appro-fondimento sui vari tipi di edentulia, sulle scelte degli impianti, dei materiali sulle zone estetiche e dei protocolli riabilitativi.Le relazioni proposte da entrambi i Relatori ed i casi clinici hanno evidenziato interessanti novità sui temi trattati, con importanti suggerimenti sui protocolli operativi, predicibili e ripetibili, se sup-portati da “rigorose tecniche operative”.

Ricostruzioni conservative estetiche semplici e complesse dalle metodiche tradizionali al CAD-CAM

2° Dental Salento 2014

Bari, 8 febbraio 2014, Santa Apollonia - XIII Memorial Michele Iusco

1 marzo 2014, Lecce

ANDI PUGLIA

ANDI PUGLIA

ANDInforma 1/2014 23

COMUNICAZIONE DI EVENTI CULTURALI DEI DIPARTIMENTI E DELLE SEZIONI ANDI

Maggio - Luglio 2014

ANDI MOLISE

› 04/05/2014 (data da confermare), Ordine dei Medici - Via Mazzini, 129 - CampobassoLa comunicazione in ambito odontoiatrico.Dott. Tosolin

ANDI Molisetel. 3398226743e-mail: [email protected]

ANDI ASCOLI PICENO E FERMO

› 10/05/2014, Palazzo dei Capitani - Ascoli PicenoCorso: Team work in implantoprotesi. Dott. G. Calesini, Dott. A. Scipioni, Odt. R Canalis.

Nazzareno Bassettitel. 0736 [email protected]

ANDI GENOVA

› 14/05/2014, Sala Corsi ANDI GenovaL’imaging dal 2D al 3D, con prove pratiche di navigazione. C. Gazzerro. F. Mantelli› 27/05/2014, Sala Corsi ANDI GenovaComunicare ed informare correttamente nello studio odontoiatrico. M. Sacripante› 28/05/2014, Sala Corsi ANDI GenovaPALESTRA ANDIGENOVAGIOVANI: Stasera si parla di Implantologia in sicurezza.P. Dellacasa› 04/06/2014, Sala Corsi ANDI GenovaIl trattamento odontoiatrico nel paziente compromesso. P. Cremonesi, G. Lo Pinto,P. Minale

› 25/06/2014, Sala Corsi ANDI GenovaPALESTRA ANDIGENOVAGIOVANI: Stasera si parla di Gnatologia. U. Poggio› 02/07/2014, Sala Corsi ANDI GenovaPALESTRA ANDIGENOVAGIOVANI: Stasera si parla di Protesi. V. Del Buono› 04/07/2014, Sala Corsi ANDI GenovaBLS D RETRAINING - Corso sulle emergenze di Pronto Soccorso e Rianimazione Cardio Polmonare. P. Cremonesi› 08/07/2014, Sala Corsi ANDI GenovaBone Manipulation by Magnetic Mallet.R. Crespi

Segreteria ANDI Genovatel. 010/581190e-mail: [email protected]

ANDI FIRENZE

› 14/05/2014, Via Caduti di Cefalonia, 96 - FirenzeOrtodonzia e chirurgia ortognatica.Dott. M. Raffaini, Dott. M. Lupoli› 10/06/2014, Via Caduti di Cefalonia, 96 - FirenzeProtocollo di visita per la diagnosi precoce del cancro orale. Dott.ssa F.R. Nardelli

ANDI Firenzetel. 055/361197e-mail: [email protected]

ANDI LA SPEZIA

› 10/05/2014, Sala Corsi Ordine dei Medici - La SpeziaPerimplantiti, Chirurgia ricostruttiva e rigenerativa

odontoiatrica. M. Fagnani› 31/05/2014, Sala Corsi Ordine dei Medici - La SpeziaDiscussione di casi di chirurgia avanzata. Dal post estrattivo alla rigenerazione ossea verticale. S. Bellandi› 14/06/2014, Sala Corsi Ordine dei Medici - La SpeziaRiabilitaizione protesica basata su manufatto: stategie, materiali ed innovazioni. L. Solimei

Dott. Eros Pasinitel. 0187/559190e-mail: [email protected]

ANDI MILANO LODI MONZA BRIANZA

› 06/05/2014, Palazzo Cusani, Via Brera 15 - MilanoAlimentazione e prevenzione delle malattie: una attenzione in più per il paziente che qualifica il dentista. Dott. A. Berrino› 10/05/2014, Palazzo Cusani, Via Brera 15 - MilanoQualità e Sicurezza in Chirurgia Parodontale e Implantare. Sidp› 19/05/2014, Palazzo Cusani, Via Brera 15 - MilanoGestione dell’agenesia dei laterali superiori: approccio combinato ortodontico/implantare. Serata Zimmer. Dott. G. Pellitteri› 03/06/2014, Palazzo Cusani, Via Brera 15 - MilanoEstetica frontale diretta e indiretta.Dott. G Brambilla› 25/06/2014, Sporting Club Monza, Viale Brianza 39 - MonzaDistrurbi neurologici in campo odontoiatrico.Dott. L. Tremolizzo

Martina Russanotel. 02/865021e-mail: [email protected]

ANDI PESCARA

› 03/05/2014, Hotel Villa Michelangelo, Strada Lungofino 2 - Città Sant’Angelo (Pe)Innamoriamo dell’Endodonzia! Strategie, nuovi strumenti e suggerimenti per rendere facile la nostra Endodonzia. Dott. G. Vittoria› 17/05/2014, Hotel Villa Michelangelo, Strada Lungofino 2 - Città Sant’Angelo (Pe)Rigenerazione ossea con membrane riassorbibili e non riassorbibili. Dott. F. Fontana› 28/06/2014, Hotel Villa Michelangelo, Strada Lungofino 2 - Città Sant’Angelo (Pe)Il trattamento ortodontico per paziente adulto: obiettivi e strategie dei trattametni inter-disciplinari. Dott. C. Luzi

Dott.ssa Sabrina Di Toro - tel. 085/294152e-mail: [email protected]

ANDI SAVONA

› 13/05/2014, Sala Corsi Ordine dei Medici - SavonaLa gestione del paziente fobico o non collaborativo. M.R. Guadagni› 03/06/2014, Sala Corsi Ordine dei Medici - SavonaUltime acquisizioni sulla preparazione di impianti e monconi. E. Conserva

Dott. Gabriele Zuninotel. 019/854159e-mail: [email protected]

ANDI MARCHE

Aldemiro AndreoniPresidenteANDI Ancona

Nella splendida location dell’Abbadia di Fiastra (Tolentino-MC) risalente al XII secolo e straordinariamente conservata negli spazi e nel comfort ambientale, si terrà nelle giornate di giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 giugno 2014 il prossimo IX Congresso Regionale ANDI Marche 2014.Detta manifestazione sarà un vero EVENTO e non il semplice e consueto Congresso Regionale dell’ANDI Dipartimento Regione Marche.Giovedi 5 giugno vedrà lo svolgersi di un Corso precongressuale: BLS-D ovvero Basic Life Support-Defibrillation rivolto ad un nutrito numero di odontoiatri (da 48 a 96), organizzati per le prove pratiche in gruppi, coordinati da un Docente/Tutor ogni 6 partecipanti, ognuno dotato di manichino e defibrillatore (6,5 crediti ECM attribuiti).Venerdì 6 giugno sarà dedicato a tre workshop con contributi scientifici specifici e relativi tavoli tecnici di esperienza pratica, con crediti ECM assegnati dove previsto. L’intenzione è quella di creare dei veri momenti formativi e di approfondimento su tematiche e tecniche innovative: avranno valenza teorico-pratica avendo la possibilità di utilizzare numerose aule allestibili con banchi scuola. Uno specifico workshop sarà dedicato al

Progetto ANDI Young riservato ai nostri Soci Under 35, con una formazione teorico-pratica alla gestione dell’Igiene Orale ed all’Estetica, mirata all’inserimento occupazionale negli Studi Odontoiatrici (9 crediti ECM attribuiti).In contemporanea agli workshop ed ai tavoli tecnici si svolgerà nella medesima giornata di Venerdì 6 Giugno il Convegno Satellite IL DENTE A TAVOLA 2 (anche per Medici di altre specializzazioni) con durata di circa 6 ore, tra relazioni e contraddittori, primo vero momento di confronto ed integrazione fra varie discipline partendo dalla visione dell’Odontoiatra quale VEDETTA/SENTINELLA del Ben-essere orale e generale del paziente.L’intenzione è di valorizzare la componente MEDICO-SANITARIA, dell’Odontoiatra, formando i giovani colleghi e richiamando le cognizioni nei Dentisti più maturi di segni, sintomi, correlazioni e percorsi diagnostici utili a refertare il Paziente al Medico Specialista di rifermento individuando così precocemente l’insorgenza e/o il conclamarsi di numerose patologie sistemiche.Relatori e Ricercatori di chiara fama quali i Dottori Fumelli, Catassi, Giostra, Roda e Santarelli, guideranno i partecipanti in questo raffronto sinergico interdisciplinare, moderati e coordinati dalla Prof.ssa Laura Mazzanti dell’Università Politecnica delle Marche. Anche questo convegno sarà accreditato ECM (6 crediti ECM attribuiti).Sabato 7 giugno: il Congresso Odontoiatrico

vero e proprio! È nostra intenzione aumentare la soddisfazione e la compliance dei partecipanti ripetendo l’esperienza dello scorso anno con

una “scuola di pensiero odontoiatrico” che abbia la competenza e la capacità di poter gestire tutta la giornata; per questo motivo il Prof. Antonio Cerutti, dell’Università di Brescia, relazionerà, gestirà e coordinerà i lavori unitamente ai suoi collaboratori: Dott.Acquaviva, Dott. Barabanti, Dott. Cardinali, Dott. Ciampalini e Dott. Mondina.Tema: IL RESTAURO IN COMPOSITO: Come - Dove – Perché (6 crediti ECM attribuiti). Sempre nella giornata di sabato, come da tradizione, si terrà una sessione collaterale dedicata al Personale di Studio (Assistenti-ASO, Segretarie, Amministrativi etc.) con interventi particolarmente interessanti ed innovativi nonché di immediata applicazione nella pratica quotidiana.All’EVENTO parteciperanno il Presidente Nazionale ANDI, Dott. Gianfranco Prada, e l’intero Esecutivo Nazionale per i saluti di rito e per altre riunioni che richiameranno i giovani Soci (per il progetto ANDI Young), numerosi Associati e Dirigenti ANDI da tutto il territorio nazionale…Durante le giornate saranno valorizzati (e gustati!) cibi e prodotti tipici della tradizione culinaria marchigiana di eccellenza: la manifestazione infatti vuole essere anche opportunità di valorizzazione dei prodotti alimentari tipici della Regione che saranno presentati (e disponibili!) durante le pause pranzo e caffé che si svolgeranno nella meravigliosa cornice dei giardini e del Chiostro dell’Abbadia.La prestigiosa sede (http://www.abbadiafiastra.net/index.php?lang=it), gli interessantissimi programmi scientifici, l’innovazione del convegno satellite multidisciplinare sono stati oltremodo graditi dai Soci nonché dalle Aziende commerciali. Il percorso congressuale consentirà a tutte le Aziende nostre partner la massima visibilità essendo unica la via di accesso alle sale workshop ed alle sale congressuali evitando dispersioni di partecipazione grazie all’ottima e funzionale struttura.

IX Congresso RegionaleANDI MarcheAbbadia di Fiastra - Tolentino (MC)5-6-7 Giugno 2014

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