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IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI Direttore responsabile: Andrea Piraino Edizioni SI.S.COM. s.r.l. - sito web www.settimanalecomunicazione.it omunicazione C Il Sindaco di Palermo, Diego Cammarata: "Bisogna stimo- lare il senso di appartenenza di ogni cittadino, perchè solo così è possibile far emergere le potenzialità, la creatività e l'eccellenza che sono proprie non solo dei palermitani, ma di tutti i siciliani". a pag. 8 Dal capoluogo, le proposte e le idee "La città ha bisogno di inter- venti urgenti e duraturi contro il dissesto idrogeologico - di- chiara il sindaco Zambuto - il centro storico si sta sbriciolan- do sotto gli occhi di tutti e le soluzioni tampone non basta- no e, soprattutto, non servo- no" a pag. 6 Crolli ad Agrigento, appello del sindaco "Occorre che ci si adoperi per governare! E che lo si faccia sul serio, subito e a tutti livelli. L'immobilismo amministrativo genera la sfiducia nella gente che si trasforma in tensione e rabbia. Le Istituzioni devono dialogare per assicurare un fu- turo concreto ai giovani". a pag. 4 Festino, l'omelia dell'Arcivescovo Si svolgerà il 23 luglio la X assem- blea congressuale dell’AnciSicilia: avrà luogo a Palermo nell’ex De- posito delle Locomotive di Sant’E- rasmo. Una tappa fondamentale per la vita dell’Associazione che porterà, a conclusione dei lavori, all’elezione del nuovo presiden- te e del consiglio regionale. Nel corso della giornata, inoltre, avrà luogo anche la VI Assemblea pre- congressuale nazionale a cui è as- segnato il compito di designare i consiglieri e i delegati che prende- ranno parte al congresso dell’An- ci nazionale previsto a Brindisi dal 5 all’8 ottobre. L’inizio dei lavori è previsto per le 9. Palazzo delle Aquile, Palermo Previsto a Palermo sabato 23 luglio Anci, verso il X Congresso ANNO 12 18 luglio 2011 1

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IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALIDirettore responsabile: Andrea Piraino

Edizioni SI.S.COM. s.r.l. - sito web www.settimanalecomunicazione.it

omunicazioneC

Il Sindaco di Palermo, Diego Cammarata: "Bisogna stimo-lare il senso di appartenenza di ogni cittadino, perchè solo così è possibile far emergere le potenzialità, la creatività e l'eccellenza che sono proprie non solo dei palermitani, ma di tutti i siciliani".

a pag. 8

Dal capoluogo,le proposte e le idee

"La città ha bisogno di inter-venti urgenti e duraturi contro il dissesto idrogeologico - di-chiara il sindaco Zambuto - il centro storico si sta sbriciolan-do sotto gli occhi di tutti e le soluzioni tampone non basta-no e, soprattutto, non servo-no"

a pag. 6

Crolli ad Agrigento,appello del sindaco

"Occorre che ci si adoperi per governare! E che lo si faccia sul serio, subito e a tutti livelli. L'immobilismo amministrativo genera la sfiducia nella gente che si trasforma in tensione e rabbia. Le Istituzioni devono dialogare per assicurare un fu-turo concreto ai giovani".

a pag. 4

Festino, l'omeliadell'Arcivescovo

Si svolgerà il 23 luglio la X assem-blea congressuale dell’AnciSicilia: avrà luogo a Palermo nell’ex De-posito delle Locomotive di Sant’E-rasmo. Una tappa fondamentale per la vita dell’Associazione che porterà, a conclusione dei lavori, all’elezione del nuovo presiden-te e del consiglio regionale. Nel corso della giornata, inoltre, avrà luogo anche la VI Assemblea pre-congressuale nazionale a cui è as-segnato il compito di designare i consiglieri e i delegati che prende-ranno parte al congresso dell’An-ci nazionale previsto a Brindisi dal 5 all’8 ottobre. L’inizio dei lavori è previsto per le 9.

Palazzo delle Aquile, Palermo

Previsto a Palermo sabato 23 luglioAnci, verso il X Congresso

ANNO 1218 luglio 2011

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sommario

TORNIAMO A PARLAREAGLI ENTI LOCALI

Il settimanale “Comunicazione” dell’AnciSicilia torna a parlare ai comuni. Dopo un lungo periodo di silenzio, si riprende con una veste grafica rinnovata e con la stessa

intenzione di sempre: offrire informazioni e servizi a tutte le amministrazioni. Questa nuova avventura parte con la consapevolezza che sia necessario offrire un prodotto destinato agli enti locali ma che si occupi anche di chi vive e lavora nelle città, di tutti quelli che hanno a che fare con la macchina burocratica ma non ne conoscono gli ingranaggi. Si tratta di uno sforzo importante che conferma una vocazione alla trasparenza di cui credo debba esserci dato atto. La nostra rivista ancora una volta si impegnerà a far conoscere meglio l’attività del-le nostre strutture che operano sul territorio, un’attività che spesso si svolge fuori dai riflettori dei media e che invece me-rita di essere conosciuta e seguita. Un impegno ancora più notevole per tenere dietro alle esigenze di tempestività che questo tipo di pubblicazione impone.Abbiamo la piena consapevolezza che uno spazio come questo possa costituire un punto di raccordo e di scambio, un luogo dove chiunque può esprimersi e trovare informa-zioni; rappresenta insomma una sorta di diario collettivo, e aperto sul mondo, degli avvenimenti più importanti che coin-volgono gli enti locali siciliani. Gli elementi di questa edizione rinnovata sono un po’ diversi rispetto al passato, ma quelli che faranno di questo settima-nale lo strumento per raccontare un territorio sono due: i let-tori e la conoscenza. La linea del settimanale metterà in evidenza, comunque, non solo notizie, ma anche strumenti di conoscenza che consen-tiranno ai lettori di non essere osservatori passivi della realtà, ma attori della vita pubblica e della società civile. L’augurio è che il risultato corrisponda alle aspettative e che il rapporto dei comuni con l’Anci Sicilia possa trovare un’ulteriore occa-sione di miglioramento. É con questa fiducia che ho il piace-re di dare un cordiale benvenuto a tutti i lettori. ■

L’editoriale di Andrea Piraino 3 ISTITUZIONIGestione integrata dei rifiuti,un vademecum per i comuniTavolo tecnico tra Anci, Asael e Urps

4 ISTITUZIONIIl discorso del Cardinale Romeo in occasione del Festino"Un futuro certo per la città"

6 AMBIENTEEmergenza crolli ad Agrigento,si sbriciola il centro storicoContinuano gli appelli del sindaco

Ecco “Thor”, lo smaltimentorivoluzionario ed economicoA Terranova l’impianto ideato dal Cnr

8 SPECIALE PALERMOCammarata: "Il mio impegnotra fatica e soddisfazioni"Parla il sindaco del capoluogo siciliano

Campagna: “La città ha bisognodi rinnovarsi con l’aiuto di tutti”“Dobbiamo dare risposte concrete”

Adagiata tra i monti e il marela vera metropoli dell'IsolaIl polo economico della Regione

In giro per mostre e musei,luglio e agosto nel capoluogoTra cultura e spazi per il tempo libero

12 SVILUPPOProdotto integrato territoriale“Serve una strategia comune”I Gal incontrano l’assessore D’Antrassi

13 L'INTERVENTOContenzioso, quando si utilizzala procedura della mediazionedi Pierangelo Bonanno

14 RUBRICHEDai Comuni / Dalle GazzetteDall'Agenda / Dall'Esperto

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U n vademecum destinato a tutti i sindaci siciliani contenente le linee guida per l’attuazione del-

la legge 9/2010 sulla “Gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”.Lo definiranno i componenti del tavolo tecnico Anci Sicilia-Urps-Asael (costituitosi lo scorso maggio) con l’obiettivo di fornire a tutti gli amministratori dell’Iso-la ulteriori dettagli su alcuni punti fondamentali: tra questi, un cenno sulla cronistoria del percorso legi-slativo e precisi ragguagli sullo stato di attuazione e sulle prossime scadenze. Inoltre, il tavolo di lavoro, nel corso dei prossimi incontri in calendario, eviden-zierà anche alcune criticità alla legge di riforma.

I primi punti da ridiscutere riguarderanno il ripiana-mento dei debiti e i tempi di attuazione che, secon-do le tre associazioni, non sono compatibili con i vari passaggi e con gli innumerevoli adempimenti che ciascun comune dovrebbe definire entro e non oltre la fine di quest’anno. Proprio per evitare di cre-are allarmismi e grosse difficoltà tecniche ai comuni interessati, Anci, Urps e Asael concordano sulla ne-cessità di chiedere al governo regionale una pro-roga. Le tre associazioni hanno sottolineato che la legge, così formulata, creerà notevoli disagi al mo-mento dell’approvazione dei bilanci, quando cioè i comuni dovranno prevedere un piano di rientro che dovrebbe essere concordato, in fase preventi-va, tra Regione e amministrazioni comunali. Inoltre, non sono stati ancora definiti i passaggi successivi relativi alle modalità di rateizzazione, ai tempi previ-sti per il rientro del debito e, soprattutto, su chi potrà essere il garante delle anticipazioni richieste. Nella proposta che AnciSicilia, Urps e Asael sottoporran-no al governo regionale, verrà delineato un nuovo e più efficiente modello per favorire il passaggio dal vecchio al nuovo sistema che terrà anche conto delle esperienze, positive e negative, degli Ato. ■

Si è svolto, presso la Camera di Commercio di Palermo, il con-vegno dal titolo “Donne e Go-vernance – Un’impresa possi-bile”, organizzato dai Comitati per l’Imprenditoria Femminile, la Fondazione Marisa Bellisario, e Confcommercio. Durante i lavo-ri si è discusso del “deficit di de-mocrazia”, costituito dalla scar-sa presenza femminile nei luoghi

della rappresentanza politica, nelle istituzioni internazionali, na-zionali e locali, ma anche nei consigli di amministrazione di enti pubblici e privati. L’obiettivo fis-sato dalla Ue per i 27 Paesi mem-bri, infatti, è raggiungere entro il 2015 almeno il 30% di membri donne nei consigli d’ammini-strazione delle aziende quotate, per salire fino al 40% nel 2020. Lo

stato che ha già raggiunto tale obiettivo è la Norvegia dove le dirigenti donne hanno superato il 40%. Questa legge proveniente dal profondo Nord Europa è sta-ta recepita negli ultimi due anni da altri paese europei. L’ Italia attualmente si trova quartultima nella lista redatta dall’ Unione Europea precedendo solo Ci-pro, Lussemburgo e Malta.

Donne e Governance. Un’impresa impossibileL’Italia al quart’ultimo posto nella lista dell’Unione Europea

L’obiettivo è fornire ai municipiulteriori dettagli sull’applicazionedella legge regionale 9 del 2010Il documento conterrà cennisull’iter legislativo, sullo statodi attuazione e sulle scadenze

Al lavoro il tavolo tecnico tra Anci, Asael e Urps

Gestione integrata dei rifiuti, un vademecum per i comuni

istituzioni

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Nel Giorno in cui le reliquie di S. Rosalia attraver-sano ancora una volta le vie di Palermo cosa

possiamo consegnare a Rosalia? Non possiamo che consegnare, con fede, la storia che stiamo viven-do, con tutta la sua verità e le sue contraddizioni. Da una parte viviamo un momento storico segnato da una crisi economica che attraversa non soltanto la nostra Città, ma anche l’intero Paese. Essa colpisce sempre più le fasce di popolazione meno abbienti, segnate drammaticamente dalla disoccupazione e dalla mancanza di alloggi.Condizioni di incertezza che non consentono alle nuove generazioni uno sguardo sereno e pieno di speranza sul loro avvenire e sulla legittima realizzazione di una famiglia.Dall’altra parte, la crisi che attraversiamo non è sol-tanto sociale ed economica. Presentiamo a Rosalia una Città segnata da un pestilenziale processo di progressiva scristianizzazione e di pericolosa desa-cralizzazione della vita. La fede che diciamo di pro-fessare, viene facilmente tenuta lontana, addirittura eliminata, dalla concretezza della nostra quotidia-nità. Dobbiamo aprire gli occhi su questo, fratelli e sorelle! Dobbiamo riconoscere che troppo spesso releghiamo il Vangelo nell’ambito del privato e del devozionale, credendo che non abbia niente da dire al nostro pensare e al nostro agire! Niente di più falso!Per Rosalia, invece, la priorità di Dio profes-sata con la bocca, è divenuta concreta nella vita! Impariamo da lei a scommettere a scommettere tutto sul Vangelo! Senza avere paura! Non rimar-remo delusi! Non giochiamo al ribasso sulla nostra

vita! Diamole il valore che da Dio Creatore le è sta-to donato! Restituiamole la dignità che essa sembra andare perdendo!Abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle nuove generazioni, e per questo ci chiediamo: le stiamo educando alla nobiltà dei valori? O le stia-mo abituando ad un indolore deprezzamento della vita? Eppure la nostra fede, di cui Rosalia è fulgidissi-mo esempio, ci apre alla speranza! In nome di que-sta stessa fede che ci ha portato fin qui, su questa piazza, a tutti è richiesto di animarci nella capacità di scommettere sul bene, quel bene che, a vario ti-tolo possiamo compiere facendo fruttificare l’eredi-tà di una Palermo che mai – mai! - si è arresa, nel corso della storia, di fronte alle difficoltà emergenti.E’ vero! Per poter cambiare il volto di Palermo tutti dob-biamo fare la nostra parte.Ma per farlo dobbiamo cambiarle prima di tutto l’a-nima! E l’anima di Palermo è fatta dei palermitani che ancora desiderano amarla e vederla bella, one-sta, nobile, pulita, rispettosa, giusta! Ma è altrettanto vero che questa ricchezza della Città va bene am-ministrata da coloro che sono posti al suo servizio nel perseguire e garantire il bene comune. Palermo attende molto! E non è più tempo di rinviare oltre: ha bisogno di un impegno straordinario e concorde per essere meglio amministrata! (segue a pag. 5) ■

"Le condizioni di incertezza, dovute a un momento storico segnato da una crisi economica, non consentono alle nuove generazioni uno sguardo sereno e pieno di speranza sul loro avvenire e sulla realizzazione di una famiglia"

Il discorso dell'Arcivescovo in occasione del Festino

Il Cardinale Paolo Romeo:"Un futuro certo per la città"

istituzioni

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So bene quante difficoltà si incontrano nell’ambito po-litico-amministrativo di questa Città e so anche che, spesso, non ci troviamo dotati di strutture efficienti per intervenire come si vorrebbe. Ma occorre che i vari li-velli amministrativi non siano solo ingranaggi burocra-tici che generano lentezze e sprecano occasioni ed energie per la crescita! Occorre che ci si adoperi per governare! E che lo si faccia sul serio! E che lo si faccia subito a tutti i livelli! Un tale clima di immobilismo am-ministrativo genera innanzitutto, la sfiducia della gen-te, che si trasforma spesso in tensione, rabbia, mal-contento. A livello comunale, non posso non ribadire che non si può amministrare limitandosi a gestire le emergenze delle retribuzioni, ma che si deve tentare in tutti i modi di ottimizzare le risorse che già si possiedono, in modo deciso e in prospettiva del futuro di questa Città. Un futuro che non può essere l’eterno presente di una continua protesta per gli stipendi, ma che deve essere programmato come occasione di crescita e di produt-tività . A grandi fasce di popola-zione non resta che rivolgersi al “lavoro nero” con tutti i rischi che questo comporta, sia in termini di sfruttamento a scapito della dignità personale, sia in termini di danno alla collettività. Rosalia parla ancora al cuore di questa Città, e cerca di toccare la sensibi-lità di tutti gli uomini di buona volontà, ma in particola-

re degli amministratori che professano la loro identità cattolica: la vostra fede – come ha detto il Santo Padre qui a Palermo il 3 ottobre scorso – deve mostrare “la forza dirompente” del Vangelo e deve essere capa-ce di farvi superare le situazioni di conflitto, gli interessi personali, i radicalismi politici che generano solamen-te un pericoloso stallo, e che allontanano sempre più da una visione serena dei problemi. Come ebbi a dire all’inizio del 2011, a Palazzo di Città, proprio all’indo-

mani di un accorato appello all’u-nità rivolto dal Presidente della Re-pubblica, Giorgio Napolitano, che in questi ultimi giorni ha fatto nuo-vamente sentire la sua voce au-torevole, ribadisco che abbiamo la necessità che per il bene della nostra Palermo le istituzioni dialo-ghino! Si superino le fratture che si consumano a vari livelli, e si esca dalle pastoie della burocrazia fine a se stessa! In simili condizioni, non si possono offrire per tempo risposte opportune ai problemi seri

– davvero seri! - Della gente! Tutti dobbiamo capire che ci si sta giocando davvero il futuro! E non ci si può più permettere di perdere tempo, di “navigare a vista” senza orizzonti né prospettive chiare . ■

"Occorre che ci si adoperi per governare!

E che lo si faccia sul serio, subito e a tutti livelli. L'immobilismo

amministrativo genera la sfiducia nella gente

che si trasforma in tensione e rabbia"

"E' necessario che le istituzioni dialoghino e che si superino le fratture che si consumano a vari livelli e si esca dalle pastoie della burocrazia fine a se stessa. In simili condizioni non si possono offrire risposte opportune ai problemi seri"

Palermo ha bisogno di risposte e di certezze

Un accorato appello all'unitàcontro i radicalismi politici

istituzioni

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L’ emergenza è iniziata a fine aprile e non è an-cora finita. Ad Agrigento si registra un allarme

costante: il centro storico si sta sbriciolando sotto gli occhi di tutti ma le soluzioni tampone non basta-no e non servono. Il sindaco Zambuto ha chiuso il municipio, ha organizzato conferenze stampa, una anche nella piazza antistante Palazzo d’Orleans, ha gridato ai quattro venti i pericoli legati alla pubblica sicurezza, ma non è stato facile farsi ascoltare.Tutto è cominciato il lunedì di Pasquetta quando a crollare fu il settecentesco Palazzo Lo Jacono, lo stesso che i tecnici della Protezione civile avevano messo in sicurezza solo un mese prima. Seguito a ruota da un palazzo di cinque piani, nella centrale via Imera, evacuato a metà maggio. Adesso, tra gli edifici a rischio anche la storica cattedrale minac-ciata dalla collina sovrastante che rischia di frana-re. Richiesta da più parti una strategia unitaria per salvare il centro storico del capoluogo agrigentino e per risolvere i rischi di dissesto idrogeologico che interessano tutto il territorio, in molti si sono appellati alla procedura di emergenza che dovrebbe pren-dere spunto dall’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in materia di Protezione civile, n° 3450 del luglio 2005. Ma il sindaco Zambuto un aiuto concreto lo ha chiesto più volte al governo regionale e alla fine di maggio è arrivata finalmente una risposta: “Ap-prendiamo con piacere – ha commentato il primo cittadino di Agrigento - che la commissione bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana (nella seduta del

24 maggio, ndr) ha approvato, su proposta dell’on. Giovanni Panepinto, un emendamento che destina fondi per il centro storico di Agrigento. Nel prende-re atto della volontà della Regione di cominciare ad intervenire sulla drammatica situazione del cen-tro storico di questa città – ha continuato Zambu-to - ribadiamo che continueremo a chiedere quei necessari interventi per la messa in sicurezza della zona a seguito del dissesto idrogeologico che inte-ressa la collina, la cattedrale e gli ipogei”.Ma c’è di più: secondo quanto affermano i tecni-ci comunali, per salvare il centro storico e per far rivivere le città di Agrigento occorre tenere conto di tre aspetti fondamentali: 1) c’è il problema delle emergenze che coinvolge direttamente il comune quale titolare del potere di ordinanza nei casi in cui sia a rischio l’incolumità dei cittadini e per motivi di pubblica sicurezza. Qui la Regione deve immedia-tamente rendere disponibili, così come promesso con la legge finanziaria, le relative risorse per evitare che si continuino a chiudere ancora case e strade e che gli agrigentini debbano continuare a rischia-re la vita; 2) il problema del dissesto idrogeologico che richiama anche la situazione degli ipogei. A tal proposito la protezione civile nazionale e regionale, a seguito dell’emanazione dell’apposita ordinanza, devono proseguire, con i fondi del Ministero dell’am-biente, nel percorso intrapreso anche per consenti-re di salvare la Cattedrale e gli altri edifici interessati. Infine, ma non meno importante, il punto 3 che sot-tolinea la necessità di provvedere al rifinanziamento delle leggi regionali sul centro storico (n. 70 del 1976 e n. 34 del 1985). Con tale rifinanziamento l’ammi-nistrazione comunale vuole far rivivere il centro sto-rico della città (case, imprese artigiane e commer-ciali, piazze, strade e quant’altro) per rimetterne in moto anche l’economia. “Siamo determinati – ha concluso Marco Zambuto - a far rinascere questa città con la collaborazione di tutti, perciò non cer-chiamo polemiche o distinzioni ma soltanto la colla-borazione con le istituzioni nazionali e regionali per dare ad Agrigento quanto è dovuto.” ■

Il primo cittadino: “La Regionedeve fare fino in fondo la sua parteSono necessari interventi duraturicontro il dissesto idrogeologico I miei concittadini hanno bisognodi risposte concrete e tranquillità”

Continuano gli appelli del sindaco Marco Zambuto

Emergenza crolli ad Agrigento, si sbriciola il centro storico

ambiente

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A rriva dalla provincia di Messina un nuovo si-stema per lo smaltimento dei rifiuti ed è un

progetto tutto italiano, ideato dai tecnici del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Si tratta di un impianto che utilizza una nuova tecnologia che si chiama Thor (Total House Waste Recycling) e riduce i rifiuti in dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero proces-so è una materia omogenea, purificata dalle par-ti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabi-le ad un carbone di buona qualità. Dalla lavorazione dei rifiuti, quindi, si ottiene un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico, compresi i moto-ri funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalo-rizzazione delle biomasse; infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto, che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocar-buri policiclici. È possibile utilizzare il prodotto sia come combustibi-le solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per

motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno. Il primo impianto Thor, messo in funzione, a Torrenova, per una fase di sperimenta-

zione che però si è già con-clusa, riusciva a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non aveva bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trat-tamento. Trattandosi di un sistema completamente meccani-co, non termico, non è ne-cessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così

lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situa-zioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemen-te, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto. Una scoperta moderna e all’avanguardia che potrebbe, se va-lorizzata e utilizzata su tutto il territorio, diventare la soluzione definitiva all’emergenza rifiuti. ■

É alimentato con partedell’energia che produceIl metodo è meccanico:non è necessario tenerlo

sempre in funzione

Il sistema riduce i rifiuti in dimensionimicroscopiche e li trasformain materia omogenea purautilizzabile come combustibileGià completata la sperimentazione nella provincia di Messina

A Torrenova l’impianto di riciclaggio ideato dal Cnr

Ecco “Thor”, lo smaltimento rivoluzionario ed economico

ambiente

L’impianto Thor di Torrenova(fonte www.nebrodinews.it)

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L’INTERVISTA

P er quasi 10 anni al timone della città di Palermo. Un impegno sicuramente gravoso e un cammino

spesso in salita. Cosa le è costato più fatica e cosa le ha procurato grandi soddisfazioni.Quello di governare Palermo è stato ed è un grande impegno che cerco di affrontare tutti i giorni con di-gnità e determinazione. Ma, credo, che questo sia il leitmotiv di tutti i sindaci: se hai ottenuto la fiducia de-gli elettori, se hai deciso di assumerti un carico ingom-brante di responsabilità, devi mettercela tutta per arrivare fino al traguardo. Tra fatica e soddisfazioni… Fatica, abbastanza e tutta messa in conto. Fatica nel cercare di dare risposte a tutti con la consapevolezza che qualche ingranaggio si incepperà e bisognerà trovare delle soluzioni tempestive a alternative. Sod-disfazioni, tantissime. Vedere crescere una città, dia-

logare con i cittadini, ascoltare le loro richieste e cer-care di farne tesoro per andare avanti. Rifiuti, precari, scarsi finanziamenti nazionali e regio-nali e lo spettro di non potere assicurare ai cittadini i servizi essenziali. Come può un amministratore affron-tare tutto questo e continuare a governare una città difficile come Palermo?Lo affronta con coraggio, si rimbocca le maniche e, quando è necessario, batte i pugni sul tavolo. In effet-ti, ultimamente tutti gli amministratori siciliani hanno dovuto fare i conti con una serie di tagli ai finanzia-menti che hanno messo seriamente in crisi i bilanci comunali. Riduzioni drastiche che, in alcuni casi, ren-dono quasi impossibile affrontare l’ordinaria ammini-strazione. E’ una battaglia quotidiana ma cerchiamo, sempre e con tutte le nostre forze, di proseguire per la nostra strada cercando di fare del nostro meglio.Lei ricopre anche l’incarico di Presidente dell’Anci Si-cilia. Cosa augura ai sindaci neo eletti nella tornata elettorale del 29-30 maggio?L’augurio più grande è di lavorare con serenità, non perdendosi d’animo davanti ai mille intoppi che ogni sindaco, per un motivo o per un altro trova lungo il cammino. Mi auguro anche che l’atteggiamento verso gli enti locali cambi, che qualcuno si accorga che i comuni hanno dimostrato un senso di respon-sabilità senza eguali, hanno affrontato situazioni ve-ramente complicate ma ne sono usciti comunque facendo la loro parte. Ora però è necessario che al senso di responsabilità si accompagni un senso del dovere da parte di tutti.Da sempre si dice che la Sicilia abbia bisogno di nuovo slancio vitale: nell’economia, nel sociale, nel-la politica. Uno slancio che sembra non arrivare mai. C’è qualcosa che si deve cambiare? E’ solo un pro-blema di mentalità o mancano strumenti adeguati?Quello che dobbiamo fare, ma tutti insieme, è dar vita ad una regione capace di utilizzare le proprie ri-sorse al punto tale da divenire attraente per chi sta fuori. Bisogna stimolare il senso di appartenenza di ogni cittadino perché solo così è possibile far emer-gere le potenzialità, la creatività e l’eccellenza. ■

"Gli amministratori dell'Isola in trincea,troppe decurtazioni ai finanziamentiMa dobbiamo mettercela tuttaper arrivare fino al traguardoGli elettori ci hanno dato fiduciae meritano tutta la nostra attenzione"

Il sindaco di Palermo Diego Cammarata

Parla il primo cittadino del capoluogo siciliano

Cammarata: "Il mio impegno tra fatica e soddisfazioni"

speciale palermo

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n.1 » 18 luglio 2011 omunicazioneC 9

L’INTERVISTA

C onsiglio comunale quasi perennemente as-sediato da tante emergenze da risolvere. Ma

l’appuntamento che, da sempre, risulta più gravo-so è l’approvazione del bilancio. Anche in quest'ul-timo, diversi i nodi da sciogliere.Le forti contrapposizioni che ultimamente hanno caratterizzato l’Aula, non hanno certamente crea-to un clima sereno utile ad affrontare le tante emer-genze che la nostra città vive giornalmente. Una condizione che, purtroppo, viene percepita nega-tivamente dai cittadini ai quali abbiamo sempre e, comunque, il dovere, per il ruolo che ricopriamo, di dare risposte concrete. É necessario, dunque, in quest’ultimo anno di consiliatura, fare uno sforzo co-mune, al di là delle beghe politiche, per approvare i tanti atti inseriti all’ordine del giorno di Sala delle Lapidi. E per questo auspico che si lavori e si affron-tino i prolemi grandi e piccoli della nostra città con una condivisione più ampia possibile ed, in partico-lare, in una condizione di dialogo da parte di tutte le componenti politiche e non di scontro sterile. Si festeggiano quest’anno i 150 anni dell’Unità d’Ita-lia: la memoria, la storia, la cultura, possono essere di aiuto a recuperare la vera identità di una città difficile come Palermo?La celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia è stata ed è un’occasione irripetibile, per rafforzare ancora di più il sentimento profondo che unisce la nostra nazione, figlia di una storia che ha visto pro-tagonisti uomini eroici battersi per la conquista della libertà del nostro popolo. Certamente la memoria, la storia e la cultura sono valori attraverso i quali è possibile recuperare l’identità della nostra città. E

proprio Palermo è divenuta tappa storica, con un evento commemorativo che si è svolto a Ponte Ammiraglio nel maggio di quest’anno. Un viaggio attraverso la rappresentazione di quei luoghi che furono teatro, dallo sbarco a Marsala fino alla vit-toria di Calatafimi nel lontano maggio del 1860, di eventi che hanno segnato la storia d’Italia. É neces-sario custodire e tutelare questo patrimonio di idee, avendo ben presente la memoria storica che rap-presenta per noi tutti. In alcuni comuni italiani è stato istituito un Consiglio Comunale Giovanile. Un organo democratico che agisce in rappresentanza di tutti i giovani tra i 15 e i 25 anni, autonomamente istituito dal Comune per promuovere la partecipazione giovanile alla vita sociale, politica e culturale della città. Pensa si tratti di un’iniziativa che potrebbe essere portata avanti anche a Palermo?Un progetto molto interessante, che certamente potrebbe essere realizzato anche qui a Palermo. Il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani alla polis è senza dubbio un valore aggiunto, sia in termini propositivi di idee, che di apprendimen-to e conoscenza dell’organo consiliare, dei suoi strumenti e del suo funzionamento, nell’ambito dei propri compiti specifici di indirizzo, di controllo, e di programmazione. ■

Il presidente del consiglio comunale di Palermo Alberto Campagna

“Dobbiamo dare risposte concrete ai palermitani”

Campagna: "La città ha bisogno di rinnovarsi con l’aiuto di tutti"

speciale palermo

Spazio anche al coinvolgimentoe alla partecipazione consapevoledei giovani alla vita politica .Dal presidente del consiglio comunale idee e progetti di rinnovamento

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n.1 » 18 luglio 2011 omunicazioneC 10

LA STORIA

Posizione. La città di Palermo, adagiata fra il mare, il promontorio di Monte Pellegrino e gli agrumeti della Conca d’Oro, oltre che capoluogo della Regione Autonoma istituita nel 1947, può essere considerata oggi, a ragione, l’unica vera metropoli della Sicilia, il polo intorno a cui ruota tutta l’attività economica, politica e culturale dell’isola. Un ruolo privilegiato, dunque, che le deriva da una storia secolare, da sempre segnata dalla felice posizione geografica. Origini e storia. Se, infatti, sulle pendici di Monte Pel-legrino l’uomo comparve fin dal Paleolitico, furono i Fenici, nell’VIII secolo a.C., ad apprezzare per pri-mi i pregi di quell’insenatura naturale che è oggi la Cala e che a quell’epoca, più profonda di quasi 500m, non tardò ad imporsi come scalo fondamen-tale per i traffici dell’intero Mediterraneo. Da allora il

porto non avrebbe mai più abdicato alla sua funzio-ne trainante per l’economia, ma anche per la stes-sa storia palermitana: fu da esso che la città prese il nome; fu il porto che le consentì di stabilire contatti, di volta in volta, con tutte le maggiori e più evolute civiltà, acquisendo una fisionomia tipicamente co-smopolita. Ai Fenici succedettero nel V secolo a.C. i Cartaginesi, cui nel 254 a.C. subentrarono i Romani, che fecero della città, stretta costantemente intor-no al suo porto e fortificata, un fiorente municipio. Dopo una parentesi di quattro secoli in cui si regi-strò il repentino avvicendarsi di Vandali, Ostrogoti, Longobardi e Bizantini, la conquista araba dell’831 riservò a Palermo un nuovo periodo di sfolgorante splendore. Dal 948, eretto a capitale di uno Stato autonomo, fu anche sede di un emiro. Nel 1072 Ro-berto il Guiscardo guadagnava l’isola dei Norman-ni, nel 1130 Ruggero II veniva incoronato re di Sicilia, e con lui i suoi successori, fino al munifico Guglielmo II, tutta la città conobbe un fervore di opere che le garantì un nuovo rigoglio architettonico. Con Enrico VI ai Normanni succedettero gli Svevi, che ebbero in Federico II un sovrano colto e magnifico.Nel 1266 sull’isola giunsero gli Angiò, che con il loro prepotente malgoverno, sfociato nel 1282 nella cruenta rivolta del Vespro, agevolarono presto l’a-scesa al potere degli Aragonesi. Dal '500 ad oggi. Ma la vera trasformazione si sareb-be registrata solo a partire dal Cinquecento, con l’insediarsi dei viceré spagnoli e un riassetto archi-tettonico e urbanistico che coinvolse anche centri di potere e spazi pubblici e che portò in breve alla divisione nei quattro quartieri canonici e ad un fiori-re splendidi monumenti. E se questa tendenza non si interruppe neppure con l’avvento dei Borboni, nel 1734, solo nell’Otto-cento Palermo riuscì a valicare i confini della città fortificata per espandersi radicalmente al seguito dell’ampliarsi del porto. Col XX secolo l’espansione procedette verso nord, fino a raggiungere quella Mondello che ormai costituisce il lido prediletto dei Palermitani. ■

La felice posizione geografica alla base del suo ruolo privilegiato per il commercio nel MediterraneoFurono i Fenici, per primi, a valorizzare e ad apprezzare la bellezza di quella che è oggi la Cala, suggestiva insenatura naturale

Uno scorcio di Palermo

Considerata il polo economico dell'intera Regione

Adagiata tra i monti e il mare la vera metropoli dell'Isola

speciale palermo

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IL PROGRAMMA speciale palermo

“The color of the season”. Fino al 31 luglio ne-gli spazi della Galleria d’Arte Moderna (com-plesso monumentale di Sant’Anna) la prima mostra personale di Stefania Galegati Shines. In esposizione due nuovi progetti in anteprima - una serie pittorica e una nuova installazione - insieme ad una selezione del suo percorso lavorativo iniziato nel 1994.Promossa in collaborazione con Ars Mediter-ranea, con le Gallerie Francesco Pantaleone Arte Contemporanea e Pinksummer Genova, patrocinata dalla Regione Siciliana e dal Co-mune di Palermo, la mostra costituisce il se-condo appuntamento del ciclo che la GAM dedica ad alcuni dei più affermati artisti sici-liani del momento.Stefania Galegati Shines nasce nel Ravenna-te, ma vive e lavora a Palermo dal 2008. In mostra i suoi lavori più recenti ed inediti, af-fiancati a opere precedenti: dipinti di serie, lavori fotografici e video. Per informazioni 091.8431605 (mar-ven 9.30-18.00) oppure [email protected];www.galleriadartemodernapalermo.it.Vintage e Riuso. Fino all’1 agosto, a Palazzo Zi-ino, via Dante 53, si svolgerà la mostra “Vinta-ge e Riuso”, curata da Ninni Arcuri. Il leitmotiv della manifestazione sarà trasformare, recu-perare e reinterpretare oggetti in disuso e ma-teriali di scarto per creare nuovi e stimolanti oggetti d’arte. Aperta al pubblico da martedì a domenica dalle 9 alle 18,30.

P alermo Città-regione pone un obiettivo vinco-lante e non derogabile: la co-leadership dei

fondi comunitari. Una progettualità più ampia e di matrice europea, vuole spostare il baricentro degli investimenti e delle nuove iniziative proprio verso quella dimensione metropolitana che Palermo in-terpreta nel contesto regionale ed italiano; la stessa destinazione preferenziale delle risorse comunitarie coinvolge in maniera evidente l’Asse di interventi denominato “città”.Rispetto a questa straordinaria opportunità, Paler-mo è chiamata ad una vera e propria governan-ce, con pari dignità rispetto alla Regione Siciliana, delle risorse comunitarie per realizzare i processi che sono stati avviati, ma anche per dare vita e visibilità a nuovi percorsi di crescita e di sviluppo. Nell’elen-cazione delle macro-aree di intervento, le politiche per lo sviluppo ed il lavoro, la lotta all’esclusione so-ciale e le politiche culturali si pongono come i pre-minenti punti di riferimento.La gestione delle specifiche iniziative sarà invece preceduta da alcune scelte di riorientamento della macchina comunale fondate sul decentramento amministrativo verso le periferie, per la prima volta intese come un unicum, verso una diversa politica delle utility comunali e verso la scrittura di una squa-dra per il governo della Città prioritariamente orien-tata alla qualità ed alla competenza dei suoi com-ponenti, ancor prima dei, sia pur legittimi, vincoli di rappresentanza.Le principali direttrici di interventoL’amministrazione ha, in questi anni, assicurato una serie di servizi ed infrastrutture di base, considerate irrinunciabili per la dimensione ed il ruolo di Palermo, ma principalmente ha incardinato una rete di inizia-tive tutte legate dal medesimo filo: lo sviluppo e la crescita nel rispetto della qualità della vita.Sono quattro le direttrici di intervento proposte alla valutazione dei palermitani : mobilità, vivibilità, strut-ture e cultura. La scelta di “aprire” con la mobilità delle persone e delle merci e di “chiudere” con la cultura, passando dalle nuove grandi strutture e dal tema della vivibilità, vuole offrire alla riflessione col-lettiva una strategia innovativa e in discontinuità con il passato (fonte www.comune.palermo.it). ■

In giro per mostre e museiLuglio e agosto nel capoluogo

IIl programma d’esordio del Sindaco Cammarata

Il governo della città nelle linee strategiche

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“U na strategia unica, e quindi un coordi-namento unico, per mettere a sistema e

avviare, nel contempo, un comune governo dei processi di sviluppo locali esistenti a livello regio-nale, per razionalizzare, rendere competitivo, far conoscere e commercializzare, anche a livello in-ternazionale, ad iniziare dai Paesi del Mediterra-neo e dell’Europa, il ‘prodotto Integrato Territoriale Siciliano’, nelle tre linee individuate: Turismo rura-le - Agroalimentare e Agro-Energie. Un processo che deve utilizzare, organicamente ed in senso complementare, integrando e rimodulando, per ‘progetti integrati e complessi’, i fondi regionali Fesr - Feasr - Fse, in aggiunta a quelli nazionali e comunitari”.Sono state queste le conclusioni della riunione operativa che si è svolta venerdì 10 giugno e ha visto protagonisti ben nove Gal - Sistemi Locali di Sviluppo, in rappresentanza di quasi tutto il territo-rio siciliano, dal “Val d’Anapo”, “Madonie”, “Sicilia Centro Meridionale”, “Natibeli”, “Metropoli Est”, “Sicani”, “Terre Normanne”, “Terre del Nisseno”, “Golfo di Castellammare”.“Dobbiamo dare vita ad un ‘sistema Sicilia’ - ha dichiarato Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni, comune capofila del Sistema Locale di Svi-luppo del Val d’Anapo - ponendo fine alla cultura delle ‘incompiute’, in una azione sinergica di tutti i soggetti che in questi 15 anni hanno lavorato con grande progettualità, alla crescita economico-so-ciale dei nostri territori. Solo così potremo trovare

nuove opportunità di sviluppo e superare la crisi che pesa e opprime tutti i settori produttivi della nostra regione”. “La Sicilia - continua Amenta - deve così guarda-re al Mediterraneo e all’Europa, con un ruolo ed una identità ben precisa, con un modello di svilup-po esportabile e per fare questo dobbiamo, con forza e sinergicamente, catalizzare l’attenzione della politica, regionale e nazionale, in questi anni distratta nei confronti dei processi di sviluppo del territorio, come dimostrano i ritardi e la confusione nei bandi, nelle varie misure e nell’utilizzo dei fondi. E in particolare negli studi e nella progettualità di strutture come i Gal - Sistemi Locale di Sviluppo, una vera risorsa di quel processo pubblico-privato teso alla crescita del territorio e dell’isola”.Ai lavori i ha preso parte anche l’Assessore Regio-nale alle Politiche Agricole e Alimentari, Elio D’An-trassi, che da subito, cogliendo positivamente il progetto di un coordinamento strategico unico re-gionale dei Sistemi Locali di Sviluppo, ha proposto l’inserimento di un rappresentate del neonato co-ordinamento, nell’Ufficio di Gabinetto dell’Assesso-rato, per rendere immediati e rapportati alle linee di sviluppo che il territorio si da, i provvedimenti, la ripartizione e l’utilizzo dei fondi a disposizione.“Quando si parla di azioni e interventi nel territo-rio - ha infatti sottolineato l’Assessore Elio D’Antras-si - spesso ci si dimentica che ‘la progettualità’ è solo quella che arriva e viene prodotta dai Gal. E siccome per quanto mi riguarda non intendo per-dere altro tempo e i fondi a disposizione ci sono, vi chiedo di essere protagonisti anche nel disegnare le linee di sviluppo e la distribuzione delle risorse. Modelliamo insieme gli interventi, reali e concreti, per dare opportunità di crescita ai nostri territori. Se c’è una cosa che di sicuro vogliamo evitare, come Governo Regionale – ha concluso l’Asses-sore Regionale alle Politiche Agricole e Alimentari - è dover restituire i fondi a Bruxelles o non poter chiedere la restituzione dei fondi Fas al Governo nazionale”. ■

Amenta: “Per uscire dalla crisioccorre dare vita a un ‘Sistema Sicilia’e avviare un coordinamento unico:bisogna porre fine alla culturadelle ‘incompiute’ che ha rallentatolo sviluppo della nostra regione”

I Gal incontrano l’assessore regionale Elio D’Antrassi

Prodotto integrato territoriale “Serve una strategia comune”

sviluppo

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l'intervento

U na delle priorità per i Comuni è sicuramente quella di contenere le spese relative al conten-

zioso giudiziario. Difatti, spesso, le complesse rela-zioni fra gli Enti locali da una parte ed cittadini ed imprese dall’altra parte si concludono con l’avvio di una controversia giudiziaria, aumentando notevol-mente la spesa pubblica, risorse economiche che conseguentemente verranno sottratte dagli investi-menti destinati allo sviluppo delle proprie comunità. Ecco perché l’introduzione del nuovo istituto giuri-dico della mediazione civile e commerciale potrà contribuire ad una soluzione più veloce ed econo-mica delle controversie. La mediazione, prevista dal D.Lgs n. 28 del 2010, rappresenta il procedimento, extra giudiziale, attra-verso il quale giungere, tra le parti di una contro-versia, ad una possibile conciliazione degli interessi in campo. Tale obiettivo può essere raggiunto, dal punto di vista pratico, grazie al supporto degli or-ganismi di mediazione abilitati a svolgere il procedi-mento di mediazione, iscritti in un apposito registro, presso il Ministero della Giustizia. La formazione dei mediatori rappresenta, quindi, uno dei passaggi essenziali per garantire traspa-renza e professionalità nel corso della procedura di mediazione, per tali ragioni il Ministero ha istituito l’elenco degli enti autorizzati a formare i mediato-ri professionisti. Con l’entrata in vigore del D.Lgs n. 180 del 2010 il Ministero della Giustizia ha precisato i “confini” entro cui gli organismi di mediazione e gli enti di formazione potranno e dovranno operare.

Nel D.Lgs n. 28 del 2010 vengono distinte tre diffe-renti tipologie di mediazione: quella facoltativa, quando viene liberamente scelta dalle parti; quel-la obbligatoria, prevista in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari; quella giudiziale, quando è il giudice ad invitare, con una specifica ordinanza, le par-ti ad intraprendere un percorso di mediazione, in ottemperanza della direttiva comunitaria 2008/52/Ce, affiancandosi, in tal modo, senza sostituirla, alla mediazione giudiziale. In particolare, quando il processo è iniziato, anche nel caso di giudizio di appello, il giudice potrà valuta-re se formulare l’invito alle parti a ricorrere agli orga-nismi di mediazione, in base allo stato del processo, alla natura della causa e al comportamento delle parti. La sollecitazione del giudice alle parti deve es-sere formulata prima della discussione della causa. Nel caso in cui le parti recepiscano positivamente la proposta del giudice il processo verrà rinviato in atte-sa di concludere il tentativo di mediazione. Secondo le attuali disposizioni normative è già pos-sibile, dal marzo 2011, esperire il tentativo di media-zione, nei casi in cui è prevista l’obbligatorietà, nello specifico il Ministero della Giustizia ritiene che le cau-se interessate dalla mediazione obbligatoria saran-no oltre 600mila. È stato di recente sancito un diffe-rimento parziale, all’interno del c.d. Decreto “mille proroghe”, che statuisce la proroga di dodici mesi, limitatamente alle controversie in materia di condo-minio e del risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti. Appare inalterata, comunque, la spinta innovativa prospettata con l’introduzione dell’istituto della mediazione, che cer-tamente contribuirà ad arginare il pesante arretrato del sistema giudiziario italiano. ■

(*) Difensore civico del Comune di Misilmeri

Contenzioso, quando si utilizza la procedura della mediazionePossibile una diminuzione delle spese per gli enti locali

di Pierangelo Bonanno*

Il decreto legislativo 28 del 2010introduce il nuovo istituto giuridico in campo civile e commercialeÉ il principale iter extra-giudizialeper provare una conciliazionetra le parti: ecco come funziona

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rubriche

dalle gazzettedai comuni

■ Gazzetta Ufficiale Regione Sicilia

Sviluppo rurale: decreto assessorato delle risor-se agricole e alimentari. Programma di svilup-po rurale Sicilia 2007-2013 - Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” - misura 413 “Attuazio-ne di strategie di sviluppo locale – qualità della vita/diversificazione” - misura 431 “Gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di compe-tenze e animazione” - 2° bando per la selezione dei gruppi di azione locale (GAL) e dei piani di sviluppo locale (PSL).

Edilizia residenziale: decreto Assessorato delle in-frastrutture e della mobilità. Aggiornamento, per l’anno 2011, del limite massimo di reddito annuo complessivo del nucleo familiare per concorrere all’assegnazione di alloggi di edilizia residenzia-le pubblica nell’ambito della Regione siciliana.

■ Gazzetta europea

Prodotti ortofrutticoli. Regolamento di esecuzio-ne (UE) n. 539/2011 della Commissione, del 1° giugno 2011, recante fissazione dei valori forfet-tari all’importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli (GU L 147 del 2.6.2011, pagg. 13–14 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV).

Prodotti vitivinicoli. Regolamento (UE) n. 538/2011 della Commissione, del 1° giugno 2011, che mo-difica il regolamento (CE) n. 607/2009 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio per quanto riguarda le denominazioni di origine protette e le indicazio-ni geografiche protette, le menzioni tradizionali, l’etichettatura e la presentazione di determinati prodotti vitivinicoli (GU L 147 del 2.6.2011, pagg. 6–12 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV).

Le ultime novità sui prodottiortofrutticoli e vitivinicoli

Tra sviluppo ruralee alloggi residenziali

Un dipendente di un comune medio è stato as-sunto attraverso concorso pubblico in ruolo a tempo indeterminato il 16 maggio 2008.

In merito all’applicazione di quanto previsto dall’art. 18 del CCNL sottoscritto il 6 luglio 1995, che prevede n. 2 giorni di ferie aggiuntive spet-tanti al dipendente dopo 3 anni di servizio, si chie-de di sapere se al dipendente in questione spet-tino già nel corso dell’anno 2011 una quota parte dei 2 giorni ed eventualmente in che misura.

In conformità all’articolo 18, comma 3, del CCNL 6.7.1995 i dipendenti neo assunti hanno diritto a 2 giorni in meno di ferie nei primi tre anni di servizio. In tal caso le ferie sono quindi pari a 30 e 26 giorni lavorativi qualora il dipendente presti attività la-vorativa rispettivamente su sei e su cinque giorni

la settimana. Ai sensi del comma 7 del m e d e s i m o articolo, la quantificazio-ne della du-

rata delle ferie spettanti nell’anno di assunzione o in quello di cessazione dal servizio deve essere determinata “in proporzione ai dodicesimi di ser-vizio prestato”; la frazione di mese, se superiore a 15 giorni, è computata come mese intero. Dalla combinazione della disciplina sopra richiamata, discende che il conteggio delle ferie è legato al periodo di servizio. Nel caso specifico, quindi, il calcolo delle ferie va fatto in proporzione ai giorni spettanti in regime di neo assunto per il periodo gennaio-aprile 2011 (quattro/dodicesimi), e dal decorso del triennio in proporzione ai giorni spet-tanti per il periodo maggio-dicembre 2011 (otto/dodicesimi). Poiché il dipendente è stato assunto il 16 maggio 2008 e quindi ha prestato servizio per più di quindici giorni in tale mese, lo stesso è consi-derato come intero. (FONTE ANCITEL)

La regolamentazione è in conformità con l’articolo 18, comma 3, del ccnl 6.7.1995

Un mese di servizio non completoconta solo se supera i 15 giorni

Neo assunti, per tre anni2 giorni di ferie in meno

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rubriche

dall’agenda dall’esperto

A seguito dell’approvazione del cosiddetto “ter-zo pacchetto energia” come si deve comporta-re un Comune che abbia già aperto la procedu-ra per l’affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale?Il Consiglio dei Ministri il 31 maggio scorso ha ap-provato, in via definitiva, lo schema di decreto le-gislativo di recepimento delle direttive comunitarie riguardanti il mercato interno dell’energia elettrica e del gas naturale e relativa procedura comuni-taria per la trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale (cd terzo pacchetto energia). Di assoluto rilievo in materia di distribuzione del gas naturale le norme contenute nell’articolo 24 del provvedimento, recante valore di rimborso degli impianti di distribuzione, il cui comma 4 modifica, in via ulteriormente restrittiva, condizioni e termini pre-visti nel decreto di definizione degli Ambiti gas, in vi-gore dal 1 aprile scorso per portare a compimento le gare per l’affidamento del servizio distribuzione del gas naturale già avviate. Il provvedimento in questione dispone che gli enti locali, che alla data di entrata in vigore del decreto, in caso di proce-dura di gara aperta, abbiano pubblicato bandi di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale, o, in caso di procedura di gara ri-stretta, abbiano inviato anche le lettere di invito, includenti in entrambi i casi la definizione dei criteri di valutazione dell’offerta e del valore di rimborso al gestore uscente, e non siano pervenuti all’ag-giudicazione dell’impresa vincitrice, possono pro-cedere all’affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale secondo le procedure applicabili alla data di indizione della relativa gara. Conside-rando che il provvedimento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, stante le nuove condizioni, al fine di evitare con-tenziosi entro tale scadenza bisognerà inviare le lettere d’invito contenenti le succitate informazio-ni o, in caso di procedure aperte, integrare gli atti di gara già pubblicati con le medesime informa-zioni previste dal decreto in essere. (FONTE ANCI)

Quali sono le misure previstedal “Terzo pacchetto energia"

Gas, nuove procedureper affidare il servizio

■ Siracusa, Il treno di Montalbano. Tutti i saba-ti, fino al 29 settembre, il “Montalbano Tour” in treno: alla scoperta delle location della serie te-levisiva e dei piatti preferiti dal commissario più famoso d’Italia. Info: www.comune.siracusa.it.■ Ragusa, Siracusa, Modica, Il treno Barocco. Fino al 23 ottobre con partenze da Ragusa e Si-racusa alla scoperta degli angoli più suggestivi del barocco siciliano. Per informazioni consulta-re il sito www.comune.modica.gov.it.■ Gangi. Domenica 2 agosto La Sagra della Spiga, manifestazione folkloristica campestre. La “Sagra della spiga di Gangi”, la “Giostra dei Ventimiglia di Geraci Siculo” e il “Ballo della Cor-della di Petralia Sottana”, sono state inserite nel calendario dei grandi eventi della Regione, alla voce “Tradizioni nobiliari e contadine”. Per infor-mazioni www.comune.gangi.pa.it.■ Trapani. Il 7 Agosto si celebra la Festa di Sant’Al-berto, patrono della città. Diverse le manifesta-zioni che ogni anno vengono organizzate. Il bu-sto del Santo viene trasportato in processione dalla Basilica dell’Annunziata, in cui è custodito, fino alla Cattedrale, in cui resta fino al 9 Agosto. Una seconda processione, molto suggestiva, si tiene per le vie del centro storico.Per informazioni www.comune.trapani.it.■ Randazzo. Dal 7 al 9 agosto si svolgerà, lungo le vie medievali del centro storico di Randazzo e per il terzo anno consecutivo, la rassegna “Ran-dazzo Arte” con mostre di pittura, scultura e fo-tografia in cui i numerosi artisti esporranno le loro opere, dando vita anche a delle estemporanee. Sempre nei tre giorni, la magnifica cornice del Palazzo Municipale ospiterà una “fiera” dell’ar-tigianato artistico. Il 9 Agosto, alle 21, concer-to conclusivo dei Tinturia. Informazioni: Proloco 095923955, www.prolocorandazzo.it.

Gli appuntamenti dell’estatetra riti, cultura e ambiente

Dalle sagre ai concerti,scoprire i nostri tesori

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ASSOCIAZIONE DEI COMUNI SICILIANI

organi anci

omunicazioneC 16

Direttore responsabile Andrea Piraino

Edizioni SI.S.COM. s.r.l.

Direzione, redazione, amministrazioneVilla Niscemi, p.zza dei Quartieri 290146 Palermotel. 091.7404828-27fax 091.7404852

In redazione Enza BrunoCarla Muliello

siti web www.settimanalecomunicazione.itwww.anci.sicilia.itwww.siscomsicilia.it

e-mail [email protected] [email protected]

Consulenza editoriale Salvo Gemmellaro

Progetto grafico Valeria Fici

Tariffe pubblicità■ Mezza pagina: 100,00 euro■ Una pagina: 200,00 euro

Abbonamenti Per accedere all’archivio on-line del settimanale effettuare un versamento pari a 50,00 euro sul CCP 20779914 intestato a: SI.S.COM. s.r.l., p.zza dei Quartieri, n. 2 90146 Palermo

omunicazioneC IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LOCALI REGISTRAZIONE N. 15/1999 PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO

Comitato Direttivo

■ COORDINAMENTI PROVINCIALI

PUMILIA CALOGERO ............................. AgrigentoLI ROSI NUNZIO ................................ CaltanissettaPUNZI GAETANO ....................................... CataniaBARTOLOTTA ANTONINO ......................... Messina

DI GIROLAMO VINCENZO ...................... PalermoNICASTRO GIUSEPPE .................................. RagusaCARRUBBA MASSIMO ............................... SiracusaPOMPEO GIANNI ......................................... Trapani

■ UFFICIO DI PRESIDENZA

BONGIOVANNI FABIO ............ consigliere di TrapaniDI GIROLAMO VINCENZO ....... sindaco di AltofonteLO MONTE VINCENZO ............. consigliere di GranitiSCALA GIACOMO ..................... sindaco di Alcamo

■ MEMBRI

ALOTTA SALVATORE .............. consigliere di PalermoBONDI’ FRANCESCO .................... sindaco di Trabia BUZZANCA GIUSEPPE ................. sindaco di MessinaCAMPAGNA ALBERTO ......... consigliere di PalermoFERRIGNO ANGELO ............ sindaco di BarrafrancaVISENTIN ROBERTO .................... sindaco di Siracusa

■ PRESIDENTE

CAMMARATA DIEGO

■ SEGRETARIO GENERALE

PIRAINO ANDREA