Anatomia, istologia, fisiologia e fisica Anatomia e istologia · Lobi polmonari: 2 a sinistra...
-
Upload
hoangquynh -
Category
Documents
-
view
233 -
download
1
Transcript of Anatomia, istologia, fisiologia e fisica Anatomia e istologia · Lobi polmonari: 2 a sinistra...
1
CdL in Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro. A.A. 2017/2018
Corso diAnatomia, istologia, fisiologia e fisica
Anatomia e istologiaDocente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Recapiti del docente:[email protected]
Lezione 5
Programma di lezione 2
1. La mammella2. Apparato respiratorio
3. Sistema nervoso- Generalità
- Sistema nervoso centrale- Sistema nervoso periferico
- Sistema nervoso autonomo4. Apparato endocrino
5. Sistema linfatico6. Il sangue - generalità
1. La mammella
3
CL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD
Ghiandola Mammaria 4
Sono un organo accessoriodell’apparato genitalefemminile, specializzato nellasecrezione di latte a seguito diuna gravidanza.
PosizioneSi trovano nel tessutosottocutaneo della pareteanteriore del torace, all’internodi elevazioni emisferichedenominate mammelle.Le mammelle si sovrappongonoai 2 muscoli grandi pettorali e siestendono dalla 2a alla 6a
costola, dallo sterno verso leascelle.
Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Ghiandola Mammaria - Struttura 5
Ogni ghiandola è composta di 15-20 lobi di forma irregolare. Ciascun lobo contiene gh.Alveolari, drenate da dotti alveolari, che scaricano in un condotto galattoforo checonduce al capezzolo e che si apre all’esterno.Tessuto connettivo denso e tessuto adiposo separano i lobi e forniscono supportostrutturale alle ghiandole, legandole alla fascia dei mm. Pettorali.I legamenti sospensori, filamenti connettivali, si estendono verso l’interno dal dermadella mammella alla fascia, aiutando a sostenere il seno.
Nella regioneareolare non vi èdeposito di tessutoadiposo.
Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
GhiandolaMammaria - Arterie
6
La mammella è irrorata da vasiarteriosi che giungono:
- medialmente dall’arteriamammaria interna,
- lateralmente sia dall’arteriatoracica laterale, ramodell’arteria ascellare sia darami mammari laterali deirami cutanei laterali dellearterie intercostali posteriori.
Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
GhiandolaMammaria - Vasi linfatici
7
La gran parte del drenaggio linfaticodella mammella è tributario deilinfonodi della regione ascellare.
Parti più limitate drenano neilinfonodi parasternali o toracici interni enei linfonodi sotto-diaframattici.
Ci sono anche interconnessioni conle vie linfatiche della mammellacontrolaterale.
N.B.: vie di metastatizzazione.
Anatomia e istologia – A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
2. L’apparato respiratorio
8
CL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Organi superiori dell’apparato respiratorio 9
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Il naso si apre all’esterno con le narici, sicontinua con due cavità nasali separate daun setto, che si aprono nel rino-faringeattraverso due aperture dette coane.
Funzioni:1. filtrazione, riscaldamento eumidificazione dell’aria inspirata,2. rilevamento degli stimoli olfattivi,3. modulazione delle vibrazioni dei suoniespressivi.
Faringe:-rinof.-orof.-laringof.
Epitelio ciliato 10
Movimento del muco nel tratto respiratorio.Le ciglia spingono il muco e le particelle in esso intrappolate dalla cavità nasale alla
faringe.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
La laringe 11
La laringe è un organo cavo di cartilagine, rivestito di mucosa.La sua funzione è la connessione “sicura” della faringe con la trachea.
Contiene gli organi della fonazione: le corde vocali.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Cartilagini laringee 12
La cartilagine tiroidea (ialina) forma la parete anteriore della laringe.
L’ epiglottide è un’estesa lamine di cartilagine elastica ricoperta da epitelio.
La cartilagine cricoide è un anello di cartilagine ialina che forma la parete inferiore della laringe ed è attaccata alla prima cartilagine tracheale.
Le cartilagini aritenoidi sono costituite da cartilagine ialina e si ancorano alle corde vocali e ai muscoli faringei.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Corde vocali 13
Le membrane mucose della laringe formano due paia di pieghe:
- un paio superiore, le corde vocali falseche trattengono l’aria contro la pressione nella cavità toracica,
- un paio inferiore, le corde vocali vere che producono suoni mentre si parla e si canta.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Sede dei polmoni nella cavità toracica 14
Lobi polmonari:
2 a sinistra (ingombro del cuore)
3 a destra
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Topografia anterioredei polmoni
nella cavità toracica
15
Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Scissure: I lobi polmonarisono separati gli uni daglialtri da tessuto pleuricoviscerale.I solchi virtuali, che liseparano prendono il nomedi scissure.
Seni costo-diaframmatici:sono le estremità più caudalidelle cavità pleuriche.
Nel momento in cui sisviluppasse del versamentopleurico queste cavità nonsaranno più virtuali ma reali eriempite di liquido.
Pleura e pericardio 16
Le cavità pericardica e quelle pleuriche delimitate da un foglietto parietale e da uno viscerale, sono di norma virtuali e si riempiono solo in condizioni patologiche
di liquido (infiammatorio o ematico).
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Trachea e albero bronchiale 17
Sezione trasversale della trachea
Si noti il semianello (a forma di C) della cartilagine ialina della parete tracheale
La trachea è un condottotubulare posto davantiall’esofago. La parete dellatrachea è sostenuta da anellidi cartilagine e ricoperta dauna membrana mucosa diepiteli ciliato.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Albero bronchiale 18
Sede degli scambi gassosi sono gli alveoli, chepresentano una struttura acinare, posta proprio altermine dei bronchioli terminali.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Alveoli polmonari 19
Ricordiamo le componenti dell’apparato respiratorio 20
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Vascolarizzazione polmonare 21
L'ilo del polmone ha sede nellafaccia mediastinica o medialedell'organo, vi penetrano ibronchi e i nervi e vi entrano edescono i vasi.È sede di alcuni linfonodi dettiappunto ilari.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Meccanica della respirazione – Inspirazione ed espirazione 22
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Inspirazione forzata 23
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Espirazione forzata 24
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Aree nervose del controllo respiratorio 25
Le aree nervose che controllano la respirazionesono sub-encefaliche trovandosi nel ponte e nelbulbo o midollo allungato, ecco perché sono ingrado di continuare a funzionare anche nel casodi traumi cranici importanti della sola corteccia.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Istologiadell’alveolo polmonare
26
Lo scambio gassoso fra l’aria alveolare e i capillari ematici avviene grazie alla differente
pressione parziale di O2 e CO2
3. Sistema nervoso
27
CL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Sistema nervoso - generalità
28
Sistema nervoso centrale e periferico 29
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
L’unità morfo-funzionale del sist. n. sono ineuroni, circondati da una sorta di guainacellulare, composta di cellule specializzate dette diSchwan (la mielina). Il neurone presenta unprolungamento principale detto assone ed altripiù minuti detti dendriti.
Il neurone 30
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Classificazione dei neuroni 31
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Classificazione morfo-funzionale dei neuroni 32
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Classificazione della nevroglia nel SNC 33
Il Sistema Nervoso Centrale oltre ai neuroni possiede una serie di altre cellulare, che potremmo definire genericamente di sostegno, dette nevroglia, che a loro volta si suddividono in:- astrociti (c. stellate interposte tra i
neuroni e i vasi sanguigni)
- oligodendrociti (c. di morfologia simile agli astrociti ma con meno prolungamenti, disposte in file lungo gli assoni)
- microglia (piccole cellule sparse nel SNC con pochi prolungamenti)
- cellule ependimali (c. cuboidali e cilindriche che delimitano i ventricoli cerebrali e il canale centrale del midollo spinale)
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Processi riparativi del neurone mielinizzato 34
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Classificazione della nevroglia anche nel SNP 35
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
La sinapsi 36
La sinapsi è il punto di congiunzione tra unneurone e l’altro.Generalmente avviene tra assone edendrita ma anche tra assone e pirenoforo,grazie al bottone sinaptico.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Sistema nervoso centrale
37
Meningi 38
Le meningi sono membrane di tessuto connettivo che avvolgono l’encefalo e ilmidollo spinale. Sono tre, dalla più esterna: dura madre, aracnoide, pia madre.
La dura madre si approfonda nel cranio a separare i due emisferi cerebrali attraverso laFalce cerebrale, i due emisferi cerebellari attraverso la Falce cerebellare e i lobi occipitalidel cervelletto attraverso il Tentorio del cervelletto.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Meningi del midollo spinale 39
Il midollo è protetto oltreché dalle meningi anche da un cuscinetto di grassoe di tessuto connettivo posto nello spazio epidurale.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Ventricoli encefalici 40
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Liquido cerebrospinale 41
Il midollo spinale e l’encefalo sono protetti dal liquido cerebrospinale, un liquidotrasparente che trasporta ossigeno e glucosio.
Il liquido cerebrospinale circola nello spazio subaracnoideo, intorno al cervello e almidollo spinale (cavità ventricolari e canale centrale del midollo). I siti diproduzione del liquido cerebrospinale sono i plessi corioidei. Il liquido cerebrospinaleviene riassorbito nel sangue tramite i villi aracnoidali, prolungamenti digitiformidell’aracnoide e drena nelle cavità venose della dura madre detti seni durali.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Midollo spinale – Visione generale 42
Il midollo spinale inizia
a livello del grande foro occipitale.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Midollo spinale – sezione trasversale 43
La sostanza grigia ha una forma a farfalla completamente circondata dalla sostanzabianca.Nella sostanza grigia si riconoscono 2 corna anteriori e 2 corna posteriori e unacommessura.La sostanza bianca può essere considerata composta, da ogni emi-midollo, di 3cordoni: anteriore, laterale e posteriore.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
La scissura longitudinaledivide il cervello in duemetà, destra e sinistra,dette emisferi cerebrali.
Questi sono collegati, inprofondità da unastruttura detta corpocalloso.
Encefalo 44
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Regioni encefaliche principali - Schema 45
Telencefalo: è la porzione dell'encefalo che presenta maggiore estensionenell'uomo. Assieme al diencefalo costituisce il cervello, organo primario del sistemanervoso centrale.Diencefalo: si compone essenzialmente di talamo e ipotalamo e della ghiandolapineale o ipofisi. Al suo interno si ritrova la cavità del III ventricolo.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Regioni encefaliche principali - Foto 46
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Lobi dell’emisfero cerebrale o Telencefalo 47
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Aree sensoriali, integrative e motorie della corteccia cerebrale sinistra 48
In regioni specifiche della corteccia cerebrale vengono elaborati tipi specifici disegnali sensoriali, motori e integrativi.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Funzioni dei lobi cerebrali 49
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Composizione del telencefalo 50
Il cervello o (telencefalo) è composto da: corteccia cerebrale grigia (formatadai neuroni, dalla glia e da fibre nervose senza mielina con uno spessore dicirca 2–4 mm), una regione interna di sostanza cerebrale bianca e nuclei disostanza grigia all’interno di questa.
Durante lo sviluppo embrionale, la sostanza grigia si sviluppa più rapidamentedella sostanza bianca e si avvolge e si ripiega su se stessa, formando dellepieghe dette circonvoluzioni. I profondi solchi tra le pieghe sono le scissure ele leggere scanalature sono i solchi.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
I nuclei della base e del tronco encefalico 51
Anche il Tronco encefalico contiene due nuclei: •il centro cardiovascolare;•il centro respiratorio.
In profondità inogni emisfero sitrovano tre nuclei,chiamati nucleidella base e sono ilglobo pallido, ilputamen e il nucleocaudato.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Diencefalo 52
Diencefalo: si compone essenzialmente di talamo e ipotalamo e della ghiandola pineale o ipofisi. Al suo interno si ritrova la cavità del III ventricolo.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Diencefalo - Funzioni di talamo e ipotalamo 53
Il talamo consiste di masse ovali di sostanza grigia accoppiate, organizzate innuclei, con tratti intercalati si sostanza bianca. Il talamo contribuisce allefunzioni motorie trasmettendo l’informazione.
L’ipotalamo è la piccola parte del diencefalo che si trova inferiormente altalamo e superiormente alla ghiandola pituitaria.
Le su principali funzioni sono:
•controllo del SNA;
•controllo dell’ipofisi e produzione di ormoni;
•produzione di emozioni e impulsi comportamentali;
•regolazione dell’assunzione di cibi e bevande;
•controllo della temperatura corporea;
•regolazione dei ritmi circadiani e dello stato di veglia
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Il cervelletto 54
Il cervelletto è formato da due emisferi cerebellari, ubicati posteriormente almidollo allungato e al ponte e inferiormente al cervello. La superficie, dettacorteccia cerebellare, consiste di sostanza grigia. È collegato al tronco encefalicoda fasci, detti peduncoli cerebellari.
Il cervelletto ha il compito di valutare i movimenti intenzionali programmati dallacorteccia cerebrale con quanto accade realmente.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Principali organi encefalici 55
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Sistema nervoso periferico
56
Composizione 57
Il sistema nervoso periferico (SNP) è costituito dalle due componentisomatica e autonoma.
La parte autonoma, a sua volta, è differenziata in simpatico e parasimpatico.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Struttura di un nervo periferico misto 58
Ogni nervo periferico risulta costituito daun manicotto di tessuto connettivo checirconda fasci di fibre nervose:
- lo strato esterno, epinevrio, è denso perla prevalenza del collagene,
- ogni gruppo di fibre nervose (fascicolo)risulta rivestito da un manicotto inconnettivo lasso, perinevrio,
- infine ogni singola fibra nervosa vienecircondata da un esile rivestimento diconnettivo lasso, detto endonevrio.
I vasi sanguigni che decorrononell’epinevrio e nel perinevrio si risolvonoin reti capillari all’interno dell’endonevrio,destinate a rifornire di ossigeno e nutrienti ineuroni.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
I nervi cranici 59
I nervi cranici, ad eccezione del primo paio (l’olfattivo), originano dal troncoencefalico. Vengono identificati con un numero progressivo, che ne indica lasuccessione dal davanti al dietro e mediante un nome che ne richiama la funzione.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Nervi spinali 60
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Le 33 paia di nervi spinali, misti,vengono raggruppate secondo il livellodi emergenza e numerate in sequenza.
Sulla superficie laterale di ogni vertebra èpossibile osservare le incisure vertebralile quali delimitano i fori intervertebrali:
ogni nervo spinale attraversa il forameintervertebrale ed è associato allavertebra soprastante: fanno eccezione inervi cervicali, poiché il primo nervospinale C1 passa superiormente allavertebra C1 per cui, sebbene vi sianosette vertebre cervicali, i nn. cervicalisono 8.
Dermatomeri 61
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Un’area di cute innervatadai rami sensitivi di undeterminato nervospinale viene chiamatadermatomero.
I dermatomeri sonoaltamente organizzati,ma varianoconsiderevolmente indimensioni e forma.
I plessi nervosi 62
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Mentre i rami ventrali o anteriori dei nervispinali nella regione toracica danno luogo ainervi intercostali, quelli di altre regioni siorganizzano a formare complesse retichiamate plessi.
Plesso cervicaleSito nella parte laterale e più profonda delcollo.Raggiunge pelle e muscoli della nuca, la partesuperiore delle spalle e il diaframma.
Plesso brachialeDecorre nella parte profonda della spalla, tracollo e cavità ascellare.Innerva gli arti superiori e molti muscoli di collo espalle.
Plesso lombo-sacraleSi estende a rete dal tratto lombare fino allacavità pelvica.Innerva la parete addominale, i genitali esterni, ilperineo e gli arti inferiori.
Sistema nervoso autonomo
63
Generalità 64
Il SNA appartiene al SNP e funziona continuamente eindipendentemente dalla volontà e controlla attività visceraliregolando: la muscolatura liscia, il miocardio e le varieghiandole per cui sovrintende al ritmo cardiaco, allapressione sanguigna, al ritmo respiratorio, alla temp.corporea e ad altre attività utilii al mantenimentodell’omeostasi.
Le attività di questosistema sono regolate dariflessi generati dagliimpulsi sensitivi a livellodei recettori viscerali edella cute.Impulsi motori efferentiabbandonano il SNC coni nervi cranici e spinali e,dopo aver attraversato igangli, generano lacontrazione dei muscoli ela secrezione ghiandolareo la loro inibizione.I gangli intercalati lungoqueste vie hanno funzioneintegrativa e concedono alSNA un certo grado dilibertà dall’ecnefalo e dalmidollo spinale.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Il SNA comprende due compartimenti interattivi. Un organo puòricevere fibre da entrambi i compartimenti che pertanto agisconoin maniera antagonista.
• Il sistema simpatico prepara il corpo per il dispendio di energia, lecondizioni di stress o di emergenza.
•Il sistema parasimpatico è più attivo nelle condizioni ordinarie diriposo e, inoltre, contrasta gli effetti del simpatico ripristinando le riserveenergetiche del corpo dopo uno stress.
Il SNA è costituito di neuroni efferenti o motori. A differenza del SNC quila prima fibra che esce dal nervo spinale non raggiunge direttamentel’effettore ma un punto di relais ovvero un ganglio autonomo per cuiavremo sempre un neurone pregangliare e un neurone postgangliare.
Funzioni del sistema nervoso autonomo 65
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Il sistema simpatico del SNA èanche chiamato sistema toraco-lombare.
I corpi cellulari dei neuronipregangliari simpatici si trovano nelcorno laterale della sostanza grigiadei 12 segmenti toracici e nei primidue segmenti lombari del midollospinale (T1-L2).
I gangli simpatici costituiscono unacatena da ogni lato della colonnavertebrale, detta catena gangliaresimpatica o paravertebrale la quale,insieme alle fibre che li connettonocostituisce il tronco simpatico.
Struttura del sistema nervoso autonomo - Simpatico 66
I gangli paravertebrali della regione toracica sonolocalizzati appena dietro la pleura parietale,mentre nell’addome si dispongono dietro ilperitoneo parietale. Alcuni gangli collateralisono localizzati nell’addome, strettamenteaddossati ad alcuni grossi vasi sanguigni.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Funzione del Simpatico 67
Le fibre simpatiche lasciano il midollo spinale passando nella radice ventrale dei nervi spinali, entrano nei gangli paravertebrali e stabiliscono sinapsi con altri neuroni i cui assoni si portano agli effettori viscerali.
Eccezione è costituita dalla
fibra pregangliare che si dirige
direttamente alla midollare del
surrene, senza interposizioni
gangliari.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
I corpi cellulari dei neuronipregangliari parasimpaticisi trovano nei nuclei deltronco encefalico e nellasostanza grigia dei segmentisacrali, dal secondo alquarto, del midollo spinale.
Gli assoni pregangliari delparasimpatico abbandonanoil SNC attraverso i nervicranici o sacrali perraggiungere i gangliterminali, che sono vicinoall’organo innervato, per cuile fibre postgangliari sonocorte.
Compartimento Parasimpatico 68
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Le fibre pregangliari delparasimpatico craniale sonoassociate ai nervi oculomotore(III), faciale (VII) eglossofaringeo (IX).
Le fibre che innervano gliorgani toracici e l’addomesuperiore provengono dal nervovago (X, questo nervo trasportacirca il 75 % di tutte le fibreparasimpatiche).
Per quanto riguarda ilparasimpatico sacrale, le fibrepregangliari decorrono insiemeai rami dei nervi spinali sacrali,dal secondo al quarto e sonodestinati a innervare gli organipelvici.
Compartimento Parasimpatico 69
I neurotrasmettitori del sistema nervoso autonomo 70
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
4. Apparato endocrino
71
CL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Caratteristiche generali – Comparazione Sist. Nervoso vs App. Endocrino 72
Un ormone è una sostanza prodotta e secreta in piccola quantità da partedi una ghiandola endocrina.Sebbene qualsiasi ormone possa diffondere in tutto l’organismo attraversoil sangue, ognuno di essi influisce soltanto su cellule bersaglio.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Principali ghiandole 73
L’ apparato endocrino è costituito da diverse
ghiandole endocrine e da molte cellule secretrici di
ormoni, localizzate in organi che hanno anche
altre funzioni.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Endocrine
Classificazione delle ghiandole 74
Esocrine
•le ghiandole endocrinesecernono i loro prodotti (dettiormoni) nel fluido interstiziale checirconda le cellule dei tessuti e cheli diffonde in tutto il corpoattraverso i capillari sanguigni.
•le ghiandole esocrine secernonoi loro prodotti all’interno di dottiescretori che li trasportano versouna cavità corporea, nel lume diun organo oppure sulla superficieesterna del corpo
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Ipofisi 75
O ghiandola pituitaria, è la struttura endocrina primaria perché secernediversi ormoni che controllano altre ghiandole endocrine ma, essa stessa èsupervisionata dall’ipotalamo, che costituisce la connessione principale frail sistema nervoso e quello endocrino.
L’ipofisi ha le dimensioni di una piccola bacca ed è divisa in due lobi
•lobo anteriore o adenoipofisi;
•lobo posteriore o neuroipofisi.
I due lobi sono entrambi adagiati nella fossa ipofisaria (sella turcica dellosfenoide) e attraverso l’infundibulo sono connessi all’ipotalamo.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Relazioni funzionali Ipotalamo / Ipofisi
Gli ormoni liberati dall’ipotalamo stimolano le cellule del lobo anteriore a secernereormoni.Inoltre gli impulsi nervosi, che originano nell’ipotalamo stimolano le terminazioninervose situate nel lobo posteriore dell’ipofisi a rilasciare ormoni.
76
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Tiroide 77
La ghiandola consta di due lobi connessi anteriormente per mezzo di un istmo. Lecellule follicolari secernono tiroxina (T4) e triiodotironina (T3).Le cellule extra follicolari secernono calcitonina (implicata nel metabolismo del calcio).
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Paratiroidi 78
Le ghiandole paratiroidi sono quattromasserelle tondeggianti di tessutoghiandolare parzialmente incastonatesulla superficie posteriore dellaghiandola tiroide.
Nelle paratiroidi vi sono cellulesecretrici, dette cellule principali, cherilasciano l’ ormone paratiroideo (PTH).Il PTH •regola i livelli di CA2+ Mg2+ e PO4
3- nel sangue;•determina cambiamenti nei reni;•promuove la formazione di calcitriolo.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Ghiandole surrenali 79
Una ghiandola surrenale consta di una corteccia esterna e di una midollare interna. La corteccia è costituita da tre strati, o zone, cellulari.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Ghiandole surrenali - Istologia 80
La midollaresurrenale ècostituita dacellule post-gangliarisimpatiche delsistemanervoso
autonomo.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Pancreas 81
È COSTITUITO DA PICCOLIRAGGRUPPAMENTI DI CELLULEEPITELIALI GHIANDOLARI,ORGANIZZATE IN GRUPPI DETTEACINI.GLI ACINI COSTITUISCONOLA PORZIONE ESOCRINADELL’ORGANO:LE CELLULE ALL’INTERNOSECERNONOIL SUCCO PANCREATICO.
NELLA PARTE RIMANENTE ÈORGANIZZATOIN ISOLOTTI DEL LANGHERANSDEPUTATIALLA SECREZIONE ENDOCRINADI INSULINA E GLUCAGONE.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Istologia degli isolotti del Langherans 82
GliISOLOTTI DEL LANGHERANSsono deputati allaSECREZIONE ENDOCRINA
di Insulina (cellule beta)
e Glucagone (cellule alfa).
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
5. Sistema linfatico e Immunità
83
I vasi linfatici 84
I vasi linfatici:1. fanno fluire l’eccesso di liquido interstiziale;2. trasportano i lipidi introdotti con l’alimentazione (vasi chiliferi);3. veicolano le risposte immunitarie.
Essi si gettano in tronchi linfatici più grandi, i quali, a loro volta, drenano nei dotti collettori.
Il sistema linfatico è un vasto complessocomprendente cellule e sostanzebiochimiche trasportate nei vasi linfatici, leghiandole e gli organi che le producono.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
I vasi linfatici 85
Capillari linfaticiVasi microscopici con una estremità a fondocieco.. Si estendono negli spazi interstiziali aformare delle reti complesse parallele a quelledei capillari.Possiedono una parete costituita da unsingolo strato di c. epiteliali pavimentose,l’endotelio.Diffusi in tutto il corpo tranne che nel sistemanervoso centrale, nel midollo osseo rosso e neitessuti privi di capillari sanguigni.
Vasi linfaticiLa loro parete si compone di endotelio, di unatonaca muscolare liscia con fibre elastiche, diuna tonaca esterna connettivale.Possiedono valvole semilunari.I vasi linfatici più grandi confluiscono inorgani specializzati, i linfonodi e dopo averlilasciati si fondono in tronchi più grandi.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
I tronchi linfatici 86
Tronchi linfatici e dotti collettoriI tronchi linfatici prendono il nome dalle regioni che drenano.T. LombareDrena arti inferiori, parete addominale inferiore, organi pelvici.T. IntestinaleDrena i visceri addominali.Tt. Intercostali e bronco-mediastiniciDrenano parte del toraceT. SucclavioDrena l’arto superiore.T. GiugulareDrena porzioni delc ollo e della testa.
Tutti questi tronchi confluiscono infine in uno dei due condotti di raccolta:1.Dotto toracico2.Dotto linfatico destro.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Dotto linfatico destro e Dotto toracico 87
Dotto toracicoHa origine nell’addome passa nel toraceaccanto all’aorta, sale anteriormente allacolonna vertebrale attraverso ilmediastino e sfocia nella vena succlaviasinistra vicino alla confluenza della venagiugulare sinistra.Drena la linfa dai tronchi intestinali,lombari, intercostali, succlavio sinistro,giugulare sinistro, bronco-mediastinicosinistro.
Dotto linfatico destroHa origine nel torace all’unione deitronchi giugulare destro, succlavio destroe bronco-mediastinico destro.Si svuota nella vena succlavia destravicino alla confluenza della v. giugularedestra.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Drenaggio linfatico della mammella 88
Il drenaggio linfatico dellamammella illustra una funzionelocalizzata del sistema linfatico.La mastectomia può distruggerequesto sistema causando unedema doloroso.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
I linfonodi 89
Detti anche ghiandole linfatiche sono piccoliammassi a forma di fagiolo, rivestiti da unacapsula di tessuto connettivo denso, che inparte si approfonda a dividere l’interno incompartimenti.Ospitano: linfociti B, T, cellule dendritiche emacrofagi. Le masse di linfociti (cellule B) emacrofagi presenti nella parte corticale dellinfonodo, i follicoli linfatici (nodulilinfatici), sono le unità funzionali dellinfonodo.Gli spazi interni di un l., i seni linfatici,forniscono una complessa rete di camere e dicanali attraverso i quali circola la linfa.
Generalmente sono lunghi meno di 2,5 cm ehanno la forma che ricorda un fagiolo.I vasi sanguigni e i nervi entrano nellinfonodo attraverso una regione incavata: l’ilo. I vasi linfatici afferenti si inseriscono inpiù punti della superficie mentre quelliefferenti escono solo dall’ilo.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Stazioni linfonodali principali 90
I linfonodi si trovano in tutto il corpo (escluso ilsistema nervoso centrale) in gruppi o in catene lungole vie linfatiche maggiori. Principali sedi sono:1. Regione cervicaleSeguono il margine inferiore della mandibola,anteriormente e posteriormente alle orecchie; sitrovano nella profondità del collo, lungo i vasisanguigni più grandi.2. Regione ascellare3. Regione sopra-trocleareSuperficialmente si trovano sul lato mediale delgomito.4. Regione inguinale5. Cavità pelvicaLocalizzati lungo i vasi sanguigni iliaci.6. Cavità addominaleFormano catene lungo i rami principali dellearterie mesenteriche e dell’ao. addominale.7. Cavità toracicaSono localizzati nel mediastino e lungo la tracheae i bronchi.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Milza - Focus 91
La milza è il più grande ammasso isolato di tessuto linfoide presente
nell’organismo.
Contiene due tessuti:la polpa bianca e la polpa rossa
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
6. Il sangue - generalità
92
Il sangue è un tessuto connettivo fluido che consiste di
plasma (fluido)
elementi figurati i globuli bianchi, i globuli rossi e le piastrine.
Le componenti del sangue 93
La percentuale divolume sanguignocomplessivo occupatodai globuli rossiè definito ematocrito.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Gli elementi figurati del sangue 94
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
L’emopoiesi 95
L’ emopoiesi è ilprocesso medianteil quel sisviluppano glielementi figuratidel sangue.
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
I globuli rossi (RBC) o eritrociti contengonoemoglobina, una proteina trasportatrice diossigeno.
Hanno la forma di dischi biconcavi, sono privi dinucleo e di altri organuli, non si possonoriprodurre.
La formazione dei soli eritrociti è chiamataeritropoiesi: una cellula precursore dei globulirossi espelle il proprio nucleo e si differenzia inreticolocita.
I globuli bianchi (WBC) o leucociti sono nucleatie non contengono emoglobina.
Vengono classificati come granulari o nongranulari a seconda della presenza/assenza digranuli citoplasmatici.
I leucociti granulari sono neutrofili, eosinofili ebasofili.
I leucociti non granulari comprendono linfociti emonociti.
I globuli rossi e i globuli bianchi 96
neutrofili eosinofili basofili
monociti linfociti
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
La superficie del globulo rosso contiene un corredodi oltre un centinaio di antigeni, chiamatiagglutinogeni.
Sulla base dell’assenza/presenza dei vari antigeni ilsangue è classificabile in diversi gruppi, nel cuiambito si possono riconoscere due o più differentitipi.
I due principali gruppi sanguigni sono: AB0; Rh.
Gruppi sanguigni 97
CdL Tecniche della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro: Anatomia e istologia– A.A. 2017/2018
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD