analisi mandragola

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/J06 ~1~k~ ANALISI DEL TESTO In questa analisi utilizziamo largamente un'ottima lettura delIa commedia offerta da Guido Davico Bonino nell'introduzione all'edizione da lui commentata (Einaudi, Torino 1980). Il critico osserva che Ia Mandragola, nelIa sua architettura, ê un organismo di straordinaria saldezza, chiuso da un doppio ordine di strutture: 1) La struttura prima ê quelIa amorosa, costituita dalla passione di Callimaco per Lucrezia, dagli ostacoli che sembrano rendere impossibile Ia realizzazione deI suo desiderio, dalloro superamento grazie agli intrighi deI parassita Ligurio e daI lieto fine. 2) All'interno di questa struttura si inserisce quelIa de lIa beffa a messer Nicia, che ê funzionale alIa prima, in quanto Ia beffa serve aI superamento degli ostacoli. Il tema amoroso La struttura amorosa era componente abituale delIa commedia latina, ed era stata ripresa dai primi traduttori deI Quattro e Cinquecento e da Ariosto che, nelIa Cassaria (1508) e nei Suppositi (1509) aveva osato per primo produrre testi comici originali sull'esempio dei maestri classici. Ma in questa struttura convenzionale Machiavelli introduce forti ele menti di originalità. Mentre nelIe commedie antiche e in quelIe di Ariosto gli innamorati sono con- notati dalla passività, dall'impotenza, dalIa frustrazione dinanzi alIe difficoltà incontrate nelIa realizzazione deI desiderio, Callimaco si presenta inizialmente con una ben diversa energia e determinazione, esprimendo sin dalIa prima scena i suoi propositi attivi. In Callimaco vi ê un «fremente desiderio di azionell, una volontà di ricorrere a qualunque mezzo pur di rag- , .. giungere i suo i obiettivi; per questo sembra di poter ravvisare in Callimaco, inizialmente, .. i tratti deI tipico eroe machiavelliano, r . ic . . c . o di . < . <VI .. ' . rtU .. .. II attiva.E perõ . una . cara . t . te . ' .. I1 . 'st . ic .. a che . non 10connota per tutta Ia commedia: ben presto infatti l'aiione ê delegata ad altri, a Ligou- rio, ed il personaggio muta gradatamente reglsti.o: aI vagheggiamento delI'azi(ine subentra in lui l' esaltazione delIa passionalità, in termini nQbili ed elevati, una passionalità che alterna 10slancio ottimistico e gioioso a ripiegamenti inquieti e pessimistici. Ma Ia novità piu cospi- cua consiste nel fatto che, a questo eros nobile espresso da Callimaco in termini lirici e alta- mente intonati, si mescola costantemente una trama compatta di immagini, similitudini, metafore, punteggianti i discorsi di tutti i personaggi, che alludono invece ad un eros "basso", carnale e volgare. Si pensi solo alIe alIusioni alIa scarsa virilità di Nicia, alIe insidie subite da Lucrezia da parte di un «fratacchione» libidinoso, sino aI racconto che Nicia fa delI'in- gresso di Callimaco nelIa stanza di Lucrezia. In questo Machiavelli rivela le sue strette affi- nità con tutta una tradizione comica e burlesca tipicamente fiorentina, compiaeiutâ di tema- tiche salaci, contemplate con umore beffardo e irriverente. -.. '. '.. . . Messer Nicia Forti innovazioni rispetto al codice delIa commedia .. classica " presenta anche Ia stnittura delIa beffa. Il portatore di questa tematica ê messer Nicia, che riproduce un tipo consacrato dalIa tradizione comica, 10sciocco, il semplicione vittima dei raggiri dei furbi, un tipo che risale sino alIa novellistica trecentesca, al Calandrino di Boccaccio, e che era stato felicemente ripro- posto, pochi anni prima (1513), daI Calandro deI Bibbiena (cfr. TT91a, 91b, 92). Ma, a ben vedere, Nicia non ê solo il tipo dell'ingenuo credulone fissato da questa tradizione: il suo per- sonaggio ê infinitamente piu ricco di sfumature.e.sfaccettattlre, edêp()~tore di un_a.satira che va molto a fondo neI cogliere il male della società~onwmporanea. Innanzitutto Niciaêuno stolido borioso, infatuato deI proprio p're!3ti:gi.~_c:li..d.<?t~!::~_tnJ~e: ostenta gonfio di presun- zione Ia propria cultura, ed afferma compiaciuto: «110 cacato le curatelIe per imparare due hac» (cioê illatino); ha un'attenzione puntigliosa per il rispetto dei titoli accademici, e difatti subito nota che Ligurio non si rivolge a Callimaco con il dovuto appelIativo di «maestro»; ê pieno di ammirazione per Ia .. scienza" esibita dal finto medico. Oltre a ciõ ê anche un diso- nesto: da quanto si puõ intuire arrotonda i modesti proventi della professione"con1OsChi trãffici, e per questo teme di dover subire qUalche indesiderato balzelIo (11, 3). E avaro e attaccato aI denaro, come si puõ capire dalla reazione spaventata all'apprendere lá-CIfra da versare a fra Timoteo. Non ê neppure il tipo delIo sciocco bonaccione: non solo ê brutale Machiavelli La struttura amorosa e Ia beffa L'energia attiva deU'innamorato I d d L'eros "basso" I d Lo sciocco beffato Le sfumature deI personaggio di Nicia

Transcript of analisi mandragola

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ANALISI DEL TESTO

In questa analisi utilizziamo largamente un'ottima lettura delIa commedia offerta da GuidoDavico Bonino nell'introduzione all'edizione da lui commentata (Einaudi, Torino 1980). Ilcritico osserva che Ia Mandragola, nelIa sua architettura, ê un organismo di straordinariasaldezza, chiuso da un doppio ordine di strutture:

1) La struttura prima ê quelIa amorosa, costituita dalla passione di Callimaco per Lucrezia,dagli ostacoli che sembrano rendere impossibile Ia realizzazione deI suo desiderio, dallorosuperamento grazie agli intrighi deI parassita Ligurio e daI lieto fine.

2) All'interno di questa struttura si inserisce quelIa de lIa beffa a messer Nicia, che êfunzionale alIa prima, in quanto Ia beffa serve aI superamento degli ostacoli.

Il tema amoroso

La struttura amorosa era componente abituale delIa commedia latina, ed era stata ripresadai primi traduttori deI Quattro e Cinquecento e da Ariosto che, nelIa Cassaria (1508) enei Suppositi (1509) aveva osato per primo produrre testi comici originali sull'esempio deimaestri classici. Ma in questa struttura convenzionale Machiavelli introduce forti elementidi originalità. Mentre nelIe commedie antiche e in quelIe di Ariosto gli innamorati sono con-notati dalla passività, dall'impotenza, dalIa frustrazione dinanzi alIe difficoltà incontrate nelIarealizzazione deI desiderio, Callimaco si presenta inizialmente con una ben diversa energiae determinazione, esprimendo sin dalIa prima scena i suoi propositi attivi. In Callimaco viê un «fremente desiderio di azionell, una volontà di ricorrere a qualunque mezzo pur di rag-

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.. giungere i suo i obiettivi; per questo sembra di poter ravvisare in Callimaco, inizialmente,.. i tratti deI tipico eroe machiavelliano, r

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a che. non 10connota per tutta Ia commedia: ben presto infatti l'aiione ê delegata ad altri, a Ligou-rio, ed il personaggio muta gradatamente reglsti.o: aI vagheggiamento delI'azi(ine subentrain lui l' esaltazione delIa passionalità, in termini nQbilied elevati, una passionalità che alterna10slancio ottimistico e gioioso a ripiegamenti inquieti e pessimistici. Ma Ia novità piu cospi-cua consiste nel fatto che, a questo eros nobile espresso da Callimaco in termini lirici e alta-mente intonati, si mescola costantemente una trama compatta di immagini, similitudini,metafore, punteggianti i discorsi di tutti i personaggi, che alludono invece ad un eros "basso",carnale e volgare. Si pensi solo alIe alIusioni alIa scarsa virilità di Nicia, alIe insidie subiteda Lucrezia da parte di un «fratacchione» libidinoso, sino aI racconto che Nicia fa delI'in-gresso di Callimaco nelIa stanza di Lucrezia. In questo Machiavelli rivela le sue strette affi-nità con tutta una tradizione comica e burlesca tipicamente fiorentina, compiaeiutâ di tema-tiche salaci, contemplate con umore beffardo e irriverente. -..

'. '.. . .

Messer Nicia

Forti innovazioni rispetto al codice delIa commedia .. classica " presenta anche Ia stnitturadelIa beffa. Il portatore di questa tematica ê messer Nicia, che riproduce un tipo consacratodalIa tradizione comica, 10sciocco, il semplicione vittima dei raggiri dei furbi, un tipo che risalesino alIa novellistica trecentesca, al Calandrino di Boccaccio, e che era stato felicemente ripro-posto, pochi anni prima (1513), daI Calandro deI Bibbiena (cfr. TT91a, 91b, 92). Ma, a benvedere, Nicia non ê solo il tipo dell'ingenuo credulone fissato da questa tradizione: il suo per-sonaggio ê infinitamente piu ricco di sfumature.e.sfaccettattlre, edêp()~tore di un_a.satirache va molto a fondo neI cogliere il male della società~onwmporanea. Innanzitutto Niciaêunostolido borioso, infatuato deI proprio

p're!3ti:gi.~_c:li..d.<?t~!::~_tnJ~e:ostenta gonfio di presun-zione Ia propria cultura, ed afferma compiaciuto: «110cacato le curatelIe per imparare duehac» (cioê illatino); ha un'attenzione puntigliosa per il rispetto dei titoli accademici, e difattisubito nota che Ligurio non si rivolge a Callimaco con il dovuto appelIativo di «maestro»; êpieno di ammirazione per Ia ..scienza" esibita dal finto medico. Oltre a ciõ ê anche un diso-nesto: da quanto si puõ intuire arrotonda i modesti proventi della professione"con1OsChitrãffici, e per questo teme di dover subire qUalche indesiderato balzelIo (11, 3). E avaro eattaccato aI denaro, come si puõ capire dalla reazione spaventata all'apprendere lá-CIfrada versare a fra Timoteo. Non ê neppure il tipo delIo sciocco bonaccione: non solo ê brutale

Machiavelli

La strutturaamorosae Ia beffa

L'energia attivadeU'innamorato

Idd

L'eros "basso"

Id

Lo scioccobeffato

Le sfumaturedeI personaggiodi Nicia

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11linguaggiodialettaledi Nicia

e autoritario nei confronti delIa moglie, ma emerge chiaramente in lui un fondo di cinismoamorale ed egoistico, in quantQ si cura poco d.el fatto che Ia soddisfazione deI proprio desi-dedo di averefigli abbiacome conseguenza Ia morte di un uomo (il «garzonaccio» che deveattirare sudi sé il maleficio). L'unico vero scrupolo che nasce in lui non e di natura morale,ma ê suggerito solo dalIa paura deI potere, delI'intervento punitivo de lIa magistratura (<<Chenon si sappia, per amore degli Otto» lI, 6); per cui, aI di là delIa sua comicità, Nicia presentaqual cosa di laido, ripugnante, quasi sinistro nella sua disumanità e insensibilità. Ma il trattopiu'filevante deI personaggio ê Ian§!!.I;tgrettezza,Ja sua inerzia,la sua provinciale angustiadi orizzonti: si pensi aI fastidio che prova aI solo pensiero di spostarsi di poche miglia dalIasua ciHà,alIe sue vanterie di viaggiatore, mentre non si ê mai alIontanato dai dintorni diFirenze. S<tn_~5vi~Iche.Machiavelli, nel Prologo,-attribuisceai Fiorentini deI suo tempo,

."",, che (~tr~li@!.m9,daJJ'ant.Iç~yi@~I.sQ.1!9inçI!PACLdialtidisegnied.energicheazieni, e si limi-tano solo a schernire e a biasimare chiunque tenti qualche impresa. Nella struttura di super-ficie delIa beffa Nicia ê il fine, l'obiettivo deI raggiro, ma nelIa struttura profonda egli ê

L'irrisione verso il mezzo di una feroce irrisione che Machiavelli indirizza verso 10 stesso pubblico, vittimaiI pubblico inconsapevole; i vizi di Nicia sono gli stessi di chi sta ridendo di lui. Ecco alIora che, con

gioco sottile di specchi e con perfida ironia, Machiavelli mette in bocca proprio a messerNicia, il rappresentante piu tipico di quella degradazione di Firenze, una violenta invettivacontro i Fiorentini (lI, 3), qualificati come «cacastecchi», che non apprezzano virtu alcuna,e stanno tutto il giorno sulla panca deI Proconsolo ad ammazzare il tempo. ln questa chiaveacquista un preciso significato il registro linguistico di Nicia. Si sarà osservato nelIa letturacome.p suo linguaggio' sia diverso da quello degli altri personaggi: mentre questi si espri-mono in una lingua base povera di connotazioni espressive, Nicia usa una lingua fortementedialettale, fittissima di espressioni gergali, addirittura rionali (<<hocacato le curatelle», «unzugo a piuolo», ecc.). Proprio I'insistenza sullinguaggio vernacolare vuol mettere in rilievoIa ristrettezza provinciale deI personaggio, Ia sua chiusura asfittica in un ambito puramentemunicipale. Non si tratta quindi di un virtuosismo linguistico compiaciutamente esibito efine a se stesso, o un semplice ingrediente buffonesco finalizzato al riso, ma una scelta stili-stica molto avvertita e gravida di significato, perfettamente funzionale alla feroce irrisionedi Machiavelli nei confronti dei suoi contelI}poranei, alla sua indignazione verso il proprio«tempo dispettoso e tristO)).

L'angustiadegli orizzonti

Ligurioe iI "principe»

Ligurio e fra Timoteo

Se Callimaco e Nicia, I'innamorato ansioso e 10 sciocco beffato, sono i due personaggipiu legati ai codici della commedia, pur nelloro carattere innovativo, i personaggi piu origi-nali e nuovi sono Ligurio, fra Timoteo e Lucrezia. Il piu affascinante ê senz'altro ,!--igwj~.

Ligurio stratega ~!L~. .1.Qstl'atega.d~n'~ig.!1e, l'~lltelli~e~ ch.~!Jl~tte insieme l'intrigo" 10dirige. con SICU-dell'intrigo rezza e 10 conduce aI fine sperato. ~hii che architetta I'espediente della falsa pozione, e

.CfieTiõva'umódódf'cófivincerela riluttante Lucrezia, donna di ferrei principi etici e reli-giosi, a giacere con 10sconosciuto «garzonaccio)). Proprie di Ligurio sono quindi Ia capacitàdi architettare ampi disegni e di caJ~(}lal'e_~!!t~J~ rnosse, Ia fr~gde7<zae Ia sicurezza nell'a-Ç'lre:-râ spregíüdiêãtezzà'che iíônsi fa fermare dall'ostacolo dei principi morali, Ia sottileconoscenzaõélJãpsiê'ólogíá- iÚiíãiiâ u1iIízZãtã81 propri. fini, Ia prontezza nel far fronte all 'im-preVistó'co.lfr~m<:tlf<ffiç~lQjii(l;iQêsempiô-fiparncôlãie trascÚfato di Callimaco che dovrebbeimpersonare contemporaneamente il «garzonaccio)) e il medico, risolto con il travestimentodi fra Timoteo). Tutte queste doti ne fanno un tipico eroe machiavelliano. Ê irresistibileallora Ia tentazionediaccostarlo allafigtn'adel pnncípequale e-delineatanel trattato omo-nimo: Llgiiríôê come Úlla sorti di pririCi~e" iÍl-scalã", messo ad agire non sul vasto scenariodella politica degli stati, ma sullo sfondopiu nstretto della vita privata, cittadina e borghese.Eppure, anche in questo ambito ristretto, si esigono Ie stesse doti, Ia stessa «virtu»: perMachiavelli, come sappiamo, le leggi che regolano l'agire umano sono sempre le stesse, esi possono verificare a tutti i livelli e in tutti gli ambienti, in quelli de lIa grande politica comein quelli della vita privata. An~~I.aM$Mr!1gQlg"c<?meiIPrincipe, ê quindi uno studio delIa«xerità effettuale)), dei mezZi attraversp. çui l':ll°mo, in contrasto con Ia fortuna e con gliáltri uomini, puo raggiungere i suoi fini.

'Nél süõ'ciriismo deI tutto átrioraleLiguno ê certo una figura negativa, e puõ rientrarea buon diritto in quel quadro di abiezione e corruzione de lIa società contemporanea controcui si appunta Ia corrosiva satira di Machiavelli. Pero il significato della sua figura non si

Mandragola

/108esaurisce certo in questo. Ligurio ê un personaggio fortemente prob]ematico: se Machia-velli non puõ ignorare i] suo cinismo privo di scrupoli e non puõ evitare di assumer]o comebersaglio po]emico, per a]tri aspetti, mettendo tra parentesi il giudizio mora]e, non puõ esi-mersi dalI'ammirare]a ]ucida intelligenza e ]'energia attiva de] personaggio, ]a sua capacitàdi modelIare i] rea]e secondo i suo i progetti e i suoi ca]co]i. Nei confronti delI'agire di Ligu-rio si puõ alIora ravvisare un atteggiamento affine a quello che ]0 scrittore ha verso il suo«principe». Egli sa bene che ]e azioni deI principe sono crude]i, efferate, riprovevo]i mora]-mente; ma sa anche che, «in fra tanti che non sono buoni», quelli sono gli unici mezzi checonsentono di raggiungere il fine prefissato: quindi, neI suo realismo di rigoroso" scienziato"delIa politica, non puõ che registrarne l' efficacia. ln questo senso Ia riflessione politica diMachiavelli, che ê il centro de lIa sua vita, non si arresta neppure nelIa Mandragola, e sicela anche sotto ]e spoglie de] «badalucco» disimpegnato, con cui eg]i vuo]e rendere <d]suotristo tempo piü suave» e compensare ]a sua forzata inerzia.

DalIa negatività di Ligurio ê perõ escluso un aspetto, I'avidità, l'interesse economico.Ligurio non ê indotto ad aiutare Callimaco, ad architettare il suo comp]esso piano, dal]aprospettiva di un guadagno; e difatti ]a ricompensa materia]e che ne ricaverà sarà piccolacosa. Ciõ che]o muove, come ben mette in luce Datico Bonino, ê]a «smania dell'azione perl'azione», «quelIa febbre della prassi, con cui l'uomo non solo esprime il meglio di sé, macostruisce con ]e proprie mani il suo destino, in tacito, accanito confronto con ]a Natura,]a Fortuna, Ia Storia». ln Ligurio si proietta dunque quelI'attivismo energico, eroico, cheê elemento centra]e de lIa visione machiavelliana, espresso ne] Principe, nei Discorsi e nelIea]tre opere. E, ipotizza il critico, nelIa rappresentazione di questa fervida azione de] perso-naggio, Machiavelli trova forse compenso alla propria forzata inazione durante ]'esilio e I'iso-lamento dalIa vita politica.

Un personaggio che ha mo]ti punti di affinità con Ligurio ê fra Timoteo: anch'egli ê por-tatore di una ]ucida intelligenza, che ]0 induce a calcolare acutamente ]e mosse degli avver-sari, a vagliare]e iniziative che gli conviene prendere; anch'egli mm considera]e rego]e morali,ed ê pronto ad ogni inganno pur di raggiungere il suo fine. Quindi anch'egli ê un personag-gio negativo, rappresentante della corruzione contemporanea (di un partico]are aspetto diessa, ]'ipocrisia ecclesiastica), e in quanto tale'viene a far parte dello squallido panoramadi degradazione su cui si appunta Ia satira di Machiavelli; ma, ai tempo stesso, messe traparentesi ]e ]eggi morali, ê ammirato per ]a sua qualità di portatore delI'intelligenza. Tutta-via differisce da] parassita per alcuni aspetti essenziali. Mentre Ligurio non ê mosso da inte-resse, ciõ che induce il frate a prestarsi ai raggiro ê esclusivamente l'utiIe economico, il denaroche riceverà (che, con fratesca ipocrisia, finge destinato ai poveri). ln secondo Iuogo mentreLigurio ê un personaggio tutto animato dana febbre den'azione, che si concede poche pauseriflessive, fra Timoteo ê caratterizzato soprattutto dai continui indugi meditativi, come quelIocon cui si presenta (lU, 4): chi scaccia le donne evita i fastidi ma anche l'uti]e, chi ]e ibtrat-tiene ha l'utile e i fastidi insieme.

Lucrezia

Lucrezia ê un personaggio che ha un ruolo di primaria importanza ne] testo, ma com-pare pochissimo in scena di persona: Ia sua figura emerge soprattutto dane parole degli altripersonaggi. l tratti che ]a caratterizzano sono Ia superiorità mora]e, il rigore dena devo-zione religiosa, ]a castità, I'onestà, ]a saggezza e Ia ponderatezza, ]a morigeratezza che Iaporta a rifuggire dagli svaghi mondani e a vivere chiusa in casa. Per questo resiste con tutte]e forze aI «vituperio» di dover sottomettere il suo corpo ad un altro, e alIa prospettiva denamorte di un uomo, che ne seguirebbe. Solo dinanzi aI sottile, abilissimo, irresistibile argo-mentare teologico deI frate resta senza mezzi di difesa, e deve cedere. Proprio in riferimentoa questa sua asso luta dirittura morale spicca in modo sconcertante Ia trasformazione chesi opera in lei nel finale, quando, scoperto l'inganno, si adatta a divenire l'amante di Calli-maco (come apprendiamo daI racconto di CaIlimaco stesso, V, 4). Dinanzi a questo voltafac-cia improvviso mo]to vari sono stati i giudizi dena critica, e varie le interpretazioni propo-ste. Vi si ê individuata ad esempio ]a celebrazione deI piacere carnale, nena prospettiva diun "naturalismo" boccacciano e laicamente rinascimentale: dopo lunghi anni di astinenza, .Ia scoperta del piacere sessuaIe determina nelIa donna un trionfo dene forze dena natura,che ]a libera dagli impacci dene norme sociali e daIla tradizione; in tal caso Ia trasforma-zione di Lucrezia sarebbe vista da Machiavelli in luce positiva e caldamente approvata. Oppure

Machiavelli

La problematicitàdi Ligario

La febbredell'azione

Fra Timoteo

Lucrezia

La trasforrnazionefinal e

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La duttilitàdi frontealIa fortuna

si potrebbe pensare che anche Lucrezia partecipi delIa natura negativa di tutti gli altri per-sonaggi, che in lei era velata dall'educazione e dalIe pratiche devozionali, e che emerga infineil suo cinismo egoistico, pronto a perseguire i1proprio utile ignorando ogni norma morale:in tal caso avverrebbe uno smascheramento deI personaggio, improntato al1'amaro pessi-mismo di MachiavelIi sulla natura umana, che farebbe emergere il fondo vero del1a donnaaI di sotto de lIa maschera virtuosa. Ma un'interpretazione suggestiva ê quelIa proposta,insieme ad altri, da Davico Bonino: Lucrezia passa daI rifiuto «alI'accettazione del1a for-tuna, come di una forza troppo impetuosa percM ci si possa opporre. La sua ê Ia scelta delIaduttilità come suprema forma di saggezza». La duttilità di fronte aI variare de lIa fortuna,Ia capacità di adattarsi alIe varie situazioni che si presentano, di «riscontrare» il propriocomportamento coi tempi, ê una delIe componenti fondamentali delIa «virtu» delI'uomo cheMachiavel1i elogia in molti punti delIa sua opera, in particolare nel famoso capitolo XXVdeI Príncipe (T21). L'interpretazione appare quindi probabile proprio perché risponde a unodei grandi motivi deI pensiero machiaveUiano (comunque non escluderebbe Ia prima cheabbiamo prospettato, il trionfo naturalistico dena carne, che con essa puõ benissimo armo-nizzarsi).

La commedia si chiude con Ia scena in chiesa in cui avviene come una sorta di consacra-zione nuziale dei legami ormai instauratisi tra Callimaco e Lucrezia, ma beffardamente rove-seiata: quel1i che si danno Ia mano sono due adulteri, dinanzi ad un frate cinico, simulatore,ipocrita e avido, e sotto gli occhi benevoli di un marito ingannato e ignaro. La comicità diquesta scena ha un fondo amaro, lucidamente e ferocemente desolato, impregnato di tuttoil disincanto pessimistico di Machiavel1i, e costituisce il degno sugge110de11acommedia, pre-sentandone in compendio il senso.

La scena finale

PROPOSTE DI LAVORO SULLA MANDRAGOLA.1. Confrontare iI prologo deUa Mandragola con queUo deUe altre commedie dei Cinquecento riportate (Calan-

dria, Marescalco; cfr. TT91 a, 91b, 92, 96); in che cosa si differenzia dagli altri? (Ad esempio MachiaveUi fadeUe dichiarazioni programmatiche? Si dilunga molto sulla trama o si limita apresentare con rapidi cennii personaggi? Qua/e spazio dà alia contemporaneità?).

2. Analizzare le tecniche espressive della commedia: si usa Ia prosa o Ia rima? lllinguaggio e aulico elo quoti-diano? C'e uso dei vernacolo fiorentino, dei proverbi popolari? Quale uso viene fatto dei latino da parte deivari personaggi? La lingua usata e comprensibile ad un pubblico contemporaneo medio-colto? Quali perso-naggi usano iI vernacolo e che cosa rivela di essi questa scelta?

3. Analizzare 10spazio in cui si svolge I'azione: prevalgono gli estemi o gli interni? Quale parte deUa città vieneprivilegiata? Certi spazi hanno valore simbolicó? Viene rispettata I'unità di luogo aristotelica?

4. Analizzare iI tempo in cui si svo/ge I'intreccio: qual e Ia durata della vicenda? Nel testo ci sono precise indica-zioni temporali? A quali unità di misura temporali si rifanno i personaggi e a quale tipo di vita rimandano?Prevalgono le azioni svolte di giorno o di notte? Le azioni assumono un diverso significato a seconda deimomento in cui si svolgono? Viene rispettata I'unità di tempo aristotelica?

5. Analizzare i seguenti personaggi:

Callimacoa) Individuare i punti dei testo da cui si possono ricavare I'etã, le caratteristiche fisiche, Ia classe sociale,

Ia cultura.b) Trovare i punti dei testo in cui altri personaggi esprimono giudizi su di lui.c) Quale uso ta iI personaggio dei latino, delle sue conoscenze scientifiche? Nei suoi monologhi da innamo-

rato quali modelli letterari mostra di conoscere?d) Qual e I'oggetto dei desiderio perseguito e con quali mezzi 10persegue? Quale tipo di esperienza amo-

rosa vive? I: personaggio statico o dinamico, attivo o passivo?e) Rivela padronanza e proprietà di linguaggio?f) Cercare i punti deUacommedia in cui Callimaco appare energico e attivo; queUi in cui celebra /' eras in

termini lirici e altamente intonati e dove allude all'eros in modo basso.\

IMandragola