ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE -...
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ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE
Contatti docente: [email protected] – [email protected]
Testo di riferimento: Howlett e Ramesh, Come studiare le politiche pubbliche, 2003, Il Mulino, Bologna
Strumenti di policy
• Strumenti di policy
- Mezzi e meccanismi effettivi a disposizione dello stato per realizzare
le politiche
- Es. Peggiora la qualità dell’acqua?
Un governo decide se agire o meno: 1) campagna di sensibilizzazione
contro l’uso di sostanza inquinanti; 2) regolazione che proibisca le
attività inquinanti; 3) elargizione di sovvenzioni alle imprese per
tecniche più sicure (cfr.)
• Classificazione
Tentativi di classificazione (Kirshen ‘60): 64 strumenti; Cushman,
Lowi, Dahl e Lindblom criteri classificatori in base a categorie generali;
Salamon aggiunge strumenti di spesa o non-spesa.
Strumenti di policy
• Hood 1986
- Policy tools divisi in 4 categorie delle risorse di governo
(governing):
a) Nodality: uso delle informazioni in proprio possesso
b) Authority: attraverso poteri conferiti dalla legge
c) Treasure: attraverso denaro pubblico
d) Organization: attraverso organizzazioni formali disponibili
• McDonnel e Elmore 1987
- Classificazione basata sul fine auspicato (mandates, inducement,
capacity-building, system changing)
• Schneider e Ingram 1990
- Incentives, capacity-building, symbolic and hortatory e learning
Strumenti di policy
• Doern e Phidd 1992
- Strumenti di policy catalogati in base allo strumento della legittima
coercizione
- Es. Autoregolazione: livello più basso di coercizione; proprietà
pubblica: livello più alto.
• Criterio dell’erogazione
- La soluzione: livello di presenza dello stato nella fornitura di beni e
servizi
- Asse volontarietà-obbligatorietà
I primi sono quelli che si attuano senza l’intervento dello stato, mente
gli obbligatori non lasciano spazio all’individuo=10 strumenti
Strumenti di policy
Strumenti
coercitivi
Ruolo dello
stato alto
1. Erogazione diretta
2. Impresa a controllo pubblico
3. Regolazione
Strumenti
misti
4. Tasse e tariffe
5. Aste per i diritti di proprietà
6. Sussidi
7. Informazioni ed esortazioni
Strumenti
volontari
Ruolo dello
stato basso
8. Mercati
9. Volontariato
10. Famiglia e comunità
Strumenti di policy
• Quale strumento?
- Nel policy making il governo deve scegliere lo strumento o la
combinazione di strumenti più appropriati per l’obiettivo da
raggiungere.
- Per Salamon e Lund alcuni strumenti sono più efficaci di altri in base
alla situazione
- Come avere l’appoggio della popolazione e dei policy subsystem
coinvolti? A volte si scelgono strumenti quali la distribuzione dei
sussidi o la creazione di imprese pubbliche.
- Le norme culturali del paese influenzano la scelta degli strumenti.
Strumenti volontari
• Strumenti volontari
- Coinvolgimento minimo o nullo del governo
- Compito auspicato svolto su base volontaria (cfr.)
• Quando?
- Il governo decide di non agire (non-decisione) su un determinato
problema pubblico perché ritiene che possa essere gestito meglio dal
mercato, dalla famiglia e da organizzazioni di volontariato.
Strumenti volontari – famiglia & comunità
• Famiglia & comunità
- Parenti, amici e vicini di casa provvedono a diversi beni e servizi ed il cui ruolo può essere sfruttato dal governo per obiettivi di policy
a) Azione indiretta: il governo può tagliare i fondi stanziati ai servizi pubblici e spingere la famiglia e la comunità a coprire il vuoto lasciato
b) Azione diretta: favorendo il coinvolgimento della famiglia e della comunità
Es. cura (80%), sostegno economico, ecc.
• Vantaggi
- Il governo non deve affrontare nessun costo (salvo distribuzione fondi e investimenti)
• Svantaggi
- Poco adatti ad affrontare complessi problemi economici (conviene erogare il servizio a livello centrale piuttosto che decentralizzare)
- Strumento iniquo: persone sole
- Figure attive: donne (aumento nel mondo del lavoro)
Strumenti volontari – volontariato
• Organizzazioni di volontariato
- Attività libere sia dalla coercizione dello stato sia dai vincoli economici della redditività e dalla distribuzione dei profitti
- Esempi: enti di beneficenza che provvedono a servizi sanitari, all’istruzione a distribuire cibo ai poveri, rifugio a donne maltrattate ai minori abbandonati. Ripulire spiagge, fiumi, ecc.
• Organizzazioni benefiche senza scopo di lucro
- Molto diffuse negli USA
• Vantaggi
- Mezzo di erogazione efficiente. Flessibili e veloci nell’organizzarsi (es. gli angeli del fango). Fondamentali nella gestione delle emergenze.
- Strumento equo (soccorrere chi ha bisogno)
- Promozione di sentimenti di solidarietà, ecc.
• Svantaggi
- Sforzi non applicabili a problemi economici e sociali
- Dipendenza e burocratizzazione in caso di finanziamenti dello stato
Strumenti volontari – mercato
• Il Mercato
- La volontaria interazione tra consumatori (che cercano di massimizzare la loro soddisfazione/utilità) e produttori (cercano di vendere ottenendo il maggior profitto possibile)
• Vantaggi
- Costituisce lo strumento più adeguato (mezzo efficace ed efficiente) per erogare la maggior parte dei beni privati.
- In presenza di concorrenza=prezzo più basso
• Svantaggi
- Non può essere usato per offrire beni pubblici (difesa, polizia, illuminazione, ecc.)
- Difficoltà a fornire anche i tool goods e beni collettivi (fallimento del mercato)
- Strumento iniquo: solo chi può pagare
- Non viene mai usato come strumento vero e proprio di policy (in aggiunta di casi quali: tutela dei consumatori, degli investitori e dei lavoratori; sussidi)
Strumenti coercitivi
• Strumenti coercitivi o direttivi
- Vincolano o indirizzano l’azione degli individui o delle aziende
interessate (resta un margine di discrezionalità minimo)
- Es. ordinare ai cittadini di intraprendere determinate attività, creare
imprese a proprietà pubblica, erogare direttamente beni e servizi
tramite l’apparato burocratico.
- Sono 3:
- La regolazione
- Impresa e controllo pubblico
- Erogazione diretta
Strumenti coercitivi – la regolazione
• La regolazione
- «un processo o attività con cui un governo richiede o prescrive una
certa azione o un certo comportamento all’individuo e alle istituzioni,
soprattutto private ma a volte anche pubbliche, attraverso agenzie di
regolazione finalizzate allo scopo» (Reagan1987)
- È un comando da parte del governo a cui i soggetti interessati devono
adeguarsi (altrimenti sanzione)
- Sono leggi (garantite da pubblica sicurezza e sistema giudiziario)
oppure maggiormente provvedimenti amministrativi
- Regolamenti, standard, permessi, proibizioni e ordinanze
- Possono stabilire i prezzi e la qualità di determinati servizi e beni.
Strumenti coercitivi – la regolazione
• Regolazione economica
- Controlla i prezzi e il volume delle produzioni, i profitti derivati da
investimenti o dall’appartenenza o meno di un’impresa ad un
determinato settore industriale
- Serve per correggere gli squilibri del mercato
• Regolazione sociale
- Controlli in materia di salute, sicurezza e prassi sociale
(discriminazione sul lavoro)
- Es. regolamenti che riguardano la sicurezza dei prodotto per il
consumatore, la sicurezza sul lavoro, i rischi idrogeologici,
inquinamento acustico o atmosferico, discriminazione razziale e o
sessuale ecc.
- Es. ambiente (ibrido tra economica e sociale)
Strumenti coercitivi – la regolazione
• Vantaggi
- Servono meno informazioni rispetto agli altri strumenti (il governo non deve conoscere le preferenze dei soggetti in anticipo: es. stabilire un livello di inquinamento consentito)
- Attività indesiderata: proibizione (invece che scoraggiare chi produce)
- Più efficiente in termini amministrativi
- Migliore pianificazione degli impegni comuni
- Più adatto ai momenti di crisi
- Meno costosa rispetto a sussidi e incentivi fiscali
- Più attraente dal punto di vista politico perché immediata
• Svantaggi
- Distorce le attività del settore privato o del volontariato (es. regolazione in materia di prezzi)
- Può inibire l’innovazione tecnologia delle imprese (garantisce sicurezza e disincentiva ricerca&sviluppo)
- È rigida e non tiene conto delle circostanze individuali
- In termini amministrativi è difficile avviare una regolazione per ogni problema evidenziato
- Costo elevato se bisogna raccogliere informazioni, eseguire indagini, ecc
Strumenti coercitivi – imprese a controllo pubblico
• Imprese a controllo pubblico
- Più invasive della regolazione (perché lo stato è proprietario)
• Determinare il grado di partecipazione
1) Proprietà: tra 100% e 51% (Imprese a partecipazione mista:
proprietà condivisa)
2) Controllo: le imprese devono essere controllate realmente dal
governo
3) Produzione: beni e servizi destinati alla vendita (+/- =costi)
Strumenti coercitivi – imprese a controllo pubblico
• Vantaggi
- Efficiente strumento di policy (quando un bene non può essere
prodotto dal privato perché investimenti iniziali troppo alti)
- Meno informazione rispetto a strumenti volontari o di regolazione
- In caso di eccessivo ricorso alla regolazione si può usare l’impresa
pubblica
- Produrre ricavi utili per finanziare la spesa pubblica
• Svantaggi
- È difficile controllare i manager, e gli azionisti (dispersi e lontani)
non riescono ad esercitare un vero controllo
- Inefficienti perché non soggette al rischio di fallimento
- Trasferimento dei costi della propria inefficienza sui consumatori
(perché monopolista)
Strumenti coercitivi – l’erogazione diretta
• L’erogazione diretta
- Il più utilizzato: il governo esegue direttamente le attività in
questione erogando beni e servizi attraverso gli impiegati della
pubblica amministrazione remunerati con denaro pubblico
- Es. difesa nazionale, relazioni diplomatiche, servizi di pubblica
sicurezza e vigili del fuoco, previdenza sociale e istruzione, gestione
del suolo pubblico, viabilità, manutenzione parchi, censimento, ecc.
• Vantaggi
- L’erogazione è di facile applicazione (richiede poche informazioni
come gli altri strumenti coercitivi)
- Risorse, capacità, informazioni delle agenzie preposte
- Si evitano discussioni, contrattazioni, ecc.
- Internalizzazione= riduzione costi
Strumenti coercitivi – l’erogazione diretta
• Svantaggi
- Lo stato non può fare praticamente tutto ciò che deve fare il privato
- Rigidità di programmi
- Ingerenze politiche (carrozzoni)
- Senza concorrenza non si preoccupano dei costi
- Conflitti interni al governo o alle agenzie possono avere conseguenze
sul rendimento
Strumenti misti – informazione ed esortazione
• Strumenti misti
- Permettono al governo di influire a vario livello nelle decisioni degli attori non statali, pur lasciando la decisione finale agli attori privati: minimo coinvolgimento (informazioni) al massimo coinvolgimento (tasse e tariffe).
• Informazione
- Strumento passivo per tentare di far cambiare il comportamento di individui e imprese
- Es. informazioni sul turismo, sulle statistiche economiche,
- Esortazione (o persuasione)
- Implica il tentativo di modificare le preferenze e le azioni dei soggetti invece informarli semplicemente di una situazione
- Es. campagna salute, spreco acqua o energia, uso mezzi pubblici, effetti del fumo (ebola)
Strumenti misti – informazione ed esortazione
• Vantaggi
- Un buon punto di inizio per un governo che voglia affrontare
problemi privi di soluzioni definitive
- È di facile attuazione
- Abbandonata se si trova uno strumento più efficace
- Poco costosa e intervento minimo dell’apparato burocratico
- Coerente con le norme della democrazia liberale (discussione,
persuasione, ecc.)
• Svantaggi
- Strumento troppo debole per avere risultati immediati
- «in assenza di incentivi negativi o positivi, molti degli sforzi fatti per
attuare la persuasione hanno o una bassa probabilità di successo o
una vita relativamente breve»
Strumenti misti – sussidi
• Sussidi
- Qualsiasi forma di trasferimento di denaro dal governo o da altri individui, imprese, organizzazioni che agiscono per conto del governo a singoli individui, imprese e organizzazioni.
- Obiettivo: compensare dal punto di vista finanziario il compimento di un’attività desiderabile, agendo quindi sulla valutazione costi/benefici delle alternative possibili per gli attori sociali (la scelta finale di utilizzazione spetta sempre a individui e imprese)
• Esempi
- Finanziamento (grant): «spese a supporto di qualcosa di meritevole in sé, quasi come conferma di riconoscimento, ricompensa o incoraggiamento ma non strettamente proporzionale ai costi necessari per il raggiungimento di quel fine».
- In genere offerti ai produttori per aumentare la quantità di beni o servizi prodotti rispetto a quella prevista.
- Fondi del gettito fiscale (è necessaria l’approvazione legislativa)
- Altri esempi: fondi pubblici destinati all’università, alla scuola e ai trasporti pubblici
Strumenti misti – sussidi
- Agevolazione fiscale: che comprende la «remissione di alcune tasse, quali detrazioni, deduzioni, crediti, esenzioni o aliquote preferenziali, in riferimento a qualche atto»
- Si configurano come tasse a cui il governo rinuncia (piuttosto che spese dirette)
- Mancati introiti
- Voucher: un buono con un certo valore in denaro dato dal governo ai consumatori di un particolare bene o servizio
- Il voucher passa dal consumatore al fornitore che poi riscuote dal governo
- Come i grants servono per aumentare il consumo di beni e servizi
- I prestiti (loans) concessi dallo stato con un interesse minore rispetto al tasso di mercato (il sussidio è nella differenza tra l’interesse applicato e il tasso di mercato)
Strumenti misti – sussidi
• Vantaggi
- È più facile prevederne la concessione se quello che lo stato vuole dal pubblico e le preferenze di quest’ultimo coincidono.
- Es. aziende che vogliono fare investimenti e formare il personale
- Strumento flessibile perché i beneficiari decidono autonomamente come utilizzarlo
- Risposta appropriata: incoraggiare innovazione
- Costi leggermente minori perché l’entità dei benefici richiesti dipende dai potenziali fruitori
- Politicamente accettati: benefici su pochi, mentre i costi sono sull’intera popolazione
• Svantaggi
- Sono di difficile attuazione (tranne le agevolazioni) perché devono essere approvati e finanziati con fondi
- Costi alti della raccolta di informazioni
- Strumenti indiretti: quindi è necessario aspettare del tempo prima di riconoscerne gli effetti sperati
- Potrebbero costituire una sorta di «regalo» per i fruitori
Strumenti misti – aste per diritti di proprietà
• Aste per diritti di proprietà
- Istituiscono regole di mercato anche dove non ne esistono
- Il mercato si crea fissando una determinata quantità di diritti trasferibili per consumare una data risorsa / la scarsità fittizia che si determina rende possibile il funzionamento del meccanismo dei prezzi
- Es. acqua o aria per smaltire le scorie, quote di risorse ittiche, oppure controllo veicoli che circolano nella città
• Vantaggi
- Limitare l’uso di un materiale pericoloso
- Entrate per lo stato
- Facilmente attuabile
- Flessibile (variare i tetti)
- Sviluppo delle imprese (ridurre emissioni)
- Garantiscono il tetto entro cui si manifesta un’attività non desiderabile
• Svantaggi
- Speculazione
- Attività disoneste di che non compra i diritti
- Non equità: disponibilità a pagare
-
Strumenti misti – tasse e tariffe
• Tasse e tariffe
- Raccogliere gettito (per finanziare le proprie spese)
- Anche come strumento di policy
• Esempi
- Trattenute sul reddito (payroll taxes) per finanziare i programmi di
previdenza sociale: il datore di lavoro trattiene una quota di salario
(contributo del lavoratore) a cui aggiunge un’altra somma (contributo
a carico del datore).
- Servono per costituire un fondo assicurativo a copertura (malattia,
incidenti, pensioni)
- Il versamento obbligatorio aumenta il numero degli assicurati e
riduce il costo dei premi attraverso la distribuzione del rischio
Strumenti misti – tasse e tariffe
- Incentivo negativo (o sanzione) per penalizzare un comportamento:
tassazione di alcuni beni, servizi o attività
- Es. fumo, alcol, gioco di azzardo
- Tariffa d’uso: il governo impone un prezzo a certi comportamenti.
Per scoraggiare il comportamento.
- Aggiungere una tariffa ad un’attività senza proibirla
- Le imprese poi valutano se attraverso costi/benefici conviene
abbandonare l’attività o ridurla.
- Tariffe effluent charges (tasse sullo smaltimento di rifiuti) per
controllare le esternalità negative
Strumenti misti – tasse e tariffe
- Vantaggi
- Facilità d’esecuzione e di applicazione perché lasciano ai privati e
alle imprese la possibilità di trovare gradualmente alternative
- Incentivo a ridurre l’attività non auspicata
- Innovazione: ricerca di alternative nuove
- Flessibili
- Svantaggi
- Grande quantità di informazioni per ottenere la risposta voluta
- Risorse allocate in maniera erronea (nella fase iniziale)
- Es. acquisto di macchinari non utilizzabili dopo una riduzione dei
tassi
- Non sono efficaci per ottenere risposte immediate
- Costi elevati