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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE SASSETTI-PERUZZI50127 Firenze Via San Donato, 46/48 - Tel: 055-366809 – Fax: 055-331155 E-mail: [email protected] Pec: fiis02900l @pec.istruzione.it Codice Ministeriale : FISS02900L - Codice Fiscale : 94061580489 Sito internet: www.sassettiperuzzi.edu.it ANALISI DEI FABBISOGNI Un approfondimento dei bisogni formativi del settore servizi IIS “Sassetti – Peruzzi” - 1-

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “SASSETTI-PERUZZI”

50127 Firenze Via San Donato, 46/48 - Tel: 055-366809 – Fax: 055-331155E-mail: [email protected] Pec: fiis02900l @pec.istruzione.itCodice Ministeriale : FISS02900L - Codice Fiscale : 94061580489

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ANALISI DEI FABBISOGNI

Un approfondimento dei bisogni formativi del settore servizi

IIS “Sassetti – Peruzzi” - 1-

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INDICE

1. Introduzione: il contesto educativo e didattico............................... Pag. 3

2. Il mercato del lavoro a livello nazionale.......................................... Pag. 4

3. Il mercato del lavoro in Toscana....................................................... Pag. 6

4. Il mercato del lavoro in Provincia di Firenze.................................. Pag. 9

5. Le richieste della realtà territoriale della Provincia di Firenze....5.1 Le aree aziendali di inserimento e le principali professioni5.2 Le competenze richieste5.3 Alcune caratteristiche delle imprese

Pag. 12

6. Analisi interna dell’Istituto...............................................................6.1 Successo scolastico6.2 Competenze di base6.3 Equità degli esiti6.4 Continuità e orientamento6.5 Risultati a distanza6.6 Inclusione e differenziazione

Pag. 15

7. L'agenzia formativa........................................................................... Pag. 22

8. Conclusioni......................................................................................... Pag. 23

9. Bibliografia......................................................................................... Pag. 24

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1. Introduzione: il contesto educativo e didattico

Nato dal successivo dimensionamento di ben tre scuole fiorentine (l’Istituto Professionale“GIOVANNI DA VERRAZZANO“, a indirizzo commerciale; l’Istituto Professionale “EMILIAPERUZZI“ e infine l'Istituto professionale “FILIPPO SAS-SETTI"), l’IIS Sassetti-Peruzzi da quasitrent’anni forma impiegati e addetti che si collocano in settori di rilievo per l’economia delterritorio.

L’offerta formativa è oggi potenziata per valorizzare le capacità di studio e formazioneprofessionale degli studenti. I percorsi dell'offerta formativa professionale si dividono nel corso quinquennale dei Servizi per laSanità e l’Assistenza Sociale (O.S.S.) e nel nuovo corso dei Servizi Commerciali (WEBCOMMUNITY) per il quale la scuola è capofila a livello nazionale della rete IPSECOM.

Fonte: IPSECOM

La vocazione dell’accoglienza turistica e congressuale è valorizzata nell’Istituto Tecnico Turisticocon curvatura DIGITUR, indirizzo nel quale si declinano i concetti fondamentali relativi ai nucleifondanti del pensiero computazionale e del CODING abbinati ad una acquisizione di maggioricompetenze operative che vede coinvolti gli studenti nel laboratorio professionalizzante disimulazione di impresa turistica.Spicca, in tal senso, l'utilizzo del software LEONARDO HOTELnel triennio del percorso turistico, che permette agli studenti di lavorare sullo stesso strumento digestione utilizzato dalla maggior parte delle strutture ricettive.

L’accoglienza e l’attenzione agli specifici bisogni educativi sono dimostrate dalla serena convivenzadi studenti provenienti da molte nazioni; proprio dalla valorizzazione di questa realtàmultilinguistica e interculturale è stato attivato un corso sperimentale a curricolo internazionale inlingua cinese ispirato al modello ESABAC, unico ad oggi in Italia negli istituti tecnico-professionali, per l’IT Turistico e l’IP Servizi Commerciali.

L’Istituto accoglie inoltre un numero rilevante ed in crescita esponenziale di alunni con BisogniEducativi Speciali, rispetto ai quali sono previste attività specifiche declinate nel Piano diInclusione.

Tutto questo senza dimenticare gli studenti adulti che desiderano conseguire un diploma. A lorol’istituto offre Corsi Serali (Educazione degli Adulti), strutturati e personalizzati secondo le piùrecenti disposizioni normative. L’offerta formativa degli indirizzi commerciale e turistico è sviluppata anche presso la CasaCircondariale di Sollicciano attraverso l’attuazione di corsi di studio riservati agli alunni detenuti.

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2. Il mercato del lavoro a livello nazionale

Dall'analisi previsionale dei fabbisogni formativi e occupazionali effettuata da Excelsior perUnioncamere per il periodo 2019 – 2023 si evince quanto segue.

Nel primo trimestre 2019 si registra un lieve incremento dell’occupazione rispetto al trimestreprecedente (+0,1%), a fronte di un calo della disoccupazione e dell’inattività.

Queste dinamiche congiunturali del mercato del lavoro riflettono il contenuto aumento dei livelli diattività economica rilevato nello stesso periodo. Con riferimento all’input di lavoro, si osserva unacrescita delle ore lavorate sia su base congiunturale (+0,7%) sia in termini tendenziali (+1,5%),ampiamente superiore a quella del PIL.

Dal lato dell’offerta di lavoro, dopo due cali consecutivi, nel primo trimestre del 2019 il numero dipersone occupate torna a crescere, seppure lievemente, in termini congiunturali (+25 mila, +0,1%),a seguito dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti, che ha più che compensatola riduzione dei dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 58,7% (+0,1 punti), mentre iltasso di disoccupazione si colloca al 10,4%. In Europa, solo la Grecia e la Spagna mostrano valoripiù elevati.

Tutte le professioni stanno subendo rilevanti cambiamenti nel loro “contenuto” di mansioni e diconoscenze; al tempo stesso, nascono professioni totalmente nuove e difficilmente collocabili neglischemi classificatori correnti, che appaiono sempre più inadeguati per cogliere la realtà attuale. Ciòribadisce ancora di più la necessità di potenziare le attività di orientamento e di accompagnamentonella transizione tra percorso formativo e lavoro, che dovrà necessariamente essere sempre piùgraduale (alternanza scuola-lavoro, tirocini, stage, ecc.) e favorire un approccio con il mondo dellavoro ben prima del momento di conclusione del percorso formativo.

Il modello previsionale di Unioncamere si basa su due scenari possibili. In particolare, un primoscenario (definito scenario A) è stato formulato sulla base delle previsioni effettuate per gli anni2020-2023 dal Fondo Monetario Internazionale nel suo World Economic Outlook.In un secondo scenario (definito scenario B), la variazione prevista del PIL è stata ottenutaaggiungendo un incremento dell’1,5% nell’intero periodo 2019-2023 (cioè mediamente +0,3% inogni anno) rispetto allo scenario elaborato sulla base delle previsioni del Fondo MonetarioInternazionale.Alla luce di queste considerazioni ecco il fabbisogno di occupati nel periodo 2019 – 2023.

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Per quanto riguarda l’andamento previsto della replacement demand, questa potrà variare tra2.607.800 e 2.645.000 unità nel periodo 2019-2023.

Si stima un tasso medio annuo di replacement nell’ordine dell’1,7% per i lavoratori dipendenti,mentre si attesterà intorno al 2,8% per i lavoratori indipendenti.

La componente privata coprirà una quota del 76% della replacement demand, mentre il settorepubblico concorrerà per una quota del 24% del totale.

A partire dalle previsioni di crescita e dalle ipotesi sull’evoluzione dei pensionamenti e dellamortalità sono stati calcolati i fabbisogni lavorativi complessivi, che saranno compresi tra 2.960.000e 3.180.000 unità nei prossimi cinque anni, per un tasso di fabbisogno medio annuo previsto che sicollocherà tra il 2,6% e il 2,8%. Questo fabbisogno si concentrerà in gran parte nei servizi. Il tassocomplessivo di fabbisogno è più alto per il settore pubblico rispetto al settore privato, data la suamaggiore necessità di sostituire il personale in uscita: il tasso di replacement nel settore pubblico èinfatti significativamente più alto rispetto al settore privato.

Traslando queste previsioni nelle 5 filiere principali prese in esame si evince quanto segue:

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3. Il mercato del lavoro in Toscana

Dalla ricerca della Banca d'Italia relativa all'economia regionale della Toscana 2019 estrapolando idati relativi al mercato del lavoro si evince quanto segue.

Nel 2018 è proseguito l’aumento del numero di occupati, seppure con minore intensità rispetto al2017. L’incremento si è concentrato nella prima parte dell’anno; nel secondo semestrel’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile. Come nel 2017 la crescita è stata trainata dalsettore dei servizi non commerciali; gli occupati sono lievemente scesi nell’industria.

Il numero di assunzioni al netto delle cessazioni nel settore privato non agricolo è stato positivo main calo rispetto al 2017. Le assunzioni nette a tempo determinato, ancorché positive, sono scese dioltre nove decimi.

Il tasso di occupazione è aumentato di 0,5 punti percentuali, portandosi al 66,5 per cento;l’incremento ha riguardato in egual misura la componente femminile e maschile. L’indicatore ècresciuto soltanto per i lavoratori oltre i 35 anni, mentre per la fascia più giovane è sceso di circa unpunto, al 46,3 per cento. È proseguito nel 2018 il calo della quota di giovani non occupati e non inistruzione e formazione (NEET), iniziato nel 2015.

Le forze di lavoro si sono lievemente ridotte (-0,6 per cento); il tasso di attività è sceso al 72,0. Laflessione è ascrivibile alla fascia più giovane della popolazione (al di sotto dei 35 anni); l’offerta dilavoro è invece aumentata per la componente al di sopra dei 45 anni. È cresciuta anche la quota diinattivi che dichiarano di essere impegnati in percorsi di studio e formazione.

Il modesto calo delle forze di lavoro si è associato a una marcata riduzione delle persone in cerca diun impiego (-14,9 per cento); il tasso di disoccupazione è così diminuito di 1,3 punti percentuali,portandosi al 7,3 per cento; quello di lunga durata, inteso come la quota delle persone disoccupateda più di un anno sul totale della forza lavoro, è sceso di 0,8 punti, collocandosi al 3,4 per cento.

Il numero delle persone che cercano un lavoro perché hanno perso un impiego alle dipendenze èdiminuito. Tali disoccupati possono accedere agli ammortizzatori sociali che negli ultimi anni sonostati oggetto di importanti riforme.

Per quello che concerne i dati specifici sulla regione Toscana stilati dall'Istat per l'anno 2018 sipossono fare considerazioni interessanti a vari livelli. Ad esempio nella tabella seguente si evince ildato che è senza dubbio il settore servizi quello di traino dal punto di vista economicooccupazionale nella regione Toscana. E' l'unico settore, anche a livello Italia, dove sono impiegate

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più femmine che maschi. Anche se va considerato il fatto che i numeri descrivono una situazionestazionaria per quello che concerne i posti di lavoro effettivi.

La tabella seguente mostra il rapporto tra lavoro e titolo di studio.

Fonte Istat, Rilevazione sulle Forze di Lavoro

Infine è opportuno dare uno sguardo ai dati riguardanti la disoccupazione giovanile, vero talloned'Achille del mercato del lavoro in Italia.

La Toscana in riferimento a questo si colloca al settimo posto tra le regioni con la percentuale piùbassa di disoccupazione giovanile (22,9%), con un discreto miglioramento rispetto al 2017 (24,5%).Considerando il dato aggregato di maschi e femmine.

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Servizi di cui:altre attività di servizi

Maschi femmine Totale Maschi femmine Totale Maschi femmine Totale

2014 491 567 1.058 177 163 340 314 404 718

2015 501 585 1.086 183 166 349 317 420 737

2016 509 579 1.088 186 168 354 323 411 735

2017 513 599 1.112 178 172 350 335 427 762

2018 - Toscana Italia

TOSCANA 513 599 1.112 178 172 350 335 427 762

ITALIA 7.959 8.206 16.165 2.663 2.075 4.738 5.296 6.131 11.427

Fonte: Istat, Rilevazione sulle Forze di Lavoro

Occupati nel settore servizi. Toscana e Italia - Anno 2018 (dati in migliaia)

ANNI

di cui:Commercio, alberghi e ristoranti

TITOLO DI STUDIO

Italia Toscana

Maschi Femmine Maschi Femmine

47,6 17,2 31,1 56,0 34,3 44,6

licenza di scuola media 57,5 32,5 45,8 64,9 41,4 54,3

diploma 73,4 55,0 64,3 76,7 65,3 70,9

laurea e post-laurea 83,5 75,3 78,7 83,8 81,5 82,4

totale 67,6 49,5 58,5 72,7 60,5 66,5

Tassi di occupazione (15-64 anni) per sesso e titolo di studio. Toscana e Italia. Anno 2018 (valori percentuali)

Maschi e femmine

Maschi e femmine

licenza di scuola elementare, nessun titolo di studio

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RegioniAnno 2017 Anno 2018

Maschi Femmine Maschi Femmine

Piemonte 28,9 38,5 32,9 27,6 33,6 30,0

Valle d'Aosta 26,3 22,9 24,8 19,2 24,8 21,7

Liguria 32,4 36,8 34,3 32,0 41,7 36,3

Lombardia 22,4 23,6 22,9 20,9 20,8 20,8

Trentino Alto Adige 14,5 14,4 14,4 11,9 11,8 11,9

Veneto 17,3 25,2 20,9 16,8 26,5 21,0

Friuli Venezia-Giulia 20,4 31,4 25,4 20,2 27,2 23,7

Emilia Romagna 17,0 27,1 21,3 15,0 21,9 17,8

Toscana 22,0 27,9 24,5 21,2 25,2 22,9

Umbria 31,2 30,2 30,8 27,8 36,9 31,1

Marche 22,0 27,7 24,2 18,7 28,5 22,1

Lazio 38,1 36,8 37,5 35,3 33,5 34,5

Abruzzo 31,7 30,7 31,3 27,7 32,6 29,7

Molise 42,3 58,2 47,3 35,6 50,0 40,3

Campania 50,4 61,7 54,7 48,9 60,4 53,6

Puglia 53,5 48,4 51,4 44,7 42,0 43,6

Basilicata 39,3 35,3 38,1 40,3 35,6 38,7

Calabria 47,8 69,2 55,6 50,3 56,4 52,7

Sicilia 49,7 58,0 52,9 49,5 60,4 53,6

Sardegna 43,4 53,3 46,8 35,8 35,6 35,7

Italia 33,0 37,3 34,7 30,4 34,8 32,2

Fonte: Istat, Rilevazione sulle Forze di Lavoro

Tassi di disoccupazione giovanile (15-24 anni) per sesso e regione di residenza. Italia- Anni 2017-2018 (valori percentuali)

Maschi e femmine

Maschi e femmine

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4. Il mercato del lavoro in Provincia di Firenze

Secondo i dati Istat il capoluogo toscano è secondo in Italia per occupazione lavorativa con il 71,9%di residenti occupati. Le assunzioni stabili si fermano però al 10,85 per cento, il resto sono contrattia tempo (trainati dal turismo).

Firenze è la stella dell’occupazione in Toscana, con un risultato lusinghiero anche nel confronto conle altre città metropolitane d’Italia.

Per il 2018 il tasso di occupazione delle persone di età compresa fra 15 e 64 anni nel comune diFirenze è stato del 71,9%, in crescita rispetto al 69,5 per cento del 2017, per la prima volta superioreal dato di Milano (71,3 per cento) e secondo solo a quello di Bologna (74,2 per cento); in parallelo,il tasso di disoccupazione 2018 si attesta al 5,7 per cento, in netto calo rispetto al 9,4 per cento del2017, anche qui facendo meglio di Milano (6,2 per cento) e lievemente peggio della primatistaBologna (5,4 per cento).

Il dato 2018 del tasso di occupazione rilevato su base provinciale risulta più basso (69,7 per cento),ma rimane comunque il migliore fra le dieci province toscane, posizionandosi più di tre punti soprala media regionale.

Differenza ancora più lieve mostra il tasso di disoccupazione (5,8 per cento), che si traduce in 28mila persone in cerca di lavoro: secondo l’Ufficio statistica di Palazzo Vecchio, i disoccupatiresidenti nel perimetro del comune di Firenze sono circa 11 mila, con settemila unità in menorispetto al 2017.

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ANNI PROVINCEMaschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine

2014 849 686 1.535 70,9 56,9 63,8 22,7 17,3 20,0

2015 853 704 1.557 71,2 58,5 64,8 22,1 16,0 19,2

2016 867 699 1.566 72,4 58,4 65,3 22,1 14,6 18,4

2017 865 718 1.582 72,3 59,9 66,0 23,7 17,2 20,6

2018 - PER PROVINCIA

Massa-Carrara 44 33 77 70,3 53,8 62,0 18,9 23,2 20,9

Lucca 89 69 158 70,4 54,7 62,5 24,4 18,1 21,1

Pistoia 67 56 123 71,1 59,7 65,3 15,6 5,3 11,1

Firenze 240 213 453 74,3 65,3 69,7 25,7 18,6 22,1

Livorno 76 60 135 72,2 55,9 63,9 18,8 16,1 17,6

Pisa 103 84 186 74,9 62,3 68,6 25,0 11,8 18,6

Arezzo 78 63 141 71,4 58,1 64,7 22,9 19,1 21,3

Siena 63 53 116 75,0 62,0 68,4 23,7 11,8 18,0

Grosseto 51 42 93 69,1 59,1 64,1 21,7 16,0 19,1

Prato 61 51 112 73,5 61,6 67,5 20,9 26,5 23,7

TOSCANA 871 724 1.594 72,7 60,5 66,5 22,7 16,9 19,9

ITALIA 13.447 9.768 23.215 67,6 49,5 58,5 20,8 14,3 17,7

Fonte: Istat, Rilevazione sulle Forze di Lavoro

Occupati in complesso e tasso di occupazione (15-64 e 15-24 anni) per sesso e provincia - Anno 2018 (dati in migliaia e in percentuale)

Occupati (val. ass.) Tasso di occupazione (15-64 anni) (val. %) Tasso di occupazione (15-24 anni) (val. %)

Maschi e femmine

Maschi e femmine

Maschi e femmine

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Nei dodici mesi dell’anno passato, infatti, su poco più di 272 mila nuovi avviamenti, solo il 10,85per cento si è realizzato con la stipula di un contratto a tempo indeterminato: un dato inferiore ancheal 13,85 per cento dei rapporti in somministrazione, oltre che al 53,48 per cento rappresentato daicontratti a termine (per lo più trainati dal settore del turismo e della ristorazione).

Da questo punto di vista anche le prescrizioni del decreto Dignità, entrato in vigore a settembre, nonsembrano aver ancora sortito effetti consistenti: nel quarto trimestre dell’anno, primo periodo dipieno vigore per la nuova normativa, il dato percentuale sui contratti a tempo indeterminato è statoidentico a quello annuo (10,85 per cento), con un piccolo incremento dei contratti a termine chepesano qui per il 55,83 per cento del totale, e una flessione delle somministrazioni (9,62 per cento). Si tratta di numeri in linea con l’andamento del mercato del lavoro a livello regionale, dove nel2018 il tempo indeterminato ha pesato per il 10,30 per cento degli avviamenti (con una crescitarispetto al 9,78 per cento del 2017), contro il 54,19 per cento dei contratti a termine e il 14,62 percento delle somministrazioni.

Per quello che concerne invece la disoccupazione la Provincia di Firenze si pone in una posizione dinetto vantaggio rispetto alle altre province della Toscana. Infatti il tasso di disoccupazione del 5,8%è il più basso della regione.

E dunque a un decennio dall’inizio della grande crisi economico-finanziaria Firenze, che ha tenutomeglio della media negli anni bui, oggi può sfoggiare un ritorno a tassi di disoccupazione del tuttoin linea con il pre-crisi (5,8 per cento nel 2008). Tuttavia uno sguardo ai dati 2018 del SistemaInformativo Regionale del Lavoro, che si basa sulle rilevazioni dei Centri per l’Impiego (e su dati diflusso, anziché su dati di stock), mostra come la natura dei nuovi rapporti contrattuali nell’areametropolitana fiorentina sia ancora orientata verso una prevalenza di forme diverse rispetto altempo indeterminato, sia pure con la formula delle «tutele crescenti» introdotta dal Jobs Act,esaurita da tempo la fiammata positiva della decontribuzione piena che accompagnò la riforma per idue anni successivi all’entrata in vigore.

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Agricoltura Industria di cui: in senso stretto Servizi Totale

Totale Totale Totale Totale Totale

2014 24 22 46 321 109 431 262 54 316 765 292 1.058 1.110 424 1.535

2015 29 23 51 326 94 420 272 45 316 791 295 1.086 1.146 411 1.557

2016 29 25 54 325 98 423 272 51 324 794 295 1.088 1.148 418 1.566

2017 23 25 48 321 101 422 265 52 318 822 290 1.112 1.167 416 1.582

2018 - PER PROVINCIA

Massa-Carrara 1 1 2 11 1 12 3 3 6 43 14 58 57 20 77

Lucca 2 2 4 34 4 38 4 6 10 76 30 106 116 42 158

Pistoia 0 1 1 20 2 23 3 4 8 63 27 91 88 35 123

Firenze 4 3 6 68 14 81 17 12 30 250 86 336 338 115 453

Livorno 2 4 7 21 2 23 4 1 5 81 20 101 108 28 135

Pisa 1 2 3 30 3 34 6 6 12 104 33 138 141 45 186

Arezzo 3 3 6 38 5 43 6 4 11 57 24 81 105 36 141

Siena 6 3 9 20 3 23 4 2 7 59 19 77 89 27 116

Grosseto 4 4 8 5 2 6 4 4 8 51 20 71 64 29 93

Prato 0 0 0 29 5 34 2 2 5 54 19 73 85 27 112

TOSCANA 23 24 47 275 41 316 54 46 100 837 294 1.131 1.190 405 1.594

ITALIA 470 402 872 4.163 490 4.653 860 547 1.407 12.403 3.880 16.283 17.896 5.319 23.215

Fonte: Istat, Rilevazione sulle Forze di Lavoro

Occupati per settore di attività economica, posizione e provincia - Anno 2018 (dati in migliaia)

ANNIPROVINCE

Dipen-denti

Indipen-denti

Dipen-denti

Indipen-denti

Dipen-denti

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Fonte Istat, Rilevazione sulle Forze di Lavoro

IIS “Sassetti – Peruzzi” - 11-

ANNI PROVINCEMaschi Femmine Maschi Femmine

2014 80 92 173 8,6 11,8 10,1

2015 81 76 157 8,7 9,7 9,2

2016 79 85 164 8,3 10,8 9,5

2017 74 75 148 7,8 9,4 8,6

2018 - PER PROVINCIA

Massa-Carrara 4 5 9 8,8 12,4 10,4

Lucca 7 9 16 7,6 11,3 9,2

Pistoia 5 5 11 7,3 8,6 7,9

Firenze 13 15 28 5,0 6,7 5,8

Livorno 4 5 9 5,2 8,1 6,5

Pisa 6 6 12 5,5 7,0 6,2

Arezzo 8 7 15 8,8 10,0 9,3

Siena 4 5 9 6,3 8,9 7,5

Grosseto 4 5 9 7,7 10,2 8,9

Prato 4 4 8 5,7 7,9 6,7

TOSCANA 59 67 126 6,4 8,5 7,3

ITALIA 1.452 1.304 2.755 9,7 11,8 10,6

Persone in cerca di occupazione e tasso di disoccupazione per sesso e provincia - Anno 2018 (dati in migliaia e in percentuale)

Persone in cerca di occupazione (val. ass.) Tasso di disoccupazione (val %)

Maschi e femmine

Maschi e femmine

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5. Le richieste della realtà territoriale della Provincia di Firenze

Il rapporto Excelsior – Unioncamere relativo al 2018, in quanto quello del 2019 non è ancora statopubblicato, offre un quadro relativo alle richieste lavorative della Provincia di Firenze.

5.1 Le aree aziendali di inserimento e le principali professioni

La tabella seguente ribadisce quello che è già stato sottolineato a livello regionale, ovvero che l'areadove maggiormente viene offerto lavoro in provincia di Firenze è quello della produzione di beni edella erogazione di servizi (52,30%).

In particolare i settori maggiormente interessati alle nuove assunzioni sono quelli relativi al turismoe all'ospitalità alberghiera e la ristorazione. Quindi prosegue il trend che da sempre vede questisettori come quelli realmente trainanti dell'economia della Provincia di Firenze. Ma attenzione anche ai servizi sulla persona che anno dopo anno stanno diventando sempre più unarealtà lavorativa nella provincia. L'Italia è un paese dove la componente di anziani è costantementein aumento. Conseguentemente il mercato del lavoro si adegua. In quest'ottica il professionale sociosanitario, con il percorso OSS, rappresenta, senza alcun dubbio, un trampolino di lancio formativofondamentale per poter entrare in questo segmento.

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Per quello che concerne più specificamente le lavoratrici la tabella seguente mostra i principalisettori che riguardano gli inserimenti al femminile.

La tabella di seguito mostra, infine, le professioni più richieste che operano nel settore turistico edell'ospitalità. Interessante è notare anche la difficoltà di reperimento di alcune figure.

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5.2 Le competenze richieste

La competenza è la comprovata capacità di utilizzare in situazioni di lavoro e non, un insiemestrutturato di conoscenze e di abilità acquisiti. La tabella seguente mostra quali siano le competenzerichieste dal mondo del lavoro della Provincia di Firenze. Lavorare in gruppo e soprattutto flessibilità e adattamento rappresentano le competenze principalirichieste dal mercato del lavoro.Questa particolare tipologia di competenze si acquisiscono soprattutto nei periodi che la scuoladedica agli stage in azienda. In essi gli studenti hanno la possibilità di toccare con mano il lavoro edi sviluppare o migliorare queste competenze.

5.3 I titoli di studio che offrono i maggiori sbocchi

Infine il documento prodotto da Excelsior – Unioncamere offre un quadro delle entrate previste nelmondo del lavoro in base al tipo di formazione acquisita. Si può notare come, in questo caso, i dati non si differenzino molto nel confronto tra Provincia,Regione e Italia.

Si può affermare che il conseguimento di un diploma di tipo professionalizzante riveste ancora unacerta importanza per permettere l'entrata consapevole all0interno del mondo del lavoro.

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6. Analisi interna dell’Istituto (RAV 2018)

Il bacino d'utenza della popolazione scolastica è nettamente diversificato nei due comuni: Firenzeaccoglie in larga parte la popolazione straniera (soprattutto cinese ma anche di lingua ispanica edell'est Europa) de Le Piagge e della piana di Campi; su Scandicci affluisce anche per contiguitàgeografica l'area del Chianti Fiorentino (oltre San Casciano fino all‘IC di Tavarnelle V.P /BarberinoV.E) e dunque è elevato il tasso di alunni pendolari anche su lunga distanza.

Il contesto dell'istituzione scolastica, che è sita nella prima periferia di Firenze, è composto dafamiglie con indice socio-economico nel complesso medio-basso ed in linea di massima da un'altapercentuale di alunni stranieri, talvolta di recente immigrazione, sia nei corsi diurni sia in quelliserali e una presenza significativa di allievi con Bisogni educativi speciali,permanenti o transitori.

Si segnala che talvolta non è facile intervenire come si vorrebbe sull'inclusione di tutti gli allievi acausa di una scarsa partecipazione alle attività didattiche. La provenienza eterogenea con leinevitabili differenze nell'impostazione didattica e nei livelli di preparazione di base, richiedegrande impegno nell'organizzare il lavoro. Le risorse economiche pervengono unicamente dalMIUR e si sono progressivamente assottigliate imponendo riflessioni e cambi di passo.

Nei due plessi si concentra una popolazione scolastica di medio e/o medio-basso status economico;l'introito derivante dalla donazione modale delle famiglie è limitato ad un 40% circa. Il livelloculturale prevalentemente basso di provenienza impone un duro lavoro nel primo biennio percondurre i ragazzi alla costruzione di quelle competenze chiave di cittadinanza senza le quali sidisegna un futuro di emarginazione: padronanza della lingua madre, delle lingue straniere, delleconoscenze matematiche fondamentali, delle maggiori applicazioni digitali...ponendo le basi per losviluppo di quello spirito critico e di intraprendenza che costituiscono i traguardi del successoformativo

L'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è alta. La scuola per questo ha trasformatola diversità in plusvalore. L'elevato numero di studenti non italofoni, soprattutto di nazionalitàcinese, ha portato ad una didattica più personalizzata. La scuola effettua interventi sul territorio esulle famiglie.

L’Istituto accoglie inoltre un numero rilevante ed in crescita esponenziale di alunni con BisogniEducativi Speciali, rispetto ai quali sono previste attività specifiche declinate nel Piano diInclusione.

6.1 Successo scolasticoGli alunni dell'IIS Sassetti Peruzzi per l'AS 2019/2020 sono così suddivisi:

Numero alunni Numero classi Media alunni perclasse

Professionale sede centrale 541 25 21Professionale sede coordinata 288 16 18Tecnico Turistico 188 9 20

Totale 1017 50Dati: Scuola in chiaro - Miur

Il tasso di alunni trasferiti in entrata fino alla classe III è nettamente superiore ai valori diriferimento provinciali,regionali e nazionali. I tassi di abbandono sono molto inferiori alla madianazionale e regionale. Il collegio dei docenti ha deliberato uno specifico protocollo sui "passaggi",finalizzato al successo formativo degli studenti, con misure di riallineamento formativo in itinere(sportelli e didattica personalizzata).

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Indirizzo Professionale sede principale. Dati: Scuola in chiaro - Miur

Indirizzo Professionale sede Coordinata. Dati: Scuola in chiaro - Miur

Nel 2018/2019 la percentuale di studenti ammessi alla classe successiva è diversa a seconda che sitratti della sede centrale di Firenze, della sede coordinata di Scandicci e del Tecnico Turistico. Comesi evince in maniera inequivocabile nei tre grafici seguenti. Dato comune invece è il buon numerodi studenti che riescono ad ottenere il diploma una volta raggiunti gli esami di maturità.

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Indirizzo Professionale sede principale. Dati: Scuola in chiaro - Miur

Indirizzo Professionale sede Coordinata. Dati: Scuola in chiaro - Miur

Indirizzo Tecnico Turistico. Dati: Scuola in chiaro - Miur

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6.2 Competenze di base

Il punteggio di italiano della scuola alle prove INVALSI 2018/2019 e' sotto la media rispetto aquello di scuole con background socioeconomico e culturale simile per quello che concerne le classiseconde e quinte del tecnico turistico. Invece per quello che concerne il professionale la media èsuperiore (classi quinte) o in linea (classi seconde) con quello delle scuole con backgroundsocioeconomico e culturale simile.

Per matematica la situazione è anche peggiore per quello che concerne le medie delle classi deltecnico turistico. Mentre si mantiene pressoché in linea con la prova di italiano per le classi delprofessionale.

Il punteggio medio della prova complessiva di italiano è al di sotto della media nazionale e dellamedia regionale per quello che concerne le classi del tecnico turistico. Mentre la situazione miglioraleggermente quando si confrontano i dati delle classi seconde del professionale. Invece il punteggiomedio delle classi quinte del professionale è quasi sempre superiore a quello delle medie nazionali eregionali.

I risultati della prova di matematica sono di molto al di sotto della media nazionale per le classiseconde e quinte del tecnico turistico. Mentre migliorano decisamente nel confronto con le medienazionali e regionali per le classi seconde e soprattutto per le classi quinte del professionale.

L'istituto attua strategie di recupero in itinere (progetti laboratoriali per le competenze di base neiquattro assi culturali e promuove metodologie didattiche (cooperative learning, debate, servicelearning) per migliorare l'apprendimento, anche delle life skills (progetto teatro).

Inoltre, considerando l’alta percentuale di alunni stranieri, la scuola attua in via sperimentale ilprogetto “Classi Aperte” destinato alle classi I, II e III dell’indirizzo commerciale finalizzato alrecupero e messa a livello in alcune discipline attraverso la costituzione di gruppi intercambiabili.

6.3 Equità degli esiti

Nell’ambito degli esiti generali dell’istituto, pur connotato da una percentuale più che rilevante dialunni con cittadinanza non italiana (39,04% nel professionale e 54,19% nel tecnico) la qualitàdidattica e formativa dei progetti di inclusione permette di garantire l’equivalenza degli esiti pertutti gli studenti.

6.4 Continuità e orientamento

Allo scopo di favorire la scelta consapevole degli studenti in uscita dal primo ciclo(ORIENTAMENTO IN INGRESSO), l’Istituto promuove azioni di informazione agli alunni dellescuole secondarie di primo grado ed ai loro genitori (open day e manifestazioni) e collabora con glistessi istituti alla realizzazione di laboratori didattici orientativi per le classi II e III.

Particolare attenzione è quindi posta all’ascolto di ogni problematica che possa portare ad unabbandono precoce degli studi (ORIENTAMENTO IN ITINERE), con l’intervento specifico didocenti e/o orientatori specializzati (couching) e progetti individuali mirati (mentoring); per glistudenti provenienti da altre scuole nel corso dell’anno scolastico sono attivati sportelli didattici e/orecupero in itinere per le discipline da integrare per effetto della diversità del piano studi(riallineamento formativo).

Infine, per gli studenti delle classi V che vogliono entrare nel mondo del lavoro più informati, piùpreparati e più consapevoli delle proprie attitudini e capacità oppure che vogliono continuare astudiare, ma sono confusi rispetto alle varie scelte ed alle opportunità più adeguate alle loro

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aspettative (ORIENTAMENTO IN USCITA), l’Istituto promuove azioni di informazione(workshop e fiere di orientamento universitario).

L'attività di Alternanza Scuola Lavoro (a partire dalla classe III) costituisce di per sé attività diorientamento professionale, oltre che applicazione e potenziamento delle specifiche competenzetecnico-professionali acquisite nel percorso scolastico.

6.5 Risultati a distanza

Analizzando la distribuzione delle votazioni conseguite alla maturità 2019, maggiore risulta lapercentuale di studenti diplomati con votazione 71-80 rispetto sia alla media nazionale che dellescuole fiorentine e toscane.

Indirizzo Professionale sede principale. Dati: Scuola in chiaro - Miur

Indirizzo Professionale sede coordinata. Dati: Scuola in chiaro - Miur

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Indirizzo TecnicoTuristico. Dati: Scuola in chiaro - Miur

Il numero di immatricolati all'università è nella media o di poco inferiore alla media provinciale eregionale.

La percentuale dei diplomati che risultano titolari di un contratto a tempo indeterminato èsegnatamente maggiore rispetto al benchmark sia regionale che nazionale. Nel settore dei servizi ilivelli occupazionali sono molto rilevanti.

Rimane alta la media degli alunni che usciti dalla scuola conseguono un esiguo numero di CFU;non in linea con il benchmark regionale il numero di studenti che risultano inseriti nelle fasce altedelle qualifiche professionali.

La nuova edizione 2019 di Eduscopio della Fondazione Agnelli, con i dati aggiornati sulle scuolesuperiori di Firenze (con un raggio di 10 km) che meglio preparano agli studi universitari o allavoro dopo il diploma, svela che l'IIS Sassetti Peruzzi è la quarta scuola che meglio prepara i suoistudenti al mondo del lavoro. Nel confronto col 2018 L'IIS Sassetti Peruzzi ha anche guadagnatouna posizione ai dai dell'Istituto Agrario.

ISTITUTI PROFESSIONALI SERVIZI

Eduscopio 2019 Eduscopio 2018

ISTITUTO COMUNE % LAVORO ISTITUTO COMUNE % LAVORO

1 AURELIO SAFFI Firenze 73 AURELIO SAFFI Firenze 70

2BERNARDO BUONTALENTI

Firenze 66BERNARDO BUONTALENTI

Firenze 61

3 LEONARDO DA VINCI Firenze 59 LEONARDO DA VINCI Firenze 58

4 SASSETTI - PERUZZI Firenze 57ISTITUTO AGRARIO FIRENZE

Firenze 56

5ISTITUTO AGRARIO FIRENZE

Firenze 56 SASSETTI - PERUZZI Firenze 50

6CELLINI - TORNABUONI

Firenze 51 CELLINI - TORNABUONI Firenze 46

7MORANTE - GINORI CONTI

Firenze 44MORANTE - GINORI CONTI

Firenze 38

Fonte Eduscopio – Fondazione Agnelli novembre 2019

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6.6 Inclusione e differenziazione

L'istituto ha una consolidata esperienza nell'inclusione dei ragazzi disabili e con BES. Inoltre c'èuna partecipazione corale sia alla stesura dei P.E.I che dei PDP. Vengono organizzati corsi diitaliano L2 per gli alunni non italofoni.

Nell'anno scolastico 2015/2016 è stato attivato uno sportello di ascolto psicologico a disposizione distudenti, insegnanti e genitori per la prevenzione e l'analisi di situazioni di disagio. Tale sportello èstato poi potenziato successivamente introducendo il doppio psicologo, un uomo e una donna,proprio per poter andare maggiormente incontro alle esigenze evidenziate dagli studenti e dallestudentesse che di volta in volta usufruivano del servizio offerto dalla scuola.

Vengono utilizzate strategie atte sia al recupero che al potenziamento delle competenze. All'internodell'attività didattica vengono utilizzate le strategie previste sia dai P.E.I. che dai PDP che risultaquindi condivisa e diffusa. Inoltre la scuola ha una collaborazione ormai strutturata con il COSPEper interventi di prima alfabetizzazione. L'istituto accoglie un'alta percentuale di alunni provenientida altri istituti; in corso d'anno per loro sono previsti sportelli didattici di riallineamento formativonelle discipline da integrare.

Inoltre nell'ottica del piano di miglioramento gli obiettivi sono quelli di:

A) Aumentare la qualità dello sviluppo professionale docente attraverso azioni condivise.

La scuola spostando il baricentro dai “saperi insegnati” alle “competenze apprese”, utilizza variestrategie come strumenti di supporto ai processi personalizzati di apprendimento. Da segnalare ilProgetto “Classi aperte” che si staglia segnatamente in modo deciso a favore dell’accoglienza econtro la dispersione scolastica e che prevede anche che venga resa istituzionale, la valutazionebiennale e non solo buona pratica condivisa.

B) Migliorare la gestione del percorso formativo degli alunni in particolare il trienniprofessionalizzante.

I dati forniti da scuola in chiaro meritano un’analisi più approfondita gli insuccessi alla prima equelli che progressivamente si manifestano dal terzo fino al quinto anno. La percentuale di studentiammessi alla classe successiva è allineata alla media delle scuole toscane e fiorentine e leggermenteinferiore alla percentuale italiana per il primo e secondo anno. La percentuale di studenti ammessialla classe terza risulta invece superiore. Il giudizio sospeso viene utilizzato meno nel bienniorispetto alla media nazionale. Maggiore risulta la percentuale di studenti diplomati con votazione61-70 e 71-80 rispetto sia alla media nazionale che delle scuole fiorentine e toscane. Il tasso dialunni trasferiti in entrata fino alla classe III è nettamente superiore ai valori di riferimentoprovinciali, regionali e nazionali; il collegio dei docenti ha deliberato uno specifico protocollo sui"passaggi", finalizzato al successo formativo degli studenti, con misure di riallineamento formativoin itinere (sportelli e didattica personalizzata).

C) Aumentare la partecipazione delle famiglie al contesto scolastico.

Vista la limitata partecipazione dei genitori alla vita della scuola, occorre intensificare e sviluppare imomenti di condivisione, raccordo con iniziative per tutte le famiglie. I sistemi informatici possonocontribuire ad aumentare la partecipazione che deve comunque realizzarsi con varie forme emodalità anche in presenza. Si sottolinea la nuova modalità di contatto con le famiglie dellacomunicazione cinese, in virtù dell’inserimento della mediatrice più presente rispetto agli anniprecedenti.

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7. L'agenzia formativa

L'attività dell’Agenzia Formativa della scuola si svolge su due versanti: da un lato interagisce conle figure di sistema dell’Istituto che si occupano di Qualità, Progettazione e Valutazione; dall’altro,riversa il proprio impegno nell’attivare i progetti finanziati o in procinto, e nell’esaminare,selezionare, valutare possibili partecipazioni a bandi emanati a livello regionale, nazionale edeuropeo (Pon- Por-), al fine di implementare l’offerta formativa dell’Istituto intraprendendo econsolidando rapporti di collaborazione e relazioni con soggetti esterni istituzionali e privati. Analizzando i fabbisogni e valutando i punti di forza e le criticità dell’Istituto, seguendo anchecome linee guida gli obiettivi di miglioramento del RAV, l’Agenzia Formativa ha avviato una seriedi azioni atte a migliorare la qualità dei propri servizi, collaborando con alcune figure strumentalidell’Istituto per una maggiore sinergia degli interventi.

In particolar modo, ha cercato: di sostenere, attraverso una didattica pluridisciplinare, l’idea diformazione che unisca all'acquisizione dei saperi di base la conoscenza dei processi ideativi,operativi e tecnologici; di favorire l’integrazione e la socializzazione, favorendo lo sviluppo dipercorsi formativi adeguati e fornendo occasioni di crescita culturale e umana; di promuoverel’operare in rete per un sistema di integrazione con il territorio; di porre un’attenzione privilegiataalla dimensione europea dell’attività formativa; di coinvolgere nella responsabilizzazione tutti icomponenti dell'organizzazione al fine di garantire l'efficacia del proprio operato, con massimaattenzione alla qualità intesa come sviluppo della progettazione per obiettivi, come monitoraggiodelle azioni intraprese e controllo dell’efficacia dei risultati conseguiti in rapporto agli obiettiviprestabiliti. Ha cercato, inoltre, si promuovere l'efficacia della gestione economico- amministrativa,ponendosi in alcuni casi come facilitatore di processo, entrando in relazione con la segreteriadidattica ed amministrativa per poter migliorare la capacità di cogliere i finanziamenti sul territorioprovenienti da fondi europei, enti , istituzioni, associazioni ecc…

Azioni in sintesi:

PARTECIPAZIONE A BANDI E PROGETTI

PON FESR 2014-2020 1. LABORATORI DIDATTICI INNOVATIVI

PON FSE 2014-2020 1. INCLUSIONE E LOTTA AL DISAGIO2. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ALL'ESTERO 13. FORMAZIONE PER ADULTI4. PATRIMONIO ARTISTICO E PAESAGGISTICO5. CITTADINANZA GLOBALE6. COMPETENZE DI BASE 2

PROGETTO “CONCERTAZIONI - SCUOLE E SOCIETÀ IN QUARTIERI SENSIBILI” 1.in collaborazione con le scuole IC Pirandello, IC Gandhi, il Consorzio Martin Luther King, laScuola di Musica di Fiesole, il COSPE, l’Università di Siena, e altre associazioni presenti sulterritorio. (Progetto finanziato per attività di orientamento da realizzare a partire dall’a.s.2018-2019 e per l’allestimento di un laboratorio di metodologie – disegno-musica).

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8. Conclusioni

Dall'analisi dei fabbisogni è venuto fuori il fatto che, soprattutto per gli istituti professionali, ilrapporto con il mondo del lavoro è sempre più importante. Quindi progetti, alternanza scuolalavoro, stage e tirocini sono la base sulla quale fondare la preparazione degli studenti per il postscuola. A tal proposito i due indirizzi socio sanitario e web community manager intercettano, senzadubbio, quelle che sono le richieste del mercato del lavoro sia in ambito provinciale e regionale siain ambito nazionale.

La “mission” della scuola è la promozione della cultura dell’apprendimento e quindi del contrastoalla dispersione scolastica, spostando il baricentro dai “saperi insegnati” alle “competenze apprese”,lo studente viene posto al centro del sistema.

Infatti, se si continua a svolgere una lezione frontale per trasmettere contenuti, poco valore siaggiunge nell’avere a disposizione e saper usare la tecnologia; occorre, invece, rivedere totalmentela gestione dell’impostazione delle attività didattiche che, si sottolinea ulteriormente, devono essereprogettate e realizzate per sviluppare competenze e non solo per trasmettere saperi.

E’ possibile, in questo modo, promuovere la multidisciplinarità e l’interdisciplinarità come stili diapprendimento degli allievi per organizzare in modo dinamico la conoscenza, costruendo erielaborando reti concettuali e avviando un apprendimento individuale, personalizzato.

Con un ambiente più “attraente” per gli studenti, anche grazie ad un uso mirato di materialecartaceo, testi digitali, risorse web, si rendono protagonisti i ragazzi al fine di prevenirel’insuccesso, l’abbandono e la dispersione scolastica.

L'innovazione riguarda il fare scuola di tutti i giorni ed investe l’organizzazione della didattica, gliambienti di apprendimento, le metodologie e la formazione dei docenti. L’innovazione passa anchedall’adozione del registro elettronico che ha l’indubbio merito di dare informazioni tempestive sugliallievi segnatamente sia per i voti che per il controllo delle assenze da parte di tutto il consigli diclasse e dei genitori.

Il corpo docente è composto da 180 unità e sono in servizio 28 unità ATA.

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9. Bibliografia

1. Rapporto Excelsior - Unioncamere2. RAV3. Eduscopio – Fondazione Agnelli4. Scuola in chiaro5. Dati ISTAT6. IPSECOM7. Osservatorio Regionale del mercato del lavoro8. Banca d'Italia – Eurosistema – Economie Regionali9. Corriere Fiorentino

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