AMBITO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

Comune di Andora (SV) - Progetto Urbanistico Operativo (P.U.O) – SUB –AMBITO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA “RU1”

Studio di Sostenibilità Ambientale

1

COMUNE DI ANDORA

Provincia di Savona

SUB – AMBITO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

Del Piano Urbanistico Comunale vigente del Comune di

Andora

RU1 “ FOCE MERULA LEVANTE “

P.U.O Progetto Urbanistico Operativo e Richiesta

permesso di Costruire del lotto n. 1

E 04 Studio di Sostenibilità Ambientale

Art. 50 , comma 3 , L.R. n° 36/97



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INDICE

1.0 INTRODUZIONE

2.0 QUADRO PROGRAMMATICO

3.0 QUADRO PROGETTUALE

4.0 QUADRO AMBIENTALE : SUOLO E SOTTOSUOLO

5.0 QUADRO AMBIENTALE : RISCHIO IDRAULICO

6.0 QUADRO AMBIENTALE : ASSETTO ECOSISTEMICO

7.0 QUADRO AMBIENTALE : TRAFFICO

8.0 QUADRO AMBIENTALE : RIFIUTI

9.0 QUADRO AMBIENTALE : RUMORE

10.0 QUADRO AMBIENTALE : INQUINAMENTO ATMOSFERICO

11.0 QUADRO AMBIENTALE : ASPETTI PAESISTICI

12.0 QUADRO AMBIENTALE : PRESENZA DI ELETTRODOTTI

13.0 QUADRO AMBIENTALE : ACQUEDOTTO

14.0 QUADRO AMBIENTALE : FOGNATURA

15.0 QUADRO AMBIENTALE : ENERGIE ALTERNATIVE

16.0 VALUTAZIONI CONCLUSIVE

17.0 FONTI BIBLIOGRAFICHE E SITOGRAFICHE

1.O INTRODUZIONE

1.1 Riferimenti normativi .

La Legge urbanistica Regionale della Liguria n° 36/97 dà ampio

spazio ai temi di sostenibilità ambientale facendo di quest’ultima il

criterio di scelte progettuali di piani regionali , provinciali , comunali ,

nonchè dei Progetti Urbanistici Operativi ( PUO).

In particolare l’art. 2 , comma I della sopracitata legge riporta :

….omissis…la pianificazione territoriale si fonda sul principio della

chiara e motivata esplicitazione delle proprie determinazioni . A tal

fine le scelte sono elaborate sulla base della conoscenza ,

sinteticamente acquisita , dei caratteri fisici , morfologici ed

ambientali del territorio , delle risorse , dei valori e dei vincoli

territoriali …omissis… e sono definite sia attraverso la

comparazione dei valori degli interessi coinvolti sia sulla base del

principio generale della sostenibilità ambientale dello sviluppo “.



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L’art. 2 , comma 2 chiarisce che tra le finalità della pianificazione

territoriale vi sono anche la qualificazione ambientale ed il riassetto

ambientale e che la pianificazione si ispira anche al principio del

minimo consumo delle risorse territoriali e paesistico-ambientali

disponibili .

Detta legge stabilisce anche che la D.F. ( Descrizione Fondativa ) dei

PUC deve anche fare riferimento alle analisi conoscitive relative ai

principali fattori che costituiscono gli ecosistemi ambientali locali e

che ne determinano la vulnerabilità ed il limite di riproducibilità ( art.

25 , comma 2 , l. a)) , alle prestazioni dei vari tipi di insediamento

delle reti di urbanizzazione , dei servizi ed al complessivo rispettivo

grado di equilibrio ecologico – territoriale . Occorre altresì

predisporre analisi e sintesi interpretative onde valutare il grado di

stabilità ambientale e la suscettività alle trasformazioni ( art. 25 ,

comma 3 , l. b)) e di valutare le opportunità di natura economico

sociale apportate all’uso delle risorse territoriali ed alle prospettive di

loro trasformazione . Il Documento degli obiettivi del PUC deve

definire gli obiettivi specifici che il piano intende assumere

relativamente alle diverse componenti dell’assetto territoriale ,

coerentemente con la D.F. La Struttura di Piano dei PUC deve

altresì includere lo “ studio di sostenibilità ambientale “ ( art.. 27

comma 2) , definendo i pesi dei fabbisogni qualitativi e quantitativi

delle opere infrastrutturali , tecnologiche e dei servizi pubblici

compatibilmente con il grado di sostenibilità ambientale del territorio

comunale .

L’aggiornamento del PTC , con il conseguente inserimento del art.

11 bis che ha comportato quanto sopra dettagliatamente esposto ,

ha ottenuto l’approvazione da parte del Consiglio Provinciale il

20.03.2008 , in concomitanza con l’approvazione definitiva del PUC

del Comune di Andora , il quale pertanto non contiene espliciti

riferimenti al succitato art. 11 bis, pur contenendo riferimenti a temi

per lo sviluppo sostenibile , al contenimento di consumi energetici

provenienti da fonte fossile relativamente al comparto edilizio . A

titolo di esempio , l’art. 21 delle Norme Urbanistiche Generali del



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PUC riporta : “ …omissis… Al fine di incentivare l’uso di materiali e

tecnologie finalizzati al contenimento dei consumi energetici , per gli

interventi realizzati con tecniche certificate ai sensi della normativa

vigente in materia , possono essere ulteriormente incrementati in

misura del 10% per i primi 100 mq di Su e del 5% per i successivi

..omissis ( utilizzo pannelli solari , riutilizzo acque bianche , etc,..”

Anche questo PUO fa riferimento a detto articolo ed infatti il progetto

prevede , come verrà evidenziato negli specifici punti seguenti ,

l’uso di materiali ed di tecnologie innovative aventi come fine il

contenimento dei consumi energetici , delle emissioni inquinanti , il

rispetto delle risorse idriche, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili

( energia geotermica di scambio dell’acqua marina ( cfr. relazione a

firma Ing. Curcio )).

Questo Studio di Sostenibilità Ambientale fa riferimento a tecnologie

e strategie bioclimatiche e della bioarchitettura contenute nel piu’

volte sopra menzionato art. 11 bis del PTC Provinciale , e pertanto

risulta esserne un’applicazione concreta . In particolare il Settore

Urbanistica e Pianificazione Territoriale e del Settore Tutela

Ambientale della provincia di Savona , in questi ultimi anni , ha

promosso una serie di iniziative atte alla diffusione delle conoscenze

nel campo della sostenibil8utà ambientale dello sviluppo , quali

Educambiente ( edizione 2005-2006 – 2007-2008) . Il Convegno

dell’Amministrazione provinciale ha poi avviato azioni concrete per

promuovere localmente l’architettura bioclimatica e la bioedilizia .

I contenuti degli Indirizzi della provincia di Savona per l’architettura

bioclimatica e la bioedilizia riguardano tre aspetti principali :

Le tecnologie e i materiali per la gestione energetica

/microclimatica e la limitazione delle emissioni inquinanti degli

edifici ( sistemi passivi di riscaldamento , sistemi attivi solari , etc )

La tutela e l’utilizzo delle risorse naturalistiche nella progettazione

sostenibile

La progettazione , costruzione e gestione sostenibile .



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Gli indirizzi provinciali per l’edilizia bioclimatica e la bioedilizia devono

orientare le norme di settore dei PUC , PUO e SUA .

Lo Studio di Sostenibilità del vigente PUC del Comune di Andora

affronta la sostenibilità della strategia urbanistica del piano, la

sostenibilità per l’ambito collinare , la sostenibilità in relazione alle

scelte infrastrutturali e dei servizi , la sostenibilità rispetto alle

problematiche di inquinamento acustico , la sostenibilità delle scelte

di piano rispetto alle reti infrastrutturali . In particolare tra le variabili

vengono evidenziate : l’aspetto geologico , i consumi energetici , il

traffico e la congestione delle reti di mobilità , l’inquinamento

acustico ( cfr. Piano comunale di Zonizzazione Acustica ) ,

l’inquinamento dell’aria e dell’acqua , la presenza di impianti

tecnologici ( fogne ,acquedotti , distribuzione elettrica ) , la dotazione

di standard urbanistici .

Da un’ analisi di tali variabili l’area urbana è risultata sufficientemente

strutturata e l’incremento insediativo previsto non costituisce

aggravi ulteriori in termini di reperimento/depauperamento delle

risorse prese in considerazione.

Le previsioni di Piano , lo Studio di Sostenibilità del PUC illustrano

una bassa incidenza ambientale ed in particolare il PUC non

contiene espliciti riferimenti all’area di progetto del PUO R1 .

Il fascicolo di PUC intitolato “ Studio di incidenza e sostenibilità”

riporta lo Studio di incidenza effettuato dal naturalista Mauro Tita

per le previsioni di piano ricadenti nei Siti di Interesse Comunitario

(SIC) che insistono sul territorio Comunale , il quale , pur essendo di

dimensioni ridotte , include 2 SIC terrestri ( IT1325624 “ Capo Mele “

e IT 1315602 “ Pizzo d’Evigno) e 2 SIC marini ( IT 1315670 “ Fondali

di Capo Berta – Diano Marina – Capo Mimosa “ e IT 1325675 “

Fondali di capo Mele-Alassio “) . Per ciascuno dei SIC sono

formulate specifiche considerazioni .



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In particolare , con riferimento al RU1 oggetto di questa relazione , la

normativa d’ambito appare compatibile con la presenza dei pSIC , e

piu’ precisamente il SIC IT 1315670 , che risulta distante dai luoghi

destinati all’intervento ( come si evince nella parte finale dello Studio

di Incidenza e Sostenibilità del 04.06.2008 a firma del naturalista

Mauro Tita e con l’approvazione dell’Arch. Castellani , Di Donato ,

Avv. Gaggero , Dr. Geologo Scarpati , in vigore dall’aprile 2012 ).

In sintesi a quanto sopra esposto , schematicamente il processo

utilizzato nella redazione del presente Studio di Sostenibilità puo’

così essere rappresentato

PTC della

Provincia di

SAVONA

Studio

sostenibilità PTC

VAS

PUC Andora

Studio

sostenibilità PUC

PUO in zona RU1

Studio

sostenibilità PUO

Art. 11

bis PTC

PTC



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Venendo ad analizzare , come di prassi , le eventuali alternative

considerate in fase di progettazione e di conseguenza esponendo

le giustificazioni delle scelte operate , il caso specifico risulta

conforme alle previsioni del PUC per quel che concerne la

destinazione d’uso , l’indice di edificabilità territoriale e le modalità di

attuazione .

1.2 Introduzione generale caratteristiche area ed

intervento.

La società Andora Mare Real Estate , con sede in Milano , Via

Podgora n° 16 , ha presentato il P.U.O. per le aree si sua proprietà ,

individuate nella zona urbanistica del nuovo P.U.C. con la sigla RE-

S7 e , per il sub-ambito , RU 1 .

L’intervento previsto ricade nell’ambito applicativo dell’art. 50 ,

comma 3 , della L.R. 36/97 e , pertanto , deve contenere uno studio

di sostenibilità ambientale di cui all’art. 11 , comma 4 , ai sensi di tale

legge ed in conformità alle norme tecniche successive emanate dalla

Regione Liguria .

In particolare detto documento costituisce lo studio di sostenibilità

ambientale che , tenendo conto della natura degli interventi previsti ,

esamina ed individua : le alternative considerate ; la sostenibilità delle

previsioni di trasformazione territoriale , in relazione alla sensibilità

ambientale delle arre interessate ; i potenziali impatti residuali ed

eventuali mitigazioni ; l’esito della verifica ambientale operata .

Per analizzare l’assetto eco sistemico locale dell’area interessata

dal progetto di PUO si è fatto riferimento all’Assetto del PTC della

Provincia di Savona ed alla carta Bionaturalistica della Regione

Liguria .



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L’intervento praticamente parzialmente si affaccia al SIC 1315670

, anche se di fatto non ne fa parte. Infatti detto SIC marino ha una

superficie di 450 e si sviluppa tra le batimetriche di – 7 m e – 30 m .

Esso è caratterizzato da una prateria a POSIDONIA , habitat di

interesse prioritario che è impiantata su sabbia e/o “ matte”. Verso

riva è dotata di Cymodocea ed è molto ben conservata in molti punti.

Nel suo sito è altresì presente la Pinna Nobilis , di cui , a causa della

sua vulnerabilità , ne è stato proposto lo spostamento .

Pinna Nobilis 1

La vulnerabilità principale di questo habitat è dato dall’antropizzazione delle

coste ,dalla pesca a strascico , dalle discariche di materiali di risulta, da

inquinamento ed intorbidimento delle acque . L’intervento previsto in questa

area RU1 , che si affaccia sulla costa in prossimità della foce del Torrente

Merula , prevede l’impiego di tutte quelle tecnologie atte a limitare e/o

eliminare eventuali alterazione dell’habitat marino antistante .

L’intervento edilizio inoltre rispetta la fascia destinata all’attività balneare .



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Gli impatti e le eventuali criticità individuati per l’area oggetto

dell’intervento sono i seguenti :

- Impatto ambientale rispetto alle caratteristiche del suolo e del

sottosuolo

- Presenza di rischi di tipo idraulico

- Interferenze con il traffico

- Rifiuti : presenza o meno di zone di raccolta differenziata

- Coerenza con la zonizzazione acustica individuata

- Eventuali previsioni di nuove forme di inquinamento dell’aria

- Aspetti paesaggistici

- Eventuale presenza di elettrodotti

- Presenza del servizio acquedotto

- Presenza del servizio fognatura

- Eventuale possibilità di sfruttamento di energia alternativa

Ci si è posti l’obiettivo di verificare che le scelte del piano siano

congruenti con gli obiettivi di sostenibilità ed , in caso contrario , le

modalità di “ correzione “ o “ mitigazione “ .



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2.0 QUADRO PROGRAMMATICO

La compatibilità dell’intervento previsto con gli strumenti di

programmazione territoriale ( Piano territoriale di Coordinamento

paesistico – Piano territoriale di Coordinamento _ Piano della Costa –

Pianificazione urbanistica Comunale – Piano di Bacino ) sono già

state oggetto di valutazione e descrizione nel P.U.O. “ Relazione

generale “ .

3.0 QUADRO PROGETTUALE

Nel presente capitolo viene riportata una sintetica illustrazione del

progetto , rimandando agli insiemi degli elaborati progettuali

presentati , per una descrizione piu’ puntuale dello stesso . tale

descrizione è articolata in :

- Stato attuale

- Intervento previsto

3.1. STATO ATTUALE

Il PUO si attuerà nel Comune di Andora in un’area di superficie pari

a circa 12.000 mq che , per sua posizione , costituisce la naturale

conclusione tra il centro urbano di recente edificazione ed il mare .

Attualmente nell’area denominata “ ex complesso Ariston” risultano

presenti costruzioni di diversa volumetria che in modo intensivo e

concentrato nella zona appena a ridosso dell’Aurelia ed a macchia di

leopardo lungo la pineta verso il litorale occupano tutta la superficie

territoriale oggi interessata all’intervento di riqualificazione e

rivalutazione naturale .



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3.2 INTERVENTO PREVISTO

Il progetto di riqualificazione territoriale prevede la completa

demolizione di tutti gli edifici esistenti incluso le ormai degradate ed

obsolete infrastrutture ed i bassi fabbricati , con la valorizzazione di

numerosi elementi di pregio che l’area già contiene , in particolare la

pineta e l’accessibilità al mare, con un a giusta interconnessione fra

tre elementi naturali fortissimi quali mare pineta e fiume.

Il progetto interviene in particolare sulla “ liberazione “ di visuali

panoramiche fondamentali , sulla ricucitura e riqualificazione dei

percorsi pedonali attraverso il ripristino della continuità della

passeggiata a mare e delle connessioni con la città, mediante la

realizzazione di un ponte in legno con piste pedonali-ciclabili e

percorsi pedonali drenanti , che vengono inseriti nella pineta e lungo

l’argine del fiume il quale con il suo piccolo approdo diventa

anch’esso parte attiva nella nuova vita del litorale andorese.

Inoltre il disegno complessivo degli spazi verdi e dei percorsi interni

pedonali ciclabili,con l’interramento di tutti i posti auto, tramite

l’enfatizzazione del contatto prato- spiaggia, mare-fiume , da’ un forte

significato al recupero della vegetazione litoranea spontanea ed alla

riorganizzazione delle attività sportive e ricreative presenti .

In particolare al fine di ottimizzare l’efficienza degli edifici che

verranno realizzati si prevede l’impiego delle seguenti tecnologie :

- Tetto verde ( isolante termico in estate ed in inverno );

- Pannelli solari termici ( produzione di acqua calda sanitaria ,

riscaldamento e raffrescamento ( con sistemi ad assorbimento ) );

- Impianto geotermico con sfruttamento dell’acqua marina ( la

temperatura del suolo oltre ad una certa profondità è costante

durante tutto l’anno . Un pompa di calore attraverso lo scambio

col terreno puo’ riscaldare o climatizzare la unità abitative) ;

- Scambiatore o Accumulo termico ( la pompa di calore permette di

ottimizzare i consumi energetici rispetto alle esigenze degli

impianti ; il sistema di accumulo permette di integrare le diverse

fonti energetiche );

- Impianto radiante a pavimento all’interno dei locali ( mantiene

costante la temperatura e disperde meno calore );



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- Recupero acque piovane ( l’eccesso di acqua viene raccolta in

cisterne ubicate nel terreno per essere poi utilizzata per

l’irrigazione e per usi sanitari )

- Sistema di depurazione delle acque ( le acque bianche sono

depurate in vasche sotterranee e successivamente utilizzate per

l’irrigazione delle aree a verde )

- Tenda solare abbattimento termico ( tessuti per la schermatura

solare lavorati con materiali tecnici che consentono

l’abbattimento della temperatura dovuta all’irraggiamento ).

3.2.3. VIABILITA’

All’interno d tutta la superficie territoriale, interessata alla

riqualificazione, i percorsi previsti saranno tutti di tipo pedonale –

ciclabile, solo una stradina perimetrale lungo il confine di levante

permetterà l’accesso delle autovetture ai parcheggi privati-pubblici ,

tutti interrati, ed ai mezzi di soccorso ,manutenzione, pubblica utilità e

servizio ad una piazzola che lambisce la passeggiata mare.

Il P.U.O. nei suoi dettagli prevede ed indica le aree destinate alla

formazione della viabilità pedonale , ciclabile,veicolare, degli spazi

pubblici da attrezzare a parcheggi ed a servizi di interesse comune

, normando le attrezzature collettive che dovranno esser cedute al

Comune o gravate di servitu’ di uso pubblico secondo le modalità

fissate nello schema di convenzione urbanistica.



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In particolare verranno realizzati dei percorsi pedonali esterni 100%

permeabili e drenanti che permettono all’acqua di confluire

naturalmente nel terreno prevenendo il pericoloso effetto

dell’acquaplaning derivante dal suo ristagno sulla pavimentazione .



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4.0 QUADRO AMBIENTALE : SUOLO E SOTTOSUOLO

Nel seguente capitolo viene esaminata la compatibilità ambientale

del previsto insediamento in relazione al comparto suolo e sottosuolo

, con riferimento agli aspetti geologico , idrogeologico ed aspetti

connessi alla qualità ambientale dei suoli.

Per quanto non viene espressamente indicato , si rimanda alla

relazione geologica allegata al progetto.

4.1. GEOLOGIA ED IDROGEOLOGIA

La compatibilità dell’intervento viene analizzata relativamente alla

geologia e geomorfologia , problematiche delle acque sotterranee e

delle acque superficiali .

4.1.1. GEOLOGIA e GEOMORFOLOGIA

Dal punto di vista topografico , l’area si trova nella parte centrale del

litorale abitato di Andora . E’ costituita da depositi alluvionali , come

si evince dall’allego stralcio della Carta geomorfologica del

Comune di Andora



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Le differenze di quota al suo interno sono modeste , tant’è che è

lecito ritenere l’area pianeggiante ; la quota media è di tre metri SLM

, ed è frutto di modificazioni arginali per la naturale salvaguardia

dell’argine del torrente Merula nella zona della sua foce.

Se si procede da ovest verso est , i principali elementi morfologici

sono :

- L’argine della foce del torrente “ Merula “

- La piana costiera limitata a nord dalla Via Aurelia ed al sud

dalla spiaggia .

- Ad est il confine è con un complesso residenziale, in parte

esistente ed in parte di recente realizzazione



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- La zona centrale ed il lungo argine sinistro sono caratterizzati

da una pineta tipica mediterranea ( cod. 9540 ) , di

formazione abbastanza diffusa che non puo’ essere

considerata una formazione naturale ,ma un consorzio che si

è insediato da tempo .Essa verrà, salvaguardata

compatibilmente con le esigenze di messa in sicurezza

dell’argine fluviale.

Tale pineta verrà poi ampliata ed arricchita lungo tutto il

litorale, in particolare, occupando l’attuale enorme piazzale in

ghiaia realizzato per il parcheggio dei camper-privati negli anni

sessanta. Si recupera e restituisce così un magnifico tratto di

litorale al suo naturale utilizzo.

I livelli esterni, non interessati da strutture edilizie preesistenti, sono

costituiti da sabbia , sabbie ghiaiose , per passare man mano che si

risale il torrente Merula a formazioni ciottolose piu’ grossolane.

4.1.2. ACQUE SOTTERRANEE

Particolare attenzione verrà messa in pratica per quel che concerne

le acque del torrente Merula, la cui foce è stata valorizzata nel

programma Provinciale di salvaguardia e valorizzazione dei pregi

ambientali del savonese , e presso la quale è stata vietata la pesca al

fine di salvaguardare la riproduzione di molte specie di pesci ed in

particolare la sopravvivenza dei salmonidi.

I lavori di arginatura e messa in sicurezza delle aree circostanti

verranno eseguiti senza provocare danni sensibili a flora e fauna

consegnando al termine dell’intervento un alveo con maggior

profondità così da migliorare sensibilmente l’habitat naturale.

Il Comune ha effettuato sporadici controlli sulla qualità delle acque

superficiali , trattandosi di competenza provinciale , ed è stata

comunque effettuata un’operazione di censimento degli scarichi idrici.



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Poiché l’interevento non prevede la realizzazione di scarichi di

origine produttiva , anche per tale quadro ambientale non

sussistono motivi di alterazione della situazione attuale.

4.1.3. ACQUE SUPERFICIALI

I deflussi di superficie di tipo diffuso sono praticamente nulli in

quanto vengono comunque intercettati e regimati da canalizzazioni

artificiali realizzate in loco .

Particolare attenzione è stata posta nell’arginamento delle acque

derivanti da un potenziale , anche se minimo , rischio di esondazione

del torrente “ Merula “ .

Per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche , nel progetto è previsto

un sistema di raccolta acque piovane provenienti dal tetto delle

nuove costruzioni , piazzali , che saranno convogliare in cisterne

interrate , in modo tale da riutilizzarle per innaffiamento o pulizia di

aree comuni esterne. Sui rubinetti presso i punti di prelievo

dell’acqua dovranno essere esposte indicazioni che trattasi di

acqua NON potabile.

Le cisterne saranno realizzate in polietilene o materiali riciclabili

dotate di “ passo d’uomo” per le opportune operazioni di

manutenzione e pulizia , con sistema di areazione e dotate di

collegamento e rete di adduzione e di troppopieno con scarico alla

rete pubblica.



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4.2 QUALITA’ AMBIENTALE DEL SOTTOSUOLO

Una parte dell’area oggetto dell’intervento è attualmente occupata da

una serie di manufatti in cls ad ampio volume ( Ex Complesso

Ariston ) e da altri piccoli manufatti ad esso connessi , in adiacenza

alla Via Aurelia.

Il lotto poi degrada verso il mare dove si trovano alcuni stabilimenti

balneari .

Gli esiti delle indagini ambientali ( carotaggi ed analisi dei campioni )

verranno raccolti in una relazione a firma tecnico abilitato corredato

da :

- Perimetrazione dell’area su mappa catastale e su carta tecnica

regionale ;

- Planimetria con indicazione delle potenziali fonti di inquinamento o

configurazione impiantistica pregressa ;

- Planimetria con ubicazione dei punti di indagine

- Tabelle riepilogative contenenti gli esiti analitici delle indagini

eseguite e confronto di questi rispetto agli standards di qualità

previsti in base alla destinazione d’uso del sito.

5.0 QUADRO AMBIENTALE : RISCHIO IDRAULICO

L’area oggetto dell’intervento confina ad ovest con la parte terminale

del torrente “ Merula” ed a sud con il mare Ligure .

Per quel che riguarda il Torrente Merula si prevede la realizzazione

di un pontile che consenta l’attracco di veicoli nautici di piccole

dimensioni .

La planimetria delle opere , i relativi calcoli sono riportati nella

documentazione redatta dall’ing.Barabino.

Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene che l’intervento previsto

sia compatibile con la tutela dal rischio idraulico.



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6.0 QUADRO AMBIENTALE : ASSETTO ECOSISTEMICO

Con riferimento all’elenco della regione Liguria riguardante i siti di

importanza comunitaria (SIC) , individuato ai sensi delle Direttive

92/43/CEE e 79/409/CEE e le zone di protezione speciale (ZPS) ed i

siti Bioitaly , individuati ai sensi del D.P.R. 357/97 , l’area oggetto

dell’intervento non risulta essere tra quelle definite “ protette”.

Pertanto si puo’ ritenere che non sussistano criticità o interferenze

con le valenze bionaturalistiche dei luoghi per le opere oggetto

dell’intervento de quo , in particolare con il SIC IT 1315670 di cui si è

ampiamente peraltro nel capitolo 1.2 della presente relazione.

7.0 QUADRO AMBIENTALE : TRAFFICO

Il Comune di Andora , con il suo profondo entroterra presenta una

rete viaria stradale estesa . Ad ogni buon fine si potrebbe

individuare una direttrice principale costituita dalla Via Aurelia (SS1)

che attraversa tutto il comune da est ad ovest , parallelamente alla

linea costiera ed una direttrice che , partendo dall’area oggetto

dell’intervento e parallela al torrente “ Merula “ collega il centro con

l’arteria di collegamento con l’Autostrada dei Fiori .

Trattandosi di arterie abbastanza larghe a due sensi di marcia , sia

nel periodo estivo che invernale il traffico veicolare viene

sufficientemente smaltito ; diverso è il discorso dei posteggi che

diventano un problema abbastanza rilevante nel periodo estivo .

Il PUO prevede aree destinate alla formazione della viabilità , degli

spazi pubblici da attrezzare a parcheggi sia per i servizi di interesse

comune , sia per attrezzature collettive che dovranno essere cedute

al Comune o gravate da servitu’ di uso pubblico .



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Per quel che riguarda il “ traffico pedonale “ , il progetto prevede la

realizzazione del collegamento tra la passeggiata lungomare a

ponente ed a levante del torrente Merula , intervento che

sicuramente darà una garanzia di continuità alla passeggiata

stessa ,che oggi risulta bruscamente interrotta .

Inoltre si realizzerà un collegamento verticale lungo l’argine fra la

passeggiata pedonale che lambisce il mare e quella a fianco

dell’Aurelia.

8.0 QUADRO AMBIENTALE : RIFIUTI

Relativamente al tema dei rifiuti , la discarica comunale a servizio del

Comune di Andora è ubicata in una zona di facile accesso e

abbastanza centrale,in adiacenza alla nuova stazione ferroviaria.

Si tratta di una discarica per rifiuti non pericolosi ( D. Lgs. 36/2003 )

di I° Categoria di tipo A cui gli abitanti di Andora hanno libero

accesso in orari e giorni stabiliti per scaricare rifiuti ingombranti ,

differenziabili.

Nel P.U.O. è prevista la realizzazione di un”oasi” di raccolta

differenziata , che verrà alla vista il piu’ possibile resa omogenea

con le caratteristiche della realizzazione dell’intero intervento , con

recupero dei rifiuti depositati a cura dell ‘amministrazione comunale

, la quale , a sua volta , provvederà allo smaltimento presso

discariche autorizzate per ogni competenza.



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9.0 QUADRO AMBIENTALE : RUMORE

L’intervento proposto è oggetto di specifica valutazione di impatto

ambientale al fine di verificare che detta realizzazione non

incrementi la rumorosità.

Non vi sono motivi di ritenere che l’intervento con la sua

destinazione d’uso possa modificare la zonizzazione acustica del

Comune di Andora che , in conformità alle prescrizioni della legge

quadro 447/95 e della L.R. 12/98 ha provveduto alla classificazione

acustica del territorio , con approvazione da parte della provincia di

Savona con DGP 281 del 27/08/98 e delibera comunale CC 13 del

21/02/1997 . Sono state individuate 6 classi di zone distinte in

base alla destinazione d’uso del territorio .

L’intervento de quo appartiene alle zone di Classe III , ovvero centro

abitato lungo l’arco costiero .



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10.0 QUADRO AMBIENTALE :INQUINAMENTO

ATMOSFERICO

La maggior parte di fonti di emissioni in atmosfera nel territorio del

Comune di Andora sono rappresentate dal traffico veicolare , dagli

impianti di riscaldamento nel periodo invernale e dalle poche attività

industriali ubicate prevalentemente nell’entroterra, le cui emissioni

sono regolarmente autorizzate dalla Provincia di Savona.

Il Comune di Andora , non essendo inserito nelle aree a rischio di

episodi acuti di inquinamento atmosferico si sensi dell’art. 61 LR

18/99 , non è soggetto a prescrizioni imposte dalla normativa vigente

per la gestione delle emissioni atmosferiche legate al superamento

delle soglie di attenzione e di allarme .

Si ritiene che l’intervento previsto non generi incremento dei livelli di

inquinamento atmosferico , fatto salvo eventuali ulteriori verifiche.



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11.0 QUADRO AMBIENTALE :ASPETTI PAESISTICI

Le analisi e le risultanze riportate nel P.U.O e gli elaborati fotografici

riportati nella Relazione Paesaggistica ad esso allegata mettono in

evidenza che l’intervento si presenta come la riqualificazione e

rivalorizzazione del waterfront di un’area attualmente in stato

fatiscente con edifici si scarso valore architettonico e paesistico in

un contesto strategico del comune di Andora .

Gli elaborati inoltre illustrano ampiamente la volontà di raggiungere

un prodotto qualificato e qualificante .

Si puo’ pertanto affermare che il progetto presentato , al di là della

valenza propria , costituisce anche il collegamento tra la zona

centrale di Andora e quella limitrofa verso Capo Cervo , assicurando

la continuità del Comune anche lungo la fascia costiera .

12.0 QUADRO AMBIENTALE :PRESENZA di

ELETTRODOTTI

Con riferimento all’inquinamento elettromagnetico , al D. Lgs 381/98

ed alla L.R. 18 del 21.06.1999 e s.m.i. , il Comune di Andora ha

affidato ad uno studio esterno l’incarico di censire gli impianti

elettromagnetici esistenti sul territorio e di redigere un Piano di

Organizzazione del Sistema di tele radiocomunicazioni . Detto piano

è stato ultimato , ma non adottato dall’Amministrazione Comunale .

Unico limite da rispettare è quello della “ compatibilità con la salute

umana e con l’ambiente “ .

Poiché i livelli di criticità sono identificabili in corrispondenza di

elettrodotti e di cabine elettriche , si puo’ ritenere che gli interventi

previsti nel P.U.O. riportino un livello compatibile rispetto alla

tematica dell’inquinamento elettromagnetico .



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13.0 QUADRO AMBIENTALE : ACQUEDOTTO

L’acqua potabile del comune di Andora viene distribuita alla

maggior parte delle utenze del territorio mediante la rete del civico

acquedotto gestito dalla Società Comunale multi servizi , in forza di

accordi pluriennali e dall’allaccio all’acquedotto Roja .

L’approvvigionamento idrico avviene mediante alcune sorgenti (

nella zona di Conna , Garassini , mezzacqua, via vespucci ) ,

derivazioni da corsi d’acqua superficiali e da pozzi in subalveo

principalmente ubicati lungo il corso del Torrente Merula . Sono state

istituite fasce di rispetto per i pozzi comunali e apposite recinzioni

attorno ai pozzi principali .

Globalmente la rete acquedottistica del Comune conta 12 serbatoi .

14.0 QUADRO AMBIENTALE : FOGNATURA

La rete fognaria del Comune di Andora è di tipo separato ; le acque

reflue di origine civile o di alcune unità produttive sono convogliate in

una rete di fognatura nera verso l’impianto di depurazione collocato

in località Villa Fontana , mentre le acque di origine meteorica

provenienti da tetti o pavimentazioni stradali sono convogliate in una

rete di scolo separata dalla precedente ( fognatura bianca ) e

successivamente nel corpo ricettore superficiale finale, che le

convoglia direttamente nel torrente Merula od in mare in diversi punti

del litorale in prossimità di alcuni moli frangiflutti .

La rete fognarie è provvista di tre centrali di sollevamento : Centrale

Villa Fontana; Centrale Sacra Famiglia ; Centrale Via Trinacria .



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14.1 RACCOLTA DELLE ACQUE BIANCHE : la rete bianca comunale non

è costituita da un’unica rete , bensì da tanti collettori di sviluppo

limitato che scaricano le acque meteoriche provenienti da tetti e

pavimenti nel torrente Merula o direttamente in mare attraverso la

protezione di alcuni moli frangiflutti.

L’intervento di P.U.O prevede la raccolta delle acque bianche

meteoriche con realizzazione di una rete di scarico che prevede una

prima decantazione e recupero in vasche-cisterne ad utilizzo per

l’irrigazione dei giardini ed un successivo smaltimento diretto nel

torrente Merula.

14.2 RACCOLTA DELLE ACQUE NERE

Il territorio Comunale è servito da una rete fognaria che raggiunge la

totalità delle zone del centro cittadino e la quasi totalità delle frazioni.

Non è nota la presenza di scarichi fognari abusivi nel suolo e

sottosuolo . I reflui della fognatura nera confluiscono tutti all’impianto

di trattamento primario di Villa Fontana , dove subiscono trattamento

attraverso le fasi di grigliatura meccanizzata , sollevamento

intermedio , dissabbiatura/disoleatura in canale areato , sollevamento

ed invio alla condotta di scarico a mare attraverso una tubazione in

acciaio catramato , con anodi sacrificali , lunga 1600 metri , incluso

diffusore terminale che è ubicato ad una profondità di m 35 , dotato

di 17 ugelli ciascuno di diametro 6,5 cm posti a 7,5 metri l’uno

dall’altro . I fanghi derivanti dalle operazioni di pulizia , raccolti dalla

Servizi Ecologici S.r.l. , vengono smalti da ditta specializzata . La

centrale è altresì dotata di sistema di telesorveglianza che in tempo

reale rileva aumenti di flusso e/o anomalie elettriche .

La gestione e manutenzione dell’impianto prevede le operazioni di

disinfezione e deodorazione .



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15.0 QUADRO AMBIENTALE : ENERGIE ALTERNATIVE

Con riferimento all’uso di energie rinnovabili ( sole , vento ) l’area

oggetto di intervento risulta non idonea alla costruzione di impianti

eolici .

Favorevole invece l’installazione di strumenti atti a sfruttare l’energia

solare ( attiva e passiva ) ,ed allo sfruttamento dell’energia potenziale

dell’acqua di mare sia in termini di moto ondoso che di scambio

energetico, al fine così di ridurre i consumi energetici per il

riscaldamento invernale , la produzione di acqua calda sanitaria ed i

consumi di energia elettrica per uso civile. A tal riguardo si rimanda a

quanto indicato nella relazione tecnica a firma Ing. Curcio.

L’area oggetto dell’intervento è esposta all’azione dei raggi solari dal

mattino alla sera , trattandosi di un’area completamente

pianeggiante e lontana da colline e/o alture che potrebbero con la

loro sagoma ridurre l’esposizione solare .

Gli edifici verranno realizzati con innovative soluzioni tecniche , in

particolare utilizzo di vetro anche nelle compartimentazioni ,

ringhiere , elementi di facciate ( il vetro è un materiale che non

subisce deterioramento con il passare del tempo ) , mentre gli

involucri di facciata NON vetrati verranno realizzati con sistema a

cappotto , sistemi composti da diversi materiali ed accessori; si

tratta di sistemi complessi ( adesivo , rasatura , pannello isolante ,

rete di rinforzo , primer , finitura ed accessori vari ) .

Il Comune di Andora appartiene alla zona climatica “ D” che

prevede un valore limite della trasmittanza termica espressa in W/mq

K di 0,30 ( a far data dal 01.01.2010) .

Pertanto si puo’ ritenere che l’intervento oggetto del P.U.O rispetti

e contempli l’impiego di energie alternative rinnovabili .



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16.0 VALUTAZIONI CONCLUSIVE

Alla luce di quanto illustrato nei precedenti punti , si puo’ concludere

che l’intervento previsto non presenta livelli di criticità di particolare

rilevanza.

Ovviamente in fase di progettazione di dettaglio verranno eseguiti

ulteriori approfondimenti relativamente ad alcune tematiche

ambientali qualora dovessero insorgere punti di criticità .

17.0 FONTI BIBLIOGRAFICHE E SITOGRAFICHE

Circolare del Settore Urbanistica Territoriale della Provincia di

Savona “Linee guida per la redazione dei Piani Urbanistici Comunali

( luglio 2007 )

Piano territoriale di Coordinamento (PTC) Provincia di Savona

Descrizione Fondativa ( art. 25 LR 04/09/1997 n° 36 ) Comune di

Andora

Studio Incidenza e sostenibilità del 04.06.2008 Comune di Andora

“Il Cantiere Edile : prassi,innovazione , esperienze”.P.G. Bardelli – S.

Coppo . Edizione Flaccovio

www.provinciadisavona.it : cartografia

www.comunediandora.it : documentazione tecnico urbanistica

www.innovabuild.it

http://www.provinciadisavona.it/

http://www.comunediandora.it/

AMBITO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

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