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AMBIENTE - SICUREZZA - QUALITA’ - FORMAZIONE WISE s.r.l. Via Firenze, 10 - 65122 Pescara - Tel. 085.4214327 - Fax 085.4225602 Via Delle Conce, 1 - 00154 Roma - Tel. 06.5759496 - Fax 06.5759438 Codice Fiscale 05559811004 - Partita IVA 01598540688 www.wiseconsulting.it [email protected] Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Accordo Stato-Regioni dicembre 2011 Modulo 4 Relazionale Formazione e consultazione dei lavoratori Dr.ssa Sara Mancini REV … DEL XXXX

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AMBIENTE - SICUREZZA - QUALITA’ - FORMAZIONE

WISE s.r.l. Via Firenze, 10 - 65122 Pescara - Tel. 085.4214327 - Fax 085.4225602 Via Delle Conce, 1 - 00154 Roma - Tel. 06.5759496 - Fax 06.5759438 Codice Fiscale 05559811004 - Partita IVA 01598540688 www.wiseconsulting.it [email protected]

Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Accordo Stato-Regioni dicembre 2011

Modulo 4 – Relazionale

Formazione e consultazione dei lavoratori

Dr.ssa Sara Mancini REV … DEL XXXX

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Modulo 4 – Relazionale Formazione e consultazione dei lavoratori

Obiettivi:

1. Eliminare la complessità e rendere dinamico e facilmente comprensibile

il sistema sicurezza.

2. Estendere la tutela a tutti i lavoratori: subordinati, autonomi ed

equiparati indipendentemente dal contratto con o senza retribuzione.

D. Lgs n. 81 del 9 aprile 2008 “Testo Unico”

Attuazione art.1 Legge n. 123 del 3 agosto 2007

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Modulo 4 – Relazionale Formazione e consultazione dei lavoratori

DA

un sistema di prevenzione tecnologico ed oggettivo,

fondato sulla qualità degli strumenti aziendali e

meccanici.

A

un sistema che rafforza il ruolo del lavoratore quale

soggetto attivo e garante della propria incolumità,

consapevole che l’inosservanza degli obblighi di

sicurezza sono sanzionabili.

Cambiamento del modello culturale

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Finalità del sistema di prevenzione

1. Individuare

2. Valutare

3. Ridurre

4. Controllare

1. Documentare la valutazione rischi (DVR)

2. Organizzare la prevenzione (procedure e ruoli)

3. Formare i lavoratori

4. Coordinare il lavoratori in appalto

RISCHI

OBIETTIVI

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Quali Rischi?

Rischi oggettivi

1. Attrezzature di lavoro

2. Sostanze pericolose impiegate

3. Luoghi di lavoro

Rischi soggettivi

Comportamenti dei lavoratori ed esposizione a rischi

particolari tra cui:

1. Stress lavoro correlato (Accordo europeo - 8/10/2004)

3. Gravidanza (D.Lgs. n. 151/2001)

4. Differenze di genere, età, provenienza da altri Paesi

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1. Lo stress è una condizione di malessere accompagnata da disfunzioni

fisiche, psicologiche e sociali dovute al fatto che le persone non si sentono

in grado di rispondere alle richieste o non si sentono all’altezza delle

aspettative.

2. Indici dello stress: assenteismo, elevata rotazione del personale, conflitti

interpersonali, lamentele.

3. Principali cause: orario, contenuto e carico del lavoro, organizzazione,

ambiente, scarsa comunicazione, carriera, rapporti interpersonali,

interfaccia casa-lavoro.

Stress lavoro correlato

Accordo europeo 8 ottobre 2004 comma 2 art. 28

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Soggetti obbligati e campo di applicazione

Soggetti obbligati: datore di lavoro (obbligo indelegabile), dirigente

(attua le direttive del datore di lavoro), preposto (capo reparto, capo

ufficio, capo squadra, capo cantiere, capo officina, assistente edile),

responsabile servizio prevenzione e protezione (RSPP), addetto al

servizio prevenzione e protezione, medico competente, lavoratore ed

equiparato (prendersi cura della propria salute e persona e osservare

le disposizioni).

Capo di applicazione: tutte le imprese, enti pubblici e privati e studi

professionali con lavoratori subordinati ed equiparati, inclusi gli enti non

aventi scopo di lucro (associazioni, comitati, circoli, Onlus).

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Scenario socio-economico della società della conoscenza

A partire dagli anni ’90 si sono affermate organizzazioni sempre più bisognose di

dare risposte immediate ai mercati; ruoli legati ai lavori di informatica, istruzione,

ingegneria, comunicazione, intrattenimento che richiedono un crescente sforzo

mentale, continuo aggiornamento e capacità di adattamento.

Tale fenomeno ha generato:

> la flessibilità del lavoro con forme atipiche di lavoro

> il fenomeno del mobbing

> ma anche una maggiore attenzione alla salute psico-fisica del lavoratore

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Le 5 aree critiche che generano rischi

1. Ricorso a nuove forme di contratti di lavoro instabili con l’incertezza e

l’insicurezza del lavoro stesso (scarsità di lavoro).

2. Impiego di forza lavoro sempre più anziana, quindi poco flessibile e poco

adattabile ai cambiamenti organizzativi.

3. Alti carichi di lavoro e pressioni sui lavoratoti da parte del management.

4. Tensione emotiva elevata, molestie e violenze sul lavoro.

5. Squilibrio tra lavoro e vita privata.

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Alcuni dati

1. Anno 2002: costi da stress lavoro-correlato quantificato dall’Unione

Europea pari a 20 miliardi di €.

2. Un lavoratore su quattro ne è colpito.

3. Circa il 50/60% delle giornate lavorative perse sono dovute allo stress.

4. Colpisce il 22% dei lavoratori in Europa (Anno 2005).

5. E’ il secondo problema di salute legato al lavoro.

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Definizioni fondamentali

1. Stress lavorativo: reazioni fisiche ed emotive che si manifestano

quando le richieste non sono commisurate alle capacità e risorse del

lavoratore.

2. Stressor: stimolo biologico, psicologico ed emozionale che induce

stress.

3. Coping: comportamenti messi in atto per controllare le situazioni

stressanti.

4. Mobbing: condotte sistematiche che generano lesioni alla

personalità del lavoratore.

5. Burn-out: sindrome da esaurimento emotivo e riduzione delle

capacità personali.

6. Di stress: stess negativo.

7. Eustress: stress positivo.

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Valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato

Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza

dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano

la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di

prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte

a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

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I passi del percorso di valutazione

Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei

lavoratori

1. Avvio percorso con i gruppi di lavoro: datore di lavoro, Rspp, Rls, Medico,

lavoratori.

2. Valutazione preliminare.

- Strumenti di valutazione: questionari, focus group, interviste semi strutturate

- Cosa valutare:

A. Eventi sentinella (assenze, infortuni, conflitti, richiesta cambi mansione, etc.).

B. Fattori appartenenti al contenuto del lavoro: ambiente, attrezzature, orario,

carichi di lavoro).

C. Fattori appartenenti al contesto del lavoro (ruolo, controllo, carriera,

comunicazione, etc.).

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I passi del percorso di valutazione

Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza

dei lavoratori

3. Analisi dei dati e stima dei dati e stima del rischio.

4. Redazione piano di monitoraggio o misure correttive.

5. Verifica dell’efficacia delle misure correttive.

6. Valutazione approfondita (se necessaria).

7. Redazione del documento della valutazione approfondita e del piano

di monitoraggio.

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Differenze di genere, età e nazionalità

Pur lavorando nello stesso

ambito lavorativo le donne, gli

uomini e gli stranieri sono

esposti a rischi diversi.

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Il Bilancio di genere

Le donne

1. Maggiori incombenze domestiche associate ala lavoro.

2. Esigenze di trasporto da conciliare a quelle di famiglia.

3. Viaggiano spesso con bambini e portano pesi e ingombri.

4. Svolgono attività precarie e mal retribuite.

5. Svolgono lavori domestici, si prendono cura dei bambini e e

degli anziani.

6. Conservano il lavoro più a lungo anche se le condizioni non

sono favorevoli (esposizione al rischio più prolungata).

7. Hanno una debole rappresentanza sindacale e sono poco

consultate.

8. Lavora maggiormente con orario ridotto.

9. Sono maggiormente esposte ai rischi di disturbi degli arti

superiori, stress, violenze del pubblico, allergie, malattie della

pelle e infettive, disturbi ciclici, conciliazione lavoro-casa.

Coinvolgere le donne nelle strategie di Salute e Sicurezza sul Lavoro

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Il Bilancio di genere

Gli uomini

1. Effettuano percorsi più lineari casa-lavoro.

2. Usare maggiormente l’auto.

3. Minori incombenze domestiche.

4. Sono maggiormente esposti ai seguenti rischi: infortuni

in genere e da sollevamento carichi pesanti,

rumore/perdita dell’udito, tumori professionali, orari di

lavoro prolungati.

Mainstreaming: integrazione di genere nelle

attività di sicurezza e salute sul lavoro

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Gli stranieri

1. Maggior coinvolgimento degli stranieri nelle strategie di Salute e

Sicurezza sul Lavoro in quanto molto esposti a rischi da lavoro.

2. Maggiore formazione.

3. Considerazione dello stato famigliare, sociale ed economico.

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Art. 30

Il modello di organizzazione

l modello organizzativo e gestionale deve prevedere sistemi di registrazione,

la definizione delle competenze e delle funzioni, i poteri per la verifica, la

valutazione, la gestione e il controllo, e il sistema disciplinare e

sanzionatorio.

Eventuali infortuni o cambiamenti organizzativi richiedono il riesame del

modello di gestione in ottica di miglioramento continuo.

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Cosa è richiesto al lavoratore

Seguire gli standard, risolvere problemi (problem solving), migliorare il

processo del sistema di gestione della sicurezza attraverso il coinvolgimento di

tutto il personale.

Approccio: Modello delle 5 S

1. Seiri (separare): Individuare le cose utili ed eliminare le quelle inutili. Evitare

gli sprechi (Muda).

2. Seiton (riordinare): “Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”.

3. Seiso (pulire): Mettere in ordine e pulire in modo da non nascondere le

inefficienze e i rischi.

4. Seiketsu (standardizzare): Standardizzare le operazioni corrette.

5. Shitsuke (diffondere): Fare in modo che tutte le risorse applichino tale

metodologia.

Il modello Toyota per la sicurezza

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Approccio: Modello delle 5 S

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Modulo 4 – Relazionale Formazione e consultazione dei lavoratori

Obiettivi

1. Ridurre le malattie professionali

2. Ridurre gli infortuni

3. Generare benessere organizzativo

4. Diffondere le procedure di lavoro sicuro

5. Selezionare i fornitori che rispettano la legislazione sulla

sicurezza

6. Formazione del personale

7. Coinvolgere tutto il personale e diffondere la cultura della

sicurezza

8. Non associare all’errore un colpevole

9. Favorire la segnalazione (incident reporting)

La politica per la sicurezza