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Allegato A) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE FINANZIATI CON IL POR FSE 2014/2020 NELLA REGIONE TOSCANA (Asse A.2.1.3.B) ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASL1 di Massa Carrara 2) Codice regionale: RT2C00044 (indicare il codice completo quale risulta dalla procedura SCR) 2bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile) -NOME E COGNOME: Giancarlo Tartarelli -DATA DI NASCITA: 20-09-1953 - CODICE FISCALE: TRTGCR53P28F023Y - INDIRIZZO MAIL: [email protected] - TELEFONO: 0585 - 493345 Allegare curriculum vitae (con data e firma dell'interessato) e copia (fronteretro) di documento di identità in corso di validità e codice fiscale alla scheda progetto 2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): NOME E COGNOME: LIPPI FRANCESCA (Questa figura non è compatibile con quella di responsabile di progetto di cui al punto 2 bis né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile)

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Allegato A) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN PROGETT I DI SERVIZIO CIVILE FINANZIATI CON IL POR FSE 2014/2020 NELLA RE GIONE TOSCANA

(Asse A.2.1.3.B) ENTE 1) Ente proponente il progetto:

ASL1 di Massa Carrara

2) Codice regionale: RT2C00044 (indicare il codice completo quale risulta dalla procedura SCR) 2bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile)

-NOME E COGNOME: Giancarlo Tartarelli -DATA DI NASCITA: 20-09-1953

- CODICE FISCALE: TRTGCR53P28F023Y - INDIRIZZO MAIL: [email protected] - TELEFONO: 0585 - 493345

Allegare curriculum vitae (con data e firma dell'interessato) e copia (fronteretro) di documento di identità in corso di validità e codice fiscale alla scheda progetto 2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale):

NOME E COGNOME: LIPPI FRANCESCA

(Questa figura non è compatibile con quella di responsabile di progetto di cui al punto 2 bis né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile)

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CARATTERISTICHE PROGETTO

3)Titolo del progetto:

Mi Curo di Te

4)Settore di impiego del progetto:

1) tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la collaborazione ai servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale;

5)Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

La Provincia di Massa e Carrara è caratterizzata da un indice di vecchiaia (n. anziani 64+ presenti nella popolazione residente ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni) secondo, da anni, solo alla Provincia di Grosseto. In Lunigiana, l’indice si attesta a 274,91, nelle Apuane equivale a 200,83.

Di seguito l’andamento negli ultimi anni, della struttura per età della popolazione residente in Provincia. Si assiste ad un lieve, ma progressivo decremento della percentuale di popolazione appartenente alla fascia di età attiva; si nota la sostanziale stabilità della percentuale di popolazione afferente alla fascia 0-14 anni.

L’area di intervento riguarda l’intera Provincia di Massa-Carrara; l’intervento è

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destinato ad una popolazione selezionata per particolare fragilità, affetta da malattie reumatiche importanti da un punto di vista prognostico quali le Connettiviti (Lupus Eritematoso Sistemico, Sclerodermia, Crioglobulinemia, Vasculiti, ecc.) e per la quale necessita uno stretto monitoraggio delle condizioni cliniche e della regolare assunzione delle prescritte terapie. Le malattie reumatiche sono molto diffuse: colpiscono circa il 10 per cento della popolazione e ciò mette in evidenza lo scarso rilievo del fattore clima, in quanto non esiste alcuna fondamentale differenza fra la loro prevalenza sia in paesi a clima freddo, sia in regioni a clima temperato e tropicale. Nell'elenco delle malattie reumatiche sono incluse talune che hanno un'incidenza molto elevata, in quanto legate ad una condizione prevalentemente degenerativa come la osteoartrosi più nota come artrosi. L'estensione di questa patologia degenerativa a fasce molto estese di popolazione in età avanzata, rende improponibile una legislazione ad hoc senza che si incida pesantemente sul bilancio della sanità. L'esigenza di una legislazione è, invece, molto avvertita per talune malattie reumatiche quali: le malattie reumatiche infiammatorie croniche e autoimmuni (anche denominate malattie autoimmuni sistemiche) le cui caratteristiche comuni sono quelle di incidere sulla attesa nonchè sulla qualità di vita per la frequente invalidità e per il frequente coinvolgimento di organi interni che determinano. Agli inizi del terzo millennio, pertanto, le malattie reumatiche infiammatorie croniche e autoimmuni (M.A.R.I.C.A.) (Artrite Reumatoide, Artrite psoriasica, Lupus Eritematoso Sistemico, Sclerodermia, Dermatomiosite, la sindrome di Sjiogren, la patologia autoimmune in gravidanza, le Vasculiti e altre malattie rare) rappresentano delle gravi malattie sociali anche per il numero e l'età dei pazienti che ne sono colpiti. Lo Stato e le Regioni devono fornire una risposta adeguata attraverso un sistema organico di interventi e supporti per finalizzare gli impegni nei settori della divulgazione all'opinione pubblica delle malattie reumatiche e autoimmuni, dell'assistenza, della cura, della riabilitazione e della ricerca scientifica. Per quest'ultimo aspetto, va ricordato come le M.A.R.I.C.A. sono affezioni delle quali a tutt'oggi non si conoscono le precise cause che innescano le alterazioni immunologiche (autoimmunità) responsabili delle manifestazioni cliniche. L'artrite reumatoide e quella psorisiaca sono affezioni a diversa espressività per ciò che concerne la gravità e l'estensione del danno articolare e in un terzo dei casi circa possono risultare altamente invalidanti; inoltre nell'artrite reumatoide si possono avere complicazioni extrarticolari di gravità tale da ridurre sensibilmente la qualità di vita. Differentemente dalle poliartriti, le malattie del connettivo sono responsabili di gravi danni a molti organi o sistemi quali il rene, il polmone, il sistema nervoso centrale, i muscoli e l'apparato vascolare. L'età di insorgenza di queste patologie è varia: spesso sono colpiti individui in età giovanile e media con una forte prevalenza per il sesso femminile; si tratta sempre e comunque di soggetti in attività lavorativa. I pazienti colpiti dalle M.A.R.I.C.A. vanno incontro a progressiva e spesso ineluttabile deformazione delle articolazioni per cui queste perdono la capacità di svolgere le loro funzioni; tutto ciò comporta una progressiva riduzione della capacità funzionale fino ad una invalidità che rende l'individuo del tutto disabile inoltre alcune di queste patologie sono con una certa frequenza causa di mortalità in conseguenza del coinvolgimento effettivo di alcuni visceri. Quali le consistenze numeriche di queste patologie? Purtroppo in Italia non esistono dati epidemiologici certi e pertanto

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quelli che si riescono a raccogliere provengono da rilievi parziali in talune regioni e da estrapolazione di valori riportati in casistiche di altri Paesi, prevalentemente nordeuropei. I dati di seguito riferiti debbono considerarsi, quindi, come stimati. Mentre per le poliartriti (reumatoide e psorisiaca) si può parlare di circa 400.000 casi, per le connettiviti la cifra stimata si aggira attorno a 40.000. Le poliartriti e le malattie del connettivo, per la loro cronicità di evoluzione e per il frequente danno invalidante, determinano un costo assistenziale molto elevato, oltre ai costi diretti bisogna considerare quelli indiretti e quindi di più difficile qualificazione; basti pensare alle pensioni, alle assenze dal lavoro e agli assegni di accompagnamento.

6)Obiettivi del progetto:

Migliorare la sicurezza e tranquillità dei pazienti reumatici affetti da patologie complesse, invalidanti, trattate con farmaci ad elevato rischio di effetti collaterali.

1-Agevolare l’accesso e l’accoglienza delle persone con patologie croniche ai servizi, per prenotazione visite specialistiche, assistenza domiciliare ecc Indicatori: accoglienza e informazione a n 1000 pazienti nella Zona Apuana e n 500 pazienti nella Zona Lunigiana.

Aumento del 50% dell’attività di call center all’interno dell’ambulatorio della cronicità e dei distretti socio-sanitari.

2-Migliorare i percorsi assistenziali, attraverso il monitoraggio dei Piani Assistenziali Personalizzati in raccordo con le strutture ospedaliere. Indicatore: Elaborazione di n. 500 schede per la rilevazione dei sintomi dei pazienti in carico alla centrale della conicità 3-Rilevare i bisogni assistenziali dei pazienti in carico

Indicatore: n. 100 interventi giornalieri per attività di sollievo e sostegno ai malati ricoverati nei Day Hospital, nei distretti, a domicilio o nelle RSA 4-Attività di prevenzione nel territorio per campagne di informazione sugli stili di vita sani e attività fisica adattata. Indicatore: distribuzione di 15.000 depliant; 5- Aumentare il sentimento di solidarietà dei volontari nei confronti delle persone malate e il senso di appartenenza alla Comunità

Indicatore. n richieste /n interventi attivati

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7)Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile:

7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente (non prendere in considerazione i giovani in servizio civile regionale).

Si prevede dover impiegare un Medico per l’allestimento delle Schede di Raccolta dati, un Medico ed due Infermiere Professionale per l’addestramento del Volontario (conoscenza delle patologie oggetto dell’intervento e modalità appropriata della raccolta dati telefonica), un Medico e due Infermieri Professionali per la raccolta ed elaborazione delle Schede Raccolta Dati. 3- Medici 4- Infermieri 1-Oss 7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto. Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi a. in una prima fase i volontari sono informati sulle finalità del progetto, sulle caratteristiche e complessità delle patologie oggetto dell’intervento, sui distinti parametri rilevanti che, per ogni patologia,devono essere raccolti;viene loro illustrata e consegnata la scheda di raccolta dati, per singola patologia. b. successivamente ai volontari viene fornito l’elenco, da parte dei Medici del Reparto, delle persone, suddivise in base alla patologia diagnosticata, da monitorare con la raccolta dei dati specificati nelle schede.Si prevede di coinvolgere nel progetto circa 100 pazienti affetti da connettivite, della Provincia di Massa-Carrara, selezionati dal Medico Reumatologo che partecipa al progetto, sulla base di criteri di priorità che privilegino il paziente più impegnato, più bisognoso di assistenza e controllo e più fragile. c. i volontari procedono ad un monitoraggio telefonico del singolo paziente, compilando, in base alle risposte fornite dal paziente, le singole schede di raccolta dati. I dati raccolti riguarderanno, per ogni singola patologia considerata, le condizioni cliniche del paziente, la verifica della corretta assunzione delle terapie, il rilievo di eventuali effetti collaterali, la raccolta di eventuali quesiti del paziente su argomenti attinenti prognosi, terapia e in generale la gestione della propria malattia. d. il volontario consegna le schede raccolte, giorno per giorno, al Medico di Reparto incaricato di seguire il Progetto per le ulteriori necessarie decisioni operative che questi dovrà prendere.

8)Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10):

9) Numero posti con vitto:

10)Numero posti senza vitto:

2

0

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11) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30):

12) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) :

12) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio:

Obbligo ad esporre il cartellino identificativo Rispetto della legge sulla privacy Disponibilità alla flessibilità oraria e all’interno dell’orario settimanale Disponibilità alla guida degli automezzi aziendali e agli spostamenti esterni, nell’ambito delle attività previste. Disponibilità a svolgere l’attività presso altri presidi socio-sanitari individuati per la realizzazione del progetto

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14) Sede/i di attuazione del progetto (1):

N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) N. giovani per sede (2)

1 Ospedale Monoblocco Monterosso Carrara P.zza Sacco e Vanzetti 2 2

2 3 4 5 6 7 8 9 10

(1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8) N.B.: ALLEGARE LA STAMPA DELL’ELENCO SEDI INSERITE SUL PROGRAMMA INFORMATICO SCR PER QUESTO PROGETTO

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15) Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede): - NOME E COGNOME: Rossella Magozzi

- DATA DI NASCITA: 09/02/1966 - CODICE FISCALE: MGZRSL66B49G843N - INDIRIZZO MAIL: [email protected] - TELEFONO: 0585- 493889

i. CURRICULUM (completo di data e firma dell'interessato) con copia (fronteretro) di un documento di identità in corso di validità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto)

ii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO

Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo

Ospedale Monoblocco Monterosso Carrara P.zza Sacco e Vanzetti 2

HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO):

- corso OLP svolto in 2011 sede del corso __________________ oppure

- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI

16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale:

L’attività di promozione si propone di dare visibilità al progetto per orientare i giovani nella scelta del servizio civile. In particolare saranno utilizzati i seguenti strumenti:

- sportello informativo per i giovani; - sito web, mailing list e newsletter; - mass media locali: comunicati, inserzioni, spot radiofonici ecc.; - materiali informativi e pubblicazioni (locandine, cartoline, brochure ecc.); Durata totale n 12 ore

L’attività di sensibilizzazione (durata totale di n 30 ore), sarà svolta continuativamente durante tutto l’anno e prevede:

- interventi di sensibilizzazione nelle scuole superiori. - eventi di sensibilizzazione e valorizzazione delle esperienze: convegni,

seminari, incontri, feste; - partecipazione ad eventi pubblici rivolti alla cittadinanza e ai giovani: feste

del volontariato ecc.; - iniziative di sensibilizzazione sul territorio, da definire a seconda dei target e

delle zone: gruppi informali, centri di aggregazione, informa giovani, circoscrizioni, uffici di piano ecc.

Complessivamente l’attività di promozione e sensibilizzazione ha una durata totale di n. 42 ore.

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17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto:

Il monitoraggio interno sarà curato da un “Gruppo di monitoraggio” composto da:

Responsabile locale dell'Ente accreditato Operatori locali di progetto Esperto del sistema qualità aziendale La verifica del monitoraggio del progetto avverrà attraverso un percorso diviso in

tre step: ex ante: costruzione degli strumenti per la rilevazione e misurazione dei dati in itinere: saranno raccolte le informazioni con predisposizione di questionari da

sottoporre agli operatori per la rilevazione dell’andamento delle attività previste e realizzate e il raggiungimento degli obiettivi progettuali.

La valutazione dell’esperienza del giovane sarà obbligatoriamente accertata sul piano della sua crescita personale, il raggiungimento degli obiettivi, il rapporto con gli operatori/volontari dell’ente e con gli utenti.

ex post di esito:valutazione complessiva del progetto. Le fasi progettuali saranno verificate trimestralmente con la programmazione di incontri con i volontari per verificare l'andamento dell'attività, criticità ed apportare eventuali modifiche o variazioni. Strumenti di monitoraggio per l’attività:

Elaborazione di questionari da sottoporre agli utenti Raccolta e analisi dei dati; report finale;Valutazione dell’esperienza del giovane: Questionari (in ingresso, in itinere e al termine del progetto) Incontri singoli con OLP. Rilevazione del dato quantitativo Rilevazione del dato qualitativo (soddisfazione, coinvolgimento, punti di forza,

punti di debolezza) Indicatori quantitativi e di processo: Numero questionari elaborati; n. interventi di orientamento effettuati Numero ore di attività Indicatori qualitativi e di risultato: Soddisfazione dei volontari( 3 rilevazioni con questionario) Soddisfazione degli operatori ( 1 rilevazione alla conclusione del progetto) Soddisfazione degli utenti ( 1 rilevazione alla conclusione del progetto) La prima tappa del percorso ha l’obiettivo di migliorare la leggibilità dei risultati del monitoraggio sia per l’ente stesso che per gli utenti che sono indirettamente coinvolti nel progetto di servizio civile. La seconda tappa vuole essere l’occasione per sollecitare un riflessione all’interno dell’Azienda, con uno sguardo più approfondito sui prodotti sociali del servizio civile. Gli esiti del monitoraggio saranno elaborati e inviati alla Direzione Aziendale.

Il report finale dovrà coerentemente al progetto riportare i prodotti sociali del servizio civile rispetto all’ente, al giovane e alla comunità.

A tal fine il report deve contemplare e distinguere nettamente le due dimensioni:

rilevazione andamento attività previste e realizzate e raggiungimento degli obiettivi progettuali; esperienza del giovane volontario.

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Il report potrà essere arricchito altresì con prodotti audiovisivi, foto ecc. quali strumenti per promuovere la pubblicazione e diffusione dei risultati

18) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35:

requisiti richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35:

Scuola media superiore; laurea o corso di studi in Servizio Sociale; psicologia; scienza Infermieristiche; Educatore Professionale

19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio:

L’azienda per la realizzazione del progetto, metterà a disposizione le seguenti risorse: 1. rimborso ai Volontari per abbonamento mezzi di trasporto € 5000 2. buoni pasto per rientri pomeridiani €15.000 3. programma software per l’elaborazione dei dati. 4. n.3 Automezzi aziendali € 36.000 5. Attrezzature informatiche portatili e non € 10.000 6. Retribuzione del personale specialistico coinvolto nella formazione specifica:

costo orario 25€, tot € 5000. 7. corso BLS € 2000

20) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

sono tutte già presenti nel Reparto di Reumatologia dell?Ospedale: computer, scanner, stampanti, telefoni, fax

Per la realizzazione del progetto sono indispensabili le seguenti risorse:

Un programma software per l’elaborazione dei dati;

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

21) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Le Università potranno riconoscere crediti formativi ai giovani che parteciperanno al progetto, se le attività rientreranno nel piano didattico delle singole facoltà. I giovani impiegati nel progetto potranno partecipare ai seminari e stage organizzati dall’Azienda su tematiche inerenti il progetto. La partecipazione agli eventi darà diritto a crediti ECM riconosciuti nell’ambito sanitario.

Ideazione, Organizzazione, Realizzazione e Valutazione di un sistema complesso di raccolta dati.

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Acquisizione di corrette modalità di relazione interpersonale Il percorso che i volontari affronteranno nell’espletamento del servizio civile si caratterizza per un mix tra “lavoro guidato” e “formazione” sulle aree tematiche che caratterizzano il progetto: Il set che i volontari andranno ad acquisire e sviluppare riguarda: Competenze di base: (intese come quel set di conoscenze e abilità consensualmente riconosciute come essenziali per l’accesso al mondo del lavoro, l’occupabilità e lo svilupo professionale) conoscere e utilizzare gli strumenti informatici di base (relativi sistemi operativi, word, power point, internet e posta elettronica); conoscere e utilizzare i principali metodi per progettare e pianificare un lavoro, individuando gli obiettivi da raggiungere e le necessarie attività e risorse temporali e umane; conoscere la struttura organizzativa ove si svolge il servizio (organigramma, ruoli professionali, flussi comunicativi, ecc…). Competenze trasversali (intese come quel set di conoscenze e abilità non legate all’esercizio di un lavoro ma strategiche per rispondere alle richieste dell’ambiente e produrre comportamenti professionali efficaci) Acquisizione di conoscenze di base sull’accoglienza, informazione, comunicazione; capacità di diagnosticare i problemi organizzativi e/o i conflitti di comunicazione che di volta in volta si potranno presentare nella relazione con gli anziani;

capacità di affrontare e risolvere gli eventuali problemi e/o conflitti, allestendo le soluzioni più adeguate al loro fronteggiamento e superamento

Competenze tecnico – professionali (intese come quel set di conoscenze e abilità strettamene connesse all’esercizio di una determinata mansione lavorativa e/o di un ruolo professionale) competenze nell’analisi dei bisogni e delle problematiche degli anziani; capacità di coordinare e gestire attività di animazione socio-educativa per anziani; conoscenza delle caratteristiche sociali ed evolutive dei soggetti con cui interagisce; conoscenze metodologiche dell’azione educativa orientata all’aiuto acquisizione di competenze nella gestione delle agende di appuntamenti ecc conoscenze di carattere normativo, relative al campo dei servizi sanitari e dei servizi sociali; Competenze BLS di base e avanzato. Le competenze individuate possono rientrare nelle performance descritte dal repertorio regionale delle figure professionali per addetto all’organizzazione e gestione delle attività di segreteria, all’accoglienza e alle informazioni e per la qualifica di operatore socio-assistenziale ( OSA) Al termine del servizio la Provincia certificherà le conoscenze e le competenze acquisite dai volontari, attraverso un’apposita commissione esaminatrice che accerterà la realizzazione del portfolio delle competenze.

Le competenze e professionalità acquisite dai volontari certificate dall’ASL e Provincia, saranno valide ai fini del Curriculum vitae anche nei confronti di Enti

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terzi, vedi corso BLS e BLSD.

Formazione generale dei giovani

22) Sede di realizzazione:

Polo DidatPolo Didattico Asl1 sede di Pontecimato Carrara.

23) Modalità di attuazione:

La formazione generale dei Volontari prevede anche specifici approfondimenti sulle finalità del progetto, caratteristiche delle patologie interessate dal progetto, modalià di rilievo dei dati previsti, nel setting previsto per il monitoraggio da remoto dei singoli pazienti destinatari del progetto. Tale formazione verrà svolta da un Medico Reumatologo e da un Infermiere di Reumatologia della U.O. di Reumatologia dell’ASL1 Massa-Carrara.

24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

L’attività di formazione effettuata in proprio con formatori dell’ASL decorrerà con l’inizio del servizio dei volontari. Si prevede l’intervento di esperti secondo quanto contemplato dalle Linee guida perla formazione generale dei volontari, stabilite con determina dirigenziale dall’Ufficio nazionale di Servizio civile. Gli obiettivi affidati alla formazione sono: - fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile; - sviluppare la cultura del servizio civile; Il primo obiettivo “fornire ai giovani gli strumenti per vivere correttamente l’esperienza del servizio civile” può essere declinato anche come mettere in atto strumenti e modalità che permettano di assicurare la conoscenza dei diritti e doveri, nonché del ruolo del giovane in servizio civile, in modo tale che egli impari a riconoscere il senso della sua esperienza e l’importanza dell’educazione allaresponsabilità, al senso civico e alla pace.

Si riportano le fasi della formazione generale Fase 1: accoglienza dei Volontari

L’accoglienza e l’inserimento dei Volontari saranno seguiti essenzialmente dal Responsabile del Servizio Civile, dal Responsabile Locale di Ente accreditato,

Fase 2: patto formativo e modalità della formazione

Fase 3: Calendari delle lezioni teoriche, suddivise in 7 giornate di 6 ore formative in aula

I volontari saranno dotati di una cartella completa che viene consegnata e illustrata al

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momento della presa servizio, contenente materiale didattico e dispensa predisposti dall’Ufficio nazionale, provvedendo eventualmente a integrare e ad arricchire la documentazione laddove se ne presentasse la necessità. Tale cartella contiene, fra l’altro: documentazione sul Servizio Civile Regionale; carta etica del servizio civile nazionale; dispensa sulla Costituzione dispense e articoli su volontariato e Servizio Civile Regionale e Nazionale dispensa sulla normativa della Privacy materiale di documentazione sulle Leggi Sanitarie; Regolamento Aziendale; Codice di comportamento etico dei dipendenti · questionari per la verifica dell’apprendimento; · cartellina con blocco notes; · materiali per le esercitazioni pratiche Le metodologie dunque si possono riassumere in: lezioni frontali e dinamiche non formali, compresi lavori di gruppo ed individuali e restituzione in plenaria; discussione; roleplaying; problem solving; brainstorming; esercitazioni pratiche. Le attrezzature utilizzate sono: lavagna luminosa; lavagne a fogli mobili; pc e videoproiettore per la proiezione di slide e quanto altro, postazioni multimediali con collegamento internet in caso di necessità didattica.

E’ previsto un registro di presenza sia per i volontari che per i docenti

25) Contenuti della formazione:

Modulo 1- 1° giorno 6 ore Il servizio Civile significato e il contesto di riferimento nella realizzazione del progetto Presentazione dei volontari partecipanti, dei Formatori Generali dell’Ente. Presentazione staff, presentazione del percorso generale e della giornata formativa. L’organigramma aziendale, il regolamento aziendale Patto d’aula

L’identità del gruppo in formazione. Raccolta aspettative e preconoscenze del servizio civile volontario, raccolta idee di servizio civile, motivazioni, obiettivi individuali. presentazione dei volontari evidenziando le aspettative sul corso e sul servizio civile. Presentazione individuale dei volontari, legata alle motivazioni che li hanno portati alla scelta del Servizio Civile.

Costituzione di gruppi per sviluppare dinamiche relazionali, cooperazione, collaborazione riflettendo sulle proprie modalità di interazione con gli altri.

Obiettivo della prima giornata è essenzialmente quello di far comprendere ai volontari l’importanza del contenitore in cui sono inseriti. Illustrazione del contesto.

Somministrazione del questionario d’entrata Modulo II 2° giorno 6 ore “Il contesto aziendale” Il codice deontologico professionale Il ruolo dell’U.R.P. Conoscenza della carta dei servizi aziendale Normativa regionale: Il Piano Sanitario Regionale,il Piano Sociale Regionale Disposizioni sulla corretta informazione e sulla privacy.

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Il concetto di qualità di un servizio e le caratteristiche che lo definiscono tale Modulo II 2° giorno 6 ore “Il contesto aziendale” Il codice deontologico professionale Il ruolo dell’U.R.P. Conoscenza della carta dei servizi aziendale Normativa regionale: Il Piano Sanitario Regionale,il Piano Sociale Regionale Disposizioni sulla corretta informazione e sulla privacy. Il concetto di qualità di un servizio e le caratteristiche che lo definiscono tale Informazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Modulo III 3° giorno 6 ore la Normativa vigente e la carta di impegno etico Carta di impegno etico del servizio civile volontario Il servizio civile volontario: specificità, modalità di servizio, diritti doveri,condizioni assicurative, ferie, permessi, malattia, orario. In questo modulo si illustreranno i punti fondamentali dell’impianto normativo relativo al servizio civile, con particolare attenzione alla presentazione della sua valenza etica. Si presenterà la Carta di impegno etico cercando di farne cogliere il senso ai volontari. Un’attività da cui può scaturire una discussione consiste nel provare a riscrivere la Carta etica locale. Modulo IV 4° giorno 6 ore Il dovere di difesa della patria dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale e Regionale. La storia dell’obiezione di coscienza/della difesa della patria in una prospettiva di genere: oltre il rifiuto della leva militare. L’istituzione del servizio civile volontario: dall’esperienza delle ragazze a quella dei giovani, elementi normativi Questo modulo ripercorre la storia dell’obiezione di coscienza (si possono utilizzare le attività proposte in questo manuale) facendo particolare attenzione al ruolo che anche le donne hanno avuto in questo processo. Per questo nei materiali si trovano delle testimonianze di alcune delle battaglie portate avanti dalle donne. In particolare si evidenzia il loro contributo in particolare in termini di assistenza, spesso sottaciuto. Infine si passerà a spiegare il passaggio dal Servizio civile

obbligatorio all’’istituzione del Servizio civile nazionale volontario. Modulo V 5° Giorno 6 ore La difesa civile non armata e non violenta Obiettivi:

Conoscere i principi e le pratiche della non violenza, aumentando le capacità di gestione dei conflitti. Contenuti: le forme del conflitto e le modalità di gestione la non violenza: dalla teoria alla pratica. Il modulo proverà a presentare ai volontari la pace e le pratiche di non violenza come strumenti di inclusione. Si cercherà di decostruire il concetto di conflitto, anche presentando esempi concreti di pratiche non violente.

Modulo VI 6° giorno 6 ore “Il lavoro per progetti” Contenuti: “Che cos’e’ la progettazione sociale? Quali sono i suoi principi cardine? Come si esplicita in un lavoro metodico e organizzato? Come valutare i risultati? Che

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significa avere a che fare con persone che producono servizi spesso “immateriali”? Nell’affrontare il tema della progettazione sociale si farà riferimento inoltre agli specifici settori di attività ed alle aree di intervento previsti per le attività di servizio civile, in modo che i volontari abbiano chiaro quale sia il campo nel quale si esplica la funzione di tale servizio. Verrà illustrato il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto. Si sosterranno i volontari nel conoscere e approfondire metodi per la auto-valutazione della propria crescita esplicitando anche come può avvenire da parte diversa la valutazione della crescita umana dei volontari in servizio civile. Obiettivi: Sostenere la crescita dell’individuo e del gruppo nel riconoscere la propria condizione di persone impegnate nel civile e nel sociale, anche attraverso la autovalutazione dei risultati del proprio progetto di servizio civile volontario. Si farà riferimento esplicito agli specifici settori di attività dei progetti di servizio civile individuando per ognuno a specifica modalità di lavoro per progetti. Modulo VII 7° giorno 6 ore

La solidarietà e forme di cittadinanza La cittadinanza attiva e il volontariato. L’obiettivo è rafforzare il concetto di cittadinanza attiva, conoscere il mondo del Volontariato nella Provincia di Massa Carrara. Testimonianza di esperienze di cittadinanza attiva, a confronto: associazionismo, comitati, organi consultivi; pratiche del consumo critico e comportamenti sostenibile Questo modulo intende in una prima parte far riflettere i volontari sul valore della cittadinanza attiva e presentare loro la realtà del volontariato. Attraverso le attività proposte ed eventuali proiezioni si cercherà di sviluppare il tema e presentare la Carta dei Valori del Volontariato

Si preede Si prevede la partecipazione dei volontari alla formazione curata dal Crescit pari a n 10 ore.

26) Durata (espressa in ore):

Durata 42 ore + n. 10 ore di formazione generale del Crescit.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani

27) Sede di realizzazione:

U.O. U.O. Reumatologia ASL1 di Massa Carrara

28) Modalità di attuazione:

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La formazione sarà effettuata in proprio con personale dell’ASL, per garantire il corretto inserimento del volontario nel contesto organizzativo in cui si realizza il progetto, fornendo le conoscenze indispensabili delle norme di riferimento e puntando sull’integrazione dello stesso con il personale sanitario accanto al quale opererà. La formazione della durata complessiva di 80 ore sarà divisa in due parti: la prima con lezioni teoriche della durata di circa n 30 ore da svolgersi nella prima settimana di servizio, a cui i Volontari inseriti nel progetto sono tenuti a partecipare. La parte pratica di 50 ore sarà effettuata all’interno della sede in cui sono inseriti i Volontari.

29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Le metodologie adottate dovranno stimolare nei vari discenti il desiderio di ricercare le critiche e la supervisione. Esse si avvarranno di :

− Lezione frontale − Argomentazione e discussione

Al termine del percorso formativo i giovani in servizio civile saranno in grado di: - comprendere il ruolo del Volontario all’interno dell’azienda, i diritti e le responsabilità - utilizzare procedure di lavoro e strumenti specifici ai diversi contesti - integrarsi per formare una rete di scambio e supporto nel ruolo ricoperto.

30) Contenuti della formazione:

Nozioni generali sulle patologie reumatiche e particolari sulle singole connettiviti: approfondimento delle evoluzioni prognostiche e delle terapie disponibili con indicazione del ruolo specifico in ogni setting assistenziale della figura del volontario civile.

31) Durata (espressa in ore):

80 ore

Altri elementi 32) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile

regionale (diversa dall'Operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto):

Nome e cognome: Lippi Francesca Ruolo: Coordinatore di progetto

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corso frequentato come coordinatore di progetto data del corso 09/05/2013 sede Istituto Galilei Carrara

- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI NO;

33) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva

programmata dalla regione Toscana: SI 34) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un

numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria

di appartenenza: SI n° progetti presentati: 1 n° posti richiesti complessivamente: 2

35) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana: SI

36) Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli

enti per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila): Il sottoscritto Maria Teresa De Lauretis nato a Roma il 16/10/1953 in qualità di responsabile legale dell'ente ASL 1 MASSA CARRARA dichiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006). Data 10/02/16 Il Responsabile legale dell’ente N.B.: si ricorda di allegare al progetto: - copia di un documento di identità (fronteretro) del legale rappresentante in corso di validità; - curriculum vitae con data e firma dell’interessato, copia di un documento di identità (fronteretro) in corso di validità e del codice fiscale del responsabile di progetto indicato al punto 2bis e degli operatori di progetto inseriti; - stampa – tramite il programma informatico SCR - dell’elenco sedi di progetto utilizzate per il progetto.

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Note esplicative per la redazione dei progetti di servizio civile regionale in Toscana. L’elaborato progettuale va redatto in maniera chiara, seguendo in modo puntuale la numerazione e la successione delle voci riportate nella scheda.

Ente 1. Indicare l'Ente proponente il progetto. In caso di co-progettazione, indicare l’ente capofila. 2. Indicare il codice regionale dell’ente per intero quale risulta dalla procedura SCR (es.

RT2C789). 2bis Indicare il responsabile del progetto (questa figura è incompatibile con quella di

coordinatore di progetti di cui al successivo punto 2 ter , con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15 e con quella di responsabile di servizio civile).

2ter Indicare il coordinatore di progetti, scelto fra uno dei coordinatori già accreditati dall’ente al momento dell’iscrizione (questa figura è incompatibile con quella di responsabile di progetto di cui al precedente punto 2 bis , con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15 e con quella di responsabile di servizio civile).

Caratteristiche del progetto 3. Indicare il titolo del progetto (es: Città solidale, Giochiamo insieme…). 4. Indicare il Settore di impiego del progetto, che deve essere ricompreso in uno di quelli

previsti dalla L.R. 35/06. 5. Definire il contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto

descrivendo la situazione di partenza (situazione data) sulla quale il progetto è destinato ad incidere, mediante pochi e sintetici indicatori. Il contesto è rappresentato dalla ristretta area territoriale di riferimento del progetto e dal settore di intervento dello stesso. E’ opportuno, quindi, evitare di riportare indicatori a livello nazionale ed internazionale o politiche generali di settore. Gli indicatori devono rappresentare in modo chiaro la realtà territoriale entro la quale è calato il progetto, con particolare riferimento al settore nel quale si vuole intervenire. In presenza di attività difficilmente misurabili attraverso indicatori numerici è possibile quantificare il numero degli interventi che si intendono realizzare nell’arco di tempo di durata del progetto, proponendone una accurata descrizione. Gli indicatori sono scelti dall’ente proponente il progetto. (Es. Assistenza anziani in un comune: popolazione complessiva del comune, popolazione del comune con età superiore ai 65 anni, altri enti che già si occupano degli anziani nell’ambito territoriale prescelto; Es II Salvaguardia ambientale e prevenzione antincendio dei boschi: ettari di bosco dell’area territoriale di intervento, ettari di bosco che il progetto intende sottoporre a sorveglianza; frequenza degli incendi ed ettari di bosco distrutti negli ultimi 5 anni, altri enti che operano nello stesso campo; Es. III Salvaguardia beni artistici e storici: bacini archeologici, monumenti storici o artistici presenti nell’area, breve descrizione del loro valore artistico, storico o archeologico. Riferimenti ad eventuali lavori analoghi svolti negli anni precedenti sui beni in argomento presenti sul territorio e ad altri enti operanti nel settore nell’ambito territoriale interessato dal progetto).

6. Descrizione degli obiettivi generali e specifici del progetto, tenendo presente la realtà descritta al precedente punto 5) ed utilizzando possibilmente gli stessi indicatori in modo da rendere comparabili i dati e le diverse situazioni all’inizio e alla fine del progetto. Si tratta di individuare il target del progetto e di indicare in modo chiaro cosa si vuole raggiungere (situazione di arrivo) con la realizzazione dello stesso.

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7. Individuare tutte le risorse umane sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo necessarie all’espletamento delle attività previste per il raggiungimento delle attività previste dal progetto, specificando in particolare se si tratta di volontari (senza considerare i giovani in servizio civile) e in quale numero, ovvero di dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Infine necessita individuare il ruolo dei giovani in servizio civile e le specifiche attività che questi ultimi dovranno svolgere nell’ambito del progetto. Si precisa che le predette attività rappresentano una parte di quelle descritte in precedenza per il raggiungimento degli obiettivi fissati.

8. Indicare il numero dei giovani in servizio civile richiesti per la realizzazione del progetto che non può essere inferiore alle 2 unità e non superiore a 10 unità, tenendo presente i precedenti punti 5), 6) e 7), in quanto la congruità del numero dei giovani richiesti è rapportata al contesto entro il quale si colloca il progetto, agli obiettivi fissati, alle azioni previste per la loro realizzazione. Per i progetti articolati su più sedi di attuazione l’indicazione di almeno un giovane per sede, deve essere effettuata per ogni singola sede. E’ opportuno controllare che il numero dei giovani inserito nel box 8), coincida con la somma di quelli inseriti alle voci 9) e 10) della scheda progetto.

9. Indicare il numero dei giovani richiesti che usufruiscono della fornitura del vitto e le modalità di fruizione di detto servizio, con riferimento alle attività previste per la realizzazione del progetto e all’orario giornaliero.

10. Indicare il numero dei giovani richiesti che non usufruiscono della fornitura di vitto. 11. Indicare il numero di ore di servizio settimanale dei giovani in servizio civile che non può

essere inferiore alle 25 ore o superiore a 30 ore settimanali, da calcolarsi in rapporto all’intera durata del progetto.

12. Specificare se il progetto si articola su 4, 5 o 6 giorni di servizio a settimana. Si ricorda che in nessun caso è possibile articolare un progetto su un numero di giorni inferiore a 4.

13. Indicare eventuali condizioni e disponibilità richieste per l'espletamento del servizio (es: pernottamento, disponibilità a missioni o trasferimenti, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi…).

Caratteristiche organizzative 14. Premesso che ogni riga rappresenta una sede di attuazione del progetto, indicare per ogni

sede interessata: • la sede di attuazione di progetto dell’ente presso il quale si realizza il progetto come risulta indicata in fase di accreditamento; • il comune di ubicazione delle sedi di progetto; • l’indirizzo (via/piazza e numero civico) delle sedi di progetto; • il numero dei volontari richiesti per le singole sedi. Questi dati devono necessariamente coincidere con quelli dichiarati in sede di accreditamento ed inseriti sulla procedura SCR.

15. Indicare il cognome, nome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo mail, telefono degli Operatori di Progetto operanti sulle singole sedi. Allegare inoltre alla scheda di progetto i curricula degli operatori di progetto (questa figura è incompatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter , con quella di responsabile di progetto e con quella di responsabile di servizio civile).

16. Indicare le eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale, con particolare riferimento alla proposta di SCR prevista dal progetto in cui sono impiegati i giovani, in modo da collegare il progetto stesso alla comunità locale. Sono individuate quattro categorie specifiche di azioni, oltre ad una categoria residuale denominata “altro” nella quale confluiscono azioni di promozione o sensibilizzazione che non rientrano nelle suddette categorie specifiche. Per la categoria “altro” è necessario indicare quale attività si intende effettuare in maniera specifica, altrimenti il punteggio è pari a zero.

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17. Elaborare un piano di rilevazione interno, completo di strumenti e metodologie, incentrato sulla valutazione periodica dei risultati del progetto (cosa funziona e cosa non funziona nel progetto).

18. Vanno indicati eventuali requisiti, oltre quelli previsti dalla legge regionale n. 35 del 2006, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alla realizzazione del progetto; in tal caso, l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto. L’introduzione dei requisiti aggiuntivi (es: particolari titoli di studio e/o professionali, particolari abilità, possesso di patente auto, uso computer, lingue straniere…) deve essere adeguatamente motivata, esplicitandone le ragioni in relazione alle attività previste dal progetto. In nessun caso potrà prevedersi, tra i requisiti, la residenza in un determinato comune. E’ consigliabile individuare requisiti facilmente verificabili attraverso certificazioni, come ad esempio i titoli di studio.

19. Indicare l’ammontare delle eventuali risorse finanziarie aggiuntive che l’ente intende destinare in modo specifico all'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio. Si tende a valorizzare progetti con risorse finanziarie aggiuntive da certificare, intese come spese sostenute dall'ente per servizi direttamente fruiti dai giovani o per beni che durante o al termine del servizio verranno concessi in esclusiva disponibilità del giovane. Non sono computate le spese per beni strumentali di ogni tipo necessari per lo svolgimento del servizio.

20. Elencare le risorse tecniche e strumentali necessarie alla realizzazione del progetto, evidenziandone la adeguatezza rispetto agli obiettivi. E’ necessario porre particolare attenzione alla compilazione della presenta voce, atteso che la sua omissione è motivo di non accoglimento del progetto. Si ricorda che essa è strettamente collegata agli obiettivi fissati alla voce 6 e alle azioni previste alla voce 7 della scheda.

Caratteristiche delle conoscenze acquisibili 21. Specificare le competenze utili alla crescita professionale dei giovani acquisibili con la

partecipazione alla realizzazione del progetto. Le predette competenze devono essere attinenti al progetto, certificate e riconosciute. Qualora l’ente che certifica o riconosce le competenze acquisite sia terzo rispetto a quello proponente il progetto, occorre e produrre copia degli appositi accordi (che devono fare specifico ed espresso riferimento a quel progetto di servizio civile regionale), la cui stipula deve avvenire prima della presentazione del progetto. Pertanto, qualora i predetti accordi all’atto della presentazione del progetto non siano stati ancora perfezionati è opportuno non indicare nulla, attesa l’irrilevanza ai fini del progetto degli accordi in itinere e delle semplici promesse.

Formazione generale dei giovani

22. Indicare la sede di realizzazione della formazione, la quale può essere anche diversa da quella di realizzazione del progetto.

23. Specificare le modalità con cui la formazione è effettuata, specificando se la formazione viene svolta direttamente dall’ente o da enti diversi dall’ente titolare del progetto, ma effettuata nell’ambito provinciale della sede di attuazione del progetto.

24. Indicare le metodologie alla base del percorso formativo individuato per i giovani e le tecniche che si prevede di impiegare per attuarlo.

25. Specificare i contenuti della formazione generale dei giovani facendo riferimento alle caratteristiche e all’ordinamento del servizio civile, ivi compresi i principi, gli ordinamenti e la storia dell’obiezione di coscienza, ad aspetti di educazione civica, protezione civile, legislazione e cultura del servizio civile nazionale e regionale quali la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionali con mezzi non violenti, ai diritti umani e alle diverse forme di partecipazione attiva alla vita della società civile.

26. Indicare la durata della formazione generale che complessivamente non può essere inferiore alle 30 ore e non può essere espressa con un indicatore diverso dalle ore (es.

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giorni, settimane, mesi). E’ attribuito un punteggio ulteriore per un numero di ore di formazione superiore alle 30. La formazione dei giovani è obbligatoria per cui l’assenza della stessa o anche una durata inferiore al minimo stabilito comporta la reiezione del progetto.

Formazione specifica dei giovani

27. Indicare la sede di realizzazione della formazione, la quale può essere anche diversa da quella di realizzazione del progetto.

28. Specificare le modalità di svolgimento della formazione. 29. Indicare le metodologie alla base del percorso formativo per i giovani i e le tecniche che

saranno impiegate per attuarlo. 30. La formazione specifica dei giovani varia da progetto a progetto secondo il settore di

intervento e le peculiari attività previste dai singoli progetti. Essa concerne tutte le conoscenze di carattere teorico pratico legate alla specifiche attività previste dal progetto e ritenute necessarie dall’ente per la realizzazione dello stesso, nonché l’organizzazione e missione dell’ente e le normative sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

31. Indicare la durata della formazione specifica che non può essere inferiore alle 20 ore. La durata, quindi, non può essere espressa con un indicatore diverso dalle ore (es. giorni, settimane, mesi). E’ attribuito un punteggio ulteriore per un numero di ore di formazione superiore alle 20. La formazione specifica dei giovani è obbligatoria per cui l’assenza della stessa, o una durata che risulti inferiore al minimo stabilito di 20 ore comporta la reiezione del progetto.

Altri elementi della formazione

32. Indicare se almeno una (se sono più di una indicarle tutte) delle figure previste per la gestione del servizio civile – diversa dall'operatore di progetto di cui al punto 16 – ha frequentato nell'ultimo anno il corso di formazione o aggiornamento programmato da regione Toscana o si impegni a parteciparvi entro l'anno 2016).

33. Indicare se l'ente si impegna a fare partecipare i giovani del progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana nell'anno di realizzazione del progetto.

34. Indicare se nel bando al quale si partecipa con il progetto sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiore al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza (130 posti per la prima categoria, cinquanta per la seconda categoria, venti per la terza categoria).

35. Indicare se l'ente si impegna a fare partecipare i giovani (senza oneri economici a carico dei giovani) del progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività che la regione Toscana effettuerà nell'anno di realizzazione del progetto.

36. Indicare se vi è coprogettazione specificando gli enti che coprogettano, il relativo RT, la categoria di appartenenza e l'indicazione se trattasi di ente pubblico o privato. Allegare inoltre l'accordo sottoscritto da tutti gli enti in coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila.