allatto io

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AllaTTo io piccolo manuale per allattare senza stress

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Mamme aiutano altre mamme nell'avventura dell'allattamento. Consigli semplici e qualche dritta, accompagnati dalle foto dei nostri bimbi tra latte di mamma e tante coccole.

Transcript of allatto io

AllaTTo iopiccolo manuale per allattare senza stress

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indice pagina

chi siamo - - -> 3

perchè allattare? ce la farò? - - -> 4

consigli utili e miti da sfatare -> 7

alcune posizioni per allattare - -> 15

eventuali problemi - - -> 17

il tiralatte - - -> 22

L’associazione IL DONO si occupa dal 2006 di sostenere la maternità e la gravidanza specie nelle situazioni di diffi coltà. Lavoriamo per la prevenzione dell’aborto e per aiutare le mamme single a trovare le risorse di cui hanno bisogno (umane, psicologiche e materiali) per affrontare al meglio la gravidanza e poter accudire il loro bambino nel modo migliore possibile. Tra le varie offerte, il Dono propone il supporto alla genitorialità e gruppi di aiuto all’allattamento. A fi anco ai professionisti (ostetriche, psicologi) la grande parte del lavoro di supporto è svolta dai nostri volontari, per lo più mamme, che dedicano la loro esperienza ad altre mamme che hanno bisogno di aiuto.Questo libricino è proprio frutto dell’esperienza di noi mamme, non pretende di sviscerare tutte le problematiche inerenti l’allattamento, nè è un trattato scientifi co: vogliamo offrire la nostra esperienza di mamme che hanno allattato (e che allattano) vissuta in questi anni di lavoro con altre mamme, come bagaglio personale e speriamo di esservi utili perchè possiate vivere il periodo del puerperio con un pò più di relax, godervi l’allattamento e il contatto pelle a pelle

chi siamo

Il contenuto di questo opuscolo è proprietà esclusiva de IL DONO onlus. Vietata la riproduzione anche parziale . Foto pag.10 e 22 di Carlo Taccari.

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“L’allattamento al seno costituisce il miglior metodo alimentare per garantire una sana crescita e un sano sviluppo dei neonati ed esercita un’infl uenza biologica ed emotiva unica sulla salute sia delle madri che dei bambini”, per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un allattamento materno esclusivo (cioè senza aggiunte!) per i primi 6 mesi di vita del bambino e consiglia di proseguire l’allattamento insieme alla somministrazione degli altri cibi dallo svezzamento fi no ai 2 anni di vita.

col vostro bimbo non come un momento che genera ansia da prestazione ma come un’esperienza di tenerezza e coccole da gustare senza stress e ricordare nel tempo con un pò di nostalgia.

Il latte materno e' il miglior alimento per il bambino perche':

Favorisce un rapporto psicologicamente ed emotivamente sano tra mamma e bambino

È sempre adatto al suo fabbisogno nutrizionale, è completo e non richiede integrazioni di alcun tipo

Garantisce protezione dalle malattieperchè la mamma passa al bimbo i suoi anticorpi (che non vuol dire che non si ammalerà ma che avrà più capacità di difendersi e sarà meno medicalizzato!)

È sempre pronto, alla temperatura giusta

È gratis!

Generalmente l’unica cosa richiesta per allattare è tanta pazienza e costanza perchè specialmente il primo mese e mezzo può risultare molto faticoso e tante mamme si scoraggiano pensando di non avere abbastanza latte. Questo NON E’ VERO: tutte le donne salvo RARI casi possono allattare, quindi sì, ce la farai certamente anche tu!Poichè è una cosa assolutamente naturale che da secoli

Perchè allattare?

ce la farò ad allattare?

si fa in tutte le culture quelle più povere incluse, non può essere così diffi cile nè può essere tanto facile “compromettere” l’allattamento. Stai tranquilla, e vedrai che tu e il tuo cucciolo troverete il migliore equilibrio possibile in questa avventura insieme.

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foto by Carlo Taccari

Consigli utili e miti da sfatare Attacca il bimbo al seno il prima possibile. Se ciò non fosse possibile subito dopo il parto (a causa di rigide regole dell’ospedale o di problemi col parto), non preoccupatevi, questo non comprometterà il vostro allattamento.

Allatta a richiesta: attaccate il bambino ogni volta che vi fa capire di averne voglia, lo stimolo più importante per la produzione di latte è la suzione, per raggiungere l’equilibrio tra latte prodotto e latte necessario al neonato ci possono volere anche 6/7 settimane.

Cerca di capire i suoi segnali di “fame” (gira la testa, si mette le manine in bocca, ecc) evita di farlo piangere specie se per rispettare orari che non servono: rischi che si attacchi in modo frenetico o che nell’agitazione non si attacchi bene e non succhi adeguatamente.

Attacca il bimbo al seno e lascialo succhiare a volontà. Quando si stacca da solo offri l’altra mammella, se non si attacca più signifi ca che è sazio. La poppata successiva partirai dalla mammella che hai offerto per ultima in modo da alternare il seno con cui

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si comincia la poppata.

I bambini hanno un seno preferenziale: generalmente quello da cui il latte (lo puoi vedere anche tu) esce con più facilità o più abbondante. Questo non crea nessun problema e se pure vuole stare più tempo attaccato a quel seno va bene così. Non è necessario che faccia il “ruttino”, alcuni bambini lo fanno sempre altri non ne sentono la necessità.

NON ASCOLTARE CONSIGLI TIPO: “distanzia le poppate così i seni si ricaricano”, “se vuole attaccarsi spesso dagli qualcos’altro così il seno si ricarica” o anche “Se il latte non basta dagli l’aggiunta”, sono miti da sfatare perchè: il seno NON è un serbatoio che viene “svuotato di volta in volta”, il latte si produce “su richiesta”, quindi più sta attaccato più latte produrrai.

Ti capiterà specie nelle prime settimane che il bimbo pianga apparentemente senza motivo: probabilmente sta richiedendo più latte e quindi ha bisogno di stare più attaccato perchè il seno incrementi la produzione.

Non è vero che se il seno non è “duro” non c’è

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latte.Un seno molto gonfi o non è indice di molto latte dentro, ma è dovuto al fatto che un po’ di latte fuoriesce dai dotti provocando gonfi ore, in questo caso tirarne un pochino (anche solo manualmente) evita eventuali infi ammazioni e ingorghi. Dopo le prime due settimane è normale che il seno torni ad essere sempre morbido e sembri “moscio” e “vuoto”.Questo non infl uisce sulla produzione del latte, semplicemente le ghiandole mammarie stanno funzionando correttamente!

Il latte non è mai uguale nell’arco della stessa giornata nè durante i mesi. I primi giorni dalla nascita il latte è giallastro, denso, scarso: si chiama colostro. Dopo i primi dieci giorni di allattamento diventa via via più chiaro. Nel corso della poppata il “primo latte” che fuoriesce dal seno è più liquido e zuccherino, il “secondo” più grasso e nutriente (e sazia di più) ed è importante che durante la poppata il bimbo li prenda entrambi. Per questo è necessario non staccare il bambino anche quando sembra che stia ciucciando a vuoto, perché quello è il momento in cui avviene la produzione “diretta” del secondo latte. Staccarlo e offrirgli l’altro seno signifi ca dargli troppo “primo latte” con conseguente rischio di coliche (per la maggiore quantità di lattosio contenuta) e meno calorie, che lo renderanno quindi meno sazio.

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Il tuo bambino è l’unico in grado di far funzionare perfettamente il meccanismo di produzione in base alle sue necessità, per questo è importante evitare aggiunte di latte artifi ciale, tisane ecc. Per verifi care se mangia a suffi cienza non è necessario pesare il bimbo ad ogni poppata: se bagna 5/6 pannolini al giorno signifi ca che sta mangiando correttamente. Per verifi care la crescita è suffi ciente pesarlo una volta a settimana. La cacca alcuni bimbi la fanno ad ogni poppata, altri anche ogni due tre giorni..e non è niente di grave.

Qualche rigurgito è normale, se accade più spesso ed è associato ad altri sintomi di malessere può trattarsi di refl usso, che nella maggior parte dei casi non infl uisce sulla crescita e non necessità di cure particolari. In caso di refl usso é utile allattare il bambino tenendolo il più possibile dritto (per non creare “torsioni” dello stomaco) davanti a te, oppure sdraiato e senza cambiare posizione per qualche minuto dopo.

Non è necessaria una particolare pulizia del capezzolo, il latte materno fa già il suo dovere. Lavatevi con detergenti naturali e lasciate il più possibile il seno all’aria. Evitare il più possibile

coppette assorbi latte usa e getta che non lasciano traspirare la pelle.

La mamma che allatta non deve seguire una particolare dieta, se non per il fatto che vanno evitati alcolici e ridotti al minimo tè e caffè. Qualora ci si accorgesse che dopo aver mangiato certi alimenti il bambino presenti coliche o altri segni di malessere o se gli compaiono bollicine sul viso, evita quell’alimento e prova a reintrodurlo più avanti.

Non introdurre mai di tua iniziativa un latte artifi ciale senza prima aver consultato il tuo pediatra.

Non scoraggiarti!! Allattare non è sempre facile ed hai tutta la nostra comprensione se specialmente i primi mesi ti sembrerà di stare solo con la tetta al vento.. Prendila così: per un pò questo è il tuo lavoro di mamma, dedicagli tutto il tempo che ci vuole. E per qualsiasi necessità o problema chiedi pure consiglio ad una ostetrica oppure telefonaci, saremo liete di aiutarti!

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È fondamentale per un buon allattamento che il bimbo si attacchi nella maniera corretta, questo eviterà la formazione di eventuali ragadi e di altri possibili problemi, per un’attaccatura corretta il bimbo non deve tenere la testa girata e deve aprire bene la bocca in modo da non prendere solo la punta del capezzolo ma anche buona parte dell’areola. Qualora non fosse attaccato bene, è necessario staccarlo appoggiando il dito mignolo nell’angolo della bocca per fargliela aprire e farlo riattaccare correttamente.Le posizioni: durante l’allattamento la mamma deve sentirsi comoda, potete usare cuscini o anche sgabelli per sostenere le gambe e può essere molto utile un cuscino per allattamento per aiutarvi a sostenere il bambino (soprattutto nei mesi estivi gli permetterà di stare più fresco).

1. POSIZIONE SEDUTA con il bimbo steso su un fi anco appoggiato sul vostro braccio o su un cuscino. La posizione corretta è con la pancia del bimbo contro la tua pancia (fi g.1) il bambino NON DEVE stare “a pancia in su” con solo la testa girata verso il tuo seno! (fi g.2)

alcune posizioni

POSIZIONE SEDUTA

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POSIZIONE SDRAIATA2. POSIZIONE SDRAIATA Utilissima per allattare il bambino nel letto la notte. Mamma e bimbo stesi su un fi anco pancia contro pancia. Molto utile in caso di problemi di refl usso gastrico.Anche in questo caso la posizione correttaè “pancia contro pancia”!

3. POSIZIONE RUGBY Particolarmente indicata per le mamme che soffrono di ingorgo mammario, e per allattare due gemelli contemporaneamente. Tenete il bambino con l’avambraccio all’altezza della vostra ascella e sostenetegli la testa con la mano.

Il bambino è “pigro”Se il neonato sta attaccato tanto tempo e tende ad addormentarsi, cercate di stimolarlo toccandolo e massaggiandogli i piedini. Può essere che i primi giorni il bambino abbia poca forza per succhiare, potete aiutarvi con un tiralatte manuale e dargli il vostro latte con un biberon a un solo foro PICCOLO (ne esistono in commercio) che faccia un pò “fatica a succhiare” e non rischi di strozzarsi con un fl usso per lui troppo abbondante; attaccatelo spesso al seno. Continuando a

eventuali problemi

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POSIZIONE RUGBYstimolare la mammella il latte si produrrà sempre più e il bambino acquisterà vigore per succhiare di più.

RagadiSe si ha la pelle delicata e il bimbo non si attacca correttamente, possono insorgere le ragadi (taglietti aperti intorno al capezzolo). Nonostante sia doloroso cerca di attaccare comunque il bambino, per non compromettere l’allattamento, o se possibile cerca di distanziare un po’ le poppate. È fondamentale tenere i capezzoli sempre ben asciutti tra una poppata e l’altra. Utilizza una crema alla lanolina (o simili), e potete aiutarvi anche con paracapezzoli in silicone. Molto effi caci sono le coppette in argento. Le ragadi, se non curate correttamente, possono infettarsi e causare una mastite batterica.

Ingorgo mammarioSe senti il seno troppo teso, o anche caldo e dolente, probabilmente si tratta di un dotto infi ammato. Prova ad attaccare il bambino, altrimenti fai impacchi caldi (mai freddi!) o una doccia calda e cerca di spremere il seno manualmente per fare uscire quel poco che basta a fare passare la tensione e il dolore. L’infi ammazione trascurata può portare alla mastite. In caso di febbre contatta il medico! La mastite (molto meno

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frequente quando si allatta a richiesta) NON comporta necessariamente l’interruzione dell’allattamento, va curata con i farmaci antibiotici prescritti dal medico ma non compromette l’allattamento.

Coliche gassoseMolti bambini purtroppo ne sono soggetti di solito iniziano a partire dal secondo mese di vita e si riconoscono per il pianto disperato del piccolo accompagnato dalla fl essione e stiramento delle gambine e una tensione al pancino. Per lo più compaiono la sera (o sul tardo pomeriggio)e tendono a scomparire spontaneamente intorno al terzo mese, con la maturazione dell’apparato digerente. Il nostro consiglio è non somministrare farmaci al bambino neanche omeopatici, e nemmeno tisane al fi nocchio. Consolatelo con tante coccole..e se gli da sollievo permettigli di attaccarsi un pò di più al seno.

* il bambino cresce poco o non fa abbastanza pipì (almeno 4-5 cambi al giorno)* il seno ti fa male, è caldo ed arrossato e/o hai la febbre* sei ammalata e devi assumere farmaci (N.B. La maggior parte dei farmaci sono sconsigliati durante l’allattamento)

consulta il medico seriproduzione vietata

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Il tiralatte può essere un valido aiuto per mantenere/aiutare l’allattamento quando: devi riprendere il lavoro o se devi lasciare le poppate “pronte” per chi deve allattarlo al tuo posto;

ci sono stati problemi col parto o in caso di prematurità o posticipazione eccessiva del primo attacco del bambino (24 ore) a causa di un taglio cesareo

hai necessità di stimolare una maggiore produzione oppure se la tua produzione esubera il quantitativo che il bambino necessita e vuoi svuotarti maggiormente il seno per evitare ingorghi mammari e conservare il latte

Esistono in commercio (anche a noleggio) tiralatte elettrici o manuali da scegliere a seconda delle vostre esigenze.

Se vuoi aumentare la produzione del latte è suffi ciente tirarti il latte ancora per pochi minuti dopo la poppata.Se devi alimentare un neonato ospedalizzato o un prematuro che non riesce a succhiare devi tirarti il latte regolarmente ogni tre ore giorno e notte e poi porgerlo al bambino col biberon; in ogni caso se il bambino non è ospedalizzato o se puoi prenderlo in

braccio permettigli di provare a succhiare ugualmente da te, dopo essersi sfamato perchè non perda lo stimolo a tirare dal seno. Solitamente perchè un bimbo sottopeso o prematuro sia capace di portare a termine una poppata dal seno è necessario che prenda più peso: arrivati ai 3-3.5kg diventano bravissimi!

Se devi sostituire una tua poppata o svuotarti il seno puoi conservare il latte che ti sei tirata in frigorifero per somministrarlo entro 48 ore o in freezer fi no a 6mesi a -20° o 3 mesi a -18°, utilizzando contenitori di plastica o vetro (alcuni in commercio possono essere usati come piccoli biberon). Una volta scongelato (a bagnomaria) va consumato in giornata e può essere utilizzato anche per le pappe lattee del bimbo più grande

Non usare il tiralatte per sapere quanto latte hai, sarebbe inutile: il bambino succhia molto più forte e in maniera più effi cace estaendo una quantità anche molto maggiore di quella che estrae la macchina manuale o elettrica. Dopo ogni utilizzo, le parti che vengono a contatto con il seno e con il latte vanno risciacquate con acqua e sterilizzate.

il tiralatte

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numeri sos-Mamma:

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347-3786645 (Serena)346-9610077 (Lucia)327-1250779 (Giuliana)

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