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Vieste, I.I.S.S. Fazzini-Giuliani Classe 3^A liceo scientifico a.s. 2014/2015 Alla D La Puglia entra nel girotondo d Le attività del settore primar L’acquedotto pugliese: E l’or EXPO 2015 a scoperta dei tesori pugliesi Dal granaio di Puglia all’oro blu delle nazioni per nutrire il pianeta con i doni d rio: Frutti della terra e del mare nel tacco d’Italia ro blu arrivò in Puglia della terra e del mare

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Vieste, I.I.S.S. Fazzini-Giuliani

Classe 3^A liceo scientifico

a.s. 2014/2015

Alla scopert

Dal granaio di Puglia all’oro blu

La Puglia entra nel girotondo delle nazioni per nutrire il pianeta con i doni della terra e del

• Le attività del settore primario:

• L’acquedotto pugliese: E l’oro blu arrivò in Puglia

EXPO 2015

Alla scoperta dei tesori pugliesi

Dal granaio di Puglia all’oro blu

La Puglia entra nel girotondo delle nazioni per nutrire il pianeta con i doni della terra e del

Le attività del settore primario: Frutti della terra e del mare nel tacco d’Italia

E l’oro blu arrivò in Puglia

La Puglia entra nel girotondo delle nazioni per nutrire il pianeta con i doni della terra e del mare

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Frutti della terra e del mare nel tacco d’Italia

I doni della natura che nutrono i pugliesi

Frutti della terra e del mare nel tacco d’Italia

I doni della natura che nutrono i pugliesi

Frutti della terra e del mare nel tacco d’Italia

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Frutti della terra e del mare nel tacco d’Italia

Se dal punto di vista storicoqualità particolarmente significative a livello nazionale, la Puglia presenta una varietà di risorse utili per le attività del settore primario.

L’olivo, pianta diffusa in Puparticolarmente adatto alle caratteristiche del territorio pugliese, soggetto a venti, siccità e temperature spesso elevate. Si adatta bene anche al territorio calcareo quale è quello di questa regione.Buona tolleranza a clima secco e suolo calcareo e arido e anche a terreni argillosi e sabbiosi rendono anche la vite una specie che ben si sposa con il territorio della Puglia. Diffusa è anche la coltivazione di cerealil’appellativo di “granaio d’Italia” alla regione. Il pane di Altamura(fig.1), rinomato a livello nazionale, è preparato con il grano duro coltivato nelle Murge. La Puglia ha uno sviluppo costiero che si estende per 865 km. Bagnata dal mar Adriatico e dal mar Ionio, la regione trova nellai propri abitanti. Gran parte del pescato consiste nel pesce azzurro, ma non sono assenti anche pesci più pregiati come tonno e pescespada. fondali marini. A Taranto è praticato l’allevamento di cozze secondo metodi antichi e in corrispondenza di punti in cui correnti di acqua dolce danno ai frutti di mare un particolare sapore. Oltre alle cozze sono allevate nella stessa città anche le ostrichSempre in Puglia, precisamente a Margherita di Savoia,a livello mondiale. Larga 20 km e lunga 5 km, la salina produce 5.500 milioni di quintali di sale In occasione dell’EXPO 2015, evper risolvere il problema della fame nel mondo, è da mettere in risalto la disponibilità di risorse alimentari di cui Puglia gode. Limitare gli sprechi non è più semplicemente una questionevera e propria esigenza a livello globale. Abbinato ad una riduzione degli sprechi dev’esserci anche un’efficacevalorizzazione delle risorseterritorio pugliese è infatti indispensabile in vista di uno sfruttamento ottimale dei prodotti agricoli e non.

Frutti della terra e del mare nel tacco d’Italia

Se dal punto di vista storico-artistico non è tra le regioni in grado di vantare un gran numero di particolarmente significative a livello nazionale, la Puglia presenta una varietà di risorse utili per le

L’olivo, pianta diffusa in Puglia, è una specie termofila, eliofila e xerofila e ciò lo rende o alle caratteristiche del territorio pugliese,

soggetto a venti, siccità e temperature spesso elevate. Si adatta bene anche al territorio calcareo quale è quello di questa regione. Buona tolleranza a clima secco e suolo calcareo e arido e adattamento

e a terreni argillosi e sabbiosi rendono anche la vite una specie che ben si sposa con il territorio della Puglia.

anche la coltivazione di cereali, che valse in epoca romana alla regione. Il pane di Altamura

, rinomato a livello nazionale, è preparato con il grano duro

La Puglia ha uno sviluppo costiero che si estende per 865 km. Bagnata dal mar Adriatico e dal mar Ionio, la regione trova nella pesca un’importante risorsa alimentare per i propri abitanti. Gran parte del pescato consiste nel pesce azzurro, ma non sono assenti anche pesci più pregiati come tonno e pescespada. Polpi, gamberi e una gran varietà di conchiglie si trovano invece su i ondali marini. A Taranto è praticato l’allevamento di cozze secondo metodi antichi e in corrispondenza di punti in cui correnti di acqua dolce danno ai frutti di mare un particolare sapore. Oltre alle cozze sono allevate nella stessa città anche le ostriche. Sempre in Puglia, precisamente a Margherita di Savoia, si trovano le saline più grandi d’Europa e le seconde a livello mondiale. Larga 20 km e lunga 5 km, la salina produce 5.500 milioni di quintali di sale

In occasione dell’EXPO 2015, evento che si propone come scopo il dialogo e lo scambio di proposte per risolvere il problema della fame nel mondo, è da mettere in risalto la disponibilità di risorse alimentari di cui Puglia gode. Limitare gli sprechi non è più semplicemente una questione etica, ma diventa quindi una vera e propria esigenza a livello globale. Abbinato ad una riduzione degli sprechi dev’esserci anche

delle risorse di cui si dispone. La consapevolezza della ricchezza agricola del i indispensabile in vista di uno sfruttamento ottimale dei prodotti agricoli e non.

Fig.1: pane di Altamura DOP.

antare un gran numero di particolarmente significative a livello nazionale, la Puglia presenta una varietà di risorse utili per le

eliofila e xerofila e ciò lo rende

pesca un’importante risorsa alimentare per i propri abitanti. Gran parte del pescato consiste nel pesce azzurro, ma non sono assenti anche pesci più

Polpi, gamberi e una gran varietà di conchiglie si trovano invece su i ondali marini. A Taranto è praticato l’allevamento di cozze secondo metodi antichi e in corrispondenza di punti in cui correnti di acqua dolce danno ai frutti di mare un particolare sapore. Oltre alle cozze sono

le saline più grandi d’Europa e le seconde a livello mondiale. Larga 20 km e lunga 5 km, la salina produce 5.500 milioni di quintali di sale all’anno.

ento che si propone come scopo il dialogo e lo scambio di proposte per risolvere il problema della fame nel mondo, è da mettere in risalto la disponibilità di risorse alimentari di

etica, ma diventa quindi una vera e propria esigenza a livello globale. Abbinato ad una riduzione degli sprechi dev’esserci anche

di cui si dispone. La consapevolezza della ricchezza agricola del i indispensabile in vista di uno sfruttamento ottimale dei prodotti agricoli e non.

pane di Altamura DOP.

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E l’oro blu arrivò in Puglia

L’acquedotto pugliese porta l’acqua

E l’oro blu arrivò in Puglia

L’acquedotto pugliese porta l’acqua nella “siticulosa Apulia”

nella “siticulosa Apulia”

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Già Orazio descriveva la Puglia come una terra secca (arriva fino alle stelle l’afa della Puglia sitibonda).di mortalità infantile e un numero elevato di decessi causati dalla scarsa disponibilità di acqua

La scarsità di acqua è una problematica relativa all’intero territorio pugliese, per quantoquesto possa presentarsi. I fiumi maggiori che interessano la regioneterritorio solo in parte, mentre in Capitanata il Candelaro, il Cervero e il Carapelle presentano carattere torrentizio e sono palesemente insufficienti per soddisfare il fabbisogno idrico degli oltre quattro milioni di abitanti della Puglia.Le pianure argillose e le rocce calcaree scarsamente penetrabili contribuiscono ulteriormente all’aridità del territoriopugliese (in particolare l’altopiano delle Murge), rende problematico l’eventuale sfruttamento delle risorse idriche pugliesi; nel Gargano, per esempio, la falda idrica circola in un acquifero situato anche a più di 100 al di sotto del livello del mare e le acque di tale acquifero entrano in contatto con quelle di intrusione marina, in prossimità delle coste; nel Salento la falda si ritrova a “galleggiare” sulle acque marine di invasione continentale per l’intera estensione. Nel complesso, l’aspetto geomorfologico della Puglia complica notevolmente l’accesso alla risorsa idrica superficiale e sotterranea.

L’acquedotto pugliese, attualmente l’acquedotto più grande d’Europa, è la struttura che provvede all’approvvigionamento idrico di 330 centri abitati tra Puglia e parte della Campania. Il bando di costruzionestruttura risale al 1902 e i lavori partirquattro anni dopo. Il cantiere accumulò svariati ritardi e lo sgorgo della prima fontana a Bari in Piazza Umberto, previsto per il 31 dicembre 1914, avvenne solo il 24 aprile 1915Ripresi i lavori di costruzione dell’acquedotto dopo il primo cBrindisi. Nel 1920 fu attivata la realizzazione di un progetto per una rete fognaria. L’opera, inaugurata nel 1939 da Benito Mussolini (il quale donò la colonna romana situata lungo la discesa a mare)(quest’ultimo a partire dal 1870), da diversi invasi artificiali e dalla falda sotterranea, sfruttata principalmente in periodi di siccità che impediscono un sufficiente apporto dalle altre fonti. estende per 22.500 chilometri; nonostante gli ammodernamenti, però, le percentuali relative alle perdite restano elevate, pur essendosi fortemente ridimensionate (nel 2005 la percentuale di acque che non raggiungeva42% e nel 2007 era scesa al 36,5%). La percentuale di soddisfazioneutenti, tuttavia, è pari al 84,7%.

Per celebrare il centenario della strutturadell’Acquedotto Pugliese di Bari (fig.2giugno 2015 la mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua”, come omaggio all’artista che negli anni ’30 del secolo scorso,attraverso particolari simbologie, celebrpugliese. La narrazione del percorso artistico di Cambellotti, considerato

E l’oro blu arrivò in Puglia

Già Orazio descriveva la Puglia come una terra secca (“siderum insedit vaporarriva fino alle stelle l’afa della Puglia sitibonda). Cronache ottocentesche testimoniano epidemie, alto tasso di mortalità infantile e un numero elevato di decessi causati dalla scarsa disponibilità di acqua

La scarsità di acqua è una problematica relativa all’intero territorio pugliese, per quantopossa presentarsi. I fiumi maggiori che interessano la regione, il Bradano e l

territorio solo in parte, mentre in Capitanata il Candelaro, il Cervero e il Carapelle presentano carattere te insufficienti per soddisfare il fabbisogno idrico degli oltre quattro milioni di

Le pianure argillose e le rocce calcaree scarsamente penetrabili contribuiscono ulteriormente all’aridità del territorio.Il carsismo, fenomeno che caratterizza gran parte del territorio pugliese (in particolare l’altopiano delle Murge), rende problematico l’eventuale sfruttamento delle risorse idriche pugliesi; nel Gargano, per esempio, la falda idrica circola in un acquifero situato anche a più di 100 al di sotto del livello del mare e le acque di tale acquifero entrano in contatto con quelle di intrusione marina, in prossimità delle coste; nel Salento la falda si ritrova a “galleggiare” sulle acque marine di invasione

ione. Nel complesso, l’aspetto geomorfologico della Puglia complica notevolmente l’accesso alla risorsa idrica

acquedotto pugliese, attualmente è la struttura

che provvede all’approvvigionamento idrico di 330 centri abitati tra Puglia e parte della

. Il bando di costruzione di tale struttura risale al 1902 e i lavori partirono

. Il cantiere accumulò svariati ritardi e lo sgorgo della prima fontana a Bari in Piazza Umberto, previsto per il 31 dicembre 1914, avvenne solo il 24 aprile 1915 (fig.1). Ripresi i lavori di costruzione dell’acquedotto dopo il primo conflitto mondiale, nel 1918 l’acqua arrivò a Brindisi. Nel 1920 fu attivata la realizzazione di un progetto per una rete fognaria. L’opera, inaugurata

(il quale donò la colonna romana situata lungo la discesa a mare), è attualmente alimentata dalle acque del Sele e del Calore (quest’ultimo a partire dal 1870), da diversi invasi artificiali e dalla falda sotterranea, sfruttata principalmente in periodi di siccità che impediscono un sufficiente apporto dalle altre fonti. estende per 22.500 chilometri; nonostante gli ammodernamenti, però, le percentuali relative alle perdite restano elevate, pur essendosi fortemente ridimensionate (nel 2005 la percentuale di acque che non raggiungevano le abitazioni era pari al

La percentuale di soddisfazione degli

Per celebrare il centenario della struttura, il Palazzo fig.2) ospiterà dal 27 febbraio al 14

giugno 2015 la mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù all’artista che negli anni ’30 del secolo scorso,

simbologie, celebrò l’acqua in relazione al territorio rcorso artistico di Cambellotti, considerato

Figura 1: sgorgo della prima fontana in Piazza Umberto (Bari,

1915).

Figura

Pugliese di Bari, foto d’epoca.

“siderum insedit vapor siticulosae Apuliae”,

Cronache ottocentesche testimoniano epidemie, alto tasso di mortalità infantile e un numero elevato di decessi causati dalla scarsa disponibilità di acqua salubre.

La scarsità di acqua è una problematica relativa all’intero territorio pugliese, per quanto diversificato , il Bradano e l’Ofanto, bagnano il

territorio solo in parte, mentre in Capitanata il Candelaro, il Cervero e il Carapelle presentano carattere te insufficienti per soddisfare il fabbisogno idrico degli oltre quattro milioni di

Le pianure argillose e le rocce calcaree scarsamente penetrabili contribuiscono atterizza gran parte del territorio

pugliese (in particolare l’altopiano delle Murge), rende problematico l’eventuale sfruttamento delle risorse idriche pugliesi; nel Gargano, per esempio, la falda idrica circola in un acquifero situato anche a più di 100 m al di sotto del livello del mare e le acque di tale acquifero entrano in contatto con quelle di intrusione marina, in prossimità delle coste; nel Salento la falda si ritrova a “galleggiare” sulle acque marine di invasione

ione. Nel complesso, l’aspetto geomorfologico della Puglia complica

onflitto mondiale, nel 1918 l’acqua arrivò a

ente alimentata dalle acque del Sele e del Calore (quest’ultimo a partire dal 1870), da diversi invasi artificiali e dalla falda sotterranea, sfruttata principalmente in periodi di siccità che impediscono un sufficiente apporto dalle altre fonti. La rete idrica si estende per 22.500 chilometri; nonostante gli ammodernamenti, però, le percentuali relative alle perdite

: sgorgo della prima fontana in Piazza Umberto (Bari,

Figura 2: Palazzo dell’Acquedotto

Pugliese di Bari, foto d’epoca.

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uno dei più validi esponenti italiani dell’art nuveau, è composto da oltre centoventi opere di diverso genere che abbelliscono l’interno del palazzo, presentando vari argomenti legati all’acqua.

Considerate le perdite di acqua lungo le tubature, è rilevante l’importanza di un uso oculato della risorsa, tanto scarsamente presente in territorio pugliese da rendersi necessario lo sfruttamento di risorse idriche esterne ai confini della Puglia. Accanto a un’efficiente manutenzione delle strutture, si rende necessario un impegno da parte dei singoli e della comunità. Affinché gli sprechi d’acqua siano ridotti al minimo, fondamentale è l’adozione di alcune condotte responsabili. Osservare regole generali come sfruttare l’acqua piovana, usare le lavatrici solo a carico pieno, non lasciar scorrere l’acqua dai rubinetti ininterrottamente, di per sé importanti in ogni area del pianeta, si rivela indispensabile.

È il nostro contributo all'EXPO 2015.