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IL GERMOGLIO 1 IL GERMOGLIO 1 N.7 | MAGGIO 2009 | SPEDIZIONE IN ALLEGATO A IL POPOLO n. 7 Alla base di una vocazione Che cosa sta alla base di una vocazione al sacerdozio ministeriale? Me lo sono chiesto spesso, anche pensan- do alla mia vocazione, e me lo chiedo più di frequente ora che vivo in Seminario, leggendo le varie domande di progressione nel cammino verso l’ordinazione pre- sbiterale degli studenti di teologia. Non è facile dare una risposta, perché inoltrarsi nelle cose di Dio, seppu- re bello, è difficile, complicato, intrigante. Mi sento di poter dire questo: almeno tre sono i possi- bili punti di appoggio che determinano una scelta in questo senso. Un primo. L’esempio di qualche prete, incontrato lungo la propria vita: un prete comprensivo, benevolo, generoso, concentrato sulla sua missione, capace di stare con tutti, nelle varie situazioni della vita, eppure dentro una sua identità, curata e donata. Un secondo. Il fascino che deriva dalla vita di Gesù, la sua parola, la vicinanza ai poveri, la fiducia in Dio Padre, l’amore sulla croce, fino al punto che di lui si vorrebbe sapere tutto e si vorrebbe stargli vicino per cercare di “tradurlo” nella propria vita. Allora, perché fermarsi a metà strada? Lo voglio prendere sul serio questo Gesù, dedicargli la mia vita. Un terzo. Non ne posso più di tra- scinarmi in una vita senza gusto, ripetitiva, esposta ad ogni vento, dalle amicizie sporadiche, sospese, intorci- gliata su se stessa, senza una via d’uscita che non siano le solite cose, seppure belle, come lo studio, il diverti- mento, il successo ed una certa rispettabilità. Ma poi? Anche questa può essere una via, che però deve incon- trare le altre due. Queste alcune vie, ma senza “tornarci su” non decolla- no. Le occasioni per farlo sono per fortuna tante e varie, come l’invito a venire all’incontro dello Scrigno, un brano del Vangelo letto con attenzione, una preghie- ra recitata con profonda convinzione, una confessione fatta bene, una parola detta con lealtà, l’attenzione a chi è nel bisogno, un gesto di bontà gratuito, ed anche una constatazione posta così: “Tu, potresti proprio farti prete, ne hai la stoffa?” E perché no? don Giosuè Tosoni, Rettore del Seminario

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IL GERMOGLIO 1IL GERMOGLIO 1

N.7 | MAGGIO 2009 | SPEDIZIONE IN ALLEGATO A IL POPOLO n.7

Alla basedi una vocazione

Che cosa sta alla base di una vocazione al sacerdozioministeriale? Me lo sono chiesto spesso, anche pensan-do alla mia vocazione, e me lo chiedo più di frequenteora che vivo in Seminario, leggendo le varie domandedi progressione nel cammino verso l’ordinazione pre-sbiterale degli studenti di teologia. Non è facile dareuna risposta, perché inoltrarsi nelle cose di Dio, seppu-re bello, è difficile, complicato, intrigante.Mi sento di poter dire questo: almeno tre sono i possi-bili punti di appoggio che determinano una scelta inquesto senso. Un primo. L’esempio di qualche prete,incontrato lungo la propria vita: un prete comprensivo,benevolo, generoso, concentrato sulla sua missione,capace di stare con tutti, nelle varie situazioni della vita,eppure dentro una sua identità, curata e donata. Unsecondo. Il fascino che deriva dalla vita di Gesù, la suaparola, la vicinanza ai poveri, la fiducia in Dio Padre,

l’amore sulla croce, fino al punto che di lui si vorrebbesapere tutto e si vorrebbe stargli vicino per cercare di“tradurlo” nella propria vita. Allora, perché fermarsi ametà strada? Lo voglio prendere sul serio questo Gesù,dedicargli la mia vita. Un terzo. Non ne posso più di tra-scinarmi in una vita senza gusto, ripetitiva, esposta adogni vento, dalle amicizie sporadiche, sospese, intorci-gliata su se stessa, senza una via d’uscita che non sianole solite cose, seppure belle, come lo studio, il diverti-mento, il successo ed una certa rispettabilità. Ma poi?Anche questa può essere una via, che però deve incon-trare le altre due.Queste alcune vie, ma senza “tornarci su” non decolla-no. Le occasioni per farlo sono per fortuna tante evarie, come l’invito a venire all’incontro dello Scrigno,un brano del Vangelo letto con attenzione, una preghie-ra recitata con profonda convinzione, una confessionefatta bene, una parola detta con lealtà, l’attenzione a chiè nel bisogno, un gesto di bontà gratuito, ed anche unaconstatazione posta così: “Tu, potresti proprio fartiprete, ne hai la stoffa?” E perché no?

don Giosuè Tosoni, Rettore del Seminario

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Varcato il ponte sul canale d’acqua chelambisce l’area circostante il complessoresidenziale del Seminario, si vieneimmediatamente colpiti dallo scenariodel parco. È un patrimonio naturale epregevole di cui l’istituto diocesano èsempre andato orgoglioso rendendose-ne solerte custode. Un monaco di vitabenedettina ebbe a dire che “la natura èun dono di Dio da accogliere con gra-titudine e che i fiori sono il sorrisodella natura”. È risaputo, altresì, che fratutti i colori il verde è il più distensivoe riposante. Nel parco, oltre alle essen-ze arboree che lo rendono attraente,sono rilevanti altri elementi che locaratterizzano, come la grotta costruitain onore della Madonna di Lourdes, icorsi d’acqua, il laghetto, i percorsipedonali, le staccionate e i ponticelli, lepanchine e l’illuminazione.Soprattutto quello che si vuole sottoli-neare sono le piante di notevole inte-resse. Percorso il viale di tigli (Tilia sp.)ci si imbatte in un esemplare diChamaecypars sp.-Thuya di grandi di-mensioni, maestosa e vetusta di anni.L’idea che un parco possa accoglieredelle piante da museo naturale ci vienedata dal vecchio e scavato tiglio (Tiliasp.) che si può notare sulla sinistra delviale principale. Poco più in su si puòammirare uno splendido esemplare diLiriodendron tulipifera sp. Spostandosiverso il piazzale dell’ala ovest si puòposare lo sguardo su un bell’esemplaredi Cipresso o Cedro del Giappone(Criptomeria japonica elegans sp). La zonafra il piazzale alto e il viale d’ingresso è

stata sistemata mediante potatura ealleggerimento di chiome delle pianteonde ottenere dei nuovi e gradevolipunti di vista aperti verso il parco e dalparco verso l’edificio. Si è provvedutoinoltre ad una nuova siepe con essenzeben cespugliate di alloro (n°155) dandoa tutto l’ambiente un tono di ordinata epiacevole cornice. Lo sguardo si posapoi su un maestoso pioppo nero(Populus nigra sp.) che viene tenutod’occhio per salvaguardarlo dagli inevi-tabili acciacchi della vecchiaia.Nelle vicinanze si trovavano alcuni ol-mi di grandiose dimensioni. Si è dovu-to forzatamente abbatterli perché colpi-ti da morie attribuibili a focolai di infe-zione del fungo vascolare Ophiostomaulmi (grafiosi dell’olmo). Inoltrandocinella zona pineta si arriva presso unmagnifico e raro esemplare di Cipresso(Cupressus torulosa Cashmeriana sp.) che,a detta degli esperti, è sicuramente lapianta più bella del parco.Volendo par-lare di piante comuni, nella pineta si

può notare un’imponente macchia divetuste Acacie (Robinia pseudoacacia sp.)per le quali è stata fatta una potatura dirimonda e di pulizia del secco. Moltealtre qualità di piante popolano il parcodel Seminario. Tra di esse: il Taxodiumdisticum sp. che vegeta superbo sullesponde dei corsi d’acqua, la magnolia,l’olivo, il nespolo giapponese, la palmada datteri, la noce americana, un rigo-glioso faggio rosso, la quercia, il bagola-ro, l’ontano, l’abete, il pino silvestre,l’acero, il frassino, il carpino, il salicepiangente, il ligustro, il tasso, e poicespugli di lauro, di fiori d’arancio, dispiraea che in primavera s’ammanta difiori bianchi.Tutte queste piante posso-no essere ammirate frequentando que-sto luogo, dove ci si può ritemprarenello spirito ed arricchire nella cono-scenza di un dono che il Creatore hamesso a disposizione di tutti, ma spe-cialmente di coloro che sanno apprez-zarlo e goderne la bellezza.

don Sergio Giavedon

2 IL GERMOGLIO

Il Parco: un dono da accogliere

Anno pastorale 2008-09

Abbiamo ospitato…

SETTEMBRE

• Inizio anno scolastico maestre FISM•Apertura anno catechistico•Assemblea unitaria AC Diocesana•Ritiro docenti del Don Bosco•Gruppi di pellegrinaggi a Medjugorie•1a Comunità Neocatecumenale

San Quirino•RnS con Salvatore Martinez•Educatori AC Fossalta•Sentinelle del Mattino• Incontro Diocesano Educatori AC

OTTOBRE

•Bambini e genitori 1a comunioneBibione

•Bambini e genitori 1a comunione Roveredo

•Cena presidenti CONI•Formazione Catechisti• Incontro UNITALSI•Gruppo Superiori Annone Veneto

NOVEMBRE

•Seminaristi di Vittorio Veneto• Incontro su Agenda 21, Comune

di PN•Cresimandi e genitori Pravisdomini•Educatori AC Sesto al Reghena•Pueri Cantores e Coro e Orchestra

dei giovani•10° Anniversario Catholic African

Community•Gruppo diocesano dell’Ecumenismo•Assemblea organisti AIOC•Scout Lupetti Sacro Cuore•Superiori Annone Veneto

DICEMBRE

•Cresimandi S. Agostino•Ritiro Avvento 1 sup Vendramini•Scout Reparto Valvasone •Gruppo ACG Maron•Giovani animatori di Cesarolo•Cresimandi Fiume Veneto•Gruppo Superiori Corva

GENNAIO

•Post Cresima Fiume •Post Cresima Cimpello•Scuola di Formazione Diocesana•Gruppo coppie con don Sergio

Deison•Gruppo diocesano dell’Ecumenismo•AC Settore Giovani Formazione

allargata

FEBBRAIO

•Cresimandi Corva•Scuola di Formazione Diocesana•Ritiri Quaresima Don Bosco•Convegno More than Music•Bambini e genitori 1a comunione

Sclavons•AC Settore Giovani Formazione

allargata

MARZO

•Scout Lupetti Azzano•Gruppo Catechisti Claut

Maniagolibero•Ritiri Liceo Classico Marconi•Ritiro diocesano RnS•Catechismo elementari

San Marco Pn•Cresimandi San Vito•Bambini e genitori 1a comunione

Sclavons•Cresimandi e genitori Cordenons•Ritiro maestre FISM•Gruppo MGS salesiani•Cresimandi Pasiano•Cresimandi UP Pordenone•Coro e orchestra diocesana

dei giovani•Gruppo giovani delle Superiori

Annone Veneto•Bambini e genitori 1a com. Porcia•Formazione Catechisti•Ritiri Istituto Vendramini

APRILE

•Coppie Sposi don Sergio Deison•Gruppo 2a media Sclavons•Cresimandi UP Pordenone

MAGGIO

•Festa dei Chierichetti•Bambini 1a comunione Aviano•Gruppo 2a media Sclavons

Anche quest’anno il Seminario si è

reso disponibile all’accoglienza di

molti gruppi e iniziative: da quelli

riguardanti i sacerdoti (ritiri,

aggiornamento, consigli...) a quelli

del Centro Diocesano Vocazioni

(Talita Kum, Scala di Giacobbe,

Hokma); gli incontri dello Scrigno

e quelli del Sentiero presso la

Comunità Vocazionale; la festa

diocesana dei chierichetti e gli

incontri di spiritualità biblica con

don Renato De Zan.

Ospiti regolari anche l’Associazione

Carcere e Comunità, il gruppo

Contro Corrente di Tamai e le

lezioni di organo del M° Daniele

Toffolo. Molti i momenti di ritiro

e formazione per cresimandi e ragazzi

di prima comunione. Ecco in sintesi

i gruppi che ringraziamo vivamente.

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IL GERMOGLIO 5

“Tutto ha il suo momento, e ognievento ha il suo tempo sotto ilcielo”. È l’inizio del capitolo terzo dellibro del Qoèlet e l’introduzione a quelfamoso «poema dei tempi» con il qualeQoèlet vuole raccogliere tutte le possi-bili azioni dell’uomo usando il numerosimbolico di 14 antitesi (7 x 2):“C’è untempo per nascere e un tempo permorire…ecc.”. Lungi dal cadere in unosterile fatalismo, dietro quelle parole sinasconde una consapevolezza, maturatacon il tempo, che tutta la vita dell’uo-mo è nelle mani di Dio, affidata alritmo dei suoi tempi.Questa stessa consapevolezza, che èsapienza, accompagna in modo partico-lare il tempo di discernimento e di for-mazione dei giovani che vivono inseminario. Mi riferisco in particolare aquei momenti molto belli e intensi,accompagnati anche da un po’ di ansia,certamente da una sincera gioia, in cuiun seminarista decide di scrivere di suopugno, a mano la domanda di ammis-sione fra i candidati al diaconato e alpresbiterato; oppure per ricevere ilministero del lettorato e dell’accolitato,o l’ordine del diaconato e del presbite-rato. Questa domanda viene letta everificata con il Direttore Spirituale epoi presentata ufficialmente al Rettoreche a sua volta, se lo riterrà opportuno,la consegnerà al Vescovo; si deciderà poila data della celebrazione che, comuni-cata al seminarista, diventa motivo disoddisfazione per quella viva percezio-ne che il cammino prosegue.

4 IL GERMOGLIO

C’è un tempo per…

Siamo giunti al termine del percorso sulle tappe cheprecedono il dono del Presbiterato; in questo numeroparleremo proprio dell’Ordinazione Presbiterale.L’Ordinazione Presbiterale avviene all’interno di unacelebrazione eucaristica. Dopo la proclamazione delVangelo il candidato viene presentato al vescovo dalrettore del Seminario, segue l’omelia. Terminatal’omelia il candidato promette davanti al vescovo e allacomunità di svolgere il suo ministero sacerdotale nelgrado di presbitero come fedele cooperatore del vescovo,nella predicazione del Vangelo e nell’insegnamento dellafede; nel celebrare i misteri di Cristo, specialmente nelsacrificio eucaristico e nel sacramento della riconciliazione.Promette poi obbedienza al vescovo e ai suoi successori.

A questo punto il candidato si prostra a terra e tuttala comunità prega cantando le litanie dei Santi.Si giunge poi al momento culminante: il vescovoimpone le mani sul capo del candidato e recita lapreghiera consacratoria. Ora il novello sacerdotepuò indossare le vesti liturgiche: la stola e la casula.Il vescovo quindi gli unge le mani con il crisma e poigli porge il pane e il vino, invitandolo a tenere semprepresente ciò che celebrerà e a conformare la sua vitaal mistero della croce di Cristo Signore.Segue l’abbraccio di pace del neo sacerdote conil vescovo e con i sacerdoti presenti come segnodi comunione con tutto il presbiterio diocesano,che diventa a tutti gli effetti la sua nuova famiglia.

Accolitato di Stefano

La scorsa estate con il Seminario sono stato inpellegrinaggio in Terra Santa. Tra i tanti luoghi cheabbiamo visitato, due in particolare ci hanno riportatoalla sera del Giovedì Santo: il Cenacolo, dove Gesùha istituito il Sacramento dell’Eucaristia, e l’Orto degliUlivi, dove ha pregato sudando sangue ed è statotradito e arrestato. Il Giovedì Santo è stata la serain cui Gesù, Figlio di Dio, si è messo completamentenelle mani del Padre e ha lasciato a noi l’Eucaristiacome memoriale di questa sua consegna, perché anchenoi possiamo avere da Lui la forza di fare altrettanto.Questi due luoghi mi sono tornati alla mente mentre mistavo preparando a ricevere il ministero dell’accolitato,che il Vescovo mi ha conferito lo scorso 30 marzo, e lavicinanza alla Settimana Santa (era, infatti, il lunedìprima della Domenica delle Palme) ha ancora di più

rafforzato questo ricordo. L’accolitato mette il candidatoagli Ordini Sacri in un contatto più stretto con il Corpoe Sangue del Signore: ora posso aiutare più da vicinoil sacerdote e il diacono durante la Messa, distribuire laComunione e portarla anche agli anziani e agli infermi.Ma così mi mette in un contatto più stretto anche conla donazione che Gesù ha fatto di sé in quel GiovedìSanto: per me che mi preparo al sacerdozio, è unrichiamo forte e deciso ad assumere lo stile del serviziogioioso che ha caratterizzato la vita di Gesù, che ha poiraggiunto il culmine con la morte scelta unicamenteper nostro amore.Ringrazio il Signore per i doni che mi ha dato inquest’anno, e confermo sempre più il mio desideriodi seguirlo, sapendo che Lui è con me e mi dà la veragioia, che ora sono chiamato a portare anche agli altri.

Il percorso per… arrivare al sacerdozio

Ma che cosa si muove attorno a que-ste domande con le quali ogni annoseminaristi ed educatori si confron-tano? Che cosa significano, cosacomportano?Avere un vago sentimento che ti attiraverso una vocazione, cominciare a for-mularci sopra dei pensieri pregandocisopra, dirlo a qualcuno, arrivare a met-terlo per iscritto, consegnare fisicamen-te il testo al tuo Rettore e al Vescovosono passaggi simbolicamente semprepiù impegnativi. Dentro questi passaggic’è una vita che si muove e che cresce;c’è una elaborazione delle proprie scel-te e dei propri sentimenti via via piùmatura; una maggiore chiarezza sullapropria identità fatta anche di limiti edifetti accettati il più serenamente pos-sibile; ma soprattutto una percezionesempre più vera e gioiosa della volontàdi Dio; la consapevolezza di ricevere undono per servire i fratelli nella chiesa;non un fatto privato, ma l’accoglienzadella chiesa chiamata a verificare e con-fermare quel dono…Leggere infatti queste domande richie-de un po’ di tempo: sono circa tre oquattro pagine di foglio protocollo.Generalmente solo alla fine si trovanole parole chiave nelle quali il candidatoformula la sua richiesta. Tutto quelloche ci sta prima è il racconto del suocammino, la lettura di fede della suastoria, ciò che Dio ha fatto con lui finoa quel momento, le speranze e le pre-ghiere che lo sostengono, le vittorieconseguite, le fatiche sopportate, perso-

ne particolarmente importanti e decisi-ve, testimoni sul suo cammino.Non esistono ricette per dire quando siail momento di fare una domanda, ancheperché il percorso formativo non è lega-to strettamente agli anni scolastici fre-quentati.Tuttavia alle volte è necessariosollecitare un po’ di coraggio perché ildiscernimento non si diluisca senzaconcretizzarsi, magari per eccessiva pru-denza o esagerate richieste di sicurezza;oppure al contrario si frena un certoentusiasmo che tende a “bruciare” letappe… Insomma lungi dall’essere sem-plici gesti formali, quelle domandeesprimono una preziosa e insostituibileforza pedagogica, obbligano a fare chia-rezza, ad assumersi la responsabilità deldono che si sceglie. Sono momenti digrazia che, se pur con modalità e formediverse, ritroviamo in ogni vocazione.Vorremmo che i nostri giovani risco-prissero il senso dell’attesa, di un’attesa“gravida di progetto” contro l’imme-diata fruizione e consumazione dell’at-timo presente, contro quel “tutto, subi-to e facile” che toglie il gusto di vivere.Anche Dio “quando venne la pienezzadei tempi, mandò suo Figlio, nato dadonna”, anche Gesù sapeva quando erao non era giunta la sua ora…“ognievento ha il suo tempo sotto il cielo”.

don Giuseppe GrilloDirettore Spirituale

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IL GERMOGLIO 76 IL GERMOGLIO

Settimana vocazionale 3a edizione

Nella città di Maniago, noi Mauro edEnrico, abbiamo vissuto una setti-mana di grazia e di gioia. Prima ditutto abbiamo avuto la grande occa-sione di saggiare il clima di fraterni-tà che si respira tra i preti che vivo-no in canonica. È stato proprio belloe stimolante vivere insieme a loroalcuni momenti della preghieracome il ritrovarci in sei a condivide-re i pasti in un clima sereno con fortimomenti di condivisione.Incontrando i giovani e i ragazzi alcatechismo e negli incontri associa-tivi ci siamo accorti che c'è vera-mente sete di Dio anche se spessonascosta o da far emergere.Grande novità per la Settimana Vo-cazionale è stata la preziosissimaoccasione di incontrare i giovani delLiceo e dell'IPSIA “E.Torricelli”. Quiabbiamo toccato con mano l’espe-rienza di giovani che si interroganosu Dio, sulla Chiesa, sui problemidel mondo. Entrare nelle classi èsempre accompagnato da un pizzi-co di timore, che veniva subito fuga-to dall'ascolto e dal positivo atteg-giamento critico dei ragazzi sullapossibilità di un disegno di Dio perla propria vita.Da questa intensa settimana, ci por-tiamo a casa la bellezza e la gioia diaver scoperto giovani e meno gio-vani disposti a cercare Gesù met-tendo in gioco la propria vita perrispondere al suo progetto.

Mauro ed Enrico

Quest’anno la Settimana Vocazio-nale è sbarcata nella forania di Ma-niago, e noi, Davide e Gabriele, sia-mo stati incaricati di portare la no-stra esperienza particolare nelle par-rocchie di Fanna e di Cavasso Nuovo.Durante la settimana siamo statiospiti della piccola ma attiva comu-nità di frati francescani di Fanna, aparte qualche salutare ristoro nellacanonica di don Alberto a Fanna.La settimana ci ha visti impegnatialla mattina ad incontrare le classidelle scuole superiori di Maniago edell’asilo di Fanna, dove abbiamoavuto un’accoglienza molto calorosa(e floreale). Al pomeriggio invecesiamo stati immersi dalle classi dicatechismo delle elementari e dellemedie che ci hanno tempestato didomande sul seminario e sui preti.Da parte nostra siamo rimasti colpitida tanta attenzione e cura da partesia dei bambini, sia dei catechisti.Piacevolmente ricordiamo anche gliincontri con alcuni ammalati e anzia-ni di Fanna e con i nonni della casadi riposo di Cavasso.Speriamo che questa settimana siastata fruttuosa e di aver lasciato nelcuore di molte persone il piacere dipregare anche per noi che con pas-sione ci prepariamo al sacerdozio.

Gabriele e Davide

La comunità di Teologia e la comuni-

tà Vocazionale hanno “invaso” dal

23 al 30 novembre gli spazi parroc-

chiali della Forania di Maniago por-

tando neve e… una ventata di gioia,

di speranza e di futuro...

Ormai è la terza edizione della setti-

mana vocazionale in Diocesi, e l'ini-

ziativa di incontrare i ragazzi di cate-

chismo, i gruppi, le associazioni

nasce dall'esigenza di comunicare a

tutti che il Signore chiama anche

oggi a seguirlo nel cammino di fede

e a rispondere al disegno che Lui ha

per ognuno, nessuno escluso.

Noi due, Jonathan e Stefano, duran-te la settimana vocazionale, siamostati nelle parrocchie di Arba, Colle,Vivaro, Basaldella e Tesis. È stato un tempo prezioso e coinvol-gente, sia perché le giornate eranoricche di impegni, sia perché abbia-mo avuto un contatto con una realtàdiversa da quella che quotidiana-mente viviamo in Seminario: la real-tà delle parrocchie. Infatti, accompa-gnati sempre dai due sacerdoti chevi operano, don Aldo Gasparotto edon Maurizio Lessio, abbiamo fattovisita ai malati, abbiamo salutato ibambini negli asili, abbiamo incon-trato i ragazzi del catechismo, parte-cipato alle Messe e condiviso, perquanto si poteva, la vita che condu-cono i nostri parroci. La settimana vocazionale è stata perentrambi una bella esperienza, utileper la nostra formazione, perché ciha messo in contatto con il mondoche il prete vive. L’incontro con lecomunità è stato bello, ci siamo sen-titi accolti e sostenuti, anche dallacuriosità che i ragazzi avevano versoil Seminario, che è stata occasioneper testimoniare la propria vocazio-ne e scelta di vita. Riconoscenti pertutto quello che abbiamo vissuto,speriamo che questa esperienza nelfuturo si ripeta.

Jonathan e Stefano

Come in un celebre romanzo, anchela nostra Settimana Vocazionale èstata “On the road”. Scherzi a parte,essere presenti nelle due parrocchiedi Vajont e Claut (più una puntatina aCimolais) ha inevitabilmente compor-tato che, almeno una volta al giorno,percorressimo tutta la Valcellina.Vajont, parrocchia nata dalla tragediadella diga costruita sull’omonimotorrente, ha sviluppato, per iniziativadel parroco don Gastone Liut e delleSuore della Divina Volontà, un nuovomodo di essere comunità: la NuovaImmagine di Parrocchia (NIP). Quiabbiamo avuto l’occasione di speri-mentare le varie realtà che compon-gono questa odierna profezia pasto-rale: i gruppi di famiglie, la catechesi,i Messaggeri e le diverse equipe.Anche la parrocchia di Claut, guida-ta da don Davide Corba, ci ha riser-vato dei bei momenti: una comunitàche settimanalmente si riunisce perl’adorazione eucaristica, una pre-ghiera che raggiunge tutti attraver-so la radio parrocchiale e un attivogruppo di giovani in ricerca e atten-ti alla voce dello Spirito.Dovunque siamo andati, abbiamosempre trovato un’accoglienza affet-tuosa e una grande disponibilità adascoltare la nostra testimonianza.

Martino e Corrado

Quest’anno noi, Luca ed Andrea,abbiamo vissuto la settimana voca-zionale nelle parrocchie di Meduno edella val Tramontina per portare latestimonianza di noi seminaristi del-l’incontro personale e vivo con GesùCristo. A differenza delle altre, que-sta, è stata una vera e propria “corsasul territorio”: difatti abbiamo per-corso in lungo e in largo la forania.Oltre ad esserci affiancati alle attivitàordinarie delle parrocchie, ci siamomessi alla prova incontrando nonsolo i vicini, ma soprattutto quelliche erano curiosi di conoscere e con-frontarsi con un Dio che chiama eche desidera incontrare e farsi incon-trare. Infatti, significativa per noi èstata la possibilità di far conoscere lenostre esperienze di fede con i giova-ni del Liceo e dell’Ipsia di Maniago.Oltre all’esperienza a scuola e all’in-contro con alcune realtà parrocchiali(lectio, catechisti, scuola materna...),ci siamo confrontati con i giovanianimatori che durante l’estate crea-no e portano avanti le varie attività.Ci ha aiutato infine, il continuo e frut-tuoso rapporto con i vari sacerdotidella zona; in particolare con donFabrizio, il quale ci ha dato una testi-monianza di fede e della bellezzadella vita ministeriale al serviziodella gente attraverso il Vangelo. Possiamo dire, a conclusione di que-sta esperienza, che il Signore si èrealmante reso visibile e palpabile inquesta settimana: questa ventata diSpirito Santo dia l’occasione diriscoprire sempre più il volto di DioPadre che chiama i suoi figli a sé perun progetto di vera fraternità e vita.

Luca B. ed Andrea D.P.

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Robert

Davide

8 IL GERMOGLIO

Nello scorso numero del“Germoglio” si sono presentatidue dei quattro nuovi arrividi quest’anno in Seminario:

Davide e Jonathan, della ComunitàVocazionale. Ora tocca a Davidee Robert, del Seminario Minore.

Il Seminario Minore si presenta

IL GERMOGLIO 9

Il ”Sentiero”un’occasione

per poter scegliere

Frequentando il gruppo “Sentiero” ho avuto la mia prima esperienza didiscernimento, ed anche se non sono ancora riuscito a dare una rispostadefinitiva ai miei interrogativi, ho conosciuto alcuni amici preziosi e sacerdo-ti con i quali mi posso confrontare, ai quali posso esprimere con fiducia imiei dubbi. Ciò che più mi piace del “Sentiero” sono i momenti di condivi-sione: nella preghiera, nella meditazione della Scrittura, a tavola, nel collo-quio individuale… Sullo scenario incantato del Seminario, con il suo parcoimmenso, l’aria fresca, le ampie stanze ed un silenzio mistico ed eloquente.

Andrea Ormenese

Vita accademica

Il titolo un po’ pretenzioso desidera solo attirarel’attenzione sullo Studio Teologico, per far conoscerealcuni avvenimenti che lo hanno caratterizzato in questimesi. L’anno vede iscritti ventinove alunni, dei qualiquattro al primo anno e uno al propedeutico.A febbraio ha concluso il corso istituzionale DanielaTurato, che ha brillantemente sostenuto l’esame diBaccalaureato presso la Facoltà Teologica del Triveneto.A lei vivissime felicitazioni!La figura del Card. Costantini, da ottobre a gennaio èstata al centro di numerose manifestazioni in diocesi.Due hanno particolarmente riguardato lo Studio.Innanzitutto l’incontro, il 17 ottobre, con alcuni sacerdo-ti cinesi della “Congregatio Discipulorum Domini”, fon-data dal Costantini: è stata per molti la prima occasionedi raccogliere una testimonianza diretta riguardo lasituazione del cattolicesimo in Cina e di conoscere dallaviva voce dei protagonisti la vicenda di chi ha maturatoil suo “sì” al Signore in un ambiente di dura e costanteprova per la comunità cristiana. Il secondo avvenimen-to è stato il convegno di studio del 15 novembre, cheha tenuto il posto della consueta prolusione dell’annoaccademico: vi hanno preso parte come relatori il prof.

Dalla Torre, Rettore della LUMSA di Roma, il prof.De Rita, Direttore del CENSIS e S. E. Mons. Sarah,Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazionedei Popoli. Altri due momenti legati alla FacoltàTeologica meritano di essere segnalati: la giornata distudio del 24 febbraio con il prof. Salmann, alla qualeha partecipato una rappresentanza del corpo docente,e il “Dies academicus” del 13 marzo con l’interventodel Segretario della Congregazione per l’Educazionecattolica, S. E. Mons. Bruguès, che con grande efficaciaha indicato alcune sfide per la riflessione teologico-morale nel confronto tra fede cristiana ed etica applicata.A ben guardare non sono poi molti questi eventi ed èbene che sia così, perché la maggior parte della vitaaccademica non è altro che sostare a lungo e conpazienza sui banchi di studio, dove metodicità esolitudine, quasi monastiche, sono buone amiche neldarci la possibilità, lontano dal brusio e dal clamoredegli eventi, di diventare a nostra volta amici delsapere e - speriamo - anche della sapienza.

don Roberto Tondato,Pro Direttore dello Studio Teologico

Esercizi spiritualia Rho

“In quei giorni Gesù se ne andò sul monte a pregare epassò tutta la notte pregando Dio” (Lc 6, 12). Seguendol’esempio di Gesù anche noi, da domenica 8 a venerdì13 febbraio siamo saliti sul “monte” per fare silenzioe per intensificare il dialogo con Dio nella preghiera.Il nostro “monte” era la Casa per Esercizi dei PadriOblati presso il Santuario “Madonna Addolarata”di Rho (Mi). A partire dal 1714, un oblato, GiorgioMaria Martinelli, ne fece una casa per i suoi missionari,aperta a tutti i sacerdoti che desideravano ritirarsi perla preghiera o un corso di esercizi spirituali. Da allorafurono innumerevoli i sacerdoti e i laici che andaronoin questo luogo a ritemprare le energie spirituali.Ci accompagnava come guida saggia e attenta donRomano Martinelli, padre spirituale del Seminario diMilano. Con il suo aiuto abbiamo cercato una maggioreintimità con la Parola per approfondire la nostraconfidenza con Dio. Il testo biblico di riferimentoè stata la Lettera di Giacomo che ci ha permessodi spezzare la Parola come semplice pane quotidianoe ci ha iniziati alla gioia compiuta, alla felicità possibile.Riprendiamo il cammino di formazione e la vita dicomunità con la consapevolezza che fede e opereinteragiscono in una sinergia continua: la salvezzaè fede che si trasforma in opere e le relazioni congli altri vengono umanizzate nella fede.

don Andrea ed Andrea

Alla scoperta dellenostre origini...diocesane

Potremmo definire così la gita ad Aquileia fatta,come Seminario, il 26 febbraio scorso.Già perché Aquileia, in fondo, è la “madre” dellanostra diocesi di Concordia-Pordenone e non solo.Ci sentivamo, perciò, in dovere di andare a visitarela stupenda Basilica, il suggestivo Battistero e imeravigliosi mosaici-catechesi voluti da san Cromazio.Inoltre grazie alla presenza di don Simone Toffolon,abbiamo compreso il significato dei mosaici che hannocome tema principale: il racconto di Giona profetariferiti al Vangelo di Matteo: “Una generazionemalvagia cerca un segno e non le sarà dato altrosegno che quello di Giona” [Mt 16,1-4] .Infine siamo andati a visitare, a Udine, la mostra susan Cromazio: il vescovo che consacrò la nostra primaBasilica di Concordia nel 389. Accompagnati da donSandro, il curatore della stessa, ci siamo addentratinella vita politica, sociale, economica e religiosadelle nostre terre del IV sec d.C.

Luca B.

Mi chiamo Davide Gerometta, ho16 anni e provengo dalla parrocchiaS. Margherita e S. Osvaldo di Anduins,nel comune di Vito d’Asio, ultimocomune della provincia di Pordenone,e lì vivo con i miei genitori e mianonna che sta al piano superiore.Frequento la classe 1a C dell’Istitutotecnico industriale J. F. Kennedydi Pordenone, dove sto frequentandoil biennio e poi sceglierò laspecializzazione per il terzo anno.

Questo è il mio primo anno inSeminario. Dopo aver fatto la cresimami sono sentito sempre più unito, piùvicino al Signore. Sono entrato inSeminario il 14 settembre 2008 perl’inizio dell’anno scolastico e mi trovobenissimo. Qui ho la possibilità distudiare, pregare, stare insieme, fareamicizia e conoscere altri ragazzi.All’inizio è stata dura come esperienza,perché sono figlio unico e sono statoviziato anche dalla nostra piccola ma

viva comunità. La lontananza e lanostalgia per la famiglia sono statimotivo di tristezza e di scoraggiamento,ma poi ho trovato in tutti i seminaristie in tutti i sacerdoti una nuovafamiglia sempre pronta a sostenerenel momento del bisogno. Ho ancheun grande appoggio sul lato scolasticocon l’aiuto dei teologi sempre prontie disponibili.

Mi chiamo Robert Pal, ho 15 annie provengo dalla parrocchia di SanBartolomeo ap. di Roveredo in Piano.Studio al primo anno di liceo classicopresso il liceo “Leopardi - Majorana“di Pordenone.Entrare in seminario? Me lo sonochiesto tante volte. Ma se entri comefai a vivere senza le cose quotidiane?Sembra una vita rifugiata, una vita chenon ha uno scopo! Erano queste ledomande che vagavano dentro il miocervello prima di entrare in seminario,prima di avvicinarmi sempre di piùalla vera casa di Gesù, ma eccomi quapronto a iniziare il cammino di ricercaverso l’“eccomi” che il Signore cichiede di proclamare alla fine delcammino come ricercatori della suaparola. Dopo un periodo non tanto

lungo le mie domande iniziano asciogliersi pian piano e le fondamentadella vocazione iniziano a consolidarsisempre di più grazie ai segni che Gesùci fa vedere e vivere ogni giornoattraverso i nostri “fratelli” siaseminaristi che compagni di classe.Adesso ho capito che entrare inseminario non vuol dire lasciare lecose di ogni giorno o non è una vitarifugiata, anzi ha uno scopo forse piùimportante e interessante di tutte lealtre cose, cioè quello di portare allagente l’insegnamento di Gesù nostrocreatore.Anche se sono il più piccolotra tutti i seminaristi questo nonimpedisce al Signore di lavorare dentrodi me e di fare di me uno strumentodel suo amore. Ogni giorno allapreghiera della Messa noi condividiamo

le nostre preghiere, preghiere per tuttii bisognosi, per tutti coloro che hannobisogno di incontrare Gesù nei lorocuori e anche per te che stai leggendoquesto articolo e che preghi il Signoreper noi. Stare in seminario ti aiuta nonsolo ad avvicinarti a Gesù ma anchea conoscere te stesso, sapere che il tuocuore non sa solo odiare ma ancheamare e trovare tante qualità che sitrovano dentro di te e che aspettanodi spuntare il più presto possibile.Siamo sempre disponibili a dareconsigli a chi magari volesse seguirepiù profondamente la parola di Dio.Adesso ho capito veramente chi sonoe cosa cerco! Abbiamo bisogno diincontrarti nei nostri cuori,Signore…Tu solo sei la nostra salvezza e lanostra vita…

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10 IL GERMOGLIO IL GERMOGLIO 11

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L’angolo dei chierichettiOgni giorno con GesùUn’occasione per poter scegliere

Il Santuario di Madonna di Strada a Fanna è il luogodi ritrovo per un piccolo gruppo di ragazzi della foraniadi Maniago. Ogni terza domenica del mese ci si dàappuntamento alle 14.30 dietro la foresteria per quattrocalci al pallone e poi, con le scarpe belle infangate(per la gioia dei frati) iniziamo l’incontro. Gesù di Nazaret è il centro a cui la nostra vita devetendere ed è proprio per questo che abbiamo volutofermare lo sguardo al suo vivere concreto in mezzoalla sua gente. Lo slogan che infatti ci accompagna inqueste domeniche pomeriggio è Ogni giorno con Gesù.I ragazzi si confrontano con quel Gesù che ha pregato,pianto per gli amici, mangiato con i peccatori, discussocon chi si opponeva a Lui, che è nato come ogni uomoma che aveva nello stesso tempo una relazione specialecon il Padre. Tutto questo nella semplicità del gioco,del canto e della preghiera!Seguire il Signore non è cosa per specialisti ma è faredelle piccole e grandi scelte di ogni giorno la grandescelta per Gesù!

don Federico, Enrico e Corrado

Per cercare la volontà di Dio…Campi scuola estivi del CDV e del Seminario

Anche quest’anno l’équipe del Centro DiocesanoVocazioni offre ai giovanissimi 14-20 anni la possibilitàdi vivere esperienze molto intense di ricerca dellapropria vocazione. Si tratta di momenti prolungati,in cui riflettere e pregare non signfica morire di noia,e la ricerca spirituale di ognuno è accompagnata dafratelli maggiori e dall’esempio di santi e amici di Dio.

La prima occasione è il campo scuola a Sappada,dal 6 al 12 luglio in Casa Freschi.Sfruttando la suggestiva cornice naturale montana,il gruppo, composto da soli maschi, riceverà strumentidinamici e adatti per fare discernimento su una possibilechiamata al sacerdozio: se un giovane delle superiorisente una certa spinta, ha bisogno di strumenti percapire come muoversi e come rispondere.

“In cammino con Francesco” è la seconda occasione.Dal 12 al 18 luglio ad Assisi il gruppo, costituito dagiovani dai 14 ai 18 anni, si avvicinerà alla figura diSan Francesco, nei luoghi in cui è vissuto e con latestimonianza di chi ora continua sulle sue orme.Sarà anche un’occasione d’oro per imparare adavvicinarsi alla Bibbia in modo adatto alla loro età manon per questo meno serio e proficuo. Ci accompagneràin questo Marzia Blarasin, licenziata in teologia biblicaa Roma. Partecipano e danno il loro contributo anchedon Giuseppe Grillo, Rosy Cella e suor Giselda.

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12 IL GERMOGLIO

Preghiera e CaritàIl nostro Seminario è stato costruito e continua a vivere grazie ai lasciti chetante buone persone hanno voluto devolvere a favore dell’opera educativadel Seminario, che da più di 70 anni nella sede di Pordenone, ha formatogenerazioni di giovani al senso di umanità nello spirito del cristianesimo.Chiunque volesse contribuire anche economicamente per sostenere ilSeminario può farlo o tramite Conto corrente postale n. 10960599, oppureattraverso bonifico bancario alla Banca Popolare Friuladria CIN V, CAB 12508;ABI 05336 sul C/C 26500/83. Ringraziamo sentitamente quanti manifesteran-no l’affetto per i seminaristi anche attraverso l'aiuto economico.

Appuntamenti e avvisi

Preghiera di Benedetto XVI

“Cari amici, non scoraggiatevi difronte alle difficoltà e ai dubbi; fidatevidi Dio e seguite fedelmente Gesù esarete i testimoni della gioia chescaturisce dall’unione intima con lui.Ad imitazione della Vergine Maria,che le generazioni proclamano beataperché ha creduto (cfr Lc 1,48),impegnatevi con ogni energia spiritualea realizzare il progetto salvifico delPadre celeste, coltivando nel vostrocuore, come Lei, la capacità di stupirvie di adorare Colui che ha il poteredi fare “grandi cose” perché Santoè il suo nome (cfr ibid., 1,49).”

Benedetto XVI

Seminario Diocesanodi Concordia-Pordenone

via Seminario, 133170 Pordenonetel. 0434.508611fax. 0434.508699Cod. Fisc. e P. IVA 00107760936www.seminario.pn.it

Sabato 2 maggio 2009

Giornata mondiale di preghiera

per le vocazioni

“So a chi ho dato la mia fiducia”(2Tm 1,12)

• Sabato 2 maggio 2009 Veglia Dio-

cesana di preghiera per le vocazioni

in Seminario. Inizio alle ore 20.00con momento di preghiera animatodal Centro Diocesano Vocazioni, daiseminaristi e dalla Forania di SanStino. La Veglia continua con l’ado-razione notturna alla quale a turnosono invitate tutte le Foranie dellaDiocesi durante tutta la notte.Conclusione domenica 3 maggiocon la celebrazione delle LodiMattutine alle ore 8.00.

• 31 maggio ore 16.00 ad AquileiaRiunione di operatori di PastoraleGiovanile del Triveneto per racco-gliere speranza dallo scambio diesperienza

• 9 maggio PEM, ultimo incontrodel gruppo di giovani laici che si pre-para alla missione

• 15 maggio Lo Scrigno della Vita,ultimo incontro

• 16-17 maggio Il Sentiero, percor-so di discernimento vocazionale pergiovani interessati al discernimentovocazionale diretto su una vocazio-ne al presbiterato

• 06-12 luglio Campo Scuola delSeminario a Sappada

• 12-18 luglio Campo Scuola delCDV ad Assisi

• 16-18 giugno Due giorni del grup-po Samuel (14-18 anni) a Frattina

O Padre, fa' sorgere fra i cristianinumerose e sante vocazionial sacerdozio, che mantenganoviva la fede e custodiscano la gratamemoria del tuo Figlio Gesùmediante la predicazionedella sua parolae l'amministrazione dei Sacramenti,con i quali tu rinnovi continuamentei tuoi fedeli.Donaci santi ministri del tuo altare,che siano attenti e fervorosi custodidell'Eucaristia,sacramento del dono supremo di Cristoper la redenzione del mondo.Chiama ministri della tua misericordia,che, mediante il sacramento

della Riconciliazione,diffondano la gioia del tuo perdono.Fa', o Padre, che la Chiesa accolgacon gioia le numerose ispirazionidello Spirito del Figlio tuoe, docile ai suoi insegnamenti,si curi delle vocazioni al ministerosacerdotale e alla vita consacrata.Sostieni i Vescovi, i sacerdoti, i diaconi,i consacrati e tutti i battezzatiin Cristo,affinché adempiano fedelmentela loro missione al servizio del Vangelo.Te lo chiediamo per Cristonostro Signore.Amen.Maria, Regina degli Apostoli,prega per noi!