ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE DEI TUMORI

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ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE DEI TUMORI: ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE DEI TUMORI: LO STATO DELLE CONOSCENZE LO STATO DELLE CONOSCENZE Pietro Comba e Paola De Nardo Pietro Comba e Paola De Nardo Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Istituto Superiore di Sanit Istituto Superiore di Sanità INCONTRO DI CUCINA NATURALE INCONTRO DI CUCINA NATURALE PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHE PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHE ISS, Roma ISS, Roma 16 - 17 aprile 2010 16 - 17 aprile 2010

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ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE DEI TUMORI: ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE DEI TUMORI: LO STATO DELLE CONOSCENZELO STATO DELLE CONOSCENZE

Pietro Comba e Paola De NardoPietro Comba e Paola De NardoDipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione PrimariaDipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria

Istituto Superiore di SanitIstituto Superiore di Sanitàà

INCONTRO DI CUCINA NATURALE INCONTRO DI CUCINA NATURALE

PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHEPER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE ONCOLOGICHE ISS, Roma ISS, Roma

16 - 17 aprile 2010 16 - 17 aprile 2010

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Inquadramento storico. 1Anni Anni ’’60: 60:

avvio della ricerca su alimentazione avvio della ricerca su alimentazione e cancro con studi di tipo geografico o ecologicoe cancro con studi di tipo geografico o ecologico

Anni Anni ’’70: 70: studi caso-controllo basati studi caso-controllo basati

su dettagliati questionari alimentari su dettagliati questionari alimentari

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Inquadramento storico. 2Anni ’80 – 90:

studi con banche biologiche relativi a gruppi di popolazione seguiti nel tempo (Progetto EPIC:

500.000 volontari di dieci paesi europei fra cui l’Italia)

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Fruit and Vegetable Intake and Overall Cancer Risk in the European Prospective Investigation Into Cancer and Nutrition (EPIC).Fruit and Vegetable Intake and Overall Cancer Risk in the European Prospective Investigation Into Cancer and Nutrition (EPIC).

Boffetta P, Couto E, Wichmann J, Ferrari P, Trichopoulos D, Bueno-de-Mesquita HB, van Duijnhoven FJ, Büchner FL, Key T, Boeing H, Nöthlings U, Linseisen J, Gonzalez CA, Overvad K, Nielsen MR, Tjønneland A, Olsen A, Clavel-Chapelon F, Boutron-Ruault MC,Morois S, Lagiou P, Naska A, Benetou V, Kaaks R, Rohrmann S, Panico S, Sieri S, Vineis P, Palli D, van Gils CH, Peeters PH, Lund E, Brustad M, Engeset D, Huerta JM, Rodríguez L, Sánchez MJ, Dorronsoro M, Barricarte A, Hallmans G, Johansson I, Manjer J, Sonestedt E, Allen NE, Bingham S, Khaw KT, Slimani N, Jenab M, Mouw T, Norat T, Riboli E, Trichopoulou A.

J Natl Cancer Inst 2010 Apr 6.

Alcohol consumption patterns, diet and body weight in 10 European countries.Alcohol consumption patterns, diet and body weight in 10 European countries.

Sieri S, Krogh V, Saieva C, Grobbee DE, Bergmann M, Rohrmann S, Tjønneland A, Ferrari P, Chloptsios Y, Dilis V, Jenab M, Linseisen J, Wallström P, Johansson I, Chirlaque MD, Sanchez MJ, Niravong M, Clavel-Chapelon F, Welch AA, Allen NE, Bueno-de-Mesquita HB, van der Schouw YT, Sacerdote C, Panico S, Parr CL, Braaten T, Olsen A, Jensen MK, Bingham S, Riboli E, Slimani N.

Eur J Clin Nutr 2009 Nov;63 Suppl 4:S81-100.

Dietary fat intake in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition: results from the 24-h dietary recalls.Dietary fat intake in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition: results from the 24-h dietary recalls.

Linseisen J, Welch AA, Ocké M, Amiano P, Agnoli C, Ferrari P, Sonestedt E, Chajès V, Bueno-de-Mesquita HB, Kaaks R, Weikert C, Dorronsoro M, Rodríguez L, Ermini I, Mattiello A, van der Schouw YT, Manjer J, Nilsson S, Jenab M, Lund E, Brustad M, Halkjaer J, Jakobsen MU, Khaw KT, Crowe F, Georgila C, Misirli G, Niravong M, Touvier M, Bingham S, Riboli E, Slimani N.

Eur J Clin Nutr 2009 Nov;63 Suppl 4:S61-80.

Total dietary carbohydrate, sugar, starch and fibre intakes in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition.Total dietary carbohydrate, sugar, starch and fibre intakes in the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition.

Cust AE, Skilton MR, van Bakel MM, Halkjaer J, Olsen A, Agnoli C, Psaltopoulou T, Buurma E, Sonestedt E, Chirlaque MD, Rinaldi S, Tjønneland A, Jensen MK, Clavel-Chapelon F, Boutron-Ruault MC,Kaaks R, Nöthlings U, Chloptsios Y, Zylis D, Mattiello A, Caini S, Ocké MC, van der Schouw YT, Skeie G, Parr CL, Molina-Montes E, Manjer J, Johansson I, McTaggart A, Key TJ, Bingham S, Riboli E, Slimani N.

Eur J Clin Nutr 2009 Nov;63 Suppl 4:S37-60.

Alcohol intake and pancreatic cancer: a pooled analysis from the pancreatic cancer cohort consortium (PanScan).Alcohol intake and pancreatic cancer: a pooled analysis from the pancreatic cancer cohort consortium (PanScan).

Michaud DS, Vrieling A, Jiao L, Mendelsohn JB, Steplowski E, Lynch SM, Wactawski-Wende J, Arslan AA, Bas Bueno-de-Mesquita H, Fuchs CS, Gross M, Helzlsouer K, Jacobs EJ, Lacroix A, Petersen G, Zheng W, Allen N, Ammundadottir L, Bergmann MM, Boffetta P, Buring JE, Canzian F, Chanock SJ, Clavel-Chapelon F, Clipp S, Freiberg MS, Michael Gaziano J, Giovannucci EL, Hankinson S, Hartge P, Hoover RN, Allan Hubbell F, Hunter DJ,Hutchinson A, Jacobs K, Kooperberg C, Kraft P, Manjer J, Navarro C, Peeters PH, Shu XO, Stevens V, Thomas G, Tjønneland A, Tobias GS, Trichopoulos D, Tumino R, Vineis P, Virtamo J, Wallace R, Wolpin BM, Yu K, Zeleniuch-Jacquotte A, Stolzenberg-Solomon RZ.

Cancer Causes Control 2010 Apr 7.

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Oggi, multinazionali sconosciute ai più, controllano la produzione su vasta scala dei più comuni

ingredienti della dieta proposta nei supermercati di gran parte del mondo.

Un’ampia quota di cibi che troviamo sugli scaffali dei nostri supermercati sono a base

di sei ingredienti fondamentali:grano, riso, soia, olio di colza,

zucchero raffinato e olio di palma.

Il cibo sta assumendo caratteristiche sempre più industriali ed è basato su ingredienti molto lontani (raffinati con procedimenti

chimici) da ciò cui eravamo abituati.

Paolo Vineis, Epidemiologia e Prevenzione 32 (2008): 124 - 125Paolo Vineis, Epidemiologia e Prevenzione 32 (2008): 124 - 125

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Linee guida della American Cancer Society relative alle attivitLinee guida della American Cancer Society relative alle attivitàà fisiche e scelte alimentari per la prevenzione del cancrofisiche e scelte alimentari per la prevenzione del cancro

Raccomandazioni per le azioni individualiRaccomandazioni per le azioni individuali

1.1. Mangiare una variet Mangiare una varietàà di cibo sano, in particolare vegetali di cibo sano, in particolare vegetali

Mangiare ogni giorno cinque o piMangiare ogni giorno cinque o piùù porzioni tra frutta e verdura porzioni tra frutta e verdura Preferire cereali integrali a cereali raffinati e zuccheriPreferire cereali integrali a cereali raffinati e zuccheri Limitare il consumo di carni rosse, specialmente quelle grasse e lavorateLimitare il consumo di carni rosse, specialmente quelle grasse e lavorate Scegliere cibi che aiutino il mantenimento di un peso adeguato Scegliere cibi che aiutino il mantenimento di un peso adeguato

2.2. Adottare uno stile di vita ricco di attivit Adottare uno stile di vita ricco di attivitàà fisica fisica Adulti: impegnarsi in attivitAdulti: impegnarsi in attivitàà moderata per 30 minuti o pi moderata per 30 minuti o piùù per almeno cinque giorni a settimana; per almeno cinque giorni a settimana;

45 minuti o pi45 minuti o piùù di attivit di attivitàà intensa per almeno cinque giorni a settimana, intensa per almeno cinque giorni a settimana,pupuòò ulteriormente aumentare la riduzione del rischio di cancro alla mammella e al colon. ulteriormente aumentare la riduzione del rischio di cancro alla mammella e al colon.

Bambini e adolescenti: impegnarsi in attivitBambini e adolescenti: impegnarsi in attivitàà fisica intensa per almeno 60 minuti al giorno fisica intensa per almeno 60 minuti al giorno per cinque giorni a settimana. per cinque giorni a settimana.

3.3. Mantenimento di un peso adeguato per tutta la vita Mantenimento di un peso adeguato per tutta la vita Bilanciare lBilanciare l’’assunzione di calorie con lassunzione di calorie con l’’attivitattivitàà fisica fisica Dimagrire in caso di obesitDimagrire in caso di obesitàà o sovrappeso o sovrappeso

4.4. Limitare il consumo di bevande alcoliche Limitare il consumo di bevande alcoliche

Raccomandazioni per le azioni socialiRaccomandazioni per le azioni sociali

Le organizzazioni sociali private e pubbliche dovrebbero lavorare per creare le condizioni strutturali e sociali Le organizzazioni sociali private e pubbliche dovrebbero lavorare per creare le condizioni strutturali e sociali in grado di supportare l in grado di supportare l’’adozione e il mantenimento di attivitadozione e il mantenimento di attivitàà fisica adeguata e di comportamenti alimentari sani fisica adeguata e di comportamenti alimentari sani

Garantire la disponibilitGarantire la disponibilitàà di cibo sano nelle scuole, luoghi di lavoro e comunit di cibo sano nelle scuole, luoghi di lavoro e comunitàà Garantire ambienti sicuri, confortevoli per attivitGarantire ambienti sicuri, confortevoli per attivitàà fisiche e per attivit fisiche e per attivitàà ricreative in comunit ricreative in comunitàà

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IARCAGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO, LIONE

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World Cancer Research FundWorld Cancer Research Fund

American Institute for Cancer ResearchAmerican Institute for Cancer Research

Food, Nutrition, Physical Activity,Food, Nutrition, Physical Activity,

and the Prevention of Cancer:and the Prevention of Cancer:

a Global Perspective - Onlinea Global Perspective - Online

University of Bristol, UKUniversity of Bristol, UKIstituto Nazionale Tumori, Milan, ItalyIstituto Nazionale Tumori, Milan, Italy

Johns Hopkins University, Maryland, USAJohns Hopkins University, Maryland, USAUniversity of Leeds, UKUniversity of Leeds, UK

London School of Hygine & Tropical Medicine, UKLondon School of Hygine & Tropical Medicine, UKUniversity of Teesside, UKUniversity of Teesside, UK

Penn State University, Pennsylvania, USAPenn State University, Pennsylvania, USAKaiser Permanente, California, USAKaiser Permanente, California, USA

Wageningen University, the NetherlandsWageningen University, the Netherlands

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TUMOREDELLA

MAMMELLA

TUMOREDELL’

ENDOMETRIO

TUMOREDEL

RENE

TUMOREDELL’ESOFA

GO

TUMOREDELL’INTESTINO

TUMOREDEL

PANCREAS

TUMOREDELLA

CISTIFELLEA

TUMOREDEL

POLMONE

TUMOREDEL

CAVOORALE

TUMOREDELLA

FARINGE

TUMOREDELLA

LARINGE

TUMOREDEL

FEGATO

TUMOREDELLO

STOMACO

TUMOREDELLA

PROSTATA

TUMOREDELL’OVAIO

TUMOREDELLAPELLE

SOVRAPPESOVITA

SEDENTARIA

BEVANDEALCOLI

CHECARNIROSSESALE E

CIBISOTTOSALE

ELEVATOCONSUMO DI

CALCIOCERALI ELEGUMI

CONTAM.MUFFECANCE

ROGENE

ACQUACONTAM.

ARSENICO

SUPPLEMENTI CON

BETA-CAROT.

ALTEDOSI

LATTELATTICINIGRASSIANIMALI

ALLATTAMENTO

AL SENO

AUMENTO DEL RISCHIO RIDUZIONE DEL RISCHIO AUMENTO DEL RISCHIO - PROBABILE - SOSPETTO AUMENTO DEL RISCHIO NEI FUMATORI

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Raccomandazioni Raccomandazioni WCRFWCRF

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MantenersiMantenersisnelli per tuttasnelli per tutta

la vitala vita

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Mantenersi fisicamente Mantenersi fisicamenteattivi tutti i giorniattivi tutti i giorni

(obiettivo minimo: (obiettivo minimo:camminata veloce dicamminata veloce dimezzmezz’’ora)ora)

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Limitare il consumo di alimenti ad alta densitLimitare il consumo di alimenti ad alta densitàà calorica calorica (cibi industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati, (cibi industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantitche contengono elevate quantitàà di zucchero e grassi) di zucchero e grassi)

ed evitare il consumo di bevande zuccherateed evitare il consumo di bevande zuccherate

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Basare la propriaBasare la propriaalimentazione su cibialimentazione su cibi

di provenienza vegetale,di provenienza vegetale,con cerealicon cereali

non industrialmentenon industrialmenteraffinati e legumi in ogniraffinati e legumi in ognipasto e un ampia varietpasto e un ampia varietààdi verdura non amidaceedi verdura non amidacee

e di frutta (circa 600e di frutta (circa 600grammi al giornogrammi al giorno

fra frutta e verdurafra frutta e verduraescluse le patate)escluse le patate)

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Limitare il consumo di carni rosse Limitare il consumo di carni rosse (bovine, suine, ovine, equine)(bovine, suine, ovine, equine)

non superando 500 grammi al giorno ed evitarenon superando 500 grammi al giorno ed evitareil consumo di carni conservate il consumo di carni conservate

(carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel)(carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel)

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Limitare il consumoLimitare il consumodi bevande alcoliche:di bevande alcoliche:1 bicchiere di vino per1 bicchiere di vino perle donne, 2 bicchierile donne, 2 bicchieri

per gli uominiper gli uominial giorno durante il pastoal giorno durante il pasto

(1 bicchiere di vino/1 lattina(1 bicchiere di vino/1 lattinadi birra/1 bicchierinodi birra/1 bicchierinodi liquore o distillato)di liquore o distillato)

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Limitare il consumo di sale (non piLimitare il consumo di sale (non piùù di 5 grammi al giorno) di 5 grammi al giorno) e di cibi conservati sotto salee di cibi conservati sotto sale

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Evitare cibi contaminati da muffe Evitare cibi contaminati da muffe (soprattutto legumi e cereali)(soprattutto legumi e cereali)

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Ricavare i nutrienti essenziali dai cibi, non da integratoriRicavare i nutrienti essenziali dai cibi, non da integratori

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Allattare i bambini al seno Allattare i bambini al seno per almeno 6 mesi per almeno 6 mesi

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Non fare uso di tabaccoNon fare uso di tabacco

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Le raccomandazioni Le raccomandazioni per la prevenzione alimentare per la prevenzione alimentare

del cancro valgono anche del cancro valgono anche per chi si per chi si èè gi giàà ammalato ammalato

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FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO DEL CANCRO DELLA MAMMELLA DEL CANCRO DELLA MAMMELLA

E DELLE SUE RECIDIVEE DELLE SUE RECIDIVE

Il nostro stile di vita, caratterizzato da scarsa attivitIl nostro stile di vita, caratterizzato da scarsa attivitàà fisica fisica e da una dieta ricca di carboidrati raffinati, grassi animali e da una dieta ricca di carboidrati raffinati, grassi animali e proteine, e proteine, èè associato con un associato con un’’alta frequenza di sindrome alta frequenza di sindrome

metabolica (iperglicemia, ipertrigliceridemia, ipertensione), metabolica (iperglicemia, ipertrigliceridemia, ipertensione), resistenza allresistenza all’’insulina (la situazione che si determina quando insulina (la situazione che si determina quando

livelli normali di insulina non causano la prevista risposta) livelli normali di insulina non causano la prevista risposta) ed elevati livelli sierici di ormoni sessuali e di fattori ed elevati livelli sierici di ormoni sessuali e di fattori di crescita che favoriscono la proliferazione cellulare.di crescita che favoriscono la proliferazione cellulare.LL’’incidenza del cancro della mammella incidenza del cancro della mammella èè in aumento in aumento

(ma fortunatamente anche la sopravvivenza).(ma fortunatamente anche la sopravvivenza).Alcuni dei fattori di rischio del cancro della mammella Alcuni dei fattori di rischio del cancro della mammella

(e delle sue recidive) sono modificabili intervenendo sulla dieta.(e delle sue recidive) sono modificabili intervenendo sulla dieta.

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Fattori di rischio endocrino-metabolici del tumore Fattori di rischio endocrino-metabolici del tumore della mammella e delle sue recidivedella mammella e delle sue recidive

Incidenza e recidive del carcinoma mammario

Sindrome metabolica

Dieta ricca di grassi

Bevande alcoliche

Peso corporeo

Vita sedentaria

Androgenied estrogeni

Fattoridi crescita

Insulina

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PREVENZIONE DEL CANCRO PREVENZIONE DEL CANCRO DELLA MAMMELLA DELLA MAMMELLA

ATTRAVERSO LA DIETAATTRAVERSO LA DIETA

Modifiche delle abitudini alimentari fondate Modifiche delle abitudini alimentari fondate sui principi della dieta macrobiotica sui principi della dieta macrobiotica

e della cucina mediterranea e della cucina mediterranea possono ridurre il peso corporeo, possono ridurre il peso corporeo,

la sindrome metabolica e la biodisponibilitla sindrome metabolica e la biodisponibilitàà di ormoni sessuali e fattori di crescita. di ormoni sessuali e fattori di crescita.

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La dieta mediterraneaLa dieta mediterranea èè un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentaritradizionali dei paesi europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia, regionitradizionali dei paesi europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia, regioni

peninsulari ed insulari, Francia meridionale (specialmente Provenza epeninsulari ed insulari, Francia meridionale (specialmente Provenza eLinguadoca), Grecia e SpagnaLinguadoca), Grecia e Spagna

Questa dieta Questa dieta èè stata abbandonata nel periodo del boom economico degli anni stata abbandonata nel periodo del boom economico degli annisessanta e settanta perchsessanta e settanta perchéé ritenuta troppo povera e poco attraente rispetto ad ritenuta troppo povera e poco attraente rispetto ad

altre modalitaltre modalitàà alimentari provenienti in particolare dalla ricca America alimentari provenienti in particolare dalla ricca America

Successivamente ha riconquistato lSuccessivamente ha riconquistato l’’interesse dei consumatori, specie dopo gliinteresse dei consumatori, specie dopo glianni novanta, in alcuni paesi americani fra cui l'Argentina, l'Uruguayanni novanta, in alcuni paesi americani fra cui l'Argentina, l'Uruguay

e alcune zone degli Stati Uniti d'Americae alcune zone degli Stati Uniti d'America

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Nel 1939, il primo a intuire la connessione tra alimentazione e malattieNel 1939, il primo a intuire la connessione tra alimentazione e malattiedel ricambio, quali diabete, bulimia, obesitdel ricambio, quali diabete, bulimia, obesitàà, fu il medico nutrizionista italiano, fu il medico nutrizionista italiano

Lorenzo Piroddi (Genova 1911-1999)Lorenzo Piroddi (Genova 1911-1999)

Considerato il "padre" della dieta mediterranea Considerato il "padre" della dieta mediterranea èè anche autore del libro Cucina anche autore del libro CucinaMediterranea. Ingredienti, principi dietetici e ricette al sapore di saleMediterranea. Ingredienti, principi dietetici e ricette al sapore di sale

Qualche anno dopo, in seguito allQualche anno dopo, in seguito all’’osservazione* dello scienziato americanoosservazione* dello scienziato americanoAncel Keys (1904-2004), prese l'avvio la famosa ricerca "Seven Countries Study",Ancel Keys (1904-2004), prese l'avvio la famosa ricerca "Seven Countries Study",

(Serra-Majem et al. 2006) basata sul confronto dei regimi alimentari di 12.000(Serra-Majem et al. 2006) basata sul confronto dei regimi alimentari di 12.000persone, di etpersone, di etàà compresa tra 40 e 59 anni, sparse in sette Paesi del mondo compresa tra 40 e 59 anni, sparse in sette Paesi del mondo

(Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia)(Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia)

**Una bassissima incidenza di malattie delle coronarie presso gli abitanti Una bassissima incidenza di malattie delle coronarie presso gli abitanti del Cilento e dell'isola di Creta, nonostante l'elevato consumo di olio d'oliva del Cilento e dell'isola di Creta, nonostante l'elevato consumo di olio d'oliva

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NutritionNutrition RewiewsRewiews;Feb 2006;64, 2; ProQuest Medical Library; pg. S27;Feb 2006;64, 2; ProQuest Medical Library; pg. S27

La dieta mediterranea ha mostrato effetti positivi (favorevoli)La dieta mediterranea ha mostrato effetti positivi (favorevoli)

sui livelli di lipoproteine (riduzione colesterolo LDL, colesterolo VLDL, sui livelli di lipoproteine (riduzione colesterolo LDL, colesterolo VLDL, tricliceridi, apoproteina B; aumento colesterolo HDL) tricliceridi, apoproteina B; aumento colesterolo HDL) miglioramento della funzione endoteliale ed aumento della vasodilatazione miglioramento della funzione endoteliale ed aumento della vasodilatazione endotelio-dipendente con l endotelio-dipendente con l’’aggiunta delle noci avellane nella dieta,aggiunta delle noci avellane nella dieta,

resistenza insulinica resistenza insulinica sindrome metabolica sindrome metabolica capacit capacitàà antiossidante antiossidante

mortalit mortalitàà cardiaca e cardiovascolare cardiaca e cardiovascolare incidenza del tumore in pazienti obesi e in quelli con precedenti infarti miocardici incidenza del tumore in pazienti obesi e in quelli con precedenti infarti miocardici

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La macrobiotica è uno stile di vita basato sull'equilibrio tra le forze antagoniste e complementari che,

secondo le antiche teorie cinesi, governano l’UniversoIl termine è di etimologia greca (macros=grande, bios= vita).

Fu adottato per la prima volta dall‘igienista tedesco Gregor von Hufeland nel 1700, anche se

la notorietà del termine ai tempi nostri si deve interamente al giapponese Nyoiti Sakurazawa-Georges Ohsawa

Secondo Ohsawa la macrobiotica "non è una medicina empirica di origine popolare, né una medicina mistica o sedicente scientifica e palliativa, ma l'applicazione,

alla vita giornaliera, dei princìpi della filosofia orientale"

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La chiave per il raggiungimento della salute fisica, La chiave per il raggiungimento della salute fisica, mentale e spirituale mentale e spirituale èè la ricerca, nel proprio stile di vita, la ricerca, nel proprio stile di vita, dell'equilibrio, secondo i princdell'equilibrio, secondo i princììpi dello Yin e dello Yang. pi dello Yin e dello Yang.

La salute e, di conseguenza, la malattia sono conseguenze La salute e, di conseguenza, la malattia sono conseguenze della condotta dell'individuo, che rispetta, o vdella condotta dell'individuo, che rispetta, o vììola, ola,

l'ordine dell'universo. In tale percorso, fondamentale l'ordine dell'universo. In tale percorso, fondamentale èè il ruolo svolto dall il ruolo svolto dall’’alimentazione, la quale, costruendo alimentazione, la quale, costruendo

e modificando il corpo fisico, interagisce anche e modificando il corpo fisico, interagisce anche con la mente e lo spirito.con la mente e lo spirito.

Secondo la macrobiotica sono molto importanti la qualitSecondo la macrobiotica sono molto importanti la qualitàà e la quantite la quantitàà del cibo e anche le modalit del cibo e anche le modalitàà di consumo di consumo dello stesso, che dovrebbe essere masticato a lungo.dello stesso, che dovrebbe essere masticato a lungo.

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Cancer Epidemiology, Biomarkers, & Prevention Cancer Epidemiology, Biomarkers, & Prevention –– Vol. 10, 25-33, January 2001 Vol. 10, 25-33, January 2001

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European Journal of Clinical Nutrition (2003) 57, 1079-1088European Journal of Clinical Nutrition (2003) 57, 1079-1088

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Int. J. Cancer: 113, 499-502 (2005)Int. J. Cancer: 113, 499-502 (2005)

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Ann. N.Y. Acad. Sci. 1089: 110-118 (2006).Ann. N.Y. Acad. Sci. 1089: 110-118 (2006).

Page 48: ALIMENTAZIONE E PREVENZIONE DEI TUMORI

Journal of the National Cancer Institute, Vol. 98, No. 24, December 20, 2006Journal of the National Cancer Institute, Vol. 98, No. 24, December 20, 2006

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Support Care Cancer Support Care Cancer –– DOI 10.1007/s00520-009-0701-8 DOI 10.1007/s00520-009-0701-8

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Si ringrazia Franco Berrino dellSi ringrazia Franco Berrino dell’’Istituto Nazionale Tumori di MilanoIstituto Nazionale Tumori di Milanoper il suo ruolo fondamentale in tutte le fasi di ideazione e attuazioneper il suo ruolo fondamentale in tutte le fasi di ideazione e attuazione

di questo corso e per aver reso disponibili testi e documentidi questo corso e per aver reso disponibili testi e documentiutilizzati per questa presentazione, in particolare le slides utilizzati per questa presentazione, in particolare le slides

7 7 –– 9 9 –– 32 32 –– 40 40 –– 42 42 –– 43 - 50 43 - 50

Si ringrazia Massimo Corbo dellSi ringrazia Massimo Corbo dell’’Istituto Superiore di SanitIstituto Superiore di Sanitààper il suo prezioso contributo grafico per il suo prezioso contributo grafico