Alias 18maggio 2013
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RAFFAELE K. SALINARI BENJAMIN E IL DIBBUK
ARCHITETTURE PER LA CATASTROFE MARACHIARETTI KONCHALOVSKIJ LINDO FERRETTI
METTETEQUESTOLIBROALSICURO,ALLAPORTATADEIBAMBINI,IN
MODOCHE
POSSANOSAPEREFINDASU
BITODIUNMONDODALOROPOCODISTANTE
DOVELIN
DIFFERENZAEILRAZZISMOFANNOAPEZZIILORO
COETANEICOMEFO
SSEROBAMBOLEDIPEZZA
ROCKNGOAL, STORIE DI CALCIO E MUSICA
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(2) ALIAS18 MAGGIO 2013
IL CINEMA MILITANTE
Un readingmovieper ricordare
Diciannove personalit leggono i capitolidel libro di Vittorio Arrigoni, lunica testimonianzadei ventidue giorni di bombardamento a Gaza,con 1400 morti tra cui 400 bambini
di SILVANA SILVESTRI
Stay Human, Restiamoumani - il film - una gigantescaoperazione di coinvolgimento permantenere viva la memoria diVittorio Arrigoni, il compagnoreporter volontario dell'Ism(International SolidarityMovement) che aveva il compitodurante loperazione PiomboFuso di aiutare sulle ambulanze ivolontari della Mezzaluna Rossa asoccorrere la popolazione di Gaza,vittima di un bombardamentodurante il quale furono distruttiospedali, scuole, moschee eabitazioni, utilizzando anchefosforo bianco sulla popolazionecivile, arma vietata da ogniconvenzione internazionale. Igiornalisti furono allontanati daGaza, il suo racconto lunicatestimianza di quella carneficina.Stay Human, Restiamo umani
prodotto e diretto da di FulvioRenzi e Luca Incorvaia il ReadingMovie, la lettura capitolo percapitolo del libro che raccoglie irepostages di Arrigoni (Gaza.Restiamo umani. dicembre2008-gennaio 2009) editi dallamanifestolibri. Il libro diventatonon un semplice documentarioma unopera a pi voci, quelle diillustri testimoni che uno dopolaltro ne leggono le pagine,coinvolti e catturati dallaprofondit del testo, film che hacominciato a circolareinternazionalmente e che vieneproiettato gratuitamente: comecompiere un viaggio moltoimpegnativo, trovarsi proiettatinellassedio. impressionante,senza nessuna messa in scena esolo con la voce e le espressioni ditestimoni, come quelle dellamadre di Vittorio che anchesindaco di Bulciago, Egidia BerettaArrigoni che apre il film. E poi ildiplomatico tedesco StphaneHessel che fir la Dichiarazionedeidiritti umani, larcivescovoortodosso in esilio HilarionCapucci, Moni Ovadia, don Gallo,Noam Chomsky, LuisaMorgantini, Akiva Orr attivista dei
diritti umani, Mohammad Bakri ilregista di Jenin Jenin, RogerWaters il componente dei PinkFloyd, il reporter di guerra AlbertoArce, autore del documentario ToShoot an Elephant, il professorIlan Papp dellUniversit diExeter, il rabbino David Weiss, ilpremio Nobel per la pace MaireadCorriganMaguire e tutti gli altri,un passaggio di fatti ed emozioniche sul sito(www.restiamoumani.com) oravengono segmentati fino afermare il respiro e lattenzione. una ricchezza che va mantenuta,ci dice Fulvio Renzi, artista emusicista a cui si deve lidea e larealizzazione del progetto e e checonosceva Arrigoni e lo avevaseguito negli ultimi tempi. Gliavevamo proposto di fare unapubblica lettura e lui avevaaccettato, gli piaceva questa idea. morto il 15 aprile e avrebbedovuto farla qualche giorno dopo.Avevo coinvolto ancheMassimo
Arrigoni (un caso di omonimia)suo maestro di teatro, direcitazione e di musica che avevagi iniziato a scegliere i capitoliche avrebbe letto. Il 15 aprile,quando ho saputo che Vittorio erastato assassinato sono rimastogiorni a fissare il muro. Il 17 aprileci siamo ritrovati a casa diMassimo Arrigoni e abbiamorealizzato la prima lettura. Subitodopo con Luca abbiamo stilatouna lista di diciannove possibililettori, mettendo insiemepersonaggi anche improbabilicome Tarek Al, Brian Eno (che poiabbiamo scoperto non guardaneanche le mail, quindi non hamai saputo della nostra richiesta),alcuni non ci hanno neancherisposto. Abbiamo pensato di farfare questo reading ai pigrandi. Non sapevamo comesarebbe andata a finire, ma i pigrandi hanno accettato. Bisognaanche dire che alcuni non hannovoluto accettare, come DesmondTutu, o anche Dario Fo che non sisa perch non ha voluto leggere leparole di Vittorio. una storia chenon abbiamomai raccontato,adesso possiamo raccontarla.Abbiamo portato avanti ilprogetto come carri armati, per iprimi sette mesi da soli e senzafinanziamenti. Abbiamo lasciato inostri lavori. Io ho sempre fatto ilmusicista e avevo 3 tour inAmerica e altri lavori che miproponevano, Luca ha fatto lostesso: ha detto che per farequesto lavoro dovevamo lavorare24 ore su 24. Tantissime persone cihanno aiutato, sono stati fantastici(e lo fanno ancora), con 1700sottoscrittori quasi tutti italiani edora vorremmo aprire un crowfounding anche allestero. Un pocome ha fatto lui che ha lasciatotutto per portare il suo aiuto invarie parti del mondo: La prioritsopra le nostre famiglie, i nostriamici, i nostri lavori. La cosa bella che siamo riusciti a far leggeretutti i capitoli del libro e poi fare letraduzioni con 50 traduttorivolontari in 9 lingue, tra cui anchequelle meno frequentate, il croato,
il giapponese, lo svedese. Macome siete riusciti a coinvolgerequei nomi? Conoscevano lattivitdi Vittorio? Stiamo ora lavorandocon Ronnie Barkan attivistaisraeliano che ha letto un capitoloe con lui stiamo organizzando untour in America e in Europa. stato difficile aspettare che alcunipersonaggi trovassero il tempo pernoi tra i loro impegni: Chomsky venuto in Italia per tre giorni eogni minuto era gi impegnato,cos poi lo abbiamo incontratodirettamente al Mit e ci haconcesso unora intera. AncheRoger Waters lo abbiamoincontrato a casa sua. Alcunisapevano di Piombo fuso, altrinon avevvano letto il libro, tuttisapevano che Vittorio era unattivista italiano, come RogerWaters (sar a Roma allo stadioOlimpico il 28 luglio con TheWalls, ndr). Li abbiamo ripresitutti alla prima ripresa, per fissarela prima emozione: Roger si vedeche mentre legge gli sale la rabbiae alla fine ci ha detto: voglio illibro, meraviglioso questo libro.Maguire lo conosceva, aveva giletto alcuni capitoli. Stphane
RESTIAMO UMANISTAYHUMAN
VIK, IL FILM
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(3)ALIAS18 MAGGIO 2013
A Gaza un plotone d'esecuzioneha messo Ippocrate controun muro, ha preso la mira
e ha sparato(Capitolo X letto da don Andrea Gallo)
Hessel non lo aveva letto ed curioso che era citato con fotonella copertina delledizionefrancese. La madre abbiamovoluto che aprisse il reading.Lintenzione di lasciare che sifruisca gratuitamente, ma sarebbebello poter trovare il modo diprodurre un dvd con tutti gli extrada vendere a prezzo popolare.Per lo stile di ripresa, per la sceltadei primissimi piani anzi deiparticolari del volto che seguonocon gli occhi o con la bocca leparole chiediamo al regista LucaIncorvaia: stato una necessit:nel momento in cui deviraccontare le parole di un librosenza modificarle, mentre in undocumentario devi aggiungereparticolari e un contesto, qui pernon far distogliere lattenzione venuto da s questo linguaggioche sembra essere funzionale.Quando vedi i vari capitoli entri inquesto linguaggio. Abbbiamo fattotante proiezioni con pubblicidiversi, anche nonparticolarmente legati al problemapalestinese e dopo unora diproiezione ci accorgevammo chela loro attenzione era catturata. un lavoro anomalo, non un film,non c nulla di finzione, non undocumentario, lo abbiamochiamato reading movie, non c
altro termine per descriverequesto genere. Abbiamo scelto dinon far vedere mai il primo piano,ma solo il particolare: se vedi ilvolto di Roger Waters che unpersonaggio conosciuto, ti distrai.Solo alla fine vedi il volto intero, cimettono la faccia. C il gioco degliocchi e della bocca: quando vediuna bocca parlare, chi ti raccontaqualcosa come se lo avesse visto,quando vedi gli occhi come sericordasse qualcosa, innestaimmediatamenteunidentificazione. Eraimpegnativo prendere parole cosimportanti e gestirle. Non crecitazione, hanno letto tutti solouna volta e anche gli errori dilettura hanno avuto un senso.Potevamo eliminarli in montaggio,ma cos ancora pi umano, hadato pi credibilit. Era una leturavera di pagine mai lette prima ched lemozione della prima volta,con gli occhi che fanno piccolecontrazioni, piccoli dettagli sentiti.Avevamo paura dellenfasi dellarecitazione. Inoltre ci sono ventibrani di musica con tanti artistidiversi, tutta musica originale, unamusica che accompagni e nonsovrasti il testo. Sul sitometteremo anche i diversi brani.La colonna sonora originale diFulvio Renzi, con brani di PakiZennaro, Gilad Atzmon, VincenzoZitello, Fakhraddin Gafarov,Romina Salvadori, Marco Messina,Emanuele Wiltsch Barberio, DavidBoato, Adriano Clera, XabierIriondo.
GERENZA
In copertina foto di VittorioArrigoni (Foto Sintesi)
COME PROGRAMMARE UNA PROIEZIONE PUBBLICA
Il manifestodirettoreresponsabile:Norma Rangeri
a cura diSilvana Silvestri(ultravista)Francesco Adinolfi(ultrasuoni)
con Roberto Peciola
redazione:via A. Bargoni, 800153 - RomaInfo:ULTRAVISTAe ULTRASUONIfax 0668719573tel. 0668719557e [email protected]://www.ilmanifesto.it
impaginazione:il manifestoricerca iconografica:il manifesto
concessionaria di pubblicit:Poster Pubblicit s.r.l.sede legale:via A. Bargoni, 8tel. 0668896911fax [email protected] Milanoviale Gran Sasso 220131 Milanotel. 02 4953339.2.3.4fax 02 49533395tariffe in euro delleinserzioni pubblicitarie:Pagina30.450,00 (320 x 455)Mezza pagina16.800,00 (319 x 198)Colonna11.085,00 (104 x 452)Piede di pagina7.058,00 (320 x 85)Quadrotto2.578,00 (104 x 85)posizioni speciali:Finestra prima pagina4.100,00 (65 x 88)IV copertina46.437,00 (320 x 455)
stampa:LITOSUD Srlvia Carlo Pesenti 130,RomaLITOSUD Srlvia Aldo Moro 4 20060Pessano con Bornago (Mi)
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Tutto quello che indispensabile per condurrea Gaza una esistenza modesta ma dignitosa,
arriva dall'Egitto: arriva sugli scaffalidei negozi dai tunnel
nel sottosuolo, quegli stessitunnel che gli F16 israelianinon hanno smessodi bombardarepesantemente nel corso
delle ultime 12 ore(dal capitolo IX letto da Moni Ovadia)
Sono stato testimone oculare delbombardamento
di moschee, scuole,universit, ospedali, mercati...
(Capitolo III letto da Hilarion Capucci, arcivescovo di Gerusalemme in esilio).
Restiamo Umani - The Reading Movie il film della lettura integrale dei 19capitoli del libro Gaza - Restiamo Umani scritto da Vittorio Arrigoni, diario e unicatestimonianza dei 22 giorni di bombardamento durante l'operazione militarePiombo Fuso, sferrata dal governo israeliano contro i civili della striscia di Gaza,tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009, in cui morirono pi di 1400 persone, in granmaggioranza civili, tra cui 400 bambini. 19 capitoli per 19 lettori: Alberto Arce,Huwaida Arraf, Massimo Arrigoni, Mohamed Bakri, Ronnie Barkan, Egidia BerettaArrigoni, Hilarion Capucci, Noam Chomsky, Maria Elena Delia, Norman Finkelstein,Don Andrea Gallo, Stphane Hessel, Mairead Corrigan Maguire, Luisa Morgantini,Akiva Orr, Moni Ovadia, Ilan Papp, Roger Waters, Rabbi David Weiss.Si pu programmare una proiezione pubblica del film con una donazione asostegno della sua diffusione: si ricever il link per il download del lungometraggioe la licenza per una o pi proiezioni. Sul sito www.thereadingmovie.tv si puvedere il film per intero (versione beta), accedere al calendario delle proiezioni eprogrammare la proiezione pubblica. Le prossime proiezioni si terranno il 25maggio a Cassano Valcuvia (Varese) e il 30 maggio a Piombino (Centro GiovaniPiombino - Viale della Resistenza 4)
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(4) ALIAS18 MAGGIO 2013
di EMANUELE PICCARDO
Quanta demagogianellaffrontare il tema dellecatastrofi naturali come se, ognivolta, non fosse colpa di nessuno;luomo, invece, con le sue azionidistrugge il territorio, loabbandona, lo sfrutta fino aquando la natura si ribella e, confare vendicativo, si riprende lospazio che gli stato sottratto. Cosil territorio italiano si scopre fragilee debole, come le politicheadottate per limitare e prevenire idanni di alluvioni e terremoti.DallIrpinia alle Marche,
dallAbruzzo allEmilia, il problemadella catastrofe associato allaquestione dellabitare. Si sradicanole comunit dai loro luoghi diappartenenza costruendo campi ditende, come fossero un qualsiasiaccampamento militare, senza unprogetto, n politico n urbano.Cos si genera spaesamento eperdita delle identit collettive.Qual , allora, il ruolo degliarchitetti nella catastrofe? Checontributo pu dare larchitetturanel risolvere i problemi delpost-catastrofe? E con qualemodalit? Cosa possono farecittadini e amministratori? Questesono alcune questioni che hannodeterminato nella FondazioneOrdine Architetti di Torino enellassociazione culturale plug_in,la volont e la necessit diorganizzare il workshopArchitetture per la catastrofe, con ilcoordinamento scientifico adopera dello scrivente, e progettualedi altro_studio (Anna Rita Emili,Barbara Pellegrino).Il tema nasce dalle riflessioni
emerse dal numero tematicoDisaster della rivista di architetturaarchphoto2.0. Lesito delworkshop, ovvero la progettazionee la costruzione del prototipodellalloggio provvisorio in scala1:1, pensato per tre persone e delladimensione di metri 8x8 (M2),disegnato da altro_studio (erealizzato dallimprenditoretorinese Gandelli che ha messo adisposizione gratuitamente imateriali e gli operai per unprogetto dalla forte valenza socialee politica), verr presentato alFestival Architettura in Citt diTorino, nellambito dellaconferenza Quale architettura perla catastrofe? (vedi box, ndr)Il laboratorio, a cui hanno
partecipato studenti eprofessionisti, ha consentito dielaborare un sistema di alloggimodulari base di metri 8x4 (M1),con il patio-serra quale fulcroattorno a cui si distribuiscono lefunzioni. Lalloggio, concepito conla struttura portante in legno,assolve alle funzioni di facilit dimontaggio (il 50% pensato peressere realizzato inautocostruzione da squadre dioperai non specializzati che siformano nei campi di accoglienzadegli sfollati), sostenibilit(attraverso linserimento delpatio-serra) e adattabilit alleesigenze dei fruitori. Le unitabitative hanno diverse dimensioniin relazione ai nuclei famigliari,ripercorrendo e attualizzando lesperimentazioni sulle unitabitative provvisorie avviate da LeCorbusier e Jean Prouv (come nelcaso di cole volante del 1940), oda Buckminster Fuller (laDimaxion House del 1929),attraverso temi progettuali come ilriuso dei materiali, lo scorrimentodelle pareti interne e luso dielementi modulari, chedeterminano un modo nuovo divivere lo spazio. Questo progettonon stato pensato in astratto -come accaduto per molte ricerchedi architetti e studenti - macontestualizzato, su indicazionedella Protezione civile comunale diTorino, nellarea del parcoColonnetti, quale possibile luogodi sfollamento della popolazione incaso di catastrofe ambientale.Sono state studiate leconfigurazioni urbanistiche perlinsediamento di 1000, 5000 e8000 abitanti con standardurbanistici, in regime diemergenza, pari a 20mq/abitante(contro i 25mq/abitante insituazioni normali). statoverificato che la configurazione
ottimale per mantenere unaelevata qualit abitativa, evitandouna dimensione intensiva, siaquella da 5000 abitanti,mantenendo servizi come il verdepubblico, i parcheggi, e le strade.La sperimentazione adottata,
infatti, non si limitata al singoloalloggio bens a far si che si generi,dal singolo alloggio una unitabitativa orizzontale rintracciandoalcune tipologie delle case a cortetorinesi. Una sorta di quartiereorizzontale come il Tuscolano InaCasa di Adalberto Libera a Roma,in cui lelemento patio diventa ilvalore aggiunto che consente direalizzare una piccola casa che, nelnostro caso, pu superare il tempodella provvisoriet. Diversamenteda quanto accaduto allAquila oin Emilia, dove la disposizione dei
fabbricati provvisori stata casualee priva di un disegno urbano, inquesto progetto si disegnato uncontesto urbano che consente dimischiare spazi privati, le case, conspazi pubblici, le piazze, ricreandoun pezzo di citt. Per affrontareseriamente le catastrofi naturalioccorre fare un piano, ma unpiano lo deve fare sia il cittadino eancora di pi il politico. Cos sonostate prese come esemplari alcuneparole chiave dalle procedure delprima, durante e dopo la catastrofedefinite dalla Fema (la protezionecivile americana):fai un piano,tieniti informato, prepara un kit disopravvivenza, organizza un pianoper la tua famiglia, preparati allaprossima catastrofe. In questomodo si forniscono indicazionioperative facilmente realizzabili sesupportate da una volont politica,spesso assente. Il fattosconcertante latteggiamentopresuntuoso della Protezione civileitaliana che non prende esempioda chi ha fatto dellorganizzazionee della prevenzione la sua forza,come nel caso della Fema.Confrontando il sito internet
della Protezione civile italiana conquello della consorella americanaemergono differenze sostanzialinel definire il prima, durante edopo la catastrofe, con indicazionibanali come chiudi il gas, averea disposizione una torcia;raggiunta la zona sicura, presta lamassima attenzione alle indicazioni fornite dalleautorit di protezione civile, attraverso radio, tv....Come se gli abitanti in preda al panico, duranteuna alluvione o un terremoto, ritornino in casa persentire dalla tv le indicazioni della Protezionecivile. Il confronto, insomma, ci vede soccombere.Daltronde lassenza di una politica di gestionedellemergenza senza prevenzione, senzaeducazione civica sulla catastrofe e senza unimpegno diretto degli architetti nel progettarealloggi per lemergenza e non per una convenienzameramente economica, ha determinato progetticome le C.A.S.E. aquilane. Purtroppo leinadeguatezze di Protezione civile, architetti ecittadini vanno ascritte allassenza di una culturadel disastro.La mancanza di quella tensione di temporaneit
e nomadismo, propria del popolo americano nonci appartiene, ancorati come siamo al feticismo neiconfronti delle case di propriet. In questo senso lacatastrofe prima di tutto una questione culturale.Una catastrofe va conosciuta e si devonosistematizzare le problematiche che essa causa, per
fare esperienza e ridurre al minimole perdite di vite umane.In questo senso si studiato il
modo per comunicare ai cittadini eagli amministratori una proceduradi azione, attraverso due guidedistinte, la prima per il cittadino, laseconda, come un quaderno diistruzioni per lamministratorepubblico e il tecnico.Insieme, il workshop, le guide e
il prototipo dellalloggio cercano difornire risposte progettualiadeguate, in modo innovativo esperimentale, affinch si possaaffermare che solo edesclusivamente con il progetto diarchitettura si riescono amigliorare le condizioni di vita deicittadini, attraverso unetica delfare che deve coinvolgere tutti gliattori del processo dellaricostruzione.
POST SISMA VIVERE IN CASE PROVVISORIE, SENZA SPAESAMENTI
Un alloggio sostenibileper affrontareil disastro e langoscia
Quale architettura per lacatastrofe? il titolo dellaconferenza che si terr il 30maggio (ore 16), a Torino, pressoOgr (Sala Duomo), CorsoCastelfidardo 22. Il tema riflettere su quale architettura siapossibile in situazioni di catastrofiambientali. A partire dallapresentazione del prototipodellalloggio provvisorio,progettato da altro_studio, siindagher sul rapporto tracatastrofe e i media, verrpresentato lo stato di fatto dellaricostruzione in Emilia mettendoin evidenza le buone pratiche, trale quali la costruzione della nuovachiesa di Medolla (Mo). Tra irelatori, Emanuele Piccardo,Emiliano Ilardi, Anna Rita Emili,Matteo Agnoletto, DavideMarazzi, don Davide Sighinolfi.
LA CONFERENZA
Un incontro e una visita,guardando allEmilia
Il prototipoabitativo disegnatoda altro_studio
ARCHITETTURAAl Festivaldi Torinoverr presentatoun prototipoabitativodel postcatastrofe,realizzatoin un workshopcon studentie professionisti
LUOGHI DI APPARTENENZA E SRADICAMENTO DELLE COMUNIT
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(5)ALIAS18 MAGGIO 2013
di ALESSANDRA VANZI
Una nuvola di riccioli bianchivaporosi e svolazzanti, due occhi chemutano dal verde al viola dagatta-civetta, la figura longilinea,sempre elegante, Mara la si riconosceda lontano, inconfondibile, equando c lei, c sempre qualcosa diinteressante da vedere, da ascoltare,da mangiare, insomma, questasignora ha il dono di trasmettere gioiadi vivere. Solo chi nato prima dellarivoluzione sa cos la gioia divivere...sai cos si dice...qui da noi finito tutto col terrorismo, conleroina..., mi ha detto laltro giorno.E poi: I miei film raccontano storie dipersone che hanno attraversatograndi tragedie, ma non hanno persola speranza e la gioia di vivere... ancheBarbara, mia figlia, sarebbe unadonna piena di amore per la vita seavesse avuto pi tempo. Mara,caparbiamente, non lha mai volutoperdere questo sentimento diarmonia e gratitudine. Mara Chiarettisi sempre occupata di artecontemporanea, scrivendone,dirigendo dal 1967 al 1972 la Galleriadarte moderna e contemporaneaIolas-Galatea a Roma, e, poi, aprendoil suo Studio Mara Chiaretti dal 1972al 1989 dove pass tutta lagenerazione dellArte Povera e dovenacquero le intense amicizie conClerici, Boetti, Schifano, Festa, Angelie tanti altri. La dolcezza del vivereprima della rivoluzione, per Mara, sischiant con la morte di Barbara, mariusc a ritrovarla, poich listinto nonsi uccide, con incursioni in altrilinguaggi: il teatro per primo,collaborando come assistente allaregia di Federico Tiezzi nellacompagnia I magazzini per la
messa in scena di Porcile di Pier PaoloPasolini con Marisa Fabbri nel 1992.Poi, altra sfida, altro strumento: nel1997 dirige il documentario SwingHeil, la storia del jazzista berlineseebreo Coco Schumann, raccontolucido e implacabile di come lamusica gli salv la vita a AuschwitzBirkenau. Tutti erano contenti disentire la musica... ci facevanosuonare quando le SS controllavano itatuaggi sulle braccine dei bambini, equando le camere a gas lavoravano apieno ritmo dovevamo eseguire laPaloma per accompagnare icondannati a morte e lodore di carnebruciata trascinava dritti dentrolinferno dantesco,...ci hanno mandatial lager. E dove prima cerano lefamiglie zingare, li avevano gasatitutti, erano 30mila, anche le donne e ibambini, per farci posto a noi ebreimisti, ma non avevano pi
unorchestra, in fumo anchequella...cera uno stanzone pieno distrumenti, anche molto preziosi, ionon avevo mai suonato con unachitarra cos bella ... cos entrai neiGhetto swingers, nel 1943 quandoarrivai al campo loro erano gi l, imusicisti cambiavano incontinuazione.... In questo primodocumentario, alla musica e alracconto di Schumann, intervistato aBerlino nel 1997, si sovrappongono, omeglio, compenetrano ritmicamenteimmagini di repertorio belle e rare,questo modo di giocare con leanalogie e gli scarti di senso tipicodel lavoro di Mara che per Swing Heil!ha ricevuto il Premio Sacherd'argento nel 1998 al Sacher festival diRoma. Nel 1999 dirige Em Shakul,che in ebraico significa madreorbata o madre senza ritratto diManuela Dviri coraggiosa madre,italiana sposata a un israeliano, di unragazzo morto ventenne durante laguerra del Libano del 1998, chescrisse a Netanyahu per chiedergli aricompensa del suo lutto l'unicorisarcimento possibile per una madre:la pace.... che va cercata con ilcoraggio di soluzioni creative ediverse dalla guerra per un paese che molto giovane e molto stanco,stanco di essere costruito sul sangueperch una madre che piange ilcontrario della creativit e finch ledonne resteranno a casa a piangere isoldati morti al fronte la pace nonsar possibile. Anche in questofilmato si mescolano i piani: Marasegue Manuela nella vita quotidiana,al mercato, a casa, al cimitero, mentrelavora, e le sue parole sintercalanocon le immagini e il suono delconcerto di Isaac Stern durante laprima guerra del golfo, che fuinterrotto dalle sirene ma nessunoabbandon la sala. Stern ricominci asuonare, dopo una breve pausa, il suoviolino sublime per un pubblico cheindossava le maschere anti gas; oaltre, strazianti, di attentati sugliautobus o nel brulicare cittadino, e lepreghiere al muro del pianto uominida una parte e donne dallaltra,rigorosamente separati, tanti piccolibiglietti arrotolati e infilati nellefessure del muro, e riprese di scherzitra ragazzi in divisa e torte in faccia...Esempre torna su questa donnacoraggiosa che invece di cedere allatentazione di chiudersi nel dolore enel silenzio ha scelto di combattere,di battersi con limpegno politico, perquel figlio sacrificato e per tutti glialtri figli di una guerra insensata.Anche questo film stato segnalatodalla Menzione speciale della Giuriaal Festival Arcipelago di Roma nel2000. Nel 2001 Nanni Moretti eAngelo Barbagallo le produconoDavai bistr! Avanti presto per la serieI diari della Sacher che vienepresentato al festival di Venezia,unaltra storia estrema, quella diFrancesco Stefanile, prigioniero diguerra in Siberia, che la scrisse nottedopo notte nel casello dellautostradadove aveva trovato lavoro dopo ilritorno in Italia: La scrissi per rabbiaperch di noi reduci della Siberia sene parlava solo in periodo di elezionie poi niente cchi... Ero partitovolontario per la Russia perch nonvolevo andare in Africa sulle navi, chenon sapevo nuotare... io sono natoalle pendici del Vesuvio, aCasamarciano, in quella che i romanichiamavano Campania felix... Miopadre aveva un amico con un cane,erano socialisti e siccome non
potevano pronunciare il nome diMatteotti che era proibito cichiamarono il cane Matteotti, ma poiarrivarono i fascisti e gli fecero unamulta a tutti e due 10 lire e 10centesimi....Quando viene laprimavera? domandai al russo capodella baracca e quello mi dissequando canta il cuculo... Da quandosono tornato sono felice.... Dopoquesti primi lavori Mara Chiarettitorna a incrociare gli artisti conVestito da sposa, monologo interioredi un attore mentre si trucca per lospettacolo e riflette sullimprovvisamorte della madre interpretato daSandro Lombardi, presentato alTorino Film Festival, ...cos siasullopera dellartista Bruna Espositoesposta al Maxxi di Roma, e ElisaMontessori sulla produzione dellapittrice. Nel 2006, Chiaretti dirigeSiluro Rosso, in cui si racconta lastraordinaria avventura di RubnGallego, scrittore russo costretto sullasedia a rotelle perch gravementehandicappato fin dalla nascita,creduto morto dalla madre Aurora,figlia di un membro del partitocomunista spagnolo che le ment,facendole credere che il bambino nonera sopravvissuto al parto. Cresciutoin un orfanotrofio dellex UnioneSovietica, Rubn riesce a resisteregrazie alle tre regole che si dato: noncredere, non avere paura, nonchiedere, e soprattutto grazie ai libricon i quali strisciava sotto i mobili aleggere, unica attivit consentita dalsuo corpo straziato:senza i libri sareimorto. La storia di Rubn Gallegodiventa straordinaria quando, graziealla vincita di un premio comemiglior giovane scrittore russo, gli
viene un concesso di andare negliStati Uniti, paese che lui definisce ilpi crudele del mondo ma quello incui avrebbe voluto nascere, doveviene contattato da un produttoretelevisivo di reality che, in cambiodell'esclusiva di filmare lincontro, sioffre di trovargli sua madre. CosRubn, quattro anni dopo, incontraAurora in un bar deserto di Praga;non si aspetta nulla da lei, ma lamadre lo riconosce subito e lo tienecon s. Bellissimo. Nel finale oltre aglialtri repertori che spaziano da Freaksdi Tod Browning ai cinegiornalistalinisti su Gagarin, Mara hamontato unmeraviglioso spezzone didanza tra una ballerina normale e undanzatore senza gambe che chiude ildocumentario: un armonioso innestodi corpo dimezzato su corpo integro.Siluro rosso ha vinto il premioN.V.Gogol in Italia e con i soldi delpremio Mara Chiaretti ha prodotto Iosono qui che mostrer in anteprima alcinema Nuovo Sacher domanipomeriggio. il film pi personaleche ha fatto, il ritratto di sua figliaBarbara che volata via, in quelpulviscolo di stelle sparso per
luniverso da cui ci arriva la sua voce,nel 1990, causa la malattia delsecolo di cui scrive nei diari scritti inospedale. Per fortuna non ho filmatidi Barbara n registrazioni vocali, nonavrei retto, mi ha detto Mara, ma ilsuo corpo tutto nella scrittura.Infatti, le pagine sono riprese,accarezzate quasi, in un senso enellaltro, come leggono gli arabi,come fossero un volto o il corpoastratto della voce, la scrittura densa eminuta, le rime e gli a capo, lironia, eil dubbio, qualche cancellatura, nonmolte, e poi ci sono le foto, e c' Sara,sua sorella, con i suoi bambini, e ilpadre Tommaso, criticocinematografico e teatrale mortotroppo giovane, e le amiche del cuore,quelle vere, con cui tutto fu condivisole avventure e gli errori, e gli amori, ilprimo e lultimo, e luniverso chenasce e si forma, le cellule e le stelle, ela musica e i pensieri che risuonanotra la madre e la figlia in amichevoleaccordo di gusti. E il gioco, che tornanell'animazione, che sempre a curadi Loic Sturani, perch sia lieve epacificatore il pensiero di lei e pienodi gioia di vita.
INCONTRI
Inpagina: un ritratto di Mara Chiaretti,Ignacio e Aurora Gallego, Finestra concoriandolo di Tano Festa e unopera diAlighiero Boetti
MARA CHIARETTI, UNA VITA TRA GALLERIA, PALCOSCENICI E SALE DI CINEMA
Dialogomutocon una figlia
Domenica, al Nuovo Sacheril documentario Io sono quidella regista e critica darte,che ripercorre un lutto straziante
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di ALBERTO CASTELLANO
Gi la scelta di affiancare al cognome paterno quello di suo nonno daparte materna un segno di scelta artistico-esistenziale che va al di l delvezzo (un po' come lo scrittore suicida americano David Foster Wallace).Andrej Konchalovskij il cui vero nome completo Andrej SergeevicMichalkov-Konchalovskij, nato a Mosca nel 1937, fa parte di quelle liteartistico-culturali che si diramano dalla Russia zarista all'Unione Sovietica epoi di nuovo alla Russia post-comunista ed una di quelle figure che con ilproprio percorso sintetizzano la trasformazione della Russia prima e dopola rivoluzione bolscevica. Il suo bisnonno era un governatore imperiale, suopadre Sergej un poeta, scrittore e autore del testo dell'inno nazionalesovietico, sua madre una poetessa, suo zio Mikhail un eroe di guerra cherivel in un libro i retroscena dello spionaggio, suo nonnomaterno, PyotrKonchalovskij appunto, un artista d'avanguardia e non ultimo suo fratello il regista Nikita Michalkov.Insomma con il doppio cognome, ilgiovane Andrej volle rimarcaresubito una diversit, un'insofferenzaculturale e un'inquietudineintellettuale che lo portarono dopoessersi accostato alla musica e alpianoforte diplomandosi alConservatorio, a lavorare subito nelcinema grazie all'incontro conTarkovskij per il quale recit neL'infanzia di Ivan e scrisse alcunesceneggiature come quella di AndreiRublev e dopo alcuni filmimportanti tra gli anni '60 e '70 atrasferirsi negli Stati Uniti, per poitornare a vivere da alcuni anniprevalentemente a Mosca. Questonomadismo artistico ma anche lavocazione a misurarsi con altreforme espressive e una certaduttilit a lavorare con attori e incontesti diversi hanno portato ora ilregista, sceneggiatore e produttorecinematografico a Napoli per unanuova avventura teatrale: la messain scena di La bisbetica domata diShakespeare per la sesta edizionedel Napoli Teatro Festival Italiadiretto da Luca De Fusco inprogramma dal 4 al 23 giugno.Konchalovskij si trasferito nel
capoluogo campano per oltre unmese per l'allestimento dellacommedia shakespeariana conprove intense tutti i giorni sulpalcoscenico del Teatro SanFerdinando dove lo spettacolodebutter l'8 giugno (con repliche il9 e il 10). Quando lo incontriamo,ha appena terminato il suomattutino jogging sul lungomare diVia Caracciolo. Non ha moltotempo, deve correre in teatro per leprove, parla rapsodicamente ditante cose, ma gli argomenti che pigli stanno a cuore sono il rapportosoprattutto dei giovani con le nuovetecnologie, la decadenza attualedella cultura occidentale, la'democrazia' del mercato con toniche oscillano tra le allarmisticheriflessioni di Bauman e le realisticheimpietose analisi deipoststrutturalisti francesi.
Non la prima volta che viene aNapoli.Ci sono stato altre volte ma sempredi passaggio, ora ho l'opportunit distarci per circa un mese.L'allestimento dello spettacolo miimpegnamolto, ma trovo che ilmodomigliore di conoscere unluogo quello di lavorarci, perch sientra in contatto con le persone pidiverse e con quel tessuto piprofondo che di solito quando siviaggia resta nascosto.
Per La bisbetica domata, aparte le scene che cura lei stesso, ilcast artistico e tecnico tuttonapoletano e non solo.Ho preferito calare la commedia nelcontesto dove nasce il Festival e hofatto per mesi provini e audizioni traGenova e Napoli per scegliere gliattori protagonisti e non. Caterina
sar interpretata da Mascia Musy.Ho scelto attori con una forteconnotazione fisica, concaratteristiche che li fanno notareanche nei ruoli minori. Il linguaggioteatrale di Shakespeare universale,molti lo preferiscono in inglese maio credo che pu essere tradotto intutte le lingue.
Lei ha messo in scena spessoCechov, Il gabbiano, ZioVanja, e ha curato la regia di unRe Lear di Shakespeare. Ora tornato all'autore inglese con unadelle sue pi famose commedie.Perch?Il pubblico in genere e a teatro inparticolare, vuole sentire, vuolereagire, empatizzare con ci chevede, non vuole riflettere, ragionare.Io amo far divertire gli spettatori,farli emozionare, ridere, noi siamocome un circo, dobbiamo averesuccesso, l'attore deve fare il'buffone', il clown un po' triste, sepiange il pubblico ride, e alcontrario se chi in scena ridespesso il pubblico s'intristisce. Amotutto Shakespeare perch come lavita una combinazione fantasticadi divino e di caos. Ho scelto Labisbetica domata perch quellache si avvicina pi delle altre allacommedia dell'arte.
La sua Bisbetica domataandr in scena al Teatro San Ferdinando,fondato e diretto per anni da Eduardo DeFilippo. Ha mai pensato di mettere in scenaqualche sua commedia?Eduardo stato un grande drammaturgo, amomolto il suo teatro, un autore di staturamondiale, non a caso nonostante la sua matricemolto napoletana stato messo in scena in varipaesi, dall'Inghilterra alla Russia. Ma non ci homai pensato, un autore troppo particolare euna maschera troppo profonda, la sua opera havalori universali ma al tempo stesso si riferisce aun contesto preciso, si corre il rischio di nonrestituire come si dovrebbe il senso della suafilosofia. Di Eduardo ho un ricordo particolare.Lo conobbi quando venne in tourne in Russianegli anni '50, mio padre Sergej lo invit a casa nostra ed egli ricambil'ospitalit ma fui sfortunato perch appena arrivai a Napoli mangiai dellecozze infette che mi costrinsero a restare a letto a casa del Maestro.
Lei alcuni anni fa in un'intervista dichiar che se si mette Tom Cruisesu un palcoscenico resiste al massimo dieci minuti perch non regge ilpersonaggio e che il cinema ha la capacit e l'abilit di mascherare e inalcuni casi di esaltare la mancanza di talento. ancora convinto diquesto?Si, sono convinto. Il cinema per quanto possa manipolare, sfruttare i campilunghi, le distanze, non pu fare a meno dei primi piani che sono spietati.La forza recitativa di Marlon Brando, uno dei pi grandi attori di sempre,che notoriamente era pi basso di quello che sembrava sullo schermo, eraconcentrata sul volto, sulle sfumature espressive facciali, lui faceva parte diquelle grandi maschere che al cinema e in teatro fanno la differenza. Seproprio fossi costretto da una committenza a ingaggiare una starhollywoodiana, preferirei Stallone perch la sua faccia tutt'uno con la sua
energia fisica particolare.
Gli interessanti e incisivi filmche lei ha girato in UnioneSovietica, da Il primo maestro(1965) a Siberiade (1979), lehanno creato problemi con leautorit sovietiche tra censure epressioni. per questo che lasci ilsuo paese nei primi anni '80?Anche per questo, ma soprattuttoperch volevo viaggiare e lavorare eavevo bisogno di soldi e in quelperiodo in Urss non ce n'eranomolti. Cos mi trasferii a Hollywood,spinto anche dall'attore Jon Voightche mi fece conoscere personaggi
Konchalovskij,inquietudineculturale
Figlioe fratello darte,il regista russo a Napoliper curarela messain scenadella Bisbeticadomata,nellambitodel TeatroFestival Italia
INTERVISTA
(6) ALIAS18 MAGGIO 2013
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(7)ALIAS18 MAGGIO 2013
di GIANCARLO MANCINI
Male che va ne faremo uncantante diceva suor Amalia Strozzialla madre di quel bambinomalaticcio che poco giocava e moltoinvece era attratto dai libri conservatinella biblioteca del collegio, vite dimartiri e di santi. lo stesso GiovanniLindo Ferretti, voce dei CCCP, dei CSI,dei PGR, a raccontarlo, in un beldocumentario in forma di dialogo diGermanoMaccioni uscito venerd 10maggio nelle sale distribuito dallaCineteca di Bologna in collaborazioneArticolture e Apapaja.Non si tratta di un documentario
biografico dunque, piuttosto di unaconfessione, raccolta dal ritiro diFerretti nella Corte Transumante diNasseta dove da anni sta cercando dimettere in piedi un teatro equestre.Qualcosa di arcaico e barbarico,antiborghese e antipsicologico, in cuial centro c il rapporto tra luomo e ilcavallo. Il suo ultimo progetto siintitola Saga. Il Canto dei Canti,unopera in cui i destini degli uomini,dei cavalli e delle montagne siintrecciano tra di loro.Finch luomo non salito sul
cavallo non cominciata la suastoria dice mentre scorrono leimmagini di Tempeste sullAsia,capolavoro del 1928 di VsevolodPudovkin. Perch se vero che la vita migrazione continua da s stessi edalla storia anche vero che i fili siintrecciano tra di loro noncasualmente. Per questo aicambiamenti certamente intervenutinella vita, nella poetica e nelleconvinzioni intellettuali di GiovanniLindo Ferretti si intravvedecomunque un desiderio diriavvolgersi attorno a delle esperienzefondanti che non possono essereresettate. Ecco allora quel viaggio inUnione sovietica compiuto propriomentre tutto stava crollando. Lafame, la gente disposta a compraretutto perch i negozi erano vuoti, poila Mongolia, lesperienza viva di quelpopolo viaggiante, alla perennericerca di una terra buona dove poterstare salvo poi ripartire ancora, sempre a cavallo.Andando ancora pi indietro la scoperta, a Berlino Ovest, di tutto un altro modo di esprimersi, di vivere,
di essere nel mondo e anche di contestarlo, di poter essere insomma qualcosa di pi sensato, di pi utiledellimpiegato che probabilmente era destinato ad essere. L il giovane che era stato spedito da Suor Amaliaallo Zecchino doro perch se non altro aveva una bella voce, venendo per subito escluso perch troppointroverso per poter essere presentabile da Tortorella, vede la possibilit di esprimere la propria diversit.A Berlino conosce Massimo Zamboni con il quale nel 1982 fonda i CCCP-Fedeli alla linea, uno dei
capisaldi del punk italiano. Le immagini di repertorio ricostruiscono efficacemente il racconto diFerretti, si vedono le immagini dei primi concerti, concesse da Umberto Negri, brani del film di DavideFerrario Sul 45 parallelo, foto di famiglia, filmati recuperati dal fondo Valsalici fino allultimo tour, Acuor contento. In primo piano ci sono le canzoni, ovviamente, gridate, sincopate, strozzate, singhiozzatein quei concerti in cui davvero si aveva la sensazione di sentire e vedere in tutta la sua caricacontraddittoria e per vitale unepoca di gigantesca transizione.Molti sono stati anche i momenti difficili nella vita di Giovanni Lindo Ferretti. Ho scoperto di
avere una grossa capacit disomatizzare il dolore. Diverse volteha rischiato di morire e diversevolte riemerso. Effettivamente ilsuo modo di parlare, il suo sguardoche trapassa lorizzonte perindugiare altrove quello di unrinato, uno al quale ogni volta demandato il compito diricomprendere le cose, rinominarle.Ho usato la musica per guarire forse la frase pi bella del film,sicuramente la pi intensa. Finitala storia dei CCCP ho comprato unapuledra che mi ha aiutato ad uscireda quella storia. Il ragazzocresciuto a 100 metri dalla sezionedel Partito comunista e a 50 dalleputtane si rimesso in moto, insilenzio, sento una grossa necessitdi silenzio, vorrei parlare solo lostretto necessario. Pronto aripartire, ancora, sempre a cavallo.
Dinosauri a colazione, permaligni.Il salutare shock visivo (e intellettuale)provocato dal recente capolavoro di RobZombie Le streghe di Salem trascina insurplus al piacere della riscoperta di unimmaginario basic eppure vigoroso fattodi satanismo pret--porter, capronicornuti e polverose maledizioni semprepronte a rinnovare le proprie molestie,tutto rigorosamente di marca seventies.Ecco allora subito riaffiorare un titoloscoppiettante, Il Maligno (The Devils Rain,1975), primo film americano per illondinese Robert Fuest, regista perVincent Price dellindimenticabile ditticoLabominevole Dr. Phibes e Frustrazione. Nelcorso del 18 secolo, uno stregone gettauna maledizione sulla famiglia Preston, readi averlo denunciato per un suomanoscritto dedicato alle anime adoratricidel demonio: ma di satanico csoprattutto lutilizzo di vecchie gloriedello schermo allo sbando, se alloperatroviamo Ernest Borgnine, Eddie Albert eIda Lupino, sotto consulenza di AntonLaVey, autentico fondatore della Chiesa diSatana negli Stati Uniti. Dvd consigliabilenelledizione 84 Entertainment.
Politiche della famiglia. Aproposito di santoni, derive sociologichee lampi di controcultura, da non perdereil documento consacratoallesperienza-limite vissuta negli annidoro post-68 della hippie-bohme a LosAngeles, sotto la guida di Padre Yod. TheSource Family (Maria Demopoulos, JodiWille, 2012) ricostruisce le fasi delmodello di utopia concreta nata dallavolont di Jim Baker (ribattezzato PadreYod), veterano della II guerra mondiale epersonalit tendenzialmente fuorileggedecisa ad applicare il proprio talento neicampi della musica e della ristorazionehealth, attivit che gli attiraronolattenzione di una comunit sempre piampia di seguaci, cos da gettare le basi diuna family (il solo Yod vantava di aversposato 13 donne) in cui sesso e cannabis per dirne un paio apparivano comefondamentali sacramenti, finoallinevitabile scontro con lordinecostituito e laltrettanto indifferibile fuga,destinazione Hawaii Highlightdellamericano South by Southwest FilmFestival lanno scorso, attualmente gira gliStati con proiezioni il cui calendario disponibile sul sito ufficiale:www.thesourcedoc.com
Dai retta a EdWood. Pubblicata inFrancia (editore Capricci) lidiosincratica,rancorosa e infame guida a Hollywoodscritta nella met degli anni Sessanta dalleggendario Ed Wood, Hollywood RatRace, ovvero in questa versione Commentrussir (ou presque) Hollywood Lesconseils du plus mauvais cinaste de lhistoire.La letteratura di Wood sta a HollywoodBabilonia di Kenneth Anger come il suoPlan 9 from Outer Space potrebbe rispettoa Star Wars, ma linestricabile groviglio trasarcasmo e banalit rivestite dangora,consigli in contropiede e disarmantiambiguit denuncia esattamente la crisi diuna Tinseltown gi alloramitologicamente degradata. cos che lostardom (e la sua galassia di corollari)viene a essere strutturalmente smontato,con la garanzia di chi lo ha perversamenterincorso au contraire, dispensando agliaffamati di successo la lungimiranteraccomandazione di prepararsi al meglio nella corsa dei topi al sopraggiungeredel fallimento.
importanti del cinema americanocome i proprietari della Cannon chemi affidarono subito la regia diMaria's Lovers con Nastassja Kinskiche nel 1984 ebbe molto successo esubito dopo Coppola mi segnal adalcuni produttori giapponesi chevolevano portare sullo schermo unsoggetto inedito di Kurosawa.L'anno dopo girai A trenta secondidalla fine, un film d'azione a sfondoesistenziale ambientato su un trenosenza conducente che corre tra lenevi dell'Alaska che mi ricordavanola Siberia. In fondo continuavo ilmio discorso sulla libert iniziato inRussia. Questi due film che mifecero conoscere in America e ilsuccessivo la commediaDuet forOne con Julie Andrews in qualchemodo erano indipendenti, poirealizzai un paio di film tipicamentehollywoodiani per il botteghinocomeHomer and Eddie e Tango &Cash con Stallone e Kurt Russell.
Nei primi anni '90 tornato inRussia. Perch ha lasciatoHollywood?Intanto sentivo il bisogno di tornarenella madre patria per raccontare letrasformazioni del mio paese neglianni della perestrojka, fino adarrivare alle contraddizioni dellaRussia contemporanea. Poi perchil cinema americano stavacambiando, dopo la guerra statoun cinema importante che hainfluenzato molto il miglior cinemaeuropeo e anche quello russo. Finoa met degli anni '80 siproducevano film per gli adulti, peri genitori, poi Hollywood ha
privilegiato i teenager.
In quest'ottica quindi ha volutorileggere Lo schiaccianocirealizzato per il grande schermo in3D?Alcuni hanno parlato di rilettura. Inrealt molti conoscono il balletto diCajkovskij che pi vicino ai gusti ealla percezione dei bambini ma nonil racconto favolistico di Hoffmann,che invece pi dark e inquietante.
Dove va il cinema secondo lei?Oggi viviamo in unmondoglobalizzato ed tutto cambiato. Ilcinema, come le altre forme d'arte,risente di una committenza tacitaper un mercato globale. unproblema di decadenza dellacultura occidentale che alimenta ilmarketing e viceversa. Oggi si parladi democrazia di mercato cheriduce sempre di pi la libertcreativa.
Parlando a Napoli ad alcunistudenti, lei li ha messi in guardiadallo strapotere di Internet e dallacrescente ignoranza.Sul web oggi ci sono le risposte aqualsiasi quesito e questo fadiventare le persone pi pigre,abbassa il livello di elaborazionedella mente di ognuno. Ma nonbisogna generalizzare. Lo sviluppotecnologico e informatico e larivoluzione digitale non si possonofermare ed hanno i loro indubbivantaggi. Il problema chi detiene ilpotere dei mezzi che tende adivaricare la distanza tra unaminoranza che ha il lusso dipensare e una maggioranza chelegge cose stupide. In tal senso daquando fu inventata la stampa aoggi cambiato poco. Ci sono pochiche ne fanno un uso misurato enecessario e hanno il tempo diriflettere e la maggioranza che neabusa freneticamente e in manieraalienante. come se una RollsRoyce si potesse permettere diandare piano e una 500 fossecostretta a correre.
DAI RETTAA ED WOOD
DOCUMENTARIO CINETECA DI BOLOGNA
Lindo Ferrettimusicista a cavallo
Una confessioneraccolta dal buen retirodellex cantante dei Cccpprima, e dei Csi e Pgr poi
Le foto in pagina: Andrej Konchalovskijdurante le prove di La bisbetica domata.Nella pagina successiva, Lindo Ferretti
IL BLOGUn nuovo blog stato appena inaugurato, [email protected], rivista di cinema onlinedi Roberto Silvestri e Mariuccia Ciotta, inaugurato con i requiem per Ray Harryhausen, il Meliscaliforniano, per Taylor Mead pupillo di Andy Warhol (lestremismo fantasy), per Mike Grey autore diThe Assassination of Fred Hanptonel leader dei Black Panther di Chicago, un capolavoro dicontroinformazione realizzato tra il 1969 e il 1971. Dal 15 maggio lappuntamento con il blog daCannes: sono gi stati pubblicati un prologo sulleccezione culturale e lindispensabile appuntamentocon i film in programma, tra cui sono stato recensito il film del momento Il grande Gatsby(unattrazione da parco a tema) e Jeune et Jolie di Franois Ozon (come crearsi un alter egoavventuroso. Misterioso, clandestino, solitario).
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IL SAGGIO
di RAFFAELE K. SALINARI
C un personaggio cheaccompagna, nascosto nel profondopermanente ed immutabile degliarchetipi infantili, tutta la vita diWalter Benjamin; un chi chetroviamo armeggiante neinascondigli immaginali in cui ilfilosofo dei Passages ha volutoesplicitamente collocare lascaturigine del suo pensiero. Unessere metaforico che si nascondenel buio pi recondito da cuioriginano le sue folgorantiintuizioni, e che da quellapostazione gli disamina la visionedelle cose. Questo personaggio hasolo una speciale richiesta, che faper perpetrarsi nel tempo e nelricordo di altre generazioni,eternizzare la sua essenzamutandone la forma, come avvieneper ogni immortalit simbolica:chiede che il suo nome resti segreto.In caso contrario egli sparirebbe, econ lui il mondo che lo ospita. ildybbuk di Walter Benjamin:lomino con la gobba chetroviamo nascosto anchenellautoma giocatore di scacchidella prima Tesi sul concetto distoria. noto che sarebbe esistitoun automa costruito in unmodo tale da reagire adogni mossa di ungiocatore di scacchi
con una contromossa che gliassicurava la vittoria. Unmanichinovestito da turco, con una pipa inbocca, sedeva davanti allascacchiera, posta su un ampiotavolo. Con un sistema di specchiveniva data lillusione che vi sipotesse guardare attraverso da ognilato. In verit cera seduto dentro unnano gobbo, maestro nel gioco degliscacchi, che guidava per mezzo difili la mano del manichino. Uncorrispettivo di questomarchingegno si pu immaginarenella filosofia. Vincere sempre deveil manichino detto materialismostorico. Esso pu competeresenzaltro con chiunque se prendeal suo servizio la teologia, che oggi,com a tutti noto, piccola ebrutta, e tra laltro non deve lasciarsivedere. Ma questo nano gobbo,per ammissione dello stessoBenjamin, in realt un suodoppio, il dybbuk che lo possiedee lo spinge a fare ci che vuole, cosdir nel suo saggio Avanguardia erivoluzione, citandolo comeimparentato ai personaggiscanzonati, vagabondi e gioiosi diRobert Walser che si muovononella notte, dove essa pi nera;una notte veneziana, se si vuole,
illuminata dai deboli lampionidella speranza, con qualcheluce di gioia negli occhi. Ildybbuk, nella tradizionepopolare ebraicapolacca e tedesca, lospirito disincarnato alquale stato vietato
lingresso in paradiso per avercommesso peccati mortali, come ilsuicidio per amore. Ad alcune diqueste anime, per imperscrutabilimotivi, viene data la possibilit diemendarsi condividendo lanima diun altro corpo, ed avere cos unaseconda possibilit.Nelle vecchie sinagoghe di
Berlino, quando Benjamin eraancora bambino, si narrava anche
che i dybbuk fossero fuggiti dallagehennaa, un termine ebraicotraducibile liberamente con luogodei miasmi. Ma ci che d il sensoultimo del dybbuk letimologiadella parola, che deriva dallebraicodavok, attaccarsi: il dybbukdunque un qualcosa che si attaccaad un vivente per coabitare in esso,in senso ampio una possessione.Questa simbiosi forma undibbukim, ed cos che descrive lapropria relazione con lominogobbo il filosofo berlinese in unalettera allamico Gershom Scholem:conserva le mie immagini, io nonposso dividermi da lui, come adevocare qualche cosa dideterminativo per tutto il suoessere. Questo personaggio apparela prima volta nella raccolta diimmagini Infanzia berlinese, editapostuma nel 1950 a cura dellamicoTheodor Adorno: Nel 1932, mentreero allestero, iniziai a rendermiconto che presto avrei dovuto direaddio per molto tempo, forse persempre, alla citt in cui ero natoNella mia vita interiore avevo pivolte sperimentato come fossesalutare il metodo dellavaccinazione, lo seguii anche inquesta occasione eintenzionalmente feci emergere inme le immagini - quelle
dellinfanzia - che in esilio sonosolite risvegliare pi intensamentela nostalgia di casa. Cercai dicontenerla restando fedele non alcriterio della causale irrecuperabilitbiografica del passato bens aquella, necessaria, di ordine sociale.Ci ha comportato che i trattibiografici che si delineano piuttostonella continuit che nella profonditdellesperienza, in questi branirestino del tutto sullo sfondo. E conessi le fisionomie - quelle della miafamiglia al pari di quelle dei mieicompagni. Mi sono invece sforzatodi impadronirmi di quelle immaginiin cui lesperienza della grande cittsi sedimenta in un bambino dellaborghesia. Ritengo possibile che atali immagini sia riservato unparticolare destino. Non sonoancora attese da forme benmodellate come quelle di cui, nelsedimento della natura, da secolidispongono i ricordi di una infanziatrascorsa in campagna. Le immaginidella mia infanzia nella grande cittinvece sono forse idonee apreformare nel loro intimolesperienza storica successiva.Almeno in queste, spero, apparecomprensibile quanto colui di cuiqui sui parla in una fase successivafece a meno della sicurezza che eratoccata alla sua infanzia. CosWalter Benjaminmotiva la ricercadelle sue immagini-guidanellintroduzione di Infanziaberlinese.Qui il tema del ricordo,della recherche di tipo proustiano, sialimenta, ma solo in apparenza, diun percorso metropolitano che,per, finisce inevitabilmente perconvergere verso quel personaggioattorno al quale, per esplicitaammissione e scelta dellautore,gravitano tutte le immagini capacidi preformare nel loro intimolesperienza storica successiva. QuiBenjamin allude, ancora una volta,alla debole forza messianica dicerte immagini, forse in grado disalvare un futuro presente sul qualegi si stendeva minacciosa lombraincombente del nazismo. TheodorAdorno bene identifica questo nessoquando, nella postfazione allaprima edizione della raccoltaafferma: Infanzia berlinese statascritta allinizio degli anni TrentaLe immagini che il libro fa emergere
fino ad una sconcertante vicinanza,non sono n idilliache ncontemplative. Su di loro si stendelombra del reich hitleriano. Comein sogno, congiungono lorrore chequesto suscita a ci che stato. Difronte alla dissoluzione del propriopassato biografico, lintellettualeborghese, con terrore panico,prende consapevolezza di se stessocome parvenza. E cosa ci puessere di pi parvente,fantasmatico, ma al tempo stessoreale e permanente, di unpersonaggio infantile con il quale si colloquiato durante i lunghi annidella propria formazione psichica?La sua centralit tale,nelleconomia di Infanzia berlinesee non solo, che Adorno, nellapostfazione, dice chiaramente che:Lomino con la gobba dovevaservire da conclusione.Dunque nel rito messianico che
Benjamin amministra attraversolaccurata scelta delle immagini,allomino con la gobba vieneaffidata una promessa di salvezza.La scansione delle immagini di
Infanzia berlinese, infatti, ci guidaverso lomino con la gobbaattraverso la descrizione di luoghidefiniti, come il Kaiserpanorama,un precursore del cinema con
Walter Benjamin Infanzia berlinese. Einaudi. La descrizione delleimmagini capaci di futuro scelte nella memoria del filosofo tedesco inuna Berlino del primo Novecento, in cui la visionaria intuizione diBenjamin intravede nel passato fantastico dell iinfanzia la possibilit diuna salvezza futura dalle emergenti ombre del nazismo. Sar infinelomino gobbo a nascondere nella sua deformazione la scintillamessianica affidata alle favole infantili.Gershom Scholem, Walter Benjamin ed il suo angelo. Adelphi.Lamico di una vita ricostruisce in questo folgorante saggio la relazionetra Benjamin ed il famoso dipinto di Klee Langelo della storia che ilfilosofo berlinese vedeva come la metafora del passato che per nonimedisce al vento impetuoso del futuro di richiamare lumanit allasperanza messianica. In realt il quadro fu per Benjamin metafora ben piintima, essendo da lui identificato come limmagine del contrastatoamore per Asija Lacis la giovane rivoluzionaria russa che lo introdusse almarxismo costringendolo a creare un originale quanto doloroso pontetra fede ebraica e materialismo storico.Walter Benjamin, Tesi sul concetto di storia, Erinaudi. Le tesi eranooriginariamente lintroduzione al visionario lavoro sui Passage di Parigi.Nella prima tesi compare la leggendaria figura del Turco lautomagiocatore di scacchi realmente esistito e che sconfisse anche Napoleone.Raffaele K Salinari SMS Simboli Messaggi Sogni,Punto Rosso. Laricostruzione del rapporto tra Benjamin e le sue visioni infantiliricostruite attraverso le geneslogia dellomino gobbo e della suarelazione con altri personaggi della cultura ebraica dal Dybbuk al Golemdi Rabbi Loew.
BIBLIOGRAFIA
Walter Benjamine lomino con la gobba
A sinistra, in apertura e inbasso, immagini cheillustravano una popolarecanzone per bambini (Dasbucklicht Mnnlein)
(8) ALIAS18 MAGGIO 2013
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(9)ALIAS18 MAGGIO 2013
immagini da vedere attraversostereoscopi davanti ai qualisedevano gli spettatori, o i ricordidel Tiergarten, il grande parco alcentro della citt con i suoi favolosianimali, la lontra, i pavoni le farfalle,o della sua casa immersa nella lucelunare che non destinata alnostro vivere diurno, con tutto ilcorteo domestico di armadi, calzini,la scatola con gli strumenti percucire, o il telefono che, allepoca, sene stava incompreso ed esiliato.Dopo queste stanze, a mo di
introduzione, ecco ad un trattoapparire un essere, una entit,totalmente distinta, un totaliteraliter cui Benjamin,inaspettatamente, attribuisce ilruolo di alter ego,ma di un tipoaffatto particolare, dato che lui avedere, senza essere visto, tutte leimmagini precedenti: Quandocompariva restavo con un palmo dinaso (nelloriginale tedescoBenjamin usa lespressione dasNachsehen haben, alla letteraseguire le cose con lo sguardo). Eintanto le cose si ritraevano, sino ache, passato un anno, il giardinodivenne un giardinetto, la miacamera una cameretta, la panca unapanchetta. Le cose siassottigliavano, ed era come sespuntasse loro una gobba che leassimilava allomino. Lomino mianticipava sempre. Enellanticiparmi intralciava il miocammino. In realt non faceva cheriscuotere di ogni cosa cui volgevo
la mia attenzione, la met deldimenticare Fu sempre solo lui avedere me. Mi vide nel nascondiglioe davanti al recinto della lontra, neimattini dinverno e davanti altelefono.Lomino gobbo dunque,
assimila progressivamente il mondovisionario ed infantile di Benjaminnella sua gobba, riscuotendo inoltrela met del dimenticare. Eccoperch il filosofo, alla fine, lo ritieneil suo dybbuk, una entit che vivecon lui, che condivide i sui pensieripi nascosti, ed anche che liprotegge dalla storia nella suamistica gobba. Come nonrichiamare unaltra immagine-guidadi Benjamin, quella dellAngelodella storia con il volto alle maceriedel passato e le ali gi spiegate versoil futuro? Non forse il mondo chelomino con la gobba preserva nellasua deformazione a costituire ilpossibile futuro verso il qualelAngelus Novus viene spinto? Comedir delle immagini-costellazionenei suoi Passage parigini, lominocon la gobba vive in un luogo incui unepoca sogna la successiva.Tutto ci che si produce
nellebraismo, ha scritto Rosenzweigin La stella della redenzione,comporta una doppia relazione, dauna parte con questo mondo edallaltra con unmondo che devevenire: Benjamin ricava il suo spazioin questa tradizione. Ecco perchlomino con la gobba di Infanziaberlinese, nascosto nel buio
notturno della cantina, cos come ilsuo corrispettivo nascosto nel buiodellautoma giocatore di scacchinelle Tesi sul concetto di storia, verrda Benjamin continuamente citato,richiamato, allusivamente evocatoin una pluralit di saggi, comequello su Kafka, al fine di essere poiutilizzato come veicolo metaforico,affidabile proprio per la suaspecificit formale, per quella caricaproiettiva che in Benjamin, come intutti i grandi visionari, cambiava dipolarit mutando la deformit insalvezza.
La genia dellomino con la gobbaMa chi erano i sodali dellomino
gobbo, la sua genia occulta,nascosta nella buca delpalcoscenico infantile del filosofoberlinese? Tra quali personaggi dellatradizione ebraica egli lo avevascelto per la capacit di trasformarein visione messianica le angustie ele paure della sua vita errabonda, indeflusso escatologico le ansieinfantili? Il filo sottile che lega questipersonaggi viene costantementeevocato da Benjamin come in unaformula alchemica, in cui ci che silegge non corrisponde a nulla difruibile se non per un iniziato chepossegga la chiave di lettura.Lomino gobbo appartiene, loabbiamo accennato, a quella stirpedi figure che Benjamin riferisceallarte di Robert Walser; in specificoa quella parte che ci rivela dondeprovengono i suoi diletti. E ciodalla follia, e basta.
Si tratta per di una forma difollia particolare, pi definibilecome mania, avrebbe dettoPlatone nel Fedro (244 A-C), comequella che viene dalle Ninfe, cheporta i doni pi ambiti, una folliache illumina.Anche in una lettera al suo amico
Gershom Scholem, Benjamin scriveche la follia lessenza deipersonaggi di Kafka; da DonChisciotte, agli assistenti, fino aglianimali, e aggiunge che solo laiutodi un folle veramente un aiuto.Vi , come dice Kafka, uninfinita
speranza, solo non per noi. Eccoche il dybbukimWalterBenjamin-omino con la gobba, altempo stesso lui e non lui, pulanciare uno sguardo sullinfinitasperanza. Nel saggio su Kafka,Benjamin ci spiega che questoometto linquilino della vitadistorta; e svanir quando verr ilMessia, di cui un gran rabbino hadetto che non intende mutare ilmondo con la violenza, ma soloaggiustarlo di pochissimo. E allora,questo aggiustare di pochissimo,questo raddrizzare i torti, comeforse la gobba dellomino, mettonoil personaggio kafkiano in direttarelazione col Messia.Il gran rabbino a cui Benjamin
fa riferimento Rabbi Nachman diBreslav, uno dei padri fondatori delchassidismo, il movimento misticopopolare che vedeva la speranzapalingenetica depositata negliemarginati, i folli e gli inetti. Rabbi
Nachman sosteneva, condisarmante semplicit, che lavenuta del Messia non cambiernulla, salvo che ognuno si accorgerdella propria insipienza.Da questo riferimento capiamo
anche lattitudine di Benjaminrispetto al mondomisteriosodellinfanzia, a quei segreti nascostiallinterno della gobba dellominocome nel buio dellautomagiocatore di scacchi. Per questacorrente del misticismo ebraico,infatti, il solo nominare questisegreti senza svelarli, potevaaffrettare lavvento dei tempimessianici. Per capire il chi dellomino con la gobba si devedunque tornare alle visioni infantiliche egli ritrovava nelle esperienzecon lhashish, dove ad un certopunto dice: La maleducazione ildispiacere che il bambino prova peril fatto di non essere capace dimagia. La sua prima esperienza delmondo non che gli adulti sono piforti, ma la sua incapacit dipraticare la magia.Lomino con la gobba dunque
un essere favoloso che ci riporta aimomenti estatici, aurorali,
dellentusiasmo infantile: il tempodel mistero e del segreto, quandotutto era ancora possibile.Non crediate il destino sia pi
che lintensit dellinfanzia diceRilke, e nessuno pi di Benjamin,che ha teso tutta la sua vita tra lepolarit di una fede politicamaterialista e una religiosit mistica,pu capirlo.Anche nel romanzo di Elias
Canetti Auto da f (nelloriginaleDieBlendung, accecamento), comparivaun gobbetto giocatore di scacchi,lebreo Fischerle, anche lui simbolodel legame che luomo deve averecon le rovine del passato se vuoleprogettare il futuro. Sia perBenjamin che per Canetti, allora,lomino gobbo il fantasmadellidentit che per nascondersi esalvarsi, ma anche per agiresottilmente sul mondo, deveprendere forme deformi.Sullo sfondo di queste storie si
stagliano infine figure come quelledel Golem, creato da Jehuda Lwben Bezalel, rabbino in Praga nelsedicesimo secolo, odellHomunculus di Paracelso:simulacri di vita prodottiartificialmente ed al servizio del loropadrone certo, ma solo in quantoanimati dalle stesse forze misticheche donano la vita, o la morte, agliesseri umani che li hanno concepiti.
La confessioneQuesta chiave di lettura intima,
personalissima, ci viene data daBenjamin in punto di morte, comeestrema confessione che ritroviamoin una lettera alla adorata GretelAdorno, alla quale ha affidato ilsegreto dei suoi ricordi. Siamo qui apoche ore della morte suicida, nelSettembre del 1940 a Port-Bou inSpagna, mentre tentava di emigrarenegli Usa. Benjamin ha con s unaborsa nera nella quale, forse, si trovala stesura finale, assoluta dir lui,delle Tesi, che egli vedeva comepremessa necessaria al grandeaffresco dei Passage.Il suo stato danimo ben
descritto dalla lettera nella qualeritorna il contenuto intimista delleimmagini di Infanzia berlinese: Perquanto concerne la tua richiesta diappunti che possano risalire allaconversazione sotto gli alberi dimarronniers, ebbene, si presentatain unmomento in cui proprioquegli appunti mi hanno dato dafare. La guerra, e la costellazioneche lha portata con s, mi hacondotto a mettere per iscrittoalcuni pensieri che posso dire diaver tenuto per almeno ventannicustoditi in me, anzi preservandolipure da me stesso. Questo anche ilmotivo per cui persino a voi non hoconcesso altro che un fuggevolesguardo su di essi. La conversazionesotto imarronniers fu una breccia inquesti ventanni. Ancora oggi te liconsegno pi come unmazzetto dierbe sussurranti messe insieme inpasseggiate meditative che comeuna raccolta di tesi (...). Esse mifanno supporre che il problema delricordo (e delloblio), che vi apparead un altro livello, mi terr occupatoancora per molto tempo. In realtegli non ebbe tutto il tempo cheavrebbe voluto, pochi giorni dopouna dose di morfina lo stroncher,ma nella missiva respiriamo lariache aleggia intorno ai misteriosipersonaggi che vengonodirettamente dai giorni dellinfanzia,la loro scaturigine onirica edallusiva, che li rendeva passage deipensieri segreti che solo in punto dimorte Benjamin si era deciso asvelare. E allora capiamo che lapreghiera finale di Infanziaberlinese dedicata al personaggiokafkiano, in realt per se stesso:Prega bambino mio, per lominocon la gobba prega Iddio.
unimmagine da Der Golem (1920)regia di Paul Wegener e Carl Boese
La maleducazione il dispiacere che il bambino prova per il fattodi non essere capace di magia. La sua prima esperienza del mondo non che gliadulti sono pi forti, ma la sua incapacit di praticare la magia
In alto a sinistra illustrazioni da libri perbambini, sotto: Walter Benjamin eunedizione di Berlin Chilhood diBenjamin
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(10) ALIAS18 MAGGIO 2013
TEMPO DI ESAMI LE FINALI
Tra una carambolae un giro di bridge
di PASQUALE COCCIA
Perch vietare le biciclette econsiderarle pericolose armi daguerra, se il generale Bava Beccarisaveva fatto ricorso ai cannoni perplacare le rivolte operaie scoppiatea Milano nel maggio del 1898? Ladomanda ingenua, la poneva uncronista del Corriere della Seraall'indomani di quel 7 maggio,quando la reazione non esit aordinare di far ricorso ai cannonipur di placare la rabbia operaia edare un colpo mortale alle barricatesorte in vari punti della citt, chefacevano presagire un'insurrezionegenerale e agli industriali chefossimo alla vigilia della rivoluzione.Il rumore dei pedali cheimprimevano forza alle biciclettenon piaceva affatto al generale BavaBeccaris, tanto che ne decret ildivieto a Milano e nell'interaprovincia.Tra la fine di aprile e la prima
settimana di maggio del 1898 aMilano, e in altre citt italiane,scoppiarono tumulti che videroprotagonisti migliaia di operai econtadini.La disoccupazione e i bassi salari,
unitamente agli orari di lavoromassacranti nelle fabbriche,avevano determinato uno statogenerale di malcontento, ma lascintilla che fece scoppiare le rivoltespontanee fu l'aumento del prezzodel pane passato da 35 a 60centesimi. A ribellarsi per primifurono i contadini della Puglia, il 27aprile di quell'anno e subito dopoquelli della Romagna, proteste dipiazza violente si ebbero il 2maggio a Firenze, e il 4 maggio aNapoli, tanto che fu dichiarato lostato di assedio. Vista la situazionegenerale, il ministro dell'Internoinvit i prefetti ad assegnare alleautorit militari il compito diristabilire l'ordine. Manifestazioni siebbero anche in altri centri ad altaintensit industriale, come leprincipali citt lombarde.AMilano gli operai della Pirelli
furono i primi a mobilitarsi,lavoratori e sindacalisti chevolantinavano erano stati arrestati epoi rilasciati, ma uno di loro futrattenuto. La solidariet deglioperai delle principali fabbrichemilanesi non si fece attendere e alle18.30 del 6 maggio unmigliaio dioperai, dopo aver risposto con unafitta sassaiola alle cariche dellapolizia, assalt la questura. Undrappello di militari rinchiusiall'interno non esit a sparare e aterra rimasero due morti enumerosi feriti, gli operai furonodispersi, mentre le forze dell'ordine,al servizio degli industriali impauritidalle rivolte operaie, facevano leprove generali di quello che
sarebbe successo il giornosuccessivo sabato 7 maggio,quando a Milano fu proclamato losciopero generale. Oltre agli operaidelle principali fabbriche milanesi,vi aderirono i ferrotramvieri,lavoratori di piccole imprese,giovani e una parte consistentedella popolazione. Furono erettebarricate a Porta Venezia, a PortaTicinese e a Porta Garibaldi e inaltri punti della citt. Fu allora che ilgenerale Bava Beccaris dettel'ordine di sparare con i cannoni suidimostranti, che avevano l'unicacolpa di protestare per l'aumentospropositato del prezzo del pane.Alcune centinaia furono i morti emigliaia i feriti.Il 10 maggio a ogni angolo di
strada di Milano, veniva affisso suimuri un manifesto a firma delgenerale Beccaris che riportava ilseguente avviso: Da domani e finoa nuovo ordine vietata nell'interaprovincia di Milano la circolazionedelle Biciclette, Tricicli e Tandems esimili mezzi di locomozione. Icontavventori saranno arrestati edeferiti ai Tribunali di Guerra. Letruppe e gli agenti della forzapubblica sono incaricatidell'esecuzione del presentedecreto avvertiva minaccioso ilmanifesto. Perch tanto timoredelle biciclette, dunque, se ilgenerale Fiorenzo Bava Beccaris lasera del 8 maggio aveva telegrafatoal Presidente del Consiglio Antoniodi Ruid e al ministro della GuerraAlessandro Asinari, che la rivoltaoperaia di Milano si poteva seppur a suon di cannonate?La spiegazione viene ancora dalle
colonne del Corriere della Sera diquel giorno: . La biciclettadivenne il mezzo pi rapido per fararrivare il cibo e gli avvisi airivoltosi, che avevano eretto lebarricate durante le quattrogiornate di Milano. si leggevasulle colonne del quotidiano di viaSolferino .Tra i rivoltosi arrestati nei moti di
Milano del 1898, come riporta lacronaca del Corriere, anche LuigiMasetti, definito per le sue idee .Nato a Trecenta nel 1864 ventenne
and a lavorare nel Polesine. Inseguito emigr a Milano e poi inSvizzera. A Trecenta entr incontatto con Nicola Badaloni,medico mazziniano e poi socialista,delle cui idee libertarie edegualitarie Masetti sub il fascino.Volse, negli anni a venire le suesimpatie verso gli ideali anarchci.Fu uno dei pionieri del cicloturismoin Italia e anche scrittore, narrattraverso lunghi reportage i viaggiin bicicletta di cui fu protagonista,come quello effettuato nel 1892 cheda Milano, grazie a una biciclettafaticosamente acquistata, lo portin giro per l'Europa pedalando per3.500 km., e nel 1893, grazie a unasponsorizzazione interamentefinanziata dal Corriere della Sera ealle simpatie di cui godeva pressoil direttore Eugenio Torelli Vollier,mosse da Milano per raggiungereaddirittura Chicago, pedalandoper un totale di 7 mila km. La suanotoriet per le imprese realizzatesul finire dell'Ottocento, non gliimped di essere al fianco deglioperai e rispondere dal sellinoalla dura repressione che lareazione aveva affidato ai cannonidi Bava Beccaris.
di P.C.
Nella parte finale dell'annoscolastico, quello fatto di convulseinterrogazioni, ripassi fino a nottefonda prima dell'ultimainterrogazione e dell'ultimo compito,che decideranno se l'estate sar datrascorrere con gli amici o chini suilibri, il ministero dell'istruzioneorganizza le finali di biliardo sportivo,che si terranno il 20 maggio aMozzate in provincia di Como.Milioni di studenti invaderanno iltranquillo paesino comasco, in nomedell'irresistibile attrazione cheprovano verso il biliardo sportivo,attivit che praticano ogni giorno ascuola, visto che a ogni angolo dicorridoio si trovano biliardi. Glistudenti amanti del biliardo, avrannopensato bene di sistemare uno inclasse, in modo tale che nel cambiodell'ora, quando esce un professore ein attesa che arrivi l'altro, possanofare qualche tocco, c' sempre tempoper una carambola o una sponda,prima dell'appello. Il biliardosportivo, sport scolastico pereccellenza, spinger gli studenti alasciare i libri di scuola aperti suibanchi per confluire il 20 maggio tuttia Mozzate.Nel bel mezzo dell'estate, gli
studenti delle superiori italianeabbandoneranno le localit divacanza al mare, in montagna o sesaranno in giro per il mondo, perconfluire tutti a Palinuro, inprovincia di Salerno, dove dal 15 al21 luglio si svolgeranno le finalinazionali scolastiche del bridge,altro gioco popolare tra gli studenti,che ci proietta ai primi posti nelmondo per numero di praticanti. Seai ministri della pubblica Istruzionedi centrosinistra e centrodestra, chesi sono succeduti negli ultimi ventianni possiamo rimproverare di avermiseramente fallito riguardo allapolitica che voleva un computer perogni studente, non possiamo direaltrettanto per il bridge. Lalungimiranza dei dirigentidell'Istruzione, ha fatto si che suogni banco di scuola ci fosse unmazzo di carte per esercitarsi nelgioco del bridge.
Riteniamo che, al di l delle faciliironie, il gioco del biliardo, quello delbridge, gli scacchi e la dama, perquesti ultimi il ministerodell'Istruzione ha previsto finalirispettivamente a Montecatini e aRoma, siano degni di tutto rispetto,ma che non si praticano affatto ascuola, come avviene per i giochitradizionali di pallacanestro,pallavolo, pallamano, calcio, ecc.Pensiamo che il tentativo delministero dell'Istruzione sia quello didarsi una parvenza europea,imitando altri paesi dove questi sportsono praticati, perch rientrano nellepolitiche scolastiche del tempo liberodegli studenti. In Italia, invece, tuttolo sport che fa acqua a scuola, acominciare dai tagli effettuatiquest'anno dal Miur di ben 20 milionie all'avvio dell'attivit sportiva ascuola a marzo e non a ottobre, comeavveniva negli anni precedenti,furberie di bassa lega che hannoprodotto ulteriori risparmi di risorseeconomiche. Il risultato? Secondoun'indagine effettuata dall'Ue nel2012, gli studenti europei chepraticano lo sport a scuola sono il19%, mentre gli italiani sono appenail 3%.
SPORTLANARCHICO A DUE RUOTE LUIGI MASETTI
Divietodi biciclette,triciclie tandem
Nel 1898 BavaBeccaris feceemanare undecreto in cuisi vietavadi circolare conquelle pericolosearmi da guerraa due ruote.Contravventoreillustre, fuun famoso ciclistadellepoca
In pagina: ritratto del ciclista Luigi Masettie il decreto del divieto di circolazione in bici
LA STORIA
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(11)ALIAS18 MAGGIO 2013
I REGISTI
LA SATIRA
LA MOSTRA
ESTERNO SERADI BARBARA ROSSI PRUDENTE, CON VALENTINAVACCA, EMILIO VACCA.ITALIA 2013
0Alba riceve dopo dieci anni lavisita di Fabrizio, suo cugino,che vive a Milano e che, dopotanto tempo, decide di rivederlA.Tra diloro rinasce l'affetto di un tempo el'amore che impedisce a Fabrizio disvelare il vero motivo della sua visita.Nel cast Ricky Tognazzi.
NERO INFINITPDI GIORGIO BRUNO, CON FRNCESCARETTONDINI, RICCARDO MARIA TARCI. ITALIA2013
0Dora Pelser una scrittrice dithriller di successo ma un serialkiller li prende a ispirazione peruccidere, seguendo alla lettera ledescrizioni degli omicidi. Sulla suaidentit indagano due poliziotti,l'ispettore capo Elena D'Aquino el'ispettore Valerio Costa che, dopo aversospettato anche di Dora e del suoeditore Piero Mazzoni, concentrano laloro attenzione su Leo, un giovanebarista.
BENUR - UN GLADIATORE INAFFITTODI MASSIMO ANDREI, CON NICOLA PISTOIA,PAOLO TRIESTINO. ITALIA 2012
7Le caratteristiche che hannofatto apprezzare Andrei nel suofilm desordio Mater Natura allaSettimana della critica di Venezia, qui cisono tutte, la propensione al popfiammeggiante, landamento musicaleimportante, la tenerezza, ilmelodramma. Qui si passagagliardamente dallambientazionenapoletana a quella romana, dove, dallapice teatrale di Gianni Clementi,Sergio, che era uno dei primi cinquestuntman di Cinecitt ora si arrangiafacendo il gladiatore al Colosseo,insieme a Milan (un nome adatto aigiochi di parole). Commedia dal cuoreamaro. (s.s.)
LA CASADI FEDE ALVAREZ, CON JANE LEVY, SHILOHFERNANDEZ. USA 2013
1Sembra quasi privo dielaborazione o progettazione,remake dello stracult di SamRaimi. Compatto, veloce, sprezzante,luruguayano Alvarez divora tutto, nellacalma impassibile del (solito) chaletscricchiolante e dei boschi dove il male in agguato. Ritorna anche l'impervioNecronomicon, rilegato in pelle umanae scritto col sangue di una vergine.Alvarez elegge Mia a scream queen,dissennata,assonnata, nevrotica. C'molto realismo e per chi ha il cuoredebole sar dura parare la botta. anche un progetto schizofrenico: nellaprima parte ci affezioniamo a deicomuni ragazzi, nella seconda entriamoin una specie di zona allucinogena.(fi.bru.)
CONFESSIONSDI TETSUYA NAKASHIMA, CON CON TAKAKOMATSU, YUK NISHII, GIAPPONE 2010
7Nakashima, noto soprattuttoper il coloratissimo KamikazeGirls, film simbolo del generekawaii (carino, colori pastello), considerato un maestro del genere.Confessions rappresenta un drammaticocambiamento di rotta, annegato inunatmosfera opprimente e cupamentemonocromatica. Rispetto alledeflagrazioni visive dei suoi filmprecedenti, si muove allinterno di unospettro cromatico teso esclusivamentefra il nero pi minaccioso e il grigio piasfissiante. Come in una variante daincubo del classico schema Rashomon,Confessions mette in scena la vendettadi uninsegnante ai danni della suascolaresca convinta che fra i suoistudenti si celino gli assassini di suafiglia, una bambina di quattro anni.(g.a.n.)
EFFETTI COLLATERALIDI STEVEN SODERBERGH, CON JUDE LAW,CHANNING TATUM. USA 2013
6Lelemento oscuro chelintreccio promette si perdenella commistione consueta digeneri, il genere psichiatrico innestatosulla detective story, pi il film didenuncia contro le case farmaceutichegenere tenuto ben sotto controllo pernon far perdere proventi e nellanecessit di confezionare un prodottorassicurante. Infatti, tranquilli non didevastanti effetti collaterali a causa dimedicinali si tratta (non siamo nei pressidi Michael Moore), ma come sempre diquellinafferrabile mostro senza voltoche la finanza (condita di misoginia).(s.s.)
IL GRANDE GARSBY (3D)DI BAZ LUHRMANN, CON LEONARDO DICAPRIO,CAREY MULLIGAN. USA 2013
5Il 3D non aiuta e il libro famoso per la sua brevit (180pagine) quanto il film lungo (2ore e 23 minuti). Luhrman citadiligentemente Fitzgerald ma gli sfugge laradicalit tranchant, la limpidezza divisione del romanzo e, cosa principale lasua tragica, meravigliosa americanit.Leonardo DiCaprio un Gatsby moltopi riuscito, complesso di quanto nonfurono i suoi Edgar J. Hoover e HowardHughes, pi dolorosamentefitzgeraldiano, internamente diviso diquello timidamente introspettivo diRedford. (g.d.v.)
HANSEL E GRETELCACCIATORI DI STREGHEDI TOMMY WIRKOLA, CON JEREMY RENNER,GEMMA ATERTON. GERMANIA USA 2013
7Stravagante, forse nontotalmente riuscito, ma moltodivertente Hansel e Gretelcacciatori di streghe del regista norvegeseTommy Virkola, ricca coproduzionetedesco-americana (50 milioni di dollari,ne ha gi incassati 55 in America). unavera incursione del cinema europeo nelterritorio horror fiabesco in 3D dellanuova Hollywood, che non ha finoraprodotto grossi risultati e ci haammorbato con inutili Biancaneve enani non sempre di prima scelta. (m.gi.)
KIKI CONSEGNE A DOMICILIODI HAYAO MIYAZAKI, ANIMAZIONE. GIAPPONE1989
1Capolavoro di HayaoMiyazaki uscito dallo StudioGhibli nel lontano 1989 (oranelle sale italiane, distribuisce LuckyRed), la magnifica metafora deiturbamenti di un corpo - e unamente - in rapido cambiamento. unromanzo di formazione tutto alfemminile dove la crisi, la perditadi potere e la riconquista dellafiducia in se stessi sono le temibiliprove da superare. Nessun effettospeciale sostiene Kiki nella suaimpresa, se si esclude quelprodigioso volo che affasciner unodei pochi esemplari maschili del film,Tonbo, il simpatico ragazzino chesogna di costruire macchine perattraversare il cielo e che costituirloccasione del riscatto (a.di.ge.)
A LADY IN PARISDI ILMAR RAAG, CON JEANNE MOREAU, LAINEMAGI. FRANCIA 2013
6Il cinema estone pococonosciuto e questo esempio dicoproduzione ce ne d unassaggio, scarno tentativo di approcciocon il mondo occidentale rappresentatoda Jeanne Moreau che gioca afarelanziana signora dallo splendidopassato e che ora ha bisogno diunaccompagnatrice. Anne, estonecome lei, arriva dal suo villaggio e fa ditutto per toglierle dalla testa pensierisuicidi. Pi ricco il fuoricampo di quelloche viene messo in scena, da lontaniricordi letterari, a un paese lasciato alle
spalle, alla giovinezza irrimediabilmentefinita. In ogni caso non futile, anche secorre su binari tranquilli. (s.s.)
IL MINISTRODI PIERRE SCHOELLER, CON OLIVIER GOURMET,MICHEL BLANC. FRANCIA 2011
7La scommessa del regista esceneggiatore francese portarci dentro ai rituali delpotere. E al di l degli schieramenti,destra o sinistra, e visto che il film del2011 abbastanza facile leggervi ilriferimento alla Francia dellexpresidente Nicolas Sarkozy. Schoellerfotografa lucidamente lambiguit attualedella democrazia, e soprattutto quellafrattura che nel caso italiano, ma nonsolo, sta diventando sempre pi grandetra noi, i cittadini, e loro, gli uominipolitici. Prodotto dai fratelli Dardenne loccasione per interrogarsi su undiverso senso di cinema politico.(c.pi.)
MI RIFACCIO VIVODI SERGIO RUBINI, CON NERI MARCOR, LILLO,EMILIO SOLFRIZZI. ITALIA 2013
7Minnelli? Blake Edwards? Capra?In questo un po' pasticciato, macarinissimo film l'ispirazioneviene applicata al cinema fantastico dellostesso Rubini, che ci aveva dato unpiccolo gioiello come L'anima gemella,dove gi cerano scambi di personalit edi corpi, trova la sua chiave di messa inscena grazie a gran parte dei nostrimigliori attori brillanti, che il registariesce a dirigere alla perfezione. Cos,anche se il copione ha qualche pecca, lacommedia gradevole (m.gi.)
NO I GIORNIDELLARCOBALENODI PABLO LARRAIN, CON GAEL GARCIA BERNAL,ALFREDO CASTRO. CILE 2012
8Larrain Chiude la sua trilogiacon la fine della dittatura inquesto film dedicato alplebiscito che senza colpo ferire, con lasola forza dellironia (una risata viseppellir) costrinse i militari adandarsene. Si chiedeva al popolo sevotare S o No a Pinochet e la campagnaper il No sembrava persa perch eraevidente che intimidazioni e brogliavrebbero avuto la meglio. Nei 15minuti concessi in tv a notte fonda passaper la prima volta il pensierodellopposizione: tutta la lottaclandestina dei cineasti, anche di quelliche durante la dittatura lavoravano inpubblicit oltre che nellacontroinformazione emerge nel film conforza liberatoria e uno stile trascinante.(s.s.)
LE STREGHE DI SALEMDI ROB ZOMBIE, CON SHERI MOON ZOMBIE,BRUCE DAVISON. USA 2013
1I White Zombie diventanounicona del metal alternativo epoco dopo Zombie molla laband e firma La casa dei 100 corpi, il suoesordio. A fronte della riuscita assolutadi Le streghe di Salem si capisce comeabbia faticosamente e con umilt trattotutte le lezioni necessarie dai suoi filmsuccessivi fino a questo horror adulto ecolto che sar nelle sale dal 24 aprile.(g.a.n.)
VIAGGIO SOLADI MARIA SOLE TOGNAZZI, CON MARGHERITABUY, STEFANO ACCORSI. ITALIA 2013
7Irene, viaggiatrice di professioneper verificare le stelle degli hoteldi lusso, vive una vita solitaria,ma la sua non una solitudine depressaal contrario appare come una specie disottile resistenza nel rovesciamento delluogo comune femminile. Il terreno rischioso, ma la regista riesce conaffettuosa complicit a tradurre leimpercettibili sfumature del sentimentoin una narrazione cinematografica. Lasuspence altrove, tra sceneggiatura e iltalento della regista (c.pi.)
A CURA DISILVANA SILVESTRI CON FILIPPOBRUNAMONTI, ANTONELLOCATACCHIO, ARIANNA DIGENOVA, GIULIA DAGNOLOVALLAN, MARCO GIUSTI, CRISTINAPICCINO, GIONA A. NAZZARO
I FILM
IL NUOVOMALEMENSILE SATIRICO, NUMERO DI MAGGIO nelle edicole il quattordicesimonumero del Nuovo male, il mensile disatira e idee diretto da VincenzoSparagna. Nellinterno tra laltro: uninedito apologo di Esopo raccontato daTersite sulla beffa del governissimo Ilgrillo, la volpe e le galline urlanti; untesto/rivelazione di Vittorio Messori suWoytila e il falso/vero Futur Post,datato 1 gennaio 2101. E ancora, laRassegna stampa dei Mali pi diffusi,con i giochi di parole di Marino RamingoGiusti e i testi satirici di CleonoZanzara, Piefrancesco Cantarella e Pablito Morelli. Si parla nelle pagine di nuovereligioni, inchiesta a cura di Teodonio Diodato (alias Graziano Graziani) presenta lareligione dellInvisibile Unicorno Rosa inventata dallo studente Steve Eley comeironica contestazione di ogni teismo. E poi una pagina speciale quelladellArcangelo Gabriele dellOsservatore Celeste, che, dallinterno del Vaticano,continua a rivelare segreti e pettegolezzi della Chiesa di oggi. E ancora le vignette, leimmagini e i fumetti di Ugo Delucchi. Al centro, come tradizione, un nuovogiornale falso/vero. Questa volta il quotidiano metamediale Futur Post, chepresenta lo stato del mondo al 1 gennaio 2101. Info: www.frigolandia.eu
Q.U.E.E.N.Usa, 2013, 6, musica: Janelle Mona con ErykahBadu, regia: Alan Ferguson, fonte: Youtube
7Benvenuti nel living museumdice una presentatrice,illustrandoci una serie diuomini e donne congelati in alcunepose come fossero installazioni osculture di arte contemporanea,tranto che il Q.U.E.E.N. Projectpotrebbe essere sia musicale cheartistico. Appena il vinile color lattedella Mona viene suonato da ungiradischi-teschio provvisto di undente-puntina, ecco i performer inclusi Janelle e Erykah prenderevita. Tutto giocato sul contrastooptical tra bianco e nero, dato dalconnubio abbigliamento/scenografia(con una evidente citazione dal film diWilliam Klein Qui-etes vous PollyMaggoo?), il video di Alan Ferguson hauna sua eleganza visuale che benaccompagna il sound intelligente eraffinato della musicista di Kansas City.Il singolo incluso nellalbum ElectricLady.
ALEGRIABrasile/Portogallo, 2010, 346, musica: Batida,regia: Pedro Coquenao, fonte: Youtube
1Inizia come un documentariosul carnevale di Rio questo clipdi Alegria per poi trasformarsiin unopera vagamente videoartisticacon luso del mirror effect combinato a una timida videografica che crea una texture caleidoscopica.Tra i personaggi che vediamo in scena:una vj (Catarina Limao, che firmaanche montaggio e post-produzione) euna ballerina (Daniela Sanha).Interessante anche se piuttosto datatodal punto di vista dello stile (forse unpo volutamente, tanto che c perfinola scritta fim in conclusione). Lafotografia di Manuel Lino.
SEXY CHICKFrancia, 2009, 332, musica: David Guetta conAkon, regia: Stephen Schuster, fonte: Mtv
6Conosciuto anche come SexyBitch il video racconta ilrendez-vous tra il compositoree produttore afroamericano Akon e ilmusicista francese Guetta ad Ibiza,patria del divertimento, della bellezzae della giovent. In realt esistono dueversioni del clip una pi incentratasui musicisti, laltra che invece vede alcentro unavvenente ragazza che siscatta polaroid nel letto con Akon. Lasostanza comunque non cambia, e ilclip pi o meno quello standard,zeppo di modelle a bordo piscina inbikini ultrasexy, cui segue il classicobagno con tutti i panni. La secondaparte (serale) invece ambientata inuno dei locali pi esclusivi dellisola, ilPacha, dove la coppia si esibisce ed qui che le immagini diventano pispettacolari ed effettate, con qualchefluorescenza. Poche idee, moltocazzeggio, un pizzico di eros.
GIRADISCHI-TESCHIOCON DENTE-PUNTINA
MAGICO
IL FESTIVALTERRA FUTURAFORTEZZA DA BASSO, FIRENZEFino al 19 maggio la decima edizione di Terra futura, mostra convegno dellabuone pratiche di sostenibilit. Una manifestazione che propone progetti,esperienze, prodotti, campagne per raccontare come il cambiamento possibile gicominciato: quello non solo auspicato per garantire un futuro al Pianeta su un pianoambientale, ma ora indicato come obbligatorio per costruire un sistema economicoe sociale diverso, oltre la crisi. Ampio ventaglio di proposte per nuovi modi divivere, consumare, abitare, viaggiare, lavorare,: dal kit per realizzare piccoli orti suterrazzi urbani ai prodotti ecologici per mamme e bambini. Spazio anche aicosmetici naturali provenienti da un centro contro lo sfruttamento minorile delBenin, alle scarpe ecologiche in canapa e sughero a filiera corta, alla linea dibiancheria in fibra di bamb e amido vegetale, fino agli oggetti di ecodesign perlarredamento. Nelle 500 aree di Terra futura, articolata in 12 diverse sezionitematiche, numerosi i settori rappresentati: tutela dellambiente, energie alternative,finanza etica, commercio equo, agricoltura biologica, edilizia e mobilit sostenibili,turismo responsabile, consumo critico, welfare, impegno per la pace, solidarietsociale cittadinanza attiva e partecipazione. Un mondo che sa produrre nuovaeconomia e generare occupazione. Nella tre giorni anche proiezioni e spettacoli.Terra Futura un un evento a ingresso libero. Maggiori inf