Algebra di Boole, elementi di logica e Mappe di...
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DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Algebra di Boole, elementi di logica e Mappe di Karnaugh
Marco D. Santambrogio – [email protected]
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Progetti
• Meeting§ Quando: 22 Marzo @2pm§ Dove: Sala Conferenze @DEIB
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Progetti
• Meeting§ Quando: 22 Marzo @2pm§ Dove: Sala Conferenze @DEIB
• Problemi email§ [email protected]§ [email protected]§ [email protected]§ [email protected]
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Progetti
• Meeting§ Quando: 22 Marzo @2pm§ Dove: Sala Conferenze @DEIB
• Problemi email§ [email protected]§ [email protected]§ [email protected]§ [email protected]
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Problema: caratteri MaIuScOli
Si scriva un programma che, preso un carattere minuscolo da tastiera, ne riporta a video l’equivalente maiuscolo
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HELP: errori sull’input
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Problema: errori sull’input
• Problema§ Preso un dato inserito da tastiera§ Per potervi applicare la trasformazione di
nostro interesse§ Dobbiamo prima verificare che il dato sia
coerente con quanto ci aspettiamo
• Soluzione§ Definire l’insieme dei caratteri validi§ Verificare l’appartenenza del carattere
inserito, all’insieme dei caratterei validi
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Pseudocodice
• Dati§ L’insieme dei caratteri ammissibili
{a, b, c, …, z}
1. Richiedere l’inserimento di un carattere
2. Se carattere inserito corretto3. Allora stampa a video carattere-324. Altrimenti stampa a video un
messaggio di errore
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Condizione da verificare
• Dati§ L’insieme dei caratteri ammissibili
{a, b, c, …, z}
• Il carattere inserito deve essere§ =>a§ <= z
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Obiettivi
• Algebra di Boole§ Algebra di boole a due valori: algebra
di commutazione§ Operazioni logiche§ Espressioni logiche
• Funzioni booleane• Forme canoniche• Karnaugh e Mappe di Karnaugh
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• L’algebra di Boole (inventata da G. Boole, britannico, seconda metà ’800), o algebra della logica, si basa su operazioni logiche
• Le operazioni logiche sono applicabili a operandi logici, cioè a operandi in grado di assumere solo i valori vero e falso
• Si può rappresentare vero con il bit 1 e falso con il bit 0 (convenzione di logica positiva)
Cenni all’algebra di Boole
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Algebra Booleana: definizione
• Algebra Booleana B è un sistema algebrico identificato dalla sestupla (B,+,*,’,0,1) dove:
§ B è l'insieme su cui vengono definite le operazioni (supporto)
§ +,*,’ sono le operazioni binarie OR e AND e l’operazione unaria NOT
§ 0,1 sono elementi speciali di B.• 0 è l’elemento neutro rispetto a +• 1 è l’elemento neutro rispetto a *
§ Assiomi
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Algebra Booleana a due valori: Algebra di Commutazione
“Tra tutte le algebre booleane, l'algebra booleana a due valori........è la più utile. Essa è la base matematica della analisi e progetto di circuiti di commutazione che realizzano i sistemi digitali.”
[Lee, S.C., Digital Circuit And Logic Design. Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall, 1976]
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• Operatori logici binari (con 2 operandi logici)§ Operatore OR, o somma logica§ Operatore AND, o prodotto logico
• Operatore logico unario (con 1 operando)§ Operatore NOT, o negazione, o inversione
• Poiché gli operandi logici ammettono due soli valori, si può definire compiutamente ogni operatore logico tramite una tabella di associazione operandi-risultato
Operazioni logiche fondamentali
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• Le variabili dell’algebra booleana a due valori possono assumere solo i due valori 0 e 1§ precisamente, se x indica una variabile, è
• x = 0 se e solo se x ≠ 1 • x = 1 se e solo se x ≠ 0
• Algebra Booleana a due valori: ({0,1},+,*,’,0,1) dove + (OR) e * (AND) sono definiti come
• Mentre l’operazione a un solo elemento (unary operation) detta complementazione o negazione (NOT) è definita come
§ Nota: il simbolo associato al NOT è spesso indicato come ’(esempio x’), !(esempio !x) o sopra segnando la variabile.
0 1 1 0
+ 0 1 0 0 1 1 1 1
* 0 1 0 0 0 1 0 1
Operazioni logiche fondamentali
‘
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Operatori logici di base e loro tabelle di verità
A B A and B0 0 00 1 01 0 01 1 1(prodotto logico)
A B A or B0 0 00 1 11 0 11 1 1(somma logica)
A not A
0 1
1 0
(negazione)
Le tabelle elencano tutte le possibili combinazioni in ingresso e il risultato associato a ciascuna combinazione
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• Come le espressioni algebriche, costruite con:§ Variabili logiche (letterali): p. es. A, B, C = 0 oppure 1§ Operatori logici: and, or, not
• Esempi:A or (B and C)(A and (not B)) or (B and C)
• Precedenza: l’operatore “not” precede l’operatore “and”, che a sua volta precede l’operatore “or”
A and not B or B and C = (A and (not B)) or (B and C)• Per ricordarlo, si pensi OR come “+” (più), AND
come “×” (per) e NOT come “-” (cambia segno)
Espressioni logiche (o Booleane)
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A and B or not C
A B C X = A and B Y = not C X or Y
0 0 0 0 and 0 = 0 not 0 = 1 0 or 1 = 1
0 0 1 0 and 0 = 0 not 1 = 0 0 or 0 = 0
0 1 0 0 and 1 = 0 not 0 = 1 0 or 1 = 1
0 1 1 0 and 1 = 0 not 1 = 0 0 or 0 = 0
1 0 0 1 and 0 = 0 not 0 = 1 0 or 1 = 1
1 0 1 1 and 0 = 0 not 1 = 0 0 or 0 = 0
1 1 0 1 and 1 = 1 not 0 = 1 1 or 1 = 1
1 1 1 1 and 1 = 1 not 1 = 0 1 or 0 = 1
Tabella di verità di un’espressione logica
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A B NOT ((A OR B) AND (NOT A)) 0 0 0 1 1 0 1 1
A B C ( B OR NOT C) AND (A OR NOT C) 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 1 1 0 0 1 0 1 1 1 0 1 1 1
0100
0011
1011
0011
0101
0111
00110011
1100
01010101
01010101
10101011
00001111
10101010
10101010
10111011
10101111
Due esercizi
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• A modellare alcune (non tutte) forme di ragionamento§ A = è vero che 1 è maggiore di 2 ? (sì o no, qui è no) = 0§ B = è vero che 2 più 2 fa 4 ? (sì o no, qui è sì) = 1§ A and B = è vero che 1 sia maggiore di 2 e che 2 più 2 faccia 4 ?
Si ha che A and B = 0 and 1 = 0, dunque no§ A or B = è vero che 1 sia maggiore di 2 o che 2 più 2 faccia 4 ?
Si ha che A or B = 0 and 1 = 1, dunque sì• OR, AND e NOT vengono anche chiamati connettivi
logici, perché funzionano come le congiunzioni coordinanti “o” ed “e”, e come la negazione “non”, del linguaggio naturale
• Si modellano ragionamenti (o deduzioni) basati solo sull’uso di “o”, “e” e “non” (non è molto, ma è utile)
A che cosa servono le espressioni logiche?
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• Le espressioni logiche (booleane) non modellano:§ Domande esistenziali: “c’è almeno un numero reale x tale
che il suo quadrato valga -1 ?” (si sa bene che non c’è) ∃x | x2 = -1 è falso
§ Domande universali: “ogni numero naturale è la somma di quattro quadrati di numeri naturali ?” (si è dimostrato di sì) ∀x | x = a2+b2+c2+d2 è vero (“teorema dei 4
quadrati”)Più esattamente andrebbe scritto: ∀x ∃a,b,c,d | x = a2+b2+c2+d2
• ∃ e ∀ sono chiamati “operatori di quantificazione”, e sono ben diversi da or, and e not
• La parte della logica che tratta solo degli operatori or, and e not si chiama calcolo proposizionale
• Aggiungendo gli operatori di quantificazione, si ha il calcolo dei predicati (che è molto più complesso)
Che cosa non si può modellare tramite espressioni logiche?
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Problema: caratteri MaIuScOli
Si scriva un programma che, preso un carattere minuscolo da tastiera, ne riporta a video l’equivalente maiuscolo
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Pseudocodice
• Dati§ L’insieme dei caratteri ammissibili
{a, b, c, …, z}
1. Richiedere linserimento di un carattere
2. Se carattere inserito corretto3. Allora stampa a video carattere-324. Altrimenti stampa a video un
messaggio di errore
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Condizione da verificare
• Dati§ L’insieme dei caratteri ammissibili
{a, b, c, …, z}
• Il carattere inserito deve essere§ =>a§ <= z
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Maiuscolo: solo if
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Maiuscolo: esecuzione
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Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?
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Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?§ Se X = 0?
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DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?§ Se X = 0? Vogliamo una uscita FALSA
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Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?§ Se X = 0? Vogliamo una uscita FALSA§ Se Y = 0?
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DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?§ Se X = 0? Vogliamo una uscita FALSA§ Se Y = 0? Vogliamo una uscita FALSA
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DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?§ Se X = 0? Vogliamo una uscita FALSA§ Se Y = 0? Vogliamo una uscita FALSA§ Se X = 1 e Y = 1? Uscita VERA!
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DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?
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X Y USCITA0 0 00 1 01 0 01 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?
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X Y USCITA0 0 00 1 01 0 01 1 1
Vi ricorda
qualche cosa?
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Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?
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X Y USCITA0 0 00 1 01 0 01 1 1
Vi ricorda
qualche cosa?
AND!!!
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Condizione da verificare
• Il carattere inserito deve essere§ X: =>a§ Y: <= z
• Come vogliamo che si comporti il nostro modello rispetto a X e Y?
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Vi ricorda
qualche cosa?
AND!!!
X Y X AND Y0 0 00 1 01 0 01 1 1
(prodotto logico)
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Maiuscolo: AND
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Maiuscolo: codice ottimizzato
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Maiuscolo: esecuzione
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Qualche cosa di più complesso…
• Si accettano soltanto numeri dispari, primi, oppure maggiori di tre§ a: dispari§ b: primi§ c: maggiori di 3
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Qualche cosa di più complesso…
• Si accettano soltanto numeri dispari, primi, oppure maggiori di tre§ a: dispari§ b: primi§ c: maggiori di 3
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 1 1 0 0 1 0 1 1 1 0 1 1 1
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Qualche cosa di più complesso…
• Si accettano soltanto numeri dispari, primi, oppure maggiori di tre§ a: dispari§ b: primi§ c: maggiori di 3
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
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Qualche cosa di più complesso…
• Si accettano soltanto numeri dispari, primi, oppure maggiori di tre§ a: dispari§ b: primi§ c: maggiori di 3
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
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Per farlo…
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Qualche definizione
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Letterale
• Un letterale è una coppia (Variabile,Valore)§ (x,1) è indicato come x (variabile in
forma naturale); § (x,0) rappresenta la variabile x in forma
negata (complementata) ed è indicato come x’ (oppure !x).
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Termine prodotto
• Un termine prodotto è il prodotto logico o congiunzione (AND) di più letterali.
• Un termine prodotto in cui compaiono letterali corrispondenti a tutte le variabili della funzione e tale per cui la configurazione di valori delle variabili definite dai letterali genera un valore 1 della funzione stessa nella tabella delle verità, costituisce un mintermine della funzione§ Ad esempio, a’b’c e ab’c rappresentano due
mintermini della funzione di cui si è prima data la tabella delle verità
• Un termine prodotto in cui compaiono solo alcuni dei letterali e che corrisponda a un insieme di 1 della funzione è denominato implicante.
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Termine somma (duale)
• Un termine somma è la somma logica o disgiunzione (OR) di più letterali.
• Un termine somma in cui compaiono letterali corrispondenti a tutte le variabili della funzione e tale per cui la configurazione di valori delle variabili definite dai letterali genera un valore 0 della funzione stessa nella tabella delle verità, costituisce un maxtermine della funzione§ Ad esempio, a+b+c e a+b’+c rappresentano due
maxtermini della funzione data
• Un termine somma in cui compaiono solo alcuni dei letterali e che corrisponda a un insieme di 0 della funzione è denominato implicato.
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Funzioni
• Una funzione booleana di n variabili può essere espressa attraverso una espressione booleana di n variabili costituita da letterali, costanti, operatori AND, OR e NOT.
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Funzioni
• Una funzione booleana di n variabili può essere espressa attraverso una espressione booleana di n variabili costituita da letterali, costanti, operatori AND, OR e NOT.
• Esempio di espressione booleana: f(a,b,c)=ab+a’c’
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Nota
• Il numero di espressioni booleane di n variabili definite su una algebra booleana B è infinito. § La relazione tra espressioni booleane e
funzioni booleane non è 1 a 1
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Nota
• Il numero di espressioni booleane di n variabili definite su una algebra booleana B è infinito. § La relazione tra espressioni booleane e
funzioni booleane non è 1 a 1
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 1 0 1 0 0 1 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
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Nota
• Il numero di espressioni booleane di n variabili definite su una algebra booleana B è infinito. § La relazione tra espressioni booleane e
funzioni booleane non è 1 a 1
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 1 0 1 0 0 1 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
f(a,b,c)= (a’*b’)’*a
f(a,b,c)= a
f(a,b,c)= ...
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Ma quindi…
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Ma quindi…
• Si accettano soltanto numeri dispari, primi, oppure maggiori di tre§ a: dispari§ b: primi§ c: maggiori di 3
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Ma quindi…
• Data una funzione booleana§ ad esempio, mediante la tabella delle veritৠil problema è identificare almeno una
espressione booleana ad essa corrispondente
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Ma quindi… diventa...
• Data una funzione booleana§ ad esempio, mediante la tabella delle veritৠil problema è identificare almeno una
espressione booleana ad essa corrispondente
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
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Come calcolare l’espressione booleana
• Data una funzione booleana, la soluzione iniziale al problema di determinare una sua espressione consiste nel ricorso alle forme canoniche
• Le forme canoniche sono:§ la forma somma di prodotti (SoP)§ quella prodotto di somme (PoS)
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Prima forma canonica
• Mettendo in OR i mintermini della funzione si ottiene l’espressione booleana della funzione stessa (SoP)
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a b f(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 1
f(a,b) =
=
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Prima forma canonica
• Mettendo in OR i mintermini della funzione si ottiene l’espressione booleana della funzione stessa (SoP)
60
a b f(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 1
a b f2(a,b) 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 1 1
a b f1(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 0
= +
f(a,b) =
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Prima forma canonica
• Mettendo in OR i mintermini della funzione si ottiene l’espressione booleana della funzione stessa (SoP)
61
a b f(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 1
a b f2(a,b) 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 1 1
a b f1(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 0
= +
a’b ab f(a,b) + =
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Seconda forma canonica
• Mettendo in AND i maxtermini della funzione si ottiene l’espressione booleana della funzione stessa (PoS)
62
a b f(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 1
=
f(a,b) =
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Seconda forma canonica
• Mettendo in AND i maxtermini della funzione si ottiene l’espressione booleana della funzione stessa (PoS)
63
a b f(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 1
a b f2(a,b) 0 0 1 0 1 1 1 0 0 1 1 1
a b f1(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 1 1 1 1
= *
f(a,b) =
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Seconda forma canonica
• Mettendo in AND i maxtermini della funzione si ottiene l’espressione booleana della funzione stessa (PoS)
64
a b f(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 0 1 1 1
a b f2(a,b) 0 0 1 0 1 1 1 0 0 1 1 1
a b f1(a,b) 0 0 0 0 1 1 1 0 1 1 1 1
= *
a+b a’+b f(a,b) = *
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Il problema di partenza
• Si accettano soltanto numeri dispari, primi, oppure maggiori di tre§ a: dispari§ b: primi§ c: maggiori di 3
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
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Prima forma canonica
!a!bc
66
a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Prima forma canonica
!a!bc + !abc
67
a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Prima forma canonica
!a!bc + !abc + a!bc
68
a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Prima forma canonica
!a!bc + !abc + a!bc + ab!c
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Prima forma canonica
!a!bc + !abc + a!bc + ab!c + abc
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Prima forma canonica
!a!bc + !abc + a!bc + ab!c + abc
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a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Il problema
• Ridurre la complessità di una (o più) funzione(i) booleana(e) espressa(e) in forma di Prodotto di Somme o di Somma di Prodotti (SOP).
• Si considerano le forme canoniche come soluzioni iniziali
72
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Il problema
• Ridurre la complessità di una (o più) funzione(i) booleana(e) espressa(e) in forma di Prodotto di Somme o di Somma di Prodotti (SOP).
• Si considerano le forme canoniche come soluzioni iniziali
• Obiettivi§ Riduzione del numero dei termini
prodotto (principale)§ Riduzione del numero di letterali
(secondario)
73
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Si propone di identificare forme minime a due livelli applicando la regola di riduzione a Z + a' Z = (a+a') Z = Z con Z termine prodotto di n-1 variabili.§ Esempio: abcd’ + ab’cd’ = acd’
- 74 -
Karnaugh
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Si propone di identificare forme minime a due livelli applicando la regola di riduzione a Z + a' Z = (a+a') Z = Z con Z termine prodotto di n-1 variabili.§ Esempio: abcd’ + ab’cd’ = acd’
• La riduzione può essere applicata iterativamente§ Esempio: abc’d’+abc’d+abcd’+abcd= abc’(d’+d)
+abc(d’+d) = abc’+abc = ab(c’+c) = ab
- 75 -
Karnaugh
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Si propone di identificare forme minime a due livelli applicando la regola di riduzione a Z + a' Z = (a+a') Z = Z con Z termine prodotto di n-1 variabili.§ Esempio: abcd’ + ab’cd’ = acd’
• La riduzione può essere applicata iterativamente§ Esempio: abc’d’+abc’d+abcd’+abcd= abc’(d’+d)
+abc(d’+d) = abc’+abc = ab(c’+c) = ab
Nota: si osservi che la applicazione della relazione identificata è applicata ad un numero di termini pari a 2n quindi 2, 4, 8, ...
- 76 -
Karnaugh
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Karnaugh sul nostro esempio
f(a,b,c)=!a!bc + !abc + a!bc + ab!c + abc
77
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Karnaugh sul nostro esempio
f(a,b,c)=!a!bc + !abc + a!bc + ab!c + abc!ac (!b + b) + a!bc + ab!c + abc
78
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Karnaugh sul nostro esempio
f(a,b,c)=!a!bc + !abc + a!bc + ab!c + abc!ac (!b + b) + a!bc + ab!c + abc
!ac + a!bc + ab!c + abc
79
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Karnaugh sul nostro esempio
f(a,b,c)=!a!bc + !abc + a!bc + ab!c + abc!ac (!b + b) + a!bc + ab!c + abc
!ac + a!bc + ab!c + abc!ac + a!bc + ab (!c + c)
80
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Karnaugh sul nostro esempio
f(a,b,c)=!a!bc + !abc + a!bc + ab!c + abc!ac (!b + b) + a!bc + ab!c + abc
!ac + a!bc + ab!c + abc!ac + a!bc + ab (!c + c)
!ac + a!bc + ab
81
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
82
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Una mappa di Karnaugh è uno schema deducibile dalla rappresentazione geometrica delle configurazioni binarie.
• Definizione utili:§ Distanza di Hamming: numero di bit che cambia nel
passare da una configurazione binaria ad un’altra• Esempio: la distanza di Hamming tra le configurazioni 01001
e 10101 è 3 poiché cambiano 3 bit.
• L’applicazione della regola di riduzione consiste nell’identificare le configurazioni binarie associate ai termini prodotto che sono a distanza di Hamming unitaria.§ Esempio: i termini prodotto abcd’ e ab’cd’
corrispondono a 1110 e 1010 e sono a distanza di Hamming pari ad 1.
- 83 -
Mappe di Karnaugh
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Una funzione booleana a n variabili f: {0,1}n → {0,1} può essere rappresenta in modo comodo utilizzando una tabella della funzione o tabella della verità.
• In modo assolutamente equivalente una funzione a n variabili può essere associata ad una rappresentazione cartesiana in uno spazio a n dimensioni
f(a,b,c)=ONset(001,011,101,110,111)
- 84 -
Funzione in uno spazio n-D
ONset= insieme di 1 della funzione
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Punti a distanza di Hamming 1 in n-D
• Nella rappresentazione cartesiana di una funzione in uno spazio a n dimensioni, collegando i vertici le cui configurazioni sono a distanza di Hamming unitaria si ottiene un n-cubo. § Spazio a 1 dimensione (1 variabile)
• È una linea, e l’1-cubo è un segmento: i due vertici sono associati alle configurazioni 0 e 1
§ Spazio a 2 dimensioni (2 variabili):• È il piano, il 2-cubo è un quadrato che si ottiene dall’1-cubo per
proiezione. Si premette 0 alle configurazioni dei vertici originali, 1 a quelle dei vertici proiettati
- 85 -
1 0
01 00
11 10
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
§ Spazio a 3 dimensioni (3 variabili)• Il 3-cubo è un solido, che si ottiene dal 2-cubo per proiezione, premettendo 0 alle configurazioni dei vertici originali, 1 a quelle dei vertici proiettati
- 86 -
101 100
111 110
001 000
011 010
Punti a distanza di Hamming 1 in n-D
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
f(a,b,c)=ONset(001,011,101,110,111)
- 87 -
Funzione in uno spazio n-D
ONset= insieme di 1 della funzione
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
f(a,b,c)=ONset(001,011,101,110,111)
- 88 -
Funzione in uno spazio n-D
101 100
111 110
001 000
011 010 a
b
c
1
0 dove
ONset= insieme di 1 della funzione
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Di fatto, la rappresentazione in uno spazio a n dimensioni non è maneggevole § Quindi, si passa allo sviluppo nel piano dei cubi§ Lo sviluppo nel piano di un 3-cubo implica il taglio del
cubo§ Il taglio deve mantenere intatta, concettualmente, la
adiacenza fra vertici. Si presti molta attenzione all’ordinamento delle coordinate• Ordinamento delle coordinate mantiene le distanze di
Hamming e non coincide con la numerazione consecutiva
- 89 -
Sviluppo nel piano dei cubi
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Di fatto, la rappresentazione in uno spazio a n dimensioni non è maneggevole § Quindi, si passa allo sviluppo nel piano dei cubi§ Lo sviluppo nel piano di un 3-cubo implica il taglio del
cubo§ Il taglio deve mantenere intatta, concettualmente, la
adiacenza fra vertici. Si presti molta attenzione all’ordinamento delle coordinate• Ordinamento delle coordinate mantiene le distanze di
Hamming e non coincide con la numerazione consecutiva
- 90 -
101 100
111 110
001 000
011 010 a
b
c
1
0 dove
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
"
"
"
Sviluppo nel piano dei cubi
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Si ricorda che: un implicante è un termine prodotto in cui compaiono solo alcuni dei letterali.
- 91 -
00 01 11 10 00 01 11 10
1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 0 0 1
a,b c,d
F(a,b,c,d)=a’b’c’d’+a’b’cd’+a’bc’d’+ab’c’d+ ab’cd+ab’cd’
F(a,b,c,d)=a’b’d’+a’c’d’+...
raggruppamento 1
raggruppamento2
Implicante 1
Implicante 2
raggruppamento 1
raggruppamento 2
Caratteristiche delle mappe
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
1. Individuare gli implicanti primi e primi essenziali;§ Implicante primo
• Termine prodotto associato ad un raggruppamento di dimensione massima.
§ implicante primo essenziale• Implicante primo che copre uno o più 1 non coperti
da nessun altro implicante primo.2. Copertura:
§ Scelta del minor numero di implicanti primi e primi essenziali
- 92 -
implicanti implicanti primi implicanti primi essenziali
Metodo
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Identificare una forma SoP che includa il numero minimo di implicanti e – a parità di numero di prodotti – gli implicanti col minimo numero di letterali (definita come forma minima) garantendo la copertura di tutti gli 1 della funzione.
• Teorema:§ Esiste sicuramente una forma minima costituita da soli
implicanti primi • sulla mappa di Karnaugh si identificano tutti gli implicanti primi.
– Nota: la somma di tutti gli implicanti primi è spesso ridondante. § Implicanti primi essenziali devono essere inclusi nella forma
minima.§ Una forma minima costituita da soli implicanti primi
essenziali è unica• Condizione sufficiente.
- 93 -
Scopo delle mappe
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Esempio
- 94 -
00 01 11 10 00 01 11 10
1 1 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 0 1
a,b c,d
1 1 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 0 1
raccoglimento
Raccoglimento di dimensione massima
ERRORE: valido raccoglimento solo di 2,4,...
!
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
- 95 -
00 01 11 10 00 01 11 10
1 1 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 0 1
a,b c,d
1 1 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 0 1
Raccoglimento di dimensione massima essenziale
1 appartenente ad un solo implicante primo
Raccoglimento di dimensione massima
!
Esempio: continua
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Ad ogni raccoglimento è associato un termine prodotto.
• Il termine prodotto (implicante) è ottenuto:§ identificando le variabili che non
cambiano mai di valore § riportando ogni variabile in modo
naturale • (esempio: a) se il valore che essa assume è 1 • in modo complementato (esempio: a’) se il
valore da essa assunto è 0
- 96 -
Definizione del termine prodotto
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
- 97 -
00 01 11 10 00 01 11 10
1 1 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 0 1
a,b c,d
1 1 0 0 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 0 1
00 01
00 01
a,b
c,d 11 10
11 10
b e d cambiano valore: non compaiono nel termine prodotto. a e c compaiono come 0 quindi a’ e c’ . Il termine prodotto è a’c’.
d cambia valore
b cambia valore !
Identificazione del termine prodotto
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
• Sotto insieme degli implicanti identificati tale per cui nessun 1 della funzione rimane scoperto.§ Poiché ogni implicante scelto aumenta il
costo della realizzazione della funzione, il numero di implicanti da scegliere deve essere il minore possibile.
§ L’obiettivo è la riduzione del costo; questo si traduce nella identificazione della copertura di minima cardinalità: • sotto insieme degli implicanti primi e primi ed
essenziali identificati che realizza una copertura della funzione che è di cardinalità minima.
- 98 -
Copertura
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
1. Si scelgono tutti gli implicanti primi essenziali.§ Gli implicanti primi essenziali devono essere
parte della copertura poiché “sono essenziali” e, quindi, non è possibile fare a meno di loro.
2. Si eliminano tutti gli implicanti primi che sono coperti da quelli essenziali (eliminazione implicanti completamente ridondanti)§ gli implicanti eliminati, detti completamente
ridondanti, coprono degli 1 che sono già ricoperti da quelli essenziali e, quindi, non servono ed aumentano il costo.
3. Si seleziona il numero minore degli implicanti primi che sono rimasti.§ gli implicanti residui sono detti parzialmente
ridondanti.
- 99 -
Copertura: scelta implicanti
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
- 100 -
E quindi, il nostro esempio…
a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
f (a,b,c) = 001,011,101,110,111( )∑
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
- 101 -
E quindi, il nostro esempio…
a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
f (a,b,c) = 001,011,101,110,111( )∑Implicanti primi essenziali
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
c
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
- 102 -
E quindi, il nostro esempio…
a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
f (a,b,c) = 001,011,101,110,111( )∑
c ab
Implicanti primi essenziali
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
- 103 -
E quindi, il nostro esempio…
a b c f(a,b,c) 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 1 1 1
f (a,b,c) = 001,011,101,110,111( )∑
c ab
Implicanti primi essenziali
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
f(a,b,c)= ab + c Forma minima
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Osservazione
• Ma se la forma minima èf(a,b,c) = ab + c
104
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Osservazione
• Ma se la forma minima èf(a,b,c) = ab + c
• La soluzione (S78)f(a,b,c) = !ac + a!bc + ab ?
105
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Osservazione
• Ma se la forma minima èf(a,b,c) = ab + c
• La soluzione (S78)f(a,b,c) = !ac + a!bc + ab ?
106
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
00 01 11 10 0 1
0 0 1 0 1 1 1 1
a,b c
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Problemi di fine giornata…
• Si scriva un programma in C che richiede l’inserimento di un numero intero positivo, se l’inserimento e’ errato ritorna un messaggio di errore
• Si scriva un programma in C che, dati due caratteri, li ordina in ordine alfabetico “inverso”
107
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Appendice (utile per la prox exe)
108
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
109
• Tautologia§ Una espressione logica che è sempre vera, per
qualunque combinazione di valori delle variabili• Esempio: principio del “terzo escluso”: A or not A
(tertium non datur, non si dà un terzo caso tra l’evento A e la sua negazione)
• Contraddizione§ Una espressione logica che è sempre falsa, per
qualunque combinazione di valori delle variabili• Esempio: principio di “non contraddizione”: A and not
A (l’evento A e la sua negazione non possono essere entrambi veri)
Tautologie e Contraddizioni
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
110
• Due espressioni logiche si dicono equivalenti (e si indica con ⇔) se hanno la medesima tabella di verità. La verifica è algoritmica. Per esempio:
A B not A and not B ⇔ not (A or B)
0 0 1 and 1 = 1 not 0 = 1
0 1 1 and 0 = 0 not 1 = 0
1 0 0 and 1 = 0 not 1 = 0
1 1 0 and 0 = 0 not 1 = 0
• Espressioni logiche equivalenti modellano gli stessi stati di verità a fronte delle medesime variabili
Equivalenza tra espressioni
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
111
Proprietà dell’algebra di Boole
• L’algebra di Boole gode di svariate proprietà, formulabili sotto specie di identitৠcioè formulabili come equivalenze tra espressioni
logiche, valide per qualunque combinazione di valori delle variabili
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Algebra Booleana a due valori: Assiomi
• Gli operatori descritti godono delle proprietà definite dai seguenti assiomi (postulati di Huntington):
§ Le operazioni di disgiunzione (+) e congiunzione (·) sono commutative, cioè per ogni elemento a,b ∈ B
a+b = b+a a·b = b·a § Esiste un elemento neutro (o identità) rispetto a +
(indicato con 0) e un elemento neutro rispetto a · (indicato con 1), cioè:
a+0=a a·1=a § Le due operazioni sono distributive rispetto all’altra,
cioè per ogni a,b,c ∈ B, risulta: a+(b·c)=(a+b)·(a+c) a·(b+c)=(a·b)+(a·c)
§ Per ogni a ∈ B esiste l’elemento a’∈ B, detto negazione logica o complemento di a, tale che:
a+a’=1 a·a’=0
Vale
per
la s
omm
a ri
spet
to a
l pro
dott
o co
me
per
il pr
odot
to r
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tto
alla
so
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a fr
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due
ope
razi
oni,
occ
orre
sem
pre
imm
agin
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le p
aren
tesi
“so
ttin
tese
” in
torn
o a
ogni
app
licaz
ione
di
un’o
pera
zion
e.
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Algebra di Commutazione: Proprietà 1
1: associativaa+(b+c)=(a+b)+c a*(b*c)=(a*b)*c
2: idempotenzaa+a=a a*a=a
3: elemento nulloa+1=1 a*0=0
4: unicità elemento inverso: il complemento di a, a’, è unico
5: assorbimentoa+(a*b)=a a*(a+b)=a
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
- 114 -
6: Semplificazionea+a’b = a+b a*(a’+b) = a*b
7: involuzione ((a)’)’ = a
8: Leggi di De Morgan(a+b)’ = a’*b’ (a*b)’ = a’+b’
9: consensoa*b+a’*c+b*c = a*b + a’*c (a+b)*(a’+c)*(b+c)=(a+b)*(a’+c)
Algebra di Commutazione: Proprietà 2
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
115
• Trasformare un’espressione logica in un’altra, differente per aspetto ma equivalente:
not A and B or A = (assorbimento)= not A and B or (A or A and B) = (togli le parentesi)= not A and B or A or A and B = (commutativa)= not A and B or A and B or A = (distributiva)= (not A or A) and B or A = (legge dell’elemento 1)= true and B or A = (vero and B à B)= B or Aè più semplice dell’espressione originale
• Si può verificare l’equivalenza con le tabelle di verità• Occorre conoscere un’ampia lista di proprietà e si
deve riuscire a “vederle” nell’espressione (talvolta è difficile)
Uso delle proprietà
DIPARTIMENTO DI ELETTRONICA E INFORMAZIONE
Fonti per lo studio + Credits
• Fonti per lo studio§ Introduzione ai sistemi informatici, D.
Sciuto, G. Buonanno, L. Mari, 4a Ed, McGrawHill• Capitolo 2
• Credits§ Daniele Braga
• http://home.dei.polimi.it/braga/§ Cristiana Bolchini
• http://home.dei.polimi.it/bolchini/didattica/retilogichea/index.htm