Alessio Terrenzi Programma Elettorale 2012

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Alessio Terrenzi Programma Elettorale 2012

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CITTACITTACITTACITTA'''' DI DI DI DI SANTSANTSANTSANT''''ELPIDIO A MAREELPIDIO A MAREELPIDIO A MAREELPIDIO A MARE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 6 e 7 MAGGIO 2012

PROGRAMMA POLITICO-AMMINISTRATIVO DEL CANDIDATO SINDACO

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E DELLE LISTE COLLEGATE

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INDICE

PRESUPPOSTI QUALIFICANTI IL PROGRAMMA 3 TRASPARENZA 4 FIDUCIA 4 ONESTA’ 4

METODO 6

LE NOSTRE IDEE PROGETTUALI 8

DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA 9 COMITATI DI QUARTIERE 10 BILANCIO PARTECIPATIVO 11 SEGNALAZIONI ON LINE 14 SINDACO ON LINE 15 RIPRESE AUDIOVISIVE DEL CONSIGLIO COMUNALE 15

NUOVE PROSPETTIVE PER LE POLITICHE SOCIALI 16 LA FAMIGLIA 16 SPORTELLO INFORMA FAMIGLIA 17 MEDIAZIONE FAMILIARE 17 ASSISTENZA DOMICILIARE 18 LUDOTECA 18 TRASPORTO SOCIALE 18 RESIDENZA PROTETTA (ex CASA DI RIPOSO) 18 CSER "IL GIRASOLE" - CENTRO DIURNO "LA SERRA" 18 NUOVI CITTADINI 19 EQUITA' SOCIALE 19 ACCOGLIENZA 19 POLITICHE PER LA CASA 20 MISURE DI CONTRASTO ALLA MARGINALITÀ E ALLE NUOVE POVERTÀ INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE 20 ASSOCIAZIONISMO E COOPERAZIONE SOCIALE 20 ADESIONE ALL'ASSOCIAZIONE "RETE DEI COMUNI SOLIDALI" 21

LO SVILUPPO ETICO DEL TERRITORIO 22

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE 22

INFRASTRUTTURE E VIABILITA' 24 E-CAR SHARING e E-BIKE SHARING 24 MANUTENZIONE STRADALE 25

RIGENERAZIONE URBANA DEL CAPOLUOGO 26 PROGETTO CENTRO STORICO 26 ALBERGO DIFFUSO 28 CENTRO COMMERCIALE NATURALE 29 MUSEO DELLA CONTESA DEL SECCHIO 30 INTERVENTO AREA MANDOZZI 30

RIQUALIFICAZIONE DEI CENTRI PERIFERICI 32 PIAZZA MAZZINI / EX CONSORZIO CASETTE D'ETE 33 ALTRI INTERVENTI 33

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LA POLITICA DELL'AMBIENTE 34 BIOMUNICIPIO 34 RISPARMIO ENERGETICO SUGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA 34 REALIZZAZIONE DI IMPIANTI ALIMENTATI CON FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE 35

PARCO SOLARE E COMITATO SOLARE 36 TETTI FOTOVOLTAICI 36 IL SOLE A SCUOLA 37 BACCI: ENERGIA ALTERNATIVA 37 VOTIVA+ 37

PROGETTO PILOTA PER L'UTILIZZAZIONE DI ENERGIA DA LEGNA IN UN EDIFICIO PUBBLICO 38 LA GESTIONE DEI RIFIUTI 38 LE FOGNATURE 38 ACQUISTI VERDI 39 PROGETTO "PARCHI PER TUTTI" 40

LE POLITICHE CULTURALI 41

LE POLITICHE PER LO SPORT 42

LA POLITICA SANITARIA 43

LE POLITICHE PER LA SCUOLA 44 SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI INNOVATIVI PER LA PRIMA INFANZIA 44 SOSTEGNO SCUOLE MATERNE PRIVATE 44 L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 44 L'INTEGRAZIONE DEI MINORI IMMIGRATI (mediazione linguistica e culturale) 44 LA PROMOZIONE DELL'AUTONOMIA SCOLASTICA 45

LE POLITICHE GIOVANILI 46

LE POLITICHE DELLE RISORSE

E DELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA 47 LE POLITICHE DELLE RISORSE 47 LO SVILUPPO ECONOMICO 47 L'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA 48

IL DIFENSORE CIVICO 49

INFORMATIZZAZIONE DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE INFORMATICHE E IMPLEMENTAZIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE "CITTÀ WI-FI" 50

IL TURISMO: LA VIA SOSTENIBILE DELLO SVILUPPO 51

IL COMMERCIO 51

L'AGRICOLTURA 51

L'INDUSTRIA 52

LA POLITICA DELLA SICUREZZA 52

LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 53

SANT'ELPIDIO A MARE COMUNE D'EUROPA 53

LA PACE 53

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PRESUPPOSTI QUALIFICANTI IL PROGRAMMA Vogliamo dare questo messaggio ai cittadini elettori.

Oggi si ricercano punti di riferimento sicuri, soggetti che si facciano garanti del loro comportamento e dei loro obiettivi. Però, mentre si afferma questo, aleggia la sfiducia che ciò possa accadere se prima non si farà la scelta di operare al di fuori di ogni ottica clientelare. Noi abbiamo effettuato questa scelta e continueremo a portarla avanti anche con molte difficoltà.

Vogliamo riaffermare e chiarire innanzi tutto che: � chiedere come atto di privilegio ciò che è un proprio diritto, equivale a lasciare a qualcuno

la certezza di poter disporre a proprio piacimento dei bisogni primari della gente e della sua intelligenza;

� chiedere come atto di arroganza per sé ciò che invece spetta a qualcun altro o possa spettare ad altri, corrisponde a lasciare a quel qualcuno la convinzione di poter contare sulla complicità di altri per commettere analoghe ingiustizie quando sarà il momento;

� chiedere come atto di superficialità ciò che in ogni caso non spetta, nella convinzione che tanto nessuno subirà alcun danno, corrisponde a riconoscere a quel qualcuno un potere che in democrazia non esiste: quello di elargire graziosamente a chi non merita ciò che invece è riservato a chi dimostra di meritarlo. E questo vale per il voto alto agli esami, per la concessione degli spazi pubblici, per l'assunzione temporanea o prolungata nei pubblici uffici, per la riscossione dei tributi, per la concessione di benefici particolari ecc.

Ancora: si è molto abusato della affermazione che i giovani sono il nostro futuro. Abbiamo il coraggio di affermare che i giovani sono il nostro presente, che possono

darci clamorose lezioni e, dunque, vanno ascoltati senza paternalismi o comode accondiscendenze. Se hanno bisogno di spazi per l'aggregazione, strumenti per la comunicazione, risorse per la crescita culturale, opportunità per fondare le scelte della loro vita senza guardare oltre i confini della regione, abbiamo il dovere di ascoltarli e di fare l'impossibile per creare le condizioni favorevoli alla loro riuscita. Il futuro della nostra città, della provincia e della regione intera dipende dalle scelte che sapremo fare oggi tutti assieme, i giovani in primo luogo. Ecco perché ci siamo e ci stiamo preoccupando di imporre a tutti noi il dovere di dare risposte in merito a problematiche apparentemente lontane dalle nostre capacità di intervento.

Ma altre riflessioni urgono circa il futuro del territorio e ci deve essere la possibilità di prospettarle, perché il più grave delitto che si possa commettere nei confronti di chi oggi non ha voce per discutere è quello di non lasciargli argomenti per farlo domani quando ne avrebbe la capacità. Si pensi al centro storico, al problema dei parcheggi, alle tradizioni contadine oramai quasi completamente perdute, alle risorse naturali e ambientali, alle zone che potrebbero essere opportunamente valorizzate ma con l'impegno primario di preservarle dalla speculazione che produce solo eterne brutture e situazioni spesso irrecuperabili. Occorre un cambiamento, qualcosa che coinvolga in maniera generale tutti, a qualsiasi generazione si appartenga, e che sia finalizzato a creare un solido presupposto perché si realizzino i rimedi a questo sfascio. Ma occorre prima di tutto realizzare le basi morali su cui questi presupposti dovranno fondarsi. Per troppi anni ci siamo affidati ad una analisi che, dal nostro esterno, pretendeva di descriverci attraverso i comportamenti, le credenze, le tradizioni, la gestualità, in una parola le nostre esteriorità. Il dramma più grande è che queste mentalità si sono straordinariamente propagate andando a infettare molti centri strategici da cui dipende la vita della collettività. Nei pubblici uffici come nella scuola, all'interno delle famiglie o delle imprese private come nelle pubbliche amministrazioni. Pensare di sradicarle è forse l'utopia più grande, ma prima o poi bisognerà pur iniziare se si vuole almeno tentare.

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Chiediamo il vostro aiuto per iniziare e proviamo a prendere pochi ma significativi impegni attraverso alcune parole chiave che vogliamo caratterizzino il nostro impegno amministrativo.

Prima parola chiave: TRASPARENZA Chi viene chiamato a gestire per conto di chiunque qualcosa che non gli appartiene,

deve sentire l'obbligo di farlo come se di continuo fosse sotto lo sguardo non di due ma di duemila occhi e questa sensazione gli deve provocare serenità, sicurezza, conforto e non sentimenti di paura. Sarebbe bello pure credere che alla fine questa diventi una regola di vita, magari non scelta, ma imposta per necessità; che si trasformi ben presto in un atteggiamento spontaneo capace di impregnare ogni atto fino a farlo diventare nitido agli occhi di chiunque.

Seconda parola chiave (legata alla prima): FIDUCIA Una società come la nostra ha perso gran parte dei punti di riferimento sui quali è stata

costruita, principalmente perché in molti è venuta meno la fiducia: nelle istituzioni, nei politici, nei mezzi di comunicazione, nell'autorità, nel futuro… E questo senso di smarrimento è stato spesso confuso con il pessimismo che ci può anche stare quando si cerca di migliorare il presente, contrapponendo un ottimismo di facciata capace di confondere ancora di più gli animi. Occorre allora dare risposte concrete a sensazioni altrettanto concrete. La fiducia nella politica ritornerà quando saranno sconfitti quelli che pensano sia meglio nascondere le proprie scelte dietro l'ambiguità anziché affermare, senza timori, la propria appartenenza.

Prima di ottenere la fiducia bisogna rispettare il diritto di chi vuole conoscere non solo il programma di ognuno, ma le donne e gli uomini con i quali si intende realizzarlo, perché essi non sono una variabile indipendente rispetto a quello che sarà il risultato, giacché è risaputo che le idee camminano con le gambe degli uomini e non viceversa.

Terza parola chiave: ONESTA' Si è anche abusato in epoche abbastanza recenti di questa parola, facendola quasi

diventare uno spauracchio per allontanare, anziché avvicinare le persone. E' tempo dunque che la si vada riscoprendo come un valore che è nel vissuto quotidiano di chi ritiene che il lavoro - autonomo, pubblico o privato - sia un dono e non una condanna, il denaro un mezzo e non un fine, la sincerità un vanto e non una vergogna, le tasse e i tributi un segno di condivisione e non un segno di imbecillità da parte di chi li paga, …

Non è vero che la gente non ha il coraggio delle scelte. In molti invece aspettano di

vedere azioni coerenti che diventino garanti del primato della politica sugli altri interessi. Facciamo che questo accada spostando l'attenzione da quelle che, seppur legittime, sono semplici questioni personali alla questione sociale, leggendo prima e combattendo dopo quel modo di fare, di essere, di governare che confligge con gli interessi della collettività. Noi abbiamo cominciato a lavorare, senza alcuna esclusione, per costruire una piattaforma programmatica su cui si fondino i progetti del futuro di Sant'Elpidio a Mare lo stiamo facendo con umiltà, assumendoci le nostre responsabilità con scelte estreme ma necessarie.

Un grande sacerdote del novecento Don Zeno Saltini, che durante la sua vita ha portato avanti un obiettivo fondamentale della giustizia attraverso la fede con ritorsioni e conseguenze per se e la sua comunità in un suo scritto intitolato "Non siamo d'accordo" denunciava una serie di ingiustizie che andavano combattute, il suo esempio è stato non piegarsi ma combattere fino alle estreme conseguenze. Noi vogliamo portare vanti la nostra battaglia fino a quando Voi elettori ce lo permetterete perchè in democrazia dovete contare solamente Voi, il vostro rispetto è la nostra prima luce, l'abbiamo accesa al momento opportuno. La politica oggi è vista come cosa sporca, per occupare poltrone, posti, incarichi, in un termine

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fare interessi privati prima che pubblici, noi non siamo d'accordo su questa visione, vorremmo continuare a fare politica in modo diverso e per questo contestiamo:

• la gestione oligarchica del potere politico-amministrativo con mancanza di reale partecipazione;

• la situazione del cittadino che da depositario della sovranità si ritrova suddito; • la politica come unico strumento di potere al di sopra delle proposte e degli interessi

generali; • la concezione della politica in funzione esclusivamente personale e non collettiva; • il modo di attuare le scelte da parte dei tradizionali partiti per mancanza di effettiva

democraticità e partecipazione; • la gestione clientelare della cosa pubblica che porta alla discriminazione degli ultimi e

degli onesti e favorisce i furbi; • la mancanza di una effettiva trasparenza nel rapporto tra Ente e cittadini; • la prassi campanilistica, senza coraggio politico, nell'affrontare problemi generali quali

sanità, lavoro, infrastrutture ecc.; • la politica troppo parlata e poco concretamente realizzata; • il fare della politica una normale attività e non attuare la sua nobile funzione

nell'interesse generale. Non basta essere contrari a questo modo di concepire la politica e i suoi obiettivi,

bisogna avere il coraggio e la tensione morale per impegnarsi personalmente per cambiare. E' necessario rinnovare lasciando spazio a tutte le più varie e possibili energie umane, le quali in misura più o meno diversa tutte necessarie per introdurre nuovi elementi e cominciare una nuova fase politica.

Bisogna, quindi, con forza, con dignità, con rispetto, con convinzione, ammettere gli errori ma allo stesso tempo riaffermare e trasmettere la proposta politica conseguente a questa analisi.

Riportare i cittadini al centro dell'attività del Comune di Sant'Elpidio a Mare, affinché l'amministrazione sia effettivamente al loro servizio e le scelte abbiano a cuore gli interessi generali per una "POLITICA SENZA NOMI E COGNOMI". La concezione di Sant'Elpidio a Mare come comunità territoriale aperta, capace di valorizzare le idee e i progetti, di far crescere la qualità della vita, il benessere dei cittadini, di offrire loro lavoro, servizi e buone ragioni per vivere bene nel proprio territorio è un altro dei punti su cui è basato il programma amministrativo, insieme al principio di sussidiarietà, inteso come capacità del Comune di attivare le risorse proprie della comunità, responsabilizzando ogni livello dell'impegno civile e per dare ai cittadini risposte concrete e positive in termini di soddisfacimento dei bisogni e di erogazione di servizi.

Metodo permanente e qualificante di tutta l'azione amministrativa sarà la partecipazione del cittadino, sia come singolo soggetto, sia attraverso le forme associative, i comitati ed i gruppi spontanei. In questa direzione un ruolo centrale sarà assegnato ai Comitati di quartiere, che saranno valorizzati nella loro funzione essenziale, come cerniera e confronto tra le istanze di base e l'istituzione Comune.

Obiettivi ambiziosi che saranno attuati concretamente attraverso il rispetto di alcuni valori guida attorno ai quali ruoterà l'attività amministrativa: la competenza, la legalità, la trasparenza, la capacità di ascolto, il rispetto e la consapevolezza di non avere la verità in tasca

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METODO Gli obiettivi verranno raggiunti con l'attività amministrativa ispirata ai principi della

democrazia partecipata tramite la realizzazione della cosiddetta "sussidiarietà orizzontale" (cioè il lavorare insieme con le associazioni e i cittadini, nell'ambito delle singole competenze), della leale collaborazione con gli altri enti pubblici e con gli altri Comuni, al rispetto formale e sostanziale delle Leggi, al metodo della programmazione.

I. Democrazia partecipativa Verranno utilizzate tutte le forme di democrazia che prevedano la partecipazione dei

cittadini, o delle categorie interessate, delle associazioni e delle altre formazioni sociali, particolarmente il Bilancio partecipato e quando si tratterà di decisioni di grande importanza per la città, allo scopo di continuare il rapporto con gli elettori e per fare si che le decisioni prese vengano condivise. Verranno anche attivati strumenti di comunicazione e di informazione per la popolazione, per far conoscere - con un linguaggio chiaro e comprensibile - le notizie riguardanti l'attività del Comune.

Al fine di far partecipare alla vita amministrativa anche i cittadini dell'Unione europea e gli stranieri con regolare permesso di soggiorno, saranno studiate eventuali modifiche allo statuto del Comune e ai suoi regolamenti attuativi.

Il. Sussidiarietà orizzontale Nella logica della valorizzazione della "sussidiarietà orizzontale", principio ormai entrato

a far parte della nostra Costituzione, ci proponiamo di valorizzare e favorire le forme associative presenti sul territorio che svolgono attività di interesse generale, senza che questo provochi un disimpegno pubblico. Tanto nei servizi con rilevanza economica quanto nei servizi privi di tale rilevanza (come i servizi sociali e culturali), siamo convinti che il ruolo pubblico sia ancora molto importante, al fine di dare il giusto rilievo a interessi pubblici collettivi di cui il Comune è l'ente di riferimento.

III. Leale collaborazione Il Comune, forte della pari dignità riconosciutagli dalla Costituzione rispetto agli altri

enti, collaborerà lealmente con la Provincia, la Regione, il Governo centrale e le sue articolazioni periferiche, nonché con gli altri Comuni, attraverso la stesura di accordi, allo scopo di risolvere i problemi e soprattutto per la promozione dello sviluppo del territorio.

IV. Legalità formale e sostanziale Tutta l'azione del Comune sarà svolta nel rispetto della legalità formale e sostanziale,

con l'obiettivo di fornire una immagine dell'amministrazione perfettamente trasparente, in coerenza ai principi generali della nostra Costituzione. La trasparenza amministrativa si accompagnerà al rigore nelle funzioni di controllo, che spettano al Consiglio comunale e al rispetto delle regole, e anche dell'imparzialità e dell'efficienza.

Il principio della legalità assume valore non solo per il Comune, ma anche per i cittadini, considerati come contribuenti e come destinatari dei servizi comunali, nei cui confronti l'amministrazione si comporterà con imparzialità, ma anche con rigore.

Con significato dal valore fortemente simbolico, ci impegniamo a consegnare a ciascun consigliere comunale, all'atto dell'insediamento, una copia della Costituzione italiana e dello Statuto comunale.

Per quanto riguarda l'aspetto, particolarmente delicato, dell'affidamento degli incarichi di progettazione dei lavori pubblici, o per altri appalti di servizi (compresa la pianificazione urbanistica), affermiamo con fermezza la necessità del rispetto delle regole tramite l'applicazione del Regolamento per l'affidamento degli incarichi professionali e di servizio.

Riteniamo altresì che il ricorso ai "consulenti" esterni debba essere limitato a situazioni indispensabili. In tutti gli altri casi, riteniamo che l'amministrazione comunale debba continuare ad utilizzare il proprio ufficio tecnico per la progettazione, soprattutto quando si tratti di opere non particolarmente complesse.

Il rispetto della legalità impone ai componenti degli organi politici (Consiglio, Giunta,

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Commissioni, ecc.) un dovere etico prima che giuridico e cioè quello di osservare (senza sotterfugi, e meno che mai, inaccettabili violazioni), tutte le cause di ineleggibilità ed incompatibilità previste dalla Legge, ma anche quelle imposte dal nostro senso dell'etica della politica. Perciò saranno tenuti fuori dal palazzo comunale gli interessi delle categorie, gli interessi personali e professionali dei componenti gli organi politici. Non saranno assegnati incarichi a componenti politici in enti, aziende, istituzioni e società che dal Comune dipendano, siano sovvenzionate o vigilate o nelle quali il Comune partecipi alla gestione, né saranno conferite consulenze a membri degli organi politici.

Inoltre, anche se le norme di Legge lo permetterebbero, riteniamo che non sia corretto ed etico che i componenti della Giunta abbiano interessi privati di tipo professionale nell'edilizia privata e residenziale pubblica. Vigileremo pertanto perché nessuno tra i nostri candidati che svolge attività libero professionale in materia edilizia, se ne occupi anche come pubblico amministratore, neppure in Consiglio.

V. Metodo della programmazione Tutta l'attività amministrativa deve essere ispirata al metodo della programmazione,

secondo tre principi: programmazione, attuazione e controllo. Siamo convinti che la sfida della gestione della "cosa pubblica" si vinca sul piano della

competenza delle persone chiamate a svolgere i ruoli di direzione politica o burocratica e sulla programmazione degli interventi secondo obiettivi fissati e non, invece, improvvisando nel giorno per giorno interventi sporadici non coordinati tra di loro, soprattutto privi di una visione di insieme degli obiettivi di sviluppo che si vogliono raggiungere.

Per questo riteniamo indispensabile che ogni decisione politica sia preceduta da attente analisi del contesto socio economico, che evidenzino le opportunità, le criticità, le linee di tendenza ecc...., rifuggendo da proposte di soluzioni soltanto intuitive e soggettive.

In questa prospettiva, riteniamo di imprimere un nuovo impulso alla programmazione dei lavori pubblici attraverso una progettazione tecnicamente completa, evitando interventi a lotti (se non realmente funzionali ed indispensabili), incentivando, in relazione alla natura dell'opera pubblica da realizzare, anche forme che prevedano La compartecipazione dei privati al finanziamento delle opere pubbliche.

Poiché vogliamo evitare di creare delle cattedrali nel deserto, realizzeremo soltanto opere pubbliche utili e funzionali.

Inoltre, daremo un ordine di priorità nel realizzare le opere pubbliche cominciando dalle manutenzioni straordinarie del patrimonio comunale (strade, fognature, acquedotti, illuminazione pubblica ecc....), poiché soddisfano i bisogni primari della popolazione e sono necessarie per garantire il minimo di qualità della vita urbana. Soltanto dopo, ma con lo stesso impegno e con la stessa forza, proporremo i nostri progetti di sviluppo della città, realizzandoli secondo i bisogni espressi dalla collettività.

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LE NOSTRE IDEE PROGETTUALI All'interno di questi macro-temi trovano spazio, il potenziamento ed il miglioramento

della viabilità e delle infrastrutture, una migliore manutenzione delle strade, una nuova politica dello sviluppo del territorio, la riqualificazione urbana del capoluogo e dei centri delle frazioni, una nuova politica ambientale improntata allo sviluppo sostenibile, alla tutela della risorsa acqua e ad una più attenta gestione dei rifiuti. Ma anche nuove prospettive per le politiche sociali intese come strategie che pongano in relazione i molteplici bisogni quali la casa, la scuola, la formazione, il lavoro, la salute e la socializzazione; l'orientamento e la formazione professionale, le politiche per la cultura e lo sport, la politica sanitaria, le politiche per la scuola, quelle giovanili, una nuova organizzazione amministrativa, lo sviluppo economico, il turismo come via sostenibile dello sviluppo del territorio, la politica della sicurezza dei cittadini, la pace e la cooperazione internazionale.

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DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA Quello della Partecipazione è uno temi più importanti del presente programma di

governo della Città. Per Democrazia Partecipativa intendiamo tutti i processi di partecipazione sia a

specifiche scelte in materia di programmazione finanziaria sia a procedimenti attinenti al governo del territorio. E' l'insieme di tutte le iniziative che investono la tutela dei diritti e degli interessi diretti e diffusi dei cittadini e ne promuove la collaborazione attiva e responsabile.

Partecipare vuole quindi dire essere parte attiva di un processo che parte dall'acquisizione delle informazioni, dalla consapevolezza dei problemi per arrivare all'elaborazione condivisa delle proposte da attuare.

L'Amministrazione comunale deve riconoscere la partecipazione dei suoi cittadini alla vita politica e sociale, e alle relative dinamiche decisionali, come un valore irrinunciabile e per questo rendere effettivo il diritto alla partecipazione attraverso l'inserimento nello Statuto comunale dei percorsi partecipativi e attraverso la stesura di un apposito Regolamento sulla Partecipazione con lo scopo di rendere effettivo il diritto alla partecipazione, svolgere in maniera più efficace le proprie funzioni e rendere maggiormente partecipate le proprie decisioni.

L'Amministrazione comunale deve investire nella partecipazione fino a farla diventare una legge per la nostra Città.

Sono previste le seguenti forme di partecipazione singole e associate: • l'istanza si caratterizza come una formale richiesta scritta, rivolta agli organi o ai dirigenti

dell'Ente, per richiedere atti di loro competenza, audizioni o per presentare memorie sui contenuti di atti amministrativi o normativi da adottare, al fine di evidenziare determinate esigenze di effettivo interesse comune;

• la petizione si caratterizza come una domanda rivolta ai competenti organi elettivi dell'Ente, con la quale si espongono comuni necessità tali da richiedere modifiche ai programmi e ad altri indirizzi operativi, semplificazioni di procedure, miglioramenti organizzativi dei servizi dell'Ente;

• la proposta di atto rappresenta un azione di impulso con cui i proponenti si pongono come soggetti attivi della Pubblica Amministrazione ai fini dell'adozione di atti o provvedimenti amministrativi. I firmatari della proposta sono invitati a illustrare la stessa nel corso della seduta della Giunta o della Commissione consiliare competente, e qualora se ne valuti l'opportunità, sono invitati a illustrare la proposta in sede di adunanza consiliare;

• la riunione o assemblea pubbliche è finalizzata a portare a conoscenza dei cittadini determinati atti, progetti e provvedimenti dell'Amministrazione, nonché a conoscere gli orientamenti dei cittadini;

• la assemblea partecipativa è finalizzata alla partecipazione attiva della società civile in merito alla elaborazione e alla definizione delle scelte dell'Amministrazione;

• il forum è finalizzato a costruire momenti di un percorso verso la partecipazione attiva dei cittadini, nonché a individuare momenti per elaborare proposte di metodo, in uno spirito di concertazione tra l'Amministrazione comunale e i diversi e stratificati attori sociali (individuali e/o associati);

• il forum online è la "piazza virtuale" della nostra Città di libero accesso a tutti i naviganti dove, previa registrazione, si possono aprire discussioni (topic), esprimere la propria opinione, avere risposta a quesiti sull'operato dell'Amministrazione, contattare direttamente il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri Comunali;

• i gruppi tematici su facebook sono spazi pubblici sulla rete mirati alla discussione,

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condivisione e collaborazione. Sarà creato un gruppo per ogni Area amministrativa con la possibilità di interagire con gli Assessori e i Dirigenti di competenza. Il processo partecipativo che l'Amministrazione Comunale intende applicare si poggia su

due strumenti portanti:

• i Comitati di Quartiere;

• il Bilancio Partecipato.

COMITATI DI QUARTIERE Il Comune di S. Elpidio a Mare ai fini di realizzare i principi del decentramento e della

partecipazione sanciti dalla Costituzione della Repubblica e dallo Statuto Comunale, avendo come fine primario lo sviluppo della democrazia diretta attraverso l'iniziativa popolare e la tutela dei diritti di uguaglianza e di libertà dei cittadini, si riparte in quartieri e assicura il riconoscimento degli organismi di partecipazione decentrata quali quelli istituiti per il funzionamento dei Comitati di Quartiere.

Il Comitato di Quartiere è un organismo di partecipazione decentrata, apartitico e autonomo formato da cittadini residenti nel quartiere, o in esso operanti, che si incontrano attraverso riunioni periodiche. Agisce al fine di rendere responsabile la cittadinanza delle scelte amministrative e sociali che riguardano la comunità, nonché al fine di farsi interprete e promotore degli interessi dei cittadini del quartiere presso le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione. I Comitati di quartiere esercitano le seguenti funzioni:

• definiscono, nel rispetto dei criteri direttivi ed indirizzi programmatici approvati dal Consiglio Comunale, i criteri e gli indirizzi per la gestione dei servizi sul territorio;

• partecipano alla programmazione comunale per quanto attiene all'ambito del quartiere;

• approvano le proposte di progetti concernenti opere pubbliche di competenza del quartiere;

• formulano proposte di provvedimenti al Consiglio Comunale ed alla Giunta; • presentano mozioni, interrogazioni ed interpellanze al Consiglio Comunale ed alla

Giunta; • formulano proposte di intervento per il Bilancio Partecipativo coinvolgendo con tutti i

cittadini del quartiere; E' obbligatoria l'acquisizione del parere dei Comitati di Quartiere sulle proposte di

deliberazione della Giunta e del Consiglio Comunale concernenti: • le materie attinenti i lavori pubblici: programmazione ed esercizio del controllo della

manutenzione delle opere pubbliche di interesse locale come strade e marciapiedi, reti idriche e fognarie, illuminazione pubblica, stabili comunali e relativi impianti tecnologici, aree verdi e giardini di quartiere;

• i criteri generali di realizzazione e gestione dei servizi, nonché le deliberazioni programmatiche per materie e per settori di attività;

• gli strumenti di pianificazione urbanistica e altri provvedimenti relativi all'assetto del territorio;

• i Regolamenti comunali e le delibere quadro che riguardino il Quartiere; • i provvedimenti in tema di trasporti, traffico e viabilità; • i piani relativi all'organizzazione della rete di distribuzione commerciale; • i programmi, le iniziative e le linee di politica culturale da assumere a livello

cittadino; Il Comune prevede in appositi capitoli del proprio bilancio :

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• un fondo da destinare ai Comitati di Quartiere per favorire e promuovere la realizzazione di cui all'art. 1 del presente Regolamento.

• spese delegate: piccole manutenzioni e pronti interventi per la sicurezza dl cittadino disciplinati da apposita convenzione tra l'Amministrazione Comunale e il singolo Comitato di Quartiere. Per piccole manutenzioni e pronti interventi si intende, a titolo esemplificativo: ripristino insegne, pulizia dei muri da scritte, sostituzione lampadine, ripristino mattonelle su vie o marciapiedi, manutenzione delle ringhiere pubbliche e delle panchine, tosatura dei manti erbosi, ecc...

• spese per manifestazioni o iniziative sociali e culturali nell'ambito del quartiere. Il territorio comunale sarà suddiviso in Quartieri così denominati: Quartiere n. 1 - Q1_Centro storico e Capoluogo nord; Quartiere n. 2 - Q2_Capoluogo sud; Quartiere n. 3 - Q3_Casette d'Ete e Cura Mostrapiedi; Quartiere n. 4 - Q4_Cascinare e Bivio Cascinare; Quartiere n. 5 - Q5_Castellano; Quartiere n. 6 - Q6_Luce e Cretarola. I Comitati di Quartiere sono eletti contestualmente al Consiglio comunale Il Regolamento per i Comitati di Quartiere è già predisposto e già acquisito negli

atti comunali, pertanto può continuare il proprio iter per l'approvazione definitiva entro il 2012.

BILANCIO PARTECIPATIVO Il Bilancio Partecipativo è stato definito dall'ONU e dalla Banca Mondiale "strumento

efficace di gestione pubblica". Attraverso il Bilancio Partecipativo, che consente alla popolazione di partecipare

attivamente al processo democratico, i singoli cittadini diventano attori che propongono e creano politiche pubbliche e decisioni di governo rilevanti per il futuro della città in cui vivono e lavorano.

Il Bilancio Partecipativo è uno strumento di consultazione permanente con finalità di potenziamento della partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale attraverso il coinvolgimento nella definizione delle scelte del Comune, nel settore strategico della programmazione finanziaria, ferme restando in materia le competenze esclusive del Consiglio comunale.

Il Bilancio Partecipativo è una forma di partecipazione diretta ed effettiva dei cittadini in cui è possibile incidere sulla destinazione delle limitate risorse finanziarie pubbliche e pertanto sulle priorità da assegnare agli interventi e opere pubbliche, ma è anche il luogo in cui analizzare il difficile contesto economico nazionale e internazionale che stiamo vivendo e infine per approfondire gli effetti sul bilancio di previsione del nostro Comune da parte della Legge Finanziaria che il Governo sta elaborando.

È un modo per rispondere ad esigenze puntuali e sentite, a volte non raccolte, per promuovere cittadinanza attiva e inclusione sociale.

E' un progetto che vuole rendere più "accogliente" il tema della gestione della cosa pubblica, avvicinare (o riavvicinare) i cittadini ai problemi collettivi e, allo stesso tempo, connettere stabilmente la partecipazione e la decisione delle istituzioni, partendo da quelle più vicine ai cittadini stessi, come i Comitati di Quartiere.

Ha un approccio bottom-up, trasparente e democratico. In sintesi i principali obiettivi che il Bilancio Partecipativo si prefigge sono: • consentire a cittadini ed associazioni di prendersi cura del proprio territorio, attraverso

un percorso partecipativo con regole condivise e che valorizzi la microprogettualità diffusa;

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• discutere e affrontare i problemi del territorio creando "spazi pubblici" dove chi vive quei luoghi possa confrontarsi, conoscersi, trovare punti di accordo e soluzioni condivise;

• rispondere, in modo più efficace, alle richieste di una società sempre più complessa; • ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini; • miglior equilibrio tra bisogni da soddisfare e risorse limitate; • coinvolgimento dei cittadini nel processo di costruzione del bilancio di previsione

come strumento efficace di gestione pubblica. La partecipazione al Bilancio Partecipativo Nodo cruciale per l'effettiva riuscita del Bilancio Partecipativo è quello di arrivare a "tutti i

cittadini" e non solo alla "cittadinanza attiva" cioè quei cittadini consapevoli e organizzati che già si impegnano per il bene comune. L'esclusione dei cittadini che sono normalmente senza voce sarebbe la sconfitta peggiore per qualsiasi progetto di partecipazione. L'ambizioso obiettivo è quindi di mettere in pratica compiutamente il principio di inclusività.

Per raggiungere questo obiettivo di arrivare e a tutti il Bilancio Partecipativo si baserà sulla combinazione di diversi metodi:

• Porta aperta • Microcosmo (punti di vista) • Porta a porta Il metodo della porta aperta consiste nell'aprire il forum partecipativo a chiunque lo

desideri, ossia nel tenere appunto la porta aperta. Si basano su questo modello le Assemblee pubbliche (di Zona o Tematiche) dove qualsiasi cittadino può entrare, ascoltare, prendere la parola. Il metodo della porta aperta non è affatto banale: costituisce un netto rovesciamento della pratica con cui abitualmente vengono assunte le scelte pubbliche. Nelle sedi in cui si decide, infatti, le porte sono normalmente chiuse. Il metodo del microcosmo (i punti di vista) consiste nel costruire uno spazio circoscritto che rispecchi il più ampiamente possibile gli interessi e i punti di vista presenti nella società di riferimento. Una possibilità per insediare questo microcosmo consiste nel riunire un numero limitato di persone che possano rappresentare in modo significativo l'intera gamma degli interessi e delle posizioni che gravitano attorno alla questione sul tappeto. Si basano su questo modello le Assemblee di Settore (Commissioni Consiliari Aperte) dove la partecipazione è aperta a tutti i cittadini legati da comuni interessi e punti di vista (cultura, scuola, sociale, ambiente, sport, infanzia, giovani, urbanistica, ecc.).

Il metodo del porta a porta consiste nel contattare tutti i cittadini nelle loro abitazioni. L'applicazione di questo modello nella nostra proposta del Bilancio Partecipativo avviene attraverso l'invio dei moduli per la presentazione delle proposte d'intervento.

Strumenti essenziali pertanto per la realizzazione del Bilancio Partecipativo sono le

Assemblee dei cittadini: • Assemblee di Quartiere • Assemblee di Settore (Commissioni Consiliari Aperte) • Assemblee Tematiche

in cui la popolazione decide dove e come investire i soldi del Comune. In questo modo è possibile dare concretezza e visibilità di risultati alle proposte e alle indicazioni della cittadinanza, dare risposte efficaci che vadano a incidere sui bisogni reali della società, stimolare processi che aumentino l'entusiasmo e la partecipazione alla vita politica cittadina.

Le Assemblee di Quartiere sono convocate prima della redazione del Bilancio di previsione annuale, una in ognuno degli otto Quartiere (Centro Storico/Capoluogo 1 e Capoluogo 2, Casette d'Ete e Cura Mostrapiedi, Cascinare e Bivio Cascinare, Castellano, Luce

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e Cretarola) per tre cicli (totale 24 Assemblee), e hanno lo scopo di arrivare ad un approvazione condivisa e generalizzata di questo documento contabile così importante per la comunità di riferimento.

Nel primo ciclo di incontri viene presentata l'iniziativa del Bilancio Partecipativo e come presentare le proposte progettuali attraverso la compilazione di appositi moduli. Già da queste prime assemblee verranno raccolte le proposte dei cittadini divise in base alla tipologia:

• Segnalazioni: sono quegli interventi che riguardano l'ordinaria amministrazione e sulla quale non c'è un grosso potere decisionale da porre in essere; sono, in altri termini, interventi di piccola entità (ma non per questo meno importanti) che l'Amministrazione non ha realizzato perché momentaneamente impossibilitata o semplicemente perché non né era al corrente. Una volta raccolte tutte le segnalazioni di tutti i quartieri, vengono accorpate e girate automaticamente agli uffici di competenza (vigilanza, manutenzione, ecc.)

• Interventi di quartiere: riguardano quegli interventi circoscritti al territorio del quartiere di riferimento sui quale il potere decisionale è decisivo e la realizzazione di una richiesta può escluderne un'altra; sono usualmente opere di che prevedono una spesa, usualmente di media importanza, da parte del Comune Interventi cittadini: sono quelle richieste che riguardano tutta la città e non solo il

quartiere di riferimento. Essi sono normalmente "macro-interventi" strutturali che impegnano il Bilancio Comunale in maniera piuttosto importante.

Le proposte d'intervento possono essere presentate dal singolo cittadino, da cittadini organizzati in associazioni e dai Comitati di Quartiere.

I moduli cartacei possono essere ritirati, oltre che durante il primo ciclo di Assemblee, anche in Comune, presso le segreterie dei Comitati di Quartieri dislocate sul territorio, nei locali più frequentati della Città, in punti informativi (gazebi, banchetti, chioschi…) appositamente allestiti in concomitanza con manifestazioni o durante i mercati rionali settimanali.

Inoltre nel sito web del Comune, nella sezione dedicata al Bilancio Partecipativo i moduli si potranno stampare o compilare direttamente online.

Nel secondo ciclo di incontri l'Amministrazione presenta ai cittadini gli interventi proposti che hanno avuto parere favorevole di fattibilità tecnico-economica, che possono essere sottoposti a votazione. In questa Assemblea l'Amministrazione rende conto delle risposte degli uffici tecnici a riguardo delle segnalazioni espresse nell'Assemblea precedente; Questa è la fase che vede il Cittadino ancora più protagonista, in quanto: • esprime la preferenza sugli interventi di quartiere, l'intervento più richiesto sarà realizzato

entro l'anno; • esprime la preferenza sugli interventi cittadini, che saranno inseriti nel Piano delle opere

pubbliche. Ogni cittadino, dopo essere stato autenticato, ha pertanto due voti per esprimere parere

favorevole. Sarà possibile votare anche direttamente dal sito del Bilancio Partecipativo. Sulle principali testate giornalistiche locali, all'interno di pagine dedicate al Bilancio

Partecipativo, saranno pubblicati appositi coupon da ritagliare con le schede per il voto. In concomitanza con manifestazioni o durante i mercati settimanali, saranno allestiti

spazi presidiati dove sarà possibile esprimere le proprie preferenze sui progetti presentati. Le schede cartacee votate potranno essere consegnate, oltre che durante le Assemblee

pubbliche, anche presso il Comune o la segreteria del Quartiere di residenza. Le Assemblee di Settore coinvolgono i cittadini interessati in particolari e definite aree

di interesse (servizi alla persona, cultura e scuola, politiche giovanili, ambiente, sport, commercio, urbanistica, lavori pubblici, centro storico, sanità, lavoro, ecc.). Le Commissioni Consiliari, già divise per aree , diventano Aperte ai cittadini per confrontarsi su tematiche specifiche e arrivare alla formazione di una proposta condivisa da presentare per il Bilancio Partecipativo.

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Le Assemblee Tematiche vengono convocate in occasioni di decisioni su argomenti particolari (PRG, accordi di programma, ecc.).

Ogni Assemblea regala al processo partecipativo la dimensione della collettività e del dibattito pubblico, caratteristica determinante proprio perché è solo all'interno di esso che l'interesse privatistico soccombe alla dimensione collettiva; è solo attraverso il confronto e la discussione tra i cittadini che un problema individuale può diventare una battaglia comune. Inoltre la trasparenza garantita dal momento assembleare è il miglior anticorpo a eventuali processi corruttivi o collusivi tra interessi economici e corpo Amministrativo.

In sintesi la cittadinanza partecipa al Bilancio Partecipativo attraverso: • presentazione di proposte di intervento • discussione sulle proposte presentate • votazione delle proposte

Le fasi del Bilancio Partecipativo Giugno Incontri di presentazione ai Comitati di Quartiere, alle Commissioni

Consiliari Aperte e alle Assemblee di Quartiere (primo ciclo) Consegna del modulo per la presentazione delle proposte d'intervento

Luglio Termine per la presentazione delle proposte

Agosto Valutazione degli Uffici Comunali di fattibilità tecnica e sostenibilità finanziaria

Settembre Incontri per l'illustrazione delle proposte alle Assemblee di Quartiere (secondo ciclo)

Votazioni sulle priorità d'intervento

Ottobre Inserimento degli interventi votati nel Piano delle opere pubbliche

Gennaio Inserimento degli interventi più votati nel Bilancio di previsione

SEGNALAZIONI ON LINE La Segnalazione on line è un ottimo strumento per il cittadino che finalmente può

comunicare con il Comune 24 ore su 24. E' possibile segnalare dei disagi o disservizi utilizzando un computer o uno smartphone e

seguirne tutto l'iter procedurale fino alla conclusione. Viene registrato ogni passaggio effettuato dagli uffici competenti fino alla risoluzione del

problema inviando, se richiesto dal cittadino, anche la comunicazione di chiusura della segnalazione mediante un semplice e gradito SMS, oppure mediante posta elettronica o comunicazione orale. In questo modo il Cittadino contribuisce a migliorare la qualità dei servizi gestiti dal Comune e la qualità della vita in Città. Inoltre n questo servizio è possibile contare su tempi certi di risposta e su una risoluzione dei problemi. E' possibile inserire delle foto e le segnalazioni saranno visualizzate in una geomappa con evidenziato lo stato (aperta, in esame, in lavorazione). Quando il problema è stato risolto la segnalazione sarà rimossa dalla mappa.

Le segnalazioni possono essere aggregate ai fini statistici in modo da consentire all'amministrazione di individuare eventuali punti di criticità nei servizi erogati.

E' possibile assegnare ogni singola segnalazione ai rispettivi incaricati, eseguire il rapporto di intervento comprendendo anche la quantificazione dei costi e delle ore impiegate nell'intervento.

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SINDACO ON LINE Incontrare il Sindaco non sempre è possibile a tutti i cittadini per loro impegni lavorativi

o familiari. Il Sindaco on line è un'ulteriore iniziativa per avvicinare i Cittadini alla Pubblica

Amministrazione, nell'ottica della Democrazia Partecipativa e della E-democracy. In giorni prestabiliti e ad orari accessibili (tardo pomeriggio o sera) il Sindaco è

disponibile on line per incontrare i cittadini che potranno dialogare con lui attraverso una videochat. L'incontro non sarà privato ma visibile da tutti.

Si valuterà la possibilità anche di poter eseguire la videochat con più utenti collegati contemporaneamente.

RIPRESE AUDIOVISIVE DEL CONSIGLIO COMUNALE Attribuiamo alla diffusione audio e video (on line, radiofonica e televisiva) delle sedute

del Consiglio Comunale la funzione utile di favorire la partecipazione dei cittadini all'attività politico/amministrativa dell'Ente.

Pertanto verrà predisposto un Regolamento specifico che avrà lo scopo di favorire l'accoglimento di domande di riprese audiovisive delle adunanze pubbliche comunali e di facilitare lo svolgimento di tali riprese in modo che venga assicurato il rispetto dei diritti della cittadinanza e nel contempo il regolare svolgimento dell'attività consiliare.

Il Regolamento disciplina altresì l'eventuale servizio di ripresa e trasmissione televisiva e radiofonica delle riunioni del consiglio comunale a cura dell'Amministrazione Comunale.

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NUOVE PROSPETTIVE PER LE POLITICHE SOCIALI

Noi crediamo che l'Ente Locale, oltre a dare risposte, ha la responsabilità di attivare il processo di partecipazione reale mediante la connessione di tutti gli attori sociali significativi.

Questo presuppone la necessità di passare dal concetto di Servizio Sociale a quello di Politiche Sociali intese come strategie che esigono il contributo di tutte le risorse della comunità oltre che dei soggetti istituzionali: quindi, accanto agli Enti pubblici (Comune, Provincia, scuola, ASUR), è fondamentale il coinvolgimento delle associazioni, delle organizzazioni di volontariato, delle parrocchie e di ogni risorsa utile attiva nel territorio.

Il principale obiettivo, in questo grande tema, consiste nel coordinare e promuovere le politiche rivolte all'infanzia, all'adolescenza, alla disabilità, alla immigrazione ed agli anziani integrando le varie iniziative in progetti globali di intervento applicando il principio di una maggiore equità sociale.

In una prospettiva di intervento sul disagio, particolare attenzione verrà rivolta alla famiglia affinché mantenga e sviluppi le proprie competenze attraverso l'integrazione con gli altri sistemi di relazione. L'attuale struttura della famiglia e l'evoluzione dei rapporti sociali mettono a rischio i tradizionali contesti naturali che garantivano funzioni importanti come l'accudimento e la socializzazione. Quello che in passato era assolto dalla solidarietà della parentela o dal vicinato oggi è un problema aperto per tutte le famiglie che devono organizzare adeguatamente i propri tempi (lavoro, studio, ricreazione, socializzazione).

Occorre aiutare la famiglia a valorizzare le proprie risorse interne attraverso forme di sostegno che rispondano ai bisogni assistenziali degli anziani e dei disabili, ai bisogni educativi dei minori ed alla nuova domanda di socialità.

Un'attenzione particolare deve essere rivolta all'organizzazione e funzionamento dell'Ambito Territoriale Sociale XX del quale il Comune di Sant'Elpidio a Mare fa parte. Storicamente il nostro Comune ha sempre giocato un ruolo da protagonista nelle politiche sociali e sanitarie del territorio. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito un progressivo depauperamento dei servizi a favore del Comune capofila dell'Ambito. L'esempio emblematico di questa politica miope e poco attenta al valore delle proprie risorse è stato l'affidamento in concessione del Centro Diurno La Serra al Comune di Porto Sant'Elpidio così come il progressivo trasferimento di quasi tutti i servizi sanitari alla sede del Distretto di Porto Sant'Elpidio. Riteniamo che il Comune di Sant'Elpidio a Mare debba ritrovare il suo ruolo di protagonista attivo ed alla pari nei tavoli di concertazione. Sarebbe anche opportuno, vista la riduzione delle risorse economiche statali, regionali e comunali, rivedere i costi di gestione dell'intero apparato dell'ATS XX.

Sarà inoltre fondamentale dare impulso alla progettazione relativa ai Fondi Sociali Europei grazie alla quale si potrebbero finanziare nuovi servizi e implementare quelli già esistenti (ad es. Centro Diurno "Il Girasole" ed Educativa Territoriale).

LA FAMIGLIA Le forme di sostegno alla famiglia devono essere tali da non rispondere solo ai bisogni

assistenziali, educativi e di cura ma anche ad una nuova specifica domanda di socialità secondo strategie capaci di coinvolgere la comunità locale.

E' necessario offrire occasioni di socialità, favorire la rete di relazione tra giovani, adulti, anziani, promuovere esperienze di gruppo come occasione di confronto e mutuo aiuto.

Pensiamo a iniziative ma anche a luoghi intra-generazionali dove la famiglia possa aggregarsi e socializzare in modo alternativo, stimolare legami di solidarietà, divertirsi senza dover "consumare".

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Rientrano nelle occasioni di socializzazione: � la manutenzione di parchi pubbliciiii gestiti da gruppi di giovani e anziani attivi; � la messa a disposizione di piccoli appezzamenti di terreno ("orti urbani"), in ogni

frazione, per quegli anziani che vogliano coltivare un orto; � l'individuazione, in ogni frazione, di regole e piccoli percorsi verdi da attrezzare a

luoghi sociali; � la disponibilità delle scuole in orario extrascolastico; � le occasioni di formazione culturale sul modello delle Università della Terza età;

SPORTELLO INFORMA FAMIGLIA Riteniamo necessario attivare a Sant'Elpidio a Mare uno "sportello informa

famiglia" che sostenga e valorizzi il ruolo della famiglia e della donna. Lo sportello affianca all’informazione il momento dell’ascolto, dell’accompagnamento e il sostegno a coloro che vivono situazioni di disagio, con particolare attenzione alle donne soggette a situazioni di abusi fisici o psicologici e/o a realtà di emarginazione sociale, con la convinzione che l’impegno contro la violenza sulle donne non è una prerogativa esclusivamente femminile, ma un problema che riguarda la qualità della vita familiare che pone al centro dei valori la dignità della persona.

Creare un punto di riferimento per le famiglie in cui è possibile ricevere, in modo amichevole, agile e sempre aggiornato, informazioni su tutti i principali servizi, le attività e i progetti per i bambini e le loro famiglie in ambito educativo, scolastico, sanitario, sociale, del tempo libero e culturale presenti sul territorio. Allo Sportello si potranno:

• chiedere informazioni e avere assistenza alla presentazione delle domande per contributi legati alla nascita dei figli e altre opportunità economiche: assegni di maternità, assegni per il nucleo familiare, prestiti sull'onore, voucher di sollievo per le famiglie numerose, esenzione delle rette degli asili nido, esenzione ticket refezione scolastica, contributo acquisto libri di testo, assegnazione borse di studio, esenzione trasporto scolastico, ecc.

• ricevere informazioni sui diversi servizi assistenziali e sanitari: assistenza domiciliare, assistenza sociale ai minori, assistenza a persone con handicap, consulenza educativa per genitori, mediazione familiare, consulenza e informazione per l'affido, accompagnamento alla nascita e altri corsi e gruppi sulla genitorialità, ricovero in istituti per anziani, consultori familiari, tribunale dei diritti del malato, riduzione/esenzione ticket per farmaci e diagnostica, Ser.T (servizio per le tossicodipendenze), ecc.

• avere informazioni legate al mondo del lavoro: collocamento obbligatorio, indennità di disoccupazione, corsi di formazione e riqualificazione professionale, agenzie interinali, autoimprenditorialità, nuova riforma sulle pensioni, assicurazione per gli infortuni sul lavoro e contro gli infortuni domestici, ecc. Inoltre, in base ai fondi disponibili, si potranno anche attivare delle consulenze

specialistiche gratuite: consulenza psicologica, consulenza legale, mediazione familiare. MEDIAZIONE FAMILIARE Crediamo molto nell'importanza di creare il servizio di mediazione familiare, uno

spazio di incontro in un ambiente neutrale, nel quale la coppia ha la possibilità di negoziare le questioni relative alla propria separazione, sia negli aspetti relazionali, sia in quelli economici. I genitori sono incoraggiati ad elaborare gli accordi che meglio soddisfino i bisogni di tutti i membri della famiglia, con particolare riguardo all’interesse dei figli.

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ASSISTENZA DOMICILIARE L'assistenza domiciliare (SAD), un servizio d'Ambito del quale il nostro Comune ne è

il Capofila, è a nostro avviso un intervento strategico per permettere alla persona non autosufficiente, una permanenza dignitosa nella propria abitazione. Di conseguenza si ritiene indispensabile potenziare tale servizio arricchendolo con un servizio di lavanderia, di spesa e pasti a domicilio. E' importante prevedere anche l'aggiornamento e la rivalutazione del ruolo dell'Assistente Domiciliare che dovrà essere una figura di sostegno e di riferimento della persona sola.

Da potenziare sarà anche il sostegno alle famiglie in difficoltà sociale (donne separate con figli, situazioni a rischio etc.) che possono trovare nel SAD un sostegno importante

LUDOTECA Si ritiene importante dare particolare attenzione all'infanzia anche attraverso l'impegno

per il mantenimento e l'arricchimento delle attività di ludoteca attualmente finanziate dai FSE per salvaguardare e valorizzare il gioco come esperienza fondamentale, per stimolare la capacità creativa e manipolativa attraverso attività e laboratori guidati dagli educatori.

TRASPORTO SOCIALE E' urgente intervenire per risolvere la problematica legata al trasporto sociale per le

categorie più deboli (disabili, anziani, malati di Altzheimer, etc) anche in termini economici. I Comuni sono sollecitati quotidianamente dai cittadini che hanno necessità di

raggiungere i presidi ospedalieri per sottoporsi ad esami medici e dovendo utilizzare le ANPAS non possono sostenerne la spesa.

Spesso anche per l'attivazione dei programmi di inserimento lavorativo per i disabili è necessario poter disporre del trasporto quando la famiglia non è in grado poter provvedere autonomamente.

RESIDENZA PROTETTA (ex CASA DI RIPOSO) A seguito delle politiche attuate nell'ultimo quinquennio, il nostro Comune sarebbe

dovuto diventare il polo anziani per il territorio dell'ATS XX a fronte del trasferimento del polo della disabilità a Porto Sant'Elpidio. Punta di diamante del progetto doveva essere la realizzazione della nuova Residenza Protetta (ex Casa di Riposo Comunale) con il relativo ampliamento e trasferimento dei degenti presso la nuovo sede all'uopo individuata per la quale peraltro tutti i comuni dell'ATS XX avrebbero dovuto concorrere finanziariamente. In realtà, tutto questo non è avvenuto. Riteniamo pertanto prioritario che il progetto venga realizzato individuando logisticamente e finanziariamente le modalità di intervento.

Nella programmazione degli inserimenti, si dovrà prestare particolare attenzione nel prevedere alcuni posti riservati ai cittadini del Comune di Sant'Elpidio a Mare per consentire all'anziano di conservare una sua identità sociale oltre che favorire i legami con i propri familiari.

CSER "IL GIRASOLE" CENTRO DIURNO "LA SERRA" E' nostra intenzione completare anche l'iter di ampliamento del CSER " Il Girasole"

per il quale il nostro Comune è capofila, dal momento che rappresenta sicuramente un

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patrimonio per la nostra comunità nell'aiuto rivolto alla persona, contribuendo fortemente a creare uno spirito di convivenza e tolleranza.

E' infatti nostro compito continuare a lavorare per creare un sentimento di collaborazione attraverso progetti di sostegno familiare e di socializzazione, potenziando momenti ricreativi e formativi.

Per quanto riguarda il Centro diurno La Serra, alla luce dei pochi interventi fino ad oggi messi in campo dal Comune di Porto Sant'Elpidio in qualità di Comune capofila, è necessario che il Comune intervenga per mettere a punto una progettazione, anche in collaborazione con il privato, in grado di attivarne tutte le potenzialità (creazione di laboratori, ripristino delle serre, valorizzazione delle aree verdi adiacenti, ecc.) al fine di creare nuove opportunità di inserimenti lavorativi non solo per i ragazzi diversamente abili ma anche per la cittadinanza e relativo indotto.

NUOVI CITTADINI Diventa indispensabile aumentare l'attenzione verso gli immigrati per rendere più

agevole l'inserimento e le relazioni all' interno del nostro contesto socio-culturale: a questo scopo proponiamo di implementare i corsi di alfabetizzazione per immigrati giovani e adulti....

Per quanto riguarda i minori in età scolare, si ritiene urgente arricchire attraverso una maggiore sollecitazione all'Ambito XX il servizio di sostegno linguistico scolastico e di mediazione scolastica per rendere fruibile l' accoglienza nel nostro sistema scolastico e l' accesso alla didattica. Questo intervento pur essendo rivolto ai bambini stranieri favorisce il buon funzionamento di tutta la classe e si rende indispensabile in un Comune come il nostro nel quale la presenza di stranieri è piuttosto elevata (circa il 6% circa).

EQUITA' SOCIALE E' nostra intenzione estendere ai Servizi Comunali la normativa ISEE per

rispondere ad un principio di maggiore equità sociale. Riteniamo utile adottare l'ISEE oltre che nell'erogazione dei Servizi sociali anche in

occasioni di tipo culturale a favore di alcune categorie (giovani, anziani, ecc.) per applicare sconti sui biglietti di ingresso a eventi organizzati e/o patrocinati dal Comune.

ACCOGLIENZA E' fondamentale attivare una apposita convenzione con soggetti accreditati allo

svolgimento dell'attività di pronta accoglienza per persone sole e minori in difficoltà. Ci sembra inoltre quanto mai necessario provvedere alla redazione di un

Regolamento di attribuzione degli alloggi che dovranno essere gestiti direttamente dal Comune provvedendo contestualmente a risolvere le situazione pregresse irregolari.

Particolare attenzione sarà rivolta alla situazione degli alloggi dell'ex Convento dei Cappuccini per evitare che si trasformi sempre di più in un ghetto. La struttura nel corso del tempo sarà destinata ad altre finalità anche perché le superfici degli appartamenti sono talmente esigue da non permettere la permanenza di nuclei familiari numerosi come quelli che statisticamente necessitano di aiuto e alloggi popolari. Si dovrà quindi procedere al trasferimento degli attuali affittuari presso le case di proprietà del Comune opportunamente ristrutturate o favorire il passaggio a quelle dell'ERAP.

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POLITICHE PER LA CASA L'incidenza del canone di affitto sul reddito familiare è tale da comportare disagio non

solo per le famiglie in condizioni di precarietà economica ma anche per quelle di reddito medio. E' quindi indispensabile istituire un apposito Fondo di Garanzia secondo le modalità consentite dalle vigenti norme.

E' necessario inoltre promuovere il servizio Agenzia Casa per quei cittadini che hanno redditi troppo alti per accedere all'edilizia residenziale pubblica, ma troppo bassi per sostenere gli attuali canoni di mercato. Tale servizio dovrà garantire la concessione di prestiti, ad interessi zero, per il pagamento delle mensilità anticipate, facilitare la stipula dei contratti di locazione, riconoscere incentivi, garanzie e sgravi fiscali a favore dei proprietari che stipuleranno un contratto d'affitto a canone convenzionato, mettere in rete la domanda e l'offerta.

"100 Case in Affitto" Programma di Edilizia Residenziale Pubblica: realizzazione, recupero o acquisto di

alloggi da concedere in locazione a canone convenzionato in modo da rispondere alle esigenze delle categorie sociali che hanno difficoltà a reperire alloggi a canoni accessibili.

MISURE DI CONTRASTO ALLA MARGINALITÀ E ALLE NUOVE POVERTÀ INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE Ancor più della disoccupazione il nostro territorio fa rilevare una situazione diffusa di

disagio socio-economico legata allo scarto fra i redditi familiari da lavoro e le spese per la soddisfazione dei bisogni essenziali a partire dall'affitto, alle spese per l'istruzione, alle prestazioni sanitarie. Per attuare una seria politica di sostegno alle famiglie proponiamo la revisione del sistema tariffario che tenga conto non tanto dei componenti del nucleo familiare, quanto degli effettivi percettori di reddito.

E' indispensabile, a tale proposito, adottare criteri di agevolazione omogenei nei vari settori dell'Ente locale in modo da facilitare l'accesso alle prestazioni da parte dei cittadini in temporanea difficoltà.

Il fenomeno dell'immigrazione pone problemi soprattutto per quanto riguarda l'integrazione sociale e il bisogno abitativo. Attenzione deve essere posta anche alle donne immigrate, promuovendo forme di sostegno e di socializzazione.

ASSOCIAZIONISMO E COOPERAZIONE SOCIALE Il raggiungimento degli obiettivi descritti ha necessariamente bisogno della sinergia di

tutte le forze attive del territorio. Il Comune di Sant'Elpidio a Mare è ricco di associazioni di volontariato che svolgono un

ruolo importante nell'ambito sociale. Esse hanno un notevole potenziale di arricchimento di tutto il territorio e rappresentano un patrimonio sociale e sono fonte di iniziative altrimenti impossibili da realizzare. L'impegno è quello di rafforzare questa rete e di concorrere alla realizzazione dei rispettivi progetti. In tale ottica va mantenuto e valorizzato il ruolo delle Parrocchie e delle Associazioni che, a vario titolo, forniscono sul territorio il loro contributo di impegno volontario e disinteressato.

L'Amministrazione Comunale, garantendo una assoluta trasparenza, erogherà secondo le proprie disponibilità di bilancio contributi alle Associazioni e si impegnerà nella loro valorizzazione.

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Nell'organizzazione dei servizi socio assistenziali la legge 328/2000 riconosce l'importanza dell'apporto fornito dagli enti privati, in particolare non lucrativi (organizzazioni non profit), e dispone la partecipazione di questi alla progettazione e concreta realizzazione degli interventi in un'ottica di sussidiarietà orizzontale. . . .

Sarà nostro interesse applicare la normativa vigente senza compiere strumentalizzazioni delle realtà del terzo settore presenti nel nostro territorio. Siamo convinti che l'apporto del privato non profit è importante, sia nella lettura dei bisogni che nell'erogazione dei servizi in un'ottica integrata.

ADESIONE ALL'ASSOCIAZIONE "RETE DEI COMUNI SOLIDALI" E' necessario dare un forte messaggio per affermare il principio universale della

solidarietà e della pacifica convivenza. I Comuni per la loro organizzazione rimangono un punto fondamentale dal quale partire

per la quotidiana affermazione della pratica della democrazia. Perché l'organizzazione di un Comune, in qualunque paese del nord e sud del mondo, rimane una base importante, concreta e spesso in grado di dare risposte e assolvere problemi grandi e piccoli.

Il Comune come soggetto attivo in grado di fornire strumenti e collaborazione a quei paesi che devono organizzare la propria civile convivenza a partire dall'importanza di avere gli uffici comunali funzionanti e in grado di monitorare il paese. Il Comune diventa cinghia di trasmissione, fra le potenzialità, risorse umane che esistono sul territorio (intelligenze, capacità organizzative, esperienze lavorative) e i paesi lontani che hanno bisogno di aiuto. Da queste considerazioni è nata RECOSOL "Rete dei Comuni Solidali", un'idea mettere in rete comuni del nord e del sud del mondo, comuni ricchi e comuni poveri, che favorisce la creazione di contatti diretti con le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, il coinvolgimento con le associazioni presenti sul nostro territorio, la sensibilizzazione dell'opinione pubblica in particolare dei più giovani con iniziative mirate.

Una Rete di enti per accogliere, canalizzare, promuovere, la voglia di solidarietà che esiste fra le persone. Una Rete che si pone come alternativa alla globalizzazione selvaggia per dare visibilità ad un progresso sostenibile e di collaborazione, scambio fra paesi ricchi e paesi poveri, tra i paesi del nord e del sud del mondo.

Progetti mirati, piccoli o grandi, realizzati in accordo con i Comuni dei paesi in via di sviluppo attraverso una struttura agile in modo da garantire il massimo della ricaduta in tempi brevi fra progetto finanziato e la reale trasposizione.

Riteniamo quindi di grande valore e importanza aderire alla RECOSOL. Un Ente pubblico secondo noi nel proprio nel modo di pensare e di agire deve avere

come priorità l'attenzione al più debole, la volontà di collaborare per la realizzazione di un mondo più giusto, la voglia di aiutare gli altri ma anche l'atteggiamento di chi è capace di ricevere, di chi sa che non c'è nessuno così povero da non aver nulla da dare e non c'è nessuno così ricco da non aver niente da ricevere, l'intelligenza di capire che in molti paesi del sud del mondo esistono ancora radicati valori importanti che noi abbiamo calpestato e che la dignità è una cosa fondamentale per gli uomini e gli enti.

L'adesione alla rete dal punto di vista economico è puramente simbolica ma è vincolante dal punto di vista morale attraverso l'impegno di destinare una parte del bilancio comunale ad interventi di solidarietà internazionale promossi dalla Rete e promuovendo sul territorio una cultura di pace e solidarietà attraverso manifestazioni che coinvolgano le scuole e la popolazione.

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LO SVILUPPO ETICO DEL TERRITORIO Compito della nostra amministrazione sarà quello di subordinare ogni scelta che

riguarda l'uso del territorio ad una valutazione in termini di ricaduta sulla qualità sociale e ambientale del territorio stesso.

Questo significa attivare azioni di governo in linea con principi generali di indirizzo in materia di sostenibilità ambientale e adeguato utilizzo delle risorse, e al tempo stesso intervenire sul nostro territorio privilegiando lo sviluppo qualitativo e favorendo la riqualificazione di tutto il territorio: centro e frazioni.

L'obiettivo è valorizzare le caratteristiche di luoghi che sino ad oggi non hanno avuto adeguato riconoscimento, favorendo la trasformazione delle frazioni in altrettanti "centri", dotati di una propria anima, e nei quali gli abitanti riconoscano la propria identità, il proprio senso di appartenenza collegato al Centro Storico. Ci proponiamo di ancorare le nostre scelte al principio della distinzione tra spazio urbano ed extraurbano, lavorando concretamente sulla delimitazione dei centri abitati e privilegiando il recupero del patrimonio esistente anche delle volumetrie di stabili dismessi. La difesa dei luoghi di pregio passa infatti attraverso il rispetto dei vincoli, il recupero e la riqualificazione.

Le nostre scelte in materia urbanistica si propongono di regolare lo sviluppo del territorio seguendo come criteri prioritari il risanamento, la vivibilità e il recupero.

Lo sviluppo qualitativo del nostro territorio è infatti la priorità che sta alla base della nostra azione politico-amministrativa.

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

La crescita edilizia "non sostenibile", senza regole o con regole non adeguate, è una

delle principali motivazioni dei dissesti idrogeologici del territorio comunale, nonché della perdita di valore del nostro paesaggio.

Al centro di una corretta pianificazione territoriale deve essere quindi la salvaguardia del territorio e del paesaggio attraverso la quale si tutela innanzi tutto il benessere psico-fisico di tutti ma si costruiscono anche occupazione e nuove economie legate ai turismi, all’agricoltura, all’artigianato di qualità, alla difesa del suolo, al contrasto al dissesto idrogeologico, allo sviluppo energetico sostenibile. E’ necessario riconoscere il paesaggio come bene comune, valore e risorsa sotto il profilo socio-economico e culturale

Non è più ammissibile quindi la dannosa visione del territorio "a macchia di leopardo" che salvaguarda e valorizza solo alcuni ambiti territoriali "pregiati", e quella ancora più pericolosa perché a rischio di politica clientelare della pianificazione "a francobolli" creando aree edificabili sparse qua e la nel territorio comunale.

E' indispensabile ormai una nuova visione che deve riguardare e valorizzare qualitativamente l'intero territorio comunale. E ciò sarà possibile solo attraverso una pianificazione partecipata che preveda il pieno coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, di individuazione e degli obiettivi di qualità.

Particolare attenzione avranno gli ambiti urbani dove vive la maggior parte della popolazione, favorendo gli interventi di recupero, riqualificazione e riutilizzo nelle zone degradate dei nostri centri urbani, anche grazie all'attivazione dei PORU (programmi operativi

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di riqualificazione urbana) previsti da una recente legge regionale. L'attuale legge regionale sull'urbanistica approvata circa 20 anni fa mostra oggi di essere

inadeguata ai tempi, ma nonostante questo la Regione è in gravissimo ritardo nell'approvazione di una nuova normativa, che con ogni probabilità sarà quella con la quale ci dovremo misurare una volta al governo della nostra Città.

Si sa che le nuove norme integreranno i principi di perequazione, compensazione e premialità.

Riteniamo che questa nuova impostazione del governo del territorio, rappresenti per i Comuni un'opportunità, ma che allo stesso tempo non sia priva di rischi in particolare con uno spostamento forte verso le esigenze dei privati a discapito degli interessi pubblici.

Siamo conviti che a Sant'Elpidio a Mare non si debba andare verso un ulteriore consumo del territorio e che anzi le previsioni dell'attuale PRG debbano essere pesantemente ridimensionate (consumo sottozero del suolo), mentre intendiamo dare una forte spinta al riuso del patrimonio edilizio esistente.

Gli strumenti messi a disposizione dal PORU, quali la perequazione e la premialità oltre all'iter burocratico molto rapido nonché la possibilità di prevedere programmi anche a livello sovracomunale, sono in grado di rendere equi ed economicamente convenienti gli interventi sulle aree degradate.

La possibilità di prevedere aumenti volumetrici per i programmi realizzati tenendo conto del risparmio energetico, della bioarchitettura e della progettazione architettonica di qualità attraverso l'utilizzo dei concorsi di architettura, favorirà lo sviluppo di aree urbane di qualità sia da un punto di vista della ecocompatibilità sia da quello estetico.

La priorità sarà quella di programmare l’espansione in coerenza con le esigenze e con quelle che sono le vocazioni territoriali che determinano l’espansione in aree ben precise; in particolare è necessario rendere il centro funzionale alle periferie e viceversa, in modo da creare un sistema di sviluppo sinergico volto ad evitare le divisioni ed i campanilismi.

Le linee guida di una siffatta programmazione non potranno non tener conto della possibilità di creare una reale attrattiva del centro storico favorendone la fruizione anche in vista dei possibili flussi turistici futuri che potrebbero interessare la nostra Città.

Ci proponiamo di ancorare le nostre scelte al principio della distinzione tra spazio urbano ed extraurbano, lavorando concretamente sulla delimitazione dei centri abitati e privilegiando il recupero del patrimonio esistente.

In coerenza con quanto detto sarà necessario prevedere interventi che tendano a rimodellare e riorganizzare gli spazi pubblici aperti, i luoghi della collettività: percorsi, attraversamenti, aree di sosta e di transito che contraddistinguono il nostro vivere quotidiano. Particolare attenzione quindi per l'architettura dei vuoti con progetti dedicati a quella gigantesca parte di città non privatizzata, interposta tra edificio ed edificio, che costituisce il tessuto connettivo della struttura urbana, il suo interno. Di fatto l'essenza della città (il percorso, la strada, i luoghi del movimento e dello scambio), palesa nella contemporaneità, l'assenza dell'architettura; l'abbandono, il caos, l'improvvisazione, il disinteresse per la forma, i materiali e l'uso della quota 0,00 costituiscono, tristemente, un primato indiscutibile del "bel paese" e Sant'Elpidio a Mare non fa certo eccezione.

Importanza notevole acquisirà, in tale ottica, la connessione tra le piazze dei vari centri di Sant'Elpidio a Mare che rappresenteranno l’elemento armonizzante nello sviluppo di un progetto complessivo e ambizioso.

Sarà predisposta inoltre una regolamentazione sull'impiego dei pannelli fotovoltaici

vietando la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra a vantaggio di quelli realizzati su tetti pubblici e privati e soprattutto dei capannoni industriali.

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INFRASTRUTTURE E VIABILITA'

L'ottica che ci guiderà nell'affrontare i problemi legati alla mobilità e al traffico sarà improntata ad un'impostazione comprensoriale che ci porti a prendere le decisioni insieme ai Comuni vicini e agli altri enti (Provincia e Regione), lo studio iniziato dall'Università Politecnica delle Marche è il punto fondamentale per le scelte future. Queste le azioni principali.

• Riduzione del traffico,,,, in particolare di quello pesante in quelle parti del territorio particolarmente in difficoltà e congestionate.

• Potenziamento del trasporto pubblico, è nell'immediato, l'unica scelta in grado di garantire migliori condizioni di vita nelle zone più congestionate dal traffico, anche con l'individuazione di corsie di scorrimento preferenziale dei mezzi pubblici.

• Interventi tesi alla messa in sicurezza di tratti stradali particolarmente critici attraverso la realizzazione di marciapiedi, di attraversamenti pedonali, di tratti di piste ciclabili.

• Razionalizzazione della mobilità urbana. Per i pedoni occorre attrezzare percorsi sicuri particolarmente nei centri a maggiore densità di traffico e a maggior presenza di centri di erogazione dei diversi servizi. E' necessario anche progettare e realizzare tratti di piste ciclabili che possano costituire occasione per organizzare aree a verde utilizzabili anche per attività sportive e di tempo libero. Con l'apertura del nuovo casello autostradale dell'A14 a Porto Sant'Elpidio, si dovrà prevedere un'attenta razionalizzazione della viabilità di accesso e collegamento con le arterie già esistenti cercando di favorire il minor impatto ambientale, possibile anche attraverso un costante monitoraggio degli agenti inquinanti. Inoltre è prioritaria la redazione di un progetto complessivo delle infrastrutture e

della mobilità del Comune di Sant'Elpidio a Mare. Questo progetto sarà improntato ai seguenti principi:

• verifica della sostenibilità di alcuni interventi particolarmente consistenti, come nell'area Angeli, ipotesi di circonvallazioni e deviazioni per il Centro e Frazioni, al fine di migliorare viabilità e sicurezza;

• concertazione con gli altri enti (Regione, Provincia, altri Comuni) per una politica volta ad una mobilità sostenibile;

• redazione di un piano delle piste ciclabili, finalizzato al miglioramento del tessuto connettivo dei paesi e alla creazione di percorsi finalizzati alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche e alla riduzione dell'utilizzo dell'automobile.

E-CAR SHARING e E-BIKE SHARING Progetto mobilità sostenibile fortemente innovativo per la nostra città che favorisce il

passaggio dal possesso del mezzo all'uso dello stesso (cioè all'accesso al servizio di mobilità), in modo da consentire di rinunciare all'automobile o alla bicicletta privata ma non alla flessibilità delle proprie esigenze di mobilità. Il mezzo, in questo modo, passa dall'ambito dei beni di consumo a quello dei servizi.

I mezzi utilizzati saranno tutti ad alimentazione elettrica nel senso di una tutela e di una sostenibilità ambientale.

Lo scopo dell'iniziativa è: • incentivare l’uso della bicicletta; • fornire maggiore libertà di movimento;

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• contribuire a ridurre l’inquinamento. MANUTENZIONE STRADALE Parte integrante dell'opera di prevenzione ai fini della sicurezza dei cittadini, è costituita

anche dall'impegno volto a garantire un efficiente intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale. La priorità degli interventi verrà decisa dai cittadini in sede di discussione del Bilancio Partecipato.

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RIGENERAZIONE URBANA DEL CAPOLUOGO

E' necessario un piano complessivo per rilanciare il centro di Sant'Elpidio a Mare, ormai indispensabile per:

• risolvere l'annosa questione dei parcheggi • ricucire le varie parti del capoluogo che ora si configurano come "isole", tramite un

progetto complessivo di aree e vie pedonali e piste ciclabili • per dare una nuova immagine, , , , attraverso operazioni di "arredo urbano"

PROGETTO CENTRO STORICO PROGRAMMA "SOTTOSUOLO" INDAGINE DEL SOTTOSUOLO • attento e puntale studio del sottosuolo (grotte, cavità, cunicoli,…) • censimento delle proprietà su cui basarsi per eventuali interventi di comparto su edifici

che gravano su grotte comuni • mappatura e studio storico e strutturale delle cavità sotterranee cittadine CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE • analisi degli eventuali fattori di rischio evidenziati dall'indagine strutturale • consolidamento strutturale VALORIZZAZIONE • organizzazione di un percorso turistico PROGRAMMA "ACCESSIBILITÀ, VIABILITÀ E PARCHEGGI" INDIVIDUAZIONE DI PUNTI STRATEGICI PER L'ACCESSO ALL'INTERNO DELLE MURA CITTADINE ATTRAVERSO IMPIANTI DI RISALITA MECCANICI • via porta Canale/piazzale "de Nazzà" • zona campo sportivo Mandozzi/viale Roma PEDONALIZZAZIONE CENTRO STORICO • chiusura al traffico di Corso Baccio • riorganizzazione della sosta in Piazza Gramsci e Piazza Matteotti con la viabilità in

senso unico alternato da Porta Romana e Porta Marina REPERIMENTO DI NUOVI SPAZI DI SOSTA • zona campo sportivo Mandozzi (parcheggi interrati) • viale Roma tratto dall''ex Fina alla Scuola Bartolucci (parcheggi interrati meccanizzati) • locali sopra Conad (parcheggi coperti custoditi) PROGRAMMA "RESIDENZIALITÀ" RIQUALIFICAZIONE AMBIENTE URBANO • riqualificazione Piazza Gramsci - Corso Baccio - Piazza Matteotti (nuova illuminazione

pubblica, nuovo arredo urbano) • riqualificazione e sistemazione aree verdi (via dei Torrioni, orto botanico) • valorizzazione delle passeggiate panoramiche (passeggiata delle Mura, ricostituzione

passeggiata via dei Ponti Oscuri- via Medaglia) • eliminazione cavi sulle facciate dei palazzi INCENTIVI ALLA RESIDENZIALITÀ • sgravi fiscali per chi ha la prima casa o per chi affitta abitazioni all'interno del Centro

Storico (IMU e TARSU)

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• predisposizione di una rete wi-fi gratuita in tutta l'area del Centro Storico AGEVOLAZIONI PER RISTRUTTURAZIONI • mutui agevolati o, alternativamente, contributi a fondo perduto per giovani coppie per

acquisto e ristrutturazione di unità abitative in Centro Storico • contributi a fondo perduto o sgravi fiscali relativi a tassazioni comunali (IMU e TARSU)

per il recupero degli standard estetici (mattoni a faccia vista) e delle parti condominiali

PROGRAMMA "ATTIVITÀ COMMERCIALI" PIANO DEL COMMERCIO • realizzazione di un Piano del Commercio nel Centro Storico (vedere Studio Calafati) • rivitalizzare e riqualificare l'offerta commerciale rivedendo e migliorando il progetto

del "Centro Commerciale Naturale" mettendo in rete i commercianti SOSTEGNO ECONOMICO • contributi a fondo perduto o sgravi fiscali relativi a tassazioni comunali (IMU e TARSU)

per l'acquisto, il restauro, la ristrutturazione e l'ammodernamento dei locali in cui già si esercita l'attività

• contributi a fondo perduto o sgravi fiscali relativi a tassazioni comunali (IMU e TARSU) per l'avvio di una nuova attività nel Centro Storico

• acquisto o affitto da parte del Comune di negozi sfitti per poi riaffittarli a condizioni agevolate favorendo l'imprenditoria giovanile, femminile e artigianale avendo inoltre la possibilità di dare una specifica qualificazione al commercio del Centro Storico

• coinvolgimento di aziende nazionali all'interno del programma "Centro Commerciale Naturale"

NUOVE INIZIATIVE • Mercato delle Erbe giornaliero in Piazza Gramsci (vedi Studio Calafati) PROGRAMMA "TUTELA E CONSERVAZIONE" CENTRO STORICO COME DOCUMENTO • attivazione di concorsi/borse di studio su tesi con tema Sant'Elpidio a Mare in

generale ed il Cento storico in particolare (coinvolgimento del Tarantelli) MURA CITTADINE • intervento di consolidamento e pulitura di tutta la cinta muraria • recupero del tratto di mura in viale Roma adiacente al nuovo impianto di risalita con

demolizione della scala e dei garage privati NORME DI SALVAGUARDIA - P.P.C.S. • modalità di intervento sui prospetti esterni (piano dei materiali, piano del colore ecc.). • incentivare con sgravi economici relativi a tassazioni comunali (ICMU e TARSU) la

segnalazione di elementi di pregio non conosciuti • classificazione degli edifici esistenti secondo diverse gradazioni di qualità e quindi di

tutela, indipendentemente dall'area normativa in cui ricadono PROGRAMMA "TURISMO" OFFERTA TURISTICA • valorizzazione e potenziamento del Museo della Calzatura • creazione del Museo della Contesa ACCOGLIENZA • Albergo Diffuso

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ALBERGO DIFFUSO L'albergo diffuso può essere definito come un "albergo orizzontale". È una struttura

ricettiva unitaria differenziata in termini di diverso livello di comfort delle varie unità abitative (sia pubbliche che private), diversa dislocazione all'interno del Centro Storico, diverse caratteristiche architettoniche degli edifici e consente una politica di differenziazione (anche di prezzi) con l'intendimento di rivolgersi con proposte diverse a differenti fasce di utenza. Il cuore dell'albergo diffuso, localizzato in zona centrale rispetto a tutte le strutture, è uno spazio adibito a "reception", un luogo in cui il cliente è accolto, in cui gli si forniscono le informazioni ed i materiali sul territorio, sul paese, sugli itinerari programmabili ed in cui si svolgono le operazioni più tecniche di accoglienza quali la consegna delle chiavi delle camere e/o degli alloggi dislocati nei vari edifici del centro storico, la registrazione dei documenti, la regolazione dei conti. Nello stesso edificio della reception si possono trovare anche altri servizi quali uno spazio vendita di prodotti tipici locali, l'"ufficio informazioni", ecc. Per i servizi della prima colazione e dei pasti i clienti potranno scegliere tra i diversi bar e locali (con offerte e fasce di prezzo differenti) presenti nel Centro Storico che vorranno convenzionarsi. Tale formula è particolarmente adatta per il nostro centro storico: attraverso l'Albergo Diffuso si possono recuperare e valorizzare vecchi edifici chiusi e non utilizzati.

Una forma originale di ospitalità. L'offerta dell'albergo diffuso è in grado di offrire diversi plus: • Capacità di soddisfare i desideri di un'utenza esigente ed esperta: l'Albergo

Diffuso si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a contatto con i residenti e del patrimonio artistico ed architettonico della nostra città, usufruendo dei normali servizi alberghieri.

• Rispetto dell'ambiente culturale e architettonico: la proposta dell'Albergo Diffuso si muove direttamente nella direzione di recupero del patrimonio artistico e culturale, perseguito con tenacia sia dalla politiche comunitarie che da quelle nazionali e locali (e quindi permetterebbe anche di reperire fondi), e mostra di possedere la potenzialità per incrementare il reddito e l'occupazione dei piccoli centri, per mantenere o incrementare la popolazione, ed inoltre favorisce il recupero e la valorizzazione di vecchi edifici chiusi e non utilizzati. L'albergo diffuso può avere la funzione di "animatore" culturale ed economico del nostro Centro Storico.

• Autenticità: a differenza degli alberghi tradizionali, l'albergo diffuso permette ai turisti di vivere l'esperienza di un soggiorno in case e palazzi progettati per essere vere abitazioni, con aspetti strutturali, quali muri, spazi, infissi, arredi ed impianti diversi da quelli progettati per "turisti".

• Articolazione della proposta: il turista che si indirizza verso l'albergo diffuso ha a sua disposizione un vasta gamma di scelte tutte offerte dallo stesso operatore ricettivo. Il prodotto "albergo diffuso" è di per sé differenziato in termini di diverso livello di comfort delle varie unità abitative, diversa dislocazione all'interno del Centro Storico, diverse caratteristiche architettoniche degli edifici… e consente una politica di differenziazione (anche di prezzi) con l'intendimento di rivolgersi con proposte diverse a differenti fasce di utenza.

• Originalità-novità della proposta: una soluzione ricettiva e assolutamente originale nel nostro territorio comporta una maggior visibilità ed offre numerosi vantaggi in termini di strategia di posizionamento nel mercato turistico.

• Servizi alberghieri: gli alberghi diffusi garantiscono tutti i servizi alberghieri, dal ristorante alle sale comuni, alla piccola colazione eventualmente servita anche in camera; e quindi alloggio, vitto e servizi accessori. Inoltre la dimensione complessiva dell'albergo diffuso permette di personalizzare i servizi, di aumentare il coinvolgimento degli ospiti, di avviare il processo di fidelizzazione e di sviluppare il passaparola.

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CENTRO COMMERCIALE NATURALE E' intenzione di questa coalizione rilanciare il Centro Commerciale Naturale una volta

terminati i lavori di ripavimentazione del Centro Storico. Si tratta di un'operazione ambiziosa, ma necessaria. Ambiziosa poiché in Italia esistono

pochissime esperienze concrete e funzionanti di un Centro Commerciale Naturale comprendente un intero centro storico. Necessaria perché il commercio di un centro storico come quello di Sant'Elpidio a Mare, deve diventare concorrenziale rispetto alla grande distribuzione, purché sia posto nella condizione di offrire ai consumatori uno shopping competitivo, in un contesto di bellezze naturali non paragonabile a quelle riprodotte dai centri commerciali artificiali.

All'apparenza non si tratta di niente di nuovo. Il bello del Centro Commerciale Naturale è che è lì da sempre (gli stessi negozi, lo stesso ambiente del Centro Storico), la differenza sta tutta nel come si muove e si organizza per creare una nuova atmosfera intorno ai suoi negozi e alle attività che si svolgono in quella zona particolare della città. Si potrebbe dire che il Centro Commerciale Naturale è un valore aggiunto di vitalità e idee che va ad arricchire una situazione preesistente donandole nuovo slancio e anche un'immagine diversa agli occhi dei clienti.

L'obiettivo è riuscire a creare un Consorzio fra negozianti che abbiano come scopo quello di valorizzare il territorio in cui operano attraverso promozioni, abbellimento dell'arredo urbano, iniziative di animazione e piani di formazione per gli operatori del settore. In una parola, fare quello che in gergo si chiama "marketing territoriale". Ovvero trasformare il territorio del Centro Storico in cui operano i negozi associati in un luogo interessante da visitare dove si va per acquistare ma anche per incontrarsi, dando vita al cosiddetto "fun shopping", che alla lettera significa acquistare divertendosi.

Mettersi insieme, in modo altamente organizzato in un Centro Commerciale Naturale, costruire una grande forza comune per realizzare servizi, promozioni, tutte iniziative impossibili alla singola impresa. Obiettivi del progetto:

• Riqualificazione e rilancio delle attività commercialo del Centro Storico • Fidelizzare i consumatori al centro commerciale naturale utilizzando una Card per i clienti • Organizzare un sistema potenziato ed arricchito di offerte commerciali attraverso

materiale e azioni promozionali, sito internet, azioni promozionali, animazione territoriale

• Valorizzare tutta l'area del centro storico e creare in tempi brevi le migliori condizioni per una adeguata accessibilità.

• Accrescere la qualità dell'offerta globale • Far conoscere ed aumentare la vendita del prodotti agroalimentari tipici • Riqualificare l'arredo urbano • Ridurre i costi della pubblicità • Lanciare un marchio d'area • Coinvolgere Aziende nazionali attraverso l'apertura di outlet nel Centro Storico • L'obiettivo finale è rendere il Centro Storico vivo tutto il giorno e per tutti i giorni della

settimana. Organizzazione del progetto:

• Creare un logo che identifichi gli aderenti • Shoppers uguali per tutti • Sportello bancomat all'interno del Centro Storico • Orari di apertura comuni • Volantini promozionali periodici recapitati alle famiglie

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MUSEO DELLA CONTESA DEL SECCHIO

Un giusto riconoscimento alla più importante iniziativa storico-culturale della nostra Città. L'idea è quella di destinare un edificio del nostro Centro Storico (è già stato individuatq la Chiesa di Sant'Agostino) a struttura museale suddivisa in più sezioni:

• Sala degli Abiti: esposizione dei meravigliosi vestiti utilizzati per il corteggio storico (specialmente gli abiti frutto di una ricerca storico-artistica)

• Sala del Secchio: locale dove viene conservato lo storico e prezioso Secchio ritirato dopo la 60a edizione (proponiamo)

• Sala delle Bandiere: esposizione delle varie bandiere storiche delle Contrade • Sala del Gioco del Pozzo: esposizione dei palloni, delle casacche di gioco delle

Contrade, spiegazioni del gioco ed evoluzioni del regolamento durante gli anni, proiezione di varie fasi di gioco con commento tecnico

• Sala delle Iconografie: mostra fotografica d'epoca delle varie edizioni, mostra dei vari manifesti

• Biblioteca della Contesa: raccolta di pubblicazioni, ricerche, studi, tesi di laurea sulla Contesa del Secchio

INTERVENTO AREA MANDOZZI Un intervento di rigenerazione urbana nell'area cosiddetta "Mandozzi" rappresenta

un'occasione fondamentale e unica per il rilancio e la rivitalizzazione non solo del Centro Storico ma dell'intero Capoluogo.

La posizione strategica dell'area, con la sua vicinanza al Centro Storico, rapporto dal quale deve partire qualsiasi proposta urbanistico-architettonica, il notevole interesse pubblico dell'intervento in questione devono far riflettere sul fatto che l'approccio a tale progetto deve necessariamente passare attraverso dei dati certi derivanti da una ANALISI SOCIO-ECONOMICA e dalla valutazione della QUALITA' URBANA ed ARCHITETTONICA dell'intero intervento.

Studio socio-economico Il progetto deve partire da uno studio sociale ed economico del territorio sul quale si

vuole influire. Per non rischiare di fallire in un operazione così delicata e di tali dimensioni è necessario

fare un'analisi: • della distribuzione, composizione e previsione della popolazione, • sull'individuazione del fabbisogno sociale e della sua distribuzione, • della dinamica dell'occupazione, • della situazione economica locale con particolare riferimento al mercato immobiliare, • della viabilità e dello stazionamento, • sulle relazioni attuali tra gli spazi urbani esistenti e i possibili scenari futuri

Vista l'importanza di tale studio, in quanto punto di partenza per qualsiasi valutazione in merito all'intervento tanto da dover costituirne uno studio di fattibilità, riteniamo urgente il suo affidamento come primo indispensabile passaggio di tutta l'operazione.

Qualita' urbana ed architettonica Come già sostenuto più volte, l'importanza, la delicatezza e la complessità

dell'intervento, i cui esiti progettuali incideranno profondamente sulla forma e sulle relazioni interne ed esterne dell'intera città, e la cui realizzazione lascerà un segno indelebile in questa parte di territorio, riteniamo necessario ed indispensabile il ricorso alla valutazione di una pluralità di idee progettuali credendo non possibile affidare la scelta ad un'unica soluzione.

Alla luce di quanto esposto siamo convinti che sia un passaggio obbligato il ricorso al

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concorso di progettazione con l'affidamento dell'intera progettazione al progetto che risulterà vincitore.

Riteniamo altrettanto importante avere chiara la scelta politica definendo in maniera precisa gli obiettivi da raggiungere attraverso un programma fondato su dati oggettivi e ben strutturato.

Indichiamo gli elementi che secondo noi dovrebbero essere contenuti in tale intervento e che dovranno costituire le linee guida del bando di concorso: • parcheggi interrati e in superficie • percorsi pedonali e impianti meccanizzati di collegamento verticale tra l'area

d'intervento e il Centro Storico (viale Roma e Piazzale Marconi) • spazio pubblico aperto per lo spettacolo e per la Contesa del Secchio • viabilità via Murri / via Papa Giovanni XXIII / via Aldo Moro • la concreta possibilità di realizzare la scuola materna Capoluogo in quel contesto per

risolvere un annoso problema e mantenere un collante al tessuto sociale del Centro Storico che permetterebbe di soddisfare da un lato l'esigenza di avere una struttura sicura ed all'avanguardia dal punto di vista energetico e costruttivo, dall'altra la funzione “sociale” che svolge proprio per la sua collocazione strategica nel cuore della città

• parco urbano attrezzato • luoghi dell'incontro e per il tempo libero • individuazione di uno spazio per il mercato settimanale • terminal autobus • inserimento nell'area di intervento dell'edificio ex-mercato coperto per una sua

riqualificazione e armonizzazione con la nuova progettazione • previsione di collegamento viario tra quest'area e le zone periferiche del Capoluogo e con

Porto Sant'Elpidio attraverso la valle del fosso del Tribbio • valorizzazione dell'elemento acqua per un richiamo con Porto Sant'Elpidio

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RIQUALIFICAZIONE DEI CENTRI PERIFERICI Occorre riqualificare anche i centri delle frazioni con interventi da svolgere nel medio-

lungo periodo, mediante opere di arredo urbano e di connessione degli spazi pubblici (con particolare attenzione alle scuole) con una reale prassi di progettazione partecipata che metta al centro di tutto il cittadino.... All'aspetto urbanistico si lega infatti indissolubilmente il concetto di socialità. Intorno e dentro il centro nascono e si sviluppano relazioni sociali e reti di contatti che è nostro obiettivo preservare e consolidare.

Premessa Valorizzare spazi urbani. Ricreare quella fitta rete di interrelazioni tra cittadini, commercianti, visitatori occasionali. Tornare ad usare la piazza del paese come il centro della vita cittadina, il luogo dove si

discutono i problemi, dove si incontrano gli amici, dove giocano i bambini mentre i genitori fanno la spesa o si riposano in una panchina.

Obiettivi generali Riqualificazione degli spazi centrali dei centri urbani in modo che diventino luoghi di

aggregazione, di incontro-scontro-confronto sociale e culturale, di identificazione urbana, che diventino LA PIAZZA.

Per fare ciò è quindi necessario ripensare complessivamente le aree leggendo ed analizzando, nella ricerca di progetto, la gerarchia di tutte le funzioni, i servizi e gli spazi che con la piazza hanno relazioni e connessioni. Si dovrà tener conto dei difficili percorsi pedonali, della presenza importante del traffico veicolare, della elevata domanda di parcheggi, del valore simbolico degli edifici pubblici e delle attività commerciali presenti.

E' necessario quindi, nel programmare la riqualificazione, porre estrema attenzione e cura nelle scelte strategiche che guideranno il progetto; non può e non deve trattarsi di una semplice operazione di ripavimentazione ed illuminazione di una piazza di quartiere, ma il progetto dovrà, pur facendo questo, caratterizzare l'intero sito sotto il profilo commerciale, culturale, sociale e non ultimo architettonico oltre a risolvere i problemi che deprimono queste aree come dell'accessibilità e della viabilità.

In conclusione il progetto di ristrutturazione e riqualificazione deve avere come obiettivi strategici:

1. realizzare il dialogo tra gli elementi urbani: la piazza, la chiesa, l'edificio civico; 2. liberare la piazza, parzialmente o totalmente, degli spazi di sosta restituendola

all'uomo a piedi; 3. ripensare l'illuminazione e la pavimentazione inglobando le vie tangenziali come

elemento fondamentale di definizione e di lettura dello spazio della piazza; Alcune considerazioni 1 elementi urbani L'obbiettivo di far diventare il sito un luogo di aggregazione ed identificazione urbana

non può avvenire senza un coinvolgimento degli edifici pubblici presenti. La piazza deve diventare il sagrato della chiesa cercando un dialogo fatto attraverso la

realizzazione di punti di vista preferenziali. L'edificio civico deve acquisire quella dignità architettonica tipica di ciò che rappresenta,

pur rimanendo chiaro che l'edificio pubblico per eccellenza, inteso nel senso di casa di tutti i cittadini, in cui ognuno di noi dovrebbe riconoscersi è il palazzo comunale in Piazza Matteotti con la facciata dell'Aleandri.

2 parcheggi Intervenire nelle aree, così strategicamente importanti ed uniche significa principalmente

affrontare e risolvere il problema dei parcheggi.

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Per questo è indispensabile prevedere come elemento fondamentale del progetto quello di ricavare delle aree di soste.

3 pavimentazione illuminazione Ripavimentare ed illuminare un spazio aperto non è e non deve essere il fine di questo

intervento ma piuttosto il mezzo attraverso il quale unire e far dialogare spazi e volumi. PIAZZA-CHIESA, CHIESA-PIAZZA-STRADA, STRADA-PIAZZA-EDIFICIO CIVICO, sono solo alcune delle

relazioni fisiche, visive e virtuali che si possono esaltare ed evidenziare attraverso un attento progetto della pavimentazione e dell'illuminazione.

PIAZZA MAZZINI / EX CONSORZIO CASETTE D'ETE Piazza Mazzini a Casette d'Ete è il luogo per eccellenza a Sant'Elpidio a Mare dove la

toponomastica non corrisponde alla percezione reale dello spazio. L'intervento riveste un'importanza e un urgenza tale che sarà inserito tra le priorità della

nostra Amministrazione e per il quale si ricorrerà ad un concorso di architettura. Indichiamo gli elementi che secondo noi dovrebbero essere contenuti in tale intervento e

che dovranno costituire le linee guida del bando di concorso: • parcheggi interrati meccanizzati nell'area della Piazza e del tratto di strada davanti alla

chiesa oppure all'interno dell'ex Consorzio • percorsi pedonali di collegamento tra la piazza e l'area dell'ex Consorzio • spazio pubblico per lo spettacolo nell'area dell'ex Consorzio • viabilità di collegamento tra Piazza Mazzini e l'area dell'ex Consorzio • parco urbano attrezzato • arredo urbano • predisposizione per mercato settimanale

ALTRI INTERVENTI Premesso che gli interventi saranno sempre concertati con i cittadini ed i comitati locali

alcuni possono essere indicati in quanto necessari quali : per Luce: � realizzazione di un parco pubblico presso la Scuola Piane Tenna; � valorizzazione della Piazza della Centrale; � sistemazione dell'edificio della Centrale; per Cretarola: � potenziamento del parco pubblico; per Cascinare: � sistemazione area verde per giardino pubblico; � realizzazione marciapiedi di collegamento con Castellano e lungo strada Provinciale; per Castellano : � realizzazione e sistemazione marciapiedi; � sistemazione della nuova scuola Materna e sistemazione area verde circostante; per Casette D'Ete � realizzazione strada collegamento via Riccardo Lombardi e Martiri di Belfiore; � progetto integrato sistemazione Scuole Medie ed Elementari; � realizzazione strutture sportive per calcetto e tennis; per la zona Angeli: � tutela della viabilità.

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LA POLITICA DELL'AMBIENTE

"Abbastanza, per tutti, per sempre" questa affermazione di un capotribù africano è sicuramente la migliore definizione del concetto di sostenibilità.

Abbiamo la fortuna di vivere in una realtà di grande valore ambientale, storico e sociale che è nostro dovere non dissipare, ma preservare. Occorre investire per uno sviluppo sostenibile, armonico e rispettoso, capace di garantire alle generazioni future le stesse opportunità di cui noi abbiamo potuto usufruire.

BIOMUNICIPIO L'Amministrazione Comunale di Sant'Elpidio a Mare si propone di sperimentare e

utilizzare modelli di governo sostenibili: idee e prassi virtuose che, se adottate e diffuse, contribuirebbero a garantire la salvaguardia dell'ambiente e la tutela dei diritti delle persone.

L'obiettivo ambizioso è quello di far diventare il Comune di Sant'Elpidio a Mare un Comune virtuoso. Il Comune virtuoso ama il proprio territorio, ha a cuore la salute, il futuro e la felicità dei propri cittadini. Il Comune virtuoso adotta tutte quelle misure che diffondono nuove consapevolezze e vuole soddisfare bisogni ed esigenze concrete nel campo della sostenibilità ambientale, urbanistica e sociale.

Riteniamo che intervenire a difesa dell'ambiente e migliorare la qualità della vita è possibile.

Le esperienze di altri Comuni rappresentano un patrimonio prezioso, una dote da cui partire, senza consulenze, senza spreco di risorse, nel nostro fare politica, cercando di lasciare un segno concreto dei nostri sogni alle generazioni future.

Le finalità che vogliamo raggiungere riguardano in particolare l'impegno a: • ridurre i consumi energetici incentivando l'utilizzo della bioarchitettura e delle energie

alternative; • ridurre gli sprechi nel consumo di acqua potabile; • ridurre l'immissione in atmosfera dei gas-serra e ridurre l'inquinamento atmosferico; • ridurre l'inquinamento ambientale attraverso l'aumento della raccolta differenziata dei

rifiuti. Il raggiungimento di questi obiettivi si avrà avviando precisi interventi concreti:

• risparmio energetico sugli impianti di Illuminazione Pubblica • progetto pilota per l'utilizzazione di energie rinnovabili convertendo l'impianto termico

di un edificio pubblico • nuova gestione dei rifiuti porta a porta

RISPARMIO ENERGETICO SUGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA L'Amministrazione Comunale paga una "bolletta" energetica per l'illuminazione pubblica

che comprende la fornitura di elettricità ma anche la manutenzione e gli altri costi legati agli impianti. Attraverso l'uso razionale delle risorse energetiche, il contenimento dei consumi ed il miglioramento dell'efficienza è possibile risparmiare sulla "bolletta".

In particolare l'Amministrazione Comunale intende ricorrere ad un'unica soluzione che ingloba la fornitura elettrica per lampioni e lampade da esterni e un apposito strumento per ridurne il consumo, in modo da rispondere insieme alle esigenze di efficienza e di risparmio energetico.

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Il servizio garantisce: • il risparmio sul prezzo dell'energia grazie alla fornitura elettrica diretta (4-6%); • la fornitura, su ogni lampada da alimentare, di un dispositivo tecnologico progettato

per la riduzione dei consumi e per l'ottimizzazione dell'efficienza delle lampade degli impianti di illuminazione esterna;

• il finanziamento dei dispositivi i cui costi sono compresi nel prezzo dell'energia elettrica per la durata di un periodo contrattuale stabilito;

• la diminuzione dei costi fissi per la potenza impiegata (ovvero abbassamento del "picco" massimo di kW toccato nel corso dell'anno);

• il raddoppio della vita delle lampade, con conseguente dimezzamento dei costi per la loro manutenzione e sostituzione;

• la sostituzione di tutte le lampade a bassa efficienza energetica con lampade a basso consumo o a led;

• un prezzo finale complessivo (elettricità e dispositivo) inferiore a quello generalmente sostenuto per la sola fornitura energetica per tutta la durata della convenzione (4-5 anni) con un risparmio immediato di almeno il 4%;

• un sostanziale risparmio di almeno il 40% sulla vecchia “bolletta” al termine della convenzione;

• la riduzione dell'inquinamento atmosferico e luminoso; • il miglioramento della qualità complessiva dell'illuminazione, che diventa più costante

e uniforme Con questo intervento il Comune non spendendo un euro anzi risparmiando sin da subito (e con la prospettiva di risparmiare molto di più per la bolletta energetica), realizza qualcosa di importante per la tutela ambientale attraverso un'operazione di risparmio energetico.

REALIZZAZIONE DI IMPIANTI ALIMENTATI CON FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE La necessità di passare dall'utilizzo di fonti di energia da combustibili fossili a fonti di

energia rinnovabili per evitare gravi alterazioni climatiche (si pensi ad esempio all'effetto serra) è stata sancita a livello internazionale dal Protocollo di Kyoto, l'intesa Onu siglata nel 1997 che impegna i Paesi aderenti a ridurre le emissioni di gas "climalteranti". All'Italia è stata assegnata una quota di riduzione pari al 6,5%, rispetto ai livelli registrati nel 1990, da raggiungere entro il 2010-2012.

Sia il Piano Energetico Regionale che quello Provinciale hanno recepito queste indicazioni e si sono imposti di introdurre forme di energia rinnovabili nei prossimi anni.

Cogenerazione Dagli impianti di cogenerazione oltre all'energia termica è anche possibile ottenere

energia elettrica. In questo caso è fondamentale ottenere la "massima efficienza energetica": l'energia elettrica deve essere prodotta in stretto rapporto alla quantità di calore utilizzabile al fine di evitare o ridurre notevoli sprechi nell'utilizzo della biomassa stessa. In rapporto a quanto sopraddetto il mancato recupero e utilizzo del calore non permette risultati economicamente interessanti agli impianti di sola produzione di energia elettrica. Fotovoltaico

Il sole è una risorsa importantissima per il nostro pianeta, senza di essa non esisterebbe nessuna forma di vita (da noi conosciuta) sulla terra.

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L'impianto fotovoltaico è un sistema di apparecchiature che consente di trasformare direttamente l'energia solare in energia elettrica.

Mini-eolico L'energia eolica è il prodotto della conversione dell'energia posseduta dal vento in

energia elettrica. Essa è rinnovabile in quanto la sua fonte (il vento) è inesauribile e ha un impatto

ambientale estremamente limitato grazie alla mancanza assoluta di emissioni climalteranti. Attualmente l’eolico rappresenta la sorgente energetica con il maggior tasso di crescita nel mondo grazie all’incessante sviluppo tecnologico che ha permesso di raggiungere una pressoché totale silenziosità degli aerogeneratori, una notevole efficienza e l’incremento di potenza degli stessi.

Prima tra tutte le energie rinnovabili per il rapporto costo/produzione è stata anche la prima fonte energetica rinnovabile usata dall'uomo.

La produzione da fonte eolica permette una considerevole capacità di generazione elettrica con una emissione pari a zero di emissioni nocive.

Il suo sfruttamento, relativamente semplice e poco costoso, è attuato tramite macchine eoliche anche di piccole dimensioni per uso domestico.

Geotermico Questi impianti sfruttano le fonti di calore generate dal terreno catturata da sonde

geotermiche che vengono inserite ad una profondità generalmente variabile tra i 60 e i 120 metri. Il calore viene poi integrato con l'ausilio di pompe di calore, che vengono utilizzate per riscaldamento e raffreddamento delle abitazioni. Uno dei principale vantaggi deriva dal fatto che l'impianto non richiede manutenzione e dura più di 100 anni.

PARCO SOLARE E COMITATO SOLARE ENERGIE RINNOVABILI UTILIZZATE • fotovoltaico su terreno PROGETTO Puntiamo alla realizzazione di un PARCO SOLARE costituito da pannelli fotovoltaici per

la produzione di energia elettrica da localizzare nel terreno di proprietà comunale nella zona industriale Brancadoro e quindi, vista la sua collocazione in area industriale senza alcun impatto ambientale, in posizione strategica che favorisce una divulgazione della cultura sull’utilizzo delle fonti di energia non convenzionale ed istituire il COMITATO SOLARE un azionariato diffuso che permette a chi non ha la possibilità fisica di installare un impianto per abitazione sulla propria casa, di poter avere una quota di partecipazione all'impianto costruito dall'Amministrazione Comunale e ricevere poi i benefici.

TETTI FOTOVOLTAICI ENERGIE RINNOVABILI UTILIZZATE • fotovoltaico su coperture PROGETTO Altro progetto importante che promuoveremo sono i TETTI FOTOVOLTAICI in cui

l'Amministrazione Comunale incentiva l'installazione sopra ai tetti delle abitazioni private, ad esclusione di quelle ricadenti nel centro storico della città, in una collaborazione tra pubblico e privato per garantire la massima diffusione di questo tipo di produzione energetica con benefici per le famiglie, l'ambiente e tutta la società. Un progetto denominato “1000 tetti fotovoltaici” già sperimentato in altre città del nord e dell’Umbria che ha contribuito ad una

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maggiore efficienza e gestione della risorsa elettrica ed ambientale senza creare pregiudizio o danno al valore architettonico e paesaggistico della città

IL SOLE A SCUOLA ENERGIE RINNOVABILI UTILIZZATE • fotovoltaico su coperture • solare termico PROGETTO Un nostro forte e immediato impegno sarà quello di dotare tutte palestre e le scuole

comunali (asili nido, materne, elementari e medie) di impianti ad energie alternative per la produzione energia elettrica (fotovoltaico) e di acqua calda sanitaria (solare termico)

Questo progetto oltre produrre un sensibile risparmio economico e a generare benefici sull'ambiente, vuole essere un esempio concreto di promozione e diffusione delle fonti di energia pulita, educando al tempo stesso i più giovani all'uso sostenibile dell'energia.

BACCI: ENERGIA ALTERNATIVA ENERGIE RINNOVABILI UTILIZZATE • fotovoltaico su coperture • solare termico • geotermico • eolico • cogenerazione PROGETTO Progetto di riqualificazione energetica del plesso della Bacci e Palestra comunale

che preveda la produzione di energia elettrica attraverso la cogenerazione (metano) e il fotovoltaico e la produzione termica per il riscaldamento e produzione di acqua sanitaria dei due edifici attraverso l'utilizzo del solare termico. L'ulteriore sviluppo di questo progetto è l'integrazione di produzione di energia da fonti rinnovabile e pulite come una mini pala eolica e di un sito geotermico che andranno a costituire un progetto-didattico che ha lo scopo di far conoscere agli alunni in primis, ma a tutti i cittadini elpidiensi, l'importanza e l'effettivo funzionamento di queste tecnologie: un laboratorio energetico di produzione di energia pulita.

VOTIVA+ ENERGIE RINNOVABILI UTILIZZATE • fotovoltaico su coperture • lampade led a basso consumo energetico PROGETTO Progetto a cui questa coalizione tiene è la riqualificazione energetica delle due strutture

cimiteriali del Capoluogo e di Cura Mostrapiedi con l'installazione sui propri lastrici solari di un impianto fotovoltaico e della sostituzione con lampade elettroniche a LED per illuminazione votiva pienamente intercambiabili con le lampade esistenti senza che si rendano necessari interventi sull'impianto d'illuminazione cimiteriale. Il progetto "VotivA+" è una iniziativa di risparmio Con un assorbimento di soli 0,20 watt, le lampade elettroniche a Led permettono di risparmiare oltre il 90% dei consumi e, di conseguenza, dei costi connessi all'illuminazione cimiteriale. Secondo i calcoli elaborati dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG), con l'installazione delle lampade votive a LED in luogo delle tradizionali lampade ad incandescenza, si può risparmiare fino a 3,07 euro per punto luce l'anno, registrando consumi anche del 90% inferiori rispetto alla situazione preesistente. A questi risultati vanno poi ad aggiungersi i risparmi legati alla minore

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manutenzione dei dispositivi sostituiti. Infatti, mentre una lampada votiva ad incandescenza ha una vita utile non superiore alle 2.000 ore, le lampade votive a LED durano almeno 50.000 ore, riducendo così di 25 volte gli interventi di sostituzione altrimenti necessari

PROGETTO PILOTA PER L'UTILIZZAZIONE DI ENERGIA DA LEGNA IN UN EDIFICIO PUBBLICO

Progetto pilota di notevole importanza e innovazione che prevede: • l'individuazione dell'edificio pubblico in una scuola elementare in modo da poter

sensibilizzare direttamente i bambini verso la sostenibilità ambientale attraverso un progetto concreto e visibile;

• la conversione dell'impianto termico con combustibile a legna attraverso l'istallazione di una caldaia alimentata a cippato e di serbatoio per lo stoccaggio;

• l'individuazione del fabbisogno annuo dell'impianto; • l'individuazione dell'approvvigionamento del cippato; • l'accesso a finanziamenti comunitari per aver utilizzato elementi di innovazione

tecnologica; • la locazione gratuita di un fondo di proprietà comunale fino alla produttività (in

genere 2-3 anni) per la coltivazione delle piante in modo da stimolare una agricoltura alternativa nel nostro territorio attraverso un esempio concreto di utilizzazione della biomassa.

Oltre alla grande valenza ambientale e tecnologica, va sottolineato il risvolto sociale di questo progetto che si pone come un esempio concreto di una possibile riconversione dell'agricoltura dando una forte speranza a tanti lavoratori del nostro territorio.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI Con la partenza della raccolta differenziata porta a porta si compie un'ulteriore passo in

avanti verso un sistema eco sostenibile che guarda verso le generazioni future. Bisogna però passare ad un nuovo sistema di copertura dei costi del servizio di

smaltimento dei rifiuti nella nostra città, trasformando la vecchia tassa (tarsu) in tariffa di igiene ambientale (t.i.a.).

Passaggio da tassa a tariffa: mentre la tassa è proporzionale alla grandezza dell'abitazione, la tariffa è più equa, perché determinata dal comune in base alla quantità effettiva di rifiuti prodotti da ogni famiglia. chi differenzia di più paga di meno.

L'applicazione della tariffa, in tal senso, deve riconoscere sgravi fiscali per chi riduce e ricicla i rifiuti, puntando su risparmi aziendali derivanti dalla minor mole dei rifiuti da smaltire grazie alla collaborazione dei cittadini.

LE FOGNATURE Parte del territorio comunale non è ancora servito da fognature con gravi rischi di

inquinamento chimico e batterico della falda, delle acque superficiali e del suolo. E' doveroso estendere la depurazione delle acque reflue di origine civile, industriale ed agricola, provvedendo all'ampliamento della rete fognaria e al suo collegamento con i depuratori attualmente utilizzati.

Non ci possiamo però nascondere che nelle frazioni , la presenza di case sparse e la

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particolare orografia del suolo, rendono poco economica o tecnicamente difficile la realizzazione delle rete fognaria e del suo collegamento al depuratore. Per queste frazioni, l'impegno è quello di lavorare sul fronte del reperimento delle risorse agevolate in ambito regionale, statale ed europeo, allo scopo di estendere almeno le condotte principali, e, allo stesso tempo incentivare le forme di sperimentazione delle nuove tecniche di depurazione, quali per esempio la fitodepurazione. Il Comune si farà carico di sostenere economicamente le iniziative pilota che verranno intraprese in questa e in altre direzioni ecocompatibili.

ACQUISTI VERDI Il green public procurement (GPP) serve a 'rendere verdi' gli acquisti pubblici adottando

criteri ambientali nelle procedure d'acquisto della Pubblica Amministrazione. Il settore degli approvvigionamenti pubblici rappresenta mediamente il 12% del PIL

dell'UE, ma raggiunge il 17% in Italia e addirittura il 19% in alcuni Stati membri come la Francia: queste cifre mettono in evidenza la grande importanza quantitativa del settore. L'applicazione del GPP su vasta scala potrebbe modificare i comportamenti d'acquisto di soggetti che comprano beni e servizi per circa 1/5 del totale nazionale.

Il GPP è uno degli strumenti principali che gli enti locali e la Pubblica Amministrazione (PA) hanno a disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile mirate a ridurre gli impatti ambientali dei processi di consumo e produzione, attraverso una gestione più responsabile delle risorse naturali e dei rifiuti, uno dei settori prioritari d'intervento della Strategia Europea per lo Sviluppo Sostenibile approvata dal consiglio europeo di Goteborg nel giugno 2001.

Le PP.AA possono quindi fare molto: � gestendo le proprie singole amministrazioni, le proprietà e gli impianti in maniera EF

(environmental friendly), le PA possono ridurre l'impatto ambientale in maniera significativa (impatto diretto);

� aiutando ad accrescere la competitività e la disponibilità di prodotti e servizi verdi applicando standard ambientali per i propri ordini di acquisto, includendo sia i prodotti, sia la contrattazione di lavoro e di servizi (influenza indiretta);

� attraverso il proprio ruolo organizzativo nella vita pubblica, le istituzioni pubbliche esercitando la funzione di modello per la condotta dei cittadini, delle istituzioni private e delle imprese (influenza indiretta).

Acquistare verde significa scegliere un determinato prodotto o servizio anche sulla base degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita, ovvero durante tutte le fasi del processo produttivo, dall'estrazione delle materie prime allo smaltimento dei rifiuti. Il GPP é quindi lo strumento che permette di sostituire i prodotti e i servizi esistenti con altri a minore impatto sull'ambiente.

I criteri ambientali servono quindi a privilegiare beni e servizi che: � ottimizzano il servizio offerto dal prodotto; � riducono l'uso delle risorse naturali; � riducono la produzione di rifiuti; � riducono le emissioni inquinanti; � riducono i pericoli e i rischi.

Il progetto si articolerà in varie fasi che dovranno essere svolte: � analisi degli acquisti del Comune � definizione di criteri di preferibilità ambientale e sociale negli acquisti. � comunicazione ai fornitori sui nuovi criteri di preferenza/selezione che l'Ente adotterà � sperimentazione di prodotti con criteri ambientali � verifica dei risultati della sperimentazione

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PROGETTO "PARCHI PER TUTTI" Il progetto ha lo scopo di realizzare in seno al tessuto urbano della nostra Città, una

serie di aree verdi dove i cittadini possano trascorrere del tempo libero per il relax e per attività ludiche. L'idea è quella di realizzare un parco caratterizzante in ogni centro abitato del territorio, dando l'opportunità a tutti di un facile accesso a queste aree ma nello stesso tempo di poter godere di diversi parchi unici e specifici.

Basta emigrare per godere di uno spazio all'aria aperta! La gestione dei sarà mista, pubblica e privata, dove per privata intendiamo tutto quanto

ruota intorno all'associativismo ed al volontariato come, ad esempio, i comitati di quartiere, le associazioni culturali, sportive, ambientaliste, ecc.

A queste associazioni ed ai comitati, spetterebbero compiti quali: l'apertura e chiusura del parco e la piccola manutenzione (es. la pulizia dei viali, l'irrigazione delle piante e la potatura delle siepi).

Per la sicurezza ed il rispetto delle regole, abbiamo previsto la formazione di personale, sempre del volontariato, con compiti di vigilanza e sorveglianza, le cosiddette "guardie verdi", già presenti in altri parchi italiani, le quali, dovrebbero affiancare in questa attività le forze dell'ordine.

Per quanto riguarda la parte pubblica, il Comune gestisce il patrimonio dell'intero complesso dei parchi, ne determina la programmazione e stabilisce i rapporti con le associazioni di volontariato nella conduzione dei parchi.

Il Comune coordina e promuove i progetti, di concerto con le esigenze ed i suggerimenti della cittadinanza ed in particolare degli istituti scolastici e dei gruppi sociali presenti sul territorio cittadino. Esso, in particolare, si rende responsabile della sicurezza dei parchi attraverso un'opera di sorveglianza e vigilanza affidata alle forze dell'ordine ed a gruppi di volontari.

All'Amministrazione Pubblica sono affidati i lavori straordinari di manutenzione dei parchi, in particolare la potatura degli alberi , la messa a dimora di nuovi elementi botanici , la riparazione di guasti all'impianto idrico ed elettrico nonché delle parti strutturali in ferro e cemento.

L'individuazione delle aree che potrebbero essere destinate a diventare "parchi per tutti" e dei temi specifici di ogni singolo parco saranno, evidentemente, decise insieme ai cittadini.

Sviluppiamo però alcune proposte: • Giardini della Scienza con giochi ludico-scientifici nel Parco della Villa Bartolucci

nel Capoluogo; • Parco Vita con percorso ginnico nel Parco dei Cappuccini nel Capoluogo; • Parco Fluviale lungo il fiume Tenna a Luce-Cretarola; • Parco Astronomico nel giardino adiacente alla Scuola Materna di Castellano; • Percorso ciclabile e Parco a Santa Croce a Casette d'Ete; • Parco A.T.A. 1 (Acqua Terra e Aria) nel giardino adiacente alla Scuola

Elementare a Casette d'Ete • Giardino dei Sensi nel giardino comunale a Cascinare; • Parco A.T.A. 2 (Acqua Terra e Aria) nello spazio pubblico a Bivio Cascinare.

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LE POLITICHE CULTURALI Il territorio del Comune di Sant'Elpidio a Mare ha una ricchezza storico-artistica di

grande pregio così come una tradizione invidiabile di esperienze culturali: per questo la cultura non può più essere considerata una zavorra, bensì una risorsa che crea opportunità di lavoro, di aggregazione e socializzazione.

Pertanto, è necessario cambiare prospettiva nella gestione delle attività culturali oltreché dello stesso patrimonio culturale sul quale occorre avere una visione programmatica di ampio respiro. In questa ottica, sarà indispensabile ripensare la politica degli investimenti per le riqualificazioni delle strutture e per la promozione dal momento che le politiche culturali non possono prescindere da quelle turistiche.

Dovremo continuare nella programmazione di eventi di ampio respiro in grado di essere attrattivi non solo per la realtà locale ma anche per i paesi limitrofi. Ovviamente, oltre al mantenimento dei grandi eventi proposti sia direttamente dal Comune che dalle diverse associazioni che operano nei campi più disparati si dovrà porre un’attenzione particolare alle stagioni teatrali mantenendone alto il livello qualitativo ed anche attraverso un serio risanamento del teatro cittadino per poter ospitare produzioni importanti sotto l’aspetto organizzativo e logistico.

Impegno prioritario dell'amministrazione sarà quello di promuovere e sostenere queste attività, facendosi carico anche di un lavoro di coordinamento e di valorizzazione di queste realtà e di dare visibilità alle numerose iniziative, alcune delle quali divenute ormai tradizionali.

Saranno anche create , con iniziative adeguate le Biblioteche circoscrizionali. Progetto più complesso e di più ampio respiro, ma che siamo determinati a realizzare,

anche se in tempi più lunghi, è la costituzione di una “Fabbrica delle Arti” recuperando la Chiesa di San Francesco dove poter accogliere e progettare esperienze culturali che vedano protagonisti i giovani artisti di Sant'Elpidio a Mare e non solo.

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LE POLITICHE PER LO SPORT CONI, Federazioni, Società Sportive, Enti di Promozione, Istituti Scolastici, Aziende

Sanitarie Locali, Provincia e Regione compongono un quadro completo per sviluppare Sport e benessere, ottenere risultati sportivi di livello e mantenere segmenti di vivibilità adeguati a produrre uno Sport non fine a sé stesso, ma indirizzato al conseguimento di un benessere più generale per la popolazione.

Pertanto, le indicazioni che ci preme individuare, sono quelle di una totale copertura sia per fasce d'età che per discipline sportive dell'intera collettività, e nel contempo interventi nelle scuole per sensibilizzare la pratica sportiva e, ad esempio, insegnare una corretta alimentazione. Raccolte di fondi ulteriori tramite gli sponsor ed aziende locali, l'istituzione di una "holding" sportiva da parte del Comune e gestita dai rappresentanti delle Società locali e dal CONI stesso tramite i propri fiduciari nominati dalla Giunta CONI, vincolare le manifestazioni sportive al turismo o ad altre forme di marketing sportivo che porterebbero ad un maggiore interesse verso lo Sport e sarebbero destinati ad incrementare l'opportunità di fare Sport per tutti i cittadini.

Per quanto concerne l'impiantistica sportiva si evidenziano lacune strutturali e gestionali, mancanza di spazi attrezzati che permettano lo sviluppo di aree dedicate alla promozione di sport cosiddetti minori ma che permetterebbero di trasformare un'attività prettamente sportiva in azione a rilevanza culturale e sociale.

Il nostro impegno sarà orientato a: � Creare un centro di attrazione sportivo aperto � Creare nuovi impianti sportivi e a migliorare la struttura degli impianti sportivi

esistenti adeguandoli anche alle esigenze di persone diversamente abili; � Potenziare l'offerta di impianti sia per la scuola che per le associazioni.

Completamento e miglioramento manutentivo degli impianti esistenti. � Seria programmazione degli interventi per la messa a norma degli impianti

attualmente utilizzati da Società Sportive del territorio; � Qualificare la modalità di gestione degli impianti sportivi; � Promuovere la creazione delle strutture per sport minori; � Realizzazione di piste ciclabili; � Incentivazione della pratica sportiva anche attraverso la previsione di nuove modalità

per facilitarne l’accesso ai cittadini di tutte le età con la collaborazione delle varie associazioni sportive attive sul territorio per promuovere l’educazione allo sport attraverso la frequentazione di mini corsi delle diverse discipline.

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LA POLITICA SANITARIA La salute è un bene primario e un diritto di tutti. L'intera comunità è responsabile del

diritto alla salute: in questo senso, deve essere riconfermata e difesa la dimensione pubblica dell'assistenza sanitaria. Alla luce dei dati relativi alle trasformazioni anagrafiche della popolazione, alla crescita costante delle patologie croniche ed al costante ridotto trasferimento di risorse dal livello centrale a quello periferico si riafferma contestualmente il ruolo fondamentale della Conferenza dei Sindaci quale organismo istituzionale di indirizzo e di controllo, riconoscendone altresì la centralità come strumento collegiale di discussione e di mediazione di esigenze ed aspettative chiedendo l'attenta verifica e realizzazione delle scelte.

L'Amministrazione si impegnerà a sostenere la propria parte per la definizione della rete territoriale, con particolare riferimento alle competenze e al ruolo del distretto, dei servizi sanitari, socio-sanitari, integrati e sociali al fine di garantire e ampliare un'offerta pubblica efficiente, qualificata e di facile utilizzo da parte di tutti. Questo anche in relazione al profondo mutamento demografico, che vede una costante crescita del numero di anziani, un incremento delle dipendenze, del disagio giovanile, dei disturbi mentali e, quindi, un aumento di persone non autosufficienti.

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LE POLITICHE PER LA SCUOLA

SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI INNOVATIVI PER LA PRIMA INFANZIA Pur caratterizzandosi come qualificati contesti di sviluppo gli Asili Nido di non sono in

condizione di soddisfare le molteplici e specifiche richieste delle famiglie e sarebbe riduttivo ipotizzare un mero ampliamento del Servizio. Va comunque preservata e garantita la qualità del servizio offerto dai nido (aggiornamento delle educatrici, coordinamento pedagogico, miglioramento della mensa, potenziamento dei materiali, attrezzature e giochi all'esterno).

Proponiamo invece di sperimentare nuove tipologie di servizi integrativi all'Asilo Nido che garantiscano la continuità educativa e che prevedano: una maggiore recettività e flessibilità di orario, la partecipazione delle famiglie nella gestione degli interventi, la facoltà di attivare interventi a domicilio a favore di gruppi di bambini, o di nidi aziendali avvalendosi di finanziamenti del Fondo Sociale Europeo.

Si dovranno considerare possibilità differenziate di gestione, trovando forme che garantiscano la qualità del servizio : pubblica, in convenzione, privata con enti accreditati. A riguardo sul territorio comunale sono già presenti alcuni servizi che integrano l'offerta dei servizi per la prima infanzia.

Al fine di assicurare interventi qualificati su tutto il territorio comunale l'Ente Locale dovrà garantire percorsi di formazione a tutti gli operatori della "prima infanzia".

SOSTEGNO SCUOLE MATERNE PRIVATE Particolare attenzione va posta nei confronti delle scuole materne private, gestite sul

nostro territorio da organizzazioni religiose, nello specifico facciamo riferimento alle scuole materne di Casette e del Centro.

Esse oggi forniscono un servizio fondamentale per la collettività che in loro assenza si troverebbe in grosse difficoltà rispetto al soddisfacimento dei bisogni scolastici delle famiglie elpidiensi.

La loro sopravvivenza però è messa in forse dalle continue riduzioni dei finanziamenti statali, pertanto riteniamo indispensabile che il comune fornisca a queste scuole aiuti tangibili in modo da garantire la continuazione delle loro attività.

L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Particolare attenzione deve essere posta all'inserimento degli alunni "gravissimi",

con l'attivazione di progetti specifici che consentano l'interazione tra il ragazzo e la vita scolastica (anche attraverso il potenziamento delle strutture come i laboratori e del materiale didattico).

L'INTEGRAZIONE DEI MINORI IMMIGRATI (mediazione linguistica e culturale) Occorre promuovere la cultura e l'integrazione dei minori immigrati, inseriti nelle

scuole in numero sempre più considerevole, offrendo servizi di mediazione linguistica e

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culturale di cui la scuola è sprovvista. Purtroppo negli ultimi anni questo servizio é stato avviato con gravi ritardi sull'inizio delle lezioni, la tempestività è invece importante per non compromettere il processo di inclusione dei bambini nel mondo scolastico e sociale.

Particolare attenzione sarà posta a quei progetti che favoriscono l'accoglienza dei ragazzi stranieri nel loro approccio con il mondo scolastico, così pure saranno promosse e sostenute le iniziative tese alla formazione del personale docente, per garantire il superamento di stereotipi e pregiudizi ancora radicati.

LA PROMOZIONE DELL'AUTONOMIA SCOLASTICA

E' necessario sostenere l'autonomia scolastica uscendo da un'ottica puramente assistenziale: il Comune si deve pertanto proporre come soggetto politico operante che dà vita ad accordi di programma, convenzioni, progetti sul piano della didattica, della formazione rivolta ad insegnanti e genitori, dell'aumento del tempo scuola. Aspetto prioritario riveste inoltre la messa in sicurezza degli edifici scolastici, il loro mantenimento e la cura del decoro dei giardini esterni. Per controllare e seguire passo passo tale problematica sarà opportuno costituire una struttura organizzativa apposita : l' "Ufficio tecnico dell'edilizia scolastica.

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LE POLITICHE GIOVANILI L'amministrazione si impegna a sostenere e promuovere la creatività, i progetti e le

produzioni culturali giovanili, favorendo e coordinando le attività delle associazioni e dei gruppi di giovani. A tale scopo dovrà essere intrapreso un percorso volto ad investire sulla capacità di autogestione dei giovani e sulla loro partecipazione attiva alle scelte dell'amministrazione. Ci impegneremo a promuovere spazi rappresentativi come il Forum dei giovani e ad attuare una politica che permetta di concordare la destinazione delle risorse riservate alle politiche giovanili. Un'amministrazione sensibile ai problemi del mondo ha il dovere di promuovere sul proprio territorio una cultura di pace e di solidarietà tra i popoli attraverso soprattutto iniziative che vedano il coinvolgimento diretto dei cittadini anche, ma non soltanto, di tipo educativo. Questi gli interventi per realizzare questo obiettivo:

� attivazione di un gemellaggio con una realtà di un paese del Sud del Mondo e promozione di scambi culturali ecc. con questa realtà (anche attraverso scambi di visite) utilizzando tutte le varie risorse e finanziamenti messi a disposizione dall’Europa;

� sensibilizzazione della popolazione sulle grandi questioni che investono il Sud del Mondo (educazione scolastica, ma non solo…);

� sostegno alle realtà del nostro territorio che svolgono attività di solidarietà internazionale;

� promozione di progetti di solidarietà internazionale in sinergia con realtà locali, la Regione Marche e l'Unione Europea;

� la creazione in collaborazione con la provincia di Fermo di uno Sportello Europa dove poter aiutare i giovani nel loro percorso di ricerca e di formazione verso i paesi del mondo magari attraverso la ricerca di corsi di formazione e di lavoro all’estero anche al fine di far nascere sempre di più quello spirito di cittadinanza europea oggi necessario nelle nuove generazioni;

� partecipazione del Comune ai Tavoli di Coordinamento Regionale e altre iniziative promosse dalla Regione, dalla Provincia e dagli altri enti locali per la cooperazione decentrata.

Dobbiamo aprirci, sia culturalmente che organizzativamente, a modelli partecipativi che riconoscano i giovani come soggetti significativi della comunità dando comunque spazio all'esigenza di autonomia ed emancipazione dei giovani. E' questo lo spirito con cui dobbiamo garantire loro:

� spazi sociali autogestiti, a carattere territoriale; � appuntamenti, iniziative e laboratori musicali e teatrali; � attività di animazione; � ampliamento di progetti di attivazione della solidarietà giovanile (oltre al progetto

tutor, del resto attualmente ridimensionato rispetto al progetto originario); � attività sportive in cui recuperare la dimensione del gioco rispetto a quella della

competizione; � � promozione del servizio civile; � valorizzazione e dignitosa collocazione all'Informagiovani.

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LE POLITICHE DELLE RISORSE E DELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA LE POLITICHE DELLE RISORSE Parlare del bilancio comunale significa interrogarsi sulle regole e sulla relazione che

esiste tra le risorse ed i bisogni della comunità. Riportando questa riflessione nella nostra realtà, è necessario che il bilancio comunale preveda strategie di medio e lungo periodo. La situazione economica è critica e noi abbiamo l'obbligo di elaborare strategie complessive d'ampio respiro per vincere le sfide future che ci attendono ed anticipare i mutamenti dell'aggregato sociale.

Il bilancio del nostro Comune necessita di un rigoroso controllo sulle spese correnti, incentivando politiche di seria razionalizzazione al fine di liberare risorse per gli investimenti. In particolare per quanto riguarda quest'ultimi sarà necessario ricorrere, in misura maggiore, a forme di autofinanziamento che riducano in maniera consistente il ricorso a nuovi mutui.

Lo stesso progetto dovrà prevedere e ricercare nuovi strumenti di coinvolgimento e responsabilizzazione dei cittadini, nonché elementi innovativi quali il "bilancio sociale" e quello "ambientale". . . .

E' attraverso un'azione di governo "circolare" che il progetto si renderà concreto, incentrandosi su:

� trasformazione dell'Ente da "macchina" ad "organismo" in cui il Comune aumenti la sua capacità di reperire risorse dai suoi servizi produttivi, dalla valorizzazione del suo patrimonio, da altri Enti ( fondi e partnerariato);

� introduzione del "bilancio di mandato" per gli investimenti: una visione quinquennale d'intervento in cui si abbia l'orizzonte dell'area vasta, si utilizzino strumenti di finanza innovativi come il project financing , si abbatta l'attuale livello d'indebitamento per liberare risorse oggi vincolate;

� promozione di un'azione amministrativa che incentivi e rilanci l'economia del Comune grazie agli attori locali e di rete;

� razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse; � ratifica di una politica fiscale mirata e monitorata per evitare l'evasione.

LO SVILUPPO ECONOMICO L'impegno della nostra Amministrazione sarà finalizzato a promuovere una politica volta

alla rapida realizzazione di quelle infrastrutture di collegamento che consentano di unire il nostro territorio ai circuiti forti dello scambio e della competizione internazionale.

Le aree imprenditoriali andranno ricercate in quella logica sovracomunale prevista dal PTC della Provincia. La sfida della competizione internazionale deve essere affrontata sul terreno della qualità. Qualità dei prodotti e qualità dei processi, sostenendo processi di innovazione e di certificazione delle produzioni anche attraverso interventi mirati a creare condizioni e strutture che sostengano le imprese in questo percorso. Come pure risulta fondamentale, per una realtà produttiva come quella locale caratterizzata da piccole e medie aziende, la scelta del "farsi rete" in un'ottica concertata; all'industria, all'artigianato e al commercio, che continueranno a caratterizzare il nostro sviluppo, dovrà affiancarsi il turismo, la valorizzazione delle ricchezze storico-culturali e paesaggistiche dei nostri territori e l'agricoltura di qualità.

Sarà inoltre determinante la valorizzazione delle risorse umane e del lavoro nella grande consapevolezza che la scommessa fondamentale sarà sui saperi e sulla formazione continua.

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L'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA A monte di qualunque scelta organizzativa, è necessario individuare un assetto

istituzionale che preveda una reale corrispondenza tra funzioni esercitate, personale impiegato, risorse e strutture disponibili affinché il conferimento sia effettivo ed efficace, ma soprattutto rispettoso delle persone.

In questo senso è possibile ripensare anche la stessa funzione della struttura comunale che dovrà sempre più caratterizzarsi in termini di nuova capacità di lettura della realtà, riorganizzando funzioni, ruoli e compiti della struttura amministrativa secondo i criteri della programmazione continua e della progettualità per obiettivi, della valorizzazione del personale.

Attraverso il miglioramento della informatizzazione della macchina comunale e l'accesso online di tutti gli uffici, si raggiungerà un maggiore snellimento delle procedure burocratiche, ed accedere direttamente da casa col proprio personal computer, ad un crescente numero di servizi resi disponibili attraverso la rete internet dotando le famiglie elpidiensi di una posta elettronica certificata PEC per meglio interagire con l'Amministrazione Comunale.

Le attività ed il programma amministrativo sono aperti ai contributi di tutte le associazioni di categoria, culturali e sportive, di ispirazione sociale e di volontariato, o dei comitati di quartiere, comunque di tutti quei cittadini che intendono contribuire alla crescita sociale ed economica della città.

A tale proposito è nostra intenzione dare vita ad un progetto di una piattaforma tecnologica che possa essere di interfacciamento tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino per migliorare la interazione tra il lavoro degli uffici e la gestione della manutenzione urbana: in questo ambito sono da prendere come esempio i portali che si ispirano al “DECORO URBANO” esempio AIDYOURCITY, DECOROURBANO, ecc. ecc; in tale ottica si provvederà a sviluppare i passi successivi per divulgare tale servizio tra la cittadinanza così da poter massimizzare le prestazioni e ridurre al minimo le perdite di tempo e far diventare i cittadini “PARTE ATTIVA” nella risoluzione dei problemi di manutenzione urbana e non.

Non per ultimo è importante che l'Amministrazione Comunale si impegni a promuovere per i Consiglieri eletti e gli Assessori, la formazione necessaria, che non è mai stata fatta, per operare in maniera adeguata e proficua nello svolgimento delle proprie funzioni, allargando tali incontri/iniziative anche alla cittadinanza, perché il cittadino informato è un cittadino attivo e vitale.

A tale fine riteniamo necessario: � dare concreta attuazione alla effettiva separazione e ridefinizione del rapporto tra

amministratori e dirigenti, valorizzando le risorse umane interne all'Ente per troppo tempo sottostimate e non utilizzate.

Alcune scelte saranno prioritarie: � praticare con rigore il metodo della periodica verifica dei risultati raggiunti rispetto

agli obiettivi dati, con chiara individuazione dei livelli di responsabilità; � ricercare e garantire, sotto la guida del Sindaco, un fattivo rapporto istituzionale tra

Giunta e Consiglio Comunale, nonché l'attività collegiale della Giunta stessa; � ricercare e garantire, sotto la guida del Presidente, il ruolo di organo politico di

indirizzo e di controllo del Consiglio Comunale; va intensificato il rapporto con i Comitati, attuando uno scambio basato sul loro coinvolgimento periodico;

� assegnare un ruolo strategico alla definizione di percorsi formativi e di riqualificazione del personale;

� valorizzare le potenzialità e le professionalità del personale, anche attraverso un processo mirato e qualificante dello strumento della rotazione, a partire dai ruoli dirigenziali con esclusione di comportamenti mortificanti e dequalificanti nei rapporti interpersonali;

� migliorare il servizio finalizzato alla raccolta e all'aggiornamento dei dati in materia di

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normativa comunitaria, nonché all'individuazione dei criteri di accesso e di utilizzo dei fondi comunitari e a tutte le forme di co-finanziamento previste dalle normative provinciali, regionali e nazionali;

� formare e rendere operativa ed estendere la Carta dei Servizi a tutti i servizi erogati dal Comune.

IL DIFENSORE CIVICO Il Comune di Sant'Elpidio a Mare deve assolutamente e senza alcun indugio

provvedere alla nomina del Difensore Civico, peraltro prevista dallo Statuto comunale, e che non è stato mai nominato. Riteniamo infatti fondamentale il ruolo del Difensore Civico sia come garante dei diritti dei cittadini, sia come segno della legalità e della trasparenza dell'azione amministrativa, che non può sottrarsi all'importante azione di controllo e di stimolo del Difensore Civico.

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INFORMATIZZAZIONE DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE INFORMATICHE E IMPLEMENTAZIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE "CITTÀ WI-FI" Riteniamo che la diffusione delle nuove tecnologie, se da un lato ha segnato una

accelerazione del progresso non solo economico, dall'altro lato rischia di creare un nuovo "proletariato" sociale, identificato con tutte quelle persone che, per motivi economici o di età o sociali, sono tagliati fuori dall'uso delle nuove tecnologie.

Riteniamo, pertanto, si possa proporre per Sant'Elpidio a Mare la creazione di "zone wi-fi", nelle quali, per mezzo di nuove tecnologie, è possibile la navigazione in internet senza l'utilizzo della linea telefonica, quindi eliminando i costi della bolletta.

Con la creazione della rete wi-fi, metteremo a disposizione di chiunque voglia utilizzarli computer con connessione ad internet in luoghi aperti al pubblico, compresi (previa convenzione) i pubblici esercizi e favoriremo momenti di formazione sull'uso dei mezzi informatici e telematici con l'università della terza età e accordi con le scuole o con le associazioni di categoria e con le agenzie formative.

Quindi potenzieremo la rete civica del Comune, aggiungendo ai servizi che già vengono forniti: quali la pubblicazione delle notizie riguardanti l'amministrazione, la news-letter informativa, la pubblicazione dei piani urbanistici e della modulistica, la trasmissione in diretta ed in differita dei consigli comunali ed il forum di discussione, anche la pubblicazione in tempo reale delle delibere e la consultazione on line delle pratiche urbanistiche. Questi due servizi sono stati sperimentati alla fine della scorsa legislatura e sono già pronti per essere messi a disposizione. Nella scorsa legislatura inoltre, abbiamo provveduto al completo aggiornamento della piattaforma software del comune e praticamente tutti i servizi comunali ora dispongono di una loro applicazione software aggiornata ai più moderni standard.

Sarà quindi possibile allargare ulteriormente i servizi online anche attraverso l'uso della posta certificata, in modo che i cittadini possano far pervenire i propri documenti e/o le proprie pratiche, al protocollo del comune e seguirne l'iter direttamente da casa, così come sarà anche possibile paghere online i propri tributi.

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IL TURISMO: LA VIA SOSTENIBILE DELLO SVILUPPO E' proprio sul turismo e sulle sue molteplici ricadute di sistema che crediamo si debba

iniziare a investire seriamente per il futuro del territorio. Crediamo, per le stesse caratteristiche del territorio e del sistema locale, che serva un

sistema di accoglienza concentrato ed efficace, ma anche un sottosistema complementare e diffuso. In questo senso è essenziale una relazione forte con il sistema turistico locale per quanto concerne la realizzazione di un sistema di accoglienza comunale. Per quanto possa avere un carattere generalista il sistema di accoglienza del territorio elpidiense merita una forte tematizzazione.

Fondamentale è una efficace rete di strumenti di informazione che parta dalla realizzazione di una guida del territorio che fornisca ipotesi di itinerari tematici.

Importante è la valorizzazione dei soggetti e delle categorie. In questo senso proponiamo la costituzione di un tavolo di lavoro tra Amministrazione e categorie sul turismo in modo da costruire insieme un percorso condiviso che possa trovare adeguata rappresentatività anche nella cabina di regia provinciale.

Crediamo molto nell'albergo diffuso nel centro storico come originale ed efficace forma ricettiva che possa creare un diverso sviluppo economico del territorio. Si valuteranno delle forme di azionariato diffuso attraverso l’acquisto di quote da parte dell'amministrazione comunale che le ridistribuirebbe successivamente ad ogni nucleo familiare, in questo modo ogni cittadino elpidiense diventerebbe socio/imprenditore dell’albergo diffuso recuperando così un identità comune ed un interesse per il nostro Centro Storico.

Altro progetto turistico che proponiamo è la conversione della zona dei Cappuccini in un polo di attrazione turistica e culturale attraverso il recupero degli ambienti da destinare a foresteria per studenti o ad un polo universitario succursale di Fermo.

IL COMMERCIO Il primo tema su cui è indispensabile fare chiarezza a livello comunale e sovracomunale

è la saturazione delle superfici di grande distribuzione. Tra Comune e Regione occorre impedire nuovi insediamenti che non fanno altro che distruggere la capacità di riorganizzazione del sistema di vicinato senza creare benefici strutturali in termini di occupazione e riduzione dei prezzi.

Il vicinato sostiene i paesi. Occorre un piano chiaro di incentivi per le botteghe di paese, affinché in ogni frazione siano garantiti servizi essenziali alla persona di natura commerciale ed anche per la peculiare valenza sociale. Per incentivare la presenza di negozi polifunzionali in località dove il servizio è inferiore ai bisogni, si propongono sgravi fiscali mirati su ICI ed altre tariffe. Andranno individuate ipotesi di sgravi fiscali nei confronti del piccolo commercio.

Puntiamo al rilancio del Centro Commerciale Naturale.

L'AGRICOLTURA Il comparto agricolo riveste un ruolo importante nella nostra economia per i suoi riflessi

produttivi, sociali ed ambientali. E' nostra intenzione, anche per il settore agricolo, perseguire lo strumento della

concertazione come metodo per affrontare e impostare i problemi. In quest'ottica riteniamo

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importante proporre una Consulta dell'agricoltura. E' necessaria poi una strategia che, in ordine alla programmazione territoriale, permetta

di fare un salto di qualità culturale soprattutto in relazione alle politiche del governo e alla tutela delle aree agricole. Si tratta di affermare una cultura che veda le aree agricole come vere e proprie aree produttive per le quali si devono impostare le necessarie previsioni di ordine strutturale ed infrastrutturale e di servizio che si richiedono ad una moderna ed attrezzata area produttiva.

Un altro elemento sul quale l'amministrazione intende svolgere un ruolo di stimolo è costituito dagli interventi per la messa in sicurezza di fiumi e torrenti. Un ruolo decisivo è svolto dai Consorzi di Bonifica il cui operato è fondamentale anche per l'agricoltura, in quanto la sicurezza idraulica e la difesa del territorio riguarda tutti coloro che operano e vivono sul territorio stesso.

Nel settore agricolo l'agriturismo rappresenta per molte realtà aziendali un'interessante prospettiva di sviluppo. Azioni e iniziative sono necessarie per incoraggiare nuovi imprenditori ad intraprendere questa parte di attività nell'agricoltura in quanto l'esperienza di questi anni dimostra che ci sono tutte le condizioni per un'ulteriore crescita.

Sarà valorizzate anche le pratiche agricole a basso impatto ambientale ed in particolare le aziende che si dedichino a forme di agricoltura "biologica".

Una delle questioni che crea le maggiori difficoltà alle imprese agricole è sicuramente la burocrazia; sono necessarie forme importanti per la semplificazione e lo snellimento delle procedure.

L'INDUSTRIA L'ente locale dovrà immaginare percorsi innovativi volti a promuovere l'iniziativa

imprenditoriale specialmente tra i giovani e tra le donne. A tale proposito il Comune si farà carico di agevolare l'accesso privilegiato al credito, anche mediante forme di collaborazione e convenzione con il sistema creditizio e delle associazioni di categoria nelle fasi iniziali dell'attività d'impresa.

Rispetto al polo calzaturiero il Comune si impegnerà a favorire l'affermazione degli strumenti necessari a misurarsi con la sfida della delocalizzazione e della competitività, ricercando e promuovendo nuove opportunità che investano sulla qualità del prodotto e sull'innovazione.

LA POLITICA DELLA SICUREZZA La sicurezza delle persone, dei beni e del libero esercizio delle diverse attività

economiche è sentito come problema fondamentale ed emergente da parte di tutti i cittadini. L'amministrazione dovrà impegnarsi, per il livello e nell'ambito che le compete, a predisporre un "progetto sicurezza" che investa sempre di più nella dimensione della prevenzione ed in quella del controllo, mentre, nel contempo, assicuri il mantenimento di un efficiente standard repressivo. Il Comune dovrà riuscire ad intercettare tutte le opportunità finanziarie che potrebbe consentire di mantenere le attività già in essere e potenziare iniziative di prevenzione presso le scuole, di vigilanza negli spazi più frequentati e magari realizzare uno specifico nucleo di Polizia in grado di prevenire e reprimere raggiri e truffe soprattutto contro categorie a rischio come i giovani e gli anziani.

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LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Di fronte al riconoscimento di una crescente visione globale dei processi di sviluppo,

occorre porre il problema in termini di co-sviluppo, inteso come interesse comune tra il Nord e il Sud del mondo.

Questa nuova visione dello sviluppo conduce ad una nuova definizione delle strategie e delle modalità di intervento in ambito di cooperazione internazionale, che vede intrecciarsi la dimensione economica e quella politica.

Il Comune, insieme alla Regione e alla Provincia, avrà un ruolo propositivo ed attuativo nell'azione di cooperazione allo sviluppo, dando vita a sinergie con Organizzazioni Non Governative, imprese sociali, ASL, piccole e medie imprese, associazioni di immigrati per concordare con partners di altri paesi, attività di cooperazione internazionale.

SANT'ELPIDIO A MARE COMUNE D'EUROPA La comunità locale, laboratorio creativo della cittadinanza, attraverso i suoi diversi attori,

è lo spazio dove più si può incidere sulla costruzione di una vera cittadinanza europea. E' quindi importante costruire l'Europa a partire dai cittadini, sviluppando la conoscenza e lo scambio con l'altro.

Per questo ci sembra interessante proporre di intensificare gli scambi culturali con realtà presenti a livello europeo. Occorre interessare soprattutto i giovani, attraverso l'attività dei gemellaggi, anche con paesi che di recente hanno aderito all'Unione Europea, e più in generale la società civile

LA PACE La pace è la condizione perché tutto quanto abbiamo detto sia possibile e realizzabile.

Perché il richiamo alla pace sia un impegno di governo e non una petizione di principio largamente accettabile, ma scarsamente praticabile, al nostro livello è necessaria un'operazione culturale profonda. Perché la pace non sia una parola bella ma lontana occorre una progettualità alta in più campi: da quello dell'educazione alla pace e alla gestione dei conflitti, allo sviluppo di sedi e di occasioni di confronto tra idee e culture (presenti anche tra noi), alla promozione e al sostegno di iniziative di cooperazione.

Per questo costituiremo un Osservatorio permanente sulla pace che individui le iniziative possibili.

Il candidato Sindaco Alessio Terrenzi