Determinanti del ricorso alle visite mediche specialistiche a pagamento in Italia Alessandra Burgio Istat Stefano Domenico Cicala, Barbara Giordani, Alessandra Panunzi, Annabella Pugliese Servizio Sovrazonale di Epidemiologia, ASL TO3, Grugliasco - TO Lorenzo Fenech Osservatorio sui Consumi Privati in Sanità, SDA Bocconi, Milano

Roma, 16 novembre 2016 Istituto Nazionale di Statistica - Aula Magna

Background (1) Determinanti del ricorso

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pagamento in Italia

Spesa sanitaria corrente per fonte di finanziamento – Anno 2013

OECD – Health at a Glance 2015

Background (2)

Persone che hanno pagato a proprie spese l'ultima prestazione sanitaria per tipo di prestazione - Anni 2005, 2013

La quota di cittadini che ha pagato a proprie spese per … … le visite specialistiche è particolarmente elevata, ma diminuisce dal 45,5% al 40% … per gli accertamenti diagnostici aumenta dal 18,2% al 23% … per le analisi del sangue aumenta dal 6,6% al 13%

Determinanti del ricorso

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ISTAT – Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari

Domande di ricerca

• La propensione ad effettuare visite specialistiche interamente a proprie spese piuttosto che a carico del Servizio Sanitario Nazionale è particolarmente elevata.

• Cosa spinge ad “acquistare” per intero le visite piuttosto che ricorrere al canale pubblico?

• Quali sono le determinanti del consumo privato e quali sono le interdipendenze con il consumo a carico del SSN?

CONSUMO INTERAMENTE A PAGAMENTO CONSUMO A CARICO DEL SSN

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Le variabili di analisi

Modalità di pagamento dell'ultima visita specialistica (escluse ginecologiche ed odontoiatriche) effettuata: consumo totalmente a carico del paziente (“Ha pagato interamente senza rimborsi dall’assicurazione”)

consumo finanziato principalmente dal SSN (“Non ha pagato nulla” o “Ha pagato il ticket”)

• Genere • Età • Titolo di studio • Condizione professionale • Giudizio sulle risorse economiche complessive della famiglia • Dimensione comunale (Comune centro dell'area metropolitana; periferia dell'area metropolitana; fino a

10.000 abitanti; da 10.001 a 50.000 abitanti; da 50.001 abitanti e più)

• Grado di urbanizzazione del Comune di residenza • Stato di salute percepito • Presenza di una cronicità grave (diabete, infarto del miocardio; angina pectoris; altre malattie del

cuore; ictus, emorragia cerebrale; bronchite cronica, enfisema; cirrosi epatica; tumore maligno (inclusi linfoma/leucemia); parkinsonismo; Alzheimer, demenze senili)

• Esenzione dal ticket (parziale o totale)

• Indice di consumo sanitario (intensità del ricorso ai servizi sanitari)

• Soddisfazione per l’ultima visita specialistica effettuata • Motivo della scelta della struttura (solo fiducia nella struttura o nel medico, solo vicinanza, solo

motivi economici, solo problemi di liste di attesa, sia motivi di fiducia che problemi di liste di attesa, altro motivo)

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Principali risultati (1)

Persone di 25 anni e oltre che hanno effettuato l’ultima visita specialistica interamente a proprie spese sul totale delle persone di 25 e anni e più che hanno effettuato una visita specialistica negli ultimi dodici mesi per regione – Anno 2013

ISTAT – Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari

• Su 19 milioni di persone di 25 anni e oltre che hanno effettuato una visita specialistica negli ultimi 12 mesi, il 37,5% l’ha pagata per intero

• In Sardegna e Provincia Autonoma di Bolzano la percentuale scende al 28%

• In alcune regioni del Sud (Puglia e Abruzzo) e del Centro (Toscana e Marche) il dato è sopra la media e supera il 41%

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Principali risultati (2) Determinanti del ricorso

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Modello di regressione logistica: probabilità di “acquistare” visite specialistiche nel privato – Anno 2013

Principali risultati (3)

Modello di regressione logistica: probabilità di “acquistare” visite specialistiche nel privato – Anno 2013

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Conclusioni

• Le percezioni sulle caratteristiche del servizio risultano “dominanti” nell’influenzare il consumo nel privato

• Le liste di attesa costituiscono un fattore “di spinta” e la fiducia nei medici costituisce un fattore “di attrazione” verso le prestazioni interamente a pagamento

• Le variabili individuali hanno un ruolo secondario

• Nota positiva l’efficacia delle politiche di esenzione nel tutelare le fasce più bisognose: i consumatori che hanno una minore propensione a ricorrere a visite a pagamento intero sono caratterizzati dalla presenza di malattie croniche gravi ed esenzione dal pagamento dei ticket

• Le interdipendenze tra consumi a pagamento e consumi pubblici in senso stretto sembrano dipendere, in particolar modo, dall’organizzazione del servizio e quindi dal management

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Istat

Direzione centrale per le statistiche sociali e il censimento della popolazione

Servizio Sistema integrato salute, assistenza,

previdenza e giustizia

www.istat.it

burgio@istat.it

La salute in Italia. Analisi e

approfondimenti dalle

indagini Istat