Alberto Vanolo Università di Torino [email protected].
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Spazi, mobilità e lavoro Riflessioni sulle geografie
della globalizzazione
Alberto VanoloUniversità di Torino
Discussione Alcune idee sulle geografie della
globalizzazione
Reti geografiche e lavoratori: il caso di tre classi globali emergenti - logiche e problemi nel diritto
Crescenti interazioni fra attori, sistemi nazionali e subnazionali globalizzazione?
Oggi, dopo oltre un secolo di impiego tecnologico dell’elettricità, abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio globale che, almeno per quanto concerne il nostro pianeta, abolisce tanto il tempo quanto lo spazio (McLuhan, 1967, p. 9)
Globalizzazione
Il mondo è distante da omogeneità e sincronismo
La globalizzazione non ha annullato spazio e tempo
La globalizzazione procede a velocità differenti nei vari ambiti (es. economia, ambiente)
Globalizzazione e villaggio globale
Pil pro capite ppa
Globalizzazione come… ampliamento, intensificazione e accelerazione
delle relazioni fra soggetti in differenti aree crescente interdipendenza fra attori che, a
distanza, hanno coscienza di una dimensione ‘comune’
Formazione processi e istituzioni globali (WTO)
discorso parziale e retorica giustificativa esperienza (urbana) processo (e non stadio finale)
Globale e nazionale Il globale trascende gli stati nazionali e
risiede, almeno in parte, in territori e istituzioni nazionali
Oltre l’interdipendenza fra sistemi nazionali: il sub-nazionale è spesso un sito del globale (es. città)
Globalizzazione come denazionalizzazione selettiva
Lavoro e classi sociali: verso classi globali?
Forme di ‘classi globali’ emergenti:
• élite capitalistica transnazionale• reti tecniche / di esperti• lavoratori e attivisti
Rapporto con il globale e il nazionale? Rapporto con diritto e cittadinanza?
1. Le élite capitalistiche dei professionisti transnazionali
Deregulation, privatizzazioni, filiere globali: diminuisce attaccamento all’economia nazionale
Élite transnazionale: controllo sui mezzi di produzione
Profitto: lavoro transnazionale e forme organizzative a rete
Infrastrutture materiali (grattacieli, centri d’affari): l’élite produce e si muove nello spazio economico delle corporation
Il movimento delle élite La classe transnazionale esige mobilità e diritti
di ingresso e di soggiorno. Gli stati nazionali hanno inventato o modificato visti
WTO e NAFTA garantiscono loro diritti di mobilità ‘infrastruttura giuridica’: i professionisti della finanza e dei servizi alle imprese sono autorizzati a risiedere per almeno tre anni e godono di vari diritti
Contraddizione idea che i trattati di libero commercio non riguardino le migrazioni
2. Reti transnazionali di tecnici e funzionari pubblici
Progetto originario di Bretton Woods: ‘governo globale’. Dagli anni 80: aprire econome nazionali, creare ambienti per mercati e imprese globali
reti trans-statali altamente specializzate per politiche compatibili con competizione, standard finanziari, ecc
comunanza fra funzionari delle reti transnazionali e allontanamento dalle burocrazie nazionali (posizione ambigua fra il nazionale e il globale)
3. La classe globale degli svantaggiati
Sostanziale immobilità della maggior parte dei membri
Persone e organizzazioni con scarse risorse creano reti transfrontaliere
Le lotte locali degli attivisti possono essere globali anche se confinate in ambiti locali e se chi vi partecipa non ha possibilità di viaggiare
Ruolo internet
Lo spazio urbano Ambiente ultramoderno per l’esercizio delle
funzioni di comando e la riproduzione del capitale globale delle corporation
Spazio per attività politiche e civili distinte dalla politica nazionale ufficiale, resistenza e contestazione
Alcune riflessioni Nuove classi globali: forze sociali emergenti.
Seppur globali sono parzialmente denazionalizzate
Proliferazione reti di funzionari pubblici specializzati: ponti tra la politica interna e quella internazionale
Élite transnazionale: molte possibilità di ascesa globale, ma spesso legata al luogo
La classe dei lavoratori svantaggiati è più inserita in un ‘luogo di lavoro globale’ di quanto si pensi
Grazie