Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing:...

25
Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza per l’Associazione Ligure per l’Insegnamento della MAtematica, proposta da G. Rosolini, DISI, Universit` a di Genova Si suggerisce di leggere questo testo senza stamparlo, in quanto ci sono alcune pagine in parte ripetute per ottenere opportuni effetti visivi. Inoltre vi sono link attivi colorati in verde che si riferiscono direttamente a siti in rete, mentre quelli colorati in blu si riferiscono ad altre pagine nel testo, I punti rossi rimandano alla pagina principale.

Transcript of Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing:...

Page 1: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Alan Turing: l’enigma

Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951

Lucidi utilizzati per la conferenza per l’Associazione Ligure per l’Insegnamento della MAtematica, proposta da G. Rosolini, DISI, Universita di GenovaSi suggerisce di leggere questo testo senza stamparlo, in quanto ci sono alcune pagine in parte ripetute per ottenere opportuni effetti visivi.

Inoltre vi sono link attivi colorati in verde che si riferiscono direttamente a siti in rete, mentre quelli colorati in blu si riferiscono ad altre pagine nel testo,I punti rossi • rimandano alla pagina principale.

Page 2: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

• La macchina universaleOn Computable Numbers, with an application to the Entscheidungsproblem

Proc. Lond. Math. Soc. 42 pp.230-265 (1936-7)correzioni ibid. 43, pp.544-546 (1937)

http://www.abelard.org/turpap2/turpap2.htm

http://www-csli.stanford.edu/hp/Logic-software.html

• La decrittazione di EnigmaMathematical theory of ENIGMA machine

Bletchey Park, 1940http://www.turing.org.uk/

http://www.xat.nl/enigma/

• Il gioco d’imitazioneComputing Machinery and Intelligence

Mind 49, pp.433-460 (1950)http://www.abelard.org/turpap/turpap.htm

http://www.loebner.net/Prizef/TuringArticle.html

Page 3: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

The “computable” numbers may be describedbriefly as the real numbers whose expressions asa decimal are calculable by finite means.

Although the subject of this paper is ostensiblythe computable numbers, it is almost equally easyto define and investigate computable functions ofan integral variable or a real computable variable,computable predicates, and so forth.

The fundamental problems involved are, however,the same in each case, and I have chosen thecomputable numbers for explicit treatment asinvolving the least cumbrous technique.

I hope shortly to give an account of the relationsof the computable numbers, functions, and soforth to one another. This will include adevelopment of the theory of functions of a realvariable expressed in terms of computablenumbers.

According to my definition, a number iscomputable if its decimal can be written down bya machine.

I numeri “calcolabili” possono essere descritti inbreve come quei numeri reali la cui espressionedecimale e calcolabile con strumenti finiti.

Sebbene l’argomento di questo lavoro sianoesplicitamente i numeri calcolabili, e quasialtrettanto facile definire e studiare le funzionicalcolabili di variabile intera o di variabile realecalcolabile, i predicati calcolabili, e cosı via.

I problemi fondamentali sono, comunque, glistessi in ogni caso, ed ho scelto i numericalcolabili per una trattazione esplicita percherichiedono la tecnica meno complicata.

Spero di trattare nel prossimo futuro le relazioniche intercorrono tra numeri calcolabili, funzioni evia di seguito. Questo includera lo sviluppo dellateoria delle funzioni di una variabile reale espressein termini dei numeri calcolabili.

Nella mia definizione, un numero e calcolabile sela sua parte decimale puo essere scritta da unamacchina.

Page 4: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Computing machines

. . . For the present I shall only say that thejustification lies in the fact that the humanmemory is necessarily limited.

We may compare a man in the process ofcomputing a real number to a machine which isonly capable of a finite number of conditionsq1, q2, . . . , qR which will be called“m-configurations”.

The machine is supplied with a “tape”, (theanalogue of paper) running through it, anddivided into sections (called “squares”) eachcapable of bearing a “symbol”.

At any moment there is just one square, say ther-th, bearing the symbol S(r) which is “in themachine”.

We may call this square the “scanned square”.The symbol on the scanned square may be calledthe “scanned symbol”.

The “scanned symbol” is the only one of whichthe machine is, so to speak, “directly aware”.

Le macchine che calcolano

. . . Per il momento, diro soltanto che lagiustificazione sta nel fatto che la memoriaumana e necessariamente finita.

Possiamo paragonare un uomo nell’atto dicalcolare un numero reale a una macchina che ein grado di considerare soltanto un numero finitodi condizioni q1, q2, . . . , qR che chiameremo”configurazioni-macchina”.

La macchina e provvista di un “nastro”,(l’analogo della carta) che scorre attraverso diessa ed e diviso in sezioni (chiamate ”quadrati”)ciascuna in grado di riportare un “simbolo”.

In ogni istante c’e esattamente un quadrato,diciamo l’r-esimo, che riporta il simbolo S(r)che e “all’interno della macchina”.

Possiamo chiamare questo il “quadrato inlettura”. Il simbolo nel quadrato in lettura puovenir chiamato il “simbolo in lettura”.

Il “simbolo in lettura” e l’unico di cui la macchinasia, per cosı dire, “direttamente cosciente”.

Page 5: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Computing machines

/o/o/o

qi�O�O�O

�O�O�O

1 0 1 0 1 0 1

S(r) = 1

Le macchine che calcolano

. . . Per il momento, diro soltanto che lagiustificazione sta nel fatto che la memoriaumana e necessariamente finita.

Possiamo paragonare un uomo nell’atto dicalcolare un numero reale a una macchina che ein grado di considerare soltanto un numero finitodi condizioni q1, q2, . . . , qR che chiameremo”configurazioni-macchina”.

La macchina e provvista di un “nastro”,(l’analogo della carta) che scorre attraverso diessa ed e diviso in sezioni (chiamate ”quadrati”)ciascuna in grado di riportare un “simbolo”.

In ogni istante c’e esattamente un quadrato,diciamo l’r-esimo, che riporta il simbolo S(r)che e “all’interno della macchina”.

Possiamo chiamare questo il “quadrato inlettura”. Il simbolo nel quadrato in lettura puovenir chiamato il “simbolo in lettura”.

Il “simbolo in lettura” e l’unico di cui la macchinasia, per cosı dire, “direttamente cosciente”.

Page 6: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

The possible behaviour of the machine at anymoment is determined by the m-configuration qnand the scanned symbol S(r). This pairqn, S(r) will be called the “configuration”: thusthe configuration determines the possiblebehaviour of the machine.

In some of the configurations in which thescanned square is blank (i.e. bears no symbol)the machine writes down a new symbol on thescanned square: in other configurations it erasesthe scanned symbol.

The machine may also change the square whichis being scanned, but only by shifting it one placeto right or left.

In addition to any of these operations them-configuration may be changed.

Il comportamento possibile della macchina adogni istante e determinato dallaconfigurazione-macchina qn e dal simbolo inlettura S(r). Questa coppia qn, S(r) sarachiamata “configurazione”: in altre parole, laconfigurazione determina il comportamento dellamacchina.

In configurazioni in cui il quadrato in lettura enon scritto (cioe non riporta nessun simbolo) lamacchina puo scrivere un simbolo nel quadrato inlettura, in altre configurazioni puo cancellare ilsimbolo in lettura [o scriverne un altro].

La macchina puo anche cambiare il quadrato inlettura, ma soltanto spostandolo di un posto adestra o a sinistra.

In aggiunta a queste operazioni, laconfigurazione-macchina puo essere cambiata.

Page 7: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

/o/o/o

qn�O�O�O

�O�O�O

1 0 1 0 1 0 1

Il comportamento possibile della macchina adogni istante e determinato dallaconfigurazione-macchina qn e dal simbolo inlettura S(r). Questa coppia qn, S(r) sarachiamata “configurazione”: in altre parole, laconfigurazione determina il comportamento dellamacchina.

In configurazioni in cui il quadrato in lettura enon scritto (cioe non riporta nessun simbolo) lamacchina puo scrivere un simbolo nel quadrato inlettura, in altre configurazioni puo cancellare ilsimbolo in lettura [o scriverne un altro].

La macchina puo anche cambiare il quadrato inlettura, ma soltanto spostandolo di un posto adestra o a sinistra.

In aggiunta a queste operazioni, laconfigurazione-macchina puo essere cambiata.

configurazione comportamentostato lettura

Page 8: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

/o/o/o

qn�O�O�O

�O�O�O

1 0 0 1 0 1

Il comportamento possibile della macchina adogni istante e determinato dallaconfigurazione-macchina qn e dal simbolo inlettura S(r). Questa coppia qn, S(r) sarachiamata “configurazione”: in altre parole, laconfigurazione determina il comportamento dellamacchina.

In configurazioni in cui il quadrato in lettura enon scritto (cioe non riporta nessun simbolo) lamacchina puo scrivere un simbolo nel quadrato inlettura, in altre configurazioni puo cancellare ilsimbolo in lettura [o scriverne un altro].

La macchina puo anche cambiare il quadrato inlettura, ma soltanto spostandolo di un posto adestra o a sinistra.

In aggiunta a queste operazioni, laconfigurazione-macchina puo essere cambiata.

configurazione comportamentostato lettura scrittura

Page 9: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

/o/o/o

qn�O�O�O

�O�O�O

1 0 0 0 1 0 1

Il comportamento possibile della macchina adogni istante e determinato dallaconfigurazione-macchina qn e dal simbolo inlettura S(r). Questa coppia qn, S(r) sarachiamata “configurazione”: in altre parole, laconfigurazione determina il comportamento dellamacchina.

In configurazioni in cui il quadrato in lettura enon scritto (cioe non riporta nessun simbolo) lamacchina puo scrivere un simbolo nel quadrato inlettura, in altre configurazioni puo cancellare ilsimbolo in lettura [o scriverne un altro].

La macchina puo anche cambiare il quadrato inlettura, ma soltanto spostandolo di un posto adestra o a sinistra.

In aggiunta a queste operazioni, laconfigurazione-macchina puo essere cambiata.

configurazione comportamentostato lettura scrittura

Page 10: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

/o/o/o

qn�O�O�O

�O�O�O

1 0 0 0 1 0 1

Il comportamento possibile della macchina adogni istante e determinato dallaconfigurazione-macchina qn e dal simbolo inlettura S(r). Questa coppia qn, S(r) sarachiamata “configurazione”: in altre parole, laconfigurazione determina il comportamento dellamacchina.

In configurazioni in cui il quadrato in lettura enon scritto (cioe non riporta nessun simbolo) lamacchina puo scrivere un simbolo nel quadrato inlettura, in altre configurazioni puo cancellare ilsimbolo in lettura [o scriverne un altro].

La macchina puo anche cambiare il quadrato inlettura, ma soltanto spostandolo di un posto adestra o a sinistra.

In aggiunta a queste operazioni, laconfigurazione-macchina puo essere cambiata.

configurazione comportamentostato lettura scrittura

Page 11: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

�O�O�O

o/ o/ o/

qn�O�O�O

1 0 0 0 1 0 1

Il comportamento possibile della macchina adogni istante e determinato dallaconfigurazione-macchina qn e dal simbolo inlettura S(r). Questa coppia qn, S(r) sarachiamata “configurazione”: in altre parole, laconfigurazione determina il comportamento dellamacchina.

In configurazioni in cui il quadrato in lettura enon scritto (cioe non riporta nessun simbolo) lamacchina puo scrivere un simbolo nel quadrato inlettura, in altre configurazioni puo cancellare ilsimbolo in lettura [o scriverne un altro].

La macchina puo anche cambiare il quadrato inlettura, ma soltanto spostandolo di un posto adestra o a sinistra.

In aggiunta a queste operazioni, laconfigurazione-macchina puo essere cambiata.

configurazione comportamentostato lettura scrittura movimento

Page 12: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

�O�O�O

o/ o/ o/

qn �O�O�O

1 0 0 0 1 0 1

Il comportamento possibile della macchina adogni istante e determinato dallaconfigurazione-macchina qn e dal simbolo inlettura S(r). Questa coppia qn, S(r) sarachiamata “configurazione”: in altre parole, laconfigurazione determina il comportamento dellamacchina.

In configurazioni in cui il quadrato in lettura enon scritto (cioe non riporta nessun simbolo) lamacchina puo scrivere un simbolo nel quadrato inlettura, in altre configurazioni puo cancellare ilsimbolo in lettura [o scriverne un altro].

La macchina puo anche cambiare il quadrato inlettura, ma soltanto spostandolo di un posto adestra o a sinistra.

In aggiunta a queste operazioni, laconfigurazione-macchina puo essere cambiata.

configurazione comportamentostato lettura scrittura movimento

Page 13: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

�O�O�O

o/ o/ o/

qm �O�O�O

1 0 0 0 1 0 1

Il comportamento possibile della macchina adogni istante e determinato dallaconfigurazione-macchina qn e dal simbolo inlettura S(r). Questa coppia qn, S(r) sarachiamata “configurazione”: in altre parole, laconfigurazione determina il comportamento dellamacchina.

In configurazioni in cui il quadrato in lettura enon scritto (cioe non riporta nessun simbolo) lamacchina puo scrivere un simbolo nel quadrato inlettura, in altre configurazioni puo cancellare ilsimbolo in lettura [o scriverne un altro].

La macchina puo anche cambiare il quadrato inlettura, ma soltanto spostandolo di un posto adestra o a sinistra.

In aggiunta a queste operazioni, laconfigurazione-macchina puo essere cambiata.

configurazione comportamentostato lettura scrittura movimento nuovo stato

Page 14: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Esempi

Una macchina per scrivere il numero . 010101010101010 . . .

configurazione comportamentostato lettura scrittura movimento nuovo statoq0 . . destra q0

q0 0 destra q1

q1 1 destra q0

Page 15: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Una macchina per scrivere il numero. 010110111011110 11111︸ ︷︷ ︸

n

0 111 . . .︸ ︷︷ ︸n+1

configurazione comportamentostato lettura scrittura movimento nuovo statoq0 . . destra q0

q0 0 destra q1

q1 1 destra q2

q2 0 destra q3

q3 1 destra q4

q4 1 destra q5

q5 0 sinistra q6

q6 1 1 sinistra q6

q6 0 0 destra q7

q6 . 1 destra q10

q10 1 . destra q8

q10 0 0 destra q4

q4 1 1 destra q4

q7 1 . destra q8

q8 1 1 destra q8

q8 0 0 destra q8

q8 1 sinistra q11

q11 1 1 sinistra q11

q11 0 0 sinistra q6

Page 16: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Ogni macchina ha una descrizione standard come numero decimale:

q0 . . destra q0

q0 0 destra q1

q1 1 destra q0

Page 17: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Ogni macchina ha una descrizione standard come numero decimale:

q0 . . destra q0

q0 0 destra q1

q1 1 destra q0

La mettiamo in linea:q0b. . dq0b; q0bxy0dq1b; q1bxy1dq0b;

Page 18: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Ogni macchina ha una descrizione standard come numero decimale:

q0 . . destra q0

q0 0 destra q1

q1 1 destra q0

La mettiamo in linea:q0b. . dq0b; q0bxy0dq1b; q1bxy1dq0b;

Riscriviamo i segni .

���O�O�Oxy

���O�O�O

q

���O�O

b���O�O

d���O�O

s���O�O�O

;���O�O

2 3 4 5 6 7 8

Page 19: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Ogni macchina ha una descrizione standard come numero decimale:

q0 . . destra q0

q0 0 destra q1

q1 1 destra q0

La mettiamo in linea:q0b. . dq0b; q0bxy0dq1b; q1bxy1dq0b;

Riscriviamo i segni .

���O�O�Oxy

���O�O�O

q

���O�O

b���O�O

d���O�O

s���O�O�O

;���O�O

2 3 4 5 6 7 8

Otteniamo il numero405226405840530641584153164058

Page 20: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Ogni macchina ha una descrizione standard come numero decimale:

q0 . . destra q0

q0 0 destra q1

q1 1 destra q0

La mettiamo in linea:q0b. . dq0b; q0bxy0dq1b; q1bxy1dq0b;

Riscriviamo i segni .

���O�O�Oxy

���O�O�O

q

���O�O

b���O�O

d���O�O

s���O�O�O

;���O�O

2 3 4 5 6 7 8

Otteniamo il numero405226405840530641584153164058

che possiamo scrivere in notazione binaria

1 . . . . . . . . . . . . 0︸ ︷︷ ︸98 cifre

Page 21: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

The universal computing machine

It is possible to invent a single machine which canbe used to compute any computable sequence.

If this machine I is supplied with a tape on thebeginning of which is written the standarddescription of some computing machineM,then I will compute the same sequence asM.

. . . The behaviour of the computer at anymoment is determined by the symbols which heis observing. and his “state of mind” at thatmoment.

. . . Every such operation consists of somechange of the physical system consisting of thecomputer and his tape.

. . . It is always possible for the computer tobreak off from his work, to go away and forget allabout it, and later to come back and go on withit. If he does this he must leave a note ofinstructions (written in some standard form)explaining how the work is to be continued. Thisnote is the counterpart of the “state of mind”.

La macchina di calcolo universale

E’ possibile inventare una singola macchina chepuo essere usata per calcolare qualunquesuccessione calcolabile.

Se si fornisce tale macchina I con un nastroall’inizio del quale sta scritto la descrizionestandard di una qualche macchina di calcoloM,allora I calcolera la stessa successione diM.

. . . In ogni istante, il comportamento di uncalcolatore e determinato dal simbolo che staosservando e dal suo “stato mentale” inquell’istante.

. . . Ogni tale operazione risulta in qualchemodifica del sistema fisico che consiste delcalcolatore e del suo nastro.

. . . E’ sempre possibile che il calcolatore vogliainterrompere il proprio lavoro, andarsene edimenticare tutto, per poi ritornare e continuarlo.Se fa questo, egli deve lasciare una nota diistruzioni (scritte in qualche modo standard) chespieghino come si deve continuare il lavoro. Talenota e la controparte dello “stato mentale”. •

Page 22: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

Segreti

• Arrivo a Bletchley Park, 4 settembre 1939

• Progetto con G. Welchman della Bombe inglese, gennaio 1940

• Risultati quasi nulli per tutto il 1940

• Turing sviluppa tecniche probabilistiche per migliorare la ricerca delle Bombe, gennaio 1941

• Scoprono che le navi tedesche d’osservazione meteorologica sono munite di macchine Enigma,marzo-aprile 1941

• Cattura della Munchen, 7 maggio 1941

• Abbordaggio dell’U-110, 9 maggio 1941

• Traffico tedesco letto giornalmente, dal giugno 1941

• Attacco alle navi rifornimento della Bismarck, giugno 1941

• Le decrittazioni diventano ULTRA SECRET, giugno 1941

• Churchill visita Bletchley Park, incontra Turing, luglio 1941

• Turing richiede personale direttamente a Churchill, 21 ottobre 1941

• Arrivo di nuovo personale a Bletchley Park, 18 novembre 1941

Page 23: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

The Imitation Game

I propose to consider the question, ”Canmachines think?” This should begin withdefinitions of the meaning of the terms“machine” and “think”.

The definitions might be framed so as to reflectso far as possible the normal use of the words,but this attitude is dangerous.

If the meaning of the words “machine” and“think” are to be found by examining how theyare commonly used it is difficult to escape theconclusion that the meaning and the answer tothe question, “Can machines think?” is to besought in a statistical survey such as a Galluppoll. But this is absurd.

Instead of attempting such a definition I shallreplace the question by another, which is closelyrelated to it and is expressed in relativelyunambiguous words.

Il gioco d’imitazione

Propongo di considerare la domanda: “Lemacchine possono pensare?” Questo dovrebbeiniziare con le definizioni del significato deitermini “macchina” e “pensare”.

Le definizioni potrebbero essere architettate inmodo da riflettere per quanto piu possibile l’usocomune delle parole, ma questo atteggiamento epericoloso.

Se si deve trovare il significato delle parole“macchina” e “pensare” esaminando comevengono usati normalmente e difficile evitare laconclusione che il significato e la risposta alladomanda “Le macchine possono pensare?”verranno trovati mediante un sondaggiostatistico. Ma questo e assurdo.

Invece di provare a dare una tale definizione,cambiero la domanda con un’altra, che estrettamente connessa a quella e che si esprimein termini relativamente non ambigui.

Page 24: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza

The new form of the problem can be described interms of a game which we call the “imitationgame”.

It is played with three people, a man (A), awoman (B), and an interrogator (C) who may beof either sex. The interrogator stays in a roomapart front the other two. The object of thegame for the interrogator is to determine whichof the other two is the man and which is thewoman.

. . .It is A’s object in the game to try and causeC to make the wrong identification.

. . .The object of the game for the third player(B) is to help the interrogator. The best strategyfor her is probably to give truthful answers.

. . .We now ask the question, “What will happenwhen a machine takes the part of A in thisgame?” Will the interrogator decide wrongly asoften when the game is played like this as hedoes when the game is played between a manand a woman? These questions replace ouroriginal, “Can machines think?”

Si puo descrivere la nuova forma del problema intermini di un gioco che chiamiamo il “giocod’imitazione”.

Si gioca in tre: un uomo (A), una donna (B) eun interrogatore (C) che puo di sesso qualunque.L’interrogatore e in una stanza, separato daglialtri due. Lo scopo del gioco per l’interrogatore equello di determinare chi sia l’uomo e chi ladonna.

. . .Lo scopo di A nel gioco e di far fare a C leidentificazioni errate.

. . .Lo scopo del gioco del terzo giocatore (B) edi aiutare l’interrogatore, La migliore strategiaper lei e probabilmente di dare risposte vere.

. . .Ora poniamo la domanda: “Che cosa succedequando una macchina prende il posto di A nelgioco?” Le identificazioni erratedell’interrogatore saranno tante quante quellefatte nel gioco con un uomo e una donna?Queste domande sostituiscono l’originale“Le macchine possono pensare?” •

Page 25: Alan Turing: l’enigmaweb.inge.unige.it/SMA/Sv/Turing.pdf · 2010-01-12 · Alan Turing: l’enigma Fellow della Royal Society, 29 marzo 1951 Lucidi utilizzati per la conferenza