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NOTIZIARIO AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUS - VIA GABELLI 114, 35121 PADOVA TEL. 049 66.63.80 FAX 049 65.57.90 - POSTE ITALIANE SPA – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 2, NE PD AIL NEWS RAGAZZI: inserto staccabile al centro n°1/2017 Arrivano le rondini: un’ondata di immensa gioia, felicità e speranza! PERIODICO DELL’AIL SEZIONE DELLA PROVINCIA DI PADOVA DELL’ ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE-LINFOMI E MIELOMA ONLUS Giorgia C., 14 anni AIL News

Transcript of AIL News · all’utilizzazione degli stessi ed esercitare ogni altro diritto previsto dall’art....

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n°3/2013

AIL NEWS RAGAZZI:inserto staccabile al centro n°1/2017

Arrivano le rondini: un’ondata di immensa gioia, felicità e speranza!

PERIODICO DELL’AIL SEZIONE DELLA PROVINCIA DI PADOVA DELL’ ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE-LINFOMI E MIELOMA ONLUS

Giorgia C., 14 anni

AIL News

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NOTIZIARIO n°1/2017

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INFORMATIVADati non raccolti presso l’interessato. Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. c), del D.Lgs 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali non è ri-chiesto quando riguardi dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art. 13 del D.Lgs 196/2003) La informiamo che i Suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da AIL sezione della provincia di Padova, anche attraverso l’inserimento in banche dati e l’elaborazione mediante procedure informatizzate, al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del giornale periodico “Notizia-rio AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUS”. Responsabile del trat-tamento dei dati è il dr. Armenio Vettore. Potrà in ogni caso accedere in ogni momento ai dati personali che La riguardano, ottenere l’indicazione della loro origine, delle modalità e delle finalità di trattamento, l’aggior-namento, la rettifica e l’integrazione dei dati personali, nonchè opporsi all’utilizzazione degli stessi ed esercitare ogni altro diritto previsto dall’art. 7 scrivendo a: AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUS, Via Gabelli, 114 - 35121 Padova.

In questo numero03 EDITORIALE

05 RUBRICA DI BIBLIOGRAFIA

06 FILO DIRETTO

09 TOGETHER TO CARE

10 LA MALATTIA ONCOLOGICA E L’ADOLESCENZA

12 BORSE DI STUDIO AIL EMATOLOGIA

14 -DOPOSCUOLA “COMPITINSIEME” -GRUPPI VOLONTARI

16 NEWS DAL REPARTO DI ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA

22 ARRIVANO I NOSTRI 24 ALE DAY

25 GARA GOLF AIL

26 -CANTIAMO IL NATALE PER L’AIL -TORNEO DI BRIDGE

27 NATALE GOSPEL-POP

28 -BUON COMPLEANNO GIACOMO -RICORDO UGO PALUANI

29 IV MARCIA DEI BABBI NATALE

30 FESTA DELLA BEFANA

31 -STUDENTI LICEO D. ALIGHIERI -STEFANELLI SPA

32 CONCERTO I FANTASTICI ANNI ‘60

33 APPUNTAMENTI FUTURI

34 BOMBONIERE SOLIDALI

35 NOTE E NUMERI

AIL NewsPERIODICO DELL’AIL SEZIONE DELLA PROVINCIA DI PADOVA DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE-LINFOMI E MIELOMA ONLUS

AIL Sezione della Provincia di Padova dell’Associa-zione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma ONLUS: Via Gabelli, 114 - 35121 PadovaTel 049 66.63.80 - [email protected] Tribunale di Padova 3 marzo 1986 - n. 933Editore: AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUSDirettore Responsabile: Sabina Scatolini.Comitato di Redazione: Prof. Luigi Zanesco, Giuseppe Cavaliere, Emiliano Zerin, Stefania Gallo, Marco Anzalone.Comitato Scientifico: Prof. Giuseppe Basso, Prof. Gianpietro Semenzato, Prof. Luigi Zanesco.Tipografia: Litocenter Srl, Via G.Rossa, 17 Piazzola sul Brenta (PD).

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EDITORIALE DEL PRESIDENTE AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUS

PROF. LUIGI ZANESCO

L’AIL di Padova e la possibile ristrutturazione della Clinica di Oncoematologia Pediatrica

EDITORIALE

Da anni circolano notizie sul progetto del “nuovo ospedale” di Padova, recentemente più numerose (ma sem-pre contraddittorie).L’AIL si trova a svolgere la sua attività sull’area della Oncoematologia Pediatrica che ha subito una ristruttura-zione e un ampliamento circa 20 anni fa, ai cui lavori ha contribuito alla progettazione e in parte (cospicua) anche alla spesa.La Pediatria sembra essere una delle prime istituzioni sanitarie a essere interessata al rinnovo ospedaliero di Padova, ed è probabile che l’Oncoematologia Pediatrica, avendo una parte già utilizzata nella precedente ristrutturazione di 20 anni fa, possa essere facilmente “completata” con l’aggiunta di nuove strutture.L’AIL vuole offrire una collaborazione fattiva e chiede di partecipare alla redazione del piano di recupero. Desidera pertanto superare quel modo di procedere che assegnava il progetto alle sole massime autorità politiche-istituzionali senza tener conto della qualità e del costo dell’apporto di vari enti in gioco, nonché non rispettando completamente le esigenze degli “utenti”.L’AIL propone in altre parole di stabilire una commissione cui esporre le PROPOSTE della nostra Associazione, basate sulla esperienza di 40 anni di impegno in Oncoematologia Pediatrica e sulla competenza di analoghe istituzioni straniere (Stati Uniti ed Europa) dal punto di vista scientifico e assistenziale (si tratta di curare le malattie maligne dei bambini a migliorare, ma anche nazionale e internazionale).Nella Commissione si dovrebbero migliorare gli spazi per degenze, comprese quelle di bambini ad alto ri-schio, e tenuto conto di parenti o altro personale privato di assistenza; spazi per soggiorno, giochi, per visite di gruppi di visitatori o volontari (amici, compagni di scuola), piccole riunioni estemporanee (befana, feste particolari ecc…), colloqui con medici, psicologi ecc… Un’attività che funziona felicemente è la scuola ele-mentare e media, ma è incredibilmente priva di locali!Si tratta quindi di migliorare e ampliare gli spazi insufficienti e prevederne di nuovi. Attualmente esistono difficoltà nell’organizzazione infermieristica e nei laboratori dove non si fa ricerca di base, o questa si fa colla-teralmente, ma dove si eseguono le sempre più raffinate elaborazioni cellulari che accompagnano le nuove terapie; attività che vengono utilizzate spesso in tutti i reparti oncoematologici dell’ospedale.La “Commissione” dovrebbe provvedere anche alla sistemazione della didattica medica (più in generale, per specializzandi o semplicemente per i medici interessati, per infermiere o personale tecnico), in sedi attual-mente precarie o inesistenti …Gli organici per una struttura così ampliata dovranno essere adeguati: ne accenno qui perché si sappia che l’AIL ha a suo carico del personale non solo per motivi assistenziali (com’è suo compito) ma anche per soppe-rire alla carenza di personale “impiegatizio” che aiuta le famiglie dei ricoverati.

4L’AIL non pretende in tal modo di compilare un programma completo con piani topografici (con organici di personale medico e scientifico e assistenziale ecc… di cui si lamenta una generale carenza), ma avrà il com-pito di proporre idee e di stimolare il confronto con quelle delle autorità ufficiali, che dovranno prendere le decisioni finali. Per evitare che le eventuali limitazioni siano addebitate a “carenze di finanziamenti”, l’AIL, come in passato, è disposta anche a ricercare un eventuale aiuto finanziario per la realizzazione delle cose più rilevanti e utili.Ripongo buone speranze sulla istituzione di una Commissione come quella proposta.L’AIL sta cercando di rinnovare anche al suo interno la capacità di intervento, che come sempre ha due moti-vazioni:- realizzare un’assistenza sempre aggiornata ed efficace ai piccoli ricoverati;- collaborare per avere un livello medico-scientifico degno di una istituzione oncoematologica di importanza europea.Un capitolo a parte dovrà essere previsto per gli altri reparti che ritiene di prendere cura: l’ematologia adulti (istituita pochi anni fa) e la chirurgia pediatrica (che da sempre è il caposaldo della nostra chirurgia oncolo-gica).Ho la speranza che l’organizzazione dell’AIL possa offrire un aiuto importante alla sanità veneta, e che le autorità regionali e locali considerino la collaborazione dell’AIL come un’occasione da sfruttare per il miglio-ramento del livello già encomiabile della Oncoematologia Pediatrica di Padova.

Prof. Luigi Zanesco

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RUBRICA DI BIBLIOGRAFIAA CURA DEL PROF.LUIGI ZANESCOEMERITO DI PEDIATRIA - UNIVERSITÀ DI PADOVA

Nancy L. BartlettFine-Tuning the Treatment of Hodgkin’s LymphomaNew Eng. J. Med. 374: 2490; 2016

Il trattamento del morbo di Hodgkin’s concede attualmente buoni risultati con i classici protocolli (chemio-terapia ABVD e radioterapia). Tuttavia le forme “avanzate” mostrano tuttora una cospicua resistenza alle cure, che inoltre sono nella maggior parte sicuramente tossiche.In questo editoriale del giugno 2016 del N. Engl. J. Med., N. Bartlett riporta i risultati della applicazione della PET SCAN (Positron emission tomographic scan), inserita regolarmente dopo i previsti cicli di trattamento negli Hodgkin’s ad alto rischio, valutandone i vantaggi.Una decisione comune nei vari Centri di cura mondiali riguarda i casi ad alto rischio inseriti quindi in un protocollo che prevede la radioterapia di consolidamento.Se dopo 2 cicli di ABVD e 2 anni di terapia la PET scan diventa negativa, la radioterapia di consolidamento viene abolita, risparmiando ai pazienti gli immancabili effetti negativi, precoci o tardivi.Questo dato positivo consente non solo l’eliminazione della radioterapia, ma anche un secondo provve-dimento di riduzione della tossicità, che è la eliminazione della Bleomicina: la chemioterapia per questi pazienti PET scan negativi sarà quindi non più la classica ABVD (Adriamicina, Bleomicina, Vinblastina e De-carbazina) diventando AVD. Uno studio randomizzato ha dimostrato che togliendo la Bleomicina i risultati non sono diversi dopo 4 cicli (e poiché la Bleomicina mostra i suoi deleteri effetti soprattutto nei pazienti con più di 40 anni, è stato deciso di eliminarla comunque nei pazienti sopra questa età).Il problema ancora aperto è quello dei pazienti che dopo i due cicli iniziali di trattamento presentano una persistenza o un costante peggioramento della malattia. L’editorialista lamenta che non vi siano studi ran-domizzati con il trattamento standard, e non si abbiano quindi valutazioni significative. Cita comunque una casistica in cui vengono trattati per 3 anni con il ciclo BEACOPP (Bleomicina, Etoposide, Doxorubicina, Ciclofosfamide, Vincristina, Procarbazina e Cortisone) che sarebbe efficace nel 67.5% ai trattati. Secondo Bartlett, lo studio di BEACOPP presenta una selezione un po’ disordinata dei pazienti e l’impossibilità di poterli paragonare statisticamente con altri gruppi, senza parlare della tossicità prevedibilmente elevata dei numerosi farmaci.Il suo consiglio sarebbe quello di proseguire l’ABVD per altri 2 cicli e rifare il PET scan, sempre a intervalli regolari.Per i pazienti persistentemente positivi propone una biopsia (se possibile) per procedere poi con terapia di salvataggio (?) e trapianto di midollo. Lo scopo rimane quello di raccogliere informazioni per nuovi ap-procci di cura! Che altro dice di poter fare? Studiare con la PET in combinazione con nuovi marcatori mole-colari per identificare con maggior precisione le popolazioni tumorali ad alto rischio? Queste conoscenze però non serviranno alla guarigione. Questa può essere ricercata solo con nuovi farmaci efficaci. Secondo Bartlett, sono due gli agenti più promettenti attualmente in gioco (ma avremo risultati significativi soltan-to nel 2017). Si tratta del Brentuximab vedotin (coniugato con un anticorpo) e del Pembrolizumab (sono citati i lavori in corso).L’editorialista conclude affermando che l’insegnamento da non dimenticare degli studi degli ultimi anni è quello di poter (dover) eliminare dalle cure tradizionali degli Hodgkin’s con PET scan permanentemente negativo i farmaci non necessari (e tutta la loro tossicità).

Prof. Luigi Zanesco

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FILO DIRETTOCAPITOLO CURATO DA

EMATOLOGIA DELL’ADULTO: LE RICERCHE SULLA LEUCEMIA DEI LINFOCITI GRANULATI

GIANPIETRO SEMENZATO.EMATOLOGIA E IMMUNOLOGIA CLINICA, DIPARTIMENTO DI MEDICINA, UNIVERSITÀ-AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA.

La serie di contributi dedicata alla ricerca svolta nell'Unità Operativa di Ematologia e Immunolo-gia Clinica dell'Azienda Ospedaliera-Università di Padova prosegue in questo numero affrontando la problematica delle cellule Natural Killer (NK). I linfociti Natural Killer fanno parte dell'immunità innata, la prima linea di difesa immunitaria che il corpo umano attiva in presenza di agenti estra-nei. In realtà, questo sistema di difesa non ricono-sce soltanto gli agenti infettivi (batteri e virus) ma agisce anche come un importante meccanismo di controllo della crescita neoplastica. Il contribu-to allegato affronta il problema della caratterizza-zione delle cellule NK in una particolare forma di leucemia a linfociti granulati con lo scopo di dif-ferenziare sottogruppi diversi della malattia, con prognosi e trattamenti differenti. Il contributo è redatto dalla Dott.ssa Elisa Boscaro. Elisa ha conseguito una laurea Magistrale in Bio-tecnologie Mediche all’Università di Padova, Fa-coltà di Medicina e Chirurgia nel 2005. Nel 2010 ha ottenuto il Dottorato in Oncologia presso Uni-

versità degli Studi di Padova e nel 2014 si è laure-ata in tecniche di Laboratorio Biomedico con un punteggio di 110/110 e lode sempre all’Università di Padova.Per quanto riguarda le sue esperienze lavorative, la Dott.ssa Boscaro ha usufruito di Borse di stu-dio dall’Università di Padova e dall’AIL sezione di Padova, ha avuto degli incarichi professionali presso l’unità operativa di Ematologia e Immuno-logia Clinica, nell’ambito delle attività finalizzate dell’Istituto Oncologico Veneto (I.O.V). Lavora nei laboratori del Dipartimento di Medicina – DIMED dell’Università degli Studi di Padova sotto la guida della Dott.ssa Monica Facco. Sempre nello stes-so laboratorio ha usufruito di una borsa di stu-dio finanziata dall’AIL di Padova dal titolo “Analisi morfologiche e citofluorimetriche finalizzate alla diagnostica oncoematologica di patologie quali leucemie e linfomi e attività di ricerca nell'ambito del progetto sulla valutazione delle cellule NK in pazienti leucemici” che rappresenta l’argomento dell’articolo che segue.

VALUTAZIONE DELLE CELLULE NK IN PAZIENTI LEUCEMICIELISA BOSCAROEMATOLOGIA E IMMUNOLOGIA CLINICA, DIPARTIMENTO DI MEDICINA, UNIVERSITÀ-AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA.

Questo progetto di ricerca ha riguardato lo studio delle cellule Natural Killer (NK), una popolazione di linfociti importanti per la risposta immunitaria. Caratteristica fondamentale del sistema immu-nitario è la capacità di distinguere tra le struttu-re dell'organismo che devono essere preservate (definite proprie o self ), e le strutture che posso-no dimostrarsi dannose e devono quindi esse-re eliminate (estranee o non-self ). Per svolgere queste funzioni, il sistema immunitario impiega cellule e proteine. Alcune di queste costituisco-

no l'immunità innata, cioè la difesa di prima linea, non specifica, che non richiede istruzioni partico-lari per eliminare il bersaglio, altre fanno invece parte dell'immunità adattativa, quel sistema di di-fesa che agisce in maniera specifica contro un ber-saglio dopo essere stato istruito per riconoscerlo ed attaccarlo. I linfociti Natural Killer fanno parte dell'immunità innata, di prima linea. Essi sono in grado di agire sia contro agenti infettivi che pene-trano nell'organismo (come batteri e virus) sia con-tro cellule proprie che, per infezioni o alterazioni

7(anche tumorali), sono andate incontro a cambia-menti tali da essere riconosciute come estranee. Recentemente, ricercatori italiani hanno inoltre scoperto che cellule Natural Killer dotate di par-ticolari molecole di superficie, quando trasferite dal donatore al paziente malato di leucemia che deve subire il trapianto di midollo osseo, riduco-no la mortalità dei pazienti trapiantati aiutandoli

a combattere le infezioni che possono insorgere in seguito all'intervento.I linfociti T e B appartengono all'immunità adatta-tiva, e devono essere istruiti prima di agire contro l’agente patogeno, in modo da riconoscerlo, elimi-narlo e ricordarlo (memoria immunologica), per attivare risposte più vigorose in caso di esposizioni successive (Figura 1).

FIGURA 1. Divisione del sistema immunitario in immunità innata, di prima linea, e adattativa, che richiede istruzioni (immagine modificata da Dranoff G, Nat Rev Cancer 2004).

Le cellule Natural Killer rappresentano la prima linea di difesa e di attacco dell’organismo contro gli agenti patogeni, le cellule infettate da virus e le cellule tumorali trasformate, che vengono da essi uccise. Oltre a questa azione diretta, le cellule Natural Killer sono in grado di svolgere un’attività immuno-modulatoria, sono cioè in grado, tramite la produzione di proteine (chiamate citochine e chemiochine), di controllare altre cellule del siste-ma immunitario per sviluppare una migliore ri-sposta immunitaria. Le cellule Natural Killer sono distinte dagli altri linfociti sulla base di alcune strutture espresse sulla loro superficie, in partico-lare le molecole CD56 e CD16. Esistono cellule Na-tural Killer ad alta espressione (con elevata quan-tità) della molecola CD56 e a bassa espressione (scarsa quantità) della molecola CD16 (si definisce questa popolazione a fenotipo CD16 low/CD56 high): sono linfociti Natural Killer produttori di

proteine (citochine e chemiochine), pari a meno del 10% delle cellule Natural Killer circolanti (Fi-gura 2A), con una scarsa capacità di uccidere ma dotate della capacità di agire sull'attività di altre cellule del sistema immunitario. La maggioranza delle cellule Natural Killer, il 90% circa delle cellu-le Natural Killer circolanti, presenta invece elevate quantità di molecola CD16 e bassi livelli di moleco-la CD56 (popolazione a fenotipo CD16 high/CD56 low) sulla sua superficie: sono questi i linfociti Na-tural Killer specializzati per l'uccisione del bersa-glio (azione citotossica diretta) (Figura 2B).Recentemente è stato scoperto un nuovo sotto-tipo di cellule Natural Killer, dotato di memoria, caratterizzato dalla bassa presenza della mole-cola CD56, da alte quantità della molecola CD16, dall'espressione di una struttura chiamata CD57 e dall'assenza di una molecola chiamata CD62L (CD56 low/CD16 high/CD57+/CD62L-).

FIGURA 2. I sottogruppi di cellule Natural Killer. A. Cellule Natural Killer regolatorie. B. Cellule Natural Killer citotossiche (immagine modificata da Cooper MA et al., Trends Immunol 2001).

8Oltre alle molecole di cui ho parlato finora, le cel-lule Natural Killer presentano numerosi recettori di superficie (molecole in grado di legare struttu-re presenti su altre cellule), chiamati Natural Killer Receptors (NKRs). Questi recettori possono invia-re alle cellule Natural Killer segnali che le attivano (detti perciò di tipo attivatorio) o le spengono (se-gnali di tipo inibitorio), regolando così le azioni delle stesse cellule Natural Killer.I recettori inibitori hanno il compito di protegge-re le cellule normali da aggressioni sbagliate da parte delle cellule Natural Killer (attacco contro le proprie strutture). Il segnale di spegnimento vie-ne trasmesso quando i recettori inibitori trovano sulla superficie delle cellule bersaglio i rispettivi ligandi, cioè le molecole che i recettori sono in grado di legare. Se i ligandi per i recettori inibi-tori non vengono espressi sulle cellule bersaglio

(evento che può verificarsi in caso di infezioni vira-li o di trasformazioni tumorali), i recettori inibitori non possono spegnere le cellule Natural Killer che, di conseguenza, uccidono la cellula bersaglio (Fi-gura 3).I recettori attivatori cercano a loro volta i loro li-gandi con cui interagire sulla superficie delle cel-lule bersaglio: se queste strutture sono presenti, i recettori attivatori spingono i linfociti Natural Kil-ler ad eliminare il bersaglio. Il fatto quindi che una cellula Natural Killer lasci vivere o uccida la cellula bersaglio che ha di fronte dipende dal prevalere dei segnali di spegnimento (inibitori) o di accen-sione (attivatori) del linfocita Natural Killer. Questo delicato bilanciamento permette da un lato l'elimi-nazione delle cellule alterate e dall'altro riduce la possibilità che vengano uccise cellule "innocenti" (Figura 3).

FIGURA 3. A. I linfociti Natural Killer (NK) non uccidono la cellula normale perché essa presenta sulla sua superficie molecole (ligandi inibitori) che spengono l’attività distruttiva delle cellule Natural Killer. B. La mancanza dei ligandi inibitori permette alle cellule Natural Killer di eliminare la cellula bersaglio alterata (spesso si tratta di cellule infettate da virus o di cellule tumorali) (immagine modificata da Kumar V e McNerney ME, Nat Rev Immunol 2005).

La leucemia a grandi linfociti granulati di tipo Natural Killer è una malattia caratterizzata da un accumulo di cellule Natural Killer trasformate nel sangue periferico. Nel corso del mio progetto di ricerca, sostenuto da AIL, ho valutato le diverse sottopopolazioni di cellule Natural Killer presenti nei pazienti con questa malattia. Si tratta di una leucemia eterogenea, che può presentarsi sia in forma indolente (assenza di sintomi) che in forma sintomatica. La principale manifestazione clinica è rappresentata dalla neutropenia, cioè una di-minuzione del numero di neutrofili circolanti nel sangue, evento che espone i pazienti ad un ri-schio maggiore di contrarre infezioni, tra cui pol-moniti e ascessi. Considerato il decorso variabile della leucemia a grandi linfociti granulati di tipo Natural Killer, non tutti coloro che ne sono affetti necessitano di un trattamento farmacologico e i pazienti che vengono trattati non rispondono sempre allo stesso modo: vi sono casi in cui la te-rapia non sembra risolutiva ed altri in cui si rivela

decisiva per il miglioramento delle condizioni di salute. Lo scopo della ricerca è stato quello di capi-re quale fosse il tipo di cellule Natural Killer mag-giormente presente nei pazienti e se esistesse una correlazione tra il tipo di cellule Natural Killer e le manifestazioni cliniche. Determinare questi aspet-ti contribuisce a fornire informazioni utili per capi-re il decorso della leucemia prima del manifestarsi dei sintomi e per la messa in atto di una terapia mirata ai soli casi in cui è necessaria.I dati che abbiamo ottenuto finora hanno dimo-strato che la maggior parte dei pazienti presenta cellule Natural Killer trasformate dotate di caratte-ristiche citotossiche (capacità di uccidere le cellule bersaglio): esprimono infatti sulla loro superficie notevoli quantità della molecola CD16 e poche molecole CD56 (CD16 high/CD56 low). Per capi-re se all’interno di queste cellule vi fossero anche linfociti Natural Killer trasformati con memoria immunologica (capacità di ricordare la cellula ber-saglio), abbiamo valutato l’espressione della strut-

9tura CD57: più del 50% dei pazienti presentava cellule Natural Killer leucemiche con questa mo-lecola. Associando questi dati alla situazione cli-nica dei pazienti, abbiamo evidenziato che tutti i pazienti con cellule Natural Killer trasformate e capaci della sola attività citotossica sviluppano neutropenia (pochi neutrofili circolanti) e pre-sentano quindi una leucemia più aggressiva. Abbiamo anche compreso che il motivo per cui questi pazienti hanno pochi neutrofili è dovuto al fatto che i linfociti Natural Killer trasformati

riconoscono erroneamente i neutrofili normali come bersaglio e li distruggono. Risultati come quelli da noi ottenuti spiegano perché è fonda-mentale caratterizzare le cellule leucemiche: non solo possiamo capire prima come si svilupperà la malattia ma possiamo anche ottenere indicazioni sulla terapia migliore da impiegare per il singolo paziente. Anche per questo ringrazio AIL che ha fiducia in noi ricercatori e nella ricerca e ci per-mette di conoscere e combattere meglio le leu-cemie.

“TOGETHER TO CARE” A PADOVASi è tenuto a Padova il convegno “TOGETHER TO CARE” promosso da Novartis in collaborazione con AVLT Associazione Veneta per la lotta alla talassemia. L'evento, organiz-zato dalla dottoressa Maria Caterina Putti della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, ha riscontrato mol-to interesse tra i partecipanti, tanto che gli argomenti trat-tati dai diversi relatori inter-venuti hanno dato vita ad una vera e propria tavola rotonda.La giornata è stata aperta con i saluti del prof. Giuseppe Basso, Direttore della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Pado-va, che ha auspicato la continuità nelle attività svolte, augurando una stretta collaborazione tra centri ed evidenziando l'importanza del coordi-namento tra clinici. A seguire diversi interventi tra i quali quello del presidente di UNITED, Valen-

tino Orlandi, che ha rinnovato come di consueto la sua disponibilità a collaborare con il centro di Padova ricordando i vari impegni su più fronti a

livello nazionale. Un piacevole saluto è giunto dal Presidente Avis comunale, Enrico Van De Castel, che ha sottolineato l'impegno quoti-diano nel reperire donatori per rispondere all'importante ri-chiesta di sangue che l'azienda ospedaliera di Padova chiede quotidianamente. Gian Luca Forni, presidente della Site, ha

illustrato poi gli aggiornamenti emersi dall'ulti-mo congresso SITE e infine il dottor Pietro Maffei della Clinica Medica III dell’Azienda Ospedaliera di Padova, assieme alla collega dottoressa Valen-tina Camozzi, ha parlato degli aspetti endocrino-logici, nonché il problema diabete ed osteoporo-si in soggetti talassemici.

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LA MALATTIA ONCOLOGICA E L’ADOLESCENZADR.SSA MARIA MONTANARO, PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA, CLINICA DI ONCOEMATOLO-GIA PEDIATRICA PADOVA, ATTIVITÀ FINANZIATA DALL’AIL

La malattia oncologica può essere paragonata ad uno “tsunami emotivo”, che investe tutte le isole circostanti, anche a migliaia di chilometri di distan-za e, quando la massa d’acqua si ritira, lascia dietro di sé sofferenza e devastazione (Cianfarini, 2010). Nonostante i notevoli progressi compiuti nel suo trattamento, essa rappresenta ancora oggi un evento catastrofico, in grado di scatenare una si-tuazione di “crisi” acuta e sconvolgente, soprattut-to in età evolutiva, per la sua natura aggressiva e la sua origine dalle cellule stesse dell’organismo. Per “crisi” si intende quella condizione indotta in una persona che, di fronte ad un ostacolo perce-pito come insormontabile, si trova incapace di at-tuare strategie di risoluzione del problema e la cui conseguenza è un periodo di confusione e tensio-ne. Il concetto di “crisi” è in relazione a due tipi di esperienze: il rischio, la minaccia per la propria vita e la separazione, la perdita, esperienze indissolu-bilmente intrecciate. “Quando si ammala un bambino/adolescente, si ammala tutta la sua famiglia e tutto di lui rischia di diventare malato…”. Questa frase ben sintetiz-za l’impatto “sistemico” della malattia, in quanto rappresenta una fonte di cambiamento, cui l’inte-ra famiglia è chiamata ad adattarsi attraverso una riorganizzazione funzionale delle relazioni tra i di-versi membri al suo interno, al fine di mantenerne l’equilibrio. L'adolescenza è il periodo delle grandi trasforma-zioni fisiche (fattori ormonali dello sviluppo, e ma-turazione sessuale), intellettive (aspetti cognitivi dello sviluppo della personalità, sviluppo dell'indi-pendenza, rapporto con i genitori e con i coetanei, loro influenze, accettazione od indifferenza al ruo-lo sociale, atteggiamenti in funzione a valori cultu-rali specifici) e legate a scelte di vita. Chi meglio del protagonista di una storia di vita così importante, come attraversare l’esperienza della malattia oncologica, può esprimere questi vissuti? Ho deciso pertanto di raccontare i possibili vissuti di malattia di una adolescente, attraverso le parole di A., 16 anni, cui a dicembre 2015 è stato diagno-sticato un osteosarcoma alla tibia destra e che sta per terminare le cure.

L’esperienza di un tumore per un adolescente può comportare:

• una modificazione radicale dello stile di vita pre-cedente e spesso del proprio aspetto fisico, per l’aggressività delle cure (perdita dei capelli, calo o aumento del peso, nausea/vomito, presenza di ca-teteri o drenaggi, mutilazioni e cicatrici chirurgiche, ecc.). Dice A.:

“Dei primi giorni di chemio ho ricordi molto vaghi. Nausea soprattutto. Ma ero anche poco motivata. Vo-levo solo finire e andare a casa, ma questo ha causato solo più problemi che mi impedivano di farlo. Una ba-tosta sono stati i capelli. Erano lunghi, ricci, li adoravo. Credo di non essermi resa conto che stavo male, finché non mi sono caduti i capelli. Nel profondo pensavo non sarebbe mai successo. Per me, ragazza abituata a sentirsi sempre apprezzata da tutti per i miei riccioli, e ad apprezzarmi per i miei riccioli è stato credo l’osta-colo più difficile”;

• l’invasività delle procedure (aspirati midollari, biopsie, interventi, ecc.).

• la sensazione di essere incompreso per l’oscillazio-ne tra stati emotivi diversi. Questo è ben espresso dalle parole di A.:

“In generale posso dire che la malattia non l’ho vissuta né bene né male. Però odiavo sentirmi malata. Odiavo che le persone mi parlassero da malata, mi guardas-sero da malata, mi vedessero malata. Ero sempre io. Alcuni che conoscevo da quando ero nata mi chiede-vano se mi ricordassi di loro. Rispondevo, un po’ catti-va, che mi facevano la chemio, non mi cancellavano la memoria. È ancora la mia paura più grande. Che le persone mi vedano come “la povera malata che ne ha passate tante”. Ma sono sempre io”.

• un senso di precarietà per l’instabilità delle sue condizioni psicofisiche e l’incertezza della prognosi.

“Mi sembra di essere stata messa in pausa per un anno. L’ho vissuta. Mi sono trovata qualcuno da odiare per quello che mi è successo, e forse questo è sbagliato,

11anzi sicuramente lo è, ma un po’ mi ha aiutata. Ce l’ho con il mio ortopedico, la sua assistente, chi fuma, e, se si può dire, forse anche un po’ con Dio. Non ho mi capito perché non ho mai avuto paura di morire. O il dubbio che potesse succedere”.

L'adolescente si trova costretto a sperimentare anche una serie di problemi sociali. In questa area ricadono tutte le problematiche relative alla man-cata frequenza scolastica, alle carenti o nulle rela-zioni con i compagni e/o amici, alla sospensione di eventuali attività sportive e ludiche, ai rapporti con eventuali fratelli/sorelle. Scrive A.:

“A volte faccio fatica a seguire i discorsi dei miei ami-ci, le nuove dinamiche e i nuovi equilibri che si sono formati durante la mia assenza. Ho dormito, come la bella addormentata nel bosco, e quando mi sono svegliata non era cambiato niente, ma era cambiato tutto. Io forse sono anche maturata, e qualche volta vorrei prendere a pugni i miei amici. Si fanno proble-mi per cose che non dovrebbero essere nemmeno considerate problemi. Ma mi rendo conto che non posso pretendere che capiscano quello che ho prova-to. Quindi mi limito a cercare di aiutarli come posso”.

Diventa pertanto fondamentale offrire all’adole-scente la possibilità di un sostegno psicologico sin dall’inizio del percorso di cure. Afferma A.:

“Dopo la comunicazione della diagnosi, ricordo di aver conosciuto la mia psicologa; l’aver parlato di me come persona, con una famiglia, degli amici, una vita al di là della mia situazione, mi ha fatto sentire me-glio. Da quel momento ho deciso che avrei affrontato il tutto senza più piangere e buttarmi giù. Era inutile. Ed effettivamente anche il mio corpo reagiva meglio e si riprendeva prima”.

Lo psicologo come supporto nel recuperare la di-mensione della “persona”, al di là della “spersonaliz-zazione” potenzialmente indotta dalle cure…

Ed è necessario mantenere la relazione di accom-pagnamento dell’adolescente e della sua famiglia in tutte le fasi della malattia, anche dopo la fine dei trattamenti…come ben sottolinea A.:

“Durante il mio percorso la presenza della psicologa è stata importante. Soprattutto per capire come rela-zionarmi con i miei familiari, e in generale con gli altri. Posso dire che con me stessa ero a posto. Sono una tipa sbrigativa. C’è da fare qualcosa? Si fa, e poi si pas-sa ad altro. Ma chi mi sta intorno non è così, e io non sapevo proprio come prenderli. Con il suo aiuto e il suo “fare da tramite” tra me e i miei familiari ora posso dire di avere un rapporto quasi migliore di prima con loro”.

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EMATOLOGIA ADULTI DI PADOVABORSE DI STUDIO FINALIZZATE ALL’ATTIVITÀ DI RICERCARINNOVATE NEL 2017 DALL'AIL DI PADOVA

1. Ruolo delle molecole pro-infiammatorie IL-6 e CCL5 nella leucemia dei grandi lin-fociti granulati (Dott.ssa Chiara Ercolin)

Borsa dedicata a Giacomo Martignon di Maerne di Martellago

La ricerca ha approfondito il ruolo del microambiente pro-infiammatorio, che caratterizza la leucemia dei grandi linfociti granulati, nella sopravvivenza delle cellule leucemiche. In particolare, abbiamo valutato il ruolo di due molecole infiammatorie, l'interleuchina (IL)-6 e la chemiochina CCL5. IL-6 è risultata presente in quantità maggiori nel plasma dei pazienti affetti da leucemia dei grandi linfociti granulati rispetto agli individui sani, ma essa non viene prodotta dai linfociti granulati, leucemici o normali, bensì dai monociti, una popolazione cellulare coinvolta nei processi infiammatori fin dalle prime fasi. IL-6 è un attivatore fonda-mentale della via JAK-STAT, fondamentale per la sopravvivenza dei linfociti granulati leucemici. Anche CCL5 è risultata presente in maggior quantità nel plasma dei pazienti rispetto ai controlli sani. Al contrario di IL-6, CCL5 viene prodotta direttamente dai linfociti granulati leucemici. CCL5, legandosi a specifici recettori pre-senti sulla superficie dei monociti, stimola proprio la produzione di IL-6. Questo studio ha così contribuito a identificare uno dei meccanismi che, da un lato, mantengono l’ambiente in una condizione pro-infiammato-ria e, dall'altro, determinano una prolungata sopravvivenza delle cellule leucemiche.

2. Le vie di trasduzione intracellulari nei pazienti con leucemia linfatica cronica (Dott.ssa Valentina Trimarco)

Borsa dedicata a Federica Rampazzo di Voltabrusegana

Lo studio ha preso in esame i meccanismi di turnover (formazione e distruzione) delle proteine nelle cellule di leucemia linfatica cronica, con particolare attenzione ai processi che coinvolgono la proteina Lyn, molecola chiave della trasduzione del segnale mediato dal recettore per l’antigene delle cellule B (BCR) ed implicata nell’aumentata sopravvivenza delle cellule leucemiche. A questo scopo, abbiamo caratterizzato c-Cbl, coin-volta nella degradazione di proteine, tra le quali Lyn, e la proteina adattatrice ad essa associata CIN85, sia nel-le cellule B normali che in quelle leucemiche. c-Cbl e CIN85 sono risultate entrambe presenti in quantità mag-giore nelle cellule tumorali di leucemia linfatica cronica ma, aspetto ancora più importante e sorprendente, nessuna di esse interagiva con Lyn, annullandone così la distruzione e permettendole di perpetuare gli effetti favorevoli per le cellule tumorali. Al contrario, c-Cbl è risultata costitutivamente associata a PI3K, molecola coinvolta nel pathway del BCR. Questi primi dati ci permettono di ipotizzare che, nella leucemia linfatica cron-ica, c-Cbl non rivesta tanto il ruolo di distruttore proteico quanto quello di adattatore molecolare, ad ulteriore conferma di come gli equilibri molecolari siano altamente compromessi nelle cellule B neoplastiche.

La nostra Sezione AIL di Padova ha rinnovato all’Unità Operativa Ematologia ed Immunologia Clinica di Padova, diretta dal Prof. Gianpietro Se-menzato, l’erogazione del contributo liberale di 72.000,00 euro a sostegno di cinque Borse di Stu-dio per l’attività di ricerca sui progetti di seguito indicati:

133. Caratterizzazione citofluorimetrica dei fattori prognostici nei pazienti con leuce-mia linfatica cronica (Dott.ssa Samuela Carraro)

Borsa dedicata ad Andrea Petrin di Camposampiero

La leucemia linfatica cronica è una patologia dell'adulto che in alcuni pazienti può presentare una progres-sione estremamente lenta, al punto che non è necessaria alcuna terapia, mentre in altri soggetti si manifesta come una neoplasia così aggressiva da richiedere interventi terapeutici precoci e mirati. È pressante perciò la richiesta, in particolare da parte dei medici impegnati nel curare questi pazienti, di identificare i fattori prog-nostici, vale a dire quelle molecole (proteine, per lo più) espresse dalle cellule leucemiche che permettono di prevedere l'andamento della malattia fin dal suo esordio. Una delle tecniche che consente la determinazione dei fattori prognostici in maniera rapida e precisa è la citometria a flusso, mediante l'impiego di anticorpi monoclonali specifici per il riconoscimento di determinate molecole. In particolare, i fattori prognostici che abbiamo determinato in citofluorimetria anno sono stati CD38, CD49d e ZAP-70 che, insieme ai dati moleco-lari e citogenetici, hanno permesso la stratificazione dei pazienti a prognosi differente fin dalle fasi iniziali della leucemia. CD38 e CD49d sono due molecole con un valore prognostico indipendente l'una dall'altra. La loro presenza sulla superficie delle cellule leucemiche è purtroppo associata ad una prognosi negativa poiché conferiscono alla cellula che li esprime maggiore sopravvivenza e resistenza alle terapie. ZAP-70 è una proteina presente all'interno dei linfociti T e che può essere sintetizzata in alcune cellule tumorali di leucemia linfatica cronica: anche in questo caso, la sua presenza si associa ad una prognosi sfavorevole. La stratifica-zione dei pazienti ottenuta mediante analisi citofluorimetrica ha contribuito in maniera fondamentale nel predire fin dalla diagnosi il decorso clinico della malattia, permettendo al medico di individuare la terapia più adatta per il singolo paziente al fine di migliorarne la qualità di vita.

4 Cross-talk tra cellule mesenchimali stromali e linfociti B di leucemia linfatica cron-ica: conseguenze per la sopravvivenza del clone neoplastico e ruolo dell'asse JAK/STAT nella sopravvivenza dei linfociti B di leucemia linfatica cronica (Dott. Lorenzo Martinello)

Borsa dedicata ad Alessandra Sorgato di Ronchi di Campanile

Questa indagine ha valutato l’effetto delle cellule mesenchimali stromali, cellule pluripotenti presenti nel midollo osseo dei soggetti normali e preponderanti nel midollo osseo dei pazienti affetti da leucemia lin-fatica cronica, sulla sopravvivenza dei linfociti B neoplastici. Coltivando linfociti B leucemici insieme a cellule mesenchimali stromali abbiamo dimostrato come la presenza di queste ultime fosse in grado di impedire la morte cellulare programmata (apoptosi) dei linfociti B tumorali. Le cellule mesenchimali stromali non si sono però rivelate in grado di proteggere le cellule leucemiche dall’apoptosi indotta dai farmaci di nuova gener-azione (tra cui alcuni inibitori delle protein-chinasi come Ibrutinib), dimostrando come queste nuove terapie possano interferire con la protezione offerta dalla cellula mesenchimale stromale alla cellula B tumorale. La relazione esistente tra i due tipi cellulari è mediata sia dal contatto diretto cellula-cellula che dal rilascio di fattori solubili. Poiché diverse citochine secrete dalle cellule mesenchimali stromali nel microam-biente tumorale favoriscono la vitalità e la proliferazione delle cellule leucemiche attraverso la via JAK (Janus Kinase)/STAT (Signal Transducer and Activators of Transcription), abbiamo studiato l'asse JAK2/STAT3 nella leucemia linfatica cronica. Abbiamo così verificato che nei pazienti le proteine JAK2 e STAT3 sono sovra-es-presse e in stato di attivazione continua. Il blocco dell'attività di JAK2 e STAT3, mediante l'impiego di inibitori specifici, ha ripristinato la morte delle cellule tumorali, evidenziando l’importanza di bloccare questo asse nei pazienti con leucemia linfatica cronica.

5. Aspetti psicologici nei pazienti oncoematologici e nei loro familiari (Dott.ssa Micaela Fergnani)

Il supporto psicologico ha operato su più fronti cercando di utilizzare un approccio orientato alla massima flessibilità e adattabilità, a seconda delle esigenze espresse dai malati. Grazie ad una continua ed attenta analisi dei bisogni, il fondamentale sostegno psicologico e gli eventuali cicli di psicoterapia offerti ai pazienti ed ai loro cari sono stati affiancati da una serie di iniziative volte ad un maggior coinvolgimento delle persone stesse. A tal fine sono stati organizzati seminari e sono stati prodotti opuscoli su temi riguardanti la malattia e le modalità per affrontarla. In questo modo si è cercato di fornire ai pazienti e ai familiari degli strumenti utili per ridurre il senso di impotenza frequentemente sperimentato nel corso della propria cura.

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DOPOSCUOLA "COMPITINSIEME" AL CINEMA!Domenica 22 gennaio è sta-ta una giornata speciale per un gruppo di bambini che frequentano la Clinica di Oncoematologia pediatrica per la cura e il monitoraggio della loro patologia: sono stati ospitati dalla rassegna cinematografica per bam-bini e ragazzi For Kids del Cinema Esperia e, dopo una buona merenda, hanno potuto godere della pro-iezione del bellissimo film “La canzone del mare”.L’iniziativa rientra nel Progetto Doposcuola Com-pitinsieme, attivo da alcuni anni alla Clinica di On-coematologia pediatrica, e rivolto ad un gruppo

di bambini di origine straniera che devono affrontare, con le loro famiglie, difficoltà di tipo linguistico, scolastico e socio-economico, oltre a quelle con-nesse alla loro malattia. Il servi-zio è gratuito e oltre ad offrire un supporto individualizzato nello svolgimento dei compiti, propone ai bambini opportu-nità di crescita e arricchimento

personale offerte dal territorio come la visita a mo-stre, incontri culturali e letture animate.Il Progetto è finanziato dall’AIL di Padova, grazie al sostegno economico della Fondazione Antonvene-ta di Padova

A CASALSERUGO, NONOSTANTE L’ALLUVIONE, SEMPRE SOLIDALI NEI CONFRONTI DELL’AILIl nostro gruppo si è costituito 20 anni fa per proseguire una iniziativa intrapresa inizial-mente da altre persone. La mo-tivazione a continuare questa bella esperienza era notevole, perché si percepiva l'interesse che oramai si era diffuso tra le persone del nostro territorio. A dimostrazione di ciò ci sono i numerosi "sostenitori abi-tuali", tra i quali uno zio che, in occasione della S. Pasqua, ci raggiunge dal paese vicino per regalare ai suoi 12 nipoti un uovo a ciascuno .Il nostro paese, nel 2010, è stato messo a dura prova dall'alluvione; ci saremmo aspettati un netto calo nella distribuzione di stelle di Natale e uova di Pa-squa nei periodi successivi invece, nonostante ciò, la domanda è rimasta invariata, questo a conferma di quanto i cittadini di Casalserugo e dintorni siano sensibili a questa tematica e fortemente solidali.

Ora, per dare continuità nel tempo a questo grup-po, sto introducendo qualche ragazza più giovane, che servirà anche da esempio e da stimolo per le future generazioni.

Gabriella Boggian Capo Gruppo Casalserugo (Padova)

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A CURA DI : STEFANIA GALLO SEGRETERIA AIL PRESSO LA CLINICA DI ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA

NEWS DAL REPARTO DI ONCOEMATOLOGIA PEDIATRICA

Babbo Natale in Oncoematologia Pediatrica Grande sorpresa per i bambini ricoverati nel re-parto della Clinica di Oncoematologia Pediatri-ca che sabato 7 dicembre hanno visto recapi-tarsi dei doni direttamente da Babbo Natale!Ad accompagnarlo c’erano gli amici della TNT Global Express di Padova, ditta specializzata in spedizioni nazionali ed internazionali.Da molti anni l'AIL di Padova sostiene le spese relative al trasporto dei campioni biologici che da tutta Italia vengono inviati al Laboratorio di Diagnostica e Ricerca della Clinica di Oncoema-tologia Pediatrica e di quelli che quasi ogni gior-no dal reparto e dal day hospital vengono spediti ad altri laboratori per indagini suppletive.Ringraziamo la ditta TNT di Padova per la GRANDE professionalità con cui svolge questo servizio e la GRANDE sensibilità che da sempre la contraddistingue.

Solidarietà sotto l’albero

Consegnato il super panettone di Natale!

Grazie di CUORE a:- Giorgia C. e a nonna Fernanda; - Francesca D.N.;- Michela, mamma di Alessandro e Ilaria S.; - Stefania, mamma della piccola Eva S.; - Manuela e Lorenzo, genitori di Benedetta C.; - Francesca, mamma della carissima Carolina V., e alle amiche Luigina, Rita, Lucia, Mariarosa, Anita; - alle signore Fiorenza e Francesca;- agli amici del gruppo “Abilmente”per le bellissime creazioni che hanno voluto donarci.

E’ Michela R., segretaria presso la Sezione Degenze della Clinica di Oncoematologia Pediatrica, la vincitrice del maxi-panettone estratto martedì 20 dicembre. A portarle fortuna è stato il numero 78!

“E se a Natale regalassi “solidarietà” ?” Questa sembra essere la domanda che molte persone si sono poste quando hanno sentito parlare alcuni genitori di bambini seguiti nel reparto di Oncoematologia Pediatrica delle idee regalo solidali della nostra Associazione .Quest’anno la scelta era davvero ampia: impossibile non trovare il dono “perfetto”!

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Un Natale solidale con tante iniziative di bambini, maestre e genitoriIst. Comprensivo Don Milani di Mestre (VE): Scuola Primaria F. Filzi

C’era grande agitazione nell’aria in occasione del “mercatino della soli-darietà” allestito presso la Scuola Primaria F. Filzi. Scopo dell’iniziativa: insegnare ai bambini il vero significato del dono e della solidarietà.Con grande entusiasmo gli alunni, con l’aiuto dei loro insegnanti, hanno presentato i loro lavoretti (oggetti a tema natalizio e bigliettini di vario genere) ai numerosi visitatori accorsi incuriositi, consapevoli che i proventi sarebbero stati devoluti in beneficenza.Come da tradizione, per i più golosi, c’era anche un banchetto di dolci realizzati dalle mamme.

Alla fine della giornata, una bellissima soddisfazione: all’AIL di Padova sono stati donati ben 800 euro!

Un grazie di cuore a tutti per il grande impegno!Le cose fatte con il cuore sono quelle che riescono meglio!

Ist. Comprensivo di Follina e Tarzo (TV): Scuola Primaria di Miane

Consegna dei doni dell’Epifania ai bambini della Sezione Degenze

Quest' anno le maestre della Scuola Primaria di Miane, anziché  fare il tradizionale spettacolo di Natale con canti e balli, hanno pensato di organizzare una tombola “solidale”.I bambini delle quinte hanno scritto delle letterine agli esercenti del Comune chiedendo la loro generosa collaborazione per quanto riguardava i premi da mettere in palio.Il successo è  stato enorme! I commercianti hanno risposto in massa! I bambini si sono divertiti moltissimo, i più  grandi hanno aiutato i piccoli e tutti insieme hanno deciso di donare il ricavato della tombola alla Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova. Sono stati raccolti 800 euro. Le maestre hanno chiesto a Francesca di consegnare la somma raccolta all’AIL quando sarebbe venu-ta a Padova e così è stato!

Un GRAZIE speciale a tutti i bambini, alle insegnanti e a tutti i commercianti per questo bellissimo gesto di affetto verso i piccoli pazienti della Clinica di Oncoematologia Pediatrica e naturalmente un saluto speciale a Francesca.

Mancavano pochi giorni a Natale quando il papà di Giovanni V. è ar-rivato nel parcheggio antistante il Day Hospital della Clinica di Oncoe-matologia Pediatrica con la macchina carica di doni.Con grandissima emozione ci ha raccontato di come, alla proposta di promuovere una raccolta di giocattoli per i bambini costretti a tra-scorre le festività natalizie in ospedale, il gruppo di catechismo e molti genitori dei compagni di classe di Giovanni (che frequenta la Scuola Primaria C. Collodi di Mogliano Veneto) avessero dato prova di grande sensibilità e generosità!I bellissimi regali sono stati consegnati alla Befana che tutti gli anni, nonostante la stanchezza per le tante consegne effettuate nella notte, la mattina del 6 gennaio non manca mai di passare nella Sezione De-genze e TMO portando calze piene di doni e dolci per tutti!

Grazie a tutti! Ancora una volta possiamo dire che “Insieme … si può!”

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LA SOLIDARIETA’ DEI BAMBINIBuon compleanno a Edoardo P.Ciao,sono Edoardo P. Purtroppo non posso passare prima di Natale a salutarvi e portare qualcosa per i nostri amici. Il mio appuntamento a Padova è stato fissato per fine gennaio e sicuramente passerò, non mi sono dimenticato...!Io e la mia famiglia auguriamo Buon Natale e felice anno nuovo.

Simone, Edoardo, Paola e Alberto

Quando il 23 dicembre scorso, guardando i messaggi di posta elettronica, abbiamo letto (e riletto!) queste parole non abbiamo potuto che sorridere affettuosamente.La prima volta che Edoardo è entrato nel nostro ufficio era molto piccolo. Da allora, puntualmente, in occa-sione del suo compleanno, è sempre tornato a trovarci per rinnovare la sua donazione.Il 17 gennaio ha compiuto 10 anni! E’ diventato grande, ma è sempre lo stesso bambino sensibile e altruista. Con il suo consenso pubblichiamo la sua email perché ci sembra giusto condividere la semplicità del suo gesto. Chissà che tante altre persone non decidano di imitarlo!

Ciao Edoardo, GRAZIE di CUORE per la tua generosa donazione. Arrivederci al prossimo appuntamento!

LA SOLIDARIETA’ DEI GRANDINonna Fernanda: un tuffo nel passato per riscoprire la bellezza dei giocattoli fatti a mano!

Cappuccetto Rosso e il lupo cattivo... Trolls, un po’ birichini, dalla folta capigliatura... graziose sirenette e tanti altri simpatici personaggi …Sono le nuovissime creazioni della signora Fernanda, nonna di Giorgia C. (14 anni), realizzate interamente a mano, con grande cura e

tanto amore. Con la loro vivacità e il loro calore sono i compagni di gioco ide-

ali per i bambini di tutte le età.

Carissima nonna Fernanda,ogni volta nell’osservare i suoi lavori rimaniamo a boc-

ca aperta!

Chiacchierando con Giorgia abbiamo scoperto che anche nonno Bruno ha anche dato un

importante contributo!

Grazie e auguri di Buona Pasqua a tutta la famiglia!

Saluti a dei nonni speciali Un carissimo saluto ai signori Luciano e Pierina (nonni di Matteo P.), Alida e Lodovico (nonni di Claudio V.), Carlo e Rosanna (nonni di Alice V.) alle signore Annamaria e ai signori Renato e Guerrino (nonni di Eva S.) e alla nonna di Giacomo F.

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ASSISTENZA DOMICILIARE: per curare i bambini facendoli restare a casaSta per essere avviato a Padova un Servizio di Assistenza Specialistica Domiciliare per i bambini in cura pres-so la Clinica di Oncoematologia Pediatrica. Il servizio, effettuato da un gruppo specialistico organizzato per questo scopo, sarà in grado di garantire le medesime prestazioni effettuate in sede di ricovero o di day hospital.Il progetto sarà coordinato dalla Clinica di Oncoematologia Pediatrica in collaborazione con l’AIL di Padova, l’Azienda Ospedaliera di Padova e l’Azienda ULSS 6 Euganea di Padova.

INIZIATIVE A SOSTEGNO DEL PROGETTO“I Giubbox Boys”: musica, arte e solidarietà Ammontano a ben 2.200 euro le offerte raccolte in occasione di alcuni spettacoli comico/musicali messi in scena dal gruppo “I Giubbox Boys” di Arzergrande. Ecco la lettera che ci hanno consegnato personalmente lo scorso novembre.Cari ragazzi, carissimi amici, con questa nostra lettera vi salutiamo e vi incoraggiamo a conti-nuare il vostro viaggio verso la salute con forza e decisione, al pensiero che non siete soli in questa lotta: molti amici che voi non sapete di avere – MA CI SONO! – vi sostengono e vi sono vicini.Noi, che abbiamo l’ardire di considerarsi tali, da un anno facciamo spettacoli comico/musicali e mentre ci divertiamo e facciamo divertire il pubblico, pensiamo a voi, vi nominiamo continuamente, ed al termine dello spettacolo chiediamo agli spettatori di fare qualcosa di concreto per agevolare il vostro percorso.La sensibilità delle persone e la loro generosi-tà ci consentono di dare quanto ricavato per sostenere qualche progetto a vostro favore. Lo sappiamo che è una goccia nel mare dei vostri bisogni, ma questo poco, unito al tanto amore ed alla solidarietà che questo esprime, ci auguriamo sia viatico al raggiungimento del vostro benessere.I GIUBBOX BOYS di Arzergrande vi augurano pronta guarigione e vi fanno, anche con questa lettera, una ideale iniezione di coraggio ed ottimismo, due ausilii terapeutici IN – DIS – PEN – SA – BI – LI.Ciao a tutti!. I Giubbox Boys

Grazie Giubbox Boys! Il vostro interesse nel nostro progetto ci dà forza ed entusiasmo per proseguire e farlo diventare al più presto una realtà!

A PARTIRE DA ZEROI ricordi di tutto il personale della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova raccolti in un libro dal prof. Gianni Ballestrin, che per 11 anni ha insegnato presso la scuola del reparto .Un lungo viaggio che parte dalla nascita del Centro, nel lontano 1968, fino ad arrivare ai giorni nostri. Una lettura che fa capire quanto sia stato importante dotarsi di strutture più moderne e organizzate, di attrezzature mediche all’avanguardia e quanto sia sempre fondamentale il ruolo della ricerca scientifica. Un grande messaggio di speranza per il futuro!

Il libro è disponibile presso:Segreteria AIL - 1° piano - Oncoematologia PediatricaSegreteria AIL - via A. Gabelli , 114 Padova

L’intero ricavato andrà a sostegno del progetto di Assistenza Domiciliare in Oncoematologia Pediatrica.

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Donazioni alla Clinica di Oncoematologia PediatricaGennaio 2017Nuove pompe infusionaliSono state subito messe in funzione le 10 pompe infusio-nali (mod. Agilia Injectomat) donate lo scorso dicembre alla Sezione Degenze della Clinica di Oncoematologia Pediatrica.

Sale così a 37 il numero delle pompe che l’AIL di Padova è riuscita ad acquistare grazie all’aiuto di privati cittadini (in particolare di molti genitori) e di alcune ditte.

L’ennesima dimostrazione che solidarietà e impegno portano sempre a risultati straordinari!

Febbraio 2017Prossimi arriviSono in corso le pratiche per poter donare alla Sezione Degenze un monitor per la misurazione dei parame-tri vitali e un saturimetro da tavolo, per un miglior monitoraggio dei pazienti con livelli di saturazione molto critici.Vi terremo informati!

Un dono nel nome di “Vittoria”Desideravano “fare qualcosa per i bambini seguiti nella Clinica di Oncoematologia Pediatrica” e così i signori Alessandro e Federica B., genitori della carissima Vittoria hanno scelto, tra le varie possibilità, quella di donare delle mascherine pediatriche alla Sezione Degenze. Proprio in questi giorni sono state consegnate al personale infermieristico 4000 mascherine di misura inter-media, adatte ai bambini più grandi, con simpatiche stampe colorate, perché la Clinica di Oncoematologia Pediatrica è un reparto “a misura di bambino” dove tutto deve essere allegro e colorato.

Ricordiamo che nel novembre 2015 grazie al loro aiuto avevamo organizzato un concorso di disegno con una speciale giuria composta da bambini seguiti presso la Clinica di Oncoematologia Pediatrica.A tutti i partecipanti e ai piccoli giudici era stato consegnato un bellissimo dono.Gli 8 vincitori (suddivisi per fasce di età) avevano potuto scegliere di persona il proprio premio presso un cono-sciutissimo negozio di giocattoli di Padova.Un’iniziativa davvero unica di cui i bambini ancora parlano!

Ringraziamo i signori Alessandro e Federica per questa nuova grande manifestazione di affetto !

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MASCHERINE PER USO A DOMICILIOAlcuni genitori ci hanno segnalato di non riuscire a trovare (o di trovare con difficoltà) le mascherine per i loro bimbi.Presso la segreteria AIL - 1° piano Oncoematologia Pediatrica - sono disponibili confezioni di mascherine, con elastici, in tre misure diverse.I genitori dei bambini ricoverati in Sezione Degenze, se impos-sibilitati ad allontanarsi dalle stanze, possono contattarci tele-fonicamente (049/8211461). Ve le consegneremo direttamente in reparto.Vi ricordiamo che vanno indossate assicurandosi di coprire bene naso e bocca, così come ci mostra (nella foto) la piccola Eva.

News dal reparto di Oncoematologia Pediatrica termina qui. Buona Pasqua a tutti!

Godega Sant'Urbano (TV) saluta il caro nonno e bisnonno Agostino "Siamo felici perché forse niente è perduto, perché se tu non puoi tornare indietro noi ti possiamo tenere nel no-stro cuore, e mostrarti che il tuo amore nei nostri confronti è stato ben riposto vivendo nel modo onesto e buono che ti renderebbe orgoglioso di noi".Sono queste le parole che gli amatissimi nipoti e pronipoti hanno voluto dedicare a nonno Agostino.Una vita dedicata alla famiglia e al lavoro e un grande amore per i bambini.Poi la preoccupazione per il nipotino Diego quando venne ricoverato nella Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova. Ora Diego sta bene, ma quell’esperienza aveva fatto maturare in nonno Agostino un desiderio, più volte espresso ai propri cari: quando non ci sarebbe stato più non voleva fiori ma offerte per aiutare la Clinica di Oncoematologia Pediatrica. E così i figli Fiorina, Angelo, Lino, Celestina ed Elena hanno avvisato parenti e amici affinché rispettassero le sue volontà.Grande è stata la partecipazione di tutta la Comunità di Gaiarine e Godega. A salutarlo anche il Gruppo Alpini della Sezione di Conegliano. In totale sono stati raccolti 1.000 euro.

NOTIZIE UTILI PER I GENITORIPer informazioni: Segreteria AIL - 1° piano Oncoematologia Pediatrica - email: [email protected]

UOVA DI PASQUA AIL - Anche quest’anno sarà possibile trovare le nostre uova di Pasqua all’in-terno della Clinica di Oncoematologia Pediatrica. E’ possibile anche prenotarle (tel. 049/8211461).

LOTTERIA DI BENEFICENZA “Regalami un sorriso” 2017 - I genitori, gli zii, i nonni e i bambini che volessero acquistare o collaborare alla vendita dei biglietti possonorivolgersi alla nostra segreteria.

BERRETTI “SOLIDALI” - Da semplici coprica-po per ripararsi dal freddo sono diventati gli accessori di tendenza più utilizzati!Quando ci è stato chiesto se fosse possibile avere dei ber-retti per i ragazzi della Clinica di Oncoematologia Pedia-trica, Lara e Claudia, storiche volontarie dell’AIL, si sono subito messe all’opera. Grazie a forbici e macchina da cucire, e a tanto estro e cre-atività, hanno realizzato dei coloratissimi berretti, disponi-bili in due misure.E per la primavera sono previsti nuovi arrivi!

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ARRIVANO I NOSTRIVOLONTARI DEL SORRISOCHI SONO. Di certo non tutti i lettori di questo breve articolo, ci conoscono: siamo ARRIVANO I NOSTRI (AIN), i soli volontari che operano nella clinica di Oncoematologia pediatrica. Mi piace ricordare che sono stati i bambini ricoverati a darci questo nome una decina d’anni fa (benché presenti a Oncoematologia pediatrica da circa 25 anni) e come ARRIVANO I NOSTRI siamo riconosciuti dalle 2 più importanti e note istituzioni onlus l’AIL e Città della Speranza, con le quali esiste un rapporto di stima e amicizia.Il gruppo associato dei volontari AIN è oggi composto da persone di diversa provenienza e professionalità: circa 30 quotidianamente attive il pomeriggio nel reparto degenze e una ventina che operano in day hospital prevalentemente al mattino, pienamente consapevoli che essere volontario a Oncoematologia pediatrica vuol dire fare una scelta non solo di solidarietà verso chi soffre ma soprattutto di amore verso un bambino o un adolescente che si trova in seria difficoltà. Il nostro obiettivo è quello di rendere meno dura l’esperienza della malattia e del ricovero offrendo momenti di spensieratezza non solo ai bambini e ragazzi malati, ma anche al genitore costantemente presente accanto al suo bambino.Come volontari AIN abbiamo imparato che è possibile, ed è nostra aspirazione fare la differenza, senza com-piere azioni clamorose e senza cercare pubblicità nei giornali o in televisione. E’ nostra aspirazione che, nonostante le difficoltà della malattia, il reparto di Oncoematologia pediatrica pos-sa diventare un luogo dove si possa ancora sorridere.Chi soffre ha bisogno di positività unitamente alle terapie. Per questo il ruolo dei volontari è così importante (testimonianze dal personale sanitario e ancor più dai bambini e loro familiari); siamo abbastanza vicini ai malati e alle loro famiglie da comprenderne la sofferenza e, necessariamente, abbastanza distaccati per non farci sopraffare dal dolore e non essere quindi più in grado di svolgere al meglio il nostro ruolo. Certo non è sempre facile riuscire a mantenere questo equilibrio, ma è proprio grazie ai nostri pazienti e ai loro sorrisi che si può esserne capaci.Chi “vive” il reparto respira il nostro sentimento di amore-condivisione e gli apprezzamenti che riceviamo sono per noi il dono migliore. Al riguardo desidero, una per tutte, riportare alcune parole di una lettera che ci è arrivata dai genitori di un nostro bimbo che da tempo è un angelo: “……da genitori abbiamo vissuto ab-bastanza a lungo all’interno di questo reparto e abbiamo potuto così conoscere la vostra disponibilità e il vostro amore nei confronti dei nostri bambini. Grazie per la vostra presenza e per ciò che fate”. Ma vorrei precisare, senza tema di retorica, che per ogni volontario AIN “il rapporto tra chi dà e chi riceve” è un rapporto alla pari.LE ATTIVITA’. AIN operano nel rispetto delle esigenze dei pazienti, degli operatori sanitari e delle attività scolastiche. Nella sezione degenze le attività sono più articolate in relazione alle prolungate presenze dei pa-zienti ricoverati. Quotidianamente utilizziamo l’attività ludica e la relazione interpersonale per offrire svago, compagnia e divertimento ai pazienti, cercando di adeguarci ai loro gusti e alle loro diverse esigenze anche in termini di età, dal momento che i nostri ospiti vanno dalla primissima infanzia all’adolescenza, spesso col coinvolgimento del genitore presente.Oltre a diverse tipologie di gioco e animazione si utilizzano teatro, musica, progetti di disegno, poesia, ecc. In casi specifici i volontari partecipano e collaborano a progetti organizzati all’interno della clinica. Senza scendere in particolari dettagli vediamo in breve quali attività sono usuali.Si usa molto la PITTURA, lasciando la scelta dei colori ai bambini, su formine di legno di vari soggetti (scatole, animali, vassoi, cornici, quadretti che vengono anche decorati con decoupage, ecc.), su formine di alabastro e gesso, su sassi e su t-shirt. Per quanto riguarda gli oggetti in legno, una menzione particolare va ai “soggetti importanti” predisposti durante la settimana da William, lo storico volontario falegname, e poi assemblati e dipinti dai bimbi in reparto (es. foto 1-4); il BRICOLAGE di vario tipo è sempre gradito (con l’uso di stencil e ri-tagli i bambini compongono oggetti e cartoncini di fantasia personalizzati; vengono eseguite collane e brac-cialetti e fantasie con le PERLINE; è altresì apprezzato il DECOUPAGE su carta, su ceramica, su appositi piatti in vetro dove si usano carta di riso e carta con i vari elementi decorativi; è importante lasciare correre la fantasia dei bambini anche con “materiali poveri e di riciclo” (es. foto 5 -9); GIOCHI DI GRUPPO/SOCIETÀ si fanno spesso, in funzione delle presenze, con le carte e altri “classici” tipo monopoli, scarabeo, risiko, ecc. E’ importante, se il ragazzo lo gradisce - parliamo dei più grandi - favorire la partecipazione di più adolescenti alla stessa attività allo scopo di incrementare la socializzazione. Si inseriscono anche “attività stagionali” e per occasioni speciali: dal periodo natalizio, con i decori per l’albero e la classica tombola, all'estate passando per Halloween e car-nevale con trucchi e maschere, al periodo pasquale con il decoro di uova di polistirolo e la realizzazione di un esclusivo “albero di Pasqua”, a un lavoretto per la festa del papà o della mamma e tanto altro ancora. Coglien-do l’occasione di un compleanno di uno dei piccoli ospiti del reparto vengono organizzate festine con torta e

23giochi; ma la festa più “grandiosa” è sempre quella che AIN organizzano per la sera del 31 dicembre, un evento speciale per tutti i bambini ricoverati con la partecipazione dei loro genitori e alcuni familiari. Vengono altresì organizzati eventi diversi che vanno dalla giornata col prestigiatore, a quella bimbo pasticcere o pizzaiolo, alla musica; talvolta le giornate vengono “movimentate” con la visita di un campione di calcio, rugby, moto o un cantante (certo non frequentemente per gli impegni dei soggetti e per l’opportunità di poterli contattare).Ultimo, ma non per importanza, la gita annuale, con i bambini in grado di farla, al Butterfly Arc, Casa delle Farfalle-Bosco delle Fate che si trova a Montegrotto Terme, dove si va col pulmino e autista messi a disposi-zione dell’AIL. I SOSTENITORI. Oltre alla proficua collaborazione con AIL (che si fa carico economico dell’assicurazione per AIN) i volontari ricevono il sostegno morale, e non solo, da altre associazioni o gruppi che vanno in reparto cercando di rallegrare le giornate durante il carnevale o per Halloween, ma in particolare nel periodo natalizio arrivano come “Babbi Natale” a portare doni a tutti i bambini; ricordiamo e ringraziamo la Polizia Penitenzia-ria di Padova, l’associazione “La città del bambino”, l’associazione “Opportunità e oltre”, l’associazione “H2O Bolle”, i ragazzi del Rotaract di Padova e le tante generose “singole” persone che offrono regali per arricchire il bottino premi per la festa del 31 dicembre, e che vogliono mantenere l’anonimato. Un particolare ringrazia-mento va agli “Amici di Babbo Natale” di Chioggia un gruppo di generosi “vecchi” amici dei bimbi ricoverati e dei volontari nonché sostenitori dell’AIL per le meritorie attività di questa istituzione. I riconoscimenti morali e i contributi economici alle iniziative dei volontari che arrivano spontanei1 dai genitori dei piccoli degenti sono i sostegni che più di ogni altro ci gratificano e ci commuovono in quanto li riteniamo un segno di ap-prezzamento alla nostra attività.Descrizioni particolareggiate di quanto su esposto (feste, attività, ecc.) sono leggibili su articoli pubblicati sui noti-ziari AILNEWS n°2/2013, n°3/2013, n°3/2014, n°1/2015, n°3/2015, n°1/2016, n°2/2016.Da ARRIVANO I NOSTRI un grazie di cuore agli amici sostenitori, ai molti generosi genitori e all’AIL. L. C.

1I contributi economici per i volontari AIN —che non sono sovvenzionati dalle istituzioni— vengono versati con specifica causale all’AIL che provvede a rilasciare ricevuta fiscale ai donatori e a rimborsare ai volontari le spese sostenute per l’attività.

Foto 5, 6, 7, 8, 9: Esempi di realizzazio-ni con materiali poveri e di riciclo per stimolare la creatività

Foto 1, 2, 3, 4: Lavori “importanti” in legno predisposti all’esterno, assemblati e dipinti in reparto

mollette da bucato pastacucchiaini di plastica

vasetti di terracotta…con portauovo

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ALE DAY: 1000 PERSONE ALLA PRIMA EDIZIONE

Carissima Ale,Quando si parla di Te i pensieri i sentimenti si mettono in fila, e spingono per esprimere la loro emozione

nel raccontarti. Oggi assieme a Te, perché cosi vogliamo pensare, porteremo a termine il tuo sogno la tua

promessa…questo primo Grande Risultato. Pensavi di correrla quella maratona, e sei riuscita a farlo con

Moira, con Aurora con Gaia con la Tua Famiglia e la TUA SQUADRA...

Da quella promessa è nato " Ale Day" la tua Festa, il Giusto Omaggio alla tua Memoria al tuo Sacrificio por-

tando nel Cuore e nell'Anima la consapevolezza che per questo non verrai MAI DIMENTICATA...

Moira e La tua Famiglia ci hanno aperto le porte della loro Casa del loro Cuore e ci hanno accolto come dei

Figli Adottivi...ogni volta incontrarli e passare qualche ora assieme rappresenta per noi un insegnamento un

esempio da seguire, un esempio di persone Vere, Semplici, Oneste. Buone.

Piero, Luisa, Moira, Diego...Andate Fieri di quello che Siete, e dei Grandi Principi e dei Valori che vi Apparten-

gono. E' un Onore essere al Vostro Fianco, e Un Grazie di Cuore per la Fiducia e I' Opportunità che ci avete

concesso.Mettere assieme LA TUA SQUADRA E' STATO FACILE, tutti si sono resi disponibili da subito, tutti hanno capi-

to che sarebbe stato Facile. Semplice, la tua Luce La Tua presenza avrebbe tracciato la giusta Via da Seguire.

I Principi di questo Gruppo sono Semplici, sono i tuoi…Coraggio…Onestà…Umanità…Condivisione…

Amore…Unione…Personalità…Spirito…Forza Tutto si rivede in te…e oggi più che mai siamo consapevoli

che questa Squadra sia ancora più Unita e più Forte.

Ad oggi non siamo solo un Gruppo, ma qualcosa di molto più Importante e Prezioso...Siamo degli Amici.

In questo Posto sei stata di passaggio, hai Lottato sperando che un giorno la Vittoria sarebbe Arrivata. E'

Arrivata e siamo qui per dirtelo, per urlarlo al Mondo Intero...Ti VOGLIAMO BENE...Ale!

Consegniamo questi 9000 euro quale somma ricavata dall' Edizione 2016 di "Ale Day" con la speranza che si

possano raggiungere Nuovi Traguardi, che la RICERCA possa continuare, e che sempre più persone possano

credere in un Futuro di Felicità e Amore con i propri Cari.

Un Grazie di Cuore ai Dottori, Professori, a Tutto il Personale Ospedaliero per l'Impegno la Professionalità e

I'Umanità che ogni giorno mettono a disposizione di chi lotta con la Malattia.

Un Ringraziamento Particolare al Dottor Semenzato, alla Dottoressa Speranza DiMaggio, all' A.I.L. di Padova,

al Professore Luigi ZANESCO, e alla Dottoressa Guerrieri Carmela.

Non per Ultimo Vogliamo Ringraziare i più di 1000 partecipanti, le Associazioni, i Gruppi, le Parrocchie, le

Amministrazioni Comunali, i Volontari, e quanti ci hanno dato il loro aiuto, la loro disponibilità nell'organiz-

zazione di "Ale Day".In Questa Occasione Vogliamo Ricordare che stiamo già al Lavorando alla 2° edizione di "Ale Day" che si

terrà sempre a Ronchi di Villafranca il 10 Settembre.

Grazie.AVANTI TUTTA La Squadra "Ale Day".

Lo scorso settembre si è tenuta a Ronchi di Cam-panile, frazione di Villafranca Padovana, la prima mini maratona in ricordo di Alessandra Sorgato, una madre vinta da un linfoma che le ha stroncato la vita a soli 30 anni.Una festa organizzata dagli amici di Alessandra che hanno coinvolto molti cittadini e aziende locali. Ol-tre un migliaio i partecipanti che con le loro offer-

te hanno donato circa 9000 euro all’AIL di Padova, somma che è stata consegnata il 22 gennaio nel Reparto di Ematologia di Padova, dove Alessandra aveva trascorso gran parte della sua malattia, nella mani del Primario Prof. Giampiero Semenzato, alla presenza del alla presenza del Segretario/Tesoriere Rag. Giuseppe Cavaliere. Questo il testo della lettera che in questa occasione hanno letto di amici di Ale:

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RACCOLTI 5000 EURO ALLA SECONDA EDIZIONE DELLA GARA GOLF AILOrganizzata dalla volontaria AIL Anna Boldrin, lo scorso novembre si è tenuta la seconda edizione della gara di Golf pro AIL al Golf Club Frassanelle di Rovolon in provincia di Padova. Si è trattato di una gara per giovani e adulti che ha riscosso un grande successo: ben 110 i golfisti che si sono af-frontati nei campi verdi.“Abbiamo organizzato questa gara con lo scopo di far conoscere l’AIL e raccogliere fondi da desti-nare all’assistenza domiciliare per i piccoli pazien-

ti della Clinica di Oncoematologia pediatrica di Padova diretta dal prof. Giuseppe Basso – ha spie-gato Anna Boldrin – un obiettivo raggiunto con soddisfazione considerato che sono stati raccolti circa 5000 euro”.Presente alla gara anche il presidente dell’AIL di Padova prof. Luigi Zanesco che ha ringraziato l’or-ganizzatrice, tutti i partecipanti e gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa.Appuntamento all’anno prossimo!

Il gradito e simpatico biglietto di auguri natalizi arrivato dai bambini e insegnanti volontari del doposcuola “COMPITIINSIEME” che ringraziano l’Ail di Padova per il sostegno.

FOTONOTIZIA

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7^ edizione di CANTIAMO IL NATALE PER L'AILUn anno è passato, ma non è passato il desiderio e la gioia di aiutare il PROSSIMO!!Il 2016 ha caratterizzato il no-stro appuntamento natalizio “Cantiamo il Natale AIL” in una vivace e sentita serata all'in-segna della solidarietà e della generosità dei presenti, i quali hanno contribuito a raggiun-gere il nostro obiettivo anche per quest'anno. Anni in cui ci si allontana sempre di più dal generoso gesto di aiuto verso gli altri. Il nostro non deve e non può essere un semplice e freddo dare, ma deve nascere dalla sensibilità ed altru-ismo che ci aiuta a diventare più ricchi dentro e non per apparire agli occhi degli altri.La nobile missione AIL ci coinvolge sempre e ci fa, non solo per quel giorno, vedere e capire quanta sofferenza c'è: non guerre, fame, violenza,

ma la nascosta dignità di chi soffre nella e per la malattia.A loro il nostro sostegno umano ed economico (poco), ma che nasce dal profondo del cuore e dalla consapevolezza di farvi sa-pere che non siete soli.Sabato 10 dicembre nella Chiesa San Marco di Ponte di Brenta a Padova ci hanno aiutato nel condividere la serata in un clima di festa e

di solidarietà i cori “Edi Forza” di Staranzano Gori-zia, Gruppo Vocale “Nonet Primorsko” di Caresana Trieste e il Coro Femminile “Col di Lana” di Livinal-longo BellunoCi rileggiamo il prossimo anno!!!!!!!!!

Ensemble Vocale “Emozioni inCanto”

DONATI PIÙ DI MILLE EURO CON IL TORNEO DI BRIDGESi è svolto ad ottobre scorso un torneo di bridge a scopo di beneficenza a favore dell’AIL, organizza-to presso il Circolo Eremitani di Bridge di Padova di Piazzetta San Michele 5, con la benevolenza del Presidente Pierluigi Malipiero, la preziosa collabo-razione dell’Arbitro Federale Nelda Stellin (nel-la foto) e dei Maestri Oscar Sorgato e Giampaolo Centioli.Principale sponsor dell’evento è stata l’Azienda Vi-tivinicola Cà del Colle di Mauro Facchin con sede a Vò Euganeo che ha fornito gratuitamente delle splendide confezioni dei suoi pregiati vini, non solo come premi ai migliori classificati, ma anche

come premi per la lotteria finale che ha contribuito ad arricchire la donazione.Il prof. Gaetano Forno, inoltre, ha voluto aggiungere ai premi anche numerosi libri scritti da lui.Moltissimi i partecipanti che hanno voluto iscriversi attratti non solo dai premi, ma anche dalla nobile finalità dell’iniziativa. L’intero ricavato di 1.160 euro è stato devoluto all’AIL di Padova.Ringraziamo sentitamente il Presidente Pier Luigi Malipiero, i suoi collaboratori e tutti i partecipanti, auspicando che tale bella iniziativa possa in futuro essere replicata. Giancarlo Alemanno

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NATALE IN STILE GOSPEL-POP PER L'AIL Strepitoso successo il 13 dicembre scorso al Teatro Sociale di Cittadella per il Concerto di Natale in sti-le Gospel-pop della Wrevolution. Per una sera Cittadella ha viaggiato in questo stile musicale, in quest’armonia di voci. Spesso l’abbia-mo sentito in modalità “solo vs coro”, cioè ad una breve frase canora, eseguita da un solo cantore si alternava la risposta di tutto il coro, colorando di magia tutto il teatro, trasformandolo per la prima volta in un momento festoso.Musiche, effetti e performance hanno portato il pubblico a rimanere in piedi danzando. Anche quest'anno, l'agenzia E-vent di Franca Lo-visetto, ha messo in scena uno spettacolo per rac-cogliere fondi a favore dell'Ail, Associazione che opera nel reparto oncoematologico pediatrico di Padova. La serata è stata condotta dalla giornalista Angeli-ca Montagna. A fare gli onori di casa il sindaco Luca Pierobon e il Consigliere regionale Giuseppe Pan. Grandiosa è stata l’ospite Elisanna che, con la sua voce melodica è riuscita ad emozionare tutto il pubblico, aprendo la serata con la coreografia dei bambini della magia dei colori. Sono stati raccolti 2.000 euro. Offerte che si ag-giungono alle donazioni raccolte durante le ini-ziative di Franca Lovisetto in tanti anni di volonta-riato. Orgogliosamente il professor Modesto Carli è intervenuto alla serata precisando che l’80% dei malati di leucemia guariscono, ma la strada è anco-ra lunga per debellare questa malattia e l'impegno e la ricerca stanno dando i risultati sperati.

Immancabile la presenza delle associazioni e For-ze dell’Ordine del territorio, la Pro Cittadella, il ca-pitano dei Carabinieri di Padova Marco Stabile, il maresciallo dei Carabinieri di Cittadella Fiori con il carabiniere Vista, il maresciallo capo della Guardia di Finanza di Cittadella Salvatore Nicoletti, il Dott. Gledis Sambugaro della Polizia locale di Cittadella, il Comandante della Polizia locale di Fontaniva Car-lo Gazzola, il professor reverendo Don Augusto Pic-coli, cappellano della polizia di Stato di Alessandria Asti, l’ispettore antincendio responsabile del distac-camenti dei vigili del fuoco di Cittadella Baliello Gil-berto, Angelo Cucciari e Giampiero Londei dell’As-sociazione Nazionale Polizia di Stato, il presidente Orazio Longo per l’Associazione Nazionale Finanzie-ri d’Italia, Giovanni Gelain per l’Associazione Frecce Tricolori e Aeronautica militare, SOS Altapadovana, l’A.N.C. (Associazione Nazionale Carabinieri) con il rappresentante Carniello e i volontari, il vice presi-dente della Confindustria di Vicenza Remo Pedon, Panathlon Cittadella, Rotary Cittadella e Lions Cit-tadella.L’evento è stato patrocinato anche dalla Confedera-zione Cavalieri Crociati di Malta Assisi, dei Cavalieri Templari Cristiani, dalle guardine D’Onore e dall’Ac-cademia Costantina.

Un grazie di cuore a tutti i partner sostenitori, azien-de e persone che hanno premesso la realizzazione dell’evento. E-vent ringrazia tutti e dà appuntamento all'anno prossimo.

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BUON COMPLEANNO GIACOMODomenica 11 Dicembre si è tenuta la settima edi-zione dell’evento di raccolta fondi “Buon Comple-anno Giacomo”. Un appuntamento annuale ormai irrinunciabile istituito dai genitori di Giacomo Mar-tignon al fine di raccogliere fondi a favore della borsa di studio in memoria del loro figlio.I genitori di Giacomo negli anni sono diventati i porta-bandiera di uno staff vasto ed efficiente che si prodiga per la riuscita dei principali eventi orga-nizzati su base annuale al fine di raccogliere fondi per la ricerca.L’attrattiva culinaria di quest’edizione è stata la “porchettata di beneficenza” che, oltre al tradizio-nale aperitivo di benvenuto ed alle numerose lec-cornie, ha soddisfatto i palati delle molte persone che sono intervenute.La serata è stata allietata dall’accompagnamento musicale dei deejay Ge.Ko Music Entertainment.L’ampia partecipazione avuta anche durante que-

sta settima edizione ha permesso di raccogliere fon-di per un totale di 2.392 euro a favore della borsa di studio.Cristina, mamma di Giacomo, durante i ringrazia-menti finali, ai quali hanno presenziato anche il Prof. Gianpietro Semenzato responsabile del reparto di ematologia e immunologia clinica dell’ospedale di Padova ed il consigliere della sezione AIL di Pado-va Riccardo Casotto, ha voluto sottolineare ancora una volta l’importanza di questi eventi nell’aiutare la ricerca ed il fatto che, in questi anni, gli eventi or-ganizzati in memoria di Giacomo hanno permesso ad altre storie caratterizzate dal comune denomina-tore della malattia di intrecciarsi tra loro formando un gruppo coeso e dando ulteriore forza al fine da loro sempre perpetrato: contribuire alla raccolta di fondi per la ricerca.Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, a vario titolo, e arrivederci al prossimo anno.

IN RICORDO DI UGO PALUANICome ogni anno dal 1999, l'Associazione El Filò ha volu-to ricordare l'amico ballerino e organettista Ugo Paluani, vittima della leucemia.Il 18 febbraio scorso si è svolta una bella festa in cui mu-sicisti e ballerini hanno suonato e ballato per tenere viva la sua memoria. La somma raccolta in tale occasione è stata, come sempre, devoluta all'Ail.

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4^ MARCIA DEI BABBI NATALE A FAVORE DEL GRUPPO AIL ANDREA PETRINDomenica 18 dicembre freddo, ghiaccio e nebbia non hanno scoraggiato i partecipanti alla quarta marcia dei Babbi Natale organizzata in Piazza Ma-riutto a Villanova di Camposampiero. La marcia era articolata su due percorsi da 6 e da 11 chilometri. Quest’anno si è notata, con grande entusiasmo, la collaborazione di molte associazioni del territorio, tra le quali l’Associazione Donne Insieme Villanova che ha offerto a tutti i partecipanti un braccialet-to ricordo e un ricco ristoro alla fine della marcia. Un ringraziamento speciale va alla Proloco di Vil-lanova che anche quest’anno si è resa disponibi-le, attraverso i suoi volontari, ad organizzare nel dettaglio tutta la manifestazione in collaborazione con associazioni e ditte di Villanova di Camposam-piero. Ognuna nel suo piccolo ha saputo dedicare qualcosa di veramente prezioso a questa giornata, interamente dedicata alla beneficenza. Hanno contribuito alla realizzazione della marcia con le loro offerte: il distributore Europetrol, l’As-sociazione Basket Campodarsego capeggiata da Alberto Scarin, l’Associazione Agorà, la Coop Al-leanza 3.0 di Santa Maria di Sala e il negozio Gaia spazio Moda. Assieme a tutti i partecipanti, che indossavano il cappellino di Babbo Natale offerto dalla ditta Con-

te Rino e figli, erano presenti: l’associazione Noi San Prosdocimo che ha allestito la partenza e l’arrivo, l’Associazione Kar.ma che ha preparato grandi e pic-coli alla marcia con il risveglio muscolare e infine la Protezione Civile e i Carabinieri in congedo che han-no accompagnato in sicurezza tutti gli iscritti nei vari percorsi. Nel corso della mattinata non è man-cato l’arrivo del generoso Babbo Natale che, con la sua slitta offerta dal Comitato Straelle, ha portato regali ai più piccini. All’arrivo i più fortunati hanno ricevuto un piccolo pensiero grazie alla vincita di un’estrazione a premi offerti dal Gruppo AIL Andrea Petrin.A conclusione della manifestazione si sono raccolti 1625 euro, che sono stati donati al Gruppo Ail An-drea Petrin Camposampiero-Cittadella che sostie-ne i pazienti in cura presso il Day-Service dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale Ematologica dell’ULSS 15. Ringraziamo tutti i partecipanti e coloro che hanno supportano il Gruppo in tutte le sue iniziative ed at-tività.

Gruppo AIL “Andrea Petrin” Camposampiero-Cittadella #insiemeèpiùfacile

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HA RISCOSSO UN GRAN SUCCESSO LA FESTA DELLA BEFANA ORGANIZZATA DALL’AIL Durante la festa della befana l’Associazione “Geni-tori in fuga” ha messo in scena per il secondo anno consecutivo un nuovo spettacolo per i piccoli pa-zienti dell’oncoematologia pediatrica di Padova.“Alla ricerca di...” era il titolo della rappresentazione, un giro del mondo allegro e colorato che è piaciuto molto ai bambini e che ha visto un grande coinvol-gimento anche da parte dei loro genitori. Era questo lo scopo del gruppo di genitori-attori che ormai da 4 anni supportano il reparto di onco-ematologia pediatrica di Padova con piccoli spet-tacoli teatrali per bambini. Il gruppo è nato 4 anni fa da un’idea dei genitori di Angelica, una piccola paziente dell’oncoematologia pediatrica di Padova che a soli 5 mesi di vita è stata salvata in extremis dal padre che le ha donato il midollo, grazie alla prontezza e professionalità dell’équipe del Prof Basso.La vicenda non ha scoraggiato, anzi è stata uno spunto per la rinascita e per la creazione di spet-tacoli a scopo benefico. Altri genitori si sono stret-ti ai genitori della piccola paziente, diventando i “Genitori in fuga”, abbracciando i loro stessi ideali e facendoli propri, mettendosi in gioco per portare gioia e sostegno a favore del reparto dell’oncoe-matologia di Padova.Quest’anno nel cast era presente anche Eleonora, guarita qualche anno fa dalla leucemia. Già l’anno scorso aveva espresso il desiderio di partecipare all’evento e così quest'anno ha potuto ballare con

entusiasmo sul palco assieme ai “Genitori in fuga”, dimostrando grinta e determinazione, sicuramente le stesse che l’hanno aiutata a sconfiggere la malat-tia.Genitori e figli che ripartono dopo profonde ferite che diventano punti di ripartenza per sempre nuovi inizi, per sempre nuovi spettacoli a favore del repar-to e dei suoi piccoli pazienti.Lo spettacolo, che quest’anno si è tenuto al Crowne Plaza di Padova grazie alla preziosa collaborazione della direzione, era iniziato con un intrattenimento di magia curato dal Mago Alessio che ha fatto diver-tire grandi e piccini. Al termine sono entrate le tre befane che hanno distribuito le calze, gentilmente offerte da Supermercati Lando, ai numerosi bambi-ni presenti in sala.Un ricco buffet, preparato dai volontari AIL con le bibite offerte dalla ditta San Pellegrino SPA, ha con-cluso in perfetta armonia il pomeriggio di festa.Un ringraziamento particolare va al Centro Com-merciale Giotto di Padova per aver messo a dispo-sizione gratuitamente all’AIL, per tre giorni, degli spazi per il ritiro di giocattoli nuovi da regalare ai bambini della Clinica. A termine delle tre giornate la direzione del centro Commerciale ha inoltre con-segnato un cospicuo buono spesa da utilizzare per un ulteriore acquisto di giocattoli all’interno dello stesso centro Commerciale.

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GLI STUDENTI DEL LICEO DANTE ALIGHIERI DI PADOVA A SOSTEGNO DELL’AIL"Regaliamo un sorriso” è il titolo che gli alunni del liceo linguistico Dante Alighieri di Padova, capita-nati dalla professoressa di francese Virginie Pan-nier, hanno dato al loro progetto di beneficenza per aiutare le persone meno fortunate. L’intento è di sensibilizzare i giovani studenti sulle diverse e numerose problematiche sociali che troppo spesso vengono trascurate, perché esulano dai program-mi didattici e sembrano troppo distanti da noi. Per-ciò, dopo aver riflettuto in classe sul problema dei tumori infantili, gli alunni del Dante hanno deciso di operare concretamente, raccogliendo fondi per l’associazione AIL di Padova con la vendita di tor-te nella loro scuola. Sono così riusciti a raccoglie-re 670 euro distribuendo fette di dolci fatti in casa

nel corso di alcune ricreazioni e durante due Open day della scuola rivolti a tutti. La reazione dell’Asso-ciazione è stata immediata e entusiasta. Martedì 7 febbraio Eugenio Brusutti, vicepresidente dell’AIL di Padova, ha incontrato i ragazzi a scuola e dopo averli ringraziati per il loro impegno concreto, ha sottolineato quanto le iniziative di questo tipo siano importanti per supportare l’azione dell’Associazio-ne, non solo dal punto di vista economico, ma an-che emotivo. Sembra un luogo comune, ma in una società dove le istituzioni competenti sembrano va-canti, ben vengano le “gocce”, perché finiscono per formare gli “oceani”.

Rossella Delaidini

STEFANELLI SPA: UN’AZIENDA AMICADa moltissimi anni Paolo Stefanelli e il figlio Ilde-brando, titolari dell’Azienda Stefanelli S.p.a che commercializza veicoli industriali Iveco a Cazzago di Pianiga e veicoli commerciali Fiat a Padova, sono a fianco dell’AIL di Padova. Con i loro furgoni Iveco e Fiat ci aiutano a distribuire le Stelle di Natale e le Uova di Pasqua ai banchetti dei nostri volontari, oltre a comprarne una certa quantità…Un ringraziamento particolare quindi da parte di tutti gli associati ed amici dell’AIL a questi due industriali che non dimenticano la generosità sia

nei confronti di chi soffre che dei ricercatori dei re-parti di Oncoematologia Pediatrica e di Ematologia Adulti dell’Ospedale di Padova e che hanno voluto rispondere ad uno dei nostri principali motti: AIUTATECI AD AIUTARE

Giancarlo Alemanno

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STREPITOSO CONCERTO IN FAVORE DELL’AIL: 3 ORE DI MUSICA RIPERCORRENDO I FANTASTICI ANNI ‘60Squadra che vince non si cambia! Per il terzo anno consecutivo siamo giunti all’appuntamento di feb-braio al teatro Falcone e Borsellino di Limena, dove Gigi Barichello e la sua Pensione Beat hanno dato vita al concerto per l’AIL. Quest’anno il cartellone prevedeva, tra gli ospiti, Giampaolo Baldin – già tenore al teatro La Fenice di Venezia – che ha ese-guito alcuni brani classici rivisitati in chiave lirica e le coreografie di Spazio Danza. Gigi Barichello e la band hanno ripercorso i fantastici anni ’60, con so-norità in chiave “Beat-Rock”, guidando il pubblico attraverso le oltre tre ore di spettacolo in un for-mat che racconta di come i giovani di allora hanno vissuto e contribuito al cambiamento della società, anche attraverso le canzoni. La generosità del pubblico, che ha decretato il sold-

out del teatro acquistando tutti i biglietti a disposi-zione in prevendita, ha permesso di donare 2260,65 euro all’AIL Padova, consegnandoli direttamente nelle mani del dottor Modesto Carli e di Anna Maria Bonvini, intervenuti nella serata per fare il punto sui progressi della ricerca nella lotta contro le malattie del sangue. Si ringraziano tutte le persone che hanno parteci-pato e chi si è impegnato per la realizzazione e la riuscita dello spettacolo: Associazione Experimenta, Pro Loco, l’assessorato alla cultura del Comune di Li-mena, il travolgente entusiasmo di Gigi Barichello e della Pensione Beat che credono nella musica e nella sua forza comunicativa capace di unire le per-sone, specie se per questa nobile causa. Per noi è quindi un arrivederci alla prossima!

FOTONOTIZIAAntonio e Francesca si sono sposati lo scorso 8 dicembre e hanno scelto le nostre bom-boniere solidali per sostenere il Reparto di Ematologia Adulti.

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Padova Marathon 2017 23 Aprile 2017Padova Marathon torna con un nuovo look per la sua 18^ edizione in pro-gramma domenica 23 aprile 2017.

Confermato, per il secondo anno con-secutivo, il Charity Program, un vero e proprio “programma di solidarietà”, organizzato in collaborazione con Rete del Dono, per offrire ai runner la possibilità di associare alla propria sfida sportiva quella sfida solidale, correndo e raccogliendo fondi a favo-re di una delle Non Profit beneficiarie dell'evento.

Ogni runner può scegliere uno dei progetti di solidarietà delle Non Profit aderenti al Charity Program e attivare un’iniziativa personale di raccolta fon-di (personal fundraising) a sostegno dello stesso.

Rossano Galtarossa è il testimo-nial AIL sezione della Provincia di Padova in occasione della Padova Marathon 2017.

Rossano Galtarossa è il canottiere ita-liano che ha vinto più medaglie alle Olimpiadi: quattro, un oro, un argento e due bronzi. Nella sua carriera conta complessivamente 166 meda-glie d’oro, 59 medaglie d’argento e 26 medaglie di bronzo.

Sostieni anche tu il progetto PROGETTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE PEDIATRICA di AIL Sezione della Pro-vincia di Padova:

-CORRI E DONA: Hai la possibilità di acquistare il pettorale delle Stracittadine presso la sede dell’AIL PadovaCosto di un pettorale € 10,00 di cui € 6,00 a sostegno del Progetto.

APPUNTAMENTI FUTURI

Il Pattinaggio artistico per l’AILSabato e domenica 13 e 14 maggio ritorna a Pado-va l’ottava edizione del Trofeo “Insieme per la Vita AIL” di pattinaggio spettacolo organizzato dall’A-SD P.A. Altichiero, in collaborazione con AICS, con l’obiettivo di promuove e sostenere l’AIL nella sua importante attività. Info su www.aicspadova.it

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In occasione di Matrimonio, Battesimo, Prima Co-munione, Cresima, Laurea e ogni altra ricorrenza, festeggia con un prodotto solidale AIL, realizzato dalle nostre volontarie.Scegliere le bomboniere è importante perché sono oggetti che parlano di voi nel tempo e faranno ri-cordare a parenti ed amici il vostro evento, inoltre associare un momento di gioia ad un gesto solidale con un oggetto elegante, raffinato e di qualità ren-derà ancora più speciale la festa: un piccolo gesto di grande solidarietà per sostenere chi, ogni giorno, combatte la malattia e spera in un futuro migliore.E’ possibile scegliere tra diversi modelli di bombo-niere e pergamene, che possono essere personaliz-

zati secondo le vostre esigenze, inoltre per i matri-moni sono disponibili anche le partecipazioni e gli inviti.Venite a scoprire i nostri prodotti solidali sul sito www.ailpadova.it compilate il modulo online che troverete sulla sezione “contatti”, oppure venite a trovarci nella sede di Padova in via Gabelli 114 o chiamateci direttamente il martedì e il giovedì dalle 10 alle 15.30 al nr 049 666380: la nostra responsabile Sig.ra Anna Boldrin sarà lieta di fornirvi ogni detta-glio.Qui sotto alcune delle creazioni realizzate dalle no-stre volontarie.

Pergamene e sacchetti solidali: una festa diventa un’occasione per aiutare il prossimo

L’AIL Sezione della Provincia di Padova ONLUSha bisogno anche del tuo aiuto!

Fai conoscere le bomboniere solidali a parenti ed [email protected]

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Note e numeri

Come aiutare AILPer i versamenti tramite bollettino postale o bonifico bancario, preghiamo di indicare in maniera chiara i dati di chi effettua il versa-mento oltre che alla causale. In caso di versa-menti in memoria di una persona deceduta, al fine di poter avvisare la famiglia dell’intenzio-ne, sarebbe gradito fosse indicato l’indirizzo a cui mandare la comunicazione di avvenuto versamento.

c/c Postale (Ufficio Piazza Zanellato 9 35131 - Padova)14659353Codice BancopostaIBAN: IT88T0760112100000014659353

Cassa di Risparmio del Veneto(Corso Garibaldi 22/26 35122 - Padova) IBAN: IT42I062251218307400351775K

Monte dei Paschi di Siena(Via Felice Cavallotti, 57 35124 - Padova )IBAN: IT51Q0103012107000001720449

Banca di Credito Cooperativo Roma (Via Caltana 7 35011- Campodarsego PD)IBAN: IT02T0832762420000000222591

Attenzione!Mettiamo in guardia i cittadi-ni contro chi sfrutta il nome dell’A.I.L. presentandosi nelle case chiedendo denaro e trat-tenendolo nelle proprie tasche.

A.I.L. non ha mai autorizzato, né autorizza nessuna persona a raccogliere denaro casa per casa o nelle vie della città e dei paesi. Riceve offerte solo attraverso versamenti nel conto corrente postale o in quello ban-cario, donazioni on-line, raccoglie fondi in occasione di manifestazioni ufficiali (nel periodo natalizio e pasquale) o di iniziati-ve straordinarie quali concerti, rappresen-tazioni teatrali, ecc.

Socio 2017:Continua la campagna tesseramento 2017

Per diventare socio aderente dell’AIL sezione della Pro-vincia di Padova ONLUS, deve essere presentata rego-lare richiesta tramite modulo disponibile in segreteria accompagnato dalla fotocopia della Carta d’identità e dal versamento della quota minima stabilita di € 10,00 che può avvenire in contanti, tramite versamento in c/c postale o bonifico bancario indicando sempre la dicitura “QUOTA SOCIO 2017”.

Deducibilità fiscaleLe donazioni effettuate in favore di una Onlus - organizzazione non lucrativa di utilità sociale - rappre-sentano ai sensi dell’art. 13 del. D.Lgs 460-97 un risparmio fiscale per il donatore sempreché vengano effettuate a mezzo bonifico bancario, carta di credito, bollettino postale o assegno bancario o circo-lare. L’art. 14 del d.l. dell’ 11/03/05 stabilisce che le liberalità in denaro o in natura erogate da persone fisiche o da enti soggetti all’imposta sul reddito delle società in favore delle Onlus sono deducibili dal reddito complessivo del soggetto erogatore nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70 mila euro annui.

Unicredit Banca (Piazza Zanellato 2 35131- Padova)IBAN: IT25J0200812122000020155276

Unicredit Banca - AdultiIBAN: IT90U0200812122000100877425

Avvisiamo quanti effettuano un versamento a mezzo bonifico bancario che, a causa della legislazione sulla privacy, sempre più spesso ci arrivano dalle banche gli estratti conti privi degli indirizzi completi: per questo motivo ci diventa impossibile inviare la lettera di ringraziamento.Pertanto, se non vi viene recapitato il ringraziamento, Vi preghiamo, se lo desiderate, di contattare la segreteria per comunicare i vostri dati. Grazie.