Aggiornamento sul mercato dei Minibond · 2017. 2. 15. · Milano, 13 febbraio 2017 1 of 12...
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Via Zenale, 15 20123 Milano – Italy Tel: +39 02 4398 2277 Fax: +39 02 4801 6812 www.bvdinfo.it
Milano, 13 febbraio 2017
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Aggiornamento sul mercato dei Minibond La ricerca “Eidos – Bureau van Dijk per PiattaformaPMI” intende fornire un aggiornamento approfondito, su base semestrale, della situazione del mercato italiano degli strumenti di finanziamento alternativi al canale bancario, quali minibond e cambiali finanziarie, a cui le piccole e medie imprese (PMI) possono ricorrere grazie agli sviluppi normativi degli ultimi anni. Eidos Partners (“Eidos”) monitora costantemente l’evoluzione di questo nuovo mercato pubblicando settimanalmente un rapporto di aggiornamento (“HY + Minibond Market Update”) arrivato ormai alla 169° edizione, che costituisce un valido strumento di supporto alle imprese, ai professionisti ed in generale a tutti gli attori che operano o si affacciano a questo mercato. Bureau van Dijk, partner della ricerca, è una multinazionale che opera nel settore delle informazioni finanziarie mettendo a disposizione del mercato i database con le informazioni di bilancio, le operazioni di finanza straordinaria e gli indicatori di solidità finanziaria delle società, banche e assicurazioni di tutto il mondo. I rapporti settimanali a cura di Eidos congiuntamente ad altra documentazione pubblica relativa alle emissioni sono inoltre disponibili in una sezione riservata agli utenti registrati del sito di PiattaformaPMI (http://www.piattaformapmi.it/osservatorio.asp), il portale sviluppato da Eidos in collaborazione con Officine CST – di cui anche Bureau van Dijk è partner tecnico - con l’obiettivo di fornire alle PMI uno strumento per facilitarne l’accesso al mercato dei capitali. Di seguito presentiamo una breve analisi attraverso la quale si è voluto identificare il mercato potenziale di società idonee ad emettere minibond e/o cambiali finanziarie. Servendosi del database AIDA di Bureau van Dijk, la banca dati che contiene informazioni finanziarie, anagrafiche e commerciali sulle società di capitale che operano in Italia, è stata individuata la popolazione di società potenzialmente idonee all’emissione attraverso l’applicazione di una serie di criteri volti ad identificare quelle imprese che, per caratteristiche economico-finanziarie e settore di appartenenza, potessero risultare idonee all’emissione.
Figura 1. Criteri di selezione del mercato potenziale
Fonte: elaborazione su dati Aida – Bureau van Dijk
Sulla base dei dati di bilancio 2015, il numero di aziende potenzialmente idonee ad emettere un minibond e/o una cambiale finanziaria è risultato essere pari a circa 4.000. Se si osserva poi la distribuzione territoriale di queste società emerge che circa il 75% delle aziende ha sede legale nel Nord-Italia, in particolare nel Nord-Ovest (45%). Più precisamente, la Lombardia è la regione che evidenzia la quota maggiore, rappresentando il 34% del mercato potenziale; seguono il Veneto e l’Emilia Romagna
Dal database AIDA sono state escluse le società appartenenti ai settori ATECO:real estate, servizi finanziari, attività professionali e pubblico
869.303
23.853 Ricavi delle vendite (migl EUR): min = 10.000, max = 150.000 (dati 2015)
Posizione Finanziaria Netta / EBITDA : max = 5 volte (dati 2015)18.326
EBITDA (migl EUR): min = 3.000 (dati 2015)4.460
4.042 EBITDA / Ricavi (%): min = 7% (2015)
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con il 14% e l’11% rispettivamente. Il Centro e il Sud Italia (comprensivo di Isole) rappresentano invece una quota del mercato potenziale complessiva del 25%.
1. Il mercato dei minibond dal 2013 ad oggi
Analizzando l’andamento delle emissioni di minibond dalla nascita del mercato ExtraMOT PRO (il segmento di Borsa Italiana riservato alle quotazione di obbligazioni, cambiali finanziarie e altri strumenti per le PMI), si osserva come questo mercato abbia fatto fatica ad affermarsi nel corso 2013, scontando una sorta di “effetto novità”. A partire dalla seconda parte del 2014 si è assistito invece ad un’inversione di tendenza, con un considerevole aumento del numero di emissioni. In figura 2 si riporta il trend storico delle emissioni quotate di importo non superiore a € 50 milioni (in termini di ammontare e valori cumulati) e € 10 milioni (in termini di valori cumulati).
Figura 2. Emissioni mensili di Minibond e Cambiali finanziarie
Fonte: Borsa Italiana ExtraMOT PRO, Bloomberg
Complessivamente, da Aprile 2013 a Dicembre 2016 sono state effettuate 172 emissioni di ammontare non superiore a € 50 milioni (per un controvalore superiore a € 1,3 miliardi), di cui 149 minibond e 23 cambiali finanziarie. Se si considerano solo le emissioni con ammontare massimo pari a € 10 milioni, si ottiene un controvalore superiore a € 500 milioni, corrispondente a 44 minibond e 2 cambiali finanziarie. L’ammontare medio delle emissioni è pari a € 8,0 milioni, con una cedola del 5,4% ed una scadenza in media pari a 4,8 anni. Si riscontra tuttavia una differenza tra le emissioni effettuate nei diversi anni: l’ammontare medio tende a variare di anno in anno (da € 5,4 milioni nel 2013 a € 10,0 milioni e € 9,3 milioni nel 2014 e 2015 rispettivamente, per poi diminuire a € 5,9 milioni nel 2016), con una cedola media decrescente nel corso degli anni (da 6,6% nel 2013 a 4,7% nel 2016) e una scadenza media più lunga (da 3,7 anni nel 2013 a 5,4 anni nel 2016). Complessivamente, la struttura di rimborso del capitale risulta essere nella maggioranza dei casi (53%) di tipo bullet (in un’unica soluzione a scadenza), mentre è previsto un rimborso di tipo amortizing (a rate con eventuale pre-ammortamento) nel 47% dei casi. Nella tabella riportata a pagina seguente si evidenziano le caratteristiche dei principali Minibond (≤ € 50 mln) emessi dalle PMI dall’introduzione del Decreto Sviluppo (2013) fino a Dicembre 2016.
10
3 3 59
2219 16 15
75
2
38
15 17
141
2217
64
8
60
28
5
47
80
48
15
6458
5 5
25
119
90
8
49
1
9
19
41
1310
1 0
86
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
0
20
40
60
80
100
120
140
160
EURmEURm Ammontare (asse di sinistra) Valori cumulati (asse di destra) Valori cumulati <10 (asse di destra)
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Tabella 1. Emissioni di Minibond e Cambiali finanziarie, 2013–2016 (≤ € 50 mln)
EmittenteAmmontare
previsto (€ mln)Cedola (%)
Data
d'emissione
Data della
scadenza
Scadenza
(anni)
Rimborso
Capitale
Buscaini Angelo Srl 10,0 7 08/04/13 08/04/15 2,00 Bullet
Fide SpA 2,7 EUR 3M + 2.75 03/06/13 03/06/16 3,00 Bullet
CAAR Srl 2,8 6,5 01/07/13 01/07/18 5,00 Amortizing
Ifir SpA 0,1 4,25 02/08/13 02/02/15 1,50 Bullet
Ifir SpA 1,0 5,5 02/08/13 02/02/16 2,50 Bullet
Ifir SpA 2,6 6,25 02/08/13 02/08/17 4,00 Bullet
Primi sui Motori SpA 1,7 9 08/08/13 08/08/16 3,00 Bullet
Filca Soc Coop 9,0 6 30/09/13 30/09/19 6,00 Amortizing
Sud Commerci Srl 22,0 6 09/10/13 09/10/18 5,00 Bullet
Meridie SpA 4,0 8 12/11/13 12/11/15 2,00 Bullet
Grafiche Mazzucchelli SpA 2,0 8 07/11/13 31/12/19 6,20 Bullet
Mille Uno Bingo SpA 9,0 EUR 3M + 5.6 15/11/13 15/11/18 5,00 Amortizing
Alessandro Rosso Group SpA 4,0 10 20/11/13 20/12/18 5,10 Bullet
Iacobucci HF Electronics SpA 3,8 8 20/12/13 20/12/17 4,00 Amortizing
GPI SpA 12,0 5,5 23/12/13 30/06/18 4,50 Bullet
ETT SpA 0,5 6 27/12/13 30/09/14 0,80 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 12,0 5 22/01/14 22/01/15 1,00 Bullet
Microcinema SpA 1,5 8,125 29/01/14 29/01/17 3,00 Bullet
JSH Group SpA 1,8 7,5 31/01/14 31/01/19 5,00 Amortizing
Terni Energia SpA 25,0 6,875 06/02/14 06/02/19 5,00 Bullet
Cogemat SpA 50,0 EUR 6M + 9.5 14/02/14 27/07/19 5,40 Bullet
Bomi Italia SpA 1,5 7,25 31/03/14 31/03/17 3,00 Bullet
Tesmec SpA 15,0 6 10/04/14 10/04/21 7,00 Bullet
IPI SpA 20,0 7 10/04/14 10/04/21 7,00 Amortizing
RSM Italy SpA 2,5 8 17/04/14 31/03/19 5,00 Bullet
Primi sui Motori SpA 3,0 7 09/05/14 09/05/17 3,00 Bullet
Enna Energia Srl 3,2 5 16/05/14 16/05/19 5,00 Amortizing
ETT SpA 0,5 5,85 20/05/14 31/12/14 0,60 Bullet
Dynamica Retail SpA 5,0 6 22/05/14 22/05/19 5,00 Bullet
SEA SpA 3,0 6 30/05/14 30/05/19 5,00 Amortizing
IMI Fabi SpA 7,0 6,3 03/06/14 03/06/20 6,00 Amortizing
Selle Royal SpA 10,0 5,75 25/06/14 25/06/19 5,00 Amortizing
Fri-El Biogas Holding Srl 12,0 4,9 11/07/14 30/06/21 7,00 Amortizing
E.S.TR.A SpA 50,0 5 14/07/14 14/07/19 5,00 Bullet
Rigoni di Asiago Srl 7,0 6,25 18/07/14 18/07/19 5,00 Bullet
Coswell SpA 15,0 6,8 21/07/14 21/07/19 5,00 Bullet
TE Wind S.A. 3,7 6 25/07/14 25/07/20 6,00 Bullet
Trevi Group 50,0 5,25 28/07/14 28/07/19 5,00 Bullet
MPG Manifattura Plastica SpA 3,0 EUR 3M + 4 31/07/14 31/07/19 5,00 Amortizing
Global System International SpA 5,4 6,75 06/08/14 06/08/19 5,00 Bullet
ETT SpA 0,4 5,7 11/08/14 31/03/15 0,60 Bullet
S.I.G.I.T. SpA 6,0 6,25 11/08/14 11/08/19 5,00 Amortizing
Eurotranciatura SpA 5,0 5 14/08/14 14/08/19 5,00 Amortizing
Gruppo PSC SpA 5,0 6 14/08/14 14/08/19 5,00 Amortizing
Tesi SpA 2,0 5,6 29/09/14 29/09/19 5,00 Amortizing
SIPCAM SpA 15,0 6,5 30/09/14 30/09/19 5,00 Bullet
Molinari SpA 5,0 6,1 06/10/14 06/10/19 5,00 Amortizing
Inglass SpA 8,0 5,9 07/10/14 07/10/21 7,00 Amortizing
MEP SpA 5,0 2,875 08/10/14 08/10/19 5,00 Amortizing
Geodata Engineering SpA 7,0 6,4 10/10/14 10/10/20 6,00 Amortizing
Enerventi Spa 8,5 EUR 6M + 5,7 15/10/14 15/10/21 7,00 Amortizing
Exprivia Healthcare IT Srl 5,0 5,2 17/10/14 17/10/18 4,00 Amortizing
Innovatec SpA 10,0 8,125 21/10/14 21/10/20 6,00 Amortizing
TBS Group SpA 15,0 6,5 31/10/14 31/10/19 5,00 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 7,5 2,5 12/11/14 19/01/15 0,20 Bullet
Antin Solar Investments SpA 20,0 3,552 03/12/14 31/12/28 14,10 Amortizing
Penelope SpA 2,0 9 18/12/14 18/12/18 4,00 Bullet
Olsa SpA 10,0 4,75 19/12/14 19/12/19 5,00 Bullet
Dynamica Retail SpA 2,7 6 19/12/14 19/12/19 5,00 Bullet
Dedagroup SpA 10,0 6,35 22/12/14 22/12/19 5,00 Bullet
ETT SpA 6,5 5,5 23/12/14 12/08/15 0,60 Bullet
Generalfinance SpA 1,0 5 30/12/14 30/06/15 0,50 Bullet
Corvallis Holding SpA 8,0 6,25 30/12/14 30/12/19 5,00 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 5,9 2,5 22/01/15 18/03/15 0,20 Bullet
Rapetti Foodservice Srl 2,0 5,6 27/01/15 25/01/18 3,00 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 20,0 4 28/01/15 28/07/16 1,50 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 5,0 2,75 02/02/15 19/07/15 0,50 Bullet
Asja Ambiente Italia S.p.A 12,0 6,75 03/03/15 31/10/23 8,70 Amortizing
Legatoria Editoriale Giovanni Olivotto 6,5 5,5 11/03/15 31/12/19 4,80 Amortizing
Boni SpA 0,8 5 11/03/15 30/09/15 0,60 Bullet
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EmittenteAmmontare
previsto (€ mln)Cedola (%)
Data
d'emissione
Data della
scadenza
Scadenza
(anni)
Rimborso
Capitale
Coleman SpA (Medicina Futura) 8,0 6,5 16/03/15 28/02/22 7,00 Amortizing
Pasta Zara SpA 5,0 6,5 30/03/15 30/03/20 5,00 Amortizing
Egea SpA 15,0 5,5 31/03/15 31/03/21 6,00 Amortizing
Ferrarini SpA 30,0 6,375 13/04/15 15/04/20 5,00 Bullet
Generalfinance SpA 3,0 4,2 16/04/15 30/09/15 0,50 Bullet
Essepi Ingegneria SpA 2,2 5,4 20/04/15 20/04/20 5,00 Amortizing
Micoperi SpA 35,0 5,75 29/04/15 29/04/20 5,00 Bullet
IT WAY SpA 1,0 4,2 29/04/15 31/10/15 0,50 Bullet
ETT SpA 1,2 5 30/04/15 15/12/15 0,60 Bullet
OXON Italia SpA 8,0 5,5 30/04/15 30/04/21 6,00 Amortizing
Landi Renzo SpA 34,0 6,1 15/05/15 15/05/20 5,00 Bullet
First Capital SpA 9,4 5 29/05/15 30/04/20 4,90 Bullet
Terre Cortesi Moncaro Soc. Coop. Agr. 5,0 6,375 29/05/15 29/05/20 5,00 Amortizing
Cartiere Villa Lagarini SpA 5,0 5 12/06/15 12/06/20 5,00 Bullet
Cartiere Villa Lagarini SpA 5,0 5 12/06/15 31/12/22 7,60 Bullet
CMD Costruttori Motori Diesel SpA 5,0 6,375 30/06/15 30/06/20 5,00 Amortizing
FAB Srl 7,0 5,25 07/07/15 07/07/20 5,00 Amortizing
Settentrionale Trasporti SpA 5,0 5,15 10/07/15 10/07/20 5,00 Amortizing
Teethan SpA 0,5 8 21/07/15 21/07/20 5,00 Bullet
Ligabue S.p.A. 10,0 5,75 22/07/15 22/07/20 5,00 Amortizing
Finanziaria Internazionale SpA 5,0 2,3 24/07/15 19/01/16 0,50 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 3,0 1,5 24/07/15 24/10/15 0,30 Bullet
ISAIA & ISAIA SpA 2,5 7,3 27/07/15 01/07/22 6,90 Amortizing
ISAIA & ISAIA SpA 5,0 5,6 27/07/15 01/07/20 4,90 Amortizing
Generalfinance SpA 1,2 4 31/07/15 31/01/16 0,50 Bullet
QS Group SpA 5,0 6 31/07/15 31/07/21 6,00 Amortizing
Building Energy SpA 20,0 2 31/07/15 31/07/20 5,00 Bullet
Cartiere Villa Lagarini SpA 20,0 5 06/08/15 31/12/21 6,40 Amortizing
Sirio SpA 3,0 6,9 07/08/15 07/08/22 7,00 Amortizing
Industrial SpA 25,3 5,3 07/08/15 07/08/22 7,00 Amortizing
Renco Group SpA 10,0 5 13/08/15 13/08/20 5,00 Bullet
Proma SpA 5,0 4,95 14/09/15 14/09/20 5,00 Bullet
IFIR SpA 0,6 3,25 22/10/15 20/10/17 2,00 Bullet
IFIR SpA 1,0 5,5 22/10/15 22/10/19 4,00 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 3,0 1,5 27/10/15 19/01/16 0,20 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 4,0 1,5 03/11/15 09/12/15 0,10 Bullet
Microspore SpA 5,2 5 09/11/15 09/11/20 5,00 Bullet
Gino Rag. Felice & Figlio SpA 3,0 5 10/11/15 10/11/20 5,00 Amortizing
Tundo Vincenzo SpA 2,8 7 30/11/15 30/11/20 5,00 Amortizing
NoemaLife SpA 10,0 5,45 30/11/15 30/11/22 7,00 Amortizing
Etrion SpA 35,0 EUR 6M + 2,25 01/12/15 31/12/29 14,10 Amortizing
ETT SpA 0,8 4,5 09/12/15 30/09/16 0,80 Bullet
Mercedes Benz Financial Services IT 50,0 EUR 3M + 0,81 11/12/15 11/12/20 5,00 Bullet
American Coffee Company SpA 0,4 7 11/12/15 20/10/20 4,90 Bullet
Saxa Gres SpA 14,0 10 14/12/15 15/12/17 2,00 Bullet
SACE BT SpA 14,5 5,7 17/12/15 17/12/25 10,00 Bullet
Tecnocap SpA 4,0 6,375 23/12/15 23/12/21 6,00 Amortizing
Finanziaria Internazionale SpA 1,8 2,25 20/01/16 20/10/16 0,80 Bullet
Polesine Acque SpA 12,0 3,9 20/01/16 20/10/34 18,80 Amortizing
Acque Veronesi Scarl 20,0 3,9 20/01/16 20/10/34 18,80 Amortizing
Azienda Gardesana Servizi SpA 8,0 3,9 20/01/16 20/10/34 18,80 Amortizing
Alto Trevigiano Servizi Srl 30,0 3,9 20/01/16 20/10/34 18,80 Amortizing
BIM Gestione Servizi Pubblici SpA 7,0 3,9 20/01/16 20/10/34 18,80 Amortizing
Finanziaria Internazionale SpA 1,3 1,75 25/01/16 25/04/16 0,20 Bullet
4 Madonne Caseificio dell'Emilia 6,0 5 27/01/16 27/01/22 6,00 Amortizing
Trefin Group SpA 4,0 5,5 29/01/16 29/01/21 5,00 Amortizing
Finanziaria Internazionale SpA 1,5 1,5 10/02/16 10/03/16 0,10 Bullet
Essepi Ingegneria SpA 2,8 5,4 12/02/16 12/02/22 6,00 Amortizing
Wiva Group SpA 3,7 6,5 12/02/16 12/02/22 6,00 Amortizing
Giplast Group SpA 2,1 7 02/03/16 02/03/21 5,00 Amortizing
Giglio Group SpA 3,5 5,4 10/03/16 03/10/22 6,60 Amortizing
United Brands Company SpA 0,2 4,75 17/03/16 30/09/16 0,50 Bullet
Finanziaria Internazionale SpA 35,0 4 17/03/16 17/09/17 1,50 Bullet
Boni SpA 1,0 4,1 04/04/16 20/12/16 0,70 Bullet
Organizzazione di produttori Faro 0,4 6 05/05/16 31/10/16 0,50 Bullet
Halley Consulting Spa 0,4 5,8 11/05/16 31/10/16 0,50 Bullet
Yachtline 1618 SpA 5,0 5 27/05/16 30/06/21 5,10 Amortizing
Yachtline 1618 SpA 3,0 5,8 27/05/16 31/12/22 6,60 Amortizing
GPI SpA 15,0 4,3 01/06/16 31/10/23 7,40 Amortizing
ETT SpA 0,8 3,98 07/06/16 31/05/19 3,00 Amortizing
Arti Grafiche Boccia SpA 0,3 5,15 15/06/16 31/05/17 1,00 Bullet
Clabo SpA 3,0 6 30/06/16 30/06/21 5,00 Amortizing
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Fonte: Borsa Italiana ExtraMOT PRO, Bloomberg
In figura 3 vengono schematizzate le caratteristiche in termini di ammontare (dimensione della bolla), tasso di interesse, scadenza e tipologia di rimborso (bullet vs. amortizing) di una selezione dei principali minibond emessi nel 2016.
Figura 3. I minibond del 2016 in termini di ammontare, cedola e scadenza
Fonte: elaborazione Eidos su dati di Borsa Italiana
EmittenteAmmontare
previsto (€ mln)Cedola (%)
Data
d'emissione
Data della
scadenza
Scadenza
(anni)
Rimborso
Capitale
Energetica srl 5,0 5,5 01/07/16 30/06/22 6,00 Amortizing
Osa 10,0 7 18/07/16 31/07/23 7,00 Amortizing
Tecno SpA 5,0 5,25 19/07/16 31/12/21 5,50 Amortizing
TS Energy Italy SpA 21,0 4,2 29/07/16 30/06/32 15,90 Amortizing
Boni SpA 0,4 4,2 29/07/16 31/07/19 3,00 Amortizing
United Brands Company SpA 4,5 5 04/08/16 04/08/22 6,00 Amortizing
Tenute Piccini 5,0 5,5 04/08/16 04/08/22 6,00 Amortizing
Enertronica SpA 2,5 5 05/08/16 05/08/18 2,00 Bullet
Condor SpA 0,2 3,45 05/08/16 31/07/17 1,00 Bullet
Agrumaria Reggina srl 0,5 4,8 10/08/16 28/02/17 0,60 Bullet
GDS - Global Display Solutions SpA 8,0 5,75 11/03/16 31/12/20 4,80 Amortizing
Soleto SpA 5,0 8 27/09/16 27/09/22 6,00 Amortizing
Lucart SpA 4,9 5 30/09/16 31/12/20 4,30 Amortizing
Datacol Srl 0,3 4 04/10/16 31/03/17 0,50 Bullet
ETT SpA 0,4 4,25 13/10/16 29/09/17 1,00 Bullet
Ferrarini SpA 5,5 5,625 01/12/16 31/12/20 4,10 Amortizing
Cristiano di Thiene SpA 0,2 4,2 06/12/16 31/08/17 0,70 Bullet
OSAI A.S. SpA 1,0 3,75 12/12/16 29/03/17 0,30 Bullet
Antonio Zamperla SpA 0,6 4 14/12/16 30/06/17 0,50 Bullet
IMI Fabi SpA 5,0 4,5 15/12/16 15/06/22 5,50 Bullet
ASI SpA 25,0 2,5 15/12/16 30/06/30 13,50 Amortizing
ICM SpA 15,0 4,6 16/12/16 30/06/23 6,50 Amortizing
ICM SpA 9,0 4,6 16/12/16 31/12/22 6,00 Amortizing
Boni SpA 0,4 4 19/12/16 19/12/17 1,00 Bullet
Saxa Gres SpA 5,0 7 09/12/16 08/12/21 5,00 Amortizing
Hdm SpA 4,0 5 23/12/16 23/12/21 5,00 Bullet
Wolftank Systems SpA 5,0 5 23/12/16 23/12/21 5,00 Amortizing
Space SpA 0,4 4,5 27/12/16 21/12/17 1,00 Bullet
PSC SpA 5,0 5 30/12/16 30/12/22 6,00 Amortizing
PSC SpA 5,0 5,4 30/12/16 30/12/23 7,00 Amortizing
3,5
4
4,5
5
5,5
6
6,5
7
7,5
2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 5,50 6,00 6,50 7,00 7,50 8,00
Ced
ola
(%)
Scadenza (anni)
Amortizing
Bullet
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2. Le caratteristiche delle società emittenti nel 2016
Eidos Partners e Bureau van Dijk anche per il 2016 hanno effettuato un’analisi approfondita della documentazione societaria di tutte le società che hanno fatto ricorso agli strumenti di finanziamento alternativi. Sono state esaminate le caratteristiche economico-finanziarie delle società, nonchè il loro grado di internazionalizzazione, di innovazione, di coinvolgimento in operazioni di finanza straordinaria (Fusioni & Acquisizioni) ed è stato valutato il loro grado di eligibilità al Fondo Centrale di Garanzia. Il campione utilizzato per effettuare l’analisi 2016 è composto da tutte le società che hanno emesso minibond e/o cambiali finanziarie quotati sull’ExtraMot Pro nel corso del 2016, ad eccezione delle società attive nel settore finanziario (i.e. Finanziaria Internazionale Holding S.p.A.). Il campione di società emittenti è risultato essere pari a 45. Analizzando la ripartizione per area geografica, si osserva che la maggior parte delle società risiede ancora nel Nord Italia, con una prevalenza nel Nord-Est. In particolare, la regione Veneto detiene il primato di società emittenti (24,4% nel 2016), seguita dalla regione Lombardia con il 15,6%. Altre regioni molto attive sono la Toscana, il Lazio, il Piemonte e la Campania.
Figura 4. Distribuzione geografica delle
società emittenti nel 2016
Fonte: elaborazione Eidos
Per quanto riguarda le dimensioni economico-organizzative: - il 73% delle società ha un fatturato inferiore a € 50 milioni (figura 5),
percentuale in aumento rispetto agli anni precedenti. Si evidenzia, infatti, una significativa diminuzione nella dimensione media delle aziende: il fatturato medio è pari a circa € 55 milioni (rispetto a €120 milioni nel 2015);
- il numero di dipendenti delle società emittenti nel 2016 è anch’esso inferiore rispetto all’anno precedente (figura 6): il 48% delle aziende ha più di 100 dipendenti (contro il 77% osservato nell’anno precedente);
- le società emittenti nel 2016 che possono realmente definirsi piccole e medie imprese (PMI) secondo la definizione della Comunità Europea (i.e. fatturato < € 50 milioni e numero di dipendenti < 250) sono il 69% (contro il 31% nel 2015).
Nord - Est 33,3% Nord - Ovest
26,7%
Centro 24,4%
Sud e Isole 15,6%
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Figura 5. Cluster per fatturato (€m) delle società emittenti nel 2016
Figura 6. Cluster per n° di dipendenti delle società emittenti nel 2016
Fonte: elaborazione su dati di Aida – Bureau van Dijk
I dati sulla marginalità operativa mostrano una redditività media lievemente in aumento per le società emittenti nel 2016 (figura 7). Mentre il 43% degli emittenti 2015 registravano un EBITDA margin superiore al 10%, nel 2016 questa percentuale cresce al 49%. In termini assoluti, l’EBITDA medio degli emittenti nel 2016 è pari a € 6,2 milioni. Da questi primi dati emerge che gli emittenti nel 2016 sono società mediamente più piccole, ma con una profittabilità superiore rispetto agli anni precedenti.
Figura 7. Cluster per EBITDA margin delle società emittenti nel 2016
Figura 8. Cluster per PFN/EBITDA delle società emittenti nel 2016
Fonte: elaborazione su dati di Aida – Bureau van Dijk
(*) n.m. = non significativo. Si riferisce ad emittenti con EBITDA negativo oppure con PFN negativa. È interessante osservare che, come già evidenziato nelle precedenti ricerche “Eidos-Bureau van Dijk”, anche nel 2016 si conferma la regola secondo cui le società con una ottima marginalità operativa (EBITDA margin) ottengono un risparmio sulla cedola in termini di tasso di interesse applicato. In particolare, nel 2016 gli emittenti con un EBITDA margin superiore al 10% hanno scontato un tasso mediamente più basso di circa 85 bps (basis point) rispetto alle società con redditività inferiori. Analizzando il grado di leva finanziaria, si osserva che il 51% degli emittenti nel 2016 presenta un rapporto PFN/EBITDA superiore a 3x (figura 8), con un valore medio in termini assoluti di 4,2x. Il grado di internazionalizzazione delle società emittenti è stato valutato osservando la ripartizione geografica dei loro ricavi, la presenza (o meno) di partecipate all’estero e l’eventuale presenza di un azionista di riferimento estero. Valutando la presenza di partecipate estere, si evidenzia un lieve incremento rispetto agli anni precedenti. Tra le società emittenti nel 2016, il 54% circa possiede una
15%
58%
16%11%
< € 10 € 10-50 € 50-100 € 100-250
29%
24%29%
19%
0-50 50-100 100-250 > 250
9%2%
40%
20%
29%
n.m. <5% 5-10% 10-20% > 20%
13%
29%
7%11%11%
29%
n.m. < 2x 2-3x 3-4x 4-5x > 5x
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partecipata estera (rispetto al 49% nel 2015), sia essa una filiale commerciale o una sede operativa (figura 9). Per quanto riguarda i ricavi, le emittenti nel 2016 mostrano una minore presenza internazionale (figura 10), con una media del 22% di ricavi conseguiti all’estero (rispetto al 36% nel 2015). Osservando la nazionalità dell’azionista di riferimento (considerando una percentuale di controllo minima del 25,01%), l’87% delle società emittenti nel 2016 risulta di proprietà italiana, mentre il 13% ha un azionista di riferimento estero.
Figura 9. Percentuale degli emittenti nel 2016 con società partecipate all’estero
Figura 10 Ripartizione dei ricavi per area geografica degli emittenti nel 2016
Fonte: elaborazione su dati Orbis – Bureau van Dijk
Il grado di innovazione tecnologica, valutato in prima approssimazione analizzando la presenza di brevetti e marchi, mostra risultati sostanzialmente in linea con gli anni precedenti. Anche nel 2016 gli emittenti evidenziano un buon grado di innovazione (figure 12 e 13). La percentuale di società che hanno depositato almeno un brevetto è infatti pari al 21%, mentre la percentuale di registrazione marchi è pari al 33% .
Figura 11. Percentuale degli emittenti nel 2016 con brevetti depositati
Figura 12. Percentuale degli emittenti nel 2016 con marchi registrati
Fonte: elaborazione su dati Orbis – Bureau van Dijk
È stato poi analizzato il grado di attività delle società emittenti dal punto di vista delle strategie di crescita per via estera (es. Mergers & Acquisitions, Joint Ventures, etc.). Il 18% degli emittenti 2016 è stato coinvolto in operazioni di M&A nell’anno precedente all’emissione (figura 13), in linea con la percentuale riportata per gli emittenti 2015. Di tali operazioni, il 57% rappresenta l’acquisto della maggioranza azionaria di un’altra società, mentre il 14% è riconducibile all’acquisto di una quota di minoranza ed il 10% al consolidamento di una partecipazione già detenuta (figura 14). I Paesi target delle operazioni sono per l’81% l’Italia e per il restante 19% Paesi europei.
con partecipazioniestere
54%
senza partecipazioniestere 46%
Italia78%
UE 12%
Extra UE10%
con brevetti21%
senza brevetti79%
senza marchi 67%
con marchi 33%
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Figura 13. Percentuale degli emittenti nel 2016 coinvolti in operazioni di M&A
Figura 14. Ripartizione per tipologia di operazione effettuata (emittenti 2016)
Fonte: elaborazione su dati Zephyr – Bureau van Dijk
Figura 15. Paesi target delle operazioni di M&A (emittenti 2016)
Fonte: elaborazione su dati Zephyr – Bureau van Dijk
Infine, la ricerca è andata ad analizzare il grado di eligibilità al Fondo Centrale di Garanzia, il fondo istituito dal Ministero per lo Sviluppo Economico ed operativo dal 2000 per favorire l’accesso delle Pmi alle fonti finanziarie. Le società sono state classificazione in base alla fascia di ammissibilità e ne è risultato che il 57% degli emittenti nel 2016 (quelli appartenenti alle fasce I e II) avrebbe potuto accedere alla garanzia pubblica del Fondo, dato in crescita rispetto al 37% dello scorso anno. Oltre il 44% delle imprese non può accedervi in quanto:
- il 26% non rientra nella definizione di PMI (40% nel 2015); - il 3% appartiene ad un settore non ammissibile (11% nel 2015); - il 15% rientra nella fascia III in base ai criteri normativi (6% nel 2015).
Figura 16. Ripartizione degli emittenti nel 2016 per eligibilità al Fondo di Garanzia
Fonte: elaborazione su modulo DFKA - Aida – Bureau van Dijk
coinvolte in M&A18%
non coinvolte in M&A82%
Acquisizione >50%57%
Incremento partecipazione
10%
IPO14%
Minority stake14%
Buy-out5%
Italia81%
Francia5%
Paesi Bassi 5%
Polonia 5%
Ungheria 5%
I fascia49%
II fascia8%
III fascia15%
No PMI26%
Non ammissibile3%
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3. Covenant finanziari
Da ultimo la ricerca ha esaminato, per le sole emissioni di minibond, la presenza di parametri finanziari (c.d. covenant finanziari). Dall’analisi dei documenti d’ammissione dei 135 minibond facenti parte del campione*, emerge che nel 61,5% dei casi l’emissione prevede almeno un covenant finanziario (vedi tabella 2). Si osserva inoltre che la tendenza ad utilizzare covenant finanziari a tutela dei sottoscrittori è andata crescendo nel tempo dal 2013 al 2015, per poi diminuire nel corso del 2016: mentre nel 2013 solo l’11,1% delle emissioni presentavano dei covenant, nel 2014 tale dato è cresciuto al 63,2% e nel 2015 oltre l’85%, mentre nel 2016 la percentuale è diminuita sino al 51,9%.
Tabella 2. Utilizzo dei covenant finanziari negli anni
(*) il campione considera esclusivamente i minibond di ammontare inferiore o uguale a € 50 milioni quotati sul segmento ExtraMOT PRO da Aprile 2013 a Dicembre 2016, ad eccezione di quelli emessi da società attive nel settore finanziario e dalle società aderenti al Consorzio Viveracqua.
Le tipologie di covenant finanziari utilizzati sono del tutto omogenee. In particolare, il parametro maggiormente utilizzato è il rapporto tra l’indebitamento finanziario netto e l’EBITDA, presente in 78 emissioni su 135 (vedi tabella 3). Altro parametro molto usato è il rapporto tra l’indebitamento finanziario netto ed il patrimonio netto (c.d. leverage ratio) adoperato in 67 emissioni. Segue poi l’interest coverage ratio, quest’ultimo calcolato in termini di EBIT o EBITDA sugli oneri finanziari netti, utilizzato complessivamente in 36 emissioni.
Figura 16. Ripartizione dei covenant finanziari per tipologia
Nella tabella che segue riportiamo alcune statistiche sui covenant finanziari*. Come si evince, il valore di indebitamento finanziario netto (PFN) che viene concesso agli emittenti è in media pari a 4,4 volte l’EBITDA, mentre è pari a 2,5 volte il patrimonio netto (PN).
Tabella 3. Statistiche di utilizzo dei covenant finanziari
(*) Per le emissioni che prevedono covenant multi-periodo è stato considerato il valore del parametro con riferimento al primo anno successivo all’emissione
2013 2014 2015 2016 Totale
N. di minibond emessi 14 45 46 52 157
N. di minibond considerati * 9 38 36 52 135
N. minibond con almeno 1 covenant 1 24 31 27 83
% minibond con almeno 1 covenant 11,1% 63,2% 86,1% 51,9% 61,5%
PFN / EBITDA
58%
PFN / PN50%
EBIT/OF10%
EBITDA/OF17%
PFN / EBITDA PFN / PN EBIT/OF EBITDA/OF
Utilizzo (n°) 78 67 13 23
Utilizzo (%) 57,8% 49,6% 9,6% 17,0%
Media 4,4x 2,5x 3,1x 3,5x
Mediana 4,0x 2,0x 3,0x 3,3x
Max 13,0x 13,5x 5,0x 8,0x
Min 1,9x 0,9x 1,4x 1,5x
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Dall’analisi dei documenti d’ammissione emerge che, nella maggioranza dei casi, è previsto il rimborso anticipato a favore degli obbligazionisti. Il rimborso anticipato scatta al verificarsi dei cosiddetti “eventi rilevanti”, tra i quali possiamo citare, a titolo d’esempio, il mancato rispetto dei covenant finanziari oppure il mutamento nell’assetto azionario (c.d. change of control). In alcuni casi il regolamento del prestito può prevedere la facoltà anche per l’emittente di procedere al rimborso anticipato delle obbligazioni. In genere il rimborso anticipato può essere esercitato dall’emittente in determinate finestre temporali (es. in ciascuna data di pagamento). Quando concesso, di solito prevede il rimborso sopra la pari (valore nominale > 100%). Ulteriori clausole comunemente utilizzate all’interno dei documenti d’ammissione dei minibond riguardano le limitazioni in capo all’emittente sulla possibilità di distribuire dividendi lungo la durata del prestito obbligazionario. Tra gli impegni assunti dagli emittenti, rileviamo infine la presenza di limitazioni alla creazione di crediti privilegiati (c.d. negative pledge clause), secondo cui l’emittente si impegna a non concedere garanzie migliori ad altri finanziamenti successivi dello stesso status, nonché privilegi sui beni che formano le sue attività senza offrire analoga tutela al sottoscrittore dei minibond.
4. Conclusioni
L’analisi degli emittenti di minibond e cambiali finanziarie nel 2016 evidenzia come: - Le società emittenti nel 2016 siano dimensionalmente più piccole in termini di
ricavi rispetto ai dati dello scorso anno (il 73% delle società ha un fatturato inferiore a € 50 milioni e fatturato medio pari a € 55 milioni) e con una buona redditività (il 49% delle società ha un EBITDA margin superiore al 10%). La maggiore marginalità di alcuni emittenti (EBITDA margin superiore al 10%) si riflette in un minor costo d’emissione in termini di cedola più bassa (di circa lo 0,85% rispetto alle società con redditività inferiore).
- Per quanto riguarda gli aspetti più qualitativi, le imprese presentano un buon grado d’internazionalizzazione: in media le società del campione realizzano il 22% circa dei ricavi all’estero e il 54% risulta avere partecipate estere. Anche dal punto di vista dell’innovatività, la ricerca mostra imprese mediamenete innovative, con il 21% di emittenti con brevetti depositati ed il 33% con marchi registrati.
- Sul fronte delle operazioni di finanza straordinaria, la ricerca rivela che il 18% del campione è stato coinvolto in operazioni di M&A nel corso dell’anno precedente all’emissione.
- Lo studio dei documenti di ammissione per le sole emissioni di minibond dal 2013 ad oggi rileva la presenza di parametri finanziari (c.d. covenant finanziari) all’interno degli impegni assunti dagli emittenti nei confronti dei sottoscrittori in più del 60% dei casi. La percentuale legata alle sole emissioni 2016 è, tuttavia, pari al 52%, dato influenzato dalla presenza di 12 emissioni short-term che non richiedono parametri finanziari da rispettare.
L’analisi delle caratteristiche delle società emittenti nel 2016 dimostra come il minibond sia, ad oggi, uno strumento utilizzato prevalentemente da PMI (69% dei casi). Tale dato appare in contrasto con quanto accadeva sino allo scorso anno, quando il minibond era uno strumento di finanziamento prevalentemente utilizzato da società di medio-grandi dimensioni e le PMI rappresentavano solo il 31% degli emittenti. Sembra dunque che il modello italiano di intermediazione e finanziamento sia in fase di trasformazione: le PMI, che attualmente rappresentano il 99% del totale delle imprese italiane, stanno accrescendo il ricorso ai minibond, in particolare tramite emissioni short-term che non richiedono il rispetto di parametri finanziari stringenti.
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Fonti per l’elaborazione dei dati: Aida, database Bureau van Dijk con le informazioni economico-finanziarie delle aziende italiane obbligate al deposito di bilancio.
Orbis, database Bureau van Dijk con le informazioni economico-finanziarie standardizzate sulle aziende, le banche e le assicurazioni di tutto il mondo.
Zephyr, banca dati Bureau van Dijk con le informazioni sulle operazioni di M&A, IPO, Private Equity e Venture Capital di tutto il mondo senza valore minimo per il deal size.
Documenti di ammissione a quotazione dei minibond.