Aggiornamento Catalogo ottobre 2013

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description

Le novità editoriali di Terra Ferma aggiornate a ottobre 2013

Transcript of Aggiornamento Catalogo ottobre 2013

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ioni Il polittico di Lorenzo Lotto a Recanati

Storia, documenti e restauro

a cura di Vittoria Garibaldi, Marta Paraventi e Giovanni C.F. Villa

201321 x 28 cm164 pagine110 illustrazioni a colori e 28 in bnbrossura con aletteISBN 978-88-97784-16-6€ 25,00

Volume che delinea i passaggi canonici della ricerca documentaria e delle indagini scientifiche, capace di esporre attraverso immagini e documenti, l’attività di studio e restauro del Polittico di San Domenico, magnificente opera che ha avuto l’onore di aprire la mostra dedicata dalle Scuderie del Quirinale nel 2011 a Lorenzo Lotto. Ricco di immagini a colori e in bianco e nero che invitano lo sguardo dello spettatore a soffermarsi sui dettagli dell’opera, questo volume potrebbe diventare un caposaldo per studiosi, storici dell’arte e per coloro che si accostano alla conoscenza della qualità pittorica di questo artista, capace di raccontare le emozioni dei suoi personaggi. I rapporti del veneziano Lorenzo Lotto con le Marche sono stati continui e le opere marchigiane prese nel loro insieme consentono di ripercorrere la genesi, il significato e lo sviluppo del suo intero percorso artistico. I dipinti che eseguì per le Marche coprono, infatti, tutto l’arco della sua lunga carriera.

Tomaso da ModenaPitture murali trecentesche restaurate nel Veneto Orientale

Atti della Giornata di Studio, Treviso, Museo Civico di Santa Caterina, 22 aprile 2010,A cura di Gabriella Delfini e Luca Majoli

201221 x 28 cm128 pagine165 illustrazioni a coloribrossura con aletteISBN 978-88-88997-65-0€ 20,00

Da Guariento a Giusto de’ MenabuoiStudi, ricerche e restauri

A cura diVasco Fassina

201221 x 28 cm240 pagine250 illustrazioni a colori e b/nbrossura con aletteISBN 978-88-88997-77-3€ 25,00

NELLA STESSA COLLANA

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Ediz

ioniGuglielmo Ciardi

Protagonista del vedutismo veneto dell’Ottocento

A cura di Enzo Savoia, Francesco Luigi Maspes

201323 x 27,5 cm224 pagine200 ill. a colori e bianco e nerocartonatoISBN 978-88-97784-13-5€ 30,00

Catalogo della rassegna monografica dedicata a Guglielmo Ciardi.Cantore delle magiche atmosfere di Venezia, della sua laguna e del territorio circostante, erede predestinato di Canaletto, Guardi e Bellotto, Ciardi è stato l’ultimo grande interprete del vedutismo veneto del XIX secolo a livello internazionale. Questa rassegna, la prima se si esclude quella storica di Treviso del 1977, vuole pertanto essere un contributo allo studio e alla conoscenza della fortunata parabola artistica del Maestro veneziano, iniziata nel 1860 sui banchi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e qui conclusasi con tutti gli onori nel 1917.L’eccezionalità dell’esposizione consiste nella provenienza privata di tutte le opere; esse appartengono infatti a collezionisti e a Fondazioni bancarie e risulterebbero dunque di difficile fruibilità ad un ampio pubblico. Il presente catalogo, oltre a raccogliere le opere dell’artista, vuole proporre al lettore un quadro più dettagliato circa la genesi delle stesse.

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A cura diVasco Fassina

201221 x 28 cm240 pagine250 illustrazioni a colori e b/nbrossura con aletteISBN 978-88-88997-77-3€ 25,00

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201323 x 31 cm64 pagine42 illustrazioni a coloribrossura con aletteISBN 978-88-97784-11-1€ 9,90

Nello spirito di proficua collaborazione tra istituzioni, la Sovrintendenza Capitolina ha promosso, in scambio temporaneo (24 febbraio - 28 aprile 2013), il prestito alla Pinacoteca Civica di Ancona del Busto di Medusa di Gian Lorenzo Bernini, una delle opere più ammirate dei Musei Capitolini di Roma.Il bel volume raccoglie testimonianza dell’evento: i saggi di G.C.F. Villa, C. Costanzi, A. Castoldi, D. Tonzig, E.B. Di Gioia, G. Poldi, E. Alberti e M. Zocchetta, F. Iannone e S. Tellini, P. Maranesi alias Julia Berger, narrano a 360 gradi la storia, l’iconografia, la fortuna critica, il contesto artistico del capolavoro e il contesto allestitivo entro il quale è stato esposto.

Medusa tra luce ed emozioneA cura di Costanza Costanzi, Giovanni C.F. Villa

Tra le collezioni della Scuola Grande di San Rocco spicca per la sua singolarità la raccolta Bisacco Palazzi, un complesso di porcellane e maioliche di varia provenienza messe insieme dall’ingegner Giacomo e donate alla Scuola nel 1969. Vi risaltano per importanza le ceramiche di provenienza islamica, soprattutto persiane, ma anche ispano-moresche, esposte nella mostra A- ya- t insieme ad altri pregevoli pezzi del patrimonio della Scuola Grande, legati a vario titolo alla cultura islamica tra Quattro e Cinquecento.

La mostra indaga, attraverso un percorso storico-artistico che abbraccia quasi sei secoli, le relazioni tra Occidente ed Oriente, negli intrecci e nelle dinamiche reciproche, che a Venezia e attraverso Venezia si realizzarono nel Mediterraneo in una logica di arricchimento culturale reciproco.

2013 16 x 24 cm112 pagine52 illustrazioni a coloribrossura con alette ISBN 978-88-97784-10-4€ 18,00

AyatTessili e ceramiche dell’Islam nelle collezioni della Scuola Grande di San Rocco

A cura di Letizia Caselli e Maria Agnese Chiari Moretto Wiel

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201321 x 29,6 cm176 pagine148 ill. a colori e in b/nbrossura con sovraccopertaISBN 978-88-97784-17-3€ 18,00edizione ingleseISBN 978-88-97784-18-0Coedizione Fondazione Benetton Studi Ricerche - Antiga Edizioni

La Fondazione Benetton Studi Ricerche promuove annualmente, dal 1990, una campagna di attenzioni verso un luogo particolarmente denso di valori di natura, di memoria e di invenzione. Il vincitore dell’edizione 2013 è Skrúður (Skrudur), un orto riposto sulla riva di uno dei fiordi che solcano la regione nord-occidentale dell’Islanda, a pochi chilometri dal circolo polare artico. Con la scuola, la chiesa e la fattoria di Núpur compone un luogo nel quale una comunità ha avviato all’inizio del XX secolo un progetto che in questa terra si presenta come sfida a condizioni ambientali estreme e a pressanti istanze di miglioramento della condizione umana: coltivare la terra e avere cura di un processo indirizzato alla conoscenza, all’educazione e all’elevazione sociale. Skrúður è in sé un presidio e un crogiuolo: il suo recinto descrive una condizione che cerca un punto di contatto tra due mondi, quello della confidenza e della fiducia nel coltivare la terra, e quello dello sguardo cosciente sulla vastità di luoghi che accompagnano la stessa esperienza umana.

Skrúður, NúpurPremio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2013 A cura di Patrizia Boschiero, Luigi Latini e Domenico Luciani

Campiello Giovani, giunto alla sua 18ª edizione, è oramai parte integrante della prestigiosa tradizione del Premio Campiello. Anno dopo anno ha saputo accreditarsi come uno degli appuntamenti di spicco delle competizioni letterarie dedicate alle giovani penne e coinvolgere sempre più partecipanti provenienti al di fuori del Veneto, regione in cui il Campiello Giovani è nato. Il successo del Premio è dovuto alla capacità di appassionare sia le centinaia di ragazzi che perseguono con determinazione il sogno di diventare scrittori, sia chi tali sogni supporta e incentiva, come le scuole e le famiglie. I cinque finalisti della 18ª edizione del Campiello Giovani, concorso promosso ed organizzato dalla Fondazione Il Campiello - Confindustria Veneto sono: Ilaria Catani, con il racconto “Un ricordo”, Corfinio (AQ); Valentina Giuliano, con il racconto “Ibrido di fuoco”, Salzano (VE); Alberto Alarico Vignati, con “Girasole impazzito di luce”, Corsico (MI); Paola Vivian, con il racconto “Diciassette e cinquantaquattro”, Marostica (VI); Alberto Zanella, con “Le strade primitive”, Santorso (VI).

2013 12 x 20,5 cm144 paginebrossura con aletteISBN 978-88-97784-21-0€ 18,00disponibile anche in e-book € 2,90

AA. VV.

Campiello Giovani 2013

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201324 x 31 cm656 pagine ca.2.500 illustrazioni a colori ca.cartonatobilingue: italiano/tedescoISBN 978-88-7389-137-6 € 129,00

Opera fondamentale, completamente bilingue italiano-tedesco, che non può mancare nella libreria del bravo ricercatore di funghi.Grazie al nuovo glossario micologico, minuziosamente redatto da Francesco Bellù, e all’abbondanza di immagini ricche di particolari, la classificazione delle specie fungine diventa più chiara anche ai meno esperti. Oltre che dalle angolazioni classiche, i funghi sono stati fotografati – con luce naturale e senza flash – anche in sezione, così da evidenziarne le caratteristice tecniche, quali il colore della carne e i suoi eventuali viraggi, il rapporto gambo-lamelle e la larghezza delle stesse, ecc.Il volume, inoltre, è corredato da un parere scientifico sulla commestibilità, tossicità e pericolosità di ogni specie rappresentata, e non da una semplice elencazione di luoghi comuni che spesso conducono a seri inconvenienti talvolta anche mortali.Alle 1001 specie presentate è stato attribuito anche un nome italiano, che si aggiunge alla nomenclatura scientifica.

Francesco Bellù, Giulio Veroi

Per non confondere i funghiUm die Pilze nicht zu verwechseln1001 funghi - Italiano e tedesco

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Commestibilità Il fungo è ovvia-

mente da considerare non commesti-

bile per la consistenza dura; non ben

noti i suoi contenuti chimici; segnaliamo

però che, nel passato, nelle vecchie

case di montagna, veniva usato come

deodorante per la biancheria.

essbarkeit Dieser Pilz ist offen-

sichtlich wegen seiner harten Konsis-

tenz nicht essbar, seine chemischen

Inhalte sind nicht gut bekannt. Wir

weisen allerdings darauf hin, dass er

jedoch in vergangenen Zeiten in alten

Häusern im Gebirge wie ein Deodo-

rant für die Wäsche verwendet wurde.

Osmoporus odoratus (Wulf.: Fr.) Singer

Fruttificazione: raggiunge larghezze anche di 200 mm e sporge a mensola anche di 60-70

mm, superficie nodulosa, gibbosa, la parte vecchia si presenta nera, poi verso il margine

acquista tonalità fulvo-marroncine, infine il margine è di un bellissimo color giallo-arancio o

giallo zolfo. Imenoforo: con tuboli bruno-fulvastri e pori rotondi, piccoli, color cannella. Carne:

legnosa, color cannella, con buonissimo odore tra il finocchio e anice, ma anche con altre

componenti. Habitat: di solito sulla parte superiore del tronco tagliato di conifere, uno accanto

all’altro. Pluriennale.

osmoporo oDorAToFruchtkö

rper: erreicht auch Größen von 20 cm und springt konsolenförmig 6-7 cm hervor.

Oberfläche knotig, buckelig, ältere Teile schwarz, gegen den Rand hin erst maronibraun-fuch-

sig, dann schön gelb-orange oder schwefelgelb gefärbt. Hymenophor: m

it fuchsig-braunen

Röhren und rundlichen, kleinen, zimtbraunen Poren. Fleisch: holzig, zimtfärbig, mit sehr an-

genehmem Fenchel- bis Anisgeruch und auch anderen Geruchskomponenten. Habitat: meist

neben- oder übereinander an der Oberseite von Nadelholzstöcken. Mehrjährig.

gemeine FenCHeLTrAmeTe

Commestibilità ignota; non noti i

suoi contenuti chimici.

essbarkeit Seine Essbarkeit ist un-

bekannt, man kennt auch nicht seine

chemischen Inhalte.

Cappello: 30-100 mm, spesso concresciuto con altri esemplari, superficie gobbosa, irrego-

lare, senza zonature, feltrata, di colore giallo-aranciato-cannella. Tuboli: molto corti, ocracei.

Pori: biancastri con l’età. Gambo: 15-30 x 5-10 mm, feltrato, molle, concolore al cappello.

Carne: dura, sapore dolce, odore buono. Habitat: sotto aghifoglie. Tutto l’anno.

Hut: 3-10 cm, oft mit anderen Exemplaren zusammengewachsen, Oberfläche höckerig, unre-

gelmäßig, ohne Zonierungen, filzig, gelb-orange-zimtfärbig. Röhren: sehr kurz, ockerlich. Po-

ren: im Alter weißlich. Stiel: 1,5-3 x 0,5-1 cm, filzig, weich, wie der Hut gefärbt. Fleisch: hart,

Geschmack mild, Geruch angenehm. Habitat: unter Nadelbäumen. Das ganze Jahr hindurch.

onniA TomenTosA

gesTieLTer FiLZporLing

Onnia tomentosa (Fr.: Fr.) P. Karsten

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Commestibilità Il fungo è unani-

memente ritenuto da tempo velenoso,

responsabile di una forte gastroente-

rite acuta; dal fungo è stato isolato un

sesquiterpene, la illudina S, che sareb-

be responsabile dell’intossicazione e

che sarebbe presente anche nelle spe-

cie americane ed orientali, imparentate

con questo fungo.

essbarkeit Dieser Pilz wird seit län-

gerer Zeit einhellig für giftig gehalten, er

ist verantwortlich für eine starke akute

Magen-Darmentzündung (Gastro-

enteritis). Von ihm wurde ein Sesqui-

terpen isoliert, das Illudin S, das für diese

Vergiftungserscheinung verantwortlich

sein könnte und das auch in amerika-

nischen und östlichen mit diesem Pilz

verwandten Arten vorkommen könnte.

Omphalotus olearius (De Candolle: Fr.) Singer

Cappello: 50-140 mm, prima convesso ma subito imbutiforme, superficie liscia, finemente

fibrillosa, brillante, di colore rosso-brunastro, abbastanza stabile, margine a lungo involuto.

Lamelle: abbastanza fitte, di colore giallo aranciato, spesso con una curiosa fosforescenza.

Gambo: 40-130 x 10-20 mm, pieno, un po’ fusiforme, spesso cespitoso, concolore alle lamel-

le, ma con tonalità più chiare, leggermente fibrilloso. Carne: odore e sapore gradevoli. Habitat

:

sotto latifoglie, anche su ulivo, principalmente in zone mediterranee ma anche in zone calde

del centro Europa. Estate, autunno.

onFALoTo DeLL’ULiVoHut: 5-14 cm, zuerst gewölbt, dann schnell trichterförmig vertieft, Oberfläche glatt, fein ge-

fasert, glänzend. Farbe ziemlich beständig braun-orangerot, fuchsig-orange, Rand lange Zeit

eingerollt. Lamellen: ziemlich engstehend, orange-gelb, oft mit einer eigenartigen Phospho-

reszenz. Stiel: 4-13 x 1-2 cm, voll, etwas spindelig, oft büschelig, wie die Lamellen gefärbt,

jedoch mit hellerer Tönung, etwas gefasert. Fleisch: Geruch und Geschmack angenehm. Ha-

bitat: auf Laubhölzern und auch an Olivenbäumen vor allem im mediterranen Raum, aber auch

in sehr warmen Lagen Mitteleuropas. Sommer, Herbst.

LeUCHTenDer ÖLBAUmTriCHTerLing

Commestibilità Di regola consi-

derato non commestibile; non sono

noti i suoi contenuti chimici.

essbarkeit Allgemein als nicht

essbar angesehen. Seine chemischen

Inhaltsstoffe sind unbekannt.

Cappello: 60-100 mm, prima convesso, poi piano, ricoperto da squamette ocra, su fondo

biancastro. Lamelle: bianche, poi bianco-giallastre in particolare sul filo. Gambo:

40-70 x

8-15 mm, squamato, radicante, sopra concolore al cappello, nero alla base, l’anello spesso

scompare. Carne: bianca, con odore d’anice. Habitat:

lo si trova sui tronchi di conifere, di

larice, fra le fessure del legno (travi, pali). Dalla primavera all’autunno.

Hut: 6-10 cm, zuerst gewölbt, dann flach ausgebreitet, bedeckt von ockerfarbigen Schuppen

auf weißlichem Grund. Lamellen: weiß, dann weiß-gelblich vor allem auf der Schneide. Stiel:

4-7 x 0,8-1,5 cm, geschuppt, wurzelnd, oben wie der Hut gefärbt, unten schwarz, Ring oft ver-

schwindend. Fleisch: weiß, mit Anis-Geruch. Habitat: man findet ihn auf Nadelholzstrünken,

aber auch zwischen Holzrissen auf verbauten Hölzern wie Balken, Pfähle, immer auf Nadelhöl-

zern, speziell Lärchen. Vom Frühjahr bis zum Herbst.

neoLenTino sQUAmATo

sCHUppiger LeDer-sÄgeBLÄTTLing

Neolentinus suffrutescens (Brot.: Fr.) T.W. May & A.E. Wood

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701

700

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Lamelle fortemente spaziate e seghettate.

Lamellen ausgesprochen weit stehend

und gesägt.

Cappello ricoperto da squame di

color bruno-rossastro.

Hut bedeckt durch braun-rötliche

Schuppen.

Lamelle rade, decorrenti sul gambo dove si

assottigliano fino a sparire.

Lamellen weitstehend, am Stiel

herablaufend, wo sie immer schmäler

werden und dann schließlich verschwinden.

Odore di anice.

Geruch nach Anis.

Cappello di colore rosso-brunastro.

Hut bräunlich-rot gefärbt.

Lamelle tipicamente decorrenti sul

gambo, secedenti (facilmente asportabili

con una pressione), luminescenti in

completa oscurità.

Die Lamellen sind charakteristisch am

Stiel herablaufend, ablösbar (mit Druck

leicht entfernbar), bei vollkommener

Dunkelheit lumineszierend (leuchtend).

Gambo centrale, ma spesso eccentrico,

poco più lungo del diametro del cappello.

Stiel zentral, aber oft auch exzentrisch

angewachsen, ein wenig länger als der

Hutdurchmesser breit ist.

Carne aranciata, venata di

fulvo-brunastro.

Fleisch orange, fuchsig-

bräunlich geadert.

Lo si distingue per il colore giallo-aranciato-

cannella e per il margine del cappello bianco

Man erkennt ihn durch den gelb-orange-

zimt färbigen Hut und den weißen Hutrand.

La superficie del cappello è

tomentosa e azona.

Die Hutoberfläche ist samtig

und ungezont.

Gambo centrale con tanti carpofori

confluenti.

Stiel zentral mit vielen miteinander

verwachsenen Fruchtkörpern.

Carne di color giallo oro, con

stratificazioni sovrapposte.

Fleisch goldgelb und mit

übereinander liegenden Schichten.

Si noti l’evoluzione dei colori sulla superficie del

carpoforo: marrone-fulvastro-brunastro o nero.

Man beachte die Entwicklung der Farben an der

Oberfläche des Fruchtkörpers: maroni-fuchsig-

bräunlich, oder schwarz.

Margine quasi sempre giallo-arancio.

Rand fast immer gelb-orange.

Odore tra il finocchio e l’anice, misto ad altri

componenti.

Geruch zwischen Fenchel und Anis, gemischt

mit anderen Geruchskomponenten.

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Commestibilità Da molti ritenuta

“commestibile di bassa qualità”, ma

dall’Est europeo vi sono anche state

segnalazioni di “disturbi digestivi”, a

seguito di abbondanti consumi; non

essendo poi noti i suoi contenuti chi-

mici, riteniamo opportuno definirla a

commestibilità ignota.

essbarkeit Von vielen als “essbar

mit niederer Qualität” eingestuft, in

Osteuropa aber gibt es auch Hinweise

über „Verdauungsstörungen“ infolge

reichlichen Genusses. Obwohl seine

chemischen Inhaltsstoffe nicht bekannt

sind, ist es angebracht, seine Essbar-

keit als unbekannt einzustufen.

Paralepista flaccida (Sow.: Fr.) Vizzini

Cappello: 30-100 mm, di colore variabile, passa dal fulvo-rossastro al giallo-rossastro, leggermente

più carico al centro. Superficie lucente, liscia, con il secco tende a ricoprirsi di piccole squame, mar-

gine involuto. Talvolta è ricoperto da una leggera pruina bianca. Lamelle: fortemente decorrenti, pri-

ma di colore bianco ghiaccio, poi crema-rossastre-aranciate, separabili con la pressione delle dita,

molto fitte. Gambo: 30-60 x 8-10 mm, prima pieno, poi cavo, si ingrossa verso la base dove ingloba

aghi di pino o foglie. Di colore biancastro con tonalità aranciate. Carne: da biancastra a brunastro

chiaro, piuttosto elastica, odore debole, sapore dolce. Note: può effettivamente essere confuso con

la L. gilva. Tuttavia quest’ultima si presenta molto più chiara e con il margine del cappello maculato

di zone luminose. Habitat: latifoglie, ma più spesso aghifoglie, gregario. Autunno.

paralepista inversa

Hut: 3-10 cm, verschieden gefärbt, von fuchsig-rötlich bis gelb-rötlich, ein wenig kräftiger im Zen-

trum. Oberfläche glänzend, glatt, bei Trockenheit neigt er sich mit kleinen Schuppen zu bedecken,

Hutrand eingerollt. Manchmal ist er von einer leichten weißfärbigen Bereifung bedeckt. Lamellen:

stark herablaufend, erst eis-weiß, dann creme-orange-rötlich, sehr dichtstehend, mit etwas Druck

durch die Finger sind sie abtrennbar. Stiel: 3-6 x 0,8-1 cm, erst voll, dann hohl, er verdickt zur Basis

hin, wo er Kiefernnadeln oder Blätter umhüllt. Farbe weißlich mit orangeroten Tönen. Fleisch: weiß-

lich bis hell bräunlich, ziemlich elastisch, Geruch schwach, Geschmack mild. Bemerkungen: kann

tatsächlich mit dem Fahlgelben Trichterling, L. gilva, verwechselt werden. Letzterer ist jedoch viel

heller gefärbt und weist überdies einen mit hellen Flecken gezonten Hutrand auf. Habitat: gesellig

bei Laubhölzern, viel öfters jedoch bei Nadelbäumen. Herbst.

FUCHsiGer aFter-rÖtelritterlinG

Commestibilità Di regola conside-

rato non commestibile per il sapore

sgradevole; non ben noti i suoi conte-

nuti chimici.essbarkeit Gilt wegen seines unan-

genehmen Geschmackes in der Regel

als nicht essbar. Seine chemischen

Inhalte sind nicht ausreichend bekannt.

Cappello: 10-30 mm, reniforme, color cannella anche con sfumature giallastre, margine più

chiaro, involuto, finemente villoso. Lamelle: color cannella, piuttosto fitte, annesse. Gambo:

laterale, corto, tipicamente ingrossato in prossimità delle Lamelle. Carne: ocracea. Habi-

tat: su ceppaie di latifoglie (querce, ontani). Tutto l’anno.Hut: 1-3 cm, nierenförmig, zimtfarbig, auch mit gelblichen Tönungen, Rand heller, eingerollt,

fein wollig. Lamellen: zimtfarbig, ziemlich dichtstehend, angeheftet. Stiel: seitlich angewach-

sen, kurz, in der Nähe der Lamellen typisch verdickt. Fleisch: ocker. Habitat: auf Laubholz-

stöcken (Eichen, Erlen) Das ganze Jahr hindurch.

panellO astrinGente

HerBer ZWerGKnÄUlinG

Panellus stipticus (Bull.: Fr.) P. Karsten

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Commestibilità ignota; non noti i

suoi contenuti chimici. essbarkeit unbekannt, ebenso

seine chemischen Inhaltsstoffe.

Panellus mitis (Pers.: Fr.) Singer

Cappello: 5-20 mm, reniforme, elastico, di colore biancastro, ma con una zona ocra-rosata

verso il gambo, pellicola separabile. Lamelle: fitte, con il filo gelatinoso, prima biancastre, poi

ocracee. Gambo: 5-10 x 3-5 mm, appiattito, più largo nella parte superiore, bianco, bamba-

gioso. Carne: bianca, gelatinosa sotto la cuticola. Habitat: su rami morti, raramente anche vivi

di conifere. Autunno, inverno.

panellO Mite

Hut: 0,5-2 cm, nierenförmig, elastisch-gummiartig, weißlich, jedoch mit einer ocker-rosaroten

Zone, Huthaut abziehbar. Lamellen: dichtstehend, mit gelatinösen Schneiden. Zuerst weißlich,

dann ockerlich. Stiel: 0,5-1 x 0,3-0,5 cm, oft breitgedrückt, oberer Teil erweitert, weiß, filzig.

Fleisch: weiß, unter der Huthaut gallertartig. Habitat: auf abgestorbenen, selten auch leben-

den Nadelbäumen. Herbst, Winter.

MilDer ZWerGKnÄUlinG

Commestibilità Di regola questa

specie viene ritenuta non tossica, pri-

va di azione psicotropa, a differenza

delle altre specie del genere; riteniamo

comunque, che questo fungo, a causa

della stretta parentela con gli altri pane-

oli (confermata dai recenti studi biomo-

lecolari), debba essere considerato con

un certo sospetto.

essbarkeit In der Regel wird die-

ser Pilz als nicht giftig angesehen. Er

ist ohne psychotropische Wirkungen

(Wirkungen auf psychische Funktionen)

zum Unterschied der anderen Arten

dieser Gattung. Man sollte jedenfalls

diesen Pilz wegen der engen Ver-

wandtschaft mit anderen Düngerlingen

(neueste biomolekulare Studien bestä-

tigen dies) sicherlich als verdächtig

betrachten.

Cappello: 10-50 mm, ovoidale all’inizio poi campanulato, superficie liscia o poco rugosa,

lardaceo con l’umidità, brillante con il secco. Lamelle: prima grigio-biancastre poi grigio-

nerastre con il filo biancastro, annesse. Gambo: 40-120 x 2-8 mm, cilindrico, un po’ ingros-

sato alla base, bulboso, con evidente anello; dall’anello alla base color nocciola, dall’anello in

su biancastro, talvolta nerastro a causa delle spore. Carne: piuttosto effimera, bianca, sapore

dolce, odore fungino. Habitat: su letame di mucca. Estate, autunno.

Hut: 1-5 cm, zu Beginn eiförmig, dann glockig, Oberfläche glatt oder etwas runzelig, speckig

bei Feuchtigkeit, glänzend bei Trockenheit. Lamellen: angeheftet, grau-weißlich, dann grau-

schwärzlich mit weißlichen Schneiden. Stiel: 4-12 x 0,2-0,8 cm, zylindrisch, etwas verdickt

an der Basis, knollig, mit deutlichem Ring. Von diesem zur Basis hin haselnussbräunlich, nach

oben weißlich, manchmal durch Sporenabwürfe schwärzlich. Fleisch: ziemlich vergänglich,

weiß, Geschmack mild, Geruch pilzlich. Habitat: vor allem auf Kuhmist. Sommer, Herbst.

paneOlO annUlatO

rinG-DÜnGerlinG

Panaeolus semiovatus (Sowerby : Fr.) S. Lundell & Nannfeldt706

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708

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Cappello carnoso, un po’ viscido, pallido, semiovato.Hut fleischig, etwas schmierig,

blass, fast eiförmig.

Gambo lievemente radicante, con anello ascendente.Stiel leicht wurzelnd, mit aufsteigendem Ring.

Cappello finemente vellutato da giovane,

poi liscio, spatulato, più o meno biancastro.Hut jung fein samtartig, dann glatt, spatelförmig, mehr oder weniger weißlich.

Gambo lateralizzato.Stiel seitlich angewachsen.

Attacco delle lamelle non bruscamente delimitato dal gambo.Lamellenansatz vom Stiel nicht scharf

abgegrenzt.

Presenta sempre una zona ocra-rosata.Weist immer eine ocker-rosarote Zone auf.

La base del gambo è bambagiosa.Die Stielbasis ist striegelig-wattig.

Carne elastica con uno strato gelatinoso.Fleisch elastisch mit einer gallertigen Schicht.

Sapore mite.Geschmack mild.

Le lamelle sono bruscamente delimitate

al gambo.Lamellen am Stiel scharf abgegrenzt.

Gambo molto lateralizzato a forma di ventaglio.Stiel ausgeprägt seitlich angewachsen und fächerförmig.

Il colore cannella chiaro lo distingue dai suoi simili.Die hellen Zimtfarben unterscheiden

ihn von ihm ähnlichen Arten.

Il sapore della carne è astringente.Der Geschmack des Fleisches ist adstringierend.

Cappello imbutiforme, lievemente igrofano.

Hut trichterförmig, etwas hygrophan.

Pruina bianca.Weiße Bereifung.

Lamelle fortemente decorrenti e facilmente staccabili (secedenti).

Lamellen sehr stark herablaufend und leicht abtrennbar.Piccole gocciolature scure, particolarmente sul bordo.Kleine dunkle Tröpfchen am Rand.

La superficie del cappello è tipicamente coperta da scagliette nocciola su fondo biancastro.Die Hutoberfläche ist typisch mit

haselnussbraunen Schüppchen auf weißlichem Grund bedeckt.

Cappello lievemente squamuloso, floccoso.

Hut leicht schuppig, flockig.

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Commestibilità Il fungo è ovvia-

mente da considerare non commesti-

bile per la consistenza dura; non ben

noti i suoi contenuti chimici; segnaliamo

però che, nel passato, nelle vecchie

case di montagna, veniva usato come

deodorante per la biancheria.

essbarkeit Dieser Pilz ist offen-

sichtlich wegen seiner harten Konsis-

tenz nicht essbar, seine chemischen

Inhalte sind nicht gut bekannt. Wir

weisen allerdings darauf hin, dass er

jedoch in vergangenen Zeiten in alten

Häusern im Gebirge wie ein Deodo-

rant für die Wäsche verwendet wurde.

Osmoporus odoratus (Wulf.: Fr.) Singer

Fruttificazione: raggiunge larghezze anche di 200 mm e sporge a mensola anche di 60-70

mm, superficie nodulosa, gibbosa, la parte vecchia si presenta nera, poi verso il margine

acquista tonalità fulvo-marroncine, infine il margine è di un bellissimo color giallo-arancio o

giallo zolfo. Imenoforo: con tuboli bruno-fulvastri e pori rotondi, piccoli, color cannella. Carne:

legnosa, color cannella, con buonissimo odore tra il finocchio e anice, ma anche con altre

componenti. Habitat: di solito sulla parte superiore del tronco tagliato di conifere, uno accanto

all’altro. Pluriennale.

osmoporo oDorAToFruchtkö

rper: erreicht auch Größen von 20 cm und springt konsolenförmig 6-7 cm hervor.

Oberfläche knotig, buckelig, ältere Teile schwarz, gegen den Rand hin erst maronibraun-fuch-

sig, dann schön gelb-orange oder schwefelgelb gefärbt. Hymenophor: m

it fuchsig-braunen

Röhren und rundlichen, kleinen, zimtbraunen Poren. Fleisch: holzig, zimtfärbig, mit sehr an-

genehmem Fenchel- bis Anisgeruch und auch anderen Geruchskomponenten. Habitat: meist

neben- oder übereinander an der Oberseite von Nadelholzstöcken. Mehrjährig.

gemeine FenCHeLTrAmeTe

Commestibilità ignota; non noti i

suoi contenuti chimici.

essbarkeit Seine Essbarkeit ist un-

bekannt, man kennt auch nicht seine

chemischen Inhalte.

Cappello: 30-100 mm, spesso concresciuto con altri esemplari, superficie gobbosa, irrego-

lare, senza zonature, feltrata, di colore giallo-aranciato-cannella. Tuboli: molto corti, ocracei.

Pori: biancastri con l’età. Gambo: 15-30 x 5-10 mm, feltrato, molle, concolore al cappello.

Carne: dura, sapore dolce, odore buono. Habitat: sotto aghifoglie. Tutto l’anno.

Hut: 3-10 cm, oft mit anderen Exemplaren zusammengewachsen, Oberfläche höckerig, unre-

gelmäßig, ohne Zonierungen, filzig, gelb-orange-zimtfärbig. Röhren: sehr kurz, ockerlich. Po-

ren: im Alter weißlich. Stiel: 1,5-3 x 0,5-1 cm, filzig, weich, wie der Hut gefärbt. Fleisch: hart,

Geschmack mild, Geruch angenehm. Habitat: unter Nadelbäumen. Das ganze Jahr hindurch.

onniA TomenTosA

gesTieLTer FiLZporLing

Onnia tomentosa (Fr.: Fr.) P. Karsten

28

Commestibilità Il fungo è unani-

memente ritenuto da tempo velenoso,

responsabile di una forte gastroente-

rite acuta; dal fungo è stato isolato un

sesquiterpene, la illudina S, che sareb-

be responsabile dell’intossicazione e

che sarebbe presente anche nelle spe-

cie americane ed orientali, imparentate

con questo fungo.

essbarkeit Dieser Pilz wird seit län-

gerer Zeit einhellig für giftig gehalten, er

ist verantwortlich für eine starke akute

Magen-Darmentzündung (Gastro-

enteritis). Von ihm wurde ein Sesqui-

terpen isoliert, das Illudin S, das für diese

Vergiftungserscheinung verantwortlich

sein könnte und das auch in amerika-

nischen und östlichen mit diesem Pilz

verwandten Arten vorkommen könnte.

Omphalotus olearius (De Candolle: Fr.) Singer

Cappello: 50-140 mm, prima convesso ma subito imbutiforme, superficie liscia, finemente

fibrillosa, brillante, di colore rosso-brunastro, abbastanza stabile, margine a lungo involuto.

Lamelle: abbastanza fitte, di colore giallo aranciato, spesso con una curiosa fosforescenza.

Gambo: 40-130 x 10-20 mm, pieno, un po’ fusiforme, spesso cespitoso, concolore alle lamel-

le, ma con tonalità più chiare, leggermente fibrilloso. Carne: odore e sapore gradevoli. Habitat

:

sotto latifoglie, anche su ulivo, principalmente in zone mediterranee ma anche in zone calde

del centro Europa. Estate, autunno.

onFALoTo DeLL’ULiVoHut: 5-14 cm, zuerst gewölbt, dann schnell trichterförmig vertieft, Oberfläche glatt, fein ge-

fasert, glänzend. Farbe ziemlich beständig braun-orangerot, fuchsig-orange, Rand lange Zeit

eingerollt. Lamellen: ziemlich engstehend, orange-gelb, oft mit einer eigenartigen Phospho-

reszenz. Stiel: 4-13 x 1-2 cm, voll, etwas spindelig, oft büschelig, wie die Lamellen gefärbt,

jedoch mit hellerer Tönung, etwas gefasert. Fleisch: Geruch und Geschmack angenehm. Ha-

bitat: auf Laubhölzern und auch an Olivenbäumen vor allem im mediterranen Raum, aber auch

in sehr warmen Lagen Mitteleuropas. Sommer, Herbst.

LeUCHTenDer ÖLBAUmTriCHTerLing

Commestibilità Di regola consi-

derato non commestibile; non sono

noti i suoi contenuti chimici.

essbarkeit Allgemein als nicht

essbar angesehen. Seine chemischen

Inhaltsstoffe sind unbekannt.

Cappello: 60-100 mm, prima convesso, poi piano, ricoperto da squamette ocra, su fondo

biancastro. Lamelle: bianche, poi bianco-giallastre in particolare sul filo. Gambo:

40-70 x

8-15 mm, squamato, radicante, sopra concolore al cappello, nero alla base, l’anello spesso

scompare. Carne: bianca, con odore d’anice. Habitat:

lo si trova sui tronchi di conifere, di

larice, fra le fessure del legno (travi, pali). Dalla primavera all’autunno.

Hut: 6-10 cm, zuerst gewölbt, dann flach ausgebreitet, bedeckt von ockerfarbigen Schuppen

auf weißlichem Grund. Lamellen: weiß, dann weiß-gelblich vor allem auf der Schneide. Stiel:

4-7 x 0,8-1,5 cm, geschuppt, wurzelnd, oben wie der Hut gefärbt, unten schwarz, Ring oft ver-

schwindend. Fleisch: weiß, mit Anis-Geruch. Habitat: man findet ihn auf Nadelholzstrünken,

aber auch zwischen Holzrissen auf verbauten Hölzern wie Balken, Pfähle, immer auf Nadelhöl-

zern, speziell Lärchen. Vom Frühjahr bis zum Herbst.

neoLenTino sQUAmATo

sCHUppiger LeDer-sÄgeBLÄTTLing

Neolentinus suffrutescens (Brot.: Fr.) T.W. May & A.E. Wood

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701

700

314

Lamelle fortemente spaziate e seghettate.

Lamellen ausgesprochen weit stehend

und gesägt.

Cappello ricoperto da squame di

color bruno-rossastro.

Hut bedeckt durch braun-rötliche

Schuppen.

Lamelle rade, decorrenti sul gambo dove si

assottigliano fino a sparire.

Lamellen weitstehend, am Stiel

herablaufend, wo sie immer schmäler

werden und dann schließlich verschwinden.

Odore di anice.

Geruch nach Anis.

Cappello di colore rosso-brunastro.

Hut bräunlich-rot gefärbt.

Lamelle tipicamente decorrenti sul

gambo, secedenti (facilmente asportabili

con una pressione), luminescenti in

completa oscurità.

Die Lamellen sind charakteristisch am

Stiel herablaufend, ablösbar (mit Druck

leicht entfernbar), bei vollkommener

Dunkelheit lumineszierend (leuchtend).

Gambo centrale, ma spesso eccentrico,

poco più lungo del diametro del cappello.

Stiel zentral, aber oft auch exzentrisch

angewachsen, ein wenig länger als der

Hutdurchmesser breit ist.

Carne aranciata, venata di

fulvo-brunastro.

Fleisch orange, fuchsig-

bräunlich geadert.

Lo si distingue per il colore giallo-aranciato-

cannella e per il margine del cappello bianco

Man erkennt ihn durch den gelb-orange-

zimt färbigen Hut und den weißen Hutrand.

La superficie del cappello è

tomentosa e azona.

Die Hutoberfläche ist samtig

und ungezont.

Gambo centrale con tanti carpofori

confluenti.

Stiel zentral mit vielen miteinander

verwachsenen Fruchtkörpern.

Carne di color giallo oro, con

stratificazioni sovrapposte.

Fleisch goldgelb und mit

übereinander liegenden Schichten.

Si noti l’evoluzione dei colori sulla superficie del

carpoforo: marrone-fulvastro-brunastro o nero.

Man beachte die Entwicklung der Farben an der

Oberfläche des Fruchtkörpers: maroni-fuchsig-

bräunlich, oder schwarz.

Margine quasi sempre giallo-arancio.

Rand fast immer gelb-orange.

Odore tra il finocchio e l’anice, misto ad altri

componenti.

Geruch zwischen Fenchel und Anis, gemischt

mit anderen Geruchskomponenten.

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Commestibilità Da molti ritenuta

“commestibile di bassa qualità”, ma

dall’Est europeo vi sono anche state

segnalazioni di “disturbi digestivi”, a

seguito di abbondanti consumi; non

essendo poi noti i suoi contenuti chi-

mici, riteniamo opportuno definirla a

commestibilità ignota.

essbarkeit Von vielen als “essbar

mit niederer Qualität” eingestuft, in

Osteuropa aber gibt es auch Hinweise

über „Verdauungsstörungen“ infolge

reichlichen Genusses. Obwohl seine

chemischen Inhaltsstoffe nicht bekannt

sind, ist es angebracht, seine Essbar-

keit als unbekannt einzustufen.

Paralepista flaccida (Sow.: Fr.) Vizzini

Cappello: 30-100 mm, di colore variabile, passa dal fulvo-rossastro al giallo-rossastro, leggermente

più carico al centro. Superficie lucente, liscia, con il secco tende a ricoprirsi di piccole squame, mar-

gine involuto. Talvolta è ricoperto da una leggera pruina bianca. Lamelle: fortemente decorrenti, pri-

ma di colore bianco ghiaccio, poi crema-rossastre-aranciate, separabili con la pressione delle dita,

molto fitte. Gambo: 30-60 x 8-10 mm, prima pieno, poi cavo, si ingrossa verso la base dove ingloba

aghi di pino o foglie. Di colore biancastro con tonalità aranciate. Carne: da biancastra a brunastro

chiaro, piuttosto elastica, odore debole, sapore dolce. Note: può effettivamente essere confuso con

la L. gilva. Tuttavia quest’ultima si presenta molto più chiara e con il margine del cappello maculato

di zone luminose. Habitat: latifoglie, ma più spesso aghifoglie, gregario. Autunno.

paralepista inversa

Hut: 3-10 cm, verschieden gefärbt, von fuchsig-rötlich bis gelb-rötlich, ein wenig kräftiger im Zen-

trum. Oberfläche glänzend, glatt, bei Trockenheit neigt er sich mit kleinen Schuppen zu bedecken,

Hutrand eingerollt. Manchmal ist er von einer leichten weißfärbigen Bereifung bedeckt. Lamellen:

stark herablaufend, erst eis-weiß, dann creme-orange-rötlich, sehr dichtstehend, mit etwas Druck

durch die Finger sind sie abtrennbar. Stiel: 3-6 x 0,8-1 cm, erst voll, dann hohl, er verdickt zur Basis

hin, wo er Kiefernnadeln oder Blätter umhüllt. Farbe weißlich mit orangeroten Tönen. Fleisch: weiß-

lich bis hell bräunlich, ziemlich elastisch, Geruch schwach, Geschmack mild. Bemerkungen: kann

tatsächlich mit dem Fahlgelben Trichterling, L. gilva, verwechselt werden. Letzterer ist jedoch viel

heller gefärbt und weist überdies einen mit hellen Flecken gezonten Hutrand auf. Habitat: gesellig

bei Laubhölzern, viel öfters jedoch bei Nadelbäumen. Herbst.

FUCHsiGer aFter-rÖtelritterlinG

Commestibilità Di regola conside-

rato non commestibile per il sapore

sgradevole; non ben noti i suoi conte-

nuti chimici.essbarkeit Gilt wegen seines unan-

genehmen Geschmackes in der Regel

als nicht essbar. Seine chemischen

Inhalte sind nicht ausreichend bekannt.

Cappello: 10-30 mm, reniforme, color cannella anche con sfumature giallastre, margine più

chiaro, involuto, finemente villoso. Lamelle: color cannella, piuttosto fitte, annesse. Gambo:

laterale, corto, tipicamente ingrossato in prossimità delle Lamelle. Carne: ocracea. Habi-

tat: su ceppaie di latifoglie (querce, ontani). Tutto l’anno.Hut: 1-3 cm, nierenförmig, zimtfarbig, auch mit gelblichen Tönungen, Rand heller, eingerollt,

fein wollig. Lamellen: zimtfarbig, ziemlich dichtstehend, angeheftet. Stiel: seitlich angewach-

sen, kurz, in der Nähe der Lamellen typisch verdickt. Fleisch: ocker. Habitat: auf Laubholz-

stöcken (Eichen, Erlen) Das ganze Jahr hindurch.

panellO astrinGente

HerBer ZWerGKnÄUlinG

Panellus stipticus (Bull.: Fr.) P. Karsten

32

Commestibilità ignota; non noti i

suoi contenuti chimici. essbarkeit unbekannt, ebenso

seine chemischen Inhaltsstoffe.

Panellus mitis (Pers.: Fr.) Singer

Cappello: 5-20 mm, reniforme, elastico, di colore biancastro, ma con una zona ocra-rosata

verso il gambo, pellicola separabile. Lamelle: fitte, con il filo gelatinoso, prima biancastre, poi

ocracee. Gambo: 5-10 x 3-5 mm, appiattito, più largo nella parte superiore, bianco, bamba-

gioso. Carne: bianca, gelatinosa sotto la cuticola. Habitat: su rami morti, raramente anche vivi

di conifere. Autunno, inverno.

panellO Mite

Hut: 0,5-2 cm, nierenförmig, elastisch-gummiartig, weißlich, jedoch mit einer ocker-rosaroten

Zone, Huthaut abziehbar. Lamellen: dichtstehend, mit gelatinösen Schneiden. Zuerst weißlich,

dann ockerlich. Stiel: 0,5-1 x 0,3-0,5 cm, oft breitgedrückt, oberer Teil erweitert, weiß, filzig.

Fleisch: weiß, unter der Huthaut gallertartig. Habitat: auf abgestorbenen, selten auch leben-

den Nadelbäumen. Herbst, Winter.

MilDer ZWerGKnÄUlinG

Commestibilità Di regola questa

specie viene ritenuta non tossica, pri-

va di azione psicotropa, a differenza

delle altre specie del genere; riteniamo

comunque, che questo fungo, a causa

della stretta parentela con gli altri pane-

oli (confermata dai recenti studi biomo-

lecolari), debba essere considerato con

un certo sospetto.

essbarkeit In der Regel wird die-

ser Pilz als nicht giftig angesehen. Er

ist ohne psychotropische Wirkungen

(Wirkungen auf psychische Funktionen)

zum Unterschied der anderen Arten

dieser Gattung. Man sollte jedenfalls

diesen Pilz wegen der engen Ver-

wandtschaft mit anderen Düngerlingen

(neueste biomolekulare Studien bestä-

tigen dies) sicherlich als verdächtig

betrachten.

Cappello: 10-50 mm, ovoidale all’inizio poi campanulato, superficie liscia o poco rugosa,

lardaceo con l’umidità, brillante con il secco. Lamelle: prima grigio-biancastre poi grigio-

nerastre con il filo biancastro, annesse. Gambo: 40-120 x 2-8 mm, cilindrico, un po’ ingros-

sato alla base, bulboso, con evidente anello; dall’anello alla base color nocciola, dall’anello in

su biancastro, talvolta nerastro a causa delle spore. Carne: piuttosto effimera, bianca, sapore

dolce, odore fungino. Habitat: su letame di mucca. Estate, autunno.

Hut: 1-5 cm, zu Beginn eiförmig, dann glockig, Oberfläche glatt oder etwas runzelig, speckig

bei Feuchtigkeit, glänzend bei Trockenheit. Lamellen: angeheftet, grau-weißlich, dann grau-

schwärzlich mit weißlichen Schneiden. Stiel: 4-12 x 0,2-0,8 cm, zylindrisch, etwas verdickt

an der Basis, knollig, mit deutlichem Ring. Von diesem zur Basis hin haselnussbräunlich, nach

oben weißlich, manchmal durch Sporenabwürfe schwärzlich. Fleisch: ziemlich vergänglich,

weiß, Geschmack mild, Geruch pilzlich. Habitat: vor allem auf Kuhmist. Sommer, Herbst.

paneOlO annUlatO

rinG-DÜnGerlinG

Panaeolus semiovatus (Sowerby : Fr.) S. Lundell & Nannfeldt706

707

708

586

Cappello carnoso, un po’ viscido, pallido, semiovato.Hut fleischig, etwas schmierig,

blass, fast eiförmig.

Gambo lievemente radicante, con anello ascendente.Stiel leicht wurzelnd, mit aufsteigendem Ring.

Cappello finemente vellutato da giovane,

poi liscio, spatulato, più o meno biancastro.Hut jung fein samtartig, dann glatt, spatelförmig, mehr oder weniger weißlich.

Gambo lateralizzato.Stiel seitlich angewachsen.

Attacco delle lamelle non bruscamente delimitato dal gambo.Lamellenansatz vom Stiel nicht scharf

abgegrenzt.

Presenta sempre una zona ocra-rosata.Weist immer eine ocker-rosarote Zone auf.

La base del gambo è bambagiosa.Die Stielbasis ist striegelig-wattig.

Carne elastica con uno strato gelatinoso.Fleisch elastisch mit einer gallertigen Schicht.

Sapore mite.Geschmack mild.

Le lamelle sono bruscamente delimitate

al gambo.Lamellen am Stiel scharf abgegrenzt.

Gambo molto lateralizzato a forma di ventaglio.Stiel ausgeprägt seitlich angewachsen und fächerförmig.

Il colore cannella chiaro lo distingue dai suoi simili.Die hellen Zimtfarben unterscheiden

ihn von ihm ähnlichen Arten.

Il sapore della carne è astringente.Der Geschmack des Fleisches ist adstringierend.

Cappello imbutiforme, lievemente igrofano.

Hut trichterförmig, etwas hygrophan.

Pruina bianca.Weiße Bereifung.

Lamelle fortemente decorrenti e facilmente staccabili (secedenti).

Lamellen sehr stark herablaufend und leicht abtrennbar.Piccole gocciolature scure, particolarmente sul bordo.Kleine dunkle Tröpfchen am Rand.

La superficie del cappello è tipicamente coperta da scagliette nocciola su fondo biancastro.Die Hutoberfläche ist typisch mit

haselnussbraunen Schüppchen auf weißlichem Grund bedeckt.

Cappello lievemente squamuloso, floccoso.

Hut leicht schuppig, flockig.

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201312 x 20 cm288 pagine164 illustrazioni a coloribrossuraISBN 978-88-7389-124-6€ 22,90

Dalle Dolomiti più celebrate della Val Gardena e dell’Alpe di Siusi (Sella, Sassolungo, Pùez, Sciliar), alle fisionomie della Bassa Gardena con il fascino di un Alto Adige più tradizionale, agricolo e antico, questa guida percorre tutte le possibili offerte escursionistiche: vie ferrate e facili ascensioni, percorsi per esperti e traversate classiche, accessi ai rifugi. 65 itinerari che assieme alle varianti e ai suggerimenti per possibili combinazioni, formano una settantina di proposte delle quali un buon terzo è adatto a famiglie con bambini e persone non particolarmente giovani e/o non particolarmente allenate. Buon viaggio.

Paolo Bonetti

Val Gardena e Alpe di Siusi65 itinerariPasseggiate, escursioni facili, percorsi per esperti e vie ferrate

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201316,8 x 24 cm280 pagine190 illustrazioni a coloribrossuraISBN 978-88-7389-135-2€ 24,90

Tofane e Fànes: uno degli scenari più belli di tutte le Dolomiti. Di questi due Gruppi vengono presi in considerazione tutti i punti d’appoggio (rifugi Lagazuói, Scotoni, Dibona, Giussani, Pomédes, Duca d’Aosta, Ra Vàlles, nonché i bivacchi Baccon-Barborka, della Pace, Della Chiesa e Baracca degli Alpini). Di ciascun punto d’appoggio vengono descritti tutti gli itinerari di accesso dal fondovalle e le traversate, per un totale di 107 percorsi, da quelli più conosciuti a quelli meno noti (tra cui la “Cengia Veronesi” e la bellissima “Cengia Paolina”), con alcune relazioni del tutto inedite (la “Cengia Jelinek” sulla Tofana di Dentro e la “Cengia Polin” sulla Tofana di Ròzes). Le difficoltà degli itinerari descritti spaziano dal facile escursionismo a percorsi di tipo escursionistico-alpinistico. Il libro, più di qualsiasi altra guida in commercio, dispone di un’iconografia inedita e spettacolare, in grado di valorizzare al massimo la bellezza dell’ambiente descritto.

Fabio Cammelli

Tofane e FànesSul fronte della Grande Guerra le più belle ferrate di Cortina d’Ampezzo,9 rifugi, 4 bivacchi e 107 itinerari escursionistici

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201312 x 16,8 cm384 pagine180 illustrazioni a coloribrossuraISBN 978-88-7389-136-9€ 28,00

Guida ai 152 rifugi escursionistici e alpinistici del Trentino, con la segnalazione e breve descrizione delle altre strutture e di alcuni bivacchi. Di ciascun rifugio sono riportate la foto, una scheda con i dati essenziali (gruppo montuoso, località, quota, gestore, proprietà, telefono, sito internet, apertura, posti letto), una descrizione con la storia del rifugio, gli accessi consigliati, le cose notevoli da vedere, le escursioni e le ascensioni che si possono intraprendere dal rifugio. I rifugi sono organizzati per gruppi montuosi. All’inizio della guida, un’introduzione con indirizzi utili, consigli “Prima di partire”, un “galateo” su come comportarsi sul sentiero e nei rifugi, e note sulle difficoltà escursionistiche.

Marco Benedetti, Riccardo Decarli

Guida ai rifugi del Trentino

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201316,5 x 23,5 cm448 pagine - 90 illustrazioni in bianco e nerobrossura - ISBN 978-88-7389-138-3€ 28,00

Questo saggio – prima indagine sistematica sui documenti desecretati dagli archivi locali e federali russi – svela la condotta della Wehrmacht e la prassi d’occupazione dell’ARMIR al fronte russo. La ricerca sul campo nelle regioni del Don occupate dal Corpo Alpino conferma le memorie dei veterani italiani. Centinaia di riscontri d’archivio russi documentano che lo stereotipo del “buon italiano” e del “cattivo tedesco” appare sorprendentemente conforme alla realtà. Più che la peculiare bontà dei nostri alpini risalta il contegno degli hitleriani, in una “Guerra di sterminio” senza eguali nella storia europea.Il volume conclude la trilogia dedicata all’ARMIR e alla disfatta italiana in Russia, rendendo onore ai soldati italiani.

Giorgio Scotoni

Il nemico fidatoLa guerra di sterminio in URSS e l’occupazione alpina sull’Alto Don

Giorgio ScotoniL’Armata Rossa e la disfatta italiana (1942-43)L’annientamento dell’ARMIR sul Medio e l’Alto Don negli inediti dei comandi sovietici

Sergej Ivanovich Filonenko, Giorgio ScotoniRetroscena della disfatta italiana in Russia nei documenti inediti dell’8ª Armata

200714 x 20,5 cm606 pagine - 36 foto in b/nbrossura - ISBN 978-88-7389-049-2€ 28,00

Volume 1° - L’OccupazioneInquadramento e trasferimento al fronte orientale, i rapporti con la popolazione e con i tedeschi nei carteggi desegretati dagli archivi ex sovietici

Volume 2° - La DisfattaLe operazioni militari dal gennaio 1942, la lotta sul fronte e nelle retrovie contro i partigiani nei carteggi desegretati dagli archivi

ex sovietici

2008 - 2 voll. indivisibili - 16,5 x 23,5 cm - 448 pagine - 48 foto in b/nbrossura - ISBN 978-88-7389-046-1 - € 32,00

NELLA STESSA COLLANA

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201321 x 24,5 cm64 pagine21 ill. a colori e 29 b/nbrossura con alettebilingue: italiano/ingleseISBN 978-88-6322-208-1€ 13,00

201321 x 24,5 cm32 pagineillustrato a colori e b/nbrossura con alettebilingue: italiano/ingleseISBN 978-88-6322-211-1€ 10,00

La connessione tra cibo e mente, tra nutrimento e istinto, viene rappresentata in queste serie di scatti fotografici con la strategia creativa della ricostruzione in studio.Henry Hargreaves (fotografo di origine neozelandese) gioca con i colori di arcobaleni commestibili, inverte i ruoli tra utile ed edibile, si documenta sui desideri da camerino delle più grandi star, scherza nei titoli con le peggiori abitudini alimentari e indaga il nesso possibile tra l’efferatezza di un delitto e l’appetito, naturale o simbolico, del condannato. Questa esposizione, a Venezia dal 7 settembre al 24 novembre 2013 presso il Museo della Follia a San Servolo, è un viaggio che parte dalla quotidianità, dove la velocità nelle relazioni e nel nutrimento è indice di un’attenzione estetica che prevale su tutto, dove il cibo può diventare vero strumento di conforto o segnale utile all’interpretazione di una psiche.

Il secondo volume è realizzato con documenti e immagini di reportage registrati lungo tutta la durata della mostra. Procedendo dall’idea di Last Meals a quella di Comfort Food si passa dal live cooking del Vernissage con Pietro Leemann, Andy Luotto e Pierchristian Zanotto, allo sviluppo nella rete del movie-contest fino al finissage, dove altri grandi chef si incontrano con i video-maker selezionati e presentano al pubblico i loro “Piatti dell’Ultimo Desiderio”. Lungi dall’essere una semplice appendice, il volume testimonia tutta l’emozione di un evento che non vive soltanto con l’esposizione delle opere ma trova, proprio grazie alla contaminazione con il cibo e l’atto del mangiare generata dalla forza evocativa delle opere stesse, un nuovo motivo d’essere.

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Henry HargreavesNo seconds, comfort food e fotografiaA cura di Chiara Casarin

I volumi insieme sono disponibili anche con cofanettoISBN 978-88-6322-212-8€ 23,00

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I capitoli che compongono questo volume, spettanti ad una équipe internazionale di ben noti Studiosi della cultura artistica veneziana del Rinascimento, sono il risultato di ricerche originali progettate ed avviate in coincidenza ed in coerenza con il lungo e difficile lavoro di restauro (2011-2012) del Martirio di san Lorenzo di Tiziano conservato nella chiesa veneziana dei Gesuiti. Ed una circostanziata descrizione di esso è allegata alle pagine del libro come punto di riferimento imprescindibile giacché s’è trattato di intervento che ha riportato il capolavoro dall’agonia di un degrado che ne spegneva ed avviliva la vitalità, all’abbagliante condizione originaria.

201321 x 28 cm272 pagine200 illustrazioni a coloribrossura con aletteISBN 978-88-6322-202-9 € 28,00

La notte di san LorenzoGenesi, contesti, peripezie di un capolavoro di TizianoA cura di Lionello Puppi e Letizia Lonzi

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La mostra “Antonio Canova. Sculture, dipinti e incisioni dal Museo e dalla Gipsoteca di Possagno presentati ad Assisi” intende far conoscere sempre più al grande pubblico di quanti importanti ed inestimabili beni si componga il patrimonio culturale italiano, spingendolo anche a visitare tra le colline di Possagno il meraviglioso luogo in cui ha sede la casa del grande Scultore e il Museo che ne conserva le opere. Possagno, così, affida ad Assisi 57 opere di Antonio Canova che permettono di avere una visione a tutto campo, per quanto possibile, del suo operato artistico.Questo volume raccoglie tutte le opere dell’artista Canova, in mostra presso Palazzo Monte Frumentario, rimesso “in luce” dopo i recenti restauri.

201324 x 29,5 cm176 pagine92 ill. a colori e 45 in bianco e nerocartonatoISBN 978-88-6322-206-7€ 37,00

Antonio CanovaSculture, dipinti e incisioni dal Museo e dalla Gipsoteca di Possagno presentati ad Assisi

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Il territorio veronese è stato, dall’epoca romana a quella asburgica, un centro strategico-militare di primaria importanza per il controllo dell’area padana ed il suo collegamento con l’area germanica. La città ha rappresentato nel risorgimento italiano l’obiettivo “ centrale” di ogni campagna militare. È in quest’area che si concentra l’enorme impegno finanziario e militare dell’Impero austro-ungarico che vede Verona quale centro della regione fortificata del Quadrilatero (Verona, Peschiera, Mantova, Legnago).

201321 x 24,5 cm64 pagine37 illustrazioni brossura con aletteISBN 978-88-6322-205-0€ 12,00

Maria Cristina Finucci

The Garbage Patch StateThe “away” state

Legare insieme ricerca scientifica e arte, studio e comunicazione, rigore metodologico e inventiva,per affrontare una delle sfide più importanti del nostro secolo: attirare l’attenzione sul Garbage Patch.Questo è quello che si propone di fare Maria Cristina Finucci con la sua brillante e provocatoria iniziativa, dalla quale è nato questo volume: diffondere, utilizzando il linguaggio dell’arte, la conoscenza del fenomeno di conglomeramento di rifiuti plastici che si addensano in modo particolare nell’Oceano Pacifico e che si sta diffondendo anche in altri mari, attraverso un’installazione artistica, realizzata in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia.

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Il territorio veronese è stato, dall’epoca romana a quella asburgica, un centro strategico-militare di primaria importanza per il controllo dell’area padana ed il suo collegamento con l’area germanica. La città ha rappresentato nel risorgimento italiano l’obiettivo “ centrale” di ogni campagna militare. È in quest’area che si concentra l’enorme impegno finanziario e militare dell’Impero austro-ungarico che vede Verona quale centro della regione fortificata del Quadrilatero (Verona, Peschiera, Mantova, Legnago).

Adriano Ghisetti Giavarina

Disegni di Michele Sanmicheli e della sua cerchia Osservazioni e proposte

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La fama di Michele Sanmicheli, come abile disegnatore e grande conoscitore dell’architettura antica, è attestata in primo luogo da Giorgio Vasari. Ed è muovendo dall’esperienza giovanile maturata nell’Italia centrale che il maestro veronese raggiunse grande fama nella sua città e nei territori della Serenissima. Ma, nonostante la sua cospicua raccolta di rilievi e studi sia da ritenersi quasi del tutto dispersa, “qualche scheggia o brandello” di essa, grazie allo studio della grafia sanmicheliana e al confronto dei dati archivistici con le informazioni storiografiche, sembra poter essere ancora riconoscibile. Ed è di grande interesse, nell’esaminare i disegni riprodotti in questo libro, ripercorrere le vicende della vita professionale dello stesso Sanmicheli, considerando alcuni momenti della lunga attività esercitata nell’architettura civile, religiosa e militare, e i suoi possibili incontri con i maestri della bottega vicentina di Contra’ Pedemuro San Biagio e con Andrea Palladio.

201316,5 x 24 cm80 pagine33 illustrazioni a colori e bnbrossura con aletteISBN 978-88-6322-207-4€ 12,00

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201317 x 22 cm 144 pagine119 illustrazioni a coloribrossura con aletteISBN 978-88-6322-200-5€ 9,90

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Cinquanta gustose ricette “da mar”, e da amare, descrivono i prodotti e la cultura gastronomica dell’Adriatico a base di pesce. Le ricette ci propongono colori e sapori della cucina veneta di pesce: dalle moeche col pien ai bigoli in salsa,il tutto all’insegna della tradizione più autentica. Nell’ampia introduzione vengono illustrati l’ambiente naturale, i pesci, i molluschi e i crostacei di mare e laguna con utili consigli su come scegliere, pulire e cuocere i vari tipi di pesce.

Cucina da marPesci e ricette dell’Alto Adriatico

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201317 x 22 cm144 pagine80 illustrazioni a coloribrossura con aletteISBN 978-88-6322-203-6€ 9,90

Le nostre montagne racchiudono tradizioni gastronomiche genuine e gustose ricette che ci restituiscono i sapori di un territorio ricco di prodotti. Dai piatti tradizionali alle proposte gastronomiche più innovative, questo volume ci accompagna tra le valli del Trentino del Veneto e del Friuli Venezia Giulia alla riscoperta delle saporite ricette e dei sani prodotti tipici della montagna: dai funghi ai fruttidi bosco, dai formaggi agli affettati.

Cucina di montagna

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201321 x 20 cm436 pagine266 ill. a colori e 266 in bianco e nerocartonatotrilingue: italiano/inglese/mongoloISBN: 978-88-908346-0-8€ 24,00Luciano Benetton CollectionFABRICA

Unexplored TerritoryContemporary artists from Mongolia

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«Credo che questa raccolta di opere realizzate da artisti di ogni età possa aiutarci a comprendere un Paese che aspira alla modernità ma conserva radici solidissime nel suo passato»: così Luciano Benetton presenta il volume che raccoglie le opere appositamente commissionate ad artisti provenienti, dalla Mongolia.127 artisti, di età compresa tra i 13 e gli 81 anni, si sono cimentati su una tela di identiche dimensioni per tutti (10x12 cm) realizzando130 dipinti, riprodotti in questo catalogo. Le opere, un miscuglio di tradizione e modernità, rispecchiano alcune delle tematiche fondamentali della tradizione spirituale mongola: un forte legame con la Natura che deriva dalla radice nomade di questo popolo; la poesia del paesaggio; il mondo interiore dell’animo umano, dell’amore, della gentilezza, della compassione.20

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201321 x 20 cm - 668 pagine - cartonato432 ill. a colori e 428 in bianco e nerobilingue: italiano/ingleseISBN: 978-88-908346-1-5€ 29,00Luciano Benetton CollectionFABRICA

Painting the DreamingAustralian Aboriginal Paintings from the Central and Western Deserts

201321 x 20 cm - 652 pagine - cartonato422 ill. a colori e 414 in bianco e nerotrilingue: inglese/coreano/italianoISBN: 978-88-908346-7-7€ 29,00Luciano Benetton CollectionFABRICA

Greetings from South KoreaContemporary artist from South Korea

201321 x 20 cm - 876 pagine - cartonato572 ill. a colori e 550 in bianco e nerobilingue: inglese/italianoISBN: 978-88-908346-2-2€ 29,00Luciano Benetton CollectionFABRICA

201321 x 20 cm - 652 pagine - cartonato418 ill. a colori e 414 in bianco e nerotrilingue: inglese/giapponese/italianoISBN: 978-88-908346-9-1€ 29,00Luciano Benetton CollectionFABRICA

Contemporary Artists from the U.S.A.

Contemporary Japanese Artists

201321 x 20 cm - 652 pagine - cartonato412 ill. a colori e 412 in bianco e nerotrilingue: inglese/italiano/hindiISBN: 978-88-908346-3-9€ 29,00Luciano Benetton CollectionFABRICA

Flowering CulturesContemporary artists from India

L’arte esprime il senso estetico del tempo. È una rappresentazione della percezione che un artista ha della società e un risultato dell’esplorazione che il genere umano fa nella sua natura intrinseca. Tenendo conto di questo, il progetto di piccole tele di Luciano Benetton non è solo una semplice collezione di opere d’arte. È una raccolta dell’eccezionale identità umana che vive in spazi e tempi diversi in giro per il mondo. “Imago Mundi” è la nuova collana di volumi dedicata all’arte contemporanea che prosegue l’impegno dell’imprenditore trevigiano Luciano Benetton nei confronti dell’arte figurativa e della cultura più in generale. 21

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Tra gli elementi che compongono la città di Venezia, oltre alla pietra, all’acqua e al legno, ve n’è uno in continua evoluzione e che spesso si rivela un mistero: il “verde” inteso come vegetazione, sia quella spontanea che cresce in angoli impensabili, sia quella dei giardini, pubblici e privati, che possono ben considerarsi “segreti” e spesso si scoprono solo attraverso intuizioni sensoriali. Tudy Sammartini, eccezionale guida turistica e profonda conoscitrice della città lagunare, con questo affascinante volume propone una Venezia insospettabile (e a volte inaccessibile) ai più, intima, silenziosa e viva. Le schede di Tudy Sammartini accompagnano gli scatti inediti di Cesare Gerolimetto.

24 x 30,5 cm184 pagine - 200 illustrazioni a coloricartonato con sovraccopertaISBN 978-88-6322-131-2 € 39,00

Edizione in lingua inglese Verdant Venice. Gardens in the City of Water ISBN 978-88-6322-136-7 € 39,00

Tudy SammartiniVerde VeneziaI giardini della città d’acquaFotografie di Cesare Gerolimetto

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verde venezia I giardini della città d’acqua

fotografie di

Cesare Gerolimetto

Tudy Sammartini Tudy Sammartini (1931) si occupa di Venezia e della sua laguna. Dopo aver passato la giovinezza in Africa, Australia, Messico e California, inizia una lunga collaborazione con Architectural Design e con il Council of Industrial Design di Londra divenendo promotrice di celebri architetti italiani. Con John Mc Andrew realizza il libro Venetian Architecture of The Early Renaissance. Membro dell’Ateneo Veneto, del Comitato per le Pubblicazioni delle Fonti relative alla Storia di Venezia, nel 1967 si occupa dell’indagine dell’UNESCO sul degrado della città dopo l’alluvione. Dedicato ai problemi della laguna, Le Isole della Laguna di Venezia, un universo inesplorato, è la prima collaborazione con Gianni Berengo Gardin alla quale segue Giardini Segreti a Venezia, scritto con Cristiana Moldi Ravenna. Tra le sue pubblicazioni: Fiori di Perle a Venezia con Nella Lopez y Royo, Lina Urban e Doretta Davanzo Poli; Hutteriti, tirolesi d’America; Pavimenti a Venezia; Campanili di Venezia; Marta Sammartini: Sculture con Nico Stringa; Ugo Sissa: Catalogo Generale dei dipinti a cura di Maria Angela Tiozzi; La mia terra, ricordi tra sogno e realtà.

Cesare Gerolimetto è prima viaggiatore, poi fotografo. Ha compiuto lunghi e rischiosi raid automobilistici trans-continentali in Africa e Asia senza macchina fotografica. Nel 1976, alla vigilia del suo raid più impegnativo (il giro del mondo in camion, riconosciuto poi dal Guinness book of Records come il primo e il più lungo giro del mondo: due anni e sette mesi, per un totale di 184.000 Km) comprende quanto importante e significativo sarebbe stato documentare anche dal punto di vista fotografico il viaggio. Così la fotografia irrompe nella sua vita. Dal 1984 diventa la sua scelta professionale esclusiva. Oggi collabora con le più importanti riviste nazionali ed estere ed ha al suo attivo numerose pubblicazioni: New York, San Francisco, Israele, Il giardino Veneto, Veneto l’immagine dell’anima, Il paesaggio veneto, Roma, Venezia Plaga Felix, Veneto Celeste. Numerose mostre personali e le proiezioni dei suoi documentari in Italia e all’estero. Il suo nome appare in importanti volumi sulla fotografia come Segni di luce, Fotografia contemporanea italiana, Storia e tecnica della fotografia, La fotografia di viaggio, Fotografia attualità e tendenze e in molte riviste tra le quali Zoom, Epoca, Airone, Fuji Pro, Gente Viaggi, Tutti fotografi.

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NARRATIVAStorie quotidiane e 2,90Dialoghi e discorsi analoghi e 2,90Feisbuuc, il romanzo e 2,90Quando c’erano i gelsi e 2,90I va in Merica e 2,90Sapori letterari e 2,90Gli Eroi del Rio de la Plata e 2,68Kelìna e il mistero delle Dolomiti e 2,68Il cavaliere delle Dolomiti e il misterioso mondo di Fanes e 2,68Iddiozie & Diavolerie e 5,99

SAGGISTICAL’inventore della Pittura e 2,90Tra committenza e collezionismo e 2,90Far comprendere, far vedere e 2,90Nella mobilità del tempo e 2,90In arte Palladio e 2,90Dante Moro nel ricordo di un amico e 2,90

ENOGASTRONOMIAAsparago le ricette e 2,94Baccalà e 2,94In punta di coltello e 2,90Cucina veneziana e 2,90Radicchio di Treviso e 2,90

E-book Terra Ferma e Casa Editrice Panorama

App Terra Ferma e Casa Editrice Panorama

Venetian TasteFirst coursesPrimi piattie 3,59

Venetian TasteMain coursesSecondi piattie 3,59

DolomitiLeggendee 3,59

NOVITÀStorie di Dino e altri orsi e 4,02Asparago e 2,90

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