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8/7/2011 Ponte ecumenico con Mosca VATICANISTA DE LA STAMPA «Un gesto di fraternità e dal forte sapore ecumenico»: così il vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, presidente dei vescovi umbri, annuncia il pellegrinaggio che lui ed alcuni suoi confratelli compiranno dall'11 al 16 luglio prossimo a Mosca e a San Pietroburgo, per visitare la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica di quel paese. In un comunicato, Paglia spiega che l' Umbria è una «terra legata storicamente alla Chiesa d'Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell'allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in scienze politiche dall'Università di Perugia». Tra le tappe pellegrinaggio a Mosca, anche quella al al Poligono di Butovoluogo, «luogo- simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi furono fucilati», annuncia Paglia. È programmato un incontro con i più alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali l'arcivescovo Ilarion, e non è escluso l'incontro con il patriarca Kirill I. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l'arcivescovo mons. Paolo Pezzi. Prima di lasciare Mosca, la delegazione dei vescovi umbri sarà ricevuta dall'ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. AGENZIA «ANSA» RELIGIONE: VESCOVI UMBRI IN RUSSIA,'GESTO SAPORE ECUMENICO' LO DICE IL CAPO DELEGAZIONE MONSIGNOR PAGLIA (ANSA) - PERUGIA, 8 LUG - "Un gesto di fraternità e dal forte sapore ecumenico": così il vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, presidente dei vescovi umbri, annuncia il pellegrinaggio che lui ed alcuni suoi confratelli compiranno dall'11 al 16 luglio prossimo a Mosca e a San Pietroburgo, per visitare la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica di quel paese.In un comunicato, Paglia spiega che l' Umbria è una "terra legata storicamente alla Chiesa d'Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell'allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in scienze politiche dall'Università di Perugia". Tra le tappe pellegrinaggio a Mosca, anche quella al al Poligono di Butovoluogo, "luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi furono fucilati", annuncia Paglia.E' programmato un incontro con i più alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali l'arcivescovo Ilarion, e non é escluso l'incontro con il patriarca Kirill I. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l'arcivescovo mons. Paolo Pezzi. Prima di lasciare Mosca, la delegazione dei vescovi umbri sarà ricevuta dall'ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. (ANSA).

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8/7/2011

Ponte ecumenico con Mosca

VATICANISTA DE LA STAMPA

«Un gesto di fraternità e dal forte sapore ecumenico»: così il vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, presidente dei vescovi umbri, annuncia il pellegrinaggio che lui ed alcuni suoi confratelli compiranno dall'11 al 16 luglio prossimo a Mosca e a San Pietroburgo, per visitare la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica di quel paese. In un comunicato, Paglia spiega che l' Umbria è una «terra legata storicamente alla Chiesa d'Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla

persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell'allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in scienze politiche dall'Università di Perugia». Tra le tappe pellegrinaggio a Mosca, anche quella al al Poligono di Butovoluogo, «luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi furono fucilati», annuncia Paglia. È programmato un incontro con i più alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali l'arcivescovo Ilarion, e non è escluso l'incontro con il patriarca Kirill I. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l'arcivescovo mons. Paolo Pezzi. Prima di lasciare Mosca, la delegazione dei vescovi umbri sarà ricevuta dall'ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi.

AGENZIA «ANSA» RELIGIONE: VESCOVI UMBRI IN RUSSIA,'GESTO SAPORE ECUMENICO' LO DICE IL CAPO DELEGAZIONE MONSIGNOR PAGLIA (ANSA) - PERUGIA, 8 LUG - "Un gesto di fraternità e dal forte sapore ecumenico": così il vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, presidente dei vescovi umbri, annuncia il pellegrinaggio che lui ed alcuni suoi confratelli compiranno dall'11 al 16 luglio prossimo a Mosca e a San Pietroburgo, per visitare la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica di quel paese.In un comunicato, Paglia spiega che l' Umbria è una "terra legata storicamente alla Chiesa d'Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell'allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in scienze politiche dall'Università di Perugia". Tra le tappe pellegrinaggio a Mosca, anche quella al al Poligono di Butovoluogo, "luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi furono fucilati", annuncia Paglia.E' programmato un incontro con i più alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali l'arcivescovo Ilarion, e non é escluso l'incontro con il patriarca Kirill I. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l'arcivescovo mons. Paolo Pezzi. Prima di lasciare Mosca, la delegazione dei vescovi umbri sarà ricevuta dall'ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. (ANSA).

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AGENZIA «AGI» CHIESA: DELEGAZIONE VESCOVI UMBRI IN VISITA IN RUSSIA

(AGI) - Perugia, 8 lug. - "E' un gesto di fraternita' il pellegrinaggio che i vescovi umbri si apprestano a compiere a Mosca e a San Pietroburgo, visitando la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica". Commenta cosi' il presidente della Conferenza episcopale umbra, Vincenzo Paglia, l'imminente viaggio in Russia, dall'11 al 16 luglio, di una delegazione della Ceu. "Il nostro pellegrinaggio - aggiunge - e' un gesto dal forte sapore ecumenico che giunge dalla nostra Umbria, terra legata storicamente alla Chiesa d'Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell'allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in Scienze Politiche dall'Universita' degli Studi di Perugia". Della delegazione faranno parte gli arcivescovi Gualtiero Bassetti e Domenico Sorrentino e i vescovi Domenico Cancian, Mario Ceccobelli e Pietro Bottaccioli, oltre ai collaboratori Giuliano Salciarini, Amilcare Conti e Riccardo Liguori. E' programmato un incontro con i piu' alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali, l'arcivescovo Ilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, e non e' escluso l'incontro con il patriarca Kirill I. (AGI) Pg1/Sep

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di venerdì 8 luglio 2011 14:40 - ECUMENISMO: DELEGAZIONE DEI VESCOVI UMBRI IN RUSSIA PER VISITA COMUNITÀ CRISTIANE

“È un gesto di fraternità il pellegrinaggio che i vescovi umbri si apprestano a compiere a Mosca e a San Pietroburgo, visitando la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica”. Così mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), commenta l’annuncio dell’imminente viaggio in Russia (11-16 luglio) di una delegazione della Ceu. “Il nostro pellegrinaggio – aggiunge mons. Paglia – è un gesto dal forte sapore ecumenico che giunge dalla nostra Umbria, terra legata storicamente alla Chiesa d’Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione”. Della delegazione dei vescovi umbri, guidata da mons. Paglia, fanno parte gli arcivescovi mons. Gualtiero Bassetti e mons. Domenico Sorrentino e i vescovi mons. Domenico Cancian, mons. Mario Ceccobelli e mons. Pietro Bottaccioli. Nella capitale russa sono previste visite ai luoghi della tradizione religiosa ortodossa. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l’arcivescovo mons. Paolo Pezzi, con il quale i vescovi umbri concelebreranno la santa Eucaristia nella cattedrale cattolica della Madre di Dio.

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AGENZIA «ASCA» 09-07-2011 UMBRIA: MONS. PAGLIA, DELEGAZIONE CEU VISITA CHIESA ORTODOSSA DI RUSSIA (ASCA) - Perugia, 9 lug - ''E' un gesto di fraternita' il pellegrinaggio che i vescovi umbri si apprestano a compiere a Mosca e a San Pietroburgo, visitando la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica''. Lo ha detto il vescovo di Terni-Narni-Amelia mons. Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), nell'annunciare l'imminente viaggio in Russia, dal lunedi' 11 al 16 luglio, di una delegazione della Ceu. ''Il nostro pellegrinaggio e' un gesto dal forte sapore ecumenico che giunge dalla nostra Umbria, terra legata storicamente alla Chiesa d'Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell'allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in Scienze Politiche dall'Universita' degli Studi di Perugina''. L'annuncio e' stato dato dalla Diocesi perugina con una nota. Tappa del pellegrinaggio a Mosca sara' anche ''al luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi - ha aggiunto Mons. Paglia - furono fucilati. Toccheremo con mano cio' che ha detto piu' volte il beato Giovanni Paolo II: ''il martirio unisce di piu' i cristiani''. Della delegazione dei vescovi umbri, guidata dal vescovo di Terni fanno parte gli arcivescovi mons. Gualtiero Bassetti e mons. Domenico Sorrentino e i vescovi mons. Domenico Cancian, mons. Mario Ceccobelli e mons. Pietro Bottaccioli. La delegazione e' inoltre composta da alcuni collaboratori della Ceu, mons. Giuliano Salciarini, Amilcare Conti e Riccardo Liguori. E' in programma un incontro con i piu' alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali, l'arcivescovo Ilarion, presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca; non e' escluso l'incontro con il patriarca Kirill I. Nella capitale russa sono previste, tra altro, visite ai luoghi della tradizione religiosa ortodossa, come i monasteri di Danilovskij e Donskoj, la lavra della Trinita' di San Sergij di Radonezh e la nuova cattedrale del Cristo Salvatore. Prima di far rienro in Italia, la delegazione dei vescovi umbri sara' ricevuta dall'ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. pg/map/rob (Asca)

EDIZIONI OGGI Il primo quotidiano online d’Italia www.edizionioggi.it Cronaca Umbria - Vescovi umbri in pellegrinaggio in Russia la prossima settimana

10 Luglio 2011 Umbria -''Un gesto di fraternita' e dal forte sapore ecumenico'': cosi' il vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, presidente dei vescovi umbri, annuncia il pellegrinaggio che lui ed alcuni suoi confratelli compiranno dall'11 al 16 luglio prossimo a Mosca e a San Pietroburgo, per visitare la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica di quel paese. Tra le tappe pellegrinaggio a Mosca, anche quella al Poligono di Butovo, luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi furono fucilati. In programma un incontro con i piu' alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali l'arcivescovo Ilarion, e non e' escluso l'incontro con il patriarca Kirill I.

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Notizia del 12/07/2011 14.32.02

Da ieri pellegrinaggio in Russia di una delegazione di vescovi umbri «Un gesto di fraternità e dal forte sapore ecumenico»: in queste parole del vescovo di Terni - Narni - Amelia, monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu) e della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei, il senso del pellegrinaggio che sta compiendo, insieme con alcuni suoi confratelli, da oggi, lunedì 11, al 16 luglio prossimo a Mosca e a San Pietroburgo, per «visitare la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica di quel Paese». Il presule - riferisce L'Osservatore Romano - spiega che l’Umbria è una «terra legata storicamente alla Chiesa d’Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell’allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in scienze politiche dall’Università di Perugia». È programmato un incontro con i più alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali, l’arcivescovo Ilarione, presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, e non è escluso l’incontro con il patriarca Kirill. Nella capitale russa sono previste visite ai luoghi della tradizione religiosa ortodossa: come i monasteri di Danilovskij e Donskoj, la lavra della Trinità di san Sergio di Radonezh e la nuova cattedrale del Cristo Salvatore. Oltre alla visita alle chiese del Cremlino e alla piazza Rossa, è stata organizzata anche una sosta al Poligono di Butovo, alla periferia di Mosca, dove tra il 1937 e il 1938 furono fucilate più di ventunomila persone, tra cui quasi mille sacerdoti e decine di vescovi ortodossi e dove oggi esiste un sacrario dedicato alle vittime del totalitarismo. «In quel luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, toccheremo con mano — sottolinea il vescovo Paglia — ciò che ha detto più volte il beato Giovanni Paolo II: il martirio unisce di più i cristiani». A Mosca è intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi, il nunzio apostolico, monsignor Ivan Jurkovič, e l’arcivescovo, mons. Paolo Pezzi, con il quale i vescovi umbri concelebreranno l’Eucaristia nella cattedrale cattolica della Madre di Dio. Prima di lasciare la capitale, la delegazione dei vescovi umbri sarà ricevuta dall’ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. A San Pietroburgo, infine, dopo la visita alla cattedrale ortodossa dei Santi Pietro e Paolo, i vescovi concelebreranno la messa nella parrocchia cattolica di Santa Caterina. (R.P.)

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LA NAZIONE di domenica 10 luglio 2011

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QUOTIDIANO ON LINE

I vescovi umbri in Russia dal Patriarca Kirill I. Paglia: «Pellegrinaggio dal forte sapore ecumenico» Intenso programma di incontri fissati dall'11 al 16 luglio Scritto il 08/7/11 • Categoria: Attualità

Il Patriarca di tutte le Russie Kirill I Non è escluso che possano incontrare il Patriarca di tutte le Russie Kirill I, i vescovi umbri che dall’11 al 16 luglio saranno in visita a Mosca e San Pietroburgo. Un viaggio dall’alto valore ecumenico tra la Chiesa umbra e quella ortodossa. «E’ un gesto di fraternità il pellegrinaggio che i vescovi umbri si apprestano a compiere a Mosca e a San Pietroburgo, visitando la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica». Commenta così il presidente della Conferenza episcopale umbra, Vincenzo Paglia, l’imminente viaggio in Russia, dall’11 al 16 luglio, di una delegazione della Ceu. «Il nostro pellegrinaggio – aggiunge Paglia – è un gesto dal forte sapore ecumenico che giunge dalla nostra Umbria, terra legata storicamente alla Chiesa d’Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell’allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in Scienze Politiche dall’Università degli Studi di Perugia». Della delegazione faranno parte gli arcivescovi Gualtiero Bassetti e Domenico Sorrentino e i vescovi Domenico Cancian, Mario Ceccobelli e Pietro Bottaccioli, oltre ai collaboratori Giuliano Salciarini, Amilcare Conti e Riccardo Liguori. E’ programmato un incontro con i piu’ alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali, l’arcivescovo Ilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, e non è escluso l’incontro con il patriarca Kirill I. Paglia ricorda le parole pronunciate dall’allora metropolita del Patriarcato di Mosca nell’arcivescovado di Perugia: «“La storia di questa terra umbra, bagnata dal sangue dei primi martiri cristiani, e la visita dei suoi luoghi mi riempiono di gioia, perché è l’immagine, come in un sogno, della Chiesa indivisa”. Proprio sulla necessità di ritrovare l’unità della Chiesa, dopo secoli di divisioni, il metropolita Kirill disse: “E’ possibile oggi rimettere insieme ‘i pezzetti del vaso rotto anche se si trovano in stanze diverse’. Comprendere questo è una fatica necessaria da compiere insieme per il bene dei cristiani. E questo nostro incontro è già un passo per ricomporre l’unità della Chiesa”». «Altra tappa del nostro pellegrinaggio a Mosca – sottolinea Paglia – è al luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi furono fucilati. Toccheremo con mano ciò che ha detto più volte il beato Giovanni Paolo II: “il martirio unisce di più i cristiani”». Nella capitale russa sono previste visite ai luoghi della tradizione religiosa ortodossa: come i monasteri di Danilovskij e Donskoj, la lavra della Trinità di San Sergij di Radonezh e la nuova cattedrale del Cristo Salvatore. Oltre alla visita alle chiese del Cremlino e alla Piazza Rossa, è stata organizzata anche una sosta al Poligono di Butovo, alla periferia di Mosca, dove, negli anni del terrore staliniano, furono fucilate più di ventimila persone, tra queste, quasi mille sacerdoti e decine di vescovi ortodossi e dove oggi esiste un sacrario dedicato alle vittime del totalitarismo. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l’arcivescovo mons. Paolo Pezzi, con il quale i vescovi umbri concelebreranno la santa Eucaristia nella cattedrale cattolica della Madre di Dio. Prima di lasciare Mosca, la delegazione dei vescovi umbri sarà ricevuta dall’ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. A San Pietroburgo, dopo la visita al museo dell’Hermitage e alla cattedrale ortodossa dei Santi Pietro e Paolo, i vescovi celebreranno nella piccola parrocchia cattolica di Santa Caterina.

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QUOTIDIANO ON LINE UNA DELEGAZIONE DEI VESCOVI UMBRI IN RUSSIA, IN VISITA ALLE COMUNITA’ CRISTIANE DI MOSCA E DI SAN PIETROBURGO

08/07/2011 ore 16.31 post M. Zingales @ (UJ.com) PERUGIA - «E' un gesto di fraternità il pellegrinaggio che i vescovi umbri si apprestano a compiere a Mosca e a San Pietroburgo, visitando la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica». E' il commento del vescovo di Terni-Narni-Amelia mons. Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), nell'annunciare l'imminente viaggio in Russia, dall'11 al 16 luglio, di una delegazione della Ceu. «Il nostro pellegrinaggio - aggiunge mons. Paglia - è un gesto dal forte sapore ecumenico che giunge dalla nostra Umbria, terra legata storicamente alla Chiesa d'Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell'allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in Scienze Politiche dall'Università degli Studi di Perugia».

Mons. Paglia ricorda le parole pronunciate dall'allora metropolita del Patriarcato di Mosca nell'arcivescovado di Perugia: «"La storia di questa terra umbra, bagnata dal sangue dei primi martiri cristiani, e la visita dei suoi luoghi mi riempiono di gioia, perché è l'immagine, come in un sogno, della Chiesa indivisa". Proprio sulla necessità di ritrovare l'unità della Chiesa, dopo secoli di divisioni, il metropolita Kirill disse: "E' possibile oggi rimettere insieme ‘i pezzetti del vaso rotto anche se si trovano in stanze diverse'. Comprendere questo è una fatica necessaria da compiere insieme per il bene dei cristiani. E questo nostro incontro è già un passo per ricomporre l'unità della Chiesa"». «Altra tappa del nostro pellegrinaggio a Mosca - sottolinea mons. Paglia - è al luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi furono fucilati. Toccheremo con mano ciò che ha detto più volte il beato Giovanni Paolo II: "il martirio unisce di più i cristiani"».

Della delegazione dei vescovi umbri, guidata da mons. Vincenzo Paglia, fanno parte gli arcivescovi mons. Gualtiero Bassetti e mons. Domenico Sorrentino e i vescovi mons. Domenico Cancian, mons. Mario Ceccobelli e mons. Pietro Bottaccioli. La delegazione è inoltre composta da alcuni collaboratori della Ceu: mons. Giuliano Salciarini, Amilcare Conti e Riccardo Liguori. È programmato un incontro con i più alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali, l'arcivescovo Ilarion, presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, e non è escluso l'incontro con il patriarca Kirill I.

Nella capitale russa sono previste visite ai luoghi della tradizione religiosa ortodossa: come i monasteri di Danilovskij e Donskoj, la lavra della Trinità di San Sergij di Radonezh e la nuova cattedrale del Cristo Salvatore. Oltre alla visita alle chiese del Cremlino e alla Piazza Rossa, è stata organizzata anche una sosta al Poligono di Butovo, alla periferia di Mosca, dove, negli anni del terrore staliniano, furono fucilate più di ventimila persone, tra queste, quasi mille sacerdoti e decine di vescovi ortodossi e dove oggi esiste un sacrario dedicato alle vittime del totalitarismo. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l'arcivescovo mons. Paolo Pezzi, con il quale i vescovi umbri concelebreranno la santa Eucaristia nella cattedrale cattolica della Madre di Dio. Prima di lasciare Mosca, la delegazione dei vescovi umbri sarà ricevuta dall'ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. A San Pietroburgo, dopo la visita al museo dell'Hermitage e alla cattedrale ortodossa dei Santi Pietro e Paolo, i vescovi celebreranno nella piccola parrocchia cattolica di Santa Caterina.

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Delegazione vescovi umbri in visita in Russia 08/07/2011

18.14

Della delegazione faranno parte gli arcivescovi Gualtiero Bassetti e Domenico

Sorrentino e i vescovi Domenico Cancian, Mario Ceccobelli e Pietro Bottaccioli, oltre ai collaboratori Giuliano Salciarini, Amilcare Conti e Riccardo Liguori.

http://www.trgmedia.it/n.aspx?id=43633"E` un gesto di fraternità il pellegrinaggio che i vescovi umbri si apprestano a compiere a Mosca e a San Pietroburgo, visitando la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica". Commenta così il presidente della Conferenza episcopale umbra, Vincenzo Paglia, l`imminente viaggio in Russia, dall`11 al 16 luglio, di una delegazione della Ceu. "Il nostro pellegrinaggio - aggiunge - è un gesto dal forte sapore ecumenico che giunge dalla nostra Umbria, terra legata storicamente alla Chiesa d`Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell`allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte

le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in Scienze Politiche dall`Università degli Studi di Perugia". Della delegazione faranno parte gli arcivescovi Gualtiero Bassetti e Domenico Sorrentino e i vescovi Domenico Cancian, Mario Ceccobelli e Pietro Bottaccioli, oltre ai collaboratori Giuliano Salciarini, Amilcare Conti e Riccardo Liguori. E` programmato un incontro con i più alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali, l`arcivescovo Ilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, e non e` escluso l`incontro con il patriarca Kirill I.

Redazione

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Religione

Vescovi umbri in Russia, Paglia: "Gesto dal sapore ecumenico" Pellegrinaggio a Mosca dall'11 al 16 luglio

Ven. 08/07/2011 - 15:17 - La Redazione

''Un gesto di fraternità e dal forte sapore ecumenico'': così il vescovo di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, presidente dei vescovi umbri, annuncia il pellegrinaggio che lui ed alcuni suoi confratelli compiranno dall'11 al 16 luglio prossimo a Mosca e a San Pietroburgo, per visitare la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica di quel paese. In un comunicato, Paglia spiega che l'Umbria è una ''terra legata storicamente alla Chiesa d'Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione. Il nostro pellegrinaggio avviene a nove anni dalla visita dell'allora arcivescovo metropolita Kirill di Smolensk, oggi patriarca di tutte le Russie, compiuta in Umbria il 2 ottobre 2002, giorno in cui gli fu conferita la laurea honoris causa in Scienze politiche dall'Università di Perugia''. Tra le tappe pellegrinaggio a Mosca, anche quella al Poligono di Butovoluogo, 'luogo-simbolo del martirio delle vittime del totalitarismo, dove alcuni cattolici insieme a numerosi ortodossi furono fucilati'', annuncia Paglia. E' programmato un incontro con i più alti rappresentanti della Chiesa ortodossa, tra i quali l'arcivescovo Ilarion, e non e' escluso l'incontro con il patriarca Kirill I. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l'arcivescovo mons. Paolo Pezzi. Prima di lasciare Mosca, la delegazione dei vescovi umbri sarà ricevuta dall'ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi. (LV)

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Da: www.sanfrancescopatronoditalia.it

Ecumenismo/ Delegazione dei vescovi umbri in Russia per visitare le Comunità Cristiane

Redazione online

“È un gesto di fraternità il pellegrinaggio che i vescovi umbri si apprestano a compiere a Mosca e a San Pietroburgo, visitando la Chiesa ortodossa russa e la piccola ma vivace Chiesa cattolica”. Così mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), commenta l’annuncio dell’imminente viaggio in Russia (11-16 luglio) di una delegazione della Ceu. “Il nostro pellegrinaggio – aggiunge mons. Paglia – è un gesto dal forte sapore ecumenico che giunge dalla nostra Umbria, terra legata storicamente alla Chiesa d’Oriente. Basti pensare che durante le lotte iconoclaste giunsero in Umbria molti monaci orientali per sfuggire alla persecuzione”. Della delegazione dei vescovi umbri, guidata da mons. Paglia, fanno parte gli arcivescovi mons. Gualtiero Bassetti e mons. Domenico Sorrentino e i vescovi mons. Domenico Cancian, mons. Mario Ceccobelli e mons. Pietro Bottaccioli. Nella capitale russa sono previste visite ai luoghi della tradizione religiosa ortodossa. Intenso anche il programma degli incontri con esponenti della Chiesa cattolica. Tra questi il nunzio apostolico, mons. Ivan Jurkovic, e l’arcivescovo mons. Paolo Pezzi, con il quale i vescovi umbri concelebreranno la santa Eucaristia nella cattedrale cattolica della Madre di Dio.

AGENZIA «ANSA» RELIGIONE: VESCOVI UMBRI GIUNTI IN RUSSI (ANSA) - PERUGIA, 12 LUG - E' giunta in Russia la delegazione della Conferenza episcopale umbra impegnata in un pellegrinaggio di cinque giorni alle comunità cristiane di Mosca e di San Pietroburgo. A guidare la delegazione dei presuli umbri è mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Ceu, che, durante il viaggio, ha parlato della grande trasformazione degli ultimi venti anni a cui è andata incontro la Russia, da lui visitata molte volte, nell'intrattenere rapporti ecumenici con il Patriarcato della Chiesa ortodossa. Ha ricordato quando chi professava la fede cristiana era costretto a celebrare l'Eucaristia in clandestinità e i tanti vescovi, sacerdoti e credenti perseguitati e martirizzati dal passato regime. A presentare ai presuli umbri uno spaccato della realtà russa, che conta quasi 150 milioni di abitanti ed ha un'estensione territoriale 65 volte quella dell'Italia - riferisce una nota della Ceu - è stato Alessandro Salacone, un giovane operatore della Comunità di Sant'Egidio che vive e lavora a Mosca. La Sant'Egidio è presente nella capitale russa con una casa famiglia per donne disagiate e può contare su oltre 30 operatori e volontari impegnati in opere di carità verso i tanti senza fissa dimora che vivono per strada (le stime parlano di circa 30 mila persone). La povertà - ha spiegato Alessandro - colpisce soprattutto gli anziani costretti a vivere con pensioni bassissime. Tanti di loro si vedono durante la giornata ai bordi delle strade a vendere mazzi di fiori e frutta: è un modo dignitoso per chiedere l'elemosina. L'inizio del viaggio della delegazione umbra in Russia è coincisa con il giorno della festa liturgica di San Benedetto da Norcia, patrono d'Europa, che la Chiesa celebra l'11 luglio. La messa, a Mosca, è stata presieduta da mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e vicepresidente della Ceu. Venendo dalla terra di San Benedetto - ha detto mons. Sorrentino - si fa sentire quest'unità e questa bellezza della Chiesa che respira con due "polmoni", quello occidentale e quello orientale. Mons. Paglia ha fatto intanto inviato un messaggio di vicinanza al patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill, in seguito alla tragedia sul fiume Volga. (ANSA).

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I vescovi umbri in Russia: invitati dal Patriarca Kirill nella Cattedrale del Cremlino Tante le visite e gli incontri ecumenici della delegazione di presuli della Ceu Scritto il 13/7/11 • Categoria: Attualità

Vescovi umbri con arciprete cattedrale Cristo Salvatore di Mosca Prosegue il viaggio in Russia della delegazione della Conferenza episcopale umbra tra incontri e cerimonie. Ecco il racconto di chi si trova sul posto. L’INCONTRO CON IL NUNZIO APOSTOLICO E LA VISITA ALLA CATTEDRALE DI CRISTO SALVATORE, ALLE BASILICHE DEL CREMLINO E AI MONASTERI DI DANILOVSKIJ E DONSKOJ Il pellegrinaggio a Mosca della delegazione dei vescovi umbri è iniziato incontrando nella prima mattinata del 12 luglio il nunzio apostolico mons. Ivan Jukovic. Accolti presso la sede della Nunziatura, i vescovi hanno celebrato l’Eucaristia con mons. Jukovic, che li ha ringraziati per la «graditissima visita» che ha preceduto di due giorni la cerimonia della presentazione delle sue credenziali al Presidente russo. Mons. Jukovic è sloveno ed è da pochi mesi a Mosca, dopo essere stato nunzio in Bielorussia. Nel rivolgere il suo saluto di benvenuto agli ospiti umbri ha detto: «ciò che si può scoprire a Mosca è che Dio è veramente attivo nella storia: molti dei popoli slavi hanno trovato la loro affinità nel cristianesimo, affezionandosi al Vangelo con radicalità, non tanto nella coerenza della pratica del Vangelo, ma quanto in affetto. Le numerosissime opere d’arte raffiguranti le immagini sacre sono testimonianze visive di questo affetto per Dio. Al di là delle vicende umane, stiamo scoprendo, attraverso molti segni, l’azione di Dio nella storia umana. Uno di questi segni è quello di aver conservato la fede in popoli che per tanti anni non l’hanno potuta praticare con libertà. Oggi i cristiani crescono anche in Russia, ma occorre che crescano soprattutto nell’unità tra le Chiese. I rapporti con i fratelli ortodossi sono buoni ed improntati alla ricerca dell’unità, pur consapevoli gli uni e gli altri delle “differenze canoniche” che ci dividono». «La coincidenza della nostra visita a lei che si appresta a presentate le sue credenziali alle autorità russe – ha detto mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Ceu – possa essere colta come un augurio e noi, che iniziamo il nostro pellegrinaggio in Russia dalla Nunziatura Apostolica, la ringraziamo per averci accolto aggiornandoci sui rapporti con la Chiesa ortodossa e con il Governo russo». E’ intervenuto anche mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e vice presidente della Cei, nel portare il saluto e l’abbraccio dell’Episcopato italiano a mons. Jukovic in questo momento così significativo della sua opera di nunzio apostolico in Russia. Nel cordiale colloquio che è seguito al termine della celebrazione eucaristica, anche i vescovi mons. Domenico Cancian, mons. Mario Ceccobelli e mons. Domenico Sorrentino hanno portato il saluto delle loro diocesi a mons. Jukovic, che ha voluto presentare ai vescovi umbri la comunità della Nunziatura apostolica, dove un ruolo importante è svolto dalle suore della Congregazione delle Piccole Ancelle di Maria Immacolata, che hanno varie missioni anche in Siberia, e dalle

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“Memores Domini”, laiche di vita consacrata del movimento Comunione e Liberazione, tra le quali Giovanna Parravicini, che conosce molto bene i cambiamenti culturali e religiosi in Russia della seconda metà del secolo scorso, un Paese dove il cristianesimo è “rinato” per l’incrollabile fede di monaci, monache e, soprattutto, di donne molto devote che hanno conservato la loro fede attraverso la liturgia. L’ACCOGLIENZA NELLA CATTEDRALE DI CRISTO SALVATORE E NEI MONASTERI DI DANILOVSKIJ E DONSKOJ Dopo la Nunziatura Apostolica, la delegazione dei vescovi umbri ha visitato le basiliche del Cremlino e la cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore, che può essere paragonata per importanza spirituale alla basilica vaticana di San Pietro, al cui interno avviene l’intronizzazione del patriarca una volta eletto. La storia della cattedrale di Cristo Salvatore è un po’ il simbolo del martirio della Chiesa ortodossa russa durante il regime comunista. Edificata nel corso del XIX secolo con marmi lavorati provenienti dall’Italia e ricca di splendide iconostasi, nel 1931 fu rasa al suolo da Stalin e al suo posto venne costruita una grandissima piscina. Dopo la fine del regime sovietico, per volontà delle autorità moscovite, fu ricostruita nello stesso luogo, addirittura con i marmi provenienti dalle stesse cave dove furono estratti quelli che ornavano la prima cattedrale, i cui lavori vennero finanziati dallo Stato e la proprietà è del Municipio di Mosca. Oggi la cattedrale di Cristo Salvatore è il cuore pulsante della Chiesa ortodossa russa con all’interno numerose cappelle, ambienti e sale, tra le quali quella dei Concili dei vescovi, con 1.300 posti a sedere, dove una volta ogni due anni viene convocato il Concilio, l’organo supremo della Chiesa ortodossa. Al suo interno vi lavorano oltre 200 persone tra religiosi e laici. I vescovi umbri sono entrati nella cattedrale al termine della liturgia della festa dei SS. Pietro e Paolo, che il calendario ortodosso posticipa di due settimane rispetto alla ricorrenza della Chiesa cattolica del 29 giugno. La liturgia è stata presieduta dall’arciprete della cattedrale, padre Michail Rjazancev, che successivamente è stato salutato dai vescovi. Il religioso ortodosso si è intrattenuto a lungo con loro facendogli visitare l’intero complesso della cattedrale e mostrando alcune importanti icone realizzate da artisti italiani. E’ stata un’accoglienza ed un lungo e proficuo colloquio di conoscenza reciproca, come anche quella ricevuta nel pomeriggio nei due monasteri ortodossi di Danilovskij e Donskoj. In quest’ultimo è custodito il corpo del patriarca russo Tichon martire del periodo immediatamente successivo alla Rivoluzione bolscevica. Anche in quel luogo l’accoglienza è stata particolarmente significativa: giunti al momento della chiusura è stato loro riaperto e mons. Paglia è stato intervistato dall’addetto stampa del monastero al termine dell’incontro con padre Abramo che ha illustrato la storia e le opere d’arte di uno dei luoghi di culto molto frequentati dai moscoviti, ricordando che la Chiesa ortodossa russa è stata due volte perseguitata: nel periodo degli zar e in quello comunista. Sull’accoglienza da parte del Clero ortodosso russo mons. Paglia ha fatto questa breve ma significativa considerazione: «ho trovato confermata la vivacità che caratterizza la Chiesa ortodossa russa in questi ultimi anni, la sua sete di conoscenza, di fraternità con le Chiese di Occidente. Anche da parte della nostra Chiesa umbra – aggiunge il presule – c’è il bisogno di conoscere sempre più il cristianesimo russo, che ha molte cose da testimoniare e da insegnar anche al cattolicesimo occidentale». «Il clima di fraternità che si è creato – sottolinea mons. Paglia – mostra quanto la via dell’Amore affettivo sia preziosa per riscoprire nello stesso tempo il bisogno dell’unità, ma anche la bellezza della pluralità dell’espressione dell’unica fede». La prima giornata moscovita della delegazione Ceu si è conclusa con il ricevimento all’Ambasciata d’Italia, ospite dell’ambasciatore Antonio Zanardi Landi, già ambasciatore presso la Santa Sede. Il capo della rappresentanza diplomatica italiana a Mosca ha molto apprezzato la visita-pellegrinaggio in Russia dei vescovi umbri, perché proficua anche per il dialogo e la collaborazione culturale intercorsi tra i due Paesi, auspicando la promozione di iniziative anche da parte della Chiesa umbra che possano intensificarli. IL PATRIARCA KIRILL I HA INVITATO I VESCOVI UMBRI A PARTECIPARE ALLA DIVINA LITURGIA DA LUI PRESIEDUTA NELLA CATTEDRALE DELLA DORMIZIONE DEL CREMLINO Nell’annunciare la visita-pellegrinaggio in Russa di una delegazione dei vescovi umbri non si era esclusa la possibilità di incontrare il patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill I. Dal Patriarcato di Mosca è giunto quest’oggi l’invito ai vescovi umbri a partecipare alla divina liturgia che sarà celebrata sabato mattina 16 luglio presso la cattedrale della Dormizione del Cremlino, presieduta dal patriarca Kirill. Al termine della solenne celebrazione in memoria della traslazione delle reliquie di san Filippo metropolita di Mosca e di tutte le Russie, morto martire nel 1569, il patriarca incontrerà la delegazione dei vescovi umbri. «Senza dubbio è il momento più importante del nostro pellegrinaggio – commenta Paglia –, che in qualche modo corona con il patriarca Kirill un incontro ricco e fruttuoso con la Chiesa ortodossa russa. E’ un momento particolarmente significativo per la Chiesa ortodossa che sta vivendo uno sforzo di rinnovamento interno e di impegno missionario che la vede protagonista nella testimonianza cristiana». «L’incontro con il patriarca permetterà di arricchire anche la dimensione ecumenica delle Chiese dell’Umbria – aggiunge il presule – . La via dell’ecumenismo passa attraverso un continuato scambio di doni, che porta beneficio alla Chiesa. Non vi è dubbio che l’incontro tra Chiese sorelle fa riscoprire la bellezza e la forza di essere tutti discepoli di Cristo».

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AGENZIA «ASCA» 15-07-2011 UMBRIA: VESCOVI IN RUSSIA AL MONASTERO SAN SERGIO DI RADONEZH (ASCA) - Perugia, 15 lug - La delegazione dei vescovi umbri, in pellegrinaggio in Russia dall'11 al 16 luglio, ha reso omaggio a San Sergio recandosi alla lavra, a 70 chilometri da Mosca, visitando il monastero. Trentamila ortodossi russi si recano ogni anno in pellegrinaggio alla lavra della Trinita' di San Sergio di Radonezh, un luogo di intensa spiritualita', dove sono custoditi i resti mortali del Santo patrono della Russia, del quale nel 2014 ricorre il 700* anniversario della nascita. I vescovi umbri hanno visitato il grande monastero accolti da padre Dionisij direttore della biblioteca. L'Accademia teologica ha un museo con una sezione di paramenti sacri ed opere d'arte della Chiesa d'Occidente ed una grande biblioteca con piu' di 350mila volumi. Negli ultimi anni e' cresciuto l'interesse verso i testi di teologia pubblicati all'estero e i monaci, viaggiando per l'Europa e non solo, ne hanno raccolti ben 50 mila, dei quali piu' del 10% e' stato pubblicato in Italia. Padre Dionisij, direttore della biblioteca e docente di Teologia che ha guidato la delegazione nella visita alla lavra li ha portati nella torre campanaria alta piu' di 80 metri. ''L'interesse di conoscersi e' stato subito reciproco - spiega una nota - sia per quanto riguarda la formazione teologica sia nel campo della conservazione delle opere d'arte e della cultura in generale. Si e' pensato di dare vita ad una collaborazione in questi ambiti, che puo' concretizzarsi nell'accogliere alcuni allievi dell'Accademia teologica in Umbria e agli allievi del Seminario regionale di Assisi far loro vivere l'esperienza della lavra. Anche in questo luogo i vescovi umbri hanno potuto cogliere la disponibilita' al dialogo della Chiesa ortodossa''. pg/dab/ss (Asca)

15-07-2011 UMBRIA: DELEGAZIONE CEI VISITA SACRARIO DEL MARTIRIO IN RUSSIA (ASCA) - Perugia, 15 lug - La delegazione dei vescovi umbri guidata da mons. Gualtiero Bassetti arcivescovo di Perugia, vice presidenti Cei, in pellegrinaggio in Russia, ha visitato ieri il poligono di Butovo, luogo delle fucilazioni, dove tra l'agosto 1937 e l'ottobre 1938 trovarono la morte 20.765 persone, tra le quali centinaia di preti e monaci e tredici vescovi ortodossi ed alcuni cattolici. L'arcivescovo Bassetti, aveva presieduto al mattino la celebrazione eucaristica dei vescovi. Questo luogo era stato presentato la sera precedente alla delegazione della Ceu a Mosca, dal prof. Adriano Roccucci, ordinario di Storia contemporanea all'Universita' Roma Tre e membro della Comunita' di Sant'Egidio, autore del volume Stalin e il patriarca. Chiesa ortodossa e potere sovietico (Einaudi). ''E' un sacrario del martirio - ha detto lo storico - e si e' venuti a conoscenza solo dopo il crollo del comunismo, nel 1990, grazie ad alcuni documenti di archivio e alla testimonianza, rilasciata in punto di morte, dell'unica persona ancora in vita dei quattordici militari del plotone di esecuzione del Poligono Butovo. Era un unico plotone che in quattordici mesi passo' per le armi 20.765 martiri condannati a morte dal regime stalinista''. Dal momento in cui fu individuata l'area del poligono Butovo (circa sette ettari di parco con una folta vegetazione, con 13 fosse comuni), la sua gestione venne affidata dalle autorita' governative alla Chiesa ortodossa con la finalita' di conservare la memoria delle vittime. Trecentotrenta di loro, la Chiesa ortodossa li ha canonizzati di recente ed anche per questo e' diventato un luogo sacro visitato annualmente dagli ultimi due patriarchi, Alessio II e Kirill I ed e' meta di pellegrinaggio. Padre Kirill, custode dell'area del Butovo, nel guidare nella visita la delegazione dei vescovi umbri, ha sottolineato che questo ''e' un luogo in cui si raccolgono in preghiera non solo gli ortodossi, ma anche i cattolici e molti sono italiani. In questo luogo si viene a rendere omaggio alla memoria dei martiri''. Igor Garkavj, direttore del Centro memoriale del Butovo, ha chiesto di organizzare pellegrinaggi ''dalle vostre Diocesi in questo luogo che ha la caratteristica di unire nella contemplazione di queste fosse comuni. Il dialogo teologico tra le nostre Chiese divise e' lungo affinche' si compia, mentre pregare insieme in questo luogo di martirio ci vede subito uniti''. I vescovi umbri, cosi' mons. Bassetti vicepresidente della Cei, hanno espresso parole di gratitudine e ringraziamento a padre Kirill, a nome ''di tutto l'episopato italiano''. pg/dab/ss (Asca)

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di venerdì 15 luglio 2011 12:43 - CHIESA UMBRA: PELLEGRINAGGIO DEI VESCOVI IN RUSSIA A SAN SERGIO, MOSCA E BUTOVO Un pellegrinaggio di vescovi italiani presso uno dei luoghi più sacri della Chiesa ortodossa russa: questo è stato il senso della presenza dei presuli della Conferenza episcopale umbra in Russia dall’11 al 16 luglio alla Lavra della Trinità di San Sergio, monastero a una settantina di chilometri da Mosca, dove sono conservati i resti del Santo patrono della Russia e dove anche ha sede l’Accademia teologica più importante del paese, insieme a quella di San Pietroburgo. La delegazione umbra ha potuto conoscere questo importante centro teologico, dove vivono 300 monaci e studiano più di 600 seminaristi. L’accademia ha una ricca biblioteca di oltre 350 mila volumi, molti dei quali italiani. Dall’incontro è venuta l’ipotesi di scambi tra gli ambienti teologici umbri e russi. Si è poi svolto un incontro dei vescovi italiani con l’arcivescovo mons. Paolo Pezzi, che guida la Chiesa cattolica Madre di Dio di Mosca. In Russia ci sono quattro diocesi cattoliche, per un totale stimato di poco più di un milione di fedeli assistiti da 140 presbiteri. Un altro evento importante del pellegrinaggio è stato la visita al poligono di Butovo, dove nell’epoca delle “purghe” staliniane furono fucilate 20.765 persone, tra oppositori, dissidenti, preti, monaci e 13 vescovi ortodossi. Lo storico Adriano Roccucci ha illustrato gli eventi di quell’epoca di “martirio” per le Chiese e per tutta la Russia.

AGENZIA «ANSA» RELIGIONE: SI CONCLUDE PELLEGRINAGGIO VESCOVI UMBRI IN RUSSIA ULTIMA GIORNATA A MOSCA PER DELEGAZIONE (ANSA) - PERUGIA, 16 LUG - Ultima giornata a Mosca per la delegazione dei vescovi umbri in pellegrinaggio in Russia. In programma anche un incontro con il patriarca ortodosso Kirill I al termine della Divina Liturgia nella cattedrale della Dormizione del Cremlino. Presenti gli stessi presuli umbri. Ieri i vescovi - è detto in un comunicato della Ceu – hanno visitato il monastero ortodosso femminile di "Marta e Maria" a Mosca, dove vengono accolte bambine in difficoltà e curati bambini con paresi cerebrale nel centro di riabilitazione interno. (ANSA). RELIGIONE: VESCOVI UMBRI INCONTRANO PATRIARCA RUSSO AL TERMINE PELLEGRINAGGIO NEL PAESE (ANSA) - PERUGIA, 16 LUG - Il patriarca russo Kirill primo ha incontrato la delegazione dei vescovi umbri in pellegrinaggio nel Paese. Lo ha fatto al termine della Divina Liturgia celebrata nella cattedrale della Dormizione del Cremlino, in memoria della traslazione delle reliquie di san Filippo metropolita di Mosca e di tutte le Russie, morto martire nel 1569. Rivolgendosi alla delegazione, il patriarca - è detto in un comunicato della Ceu - ha tra l'altro ricordato che in Umbria "ci sono molti santi della Chiesa indivisa". Sottolineando l'importanza della visita collegiale (conclusa oggi) della Conferenza episcopale umbra, Kirill primo ha voluto salutare personalmente tutti i vescovi: i monsignori Gualtiero Bassetti, Perugia-Città della Pieve, Domenico Cancian, Città di Castello, Mario Ceccobelli e Pietro Bottaccioli (emerito), Gubbio, Vincenzo Paglia, Terni-Narni-Amelia, e Domenico Sorrentino di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Ha quindi chiesto all'arcivescovo di Perugia, mons. Bassetti, di salutare il rettore e l'intera Università, ricordando la laurea honoris causa in Scienze politiche che gli fu conferita nove anni fa. "Il pellegrinaggio dei vescovi umbri - ha commentato mons. Paglia, presidente della Ceu - ha permesso di incontrare una Chiesa che sta vivendo una nuova primavera. Dopo il risveglio alla libertà e dopo lo sforzo della ricostruzione di molti luoghi di culto e il ristabilimento di molti monasteri, l'intera Chiesa ortodossa russa sta sentendo con urgenza l'impegno per una evangelizzazione che risponda ai numerosi problemi che si affacciano nella società russa di questo inizio di millennio. Abbiamo potuto cogliere nei diversi incontri avvenuti con alcuni vescovi, preti, monaci e monache, nei luoghi del martirio, in alcuni monasteri, in centri della carità e della formazione teologica, i promettenti frutti di questa nuova vitalità della Chiesa ortodossa russa. Gli incontri hanno permesso non solo di approfondire la conoscenza reciproca ed irrobustire l'amicizia tra le Chiese, ma anche di scambiarsi riflessioni sull'evangelizzazione del mondo contemporaneo e di quanto sia sempre più urgente l'unità tra i credenti per una più efficace comunicazione del Vangelo". (ANSA).

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16-07-2011 UMBRIA: VESCOVI CEU INCONTRANO PATRIARCA ORTODOSSO KIRILL I (ASCA) - Perugia, 16 lug - La delegazione dei vescovi umbri in pellegrinaggio in Russia sta vivendo l'ultima giornata a Mosca (il rientro e' previsto nella tarda serata di oggi) per l'incontro con il patriarca ortodosso Kirill I, al termine della Divina Liturgia, nella cattedrale della Dormizione del Cremlino. A questa solenne celebrazione in memoria della traslazione delle reliquie di san Filippo metropolita di Mosca e di tutte le Russie, morto martire nel 1569, hanno partecipato gli stessi vescovi umbri che ieri avevano visitato il Monastero Ortodosso femminile di ''Marta e Maria'', a Mosca, dove vengono accolte bambine in difficolta' e curati bambini con paresi cerebrale nel centro di riabilitazione interno al monastero. E' unico in tutta la Russia, dove una decina di religiose, monache ma anche laiche ''sorelle consacrate alla carita' perpetua nel servire i poveri per tutta la vita'' - ha spiegato la trentenne madre badessa Ecaterina nel dare il benvenuto agli ospiti -. La comunita' monastica si prodiga anche a realizzare alcuni progetti sociali per contribuire ad arginare la poverta' di tanti moscoviti, soprattutto anziani e giovani con gravi disagi. Tutto questo - spiega una nota - in continuita' con lo spirito della fondatrice del Monastero, la principessa Elisabetta Fedeodorovna, che trasformo' la sua dimora, a partire dal 1909, in un luogo di preghiera in cui si metteva in pratica la Parola di Dio. Realizzo' un ospedale per militari invalidi della guerra russo-giapponese del 1905 e un collegio per bambini poveri.'' Il Monastero e' stato rifondato nello stesso complesso dopo la fine del regime sovietico. Nel visitare questo luogo, che incarna piu' di tutti lo spirito di carita' della Chiesa ortodossa russa, i vescovi umbri hanno avviato la loro riflessione in attesa dell'incontro con il patriarca Kirill: ''la carita' privilegia lo spirito ecumenico nell'abbattere tanti preconcetti e ogni forma di divisione tra i cristiani''. Significativo quanto e' stato ricordato da mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Ceu, e da mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Citta' della Pieve, vice presidente della Cei: ''Dobbiamo apprendere dalla Chiesa cattolica il suo zelo per la carita' - disse il patriarca Alessio II una decina di anni fa a mons. Paglia - ; ''la Chiesa dovra' tornare a respirare con i due polmoni dell'Oriente e dell'Occidente ed essere ortodossa nella fede e cattolica nella carita''' sottolineo' Papa Giovanni Paolo II ai vescovi toscani in Visita ad limina, come ricorda mons.Bassetti. A Mosca una testimone esemplare della carita' della Chiesa di Roma, e' la Comunita' di Sant'Egidio nel farsi carico di tante persone bisognose, che collabora con la Chiesa ortodossa favorendo un proficuo dialogo ecumenico. pg/uda (Asca)

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Religione/ Si conclude il pellegrinaggio dei vescovi umbri in Russia 16/07/2011 - 19:08

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PERUGIA - Ultima giornata a Mosca per la delegazione dei vescovi umbri in pellegrinaggio in Russia. In programma anche un incontro con il patriarca ortodosso Kirill I. Ieri i vescovi - e' detto in un comunicato della Ceu - hanno visitato il monastero ortodosso femminile di ''Marta e Maria'' a Mosca, dove vengono accolte bambine in difficolta' e curati bambini con paresi cerebrale nel centro di riabilitazione interno. Il patriarca russo Kirill primo ha incontrato la delegazione dei vescovi umbri in pellegrinaggio nel Paese. Lo ha fatto al termine della Divina Liturgia celebrata nella cattedrale della Dormizione del Cremlino, in memoria della traslazione delle reliquie di san Filippo metropolita di Mosca e di tutte le Russie, morto martire nel 1569. Rivolgendosi alla delegazione, il patriarca - e' detto in un comunicato della Ceu - ha tra l'altro ricordato che in Umbria ''ci sono molti santi della Chiesa indivisa''. Sottolineando l'importanza della visita collegiale (conclusa oggi) della Conferenza episcopale umbra, Kirill primo ha voluto salutare personalmente tutti i vescovi: i monsignori Gualtiero Bassetti, Perugia-Citta' della Pieve, Domenico Cancian, Citta' di Castello, Mario Ceccobelli e Pietro Bottaccioli (emerito), Gubbio, Vincenzo Paglia, Terni-Narni-Amelia, e Domenico Sorrentino di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Ha quindi chiesto all'arcivescovo di Perugia, mons. Bassetti, di salutare il rettore e l'intera Universita', ricordando la laurea honoris causa in Scienze politiche che gli fu conferita nove anni fa. ''Il pellegrinaggio dei vescovi umbri - ha commentato mons. Paglia, presidente della Ceu - ha permesso di incontrare una Chiesa che sta vivendo una nuova primavera. Dopo il risveglio alla liberta' e dopo lo sforzo della ricostruzione di molti luoghi di culto e il ristabilimento di molti monasteri, l'intera Chiesa ortodossa russa sta sentendo con urgenza l'impegno per una evangelizzazione che risponda ai numerosi problemi che si affacciano nella societa' russa di questo inizio di millennio. Abbiamo potuto cogliere nei diversi incontri avvenuti con alcuni vescovi, preti, monaci e monache, nei luoghi del martirio, in alcuni monasteri, in centri della carita' e della formazione teologica, i promettenti frutti di questa nuova vitalita' della Chiesa ortodossa russa. Gli incontri hanno permesso non solo di approfondire la conoscenza reciproca ed irrobustire l'amicizia tra le Chiese, ma anche di scambiarsi riflessioni sull'evangelizzazione del mondo contemporaneo e di quanto sia sempre piu' urgente l'unita' tra i credenti per una piu' efficace comunicazione del Vangelo''.

Notizia del 15/07/2011 14.09.49

Il pellegrinaggio in Russia dei vescovi dell’Umbria

Dalla Curia umbra alla Lavra della Trinità di San Sergio, monastero a una settantina di km da Mosca: si concluderà domani il pellegrinaggio della Conferenza episcopale dell’Umbria in Russia, che ha toccato anche questo luogo, uno dei più sacri per la Chiesa ortodossa, dove riposa il Santo patrono di Russia. Qui, riferisce l'agenzia Sir, ha sede anche la più importante Accademia teologica assieme a quella di San Pietroburgo, dove, accanto a 300 monaci e 600 seminaristi, “vivono” gli oltre 350mila volumi che ne compongono la completissima biblioteca, molti dei quali in lingua italiana. I presuli hanno poi incontrato l’arcivescovo della Madre di Dio di Mosca, mons. Paolo Pezzi, che ha illustrato loro la situazione della Russia, dove ci sono quattro diocesi cattoliche per poco più di un milione di fedeli, assistiti da 140 presbiteri. Tra i momenti più toccanti del pellegrinaggio, infine, la visita a Butovo, luogo in cui all’epoca delle “purghe” di Stalin furono fucilate più di 20mila persone, tra cui anche sacerdoti, monaci e 13 vescovi ortodossi. (R.B.)

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QUOTIDIANO ON LINE DAL VIAGGIO DEI VESCOVI UMBRI IN RUSSIA: L’INCONTRO CON IL PATRIARCA KIRILLI I

16/07/2011 ore 12.44

di Riccardo Liguori post M. Zingales (UJ.com) MOSCA -Al termine della Divina Liturgia celebrata nella cattedrale della Dormizione del Cremlino, in memoria della traslazione delle reliquie di san Filippo metropolita di Mosca e di tutte le Russie, morto martire nel 1569, il patriarca Kirill I ha incontrato la delegazione dei vescovi umbri in pellegrinaggio in Russia dall'11 al 16 luglio. Rivolgendosi loro il patriarca, tra l'altro, ha detto: «Saluto i cari amici della delegazione dell'Episcopato cattolico dell'Umbria. L'Umbria si trova al centro dell'Italia. Li ci sono molti santi della Chiesa indivisa. Saluto il vescovo Vincenzo Paglia, i suoi confratelli e i fedeli del popolo umbro venuti in pellegrinaggio in Russia. Auguro al vescovo Vincenzo e ai suoi confratelli di condurre il proprio ministero con audacia, sapienza e coraggio rafforzandosi nella preghiera e nella comunione con coloro che condividono il loro servizio e la loro responsabilità». Il patriarca, sottolineando l'importanza della visita collegiale della Conferenza episcopale umbra, ha voluto salutare personalmente tutti i vescovi: mons. Gualtiero Bassetti di Perugia-Città della Pieve, mons. Domenico Cancian di Città di Castello, mons. Mario Ceccobelli e mons. Pietro Bottaccioli (emerito) di Gubbio, mons. Vincenzo Paglia di Terni-Narni-Amelia e mons. Domenico Sorrentino di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Ha quindi chiesto all'arcivescovo di Perugia, mons. Bassetti, di salutare il rettore magnifico e l'intera Università degli Studi, ricordando la laurea honoris causa in Scienze Politiche che gli fu conferita esattamente nove anni fa. Al termine dell'incontro è stata donata al patriarca un'immagine in ceramica dorata raffigurante la Vergine col Bambino, copia del Perugino, che ha baciato e mostrato ai fedeli. «Il pellegrinaggio dei vescovi umbri - ha commentato mons. Vincenzo Paglia, presidente della Ceu - ha permesso di incontrare una Chiesa che sta vivendo una nuova primavera. Dopo il risveglio alla libertà e dopo lo sforzo della ricostruzione di molti luoghi di culto e il ristabilimento di molti monasteri, l'intera Chiesa ortodossa russa sta sentendo con urgenza l'impegno per una evangelizzazione che risponda ai numerosi problemi che si affacciano nella società russa di questo inizio di millennio». «Abbiamo potuto cogliere - ha aggiunto mons. Paglia - nei diversi incontri avvenuti con alcuni vescovi, preti, monaci e monache, nei luoghi del martirio, in alcuni monasteri, in centri della carità e della formazione teologica, i promettenti frutti di questa nuova vitalità della Chiesa ortodossa russa. Gli incontri avvenuti hanno permesso non solo di approfondire la conoscenza reciproca ed irrobustire l'amicizia tra le Chiese, ma anche di scambiarsi riflessioni sull'evangelizzazione del mondo contemporaneo e di quanto sia sempre più urgente l'unità tra i credenti per una più efficace comunicazione del Vangelo». La delegazione dei vescovi umbri in pellegrinaggio in Russia si appresta a vivere l'ultima giornata a Mosca (il rientro è previsto nella tarda serata di oggi 16 luglio), in attesa dell'incontro con il patriarca ortodosso Kirill I, che avverrà al termine della Divina Liturgia di questa mattina nella cattedrale della Dormizione del Cremlino. A questa solenne celebrazione in memoria della traslazione delle reliquie di san Filippo metropolita di Mosca e di tutte le Russie, morto martire nel 1569, parteciperanno - come già è stato annunciato - gli stessi vescovi umbri. Il 15 luglio i presuli hanno visitato il Monastero ortodosso femminile di "Marta e Maria" in Mosca, dove vengono accolte bambine in difficoltà e curati bambini con paresi cerebrale nel centro di riabilitazione interno al monastero. E' un luogo unico in tutta la Russia, dove una decina di religiose, monache ma anche laiche «sorelle consacrate alla carità perpetua nel servire i poveri per tutta la vita», ha spiegato la trentenne madre badessa Ecaterina nel dare il benvenuto agli ospiti. La comunità monastica si prodiga anche a realizzare alcuni progetti sociali per contribuire ad arginare la povertà di tanti moscoviti, soprattutto anziani e giovani con gravi disagi. Tutto questo in continuità con lo spirito della fondatrice del Monastero, la principessa Elisabetta Fedeodorovna, che trasformò la sua dimora, a partire dal 1909, in un luogo di preghiera in cui si metteva in pratica la Parola di Dio...

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CORRIERE DELL’UMBRIA di mercoledì 13 e sabato 16 luglio 2011

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CORRIERE DELL’UMBRIA di domenica 17 luglio 2011

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IL GIORNALE DELL’UMBRIA di sabato 16 e di domenica 17 luglio 2011

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LA NAZIONE (in cronache nazionali) di domenica 17 luglio 2011

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