Agenti e Rappresentanti di commercio La Fisascat Cisl UN ... file1 Il nostro Paese versa in una...

12
1 Il nostro Paese versa in una complessa e difficile situazione economica/finanziaria in quanto alle deficienze strutturali storiche somma le conseguenze di una preoccupante congiuntura. Essa è caratterizzata da una ripresa inflazionistica che, a tutto il mese di agosto, è quantificata, come dato ufficiale al 4.1 % ( quella reale è ben più superio- re), da una importante contrazio- ne dei consumi, globalmente intesi per la ridotta capacità d’ac- quisto dei redditi familiari e delle pensioni; da una maggiore pre- carietà del lavoro. In questo con- testo l’agente di commercio è doppiamente penalizzato, per- ché oltre che subire le conse- guenze più generali in quanto cittadino/consumatore, deve af- frontare sia le crescenti difficoltà di mercato, nonché quelle deri- vanti dai maggiori costi di eserci- zio di cui notevole incidenza è rappresentata dagli effetti del caro-benzina sull’uso indispen- sabile dell’automezzo. Ovviamente sono tuttora valide le nostre critiche al sistema d’im- posizione fiscale che non ricono- sce pienamente le specificità del lavoro dell’agente e rappresen- tante di commercio. Nel contempo vanno registrati con preoccupazione i ritardi nel rinnovo degli accordi economici collettivi (A.E.C.) che vanno con- solidati, nella loro natura contrat- tuale, pur nella loro autonomia, adeguatasi alla luce della norma- tiva europea in particolare per quanto concerne il trattamento di fine mandato. A tale proposito, nel corso dell’ultimo incontro dell’8 luglio scorso, la contropar- te imprenditoriale nel respingere una proposta delle Organizzazio- ni Sindacali circa il calcolo del- l’indennità di fine rapporto, abba- stanza in linea con i principi del- la normativa europea, si è riser- vata la presentazione di un pro- prio documento propositivo che, fino a questo momento, non è stato inviato alle organizzazioni sindacali. La delegazione im- prenditoriale ne aveva argomen- tato il respingimento paventando i rischi derivanti dalla complessi- tà del calcolo stesso. E’ nostro sospetto che il vero motivo derivi dalla dichiarazione formalizzata nella proposta sindacale ossia: “le mandanti, contestualmente alla copia del contratto di agen- zia, devono obbligatoriamente fornire all’agente la documenta- zione comprovante (nella zona assegnata all’agente) l’elenco nominativo di tutti i clienti attivi e relativo fatturato su singolo clien- te (considerati tali i clienti che abbiano fatto ordini nell’ultimo anno) alla data di stipula del contratto. Inoltre: “entro 30 giorni dal termine del rapporto di agen- zia, le mandanti dovranno obbli- gatoriamente fornire all’agente, l’elenco nominativo finale dei clienti attivi alla data di cessazio- ne del rapporto”. Questa richie- sta del Sindacato aveva ed ha lo scopo di fornire all’agente piena contezza sulle caratteristiche e reale potenzialità della zona affi- datagli, nonché la reale consi- stenza della zona stessa, nel momento della risoluzione del contratto. Nel rinnovo dell’accor- do economico collettivo il proble- ma rilevante è quello relativo alle modifiche di zona unilaterali ope- rate dalla “Casa mandante” che, nel tempo, possono seriamente danneggiare la capacità di reddi- to dell’agente, oltre che a compli- carne l’attività. Anche su questa materia la controparte si è riser- vata una propria controproposta. Al di là della specifica questione contrattuale, una riflessione va avviata circa la natura, la funzio- ne e la dignità della figura dell’a- gente, la cui attività si colloca nella fase fondamentale di rac- cordo tra la produzione dei beni e la loro collocazione sul merca- to. Il mercato, la concorrenza propongono sempre più alle im- prese produttrici di beni e servizi, nuove esigenze da soddisfare e nuovi problemi affrontare. Sotto questo profilo l’agente di com- mercio è un prezioso collabora- tore per le informazioni e i consi- gli in grado di fornire che posso- no influenzare, anche decisa- mente le scelte di politica com- merciale dell’impresa. Una rifles- sione va quindi fatta per indivi- duare forme e strumenti di salva- guardia della dignità professio- nale dell’agente, anche al fine di evitare il diffondersi del lavoro nero ed occasionale che sottrag- gono fatturati a chi invece nel lavoro di agente trova stabilmen- te la realizzazione della propria personalità, nonché la soluzione della propria sopravvivenza. L’- Ente Bilaterale contrattuale che, confidiamo potrà essere stipulato negli Aec dovrà servire a con- durre gli approfondimenti neces- sari per l’attivazione di iniziative concrete in difesa della profes- sione dell’agente e per la miglio- re qualificazione e gratificazione del suo lavoro. C’è da approfon- dire il tema della forza sindacale della categoria che non riesce ancora a trovare in molte sedi “competenti” la dovuta attenzio- ne sui propri problemi ed esigen- ze. E’ necessario che gli agenti acquisiscano una coscienza sin- dacale che sostanzialmente si- gnifica sviluppare, al proprio in- terno, il senso della solidarietà quale condizione per dotare il Sindacato di una più ampia ca- pacità rappresentativa, da far valere nelle sedi in cui vengono trattati i problemi della categoria. La Fisascat Cisl è in tal senso impegnata, anche attraverso iniziative formative e di proseliti- smo, a favorire lo sviluppo della sindacalizzazione fra gli agenti. Pierangelo Raineri Segretario generale Fisascat Semestrale - n° 2 del 2008 - Direttore Responsabile: Pierangelo Raineri - Progetto Grafico e Impaginazione: Paola Mele; Editore, Redazione, Direzione, Amministrazione, Pubblicità: Union Labor S.r.L., Via Livenza 5, 00198 Roma, Telefono/Fax 0645473744; Registrazione del Tribunale di Roma n° 485/2006 del 13/12/2006; ROC 17005;Stampa Romana Editrice S.r.L., Via dell’Enopolio 37, 00030 San Cesareo, Roma Periodico della Fisascat Cisl di documentazione del Terziario, Turismo e Servizi - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Quella degli agenti e rappresentanti di commercio è una delle più importanti categorie professionali del nostro paese inquadrata e rappresentata dalla Fisa- scat Cisl. Fondamentale nello sviluppo delle piccole e medie aziende, specialmente per il terziario avanzato e indi- spensabile per la crescita della grande industria, il settore degli agenti e rappresentanti contribuisce allo sviluppo del mercato nazionale con un totale di circa 300.000 lavoratori. Nell'era della new economy e della globalizzazione l'agente di commercio, per la capacità di adattamento all'evoluzione del mercato globale, è in grado di inse- rirsi in modo proficuo ed efficace in nuove forme e realtà economiche non ancora votate alla saturazio- ne, svolgendo un'attività di intermediazione estre- mamente qualificante accompagnata da una precisa etica professionale che non si esaurisce nel mero incarico di promuovere la conclusione di contratti vendita. Il compito degli agenti è quello di entrare in contatto con realtà economiche diverse e metterle in relazione commerciale fra di loro analizzare il livello di produ- zione più conveniente, di studiare il lancio di nuovi prodotti e sviluppare le attività pubblicitarie e promo- zionali più idonee. La Fisascat ha ritenuto, considerata la specificità del settore e valutata la necessità di un sistematico adde- stramento iniziale completato attraverso l'istruzione sul lavoro e da periodici corsi di aggiornamento, di avviare una serie di iniziative formative che mirano a difendere e a tutelare l’agente ed il rappresentante di commercio nel rapporto di lavoro con le case man- danti. Il contratto lavorativo definito “di agenzia “ è caratte- rizzato da una retribuzione costituita esclusivamente da provvigioni. Di conseguenza tutti i costi legati alla produzione del- la attività sono a carico dell’agente che ha l’onere della gestione del proprio lavoro legato ad una serie di adempimenti fiscali che richiedono necessariamen- te la consulenza di un esperto. La Fisascat Cisl, condividendo le preoccupazioni degli agenti e dei rappresentanti di commercio, spes- so legate alla conoscenza della normativa contrattua- le e del codice civile ha avviato un percorso formativo con l’obiettivo di formare operatori in grado di dare risposte certe e contribuire, così, a migliorare la con- dizione degli agenti e rappresentanti di commercio. Il corso è organizzato in collaborazione con il Caaf imprese per le implicazioni connesse con gli adempi- menti fiscali e tributari ai quali gli agenti sono soggetti che richiedono una competenza specifica e che gli operatori del Caaf imprese adeguatamente formati sulle specificità del settore possono garantire. Gli agenti che si iscrivono alla Fisascat hanno la ne- cessità di avere, oltre all’assistenza contrattuale e legale relativa al contratto ed alle leggi, anche una assistenza fiscale per cui prevedendo la formazione dell’operatore della Fisascat e del Caaf, le strutture potranno offrire ai lavoratori una adeguata tutela che riguarda tutti gli aspetti del rapporto di lavoro. L’agente inserito nel sistema dei servizi della Cisl potrà utilizzare anche il patronato Inas per gli aspetti previdenziali e contributivi e nello stesso tempo avere il supporto dell’ agenzia per il lavoro della Cisl come mezzo per esercitare l’incontro tra domanda ed offer- ta di lavoro mettendo in contatto le richieste delle im- prese con le esigenze di scelta degli agenti. La Fisascat intende non solo affrontare sotto l’aspetto generale dei rapporti con le Istituzioni e con il Gover- no le problematiche degli agenti in relazione alle pro- poste di modifiche fiscali che possano migliorare la gestione dell’attività di lavoro ed il conseguente mi- Agenti e Rappresentanti di commercio UN NUOVO IMPULSO PER I RINNOVI DEGLI ACCORDI ECONOMICI COLLETTIVI La Fisascat Cisl in azione per la categoria

Transcript of Agenti e Rappresentanti di commercio La Fisascat Cisl UN ... file1 Il nostro Paese versa in una...

1

Il nostro Paese versa in una complessa e difficile situazione economica/finanziaria in quanto alle deficienze strutturali storiche somma le conseguenze di una preoccupante congiuntura. Essa è caratterizzata da una ripresa inflazionistica che, a tutto il mese di agosto, è quantificata, come dato ufficiale al 4.1 % ( quella reale è ben più superio-re), da una importante contrazio-ne dei consumi, globalmente intesi per la ridotta capacità d’ac-quisto dei redditi familiari e delle pensioni; da una maggiore pre-carietà del lavoro. In questo con-testo l’agente di commercio è doppiamente penalizzato, per-ché oltre che subire le conse-guenze più generali in quanto cittadino/consumatore, deve af-frontare sia le crescenti difficoltà di mercato, nonché quelle deri-vanti dai maggiori costi di eserci-zio di cui notevole incidenza è rappresentata dagli effetti del caro-benzina sull’uso indispen-sabile dell’automezzo. Ovviamente sono tuttora valide le nostre critiche al sistema d’im-posizione fiscale che non ricono-sce pienamente le specificità del lavoro dell’agente e rappresen-tante di commercio. Nel contempo vanno registrati con preoccupazione i ritardi nel rinnovo degli accordi economici collettivi (A.E.C.) che vanno con-solidati, nella loro natura contrat-tuale, pur nella loro autonomia, adeguatasi alla luce della norma-tiva europea in particolare per quanto concerne il trattamento di fine mandato. A tale proposito, nel corso dell’ultimo incontro dell’8 luglio scorso, la contropar-te imprenditoriale nel respingere una proposta delle Organizzazio-ni Sindacali circa il calcolo del-l’indennità di fine rapporto, abba-stanza in linea con i principi del-la normativa europea, si è riser-vata la presentazione di un pro-prio documento propositivo che, fino a questo momento, non è stato inviato alle organizzazioni sindacali. La delegazione im-prenditoriale ne aveva argomen-tato il respingimento paventando i rischi derivanti dalla complessi-tà del calcolo stesso. E’ nostro sospetto che il vero motivo derivi dalla dichiarazione formalizzata nella proposta sindacale ossia: “le mandanti, contestualmente alla copia del contratto di agen-zia, devono obbligatoriamente

fornire all’agente la documenta-zione comprovante (nella zona assegnata all’agente) l’elenco nominativo di tutti i clienti attivi e relativo fatturato su singolo clien-te (considerati tali i clienti che abbiano fatto ordini nell’ultimo anno) alla data di stipula del contratto. Inoltre: “entro 30 giorni dal termine del rapporto di agen-zia, le mandanti dovranno obbli-gatoriamente fornire all’agente, l’elenco nominativo finale dei clienti attivi alla data di cessazio-ne del rapporto”. Questa richie-sta del Sindacato aveva ed ha lo scopo di fornire all’agente piena contezza sulle caratteristiche e reale potenzialità della zona affi-datagli, nonché la reale consi-stenza della zona stessa, nel momento della risoluzione del

contratto. Nel rinnovo dell’accor-do economico collettivo il proble-ma rilevante è quello relativo alle modifiche di zona unilaterali ope-rate dalla “Casa mandante” che, nel tempo, possono seriamente danneggiare la capacità di reddi-to dell’agente, oltre che a compli-carne l’attività. Anche su questa materia la controparte si è riser-vata una propria controproposta. Al di là della specifica questione contrattuale, una riflessione va avviata circa la natura, la funzio-ne e la dignità della figura dell’a-gente, la cui attività si colloca nella fase fondamentale di rac-cordo tra la produzione dei beni e la loro collocazione sul merca-to. Il mercato, la concorrenza propongono sempre più alle im-prese produttrici di beni e servizi, nuove esigenze da soddisfare e nuovi problemi affrontare. Sotto questo profilo l’agente di com-mercio è un prezioso collabora-

tore per le informazioni e i consi-gli in grado di fornire che posso-no influenzare, anche decisa-mente le scelte di politica com-merciale dell’impresa. Una rifles-sione va quindi fatta per indivi-duare forme e strumenti di salva-guardia della dignità professio-nale dell’agente, anche al fine di evitare il diffondersi del lavoro nero ed occasionale che sottrag-gono fatturati a chi invece nel lavoro di agente trova stabilmen-te la realizzazione della propria personalità, nonché la soluzione della propria sopravvivenza. L’-Ente Bilaterale contrattuale che, confidiamo potrà essere stipulato negli Aec dovrà servire a con-durre gli approfondimenti neces-sari per l’attivazione di iniziative concrete in difesa della profes-

sione dell’agente e per la miglio-re qualificazione e gratificazione del suo lavoro. C’è da approfon-dire il tema della forza sindacale della categoria che non riesce ancora a trovare in molte sedi “competenti” la dovuta attenzio-ne sui propri problemi ed esigen-ze. E’ necessario che gli agenti acquisiscano una coscienza sin-dacale che sostanzialmente si-gnifica sviluppare, al proprio in-terno, il senso della solidarietà quale condizione per dotare il Sindacato di una più ampia ca-pacità rappresentativa, da far valere nelle sedi in cui vengono trattati i problemi della categoria. La Fisascat Cisl è in tal senso impegnata, anche attraverso iniziative formative e di proseliti-smo, a favorire lo sviluppo della sindacalizzazione fra gli agenti. Pierangelo Raineri Segretario generale Fisascat

Semestrale - n° 2 del 2008 - Direttore Responsabile: Pierangelo Raineri - Progetto Grafico e Impaginazione: Paola Mele; Editore, Redazione, Direzione, Amministrazione, Pubblicità: Union Labor S.r.L., Via Livenza 5, 00198 Roma, Telefono/Fax 0645473744; Registrazione del Tribunale di Roma n° 485/2006 del 13/12/2006; ROC 17005;Stampa Romana Editrice S.r.L., Via dell’Enopolio 37, 00030 San Cesareo, Roma

Periodico della Fisascat Cisl di documentazione del Terziario, Turismo e Servizi - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)

Quella degli agenti e rappresentanti di commercio è una delle più importanti categorie professionali del nostro paese inquadrata e rappresentata dalla Fisa-scat Cisl. Fondamentale nello sviluppo delle piccole e medie aziende, specialmente per il terziario avanzato e indi-spensabile per la crescita della grande industria, il settore degli agenti e rappresentanti contribuisce allo sviluppo del mercato nazionale con un totale di circa 300.000 lavoratori. Nell'era della new economy e della globalizzazione l'agente di commercio, per la capacità di adattamento all'evoluzione del mercato globale, è in grado di inse-rirsi in modo proficuo ed efficace in nuove forme e realtà economiche non ancora votate alla saturazio-ne, svolgendo un'attività di intermediazione estre-mamente qualificante accompagnata da una precisa etica professionale che non si esaurisce nel mero incarico di promuovere la conclusione di contratti vendita. Il compito degli agenti è quello di entrare in contatto con realtà economiche diverse e metterle in relazione commerciale fra di loro analizzare il livello di produ-zione più conveniente, di studiare il lancio di nuovi prodotti e sviluppare le attività pubblicitarie e promo-zionali più idonee. La Fisascat ha ritenuto, considerata la specificità del settore e valutata la necessità di un sistematico adde-stramento iniziale completato attraverso l'istruzione sul lavoro e da periodici corsi di aggiornamento, di avviare una serie di iniziative formative che mirano a difendere e a tutelare l’agente ed il rappresentante di commercio nel rapporto di lavoro con le case man-danti. Il contratto lavorativo definito “di agenzia “ è caratte-rizzato da una retribuzione costituita esclusivamente da provvigioni. Di conseguenza tutti i costi legati alla produzione del-la attività sono a carico dell’agente che ha l’onere della gestione del proprio lavoro legato ad una serie di adempimenti fiscali che richiedono necessariamen-te la consulenza di un esperto. La Fisascat Cisl, condividendo le preoccupazioni degli agenti e dei rappresentanti di commercio, spes-so legate alla conoscenza della normativa contrattua-le e del codice civile ha avviato un percorso formativo con l’obiettivo di formare operatori in grado di dare risposte certe e contribuire, così, a migliorare la con-dizione degli agenti e rappresentanti di commercio. Il corso è organizzato in collaborazione con il Caaf imprese per le implicazioni connesse con gli adempi-menti fiscali e tributari ai quali gli agenti sono soggetti che richiedono una competenza specifica e che gli operatori del Caaf imprese adeguatamente formati sulle specificità del settore possono garantire. Gli agenti che si iscrivono alla Fisascat hanno la ne-cessità di avere, oltre all’assistenza contrattuale e legale relativa al contratto ed alle leggi, anche una assistenza fiscale per cui prevedendo la formazione dell’operatore della Fisascat e del Caaf, le strutture potranno offrire ai lavoratori una adeguata tutela che riguarda tutti gli aspetti del rapporto di lavoro. L’agente inserito nel sistema dei servizi della Cisl potrà utilizzare anche il patronato Inas per gli aspetti previdenziali e contributivi e nello stesso tempo avere il supporto dell’ agenzia per il lavoro della Cisl come mezzo per esercitare l’incontro tra domanda ed offer-ta di lavoro mettendo in contatto le richieste delle im-prese con le esigenze di scelta degli agenti. La Fisascat intende non solo affrontare sotto l’aspetto generale dei rapporti con le Istituzioni e con il Gover-no le problematiche degli agenti in relazione alle pro-poste di modifiche fiscali che possano migliorare la gestione dell’attività di lavoro ed il conseguente mi-

Agenti e Rappresentanti di commercio

UN NUOVO IMPULSO PER I RINNOVI DEGLI ACCORDI ECONOMICI COLLETTIVI

La Fisascat Cisl in azione per la categoria

2

Nella piattaforma sindacale per il rinnovo degli Accordi Economici Collettivi, particolare rilievo assume la richiesta per la costituzione di un “Ente Bilaterale” per la categoria degli agenti e rappresentanti di commercio tenuto conto della importanza che tale organismo può rivestire nel sistema delle relazioni sindacali. A tale scopo la Fisascat ha predisposto un proprio “Progetto” che sintetizziamo qui di seguito: Art. 1 - Costituzione - Conformemente a quanto previsto dall’Accordo Economico Collettivo per gli Agenti e Rappresentanti di commercio è costitui-to l’Ente Bilaterale Nazionale Agenti e Rappre-sentanti (Ebnar). Sono soci costituenti: le orga-nizzazioni nazionali delle “Case Mandanti” e le Organizzazioni Sindacali Nazionali degli Agenti, soggetti stipulanti l’accordo economico collettivo. Art. 2 - Scopo e finalità - L’ente Bilaterale Nazio-nale degli Agenti e Rappresentanti (Ebnar), ai sensi dell’art. 12 e seguenti del C.C., ha natura giuridica di associazione non riconosciuta e non persegue finalità di lucro. Esso si propone lo sco-po di promuovere e sostenere con le opportune iniziative il dialogo sociale tra le parti. In partico-lare l’Ebnar ha i seguenti scopi: incentivare e

promuovere studi e ricerche sul settore, con par-ticolare riguardo all’analisi dei fabbisogni formati-vi, promuovere iniziative in materia di formazione continua, formazione professionale, anche in collaborazione con le istituzioni nazionali, istituire e gestire un osservatorio nazionale sulle proble-matiche di natura giuridico/professionale degli agenti e rappresentanti di commercio nel conte-sto dell’assetto distributivo italiano, svolgere atti-vità di conciliazione e arbitrato nelle controversie individuali nel quadro delle normative vigenti, attivare iniziative necessarie al fine di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di “mandati”, gestire i compiti relativi alla “certificazione” dei mandati di agenzia e rappresentanza commer-ciale, promuovere la realizzazione di forme di previdenza complementare ed assistenza sani-taria integrativa per la categoria degli agenti e rappresentanti, attuare gli altri compiti che le par-ti, a livello di contrattazione decideranno congiun-tamente di attribuire all’Ebnar. Salvatore Falcone Coordinatore Sezione Nazionale Agenti e Rappresentanti Fisascat

Direttore, nell’ultimo anno quali sono state le più importanti azioni attuate dal nuovo Consiglio di Amministrazio-ne? Il nuovo Consiglio di Amministrazione ha lavorato a marce forzate su progetti im-portantissimi: proverò a sintetizzare i principali interventi volti all’ottimizzazione della gestione degli investimenti mobiliari e immobiliari e della gestione istituziona-le, anche a seguito dell’accordo pro-grammatico sottoscritto con le parti so-ciali a maggio 2007 presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Per quanto riguarda la gestione del patri-monio mobiliare, nel 2007 si è conclusa la riorganizzazione dei prodotti strutturati in portafoglio, iniziata nel 2006, ed è sta-to conferito mandato all’Advisor di predi-sporre l’Asset Allocation strategica, utile ad ultimare la riallocazione del patrimo-nio finanziario nell’ottica della massimiz-zazione dei rendimenti medi. Mi preme evidenziare come tale operazione abbia permesso la realizzazione di una rilevan-te plusvalenza e nel contempo scongiu-rato che la crisi finanziaria mondiale le-gata ai mutui subprime si riverberasse sui prodotti in portafoglio. Mi spiego me-glio: alla fine del 2007 la Fondazione è uscita da prodotti legati al credito ed ai subprime evitando di incorrere nelle per-dite che ha subito il mercato nell’ultimo anno, investendo invece in prodotti scor-relati dal mercato. Per quanto attiene la gestione del patrimonio immobiliare il Consiglio, nel mese di febbraio 2008 ha conferito mandato al Direttore Generale di presentare un piano di fattibilità di di-smissione degli immobili agli inquilini, finalizzato anch’esso al miglioramento dell’Asset Allocation strategica ed al rag-giungimento dell’obiettivo di stabilità di bilancio tecnico ultratrentennale previsto per tutti gli Enti Privatizzati dalla legge Finanziaria 2007. Il piano è stato appro-vato all’unaminità dal Consiglio il giorno 18 settembre. In merito alla gestione istituzionale giova ricordare la nuova Convenzione FIRR sottoscritta a fine 2007 che in luogo di una remunerazione fissa del relativo Fondo ha previsto, pre-via l’implementazione di una piena ge-

stione separata del ramo FIRR, il ricono-scimento al ramo, pro quota, dello stesso rendimento realizzato sul patrimonio complessivo investito della Fondazione, decurtato del costo della polizza assicu-rativa agenti gravante sulla gestione FIRR. Tra le attività fortemente volute dal Consiglio d’Amministrazione e da questo approvate, va citato altresì il progetto per la valutazione dei rischi aziendali legati all’applicazione della normativa prevista dal Decreto Legislativo n.231 del 2001 che ha introdotto, per la prima volta nel nostro ordinamento, la responsabilità penale degli Enti, Società e loro Ammini-stratori. Il citato progetto, in virtù delle evoluzioni informatiche e tecnico orga-nizzative che hanno riguardato la Fonda-zione negli ultimi anni, tali da rendere necessaria l’individuazione di un model-lo organizzativo di risk assessment e risk management, si è concluso con l’appro-vazione del Codice Etico e la nomina dell'Organismo di Vigilanza da parte del Consiglio di Amministrazione nella riu-nione dello scorso 12 giugno 2008. Il proseguimento, anche per il 2007, della politica di contenimento delle spese di carattere non obbligatorio, che risultano, mediamente diminuite rispetto l’esercizio precedente, completa il quadro delle decisioni più rilevanti adottate dal nuovo Consiglio di Amministrazione. Oggi qual è la situazione dei conti della Fondazione? Come dimostra il bilancio 2007, l’eserci-zio si è chiuso con gli indicatori economi-ci in crescita e con un significativo miglio-ramento del saldo della previdenza, del saldo dell’assistenza e della gestione finanziaria. Il Bilancio Consuntivo eviden-zia, inoltre, il contenimento di alcune voci di costo, tra cui le spese generali e i costi del personale, in linea con i risparmi pia-nificati e gli obiettivi di budget. Per fare qualche esempio: il saldo della gestione previdenziale è positivo per circa 6 milioni di euro, il risultato operati-vo si è assestato a 85,5 milioni di euro e registra un incremento del 159% rispetto ai circa 33 milioni di euro del 2006 men-tre il risultato economico dell’esercizio è positivo per 80 milioni di euro rispetto al

valore negativo di 21,5 milioni di euro del 2006. Risultato, quest’ultimo, davvero importante, soprattutto se si considera la remunerazione del FIRR per 37 milioni di euro come previsto dalla convenzione che ho citato prima. Parlando, invece, della Gestione Patri-moniale, il saldo si è attestato a 42 milio-ni di euro con un miglioramento del 153-% rispetto al 2006. L’aumento della red-ditività è sostanzialmente riconducibile all’incremento dei fitti attivi e al conteni-mento delle spese. Inoltre, il valore del patrimonio immobiliare Enasarco, iscritto in bilancio per circa 3 miliardi di euro, è aumentato rispetto al 2006 per effetto della capitalizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria. Anche la gestione finanziaria ha contribuito positi-vamente ai risultati dell’esercizio, con un saldo positivo per oltre 65 milioni di euro rispetto ai 52 del 2006 anche grazie alla tempestiva ristrutturazione del portafoglio strutturati cui accennavo prima. E’ que-sta tempestività che ha permesso alla Fondazione di neutralizzare la crisi dei mercati finanziari, che – in congiunzione alla crisi dei mutui subprime - avrebbe rischiato di comportare per la Fondazio-ne notevoli decrementi del fair value dei titoli in portafoglio. Gli agenti di commercio lamentano una certa lentezza nell’evasione delle pratiche che vi vengono inviate. Cosa ci può dire al riguardo? Ci stiamo adoperando per migliorare ancora il livello di customer satisfaction. In questo senso il sito web – enasarco.it - costituisce dal 2005, un fondamentale punto di riferimento sia per gli agenti che per le ditte mandanti. Attraverso l’acces-so al sito, infatti, è possibile tra l’altro usufruire del servizio contribuzione on line, procedere all’iscrizione degli agenti, richiedere la liquidazione FIRR, consulta-re il proprio estratto conto, entrare velo-cemente in contatto con la Fondazione Enasarco anche per quanto attiene le prestazioni integrative di previdenza qua-li, ad esempio, i soggiorni climatici e le borse di studio. Il management della Fondazione si sta impegnando molto sul versante dell’innovazione tecnologica. I

vantaggi del nuovo sistema telematico rispondono infatti da un lato all’esigenza di velocizzare e snellire tutte le opera-zioni - a partire da quelle relative alla contribuzione - conditio sine qua non per una veloce evasione delle pratiche, e dall’altro, più generale, di garantire agli agenti di commercio un valido supporto utilizzabile 24 ore su 24 ore. Volto al miglioramento dei servizi dell’Enasarco anche il nuovissimo contact center. Il modello prescelto è quello che ha dato i migliori risultati sia nelle aziende pubbli-che che in quelle private e si basa sulla creazione di due livelli di risposta. Un primo livello, che rappresenta l’interfac-cia tra utente e azienda, e ha il compito di verificare e aggiornare i dati anagrafici del cliente, acquisire le informazioni rela-tive al quesito ed inserirle nel sistema, fornire informazioni di carattere generale (adempimenti, scadenze, modulistica, ecc…) ed inoltrare la richiesta al secon-do livello qualora il quesito richieda una risposta da parte del personale più spe-cializzato. Un secondo livello che ha il compito di soddisfare la richiesta del cliente che per tipologie o caratteristiche peculiari necessitano di una conoscenza del problema più specifica. L’obiettivo del contact center è quello di risolvere diret-tamente il problema senza rinviare a momenti successivi la soddisfazione del bisogno. Esiste ovviamente, poi, un terzo livello, costituito dal personale interno altamente specializzato, al quale vengo-no trasmesse le richieste particolarmente complesse che non possono essere ri-solti dai primi due livelli. Ritengo che lo sforzo profuso dalla Fondazione per il rinnovamento tecnologico non possa che ridurre i tempi di attesa e soddisfare in pieno le esigenze degli agenti e rappre-sentanti commercio con soddisfazione di tutti i nostri utenti. Ci sono ancora molte, troppe aziende che non versano i contributi degli A-genti di Commercio. La Fondazione intensificherà i controlli presso le a-ziende? E se si, in che modo? In questo senso l’attività ispettiva si è intensificata con un incremento del nu-

(Continua a pagina 3)

Progetto Fisascat sulla Bilateralità glioramento di un regime tributario che costituisce per gli agenti una questione di priorità per la sopravviven-za di una categoria ma anche costruire nei territori un punto di informazione con una assistenza com-pleta come per quella già avviata dalle Fisascat terri-toriali di Padova e Treviso. La programmazione di un percorso per formare qua-dri con la necessaria competenza sulla materia spe-cifica degli agenti e la previsione di una piena operati-vità e funzionalità nelle nostre strutture di un servizio di assistenza contrattuale, legale, vertenziale, fiscale e previdenziale è stata la motivazione forte che ha spinto la segreteria nazionale Fisascat a presentare alla Confederazione un progetto per la categoria degli agenti e rappresentanti di commercio nell’ambito dei finanziamenti dei progetti finalizzati “ donne e giova-ni”. Il prossimo appuntamento sarà un convegno che avrà l’obiettivo di diffondere e far conoscere agli inte-ressati ma anche alle Istituzioni ed al Governo il no-stro progetto sulla attività dell’agente e rappresentan-te di commercio. L’impegno della Federazione con-ferma la volontà di dare risposte ad un mondo rap-presentato dagli agenti e caratterizzato da tante pro-blematiche alle quali la Fisascat propone una assi-stenza contrattuale e non solo. Rosetta Raso Segretario Nazionale Fisascat

(Continua da pagina 1)

Intervista al direttore generale Carlo Felice Maggi

Il rilancio della Fondazione Enasarco

Semestrale - n° 2/2008

3

Negli ultimi anni la legislazione ha dato il via nei vari comparti alla contrattazione collettiva per individuare la possibilità di ade-sione a forme di previdenza complementare per tutti i lavora-tori, incentivando tale operazio-ne con la concessione di agevo-lazioni fiscali. Il tema della pre-videnza sociale nel nostro Pae-se, costantemente affrontato sia in sede sindacale che politica, manda continui segnali di allar-me, specialmente in una società moderna, come la nostra, dove si vive sempre più a lungo e l’età media della popolazione aumenta, determinando la ne-cessità di prevedere maggiori tutele per le generazioni future. Si rende dunque sempre più necessaria la presenza di forma pensionistiche complementari accanto ai sistemi pensionistici di base. La Fondazione Enasar-co si pone nel panorama socio-previdenziale italiano come uno dei soggetti che meglio hanno espresso ed esprimono un ruolo determinante e di garanzia per la categoria da essa rappresen-tata: gli agenti di commercio o, meglio, quei soggetti “riconducibili alle fattispecie di cui agli artt.1742/1752 del Codi-ce Civile” così come li definisce l’art. 1 del Regolamento delle Attività Istituzionali in vigore dal-l’1.1.2004. Ma ripercorriamo brevemente la storia singolare di questo Ente. Nel 1939 per autonoma determinazione delle Parti Sociali, ossia delle Orga-

nizzazioni Sindacali degli Agenti e Rappresentanti di Commercio e delle Ditte mandanti, l’Enasar-co, costituitosi l’anno preceden-te, divenne un Ente pubblico per la gestione della Previdenza, del Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (Firr), dell’istruzione professionale e dell’assistenza sociale per la categoria rappre-sentata. Successivamente, quando l’as-sistenza previdenziale Inps ven-ne estesa anche agli agenti di commercio, l’Enasarco divenne il primo ed unico esempio di previdenza integrativa obbliga-toria di categoria in Italia. Con la legge 12 del 2/2/1973 si definirono la natura e i compiti dell’Ente con particolare riguar-do al trattamento pensionistico integrativo: pensioni di vec-chiaia, invalidità e superstiti inte-grative di quelle gestite dal-l’INPS e previste dalla legge. Il sistema previdenziale Enasar-co, prima disciplinato dalla leg-ge 12/73 e in seguito dal Rego-lamento deliberato il 5/8/1998, era incentrato sul cosiddetto “sistema a ripartizione”, secon-do il quale i costi dei trattamenti pensionistici erano ripartiti ap-punto fra le generazioni dei la-voratori in attività e quelle dei lavoratori pensionati. Nella prati-ca, tutti i sistemi previdenziali di questo tipo sono poi risultati economicamente insostenibili e lo Stato con la legge 335/95 indicò la necessità di strumenti nuovi di gestione e di calcolo dei

trattamenti pensionistici, in parti-colare con l’adozione del cosid-detto “sistema contributivo”, ca-ratterizzato, in estrema sintesi, da una diretta corrispondenza fra l’ammontare dei contributi previdenziali versati sul conto di ciascun iscritto e la rendita che sarà percepita alla maturazione dei requisiti pensionistici sulla base degli stessi contributi op-portunamente capitalizzati. Con tale sistema si realizza un mag-gior equilibrio di bilancio e una maggiore stabilità di gestione nel lungo periodo, motivo per cui tali finalità costituirono la ratio fondamentale dell’intero Regolamento delle Attività Istitu-zionali che fu approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Enasarco il 30 dicembre 2003 ed è attualmente in vigore dall’1.1.2004.Pur avendo quindi seguito i cambiamenti di norma-tiva come l’Inps e gli altri Enti Previdenziali, inserendo il siste-ma contributivo nel conteggio pensionistico, l’Enasarco ha mantenuto una sua particolare caratteristica per quanto riguar-da la base di riferimento per l’applicazione dei 2 sistemi di calcolo. Mentre per la pensione principale obbligatoria dell’INPS, la base di riferimento per la scelta del sistema pensionistico da applicare (retributivo o contri-butivo) è l’anzianità contributiva (di seguito denominata: a.c.) maturata fino al 31.12.1995 (nello specifico: applicazione del

(Continua a pagina 4)

La pensione Enasarco

Una previdenza integrativa all’avanguardia

di Carla Zinanni

Semestrale - n° 2/2008

IL DECRETO INGIUNTIVO ED IL RECUPERO

DELLE PROVVIGIONI DEGLI AGENTI

L’agente al quale non siano state corrisposte le prov-vigioni può ricorrere allo strumento del decreto in-giuntivo, disciplinato dagli artt. 633 e ss. del c.p.c. Requisito per poter ricorrere a tale strumento di tutela è l’esistenza di una prova scritta del credito. In genere la documentazione da produrre compren-de: • Copia del contratto di agenzia, ai fini della pro-va del rapporto di lavoro; • Estratti conto periodicamente inviati dalla man-dante con il calcolo delle provvigioni spettanti all’a-gente, quale prova scritta proveniente dalla mandan-te del credito dell’agente. In mancanza degli estratti conto è sufficiente anche altro documento della man-dante nel quale venga indicato l’importo delle provvi-gioni dovute all’agente. Competente ad emettere il decreto è il giudice del lavoro del luogo di residenza dell’agente, ai sensi dell’art. 413 c.p.c.. Il decreto con-siste nell’intimazione di un ordine al pagamento della somma indicata, con avvertimento che entro 40 giorni dalla notifica può essere proposta l’opposizione da parte della casa mandante. In caso di mancata oppo-sizione il decreto viene dichiarato esecutivo, munito di formula ed è titolo per l’esercizio dell’azione ese-cutiva a danno della mandante. Il decreto può anche essere concesso provvisoriamente esecutivo fin dall’-origine, qualora l’agente fornisca al giudice elementi che possano far ritenere la sussistenza del pericolo di perdere le garanzie del proprio credito, ovvero lo stato di dissesto e di difficoltà finanziaria in cui versi la casa mandante. La provvisoria esecutorietà può anche essere concessa quando l’agente sia in pos-sesso di una dichiarazione scritta della mandante, nella quale sia contenuto un riconoscimento del debi-to verso l’agente (anche una lettera, purché non vi sia contestazione del credito). Avv. Lucia De Noni Legale fiduciario Fisascat Cisl Agenti Treviso

mero degli ispettori e con maggiori introiti per la Fondazione. Così a fronte di una maggiore forza ispettiva, incrementata di 16 unità, già lo scorso anno l’accertato è risultato in aumento rispetto all’anno pre-cedente, con incrementi anche importanti come nel caso della Previdenza (+ 7,75%) e dell’Assistenza (+ 32,91%). Certamente va poi evidenziato che gli importi effettivamente incassati senza ricorrere al contenzioso giudiziario sono stati particolarmente elevati e pari al 4-2,41% del valore dell’accertato. I numeri parlano chiaro. Nell’anno 2007 a fronte di un accertato pari a 39.183.936,75 euro sono stati incassati senza il ricorso al contenzioso ben 16.617.584,77 euro. Questi risultanti ci confortano e ci stimo-lano a proseguire su questa strada Come vede il futuro per gli agenti di commercio? Ritengo che l’agente di commercio avrà sempre un futuro, anche se va osservato che la globalizzazione dei mercati econo-mici attraverso l’utilizzo di tecniche di vendita on line, sta progressivamente modificando l’aspetto strutturale della professione. L’attività di rappresentanza tradizionalmente intesa, svolta da un soggetto fisico e/o giuridico, che assume l’incarico di promuovere il prodotto di un’azienda in una determinata zona geo-grafica, viene ampiamente superato dall’-

abbattimento delle barriere spazio-tempo del commercio su web.Le realtà produtti-ve più all’avanguardia del sistema eco-nomico italiano hanno già introdotto tec-niche di vendita sostanzialmente rivolu-zionarie rispetto a quelle sinora presenti sui mercati, quali ad esempio le attività di marketing telefonico (una sorta di promo-zione attraverso contatto telefonico dei prodotti) e tutte le attività riconducibili al money transfer (la promozione di servizi finanziari di trasferimento fondi attraver-so la rete web). Il futuro dell’attività di rappresentanza, in sostanza, dipenderà quindi da quanto la figura dell’agente saprà evolvere ed adattare le proprie prerogative professionali alla tecnologia informatica ed alle sue innovazioni. Verranno riviste nei prossimi anni le prestazioni integrative di previdenza o la polizza assicurativa? Se si, in che modo? In realtà le prestazioni integrative di pre-videnza nonché la polizza assicurativa sono state già riviste. Il 26 giugno, oltre all’approvazione del Bilancio 2007, il Consiglio di Amministrazione della Fon-dazione, ha deliberato di indire una Gara Europea per la scelta della Compagnia con cui verrà stipulata la polizza assicu-rativa a favore degli oltre 200.000 Agenti e dei Rappresentanti iscritti. L'ammonta-re complessivo della polizza, la cui base d'asta biennale è di circa 29 milioni di

euro, è uno dei più elevati d'Europa. La polizza prevede 2 livelli di copertura con somme e massimali assicurati differenti: la garanzia A, e la garanzia B. Mentre la prima è la garanzia di base (in quanto opera senza limitazioni rispetto a tutti gli iscritti non in quiescenza e a prescindere dall’avere determinati requisiti contributivi o anagrafici) e viene erogata agli agenti e rappresentanti di commercio per infor-tuni occorsi nel corso dello svolgimento della attività, in pendenza di rapporti di agenzia con imprese mandanti che appli-chino gli Accordi Economici Collettivi di categoria, la garanzia B è aggiuntiva e si applica agli agenti in quiescenza e non, i quali possano vantare ulteriori determi-nati requisiti contributivi ed anagrafici. Ci sono molti agenti che interrompo-no l’attività prima dei 20 anni minimi necessari per chiedere la pensione al 65° anno di età e spesso non sanno che devono far richiesta di contributi volontari entro due anni per non per-dere tutto. Lei pensa che si possa tro-vare una soluzione per questi casi magari prevedendo che una parte di questi soldi possa essere convogliata nell’Inps? Stiamo studiando, con l’ausilio dei nostri attuari, una soluzione tutta interna. Non avrebbe senso pensare di unificare la contribuzione inps con quella enasarco, la prima obbligatoria e di primo livello, la

seconda obbligatoria ma complementa-re. Siamo certi di poter dare una risposta soddisfacente ai nostri iscritti in tempi brevi. La Fondazione è sana ed ha le risorse necessarie. Un’ultima domanda: si sono fatte mol-te parole in merito alla Fondazione ed alle sue presunte perdite subite con la Lehman Brothers. Qual’è la situazione ad oggi? Come abbiamo già avuto di dire attraver-so un comunicato stampa, scaricabile su internet dal nostro sito www.enasarco.it, la Fondazione non ha in portafoglio alcun bond lehman, né “derivati” con la stessa banca, oggi fallita. Gli investimenti sono “segregati” in una società di nostra pro-prietà, che non può essere toccata né dai curatori della lehman, né dai creditori della stessa. L’unico ruolo che aveva la banca fallita era di “garante” del capitale a scadenza. Il nuovo garante verrà scelto dal Consi-glio di Amministrazione a brevissimo, fra i tanti che si sono proposti alla Fondazio-ne. Il Consiglio si era posto alcuni obiettivi e sono stati tutti raggiunti. La sfida più im-portante, la dismissione dell’intero patri-monio immobiliare, che ha trovato l’ac-cordo di tutte le organizzazioni sindacali degli inquilini, inizierà a breve e sarà lo strumento per ridare nuova forza e nuo-ve energie alla Fondazione.

(Continua da pagina 2)

4

sistema retributivo per lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31.12.1995; applicazione del sistema contributivo per lavora-tori privi di a.c. all’1.1.1996 e applicazione del sistema misto per lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31.12.1995), per la pensione Enasarco il si-stema di calcolo adottato è il sistema misto a prescindere da quanti anni di anzianità contribu-tiva sono presenti nei vari perio-di di diverso riferimento normati-vo. Tale scelta venne effettuata per garantire così l’applicazione delle precedenti normative (spesso con calcolo più favore-vole per il pensionando) a tutti gli agenti e rappresentanti di commercio. Il sistema misto applicato ai trattamenti pensioni-stici viene poi sviluppato con il criterio del pro- rata e, nello spe-cifico, per diritti a pensione po-steriori all’entrata in vigore del Nuovo Regolamento del 2004, la quota pensione è così com-posta: • Quota A corrispondente all’-

a.c. acquisita prima dell’1-/10/1998 e calcolata secondo il sistema vigente dell’epoca (legge 12/73) sulla media provvigionale del miglior trien-nio nell’ultimo decennio;

• Quota B corrispondente all’-a.c. maturata dall’1/10/1998 al 31/12/2003 e calcolata secon-do il Regolamento del 1998 sulla media provvigionale nel-l’ultimo ennennio (attualmente quindicennio);

• Quota C corrispondente all’-a.c. maturata dall’1/1/2004 e calcolata ai sensi dell’art. 14 del vigente Regolamento con

sistema contributivo, sulla ba-se dei soli contributi dovuti a partire dall’1/1/2004. Il mon-tante contributivo individuale, da essi derivato, “viene molti-plicato per il coefficiente di trasformazione di cui alla ta-bella allegata al Regolamento del 2004, relativo all’età dell’i-scritto al momento del pensio-namento” (art. 14 comma 1).

Dunque, quote A, B e C che fanno riferimento all’a.c. dei pe-riodi corrispondenti alle relative normative ma, ed è qui un’altra peculiarità del trattamento pen-sionistico ENASARCO rispetto a quello dell’INPS, tali quote sono calcolate sui contributi presi a ritroso dalla data di acquisizione del diritto a pensione non dalla data di pensionamento come avviene per l’INPS nel caso del-la pensione di vecchiaia, ad e-sempio. Il diritto a pensione in-fatti, nei trattamenti pensionistici Enasarco, viene acquisito al verificarsi dei requisiti (previsti dal Regolamento) di a.c. e di età anagrafica, per le pensioni di vecchiaia, o al verificarsi dell’e-vento, per le pensioni di invalidi-tà, di inabilità o di superstiti. E’ questa, sempre, la data di riferi-mento per i contributi che ven-gono considerati nel calcolo della pensione base Enasarco. Altra novità assoluta è quanto introdotto con il Nuovo Regola-mento del 2004 in rapporto al numero massimo di anni di an-zianità contributiva utile ai fini pensionistici. Come tutti sappia-mo, essi sono 40 presso l’Inps e così erano contemplati anche dalle 2 precedenti normative dell’Enasarco (legge 12 e rego-lamento del 1998) .

Il Nuovo Regolamento del 2004 ha introdotto la previsione di cui all’art. 15 comma 2 che valoriz-za, ai fini pensionistici, anche gli anni di anzianità contributiva eccedenti il massimale di 40 anni maturati sotto i precedenti sistemi normativi cioè al 3-1.12.2003. E’ previsto infatti un incremento del 2% del tratta-mento pensionistico sulle quote A e B applicato per ogni anno di a.c. eccedente il 40°. Possiamo quindi così sintetizzare le carat-teristiche delle pensioni integra-tive ENASARCO: • Calcolo pensionistico con si-

stema misto • Criterio del pro-rata secondo

le normative di riferimento (legge 12/73, Regolamento 1998 e Nuovo Regolamento 2004)

• Data di acquisizione del diritto a pensione (verificarsi dei re-quisiti o dell’evento) come fat-tore determinante per il calco-lo dei contributi di riferimento di ciascuna delle quote pen-sione base.

• Incremento per a.c. oltre il 40° per a.c. al 31.12.2003

La storia previdenziale dell’Ena-sarco ci rivela dunque oggi un’-attenzione particolare riservata, da sempre, alla propria catego-ria di appartenenza. Un’attenzione al passo con le novità normative in materia e all’avanguardia rispetto ai tempi di ricezione delle necessità so-ciali. Un’opportunità, infatti, quella della previdenza integrati-va, che è diventata, nel caso degli agenti e rappresentanti di commercio, un diritto che, oggi più di allora, è da valutare sicu-ramente in maniera positiva.

(Continua da pagina 3)

Semestrale - n° 2/2008

CONTRATTO DI AGENZIA UNA FIRMA CONSAPEVOLE

La Fisascat Cisl sta attivando per portare avanti tutta una serie di proposte da sottoporre al Governo per migliorare le condizioni degli agenti di commercio e per modificare profondamente la disciplina di questa professione. Sarà nostra cura darvi notizia di volta in volta di queste iniziative, attraverso mail o attraverso il nostro sito www.fisascat-agenti.it. Iscrivetevi alla mailing-list per ricevere tutte le informazioni di cui avete bisogno. Sul nostro sito trovate le indicazioni per l’iscrizione alla mailing-list. Oltre a chiedervi di sostenerci concretamente iscrivendovi alla Fisascat Cisl, vi chiediamo di porre particolare attenzione ai contratti di agenzia che vi vengono sottoposti ed ogni altra comunicazione che le aziende intendono farvi sottoscrivere, innanzi tutto per voi stessi, e poi per non vanificare il lavoro che stiamo facendo per la Ca-tegoria! La Fisascat Cisl dispone di idonee strutture, personale specializzato e numerosi servizi a comple-ta disposizione degli iscritti per tutte le questioni che riguardano il contratto di agenzia, la previdenza, il fisco, ecc.: utilizzateli ! C’è la tendenza di rinviare sempre a domani quello che si potrebbe fare oggi; esistono tuttavia vari strumenti di comunicazione, il cellulare, il fax, l’e-mail, ecc.:utilizzateli! Sappiamo benissimo che non sempre siete nelle condizioni di poter rifiutare quello che le aziende vi propongono perché sono le provvigioni che vi danno da vivere, ma perlomeno utilizzate il Sindacato per valutare me-glio cosa state per firmare per prendere decisioni più consapevoli. L’impegno della Fisascat Cisl è anche quello di mettere gli agenti e i rappresentanti di com-mercio nelle migliori condizioni individuali per poter svolgere l’attività di agente di commercio con maggio-re tranquillità e con più certezze. Consultatevi quindi sempre con il nostro Sindacato prima di prendere decisioni. A volte una semplice telefonata, un fax o una mail, vi può far risparmiare e/o guadagnare mi-gliaia di euro.

RICHIESTE DI RINNOVO DEI CONTRATTI DI AGENZIA DA PARTE DELLE DITTE MANDANTI

Nel corso di un rapporto di agenzia può accadere che la vostra ditta mandante, a seguito di vendita, fusio-ne, incorporazione o trasformazione della società, vi richieda di rinnovare il contratto, sottoponendovi un nuovo mandato da firmare. La richiesta apparentemente normale e giustificata, risulta per l'agente di commercio invece molto perico-losa e se non ben gestita per tempo, potrebbe mette-re a rischio il riconoscimento dei diritti maturati prece-dentemente. In questi casi, è sempre opportuno infor-marsi se la nuova proprietà intenda o meno, assu-mersi tutti gli oneri del precedente rapporto, richie-dendo allo scopo, una apposita comunicazione scritta di conferma. Se poi il nuovo contratto che vi viene sottoposto risul-ta peggiore del precedente, sia dal punto di vista nor-mativo che economico, avete tutto il diritto di rifiutarlo e all’azienda non rimarebbe che rinunciare alle varia-zioni proposte oppure recedere dal rapporto di agen-zia per sua iniziativa, liquidandovi tutte le indennità previste. Bisogna poi fare ancora più attenzione alle richieste della mandante di sostituire il vecchio con-tratto di agenzia con uno nuovo per presunte “esigenze interne” o di “adeguamento a nuove nor-mative”. In questi casi, il sospetto che la mandante voglia giocarvi un brutto scherzo, è molto forte. Cosa rischiate in questi casi? Innanzitutto le vostre indennità di fine rapporto, poi i vostri diritti di preavviso, poi ancora le provvigioni maturate e altre spettanze, senza considerare le e-ventuali penalizzazioni economico – normative - pro-fessionali inserite nel nuovo contratto. Le aziende lo sanno bene e fanno anche conto sulla scarsa conoscenza e tutela sindacale dell’agente di commercio, il quale si accorgerà del danno, solo in futuro, vale a dire alla fine del rapporto, al momento di fare i conteggi delle proprie indennità: ossia troppo tardi! Fidateva dei consulenti sindacali esperti e spe-cializzati della Fisascat Cisl, che sono in grado di ge-stire al meglio queste situazioni.

Molti agenti di commercio non sanno che l’Ena-sarco ha creato, nel proprio sito internet, uno strumento totalmente gratuito che fornisce agli agenti di commercio dei servizi di enorme utilità. L’iscrizione a Enasarco on line è molto semplice. Basta mettersi davanti al computer con, la pro-pria matricola Enasarco, il codice fiscale, il pro-prio indirizzo e-mail e la propria carta d’identità. Dopo di che, accedendo al sito internet dell’Ena-sarco (www.enasarco.it) e seguendo a video le semplici istruzioni e i pochi passaggi indicati nel-la procedura d’iscrizione al servizio, sul vostro computer verrà generata una pagina riepilogativa con tutti i vostri dati da stampare e spedire, unita-mente alla fotocopia della carta d’identità, al nu-

mero di fax dell’Enasarco che vi verrà indicato. Una volta ricevuta attivato il servizio da parte dell’Enasarco, l’agente di commercio potrà acce-dere in qualunque momento alla propria posizio-ne contributiva personale per effettuare visure contributive, e Firr, generali o azienda per azien-da, verificare i versamenti dei contributi da parte delle ditte mandanti, richiedere la liquidazione del Firr, fare un calcolo previsionale della propria pensione, In questo modo gli agenti di commercio potranno evitare di recarsi presso le sedi periferiche della Fondazione Enasarco, verificando, comodamen-te a casa propria, l’esattezza dei dati contenuti nei propri conti.

Enasarco, on line il servizio informativo

5

La congiuntura nazionale ed internazionale, la crisi finanzia-ria, il grande cambiamento dell’-assetto demografico italiano, dalla sua composizione all’a-spettativa media di vita degli individui, hanno riportato in primo piano il tema del model-lo matematico che consente di determinare il monte contributi-vo utile per il calcolo della pen-sione, la legge 247/2007 ha infatti introdotto una grande mo-difica al sistema previdenziale nazionale. Mentre la legge 335/95 preve-deva l’adeguamento delle tabel-le dei coefficienti ogni dieci an-ni, la legge 247/07 ha introdot-to alcuni meccanismi che, con effetto dal 1° gennaio 2010, incideranno pesantemente sulla determinazione della base di calcolo abbassando nettamente il valore delle future pensioni . Le principali novità sono le seguenti: • Sostituzione della tabella A (coefficienti di trasformazione), allegata alla legge 335/95; • Determinazione dei coeffi-cienti da effettuare ogni tre, an-ziché dieci anni, con decreto del Ministero del Lavoro, salute e previdenza sociale, di concerto col Ministero dell’economia e Finanze; • Verifica decennale con le parti sociali della sostenibilità ed equità del sistema pensionisti-co; Modificazione dei sistemi di cal-colo dei coefficienti da effettua-re entro il 31 dicembre 2008, considerando i fenomeni econo-mici, demografici, le esigenze di applicazione dei principi solida-ristici nelle situazioni più deboli, l’aspettativa di vita nei diversi settori di attività, la giusta con-siderazione per le nuove forme di flessibilità in uscita legate al

sistema contributivo. Particolarmente complessa è l’applicazione della riforma pre-videnziale sulla Fondazione Enasarco. La sua natura di ca-rattere privatistico e integrativo impone infatti una gestione par-ticolarmente attenta rispetto alle politiche di equilibrio dei bilanci nonché all’obbligo per la Fonda-zione stessa di garantire l’ero-gazione degli assegni integrativi della pensione INPS per i pros-simi 30 anni (comma 763 ex- lege 296/2006 – Finanziaria 2007). Il Regolamento delle Attività Istituzionali della Fondazione, all’art. 14, comma 1, prevede che l’importo della pensione annua sia determinato secondo il sistema contributivo, moltipli-cando il montante dei contributi individuale per il coefficiente di trasformazione. Il Consiglio di Amministrazione di Enasarco ha il compito di determinare il valore dei coeffi-cienti di trasformazione previa verifica delle modificazioni inter-venute nel quadro demografico degli ultimi 12 anni, con specifi-co riferimento alla popolazione Enasarco assicurata. Nei primi mesi del 2007 lo stu-dio attuariale Orrù ha fornito le note tecniche attuariali aggior-nate, che certamente suggeri-scono l’opportunità di interveni-re con la revisione dei coeffi-cienti, ma lasciano spazio alla possibilità di intervenire con interventi correttivi di bilancio tecnico tali da consentire una maggiore gradualità nell’apporto dei correttivi, salvaguardando meglio il valore dell’assegno integrativo. Sono due gli interventi che pos-sono consentire di ottenere mi-gliori risultati nella gestione: L’operazione, ormai avviata, di dismissione del patrimonio im-

mobiliare; L’aggiornamento periodico delle basi tecniche dei coefficienti di trasformazione dei montanti contributivi di rendita. Pur ritenendo possibili azioni correttive, partendo da uno stu-dio demografico puntuale e mi-rato alla popolazione Enasarco, e ancora, ad uno studio dei flus-si di entrata ed eventuale uscita anticipata degli agenti e rappre-sentanti, nonché alla definizione di un correttivo che consideri puntualmente il legame del si-stema di calcolo alle variazioni del Pil, la Fisascat avrebbe due possibilità di indirizzo delle scel-te: Una attendista: ovvero, rin-viareogni decisione a seguito delle risultanze del confronto Governo – Parti Sociali previsto entro la fine del 2008; L’altra più responsabile e prudente: ovve-ro, prendere atto che i vincoli stretti della situazione econo-mica generale e della pericolo-sa crisi che sta investendo il mondo finanziario, (con notizie stampa e tv che attribuiscono all’Enasarco coinvolgimenti nel fallimento Lehman Brothers, puntualmente smentite dalla Fondazione stessa) e agire in tempi rapidi. La Fisascat già nelle consulta-zioni delle parti sociali previste dal Regolamento delle attività istituzionali della Fondazione Enasarco, fissata per il 2 otto-bre 08, potrebbe optare per la seconda ipotesi, fornendo una indicazione decisiva in merito alla riduzione dei coefficienti, in anticipo rispetto al confronto Governo – Sindacati sull’attua-zione dei commi 12 e 16 dell’-art. 1 della legge 247/07, una scelta dura e difficile, ma inelu-dibile. Marco Demurtas Ufficio sindacale Fisascat Cisl

Semestrale - n° 2/2008

Comunicato Fondazione Enasarco Nessun rischio dopo

il Fallimento Lehman Con riferimento agli investimenti della Fondazione Enasarco garantiti da Lehman Brothers, la Fondazio-ne precisa quanto segue: • la Fondazione Enasarco non detiene alcuna obbli-

gazione Lehman, • la Fondazione Enasarco ha nel proprio portafoglio

una nota derivante dall’operazione di ristrutturazio-ne del portafoglio iniziata durante il commissaria-mento e finalizzata nel mese di novembre 2007. Tale nota era garantita da Lehman Brothers,

• la Fondazione Enasarco è proprietaria al 100% di un portafoglio diversificato di quote di “fondi di fon-di”, inserito nella società Anthracite Rated Inve-stments Limited, amministrata da un trustee della Banca HSBC,

• Anthracite ha totale autonomia giuridica rispetto a Lehman e i suoi attivi non possono essere inseriti nella massa fallimentare di Lehman. Anthracite è un veicolo “limited recourse”, creato al fine di otte-nere la “bankruptcy remotness”, ovvero non può essere assoggettato a fallimento,

• le note della Fondazione Enasarco sono state sot-toposte a un giudizio di rating (rilasciato da Moo-dy’s), e la solidità della struttura sotto il profilo lega-le è stata comprovata dalle agenzie di rating sulla base di pareri legali,

• in relazione al portafoglio, la società Anthracite ha stipulato una serie di contratti di copertura e di fi-nanziamento con società del Gruppo Lehman Bro-thers, tra cui un contratto di garanzia di protezione del capitale volto a garantire il capitale investito,

• attualmente la Fondazione, attraverso i propri lega-li, è in stretto contatto con il trustee HSBC, al fine di controllare direttamente la gestione del proprio investimento,

• la Fondazione sta selezionando, tra le numerose banche e istituzioni finanziarie che si sono propo-ste per subentrare a Lehman nel ruolo di garanti del capitale a scadenza, i partner più solidi e affi-dabili a cui rivolgersi per porre nuovamente in es-sere la garanzia.

La Fondazione Enasarco è la cassa di previdenza degli agenti e dei rappresentanti di commercio, costi-tuita per effetto del D.lgs 509/94. La Fondazione Enasarco amministra oltre 350.000 posizioni contributive attive di agenti e 100.000 socie-tà mandanti obbligate alla contribuzione. Ogni anno eroga oltre 110.000 pensioni - vecchiaia, invalidità e superstiti - e 70.000 liquidazioni Firr.

L’11 settembre 2008 è stato sotto-scritto l’accordo tra la Fondazione Enasarco e i sindacati rappresentativi degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat Uil, Unione Inquilini, Feder.Casa Confsal, Ania e Assocasa per l’operazione di dismissione del patrimonio immobilia-re avviata per esigenze connesse alla missione previdenziale della Fonda-zione. Le organizzazioni sindacali, in considerazione dell’impatto sociale che avrà la dismissione immobiliare, hanno espresso l’esigenza di concor-dare le modalità di vendita e di intro-durre forme di tutela per gli inquilini con particolare riguardo alle fasce più deboli. In particolare: - ciascun conduttore potrà accedere all’acquisto dell’unità immobiliare lo-cata ad uso abitativo estendendo la possibilità di acquisto ai parenti ed affini fino al 4° grado, con l’obbligo di

mantenere l’unità immobiliare ad uso del conduttore; - Possibile lo scambio di appartamenti nell’ambito dello stesso complesso immobiliare; - La Fondazione Enasarco si è impe-gnata a ricercare mutui a condizioni agevolate (durata fino a 40 anni, spread al massimo ribasso e senza spese accessorie, importo del mutuo pari al prezzo dell’unità immobiliare e spese connesse alla compravendita, possibilità di concordare soluzioni in presenza di lievi carenze dei requisiti di solvibilità); - Ricerca di condizioni agevolate per i costi notarili a carico dell’inquilino; - Agevolazioni per acquisti diretti me-diante forme collettive. Inoltre ai nuclei familiari che non po-tranno acquistare saranno garantite le seguenti tutele: Contratto di locazione

di durata 5 anni + 3 al canone concor-dato nell’accordo nazionale 2007-/2008 maggiorato del 5% (oltre Istat) in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare. Il prezzo degli immobili sarà determinato sulla base del metodo comparativo di mercato applicato tenuto conto delle seguenti caratteristiche: locazione/ubicazione, stato manutentivo, tipologia edilizia, qualità edilizia, funzionalità e servizi accessori. Nella determinazione del prezzo saranno tenute in considera-zione eventuali ulteriori caratteristiche specifiche del complesso immobiliare, in particolare nei casi di edificazione con diritto di superficie. I valori unitari non supereranno il valore medio risul-tante dalle rilevazioni dell’osservatorio Immobiliare dell’Agenzia del Territo-rio. Un’apposita Commissione Tecni-ca Paritetica costituita da rappresen-

tanti della Fondazione e delle orga-nizzazioni sindacali degli inquilini veri-ficherà il procedimento di stima adot-tato. I prezzi stabiliti all’inizio delle offerte rimarranno invariati fino al termine delle dismissioni. Sul valore delle sin-gole unità immobiliari verrà applicata una riduzione pari al 30%. Una ulteriore riduzione del 10% per l’acquisto diretto esercitato in forma collettiva che raccolga almeno il 70% degli aventi diritto per ogni stabile. Le parti hanno infine concordato di definire in tempi brevi, oltre al discipli-nare delle forme di acquisto, le que-stioni relative ai contratti scaduti e in scadenza prima della vendita degli immobili e le modalità di esercizio del diritto di prelazione. Paola Mele

Dismissione immobili Enasarco, accordo raggiunto con il Sicet

Previdenza Enasarco Revisione coefficienti di trasformazione

6

Chi di voi ha dovuto ricorrere all'assistenza al Sindacato per controversie o problemi con la pro-pria ditta mandante? Chi di voi ha dovuto ricorrere all'assistenza del sindacato per chiedere informazioni, chiarimenti, pareri e/o consigli riguardanti il proprio contratto di agenzia, indicazioni per istruire una pratica di malattia/infortunio, pensione, soggiorni termali, denuncia per omissione contributiva, liquidazione Firr, per un sollecito, ecc.? Chi di voi ha dovuto ricorrere all'assistenza del Sindacato per richiedere e/o controllare la propria posizione contributiva Inps/Enasarco oppure ave-re chiarimenti, pareri e consigli di carattere fisca-le, contabile, previdenziale e altro ancora? Ognuno è professionista nella propria specifica attività: Voi professionisti ed esperti della vendita e del marketing. Noi professionisti ed esperti in materia sindacale/contrattuale/fiscale/previdenziale. Tutte le vostre ditte mandanti, sia grandi che pic-cole, hanno i loro avvocati di fiducia, per seguire passo per passo tutto ciò che riguarda la loro l'attività sotto l'aspetto legale; i loro commerciali-sti di fiducia per una puntuale ed attenta gestione della contabilità e per essere in regola con le leg-gi vigenti; le loro associazioni datoriali per la dife-sa dei loro interessi generali, per essere suppor-tate nella contrattazione con i propri dipendenti e collaboratori, compresi gli agenti di commercio, per essere rappresentate a livello nazionale, per essere costantemente aggiornate sulle normative e quant'altro. Al pari delle vostre aziende, la Fisascat Cisl ritie-ne che anche gli agenti di commercio debbano essere organizzati nello stesso modo per avere una migliore tutela e difesa a livello sia individua-le che di Categoria. Per questo la Fisascat Cisl, vi dà l'opportunità di usufruire in un'unica sede di indispensabili servizi riservati esclusivamente agli iscritti: Tenuta contabilità Avere la contabilità presso la Fisascat Cisl vi pro-cura un duplice vantaggio: permette al vostro

sindacato di monitorare la situazione fiscale/contabile della categoria degli agenti di commer-cio per poter così proporre al Governo, anno per anno, gli aggiustamenti del caso e vi dà, in un’u-nica sede, i consulenti specializzati per ogni vo-stro singolo problema fiscale, contrattuale e lega-le. Prendendo appuntamento con i nostri operatori è possibile studiare insieme a voi un preventivo su misura che vi soddisfi sia come costi che come servizio reso. La presenza di consulenti preparati, professionali e capaci nella contabilità degli agenti di commer-cio è una garanzia. Consulenza legale Nelle questioni che affrontiamo tutti i giorni, ci siamo resi conto che gli agenti di commercio hanno qualche difficoltà ad utilizzare la strada più corretta per far valere i propri diritti. Vi diciamo questo perché ci sono ancora molti agenti che, per risolvere i propri problemi con le mandanti, ricorrono direttamente agli studi legali con spese che, nella gran parte dei casi, sareb-bero evitabili. Non tutti sanno che più del 70% delle questioni, vengono risolte in sede sindacale direttamente dalla Fisascat Cisl in tempi più rapidi e con costi nettamente inferiori rispetto a quelli di uno studio legale. Ricordiamo, in ogni caso, che la Fisascat Cisl ha comunque un servizio legale riservato ai propri iscritti (anche per questioni non legate alla vostra attività), estremamente vantaggioso e spe-cializzato. Consulenza normativa e contrattuale, fiscale e assistenza previdenziale Per consulenze normative, analisi dei contratti di agenzia, assistenza e tutela nelle controversie con le ditte mandanti, per calcoli indennità, per consulenze ed assistenza previdenziale, per pra-tiche Enasarco/Inps, per aggiornamenti profes-sionali, ecc.. Franco Calderan e Dario Zanatta Operatori Fisascat Cisl Agenti di Treviso

Semestrale - n° 2/2008

Lettera aperta agli agenti di Treviso

Cari colleghi, da alcuni mesi la Fisascat Cisl di Treviso, sta cercan-do in tutti i modi di informarvi, e spiegarvi, come or-mai da diversi anni le cose per la nostra categoria non vanno affatto bene anzi, vanno malissimo! Ci riferiamo alla situazione dell’Enasarco, alla poco tutelante normativa per gli agenti, alla precarietà del nostro lavoro, all’arroganza delle mandanti che ci trattano spesso come lavoratori subordinati, al fisco che invece ci tratta come imprese con tutte le conse-guenze negative che conosciamo e potrei continuare ancora a lungo. Non vogliamo certo credere che la maggioranza di voi non conosca questi problemi o che non abbia trovato il tempo di leggere quello che la Fisascat Cisl ha scritto nelle informative che vi ha inviato in questi mesi. Se un grande Sindacato con milioni di iscritti come la Cisl, ha potenziato i servizi per gli Agenti di Commercio, è perché non solo è fir-matario degli Accordi Economici Collettivi, che vengo-no applicati a tutti noi dalle Case Mandanti, ma anche perché la Categoria stessa ha assoluto bisogno di tutela individuale e collettiva per affrontare e risolvere le numerose questioni che noi agenti abbiamo sul tappeto, e ci complicano la nostra vita lavorativa. Gli agenti di commercio stanno paurosamente diminuen-do di anno in anno. Basta leggere i dati degli ultimi 10-15 anni per rendersi conto come il numero degli agenti di commercio si sia praticamente dimezzato: dai circa 400.000, e forse più, agenti operativi nei primi anni novanta, ai circa 200.000 effettivi attuali e nei prossimi anni il numero degli agenti sarà destina-to a diminuire ancora e di molto. Ci sono pochissimi giovani che intraprendono questa attività e ci sono invece tantissimi agenti che, in tempi brevi, usciranno dal mercato del lavoro per ragioni anagrafiche e di pensionamento. Altre fonti, forniscono dati diversi che, oltre a non spostare nella sostanza la situazione, non sono neanche credibili perché provengono dalle medesime fonti che da anni danno numeri a dir poco fantasiosi sul numero degli agenti iscritti alle varie associazioni. Nella Cisl convivono lavoratori di tutte le Categorie, più o meno numerose, ed ogni categoria viene tutelata nel proprio lavoro, sulle normative, sui dati economici e con solidarietà. Che siate 10, 100 o 100.000 iscritti non fa alcuna differenza perché CISL è sempre in grado di garantire ad ognuno di voi l’assi-stenza che vi serve con le sue strutture, i propri servi-zi e il proprio personale. La riprova è il costo della tessera Cisl 2009 per gli agenti di commercio di soli € 100,00 annui e i numerosi Servizi, dal Caaf al Patro-nato ed altri ancora, offerti agli iscritti e ai loro familia-ri. Aver l'appoggio da adesso, e per il futuro, di una forte sigla sindacale che conta a livello politico e che ha un forte progetto rivolto alla categoria degli agenti di commercio, è probabilmente un’opportunità unica che non dobbiamo lasciarci sfuggire. Cogliere questa opportunità significa poter dare voce alle nostre giu-ste rivendicazioni. Al contrario, saremo invece desti-nati a continuare a rimanere divisi, soli e frammentati e con poche possibilità di vedere ricompensati, anche da normative adeguate ai tempi, i nostri sforzi per poter lavorare in modo dignitoso, con provvigioni e regole condivise e non imposte! Colleghi, come coor-dinatore del Comitato Consultivo degli Agenti di Tre-viso vi voglio solo dire che il nostro passato e il nostro presente lo conosciamo già, il futuro invece lo possia-mo costruire assieme in modo diverso, puntando su

(Continua a pagina 9)

Aumentano le tutele offerte dalla Fisascat

Novità fiscali

DETRAIBILITA' IVA E IMPOSTE DIRETTE PER ALBERGHI E RISTORANTI Art. 83 c. da 28 bis a 28 quinquies D.L. 112/2008 LEGGE 133/2008

IVA: l'Iva sulle fatture di ristoranti e alberghi diventa detraibile a partire dal 01/09/2008 purché tali fatture siano oggettivamente inerenti l'attività. Se questi costi rientrano tra le spese di rappresen-tanza (es: pranzi offerti ai clienti) l'Iva rimane indetraibile. IMPOSTE DIRETTE: sempre a partire dal 01/09/2008 l'importo detraibile è pari al 75 % del costo della prestazione.

ASSOGGETTAMENTO IRAP

Circolare 45/E del 13.06.2008 dell'Agenzia delle Entrate La circolare in oggetto mentre da un lato ha stabilito la quasi non assoggettabilità per i lavoratori autonomi, dall'altro ha ribadito che gli agenti di commercio, richiamando l'art. 2195 del codice civile, svolgono attività qualificabile come reddito d'impresa e, conseguentemente, l'autonoma organizzazione del lavoro risulta connaturata. Alla luce di questo risulterà sempre più problemati-co assimilare il lavoro di agente a quello di un lavoratore autonomo e quindi riteniamo che anche i ricorsi alle commissioni tributarie per il rimborso dell'IRAP risulteranno sempre più difficili e con pochissime possibilità si accoglimento. La Fisascat Cisl si sta attivando, anche tramite il progetto di riforma della professione, affinché gli agenti di commercio abbiano un loro collocamento preci-so nel panorama nazionale e smettano di pagare come vere e proprie imprese.

7

Qualche mese fa abbiamo letto, su una rivista specializzata, un interessante articolo dove si evidenziava la grottesca situazione, tutta italiana, relativa ai requisiti necessari per svolgere l’attivi-tà di agente di commercio in Italia. Come ben saprete, a causa di una sentenza (europea), non dovrebbe essere piu’ obbligatorio seguire corsi abilitanti, o possedere determinati diplomi scola-stici o particolari requisiti legati ad esperienze lavorative, per poter svolgere la professione di agente di commercio. Usiamo il condizionale perché le Camere di Commercio italiane hanno dato il primo esempio, a nostro avviso negativo, di come fare “federalismo” nel nostro paese: il “federalismo camerale”, con il quale ogni camera di commercio provinciale ha una sua autonoma interpretazione della materia. Nel nostro Paese, invece di esserci una uniforme e un’unica dire-zione normativa in materia di agenzia, si è creata una tragi-comica situazione nella quale ogni Ca-mera di Commercio provinciale decide diversa-mente una dall’altra al riguardo. Per esempio, in alcune province per poter svolgere l’attività di agente di commercio è necessario essere iscritti al ruolo agenti; in altre camere di commercio, come quella di Treviso, questo non avviene. In alcune province le Camere di Commercio danno interpretazioni specifiche sulla normativa per l’iscrizione al ruolo che sono completamente di-verse da quelle di altri Enti camerali distanti an-che pochi chilometri e via di questo passo. E’ evidente che è necessario un urgente intervento da parte dei Ministeri competenti che metta fine a questo caos e vengano ridate regole uniformi, valide per tutto il Paese, affinché la professione di agente di commercio venga svolta con più certezze e professionalità! Fisascat Cisl sostiene da tempo che per poter svolgere l’attività di a-gente di commercio, sia necessario ottenere pre-ventivamente un certificato di professionalità, riconosciuto dalle aziende, dalle Camere di Com-mercio e dallo Stato e che questo certificato pos-sa essere uno dei servizi erogati dall’Ente Bilate-

rale che vogliamo costituire insieme alle altre Associazioni di Categoria in occasione del rinno-vo degli Accordi Economici Collettivi. Una volta riconosciuta la professionalità dell’agente, deter-minata dalla sussistenza di requisiti morali, for-mativi e di esperienza, sarà necessario studiare con urgenza una nuova ed adeguata fiscalità per questa attività. Oggi gli agenti di commercio pa-gano tasse, ed imposte, come se fossero delle vere e proprie aziende, quando in realtà questa professione è svolta, nella stragrande maggio-ranza dei lavoratori, in forma strettamente indivi-duale e senza una particolare organizzazione. Inoltre, gli agenti di commercio, che dovrebbero essere lavoratori autonomi, si trovano ad essere nel gran parte dei casi, simili a lavoratori dipen-denti precari! In aggiunta al paradosso dell’in-quadramento, a livello fiscale, dell’agente di commercio, ci sono gli studi di settore impossibili da rispettare nel 75% dei casi e l’assurda regola di poter detrarre solo parzialmente l’unico e vero strumento indispensabile per svolgere l’attività: la propria autovettura! Gli agenti di commercio non vogliono pagare meno tasse, vogliono solo avere una equa tassazione in relazione alla loro effetti-va attività! C’è però un altro pericolo strisciante, ma gravis-simo, nel futuro degli agenti di commercio. I gio-vani che intraprendono questa attività, venendo da subito stritolati dalle spese e dalle tasse dopo poco tempo, anche meno di un anno, abbando-nano la professione facendo mancare quel ri-cambio generazionale necessario per pagare le pensioni dell’Enasarco. Ecco perché è urgente ed indispensabile che i giovani agenti possano contare su incentivi ed una fiscalità sostenibile per i primi anni di attività. La Fisascat Cisl è fortemente determinata a ripri-stinare la professionalità e ad individuare di una tassazione appositamente studiata per questa categoria. F.C. - D.Z.

Semestrale - n° 2/2008

Sempre più assistenza per gli agenti di commercio

La Cisl oltre ad essere un grande sindacato naziona-le conosciuto e rispettato è considerato anche un grande mediatore, per la sua capacità di ricercare soluzioni condivise nei tempi e nei modi, tra le parti in causa nei rapporti di lavoro. Con questo spirito che da sempre ci contraddistin-gue, vogliamo con questa iniziativa, fornire agli agenti di commercio uno strumento per una concreta tutela e assistenza, nei rapporti con le case mandanti attra-verso la comunicazione di assistenza sindacale. Solitamente quando le aziende, hanno necessità di attuare tagli di personale, effettuare cambi di mansio-ne, trasferimenti o procedere ad una riorganizzazione interna del lavoro in cui sono coinvolti lavoratori di-pendenti, convocano i sindacati, all’uopo delegati, per discutere sul da farsi e concordare delle soluzioni. Perché tutto ciò non può avvenire anche per gli agen-ti di commercio nel momento in cui le aziende decido-no di modificare il loro contratto di agenzia per quanto riguarda ad esempio, zona, provvigioni, clienti, ecc., o in caso di disdetta? Sappiamo che in questi casi, a causa anche della scarsa conoscenza dei vari aspetti della normativa vigente, tra agenti di commercio e ditte mandanti, sorgono spesso problemi e conflitti che sono causa di gravi incomprensioni, controversie e rotture di rappor-ti con conseguenti risvolti legali. Con la comunicazione di assistenza sindacale, questi problemi potrebbero invece essere in gran parte su-perati, perché il vostro sindacato ricevendo per tempo notizie circa decisioni che la vostra mandante intende prendere o che ha già preso, potrebbe intervenire immediatamente per vostro conto direttamente nei confronti della vostra ditta per: 1) Chiedere urgenti chiarimenti e spiegazioni in ordi-

ne alle variazione; 2) Verificare la consistenza e la legittimità delle modi-

fiche e tutelare i vostri diritti; 3) Interporsi tra voi e la mandante per mediare al me-

glio la situazione. Per ottenere l'intervento della Fisascat Cisl è neces-sario inviare alla vostra casa mandante, “la comuni-cazione di assistenza sindacale”, nella quale richie-dere espressamente che per ogni variazione e/o mo-difica al vostro contratto e in caso di disdetta dello stesso, il vostro interlocutore sarà la Fisascat Cisl, al quale dovrà essere inviata contestuale avviso. Ovviamente la validità della “comunicazione di assi-stenza sindacale” e il conseguente intervento del sin-dacato, è subordinato alla vostra effettiva iscrizione alla Fisascat Cisl. La comunicazione di assistenza sindacale, potrebbe anche essere inserita come clausola finale, nei vostri nuovi contratti di agenzia da firmare, in modo da im-pegnare la vostra mandante ad informare di volta in volta la Fisascat Cisl di qualsiasi variazione o modifi-ca che intenda apportare al vostro contratto, compre-sa la disdetta e i conteggi finali delle varie indennità di fine rapporto per le opportune verifiche. Questo nuovo modo di intendere la tutela sindacale nel contratto di agenzia, oltre che tutelare maggior-mente l’agente di commercio, semplifica anche l’atti-vità della stessa mandante, che avrà nel sindacato, un interlocutore competente e disponibile a ricercare eque soluzioni tra le parti.

Appello alla categoria E’ ora di riformare la professione

Continua a fari discutere il ruolo dell’Enasarco. Sono, infatti, sempre più frequenti veri e pro-pri attacchi che, peraltro, non rispondono al vero. Una situazione che ci ha spinto a richiedere un incontro urgente al Ministero della Salute e ai componenti della XI commissio-ne lavoro della Camera dei De-putati. In particolare uno strano attivismo si muove in più direttri-ci con dichiarazioni televisive e con notizie di agenzia in qual-che caso smentite il giorno do-po, in altri casi lanciate allo sco-po di creare comunque discredi-to. Il fatto assume però contorni grotteschi quando la Fondazio-ne è oggetto di interventi del potere legislativo che senza cercare il minimo confronto con i diretti interessati, cioè Fonda-zione stessa, le rappresentan-ze sindacali dei lavoratori o del-le case mandanti. Il riferimento va ai lavori della XI Commissione lavoro, presieduta dall’On. Stefano Saglia, che ha impresso una accelerazione all’emendamento Formichella

24.4 - che avrebbe prodotto l’effetto di cancellare l’obbligo per i promotori finanziari di ver-sare i contributi previdenziali ad INPS ed Enasarco. Le organizzazioni sindacali Fnaarc, Usarci, Fiarc, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, che rappresentano la totalità della categoria, hanno presentato alla Presidenza della XI Commissione una richiesta di sospensione dell’emenda-mento riguardante i promotori finanziari che in prima istanza è stata accolta. Nella stessa Commissione XI si discute però un D.D.L. che riguarda un lungo elenco di Enti fallimentari ope-ranti nei settori più disparati che nulla hanno da spartire con l’E-nasarco, che non è in fallimen-to, ma fortemente impegnata a rispettare il percorso teso alla salvaguardia del diritto all’asse-gno integrativo degli agenti e rappresentanti di commercio per i prossimi 30 anni. L’imponderabile è avvenuto nella seduta conclusasi alle ore 1,10 del 2 ottobre, quando la Commissione sottopone gli e-

mendamenti al voto e approva anche l’emendamento Formi-chella 24.4. – con tutte le impli-cazioni. È stato richiesto un in-contro urgentissimo allo scopo di fermare l’iter legislativo e poter manifestare le opportune e approfondite valutazioni ri-spetto ad un emendamento che, a parere della Fisascat e delle altre organizzazioni sinda-cali firmatarie della richiesta, rischia di danneggiare enorme-mente tutta la categoria degli agenti e rappresentanti in quanto proposto in un momen-to particolarmente delicato per il mantenimento dell’equilibrio finanziario dell’Enasarco, per-ché rischia di privare gli stessi agenti di un importante soste-gno all’assegno pensionistico Inps e fondamentalmente per-chè interviene su un terreno contrattuale specifico sulla Fon-dazione Enasarco la cui natura giuridica non può essere assi-milata a quella di altri Istituti o Enti Assistenziali. M.D.

Enasarco, emendamenti della commissione lavoro

8

Molti agenti di commercio lasciano spesso e vo-lentieri ad “altri loro colleghi” il compito e l’onere di iscriversi al Sindacato confidando sul fatto che, qualsiasi beneficio il sindacato ottenga, questo ricade comunque su tutti gli agenti di commercio iscritti e non iscritti. Se poi il sindacato, non riesce ad ottenere miglio-ri condizioni per la Categoria, questa circostanza diventa automaticamente, per questi colleghi, la scusa per motivare la mancata iscrizione al sin-dacato. L'atteggiamento di questi agenti, in parte giustifi-cato dal fatto che la Categoria non ha mai potuto contare su una forte organizzazione sindacale, è sempre stato comunque dannoso perché alcuni problemi cronici si potrebbero risolvere se solo ognuno di voi fosse solidale e facesse la propria piccola parte. Lo sanno bene i lavoratori autonomi di altre ca-tegorie, anche meno numerose della nostra che, grazie alla loro coesione e compattezza sindaca-le riescono ad ottenere sempre, con le buone o le cattive, attenzione e soddisfazione alle loro richieste, come è successo di recente per i tassi-sti, gli autotrasportatori e i benzinai. La Fisascat Cisl, preso atto che il problema prin-cipale della categoria è quello della mancanza di una forte, unitaria ed autorevole rappresentanza sindacale è da tempo scesa in campo al fianco degli agenti di commercio con la sua grande struttura, ed organizzazione, con un forte proget-to per dare alla categoria maggiore visibilità ed attenzione ai propri problemi e per cambiare que-sto stato di cose, e a differenza di altre, forse troppe associazioni di categoria, si è prefisso due

ambiziosi e strategici obbiettivi: l’unità e la soli-darietà degli agenti di commercio. Negli ultimi 10 anni, il numero degli agenti di commercio si è praticamente dimezzato. Nei prossimi anni il numero degli agenti è desti-nato a diminuire ulteriormente in modo sensibile, perché pochi giovani si stanno avvicinando alla professione. La Cisl, con milioni di iscritti, può contare sulla solidarietà di tutte le categorie di lavoratori ade-renti al Sindacato ed è in grado di fornire agli iscritti sempre più assistenza e sempre maggiori servizi. La Fisascat Cisl, intende favorire al massimo l'a-desione al Sindacato e ha stabilito per questo, una quota sindacale annua per gli agenti di com-mercio, di soli 100,00 Euro annuali perché, con-trariamente ad altre associazioni di categoria minori, non ha alcun interesse a “fare cassa” con le quote sindacali di qualche migliaio di agenti, ma solo di dare una effettiva tutela e solidarietà alla categoria, attraverso gli Accordi Economici Collettivi e leggi nazionali. La Fisascat Cisl a tutti gli iscritti e ai loro familiari, eroga tutta una serie di importanti ed utili servizi, totalmente gratuiti e/o a costi riservati in esclusi-va tra cui: la contabilità fiscale, le consulenze e la tutela nelle controversie, l'assistenza legale, l'as-sistenza previdenziale (Patronato Inas Cisl), l'as-sistenza fiscale (Caaf Cisl), la formazione (Ial Cisl), le convenzioni (Assicurazione Ritiro Paten-te) e tanti altri Servizi. F.C. - D.Z.

Semestrale - n° 2/2008

COME ISCRIVERSI

ALLA FISASCAT CISL AGENTI DI TREVISO

Effettuando un bonifico bancario di €.100,00 sul c/c N. 000000249508 intestato a FISASCAT CISL

Via Cacciatori del Sile 23 - 31100 TREVISO presso Banca Intesa Sanpaolo di Treviso Piazza Indipen-denza - Coordinate IBAN: IT21 M 03069 12020 00-

0000249508 causale:iscrizione sindacale FISASCAT CISL AGENTI 2009

Versando la quota di € 100,00 per contanti o asse-

gno direttamente alla sede FISASCAT CISL A-GENTI di Carità di Villorba via L.Galvani 13/3

Utilizzando un bollettino di c/c postale intestato a FISASCAT CISL Segr. Prov.le Treviso c/c postale

n°69136638 per l’importo di € 100,00 causale: iscrizione sindacale

FISASCAT CISL AGENTI 2009.

16 MESI DI ISCRIZIONE ALLA FISASCAT CISL AGENTI

PER IL PERIODO DI ISCRIZIONE DALL’ 1 SETTEMBRE 2008

AL 31 DICEMBRE 2009 LA QUOTA ASSOCIATIVA FISASCAT CISL

E’ SEMPRE DI €.100,00 !

Nella quota associativa sono compresi i servizi riportati nella pagina a fianco e, in esclusiva per i nostri iscritti,

la POLIZZA ASSICURATIVA INFORTUNI GRATUITA!

DOVE TROVI I NOSTRI UFFICI:

TREVISO E VENEZIA

FISASCAT CISL AGENTI Via Galvani 13/3

31020 CARITA’ DI VILLORBA (TV) tel. 0422/911865 fax 0422/910191

email: [email protected] dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30

www.fisascat-agenti.it

PADOVA APAR Associazione Professionale Agenti e Rap-

presentanti aderente alla Cisl Fisascat Via E. degli Scrovegni 1 – scala B

35131 PADOVA tel. 049/8752983 fax 049/8761705

email: [email protected] dal lun. al ven.

dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30

Iscrizione al sindacato, opportunità da cogliere

Per iscriversi nelle altre città ci si può rivolgere

alle sedi territoriali Fisascat consultabili sul sito

www.fisascat.it

9

qualcosa di nuovo. In questi mesi siamo rimasti piacevolmente sorpresi di constatare che molti colleghi, che si sono iscritti alla Fisascat Cisl, non avevano alcun problema da esporre ai nostri consulenti. Cosa assai strana per una Categoria come la nostra. Questo ci ha fatto capire che l'aria sta veramente cambiando e che anche i colleghi hanno compreso la necessità di cambiare ed essere solidali come cate-goria. Caro collega, spero tu sia arrivato fino a questo punto di questa nostra lettera, perché quello che ti chiedia-mo è di unirti a noi e di passare per i nostri uffici per sentire, senza alcun impegno, cosa propone la Fisa-scat Cisl per la categoria. Potrai constatare che il nostro Sindacato sta facendo sul serio, che ci sono le persone giuste, competenti e determinate, che il servizio di contabilità e il servizio legale sono all’altezza delle tue aspettative economi-che e professionali, che la formazione da noi non è un optional ma uno strumento indispensabile per cre-scere professionalmente e tante altre cose. Il Sig. Salvatore Privitera, agente di commercio, pro-motore del Comitato Consultivo Agenti della Fisascat Cisl di Treviso, invita tutti i colleghi ad aderire al Co-mitato per fornire la propria esperienza, o testimo-nianza, e per indirizzare il sindacato nelle rivendica-zioni per migliorare la nostra situazione lavorativa.

(Continua da pagina 6) In un sito web tutte le notizie sulla categoria

Semestrale - n° 2/2008

ISCRIZIONE GRATUITA AL SERVIZIO NEWSLETTER PER TREVISO E PADOVA Da spedire via fax al n° 0422/910191

o via email a [email protected] - [email protected]

_l_sottoscritt____________________________________ (cognome e nome)

Via ____________________________________________ Cap_________ Città__________________________ Cellulare _______________________________________ Fax ____________________________________________ Email __________________________________________

Chiede di ricevere articoli, informazioni e novità riguardanti gli agenti di commercio o aggiorna-menti sulle iniziative della Fisascat Cisl Agenti. Il/la sottoscritto/a nel trasmettere i propri dati acconsente al loro trattamento da parte della Fisa-scat Cisl per quanto da me richiesto con il presente modulo

Data___________________Firma_______________________

Il nostro sito internet www.fisascat-agenti.it sta riscontrando un ottimo successo e riceve giornal-mente molte visite. Il successo di questo nuovo strumento di infor-mazione è dovuto al fatto che, sino ad oggi, non esisteva nella rete internet, alcun sito nel quale fossero confluite e raggruppate tutte le informa-zioni, le notizie, le novità e quant’altro sull’attività di agenzia, in forma gratuita e senza obblighi d’iscrizione. La caratteristica principale del nostro sito è però il suo costante aggiornamento giorna-liero grazie ai nostri operatori che effettuano un continuo, e regolare, monitoraggio di tutti i più importanti enti, istituzioni e giornali, recuperando per voi tutto quello che c’è da sapere sulla vostra attività. Abbiamo fortemente voluto questo strumento di aiuto agli agenti, anche per quelli non iscritti al nostro Sindacato, perché riteniamo che solo ren-dendo consapevole la Categoria sui numerosi e complessi problemi, possiamo far capire quanto sia dannoso rimanere isolati. Le nostre email [email protected] e [email protected] hanno la funzione di “primo soccorso” per gli agenti di commercio. Utilizza le nostre e-mail per le tue domande e/o

richieste. I nostri operatori ti forniranno alcune prime e rapide indicazioni. Nel sito puoi trovare: chi siamo, dove siamo e come contattarci le mo-dalità d’iscrizione le ultime notizie sugli agenti di commercio tutto sull’Enasarco, la modulistica e il regolamento di tutte le attività dell’Ente le mag-giori informazioni sull’Inps la normativa che rego-la il contratto di agenzia, sentenze e circolari tutti i collegamenti con i siti dedicati al traffico, al prezzo della benzina e alle contravvenzioni indi-cazioni di base su come affrontare la normativa sulla privacy nel contratto di agenzia sezione dedicata alle problematiche fiscali curata dal no-stro consulente fiscale l’elenco dei nostri servizi e delle organizzazioni all’interno della Cisl. E non è tutto. Tieniti costantemente informato iscrivendoti gratuitamente al servizio di newsletter attraverso l’apposita sezione del no-stro sito, o compilando questo foglio e spedendo-lo allo 0422/910191. Ogni settimana riceverai nella tua casella di po-sta elettronica un’informazione sulla normativa, il fisco, la previdenza e quant’altro sia di pertinenza con il tuo lavoro. F.C. - D.Z.

10

La Fisascat risponde ai quesiti degli agenti e dei rappresentanti

Preavviso nel contratto di agenzia Quando non è obbligatorio dare il preavviso nel contratto di agenzia? In questi casi: per recesso per giusta causa; per risoluzione consensuale; per rinuncia del preavviso da parte di chi subisce il recesso; per fallimento del preponente. Diritto di esclusiva Lavoro da diversi anni come agente di commercio presso una azienda commerciale. In questi anni non ho mai rice-vuto le provvigioni sugli affari fatti direttamente dall’azienda. Ho chiesto chiarimenti in me-rito e la ditta mi ha risposto che queste provvigioni non sono mai state corrisposte perché nel mio contratto non è previsto il diritto di esclusi-va di zona. Da questa domanda, si può ben comprendere l’importanza di leggere attentamente i contratti di agenzia prima di firmarli. Il diritto di esclusiva di zona previ-sto dall’ ex art. 1743 c.c., dà diritto all'agente di ricevere le provvigioni, su tutti gli affari ese-guiti ed andati a buon fine nella propria zona operativa, sia quelli raccolti direttamente dall'agente che quelli raccolti direttamente dalla ditta senza l'intervento del-l'agente. Tuttavia è bene sapere che questo fondamentale diritto, può essere validamente deroga-to nel contratto, sia per iscritto che mediante tacita manifesta-zione di volontà che può desu-mersi dal comportamento tenuto dalle parti al momento della conclusione del contratto o an-che successivamente all’esecu-zione dello stesso. Rimborso spese per interven-to chirurgico dell’agente di commercio Alcuni mesi fa mi sono sotto-posto ad un importante inter-vento chirurgico sostenendo una spesa complessiva di circa 10.000,00 €uro. Ho la possibilità di avere un rimbor-

so parziale o totale della spe-sa sostenuta ? Si. Da qualche anno è operativa una assicurazione gestita dall’E-nasarco denominata “Grandi interventi Chirurgici” che rimbor-sa queste spese in caso di ma-lattia e/o infortunio ed è valida per: 1) tutti gli agenti di commer-cio iscritti all’Enasarco che non abbiano superato il 75° anno di età aventi una anzianità contri-butiva di almeno 5 anni e un conto previdenziale al 3-1.12.2007 non inferiore a €. 2.582,28 incrementato da versa-ti obbligatori afferenti agli anni 2004, 2005 e 2006; 2) tutti i pensionati dell’Ente che non abbiano superato il 75 ° anno di età al 31.12.2007 e che abbiano un conto previdenziale in rela-zione ad una attività svolta dopo il pensionamento e svolgano attività al tempo dell’evento. L’assicurazione garantisce il risarcimento delle spese soste-nute fino a concorrenza di €. 40.000,00. I risarcimenti sono soggetti ad applicazione di uno scoperto del 10% con un mini-mo di €. 1.500,00 (franchigia). Per avere il rimborso è necessa-ria presentare apposita doman-da all’Enasarco corredata dalla documentazione richiesta entro un anno dall’evento. Calcolo delle indennità di clientela in base agli accordi economici collettivi Dal 2000 ho svolto attività di agente di commercio presso un grossista, che mi ha dato disdetta del contratto. La ditta mi ha informato che non ho diritto all’indennità di fine rap-porto prevista dalla legge e che quindi mi liquiderà in al-ternativa l’indennità di cliente-la prevista dagli accordi eco-nomici. Vorrei sapere innanzi tutto sapere come viene cal-colata questa indennità in ba-se agli accordi economici col-lettivi e poi che differenza c’è con l’indennità prevista dalla legge. In base ai vigenti accordi econo-mici collettivi del settore com-

merciale l’indennità di clientela è calcolata come segue: applicazione della percentuale del 3% su tutte le provvigioni maturate dall’inizio del rapporto fino alla cessazione con l’ ag-giunta dello 0,50% sulle provvi-gioni maturate dal 4° al 6° anno contrattuale compiuto e con l’ul-teriore aggiunta dell’1% sulle provvigioni maturate dal 7° anno contrattuale in poi. L’indennità non è soggetta a Iva mentre subisce una ritenuta fiscale del 20%. L’indennità invece prevista dalla legge e precisamente dall’-art. 1751 c.c. è pari ad un im-porto che non può superare - come tetto massimo - una cifra equivalente ad una indennità annua calcolata sulla base della media delle retribuzioni riscosse dall’agente negli ultimi 5 anni, se il contratto risale a meno di cinque anni, sulla media del periodo in questione. La consi-gliamo di confrontarsi con il sin-dacato per verificare se le infor-mazioni ricevute dalla sua a-zienda sono o meno corrette. Assicurazione Enasarco per gli agenti operanti all’estero Ho saputo che non vi è obbli-go di assicurazione all’Ena-sarco per gli agenti che lavo-rano all’estero per conto di ditte italiane. Dato che tra qualche mese andrò a lavora-re in Spagna come agente per conto di una ditta italiana, come potrò continuare a ver-sare i contributi all’Enasarco? E i versamenti già effettuati all’Enasarco per circa 10 anni che fine faranno? Le confermiamo che in base al vigente regolamento Enasarco, non è obbligatoria l’iscrizione per gli agenti di commercio che svolgono attività esclusivamente all’estero per conto di ditte italia-ne. Per non perdere la contribu-zione già versata all’Enasarco, può richiedere alla Fondazione di essere autorizzato ai versa-menti volontari che potrà effet-tuare per tutto il periodo di lavo-ro che risulterà scoperto da con-tribuzione obbligatoria.

Contribuenti minimi, requisiti e opportunità

La legge Finanziaria 2008 (L. 24 dicembre 2007, n. 244 art. 1, commi da 96 a 117) ha introdotto dal 1° gennaio 2008 il regime dei “contribuenti minimi”. Tale regime rappresenta quello naturale per le persone fisiche che abbiano i requisiti per applicarlo. Cioè si applica senza dover far alcuna comunicazione preventiva o successi-va; è comunque possibile per il contribuente “minimo” optare per il regime normale. Requisiti: il regime dei mi-nimi è riservato alle persone fisiche residenti nel territo-rio dello Stato esercenti attività di impresa (tra queste gli agenti di commercio), arti o professioni, che nell’anno solare precedente hanno conseguito ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, in misura non superiore ad euro 30.000. Nel verificare il limite di euro 30.000 occorre considerare anche i ricavi di competenza. Per gli agenti di commercio, quindi, le fatture 2008 per provvigioni di competenza 2007 potrebbero precludere tale regime. E’ altresì necessario rispettare ulteriori condizioni. In particolare, nell’anno solare precedente il contribuente: non deve aver effettuato cessioni all’esportazione (od operazioni assimilate); non deve aver sostenuto spese di lavoro dipendente o per collaboratori; non deve aver erogato somme sotto forma di utili di partecipazione agli associati di solo lavoro; nei tre anni precedenti: non de-ve aver acquistato, anche mediante contratti di appalto e di locazione, beni strumentali per un valore complessi-vo superiore ad euro 15.000. Sono esclusi poi coloro che oltre ad esercitare in proprio un’attività di impresa, arte o professione, sono anche titolari di partecipazioni in società di persone o associazioni professionali. Regi-me: i contribuenti in regime dei minimi, non addebitano l’Iva sulle fatture emesse e non hanno diritto a detrarre l’Iva sulla fatture d’acquisto.Sono esenti dall’Irap ed ap-plicano, al posto del’Irpef e delle addizionali regionali e comunali, un’imposta sostitutiva del 20% sul reddito dell’attività, determinato con il principio di cassa. I minimi sono, inoltre, esclusi dall’applicazione degli stu-di di settore e dei parametri. Il regime prevede poi che il contribuente che dal 2008 applica il nuovo regime dei minimi, deve operare la rettifica Iva già detratta sui beni strumentali pro quota. Decadenza: al superamento dei predetti limiti, o per op-zione del contribuente, la decadenza dal regime è dall’-anno successivo. Se i ricavi superano di più del 50% il limite dei 30.000 euro (quindi 45.000 euro) la decadenza è immediata. Commento: tale regime ad una prima lettu-ra appare interessante anche per gli agenti di commer-cio, si dimostra però di difficile accesso. I limiti quantita-tivi di euro 30.000 annui di provvigioni, e soli 15.000 euro di beni strumentali acquistati nel triennio preceden-te, sono particolarmente penalizzanti per gli agenti. Ad un’analisi più attenta risulta poi che il benefico di appli-care l’imposta sostituiva del 20%, (inferiore quindi all’ali-quota base dell’irpef che è del 23%) è ridotto dall’impos-sibilità di beneficiare di alcune detrazioni e deduzioni Irpef (sempre che non vi siano altri redditi assoggettati all’Irpef). Se poi è vero che la non-applicazione dell’Iva sulle fatture emesse porta con sé in dote una semplifica-zione nella contabilità, è pur vero che per l’agente rap-presentante non poter detrarre l’Iva sugli acquisti (autovettura e spese connesse comprese) è senz’altro assai gravoso. Molto soggettivo l’impatto della “restituzione” dell’Iva già detratta sui beni ammortizzabi-li, in applicazione del meccanismo di rettifica previsto dalla Legge Iva (Art. 19-bis2, D.p.r. 633/72). Certo, in-vece, il beneficio dell’esenzione dall’Irap, ma risulta chiaro che il più forte elemento di attrattiva di questo regime è dato dalla esclusione dall’applicazione degli Studi di settore. Questi, nati come metodologia di con-trollo, negli ultimi anni sono (stati) utilizzati dall’ammini-strazione finanziaria come strumento di accertamento automatico. Tralasciando in questa sede l’analisi sulla legittimità di tali atti, e sulle possibili modifiche che po-trebbero subire gli Studi stessi, non si può non sottoline-are che il regime dei minimi pone a riparo da possibili contenziosi futuri in materia di Studi di settore e di I-rap.Infine ricordiamo che anche chi inizia l’attività può optar per il regime dei minimi, non senza aver valutato la convenienza pure di altre agevolazioni quali ad esem-pio le “nuove iniziative produttive” ex art.13 Legge 388/2000 (il cosiddetto “forfettino”). Luca Marcazzan Consulente fiscale Fisascat Cisl Agenti

Semestrale - n° 2/2008

11

Il turismo non rappresenta solo un settore strategico per il no-stro Paese, ma è un volano po-tente che produce effetti dinami-ci sull’intera economia, ivi com-prese le attività industriali, agri-cole e tutto l’insieme dei servizi, generando occasioni di sviluppo in una serie di attività produttive. Trattandosi di un sistema com-plesso, poiché è costituito da una grande filiera produttiva trasversale ad ogni comparto economico, sono molti i soggetti chiamati ad essere protagonisti in questo sistema pluralistico, pubblico e privato. L’ENIT- Agenzia è, senza dub-bio, uno di questi protagonisti, al servizio del turismo italiano ed al servizio del mondo internazio-nale dei viaggi. E’ l’organismo più importante per la promozione dell’Italia nel mondo. Il suo compito è quello di pro-muovere la “Marca Italia”, ovve-ro l’immagine del nostro Paese e dei suoi innumerevoli valori turistici, attraverso programmi mirati che raggiungono una va-sta area del mondo dove ope-riamo con 27 uffici, dislocati in 23 Paesi dai quali si genera il turismo: Europa, Stati Uniti, Giappone innanzitutto, Russia, ma anche in molti altri Paesi che saranno i grandi mercati del futuro dall’India alla Cina, dal Brasile alla Corea, all’Australia. Nell’Agenzia sono rappresenta-te tutte le componenti, pubbliche e private, coinvolte nella promo-zione e nell’internazionalizzazio-ne delle imprese turistiche: Sta-to, Regioni, Categorie. Si può dire che c’è una “squadra” istituzionale per e-sportare un forte messaggio Italia che è capace anche di valorizzare le forti identità locali di cui è espressione. L’ Enit - Agenzia riveste un ruolo determinante nel coordinamento delle iniziative promozionali,

svolgendo una funzione di ausi-lio ed accompagnamento all’in-sieme delle Regioni, nell’ indivi-duazione di attività idonee alla penetrazione di mercati fideliz-zati, ma soprattutto nuovi mer-cati. Tutto ciò in un’ottica di integra-zione brand Italia-brand territo-riali, collegando la Marca Italia alle destinazioni regionali e lo-cali in grado di interpretare al meglio la qualità del prodotto Italia. In tale direzione, le priorità di azione e gli obiettivi primari ri-guardano la rivitalizzazione del-l’immagine della Marca Italia, l’innovazione dell’offerta e della sua presentazione sui mercati esteri, un deciso recupero dell’-efficienza operativa, un costante raccordo sinergico e funzionale con le realtà regionali e locali. In sintesi: più prodotti, più mer-cati, più tecnologie di promozio-ne per arrivare ad un grande progetto turistico condiviso da tutti i protagonisti del turismo, pubblici e privati, Sebbene il trend positivo dei flussi, genera-to dai processi di globalizzazio-ne, continui ad alimentare la nostra industria turistica, i tassi di crescita dell’incoming e delle quote di mercato, restano infe-riori a quelli di molti altri paesi. Basti pensare all’incremento degli arrivi registrato da Turchia, Croazia e Grecia o da alcuni competitors asiatici, e al raddop-piamento della spesa turistica realizzato dalla Spagna (da 29 a 51 mld di dollari). In un quadro di nuovi scenari di competitività, il nostro Paese si trova a fare i conti con solidi ed agguerriti mercati (Asia Orienta-le, Pacifico, Asia del Sud, Medio Oriente e Africa) per i quali si prevede, a medio termine, una crescita record ad un tasso su-periore al 5%, ben al di sopra della media mondiale mentre si

registra la perdita quasi fisiologi-ca di competitività del Vecchio Continente. Il nostro intendimento come E-NIT-Agenzia è quello di mettere in campo una forte azione di difesa della nostra quota di mercato che si sta assottiglian-do e di riposizionare queste basi così importanti della crescita della domanda turistica nel mondo e di orientarla in modo incisivo a favore dell’ Italia che è un grande paese leader, una potenza turistica con 90 miliardi di euro di giro d’affari turistico, di cui oltre 31 miliardi di euro do-vuti agli stranieri nel 2007, un occupazione di due milioni e mezzo di unità, un incidenza sul PIL vicina all’11%. Il 2008 – anche se i bilanci è sempre meglio farli alla fine del-l’anno – potrebbe segnare una fase di stallo per quanto riguar-da gli arrivi turistici dall’estero. Per questo dobbiamo prepararci alla nuova stagione del 2009 con strumenti chiari ed efficienti. La prima sfida per vincere nel mondo della competizione glo-bale, è quella del rapporto quali-tà-prezzo. Se presenteremo un’Italia non solo ricca di cataloghi e di pro-poste per ogni richiesta ma in cui gli ospiti possono verificare che abbiamo un’offerta di buona qualità a cui corrispondono prezzi proporzionati, questa po-trà essere la mossa vincente con la quale riprenderemo quota e slancio. Serve un prodotto turistico rea-le, ben organizzato, ben fruibile e altamente competitivo. Noi come Enit - Agenzia non incidia-mo con il nostro marketing sul prodotto finale, ma il prodotto finale incide molto sul nostro marketing. Eugenio Magnani Direttore generale Enit Agenzia nazionale del Turismo

Semestrale - n° 2/2008

IL PATTO DI NON CONCORRENZA POST CONTRATTUALE

Dal primo giugno del 2001 sono operative le modifi-che all’art. 1751/bis del Codice Civile che regolamen-tano la clausola del patto di non concorrenza post contrattuale degli agenti di commercio. La clausola sopra menzionata, se richiamata per iscritto nel con-tratto di agenzia, determina l’obbligo per l’agente, una volta concluso il rapporto di lavoro, a non svolgere attività in concorrenza nella stessa zona, e/o clienti, per gli stessi prodotti del contratto, per un periodo massimo di due anni. Per quest’obbligo la mandante è tenuta a pagare all’agente una somma, non provvi-gionale, in unica soluzione, sulla base di parametri previsti dagli accordi economici collettivi. Per evitare spiacevoli errori con conseguenti perdite economi-che, consigliamo sempre di far esaminare il contratto di agenzia sia prima della sua firma che alla sua ces-sazione perché questa clausola, se inserita nel vostro contratto, dà diritto ad una consistente indennità. Pur-troppo questo obbligo contrattuale viene spesso af-frontato in modo superficiale dagli agenti di commer-cio, alcuni dei quali ritengono che fare uno o pochi affari con ditte in concorrenza non sia così grave. In realtà non è così. Il divieto a fare concorrenza post contrattuale vale indistintamente per uno o più affari, per tutti i prodotti e per la zona e/o i clienti oggetto del precedente mandato. In base agli accordi economici collettivi, qualora l’agente di commercio violi l’impe-gno del patto di non concorrenza post contrattuale, è tenuto innanzi tutto a restituire alla ditta mandante l’indennità percepita e poi a corrispondere, una pena-le di ammontare pari al 50% dell’indennità stessa. Un settore merceologico particolarmente difficile sul fron-te della concorrenza, è sicuramente quello del mobi-le, dove spesso gli agenti plurimandatari non sanno di essere in una posizione irregolare e contestabile da parte delle mandanti. Prima di assumere un nuovo mandato, fate verificare ai nostri consulenti anche la vostra posizione contrattuale precedente, per non incorrere in richieste di danni da parte delle ditte mandanti.

PROCACCIATORI D’AFFARI L’IMPORTANZA DELLA FORMA SCRITTA

NEL CONTRATTO DI AGENZIA

L’art. 1742 c.c. secondo comma, dice testualmente: “Il contratto deve essere provato per iscritto. Ciascu-na parte ha diritto di ottenere dall'altra un documento dalla stessa sottoscritto che riproduca il contenuto del contratto e delle clausole aggiuntive. Tale diritto è irrinunciabile.” Partendo da questo presupposto di legge, si mettono in guardia i colleghi, purtroppo an-cora molti, che lavorano senza un contratto scritto per evidenziare che, in caso di contenzioso, l'assenza di una documentazione scritta, comprovante l'esistenza del rapporto di agenzia, renderà molto difficile far va-lere i propri diritti.Recenti sentenze della Magistratura del lavoro hanno poi ulteriormente complicato la si-tuazione confermando l’impossibilità per l’agente di richiedere le varie indennità, e in alcuni casi anche le provvigioni, in mancanza della forma scritta.Se state svolgendo un’attività di agenzia e non avete alcun contratto scritto, per non pregiudicare i vostri diritti futuri, vi consigliamo di contattare i nostri uffici, per studiare il modo migliore per formalizzare il rapporto e renderlo legalmente più sicuro. Un discorso a parte va fatto per i procacciatori d’affari che spesso e vo-lentieri rientrano tra i casi sopra citati. In base alle vigenti disposizioni, il procacciatore d'affari è colui che svolge attività di intermediazione in modo saltua-rio ed occasionale, a differenza dell'agente di com-mercio che la esercita in modo continuativo e stabile. Tuttavia, capita spesso, che l’attività di intermediazio-ne svolta da molti procacciatori risulti di fatto equipa-rabile a quella di un agente di commercio, nonostante il diverso titolo dato al rapporto dalla ditta mandante, con lo scopo di eludere i propri obblighi e negare i diritti derivanti dall’attività di agente. In questi casi, si consiglia di rivolgersi ai nostri operatori per essere informati su come tutelarsi da questa brutta ed inte-ressata abitudine delle mandanti di inquadrare in mo-do diverso il lavoro di agente di commercio.

Il ruolo dell’Enit nel sistema turismo in Italia

A Sanremo recentemente la Federalberghi ha affrontato le tematiche del turismo in un riuscitis-simo convegno al quale ha partecipato l’On. Maria Vittoria Brambilla, Sottosegretario di Stato con delega al turismo, che ha evidenziato la necessità di sviluppare una politica integrata sul turismo con l’intento di far conoscere anche all’estero il prodotto turistico italiano.

12 Semestrale - n° 2/2008