Agedo guida (aprile2013)

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20 domande & risposte. Tema: l’omosessualità

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Questo opuscolo raccoglie informazioni di base, termini,definizioni e significati legati ai temi relativi all’orientamento sessuale e all’identità di genere. E’ noto che la disinformazione o l’ informazione distorta sono tra le cause principali dei pregiudizi e degli stereotipi. Agedo Lecce vuole prevenirli e contrastarli con la sua attività. Questo lavoro intende essere un contributo in tal senso.

Lecce, dicembre 2011

I contenuti sono in parte tratti dalle seguenti fonti:

• Crossing Diversity - edito dal Liceo Classico “Socrate”– Roma nell’ambito del Progetto Leonardo da Vinci-TOI“EURIALO - Learning and guidance tools againstdiscrimination: respect for all different sexual choices and cultural identities”. Settembre 2011• Unità didattica: “Domande e risposte su orientamento e identità sessuale” a cura di A.GE.D.O – Milano

Coordinatore scientifico: Alessandro Taurino, docente di Psicolo-gia Clinica - Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari

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1Che cosa è l’orientamento sessuale? E’ l’attrazione sessuale, affettiva e sentimentale

di una persona verso un’altra. Chi si senteaffettivamente e sessualmente attratto/a da personedello stesso sesso viene definito/a omosessuale; chiprova attrazione per persone di sesso diverso dalproprio viene definito/a eterosessuale e chi dapersone di entrambi i sessi, bisessuale.

2L’omosessualità è un comportamento strano o una malattia?

No, non è un comportamento strano e non è unamalattia. Fin dal 1973 l’American PsychiatricAssociation (APA) ha cancellato l’omosessualità dallalista del Manuale Diagnostico e Statistico dei DisturbiMentali (DSM); successivamente, nel 1990, anchel’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definitol’omosessualità una variante naturale della sessualitàumana. Veniamo educati/e in una cultura eterosessuale.Altre forme di sessualità che non rientrano inquesto orientamento possono facilmente essere percepitecome strane o perverse. Chiedere ad una persona di comportarsi in maniera contraria alla propria natura o anche al proprio orientamento sessuale, è mettere inserio pericolo la sua salute e il suo equilibrio psicologico. La sessualità omosessuale è un modo naturale e

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legittimo di esprimere i propri sentimenti e di vivereinsieme agli altri, al pari di quella eterosessuale.

3Perché si è gay, lesbiche, etero, bisessuali?L’orientamento sessuale, qualunque esso sia,

non è mai volontario, è un modo di essere, unicocome il timbro di voce o l’impronta digitale. Ad oggi la spiegazione che gode di maggior credito èquella che ritiene l’orientamento sessuale come ilrisultato di una complessa interazione tra fattoribiologici, psicologici, sociali e culturali, comeaccade per molte delle nostre caratteristiche.

4 Come fa un adolescente a capire di essere lesbica o gay?

Così come avviene per gli individui eterosessuali che si sentono attratti da persone di sesso diverso dal loro, le persone omosessuali si rendono conto del loroorientamento poiché percepiscono attrazione affettivae sessuale verso una persona dello stesso sesso. Lamaggioranza degli individui inizia a scoprirlo già nella propria preadolescenza ma, dato che l’orientamento sessuale di gay, lesbiche, bisessuali è, per lo più, ancorasocialmente stigmatizzato, può essere necessario un tempo più lungo per riconoscere i sentimenti, soprattutto quando vengono repressi.

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5Come si può parlare ad un/a adolescente che manifesta dubbi sul proprio orientamento

sessuale?Gli educatori e i genitori dovrebbero avere sempre ben chiaro che l’orientamento sessuale è l’ attrazionesessuale, affettiva e sentimentale di una persona verso un’altra, del proprio o dell’altro sesso. Gli/Le adolescentihanno il diritto di scoprire, in libertà e senza timore, il proprio orientamento. Non si dovrebbe mai dire loro che i sentimenti che provano sono qualcosa di passeggero.Bisogna manifestare rispetto e non interferire nellosviluppo della loro personalità.

6Come reagiscono i padri e le madri di fronte ad un figlio gay o ad una figlia lesbica?

La famiglia dovrebbe essere accogliente nei confron-ti di un figlio e/o di una figlia omosessuale. Tuttavia, quando i genitori non sono adeguatamente informati e preparati riguardo alla omosessualità, può accadereche provino disagio e sofferenza. In questo caso èpossibile che attraversino le seguenti tappe: shock, sentimenti di colpa, senso di solitudine, ricerca di una causa o di un “colpevole”, bisogno di capire, ricerca di informazioni e necessità di confronto. Tuttavia, è utile che padri e madri sappiano che l’orientamento sessuale dei propri figli non dipende dalla educazione familiare,

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ma è una delle tante peculiarità della persona. Esistono,comunque, genitori che, avendo già affrontato esuperato tali passaggi, lavorano oggi attivamente nel volontariato per informare e sostenere anche dal punto di vista emotivo le famiglie che vivono ancora la fase del disagio.

7Che cosa è l’identità di genere?E’ la percezione e la consapevolezza di sé come

maschio o femmina o trans.

8Ci sono differenze tra omosessualità e tran-sessualismo?

La persona gay o lesbica non deve essere confusacon la persona transessuale. L’omosessualità, come già detto, è uno degli orientamenti sessuali,mentre il transessualismo è una delle varianti dell’iden-tità di genere . Nel transessualismo la persona non si riconosce nel sesso biologico di nascita. Cioè si sentedonna in un corpo di uomo o uomo in un corpo di donna e può, quindi, decidere di intraprendereun percorso di adeguamento chirurgico e/o ormonaledel sesso anatomico all’identità di genere che sentepropria. Le scienze umane sostengono che la nostraidentità di genere (sentirsi maschio o femmina) si forma in noi al massimo entro il quarto anno di

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vita. Per la stragrande maggioranza delle personel’identità sarà aderente al corpo che possiede (cioè sentirsi maschi in corpi maschili o femminein corpi femminili). Per alcune, invece, l’identità percepita sarà differente rispetto al proprio corpo.

9Quali sono i problemi che affrontano gli/le adolescenti omosessuali?

Ragazzi e ragazze omosessuali, se non conoscono altrigay o altre lesbiche, si sentono soli/e e non hanno modelli di riferimento. Le informazioni che ricevono sull’omosessualità possono quindi essere spessodistorte e cariche di pregiudizi.Possono essere “bollati” come “diversi”, derisi,insultati, aggrediti e, purtroppo, può accadere che le persone LGBT1 vengano rifiutate anche dalla lorostessa famiglia di origine. Questo rischia di provocarein loro un forte senso d’ inadeguatezza, di solitudine,di angoscia e di paura.

10Cos’è il coming out?E’ la decisione di una persona gay, lesbica o

bisessuale di svelare e rendere pubblico il proprio orien-tamento sessuale. Varia da persona a persona. Accade spesso che si faccia coming out prima o soltanto con

1 Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali

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gli amici, piuttosto che con i propri familiari di cuisi teme il rifiuto, il giudizio negativo o il disprezzo.

11 Come comportarsi nei confronti di una persona che dichiara la propria

omosessualità, bisessualità o transessualità?Sarebbe innanzitutto opportuno porsi in ascolto e,se non si è preparati, evitare di reagire in manieraimpulsiva per non far pesare ingiustamente sullapersona eventuali sentimenti di delusione, disofferenza o di rifiuto in famiglia, a scuola, allavoro e in tutti i contesti sociali. E’ fondamentale,pertanto, formarsi e informarsi su questetematiche, possibilmente con l’aiuto di libri, centri di ascolto, esperti ed associazioni LGBT o di associazioni di volontariato come AGEDO.

12Cos’è l’omofobia?L’omofobia è l’insieme degli atteggiamenti/com-

portamenti di condanna e di rifiuto dell’omosessualità.Diversamente da quanto può far pensare l’etimologia di tale termine, la persona omofoba non è clinicamenteaffetta da una fobia, cioè da una paura, ma esprimedisagio, avversione e disprezzo per le personeomosessuali, bisessuali/transessuali, sulla base distereotipi e di pregiudizi. L’omofobia può avere moltefacce e può andare dalla battuta canzonatoria

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all’insulto, dall’aggressione verbale a quella fisicaed è alla base della discriminazione. Si tratta,comunque di violenza.

13Quali sono le ripercussioni emotive di una “offesa” verbale verso una persona

gay/lesbica/bisessuale/transessuale?Un’offesa verbale tende a ridicolizzare, disprezzaree/o negare una parte dell’identità di una persona,provocando senso di vergogna e di colpa e minando l’autostima. Nel caso di persone LGBT, gliinsulti verbali rendono particolarmente problematico il coming out.Se rimaniamo testimoni indifferenti all’uso delle offeseverbali, le persone omofobe si sentono autorizzatea continuare ad offendere e aggredire, mentre le vittime possono sentirsi indifese e sole. Il bullismo omofobico nelle scuole può essere acuito da tale disinteresse.

14In una relazione omosessuale ci sono ruoli maschili e femminili fissi?

No. Non ci sono ruoli stabiliti, perché, come accade anche nelle coppie eterosessuali, c’è una grande varietà di comportamenti.

15In che modo sono discriminate le relazio-ni LGBT?

Le relazioni LGBT sono discriminate sotto molti aspetti. In campo giuridico: nei Paesi in cui le coppie composte

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da due uomini o da due donne o da trans non sono legalmente riconosciute, esistono una serie dilimitazioni, ad esempio rispetto ai diritti relativiall’eredità, alla casa, a visitare il partner in ospedale.In campo sociale e culturale: solo raramente talirelazioni sono menzionate nei libri di scuola e nei manuali educativi. Questo perché il modellodi coppia e lo stile di vita proposti e legittimati sono ancora quasi unicamente quelli eterosessuali.

16Perché lesbiche, gay, bisessuali e transessuali creano degli spazi propri?

I/le giovani LGBT crescono in una società in cui i sentimenti e i rapporti omosessuali generalmente non sono apprezzati e, per sviluppare la loro identità ecostruire la loro autostima, possono aver bisogno dispazi in cui discutere, confrontarsi, aiutarsi, condividereed esprimere i propri sentimenti senza essere esposti/e a sguardi e offese spiacevoli. La comunità LGBT non è, pertanto, un ghetto, a differenza dello stereotipoche viene proposto da una cultura omofobica.

17E’ possibile riconoscere le lesbiche e i gay dall’apparenza?

No, perché esistono tanti modi di essere gay o lesbica quanti sono gli individui che hanno tale orientamento.

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18Le lesbiche e i gay possono avere figli? Possono e li hanno: da unioni eterosessuali

precedenti, per esempio, o per mezzo di tecnichemedicalmente assistite. Esistono associazioni di coppieomosessuali che decidono di avere figli, come le “FamiglieArcobaleno” e di genitori che scoprono o rivelano la propria omosessualità successivamente alla nascita dei figli, come i “Genitori Rainbow”. Le qualità di un buon genitore sono indipendenti dal suo orientamentosessuale. Pertanto, l’idea che le persone omosessualinon siano genitori adeguati è del tutto infondata.

19Qual è il rapporto delle persone LGBT con la religione?

E’ frequente che persone gay, lesbiche, bisessuali,

transessuali da adulte entrino in conflitto interiore con

la propria confessione religiosa. Molte conservano,

però, la fede anche se abbandonano le pratiche

ufficiali e collettive a causa delle discriminazioni

predicate e praticate dalle gerarchie istituzionali.

Alcune si sono integrate in gruppi o chiese che hanno

un atteggiamento più liberale verso l’omosessualità.

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20 L’omosessualità è una questione esclusi-vamente sessuale?

No, almeno se noi intendiamo la sessualità come una dimensione globale della persona, fatta anche disentimenti, comportamenti, relazioni. L’amore e ilsesso non possono essere considerati come dimensioni della vita riservate soltanto agli eterosessuali.

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Bibliografia

- Batini F., Santoni B., ( a cura di), (2009), L’identità sessualea scuola. Educare alla diversità e prevenire l’omofobia,Liguori Editore, Napoli

- Dall’Orto G., Dell’Orto P., (2012), Mamma, papà: devo dirvi una cosa. Come vivere serenamente l’omossessualità, Edizioni Sonda , Casale Monferrato (Al)

- D’Ippoliti C.– Schuster A., (a cura di) (2011), Disorienta-menti, Discriminazione ed esclusione sociale delle persone LGBT in Italia UNAR, Armando Editore, Roma

- Graglia M. (2012), Omofobia. Strumenti di analisi e diintervento, Carocci editore, Roma

- Lingiardi V., (2007), Citizen Gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale, Il Saggiatore, Milano

- Taurino A., (2005), Psicologia della differenza di genere, Carocci editore, Roma

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