Agamben - Aby Warburg E La Scienza Senza Nome

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    Aby Warburg e la scienza senza nome

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    Il presente saggio si prop one come obiettivo la situazionecrlrica di una disciplina che, all'opposto di tante altre, esisterna non ha nome. Poiche creatore di questa disciplina e statoAby Warburg1, solo un'attenta analisi del suo pensiero potraforttire ilpunto di vista a partite dal quale una. tale situazio-ne diventera possibile, E solo a partire da una 'tale situazionesaJ~apossibile chiedersi se questa disciplina innominata siasnseertibtle di ricevere un nome e in che misura i nomi finoraproposti rispondano allo scopo.

    L'essenza dell'insegnamento e del rnetodo di Warburg,quale si e espresso nell'attivita dell'amburghese Bibliote-cs per la scienza della cultura divenura piu tardi l'IstitutoWiuburg2, viene di solito caratterizzata come un rifiuro del

    L tao boutade su Warburg come crearore di una disciplina qui, a l'inverse deranr d'aurres, existe, mais n'a pas de nom i : di ROBERT KLEIN, La forme etl'ituelt'igible, Paris, Gallimard, 1970, p. 224.2. Nel 1933, con l'avvenro del nazismo, i'Isriruro Warburg fu, come noto,trasferiro a Londra, dove, nel 1944, fu incorporaro nell'Universita di Londra.Cfi, FRITZ SAXL, The history of Warburg's library, in ERNST H. GOMBRICH,Ab_i' Warburg, An intellectual biography, London, The Warburg Insritute,

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    124 LA POTENZA QEL P&NS1ERO

    metoda seilisrico-formale imperante nella storia dell'arte al-la fine del diciannovesime secolo e come uno spostamentodel punto fo cale d ell'in da gin e d alla sto ria d eg li stili e dallavalutazione estetica agli aspetti prograrnrnatici e iconogra-fici d ell'o pe ra d 'a rt e q ua li risultano dall o s rud io delle fonriletterarie e dall'esame della tradizione cultucale, La ventaradi aria f re sc ache I 'a pp ro cc io warburghiarro al l 'opera d 'ar teavreb be porraro su lle acque sragnanrl del fo rm alism o este-rico e ' testirnoniata dal successo crescente delle ricerche chesi sono ispirate al suo metoda e che hanno conquistato unpubbllco cOSI vasto, anche at di fuori de i circoli accadernici,che si e potuto parlare di un'irnmagine popolare dell'Isti-tuto Warburg. Di pari passo a questo allargarsi della famadell'Istituto, si assisreva tuttavia a un'cbliterazione crescentedella figu.ra de l suo fondarore e del SUQ p roge tt o o rig in a-le, mentre I'edizioee degIi scritti e dei framrnenti inedjti diWarburg veniva eontinuamenre posposta e non haancoraoggi YlS,[O Ia luce 3.. Naturalmente 1acaratterizzaziorre suddetra del metodo

    warburghiano riflette un aneggiarnenro di fronte all'operad'arteche fu indubbiamenre proprio di Aby Warburg. Nel1 8 8 9 " rnentre preparava pmsso l'Universita di Strasburgo 1asua tesi sulla N asc ita d i V en .e re e SUl131 Primavera di Botricelli,egli si rese como che qualsiasi tentative di cornprendere 1amente di un plttere del Rinasdeiento era futile. se il problemaera accostato solo da urr punta di vista formale 4 e per tutta1avita egli conserve la sua onesta ripugnanza per la storia

    1970, pp. 325-3).6 (trad. it.: Aby Warbur g . Una b i og r a ji a i n te l le t tu a le , Milano,Felrrinelli, 1983).3. La pubbJ.ieazione della bella" biogta6a inrellerruale diWarhurg ad operadell'al lora diretrore del Warb\lrg Institute, Gombrich, ha colmaco solo inpane questa lacuna. Esss cosriruisce oggi l a so la r ome pe 'f l aconosoenza degliinediri di Warburg. [Nel frarternpo, e iniziara in Germania, presso l'ediroreAkademie, la pubblicazione degH scrirri di Warburg.]4. La cesrirnonianza e di, SAXL , The h i st o r y, cir., p. 326 .

    ABYWARBURG E LA SCIENZA $,ENZANOME 12 5dell'arre estetizzante [ i is thetis ierende Kum~ ges 'Chi 'cht .e l 5 eper laconsiderazionepuramente formate dell'immagine. Ma questoatteggiamenro non nasceva in lui da un app ro cc lo puramenteel'udito ed anriquario ai preblerni dellopera ,d'arte' ne tantomeno da un'indifferenza ai suoi aspetti formali: la sua osses-siva, quasi iconelatrica, anenzlens alla forza delle imrnaginiprova, se Fossenecessario, che eg1i era fin uoppo sensibile ai valori fo rr nali e un concerto come que llo di Pathosformel ,in cui non e ' p os si bl le d ls ti ng ue re fr a; formae contenuto per-che designa un indissolubile intreccio di una carica emotivae di una formula lconografica, e sufficieme tesrimonianza de lfatto ch e i1suo pensiero non si l as ci a i n alcun modo interpre-tare nei termini di una contrapposizione COSJ poco genuinacome quella forma / contenuto, seeria degIi stili I storia dellaculrura. C i o ch s e unico e proprio ne l suo arteggiarnento disrudioso non e tanto un nuevo modo r d i fares~oria dell'arte,quanta una terrsione verso il superamenre dei confini dellas te ria d el l'a rr e c he a cc omp agna fin dall'inizie i1 suo interesseper questa disciplina, quasi che egli I'avesse scelta solo per in-sinuare in essa il serne che l'avrebbe fatta esplodere. II buondio . che, secondo Usuo celebre motto, si nasconde nei der-tagli non era, per lui, ilnume tutelare della storia dell'arte,rna lldemoneoseuro di una scienza innorninata di cui soltan-to oggi cominciarno a intravedere i lineamenti.

    2

    NeT 1 9 2 0 3 , mentre si trovava nella casa di cura di LudwigBinswanger a Kreuzlingen, durante la lunga rnalattia men-tale che 1 0 renne lonrano dalla sua bihlioeeea per sei anni,Warburg chiese ai medici se avrebbero acconsentito a dirnet-

    5. L'espressione si legge, fra l'altro, in una nota lnedita del 192}.,Cfr. GOM-BRICH, Aby Wa~bu rg ,c . it ., .p. 88 .

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    126 LAPOTENZA I)EL PENSIEROterlo qualoraegli avesse provato la sua guarigione tenendouna conferenza ai pazienri della clinica, n lema che egli scels-per la sua conferenza, i r itual i del serpente degli indiani delNord-America 6, era inasperratamenre tratto da un'esperienzadella sua vita che risaliva a quasi trent'anni prima e che dove-va quindi aver segnato un'irnpronta assai profonda nella suamemoria ..Nd I8~5, non ancora trentenne, durante un viaggionel l'A rn e ri ca d el No rd , egli aveva soggiornato per qualehe me-se fragli indiani Pueblos e Navahos del Nuevo Messico ..L'in-controcon lacultura primitiva americana C a l la quale era statoi nr ro do tr o c ia Cyrus Adler , Frank Hamilton Cushing, JamesMooney e Franz Boas} 10 aveva definirivarnente allentanarodall' idea di una storia dell'arte come disciplina specialistica,oonfermandolo in un prop osiro su cui aveva rifiettl:1tCla lungomentre seguiva a Bonn I e lezioni di Usener e di Larnprechr,Usener (che Pasquall definl una volta ilfilo19gopili ricco diidee fra igrandi tedeschi della seconda meta del X IX secolo ) 7aveva atrratto la sua arrenzione su uno srudioso italiano, TiroVignoli, che, nel suo libra M it o e s ci en za 8,aveva sostenuto lanecessita di un approccio congiumo di amropologia, eenolo-gia, mitelogia, psicologia e biolcgla ailo studio < L e i problemidell'uorno, I passi del l ibro di Vignoli in cui sono contenutequesre' affsrrnazioni sono fortemente sotrolineati ciaWarbu.rg.Durante il soggiorno americans, quesr'esigenza gicvaailedivenne una decisione CO S1 ferrna, che si puo dire che tutta1~operadi srorice den' ane di Warburg, oompresa 1acelebrebiblioreca che egli aveva corninciato a rnettere insierne gi a dalI,8S69, ha sense solose lasi intende come uno sforzo compiuto6. La conferenza fu pubblicara in lingua Inglese nel 1939: APi'! W'ARBtJRG, Alecture on Serpent Ritua], [n Journal of the Warburg-In.stirur'e , 1939, n,4,pp. 277-.292 (trad. ir.: II rituale del serpents, Milano, Adelphi, 1998).7. GIORGIOP-ASQ1)ALI,by Warburg, in Pegaso , aprile 1930; ora in 10. , Pa -gine'stTdvagami, Fircnzc, Sansoni, i968, vol. I, p. 44.8. TITOVIGNOLI,Mito escienza, Milano, 1879.9.La cosriruzione della sua biblioteca occupo Warburg per tuna lavira e fu,

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    artraverso e al di la della storia dell 'arte verso una scienza piuarnpia per la quaie egli non riusd a trovare un nome defini-dvo, rna alla cui configurazione lavoro tenacernente fino alIamorte- Nelle note per Iaconferenza di Kreuzlingen suI ritualedel serpeme, egli definisce COS1 1 0 scopo della sua bibliotecacorne (~una collezione di d ocur ne n ti c he sl riferiscono alla psi-coIQ,giadell'espressione umaria. 10. Nelle stesse note, egli riba-disce la sua avversione a urr approccie formale dell' immagineche sia privo di ecmprensione per la sua necessita biologicacome prodouo fra 1areligionee la prarica artistica ll.Questasiruazione dell'imrnagine ffa 1$religione e l'arte imporranteper de li rni ta re l 'or izacnte delta sua r ic er ca : og ge tr o di questa el'imrnagine pili che l 'o pe ra d 'a rr e, e do 1a :pone risolucarneneefuori da i confin! del l'est e t ica . G ia ne l 1912, concludendo lasua conferenza su A rte i ta li an a e a st ro lo gi a i n te m a zi on a le n elp a la z zo S ch if on o ja d i F e rr a ra egli invitava a un ampliarnentoforse; l 'opera alla quale egli consacro ll' laggiori energie. AHa sua origine staun faridico episodic infanti le: a rredici anni, Aby , che era i lprimogeni to diuna famiglia di banchie ri , off ri a suo fra re llo minore Max di cedergl i l a suaprimogenitura in cambio della prornessa di cornprare rutri i l ibri ehe egli gliavrebbe chiesro. Max accetto, non immaginando cerro che 1 0 scherzo infan-tile sarebbe divemaro rcalra.Warburg ordinava i suoi Iibri non can i crireri alfaberici 0. arirmetici in usonelle grandi biblioreche, rna secondo i suoi interessi e a suo sistema cii pen-s tem, fino alpunte dicarnbiare l 'ordine ad ogni variazione dei suoi metod! diricerca, La legg.ech e 1 0 guidav" eraquella del buon vicino , seeondo la qualelasoluzione del proprio problema era cenrenura non nel l ibro che si cercava,rna in que llo che gli stava aocanro, In quesro modo, egli fece della bibllotecauna sorra di immagine labirinrlca di sesresso, i l . .ui potere di fasclnazione eraenorme. Saxl riferisce I 'aneddero di Cassirer, che, entrato per la prima voltanella blblicreca, dichlaro che doveva 0 fuggire irnrnediaramenre 0 resrarvichiuso per anni. Come un veto Iabir inro , l a bib lioreca conduceva i l l enorea li a meta sviande lo , da un buon vic ino a ll 'a lr ro , in una ser ie di detoursalia fine dei quail egli incontrava faralrnenee il rninorauro che 10 asperrava findall' inizio e che era, in un cerro senso, Waroufg sresso. Chi ha lavoraro nellabib liot eca sa quanro c ia si a vero ancora oggi, malgrado le concess ioni chesono stare fane nel corso degli anni aile esigenze della biblioreconornia.10'. GOMBR.tCH,AbyWarburg, cit., P: 222.1 1 . Ibid., p. 84.

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    128 LA POTENZA DEL PENSIERO

    metodologico dei confini ternatici e geografici della stariadell'arte:Inadeguate categorie di una teeria evoluzionisrica genera-le hanno irnpediro sin qui alia scoria dell'arte di mettere ilproprio materiale a disposizione della psicologia storica del-I'espressione umana , che invero ancora non e scritta 12. Lanostra giovane disciplina si preclude la prospettiva storiesuniversale atrraverso una posizione fondamentale 0 troppornaterialistica 0 troppo mistica, Brancolando essa cerca ditrovare la propria teor ia dello sviluppo fra gli schematismidella storia politica e le teorie sui genio. Con ilmetodo delmio tentativo di interpretare gli affreschi di palazzo Schifa-noja spero di aver mostrato che un'analisi iconologica la qualenon si lasci imimidire da un esagerato rispetro dei confini econsideri anrichira, Medioevo e evo moderno come un'epo-ca con nessa, e interroghi altresl Ie opere dell 'arte autonornae dell'arte applicata in quanto sono entrarnbe e.a pari dirittodocumenti dell 'espresslone, spere di aver rnosrrato chequestornerodo, cercando di il luminare con cura una singola escuri-ta, ilium ina i grandi momenti dello sviluppo generale nellaloro connessione. A me premeva meno l'elegante soltrzioneche lenucleazione di un nuovo problema che vorrei formularein questo modo: In che misura l'avveom della rrasfonnazio-ne stilistica della figura umana nell'arte ualiana e daconside-rarsi come il risultato di un confrenre SI1 base Interaezieaale

    12.. F . c~ta.nerisrico della fo rm a m en tis di Warbul'gcllecgli presenri spesso iSUOl .SCn : rU co~~ co~tributi a,sc~enze ancora cia fondare. Anc'he 'il suo grandestudio sul la divinazione nel l eta di Lutero e presenraro come un contriburoal rnanuale tuttora mancame D e ll a s er vi tu d el l' uo m o m o de rn o s up er st iz io soche deveebbe essere preeeduro da un'indagine scienrifica, anch'essa incorn-piura, su I lr inascimento d el li mt ic hi ta d em o nit a " ,( Ll' et a d e li a R if m :m a t ed e sc a .In quesro modo tgli riusciva, da una parte, a includere nei suoi scrirti unarensione Y~r~Qilpropri? ~l!ltosupefamemo chee una del le non ulrirne ragionidel loro fas~lfio e, dall alr ra , a far apparire il suo progeno globale artraversoun~ sorta di presenza perdiferso che ricorda ilprincipio aristorelico Secon-do IIquale anche la privazione e una forma di pussesso (Metaph., Wl9 b 7).

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    coi sopravviventi concerti figurativi della civilta pagana deipopoli del Mediterraneo orienralei . Lo stupore entusiasricodlnanzi all' incornprensibile evento della geniali ta artisticanon potra che essere senrlro con maggior vigore, quando ri-conoscererno che il genic e ' grazia e allo stesso tempo coosa-pevole capacita di impegnarsi in un reciproco dare e avere. IInuovo grande stile donatoci dal genio arrisrico italiano eraradicato nella volonta socia le di Iiberare l'umanira greca dalla pratica medievale, oriental-latina. Con questa volonra direstaurare l'antichita, il {(buon europeo inizia lasua lotta periurni in quell'eta di migrazioni inrernazionali delle immagi-ni che noi - in un modo un po' troppo mistico - chiamiamoeta del Rinascimento 13.E importance notare che queste considerazioni sono con-

    tenure proprio nella c on fe re nz a i.n cui egU espone una dellesue pin celebri scoperte iconografiehe, doe l ' idendficazlonedel soggetto della fascia r ne dia na d eg li affreschi di palazzoSchifanoja sulla base delle figure dei decanl descritre nell'ln-troductorium maius di Abu Ma 's ha r, N eU e mani di Warburg,.l'ioonografia non e mai un fine in se (anche di lui, comeKraus diceva dell'artista, si puc dire che seppe trasformare lasoluzione in un enigma), r na r ende s er np re , al di la dell'iden-tificazione di un soggettoe delle sue fonci, alla configura-zione di un problema chee, insierne, seoricoed etico, nellaprcspertiva di quell a che e gli eb be talv olta a definire unadiagnosi dell'uorno occidentale . Latrasfiguraaione del me-todo ieonografice nelle mani di Warburg ricorda cioe rnolroda vicino la trasfigurazione subiea dal meeodo lesslcografieo

    13 . ABY WARBURG, I ta li en is ch e K u ns t u n d i nt er n az io n al e A s tr ol og ie i m Pa la zz oSchifonoja Zit Ferrara, in AA.VV., L 'Ita lia e I ar te straniera, A tti d el x C on gre ssointernazionale di Storia d ell'A rte in Rams, Rorna, Maglione & St rini , i922(rrad. ir.: Arte i taliana e astrologia inrernazionale nel pa la z z_o Schi fano ja diFerrara, in In. , La r in a se it a d e l paganes imo an ti c o. C o n tr ib .u ti alia s ta r ia d ~ 'i acultura, Fi renze, La Nueva Iralia, J 96 6 .p. 268).

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    130 LA: 'POTENZA DEL PENSIERO

    nella semantics storica di Spitzer, in cui la storia di unaparola si fa insierne storia di una cultura e configurazione delsuo spedfi~o problema vuale: oppure bisognera pensare, percapire inche modo egli intendesse 1 0 studio della tradizionedelle irnmagini, alla rivoluzione che la paleografia subi nel.Ie mani di Ludwig Traube, che Watburg chiarnava i l GranMaestro de l nostro Ordine e c he s ep pe r ic av ar e dagli error]de l coplsri e dal le inf lu enz e eal li gr af iche scoper te decisive perla storia della cultura 14.

    Lo stesso rema della vita postuma )lIS della civilta paga-na che detinisce una delleprincipali linee di farza della rnedi.tazione di Warburg, ha sense solo se losi inserisce in questoorizzanre pill. ampie, in cui le soluzioni stilistiche e formaliadottate di volta in volta dagli artistisi presentano come de-cisionl erlehe che oeflniscQnQ la posizione degli individui edi un'e pe cs r is pe er o all'eredita de l passaro e in cui l'interpre-tazione del problema sterico divema, nello stesso tempo, unadiagnosi dell'uomo occidentale nella sua lana per sanare leproprie contraddlzioni e trovare, fra 11veechio e it nuove, lapropria dimora virale,

    Se Warburg pate addirirtura presentare it problema delNacbl ebe n , de sHe i de .n t ums come it proprio problema supremodi studioso 16, d o e perche egli aveva compreso, con uri sor-14..Di Spirzer si vedano, in parricolare, gli Essays in His tor i calSemant i cs , NewYork, 1:948. Pe r un giudlalo sull'opera , c i i Traube, si leggs quanro scrive Pa-squali in PaleogTll fia quale s c ie n za d e ll a s p ir it o , Nueva Anrologia , 1 glugno1931,ora in 1D' ., Pag i ne s t ra ' l !agan t i, cit. , pp. u5-rr6.15.11 terrnine redeseo Nachleben usato da Warhu.rg non signif ica propriamen-re rinaseita, come si e ralvolra t radorro, e neppure sopravvivenza , Essoimpliea l'rdea di quella continuita dell'eredira pag01.na che per Warburg eraessenziale.16. In una lettera all 'amico Mesnil, che aveva formnlaro il problema di War-burg net modo t radlzlonale (< < Que represenrait l'antiquite pour le s homrnesde la Renalssance?), Warllurg precise che pi u nar di ', net (lO[SO deg.1i al1ni,il problema si amplio nel tentarivo dl cornprendere il significate dena vitapestuma del paganesimo per I' intera civilril eoropea. (COMBRKH" AbyWlZr"burg, clt., p. 307).

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    prendefite intuito anerepelogico, che quello della trasrnissio-ne e della sopravvivenza e ilproblima centrale di una societa calda come que ll a o cc id en ta le , c os t o ss es si on at a d al la steriada volerne fare il rnotore stesso del proprio sviluppo 17.Aneerauna volta ilmetodo e iconcerti diWarburg si illuminano sern essi a con fre nro co m Ie ide e che guidaroao Sp i tz e r ne ll e suericerche di sernantica storica, che 1 0 portarono ad accentua-re ilcarattere insieme conservarore e progsessista dellanosrra rradizione culturale, nella quale (com' e provaro dallasingolare continuira del parrimonio semantico delle lingueeuropee moderne, essenzialmenre greco- rornano-giudeo-cri-stiano) irriurarnenti in apparenza piu grandi sono sempre inqualehe modo connessi con l'eredira del passaro.

    In questa prosperdva, in cui la cultura e vista sernpre co-m e un pfocesso di Naehleben, cioe c it r ra sm is si on e. r ic ez ic ne epolar iz z az ione, d ivenra a:nche comprensibile perche Warburgdovesse fatalrnenre concenrrare la propria arrenzione sa l pro-blema dei simboli e della loro vita nella memoria sociale.

    Gombrich ha rnostrato l'influenza cheesercitarono sudi lui le teorie di un allievo di Hering, Richard Semon, ilcui I ib r e sul la Mneme egli aveva c ompra ro n el 190'8. SecondoSemon,

    la memoria non e una proprieta della coscienza, rna la qualitache distingue ' ilvivenre dalla materia inorgaoica . .Essa e la ca-pacita di reagire a un evenro artraverso UrI periode di t-empo;vale a dire, una forma di conservazione e trasmissione del-l 'energia sconesciuta al rnondc fisioo. OgIlii evenro che agiscesulla materia vivente, lascia su di essa una traccia che Semonchiama engramma; Umergia poeenziale consarvara in quesroe n g r amma , puo, in determinate circostanze, essere riattivara e

    17. Sull'opposizione fra sociera fredde. (0 senza storia) e sociera calde ,che molriplicano l'I nc idenza dei farrori stor ic i, si veda quamo scr ive CLAUDELEVI-STRAUSS, L a p en se e s au va ge , Par is, PIon, 1962, pp. 309-310 (rr ad. it.: Itpensiero selvaggio, Mi lano, I I s agg ia r or c , 1964).

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    scaricata, nel qual caso diciamo che l'orgarrismo agisce in uncerro modo perche ricorda l'evenro rl~c:ederlIe )8,11 simbolo, l'immagine svolgono per W arb mg la stessa

    funzione che, secondo Semon" l~engramma svolge n e t sistemanervOSQ centrale dellindividuo: in ess i sierisrallissano unaearlcaenergetica e un'esperienza emoriva che sopravvivonocome un'eredita trasmessa dalla memoriaseciale e che, comel'elemicid condensata in una botriglia di Leida, diventanodfett:ive attraverso il contarro con la volonta selettiva diun'epoea deterrninara. Per questo Warburg parla spesso deisimholi come di dinamogrammi, che vengono trasmessiagli artisti in uno stato di tensione massima, rna non pola-rizzati quanto aUa lo re ear icaenerge tica artiva 0 passiva, ne-gat iva a positiva, e la cui polarizzazioae, nell 'lnconrre Icon lanUOVl epoca e i suoi b ls ogni v ir al i, p uo por ta re a un rovescia-mento completo di significauo 19, L'atteggiamenco degli artist idi fronte alle immagini ereditate daHa tradizione non era per-cio, per lui, nemmeno pensablle in terminl di seelta esteticane tanto meno di ricezione neutrale: si tratrzva, piuttosto, diun confronto, mortale Q vitale secondo icasi, can le trernendeenergie che sierano fissate in quelle immagini, ehe avevanoin s e la possibllita di fa r r eg redi re l 'u or ne in un a sterile' sogge-z ione O V V eF Odi erieraarlo nel sue cammino verso la salvezzae la conoscenza. Ecio, per lu i,. e ra v eto non soltante per glia rtis ric he , c om e Dur er .a ve va no uman iz za ro , polarizzandclo,iltim er e su pe rs tiz ic sn d i S a ru rn o n ell'emb le rn a d ella CIilteffl-18.GOMBRICH, A by W a rb ur g. oi r" p . H~.1 9 ' . I dinarnograrnrni dell'arre antics sorrotrasrnessi in uno sraro di rensionemassima, rna non polarizzari quanto alla I0w caricaenergealca attiva 0 pas-siva" agll ar tis tl che imitano, rispondono o rlcordanc. E solo it contatto conla nueva epoca che produce la p0Iarizzazione-. La polarlzzazione puo pona-re .a un rovesctamearo radicale (lnverslone) del slgnlfieare che essi avevanoper l'antichita classica [....J L'essenza degli engramrnitiasorici come carichebilanciate in una borrlglia di Leida prima del loro contatto con la volontaselertiva dell'epoca , GOMBRICH, Ab y Wa r bu rg , cit., pp. 248-249.

    ABY WARBURG E ,LAS'CIENZA 'SENZ-ANO'M,E 1 3 - 3 ,

    plazione intellertuale-", rna anehe per 1 0 storico e 1 0 studioso,c he W arh urg co nc ep isc ec em e slsrn eg rafisen sib lllsslm i [th erispondono al tremore di lontani terrernori, ovverocosne ne-crom am i che" in plena coscienza, evocano gli spettri che lirnina(;ciano:'~ ,n sirrrbolo .apparteneva quindi per lui a una sfera inter-media f r , a la cosdenza e la reazione primitiva, e portava inse tanro la possibilita della regressione che quella della cono-scenza pill, .alra: esso e uno Zwischenraum, un intervallo ,una- specie di terra di nessu ..no al centro dell'umano; e comela creazione e ilgodimento dell'arte richiedono la fusione fra20, L'lnrerprerazlone warburghiana della Melcncol ia di DUrer come fogliodi eonfor ro urnanist ico centro it tirnore di Saturno , che trasforma l'imma-gine del dernone planetario, ha largameme determinaro Ie conclusioni dellostudio di ERWIN PA'NOFSKY' FRITZ. SAXL, DurerSlMelento/ia t. E in e Q ue /-l en - l in d T 'y pen g eo. hi ch tl ic h r U l1 t en sl {c hun g , Leipzig-Berlin, Teubner, 1923.21. Le pagine in cui Warburg svolge questa inrerpreraziene delle figure diBurckhardt e di Nietzsche sono Erale pit. belle Gheegli abbia scritto: Dob-biamo ,impa!r.a

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    134 LA POTENZA DEL PENSIERO

    due atteggiamenti psichici che norrnalrnente si escludono avicenda (< < un appassionato abbandonarsi deIl'io fino allacomplera identificazione con l'irnpressione e una fredda edistanziara serenita nella contemplazione ordinatrice), coslla scienza senza nome che Warburg inseguiva ,e,come silegge in una nota del 1929 , un ' icono log ia de ll 'i nre rval lo , 0una ps ico log ia de l rnevimento pendolare Era la posizicne dicause come immagini e come segni 22. Questo statuto in-terrnedio del simbolo (e la sua capacita, se padroneggiaro, di guarire e orient are la mente urnana) e chiaramenre affer-mato in una nota dell'epoca in cui, preparando la conferenzadi Kreuzlingen, egli stava provando a se stesso e agli altri lapropria guarigione:

    Turra l'urnanita e eternamente schizofrenica, Turtavia, da unpunto di vista ontogenetico, e pessibile forse descrivere unripe di reazlane alle immagin! della memoria come primitivoe anteriore, benche esse continui a vivere marg.inalmeme ..Inuno stadia pi u tardo, la memoria non provoca piu un movi-mente riflesso immediate e pratico, sia esso dl natura OO!D-battiva e religiosa, rna le immagini della memoria sono oraconsciamerrre immagazzinate in immaginie segni. Tra questidue stadi si situa un rapporco con 'le.impressioni che pu o esse-re definirocome la forma. simbolica di pensiero 23.Solo in questa prcspeniva e ' possiblle apprezzare ilsensae l 'Imper tanz a del progetto a cui Warburg consacro isuoiultimi anni e per il qua le a ve va s ce lr o ilnome c he a ve va an-

    che vo lu ro come mono della sua b i b li or ec a ( ancor a oggi 1 0 si

    22. Ibid., p. 253 .23. Ibid., p. 2 : 2 . 3 . La concezione warburghiana dei simboli e della loro vitanella memoria soeiale pue ricordare l'idea junghiana di archetipo. B nome diJ ung non compare pere mai nelle note di Warburg. Non bisogna dimenricare,d'altra parte, che Ieimmagini sono 'pe:rWarburg realta storiche, inserite in unprocesso deitrasmissione della culnaa, e non enrira astoriche, come in J ung.

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    pu o leggere entrando nella bibliote~a ~ll'Istituto Warburg):Mnemosyne . Gertrud Bing ebbe a deser ive re ques tc pmgerrocome un atlante figurative che illustra la storia dell 'espres-sione visiva nell'area del Mediterraneo 24. Probabilrnente,a ll a s c el ta di questo singolare modello, Warburg fu guidatodalla sua personale difficolta alla scrittura, rna, soprattutto,daUa volonta di trovare una forma che, superando gli schernie i modi tradizionali della critica e della storia dell'arte, fossefinal mente adeguata alla scienza senza nome che egli avevain mente.Del progetto Mnemosyne, rimasto incompiuro alla mor-te di Warburg nell 'ottobre del 1929 , restano una quarantinadi scherrni di tela nera su i quali stanno appuntate circa unmigliaio di fotografie, in cui e possibile riconoscere isuoi re-mi lccnografici favoriri. rna ilcui rnateriale si allarga fino acomprendere l'affiche p ub b li ei ta ri a 0 1 una cornpagnia di na-vigazione, la fotografia di una g:iocattice di golf ovvero que lladel papa e di Mussolini che firmano i1 Concordaro, Ma Mne-mosyne e q ua lc os a d i p iir d i un~orchestrazione, p i u o meno 0-ganica, dd motivi che avevano guidato Laricerca di Warb~rgnel COTSO degli a nn i, E gli la definl una volta, a lq ua nr o emg -rnarlearnenee, una storia di famasmi pet petsone verarnentea du lte , S e siconsidera la fu nz io ne c he legli assegnava a l l' im-magine come organo della memoria sociale e engramma~)de ll e e ens io n i s pi ri tu a li d l una c ultu ra , s i c ap is ce c he c os a egliabbia volute dire: ilsuo atlante era una sorra l l i i gigantescoeondensatore in cui si raccogllevano tutte Ie correnti energe-riche m e avevano animate e aneora continuavano ad animarela memoriadell'EuJQpa. prendendo corpo nei suoi ( fanca-sm i , Il nome Mnemosyne reova qui la sua ragione profonda,Latlante che porta questa ritclo ricorda infatti quel reaerernnemorecnico, costrulro nel sedieesimo secolo da GiuHoCamillo, che stupi isuoi comemporanei come una nuova e

    24. Nell'imroduzione a WARBURG, La rinascita, cit., p. XVII.

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    inaudita meraviglia 25, Lauroreaveva cercato di racchiuderein esso Ia natura di tune le eoseche possono essere espressenella parola, in modo tale che chlunque Fossepeneuato nelrnirabile edificio ne avrebbe irnmediatamente padroneggiarola scienza, La Mnemos yne di Warburg e un tale atlante mne-morecnlce-iniziarico della culrura occidenrale, guardando ilqnale il buon eucopeo) (come egli amava dire servendosidelle parole di Nietzsche) avrebbe potuto prendere coscienzadella problernaticita della propria tradizione culturale e riu-scire forse, in questo modo, a guarire la propria schizofreniae ad auroeducarsi,

    Cerro anche Mnemosyne, come rnolte altre opere di War-burg, compresa lasua biblioteca, potra apparire a qualcuno co-me un sistema rnnemotecnico ad uso privato in cui 1 0 studiosoe psicopatico Aby Warburg proietto e cerco di risolvere i propripersonal! confl icr i psichici. E cio e vero al di la di ogni dubbio.Mae misura della grandezza di un individuo che non solo le sueIdiosincrasie, rna anche i rimedi che egli trova per padro neg-giarle cerrispondano ai bisogni segreti dello spirito del tempo.

    3Le discipline filologiche e storiche hanno orrnai acqui-

    sito come un essenzlale daee metodologko che ilprccesseccnoscitivcchee lore particolare e necessariarnerrre presQ inun circolo. Questa circolo, la cui scoperta come fondamearodi o gni erm en eurica si p uo far risalire a Schleiermacher e allaSUairrtuizione che in filologia ilparticolare pue venire corn-preso solraneo per mezzo dell'insierne :e ogni spiegazione diun parricolare presuppone la comprensione dell'insieme 26,~? Su Giulio Camillo. e ilsuo rearro siveda il cap. 6 di FRANCESA. YATES,T he a rt ,o f m e m or y, London, Routledge & Kegan Paul, 1966 (rrad . lt.: L'artedella memoria, Torino, Einaudi, 1972).26. SuI clrcoloermeneutico siveda no le magisrrali osservazioni di LEOSPIT-

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    non e , pero, in alcun modo un circolo vlzioso, al contrario,e esso stesso ilfondamemo del rigore e dena razionalira dellediscipline umane. Lessenziale, per una scienza ehe veglia re-stare FedeleaHa propria legge,. non e p er cio d i u sc ir e da questacircolo della eornprensiene, che sarebbe impcssibile, rna distarvi den tre n el modo giusto 27. Per effetto della conoscen-za acquisita adogni passaggio, I 'a ndi ri vi en i da l parricolare altutto non torna infatti mai aHo stesso pumo; ad ogni giro,esso allarga necessariarnente il proprio raggio e scopre unaprospettiva pill alta in cui aprire un nuovo circolo: la curvache 1 0 rappresema non e , com' e stato tame volte ripetuto, unadrconferenza, rna una spirale che amplia continuamente Ieproprie volute.Proprio la scienza che raccomandava di cercare ilbuondio nei particolari illustra perfetrarnente la fecondita di unacorretra stazione nel proprio circolo ermeneutico. Il rnovi-menta a spirale verso un sempre maggiore allargamenro del-Icrizzonte si puo1seguire in modo esemplare nei due ternicentrali della ricerca di Warburg: quello della ninfa e quel-1 0 del rev i val astrologico rinascimentale.

    Nella tesi di laurea sulla P rim a v eta e la N asc ita d i V en eredi Borticelli, l'apparizione della figura femminile in movi-memo con le vesti svelazaanri muruata da sarcofagi classiciche Wal'burg, sulla base dialcune fond letrerarie, bartezzaninfa, individuando .in essa un nU0VOtipo iconografico,serve a ehlarire ilsoggeceo delle pirture e, nella stesso tem-po, a rnos trare come ilBott icel li f aces se iconti con le ideeche degllantlchi aveva la sua epoca 1)28. Ma, nella scopena

    ZER,Linguistics and Li t tmlry himJr], Princeton, 1943(rrad, ir.: Critica stilisticae semantita storica, Bari, Laterza, 1966, pp. 93-95).27. L'osservazione e di Heidegger, che ha fondaro filosoficamenre il circoloerrneneurico in Sein und Zei t , Tiibingen, Niemeyer, 1927, pp. 151-153.28..ABY WARBURG, Sandra Botticelli Geburt der Venus und Fruh/ing ,Hamburg und Leipzig, Leopold Voss, 1893(rrad, it.: La Nascita di Venere ela Primavera di Sandra Bott icel li , in In., La rinascita, cir., p. 58).

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    138 LA POTENZA DEL PENSIERO

    che gli artisti de l Quattrocento si appoggiavano a una Pa-thosformet classica ogni volta che si trattava di raffigurare unmovirneaea esterne intensificaro, si rivela anche la polaritadionisiaea dell'arte dassica che, sulle orrne di Nietzsche, rna,forse, per la prima volta nellasfera della storia dell'arre, :mcoradominara dal. rnodello di Winckdmann, WarburgafFermor is ol ur ar nenr e, I n un cerehio ancora piu arnpio, l'apparizionedena ninEa diventa cosl il segno di un profonde conflir,to spirituale nella culnrra rmaseirneetale, in cui la riscoper-ta delle Pathos formeLn classiche con la lero carkaorgiasticadoveva essere ac ro ba tic arn en re co nc ilia ta < co n i l cristianesirnoin un equilibria carico di tensieni dieui personalira comequella de l mere-ante 6orentino Francesco Sassetti,analizzatada Warburg in un famoso saggio, sonoun esernpio perfeuo.E, ne l circolc supremo della spirale ermeneutica, Laninfa ,rnessa a confronro con la cupa figura giacenre che gli artisnrtnascimentall avevano mutuato daHe eappresentazlcoi gre'~ehe di.un dio fluviale, diventa la cifra di una polarita perennedella culrura occidentale, scissa in una tragiea schisofreniache Warburg Iissa in una delle annotazioni pili dense del suodiario: "

    A v ole e m i parequasi che, come storico della psiche, io mi siaprovaro a.diagnosticare la schizdrenia della civj[[a@ccidemalein UI'II rilesso ;luwbiografico: la ninfa estaeica (manica) da unaparc e il malincenico dio fluviale (depressive) dall~al(ra 29.Un analogo e progressivo allargamemo della spiraleer-

    meneutica pun, essere seguiro anche arrraverso il rerna del-le immagini a:strologiche. II cerchio piu srreeeovquello pro~priamenre iconografico, coincide con l'identificazicne delsogg,etto degli afreschi di Palazzo Schianoja a Ferrara, incui Warburg riconobbe, come si e visto, Ie figure dei deca-

    2 9 . GOMBRICH, A by W a rb ur g. cit., p. 303.

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    ni d e ll' ln tr od u ct or ium ma i us di Abu Ma'shar. SuI piano dellastoria della cultura, questa scoperta diventa pero quella dellarinascita dell 'astrologia nella cultura umanistica a partire dalqnattordicesimo s_ecol0e-'_quindi, dell'ambiguita della cul-rura rinascirrrenrale, che Warbwrg fu il primo a percepire inun~epoca in cui u Rinascirnento passava ancora per l'eta deilumi in contrasto con labuia eta medievale, Nell'estrerna vo-lura della spirale, l'apparizione delle immagini de i decarii eil rivivere deU'antichita demoniaca proprioall'inizio dsll'etamoderna diventano ilsimomo delcenflitto in cui prende ra-d ic e la n os tr a c Nilta e della sua ir rrpossib il ira di padroneggiarela propria tensione bipolare, Come Warburg ebbe a dire pre-sentando una mostra di imrnagini asrrologiclre al Congressodi Orienraliseiea del 1916 , quelle irnrnaginl rnostravarro

    al di Ii i i ogni ccncestazione che la cultura emopea , e il ri-sultato di tenderize conflirtuali, un pmcesso in cui, per que!che concerns quesri rencarivi asrroiogici di oriencamenro, nondobbiamo cercare n e amici n e nerniei, rna piurrosro sintomidi un movimento di oscillazione pendolare fra idue disran-ti poli della pzaaica magico-re-ligiosa e della contemplazionemaremarica 30.n circolo ermeneutico warburghiano si pu n cosl esern-

    plificare come una spirale che si svolge su rre pian] principa-Ii: il primo e quello dell'iconografia e della scoria dell'arre,30. ABY WARBURG, Orienrai i s i erende Astralogie, in Zeirschrifr der Deur-scherr Morgcnlandischen Gesellschaft ", 1927, n, 6. Poichecccorre sempredi rruovo salvare 1;1ragione dai razionalisti, i:bene precisare che Iecategoricdi cuiWaibu,rg si serve per la sua diagnosi sono inhnitameflte pili sorrilidella conrrapposlzlone corrente fra razlonalismo e irrazionalismo . .II conflnroe , infatt i, inrerpreearo da lui in termini dl polarica e non di dicotornia, Lariscoperta della nozione goerhiana di polarlra ai fini di una comprensloneglobaledella noma eultura .e frdJle pill feconde eredita che WaiblJrg, lasciaalia scienza della culrura. Cia i: particolarrnenre imporranre se si corrsiderache la comrapposizione di razionalisrnoe irrazionalismc ha spesso falsatol'Ineerprerazione della tradizione culturale dell'Occidenre.

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    il secondo e quello della storia della cultura, il terzo e piuample equello proprio della scienza senza nome, volta auna diagnosi dell'uorno occidentale attraverso isuoi fantasmi,alla cui configurazione Warburg ha dedicate la sua vita. IIcircole in cui si rivelava ilbuon dio nascosto nei dettagli nonera un circolo vizioso, nemmeno nel sensa nietzschiano di uncircolus v i ti o su s d eu s.

    4Se vogliamo ora chiederci, secondo il nOSHQ progeuo

    iniziale, se la scienza innominata le cui linee fendamentaliabhiamo cercaro di portare alia Iuce nel pensiero di Warburgpossa rioevere trn nome, dobblamo lnnanzirurto osservare che/ nessuno dei termini dl cui cgli si e servito net eorse degli anniI (< < S, ,to:ia d ,' ella cU',l,m,ra, _ps[colog~ dell :~.spressiQneumana , stona della psiche, lc on ele gla d elt intervallo ) sembraa ve rlo s od disfa rre p ie name nte , II pin aurorevole t en ra ti vo p o~stwarburghiano di nominare questa scienza e stato cerramen-re quello di Panefsky, che, neH'ambitQ delle proprie ricerehe,ha barrezzato iconologia. (in opposizione a iconografia) itpiu profondo approccie posslhlle a un'immagine, Li fortunadi questa [ermine (che, come abbiarno vista, er a gia stare usa-to cia Waiburg) e stara cosl vasta, ehe oggl si suole alludereconesse non solo agli studi dI Panofsky, rna a ogni rieerca chesi ponga nel solco warburghiano, Ma anche un'analisi som-rnariae suflicienre a meserarequante gl i scopi che Panofskyassegna all'icenologia siano lonrani cia quelll che Warburgaveva in rnente pet la sua scienza dell'e lnrervallo, Panofskydisringue, com' e noeo, nell' interpreeazione dell'opera rre mo-menri, che corrispondono, per C O S 1 dire, a tre strati del suosignificaro. A l prime srrato, ch e e quello del sogge tt o pr ima-ria a naturale, c or ri sp onde I a d es cr lz io ne p re lc on eg ra fi ca , a ts ec ondo , c he e que ll o d el ~

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    Quante a Warburg, egli non avrebbe mai pormo con-siderare I'essenza della personalits di un artisra come ilcon-tenure piu profondo di un'irnmagine. I imboli , come sferaintermedla fra la coscienza e l 'identificazlons primiriva, gliparevano significanti non tanto (0, alrneno, non soltanto)per la ricostruzione di una personalira 0 di una visione delmondo .,quanto perche, non essendo prepriamente n . e eonscine inconsci, essi offrivano 1 0 spazio ideale per un approcciounitariealla cultura che superasse quella conrrapposfzloae frastaria come studio delle , espressioni coseierrti e antropologiacome studio delle condizioni inconsce in cui piu di ventianni dopo Levi-Strauss avrebbe vista il nodo centrale dei rap-porti fra queste due discipline 34.

    11nome de ll 'a n tr opolog ia av rebbe pormo essere Farro piuspesso nel corso di questa studio. E infatti indubbio che ilpunto di vista dal quale Warburg guardava ai fenomeni uma-ni coincide singolarmente con quello delle sc ienze an tr opo-logiche. Forse il modo meno in fe de le d l c ar atte riz za rc Ia sua scienza senza nome e quello di inserirla ne l pregerto di unafu tu ra an rropolog ia della culrura occidentale in cu i f il o lo -gia, emologia, scoria e biologia oonvergano can una Iconolo-gia dell'intervallo , dello Zwischenraum in cui opera l'inces-same rravaglio simbelico della memoria sociale, Lurgenza diuna tale scienza, p er u n' epoca ch e dovra prima 0poi deciders!che cjo abbia corrisposto anche a un'oggemva necessira virale e organizzativ3dell'Isriruro, la cui att ivira ha comunque segaaro un incomparabile r inno-varnenro degli srudi di sroria dell'arre. Resta che, per que! che concerne lascienza senza nome , il Nacbleben di Warbllfg aspen a ancora l'incomro 'P .o-larizzanre con la volO!lr~selerriva dell'epoca. Sulle personalita degli srudiosiconnessi col Warburg Institute, si veda 'CARLO GINZBURG, Da A. Warburg aE. H. G om bricb . N ote su u n prob lem a d i m etod o, in Stud! Medievali, 1966,n. 2, pp. L0I5d065; ora in Io., Miti emblem!" spie. Morfo/~gia ,e storia, Torino,Einaudi, 1986.34. Cfr. CLAUDE LEVI-STRAUSS, Histoire et e thnologie , in Revue deMeraphysique et de 'morale, 1949, fin. ]"4; ripubblicaro in Io., Antbropologiestruc turale , Paris, 1958, Pp.. 24-25 (trad ..ir.: An t rop o log ia s t ru t tu r a ie , Milano,II saggiarore, 1966).

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    aprendere arro dl quanto g . i a trenr'anni fa Valery cosratavascrivendo ch e le remps du rnonde fini commence 35, non habisogno di essere sottolineara, Solo questa scienza potrebbeinfarri permetrere all'uomo occidentale, useito dai [imiti de lproprio etnocerrtrismo, d i r ivolge re so di se la conoscenza li-beraEricedl una (~diagnQsidell'umano che potrebhe g,ua.rirlodalla sua r rag ic a sch izofr eni a,

    A questa scienza che , p u rt ro ppo , dopo quasi u n sec olodi studi antrepologici, e . appena ,agli inizi, Warburg, nel suomodo erudite, un po' cornplicato 36 ha recato del contribu-ti non trascurabili, che permerrono di iscrivere ilsuo nomeaccanto a quelli di Mauss, di Sapir, di Spitzer, di Kerenyi, diUsener, di Dumezil, di Benveniste e di molti, rna non moltis-simi, altri. Ed e probabile che una tale scienza dovra restareseaza nome fin ch e la sua azione non sara penerrata cost pro-fondamente nella nestra cultura da far salrare le false divisio-ni e Ie false gerarchie che mamengono separate non soltantole discipline umane fra loro, ma anche le opere d'arte daglistudia humaniora, Ia creazione letteraria dalla scienza.

    For-se la fra tru ra c he divide, nella n os tr a c ult ur a, p oe siae filosofia, arte e scienza, la parola che canta- e quella che ricorda, non e che un asp etto di q ue lla s ch lz of re nia d el-la civilra o cc id en ta le e he Warburg aveva riconosciuto nellapolarita della ninfa estaticae del malinconico dio fluviale.Sa remo veramen te Fede li a ll 'I nsegnameruc diWarbutg" s e s a-p re rn o v ed er e n el g es to d an za nt e della ninfa 1 0 ' sguardQ con-remplarivo del dio e se riuscirerno a capire che anche la parolach e e an ta rico rd a e an ch e qu ella ch e rico rd a canta, La s eie n zache allora avra raccolto nel suo gesto la conoscenza Iiberarrice

    35. Laffermazione di Valery (in R eg a rd s s u r le monde actuel, in 10., tEuures,cit., t, II, p. 923) va qui intesa non solo in senso geografico.36. AJW WAR13URG, D e r E in r ri tt de s a n ti ki si er en d en l de a ls ri ls i n d i e?Ma l er e ider FruhRenaisst ince,. in Kunsrchronik vol, 25 , 8 m;tggio 1 " 9 1 4 (tr, it.: L'in-gr'ess() delio stile idealtanticheggiante lIeita pittura (iefprimo Rinascimenta, inIn., La rinascita, cit., p. 307).

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    dell'umano meritera verarnente di essere chiamata col nomegreco di Mnemosyne .

    Postilla 1983Questo saggio e stato scritto nel 1975 , dopo un anno di

    fervido lavore nella biblioteca del Warburg Institute. Esso erastare concepito come primo di una serie di ritratti dedicatia personallta esemplari, ciascuna delle quali doveva rappre-sentare una scienz51umaria. Oltre al saggio su Warburg, soloque ll o ded ica te a Emile- Benveniste e alia linguistica fu porta-to avanti, anche se mai terminate. .

    A distanza di sene anni, ilprogetCo di una sclenza ge-nerale dellumanc, che si trova formula:to in questo studio,appar,e all'aurere non superato, rna certamente non piu perse-guibile negli stessi termini. Del resto, g U i . alla fine degli anni'60, t'anuopologia e Ie scienze umane erano entrate in unafase di disincanro, che avrebbe reso tale pregerto probabil-mente obselero. (Che esse sia statoin questi ultirni anni qua ela riproposto in modi diversi come generico ideate scientificotestimonia soltaneo della feggerezza con cui, in ambito acca-demico, si sogliono sciogliere i nodi storici e politici irnplicitinei ptoblernl della conoscenza.)

    L'itinerario della linguistica che, gia con la generazionedi Benveniste, aveva esaurito ilgrande progetto ottocentescodella grammatica comparata, puo servire, in questa prospet-tiva, di esempio. Se da una parte, col Vocabo la r io d e ll e i s ti tu -z io n i i n do eu r op ee , la grammatica comparata aveva raggiuntoun. venice, sui cui crinale sembravano vacillare le stesse care-gorie epistemologiche delle discipline storiche, dall'altra, conLateoria dell'enunciazione, la scienza dellinguaggio investivait terrene tradizionale della filosofia, In entrambi i casi, ciocoincideva con lurtarsi della scienza (qui la linguistica, que-sta < ~disciplina pileta delle scienze umane) a dei limiti, la cuiesatta ricognizione pareva delineare concretarnente ilcampo,

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    sui quale avrebbe potuto svilupparsi una scienza generale del-l'urnano sottratta alle vaghezze dell'lnterdisciplinarita. Cianon e avvenuto e non e questa la sede per indagarne Ie ra -gioni. Sea di fatto che si e .assistito, inv~c~,s~lla retrogu~rd.ia,al ripiegatnem:o accadernico sulle POSIZIOn! della semiotica(m61to aldi qua delle prospettive indicate da Benveniste, epersino da Saessure) e, all'avanguardia, alla massiccia svoltaverso la linguistica formalizzata di indirizzo chomskiano, lacui fetQnciaavventura e ancora in corso, rna nel cui orizzonteepisremologico un progeno del genere sarebbe difficilmenreproponihl.le negli stessi termini.Per tornare a Warburg, chiamato a rappliesentaJ1 1 e , Forseper anrifrasi, la storia dell'arte, cio che non cessa di apparireartualee il gesto deciso con cui Ia considerazlone dell'operad'arte (e, pi u in la, dell'immagine) venne da lui sottrarta tantoall 'esame della coscienza dell'artista che a quello delle 'strut-ture inconsce. Anche qui era lecito scorgere un'analogia conBenveniste. Mentre, infatti, la fonologia (e, sulle sue orrne,l'anrropologia levistraussiana) si era rnossa, con indubbi van-raggi, verso 1 0 studio delle strutture inconsce, la teoria benve-nistiana deU'enunciazione, investendo ilcampo del soggettoe il problema del passaggio dalla lingua aIla parola, aprivaalta ricerca linguistica un ambito che non era propria mentedefinibile attraverso l'opposizione conscio / inconscio. Nellostesso tempo, la ricerca comparatistica culrninata nel Vocabo-lario offriva dei risultati che non era possibile apprezzare con-venienternente attraverso I'opposizione diacronia / sincronia,srorla / strurrura, In Warburg, proprio cia che poteva appa-rite come una struttura archetipica inconscia per eccellenza-l'immagine -, si rnostrava invece come un elemento deci-samente storico, come illuogo stesso dell 'operare conosciti-vo umano net suo confronto vitale col passato. Cia che COS1emergeva alia luce non era, pero, ne una diacronia ne unasincronia, tna il punto in cui, nella rottura stessa di questaopposlzione, si preduceva il s ogget to umano ,

    II problema che, in questa prosperriva, si presenta come

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    146 LA POTENZA DEL PENSIEROimrnediatarnenre preliminare a ogni svolgimento del pensierowar!mrghiafiloe quello - genulnarrtente filo so fico - dello Sta-tuto dell ' irnmagine e, in parricolare, del rapporto fra imma-gine e. parola, fra immaginaziont e ragione; che gia in Kanraveva prodorto 121.ituazicne aporetica dell'immaginazionetrascendenrale, Poiche proprio I'irnrnagine (perrebbe esserequesm il fmeta supremo dell'insegnamento di Warburg) eil luogo dave il soggerto si spoglia della mitica consistenzapsicosomatica che, di fronte a un alrrettanto mirico ogger-to, gli era stata conterita cia una teoria della conoscenza cheera, in verita, una metafisica travestita, per ritrovare Ia suapurezza originale e - in sensa etlmologico - speculariva. LaIIninfa warburghiana non e , a quest'alrezza, ne un ogger(Oesterno n e un 'tote im rapsichico, rna la figura pili limpida del-1 0 sresso soggetto storico ..Cosl comel'adanre Mnemosyne (cheapparve ai suoi successori ~roppo banale e, insierne, zeppo, dicapricciosi idierismi) non . e , per laccseienza delle studioso,un reperrorlo Iconografico, rna qualcosa 'come uno specchiodi Narciso. Per chi non se ne avveda, esso risu lta inservibileo appare, tutt'al pili, come un'imbarazzante questiorie privatadel. maestro, del genere dena sua tanto chiacchie ra ta mala ttiamentale. Come non vedere, al ccnrrarlo, che ciQehe attraevaWarburg in quesro eoscienre e rischioso gioco di alienazionementale era proprio Ia possibilita dr afferrare qualcasa comela pura materia storica, del rutto analoga a quella che Ia fo-nologia indoeuropea aveva offerto alla pili segrera malarrla diSaussure?

    E superflue ricordare ehe ne I'iconolcgia n e la psicolo-gia dell'arte hanno sempre reso giust:izia a queste eslgenze.Serrrmai, com' e stare suggerito ciaW . K;emp,e in una ricercaeterodossa come quella dl Benjamin sull' imrnagine dialecncache potremrno riconoscere un esiro feceado del lascito war-burghiano. Continua, intantc.a apparire indilazionabile lapubblicazione degli scritti inediti di Warburgcuswditi pressol' istituto londinese.