Adobe InDesign: il dtp per essere IN -  · Adobe InDesign: il dtp per essere IN Questo mese...

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Adobe InDesign: il dtp per essere IN Questo mese torniamo a parlare di Adobe InDesign, come promesso nello scorso numero di Me. Dopo aver visto le caratteristiche legate al progetto della pagina, in questa puntata conclusiva esamineremo le soluzioni legate al colore, all'uso del testo e alle funzionalità di stampa. (seconda parte) di Mauro Gandini ne non dà l'esito voluto, il motore effet- tua la prova contraria, cioè spazia leg- germente il testo per vedere se la paro- la riesce a passare direttamente nella ri- ga successiva. Infine, solo se nemme- no questa soluzione funziona, il motore di testo applica la migliore suddivisione sillabica della parola. Il motore multirighe agisce esatta- mente nella stessa maniera, ma tenen- do sotto controllo tutto il testo contenu- to in un paragrafo, consentendo così di avere un controllo ottima le su tutto il blocco di testo. Ma i motori di controllo del testo in- cludono anche funzionalità di aiuto in grado di identificare eventuali problemi Un motore per il testo, anzi due lAdobe InDeslgn comprende due motor' per la slesura dei tesli: riga singola /llultirighe. Quesli due sistemi consen lono di realizzare lesti e adallarli a layoul della noslra pagina in manie kempre ollimale, in qualsiasi condi- rzionc. el primo caso, il motore di testo a rig:l ~ingola lavora cercando di applicare all:l rga la migliore fonnallazione possibile: ~e per esempio abbiamo una parola ch~ alla fine di una riga non riesce a (fovard ~osto interamente, il motore inizia Ftudiare il problema applicando alcun regole in sequenza. Sillabazione e giustificazione InDesign offre le classiche opportu- nità di gestione del- la suddivisione silla- bica, ma aggiunge anche la possibilità di rendere una paro- la o un intervallo di testo non divisibili: così il nome di pro- dotto o un indirizzo Web non verranno più troncati. Per quanto riguar- da la sillabazione, ln- Design esagera of- frendo ben 7 forma- ti: oltre i tre classici, sinistra, destra, cen- Ecco le differenze se si applica il controllo del testo a riga sin- gola o multirighe: ab- biamo lasciato il filet- to d'ingombro per meglio visualizzare le differenze. Nel caso del testo a riga sin- gola, esso è più compatto, ma alla fi- ne di un paragrafo è più facile che restino pezzi di parole o ri- ghe troppo corte, co- sa che non avviene nel caso di controllo multirighe. all'interno del testo: se il motore deter- mina che la soluzione automatica di te- sto potrebbe non essere ottimale per il risultato ottenuto, evidenzia le righe con problemi con un'evidenziazione gialla a differenti tonalità, dalla più carica per i problemi gravi alla più leggera per i pro- blemi meno gravi. Anche altre anomalie nel testo, come un carattere differente all'interno di un testo interamente com- posto con un altro font, vengono evi- denziate in rosa. Multirighe Adobe lnDeslgn comprende du mOlori per la stesura dei lesli: rig singola e multirighe. Questi du sistemi consentono di realizzare testij e adanarli al layout della noslnl pagina in maniera sempre ollimale, i~ qualsiasi condizione. el primo caso, il motore di testo' riga singola lavora cercando di appli care alla riga la migliore formalla !Zione possibile: se per esempi abbiamo una parola che alla fine d' una riga non riesce a trovare post ~nteramcnte, il motore inizia a stu (liare il problema applicando alcunl çegole in sequenza. Adobe InDesign comprende due mo- tori per la stesura dei testi: riga singola e multirighe. Questi due sistemi con- sentono di realizzare testi e adattarli al layout della nostra pagina in maniera sempre ottimale, in qualsiasi condizio- ne. Nel primo caso, il motore di testo a riga singola lavora cercando di applicare alla riga la migliore formattazione possi- bile: se per esempio abbiamo una paro- la che alla fine di . . una riga non riesce I - Riga Singola a trovare posto inte- L- _ ramente, il motore inizia a studiare il problema applican- do alcune regole in sequenza. Per pri- ma cosa prova a comprimere legger- mente il testo pre- cedente alla parola per vedere se in ta- le maniera è possi- bile recuperare lo spazio necessa rio per l'inserimento totale della parola. Se questa operazio- 168 MCmicrocomputer n. 203 - febbraio 2000

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Page 1: Adobe InDesign: il dtp per essere IN -  · Adobe InDesign: il dtp per essere IN Questo mese torniamo a parlare di Adobe InDesign, come promesso nello scorso numero di Me. Dopo aver

Adobe InDesign:il dtp per essere INQuesto mese torniamo a parlare di Adobe InDesign,

come promesso nello scorso numero di Me. Dopo aver visto le caratteristiche legate

al progetto della pagina, in questa puntata conclusiva esamineremo

le soluzioni legate al colore, all'uso del testo e alle funzionalità di stampa.

(seconda parte)

di Mauro Gandini

ne non dà l'esito voluto, il motore effet-tua la prova contraria, cioè spazia leg-germente il testo per vedere se la paro-la riesce a passare direttamente nella ri-ga successiva. Infine, solo se nemme-no questa soluzione funziona, il motoredi testo applica la migliore suddivisionesillabica della parola.

Il motore multirighe agisce esatta-mente nella stessa maniera, ma tenen-do sotto controllo tutto il testo contenu-to in un paragrafo, consentendo così diavere un controllo ottima le su tutto ilblocco di testo.

Ma i motori di controllo del testo in-cludono anche funzionalità di aiuto ingrado di identificare eventuali problemi

Un motore per il testo,anzi due

lAdobe InDeslgn comprende due motor'per la slesura dei tesli: riga singola/llultirighe. Quesli due sistemi consenlono di realizzare lesti e adallarli alayoul della noslra pagina in maniekempre ollimale, in qualsiasi condi-rzionc.

el primo caso, il motore di testo a rig:l~ingola lavora cercando di applicare all:lrga la migliore fonnallazione possibile:~e per esempio abbiamo una parola ch~alla fine di una riga non riesce a (fovard~osto interamente, il motore iniziaFtudiare il problema applicando alcunregole in sequenza.

Sillabazione egiustificazione

InDesign offre le classiche opportu-nità di gestione del-la suddivisione silla-bica, ma aggiungeanche la possibilitàdi rendere una paro-la o un intervallo ditesto non divisibili:così il nome di pro-dotto o un indirizzoWeb non verrannopiù troncati.

Per quanto riguar-da la sillabazione, ln-Design esagera of-frendo ben 7 forma-ti: oltre i tre classici,sinistra, destra, cen-

Ecco le differenze sesi applica il controllodel testo a riga sin-gola o multirighe: ab-biamo lasciato il filet-to d'ingombro permeglio visualizzare ledifferenze. Nel casodel testo a riga sin-gola, esso è piùcompatto, ma alla fi-ne di un paragrafo èpiù facile che restinopezzi di parole o ri-ghe troppo corte, co-sa che non avvienenel caso di controllomultirighe.

all'interno del testo: se il motore deter-mina che la soluzione automatica di te-sto potrebbe non essere ottimale per ilrisultato ottenuto, evidenzia le righe conproblemi con un'evidenziazione gialla adifferenti tonalità, dalla più carica per iproblemi gravi alla più leggera per i pro-blemi meno gravi. Anche altre anomalienel testo, come un carattere differenteall'interno di un testo interamente com-posto con un altro font, vengono evi-denziate in rosa.

Multirighe

Adobe lnDeslgn comprende dumOlori per la stesura dei lesli: rigsingola e multirighe. Questi dusistemi consentono di realizzare testije adanarli al layout della noslnlpagina in maniera sempre ollimale, i~qualsiasi condizione.

el primo caso, il motore di testo'riga singola lavora cercando di applicare alla riga la migliore formalla!Zione possibile: se per esempiabbiamo una parola che alla fine d'una riga non riesce a trovare post~nteramcnte, il motore inizia a stu(liare il problema applicando alcunlçegole in sequenza.

Adobe InDesign comprende due mo-tori per la stesura dei testi: riga singolae multirighe. Questi due sistemi con-sentono di realizzare testi e adattarli allayout della nostra pagina in manierasempre ottimale, in qualsiasi condizio-ne.

Nel primo caso, il motore di testo ariga singola lavora cercando di applicarealla riga la migliore formattazione possi-bile: se per esempio abbiamo una paro-la che alla fine di. .una riga non riesce I - Riga Singolaa trovare posto inte- L- _ramente, il motoreinizia a studiare ilproblema applican-do alcune regole insequenza. Per pri-ma cosa prova acomprimere legger-mente il testo pre-cedente alla parolaper vedere se in ta-le maniera è possi-bile recuperare lospazio necessa rioper l'inserimentototale della parola.Se questa operazio-

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La palette relativa al paragrafo consente un approfondito controllo.

InDesign consente di trasformare iltesto in elementi grafici: questi elemen-ti si comportano poi come oggetti a tut-ti gli effetti. Gli oggetti sono in pratica

parole con stili differenti senzache il paragrafo subisca inatte-se mutazioni. Ovviamente af-fiancano gli stili di carattereclassici, che continuano ad esi-stere.

Crenatura ottica - InDesignintroduce un nuovo e più im-mediato sistema di crenatura,cioè di avvicinamento dei ca-ratteri. Esso si basa sulla com-posizione dei caratteri che sista realizzando e applica alla

parte di testo sele-zionata l'avvicina-mento ottimale perrendere l'effetto ot-tico del testo perfet-to.

Allineamento otti-co del margine -Quando una punteg-giatura o un segnodi a capo sono pre-senti alla fine di unariga, il corrispon-dente blocchetto ditesto può risultare

poco ordinato: InDesign introduce l'alli-neamento ottico che sposta leggermen-te al di fuori dello spazio di giustificazio-ne del paragrafo i segni di punteggiatu-ra e a capo, ridando ordine al blocco ditesto.

Legature - Quasi tutti i caratteri com-prendono caratteri speciali con legatureper rendere il testo tipograficamenteperfetto. Siccome spesso risulta diffici-le ricordare la sequenza di tasti per in-trodurre le legature, InDesign introducela sostituzione automatica ... e non cipensate più.

Effetti graficicon il testo

IPer prima cosa prova a comprimerl _ _

ff fifiEcco i classici esempi di legature, che si pos-sono gestire direttamente dall'interno di InDe-sign.

Ecco un caso di deformazione di un carattere che, nono-stante ciò, resta a tutti gli effetti testo modificabile: abbia-mo applicato una grandezza del 150% e un'inclinazione di20° verso sinistra oltre ad un abbassamento rispetto alla li-nea base.

Esempi di deformazio-ne del testo: partendodall'originale di sinistraabbiamo inclinato la pri-ma copia e ruotato laseconda.

di gestire le righe isolate alla fine e agliinizi dei paragrafi e il relativo scorrimen-to da una cornice all'altra del testo. Inquesto modo non sarà più necessariointervenire con modifiche manuali perfar scorrere un titolo o più righe da unacornice di testo ad un'altra per evitaredi lasciare righe o titoli orfani.

Stili Paragrafo - Incorporano sia glistili del testo che le caratteristiche delparagrafo: il loro utilizzo risulta semplifi-cato rispetto al pas-sato. Il loro utilizzoè flessibile per cui èpossibile inserire

Formattazionedel testo

tro, InDesign offre anche la giustifica-zione con l'ultima riga che si allinea a si-nistra, al centro o a destra (altre tre pos-sibilità - e siamo a sei), e la giustificazio-ne totale, dove anche l'ultima riga occu-pa pienamente tutto lo spazio (questaopzione andrebbe usata sempre con ilmotore multi riga per ottenere un risulta-to ottimale e solo su paragrafi di unacerta lunghezza).

Forse per affrontare questo tema sa-rebbe necessario un intero articolo: lepossibilità offerte da InDesign sonomolte e cercheremo quindi di elencarviquelle più interessanti.

Famiglie di caratteri e font - Se in unapubblicazione abbiamo un mix di testocomposto con la stessa famiglia di ca-ratteri, ma con font differenti (come Li-ght per il testo e Demi-bold per i titolet-ti), e decidiamo di cambiare famiglia dicaratteri, essi verranno applicati esatta-mente come stabilito in precedenza, an-dando a cercare nella nuova famiglia ifont adeguati.

Maiuscoletto - Se trasformiamo unaparte di testo in maiuscoletto e il fontutilizzato ha nella propria famiglia unospecifico carattere a Maiuscoletto,verrà applicato quest'ultimo con dei ri-sultati senza dubbio migliori.

Modifica della forma - Anche se que-sto non è eticamente molto corretto, ln-Design offre delle possibilità di defor-mazione del carattere. In pratica i carat-teri possono essere leggermente allar-gati, compressi, ma anche inclinati di unangolo a piacere per simulare del testoin pseudo-corsivo. Il testo, quindi, nonsi trasforma in curve, ma mantiene ilsuo status di testo modificabile.

Griglia linee di base - Se il paragrafoselezionato viene allineato alla grigliadelle linee di base del documento risul-terà allineato alle linee di base del testosu colonne multiple. Quando questa op-zione è attivata, InDesign regola l'interli-nea del paragrafo per fare in modo chele sue linee di base siano allineate allagriglia su cui è basata la pagina.

Tabulazioni - Viene introdotta la pos-sibilità di tabulazione basata su un de-terminato carattere. Se per esempio vo-gliamo allineare degli orari indicati con ilformato 12:00, potremo farlo senza pro-blema inserendo una tabulazione cen-trata sui due punti.

Opzioni di separazione - Consentono

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Per gli utilizzatori di Iliustrator, la ge-stione del colore di InDesign non com-porta problemi perché è derivata diret-tamente da questo famoso programmadi disegno. Questo non significa che glialtri si trovino in difficoltà: il sistema èsemplice e intuitivo. Si possono utilizza-re sia colori in quadricromia, sia in for-mato RGB, creandoli appositamente,ma anche prendendoli dalle raccolte di-

sponibili di cui 9 diPantone e altre 7 divario genere.

Per garantirel'uniformità di colorein ogni parte delle la-vorazioni, InDesignè dotato di una com-pleta dotazione distrumenti conformiagli standard ICC.Tra questi strumentitroviamo:

Utilità AdobeGamma - E' in prati-ca un programmache consente di cali-brare il monitor: unavolta eseguita que-

sta operazione, per alcuni mesi, se nonvengono cambiate in modo significativole situazioni di lavoro si può lavorarecon la sicurezza che la "catena del colo-re" risulti omogenea.

Selezione profili - InDesignoffre una buona scelta di pro-fili di periferiche comune-mente disponibili per il setto-re del desktop publishing.Ovviamente l'ideale è poteravere dei sistemi di calibrazio-ne in grado di produrre profilispecifici direttamente dalleperiferiche in possesso daparte dell'utente.

Scelta dei sistemi di ge-stione colore - E' possibilescegliere il sistema di lavoropiù adeguato compatibile conil sistema ICC, come l'Adobe

TrueType in un singolo formato. I fontOpenType offrono un supporto più am-pio per le diverse piattaforme, un sup-porto standardizzato per i set di caratte-ri estesi attraverso la codifica Unicode econtrolli tipografici più avanzati. Questanuova tecnologia fornisce inoltre unamigliore protezione per i dati dei font edimensioni dei file più piccole, renden-do più efficiente la distribuzione deifont.

Il Colore

La funzione Pacchettodi InDesign consentedi salvare tutto ciò cheserve per la realizza-zione delle pellicole daparte del service inun'unica cartella. Se sidecide di includere ifont il programma av-visa l'utente che i fontstessi potrebbero es-sere coperti da copyri-ght come qualsiasisoftware e quindi que-st'azione potrebbe ri-sultare illegale.

Senza trasformare iltesto in elemento gra-fico è possibile appli-care effetti grafici qua-li riempimenti sfumati,ma anche filetti sulprofilo della letteracon una seconda di-versa sfumatura.

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~In-c>ostazklli di starTll<l

Unicode e OpenTy-pe, oltre che le at-tuali tecnologie,

compreso Multiple Master.Lo standard Unicode è stato proget-

tato per fornire una codifica standardper i caratteri, per superare le limitazionidel set di caratteri dello standard ASCIIe per offrire una soluzione migliore allacodifica dei caratteri nelle diverse piat-taforme.

Il formato font OpenType, sviluppatocongiuntamente da Microsoft e Adobe,supporta dati dei font PostScript e

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La verifica prelimi-nare consente dicontrollare tutti iparametri dellapubblicazione edevidenziare even-tuali problemi pri-ma di mandare alservice i file.

er pnma cosa prova acomprimere leggermenteil testo precedente allaparola per vedere se in talemaniera è possibile recu-

perare lo spazio necessario per l' inse-

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delle curve di Bezier che possono esse-re modificate a piacere: nel momento incui sono trasformati in tracciati possonodiventare contenitori di altre immagini odi testo.

Tuttavia anche senza trasformare iltesto in curve (lasciando quindi la possi-bilità di modifica). è possibile introdurreeffetti grafici come per esempio l'appli-cazione di sfumature al carattere sia peril riempimento sia per il contorno, inmaniera indipendente.

La disposizione del testo può essereapplicata a qualsiasi elemento introdot-to nella pagina, così potremo realizzaredel testo che gira intorno a dell'altro te-sto o persino intorno ad un tracciato diritaglio importato da PhotoShop.

Nuovistandardtipografici

InDesign è prontoa supportare i duenuovi standard nelcampo dei caratteri

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Conclusioni

mato sta diventando un meto-do di interscambio di informa-zioni ci sembra giusto che In-Design possa importare i filePDF come immagini. In que-sto caso è persino possibiledeterminare se lo sfondo deveessere bianco o trasparente.Se il file contiene informazionisofisticate per la produzione infase di fotounità esse sarannomantenute e trasferite in casodi generazione di pellicole perla stampa.

E visto che abbiamo affron-tato l'argomento, parliamo an-che dell'esportazione in forma-to PDF per la prestampa. Co-me detto in precedenza, InDe-sign esporta direttamente informato PDF: durante l'espor-tazione è tuttavia possibile ac-cedere ad una serie di controlliche consentono di generareun file PDF in grado di conte-nere tutte le informazioni ne-cessarie per produrre pellicoledi stampa attraverso l'utilizzodi una fotounità, con livello as-solutamente identico a quelloche si potrebbe ottenere conun file di tipo classico (questapuò essere una soluzione se ilfotolitista non ha ancora InDe-sign oppure se il file viene pro-dotto su piattaforma Windowse il fotolitista è in grado di ope-

rare solo su Macintosh).I controlli attivabili possono anche

aiutarci a generare file ottimizzati dapubblicare come pagine Web: in questocaso avremo una drastica riduzione deitempi di download della pagina, ren-dendo più contenti gli esploratori di In-ternet.

Non sappiamo quanto tempo ci met-terà Adobe a convincere gli utenti a mi-grare verso InDesign, ma di certo valela pena farci un pensieri no. Dopo tantianni di utilizzo di Xpress, sarà difficile"schiodare" gli utenti da quel prodotto,ma non è un'impresa impossibile.

InDesign è il giusto equilibrio tra pas-sato, presente e futuro a cui però ag-giunge la modularità che gli consentiràdi tenersi aggiornato senza troppo sfor-zo: quando un utente deve propriocambiare strada preferisce farlo se que-sta è semplice, lineare e con una buonavisibilità in avanti, tutte caratteristicheche InDesign sembra avere. ~

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La finestra che ci consente di decidere come gestire il co-lore e iprofili di colore.

Prima di salvare un file in formato POF vengono presentatedifferenti finestre di dialogo nelle quali scegliere le caratte-ristiche del file POF da generare, considerandone gli usi acui sarà sottoposto.

ra di radunare tutti i file da portare alservlce.

In fase di stampa è possibile gestire icolori della pubblicazione: se per esem-pio abbiamo inserito nella pubblicazionecolori di Pantone, possiamo decidere difar produrre le relative pellicole per lastampa oppure trasformare tali colori incolori di quadricromia. Se per caso ab-biamo deciso di stampare con una mac-china a 6 colori e i colori di Pantone in-seriti nel documento sono più di due,possiamo dire a InDesign quali sono idue colori aggiuntivi dei quali desideria-mo le pellicole, mentre gli altri sarannotrasformati automaticamente in quadri-cromla.

Gestione file PDFEsistono differenti livelli di utilizzo dei

file PDF con InDesign. Per prima cosa illivello classico, che consente di espor-tare un file in formato PDF per poi in-viarlo in formato elettronico per even-tuali controlli: la funzione di Esporta èdiretta per cui, con pochi colpi di mou-se, si ottiene il file.

L'altra possibilità è quella di importa-zione di file PDF: visto che questo for-

CMS oppure i sistemi Kodak o Apple,che sono forniti in dotazione con il pro-dotto.

Stampa e prestampaCon stampa ormai non si intende più

solo il normale processo con una nor-male stampante, ma tutte quelle opera-zioni che portano il documento alla suaforma definitiva su carta.

L'architettura di stampa di InDesignsi serve di driver a livello piattaforma,con una strategia che consente di otte-nere una maggiore coerenza con le al-tre applicazioni. Così per esempio inWindows avremo anche un buon sup-porto per le periferiche di tipo PCL.

Inoltre InDesign ha delle caratteristi-che speciali studiate per semplificare leattività di stampa. Per esempio, se undocumento contiene una fotografia rita-gliata, essa verrà inviata all'unità distampa solo per la parte realmente visi-bile con un risparmio di tempo di trasfe-rimento e di risorse impegnate.

Il modello AGM (Adobe GraphicsModel) utilizzato anche da IIlustrator,usa un motore di rasterizzazione per lavisualizzazione sul monitor identico aquello che poi viene utilizzato per la ge-nerazione delle stampe: questo consen-te di avere una maggiore rispondenzatra ciò che appare a video e ciò che siottiene stampato.

Un'altra caratteristica interessante èquella di controllo dei file EPS primadella stampa: se un'immagine salvata informato .EPS contiene dei font non di-sponibili nel sistema, il processo distampa si ferma e viene presentata unafinestra di allarme: spesso, in questi ca-si, si arriva alla produzione del Cromalinprima di accorgersi del problema conrelativi costi e perdite di tempo.

Le funzionalità di stampa di InDesignprevedono la possibilità di utilizzo di di-spositivi PostScript sia Level 2 sia Level3. Inoltre il prodotto supporta In-RIPTraping, una tecnologia concessa in li-cenza ai principali produttori di fotounitàche consente di gestire dal pannello dicontrollo del dispositivo di stampa lefunzioni relative al trapping. Le modifi-che vengono salvate poi all'interno deldocumento InDesign.

InDesign possiede specifiche funzio-nalità per la gestione della prestampa:non si corre più il rischio di dimenticarequalche pezzo a casa prima di andaredal fotolitista. Una verifica preliminareconsente di identificare i "pezzi" man-canti e porre rimedio al problema. Il co-mando "pacchetto" consente addirittu-

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