Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

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1 ADIMEC Area Didattica di Ingegneria Meccanica

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Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

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ADIMEC

Area Didattica

di

Ingegneria Meccanica

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Premessa

La presente Guida raccoglie le informazioni salienti relative ai Corsi di Laurea di competenza

dell’Area Didattica di Ingegneria Meccanica (ADIMEC) attivati presso la Facoltà di Ingegneria

dell’Università degli Studi di Salerno attivati nell’anno accademico 2008-2009

La Guida è primariamente rivolta ai nuovi allievi immatricolati nell’anno accademico 2008/09 per i

quali viene illustrato il Curriculum degli Studi che essi si troveranno ad affrontare fino al

conseguimento del titolo. A partire dall’anno accademico 2008/09 la Facoltà di Ingegneria

dell’Università di Salerno ha inteso allineare la sua Offerta Formativa alle prescrizioni del Decreto

Ministeriale 270/2004 il quale detta, tra l’altro, una serie di requisiti minimi in termini di

numerosità degli insegnamenti e di loro copertura da parte del corpo docente. Una delle principali

innovazioni introdotte dal D.M. 270/2004 consiste nella predisposizione, già al primo livello di due

Percorsi, uno “Formativo” riservato a coloro che intendano iscriversi alle lauree di secondo livello,

ed uno “Professionalizzante” maggiormente orientato a formare laureati pronti all’inserimento nel

mondo del lavoro; i due percorsi hanno, comunque, un primo anno comune realizzando quello che è

stato talvolta indicato come un percorso ad “Y”. Sulla base delle informazioni riportate sul

Curriculum di Studi, gli immatricolati all’anno accademico potranno scegliere quale tra i due

percorsi seguire e, di conseguenza, costruire il loro Piano di Studi.

Per quanto riguarda l’Area Didattica in Ingegneria Meccanica, soltanto i Corsi di Laurea

Triennale in Ingegneria Meccanica ed Ingegneria Gestionale sono interessati dal passaggio ai

requisiti dettati dal citato DM 270/2004. Pertanto, nell’anno accademico 2008/09 verrà attivato

soltanto il primo anno di tali Corsi, mentre gli altri due lo saranno negli anni a seguire. Di

conseguenza il Manifesto degli Studi, ovvero il complesso dei corsi afferenti ad ADIMEC erogati

dalla Facoltà di Ingegneria nell’a.a. 2008/09 risponderà per il primo anno al Curriculum di cui si è

detto sopra, mentre per gli anni secondo e terzo, seguirà i curricula riservati alle coorti studenti di

immatricolati nei due anni precedenti, 2007/08 e 2006/07, rispettivamente. Tali curricula

rispondono ai requisiti della precedente normativa (D.M. 509/1999) che ha istituito in Italia il

Nuovo Ordinamento di Studi Universitari.

Per il Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica, concepito ai sensi del D.M.

509/1999, non sono presenti sostanziali variazioni rispetto all’anno accademico precedente. Quanto

al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, la cui istituzione avviene con l’a.a.

2008/09, è concepito completamente con i requisiti del DM 270/2004, e lo si può anche dedurre dal

termine “Magistrale” che sostituisce il termine “Specialistica”.

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Indice

PRESENTAZIONE DELL’AREA DIDATTICA D' INGEGNERIA MECCANICA

COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE

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(torna indice)

PRESENTAZIONE DELL’AREA DIDATTICA DI

INGEGNERIA MECCANICA

L’Area Didattica di Ingegneria Meccanica è preposta, nei settori di sua competenza,

all’organizzazione della prestazione didattica, nelle sue varie forme, nei Corsi di Laurea in

Ingegneria Meccanica ed in Ingegneria Gestionale (L-9 ai sensi del D.M. 270/2004, ex-Classe 10

secondo il D.M. 509/1999) e nei Corsi di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica (Classe

36/S) e Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale (Classe 34/S).

Gli organi dell’Area Didattica di Ingegneria Meccanica sono il Consiglio di Area Didattica e

il Presidente dell’Area Didattica.

I compiti principali del Consiglio di Area Didattica sono l’elaborazione dei Manifesti degli

studi pertinenti all’Area Didattica, le articolazioni in moduli, i crediti e le eventuali propedeuticità;

l’organizzazione delle attività d’insegnamento, di tutorato e di orientamento degli studenti; l’esame

e l’approvazione dei piani di studio e delle pratiche studenti; l’attribuzione dei compiti di tutorato

nell'ambito della programmazione didattica.

Nei limiti imposti dai regolamenti di Ateneo e di Facoltà il Consiglio di Area Didattica

elabora proposte in merito: al riconoscimento dei crediti acquisiti da studenti provenienti da altro

Corso di Studio della stessa o di altra Università, italiane o estere, nonché dei crediti maturati in

altre attività formative, secondo le procedure ed i criteri stabiliti nel Regolamento didattico di

Facoltà; al riconoscimento di crediti derivanti dal conseguimento di diplomi universitari, di diplomi

delle scuole dirette a fini speciali istituite presso le Università; ai criteri per l’assegnazione di borse

di studio per la permanenza di studenti presso altre Università o centri di ricerca; ai criteri per

l’accertamento della frequenza degli studenti, ove obbligatorio; alla pianificazione annuale delle

assegnazioni richieste per lo svolgimento di elaborati della prova finale, dell’attività di Tesi e di

tirocinio; all’attivazione di Scuole e Corsi di Specializzazione, nonché di Master di laurea e laurea

specialistica.

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COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Maurizio Angelillo

E’ nato a Roma il 02/09/1952. Si è laureato con lode il 27/07/1977 in Architettura presso l’Università di Napoli. Ha

conseguito il Master of Science in “Mechanics” presso l’università del Minnesota nel 1983. Dal 1978 al 1980 è stato

Assistente supplente di Scienza delle Costruzioni, presso l’Università di Napoli. E’ stato Research Scholar presso

l’Accademia delle Scienze di Varsavia e Research Assistant presso l’Università del Minnesota dal 1981 al 1983. Dal

1984 al 1988 è stato ricercatore presso l’Università di Napoli. Dal 1988 al 2001 è stato Professore Associato di Scienza

delle Costruzioni, presso l’Università di Salerno. Dal 2002 è Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni, Corso di

Laurea in Ingegneria Meccanica, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno. Attualmente è titolare del

corso di Scienza delle Costruzioni, Laurea in Ingegneria Meccanica. E’ responsabile del Laboratorio di Biomeccanica

presso il Laboratorio di Strutture del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno. È stato Coordinatore

di molteplici programmi di ricerca di interesse nazionale finanziati dal MIUR e dal CNR. E’ stato visiting professor

presso il “Department of Aerospace Engineering” dell’Univerità del Minnesota nel 1995-96 e nel 2000. È autore di

numerose pubblicazioni scientifiche relative ai temi di stabilità dell’equilibrio e comportamento post-critico di strutture

elastiche; analisi numerica nonlineare delle strutture; problemi di meccanica delle strutture con vincoli unilaterali,

strutture in muratura; problemi di biomeccanica del sistema respiratorio e di biomeccanica del trauma cranico;

propagazione della frattura in solidi fragili. Statica e dinamica delle membrane. Il suo gruppo di ricerca ha

collaborazioni con diversi centri di ricerca nazionali ed internazionali (SISSA, Trieste, CALTECH, Pasadena,

Department of Aerospace Engineering, Minneapolis, A & M, Texas) e con l’Università Cattolica di Roma per quanto

riguarda gli studi di Biomeccanica.

Ciro Aprea

è nato nel 1962. Laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, attualmente è

professore straordinario nel settore “Fisica Tecnica Industriale” presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica

dell’Università degli Studi di Salerno. I suoi interessi di ricerca riguardano gli impianti frigoriferi a compressione di

vapore nonché sistemi innovativi per la realizzazione del “freddo” quali la refrigerazione magnetica. E’ autore di oltre

70 articoli pubblicati sia su riviste internazionali sia in atti di convegni internazionali. È coordinatore scientifico di

numerosi progetti di ricerca nonché è stato ed è responsabile di svariate convenzioni di ricerca con aziende operanti nel

settore della refrigerazione.

Ivan Arsie

Ricercatore (SSD ING-IND/08 Macchine a fluido) si è laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l'Università

degli Studi di Salerno nel gennaio 1995. Nel 1999 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in “Ingegneria dei Sistemi

Termomeccanici” presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto

Motori CNR - Napoli, l’ Institute of Automation - Technical University of Denmark - Copenaghen (DK) e l’Institute of

Measurement and Control - Swiss Federal Institute of Technology - Zurigo (CH). Membro SAE (Society of Automotive

Engineering) e della Technical Commitee Automotive Control dell’IFAC (International Federation of Automatic

Control). Svolge le funzioni di revisore per le riviste “IEEE Transactions on Control Systems Technology”, “Control

Engineering Practice”, “Mechanical Systems and Signal Processing” ed “International Journal of Mechanical Sciences”,

edite da Elsevier. Ha tenuto seminari presso Magneti Marelli Powertrain – Bologna, Centro Ricerche Fiat – Torino ed

Élasis, Pomigliano D’Arco. È autore di oltre 80 lavori scientifici sulla modellistica ed il controllo dei motori a

combustione interna per autotrazione, sulla ottimizzazione dei flussi energetici dei veicoli a propulsione ibrida, sulle

celle a combustibile e sull’analisi termo-economica di sistemi cogenerativi, pubblicati su riviste internazionali o

presentati a congressi internazionali e nazionali.

Fabrizia Caiazzo

E’ professore associato nel settore “Tecnologie e Sistemi di Lavorazione”. Ha pubblicato tre testi a carattere didattico.

Ha sviluppato un sito didattico all’indirizzo http://teseo.unisa.it che da la possibilità di ampliare le conoscenze

mediante ESV (esperimenti scientifici virtuali) e visite virtuali ai laboratori. Ha condotto indagini relativi ai seguenti

filoni di ricerca: sviluppo di tecniche innovative per l’analisi quantitativa dei sistemi di produzione; applicazioni

tecnologiche del laser; lavorazioni di sinterizzazione laser di polveri metalliche; qualità nelle misure in produzione

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effettuate con macchina di misura a coordinate. E’ autrice di lavori presentati a convegni nazionali ed internazionali e

pubblicati su riviste nazionali ed internazionali. E’ stata responsabile scientifico di un progetto di ricerca, finalizzato

dalla Regione Campania sull’“Integrazione in un sistema di produzione di una macchina di misura a coordinate per il

miglioramento della qualità dei prodotti”.

Calogero Calì

Professore Ordinario, ha cominciato a svolgere la sua attività operando presso l'Università di Napoli Federico II,

dapprima come assistente e successivamente tenendo dal 1975 al 1993, a vario titolo, l’insegnamento di Costruzione di

Macchine Automatiche e Robot. Nel 1987 è passato all’Università di Salerno dove, prima come associato e poi come

ordinario, ha tenuto il corso di Costruzione di Macchine e, dal 1993, anche quello di Progettazione Assistita di Strutture

Meccaniche. Con un’articolata distribuzione nel corso degli ultimi anni ed a vario titolo ha tenuto per il Corso di Laurea

in Ingegneria Meccanica i corsi di Costruzione di Macchine e Progettazione Assistita di trutture Meccaniche per il

vecchio ordinamento ed i corsi di Costruzione di Macchine I per la Laurea in Ingegneria Meccanica e Costruzione di

Macchine per la Laurea in Ingegneria Chimica nel nuovo ordinamento, Costruzione di Macchine II e Progettazione

Assistita di Strutture Meccaniche per la Laurea Specialistica. Si è adoperato per istituire corsi di nuova attivazione per

la Sede denominati il primo Costruzione di Sistemi Meccanici destinato agli allievi del terzo anno della laurea ed il

secondo Attuatori per l’Automazione a Fluido. Ha prodotto circa 100 lavori didattici e scientifici, pubblicati anche in

riviste o testi internazionali, sulla progettazione meccanica, sulle metodologie numeriche di analisi del comportamento

di materiali e strutture, sulle problematiche specifiche di meccanica della frattura e di instabilità delle strutture. I

principali argomenti oggetto dell'interesse dello scrivente sono connessi essenzialmente con:

- l' analisi del comportamento statico e dinamico di elementi o gruppi meccanici

- le problematiche di progettazione ed ottimizzazione strutturale e di forma anche correlate a parametri di costo ed

ambientali;

- lo sviluppo e l' impiego di metodologie numeriche (FEM, BEM, Multibody) con verifiche sperimentali concernenti

l’analisi delle tensioni in componenti e strutture;

- lo studio del comportamento di materiali innovativi e di strutture e le problematiche connesse alla frattura ed alla

fatica con riguardo anche a materiali non metallici;

Nicola Cappetti

Nato a Torino il 7 agosto 1964. Laureato con lode in Ingegneria delle tecnologie industriali (indirizzo meccanico) nel

1991 presso la facoltà di ingegneria dell'Università degli Studi di Salerno con Tesi di laurea in Costruzione di

Macchine. Da gennaio del 2005 è professore associato nel SSD ING-IND/15, Disegno e Metodi dell'Ingegneria

Industriale. Attualmente è docente dei corsi di Disegno Meccanico, Fondamenti e Metodi della Progettazione

Industriale, Innovazione e Sviluppo Prodotto e Disegno Assistito da Calcolatore. Ha tenuto anche, negli anni precedenti

a partire dal 1995, corsi di Grafica Computazionale Tecnica, Laboratorio di Realtà Virtuale, Disegno Tecnico

Industriale presso il Corso di Laurea di Ingegneria Chimica dell'Università di Salerno. Partecipa al Collegio Docenti del

Dottorato in Ingegneria Meccanica presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Università di Salerno dal IV

ciclo ed al collegio Docenti del Dottorato in Economia ed Ingegneria dell'Innovazione. Da luglio 1995 è ricercatore nel

SSD "Disegno e Metodi dell'Ingegneria Industriale" presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Università

degli Studi di Salerno. È reviewer della rivista "Safety Science" edita da Elsevier. Si interessa di metodi di

progettazione, di sistemi e metodi di modellazione, di biomeccanica e applicazioni alla progettazione automobilistica, di

realtà virtuale. La ricerca nel campo dei metodi di progettazione è finalizzata alla rappresentazione della conoscenza

tecnica ed all'applicazione di logiche alle fasi decisionali della progettazione., con applicazione della Logica Fuzzy, dei

sistemi probabilistici ed entropici e delle metodologie AHP e TRIZ, con particolare attenzione alle possibilità di

integrazione delle differenti metodologie in un contesto assiomatico, con sviluppo di esempi applicativi delle

metodologie individuate. Attualmente vengono inoltre studiate ed approfondite in particolare le tematiche relative alla

impostazione matematica dei metodi di progettazione e l'implementazione negli strumenti di ausilio alla progettazione,

per la rappresentazione delle informazioni e delle valutazioni delle scelte nei CAD 3D e in ambiente di Realtà Virtuale.

Nel campo della modellazione, particolare interesse è posto alle metodologie di acquisizione, elaborazione e

riconoscimento immagine, per applicazioni di Reverse Engineering e di Prototipazione Rapida per la ricostruzione

fisica e matematica di oggetti, anche in campo medico. Da anni si svolge la collaborazione scientifica con centri di

ricerca nazionali operanti in campo automobilistico nello sviluppo, nella simulazione numerica e nell'analisi delle

autovetture, nell'ambito della "sicurezza" in caso di urto anteriore, posteriore e di investimento pedone. In tale attività

vengono analizzate ed individuate eventuali criticità strutturali in ottica sicurezza, a partire dalle simulazioni di urto, e

vengono elaborati criteri di progettazione autovettura. Attualmente lo studio è concentrato sui criteri di progettazione in

ottica "compatibilità car-to-car", urto posteriore e colpo di frusta.

Mauro Caputo

nato a Napoli nel 1962, è professore ordinario del settore scientifico-disciplinare «Ingegneria Economico-Gestionale».

Nel 1984 ha conseguito con lode la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Napoli

“Federico II” e nel 1989 il titolo di Dottore di ricerca in Scienza dell’innovazione industriale. Ha frequentato i corsi del

dottorato presso l’Università degli Studi di Padova, è stato ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria industriale

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dell’Università degli Studi di Cassino, è stato professore associato presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli

Studi Pisa. E’ membro del collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Ingegneria ed Economia dell'Innovazione

dell'Università di Salerno, del Master in Ingegneria dell'Impresa dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", del

Master in Direzione e Gestione d’Impresa dello STOA’ Istituto di Studi per la Direzione e Gestione di Impresa di

Ercolano e del Master in Direzione di Impresa della Scuola di Direzione ed Organizzazione Aziendale, SDOA,

Fondazione Antonio Genovesi Salerno. E’ valutatore di progetti di ricerca scientifica e tecnologica per conto del

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e dell’Assessorato all’Università e Ricerca Scientifica della

Regione Campania. I suoi interessi scientifici sono stati rivolti agli effetti strategici, economici ed organizzativi

dell’innovazione tecnologica sul sistema operativo aziendale, ai rapporti inter-organizzativi nella supply chain, alle

soluzioni organizzative per lo sviluppo prodotto e gestione della conoscenza. Su tali tematiche è stato responsabile di

numerosi progetti di ricerca. E’ autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali ed

atti di convegni. E’ autore di tre opere monografiche.

Pierpaolo Carlone

E’ nato nel 1978. Ha conseguito la Laurea in Ingegneria Meccanica con lode nel 2003 e il Dottorato di Ricerca in

Ingegneria Meccanica nel 2007 presso l’Università degli Studi di Salerno. Attualmente è ricercatore afferente al

Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno, nel settore “Tecnologie e Sistemi di

Lavorazione”. È componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Meccanica dell’Università

degli Studi di Salerno. I suoi interessi di ricerca includono le tecnologie di lavorazione dei materiali compositi a matrice

polimerica, i processi di lavorazione convenzionali e non per deformazione plastica e taglio e la biomeccanica.

Partecipa a diversi progetti di ricerca nazionali ed internazionali ed è autore di diversi articoli scientifici pubblicati su

riviste internazionali e comunicazioni a conferenze nazionali e internazionali.

Roberto Citarella

E’ nato a Milano il 2 febbraio 1969. Si è laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l'Università di Napoli

FEDERICO II nel maggio 1994. L’anno dopo ha conseguito l'abilitazione alla professione di ingegnere. Dal 1996 al

1998 ha frequentato il corso di Dottorato di Ricerca in Progettazione e Costruzione di Macchine (XI ciclo -Università di

Napoli – FEDERICO II). Dal 3/1/2005 ad oggi è Ricercatore (SSD ING-IND/14) presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno. E’autore di circa 60 pubblicazioni scientifiche di livello

internazionale sui temi della Meccanica della Frattura, Bioingegneria, Vibroacustica, Affidabilità, Contatto.

Gabriele Cricrì

E’ nato nel 1968. Nel 1993 ha conseguito con lode la Laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di

Napoli Federico II, e nel 1998 il Dottorato di Ricerca in Progettazione e Costruzione di Macchine. Attualmente è

ricercatore nel settore “Costruzione di Macchine”, presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica. Svolge attività di

ricerca principalmente sugli argomenti di meccanica della frattura, instabilità di strutture, micromeccanica, metodi di

calcolo numerico. È autore di molti articoli su riviste internazionali e comunicazioni a conferenze nazionali e

internazionali. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali.

Gennaro Cuccurullo

è nato nel 1960. Nel 1990 ha conseguito con lode la Laurea in Ingegneria delle Tecnologie industriali ind. Meccanico

presso l’Università degli Studi di Salerno. Attualmente è professore associato, nel settore “FISICA TECNICA

INDUSTRIALE”, presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno. I suoi interessi

di ricerca ricadono nell’ambito della Trasmissione del Calore teorica ed applicata. E’ autore di oltre 60 articoli su

prestigiose riviste internazionali. È coordinatore scientifico di alcuni progetti di ricerca nazionali.

Vincenzo D’Agostino

E’ nato a Napoli il 25 luglio 1946. Si è laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di

Napoli il 20.10.1971. Ha iniziato la sua attività di ricerca nel 1972 presso l'Istituto di Meccanica Applicata alle

Macchine dell'Università di Napoli e presso l'Istituto Motori del C.N.R., con sede in Napoli. Professore incaricato di

Tribologia e Lubrificazione presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Napoli dal 1977 è divenuto professore

associato nel 1982. Vincitore di un concorso a professore di ruolo di I fascia per il raggruppamento Meccanica

Applicata alle Macchine (oggi SSD ING-IND/13), nel 1994 ha preso servizio come professore straordinario presso la

Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “Tor Vergata” e, successivamente (1995), si è trasferito presso la Facoltà

di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno afferendo al Dipartimento di Ingegneria Meccanica. Dal 1997 è

professore ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine. È stato Presidente dell’Area Didattica in Ingegneria

Meccanica dal novembre 1998 all’ottobre 2004. Dal 01.11.2004 è direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica.

E’ stato Presidente del Centro di Tribologia dell'Associazione Meridionale di Meccanica, con sede in Napoli e membro

corrispondente dell’International Tribology Council. è stato membro della Commissione U.N.I. per la Tribologia.è stato

membro del Comitato Scientifico della rivista “Tribologia e Lubrificazione” della Stazione Sperimentale Oli e Grassi

(Milano). Ha svolto attività di referee per alcune riviste internazionali (Wear - Elsevier Science Publishers - Oxford;

IMECH - Journal of Engineering Tribology – Part J; International Journal of Rotating Tutbomachinery – Taylor &

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Francis Group; Intenational Journal of Applied Mechanics and Engineering - IJAME) con le quali tuttora collabora. Ha

svolto con continuità dal 1972 attività di ricerca teorica e sperimentale, i risultati dalla quale hanno prodotto circa 120

lavori su prestigiose riviste nazionali ed internazionali e comunicazioni a conferenze nazionali e internazionali. è stato

Coordinatore Nazionale di Progetti di ricerca di interesse Nazionale (PRIN). I suoi interessi di ricerca ricadono

nell’ambito della Tribologia, della Dinamica dei Rotori, delle Vibrazioni Meccaniche, Dinamica dell’accoppiamento

pistone-cilindro di MCI, dalle Nano-Tribologia.

Francesca Romana d’Ambrosio

Laureata in Ingegneria Meccanica e specializzata in Tecnologie Biomediche presso l’Università degli Studi di Napoli

Federico II, è professore ordinario nel settore “Fisica Tecnica Ambientale” presso il Dipartimento di Ingegneria

Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno. I suoi interessi di ricerca riguardano gli ambienti termici e la qualità

globale dell'ambiente confinato, il risparmio energetico in edilizia, la conservazione dei beni culturali in riferimento agli

aspetti microclimatici, la termotecnica delle terme nell'antica Roma. E’ autore di oltre 100 articoli pubblicati su riviste

nazionali ed internazionali e in atti di convegni nazionali ed internazionali. Rappresentante ufficiale italiano nei gruppi

di lavoro sugli ambienti termici in ambito ISO e CEN. È coordinatore scientifico di numerosi progetti di ricerca.

De Falco Massimo

Laurea con lode in Ingegneria Aeronautica presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Napoli “Federico II” nel

1991. Vincitore del premio di laurea bandito dal Consorzio Napoli Ricerche. Visiting Scientist nel 1994 presso la Sloan

School of Management del Massachusetts Institute of Technology (USA). Nel 1996 Dottorato di Ricerca in Impianti

Industriali presso la Facoltà di Ingegneria della Università di Napoli “Federico II”. Vincitore del posto di dottorato

sponsorizzato dalla Ansaldo Trasporti. Nel 1997 Vincitore della Borsa di Studi della Fondazione De Ianuario (Milano)

per il progetto “State of Art del Project Management negli Stati Uniti”. Istituti coinvolti: MIT, Harvard, Wharton,

Berkeley, Stanford. E’ titolare dei corsi di “Gestione dei Progetti di Impianto”, “Sicurezza degli Impianti Industriali” e

“Logistica Industriale” (dal 2007) presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Salerno. Dal 2006 è supplente di

“Economia e Gestione delle Imprese Internazionali” del corso di Laurea di Economia della LUISS Guido Carli. Dal

1998 è docente di “Advanced Project Management” nell'ambito del Master in Business Administration della LUISS

Guido Carli. Dal 1999 è docente di “Project Control” nell'ambito del Master Universitario di secondo livello in

“Engineering and Contracting” del Politecnico di Milano. Membro dell'albo di esperti del Ministero degli Affari Esteri.

Membro dell'albo di esperti per il Trasferimento Tecnologico del Ministero delle Attività Produttive. Membro della

Faculty del master universitario di secondo livello in Engineering and Contracting del Politecnico di Milano. Gia co-

Direttore dal 1999 al 2001. Membro del Comitato Direttivo del “Industrial Liaison Network” dell'Università di Salerno,

Università di Cassino, Università del Molise ed Università di Viterbo. Membro del Comitato Scientifico del Dottorato

di Ricerca in “Ingegneria dell'Innovazione” svolto congiuntamente tra la Facoltà di Economia e la Facoltà di Ingegneria

dell'Università di Salerno. Membro dell'Editorial Board delle riviste: International Journal of Project Management

(UK); Journal of Operational Research Society (UK).

Antonio Della Cioppa

Si laurea in Fisica (Indirizzo Applicativo, Orientamento Cibernetico) presso l’Università degli Studi di Napoli

“Federico II” nel 1993 e consegue il Titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria elettronica ed informatica presso

l’Università di Napoli “Federico II” nel 2000. Attualmente è ricercatore nel settore scientifico disciplinare ING-INF05

“Sistemi di Elaborazione delle Informazioni” presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Ingegneria

elettrica dell’Università degli Studi di Salerno. I suoi interessi di ricerca ricadono nell’ambito dell’Artificial Intelligence

ed, in particolare, della Evolutionary Computation e dell’Artificial Life. È Associate Editor della rivista internazionale

Journal of Artificial Evolution and Applications (Hindawi Publishing Corporation) ed è autore di oltre 80 articoli su

prestigiose riviste internazionali e comunicazioni a conferenze internazionali.

Salvatore De Pasquale

Professore associato del settore scientifico-disciplinare FIS/01, Fisica Sperimentale, è docente dei corsi di Fisica I e II

presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno e afferisce al Dipartimento di Fisica del quale è

membro di Giunta. E’ Scientific Associate presso il Centro Europeo di Ricerche Nucleari (CERN) di Ginevra dal 1986

ed è Responsabile del Gruppo Collegato di Salerno dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. L’attività di ricerca

scientifica del prof. De Pasquale è prevalentemente rivolta al settore della fisica sperimentale nucleare e subnucleare e

allo sviluppo di rivelatori di particelle per la fisica delle alte energie. Egli è stato membro di numerose collaborazioni

scientifiche internazionali impegnate in esperimenti di fisica delle alte energie, effettuati con l’utilizzo di acceleratori di

particelle, presso i più importanti laboratori di fisica nucleare al mondo. E’ autore di oltre 230 articoli scientifici,

pubblicati sulle riviste di maggiore prestigio nel settore della fisica subnucleare e della strumentazione di misura

nucleare e subnucleare. I risultati scientifici di maggiore interesse riguardano la fisica dei quark pesanti, le collisioni

anelastiche di altissima energia tra elettrone e protone (deep inelastic scattering), con particolare riferimento allo studio

della struttura del protone e a possibili sottostrutture dei quark e le collisioni ultrarelativistiche tra ioni pesanti.

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Adriana Di Leo

E’ docente di Storia contemporanea. E’ stata esercitatrice presso la Cattedra di Storia del corso di laurea in materie

letterarie nell’A.A. 1970/71, borsista negli anni A.A. 1971-72/72-73/73-74, assistente ordinaria dal 1/11/1974, presso il

corso di laurea in Scienze Politiche dell’Università di Salerno, professore associato dal 1982. Attualmente è professore

ordinario presso la Facoltà d’Ingegneria. Ha pubblicato monografie e numerosi saggi e a curato la pubblicazione di

volumi collettanei. Nel 1974 è membro del “Consiglio Direttivo del Centro Studi per la Storia del Mezzogiorno”, socio

fondatore nel 1975 dell’“Istituto per le ricerche di storia sociale e religiosa” di Vicenza e dell’”Associazione per la

storia sociale del Mezzogiorno e dell’Area mediterranea” di Potenza. E’ stata tra i proponenti del dottorato di ricerca in

Storia dell’Industria. Membro di commissioni di concorso, ha contribuito al recupero di notevoli beni culturali:

biblioteca Ventimiglia, inediti di Giuseppe Maria Galanti, beni archivistici e librari nelle zone terremotate del 1980

(medaglia d’oro collettiva del Presidente della Repubblica ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte).

Dall’anno accademico 2004-2005 ha partecipato a convegni nazionali ed internazionali, ha promosso seminari

sperimentali, organizzato e pubblicato il convegno L’Ingegneria e la sua storia (12-13 dicembre 2006). Ha introdotto e

curato il lavoro Confini di ricerca (2005). Tra i suoi saggi più recenti: La nascita dell’ordine degli ingegneri: tutela del

titolo ed evoluzione del ruolo (1923-1950) e La risorsa mineraria d’Altavilla Irpina:ruolo internazionale ed esperienze

dei minatori (1930-1960),entrambi del 2006.Ha pubblicato nel 2007 la monografia Aspetti di storia dell’ingegneria tra

fascismo e democrazia.

Flavio Giannetti

E’ nato a Siena il 25/03/1973. Nel 1996 ha conseguito con lode la Laurea in Matematica presso l’Università degli Studi

di Siena, e nel 2003 il Ph.D. in Applied Mathemathics and Theoretical Physics presso il “Department of Applied

Mathematics and Theoretical Physics” (DAMTP) dell Università di Cambridge (UK). Attualmente è ricercatore, nel

settore di “Fluidodinamica”, presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno. I

suoi interessi di ricerca si incentrano sui vari aspetti del moto dei fluidi e sulle tecniche numeriche che vengono usate

per il loro studio. In particolare, la sua attività principale è rivolta ad una migliore comprensione delle caratteristiche

delle instabilità fluidodinamiche e del ruolo da esse svolto nel processo di transizione alla turbolenza.

Liberata Guadagno

nata a Salerno nel 1960 e laureata in Chimica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II presta servizio in

qualità di ricercatore confermato presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno dal 1996. La sua attività di

ricerca è incentrata sullo studio delle correlazioni tra proprietà chimico-fisiche, struttura, morfologia e durabilità di

sistemi macromolecolari a differenti architetture organizzative (film e fibre di polimeri semicristallini e mesofasici).

Attualmente, in collaborazione con l’Alenia Aeronautica sta sviluppando sistemi “self-healing” per la formulazione di

materiali destinati alla progettazione di veicoli aeronautici. I risultati di tale ricerca hanno portato alla produzione di

diversi brevetti. La dott.ssa Guadagno è, inoltre, autrice di numerosi articoli su riviste a rilevanza internazionale.

Domenico Guida

Nato a Salerno il 7 gennaio 1960. Coniugato con tre figli. Risiede a Battipaglia (SA). Laureato in Ingegneria Meccanica

col massimo dei voti. Dal 2001 è professore ordinario presso la Facoltà di Ingegneria di Salerno dove insegna

Dinamica dei Sistemi Meccanici. Le ricerche hanno riguardato le vibrazioni indotte dall'attrito, la lubrificazione

fluidodinamica, la dinamica dei rotori, il progetto di innovativi attuatori piezoelettrici nonché aspetti teorici legati alle

moderne tecniche d'identificazione. È autore di ottanta pubblicazioni scientifiche. Dal 2004 l'attività scientifica è stata

rivolta, principalmente, allo studio di problematiche tecnico-scientifiche relative a progetti di sviluppo industriale,

realizzati in collaborazione con imprese private che operano nei settori: automotive, elettromedicale, automazione

industriale e nautico. Nel corso di tali attività sono stati prodotti diciannove reports tecnico-scientifici. È stato

valutatore di innumerevoli progetti di intereresse industriale finanziati dal Ministero dell’Industria e di progetti di

ricerca di base finanzianti dal Ministero della Ricerca.

Maurizio Guida

Nato a Napoli nel 1948. Nel 1974 si è laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l'Università degli Studi di

Napoli “Federico II”. Attualmente è professore ordinario, nel settore “Statistica per la Ricerca Sperimentale e

Tecnologica”, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ed Ingegneria Elettrica dell’Università degli Studi

di Salerno. In precedenza è stato Dirigente di Ricerca del CNR presso l’Istituto Motori di Napoli, dove ha diretto il

Reparto di Statistica ed Affidabilità. I suoi interessi di ricerca sono nell’ambito dell’Analisi dell’Affidabilità e

Disponibilità di Sistemi e dell’Inferenza e Decisione Bayesiana. È autore di oltre 40 lavori pubblicati sulle principali

riviste internazionali nel settore dell'Affidabilità e della Statistica Applicata all'Ingegneria ed ha presentato numerose

comunicazioni a convegni internazionali anche come conferenziere invitato.

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Iannone Raffaele

Nato a Salerno il 25 aprile 1974, si è laureato con lode in ingegneria meccanica presso l’Università degli Studi di

Salerno discutendo una tesi dal titolo “Proposta di un’architettura software per la gestione della produzione in aziende

di piccole dimensioni operanti in regime ATO”. Dal 2001 collabora all’attività di ricerca del gruppo di Impianti

Industriali Meccanici presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno. Ha

partecipato ai progetti PRIN sulla “quick response” denominato WILD (2001) e WILDII (2002). Nel triennio

2001/2004 ha svolto il dottorato di ricerca in Ingegneria dei Sistemi Produttivi Avanzati presso l’Università degli Studi

di Salerno, conseguendo il titolo di dottore di ricerca con la tesi dal

titolo “Tecniche avanzate per la gestione di catene e network di fornitura in contesti manifatturieri”. Dal 2005 è

ricercatore presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno. Nel 2006 è stato docente ufficiale del

corso di “Gestione degli Impianti Industriali” del Corso di Laurea di Ingegneria Meccanica. Nel 2008, a seguito della

valutazione dell’attività svolta, ha ottenuto la conferma nel ruolo di ricercatore. I suoi interessi scientifici riguardano

principalmente l’ottimizzazione dei processi produttivi mediante tecniche di simulazione, i sistemi ERP ed il supply

chain management.

Gerardo Iovane

Nato a Salerno (SA), il 5 maggio 1972. Ha conseguito la Laurea con lode in Fisica nel 1996, il titolo di Dottore di

Ricerca in Fisica nel 2000 trascorrendo parte significativa del dottorato presso i Laboratori Internazionali del CERN di

Ginevra, nel 2005 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Matematica, nel 2007 il titolo dell’Istituto Alti Studi

per la Difesa. Nel 2002 è ricercatore universitario nel settore di Fisica Matematica e dal 2005 è professore associato, nel

settore Analisi Matematica, presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Matematica Attualmente i suoi

interesse scientifici si focalizzano sui Metodi e Modelli Matematici applicati alle scienze esatte con particolare

riferimento ai temi legati allo studio dei Sistemi Dinamici, della Complessità, della Sicurezza e della Biometria con

nuove metodologie informatiche di image processing. E’ autore di circa centocinquanta articoli scientifici su riviste

internazionali, libri, saggi e contributi a conferenza. E’ stato Direttore Scientifico prima e Direttore Generale poi del

Centro di Ricerca CEMSAC; è editore di diversi Riviste Scientifiche Internazionali. E’ Esperto Scientifico presso il

Ministero dell’Università e della Ricerca e presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è

responsabile di diversi progetti di ricerca nazionali sulla Sicurezza; è, inoltre, Consigliere Scientifico del Comandante

del C4 (Comando Controllo Comunicazioni e Computer) della Difesa, è membro dell’Osservatorio Nazionale sulla

Sicurezza (OSN) presso il CeMiSS del Centro Alti Studi Difesa (CASD), è membro del Comitato Scientifico del Centro

Alti Studi per la Lotta al Terrorismo e alla Violenza Politica (Ce.A.S.), è Rappresentante Nazionale alla NATO (per l’

RTA - Research and Technology Agency) per i Task Group: TG 50 “NATO HLA Working Group” e TG 51.

Alfredo Lambiase

Professore Ordinario di Impianti Industriali presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno, Dipartimento di

Ingegneria Meccanica (dal 1994). Direttore dell’Industrial Liaison Office di Ateneo; Presidente della Commissione

Spin Off di Ateneo; Componente del Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio “Osservatorio dell’Appennino

Meridionale”; Presidente della Commissione Didattica Paritetica della Facoltà di Ingegneria. Componente del Comitato

Scientifico di riviste nazionali ed internazionali. Autore di pubblicazioni nazionali ed internazionali in atti di convegni e

su riviste. Responsabile di progetti di ricerca finanziati dal MURST, dal CNR, dalla Regione Campania e

dall’Università di Salerno. Le attività di ricerca sono state condotte principalmente nelle seguenti aree: Aspetti tecnico-

economici nell’automazione di processi industriali manifatturieri; Simulazione di processi industriali manifatturieri;

Sistemi di visione in ambienti industriali non strutturati; Ottimizzazione di tempi, costi e qualità nella gestione di

sistemi industriali complessi; Impiego di costi parametrici per la stima dei costi di impianto; Manutenzione di impianti

industriali; Programmazione e controllo della produzione in ambienti produttivi complessi; Analisi ergonomica con

strumenti di Digital Factory; Applicazione della Digital Factory per l’ottimizzazione di attività produttive; Applicazione

della Realtà Virtuale nello sviluppo prodotti e nell’organizzazione della produzione; Applicazione della Realtà Virtuale

per l’ottimizzazione della logistica.

Paolo Luchini

1980: laurea con lode in Ingegneria Elettronica (Universita` di Napoli).

1983: ricercatore nel gruppo di Fluidodinamica (Universita` di Napoli).

1992: professore associato di Fluidodinamica (Universita` di Napoli).

1994: professore ordinario di Gasdinamica (Politecnico di Milano).

2000: professore ordinario del settore Fluidodinamica (Universita` di Salerno).

Autore o coautore di 56 articoli scientifici su riviste recensite internazionalmente, di numerose presentazioni a congressi

internazionali e di un libro dal titolo "Undulators and Free-Electron Lasers" per la Oxford University Press. Ha tenuto

10 conferenze su invito a congressi internazionali, tra cui il Workshop on Breakdown to Turbulence and its Control

(Isaac Newton Institute, Cambridge, March 22-31 1999), l'ERCOFTAC Workshop on Adjoint Methods (Toulouse, 21-

23 June 1999), e la 4th EUROMECH Fluid Mechanics Conference (Eindhoven 19-23 November 2000). E`

regolarmente consultato come revisore dalle piu' prestigiose riviste scientifiche nel settore della fluidodinamica, e dal

gennaio 1999 e` associate editor dell'European Journal of Mechanics B/Fluids. Collabora con molteplici universita' e

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centri di ricerca italiani ed esteri, ed e` stato in piu' occasioni invitato presso l'Universita` di Oxford negli anni 1984-87,

presso il Politecnico di Losanna negli anni 1995-97 e presso l'Istituto di Meccanica dei Fluidi di Tolosa negli anni 1998-

2003. I suoi interessi di ricerca hanno spaziato sia nella fluidodinamica che nell'elettrodinamica, con un'ampia gamma

di approcci analitici e numerici; oggi si concentrano sulla propagazione e la ricettivita` di instabilita` fluidodinamiche e

sulla statistica ed il controllo della turbolenza di parete.

Francesca Michelino

Ricercatore nel settore “Ingegneria Economico-Gestionale” presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica

dell’Università degli Studi di Salerno. I suoi interessi di ricerca ricadono nell’ambito di: supply chain management e

cambiamento organizzativo (si analizza l’impatto delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione

sull’organizzazione, sui processi aziendali e sulle relazioni inter-impresa), logistica distributiva (si affronta il tema

dell’integrazione logistica verticale, con particolare riferimento al settore dei beni di largo consumo), organizzazione

per processi (si analizzano i modelli organizzativi orizzontali per l’appiattimento della gerarchia, con particolare

riferimento ai meccanismi di coordinamento intra- ed inter-unità, quali lavoro in team, utilizzo di obiettivi di

performance comuni ed orientamento al cliente interno ed esterno), processo di sviluppo nuovi prodotti (si analizza il

coinvolgimento dei fornitori nello sviluppo prodotto per prodotti complessi, si analizzano le strategie di outsourcing e

l’organizzazione delle relazioni cliente-fornitore). È socio ordinario della Associazione italiana Ingegneria Gestionale

(AiIG), e membro della European Operation Management Association (EurOMA). È autore di oltre 30 articoli su riviste

nazionali ed internazionali e comunicazioni a conferenze nazionali e internazionali.

Caterina Miraglia

Nata a Napoli il 29.01.1951, laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli studi di Napoli nel 1974 con voti

110/110 e lode, diplomata presso la Scuola di Perfezionamento in Diritto Civile dell'Università di Napoli nel 1977 con

voti 70/70 e lode, diplomata in lettura di testi giuridici in lingua tedesca presso il Goethe Institut di Napoli in data 14

giugno 1977, iscritta all'Albo degli Avvocati della Provincia di Napoli dal 25.10.1978. E’ professore di prima fascia per

il settore scientifico disciplinare N01X (diritto privato) dal 09.09.1986. Dall'anno accademico 1999-2000, titolare della

cattedra di Istituzioni di Diritto Privato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Salerno e dall'anno

accademico 1997 titolare dell'insegnamento di "Diritto privato dell'economia" presso la medesima Facoltà ed è stata

titolare dell'insegnamento di "Nozioni giuridiche fondamentali" fino all'anno accademico 2000-2001. È Coordinatore

Scientifico del progetto "CAMPUS ONE", È componente del Consiglio di Amministrazione dell'E.DI.SU. (Ente per il

Diritto allo Studio) di Salerno. È componente del comitato costituente dell'Osservatorio Informatico Giuridico del

Dipartimento di Studi Internazionali dell'Università di Salerno. È co-fondatore del "CENTRO

INTERUNIVERSITARIO OSSERVATORIO GIURIDICO SULLA CRIMINALITA’ ECONOMICA". È componente

del Collegio del Dottorato di Ricerca in Diritto internazionale e diritto interno e internazionale nonché tutor di vari

dottorandi. È fondatore nel 2002 e responsabile scientifico della collana dei "Quaderni del Dipartimento di Studi

Internazionali”.

Salvatore Miranda

Laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Salerno nel 1997, ha conseguito il titolo di Dottore di

Ricerca in Tecnologie dei Materiali ed Impianti Industriali presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel

2002, discutendo la tesi: “Politiche e strumenti innovativi per la gestione della manutenzione nelle imprese industriali”.

Abilitato all’esercizio della professione di Ingegnere dal 1999; iscritto dallo stesso anno all’Albo dell’Ordine della

Provincia di Salerno. Membro delle associazioni ANIMP (Associazione Nazionale Impiantistica Industriale), AIMAN

(Associazione Italiana Manutenzione) e AILOG (Associazione Italiana di Logistica e SCM). Dal 1° novembre 2002 è

Ricercatore (SSD ING-IND/17, Impianti Industriali Meccanici) presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli

Studi di Salerno; dal 1° novembre 2005 è confermato in tale ruolo. La sua attività scientifica, testimoniata da oltre 30

pubblicazioni scientifiche su atti di convegni e su riviste nazionali ed internazionali, nonché dalla partecipazione a

numerosi progetti di ricerca (Ateneo ex-60%, PRIN, Legge 5 e Misura 3.17 Regione Campania), ha riguardato

principalmente temi inerenti la gestione della produzione e della manutenzione industriale, la gestione dei progetti,

l’automazione dei processi industriali manifatturieri, la gestione della supply chain, il reengineering dei processi

aziendali, l’innovazione di processo e di prodotto.

Alessandro Naddeo

Nato a Salerno il 30/03/1975. Laureato con il massimo dei voti in Ingegneria Meccanica nel 1999 presso l’Università

degli Studi di Salerno, con tesi svolta presso ELASIS S.c.p.A. (Sistema ricerca FIAT) e vincitrice del Premio ATA

(Associazione Tecnica dell’Automobile). Dal 1999 al 2002, è stato collaboratore alla ricerca presso il Dip. di Ing.

Meccanica dell’Università di Salerno con Borsa di studio. Dal 2001 al 2002 e’ stato impiegato presso Elasis S.c.p.A.

nell’ente di Metodologie di Sviluppo Prodotto. Dal Dicembre 2002 è Ricercatore del S.S.D. ING-ING/15 (Disegno e

Metodi dell’Ingegneria) presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno. Docente degli insegnamenti del

Settore di afferenza per i corsi di Laurea in Ing. Meccanica, Ing. Chimica e Ing. Edile-Architettura. E' stato chairman ed

editor in numerose Conferenze internazionali ed è reviewer per Riviste e Conferenze internazionali. I suoi interessi di

ricerca ricadono nell’ambito dei Metodi di progettazione per l’ingegneria industriale con particolare riferimento ai

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metodi di progettazione non-standard (Logica Fuzzy, Axiomatic Design, AHP, Entropia Informazionale) e dei metodi e

strumenti di Virtual Prototyping con applicazioni meccaniche e biomediche; e’ autore di oltre 50 pubblicazioni su

riviste internazionali, testi di studio e in Convegni Internazionali.

Gaetano Salvatore Palazzo

Nato il 29/10/1950, si è laureato con lode a Napoli presso la Facoltà di Ingegneria “Federico II”, dove ha svolto ricerche

presso gli Istituti di Tecnologie e di Meccanica Applicata. Nel 1986 ha preso servizio come tecnico laureato presso

l’Istituto di Ingegneria Meccanica della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Salerno. Nel 1994 ha vinto il concorso

interno nazionale, per titoli e per esami, di Coordinatore Tecnico. Dal 1/11/2000 è professore associato di Tecnologie e

Sistemi di Lavorazione presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica della Facoltà di Ingegneria dell’Università di

Salerno. E’ coordinatore di un progetto di ricerca “Interlink”, fa parte della commissione scientifica n. 9 di Ateneo per

la valutazione dei progetti ex 60%, fa parte della commissione di Dipartimento per la sicurezza. La sua attività di

ricerca riguarda principalmente i settori seguenti: Materiali Compositi non Convenzionali; Trattamenti Superficiali e

Termici su Leghe Leggere; Materiali Amorfi; Usura degli Utensili da Taglio.

Roberto Palmieri

Ha conseguito la Laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e nel 1973 ha

vinto una borsa di studio in Ingegneria Meccanica. Attualmente è professore associato, nel settore “Tecnologie delle

Lavorazioni”, presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno. I suoi interessi di

ricerca ricadono nell’ambito del Controllo Statistico di Processo. È coordinatore scientifico di numerosi progetti di

ricerca aziendali nazionali ed internazionali.

Michele Pappalardo

Ha conseguito la laurea "magna cum laude" in Ingegneria Meccanica nell'anno accademico 1965/66 presso l'università

di Napoli. Dal 1967 è stato docente (assistente ordinario) di Gasdinamica presso l'Università di Napoli. Attualmente è

Professore Ordinario del Settore ING-IND/15 e titolare dei corsi di Disegno di Macchine, Fondamenti e metodi della

Progettazione Industriale e Grafica Computazionale Tecnica presso il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica

dell'Università degli Studi di Salerno. E' membro dei Comitati Scientifici e dei Comitati Organizzativi di diverse

Conferenze Internazionali come IPMM (Canada), AMME (Poland), IMC (Ireland), ADM, ATA (Italia), ed altri. E'

attualmente responsabile del Laboratorio di Applicazioni CAD/CAE e del Laboratorio di Prototipazione Rapida e

Virtuale presso l'Università di Salerno. Dirige un Gruppo di Ricerca costituito da professori ordinari, associati,

ricercatori e dottorandi di ricerca, oltre a laureati a contratto. Il Gruppo di Ricerca del Prof. Pappalardo approfondisce i

temi relativi alle Applicazioni di Prototipazione Virtuale nella Progettazione Industriale, alle Metodologie di Sviluppo

Prodotto, alla Prototipazione Rapida per Applicazioni Meccaniche e Bio-Meccaniche, ai Metodi di Ottimizzazione nelle

Applicazioni Industriali, all'uso di Logiche non Standard (Fuzzy, Reti Neurali, Entropia Informazionale ed altro) per la

Progettazione Industriale, alle applicazioni CAD/CAE avanzate, allo Sviluppo di periferiche VR ed all'Analisi delle

Informazioni. Su queste tematiche collabora con gruppi internazionali di ricerca ed e autore oltre 90 Lavori Scientifici

presentati in varie conferenze internazionali, molti dei quali sono stati pubblicati su Libri o su riviste scientifiche

internazionali. Il prof. Pappalardo ha progettato e collaudati vari impianti industriali, ha avuto, ed ha in corso,

collaborazioni nell'ambito della progettazione e dell'innovazione tecnologica con varie industrie pubbliche e private (fra

cui la FIAT e GM), con centri Bio-medici (Facoltà di Medicina dell'Università di Napoli) e con Centri di Ricerche.

Nicola Pasquino

E’ ricercatore universitario confermato presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno. Laureato in

Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Salerno, successivamente ha conseguito il titolo di Dottore di

Ricerca in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con una tesi di dottorato su:

“Modelli per la Gestione delle Funzioni di Negoziazione all'interno Supply Chain”. Durante il suo periodo di

formazione ha trascorso più di un anno negli Stati Uniti d’America presso il Computer Manufacturing Lab

dell’University of Maryland approfondendo le tematiche riguardanti l’ottimizzazione dei sistemi manifatturieri e

raggiungendo un ottimo livello nella comprensione e nell’utilizzo della lingua inglese sia scritta che parlata. E’ stato

relatore di numerose tesi di laurea, ha presentato e pubblicato diversi lavori a conferenze, nazionali ed internazionali, ha

partecipato alla stesura di due capitoli di un libro in pubblicazione da un editore internazionale ed ha tenuto diversi

seminari presso scuole di specializzazione, enti di formazione, ed istituti universitari internazionali. Ha partecipato

attivamente ai progetti ministeriali PRIN 05, 06 e 07, ed al consorzio internazionale interuniversitario CoDeSNet oltre

che a progetti con Enti Pubblici quali ASL e Provincia ed aziende private per l’applicazione dei modelli teorici di

negoziazione sviluppati. Svolge attività di ricerca nel settore delle Tecnologie con particolare interesse verso le tecniche

di gestione della produzione mirata alla mass customization, la gestione delle negoziazioni in ambito Supply Chain,

l’ottimizzazione dei processi produttivi tramite l’impiego di tecnologie innovative e la prototipazione rapida tramite

sinterizzazione.

Raimondo Pasquino

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Nato il 26 agosto 1943; si è laureato nel 1969 a Napoli in Ingegneria Aereonautica. Ha iniziato l'attività universitaria nel

1970 presso l’Istituto di Tecnologie della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bari, ove è stato borsista, poi

assistente incaricato, assistente ordinario e, dal 1972-73, professore incaricato stabilizzato di Tecnologie meccaniche. E’

stato uno dei fondatori della Facoltà di Ingegneria di questa Università. Dal 1991 è Professore ordinario di Tecnologia

Meccanica ed ha tenuto l’insegnamento di titolarità per gli allievi del Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica e, per

supplenza, quello di Tecnologie Speciali. E’ membro affiliato all’ASME. E’ stato Preside della Facoltà di Ingegneria

dall’A.A. 96/97 e componente della Giunta di Presidenza del Collegio dei Presidi di Ingegneria. E’ Rettore dell’Ateneo

di Salerno dal I novembre 2001. L’attività di ricerca svolta riguarda principalmente i seguenti filoni di ricerca: Misure

di profili di superfici a geometria complicata, Metalli amorfi, Usura degli utensili da taglio.

Arcangelo Pellegrino

Laureato in Ingegneria Meccanica nell’a.a. 1979-80 all’Università di Napoli. Sino al 1987 ha svolto attività

professionale nella progettazione d'impianti industriali e fornitura di know–how per l'industria privata. Dal 1988 al 2001

è stato funzionario tecnico presso l'Istituto di Ingegneria Meccanica dell'Università di Salerno, dove ha curato prima il

Laboratorio Prove Materiali e successivamente il Laboratorio di Grafica Computazionale. Dal Luglio 2001 è ricercatore

del settore Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale al DIMEC Dipartimento di Ingegneria Meccanica

dell'Università di Salerno. L'attività scientifica si svolge nei seguenti settori d'interesse: ottimizzazione delle traiettorie

nel CAM mediante curve interpolanti, sintesi delle tolleranze, analisi delle immagini, progettazione meccanica, metodi

di progettazione, logica Fuzzy, prototipazione rapida. E’ titolare di un brevetto.

Cesare Pianese

E’ nato nel 1961. Laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l'Università Federico II di Napoli; ha lavorato

(1987/88) presso il Centro Ricerche Fiat, ha conseguito (1989/90) con onori il Diploma Course in fluidodinamica presso

il von Karman Institute (Belgio) e nel 1992 il titolo di Dottore di Ricerca. Attualmente è professore ordinario nel settore

“Macchine a Fluido” presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno. I suoi

interessi di ricerca riguardano i motori automobilistici, i sistemi di propulsione ibridi e le celle a combustibile. È autore

di oltre 100 lavori scientifici pubblicati sia su riviste internazionali sia in atti di congressi internazionali. È coordinatore

scientifico di numerosi progetti di ricerca anche in collaborazione con enti di ricerca stranieri.

Joseph Quartieri

E’ Professore Ordinario di Fisica Sperimentale presso la Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ di Salerno. E’ co/autore

di centinaia di pubblicazioni su riviste internazionali. Ha insegnato o insegna Fisica I, Fisica II, Elettronica Quantistica,

Complementi di Matematica , Probabilita’ e Statistica, Analisi dei Dati Fisici per l’Ingegneria, Ottica e Acustica, Fisica

Medica, etc. nelle Facolta’ di Ingegneria e Medicina (Universita’ di Napoli “Federico II”, Roma “Tor Vergata”, ed

(oggi) Salerno). In quest’ultima è stato anche Consigliere di Amministrazione. E’ componente della Commissione

Disabilità dell’Ateneo di Salerno da oltre otto anni. Già componente della Giunta Disabilità dell’Ateneo di Salerno. E’

Delegato alla Disabilita’ per la Facolta’ di Ingegneria. Già responsabile della collaborazione con l’Universita’ di

Kangnung in Korea. Già responsabile delle ricerche teoriche e sperimentali espletate dal Gruppo dei Fisici di Ingegneria

in Fisica Subnucleare. Attualmente responsabile del Settore Fisica Ingegneria. E’ Tecnico Competente in Acustica

Ambientale della Regione Campania. Docente presso la Facolta’ di Medicina a Salerno. Componente della

Commissione Didattica e Paritetica della Facolta’ di Ingegneria dell’Ateneo di Salerno. Gia’ Docente presso Facolta’ di

Medicina della II Università di Napoli. E’ membro della collaborazione ENVIRAD_SPLASH per il monitoraggio sul

territorio nazionale dei livelli di Radon.

Carlo Renno

professore associato del settore scientifico-disciplinare «Fisica tecnica Industriale», è nato nel 1969 a Napoli, ove nel

1996 si è laureato in Ingegneria Meccanica. Svolge la sua attività di ricerca nel campo della termodinamica applicata e

della trasmissione del calore, con particolare attenzione alla tecnica del freddo. Nell’ambito della tecnica del freddo si è

interessato allo studio degli impianti operatori a compressione di vapore, oggetto sia di indagini sperimentali che

analitico-numeriche. I principali argomenti di ricerca sviluppati sono: valutazione delle prestazioni energetiche e

dell’impatto ambientale dei fluidi refrigeranti; modellistica dei componenti di un impianto operatore; ottimizzazione

energetica di impianti operatori a compressione di vapore; determinazione di sistemi innovativi capaci di controllare la

capacità frigorifera di un impianto a compressione. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca. L’attività scientifica è

testimoniata da circa 30 articoli pubblicati sia su riviste internazionali che su atti di convegni internazionali.

Stefano Riemma

E’ nato a Napoli il 22 marzo 1964, si è laureato con lode, in 5anni in ingegneria meccanica. E’ stato responsabile di

produzione in un’azienda Aeronautica di rilevanza nazionale. Nel 1997 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in

Impianti Industriali. Dal 1994 al 1997 ha tenuto per contratto, presso l’Ateneo del Sannio, il corso di Sistemi di

Produzione Automatizzati, nel periodo 1997-99 ha tenuto per contratto,presso l’Ateneo di Salerno, l’insegnamento di

Impianti Industriali. Nel 1998 ha preso servizio presso l’Università degli studi di Salerno in qualità di professore

associato. Nel 2002 ha vinto il concorso per posto di professore ordinario ed ha preso servizio presso lo stesso Ateneo

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salernitano in qualità di professore straordinario. Dal 2005 è professore ordinario. E’ titolare dei corsi di Gestione degli

Impianti Industriali e di Gestione della Produzione. E’ responsabile scientifico di numerose convenzioni di ricerca con

aziende private su temi di specifico interesse industriale. E’ autore di oltre 60 articoli di ricerca sui temi della gestione

della produzione e dell’automazione dei processi manifatturieri; i risultati dell’attività di ricerca sono pubblicati su

riviste internazionali quali International Journal of Production Research, International Journal of Flexible

Manufacturing Systems, International Journal of Computer Integrated Manufacturing.E’ socio APICS, POMS, ANIMP

e INFORMS

Gianfranco Rizzo

Nato a Napoli nel 1952. Laurea con lode in Ing. Meccanica, Univ.di Napoli (1975). Ha lavorato presso FIAT (1977),

Istituto Motori CNR (1978-81), Univ. di Napoli (1982-92) ed Univ.di Salerno (1992-). Prof.Ordinario nel settore

IND/ING08 dal 2000. Ha prodotto oltre 100 lavori scientifici, su controllo, sperimentazione e modellistica dei motori a

combustione interna, sul progetto ottimizzato di sistemi energetici e turbomacchine, sugli impianti eolici ed ibridi, sui

veicoli ibridi e solari, sulla modellistica e gestione ottimale delle risorse naturali. Autore di testi didattici multimediali

ed on-line su macchine e sistemi energetici. Chair della Technical Committee IFAC (International Federation of

Automatic Control) "Automotive Control". Best Paper Award all’AVEC04 Conference, Arnhem, NL. Membro della

IPC, Chairman e Associated Editor di numerosi congressi internazionali. Coordinatore scientifico di progetti europei, di

progetti nazionali PRIN, di progetti regionali e di numerosi progetti con l’industria. Presidente Associazione

Musicateneo.

Alessandro Ruggiero

E’ nato a Salerno il 10 Marzo 1971. Si è laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l'Università degli Studi di

Salerno nel marzo 1996. Nello stesso anno ha conseguito l'abilitazione alla professione di ingegnere. Dal 1997 al 1999

ha frequentato il corso di Dottorato di Ricerca in Tribologia (XIII ciclo -Università di Pisa-). Dal 1/11/1999 al 3/2/2005

è stato in servizio in qualità di Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università

degli Studi di Salerno (dal dicembre 2001 confermato nel ruolo dei Ricercatori). Dal 3/2/2005 ad oggi è Professore

Associato (SSD ING-IND/13) presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno.

E’autore di più di 60 pubblicazioni scientifiche di livello internazionale sui temi della lubrificazione di sistemi

meccanici, engine friction, dinamica dei rotori, controllo delle vibrazioni e del rumore, biomeccanica.

Saverio Salerno

E’ nato a Roma il 20 luglio 1953. Ha conseguito la Laurea in Matematica con lode presso l'Università di Pisa nel 1974.

Ha conseguito, inoltre, il Diploma in Matematica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Dal 1978 è professore

incaricato presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Salerno; è professore associato di Analisi Matematica presso la

Facoltà di Ingegneria dell'Università di Salerno dal 1983, professore straordinario di Analisi Matematica dal 1987 e

professore ordinario di Ricerca Operativa dal 2001 presso la suddetta Università. É autore di circa novanta lavori e

quattro volumi pubblicati per la maggior parte su riviste internazionali su argomenti di Teoria dei Numeri, Analisi

Matematica, Matematica Applicata e Informatica É Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e

Matematica Applicata dell’Università di Salerno. Attualmente, svolge e coordina attività di ricerca di base e applicata

anche in Informatica, Simulazione, Didattica e Divulgazione Scientifica, Software Matematico ed è autore di numerosi

lavori scientifici in tali settori. È coordinatore scientifico di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali.

Edoardo Scarpetta

E’ laureato in Fisica Generale col massimo dei voti presso l’Università di Napoli. Prima borsista di ricerca ed

esercitazioni, poi ricercatore confermato di Fisica Matematica (dal 1981) presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università

di Salerno. Vincitore di concorso nazionale, dal 1999 è professore associato nel SSD MAT/07 presso la suddetta

Facoltà. Attualmente, è titolare dei corsi di Matematica III e Matematica IV nell’area didattica di Ingegneria Meccanica.

Ha tenuto per supplenza vari corsi di Matematica I e Matematica II (ex Analisi matematica, Geometria). La sua attività

di ricerca si svolge principalmente nel campo della propagazione ondosa in solidi elastici danneggiati, studiando in

particolare problemi di scattering con approcci analitici. E’ autore di una cinquantina di lavori pubblicati quasi

esclusivamente su riviste internazionali; vanta inoltre numerose comunicazioni a Congressi nazionali ed internazionali.

Svolge regolarmente attività di “referee” per due riviste edite dalla Elsevier. E’ membro da diversi anni del Gruppo

Nazionale per la Fisica Matematica dell’INdAM (ex CNR), ed ha costantemente partecipato ai Programmi di ricerca

cofinanziati (PRIN) in varie Unità Locali.

Silvia Scarpetta

Laureata in Fisica con votazione 110/110 cum laude nel 1995 presso 'Università di Napoli `Federico II''. Ha conseguito

il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica, presso l'Università degli studi di Salerno. E’ ricercatrice in Fisica della Facoltà

di Ingegneria dell' Università degli Studi di Salerno 2002. L'attività scientifica della Dr. Silvia Scarpetta si e' incentrata

sulle seguenti linee di ricerca: Meccanica statistica delle reti neurali e Applicazioni dei metodi della fisica teorica a

problemi biologici. Architetture e algoritmi neurali, e applicazioni delle reti neurali alla discriminazione e al

riconoscimento automatico di immagini satellitari.

Page 15: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

15

Adolfo Senatore

ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Tribologia presso l’Università di Pisa con una dissertazione su modelli

per la stima delle perdite meccaniche in un motore a combustione interna. Afferisce al Dipartimento di Ingegneria

Meccanica dell’Università degli Studi di Salerno dal 2002, settore scientifico disciplinare ING-IND/13 Meccanica

Applicata alle Macchine. I principali interessi di Ricerca riguardano: la modellazione dell’interazione d’attrito ed i

meccanismi di lubrificazione nei motori a combustione interna; l’analisi teorico/sperimentale di frizioni a secco per

applicazioni automotive con riferimento a trasmissioni manuali robotizzate; la dinamica dei rotori su cuscinetti

fluidodinamici; l’analisi sperimentale delle vibrazioni di dischi rotanti e travi uniformi con riferimento agli effetti di

irrigidimento da forza centrifuga. In particolare, l'attività svolta ha dato luogo a circa 70 pubblicazioni scientifiche,

presentate a Congressi nazionali ed internazionali o pubblicate su riviste internazionali. Partecipa a progetti di Ricerca

comunitari e nazionali o convenzioni di Ricerca con enti e privati in qualità di componente o coordinatore. E’ membro

della Commissione Socrates/Erasmus dell’Area Didattica di Ingegneria Meccanica, nonché componente del collegio

Docenti del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Meccanica. Docente di contatto, nell'ambito del Programma

Socrates/Erasmus, con le sedi: EUITI/UPM - Universidad Politécnica de Madrid (E), CTD - Univerza v Ljubljani

(SLO), Universitatea Politehnica din Bucuresti (RO), EPS - Universidad de Cordoba (E), SUPSI – Lugano (CH).

Vincenzo Sergi

E’ professore ordinario di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di

Salerno nella quale è titolare dei corsi di Tecnologie Generali dei Materiali e di Produzione Assistita da Calcolatore. Già

titolare della cattedra di Tecnologia Meccanica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “Tor Vergata”

ed, in precedenza, della cattedra di Produzione Assistita da Calcolatore presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università

di Napoli “Federico II”. Dal 2002 è coordinatore del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Meccanica. L’attività di ricerca

si sviluppa secondo due principali direttrici: la prima riguarda la simulazione numerica ad eventi discreti per la

ottimizzazione delle lavorazioni meccaniche e delle prestazioni di sistemi produttivi avanzati, mentre la seconda è

relativa alla ottimizzazioni di lavorazioni mediante fascio laser e loro integrazione nei sistemi manifatturieri. È autore di

circa 100 articoli pubblicati su riviste nazionali ed internazionali o inseriti come atti di prestigiose conferenze

internazionali.

Giovanni Spagnuolo

E’ nato nel 1967. Nel 1993 ha conseguito la Laurea in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Salerno,

e nel 1998 il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Elettrica presso l’Università “Federico II” di Napoli. Attualmente è

professore associato, nel settore “Elettrotecnica”, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Ingegneria

Elettrica dell’Università degli Studi di Salerno. I suoi interessi di ricerca ricadono nell’ambito dell’elettronica di

potenza per le fonti energetiche rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, e della modellistica e del controllo di celle

a combustibile. È Associate Editor di IEEE Transactions on Industrial Electronics, rivista per la quale è anche editore di

due Special Issue, ed autore di circa 100 articoli su riviste internazionali e comunicazioni a conferenze nazionali e

internazionali. E’ responsabile di alcuni progetti di ricerca e convenzioni con aziende ed è co-autore di tre brevetti

internazionali.

Vincenzo Tibullo

E’ nato a Napoli il 19 dicembre 1966. Ha conseguito la Laurea con lode in Fisica nel 1994 presso l'Università degli

Studi di Napoli “Federico II”, e il titolo di Dottore di Ricerca in Matematica nel 2006 presso l'Università degli Studi di

Salerno. Dal 2005 è Ricercatore Universitario nel Settore Scientifico Disciplinare MAT/07 (Fisica Matematica), presso

il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Matematica Applicata (DIIMA) dell'Università di Salerno. I suoi

interessi di ricerca ricadono nei seguenti ambiti: propagazione ondosa in presenza di cracks, soluzioni fondamentali in

termoelasticità per continui micropolari, propagazione di onde acustiche in continui stratificati, problemi dinamici per

miscele di continui termoelastici. E’ autore di 15 articoli su prestigiose riviste internazionali e comunicazioni a

conferenze nazionali e internazionali.

Zappale Elvira

Nata a Salerno il 2 agosto 1975. Il 16 luglio 1997 ha conseguito con lode la Laurea in Matematica presso l’Università

degli Studi di Salerno, e nel 2002 il titolo di Dottore di Ricerca in Matematica, presso l’Università degli Studi di Napoli

“Federico II”. Dal 2000 al 2003 è stata titolare di cattedra per Matematica e Fisica presso la Scuola Secondaria

Superiore. Dall’1 gennaio 2004 è ricercatore nel settore scientifico disciplinare MAT/05 (Analisi Matematica) presso la

Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno. L’attività di ricerca si svolge prevalentemente nell’ambito

del Calcolo delle Variazioni con particolare attenzione alle applicazioni della Matematica alla Meccanica dei Continui

per quel che concerne le strutture sottili, le tecniche di omogeneizzazione per materiali compositi, i materiali non

semplici e la frattura. Più recentemente la ricerca si è rivolta anche alle Equazioni alle derivate parziali ed alle

problematiche dell’ Analisi Matematica che intervengono nei modelli di decomposizione delle immagini. Dal 2000 ha

stabili rapporti scientifici con il Center for Nonlinear Analysis della Carnegie Mellon University di Pittsburgh (PA) –

Page 16: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

16

USA. È autrice di articoli su riviste internazionali e tiene comunicazioni a conferenze nazionali e internazionali.

Partecipa a progetti di ricerca nazionali ed internazionali.

Francesco Zirpoli

Si è laureato in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II nel 1994. Ha conseguito

nel 1998 il titolo di Master of Philosophy in Management Studies presso l'Università di Cambridge, U.K. e, nel 2000, il

titolo di Dottore di Ricerca in Economia Aziendale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Attualmente è

Ricercatore presso il DIMEC dell'Università di Salerno dove ha lavorato come cultore della materia dal 1997 e

assegnista di ricerca dal 1999. I suoi interessi di ricerca sono incentrati sullo sviluppo prodotto, sulle relazioni cliente-

fornitore e sulle strategie di make or buy. È autore su tali temi di numerose pubblicazioni apparse su riviste nazionali ed

internazionali.

Page 17: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

17

(torna indice)

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA

GESTIONALE L9 del D.M. 270/2004 – ex Classe 10 del D.M. 509/1999

Lauree in Ingegneria Industriale

Page 18: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

18

Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Classe delle Lauree10 in Ingegneria Industriale: Durata 3 anni

Percorso UNICO

1°Anno

Semestre Crediti Disciplina

I 9 Matematica I

I 6 Fondamenti di Informatica

I 6 Chimica

I 6 Economia ed Organizzazione Aziendale

I-II 12 Fisica

II 6 Tecnologie Generali dei Materiali

II 6 Disegno

II 9 Matematica II

TOT 60

2°Anno

Semestre Crediti Disciplina

I 6 ELETTROTECNICA 1

I 3 BASI DI DATI

I 3 SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI

I 6 SISTEMI E PROCESSI DI PRODUZIONE

I 6 GESTIONE DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI

I 6 FISICA TECNICA

II 6 MECCANICA DEI FLUIDI

II 6 SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE

II 6 MACCHINE E SISTEMI ENERGETICI

II 6 IMPIANTI INDUSTRIALI

II 6 FONDAMENTI DI MECCANICA APPLICATA

60

3°Anno

Semestre Crediti Disciplina

I 3 SICUREZZA DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI

I 3 LOGISTICA INDUSTRIALE

I 6 RICERCA OPERATIVA

I 6 TECNOLOGIE E PROCESSI DI LAVORAZIONE

I 6 MATEMATICA 3

I 6 N. 1 MATERIA A SCELTA da 6 CFU*

II 6 MARKETING E DISTRIBUZIONE

II 6 COSTRUZIONE DI MACCHINE

II 3 N. 1 MATERIA A SCELTA da 3 CFU*

II 3 LINGUA INGLESE

Page 19: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

19

II 6 TIROCINIO

II 3 PROVA FINALE

60

MATERIE A SCELTA (^)

TABELLA "A" (moduli da 3 crediti)

MISURE MECCANICHE

ENERGETICA

TABELLA "B" (moduli da 6 crediti)

ELETTROTECNICA 2

INNOVAZIONE E SVILUPPO PRODOTTI

Page 20: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

20

Corso di Laurea Triennale

in

Ingegneria Gestionale

Elenco dei Corsi

Basi di Dati..................................................................................................................................... 21

Chimica .......................................................................................................................................... 23

Costruzione di Macchine ............................................................................................................... 25

Disegno .......................................................................................................................................... 28

Economia ed Organizzazione Aziendale ....................................................................................... 30

Elettrotecnica 1 .............................................................................................................................. 32

Elettrotecnica II .............................................................................................................................. 34

Energetica....................................................................................................................................... 36

Fisica .............................................................................................................................................. 38

Fisica Tecnica ................................................................................................................................ 41

Fondamenti di Informatica ............................................................................................................. 44

Fondamenti di Meccanica Applicata .............................................................................................. 46

Gestione degli impianti industriali ................................................................................................. 48

Impianti Industriali ......................................................................................................................... 50

Innovazione e Sviluppo Prodotto ................................................................................................... 52

Logistica Industriale ....................................................................................................................... 54

Macchine e Sistemi Energetici ....................................................................................................... 56

Marketing e Distribuzione ............................................................................................................. 58

Matematica I .................................................................................................................................. 60

Matematica II ................................................................................................................................. 64

Matematica III ................................................................................................................................ 67

Meccanica dei Fluidi ...................................................................................................................... 69

Misure Meccaniche ........................................................................................................................ 71

Ricerca Operativa ........................................................................................................................... 73

Sicurezza degli Impianti Industriali ............................................................................................... 76

Sistemi di Controllo di Gestione .................................................................................................... 78

Sistemi e Processi di Produzione ................................................................................................... 80

Sistemi Informativi Aziendali ........................................................................................................ 82

Tecnologie e Processi di Lavorazione ........................................................................................... 84

Tecnologie Generali Dei Materiali ................................................................................................ 86

Page 21: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

21

Basi di Dati

Cds: Ingegneria

Informatica

Docente:

Prof. Giuseppe

LIETO

Integrato:

con Sistemi

Informativi

Propedeuticità:

Fondamenti di

Informatica

Crediti: 3

Anno: I Semestre: II Codice: 0610700039 SSD: ING-INF/05 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento di modelli e metodi per la definizione, progettazione e

realizzazione di sistemi software che gestiscano insiemi di dati di grandi dimensioni e di natura

eterogenea.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito delle basi di dati, dei modelli

concettuali, logici e fisici di rappresentazione dei dati, delle metodologie di progetto e sviluppo,

dei concetti fondamentali del linguaggio SQL.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper progettare e normalizzare un modello E-R di una realtà in esame, realizzare, nel modello

relazionale, una base di dati ed estrarre informazioni attraverso il linguaggio SQL,

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare una base di dati, ed

ottimizzare il processo realizzativo in base al contesto in esame

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alle basi di dati

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

di base, con particolare riferimento alle strutture algebriche.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di

laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro,

un progetto da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il progetto comprende

unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione, oltre che

delle capacità di progettazione e realizzazione di una base di dati partendo dalle specifiche,

anche a sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team. Nelle esercitazioni in laboratorio

gli studenti implementano una base di dati in uno specifico DBMS (MSAccess o MySQL) e

svolgono esercitazioni nel linguaggio SQL.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Sistemi informativi,

informazioni e dati Architetture e linguaggi per le basi di dati 3

Page 22: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

22

Il modello

relazionale Relazioni, vincoli, operazioni sul modello relazionale 6

Linguaggi per le basi

di dati

Introduzione al SQL; SQL per la manipolazione dei dati; SQL per

l’interrogazione dei dati; interrogazioni semplici e interrogazioni

complesse; query nidificate, funzioni di aggregazione

3 3 3

Progettazione

Concettuale

La progettazione concettuale di una base di dati; strategie e modelli

di progettazione 6 3

Il modello E-R Descrizione del modello; progettazione di modelli E-R 3 2

Progettazione logica Ristrutturazione del modello E-R; sua normalizzazione e traduzione

nel modello relazionale. 3 2 3

Totale Ore 24 10 6

Testi di riferimento

Basi di dati - Modelli e linguaggi di interrogazione 2/ed

Paolo Atzeni, Stefano Ceri, Stefano Paraboschi, Riccardo Torlone

Ed. McGraw Hill

Page 23: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

23

Chimica

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Guadagno Liberata

Integrato:

Propedeuticità:

nessuna Crediti: 6

Anno: I Semestre: I Codice:

0610600005 SSD: CHIM/07

Tipologia:

Base

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Studio, comprensione e razionalizzazione dei fenomeni chimici, ovvero strutturazione della materia

e sue trasformazioni fisiche e chimiche. Tra i risultati previsti per l’apprendimento rientra lo

sviluppo di una visione atomistica delle sostanze e le competenze per connettere le osservazioni

macroscopiche con la visione atomistica delle reazioni.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione dei concetti fondamentali della chimica sulla base degli obiettivi concettuali

pianificati dal docente.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Agli studenti è richiesto di sapere individuare le possibili applicazioni dei concetti fondamentali

acquisiti.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Rilevanti applicazioni ingegneristiche, risoluzione dei problemi e comprensione concettuale sono

tre temi integrati, anche se distinti, che si intrecceranno durante lo svolgimento del corso e saranno

evidenziati in diversi modi che, nel complesso, funzioneranno come guida per sollecitare gli

studenti a sviluppare i propri obiettivi di valutazione analitica e critica.

Abilità comunicative (communication skills)

Agli studenti è richiesto di sapere esporre oralmente un argomento con la capacità di correlare gli

aspetti fenomenologici della chimica con i processi che avvengono a livello atomico e molecolare.

Capacità di apprendere (learning skills)

Agli studenti è richiesto di sapere applicare le conoscenze acquisite durante il corso, ed

approfondire gli argomenti trattati in contesti di interesse attuale.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche di

base, con particolare riferimento alle strutture algebriche.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula viene

assegnato agli studenti la risoluzione di problemi chimici che rappresentano l’espressione in forma

concreta e quantitativa dei concetti che vengono di volta in volta erogati nelle lezioni teoriche. Il

metodo di risoluzione dei problemi è scelto in modo da porre in risalto il ragionamento ed è basato

su un procedimento a tappe; allo step iniziale di comprensione del problema segue la fase di

pianificazione e risoluzione. La fase di pianificazione serve a riflettere su come risolvere il

problema prima di manipolare i valori numerici. L’ultima fase, quella di verifica, promuove

l’abitudine a valutare la ragionevolezza della risposta e a verificare la coerenza con i principi

fondamentali della chimica.

Metodi di valutazione

Page 24: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

24

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed

un colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Struttura atomica

della materia

Atomi e cariche elettriche. Peso atomico e molecolare. Concetto di mole.

Elettrone. Energia di ionizzazione e affinità elettronica. Massa degli atomi e

delle molecole. Modello attuale dell’atomo di idrogeno. Significato della

funzione d’onda. Aufbau degli atomi e loro configurazione elettronica. Tavola

periodica.

10 2

Legame chimico

Formule chimiche. Legame ionico. Legame covalente. Delocalizzazione degli

elettroni e risonanza. Ibridizzazione e geometria molecolare. Legame metallico.

Interazioni deboli e stati condensati. Caratteristiche di valenza degli elementi in

relazione alla loro posizione nel sistema periodico.

10 2

Stechiometria Numero di ossidazione. Reazioni chimiche ed equazioni di reazione. Reazioni

di ossido-riduzione. 2 4

Gas, solidi e

liquidi

Pressione. Legge di Boyle. Legge di Charles e Gay-Lussac. Scala assoluta della

temperatura. Equazione di stato dei gas perfetti. Pressioni parziali e legge di Dal

ton. Gas reali. Proprietà dei solidi. Reticoli e celle elementari. Descrizione di

alcuni reticoli cristallini.. Tipi di solidi. Solidi covalenti, molecolari, ionici e

metallici. Liquidi.

8 2

Equilibrio di fase Equilibrio solido-liquido, solido-gas e liquido-gas. Diagrammi di stato.

Diagramma di stato dell’acqua e del biossido di carbonio. 4

Equilibrio

chimico

Generalità. Legge di azione di massa. Effetto della temperatura sull’equilibrio

chimico. Equilibri omogenei ed eterogenei. Dissociazione elettrolitica

dell’acqua. Acidi e basi. Prodotto di solubilità.

4 7

Elettrochimica Potenziale all’elettrodo e celle galvaniche. 2 3

Totale Ore 40 20

Testi di riferimento

D.W. Oxtoby “Chimica Moderna” EDISES (Napoli)

Bandoli-Dolmella-Natile “Chimica di Base” EDISES (Napoli)

Schiavello-Palmisano “Fondamenti di Chimica” EDISES (Napoli).

Page 25: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

25

Costruzione di Macchine

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Cricrì Gabriele

Citarella Roberto

Integrato:

Propedeuticità:

Matematica 1, Fisica 1,

Disegno Meccanico

Crediti: 6

Anno: II Semestre: II Codice: SSD: ING-IND/14 Tipologia:

integrativo

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso, offerto a studenti del secondo anno del corso di Laurea in Ingegneria Chimica, si

propone di illustrare i principi che stanno alla base della teoria dell’elasticità. Viene illustrato il

comportamento dei materiali a partire dalle definizioni di sforzi, deformazioni e dei loro legami

fino alle equazioni dell’equilibrio elastico. Successivamente viene affrontato lo studio della

risposta di semplici strutture riconducibili ad apparecchiature in uso nell’industria sottoposte a

differenti sistemi di forze. L’impostazione dell’esposizione affianca gli aspetti teorici e quelli

applicativi. La parte esercitativa prevede applicazioni rivolte alla verifica ed al

dimensionamento di organi di macchine o per il contenimento e la condotta di fluidi. Una parte

del corso è dedicata ai principi della progettazione e alla problematica della sicurezza nei suoi

aspetti riguardanti la normativa ed i dispositivi.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della meccanica e della costruzione di

macchine.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Conoscere i principi della progettazione delle macchine.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per progettare un semplice componente meccanico,

ed ottimizzare il processo di calcolo in base al contesto in esame.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed illustrare l’approccio di calcolo prescelto.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche,

fisiche, di rappresentazione grafica/schematizzazione e meccaniche di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di

laboratorio.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Geometria delle masse,

schematizzazione,

equilibrio

momenti d’inerzia e momenti statici con esemplificazioni

applicative. Schematizzazione di alcuni meccanismi studiati

(manovellismi di spinta, meccanismi con camme) mediante

6 4

Page 26: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

26

modelli semplificati. Modello geometrico di trave rettilinea.

Equilibrio della trave staticamente determinata rispetto alle

condizioni di vincolo; travi iperstatiche (cenni). Spostamenti,

deformazioni, tensioni ed equilibrio per continui elastici.

Comportamento dei

materiali: stati piani

Relazioni generali tra tensioni e deformazioni. Leggi costitutive

elastiche per materiali isotropi. 3 2

Diagrammi delle

caratteristiche di

sollecitazione

Modi di sollecitazione (trazione/compressione, flessione, taglio,

torsione) della trave piana ed i corrispondenti campi di tensione

e deformazione.

4 5

Strutture

assialsimmetriche

Tensioni e deformazioni per strutture assialsimmetriche con

pareti sottili sottoposte a pressione interna. 4 2

Criteri di verifica e

dimensionamento di

organi sotto carichi

statici.

Principali criteri di resistenza statica e applicazione alle

strutture trattate ai fini della verifica e del dimensionamento.

Esemplificazioni.

4 4

Principi della

progettazione, soluzioni

e particolari costruttivi,

normativa di sicurezza

Soluzioni costruttive impiegate nella progettazione di

apparecchiature in uso nell’industria. Normativa vigente in

materia. Vincoli costruttivi imposti dalle normative di

sicurezza. Visita al laboratorio di Costruzione di macchine.

6 2 2

Esempi di verifica e

dimensionamento

Si applicano le nozioni acquisite durante lo svolgimento del

corso in esercitazioni esemplificative e nella stesura da parte

degli allievi di un elaborato progettuale consistente nella

verifica o dimensionamento di meccanismi studiati durante il

corso (manovellismi, meccanismi con camme, rotismi).

4 8

Totale Ore 31 27 2

Testi di riferimento

F. P. Beer, E. Russel Johnston, Jr., J. T. DeWolf, Meccanica dei Solidi, McGraw-Hill

Page 27: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

27

Page 28: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

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Disegno

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Michele

Pappalardo

Integrato:

Propedeuticità:

nessuna Crediti: 6

Anno: I Semestre: II Codice: 06106000xx SSD: ING-IND/15 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire Il corso mira a rendere il laureando capace di interpretare correttamente i disegni tecnici nella loro

interezza, tenendo cioè conto, oltre che della rappresentazione dell’oggetto, anche delle ulteriori

informazioni che il disegno tecnico contiene quali dimensioni, tolleranze, lavorazioni, saldature, etc,

necessarie alla gestione del prodotto ed all’utilizzo delle attrezzature del disegno sia tradizionali che

informatiche.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Comprensione del linguaggio del disegno tecnico e delle norme del disegno tecnico. Metodi di

realizzazione ed assemblaggio di elementi meccanici. Conoscenze sui collegamenti meccanici e le

trasmissioni meccaniche.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper leggere e rappresentare a norma sia manualmente che con un elaboratore un disegno tecnico,

interpretare e trasmettere tutte le informazioni di progetto, effettuare misurazioni micrometriche,

calcolare le tolleranze di un accoppiamento.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper determinare le rappresentazione e le informazioni necessarie a realizzare il disegno di

particolari, assiemi ed impianti nel contesto richiesto.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper esporre oralmente gli argomenti legati alla materia. Utilizzare lo schizzo a mano come

strumento integrativo alla comunicazione.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso.

Prerequisiti

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati non sono richieste particolari conoscenze.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

vengono assegnati elaborati, sia grafici che numerici, da sviluppare durante tutto lo svolgimento

del corso. Nell’ambito dell’elaborazione grafica, l’allievo opera con il software AUTOCAD in

ambiente 2D. E’ previsto anche lo svolgimento di una lezione pratica in officina.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova grafica

manuale, una prova grafica al calcolatore, un esercizio numerico ed un colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Metodi di

rappresentazione

Proiezioni ortogonali, assonometrie, prospettive. Rappresentazioni

cartesiane, rappresentazioni polari, equazioni parametriche. 2 3

Sezioni e quotature Normazione relativa alla realizzazione delle sezioni ed alla quotatura. 2 3

Elementi di geometria Costruzione grafica d’elementi geometrici, cenni sui metodi 2 3

Page 29: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

29

analitica e proiettiva d’approssimazione ed interpolazione, sezioni di figure solide, operazioni

matematiche eseguite graficamente.

Le norme del Disegno

Tecnico Enti unificatori, principali norme relative al disegno tecnico 2 3

Tolleranze

Errori di misura e di lavorazione, accoppiamento tra organi meccanici,

sintassi delle tolleranze dimensionali e rappresentazione delle tolleranze

geometriche, aspetti statistici, teoria degli errori, strumentazione di

misura, rugosità, numeri di Renard.

4 6

Rappresentazione

normata di elementi

meccanici

Forma geometrica di elementi meccanici. Collegamenti meccanici e

norme per la loro rappresentazione grafica. Rappresentazione e criteri di

realizzazione di ruote dentate. Trasmissioni meccaniche.

6 9

Documentazione e

gestione dati di progetto

Rappresentazione di sistemi meccanici: disposizione delle parti, legende,

tabelle, pezzi, materiali, disegno di progetto e disegno di fabbricazione,

disegno elaborato al calcolatore.

6 9

Totale Ore 24 36

Testi di riferimento A. Donnarumma: Disegno di Macchine, Masson, 1996

E. Chirone, S. Tornincasa: Disegno Tecnico Industriale, Il Capitello, 2005

Persiani F. et al.: Disegno Tecnico Industriale. Consorzio Nettuno

UNI - Disegno tecnico. Specificazioni dimensionali e geometriche di disegno meccanico e industriale,

2006

UNI - Disegno tecnico. Organi meccanici, 2006

UNI - Disegno tecnico. Schemi, simboli e tolleranze di disegno meccanico e industriale, 2006

UNI - Disegno tecnico. Principi e applicazioni generali di disegno meccanico e industriale, 2006

Appunti dalle lezioni dal sito: http://elearning.dimec.unisa.it

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30

Economia ed Organizzazione Aziendale

Cds: Ingegneria

Meccanica

Docente:

prof. Mauro

CAPUTO

Integrato:

Propedeuticità:

nessuna Crediti: 6

Anno: I anno Semestre: I Codice: SSD: ING/IND-35 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso fornisce conoscenze di economia d’impresa e di organizzazione aziendale. In

particolare si analizzeranno i principali parametri di progettazione delle organizzazioni, i fattori

ambientali che li influenzano ed i principali modelli organizzativi. Seguirà la descrizione e

l’analisi del bilancio d’esercizio come strumento per la valutazione della situazione economica e

finanziaria delle imprese.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’economia d’impresa, dei principali

modelli organizzativi, degli strumenti di analisi dell’aspetto economico-finanziario

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Riconoscere le principali variabili di progettazione organizzativa e individuare la miglior

configurazione dati i fattori contingenti; analizzare un bilancio e valutare la situazione

economica e finanziaria delle imprese

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare le variabili organizzative rilevanti e le problematiche economiche e

finanziarie d’impresa.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre gli argomenti legati all’organizzazione e alla gestione

aziendale.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati non sono richieste particolari

conoscenze di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

viene assegnato agli studenti un caso aziendale da analizzare in relazione alle competenze

teoriche apprese durante il corso. I casi riguarderanno sia i contenuti di organizzazione sia quelli

di analisi di bilancio e sono strumentali all’apprendimento dei concetti teorici.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

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31

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Introduzione al corso

Che cosa è l’economia: macroeconomia e microeconomia -

L’impresa nel sistema ambiente-mercato - I confini dell’analisi di

settore.

5

Progettazione

dell’organizzazione

aziendale

Elementi di base della progettazione organizzativa - Le posizioni

individuali - La macrostruttura - I collegamenti laterali - Il

decentramento - I fattori contingenti - Le cinque configurazioni -

La soluzione semplice - La burocrazia meccanica - La burocrazia

professionale - La soluzione divisionale - L’adhocrazia.

20 5

Bilancio d’esercizio ed

analisi per indici

Il bilancio d’esercizio disciplinato dal codice civile - Contenuti

dello stato patrimoniale - Contenuti del conto economico -

L’analisi dell’aspetto patrimoniale: solidità dell’impresa -

L’analisi della struttura e della situazione finanziaria: liquidità -

L’analisi della struttura e della situazione economica: redditività -

L’analisi del punto di pareggio e della redditività operativa.

18 12

Totale Ore 43 17 0

Testi di riferimento

Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino

Giunta, Pisani, Il bilancio, Apogeo

Ferrero, Dezzani, Pisoni, Puddu, Le analisi di bilancio, Giuffrè

Dispense a cura del docente

Lucidi delle lezioni ed esercizi disponibili su sito web: http://elearning.dimec.unisa.it

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32

Elettrotecnica 1

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Luigi

EGIZIANO

Integrato:

-

Propedeuticità:

Fisica II

Matematica II

Crediti: 6

Anno: II Semestre: I Codice: - SSD: ING-IND/31 Tipologia: affini

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento degli argomenti di base dell'elettrotecnica generale e della

teoria dei circuiti. Vengono inoltre forniti elementi di base riguardanti il trasformatore e le

macchine elettriche ad induzione ed in corrente continua.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione dei metodi di analisi dei circuiti lineari, in regime stazionario, sinusoidale

monofase e trifase, del principio di funzionamento del trasformatore e delle macchine elettriche

fondamentali, della caratteristica elettromeccanica del motore asincrono e del motore a corrente

continua.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper analizzare un circuito lineare, in regime stazionario, sinusoidale monofase e trifase, ed

esaminare le caratteristiche meccaniche ed elettromeccaniche di motori asincroni ed in corrente

continua.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare un circuito lineare ed esaminare un

motore elettrico sulla base del tipo di alimentazione e delle caratteristiche elettromeccaniche.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla elettrotecnica.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

e fisiche di base, con particolare riferimento all’elettrologia.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

viene inizialmente illustrata dal docente la procedura di analisi circuitale; successivamente gli

studenti vengono coinvolti nella risoluzione del problema circuitale, fino a raggiungere un

sufficiente grado di autonomia che permette loro di risolvere individualmente un esercizio. Nel

corso delle esercitazioni, il docente coinvolge gli allievi rendendoli parte attiva nella risoluzione

del problema verificando, al tempo stesso, il grado di maturazione dei concetti esposti fino a

quel momento.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Page 33: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

33

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Reti elettriche lineari in

regime stazionario

Bipoli. Energia e passività. Leggi di Kirchhoff. Metodi di

risoluzione di reti lineari. Applicazione dei teoremi di Tellegen,

Thévénin, Norton

11 10

Reti elettriche lineari in

regime sinusoidale

Fasori. Metodo simbolico. Impedenza. Potenza istantanea, attiva

e reattiva. Conservazione delle potenze. Rifasamento.

Risonanza.

Sistemi trifasi simmetrici sia equilibrati che squilibrati. Misura

delle potenze attiva e reattiva nei sistemi trifase: teorema di

Aron.

11 7

Richiami di

elettromagnetismo e

ferromagnetismo

Materiali ferromagnetici morbidi e duri. Magneti permanenti.

Isteresi. Correnti parassite. Perdite. Circuiti magnetici.

Riluttanza. Elettromagneti. Calcolo dei coefficienti di auto e

mutua induzione. Principi di conversione elettromeccanica

dell'energia

4 1

Trasformatore

Circuiti mutuamente accoppiati. Trasformatore ideale. Principio

di funzionamento. Funzionamento a vuoto, sotto carico ed in

corto circuito. Rendimento convenzionale. Caduta di tensione.

6 1

Macchine elettriche

Principio di funzionamento del motore asincrono e del motore a

corrente continua, caratteristiche meccaniche ed elettro-

meccaniche e avviamento.

8 1

Totale Ore 40 20

Testi di riferimento

G.Fabbricatore: Elettrotecnica e Applicazioni. Liguori

Page 34: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

34

Elettrotecnica II

Cds: Ingegneria

gestionale

Docente:

Prof. Giovanni

SPAGNUOLO

Integrato:

- Propedeuticità:

- Crediti: 6

Anno: III Semestre: II Codice: - SSD: ING-IND/31 Tipologia:

discipl. ing.

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento degli argomenti relativi alla conversione statica ed

elettromeccanica dell’energia.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione dei metodi di analisi delle caratteristiche elettromeccaniche dei principali motori

in corrente alternata ed in corrente continua e dei circuiti per la conversione statica dell’energia.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper analizzare le caratteristiche elettromeccaniche di motori in corrente alternata ed in

corrente continua ed il principio di funzionamento dei principali circuiti per la conversione

statica dell’energia.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i circuiti più appropriati per l’alimentazione di sistemi per la conversione

statica dell’energia e valutare le prestazioni di un motore elettrico sulla base del tipo di

alimentazione e delle caratteristiche elettromeccaniche.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla elettrotecnica.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze

dell’elettrotecnica di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula, anche al calcolatore. Nel

corso delle esercitazioni, il docente coinvolge gli allievi rendendoli parte attiva nella risoluzione

del problema verificando, al tempo stesso, il grado di maturazione dei concetti esposti fino a

quel momento.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale.

Page 35: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

35

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Principi di conversione

elettromeccanica

dell’energia

Energia e coenergia. Forza e coppia. Principio dei lavori virtuali.

Analisi lineare delle forze meccaniche. Motore a riluttanza.

Analisi dinamica di sistemi magnetici. Esempi.

20 4

Motore Asincrono

Generalità. Campo rotante. Principio di funzionamento.

Equazioni caratteristiche e circuito equivalente. Motore

asincrono. Regolazione di velocità. Motore a doppia gabbia.

Motore asincrono monofase. Sistemi di alimentazione chopper-

inverter. Dinamica.

12 4

Motori a corrente

continua

Generalità. Principio di funzionamento. Circuiti equivalenti.

Motore a corrente continua. Tipologie. Sistemi di eccitazione.

Motori brushless e passo-passo. Motore a magnete permanente.

Caratteristiche statiche e dinamiche.

10

Sistemi di conversione e

regolazione statica

dell'energia

Generalità e tipologia. Applicazioni. Simulazione attraverso il

software PSIM 10

Totale Ore 52

Testi di riferimento

Fabbricatore, Elettrotecnica e Applicazioni, Liguori

Kenjo, Nagamori, Permanent-Magnet and Brushless DC Motors, Claredon Press

Kusko, Fitzgerald, Kingsley, Macchine Elettriche, Franco Angeli

Sen, Principles of Electric Machines and Power Electronics, Wiley

Page 36: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

36

Energetica

Cds: Ingegneria

Meccanica/Gestionale

Docenti:

Prof. Carlo Renno

Integrato:

Propedeuticità:

Fisica Tecnica Crediti: 3

Anno: III Semestre: II Codice:

0610300040/0610600046

SSD:

ING-IND/10

Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

L’obiettivo del corso è di fornire agli allievi gli strumenti per realizzare valutazioni tecnico-

economiche di impianti dedicati alla conversione dell’energia.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Conoscenze nell’ambito delle termodinamica di base e studio della grandezza exergia che risulta

uno strumento di notevole sintesi nella individuazione delle prestazioni dei sistemi

termodinamici.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Analisi dei sistemi termodinamici anche dal punto di vista economico-finanziario e realizzazione

di uno studio di fattibilità che confronti un impianto classico con un impianto di cogenerazione.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper ottimizzare i sistemi per la conversione dell'energia e saper scegliere l’impianto di

cogenerazione che assicuri, rispetto ad un impianto tradizionale, la maggiore convenienza in

termini di energia, impatto ambientale e costi.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla termodinamica e alla

cogenerazione.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di fisica

tecnica.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

vengono assegnati agli studenti esercizi numerici opportunamente scelti con lo scopo di

approfondire i concetti relativi alla analisi exergetica e agli studi di fattibilità.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Concetti di base

sull’analisi

exergetica

Richiami di termodinamica di base. Definizione della grandezza

exergia. Bilancio di exergia e teorema di Gouy-Stodola, Misure

relative di irreversibilità. Analisi exergetica di alcuni componenti

termodinamici.

3 1

Analisi exergetica

di impianti

termici

Analisi exergetica di impianto termico motore. Analisi exergetica di

impianto termico operatore.

4 2

Page 37: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

37

Sistemi per la

conversione

dell’energia

Generatore di vapore. Pompa di calore elettrica. Pompa di calore

azionata da motore endotermico. Pompa di calore ad assorbimento.

Turboespansione del metano. Sistemi di cogenerazione.

6

Indici economici Simple pay-back. Discount pay-back. Valore attuale netto. Tasso

interno di redditività. 2

Il quadro

normativo e

tariffario

La legislazione sul risparmio energetico. Il sistema tariffario

dell’energia in Italia. Tariffe elettriche e tariffe del metano. 2

Lo studio di

fattibilità

Analisi di prefattibilità Analisi termodinamica ed economica con

riferimento a pompe di calore ad azionamento elettrico ed azionate da

motore endotermico e a gruppi di cogenerazione. Caratterizzazione

energetica dell’utenza. Scelta delle tecnologie e dimensionamento

dell’impianto. Analisi termodinamica ed economica. Esempi di

applicazione: utenza alberghiera, utenza ospedaliera, utenza

industriale.

4 5

Totale Ore 21 9

Testi di riferimento

R. Mastrullo, P. Mazzei, R. Vanoli - Fondamenti di energetica. Liguori editore.

M. Dentice d’Accadia, M. Sasso, S. Sibilio, R. Vanoli - Applicazioni di energetica. Liguori editore.

Page 38: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

38

Fisica

Cds:

Ingegneria

Gestionale

Laurea triennale

Docente:

Prof. Joseph

QUARTIERI

Prof. Salvatore

DE PASQUALE

Dott. Antonio

DI BARTOLOMEO

Dott. Silvia

SCARPETTA

Integrato:

Propedeuticità:

Nessuna Crediti: 12

Anno: I

Semestre:I e II SSD: FIS01/FISICA

SPERIMENTALE

Tipologia:

Disciplina di

base

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Capacità di risolvere semplici problemi e di descrivere matematicamente i fenomeni fisici

relativi alla Fisica Classica di base.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Conoscere i concetti che sono alla base dei fenomeni fisici e comprenderne la terminologia.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Sapere individuare i modelli fisici concreti cui poter applicare le conoscenze teoriche acquisite.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare le metodologie più appropriate per analizzare le problematiche prospettate.

Valutare le procedure di risoluzione dei problemi proposti usando le tecniche matematiche più

appropriate.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper trasmettere in forma scritta ed orale i concetti e le metodiche di risoluzione dei problemi

fisici sottoposti.

Capacità di apprendere (learning skills) Saper applicare le diverse conoscenze acquisite durante il corso a contesti anche apparentemente

differenti da quelli canonici ed approfondire gli argomenti trattati usando approcci diversi e

complementari.

Prerequisiti

Elementi di algebra vettoriale, concetti di infinito e infinitesimo.

Metodi didattici

L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni. Nelle esercitazioni, in particolare,

vengono svolti esercizi di applicazione dei concetti fondamentali e delle tecniche di calcolo

vettoriale e di calcolo infinitesimale a casi esemplari di fenomeni fisici elementari.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante prove scritte e

orali.

Page 39: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

39

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Cinematica

Moto rettilineo uniformemente accelerato

Moto in campo gravitazionale

Moto circolare uniformemente accelerato (in forma scalare).

Derivata di un versore rotante – formula di Poisson

6 4

Dinamica

Equazione fondamentale della dinamica (Newton)

Schema sinottico delle relazioni fondamentali

Attrito dinamico e statico – Legge di Hooke

6 2 2

Dinamica

Teorema impulso-q.d.m. (solo definizioni e qualche semplice

esercizio)

Richiami sul teorema della media. Teorema Lavoro-Energia

cinetica

Lavoro per traslazione e rotazione infinitesime

6 4

Dinamica

Energia potenziale gravitazionale ed elastica

Campi conservativi

Campi centrali newtoniani (per esempio elettrostatico ed

acustico)

3 2

Dinamica

Moto circolare vario (in forma vettoriale).

Momento di un vettore, di una forza, della q. di moto (in forma

assoluta e cartesiana)

Teorema del momento angolare

3 2

Dinamica

Centro di Massa. Proprietà del CM. I e II teorema di Koenig.

Momento di Inerzia per un punto materiale, per un sistema di

p.m., per un corpo rigido

Proprietà dei momenti di inerzia

Digressione elementare su matrici e tensori

Teorema degli assi paralleli

6 2 2

Cinematica

Dinamica

Traslazione, rotazione, rotolamento. Asse istantaneo di

rotazione

Lavoro per traslazione e rotazione infinitesime. Gradi di

libertà

(Solo presentazione) Sistemi meccanici a due gradi di libertà

Ruolo e risultante delle forze interne ed esterne

Lavoro delle forze interne ed esterne

Metodo di d’Alembert.

Introduzione delle equazioni di Eulero-Lagrange

6 2 2

Termologia

Termologia e calore. Temperatura. Gas perfetti e gas reali.

Lavoro e Calore. Dilatazione e conducibilità termica.

Convezione e irraggiamento. Calori specifici

3 2

Fluidi

Legge di Leonardo. Principio di Pascal. Effetto Magnus e

strato limite

Eq. di Bernoulli e conservazione dell’energia

3 2

Linearità e

sovrapposizione

Richiamo sui campi centrali (conservativi) applicato alla

formula di Coulomb. Parallelo fra l’energia potenziale

meccanica ed elettrostatica. Sorgenti discrete. Principio di

sovrapposizione e linearità. Circuitazione e Irrotazionalità.

3 2

Elettrostatica

Induzione elettrostatica. Sorgente continua lineare. Calcolo del

campo con la formulazione di Coulomb. Confronto Campo

generato da segmento o da arco di circonferenza carichi.

3 2

Page 40: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

40

Elettrostatica

Bipoli

Campi newtoniani: caso elettrostatico e acustico. Gauss.

Flusso e solenoidalità.

Sistemi di conduttori – Condensatori. Correnti elettriche.

Bipoli serie e parallelo

6 4

Magnetismo

Campo di induzione magnetica - I formula di Laplace

Campo generato da segmento di corrente o da arco di

circonferenza.

3 2

Magnetismo

II formula di Laplace e Forza di Lorentz.

Momento meccanico su circuiti piani

Circuitazione di B. Legge di Ampère

6 4

Magnetismo Induzione elettromagnetica. Faraday-Neumann-Lenz.

Auto e mutua induttanza

6 4

Onde

Onde meccaniche, acustiche ed elettromagnetiche.

Equazioni differenziali di alcuni tipi di onde

monodimensionali.

Sovrapposizione. Parametri descrittivi principali (intensità,

frequenza, lunghezza d’onda, etc.).

Principali fenomeni ondulatori (interferenza, diffrazione, etc.)

3 2

Totale Ore 72 38 10

Testi di riferimento

J. Quartieri et al. , FISICA - Meccanica ed Elettromagnetismo (in preparazione)

Appunti dalle lezioni e testi consigliati dagli altri docenti.

Page 41: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

41

Fisica Tecnica

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docenti:

Prof. Carlo Renno

Integrato:

Propedeuticità:

Fisica I e Matematica II Crediti: 6

Anno: II Semestre: I Codice: 0610600012 SSD:

ING-IND/10

Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

L’obiettivo del corso di Termodinamica e Trasmissione del Calore è quello di fornire le

conoscenze dei principali concetti relativi alla termodinamica, ai sistemi di conversione dell’

energia e alla trasmissione del calore.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Conoscenze nell’ambito delle termodinamica di base, dei fondamenti di scambio termico, delle

conversioni energetiche e bilanci energetici.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

La conoscenza degli impianti motori a vapore e quelli operatori a compressione di vapore e

delle modifiche che è possibile apportare ai cicli base al fine di migliorarne le prestazioni

energetiche. La conoscenza dei meccanismi fondamentali dello scambio termico e delle

metodologie di studio degli scambiatori di calore.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare dal punto di vista termodinamico le

tipologie ottimali di un impianto in relazione alle applicazioni ed analizzare le problematiche

relative alla trasmissione del calore.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla termodinamica e ai

sistemi energetici.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

e fisiche di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

vengono assegnati agli studenti esercizi numerici opportunamente scelti con lo scopo di

approfondire i concetti relativi alla termodinamica, alla trasmissione del calore ed ai sistemi di

conversione energetica.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta

ed un colloquio orale.

Page 42: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

42

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Termodinamica

Concetti e definizioni

di base

Sistema e ambiente. Proprietà termodinamiche. Stato

termodinamico. Equazione di stato. Sostanza pura. Stati di

aggregazione. Sistema semplice e comprimibile. Equilibrio

termodinamico. Trasformazione quasi statica. Trasformazione

ciclica. Energia. Lavoro. Calore. Temperatura.

4

Prima legge della

termodinamica per

sistemi chiusi

Introduzione. Prima legge della termodinamica per sistemi isolati.

Prima legge della termodinamica per sistemi chiusi. Prima legge

come equazione di bilancio. Entalpia ed altre espressioni della

prima legge della termodinamica per un sistema chiuso.

2 1

Seconda legge della

termodinamica per

sistemi chiusi

Introduzione. Limiti della prima legge della termodinamica.

Postulato entropico. Proprietà della grandezza entropia.

Trasformazioni reversibili ed irreversibili. Seconda legge della

termodinamica per sistemi isolati. Misurabilità dell’entropia.

Equazioni di Gibbs. Seconda legge della termodinamica per

sistemi chiusi. Disuguaglianza di Clausius. Lavoro di variazione

di volume. Calori specifici. Sistemi di conversione dell'energia.

Macchina di Carnot diretta e inversa.

6 2

Formulazione delle

leggi generali per lo

studio dei sistemi

aperti

Generalità. Equazione della continuità della massa. Prima legge

della termodinamica. Seconda legge della termodinamica.

Equazione dell’energia meccanica.

4 2

Termodinamica degli

stati

Generalità. Identificazione della fase. Piani termodinamici.

Liquidi, solidi, vapori e gas: modelli di comportamento, calcolo

delle proprietà e trasformazioni.

4 3

Impianti motori ed

operatori

Introduzione. Componenti degli impianti. Impianto motore a

vapore. Impianti operatori a vapore: frigorifero e pompa di calore.

Gestione termo-economica degli impianti termici.

4 3

Aria umida Proprietà termostatiche, equazioni di stato, diagramma

psicrometrico, trasformazioni elementari. 3 2

Trasmissione del

calore

Cenni introduttivi

Introduzione ai tre meccanismi fondamentali di scambio termico.

1

Conduzione termica

Generalità. Equazione fondamentale della conduzione. Studio

della conduzione nelle ipotesi di regime stazionario

monodimensionale con riferimento a corpi a simmetria piana e

cilindrica senza e con generazione. Meccanismi in serie e

parallelo. Studio della conduzione nelle ipotesi di regime non

stazionario monodimensionale.

4 2

Irraggiamento

termico

Generalità. Definizioni di base. Corpo nero: definizione e leggi.

Caratteristiche radiative delle superfici. Corpo grigio. Scambio

termico radiativo tra due superfici piane parallele ed indefinite.

Fattori di configurazione.

4 1

Convezione

Generalità. Convezione naturale e convezione forzata. Legge di

Newton. Flusso laminare e turbolento. Flusso esterno ed interno.

Concetto di strato limite. Gruppi adimensionali. Valutazione della

conduttanza convettiva unitaria media per la convezione forzata e

per la convezione naturale.

2 2

Scambiatori di calore

Generalità e classificazione dei più comuni scambiatori di calore.

Equazione di progetto e concetto di efficienza. Gestione termo-

economica.

3 1

Totale Ore 41 19

Testi di riferimento

Page 43: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

43

A.Cesarano, P. Mazzei - Elementi di Termodinamica - Liguori Editore.

R.Mastrullo, P.Mazzei, R.Vanoli - Termodinamica per Ingegneri - Liguori Editore.

R.Mastrullo,V. Naso, R.Vanoli - Fondamenti di Trasmissione del Calore - Liguori Editore.

Page 44: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

44

Fondamenti di Informatica

Cds: Ingegneria

Informatica

Docente:

Dr. Antonio Della

Cioppa

Insegnamento non

integrato

Propedeuticità:

Crediti: 6

Anno: I Semestre: I Codice: SSD: ING-INF/05 Tipologia:

base

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso fornisce gli elementi di base per la risoluzione di semplici problemi tramite l’uso di

elaboratori elettronici, sia nell’ambito di applicazioni di carattere generale, sia per applicazioni

tipiche dello specifico settore ingegneristico utilizzando il linguaggio di programmazione C. A

tal fine, il corso è strutturato in modo da consentire agli studenti di acquisire le conoscenze

relative alle caratteristiche fondamentali di un elaboratore elettronico e dei suoi principi di

funzionamento, del modo in cui le informazioni vengono codificate e rappresentate all’interno

del calcolatore. Successivamente anche attraverso esercitazioni in laboratorio vengono acquisite

le conoscenze relative agli elementi fondamentali del linguaggio di programmazione C

unitamente alle tecniche fondamentali di “problem solving” mediante l’uso di un elaboratore.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Conoscenze sull’architettura degli elaboratori e comprensione delle modalità (logica) di

funzionamento di un elaboratore elettronico, della codifica e relativa rappresentazione delle

informazioni, dei costrutti fondamentali dei linguaggi di programmazione, delle strutture dati

principali (vettori e matrici), della rappresentazione degli algoritmi attraverso diagrammi a

blocchi, della sintassi del linguaggio C e del suo utilizzo per la realizzazione di algoritmi;

conoscenze di massima sulla struttura di un sistema operativo, comprensione della catena di

programmazione.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper rappresentare semplici algoritmi attraverso diagrammi a blocchi e codificarli utilizzando

il linguaggio C; saper interpretare e comprendere codice scritto in linguaggio C.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper utilizzare i costrutti base del linguaggio C per la codifica di algoritmi.

Abilità comunicative (communication skills)

Data la natura del corso non vengono sviluppate particolari abilità comunicative.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando libri di testo diversi da quelli proposti o la

documentazione in linea.

Prerequisiti

Nessuno.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di

laboratorio. Nelle esercitazioni in aula vengono proposti e commentati algoritmi e la relativa

Page 45: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

45

codifica in linguaggio C. Nelle esercitazioni in laboratorio gli studenti implementano specifici

algoritmi o completano programmi parzialmente scritti in linguaggio C.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale. La prova scritta viene realizzata dallo studente sul sistema di elaborazione; essa

consiste in scrittura, compilazione, esecuzione e verifica di un semplice programma in

linguaggio C.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore L

ez.

Ore Ese

rc.

Ore L

ab.

Concetti di Base

Il concetto di informazione, algoritmo, programma ed esecutore.

Elementi di architettura dei sistemi informatici: la macchina di

von Neumann. Memoria centrale, bus, unità centrale, interfacce

di ingresso/uscita.

Codifica dell’informazione: codifica dell’informazione non

numerica, codifica dei numeri naturali, interi, frazionari e reali. I

linguaggi di rogrammazione e loro descrizione: carte sintattiche

e notazione Backus-Naur.

10

Fondamenti di

Programmazione

Introduzione generale: concetti di aggregazione e astrazione. Tipi

e variabili. Tipi semplici: intero, float, char. Tipi enumerativi.

Variabili automatiche, esterne e statiche. Operatori. Espressioni.

L’istruzione di assegnazione e sua semantica. Istruzioni semplici.

Blocchi di istruzioni. Strutture di controllo selettive. Strutture di

controllo iterative predeterminate e non. Carte sintattiche dei

principali costrutti di programmazione. Tipi strutturati: Array.

Gestione delle stringhe.

10 4

Decomposizione funzionale e elementi di progetto di programmi

Concetti di programmazione modulare. Il concetto di funzione.

Definizione, chiamata, prototipo. Passaggio dei parametri per

valore e per riferimento. Effetti collaterali e procedure. Grafo di

flusso. Sequenza statica e sequenza dinamica. Visibilità e durata

delle variabili. Le funzioni predefinite della standard library.

10 5

I file Il concetto di file. File ad accesso sequenziale e diretto. File di

testo. Apertura ed operazioni di lettura e scrittura su file. Lettura

a carattere e formattata.

3 2

sviluppo di semplici programmi

Strumenti per la produzione di programmi. Scrittura ed editing di

un programma. Compilazione, collegamento ed esecuzione.

Sviluppo di programmi di base. 8

sviluppo di algoritmi

Sviluppo di algoritmi notevoli su vettori e matrici: calcolo del

minimo e del massimo, prodotto scalare, prodotto matriciale,

calcolo della trasposta e della traccia di una matrice. Sviluppo di

programmi con I/O su file. Algoritmi notevoli di ricerca ed

ordinamento: ricerca lineare, ricerca dicotomica, bubble sort,

selection sort.

8

Totale Ore 33 11 16

Testi di riferimento

S. Ceri, D. Mandrioli, L. Sbattella, P. Cremonesi, G. Cugola - Informatica: Arte e Mestiere,

Terza Edizione McGraw-Hill Italia.

Per le parti di programmazione è consigliato il seguente manuale di linguaggio C:

B.W. Kernighan, D. Ritchie - Linguaggio C, Pearson-Prentice Hall, II edizione.

Page 46: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

46

Fondamenti di Meccanica Applicata

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. A. Ruggiero

Integrato:

Propedeuticità:

Matematica 1, Fisica 1 Crediti: 6

Anno: Semestre: Codice: SSD: ING-IND/13 Tipologia:

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso si propone di illustrare i principi che stanno alla base del funzionamento delle macchine e di

fornire agli allievi gli strumenti necessari per poterne affrontare lo studio dinamico. In particolare,

dopo aver analizzato le principali metodologie impiegate per l’analisi cinematica di meccanismi

articolati, vengono trattate, sia da un punto di vista teorico che da un punto di vista applicativo, le

principali tipologie di trasmissioni meccaniche. Il corso, inoltre, prevede esercitazioni ed esperienze

assistite da calcolatore che costituiscono parte integrante del programma d’esame. Conoscenze e

capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della meccanica delle macchine.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper analizzare il comportamento cinematico e dinamico di semplici meccanismi.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper effettuare scelte progettuali.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche,

fisiche, di rappresentazione grafica/schematizzazione e meccaniche di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di

laboratorio.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Macchine e

Meccanismi

Terminologia e caratteristiche, Struttura dei meccanismi, classificazione

dei vincoli, coppie cinematiche nello spazio e nel piano. Catene

cinematiche e meccanismi, schema cinematico, schema strutturale e

meccanismi associati. Equazioni di struttura, criterio di Kutzbach,

equazione di Grübler, applicazioni. Analisi cinematica di meccanismi

piani: poligono di chiusura, equazioni di loop. Analisi di velocità. Analisi

di accelerazione. Criterio di Grashoff per la classificazione dei

quadrilateri articolati(***). Esempi, applicazioni e simulazioni

numeriche.

7 3

Forze agenti sui

sistemi

meccanici

Generalità. Forze conservative. Forze di gravità. Forze elastiche di

richiamo. Rigidezza equivalente: sistemi elastici in serie ed in parallelo.

Forze dissipative. Attrito radente. Forze viscose.

4 2

Page 47: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

47

Elementi di

Dinamica

Applicata

Equazioni cardinali della dinamica. Equazioni di d’Alembert. Elementi di

dinamica dei corpi rigidi. Equazione dell’energia cinetica. Equazioni del

moto. Masse equivalenti di un corpo rigido. Sistemi ridotti. Il rendimento

meccanico.

4 4

Macchine

alternative:

M.C.I.

Il manovellismo di spinta rotativa: studio cinematico del bottone di

manovella e del piede di biella. Studio dinamico: le forze di inerzia

risultanti. Il diagramma del momento motore.

Meccanismi con camme: studio cinematico e dinamico del meccanismo

di comando-valvola di un m.c.i.: calcolo della velocità angolare di

camma di primo distacco del piattello.

6 2

Meccanica

delle vibrazioni

Sistemi lineari ad un grado di libertà. Vibrazioni libere e forzate: sistemi

conservativi e dissipativi. La risonanza di sistemi meccanici. Esercizi ed

applicazioni. Esperienze di laboratorio.

10 6 2

Trasmissioni

Meccaniche

Classificazione funzionale. Rapporto di trasmissione. Rendimento di una

trasmissione. Rotismi: classificazione. Rotismi ordinari semplici e

composti: determinazione del rapporto di trasmissione. Rotismi

epicicloidali: formula di Willis. Il differenziale per autoveicoli.

6 4

Totale Ore 37 21 2

Testi di riferimento

V. D’Agostino: Fondamenti di Meccanica Applicata alle Macchine CUES

A.R. Guido, L. Della Pietra: Lezioni di Meccanica Applicata alle Macchine, vol. II, CUEN

R. Ghigliazza, C.U. Galletti: Meccanica Applicata alle Macchine, UTET

Page 48: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

48

Gestione degli impianti industriali

Cds: Ingegneria

gestionale

Docente:

Prof. Riemma

Integrato:

si Propedeuticità:

nessuna Crediti: 6

Anno: 3 Semestre: I e II Codice: SSD: ING-IND/17 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il modulo di insegnamento ha lo scopo di fornire gli elementi di base relativi alla gestione degli impianti industriali. In

particolare, si intende presentare agli allievi le metodologie utilizzate per la gestione operativa delle risorse all’interno

di un moderno sistema per la produzione di beni e servizi.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito degli impianti industriali, dei modelli concettuali, logici e fisici

di rappresentazione dei sistemi produttivi manifatturieri e di servizi.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper configurare, dimensionare e gestire i processi di approvvigionamento, lancio in produzione e manutenzione dei

sistemi produttivi.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per gestire sistema produttivo

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed presentare un argomento legato agli impianti industriali

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, approfondire gli

argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze tecnologiche ed informatiche di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Il sistema di produzione

Classificazione degli impianti produttivi. Gli stadi di sviluppo del prodotto la congruenza tra

impianto, organizzazione, prodotto e ciclo di vita. I principali indicatori della produzione:

produttività, flessibilità, livello di servizio, qualità. Funzionamento in regime aleatorio di un impianto: la simulazione Montecarlo. Cenni di contabilità industriale e Configurazione di costo

del prodotto

10 4

La gestione dei Materiali

Caratterizzazione del lead time. I materiali a domanda dipendente ed indipendente: la distinta

base di prodotto, modelli e criteri per la sua definizione, le principali informazioni gestite.

Criteri di esplosione ed implosione. L’analisi ABC: criteri di costruzione e di lettura, applicazioni multivariabile alla gestione dei materiali. Gestione dei materiali a domanda

indipendente: il lotto economico di approvvigionamento e di produzione monoprodotto.

Varianti al modello di Wilson. Il periodo ottimo di acquisto. La produzione pluriprodotto. Le scorte di sicurezza. Criteri di dimensionamento. Il processo di approvvigionamento: flusso

logico e flusso fisico. La scelta dei fornitori. Il processo di vendor rating

16 8

La gestione delle Lo studio dei metodi di lavoro e l’analisi dei tempi: schemi di flusso, diagrammi a due mani, 6 4

Page 49: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

49

risorse umane metodi induttivi e deduttivi, metodi di rilevamento dei tempi, la definizione del tempo

standard. Il diagramma uomo-macchina nel ciclo di produzione. La conduzione multipla di

macchine: requisiti, modalità e criteri di valutazione. I principi dell’ergonomia

La gestione della

manutenzione

Le tipologie di politiche manutentive ed i relativi campi di impiego. Il ruolo dell’informazione

nella realizzazione di una efficiente politica manutentiva. La Total Productive Maintenance 4 2

Totale Ore 36 18

Testi di riferimento Appunti delle lezioni,

Brandolese A., Pozzetti A., Sianesi A., “Gestione della produzione Industriale”, Hoepli, Milano, 1991

Urgeletti Tinarelli G., “La gestione delle scorte”, Etaslibri, Milano, 1992

Schmenner W, “Produzione”, I manuali de ilsole24ore, Milano, 1990

Castagna R, Roversi A., “Sistemi produttivi”, ISEDI, Torino, 1990

Roversi A., alii, “Manuale della manutenzione degli impianti industriali”, F. Angeli

Page 50: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

50

Impianti Industriali

Cds: Ingegneria

Meccanica /

Gestionale

Docente:

Prof. Lambiase

Alfredo

Integrato:

NO Propedeuticità:

nessuna Crediti: 6

Anno: 2 Semestre: II Codice: SSD: ING-IND/17 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il modulo di insegnamento ha lo scopo di fornire gli elementi di base relativi agli impianti industriali. In particolare, si

intende presentare agli allievi i principali parametri caratteristici dei sistemi produttivi, le diverse tipologie di processi e

di impianti, i vari tipi di layout e i fondamentali elementi che costituiscono gli impianti industriali.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito degli impianti industriali, dei modelli concettuali, logici e fisici

di rappresentazione dei sistemi produttivi manifatturieri e di servizi.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper configurare e dimensionare un sistema produttivo in funzione delle caratteristiche del prodotto e del mercato.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e dimensionare un sistema produttivo

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed presentare un argomento legato agli impianti industriali

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, approfondire gli

argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze tecnologiche ed economiche di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Parametri caratteristici dei

sistemi produttivi

Capacità produttiva, produzione oraria, rendimento, efficienza, integrazione

orizzontale e verticale, break even point, elasticità, versatilità, flessibilità, ecc 10 4

Classificazione dei processi

e degli impianti industriali

Processi continui e manifatturieri, a ciclo tecnologicamente obbligato e non,

impianti tecnologici ed impianti di servizio, automazione rigida e flessibile,

convenienza economica dell’automazione.

10 4

Tipologia di lay out

A postazione fissa, per prodotto, per reparto, a celle di lavorazione.

10 4

Principali elementi di un

impianto industriale

Fabbricati, macchinari ed impianti di produzione, tipologie dei magazzini e relativi

criteri di dimensionamento, sistemi di trasporto interno, principi generali di progettazione degli impianti di servizio e fattori di scelta

12 2

Totale Ore 42 14

Page 51: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

51

Testi di riferimento Appunti delle lezioni;

Monte: Elementi di impianti industriali, ed. Libreria Cortina (TO);

Turco: Principi generali di progettazione degli impianti industriali, ed. Clup (MI);

Schmenner: Produzione: scelte strategiche e gestione operativa, ed. Il sole/24 ore (MI).

Page 52: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

52

Innovazione e Sviluppo Prodotto

Laurea in

Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Pappalardo

Integrato:

Propedeuticità:

Crediti: 6

Anno: III Semestre: I Codice: 06106000** SSD: ING-IND/15 Tipologia:

a Scelta

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento di metodi di analisi e risoluzione dei problemi che si affrontano

nella fase di progettazione di un qualsiasi prodotto, sia esso un piccolo meccanismo oppure un

impianto produttivo. Durante la progettazione, le caratteristiche funzionali che particolarizzano

un prodotto devono essere correttamente definite ed analizzate, per individuare le eventuali

soluzioni progettuali da sviluppare ed ottimizzare e per ottenere progetti che siano innovativi.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione delle tecniche di valutazione multi criterio. Comprensione del concetto di

innovazione e del concetto d’informazione quale veicolo delle conoscenze ed esperienze che si

acquisiscono durante la pratica della professione.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Sviluppo di progetto preliminare attraverso definizione di parametri, di requisiti funzionali

relativi al prodotto e delle relative interazioni e dipendenze. Saper progettare una innovazione di

prodotto, saper valutare la robustezza del progetto, saper leggere un documento di brevetto

europeo.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Capacità di analisi del valore di una soluzione tecnica, capacità di individuazione delle

caratteristiche di prodotto che necessitano di innovazione, capacità di comparazione tra

differenti progetti e/o prodotti secondo criteri multiobiettivo.

Abilità comunicative (communication skills)

Capacità di sviluppo di progetti in team ed esperienza di presentazione di relazioni tecnico-

progettuali.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base

relativamente alla statistica e al calcolo delle probabilità.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula e attività individuale e di

gruppo. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un

progetto da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il progetto comprende

unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione delle capacità

di progettazione ed ottimizzazione di prodotto industriale, favorendo anche lo sviluppo e il

rafforzamento delle capacità di lavorare in team.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante discussione di

elaborato di gruppo e colloquio individuale.

Page 53: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

53

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Introduzione al corso Definizioni e concetto di Innovazione e di Sviluppo; valore

scientifico ed economico dell’innovazione. 6

Ottimizzazione di

progetto

Analisi dei metodi decisionali ed applicazione alla

Progettazione di Prodotto: processo di sviluppo Prodotto e fasi

decisionali

6 3

Metodi di confronto e di

Decisione Multicriterio

Logiche delle proposizioni. Analytical Hierarchy Process

(AHP). Tecniche di Intelligenza Artificiale. TRIZ 9 6

Progettazione

Concettuale e

Assiomatica

Requisiti funzionali e variabili di progetto, assiomi

d’indipendenza e d’informazione; metodi d’analisi delle

dipendenze e di misura dell’informazione e dell’entropia ad

essa collegata.

6 3

Sviluppo di Progetti Processo di progettazione. Esempi di definizione preliminare di

prodotto e di sviluppo concettuale di progetto 3 9

Innovazione Cardini dell’Innovazione nel processo di progettazione;

interazione col mercato; Kansei design 6 3

Totale Ore 36 24 0

Testi di riferimento

Appunti dalle lezioni

Suh : Principle of Design. Oxford University Press

Pahl e Beitz, Engineering Design : a Systematic Approach. Springer Verlag

Zimmermann : Fuzzy set theory and its applications

Klir – Yuan : Fuzzy sets and fuzzy logic. ed. Prentice Hall

Siddal : Probabilistic Engineering Design. Marcel Dekker inc

European Commission - Oslo Manual

Page 54: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

54

Logistica Industriale

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Massimo de

Falco

Integrato:

No Propedeuticità:

Impianti Industriali Crediti: 3

Anno: III Semestre: I Codice: SSD: ING-IND/17 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso tratta la logistica industriale con l'obiettivo di fornire i criteri generali ed i principali

metodi che presiedono alla progettazione ed alla gestione di sistemi logistici capaci di realizzare

l'integrazione dei flussi fisici ed informativi al fine di garantire un elevato livello di servizio ai

clienti. In particolare vengono affrontati gli argomenti relativi al trasporto, allo stoccaggio ed

alla gestione delle merci in ottica inbound e outbound, nonché ai problemi di gestione delle

operazioni in ambito internazionale. Vengono, infine, forniti cenni sull’outsourcing del servizio

logistico, sulla gestione integrata della logistica e sul Supply Network Management.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Acquisire competenze relativamente ai sistemi logistici industriali nonché ai principali metodi

per la loro progettazione e successiva gestione.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Capacità di progettazione e gestione dei sistemi logistici.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per la gestione di sistema logistico.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla logistica degli impianti

industriali.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste nozioni di base sugli

impianti industriali.

Metodi didattici

L’insegnamento prevede lezioni teoriche frontali.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà tramite un colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Il sistema

logistico

Definizione della funzione logistica. Caratteristiche del mercato odierno

e ruolo della logistica. Evoluzione della logistica. La logistica come

visione integrata del processo: approvvigionamento produzione,

distribuzione, servizio post-vendita. Ruolo della logistica nelle diverse

fasi del ciclo di vita del prodotto.

6

Le operazioni di

trasporto

Flussi delle attività fisiche della logistica. La modalità di trasporto come

fattore competitivo (intermodalità). Scenari evolutivi del trasporto

merci e della logistica. Gli operatori del trasporto. I rischi nelle

4

Page 55: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

55

operazioni di trasporto internazionale.

Le operazioni di

stoccaggio

Funzioni, tipologie, aree operative del magazzino. Criteri di scelta e

localizzazione. Politiche di gestione operativa del magazzino.

Modellistica e metodi di supporto alla progettazione ed alla gestione.

Protezione delle merci (imballaggi).

4

La gestione

dell’inventario

La funzione delle scorte, la gestione dell'inventory come attività

logistica, giacenze e rimanenze, valorizzazione delle rimanenze, scorte

nei depositi. Aggregazione dei clienti, aggregazione dei prodotti,

comunanza, sostituzione.

4

Outsourcing dei

servizi logistici

Vantaggi e criticità dell’outsourcing logistico. La misurazione della

performance di servizio prodotta, la misurazione della prestazione

percepita. La strategia, il servizio ed il costo totale logistico, la frontiera

dell'eccellenza, la matrice costo servizio.

4

Supply Network

Management

Definizione ed evoluzione della SNM. Valutazione delle performance.

Il ruolo dei sistemi informatici in SNM. Gestione dell’inventario

all’interno del network (il bullwhip effect). Le caratteristiche

dell'azienda logistics oriented.

5

Totale Ore 27

Testi di riferimento

Dispense dal corso a cura del docente con bibliografia specifica di approfondimento

Page 56: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

56

Macchine e Sistemi Energetici

Cds: Ingegneria

Meccanica -

professionalizzante

Docente:

Ivan ARSIE

Integrato:

Propedeuticità:

Fisica Tecnica Crediti: 6

Anno: III Semestre: I Codice: SSD: ING-IND/08 Tipologia:

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il Corso ha per obiettivo lo studio dei principi generali di funzionamento delle macchine a

fluido e dei sistemi energetici e la loro descrizione funzionale.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione delle problematiche di conversione energetica e dei bilanci energetici.

Conoscenza di sistemi ed impianti per la conversione dell’energia e delle curve caratteristiche

delle macchine operatrici e del relativo accoppiamento con l’impianto.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Analizzare i flussi energetici negli impianti per la conversione dell’energia, eseguire il

dimensionamento di massima di impianti motori ed operatori, analizzare le problematiche di

risparmio energetico.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i sistemi più appropriati per la conversione dell’energia e la tipologia di

macchina operatrice da inserire in un impianto, ottimizzando i flussi energetici in base al

contesto in esame.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alle macchine ed ai sistemi

energetici.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando fonti diverse da quelle proposte

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze termodinamiche

di base, con particolare riferimento alle unità di misura ed alle proprietà dei fluidi.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di

laboratorio. Nelle esercitazioni in aula vengono assegnati esercizi numerici. Nelle esercitazioni

in laboratorio gli studenti rilevano sperimentalmente le curve caratteristiche di una macchina

operatrice dinamica.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Fonti di energia

Fonti energetiche primarie ed utilizzi finali. Combustibili. Energie

rinnovabili. Cenni su interazioni tra energia, ambiente ed economia.

Classificazione e descrizione delle macchine. Macchine motrici ed

operatrici, impianti motori primi termici ed impianti operatori. Fonti di

energia. Interazioni tra energia, ambiente ed economia. Cenni sul

6

Page 57: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

57

sistema energetico italiano e regionale.

Richiami di

termodinamica

Sistemi chiusi ed aperti, scambio di energia, trasformazioni

termodinamiche reversibili ed irreversibili. Primo principio

per sistemi aperti e chiusi ed applicazioni. Equazione

dell’energia in forma termodinamica e meccanica. Secondo

principio della termodinamica, piano T,s. Trasformazioni

cicliche, ciclo di Carnot. Diagramma di fase. Rendimenti.

6 3

Impianti motore

termici

Cicli ideali, limite e reali. Rendimento Globale e Consumo Specifico.

Catena dei Rendimenti 3 1

Impianti a vapore

Applicazioni. Ciclo Rankine ed Hirn. Risurriscaldamenti e

rigenerazione. Generatori di vapore. Tipologie di impianto.

Regolazione.

6 2

Impianti a gas

Applicazioni. Ciclo Joule. Lavoro e rendimento. Ciclo reale.

Interrefrigerazione e riscaldamenti ripetuti. Rigenerazione.

Regolazione.

6 3

Scambio di lavoro

nelle

turbomacchine

Equazione di Eulero. Triangoli di velocità. Grado di reazione.

Rendimento di palettatura. Turbine assiali. Stadio ideale R=0 R=0.5.

Cenni sul funzionamento reale. Limiti di potenza. Regolazione e

parzializzazione.

4 1

Macchine

operatrici

Macchine operatrici dinamiche e volumetriche. Classificazione,

pompe, compressori. Campi di applicazione, circuito utilizzatore,

prevalenza e perdite di carico. Macchine radiali, curve caratteristiche,

parametri ridotti. Regolazione delle pompe, strozzamento, numero di

giri e by-pass. Cavitazione, NPSH. Compressori alternativi, rendimento

volumetrico e rapporto di compressione. Impianti a ciclo inverso,

frigoriferi e pompe di calore, fluidi frigorigeni.

10 5 4

Totale Ore 41 15 4

Testi di riferimento R. Della Volpe, Macchine, Liguori, Napoli.

G. Rizzo, Supporti Didattici Multimediali al Corso di Macchine, CD-ROM, CUES.

Page 58: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

58

Marketing e Distribuzione

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

prof. Mauro

CAPUTO

Integrato:

Propedeuticità:

nessuna Crediti: 6

Anno: III Semestre: II Codice: SSD: ING/IND-35 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso fornisce conoscenze relative al marketing.

Verranno esaminate tutte le variabili che intervengono nella definizione del mercato obiettivo,

nelle analisi e ricerche di mercato, nella segmentazione del mercato e nel posizionamento

dell’impresa all’interno di questo e nella creazione di valore per il cliente e vantaggio

competitivo per l’impresa.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Approfondimento dei concetti legati all’economia d’impresa; in particolare si analizzeranno le

principali leve del marketing mix.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Conoscenza approfondita delle variabili tipiche del marketing.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper formulare un piano di marketing corretto.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente gli argomenti legati alla gestione d’impresa.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze di base

legate all’economia d’impresa ed all’organizzazione.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

viene assegnato agli studenti un caso aziendale da analizzare in relazione alle competenze

teoriche apprese durante il corso.

Metodi di valutazione

La prova di esame consiste nella stesura di un elaborato (piano di marketing) e in un colloquio

orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Marketing

Introduzione ai processi di pianificazione strategica e di marketing

management - Il comportamento d’acquisto del consumatore e delle

organizzazioni - La segmentazione del mercato - La strategia di marketing -

Le decisioni relative al prodotto - La comunicazione di marketing - La

gestione della rete di vendita - Le decisioni relative al prezzo - La gestione dei

canali distributivi - La gestione della marca e la brand equity - Lo sviluppo

del piano di marketing - Il marketing dei servizi - Il marketing internazionale -

Il web marketing - Evoluzione relazionale dell’approccio di marketing:

customer relationship management e marketing esperenziale.

36 24

Page 59: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

59

Totale

Ore

36 24 0

Testi di riferimento

Peter, Donnely Jr, Pratesi, Marketing, McGraw-Hill

Dispense a cura del docente

Lucidi delle lezioni e altro materiale disponibili su sito web: http://elearning.dimec.unisa.it

Page 60: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

60

Matematica I

CdL: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Proff. Vincenzo

TIBULLO

ed Elvira ZAPPALE

Integrato: NO Propedeuticità:

nessuna Crediti: 9

Anno: I Semestre: I Codice: SSD: MAT/05 Tipologia:

di base

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica ed Algebra lineare:

Insiemi numerici, Cenni di Algebra Vettoriale, Funzioni reali, Richiami su equazioni e

disequazioni, Successioni numeriche, Limiti di una funzione, Funzioni continue, Derivata di una

funzione, Teoremi fondamentali del calcolo differenziale, Studio del grafico di una funzione,

Matrici e sistemi lineari, Spazi vettoriali, Trasformazioni lineari e diagonalizzazione, Geometria

analitica. Gli obiettivi formativi del corso consistono nell’acquisizione dei risultati e delle tecniche

dimostrative, nonché nella capacità di utilizzare i relativi strumenti di calcolo.

Il corso ha come scopo principale quello di consolidare conoscenze matematiche di base e di fornire

e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico ai problemi e fenomeni che lo studente

incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà presentata in modo

rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela attività di esercitazione volta a favorire la

comprensione dei concetti.

Competenze e capacità in uscita dal corso

Competenze relative a:

Applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi

Uso corretto del linguaggio matematico

Affrontare ed analizzare vari problemi

Caratteristiche e proprietà delle funzioni reali di una variabile reale

Numeri reali e complessi.

Proprietà di matrici, spazi vettoriali, trasformazioni lineari, autovalori e autovettori

Capacità di:

Sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni

Costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi

Effettuare calcoli con limiti, derivate.

Analizzare il comportamento di una funzione di una singola variabile.

Svolgere semplici calcoli con i numeri complessi.

Risolvere esercizi non complessi nell’ambito della geometria e dell’algebra lineare.

Determinare autovalori e autovettori di una trasformazione lineare.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

1. comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’analisi matematica,

algebra lineare e geometria

2. conoscenza delle metodologie di dimostrazione

3. conoscenza dei concetti fondamentali dell’analisi matematica

4. conoscenza dei concetti fondamentali dell’algebra lineare e della geometria

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

1. Saper applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi

2. Saper sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni

3. Saper costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi

4. Saper effettuare calcoli con limiti, derivate.

Page 61: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

61

Autonomia di giudizio (making judgements)

1. Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un

problema matematico

2. Essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un

problema matematico

Abilità comunicative (communication skills)

1. Saper lavorare in gruppo

2. Saper esporre oralmente un argomento legato alla matematica

Capacità di apprendere (learning skills)

1. Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati

durante il corso

2. Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati allo studente sono richiesti i seguenti

prerequisiti:

- conoscenze relative all’algebra, con particolare riferimento a: equazioni e disequazioni

algebriche, logaritmiche, esponenziali, trigonometriche, trascendenti

- conoscenze relative alla trigonometria, con particolare riferimento alle funzioni

trigonometriche fondamentali

Contenuto del corso

Lezioni ed esercitazioni

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Cenni di Algebra

Vettoriale

Introduzione all’algebra vettoriale e alle operazioni con i

vettori. 1 2

Insiemi numerici.

Introduzione alla teoria degli insiemi. Operazioni sui

sottoinsiemi di un insieme. Introduzione ai numeri reali.

Estremi di un insieme numerico. Intervalli di R. Intorni,

punti di accumulazione. Insiemi chiusi e insiemi aperti.

Introduzione ai numeri complessi. Unità immaginaria.

Operazioni sui numeri complessi. Forma geometrica e

forma trigonometrica. Potenze e formula di De Moivre.

Radici n-esime.

5 3

Funzioni reali

Definizione. Campo di esistenza, codominio e grafico di

funzione. Estremi di una funzione reale. Funzioni

monotone. Funzioni composte. Funzioni invertibili.

Funzioni elementari: funzione potenza nesima e radice n-

esima, funzione esponenziale, funzione logaritmica,

funzione potenza, funzioni trigonometriche e loro inverse.

4 2

Richiami su

equazioni e

disequazioni

Equazioni di primo grado. Equazioni di secondo grado.

Equazioni binomie. Equazioni irrazionali. Equazioni

trigonometriche. Equazioni esponenziali e logaritmiche.

Sistemi di equazioni. Disequazioni di primo grado.

Disequazioni di secondo grado. Disequazioni fratte.

Disequazioni irrazionali. Disequazioni trigonometriche.

Disequazioni esponenziali e logaritmiche. Sistemi di

disequazioni.

2 3

Successioni Definizioni. Successioni limitate, convergenti, oscillanti e 2 2

Page 62: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

62

numeriche

divergenti. Successioni monotone. Numero di Nepero.

Criterio di convergenza di Cauchy.

Limiti di una

funzione

Definizione. Limite destro e limite sinistro. Teorema di

unicità. Teoremi di confronto. Operazioni e forme

indeterminate. Limiti notevoli.

5 3

Funzioni continue

Definizione. Continuità e discontinuità. Teorema di

Weierstrass. Teorema degli zeri. Teorema di Bolzano.

Continuità uniforme.

5

Derivata di una

funzione

Definizione. Derivate destra e sinistra. Significato

geometrico, retta tangente al grafico di una funzione.

Derivabilità e continuità. Regole di derivazione. Derivate

delle funzioni elementari. Derivate di funzione composta

e funzione inversa. Derivate di ordine superiore.

Differenziale di una funzione e significato geometrico.

5 3

Teoremi

fondamentali del

calcolo differenziale

Teorema di Rolle. Teorema di Cauchy. Teorema di

Lagrange e corollari. Teorema di De l’Hospital.

Condizioni per massimi e minimi relativi. Formule di

Taylor e di Mac-Laurin.

4 3

Studio del grafico di

una funzione

Asintoti di un grafico. Ricerca dei massimi e minimi

relativi. Funzioni concave e convesse in un punto, flessi.

Grafico di una funzione tramite i suoi elementi

caratteristici.

6 8

Matrici e sistemi

lineari

Matrici e Determinanti. Risoluzione di sistemi lineari:

Teorema di Rouché-Capelli; Teorema di Cramer. 2 2

Spazi vettoriali

La struttura di spazio vettoriale. Dipendenza e

indipendenza lineare. Spazi Vettoriali e dimensione finita.

Teorema della base. Sottospazi vettoriali. Intersezione e

somma di sottospazi (cenni), somma diretta. Definizione

di prodotto scalare. Definizione di spazio vettoriale

euclideo reale. Definizione di norma. Disuguaglianza di

Cauchy – Schwarz. Definizione di angolo. Definizione di

vettori ortogonali. Basi ortonormali. Componenti in una

base ortonormale. Proiezioni ortogonali. Procedimento di

Gram-Schmidt.

3 2

Trasformazioni

lineari e

diagonalizzazione

Definizioni di trasformazione lineare. Nucleo e immagine.

Proprietà e caratterizzazioni. Teorema della dimensione.

Rappresentazione matriciale. Polinomio caratteristico.

Autospazi e relative proprietà. Molteplicità algebrica e

geometrica. Diagonalizzazione: definizione e

caratterizzazioni (per matrici ed endomorfismi).

Condizione sufficiente per la diagonalizzazione.

Diagonalizzazione ortogonale. Definizione e

caratterizzazioni di endomorfismi simmetrici. Proprietà

degli autovalori di matrici simmetriche. Teorema

spettrale.

5 3

Geometria analitica

Sistema di riferimento cartesiano nel piano. Equazione

della retta in forma implicita ed esplicita. Equazione

segmentaria della retta. Parallelismo di rette. Fascio

improprio di rette. Fascio proprio di rette. Retta per un

punto. Retta passante per un punto e parallela ad una retta

3 2

Page 63: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

63

data. Condizioni di perpendicolarità di due rette. Coniche.

Algoritmo di riduzione a forma canonica. Coordinate

cartesiano nello spazio. Equazione del piano (parametrica

e cartesiana). Equazione della retta (parametrica,

cartesiana, simmetrica). Fasci di piani. Stelle di piani.

Condizioni di parallelismo e perpendicolarità tra rette e

rette, rette e piani, piani e piani.

Totale Ore 52 38

Testi di riferimento

G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Limiti e Derivate, CUES (2002).

G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Algebra Lineare, CUES (2002).

C. D’Apice, R. Manzo, Verso l’esame di Matematica I, CUES (2007).

Materiali didattici su piattaforma di e-learning IWT

Appunti delle lezioni.

Page 64: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

64

Matematica II

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Proff. E. ZAPPALE e

G. ALBANO

Integrato:

NO Propedeuticità:

Matematica I Crediti: 9

Anno: I Semestre: II Codice: SSD: MAT/05 Tipologia: di

base

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica II. Calcolo delle

primitive e teoria dell’integrazione secondo Riemann per funzioni di variabile reale.

Comportamento asintotico di serie numeriche e di successioni e serie di funzioni reali di variabile

reale. Equazioni differenziali ordinarie.

Funzioni di più variabili reali a valori scalari e vettoriali. Continuità, calcolo differenziale ed

estremi relativi. Teoria differenziale delle curve e delle superfici. Integrale di Riemann per funzioni

di più variabili. Integrali curvilinei e di superficie. Forme differenziali.

Il corso ha come scopo principale quello di fornire e sviluppare strumenti utili per un approccio

scientifico ai problemi e fenomeni che lo studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La

parte teorica del corso sarà presentata in modo rigoroso e sintetico e accompagnata da una parallela

attività di esercitazione volta a favorire la comprensione dei concetti.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Uso corretto del linguaggio matematico

Conoscenza dei principali risultati (teoremi) di base dell’analisi matematica

Capacità di affrontare e di analizzare vari problemi

Conoscenza delle caratteristiche e proprietà delle funzioni di più variabili reali.

Capacità di argomentare in modo coerente al fine di dimostrare o dedurre risultati matematici.

Costruire metodi e procedure per la risoluzione di semplici problemi

Effettuare calcoli di aree, volumi e lunghezze in termini di integrali.

Analizzare il comportamento di funzioni di più variabili.

Saper risolvere semplici tipi di equazioni differenziali ordinarie e individuare le proprietà delle

soluzioni.

Risolvere semplici problemi formulabili in termini matematici.

Individuare il carattere di una serie e/ o successione numerica o di funzioni.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper utilizzare i contenuti del corso al fine di risolvere problemi.

Capacità di argomentare in modo coerente al fine di dimostrare o dedurre risultati matematici.

Costruire metodi e procedure per la risoluzione di semplici problemi

Effettuare calcoli con limiti, derivate.

Analizzare il comportamento di una funzione di una singola variabile.

Svolgere semplici calcoli con i numeri complessi.

Risolvere problemi non complessi formulabili in termini di geometria e di algebra lineare.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare metodi per risolvere problemi formulabili in termini matematici

Essere capaci di sintetizzare ed ottimizzare il processo di risoluzione di un problema matematico

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo

Saper esporre ed inquadrare sia i contenuti propri della Matematica sia gli argomenti a questa

collegabili.

Page 65: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

65

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso

Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati allo studente sono richieste:

- conoscenze relative all’algebra, con particolare riferimento a: polinomi, equazioni e

disequazioni algebriche, logaritmiche, esponenziali, trigonometriche, trascendenti

- conoscenze relative alla trigonometria, con particolare riferimento alle funzioni

trigonometriche fondamentali

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche frontali ed esercitazioni in aula, fornendo sia le

motivazioni e la descrizione di semplici applicazioni dei contenuti dell’insegnamento, sia gli

strumenti necessari per la risoluzione di problemi ed esercizi relativi agli argomenti del corso.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Contenuto del corso

Lezioni ed esercitazioni

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Integrazione di

funzioni di una

variabile

Definizione di funzione primitiva e integrale indefinito. Integrali immediati.

Regole e metodi di integrazione. Integrale delle funzioni razionali fratte.

Integrale definito e significato geometrico. Teorema del valor medio. Funzione

integrale e teorema fondamentale del calcolo integrale

7 5

Serie numeriche

Successioni numeriche. Introduzione alle serie numeriche. Serie convergenti,

divergenti e indeterminate. Serie geometrica,

armonica. Serie a termini positivi e criteri di convergenza: criteri del confronto,

del rapporto, della radice.

2 2

Successioni e

serie di funzioni

Successioni. Definizioni. Convergenza puntuale e uniforme. Esempi e

controesempi. Teorema sulla continuità del limite. Criterio di Cauchy uniforme.

Teoremi di passaggio al limite sotto il segno di

integrale. Teorema di passaggio al limite sotto il segno di derivata. Serie di

funzioni. Definizioni. Convergenza puntuale, uniforme, totale. Criteri di Cauchy.

Derivazione e integrazione per serie. Serie di potenze. Definizioni. Insieme di

convergenza e raggio di convergenza. Teorema di Cauchy-Hadamard. Teorema

di D’Alembert. Raggio di convergenza della serie derivata. Convergenza

uniforme e totale. Teorema di integrazione e di derivazione per serie. Esempi e

controesempi.

7 4

Funzioni di più

variabili

Definizioni. Limite e continuità. Teorema di Weierstrass. Teorema di Cantor.

Derivate parziali. Il Teorema di Schwarz. Gradiente. Differenziabilità. Il

Teorema del Differenziale Totale. Funzioni composte. Teorema di derivazione

delle funzioni composte. Differenziabilità delle funzioni composte. Derivate

direzionali. Funzioni con gradiente nullo in un connesso. Funzioni definite

tramite integrali. Formula di Taylor e differenziali di ordine superiore. Forme

quadratiche. Matrici quadrate definite, semidefinite e indefinite. Massimi e

minimi relativi. Funzioni a valori vettoriali.

7 5

Equazioni

differenziali

Definizioni. Integrale particolare e integrale generale. Esempi. Il problema di

Cauchy. Teorema di esistenza ed unicità locale. Teorema di esistenza ed unicità

globale. Prolungamento di una soluzione. Soluzioni massimali (cenni).

Equazioni differenziali del primo ordine. Equazioni differenziali lineari.

Struttura dell’insieme delle soluzioni. Equazioni differenziali lineari a

7 5

Page 66: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

66

coefficienti costanti. Wronskiano e sue proprietà. Metodi di risoluzione.

Integrali di

funzioni di più

variabili

Definizioni. Cenni sulla teoria di Peano-Jordan. Integrali multipli. Proprietà.

Esempi. Applicazione ad aree e volumi. Il Primo Teorema di Pappo-Guldino.

Formule di riduzione. Cambiamento di variabili.

7 5

Curve ed

integrali

curvilinei

Definizione. Curve regolari. Lunghezza di una curva. Teorema di rettificabilità.

Cordinate curvilinee. Triedro fondamentale. Integrale curvilineo di una

funzione.

4 3

Forme

differenziali

Definizioni. Campi vettoriali. Integrale curvilineo di una forma differenziale

lineare. Forme chiuse ed esatte. Criteri di esattezza. Relazione tra esattezza e

chiusura. Forme chiuse in rettangoli o aperti stellati.

Forme chiuse in aperti semplicemente connessi.

6 5

Superfici ed

integrali di

superficie

Definizioni. Esempi. Proprietà. Cambiamento di rappresentazioni parametriche.

Area di una superficie e integrali superficiali. Superfici con bordo. Il Secondo

Teorema di Pappo-Guldino. Teorema della Divergenza. Formula di Stokes.

4 4

Funzioni

implicite

Teorema del Dini. Moltiplicatori di Lagrange. Problemi di massimo e minimo

vincolato 2 1

Totale Ore

53 37

Testi di riferimento

N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica 2. Versione Semplificata Per

i Nuovi Corsi di Laurea Liguori.

P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica 2 Parte 1Liguori.

P. Marcellini C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica 2 Parte 2 Liguori.

Appunti delle lezioni

Altro materiale didattico fornito dal docente.

Page 67: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

67

Matematica III

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Edoardo

Scarpetta

Integrato:

no Propedeuticità:

Matematica I, II Crediti: 9

Anno: II Semestre: II Codice: 0610300018 SSD: MAT/07 Tipologia: Di

Base

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso intende fornire i concetti fondamentali della Meccanica Razionale, sottolineandone i

metodi modellistici e logico-deduttivi.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Conoscenza e comprensione della metodologia tipica dell’approccio “razionale” allo studio dei

fenomeni fisici, in particolare meccanici.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper costruire modelli matematici per rappresentare semplici fenomeni meccanici, impostando

la risoluzione delle corrispondenti equazioni.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per impostare ed organizzare un modello matematico.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo e condividere efficacemente idee e procedimenti.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti anche diversi da quelli presentati durante il

corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando approcci e/o procedure alternativi.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze fisiche e

matematiche di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un esame che

consiste di prova scritta e prova orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Algebra

vettoriale Vettori liberi e vettori applicati. Proprietà ed operazioni fondamentali. 7 4

Cinematica del

punto e dei

sistemi

Descrizione geometrica del movimento, traiettoria e legge oraria.

Formule di Frenet. Moti relativi, teorema di Coriolis. Moti rigidi,

teorema di Mozzi. Moti rigidi piani, traiettorie polari.

12 7

Geometria delle

masse

Baricentri e momenti d’inerzia. Matrice ed ellissoide d’inerzia, assi e

momenti principali. Sistemi a struttura giroscopica. 7 6

Dinamica del

punto libero e

vincolato

Massa, forza ed equazione fondamentale. Oscillatore armonico semplice

e forzato, studio della risonanza. Dinamica relativa, forze apparenti.

Concetto di vincolo, grado di libertà e reazione vincolare

10 6

Dinamica dei

Sistemi

Grado di libertà e coordinate lagrangiane. Forze esterne e forze interne.

Equazioni Cardinali. Moto del baricentro e intorno al baricentro. 20 11

Page 68: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

68

materiali Equilibrio e stabilità, introduzione al metodo di Liapounov e criterio di

Dirichlet. Solido libero. Solido con asse fisso e liscio, equazioni pure per

moto ed equilibrio, calcolo delle reazioni vincolari, problemi ai valori

iniziali.

Totale Ore 56 34

Testi di riferimento

Dispense del Docente (“Matematica III”).

M. Fabrizio: “Introduzione alla Meccanica Razionale e ai suoi Metodi Matematici”, Zanichelli

(Bologna).

F. Stoppelli: “Appunti di Meccanica Razionale”, Liguori (Napoli).

Page 69: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

69

Meccanica dei Fluidi

Cds: Ingegneria

Meccanica

Docenti:

Prof. Paolo Luchini

Integrato:

Propedeuticità:

Fisica I, Matematica II Crediti: 6

Anno: II Semestre: II Codice: 0610600015 SSD: ING-IND/06 Tipologia: affine

o integrativa

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento delle equazioni fondamentali della meccanica dei fluidi e

all'acquisizione della capacità di dimensionare correttamente quei sistemi a fluido che sono

governati da un semplice bilancio unidimensionale.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione dei concetti fisici legati al moto dei fluidi e conoscenza della terminologia

utilizzata in tale ambito.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper analizzare e risolvere problemi pratici in cui interviene il moto dei fluidi.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere problemi ingegneristici legati al contesto

in esame

Abilità comunicative (communication skills)

Saper esporre argomenti legati al contesto in esame

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

e fisiche di base quali quelle trattate nei corsi di Matematica I e II e Fisica I

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula e la proiezione di filmati di

esperimenti. Nelle esercitazioni in aula viene generalmente risolto un esercizio attinente alla

teoria svolta con il coinvolgimento degli studenti. La proiezione di filmati di esperimenti viene

proiettata a scopo illustrativo per meglio sottolineare alcuni aspetti pratici e teorici degli

argomenti trattati.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta

non obbligatoria ed un colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

La descrizione continua

della materia

Proprietà locali conservate di un sistema continuo. Equazioni del

bilancio. Proprietà dei fluidi. Forma generale del flusso di

quantità di moto. Forze di massa e di superficie. Il tensore degli

sforzi

3 2

Statica dei fluidi Equazione dell'idrostatica. Manometri. Spinte su superfici

immerse. Corpi galleggianti 3 2

Equazioni di bilancio su di

un volume finito

Il teorema di Reynolds del trasporto. Conservazione della massa,

della quantità di moto e del momento angolare. Spinta su di un 4 3

Page 70: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

70

condotto a sezione variabile e su di una curva. Spinta di un

getto. Analisi dimensionale.

Equazioni di bilancio su

di un volume infinitesimo

Linee di flusso, superfici e tubi di flusso. La derivata sostanziale.

Legge di Newton della viscosità. Le equazioni di Navier-Stokes.

Le equazioni di Eulero. Linee di corrente e loro

rappresentazione. Flusso di Couette e di Poiseuille tra lastre

parallele ed in un condotto cilindrico. Lastra messa in moto

impulsivamente.

4 3

Legge di Bernoulli Pressione statica, dinamica e totale. Perdita di carico e

prevalenza. Tubo di Venturi come misuratore e come aspiratore. 3 2

Correnti con accelerazione

trascurabile

La teoria di Reynolds della lubrificazione; la testina di lettura di

un disco magnetico. Cenni alla corrente di Stokes intorno ad una

sfera ed un cilindro

3 2

Moto a potenziale

Campi semplici ottenibili come sovrapposizione di pozzi e

sorgenti. Generazione della portanza. Definizione dei

coefficienti di portanza e di resistenza.

3 1

Lo strato limite

Concetto di similitudine. Strato limite su di una lastra piana.

Calcolo della resistenza. Descrizione qualitativa dei fenomeni

associati alla separazione

4 3

Corrente turbolenta in

condotti

Proprietà della turbolenza. Il profilo di velocità. La legge di

attrito di Prandtl. Il diagramma di Moody. Corrente nei tubi

diritti e attraverso raccordi di tubazioni. Biforcazioni. Misure di

portata

5 4

Cenni alla corrente

comprimibile

Piccole perturbazioni. Velocità del suono. Grandezze

conservate. Proprietà al punto di di ristagno. Corrente

isentropica quasi unidimensionale. Corrente in un tubo diritto

con attrito. Corrente in un tubo diritto con trasferimento di

calore. Uso delle tabelle. Cenno alle onde d'urto.

4 2

Totale Ore 36 24 0

Testi di Riferimento

D. Pnueli, C. Gutfinger: Meccanica dei Fluidi. Zanichelli 1995

Testi per approfondimento:

D. J. Acheson: Elementary Fluid Dynamics. Oxford University Press 1990

G. K. Batchelor: An Introduction to Fluid Dynamics. Cambridge University Press 2000

R. L. Panton: Incompressible Flow. Wiley 1995

P. Luchini: Onde nei fluidi, instabilità e turbolenza. Dipartimento di Progettazione Aeronautica,

Università di Napoli, 1993

P. Luchini, M. Quadrio: Aerodinamica. Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale, Politecnico di

Milano, 2000-2002; consultabile su http://pcquadrio.aero.polimi.it/it/Didattica/aerodinamica.html

Y. Çengel, J.M. Cimbala, Meccanica dei Fluidi, McGraw-Hill 2007

F. M. White, Fluid Mechanics, McGraw-Hill VI Edizione

Page 71: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

71

Misure Meccaniche

Cds: Laurea in

Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Adolfo

SENATORE

Integrato:

Propedeuticità:

Crediti: 3

Anno: III Semestre: I Codice: 0610600045 SSD: ING-IND/13 Tipologia:

Affine

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il Corso si propone di illustrare le principali tecniche impiegate nella misura di grandezze di

interesse industriale. Attraverso esercitazioni in aula ed in laboratorio sono esaminati i principi

per l’acquisizione ed elaborazione dati e per l’analisi critica dei risultati.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Scelta dell’opportuna strumentazione di misura in relazione alle grandezze in esame; analizzare

i risultati ottenuti.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Individuare per la specifica grandezza da misurare la più idonea strumentazione di misura.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper analizzare con spirito critico i risultati ottenuti dalle misurazioni.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper operare in team ed esporre i risultati in formato corretto e interpretabile in maniera

univoca.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base di

fisica (meccanica e termodinamica).

Metodi didattici

L’insegnamento prevede lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni in laboratorio. Le

esercitazioni consentono l’applicazione degli elementi di teoria a strumenti/misure relative a

casi specifici.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta

ed un colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Teoria delle misure Errore ed incertezza. I sistemi di unità di misura e proprietà.

Elementi di elaborazione statistica dei risultati delle misure. 7 3

Caratteristiche

statiche e dinamiche

Caratteristiche statiche: sensibilità, risoluzione, accuratezza e

ripetibilità. Caratteristiche dinamiche degli strumenti di misura.

Risposta di strumenti lineari ai vari tipi di segnale.

4 4

Strumenti di misura Misure dimensionali e di spostamento. Misure di deformazione.

Misure di forza e pressione. Misure di portata. 5 1

Laboratorio Taratura statica e dinamica di strumenti, misure dimensionali di

temperatura, di vibrazioni, di rumore. 0 0 6

Page 72: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

72

Totale Ore 16 8 6

Testi di riferimento

F. Angrilli “Corso di Misure Mecc., Termiche e Coll.” CEDAM

E. O. Doebelin “Measurement systems, application and design” McGraw-Hill Publ. Company

Page 73: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

73

Ricerca Operativa

CdL: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Saverio Salerno Integrato: NO

Propedeuticità:

Matematica I,

Matematica II

Crediti: 6

Anno: III Semestre: I Codice: 0610600039 SSD: MAT/09 Tipologia:

di base

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Ricerca Operativa: principali tecniche di

ottimizzazione, programmazione lineare e non lineare, programmazione lineare intera, teoria dei

grafi, algoritmi per la ricerca di un percorso minimo su grafi. Gli obiettivi formativi del corso

consistono nell’acquisizione dei risultati e delle tecniche dimostrative, nonché nella capacità di

utilizzare i relativi strumenti di calcolo.

Il corso ha come scopo principale, a partire dalle conoscenze di base di Analisi Matematica ed

Algebra Lineare, di consentire di affrontare problemi di programmazione lineare, non lineare e

teoria dei grafi, e di fornire e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico a problemi e

fenomeni che lo studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà

presentata in modo rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela attività di esercitazione

volta a favorire la comprensione dei concetti.

Competenze e capacità in uscita dal corso

Competenze relative a:

Elementi di base della Ricerca Operativa

Modellare matematicamente problemi e fenomeni reali.

Applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi.

Uso corretto del linguaggio matematico relativo alla Ricerca Operativa.

Affrontare ed analizzare vari problemi di min/max.

Capacità di:

Sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni.

Costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi.

Risolvere esercizi di non elevata complessità nell’ambito della programmazione lineare, non

lineare, e teoria dei grafi.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

1. comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della Ricerca Operativa;

2. conoscenza delle metodologie di dimostrazione;

3. conoscenza dei concetti fondamentali della Ricerca Operativa.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

1. Saper applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi.

2. Saper sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni.

3. Saper costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi.

4. Saper effettuare calcoli non complessi nell’ambito della programmazione lineare,

non lineare, e teoria dei grafi.

Autonomia di giudizio (making judgements)

1. Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un

problema di Ricerca Operativa.

2. Essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un

problema di Ricerca Operativa.

Page 74: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

74

Abilità comunicative (communication skills)

1. Saper lavorare in gruppo.

2. Saper esporre oralmente un argomento legato alla matematica.

Capacità di apprendere (learning skills)

1. Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati

durante il corso.

2. Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati, allo studente si consiglia di avere

conoscenze di base di analisi matematica, di algebra lineare e di geometria analitica.

Contenuto del corso

Lezioni ed esercitazioni

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Modelli della

Ricerca Operativa

L’approccio modellistico. Modelli di Ottimizzazione.

3 1

Ottimizzazione

continua.

Ottimizzazione monodimensionale. Metodi di

ottimizzazione monodimensionale. Ottimizzazione

multidimensionale non vincolata. Condizioni di ottimalità.

Metodi di scalata diretta. Il metodo del gradiente.

Ottimizzazione multidimensionale vincolata. Metodi a

direzione ammissibile.

4 2

Programmazione

Lineare

Introduzione alla Programmazione Lineare.

Rappresentazione grafica di un problema di P.L. I vincoli.

Il dominio di ammissibilità. La funzione obiettivo. Analisi

grafica del problema. Esempi di modelli di

programmazione lineare. Soluzione grafica di un problema

di P.L. in due variabili. Descrizione dell’algoritmo del

simplesso.

12 4

La dualità nella

programmazione

lineare

Risultati fondamentali della teoria della dualità.

Interpretazione della dualità. 3 1

Programmazione

intera

Soluzione di un problema di Programmazione Lineare

Intera. Formulazione di un problema di P.L.I. Il metodo

Branch and Bound. Applicazioni del metodo Branch and

Bound. Un problema di Programmazione Lineare Intera.

10 4

Elementi di teoria

dei grafi

Forme di rappresentazione di un grafo. Matrice di

adiacenza vertice-vertice. Matrice di adiacenza vertice-

arco. Liste P-S.

7 3

Il problema del

minimo percorso

Classificazione dei problemi e degli algoritmi di minimo

percorso. Il modello del minimo percorso. Il minimo

percorso su grafi aciclici. Ordinamento topologico di un

grafo aciclico. Algoritmo per il calcolo dei minimi percorsi

su grafi aciclici. Minimo percorso su grafi ciclici:

Algoritmo di Dijkstra.

4 2

Totale Ore 43 17

Page 75: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

75

Testi di riferimento

Appunti delle lezioni, principalmente costituiti dagli appunti di Grippo e di Mannino

Page 76: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

76

Sicurezza degli Impianti Industriali

Cds: Ingegneria

Meccanica/Gestionale

Docente:

Prof. Massimo de

Falco

Integrato:

No Propedeuticità:

Impianti Industriali Crediti: 3

Anno: III Semestre: I Codice: SSD: ING-IND/17 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti una valida preparazione sul fondamentale aspetto

della sicurezza negli impianti industriali. Esso è stato pertanto strutturato in modo da portare

l’allievo, attraverso un programma didattico implementato su elementi tecnici e legislativi, a

cimentarsi positivamente nell’individuazione dei rischi presenti negli impianti industriali, oltre

che nell’applicazione degli opportuni interventi di prevenzione e/o protezione.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Acquisire competenze relativamente all’analisi della sicurezza degli impianti industriali e ai

principali metodi per l’abbattimento dei rischi negli impianti industriali.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Capacità di elaborare il piano di sicurezza di uno stabilimento industriale.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per elaborare il piano di sicurezza di uno stabilimento

industriale.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla sicurezza degli impianti

industriali.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste nozioni di base sugli

impianti industriali.

Metodi didattici

L’insegnamento prevede lezioni teoriche frontali ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in

aula gli studenti, che potranno organizzarsi in gruppi di lavoro, saranno chiamati a sviluppare

una serie di progetti attinenti agli argomenti trattati durante il corso.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà tramite colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Il rischio negli

ambienti di

lavoro

Principali metodologie di analisi per la valutazione dei rischi. Analisi

quantitativa e qualitativa dei rischi (esplosioni, incendi elettrici, rilascio

di sostanze tossiche, ecc.). Definizione delle priorità e pianificazione

degli interventi. Principi di prevenzione tecnica degli infortuni. Fattori

ergonomici e di sicurezza nell’organizzazione delle attività e dl posto di

lavoro. Tecniche per l’analisi dei sistemi complessi. Le attività

industriali ed i rischi per l’ambiente. Gli organi statali di controllo.

6 2

Page 77: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

77

La normativa per

la prevenzione

degli infortuni

Il dlgs 626/94, come modificato dal dlgs 242/96, e norme collegate. Il

piano di valutazione dei rischi. Le figure coinvolte: il datore di lavoro, il

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il

Rappresentante dei lavoratori, il Medico competente. Igiene del lavoro:

microclima, illuminazione, vibrazioni, radiazioni e rumore. Il dl 277/91.

4 2

Prevenzione

incendi

Tecniche e Normativa. Carico di incendio. Classificazione degli incendi

e modalità di estinzione. Impianti di rilevazione, estinzione ed

evacuazione dei fumi. Il piano antincendio.

4 2

Il rischio

elettrico Patologie, protezione e primo soccorso. 3 -

La normativa

macchine

Dispositivi di sicurezza delle macchine. L’uso delle macchine in

condizioni di sicurezza. Obblighi e divieti dei costruttori di macchine,

dell’installatore e dell’utilizzatore.

4 -

Totale Ore 21 6

Testi di riferimento

Dispense dal corso a cura del docente con bibliografia specifica di approfondimento

Page 78: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

78

Sistemi di Controllo di Gestione

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

prof. Francesca

MICHELINO

Integrato:

Propedeuticità:

Economia ed

Organizzazione

Aziendale

Crediti: 6

Anno: II Semestre: II Codice: SSD: ING/IND-35 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso fornisce conoscenze relative al controllo di gestione.

Dopo aver inquadrato il problema del controllo di gestione si perviene alla definizione degli

indicatori di redditività tradizionali ed innovativi; quindi si analizzano le tecniche di valutazione

degli investimenti e si procede al calcolo dei costi dei diversi fattori produttivi.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Approfondimento dei concetti legati all’economia d’impresa; in particolare si utilizzeranno

tecniche tradizionali ed innovativi di controllo di gestione.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Utilizzo dei principali strumenti di controllo di gestione.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i giusti strumenti per il controllo di gestione.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente gli argomenti legatialla gestione d’impresa.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze di base

legate all’economia aziendale e all’organizzazione.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula.

Metodi di valutazione

La prova di esame consiste in una prova scritta e in un colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Controllo di

gestione

Il sistema di controllo di gestione: obiettivi e requisiti - Le tecniche

economiche: contabilità generale ed indicatori di redditività non

convenzionali - La valutazione degli investimenti e le tecniche discounted

cash flow - La contabilità analitica - Le tecniche non finanziarie e le

tecniche ibride - L’architettura del sistema di controllo di gestione - Il

processo di pianificazione e controllo.

36 24

Totale Ore 36 24 0

Testi di riferimento

Azione, Innovare il sistema di controllo di gestione, ETAS

Page 79: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

79

Brealy, Myers, Sandri, Capital budgeting, McGraw-Hill Italia, capp. 1, 2, 3, 5, 6

Dispense a cura del docente

Lucidi delle lezioni e altro materiale disponibili su sito web: http://elearning.dimec.unisa.it

Page 80: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

80

Sistemi e Processi di Produzione

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Fabrizia

CAIAZZO

Integrato:

Propedeuticità:

Crediti: 6

Anno: II Semestre: I Codice SSD: ING-IND/16 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso intende fornire i concetti di base sulle proprietà e sul comportamento dei principali

materiali per l’ingegneria e sulle modalità di realizzazione di componenti strutturali, fermando

l’attenzione prevalentemente sui processi manifatturieri primari, illustrati con l’ausilio di visite

virtuali e di simulazioni interattive.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Conoscenze del comportamento dei principali materiali per l’ingegneria e delle modalità di

realizzazione di componenti strutturali, mediante l’utilizzo di processi manifatturieri primari.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Conoscenze per la stesura razionale ed economica per la definizione del processo di

trasformazione del grezzo in prodotto

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper scegliere il metodo di lavorazione per deformazione plastica in funzione del materiale.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper esporre oralmente un argomento legato ai sitemi e ai processi di produzione.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

fisiche e chimiche di base

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni numeriche in aula. Nella prima

lezione del corso viene presentato il sito didattico, appositamente sviluppato, all’indirizzo

http:/teseo.unisa.it che consente anche un apprendimento personale guidato, con la possibilità di

ampliare le conoscenze mediante visite virtuali ai laboratori. Inoltre utilizzando quesiti a

risposta multipla o esercizi opportunamente predisposti è possibile verificare la preparazione

raggiunta. Durante lo svolgimento del corso sono proposti simulazioni interattive e filmati

didattici che facilitano la comprensione degli argomenti del corso.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Page 81: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

81

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Sistemi di produzione

Introduzione alle problematiche della produzione e classificazione

dei sistemi di produzione. Beni strumentali dell’industria

manifatturiera

6 2

Caratterizzazione e

comportamento meccanico

dei materiali

Tensioni e sollecitazioni monoassiali. Deformazioni plastiche a

caldo ed a freddo. Lavoro di deformazione elastica e plastica.

Prove meccaniche.

14 6

Materiali per l’ingegneria

Materiali metallici e diagrammi di stato binari. Processi per la

formatura delle materie plastiche. Materiali compositi con matrice

polimerica. Caratteristiche meccaniche di compositi a fibre lunghe

unidirezionali.

11 9

Processi di formatura

Criteri di plasticità. Processi massivi di deformazione plastica.

Tempi e costi di lavorazione. Criteri di scelta del processo di

formatura

7 5

Totale Ore 38 22

Testi di riferimento

F. Caiazzo, V. Sergi: Tecnologie generali dei materiali, CittàStudi, Torino, 2006

F. Caiazzo, V. Sergi: Problemi di tecnologie generali dei materiali, Utetlibreria, Torino, 2002

F. Gabrielli, R. Ippolito, F. Micari: Analisi e tecnologia delle lavorazioni meccaniche, McGraw-

Hill, Milano

Page 82: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

82

Sistemi Informativi Aziendali

Cds: Ingegneria

Informatica

Docente:

Prof. Giuseppe

LIETO

Integrato:

con Basi di Dati

Propedeuticità:

Fondamenti di

Informatica

Crediti: 3

Anno: I Semestre: II Codice: 0610700039 SSD: ING-INF/05 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento dei fondamenti della progettazione dei sistemi informativi e

offre una panoramica sistematica per l’applicazione delle attuali tecnologie all’operatività e alla

direzione delle aziende.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei sistemi informativi per le aziende,

delle architetture tecniche e funzionali.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper analizzare e progettare un sistema informativo aziendale attraverso le tecniche più diffuse,

Sono in particolare resi disponibili gli strumenti per definire web information system, siti,

portali, aste in linea e sistemi di negoziazione automatica.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare un sistema informativo

aziendale ed ottimizzare il processo realizzativo in base al contesto in esame.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai sistemi informativi

aziendali.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze informatiche

di base. con particolare riferimento alle strutture dati..

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un progetto da sviluppare durante tutto

lo svolgimento del corso. Il progetto comprende unitariamente tutti i contenuti

dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione, oltre che delle capacità di progettazione di

semplici sistemi informativi aziendali

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale.

Page 83: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

83

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Il modello

informatico

Modello applicativo, tecnologico e funzionale. Casi d’uso. Il modello

delle informazioni ed il modello organizzativo 3

Web Information

System

e-business, e-commerce, siti, portali, CRM e SCM. Architettura dei

WIS e sicurezza informatica. 6 3

Enterprise

systems

La catena del valore di Porter, il modello del portafoglio applicativo ed

il modello SCOR 3 3

I sistemi ERP Paradigma ERP, prescrittività, trasformazione dell’impresa, dei

processi, del modello di business 6 3

I sistemi CRM Schema architetturale, canali CRM. CRM operativo, analitico e

direzionale. 3 3

Sistemi di

contatto

Schema architetturale. Call Center ed integrazione dei canali.

Diffusione, organizzazione e dimensionamento dei centri di contatto. 3 4

Totale Ore 24 16

Testi di riferimento

Sistemi informativi per l'impresa digitale

Giampio Bracchi, Chiara Francalanci, Gianmario Motta

Ed. McGraw Hill

Page 84: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

84

Tecnologie e Processi di Lavorazione

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Vincenzo SERGI

Integrato:

Propedeuticità:

Sistemi e Processi di

Produzione

Crediti: 6

Anno: III Semestre: I Codice SSD: ING-IND/16 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso intende fornire i concetti fondamentali sui processi per asportazione di truciolo, per

deformazione plastica e per fusione, nonché i principi e le linee guida per la stesura del ciclo di

fabbricazione.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Conoscenze delle modalità di realizzazione di componenti strutturali, mediante l’utilizzo di

processi manifatturieri primari.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Conoscenze per la stesura razionale ed economica del ciclo di fabbricazione e, cioè, per la

definizione del processo di trasformazione del grezzo in prodotto finito. Capacità di impostare

un progetto di miglioramento delle prestazioni di un sistema manifatturiero.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper scegliere il metodo di lavorazione per deformazione plastica in funzione del materiale.

Saper scegliere le macchine, gli utensili ed i parametri di taglio nelle lavorazioni per

asportazione di truciolo. Essere in grado di valutare la bontà di un processo produttivo e di

individuare autonomamente le opportune attività di miglioramento.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper esporre oralmente un argomento legato sistemi di produzione ed alla gestione della

qualità.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

fisiche e chimiche di base, ed anche conoscenze sulla scienza e tecnologia dei materiali.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni numeriche in aula. Nella prima

lezione del corso viene presentato il sito didattico, appositamente sviluppato, all’indirizzo

http:/teseo.unisa.it che consente anche un apprendimento personale guidato, con la possibilità di

ampliare le conoscenze mediante ESV (esperimenti scientifici virtuali) e visite virtuali ai

laboratori. Inoltre utilizzando quesiti a risposta multipla o esercizi opportunamente predisposti è

possibile verificare la preparazione raggiunta. Durante lo svolgimento del corso sono proposti

simulazioni interattive e filmati didattici che facilitano la comprensione degli argomenti del

corso.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Page 85: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

85

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Sistemi di

produzione

Introduzione alle problematiche della produzione e classificazione dei

sistemi di produzione. Beni strumentali dell’industria manifatturiera 4 0

Processi di

formatura

Criteri di plasticità. Processi massivi di deformazione plastica. Tempi e costi

di lavorazione. Criteri di scelta del processo di formatura 10 5

Processi per

asportazione di

materia

Le macchine utensili. Realizzazione di superfici di rotazione: tornitura,

foratura, alesatura. Realizzazione di superfici piane: tornitura, fresatura.

Lavorazioni di finitura. Valutazione dei tempi e dei costi unitari di

produzione.

14 5

Fonderia Principi fondamentali delle lavorazioni per fonderia. Sistemi per la fusione

dei metalli e delle leghe. Difetti nei getti. 7 2

Processi di

collegamento Saldatura, brasatura, giunzione meccanica 4 1

Il ciclo di

fabbricazione

Sviluppo ed analisi critica dei cicli di fabbricazione. Progettazione del

processo: scelta del processo di produzione, aspetti tecnologici ed

economici,.

5 3

Totale Ore 44 16

Testi di riferimento

V. Sergi, Produzione assistita da calcolatore, CUES Libreria, 2008

F. Gabrielli, R. Ippolito, F. Micari: Analisi e tecnologia delle lavorazioni meccaniche, McGraw-

Hill, Milano

Appunti dalle lezioni

Page 86: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

86

Tecnologie Generali Dei Materiali

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. . Fabrizia

CAIAZZO

Integrato:

Propedeuticità:

Chimica Crediti: 6

Anno: I Semestre: II Codice: 0610600027 SSD: ING-IND/16 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso intende fornire i concetti di base sulla struttura e sulle proprietà meccaniche delle leghe

metalliche, delle materia plastiche e dei materiali compositi, utilizzati per la realizzazione di

componenti strutturali nell’industria manifatturiera, con i loro processi e sistemi di

fabbricazione primari.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Conoscenze del comportamento dei principali materiali per l’ingegneria e capacità di scelta

della prova meccanica idonea per la conoscenza di particolari proprietà.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper leggere ed interpretare il diagramma di stato di un sistema a due componenti e

determinare le curve tensioni-deformazioni dal diagramma di macchina di una prova di trazione.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper determinare le curve tensioni-deformazioni dal diagramma di macchina di una prova di

trazione ed l’influenza dei trattamenti termici sulle caratteristiche meccaniche delle leghe

metalliche.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper esporre oralmente un argomento legato alle strutture e alle proprietà dei materiali per

l’ingegneria

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

fisiche, chimiche di base.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni numeriche in aula. Nella prima

lezione del corso viene presentato il sito didattico, appositamente sviluppato, all’indirizzo

http:/teseo.unisa.it che consente anche un apprendimento personale guidato, con la possibilità di

ampliare le conoscenze mediante ESV (esperimenti scientifici virtuali) e visite virtuali ai

laboratori. Inoltre utilizzando quesiti a risposta multipla o esercizi opportunamente predisposti è

possibile verificare la preparazione raggiunta. Durante lo svolgimento del corso sono proposti

simulazioni interattive e filmati didattici che facilitano la comprensione degli argomenti del

corso.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Page 87: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

87

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Materiali metallici

Comportamento meccanico dei metalli. Deformazioni plastiche a caldo ed a

freddo. Curva di flusso plastico. Lavoro di deformazione elastica e plastica.

Prove meccaniche.

14 10

Trattamenti termici Diagrammi di stato binari. Il sistema ferro-carbonio. Trattamenti termici

delle leghe metalliche. Trattamenti termici degli acciai. 11 7

Produzione dei

semilavorati

Tecnologie di fabbricazione, classificazione e designazione degli acciai e

delle ghise. Tecnologie di fabbricazione di alcuni metalli e leghe non

ferrose, classificazione e designazione delle leghe di alluminio e rame

8 2

Materiali polimerici

e materiali compositi

Materiali polimerici e processi per la formatura delle materie plastiche.

Materiali compositi a matrice polimerica e rinforzo fibroso. Caratteristiche

meccaniche di compositi a fibre lunghe unidirezionali.

5 3

Totale Ore 38 22

Testi di riferimento

F. Caiazzo, V. Sergi: Tecnologie generali dei materiali, CittàStudi, Torino, 2006

F. Caiazzo, V. Sergi: Problemi di tecnologie generali dei materiali, Utetlibreria, Torino, 2002

Page 88: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

88

(torna indice)

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN

INGEGNERIA GESTIONALE

Page 89: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

89

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale Classe delle Lauree 34/S in Ingegneria Industriale: Durata 2 anni

1°Anno

Semestre Crediti Disciplina

I 6 Modelli e metodi per l'automazione

II 6 Gestione dei progetti industriali

I-II 12 Gestione aziendale

I 6 Misure industriali

I 6 Sviluppo e innovazione prodotto

II 12 Produzione assistita da calcolatore

II 6 Sistemi di supporto alle decisioni

I 6 Servizi generali d'impianto

Tot 60

2°Anno

Semestre Crediti Disciplina

I 12 Gestione dei sistemi produttivi

I 6 Gestione dell'innovazione e della tecnologia

I 6 Tecnologie e materiali innovativi

II 12 Esame integrato a scelta

II 24 Tesi e tirocinio

Tot 60

Page 90: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

90

Corso di Laurea Magistrale

in

Ingegneria Gestionale

Elenco dei Corsi Gestione Aziendale ........................................................................................................................ 91

Gestione dei Progetti Industriali .................................................................................................... 93

Misure Industriali ........................................................................................................................... 95

Modelli e metodi per l’automazione .............................................................................................. 97

Produzione Assistita da Calcolatore .............................................................................................. 99

Servizi Generali di Impianto ........................................................................................................ 101

Sistemi di supporto alle decisioni ................................................................................................ 103

Sviluppo e Innovazione di Prodotto ............................................................................................. 105

Page 91: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

91

Gestione Aziendale

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

prof. Francesca

MICHELINO e prof.

Francesco ZIRPOLI

Integrato:

Propedeuticità:

nessuna Crediti: 12

Anno: I magistrale Semestre: I e II Codice: SSD: ING/IND-35 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso fornisce conoscenze relative al controllo di gestione ed al marketing.

Dopo aver inquadrato il problema del controllo di gestione si perviene alla definizione degli

indicatori di redditività tradizionali ed innovativi; quindi si analizzano le tecniche di valutazione

degli investimenti e si procede al calcolo dei costi dei diversi fattori produttivi. Inoltre, verranno

esaminate tutte le variabili che intervengono nella definizione del mercato obiettivo, nelle

analisi e ricerche di mercato, nella segmentazione del mercato e nel posizionamento

dell’impresa all’interno di questo e nella creazione di valore per il cliente e vantaggio

competitivo per l’impresa.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Approfondimento dei concetti legati all’economia d’impresa; in particolare si utilizzeranno

tecniche tradizionali ed innovativi di controllo di gestione nonché le principali leve del

marketing mix.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Utilizzo dei principali strumenti di controllo di gestione e conoscenza approfondite delle

variabili tipiche del marketing.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i giusti strumenti per il controllo di gestione e saper formulare un piano di

marketing corretto.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente gli argomenti legato alla gestione d’impresa.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze di base

legate all’economia d’impresa, all’organizzazione e al marketing.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

viene assegnato agli studenti un caso aziendale da analizzare in relazione alle competenze

teoriche apprese durante il corso.

Metodi di valutazione

La prova di esame consiste nella stesura di un elaborato (piano di marketing), in una prova

scritta e in un colloquio orale.

Page 92: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

92

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Controllo di

gestione

Il sistema di controllo di gestione: obiettivi e requisiti - Le tecniche

economiche: contabilità generale ed indicatori di redditività non

convenzionali - La valutazione degli investimenti e le tecniche discounted

cash flow - La contabilità analitica - Le tecniche non finanziarie e le

tecniche ibride - L’architettura del sistema di controllo di gestione - Il

processo di pianificazione e controllo.

36 24

Marketing

Introduzione ai processi di pianificazione strategica e di marketing

management - Il comportamento d’acquisto del consumatore e delle

organizzazioni - La segmentazione del mercato - La strategia di marketing -

Le decisioni relative al prodotto - La comunicazione di marketing - La

gestione della rete di vendita - Le decisioni relative al prezzo - La gestione

dei canali distributivi - La gestione della marca e la brand equity - Lo

sviluppo del piano di marketing - Il marketing dei servizi - Il marketing

internazionale - Il web marketing - Evoluzione relazionale dell’approccio di

marketing: customer relationship management e marketing esperenziale.

36 24

Totale Ore 72 48 0

Testi di riferimento

Azione, Innovare il sistema di controllo di gestione, ETAS

Brealy, Myers, Sandri, Capital budgeting, McGraw-Hill Italia, capp. 1, 2, 3, 5, 6

Peter, Donnely Jr, Pratesi, Marketing, McGraw-Hill

Dispense a cura del docente

Lucidi delle lezioni e altro materiale disponibili su sito web: http://elearning.dimec.unisa.it

Page 93: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

93

Gestione dei Progetti Industriali

Cds: Magistrale

Ingegneria Gestionale

Docente:

Prof. Massimo DE

FALCO

Integrato:

No Propedeuticità:

Nessuna Crediti: 6

Anno: I Semestre: II Codice: SSD: ING-IND/17 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso vuole fornire agli studenti del primo anno della laurea magistrale in Ingegneria

Meccanica le metodologie di base per la realizzazione di nuove iniziative industriali, con

particolare riferimento agli aspetti tecnici, economici e finanziari del “business plan” ed alle

principali tecniche di Project Management.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Acquisire competenze relativamente al progetto tecnico, economico e finanziario di

un’iniziativa industriale nonché alla gestione operativa delle fasi di realizzazione di un

impianto.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Capacità di impostare lo studio di fattibilità di un progetto di impianto e di utilizzare le tecniche

di programmazione reticolare.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare le metodologie/tecniche più appropriate per la pianificazione, la valutazione e

il controllo esecutivo di un progetto di impianto.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alla gestione dei progetti

industriali.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

di base, nozioni di economia e di impianti industriali.

Metodi didattici

L’insegnamento prevede lezioni teoriche frontali ed esercitazioni di gruppo in aula volte alla

verifica della comprensione degli argomenti trattati durante il corso. Tali esercitazioni saranno

strumentali, oltre che all’acquisizione delle capacità di impostazione dello studio di fattibilità e

di utilizzo delle tecniche di pianificazione/controllo di un progetto di impianto, anche allo

sviluppo e rafforzamento delle capacità degli studenti di lavorare in team.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale.

Page 94: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

94

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Studio di

Fattibilità

Fasi logiche dello studio di una nuova iniziativa industriale: analisi di

mercato, dimensionamento della capacità produttiva, scelta ubicazionale.

Progetto tecnico, conto economico di previsione, piano finanziario.

Principali indici di struttura per la valutazione delle scelte d’impianto.

Leggi di finanziamento per le iniziative industriali: patti territoriali e

contratti d’area.

16 4

Gli

investimenti

industriali

Criteri di classificazione. Principali metodi per la valutazione della

convenienza (periodo di recupero, valore netto attuale, valore finale, tasso

interno di redditività). La valutazione in regime probabilistico: analisi di

sensibilità; analisi del rischio.

6 2

Il Project

Management

La gestione di progetti complessi: ottimizzazione dei tempi e dei costi di

realizzazione. La pianificazione dei progetti. Tecniche di programmazione

dei progetti (Gantt, PERT, CPM). Il controllo dei progetti. La gestione del

rischio. Il project financing.

20 8

Totale Ore 42 14

Testi di riferimento

Appunti delle lezioni

Monte, Elementi di impianti industriali, ed. Libreria Cortina (TO)

Moore, Progettazione e layout degli impianti, ed. F. Angeli (MI)

Reed, Lo studio, la progettazione e la manutenzione degli impianti, ed. F.Angeli, MI

Turco, Principi generali di progettazione degli impianti industriali, ed. Clup (MI.)

Page 95: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

95

Misure Industriali

Cds: Laurea

Magistrale in

Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Adolfo

SENATORE

Integrato:

Propedeuticità:

Crediti: 6

Anno: I Semestre: I Codice: 06XXXXX SSD: ING-IND/13 Tipologia:

Affine (?)

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il Corso si propone di illustrare le principali tecniche impiegate nella misura di grandezze di

interesse industriale. Attraverso esercitazioni in aula ed in laboratorio sono esaminati i principi

per l’acquisizione ed elaborazione dati e per l’analisi critica dei risultati.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Scelta dell’opportuna strumentazione di misura in relazione alle grandezze in esame; analizzare

i risultati ottenuti.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper selezionare i più opportuni sensori per la specifica applicazione; integrare i componenti di

un sistema di acquisizione/post-elaborazione.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper analizzare con spirito critico i risultati ottenuti dalle misurazioni. Saper individuare i

processi che conducono ad un miglioramento delle prestazioni del sistema di misura.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper operare in team ed esporre i risultati ottenuti con sintesi ed efficacia.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base di

fisica (meccanica e termodinamica).

Metodi didattici

L’insegnamento prevede lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni in laboratorio. Le

esercitazioni consentono l’applicazione degli elementi di teoria a strumenti/misure relative a

casi specifici. Le applicazioni di laboratorio consistono nell’effettuare misurazioni di grandezze

fisiche di interesse industriale mediante opportuni trasduttori ed implementare

rappresentazioni/elaborazioni con software di diffuso impiego.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta

ed un colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Teoria delle misure Misura e misurazione. Errore ed incertezza. I sistemi di unità di

misura e proprietà. 5 1

Caratteristiche

statiche e dinamiche

Caratteristiche statiche: sensibilità, risoluzione, accuratezza e

ripetibilità. Caratteristiche dinamiche degli strumenti di misura.

Risposta di strumenti lineari ai vari tipi di segnale.

8 6

Page 96: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

96

Strumenti di misura Misure dimensionali e di spostamento. Misure di deformazione.

Misure di forza e pressione. Misure di portata. 11 3

Analisi del segnale Descrizione funzionale di una catena di misura. Metodi di

correzione degli ingressi indesiderati. 4 0 8

Laboratorio Taratura statica e dinamica di strumenti, misure dimensionali, di

temperatura, di vibrazioni, di rumore. 0 0 14

Totale Ore 28 10 22

Testi di riferimento

F. Angrilli “Corso di Misure Mecc., Termiche e Coll.” CEDAM

E. O. Doebelin “Measurement systems, application and design” McGraw-Hill Publ. Company

Page 97: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

97

Modelli e metodi per l’automazione

Cds: Ingegneria

Gestionale

Docente:

-

Integrato:

Propedeuticità: Crediti: 6

Anno: - Semestre: Codice: SSD: ING-INF/04 Tipologia:

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso ha come obiettivo la presentazione delle metodologie di analisi e modellistica dei

sistemi ad eventi discreti nell’ambito dell’automazione industriale ma con riferimento anche a

reti di comunicazione e di trasporto.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Sistemi a eventi discreti. Modellistica tramite automi e reti di Petri. Controllo di supervisione.

Tecnologie dei sistemi di controllo

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Capacità di analizzare e controllare un sistema mediante le metodologie dei sistemi ad eventi

discreti. Saper valutare le tecnologie presenti in un sistema di automazione industriale

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare le metodologie dei sistemi ad eventi più appropriate per l’analisi e la

progettazione di un sistema di automazione industriale. Saper valutare le tecnologie presenti in

un sistema di automazione industriale

Abilità comunicative (communication skills)

Saper esporre oralmente un argomento del corso. Saper scrivere una relazione su una analisi o

un progetto effettuati.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base di

informatica e automatica.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula

viene assegnato agli studenti un esercizio da risolvere mediante carta e penna.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

un colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Controllo supervisivo

basato su automi

Algebra dei linguaggi. Automi a stati e loro proprietà.

Modellistica con automi. Teorema della controllabilità. Progetto 10 6

Page 98: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

98

di controllori di supervisione mediante automi a stati finiti.

Controllo supervisivo

basato su reti di Petri

Reti di Petri e loro proprietà. Modellistica con reti di Petri. Progetto

di controllori di supervisione mediante reti di Petri. 10 6

Applicazioni del

controllo supervisivo

Esemplificazioni a casi reali (magazzini automatici, celle

robotizzate, sistemi per la movimentazione materiale). 4 4 4

Tecnologie dei

sistemi di controllo

Controllo a forzamento di eventi. Tecnologie dei sistemi di

controllo industriali (controllori a logica programmabile, sistemi di

supervisione, controllo distribuito

10 6

Totale Ore 34 22 4

Testi di riferimento A. Di Febbraro, A. Giua, Sistemi ad eventi discreti , McGraw-Hill, Milano, 2001.

P. Chiacchio, F. Basile, “Tecnologie informatiche per l’automazione”, McGraw-Hill.

Page 99: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

99

Produzione Assistita da Calcolatore

Cds: Ingegneria

Gestionale

(magistrale)

Docente:

Prof. Vincenzo

SERGI

Integrato:

Propedeuticità:

Crediti: 12

Anno: I Semestre: II Codice: SSD: ING-IND/16 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento delle basi teorico-scientifiche per la stesura razionale ed

economica del ciclo di fabbricazione e cioè per la definizione del processo di trasformazione del

grezzo in prodotto finito.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione delle problematiche proprie della programmazione della produzione in moderne

aziende manifatturiere ed individuazione delle diverse metodologie impiegate per organizzare,

gestire e programmare le risorse operative.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Saper individuare le operazioni tecnologiche e la loro sequenza, per la selezione delle

attrezzature e dei mezzi di produzione e saper scegliere i parametri tecnologici ottimali.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper scegliere fra diversi cicli tecnologici il più razionale rispetto al sistema produttivo

utilizzato.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alle applicazioni statistiche

ai processi di produzione.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste le conoscenze

matematico-statistiche e dei processi manifatturieri apprese nel corso di laurea.

Metodi didattici

L’insegnamento prevede lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche nel

laboratorio informatico. Nel corso esercitazioni pratiche viene assegnato agli studenti, divisi per

gruppi di lavoro, un progetto da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il progetto

comprende i principali contenuti dell’insegnamento ed è indirizzato all’acquisizione di capacità

decisionali ed al rafforzamento delle capacità di lavorare in team.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e

colloquio orale.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Il ciclo di

fabbricazione

Sviluppo ed analisi critica dei cicli di fabbricazione. Progettazione

del processo: scelta del processo di produzione, aspetti tecnologici ed

economici, stesura di process sheets, assembly line balancing,

determinazione della capacità produttiva. Definizione del sistema

8 4

Page 100: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

100

manifatturiero: determinazione del tipo di sistema produttivo,

produzione funzionale e a celle.

Sistemi di

lavorazione per

asportazione di

truciolo

Macchine utensili a controllo numerico. Principi del controllo

numerico. La classificazione del controllo numerico. L’hardware per

il controllo numerico. Metodi di interpolazione, trasduttori di

posizione e di velocità. Programmazione manuale ISO delle

macchine utensili a controllo numerico Il part-program. La

programmazione assistita. La programmazione dal modello CAD. La

programmazione APT. Integrazione della macchina utensile nel

sistema di produzione. Stazioni di misura a coordinate. Sistemi

automatici di movimentazione. Controllo dei sistemi di produzione.

Celle flessibili di produzione. Sistemi flessibili di produzione. Linee

di produzione rigide e flessibili. Assemblaggio automatico.

12 4 6

Ottimizzazione dei

processi produttivi

Definizione degli obiettivi di ottimizzazione. Ottimizzazione dei costi

e della produttività. Altri obiettivi e relative misure di prestazione. La

velocità di asportazione volumetrica del sovrametallo (MRR Material

Removal Rate). Esempi di calcolo di MRR per le più comuni

lavorazioni ad asportazione di truciolo. Lavorazioni monostadio:

ottimizzazione non vincolata e vincolata Lavorazioni multistadio

(flow shop): metodi per il bilanciamento delle linee.

10 4

Pianificazione di

cicli di lavorazione

Produzione contemporanea di più tipologie di parti. Produzione per

famiglie di parti: razionalizzazione del ciclo tecnologico e del

processo produttivo attraverso la creazione temporanea di celle di

produzione dedicate alle famiglie di parti; metodi di clustering,

codice di Opitz. Procedure assistite da calcolatore per la

pianificazione dei cicli di lavorazione. Approccio generativo e

variante. Esame di un sistema CAPP e stesura di un ciclo completo di

lavorazione.

8 4 2

Processi stocastici

Analisi dei sistemi di produzione deterministici. Processi stocastici.

Processi di rinnovamento. Processi di Poisson e relative estensioni.

Catene di Markov. Politiche stazionarie ottimali. Algoritmi di policy

iteration. Approcci basati sulla programmazione lineare. Algoritmi di

value iteration. Processi decisionali semi-markoviani.

6 2

Valutazione delle

prestazioni dei

sistemi produttivi

Allocazione statica. Modelli basati sulla teoria delle file di attesa.

Sistemi a file di attesa con priorità. Reti di file di attesa aperte,

metodo di Jackson. Reti a file di attesa chiuse, monoclasse e

multiclasse. Soluzioni approssimate con la tecnica della Mean Value

Analysis.

10 4 6

Metodi di analisi

dei sistemi

produttivi

Simulazione: strutture dati fondamentali di un simulatore a eventi

discreti; simulazione Monte Carlo; linguaggi e ambienti di

simulazione. Caratterizzazione delle incertezze nella simulazione:

scelta delle distribuzioni di probabilità, identificazione dei parametri

e validazione del modello. Analisi statistica dei risultati:

determinazione del numero di replicazioni; eliminazione dei

transitori nel caso di simulazioni non-terminating; metodi per la

riduzione della varianza. Ottimizzazione e simulazione: caso di

alternative discrete: selezione del miglior sistema; caso di alternative

continue: metamodelli e superfici di risposta; algoritmi di ricerca

locale. Casi di studio ed esempi applicativi.

14 4 10

Totale Ore 68 26 26

Testi di riferimento

V. Sergi, Produzione assistita da calcolatore, CUES Libreria, 2008

Page 101: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

101

Servizi Generali di Impianto

Cds: Magistrale

Ingegneria Gestionale

Docente:

Salvatore Miranda Integrato: NO

Propedeuticità:

nessuna Crediti: 6

Anno: I Semestre: I Codice: SSD: ING-IND/17 Tipologia:

Caratterizzante

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento di criteri e metodi per la progettazione dei principali servizi di

stabilimento.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione dell’organizzazione tecnica degli impianti di servizio, degli aspetti tecnici ed

economici per la scelta ed il dimensionamento dei loro principali componenti.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Acquisizione delle tecniche di riferimento per un organico approccio alla soluzione dei problemi

di schematizzazione logica, di scelta e successivo dimensionamento degli elementi fondamentali

costituenti gli impianti di servizio.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Saper individuare i metodi più appropriati per progettare un impianto di servizio in modo da

ottimizzarne gli aspetti economici.

Abilità comunicative (communication skills)

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato agli impianti di servizio.

Essere in grado di interagire efficacemente con le altre professionalità coinvolte nella

progettazione e nella gestione di un sistema produttivo.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze e le metodologie acquisite a contesti differenti da quelli presentati

durante il corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche

di base, di fisica tecnica e nozioni di elettrotecnica.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni verranno

assegnati agli studenti, i quali potranno organizzarsi in gruppi di lavoro, dei progetti da

sviluppare in aula nel corso delle ore previste. I progetti riguarderanno le diverse tipologie di

impianto di servizio analizzate durante le lezioni teoriche del corso.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante colloquio orale,

eventualmente preceduto da una prova scritta.

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Criteri generali Classificazione e progettazione degli impianti ausiliari di stabilimento.

Affidabilità degli impianti di servizio. Dimensionamento della centrale 5 2

Piping

Caratteristiche e requisiti di tubi, raccordi, giunti, guarnizioni, organi di

intercettazione e regolazione. Collocazione, montaggio e protezione delle

tubazioni

3 2

Page 102: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

102

Servizio Acqua

Industriale

Fonti di approvvigionamento. Centrali di pompaggio. Serbatoi e reti di

distribuzione dell’acqua industriale. Eliminazione della durezza. Impianti

antincendio.

4 5

Servizio Aria

Compressa

Caratteristiche e scelta dei compressori. Sistemi di essiccazione dell’aria

compressa. Reti di distribuzione e serbatoi. 3 5

Servizio

Termico

Generatori di calore, criteri di scelta del fluido intermediario per il

trasporto dell’energia termica, circuiti transfer, centrali termiche 5 5

Servizio

Elettrico

Normativa. Fornitura dell’energia elettrica, schemi di distribuzione, linee

di trasporto e distribuzione. Impostazione del progetto degli impianti

elettrici; Dimensionamento cavi, calcolo correnti di corto, rifasamento,

criteri di scelta di trasformatori, organi di manovra ed interruzione,

Sistemi di protezione.

7 5

Servizio

Illuminazione

Grandezze fotometriche, Sorgenti luminose, Apparecchi di

illuminazione, Metodi di progettazione 3 2

Totale Ore 30 26

Testi di riferimento

- Dispense del corso

- A.Monte, Elementi di Impianti Industriali - Vol II, Ed. Cortina, Torino

- A. Calabrese, Servizi generali d’impianto – Voll. I e II CUSL 2001

R. Cigolini, F. Turco (a cura di): Casi di Impianti Industriali. Città Studi Edizioni, 1997

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103

Sistemi di supporto alle decisioni

CdS: Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Saverio Salerno Integrato: NO

Propedeuticità:

Ricerca Operativa Crediti: 6

Anno: I Semestre: II Codice: da stabilire SSD: MAT/09 Tipologia:

di base

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base dei sistemi di supporto alle decisioni e tecniche

di simulazione: data mining, tecniche e controllo dei progetti, modelli per logistica e produzione,

simulazione di sistemi complessi. Gli obiettivi formativi del corso consistono nell’acquisizione dei

risultati e delle tecniche dimostrative, nonché nella capacità di utilizzare i relativi strumenti di

calcolo.

Il corso ha come scopo principale quello di consolidare conoscenze di base di Ricerca Operativa al

fine di fornire e sviluppare strumenti utili per un approccio scientifico a problemi e fenomeni che lo

studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà presentata in

modo rigoroso ma conciso e accompagnata da una parallela attività di esercitazione volta a favorire

la comprensione dei concetti.

Competenze e capacità in uscita dal corso

Competenze relative a:

Applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi.

Uso corretto del linguaggio matematico relativo ai sistemi di supporto alle decisioni e tecniche di

simulazione.

Affrontare ed analizzare vari problemi inerenti criteri decisionali e tecniche di simulazione.

Capacità di:

Sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni.

Costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi.

Risolvere esercizi di non elevata complessità nell’ambito della sistemi di supporto alle decisioni,

tecniche e controllo di progetti, sistemi decisionali per la logistica.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

1. comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dei sistemi decisionali;

2. conoscenza delle metodologie di dimostrazione;

3. conoscenza dei concetti fondamentali relativi ai sistemi decisionali.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

1. Saper applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi.

2. Saper sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni.

3. Saper costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi.

4. Saper effettuare calcoli non complessi nell’ambito dei sistemi di supporto alle

decisioni, tecniche e controllo di progetti, sistemi decisionali per la logistica.

Autonomia di giudizio (making judgements)

1. Saper individuare i metodi più appropriati per risolvere in maniera efficiente un

problema logistico in merito a criteri decisionali e tecniche di simulazione.

2. Essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un

problema mediante opportuni criteri di decisione e tecniche di simulazione.

Abilità comunicative (communication skills)

1. Saper lavorare in gruppo.

2. Saper esporre oralmente un argomento legato alla matematica.

Capacità di apprendere (learning skills)

Page 104: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

104

1. Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati

durante il corso.

2. Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti.

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati, allo studente si consiglia di avere

conoscenze di base di Ricerca Operativa.

Contenuto del corso

Lezioni ed esercitazioni

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Introduzione ai

sistemi di supporto

alle decisioni e data

mining

Sistemi di supporto alle decisioni (DSS). Obiettivi del DSS.

Componenti del DSS. Business Intelligence. Data

warehouse. On – Line Analytical Processing (OLAP).

Executive Information Systems (EIS). Tecniche di Data

Mining.

10 3

Tecniche per la

gestione ed il

controllo dei

progetti

Introduzione alla gestione dei progetti. Analisi temporale.

Reti di attività e reti generalizzate; reti semplici; reti

multiperiodali.

Gestione dei costi: processo di cost management; trade –

off durata/costo; costi lineari; costi convessi e concavi.

Project scheduling con vincoli sulle risorse: tipi di risorse e

introduzione al RCPSP. lower bound. Pianificazione con

vincoli sulle risorse: euristiche costruttive. Euristiche

migliorative. Tecniche reticolari di programmazione delle

attività: diagramma reticolare di un progetto. CPM. PERT.

8 3

Modelli decisionali

per la logistica e la

produzione

Aree di intervento della Logistica. Il processo decisionale

logistico. Pianificazione degli investimenti (Capital

Budgeting). Localizzazione degli impianti (Uncapacitated

Plant Location). Algoritmo Greedy. Algoritmi di ricerca

locale ed applicazione alla localizzazione degli impianti.

Formulazione del problema di localizzazione degli

impianti. Gestione delle scorte. Calcolo dell’Economic

Order Quantity (EOQ). Programmazione della produzione

(Uncapacitated Lot Sizing).

10 3

Simulazione di

sistemi complessi

Caratteristiche della simulazione ad eventi discreti. Teoria

della stima applicata all’analisi dei dati.

Statistiche sufficienti. Test per l’adattamento dei dati: Chi

Quadro; Kolmogorov – Smirnov. Diagrammi P – P e Q –

Q.

Simulazione di processi aleatori di conteggio.

Simulazione di sistemi a coda.

12 15

Totale Ore 40 24

Testi di riferimento

Appunti delle lezioni.

Page 105: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

105

Sviluppo e Innovazione di Prodotto

Laurea Magistrale

in Ingegneria

Gestionale

Docente:

Prof. Pappalardo

Integrato:

Propedeuticità:

Crediti: 6

Anno: III Semestre: I Codice: 06106000** SSD: ING-IND/15 Tipologia:

a Scelta

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire

Il corso mira all’apprendimento di metodi di analisi e risoluzione dei problemi che si affrontano

nella fase di progettazione di un qualsiasi prodotto, sia esso un piccolo meccanismo oppure un

impianto produttivo. Durante la progettazione, le caratteristiche funzionali che particolarizzano

un prodotto devono essere correttamente definite ed analizzate, per individuare le eventuali

soluzioni progettuali da sviluppare ed ottimizzare e per ottenere progetti che siano innovativi.

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Comprensione delle tecniche di valutazione multi criterio. Comprensione del concetto di

innovazione e del concetto d’informazione quale veicolo delle conoscenze ed esperienze che si

acquisiscono durante la pratica della professione.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)

Sviluppo di progetto preliminare attraverso definizione di parametri, di requisiti funzionali

relativi al prodotto e delle relative interazioni e dipendenze. Saper progettare una innovazione di

prodotto, saper valutare la robustezza del progetto, saper leggere un documento di brevetto

europeo.

Autonomia di giudizio (making judgements)

Capacità di analisi del valore di una soluzione tecnica, capacità di individuazione delle

caratteristiche di prodotto che necessitano di innovazione, capacità di comparazione tra

differenti progetti e/o prodotti secondo criteri multiobiettivo.

Abilità comunicative (communication skills)

Capacità di sviluppo di progetti in team ed esperienza di presentazione di relazioni tecnico-

progettuali.

Capacità di apprendere (learning skills)

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso,

ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti

Prerequisiti

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base

relativamente alla statistica e al calcolo delle probabilità.

Metodi didattici

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula e attività individuale e di

gruppo. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un

progetto da sviluppare durante tutto lo svolgimento del corso. Il progetto comprende

unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione delle capacità

di progettazione ed ottimizzazione di prodotto industriale, favorendo anche lo sviluppo e il

rafforzamento delle capacità di lavorare in team.

Metodi di valutazione

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante discussione di

elaborato di gruppo e colloquio individuale.

Page 106: Adimec - Guida Dello Studente 2009-10 - Ingegneria Gestionale

106

Contenuto del corso

Argomenti Contenuti specifici Ore

Lez.

Ore

Eserc.

Ore

Lab.

Introduzione al corso Definizioni e concetto di Innovazione e di Sviluppo; valore

scientifico ed economico dell’innovazione. 6

Ottimizzazione di

progetto

Analisi dei metodi decisionali ed applicazione alla

Progettazione di Prodotto: processo di sviluppo Prodotto e fasi

decisionali

6 3

Metodi di confronto e di

Decisione Multicriterio

Logiche delle proposizioni. Analytical Hierarchy Process

(AHP). Tecniche di Intelligenza Artificiale. TRIZ 9 6

Progettazione

Concettuale e

Assiomatica

Requisiti funzionali e variabili di progetto, assiomi

d’indipendenza e d’informazione; metodi d’analisi delle

dipendenze e di misura dell’informazione e dell’entropia ad

essa collegata.

6 3

Sviluppo di Progetti Processo di progettazione. Esempi di definizione preliminare di

prodotto e di sviluppo concettuale di progetto 3 9

Innovazione Cardini dell’Innovazione nel processo di progettazione;

interazione col mercato; Kansei design 6 3

Totale Ore 36 24 0

Testi di riferimento

Appunti dalle lezioni

Suh : Principle of Design. Oxford University Press

Pahl e Beitz, Engineering Design : a Systematic Approach. Springer Verlag

Zimmermann : Fuzzy set theory and its applications

Klir – Yuan : Fuzzy sets and fuzzy logic. ed. Prentice Hall

Siddal : Probabilistic Engineering Design. Marcel Dekker inc

European Commission - Oslo Manual