Adesso Vegan #1 - 2016

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ADESSO VEGAN ADESSO VEGAN Mondo al Contrario distribuito gratuitamente puoi leggermi on-line: www.issuu.com/adesso-vegan

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La seconda uscita dell'unico magazine vegan distribuito gratuitamente.. aiutaci a diffonderlo, condividilo con gli amici.

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La prima cura è il ciboIl nostro prodotto vegano Hypo Sensitive contiene solo proteine vegetali, garantisce al cane un’ottima digestione e regola la flora batterica, disintossica in poco tempo il tratto intestinale e l’intero metabolismo.Si badi bene! La combinazione estremamente bilanciata dei principi nutritivi che danno origine alle proteine è realizzata in modo tale da favorire la sintesi proteica: in questo alimento sono presenti tutti gli otto aminoacidi essenziali con valore biologico (VB) di ottimo livello.

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Ed eccoci con un nuovo numero del Magazine Adesso Vegan. E’ stato un lavoro molto intenso ma anche gioiosamente appagante, come capita in tutte le cose che si fanno quando si ha una missione da compiere. Ci siamo resi conto che di veganismo si parla un po’ ovunque e ne siamo felici, perché facciamo parte di quel numero di persone che si impegna a favore dei più indifesi. Il nostro orgoglio... dopo tanto impegno concedetecelo… è sapere di essere gli unici a distribuire gratuitamente un magazine che parla di scelte mirate al miglioramento della vita di Tutti. Essendo il veganismo un tema sempre più attuale ed i vegani in numero sempre maggiore, molte attività commerciali stanno iniziando a cavalcare l’onda inserendo nella loro offerta alcuni prodotti privi di crudeltà. Appare comunque desolante rendersi conto che buona parte di loro lo fa per motivi di business e non per etica. Però noi di Animal Vibe abbiamo imparato a prendere come un dono anche le cose meno belle perciò siamo “contenti” del fatto che per un motivo o per l’altro le cose stanno cambiando. Oltretutto, noi ci sentiamo complici del cambiamento in atto. Per la realizzazione del

Magazine “Adesso Vegan” è necessario sostenere una serie di costi per la redazione dei testi, il lavoro grafico, la stampa e la distribuzione. Se vuoi contribuire con una donazione per aiutarci in questa missione, puoi andare sul nostro blog www.animalvibe.org. Se invece non puoi aiutarci economicamente, puoi farlo in un modo molto semplice: leggi questa nuova edizione e poi passala ad un amico, un conoscente o un vicino di casa. In questo modo ci aiuterai a moltiplicare i semi che il nostro piccolo gruppo di persone sta gettando ogni giorno. Gli animali te ne saranno grati.

Durante la distribuzione abbiamo conosciuto tantissime persone, alcune visibilmente ignare dell’argomento “vegan” ma la maggior parte attenta e contenta di questo nuovo strumento. Alcuni ci hanno detto a gran voce “Era ora che qualcuno si occupasse di diffondere informazioni davvero utili!” Non possiamo quindi non ritenerci soddisfatti e andiamo avanti a testa alta, sempre più forti, con le motivazioni sempre al massimo e tanta voglia di urlare al mondo che, finalmente lo dice anche Papa Francesco, gli animali non sono esseri a disposizione dell’uomo ma vite di cui dobbiamo prenderci cura.

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Sulla Cresta dell’Onda

di Alfredo Isotti

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FESTIVAL OLISTICO20 Settembre 2015

Parco della PolverieraVia Lago S.Michele,15IVREA

Il ricavato dell'evento sarà devoluto per la creazione di un rifugio per animali maltrattati.

In caso di pioggia l’evento sarà rinviato a data da destinarsi.

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Vogliamo ringraziare tutti i partecipanti del Festival Olistico del 20 settembre scorso. Tutti insieme siamo riusciti a creare un bellissimo evento. Oltre a condividere momenti di arte, cultura, spiritualità, medianità e sapori senza crudeltà, il nostro scopo è creare un gruppo di persone e associazioni con una forte sensibilità verso l’etica, l’ambiente e la salute, portando avanti un progetto per rendere il Mondo un luogo ancora più bello in cui vivere. Chiunque sia interessato può contattarci all’indirizzo [email protected] Un ringraziamento particolare a Amadio Bianchi, Emy Blesio, Giorgio Roffino, Imma Lucà, Ivan Calabrese, la Scuola di danza del ventre di Nadima e Spazio Baobab. Ringraziamo CanaveseLAB, Il Canavese, LA VOCE, La Sentinella del Canavese, i volontari di Serra Morena, il grafico Alfredo Icynose Isotti, Roberto Cena Lombardi, gli operatori, gli standisti, i relatori, Fabrizio Brua, Ottavio Corazzari e tutti gli altri protagonisti del Festival. Un ringraziamento particolare a Denkadog, Vita da Cani Onlus, Il Seguire, Muscolo Di Grano, Rebirthing Sfere

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e Metamorphosi che hanno creduto in questo importante progetto ed hanno contribuito a realizzare l’evento. Ringraziamo: Studio di Medicina Tradizionale Cinese di Francesco Saggia, Spazio Crescita di Anna Andorno, Stella dell’Est, Daniela Oberto, Amedeo Luccisano e Patrizia Baggio di ANEMOS, Studio di pranoterapia, Massimo Lumachini, Daniela Madeddu (Mad), Alessandro Celso, Itado, Anyma Benessere Olistico, Biohima, Isabella Fabbri, Graziella Simeone, Il Seguire di Curzi, Sati Home, Le Erbe di Brillor, Luca Pecosji e le campane tibetane, Spazio del sé, Nadia Pinato, Rosanna Capozzi e Magda. Un ringraziamento anche al bellissimo Parco della Polveriera, al Lago San Michele, al vento che ci ha tenuto compagnia durante la mattinata, allo splendido sole e a tutti i cani che hanno reso l’evento ancora più bello e completo. Vi aggiorneremo sui prossimi eventi... Ancora Grazie a tutti voi!

In QuestoNumeroSulla Cresta dell’Onda . . . . . . . . . . . . . . 1 Redazionale Ringraziamenti . . . . . . . . . . . . . . 2 Due parole sul festival di quest’estate Cani Vegani . . . . . . . . . . . . . . 4 I nostri amici a quattro zampe ed i cibi vegetaliVegan Perchè?! . . . . . . . . . . . . . . 5 Le motivazioni che spingono a questa scelta Cibo e Spiritualità . . . . . . . . . . . . . . 8 Come mai c’è questo strano, incoerente atteggiamento Proteine a Confronto . . . . . . . . . . . . . . 11 Una ricerca importante sull’alimentazione L’Amore Non Serve . . . . . . . . . . . . . . 12 Voler bene agli animali non è necessario

Un Mondo al Contrario . . . . . . . . . . . . . . 14 Massimo Tettamanti discute di sperimentazione Intervista con Vasco Merciadri . . . . . . . . . . . . . . 17 Un medico controcorrenteCome Preparare il Seitan . . . . . . . . . . . . . . 19Penne alla Carbovegana . . . . . . . . . . . . . . 20Cotolette di Miglio . . . . . . . . . . . . . . 21Una Scelta per l’Ambiente . . . . . . . . . . . . . . 22 Allevamenti intensivi, un disastro ambientaleCosmetici dal Cuore Vegan . . . . . . . . . . . . . . 24 Una scelta di responsabilitàDentifricio Autoprodotto . . . . . . . . . . . . . . 26

ADESSO VEGANADESSO VEGAN

redazione ed [email protected]

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Parlando con i veterinari di alimentazione vegan per cani, quasi sempre li si trova in disaccordo, anche se dal loro tono traspare spesso poca conoscenza in materia. I cani che vivono con noi sono vegani da anni e posso affermare che stanno bene, a parte qualche acciacco dovuto all’età. Oltre a pasta, riso, legumi, frutta e verdura, a loro diamo anche le crocchette vegane alternando tra differenti marche e nel giro di poco tempo, due dei cani di casa sono guariti da un’eccessiva produzione di cerume. Non possiamo dare consigli medici ma possiamo tranquillamente dire che da quando si nutrono in modo cruelty-free stanno addirittura meglio.

Quando si tocca il tema alimentazione per cani ognuno dice la propria opinione e c’è ancora molta confusione, mentre credo che la cosa migliore sarebbe sperimentare. Non credo che evitare i cibi di origine animale per qualche giorno possa fare male al nostro caro amico peloso, al limite potrebbe farlo stare meglio risparmiandogli ormoni, antibiotici e tutte le sostanze che vengono somministrate agli animali degli allevamenti. Il mestiere dei veterinari dovrebbe portarli ad aiutare gli animali, tutti, anche quelli che vengono massacrati per diventare cibo per altri loro simili. E’ anche vero che molti veterinari diffondono concetti obsoleti per inesperienza e forse, purtroppo, alcuni anche perché da medici, il loro scopo è quello di continuare a finanziare le aziende farmaceutiche. I cani sani andrebbero raramente nei loro ambulatori e, si sa, i quattro zampe fanno reddito! Ho conosciuto anche veterinari informati e che diffondono un’alimentazione vegan per i cani, atteggiamento che considero molto più etico e più in linea con la professione che svolgono. Macellai a parte, credo che ogni persona dovrebbe essere predisposta verso uno stile di vita che non crei sofferenza a qualcun altro.

Cani Vegani

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di Laura Girotti

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Per la Salute

Per l’Ambiente

Per Motivi Etici

La maggior parte di coloro che scelgono di essere vegan, lo fa per l’abolizione della schiavitù imposta da noi umani agli animali. Per tutta la sofferenza inflitta agli animali negli allevamenti, nei laboratori di vivisezione, nei circhi, negli zoo e in ogni attività che prevede lo sfruttamento ed il maltrattamento degli animali. L’allevamento di animali, non solo per produrre carne ma anche i derivati, comporta un enorme spreco di acqua, contribuisce in maniera rilevante all’effetto serra ed è la principale causa della deforestazione. E’ ormai dimostrato che i vegani godono di una salute migliore rispetto agli onnivori. Una dieta senza prodotti animali riduce l’incidenza di molte patologie.

Perché?!

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Per la Fame nel MondoPer la Nostra Anima

Se tutti diventassero vegani ci sarebbe più cibo per nutrire l’intera popolazione mondiale. Gli allevamenti infatti consumano enormi quantità di vegetali, basta pensare che per produrre 1kg di carne occorrono circa 15kg di cereali. Non può esserci evoluzione spirituale se continuiamo a mangiare prodotti nati dalla sofferenza. Anche per la produzione di latte, latticini, uova, strutto e miele gli animali vengono schiavizzati ed uccisi.

Maggiori informazioni nel nostro blog www.animalvibe.org

Questo magazine viene distribuito gratuitamente e si

sostiene attraverso la pubblicità, per questo cerchiamo collaboratori per la vendita di spazi pubblicitari. Gli argomenti trattati sono:

alimentazione consapevole, etica, animali, medicina naturale, salute, ambiente, musica, sport, eventi, benessere, spiritualità e tutto ciò che riguarda il veganismo ed il

miglioramento della vita di tutti gli esseri del pianeta. Per candidarsi mandare CV all’indirizzo [email protected] o chiamare il 342.3517630 Ref. Andrea Romei

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.

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Aiutiamo “I -Care” Per Una Ricerca Senza Animali

Nei laboratori di vivisezione gli animali vengono seviziati come si faceva ai tempi di Cartesio, filosofo che torturava gli animali e sosteneva che le loro grida fossero solo degli stimoli meccanici come se si toccassero le molle di un orologio. Non possiamo più basare la nostra ricerca su concetti così antichi e assurdi! Uno dei modi per aiutare la ricerca senza animali è dare un contributo ad “I-Care“, Centro Internazionale per le Alternative nella Ricerca e nella Didattica di cui Massimo Tettamanti è coordinatore nazionale. Se anche tu sei a favore di una ricerca che possa migliorare la vita sia degli animali che degli umani e che usi metodi senza crudeltà, puoi aiutare l’associazione I-Care facendo una donazione. Si può donare tramite bonifico sul seguente conto bancario, intestato ad “I- CARE Europe”: IBAN: IT33 R052 1651 0100 0000 0002 493 BIC: BPCVIT2S Quando fate una donazione mandate un’email a i nfo@icare italia.org con i vostri dati, nome cognome, indirizzo e codice fiscale. In questo modo vi sarà inviata la ricevuta deducibile.

Per maggiori info potete visitare la pagina facebook di I -Care Italia, anche tramite QR-Code.In questo modo aiuti la ricerca senza utilizzo di animali, non sei complice delle torture inflitte nei laboratori ogni giorno e contribuisci ad una ricerca non violenta fatta con metodi moderni e non dell’800. Gli animali te ne saranno grati.

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Il quotidiano massacro degli animali è reale, è un argomento che tutti dovrebbero conoscere. Che ci piaccia o meno si tratta di violenza ed è inutile continuare a far finta di niente. Fare silenzio è la cosa peggiore che possa fare una persona che mira alla propria evoluzione ed è un’omissione ancora peggiore se compiuta da chi si occupa di aiutare altre persone a crescere da un punto di vista spirituale. Chi si occupa di spiritualità dovrebbe essere più propenso ad uno stile di vita non cruento. I maestri di yoga ad esempio dovrebbero conoscere il concetto di “Unione”, Yoga infatti significa Unione. Credo che il compito di chi ricerca l’unione ed ha un minimo di informazione sulla realtà animale, sia anche quello di condividere ciò che sa, di contagiare gli altri col proprio cuore. Per questo le persone che tengono corsi di crescita spirituale dovrebbero informare i loro allievi, perché non può esserci una reale evoluzione spirituale se nel frattempo continuiamo a nutrirci con alimenti intrisi di sofferenza. Tutti hanno il diritto ed il dovere di sapere. Se continuiamo a far finta che gli animali considerati da allevamento siano felici di vivere in schiavitù per poi essere uccisi, è logico dubitare sulla possibilità di migliorare come individui. Non può esserci alcuna crescita spirituale se si vive nell’ipocrisia e non può esserci un reale miglioramento per nessuno, né per noi né per l’intero pianeta. Questa riflessione è rivolta soprattutto a chi sa ma non dice. Con il silenzio e l’omissione in realtà si fa lo stesso sporco gioco della TV, si convincono le persone dell’illusione che tutto vada bene, mentre nella realtà

Cibo e Spiritualità

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di Andrea Romei

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non ci sono galline che parlottano coi fornai o mucche viola felici sui prati. Nel mondo in cui viviamo, quotidianamente, milioni di animali vengono sottoposti a continue torture e sopportano sofferenze talmente atroci da non poterle nemmeno immaginare. Spesso chi insegna lo yoga o altre discipline spirituali chiude gli occhi davanti a questa triste realtà e consuma cibi di origine animale. Vi sono alcuni famosi adepti della religione buddhista che hanno un atteggiamento ipocrita verso la natura non violenta di questa religione. Si tratta di un atteggiamento miope ben lontano dal percorso spirituale che il buddismo indica. Per fortuna esistono anche dei bellissimi esempi positivi, come quello portato da Sharon Gannon. E’ una maestra di Yoga ed una persona che suscita la mia ammirazione. Su youtube si possono trovare diversi suoi video, anche tradotti in italiano, nei quali sostiene che non vi è distinzione tra l’amore per un animale umano e quello per un animale non umano, si tratta in ogni caso di Amore. Sharon sostiene che fingere che il massacro degli animali non esista, non è solo un atteggiamento superficiale da parte di chi insegna spiritualità, ma è anche molto controproducente quando si affronta la via della crescita individuale, perché distoglie l’attenzione da una grave e palese forma di violenza, il problema della sofferenza animale. Ed è risaputo che secondo la disciplina dello Yoga non si può commettere o accettare alcun

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tipo di violenza, nemmeno quella rappresentata da un apparentemente innocuo panino al prosciutto mangiato dopo un corso di yoga o una seduta di meditazione. L’amore c’è o non c’è, non può esserci una vera forma di empatia nei confronti di coloro ai quali vuoi bene o di chi semplicemente frequenta un tuo corso di crescita spirituale, se non provi la stessa profonda empatia verso chi non è attivamente presente nella tua sfera di affetti ed interessi. Un insegnante di yoga, colui che è alla ricerca della propria spiritualità o che guida qualcuno in quella direzione fatta di sensibilità e amore, dovrebbe smettere di credere e far credere che le galline, i pulcini, le capre, le mucche, i vitelli, i maiali e tutti gli altri animali siano completamente inconsapevoli o addirittura felici della sorte che il sistema produttivo riserva loro. Il termine “Unione” (Yoga) comprende il Tutto, non solo gli esseri umani che ti portano del denaro ad un corso. L’unione si costruisce attraverso il rispetto e l’amore verso ogni uomo, donna e ogni bambino o animale, ogni fiore come anche ogni pietra, ogni albero, ogni pianeta ed ogni sostanza di cui esso è fatto come l’acqua o l’aria. Questo è ciò che insegnano le discipline come lo Yoga, che tutto fa parte di questa unione. In fondo è esattamente ciò che insegnano anche molte religioni, come ad esempio quella cristiana che considera la comunione, cioè l’unione, un dogma sacro. Tutti gli esseri con gli occhi hanno percezione di ciò che li circonda, di ciò che è buono ed accogliente, come un riparo, un caldo letto di paglia o un nido, quindi hanno il desiderio di stare bene e temono per natura ciò che non è bene, quindi temono il dolore, la fame e la sofferenza. Chi si occupa di spiritualità dovrebbe innanzitutto ammettere questa realtà di fondo, matrice della filosofia che professa, ed insegnare che non è giusto fare del male al prossimo. E’ quella stessa empatia che alimenta queste filosofie spirituali a dirci che ogni essere è a noi prossimo.

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Chi ha fatto la scelta vegan sa che oltre ad un fattore etico, fondamentale per la maggior parte dei vegani, ed oltre al minor impatto ambientale di questa scelta alimentare, ne giova anche la salute. Sono sempre di più infatti gli studi che dimostrano come l’alimentazione a base di carne, pesce e derivati sia una delle cause delle sempre più diffuse “malattie del benessere” come il diabete, l’osteoporosi e il cancro. Quello di Cesare Gilardi è un lavoro davvero molto curato e completo che oltre all’aspetto nutrizionale e scientifico, non trascura quello psicologico dell’animale. L’autore spiega infatti che la carne, compresa quella di pesce, fa aumentare i livelli dell’aminoacido tirosina e l’accumulo nel cervello di dopamina, adrenalina e noradrenalina che sono i neurotrasmettitori responsabili dell’aggressività tipica dei predatori. Cito una frase: “Gli alimenti vegetali invece, essendo ricchi di amido e fibra, influenzano la concentrazione di triptofano nel cervello aumentandone la disponibilità ad essere trasformato in serotonina la quale ha la caratteristica di predisporre il cane alla serenità, alla socievolezza, al superamento degli stadi d’ansia e di depressione, al gioco ecc”.

Continua nella prossima uscita

Proteine Animali e Vegetali a Confronto

Come nel numero precedente, abbiamo estrapolato alcune informazioni presenti in un documento inviatoci dal Sig. Athos di Denkadog. Si tratta di un lavoro a nome di Euro Service curato da Cesare Gilardi: “Proteine di origine animale e vegetale a confronto”.

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A volte capita di usare le parole senza pensare troppo al loro significato, ad esempio quando diciamo bisogna amare gli animali non diciamo qualcosa di corretto perché sarebbe sufficiente dire bisogna rispettarli, infatti non occorre amare qualcuno per rispettarlo, è sufficiente lasciargli la libertà di vivere, com’è giusto che sia. Insomma, non serve la compassione, nemmeno l’amore: per gli animali c’è bisogno di giustizia. Se poi questi sentimenti ci sono, meglio, ma non sono richiesti né dovuti. Del resto come si fa ad amare un essere tanto diverso e che magari nemmeno si conosce personalmente? Se ci pensiamo bene però, non si può odiare quell’essere indubbiamente tanto diverso ma fatto di carne come noi, fino a permettere che venga schiavizzato e fatto a pezzi per il nostro piacere.

L’AmoreNon Serve

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di Laura Girotti

Page 15: Adesso Vegan #1 - 2016

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Sempre più individui hanno iniziato ad informarsi per poter spendere il loro denaro in acquisti più etici sia nei confronti degli animali che dell’ambiente (con la piacevole sorpresa di un netto miglioramento della loro salute). Tramite i loro acquisti, hanno deciso di non essere più complici ed artefici di tali atti di dominio del forte sul più debole. Queste scelte infine fanno crescere la nostra essenza, la parte più spirituale, non perché ci rendano speciali e nemmeno santi, ma perché ci fanno sentire certamente più giusti, perché é normale cercare di non fare del male agli altri. Non c’è niente di strano né di difficile in questo. Da che esiste la nostra civiltà, genitori, religioni ed educatori hanno sempre insegnato ai bambini che è giusto prendersi cura di chi è più indifeso.

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In Italia le cause di morte più frequenti sono le malattie del cuore, le malattie cerebrovascolari e i tumori maligni. Tutte patologie che, in larga percentuale, sono prevenibili e collegate a una scorretta alimentazione, principalmente basata su un eccesso di prodotti di origine animale. A queste patologie evitabili, molte delle quali mortali, si deve aggiungere il fatto che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità: “più del 24% delle malattie nel mondo sono causate da fattori di rischio ambientale e potrebbero essere facilmente evitate mediante interventi di prevenzione più incisivi”. A queste morti per malnutrizione e inquinamento nei paesi industrializzati corrispondono, secondo il World Food Programme (la più grande organizzazione umanitaria al mondo), 805 milioni di persone che soffrono la fame nonostante l’organizzazione stessa sostenga che: “Non c’è mai stato così tanto cibo. Allora perché nel mondo 805 milioni di persone soffrono la fame? In termini strettamente quantitativi, c’è cibo a sufficienza per sfamare l’intera popolazione mondiale di oltre 7 miliardi di persone. Eppure, una persona su 9 è affamata. Nei paesi in via di sviluppo un bambino su 6 è sottopeso” ed ancora “Tecniche agricole arretrate, deforestazione ed eccessivo sfruttamento dei campi e dei pascoli stanno mettendo a dura prova la fertilità della terra e aprendo la strada al rischio della fame. I terreni coltivabili del nostro pianeta sono, costantemente e sempre più, in pericolo di erosione, salinazione e desertificazione”. La molteplicità, la gravità e il continuo aumento dell’impatto ambientale delle produzioni

Un Mondo al Contrario...se una sostanza chimica nuova risulta innocua per gli animali viene commercializzata, se risulta tossica per gli animali... viene commercializzata comunque.

di Massimo Tettamanti

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animali spiega la rilevanza che il rapporto UNEP (United

Nations Environment Programme) del 2010 attribuisce loro nel suo calcolo delle priorità planetarie in ambito ambientale. L’ impa t to ambientale causato dall’allevamento

di animali sommato a quello causato

dalle attività di produzione di carne e latte, rappresenta la

massima priorità mondiale in assoluto in fatto di emergenze ambientali.

Questo è vero sotto ogni prospettiva: quella del cambiamento climatico, del consumo energetico, del fabbisogno idrico, dello smaltimento dei rifiuti, dell’utilizzo del suolo, della deforestazione, dell’uso di sostanze chimiche e degli aspetti ambientali e sociali relativi alla possibilità di alimentare tutti i cittadini del mondo. La PAC (Politica Agricola Comune o Comunitaria), con i suoi 44.000 milioni di euro l’anno, è tra le politiche più importanti dell’Unione Europea sia in termini di bilancio, costituendone circa un terzo, sia in termini di impatto economico e sociale. Le attività agricole finanziate dalla PAC sono molteplici tuttavia, un dossier riportato proprio dalla stessa UE evidenzia che le industrie dell’allevamento e della pescicoltura, nonostante i gravi problemi sanitari e ambientali a esse legati, vengono cospicuamente sostenute. A questa contraddizione,

il Dott. Massimo T e t t a m a n t i , referente scientifico del Ministero della Salute e coordinatore per l’Europa del Centro I-CARE per

una ricerca senza animali, un ricercatore da sempre impegnato sul fronte dell’alternativa scientifica alla sperimentazione animale.

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Page 18: Adesso Vegan #1 - 2016

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Dott. Davide Enrico

ovviamente causata da interessi economici legati alle multinazionali dell’agro-alimentare e dell’allevamento, se ne aggiunge un’altra che, in parallelo, crea l’attuale massacro umano, animale e dell’ecosistema. Se da un lato i finanziamenti vengono usati per sostenere attività produttive inquinanti, dall’altro le normative che dovrebbero tutelare la salute umana impongono tecnologie arretrate derivanti dalla scienza ottocentesca basata sulla sperimentazione animale. Come conseguenza delle differenze genetiche e metaboliche tra le diverse specie

animali attualmente se una sostanza chimica nuova risulta innocua per gli animali viene commercializzata, se risulta tossica per gli animali... viene commercializzata comunque. Nel caso dello sviluppo di un nuovo farmaco è infatti obbligatoria la sperimentazione su cavie umane anche quando il potenziale nuovo farmaco risulta tossico o pericoloso per gli animali usati in laboratorio, in sintesi, i soldi delle nostre tasse servono per farci ammalare e per evitare di essere protetti.

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AV - Dott. Merciadri, la prima domanda che viene spontaneo farle è sulle proteine. Perché per anni ci è stato detto che era fondamentale assumere proteine animali, mentre i fatti dimostrano che le persone che seguono un’alimentazione vegetale godono di una salute migliore?VM - Il fatto è che le proteine sono state scoperte nel 1800 e all’inizio si pensava che facessero parte soltanto del mondo animale, poi è stato scoperto che le proteine vengono anche dal mondo vegetale e che gli aminoacidi che compongono le proteine vengono prodotti dai batteri nitrificati che stanno nelle radici delle leguminose. Purtroppo è rimasto ancora il concetto delle proteine nobili nonostante esso sia ormai sfatato dalla scienza. Visto che sono i batteri a produrre tutti gli aminoacidi, praticamente nel mondo vegetale si ritrova tutto, sia gli aminoacidi che le proteine. In seguito gli animali le rielaborano, è vero, ma la mucca non produce le proteine, se le prende dall’ambiente, dall’erba, ed anche noi le possiamo prendere tranquillamente dal mondo vegetale. Chiaramente va fatta una dieta equilibrata e varia in cui ci siano legumi e cereali, in questo modo problemi proteici non se ne pongono. AV - Per quale motivo la maggior parte dei medici non suggerisce un’alimentazione vegana ai pazienti?VM - Perché sono un po’ figli del pregiudizio anche loro. La scienza in qualche modo è legata alla parte sociale e culturale che viviamo e questo verrà superato piano piano con il tempo. Noi ci portiamo dietro dei retaggi culturali antichi e se li portano anche i medici. AV - Da quando lo IARC ha dichiarato che la carne è cancerogena, lei crede ci sia stato un cambiamento da parte dei medici o continueranno a dire di mangiare un po’ di tutto?VM - In Italia per ora ho notato molte resistenze, perché è dura da digerire questa nuova dichiarazione, già la carne si digerisce male :-) E’ difficile per molti accettare questi dati dello IARC, ma i medici si metteranno in linea con quanto dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità, se effettivamente vogliono continuare ad essere medici e curare le persone. Alcuni lo stanno già facendo. Ormai è constatato che la carne è un alimento

IntervistaCon il DottorMerciadri

Il Dottor Vasco Merciadri è un medico chirurgo, omeopata,

specializzato in igiene e medicina preventiva

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cancerogeno, non ha nessuna sostanza che non può essere presa dal mondo vegetale, presenta acidi grassi saturi, radicali liberi, colesterolo e quindi comunque la si voglia vedere è un alimento di infima qualità, un pessimo alimento. Dev’essere sostituita da altri alimenti.AV - Ora si parla molto del documentario Cowspiracy e dell’enorme impatto che ha un’alimentazione a base di proteine animali sull’ambiente. Secondo lei perchè le più importanti associazioni ambientaliste non si interessano al veganismo pur essendo questo un argomento fortemente collegato ai danni ambientali?VM - Lo dice già Cowspiracy direttamente: perché la maggioranza delle associazioni ambientaliste spesso vengono sovvenzionate o comunque in qualche modo favorite dalle grosse lobby internazionali, che producono anche la carne.AV - Si parla spesso di vitamina B12 come una carenza pericolosa alla quale può andare incontro chi segue un’alimentazione vegana, quali sono davvero i rischi? Chi assume proteine animali non va incontro a carenze?VM - Tutti andiamo incontro a carenze di vitamina B12 se l’alimentazione non è corretta, anche chi mangia alimenti vegetali troppo raffinati e soprattutto “troppo lavati”, in particolare gli ortaggi anche se sono di nostra produzione. Sulla superficie degli ortaggi ci sono normalmente i batteri che producono la B12 che con il lavaggio ovviamente se ne vanno, ma oggigiorno non possiamo permetterci di non lavarli. E’ importante considerare anche il fatto che essendo oggi gli animali allevati con notevoli quantità di antibiotici, cosa che accade in tutti gli allevamenti, anche le carni sono carenti di B12. Inoltre la maggior parte degli animali non ha più la possibilità di brucare l’erba da cui prendevano la B12 ma sono costretti a vivere in capannoni di cemento. Quindi la carenza di vitamina B12 è un problema di tutti quanti: vegani, vegetariani e carnivori.AV - Qual’è il messaggio che vuole lasciare ai lettori di Adesso Vegan?VM - Di avere dei propositi per l’anno nuovo di pace, di amore, di prosperità, di rispetto per noi stessi, per la nostra salute, per la vita, per il pianeta e per gli animali. Un vero atteggiamento di pace e di amore inizia non avendo della violenza nel nostro piatto. Noi possiamo parlare di amore ma l’amore comincia da quello che mangiamo, il nostro modo di mangiare dev’essere un atto di amore, non un atto di violenza.

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Il seitan, chiamato anticamente Mian Jin in Cina, Mi Cang in Vietnam, oppure Fu (glutine) dai monaci buddhisti che

lo preparano da sempre, è una di quelle ricette più difficili da spiegare che da fare. Per evitare che alcune persone si scoraggino e rinuncino, nel blog dell’associazione spieghiamo la sua preparazione nel modo più

semplice possibile. Per leggere la ricetta inquadra il QR Code con il tuo smartphone oppure digita l’indirizzo web qui sotto.

Come Preparare il Seitan

animalvibe.org/preparare-seitan-semplicissimo/

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Una delle mie ricette preferite è la pasta alla carbovegana che è semplice da preparare ed è delizosa più della versione tradizionale, perché senza prodotti di origine animale, inoltre ha un occhio di riguardo per la nostra linea e la nostra salute. Per sostituire la pancetta chi ha scelto di alimentarsi in modo non crudele può usare dell’affettato vegano, come ad esempio il muscolo di grano. Al posto delle uova invece si può usare la panna vegetale con aggiunta di lievito alimentare in scaglie ed anche un po’ di curcuma per dare colore.

PreparazioneMentre l’acqua si scalda, in una padella fai scaldare un po’ d’olio, aggiungi la cipolla affettata, falla imbiondire ed unisci il muscolo di grano tagliato a pezzetti. Mescola e fai cuocere per pochi minuti mentre in una terrina versa la panna di soia, aggiungi un po’ di sale, il lievito alimentare e qualche pizzico di curcuma. Quando la pasta è al punto giusto falla saltare in padella assieme al sugo, macina un pochino di pepe nero e... voilà, la carbovegana è pronta!

Ingredienti• olio extravergine d’oliva• 1 cipolla• 200 g di muscolo di grano

affumicato• 200 ml di panna di soia• sale• curcuma• lievito alimentare in scaglie• pepe nero• la pasta che preferisci

Penne alla Carbovegana conMuscolo di Grano

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di Linda Gemignani

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Anna Cascone autrice e curatrice del bellissimo blog Veg Revolution, ci propone la deliziosa ricetta delle sue cotolette di miglio, che sicuramente molti di voi vorranno i m m e d i a t a m e n t e provare. Le dosi qui indicate sono per circa 8 cotolette.

PreparazioneFar cuocere il miglio a fuoco lento per circa 20 minuti in 750 ml d’acqua, salando opportunamente. Scolare e lasciare raffreddare per alcune ore a temperatura ambiente. Dopo aver pulito e lavato le verdure, tagliare i porri a rondelle e le zucchine e le carote a fiammifero. Preparare un soffritto a base di olio, aglio e peperoncino tritati e cuocere gli ortaggi al dente, aggiustando di sale. Pelare le patate e portare a ebollizione in un tegame. Quando si saranno ammorbidite, schiacciarle con uno schiacciapatate e unire in un’unica ciotola insieme alle verdurine e al miglio, aggiustando di sale e pepe. Foderare una teglia con carta forno e disporre 8 pezzi di impasto che verranno schiacciati con le mani, conferendo la tipica forma allungata delle cotolette. Infornare per circa 30 minuti a 200° fin quando si forma una bella crosticina dorata.

Ingredienti • 500 g di miglio decorticato• 3 patate• 2 porri• 3 zucchine• 5 carote• 1 spicchio d’aglio• 1 peperoncino• sale, pepe, olio evo

Cotoletta di Miglio

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L’alimentazione a base di “proteine” animali ha un impatto devastante sull’ambiente. Ad esempio negli USA il 90% della coltivazione dei cereali viene utilizzato per nutrire gli animali degli allevamenti. Da otto chili di cereali utilizzati per nutrire gli animali si ricava solo mezzo chilo di carne. Tutto questo comporta un enorme spreco di risorse e la deforestazione di ampie zone verdi. La produzione della carne causa inoltre un enorme spreco di acqua. Per produrre un kg di manzo servono più di 15.000 litri d’acqua, mentre per un Kg di frumento ne servono solo 900. Risulta evidente che chi mangia carne consuma molta più acqua rispetto a chi segue

un’alimentazione vegan. Secondo gli studi della FAO, gli allevamenti degli animali generano più gas a effetto serra dei trasporti. Il 51% d’anidride carbonica, metano e protossido d’azoto è emesso dagli allevamenti contro il 14% determinato da attività di trasporto via terra, acqua e mare. Ed a proposito di mare, non è da trascurare nemmeno la continua mattanza di pesci che sta riducendo drasticamente le riserve naturali e, problema sempre più attuale, sono sempre di più le specie in via d’estinzione. Sono dati che fanno riflettere chi ha un cervello e vuole usarlo! Credo sia il tuo caso, altrimenti non saresti qui a leggere. Quindi forse capisci anche tu perché la scelta vegana non è solo una scelta etica o salutistica ma anche per la salute del nostro bellissimo pianeta. Visto il crescente interesse nei confronti dell’impatto della zootecnia sull’ambiente, ed a dimostrazione che questi temi non sono trascurabili l’On. Paolo Bernini in collaborazione

con Essere Animali ha organizzato la proiezione di “Cowspiracy” un documentario che svela i disastri ambientali legati al consumo di prodotti di origine animale per puntare il dito sul fatto che, supine agli interessi del mercato, le più importanti e famose associazioni ambientaliste siano totalmente indifferenti all’argomento. Se vuoi un consiglio, trova un po’ di tempo, cercalo on line e guardalo.

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di Alfredo Isotti

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dolci prodotti con ingredienti naturali. Non contengono proteine

animali e nemmeno zucchero da barbabietola, lievito di birra, coloranti e conservanti chimici. Il bar ed il Ristorante rendono il locale ancora più completo ed offrono cibi senza derivati animali prodotti con cura e con ingredienti sani a vantaggio sia della nostra salute che dell’ambiente. Un Centro Commerciale accogliente e ben fornito che dà lavoro a molte persone. Da Peraga Garden Center puoi trovare tutto il necessario per una spesa bio e vegan completa.

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Se qualcosa inizia a smuoversi sul fronte del biologico applicato alla cosmesi, ben poche ancora sono le linee formulate senza ingredienti d’origine animale e ritenibili quindi a tutti gli effetti vegane. In questo primo approfondimento insieme per AdessoVegan, vedremo perché una linea di cosmetici eco bio e vegan è preferibile rispetto ad una linea di cosmetici semplicemente eco bio. In un mercato in cui c’è sempre più offerta, siamo noi a dover scegliere quello che è meglio. Pochi sono i consumatori realmente consapevoli di ciò che acquistano: a volte basta una parola diversa, per far credere che quel che acquistiamo tuteli davvero i nostri interessi, i nostri ideali e quello in cui crediamo fermamente. Chi non è vegano, pensa talvolta che cruelty-free sia già di per sé una grande difesa nei confronti degli animali: “se un cosmetico non è testato sugli animali, significa che questo prodotto a loro male non fa”. In realtà il discorso è molto più profondo ed ecco perché capire che un cosmetico eco bio e vegan è decisamente diverso da un cosmetico semplicemente eco bio e cruelty-free, fa la differenza! Un cosmetico vegan tutela ad esempio non solo l’aspetto test sugli animali del prodotto finito, ma presta molta attenzione anche agli ingredienti impiegati e al processo produttivo. Oltre alla questione attinente alle sperimentazioni sugli animali (del cosmetico finito e degli ingredienti) fondamentale è anche la provenienza degli ingredienti stessi che spesso se d’origine animale non sono liberi da violenza nel processo “estrattivo” (per utilizzare un termine atroce e significativo, comunemente impiegato dalle aziende cosmetiche). Allevare intensivamente gli animali che naturalmente producono un determinato ingrediente (le api per miele e cera d’api, le pecore per la lanolina ecc…) è spesso la prima occasione di violenza. Sfruttati e uccisi quando non più produttivi, gli animali subiscono molte violenze e vengono letteralmente trattati come “macchinari produttivi” non solo quando si tratta di estrarre uova e latte, ma anche quando si tratta di ingredienti destinati all’industria cosmetica. Occorre prendere a cuore anche la sostenibilità ambientale degli ingredienti non animali presenti

Cosmetici dal Cuore Vegan

una Scelta di Responsabilità!

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di Deborah Lazzaro

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nella formula. Se l’ingrediente impiegato non è d’origine animale ma è comunque inquinante per l’ambiente, si fa del male lo stesso agli

animali acquistando quel cosmetico. E si fa del male anche a sé stessi, scegliendo di contribuire ad un ulteriore inquinamento del pianeta che ci ospita. Non ha poi molto senso affermare di essere contro la sofferenza animale nei test e negli ingredienti cosmetici e scegliere prodotti che letteralmente li uccidono una volta scaricati nell’ambiente. I cosmetici vegan sono oltre tutto spesso tutelanti per quel che riguarda il processo produttivo, realizzato spesso senza coadiuvanti, filtri e membrane che compongono i macchinari adibiti alla produzione e talvolta possono possedere componenti animali. Importante quindi ancora una volta è scegliere con consapevolezza quel che si acquista e preferire vegan il più possibile. Come riconoscere un prodotto vegan? Molti potrebbero pensare “leggendo gli ingredienti”, in realtà io credo fermamente che in questo ambito sia molto importante la richiesta di chiarimenti espliciti all’azienda cui siamo interessati. Proprio perché ci sono fattori che altrimenti non potremmo controllare (come il processo produttivo ad esempio) è meglio avere una tutela in più. E' importante accertarsi del fatto che il cosmetico non contenga nessuna sostanza di origine animale o ottenuta mediante uccisione, detenzione o sfruttamento degli animali e nessuna sostanza testata tramite lo sfruttamento (diretto o commissionato) degli animali. Occorre inoltre prestare attenzione anche al processo produttivo e ad alcuni specifici ingredienti vegetali (come l’Olio di Palma) che nel processo di coltivazione ed estrattivo possono aver causato disagi gravi agli animali e al loro habitat naturale. Molto dipende anche dal paese produttivo del cosmetico e proprio per questo ti consigliamo di chiedere informazioni dettagliate all’azienda che lo produce, qualora avessi dei quesiti da porle. Ora che sai queste cose, non chiudere gli occhi quando leggi gli ingredienti dei tuoi cosmetici abituali e preferisci vegan, per gli animali, per l’ambiente e per te stesso e il futuro dei tuoi bambini! Parlane anche ai tuoi amici e conoscenti, mostrando loro questa rivista e aiutandoli a divenire passo dopo passo consumatori sempre più consapevoli ed informati.

Cosmetici dal Cuore Vegan

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Se hai un negozio e vuoi saperne di più sulla cosmesi vegan per il tuo punto vendita, scrivici una e-mail: [email protected]

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Noi tutti, anzi noi che proviamo una maggiore empatia verso gli altri, possiamo fare qualcosa nel nostro piccolo, per esempio imparare ad autoprodurre alcuni prodotti di uso quotidiano. Il profitto, di solito, se ne frega del fatto che nessuno ormai possa dichiararsi a favore della sperimentazione sugli animali, e cerca di far credere che sia inevitabile eseguire test crudeli su molti dei prodotti venduti nei supermercati. E’ sufficiente andare su youtube per trovare una lunga serie di video che illustrano cosa succede nei laboratori di vivisezione. Sono “trattamenti” che, contrariamente a quanto sostengono i vivisettori, provocano dolori atroci. Forse, tanto dolore inflitto a qualcuno è difficile da far soppartare alla propria coscienza, forse è così difficile che il vivisettore crede di esorcizzare nella menzogna i propri sensi di colpa. Questa volta vi spiegherò come produrre il dentifricio, ci vogliono solo pochi minuti e si conserva per diversi mesi. E possiamo finalmente sentirci più leggeri mentre ci laviamo i denti pensando che nessuno ha dovuto soffrire a causa nostra. Ingredienti• 3 cucchiai di argilla bianca finissima (o caolino per

uso interno)• 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio• 1 pizzico di sale fino• 7 gocce di olio essenziale di menta (o limone,

oppure l’essenza che più ti piace).

PreparazioneNel frullatore macina il sale ed il bicarbonato fino ad ottenere una polvere finissima. Versali in una ciotola e aggiungi l’argilla e l’olio essenziale, mescola bene ed infine conserva il composto in un barattolo ermetico. Per utilizzare il dentifricio inumidisci lo spazzolino, intingilo nel preparato, friziona i denti ed infine sciacqua, proprio come faresti con un comune dentifricio.

DentifricioAutoprodotto

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di Andrea Romei

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...e far loro comprendere che è possibile vivere bene senza sfruttare o uccidere gli altri abitanti del pianeta Terra. Creiamo, stampiamo e distribuiamo un magazine, quello che hai tra le mani ora, gestiamo un seguitissimo ed interessantissimo blog, facciamo un mucchio di attività nel web, organizziamo bellissimi eventi ed importanti convegni, e tutto per sensibilizzare sempre più persone sulla scelta vegan. A te che stai leggendo chiediamo un favore speciale, quello di iscriverti ad Animalvibe e di aiutarci attivamente nel portare avanti questa missione, naviga fino al blog dell’Associazione e fai questo passo.

http://animalvibe.org/diventa-socio/ Un passo importante per te, per chi ami, per gli animali e per l’ambiente. Il principale vantaggio sarà quello di poter dire di aver fatto qualcosa di buono, inoltre potrai godere di sconti particolari su molti prodotti vegani di qualità.

L’associazione Animalvibe s’impegnaogni giorno per gli animali, per riconoscere loro il diritto che meritano. Usiamo ogni mezzo per coinvolgere le persone...

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Sabato 19 Marzo

Festa del Pap

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Ore 18.00

c/o Peraga Garden Center

Via Nazionale, 9 Mercena

sco (To)

l’arrosto, la bistecca, il filetto, la fiorentina, lo spezzatinoma anche il prosciutto, la salsiccia, la pancetta, la bresaola, i wurstel.

Il muscolo di grano è un prodotto completamente vegetale ed è proposto in tante gustosissime versioni. E’ un alimento ricco di proteine e totalmente privo di colesterolo. Lo si può definire una vera e propria “carne vegetale”.

www.muscolodigrano.it