Acquedotti e fognature A Docente: Sergio Papiri · Papiri - Acquedotti e fognature A Acquedotti e...

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Papiri - Acquedotti e fognature A Acquedotti e fognature A Docente: Sergio Papiri Codice del corso: 062143 Lezioni (ore/anno): 42 Corso di laurea: AmbT, Ingegneria civile Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0 Obiettivi formativi specifici Obiettivo formativo del corso è l'acquisizione di una buona conoscenza teorica delle proble- matiche connesse con la progettazione di sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica e di sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica, anche complessi. Programma del corso Il corso, dopo un breve esame della risorsa idrica e dei suoi vari usi, sviluppa le problemati- che relative alla qualità dell'acqua per uso potabile, all'approvvigionamento idrico, al trasporto e alla distribuzione nei centri urbani. Sviluppa quindi tutta la problematica relativa al drenag- gio delle acque reflue e delle acque meteoriche di dilavamento di aree urbanizzate. Illustra infine i sistemi di controllo della qualità e della quantità degli scarichi nei ricettori in tempo di pioggia. La risorsa acqua Ciclo, usi e interventi atti ad aumentare la disponibilità, economizzare la risorsa e conservarne la qualità. La qualità delle acque per uso potabile Caratteri fisici, chimico fisici e biologici. Cenni sui vari trattamenti di potabilizzazione. Approvvigionamento idrico Cenni sull'approvvigionamento mediante pozzi perforati, opere di captazione di sorgenti e o- pere di derivazione di acque superficiali. Impianto di trasporto Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Calcolo idraulico. Dimensionamento ottimizzato dell'acquedotto esterno, sia a gravità che con sollevamento meccanico. Serbatoi Funzioni e ubicazione. Il calcolo del volume di compenso e riserva. Rete di distribuzione idrica Variabili e relazioni fra le variabili nel problema di progetto. Il calcolo dei fabbisogni idrici. I cri- teri generali per il calcolo delle reti. Tecniche di dimensionamento ottimo della rete di distribu- zione. Il metodo di Hardy-Cross per la verifica di reti a maglie. Verifica di sistemi complessi di distribuzione con vari punti e tipologie di alimentazione. Tubazioni per acquedotto Tubazioni in acciaio, in ghisa sferoidale, in PVC, in polietilene, in PRFV. Apparecchiature per acquedotto Saracinesche, valvole di ritegno, idranti, sfiati, valvole riduttrici di pressione. Fognature Sistemi di fognatura: Criteri di scelta fra sistema misto e sistema separato. Tracciato planime- trico e profilo altimetrico. Sezioni dei canali, scale di deflusso e calcolo degli spechi. Velocità minime e massime nei condotti. Calcolo della portata delle acque di tempo asciutto. Calcolo delle portate di pioggia: Tempo di ritorno e rischio di insufficienza. La determinazione della

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Papiri - Acquedotti e fognature A

Acquedotti e fognature A Docente: Sergio Papiri Codice del corso: 062143 Lezioni (ore/anno): 42 Corso di laurea: AmbT, Ingegneria civile Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo formativo del corso è l'acquisizione di una buona conoscenza teorica delle proble-matiche connesse con la progettazione di sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica e di sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica, anche complessi.

Programma del corso Il corso, dopo un breve esame della risorsa idrica e dei suoi vari usi, sviluppa le problemati-che relative alla qualità dell'acqua per uso potabile, all'approvvigionamento idrico, al trasporto e alla distribuzione nei centri urbani. Sviluppa quindi tutta la problematica relativa al drenag-gio delle acque reflue e delle acque meteoriche di dilavamento di aree urbanizzate. Illustra infine i sistemi di controllo della qualità e della quantità degli scarichi nei ricettori in tempo di pioggia. La risorsa acqua Ciclo, usi e interventi atti ad aumentare la disponibilità, economizzare la risorsa e conservarne la qualità. La qualità delle acque per uso potabile Caratteri fisici, chimico fisici e biologici. Cenni sui vari trattamenti di potabilizzazione. Approvvigionamento idrico Cenni sull'approvvigionamento mediante pozzi perforati, opere di captazione di sorgenti e o-pere di derivazione di acque superficiali. Impianto di trasporto Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Calcolo idraulico. Dimensionamento ottimizzato dell'acquedotto esterno, sia a gravità che con sollevamento meccanico. Serbatoi Funzioni e ubicazione. Il calcolo del volume di compenso e riserva. Rete di distribuzione idrica Variabili e relazioni fra le variabili nel problema di progetto. Il calcolo dei fabbisogni idrici. I cri-teri generali per il calcolo delle reti. Tecniche di dimensionamento ottimo della rete di distribu-zione. Il metodo di Hardy-Cross per la verifica di reti a maglie. Verifica di sistemi complessi di distribuzione con vari punti e tipologie di alimentazione. Tubazioni per acquedotto Tubazioni in acciaio, in ghisa sferoidale, in PVC, in polietilene, in PRFV. Apparecchiature per acquedotto Saracinesche, valvole di ritegno, idranti, sfiati, valvole riduttrici di pressione. Fognature Sistemi di fognatura: Criteri di scelta fra sistema misto e sistema separato. Tracciato planime-trico e profilo altimetrico. Sezioni dei canali, scale di deflusso e calcolo degli spechi. Velocità minime e massime nei condotti. Calcolo della portata delle acque di tempo asciutto. Calcolo delle portate di pioggia: Tempo di ritorno e rischio di insufficienza. La determinazione della

Papiri - Acquedotti e fognature A

pioggia netta con il metodo del coefficiente di afflusso. I modelli concettuali globali di trasfor-mazione afflussi-deflussi: modello cinematico e modello dell'invaso lineare. Le espressioni di stima del tempo di corrivazione e della costante di invaso. Canalizzazioni per fognatura Tubazioni in c.a., in fibrocemento, in gres, in ghisa, in P.V.C., in Pead, in PRFV. Dimensionamento dei pozzetti e dei dispositivi di cacciata Stazioni di sollevamento per acque reflue Tipo e numero di pompe. La vasca e il suo proporzionamento. Qualità delle acque meteoriche e controllo degli scarichi Generalità sulla qualità delle acque meteoriche di dilavamento, sugli caricatori di piena, sulle vasche di prima pioggia e sulle vasche volano.

Prerequisiti Fondamenti di idraulica: grandezze fisiche e meccaniche e unità di misura; idrostatica; foro-nomia e misura della portata; fondamenti di cinematica dei liquidi e di idrodinamica; perdite di carico nei liquidi reali.

Materiale didattico consigliato Per una discreta parte degli argomenti sviluppati nel corso il docente ha redatto dispense che verranno distribuite. Per gli altri argomenti si forniscono i seguenti riferimenti bibliografici. Milano V. Acquedotti. Hoepli. AA.VV. Sistemi di fognatura. Manuale di progettazione. CSDU - Hoepli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Non sono previste prove in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale nella quale si accerterà la conoscenza teorica delle problematiche trattate nel corso.

Mari - Acquedotti e fognature A (mn)

Acquedotti e fognature A (mn) Docente: Marco Mari Codice del corso: 062228 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà aver acquisito una buona conoscenza teorica delle problematiche connesse con la progettazione di sistemi di approvvigionamento e distri-buzione idrica e dovrà essere in grado di redigere un progetto di massima di tali sistemi a servizio di un centro urbano.

Programma del corso Introduzione La risorsa acqua: ciclo, usi e interventi atti ad aumentare la disponibilità, economizzare la ri-sorsa e conservarne la qualità. La qualità delle acque per uso potabile Caratteri fisici, chimico fisici e biologici. Cenni sui vari trattamenti di potabilizzazione. Il fabbisogno idrico Fabbisogni, consumi e dotazioni idriche: concetti generali e metodi di stima. Approvvigionamento idrico Approvvigionamento mediante pozzi perforati: tecniche di perforazione ed equipaggiamento. Opere di captazione di sorgenti e opere di derivazione di acque superficiali. Impianto di trasporto Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Calcolo idraulico. Dimensionamento ottimizzato dell'acquedotto esterno, sia a gravità che con sollevamento meccanico. Impianti di pompaggio Curva caratteristica dell'elettropompa e dell'impianto. Accoppiamento in serie e in parallelo. Volume dell'autoclave e comando dei gruppi di pompaggio. Serbatoi Funzioni e ubicazione. Il calcolo del volume di compenso e riserva. Tipi e particolari costrutti-vi. La camera di manovra. L'equipaggiamento idraulico. Rete di distribuzione idrica Relazioni fra le diverse grandezze in gioco nel problema di verifica e di progetto. I criteri gene-rali per il calcolo delle reti. Tecniche di dimensionamento ottimizzato della rete di distribuzio-ne. Il metodo di Hardy-Cross per la verifica di reti a maglie. Verifica di sistemi complessi di distribuzione con vari punti e tipologie di alimentazione. Tubazioni per acquedotto Tubazioni in acciaio, in ghisa sferoidale, in PVC, in polietilene. Apparecchiature per acquedotto Saracinesche, valvole di ritegno, idranti, sfiati, valvole riduttrici di pressione.

Prerequisiti Fondamenti di idraulica: grandezze fisiche e meccaniche e unità di misura; idrostatica; foro-nomia e misura della portata; fondamenti di cinematica dei liquidi e di idrodinamica; perdite di carico continue e localizzate.

Mari - Acquedotti e fognature A (mn)

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente. Milano V. Acquedotti. Hoepli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste prove in itinere, comprendenti sia esercizi che domande a risposta multipla da selezionare tra quelle proposte. L'esame finale, subordinato all'esito delle prove intermedie, consiste in una prova orale nella quale lo studente dovrà risolvere problemi tecnici, risponde-re a domande su argomenti teorici ed illustrare il progetto redatto, dimostrando di aver acqui-sito la conoscenza teorica delle problematiche trattate nel corso e capacità pratica di proget-tazione.

Papiri - Acquedotti e fognature B

Acquedotti e fognature B Docente: Sergio Papiri Codice del corso: 062144 Lezioni (ore/anno): 21 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 48

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi formativi del corso consistono nell'acquisizione di una buona conoscenza dei ma-nufatti e dei materiali che trovano impiego nei sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica e nei sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica e nel rendere lo studente capace di redigere un progetto di massima di tali sistemi a servizio di un centro urbano.

Programma del corso Nel corso verranno approfonditi, con particolare riferimento alle tipologie costruttive e ai criteri di dimensionamento, i materiali e i manufatti che trovano impiego nelle opere di approvvigio-namento e distribuzione idrica e nelle reti di drenaggio urbano. Il corso è tuttavia incentrato sulla progettazione di un sistema di distribuzione idrica e di drenaggio a servizio di un centro urbano di piccola dimensione. Approvvigionamento idrico Tecniche di perforazione ed equipaggiamento di un pozzo perforato. Opere di presa di sor-genti. Serbatoi Tipi e particolari costruttivi. La camera di manovra. L'equipaggiamento idraulico. Impianti di pompaggio Curva caratteristica dell'elettropompa e dell'impianto. Accoppiamento in serie e in parallelo. Volume dell'autoclave e sistemi di comando dei gruppi di pompaggio. Sistemi fognari: modelli matematici del drenaggio urbano Scaricatori di piena Normativa vigente, tipologie costruttive, dimensionamento. Vasche di prima pioggia e vasche volano Criteri di progettazione e tipologie costruttive. Manufatti di attraversamento Stazioni di sollevamento e pompaggio nei sistemi fognari Dimensionamento ottimo della vasca e dell'impianto di pompaggio. Impianti idrovori per ac-que meteoriche: tipologie di pompe, schemi tipici di impianto e dimensionamento delle celle di aspirazione. Verifica statica di tubazioni interrate Tubazioni rigide e tubazioni flessibili; valutazione dei carichi agenti; verifiche di stabilità. Progetto di massima di un sistema di distribuzione idrica e di un sistema di drenaggio a servi-zio di un centro urbano Popolazione di progetto, fabbisogni idrici, serbatoio di testata, rete di distribuzione, rete di drenaggio delle acque reflue e di quelle meteoriche, scaricatore di piena, pozzetto di cacciata, stazione di sollevamento per acque reflue; vasca di prima pioggia e vasca volano.

Papiri - Acquedotti e fognature B

Prerequisiti Acquedotti e fognature A.

Materiale didattico consigliato Per una discreta parte degli argomenti sviluppati nel corso il docente ha redatto dispense che verranno distribuite. Per gli altri argomenti si farà riferimento a testi indicati in bibliografia. Milano V. Acquedotti. Hoepli. AA.VV. Sistemi di fognatura- Manuale di progettazione. CSDU - HOEPLI.

Modalità di verifica dell'apprendimento Non sono previste prove in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale nella quale lo studente dovrà illustrare il progetto redatto dimostrando di aver acquisito sufficiente capacità pratica di progettazione di massima di opere di infrastrutturazione idraulica di un territorio ur-bano.

Mari - Acquedotti e fognature B (mn)

Acquedotti e fognature B (mn) Docente: Marco Mari Codice del corso: 062231 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà aver acquisito una buona conoscenza teorica delle problematiche connesse con la progettazione di sistemi di drenaggio urbano e dovrà essere in grado di redigere un progetto di massima di tali sistemi a servizio di un centro urba-no.

Programma del corso Sistemi di fognatura Normativa di riferimento. Criteri di scelta fra sistema misto e sistema separato. Schemi di reti tipo. Tracciato planimetrico e profilo altimetrico delle fognature. Calcolo delle portate nere Portate medie e coefficienti di punta. Calcolo idraulico Sezioni dei canali, scale di deflusso e calcolo degli spechi. Velocità minime e massime nei condotti. Calcolo delle portate di pioggia Curva di possibilità pluviometrica. Tempo di ritorno e rischio di insufficienza. La determinazio-ne della pioggia netta con il metodo del coefficiente d'afflusso. I modelli concettuali di trasfor-mazione afflussi-deflussi: modello cinematico, modello dell'invaso lineare. Espressioni di sti-ma del tempo di corrivazione e delle portate di pioggia. Determinazione della costante d'inva-so, calcolo del coefficiente udometrico e portate di pioggia. Scaricatori di piena Normativa vigente, tipologie costruttive, dimensionamento. Vasche di prima pioggia. Vasche volano Criteri di progettazione e tipologie costruttive. Stazioni di sollevamento per acque reflue Tipologia e dimensionamento. Caratteristiche delle pompe per liquami. Manufatti ordinari e speciali di linea Caditoie, pozzetti d'ispezione, curva e confluenza, allacciamento, salto, lavaggio. Dimensio-namento dei pozzetti e dei dispositivi di cacciata. Canalizzazioni per fognatura Tubazioni in gres, in calcestruzzo, in fibrocemento, in ghisa, in P.V.C., in Pead, in PRFV. Verifica statica di tubazioni interrate Definizione di tubazioni rigide e tubazioni flessibili. Valutazione dei carichi agenti; verifiche di stabilità.

Prerequisiti Idraulica applicata: moto uniforme nelle correnti a pelo libero. Idrologia: curve di possibilità climatica; ragguaglio delle piogge all'area; ietogrammi di progetto. Modelli di trasformazione afflussi- deflussi. Acquedotti e fognature A.

Mari - Acquedotti e fognature B (mn)

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente. AA.VV. Sistemi di fognatura - Manuale di progettazione. Centro Studi Deflussi Urbani- Hoepli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste prove in itinere, comprendenti sia esercizi che domande a risposta multipla da selezionare tra quelle proposte. L'esame finale, subordinato all'esito delle prove intermedie, consiste in una prova orale nella quale lo studente dovrà risolvere problemi tecnici, risponde-re a domande su argomenti teorici ed illustrare il progetto redatto, dimostrando di aver acqui-sito la conoscenza teorica delle problematiche trattate nel corso e capacità pratica di proget-tazione.

Sangalli - Analisi matematica 1

Analisi matematica 1 Docente: Giancarlo Sangalli Codice del corso: 061027 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso intende fornire un approccio culturale al metodo scientifico e una conoscenza degli strumenti matematici fondamentali per approfondire dal punto di vista analitico i problemi tec-nici e tecnologici sottesi al progettare e al costruire. In particolare, il corso si propone di fornire le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali di una variabile reale, i lineamenti principali della teoria delle successioni e serie numeriche, qualche nozione su alcune delle più semplici equazioni differenziali ordinarie. Ampio spazio verrà dato ad e-sempi ed esercizi.

Programma del corso 1. Funzioni, limiti e continuità Richiami e complementi sui numeri reali. Funzioni: definizioni; generalità; grafici; funzioni in-vertibili; funzioni pari, dispari, periodiche; operazioni sulle funzioni; funzioni composte; funzio-ni elementari e loro grafici. Limiti di funzioni: definizioni; operazioni sui limiti. Funzioni conti-nue; punti di discontinuità e loro classificazione; proprietà globali delle funzioni continue. 2. Calcolo differenziale Derivata di una funzione: definizione e proprietà; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Regole di derivazione e calcolo delle derivate. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Primitiva e integrale indefinito. Derivate successive. 3. Alcune applicazioni del calcolo differenziale Approssimazione di funzioni con polinomi: formule di Taylor; polinomi di Taylor di alcune fun-zioni elementari. Studio di funzioni: crescenza e decrescenza; massimi e minimi; convessità, concavità, flessi; asintoti. Forme indeterminate e regole di De l'Hopital. 4. Successioni e serie Successioni numeriche; limiti di successioni. Serie numeriche: definizione; prime proprietà ed esempi; serie a termini positivi (criteri di convergenza); convergenza assoluta e convergenza semplice. 5. Calcolo integrale Integrali definiti: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Teoremi fondamentali del calcolo integrale. Tecniche di integrazione e calcolo di integrali. In-tegrali impropri. 6. Cenni sulle equazioni differenziali Breve introduzione alle equazioni differenziali ordinarie. Equazioni differenziali lineari del pri-mo ordine. Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione.

Materiale didattico consigliato C. Canuto, A. Tabacco. Analisi Matematica 1. Springer, 2005. Sito web del corso: http://www-dimat.unipv.it/sangalli/analisi_matematica_1.html

Sangalli - Analisi matematica 1

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale sugli argomenti del corso. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.

Cinquini - Analisi matematica 2

Analisi matematica 2 Docente: Giuseppe Cinquini Codice del corso: 061038 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone quale completamento della formazione di analisi matematica del biennio con lo scopo di fornire allo studente che non seguirà altri corsi di analisi un bagaglio ragione-vole di concetti e di strumenti utili nelle materie applicative di argomento matematico o meno. Il corso non si riduce a un mero tecnicismo: esso tende a fornire concetti e accanto a questi, i teoremi generali più significativi, corredati da un numero di esempi introduttivi, esplicativi e riassuntivi.

Programma del corso 1. Successioni e serie di funzioni a) Convergenza puntuale e uniforme e loro importanza in connessione con la conservazione al limite delle proprietà importanti dal punto di vista dell'analisi. b) Serie di potenze, raggio di convergenza e proprietà elementari in campo reale. c) Integrazione e derivazione delle serie di potenze. d) Serie di Taylor. e) Serie di Fourier, loro convergenza e calcolo dei coefficienti. 2. Limiti, continuità e calcolo differenziale per funzioni di più variabili a) Elementi di metrica e topologia, con particolare riguardo agli spazi n-dimensionali. b) Fun-zioni continue e loro proprietà. c) Derivate parziali e direzionali, vettore gradiente. d) Derivate successive e formula di Taylor. e) Estremi relativi, condizioni per l'esistenza di un punto di e-stremo. f) Funzioni a valori vettoriali differenziabili: rotore, divergenza, jacobiano. 3. Curve a) Definizione di curva regolare e relative proprietà. b) Definizione di curva rettificabile e cal-colo della sua lunghezza. c) Funzione lunghezza d'arco. d) Integrali curvilinei di funzioni a va-lori scalari. 4. Campi conservativi a) Integrale curvilineo di un campo vettoriale. b) Definizione di campo vettoriale conservativo. c) Integrale curvilineo di un campo conservativo, teorema fondamentale per il calcolo di un integrale curvilineo. d) Condizioni affinché un campo vettoriale sia conservativo. 5. Funzioni implicite a) Teoremi di Dini: esistenza, continuità, derivabilità della funzione implicita. b) Applicazioni geometriche. c) Problemi di estremo vincolato: metodo dei moltiplicatori di Lagrange. 6. Equazioni differenziali ordinarie a) Generalità. b) Teoremi di esistenza e unicità in "piccolo" e in "grande". c) Equazioni lineari, calcolo dell'integrale generale e risoluzione di problemi di Cauchy. d) Cenni su problemi ai limiti e sui sistemi di equazioni differenziali. 7. Integrali multipli a) Definizione di integrale doppio in un rettangolo e relativo calcolo mediante due integrazioni successive. b) Estensioni ad insiemi misurabili secondo Peano-Jordan. c) teorema del cam-biamento di variabili. d) Applicazioni geometriche. e) Teoremi di Green e della divergenza nel piano. f) Definizione di integrale triplo con opportuna estensione dei concetti precedentemen-te svolti.

Cinquini - Analisi matematica 2

8. Superfici a) Definizione di superficie regolare parametrica e relative proprietà. b) Area di una superficie. c) Definizione di integrale di superficie e relativo calcolo. d) Teoremi di Stokes e della diver-genza nello spazio.

Prerequisiti Conoscenze proprie del corso di Geometria, oltre ai contenuti del corso di Analisi Matematica 1.

Materiale didattico consigliato N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone. Analisi Matematica due. Liguori. C.D. Pagani, S. Salsa. Analisi matematica, Volumi 1 e 2. Masson.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale sugli argomenti del corso; le due prove devono essere sostenute nello stesso appello.

Bisi - Analisi matematica A (ca)

Analisi matematica A (ca) Docente: Fulvio Bisi Codice del corso: 062010 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base del calcolo differenziale ed integrale per le funzioni reali di una variabile reale e alcune nozioni di base sulle più semplici equazioni differenziali ordinarie del primo e secondo ordine. In generale, la comprensione e l'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali costituiscono uno degli obiettivi primari. Comunque, dato il loro elevato potere formativo, alcune delle dimostrazioni verranno svolte in dettaglio, per l'acquisizione di un corretto metodo deduttivo. Ogni argomento trattato sarà completato con esempi ed esercizi. Alla fine del corso, gli studenti dovranno essere in grado di svolgere correttamente e senza esitazioni calcoli elementari riguardanti gli argomenti del corso, fra cui limiti, derivate, studi di funzioni, integrali, equazioni differenziali.

Programma del corso Il corso inizierà con la presentazione e/o il richiamo di nozioni di base su insiemi e logica ma-tematica. In seguito, verranno sviluppati gli argomenti secondo lo schema riportato di seguito. 1. Funzioni, limiti e continuità Richiami e complementi sui numeri reali. Funzioni: definizione; grafici; operazioni sulle funzio-ni; funzioni composte; funzioni invertibili; funzioni pari, dispari, periodiche. Funzioni elementari e loro grafici. Nozioni elementari di spazi metrici e topologia. Limiti di funzioni: definizioni; ope-razioni sui limiti. Funzioni continue. Punti di discontinuità e loro classificazione. Proprietà glo-bali delle funzioni continue. 2. Calcolo differenziale e applicazioni Derivata di una funzione: definizione e proprietà; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Regole di derivazione e calcolo delle derivate. Alcuni teoremi fondamentali del calcolo diffe-renziale. Derivate successive. Studio di funzioni: massimi e minimi; monotonia; concavità, convessità e flessi; asintoti. Forme indeterminate e regole di De l'Hôpital. 3. Calcolo integrale Integrali indefiniti e calcolo delle primitive di una funzione. Integrali definiti: definizione e pro-prietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Teoremi fondamentali del calcolo integrale. Tecniche di integrazione e calcolo di integrali. Integrali impropri. 4. Equazioni differenziali Breve introduzione alle equazioni differenziali ordinarie; il problema di Cauchy. Equazioni dif-ferenziali lineari del primo ordine. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coeffi-cienti costanti.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà. In particolare, lo studente dovrà avere suffi-ciente padronanza dell'algebra elementare (monomi, polinomi, frazioni algebriche, equazioni e disequazioni ecc.), della geometria analitica ed euclidea, della goniometria e trigonometria piana, delle proprietà di potenze, logaritmi, esponenziali.

Bisi - Analisi matematica A (ca)

Materiale didattico consigliato Il corso seguirà il più possibile la notazione e l'impostazione del libro di testo adottato. Alcuni complementi potranno essere forniti dal docente attraverso la propria pagina web. C. Canuto - A. Tabacco. Analisi Matematica I (2a edizione). Springer, 2005. (testo adottato). Robert A. Adams. Calcolo Differenziale 1. Casa Editrice Ambrosiana. (Testo complementare, per ulteriori esercizi e complementi). Sito web del corso: http://smmm.unipv.it/anAall.html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elemen-tare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame. Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta, almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta lo studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso, è previsto un pun-teggio minimo per l'ammissione alla prova orale. La prova orale si svolgerà secondo modalità dettagliate nel programma di fine anno e comunicate tempestivamente agli studenti. L'iscri-zione alle prove scritte è obbligatoria, pena l'esclusione, secondo le modalità comunicate nel sito web.

Brezzi, Bernardi - Analisi matematica A (ii)

Analisi matematica A (ii) Docenti: Franco Brezzi, Marco Luigi Bernardi Codice del corso: 062000 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 35 Crediti formativi: 7 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base del calcolo differenziale e in-tegrale per le funzioni reali di una variabile reale e qualche nozione su alcune delle più sem-plici equazioni differenziali ordinarie. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, ver-ranno svolte in dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del cor-so, gli studenti dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, cal-coli elementari riguardanti limiti, derivate, studi di funzioni, integrali, equazioni differenziali, ecc.. Rispetto al corso di Analisi Matematica A (ca) (con analogo programma), saranno ogget-to di ulteriori approfondimenti e complementi alcuni degli argomenti indicati nei successivi punti 1 e 3 del programma del corso.

Programma del corso 1. Funzioni, limiti e continuità Richiami e complementi sui numeri reali. Funzioni: definizione; grafici; operazioni sulle funzio-ni; funzioni composte; funzioni invertibili; funzioni pari, dispari, periodiche. Funzioni elementari e loro grafici. Limiti di funzioni: definizioni; operazioni sui limiti. Funzioni continue. Punti di di-scontinuità e loro classificazione. Proprietà globali delle funzioni continue. 2. Calcolo differenziale e applicazioni Derivata di una funzione: definizione e proprietà ; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Regole di derivazione e calcolo delle derivate. Alcuni teoremi fondamentali del calcolo diffe-renziale. Antiderivate e integrali indefiniti. Derivate successive. Studio di funzioni: massimi e minimi; monotonia; concavità, convessità e flessi; asintoti. Forme indeterminate e regole di De l'Hopital. 3. Calcolo integrale Integrali definiti: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Teoremi fondamentali del calcolo integrale. Tecniche di integrazione e calcolo di integrali. Cenni sugli integrali impropri. 4. Equazioni differenziali Breve introduzione alle equazioni differenziali ordinarie; il problema di Cauchy. Equazioni dif-ferenziali lineari del primo ordine. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coeffi-cienti costanti.

Prerequisiti Matematica: quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.

Materiale didattico consigliato C. Canuto - A. Tabacco. Analisi Matematica I. Seconda edizione, Springer, 2005.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elemen-tare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame. Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta,

Brezzi, Bernardi - Analisi matematica A (ii)

almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta, lo studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso, è previsto un pun-teggio minimo per l'ammissione alla prova orale.

Bonetti - Analisi matematica A (mn)

Analisi matematica A (mn) Docente: Elena Bonetti Codice del corso: 062084 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli Studenti le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali di una variabile reale e qualche nozione su alcune delle più semplici equazioni differenziali ordinarie. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali, più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peral-tro, verranno svolte in dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del corso, gli Studenti dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esita-zioni, calcoli elementari riguardanti limiti, derivate, integrali, equazioni differenziali, ecc..

Programma del corso Funzioni, limiti e continuità Richiami e complementi sui numeri reali. Funzioni: definizione; grafici; funzioni invertibili; fun-zioni pari, dispari, periodiche; operazioni sulle funzioni; funzioni composte. Funzioni elemen-tari e loro grafici. Limiti di funzioni: definizioni; operazioni sui limiti. Funzioni continue. Punti di discontinuità e loro classificazione. Proprietà globali delle funzioni continue. Calcolo differenziale e applicazioni Derivata di una funzione: definizione e proprietà; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Regole di derivazione e calcolo delle derivate. Alcuni teoremi fondamentali del calcolo diffe-renziale. Differenziale di una funzione. Derivate successive. Studio di funzioni: massimi e mi-nimi; crescenza e decrescenza; concavità, convessità e flessi; asintoti. Forme indeterminate e regole di De l'Hopital. Calcolo integrale Integrali indefiniti, definizione, proprietà. Tecniche di integrazione e calcolo di integrali indefi-niti. Integrali definiti: definizione e proprietà principali. Teoremi fondamentali del calcolo inte-grale. Calcolo di aree di regioni piane delimitate da una o più curve. Cenni sugli integrali im-propri del primo e del secondo tipo. Equazioni differenziali Breve introduzione alle equazioni differenziali ordinarie; il problema di Cauchy. Equazioni dif-ferenziali del primo ordine. Tutorato Nell'ambito del programma di tutorato della Facoltà sono previste attività seminariali ed eser-citazioni integrative per agevolare gli studenti nel loro percorso di studio(complessivamente, circa 20-25 ore). Precorso di matematica Nel mese di settembre, prima dell'inizio delle lezioni del corso ufficiale di Analisi Matematica A, vengono fornite le basi fondamentali di matematica. Tale corso viene consigliato a tutte le matricole ed è vivamente raccomandato a coloro che hanno il debito formati-vo(complessivamente, circa 16-20 ore). • Simbologia e strumenti di base: Linguaggio della teoria degli insiemi. Insiemi numerici N,

Z, Q, R (numeri naturali, interi, razionali, reali). Potenze, proprietà delle potenze. • Primi elementi di calcolo algebrico e polinomiale: Polinomi: somma, prodotto, divisibilità e

Bonetti - Analisi matematica A (mn)

fattorizzazione. Equazioni algebriche di primo grado, di secondo grado e di grado superio-re al secondo. Teorema di Ruffini.

• Fondamenti di Geometria Analitica Piana: Coordinate nel piano. Rappresentazione anali-tica di rette, circonferenze e parabole.

• Funzioni: Concetto di funzione e suo grafico. Funzioni elementari. Funzione esponenziale. Funzione logaritmica.

• Logaritmi: Logaritmi e relative proprietà. Operazioni su di essi in qualsiasi base. Equazioni logaritmiche ed esponenziali.

• Elementi di trigonometria: Seno, coseno, tangente e cotangente. Grafici e relazioni fon-damentali.

• Disequazioni: Disequazioni algebriche intere e razionali fratte. Sistemi di disequazioni. Equazioni irrazionali. Disequazioni irrazionali, esponenziali e logaritmiche.

Prerequisiti Matematica: quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.

Materiale didattico consigliato R.A. Adams. Calcolo Differenziale 1 (seconda edizione). Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 1999. G. Carpaneto, N.Garuti. Lezioni di Analisi Matematica A. Dispense a cura dei docenti.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elemen-tare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame. Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta, almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta e solo per il pri-mo appello d'esame, lo Studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso, è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.

n.d. - Analisi matematica B (ca)

Analisi matematica B (ca) Docente: n.d. Codice del corso: 062019 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti alcune nozioni elementari sulle serie e, soprattutto, le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali e vettoriali di più variabili reali. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, verranno svolte in dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del corso, gli studenti dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, calcoli elementari riguardanti serie, derivate parziali o direzionali, integrali multipli o di linea o di superficie, ecc..

Programma del corso 1. Serie Successioni numeriche; limiti di successioni. Serie numeriche: definizione; prime proprietà ed esempi; serie a termini positivi (criteri di convergenza); convergenza assoluta e convergenza semplice. Cenni sulle serie di potenze in campo reale. Polinomi di Taylor e formule di Taylor. Serie di Taylor; serie di Taylor di alcune funzioni elementari. 2. Calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali Funzioni reali di più variabili reali: rappresentazione grafica; limiti e continuità. Derivate parzia-li e gradienti; derivate direzionali. Differenziabilità; piani tangenti. Derivate di ordine superiore. Derivazione parziale di funzioni composte. Cenni di calcolo differenziale per funzioni a valori vettoriali. Matrici jacobiane. Massimi e minimi di funzioni reali; punti stazionari e loro classifi-cazione. 3. Integrali multipli Integrali doppi: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Cal-colo degli integrali doppi: formule di riduzione; cambiamento di variabili. Cenni sugli integrali tripli. 4. Integrali di linea e integrali di superficie Curve in forma parametrica: definizione; retta tangente; curve rettificabili e lunghezza d'arco. Superfici in forma parametrica: prodotto vettoriale fondamentale e piano tangente; area di una superficie; superfici di rotazione. Integrali di linea rispetto alla lunghezza d'arco. Integrali di linea di campi vettoriali e applicazioni alla Fisica. Campi conservativi e indipendenza dal per-corso. Integrali di superficie e applicazioni alla Fisica. Gli operatori rotore e divergenza. Il teo-rema di Green-Stokes e il teorema della divergenza nel piano. Il teorema di Stokes e il teore-ma della divergenza nello spazio.

Prerequisiti I contenuti dei corsi di Analisi Matematica A e di Geometria e Algebra, in particolare: calcolo differenziale e integrale per funzioni reali di una variabile reale; numeri complessi; geometria analitica del piano e dello spazio; elementi di algebra lineare.

Materiale didattico consigliato C. Canuto - A. Tabacco. Analisi Matematica I. Springer, 2003. (per l'argomento 1 del pro-gramma del corso).

n.d. - Analisi matematica B (ca)

R. A. Adams. Calcolo Differenziale 2 (Funzioni di più variabili). Terza Edizione, Casa Editrice Ambrosiana, 2003. (per gli argomenti 2, 3 e 4 del programma del corso).

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elemen-tare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame. Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta, almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta, lo studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso è previsto un pun-teggio minimo per l'ammissione alla prova orale.

Bernardi, Stefanelli - Analisi matematica B (ii)

Analisi matematica B (ii) Docenti: Marco Luigi Bernardi, Ulisse Stefanelli Codice del corso: 062005 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 35 Crediti formativi: 7 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti alcune nozioni elementari sulle serie e, soprattutto, le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali e vettoriali di più variabili reali. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, verranno svolte in dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del corso, gli studenti dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, calcoli elementari riguardanti serie, derivate parziali o direzionali, integrali multipli o di linea o di superficie, ecc.. Rispetto al corso di Analisi Matematica B (ca) (con analogo programma), saranno oggetto di ulteriori approfondimenti e complementi alcuni degli argomenti indicati nei successivi punti 1 e 4 del programma del corso.

Programma del corso 1. Serie Successioni numeriche; limiti di successioni. Serie numeriche: definizione; prime proprietà ed esempi; serie a termini positivi (criteri di convergenza); convergenza assoluta e convergenza semplice. Cenni sulle serie di potenze in campo reale. Polinomi di Taylor e formule di Taylor. Serie di Taylor; serie di Taylor di alcune funzioni elementari. 2. Calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali Funzioni reali di più variabili reali: rappresentazione grafica; limiti e continuità. Derivate parzia-li e gradienti; derivate direzionali. Differenziabilità; piani tangenti. Derivate di ordine superiore. Derivazione parziale di funzioni composte. Cenni di calcolo differenziale per funzioni a valori vettoriali. Matrici jacobiane. Massimi e minimi di funzioni reali; punti stazionari e loro classifi-cazione. 3. Integrali multipli Integrali doppi: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Cal-colo degli integrali doppi: formule di riduzione; cambiamento di variabili. Cenni sugli integrali tripli. 4. Integrali di linea e integrali di superficie Curve in forma parametrica: definizione; retta tangente; curve rettificabili e lunghezza d'arco. Superfici in forma parametrica: prodotto vettoriale fondamentale e piano tangente; area di una superficie; superfici di rotazione. Integrali di linea rispetto alla lunghezza d'arco. Integrali di linea di campi vettoriali e applicazioni alla Fisica. Campi conservativi e indipendenza dal per-corso. Integrali di superficie e applicazioni alla Fisica. Gli operatori rotore e divergenza. Il teo-rema di Green-Stokes e il teorema della divergenza nel piano. Il teorema di Stokes e il teore-ma della divergenza nello spazio.

Prerequisiti I contenuti dei corsi di Analisi Matematica A e di Geometria e Algebra, in particolare: calcolo differenziale e integrale per funzioni reali di una variabile reale; numeri complessi; geometria analitica del piano e dello spazio; elementi di algebra lineare.

Bernardi, Stefanelli - Analisi matematica B (ii)

Materiale didattico consigliato C. Canuto - A. Tabacco. Analisi Matematica I. Seconda edizione, Springer, 2005. (per l'argo-mento 1 del programma del corso). R. A. Adams. Calcolo Differenziale 2 (Funzioni di più variabili). Quarta edizione, Casa Editrice Ambrosiana, 2007. (per gli argomenti 2, 3 e 4 del programma del corso).

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elemen-tare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame. Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta, almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta, lo studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso è previsto un pun-teggio minimo per l'ammissione alla prova orale.

Bonetti - Analisi matematica B (mn)

Analisi matematica B (mn) Docente: Elena Bonetti Codice del corso: 062089 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti alcune nozioni elementari sulle serie e, soprattutto, le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali e vettoriali di più variabili reali. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, verranno svolte in dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del corso, gli studenti dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, calcoli elementari riguardanti serie, derivate parziali o direzionali, integrali multipli o di linea o di superficie, ecc..

Programma del corso 1. Serie Successioni numeriche; limiti di successioni. Serie numeriche: definizione; prime proprietà ed esempi; serie a termini positivi (criteri di convergenza); convergenza assoluta e convergenza semplice. Cenni sulle serie di potenze in campo reale. Polinomi di Taylor e formule di Taylor. Serie di Taylor; serie di Taylor di alcune funzioni elementari. 2. Calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali Funzioni reali di più variabili reali: rappresentazione grafica; limiti e continuità. Derivate parzia-li e gradienti; derivate direzionali. Differenziabilità; piani tangenti. Derivate di ordine superiore. Derivazione parziale di funzioni composte. Cenni di calcolo differenziale per funzioni a valori vettoriali. Matrici jacobiane. Massimi e minimi di funzioni reali; punti stazionari e loro classifi-cazione. 3. Integrali multipli Integrali doppi: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Cal-colo degli integrali doppi: formule di riduzione; cambiamento di variabili. Cenni sugli integrali tripli. 4. Integrali di linea e integrali di superficie Curve in forma parametrica: definizione; retta tangente; curve rettificabili e lunghezza d'arco. Superfici in forma parametrica: prodotto vettoriale fondamentale e piano tangente; area di una superficie; superfici di rotazione. Integrali di linea rispetto alla lunghezza d'arco. Integrali di linea di campi vettoriali e applicazioni alla Fisica. Campi conservativi e indipendenza dal per-corso. Integrali di superficie e applicazioni alla Fisica. Gli operatori rotore e divergenza. Il teo-rema di Green-Stokes e il teorema della divergenza nel piano. Il teorema di Stokes e il teore-ma della divergenza nello spazio.

Prerequisiti I contenuti dei corsi di Analisi Matematica A e di Geometria e Algebra, cioè, in particolare: calcolo differenziale e integrale per funzioni reali di una variabile reale; numeri complessi; ge-ometria analitica del piano e dello spazio; elementi di algebra lineare.

Materiale didattico consigliato M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa. MATEMATICA, Calcolo infinitesimale e algebra lineare, seconda edizione. Casa Editrice ZANICHELLI. Al testo sono allegati due libri di esercizi: E-sercizi di Matematica 1 e 2.

Bonetti - Analisi matematica B (mn)

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elemen-tare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame. Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta, un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta, lo studente può soste-nere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.

Ferrario - Analisi matematica C

Analisi matematica C Docente: Benedetta Ferrario Codice del corso: 062249 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Mec, Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso, naturale completamento degli insegnamenti di Analisi Matematica A e B preceden-temente svolti, è indirizzato agli Studenti che intendono proseguire gli studi con la Laurea Specialistica. Esso si propone di fornire agli Studenti ulteriori nozioni e strumenti dell'Analisi Matematica, utili per gli studi successivi, come ad esempio: problemi di massimi e minimi vin-colati, equazioni e sistemi di equazioni differenziali ordinarie, equazioni alle derivate parziali, primi elementi di calcolo delle variazioni, serie di Fourier. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali, pur presentando alcune significative e importanti dimostrazioni. Ampio spazio verrà dato ad esempi ed esercizi.

Programma del corso Calcolo differenziale a applicazioni Richiami sulle funzioni di più variabili: continuità, differenziabilità, gradiente, derivate direzio-nali, piano tangente, matrice Hessiana; massimi e minimi liberi. Funzioni implicite e teorema di Dini. Problemi di massimi e minimi vincolati; il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Equazioni e sistemi differenziali Introduzione alle equazioni differenziali ordinarie. Il problema di Cauchy e i problemi ai limiti. Equazioni non lineari del primo ordine in forma normale; teoremi di esistenza e/o unicità. E-stensione al caso dei sistemi. Equazioni differenziali lineari di ordine n. Alcuni casi particolari di equazioni differenziali del primo e del secondo ordine. Cenni sulle equazioni alle derivate parziali; l'equazione di Laplace; l'equazione delle onde; l'equazione del calore. Calcolo delle Variazioni Funzionali; massimi e minimi di funzionali. L'equazione di Eulero-Lagrange. Estremali ed e-stremanti. Esempi vari e applicazioni. Problemi isoperimetrici. Serie di Fourier Funzioni periodiche. Polinomi trigonometrici e serie trigonometriche. Serie di Fourier; forma esponenziale della serie di Fourier. Proprietà ed esempi. Teoremi di convergenza per la serie di Fourier: convergenza puntuale, uniforme, in media quadratica. Alcune applicazioni alle e-quazioni differenziali alle derivate parziali. Cenni alla trasformata di Fourier: definizione e pro-prietà principali. Applicazione per la risoluzione di equazioni differenziali alle derivate parziali.

Prerequisiti I contenuti dei corsi di Analisi Matematica A, Analisi Matematica B, Geometria e Algebra.

Materiale didattico consigliato Durante il corso verranno distribuite delle dispense dal docente. Inoltre si consigliano i testi elencati nel seguito. R.A. Adams. Calcolo differenziale 2. Casa Editrice Ambrosiana. (per il punto 1 del programma del corso). C. Citrini. Analisi matematica 2. Editrice Bollati Boringhieri. (per i punti 2,3,4 del programma del corso). C.D. Pagani - S. Salsa. Analisi Matematica 2. Masson. (per i punti 2,3,4 del programma del

Ferrario - Analisi matematica C

corso). Sito web del corso: http://www-dimat.unipv.it/ferrario.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (o alternativamente dalle due prove scritte "in itinere") e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'e-same (gli orali corrispondenti alle prove "in itinere" si svolgono in corrispondenza del primo appello alla fine del corso).

Dell'Osso, Berizzi, Ghia - Architettura e composizione architettonica 1

Architettura e composizione architettonica 1 Docenti: Riccardo Dell'Osso, Carlo Berizzi, Alessandro Ghia Codice del corso: 061044 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/14 Progetti (ore/anno): 30

Obiettivi formativi specifici Il corso intende fornire strumenti e riferimenti nella costruzione di possibili strategie di compo-sizione dell'edificio contemporaneo. L'articolazione del programma prevede lezioni ex catte-dra sul linguaggio architettonico contemporaneo, sugli elementi dell'architettura e su argo-menti che saranno oggetto di esercitazioni progettuali.

Programma del corso Il corso è strutturato in due moduli didattici (Mod. A e Mod B.) e un laboratorio progettuale. All'interno dei due moduli vengono trattati di una serie di temi della progettazione architettoni-ca contemporanea in ordine a tipi edilizi, minimi funzionali, aggregazione degli spazi, caratteri formali e distributivi, organizzazione volumetrica, rapporto con il contesto, articolazione dei volumi e integrazione funzionale; vengono inoltre approfonditi gli elementi dell'architettura come materiale di base per la composizione architettonica. Completa il programma la tratta-zione della cultura del progetto architettonico del '900. Si tratta degli strumenti indispensabili con cui delineare un proprio percorso di approccio al progetto. Il corso prevede inoltre l'esem-plificazione dei temi trattati con l'analisi di progetti e realizzazioni dell'architettura contempo-ranea, con maggiore approfondimento degli ultimi 20 anni, e la trattazione di aspetti presenti nel dibattito disciplinare attuale quali i principi di architettura ecologica, approfonditi all'interno del laboratorio. Per ciascun tema, progetto e architetto verranno indicati i riferimenti bibliogra-fici, in particolare i testi di critica e storia dell'architettura, oltre alle riviste di architettura. Il pro-gramma del corso si articola anche in incontri con ospiti italiani e stranieri impegnati nel dibat-tito attuale di architettura, revisioni collettive di progetto e visite didattiche ad alcune tra le più significative opere architettoniche contemporanee. Sono oggetto di esercitazione progettuale all'interno del laboratorio due temi; la villa, affrontata come progetto individuale nella prima parte del corso, e il progetto di un edificio in un contesto consolidato che rappresenta il tema d'anno e sarà oggetto di verifica in sede d'esame.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Durante tutte le comunicazioni verranno forniti riferimenti bibliografici specifici dei temi trattati, articoli, testi o parti di essi. Essi saranno di volta in volta pubblicati sul forum interno del corso (www.unipv.it/lcp/forum) che costituisce un valido strumento di scambio di informazioni tra studenti e con i docenti. Integra la bibliografia del corso le pubblicazioni più avanti elencate. È consigliabile inoltre la consultazione sistematica di almeno due delle seguenti riviste: Casa-bella, Domus, Architecture d'aujourd'hui, l'Arca. Sono comunque indispensabili lo studio delle seguenti pubblicazioni: Adolf Loos. Parole nel vuoto. Adelphi, Milano, 1973. Heinrich Tessenow. Osservazioni elementari sul costruire. Franco Angeli, Milano, 1975. Angelo Bugatti. Architettura e territorio. Libreria Clup, Milano, 2002. Riccardo Dell'Osso. La villa contemporanea. Libreria Clup, Milano, 2003. Riccardo Dell'Osso. La villa contemporanea. Libreria Clup, Milano, 2003. Carlo Berizzi. Architettura e Composizione Architettonica 1. Libreria Clup, Milano, 2007.

Dell'Osso, Berizzi, Ghia - Architettura e composizione architettonica 1

Sito web del corso: www.unipv.it/lcp/forum

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame verterà sulle lezioni e la relativa bibliografia e comprenderà, anche in termini di valu-tazione complessiva, le esercitazioni svolte durante le ore di laboratorio ed i progetti condotti durante l'anno.

De Amicis, Bugatti - Architettura e composizione architettonica 2

Architettura e composizione architettonica 2 Docenti: Giacomo De Amicis, Angelo Bugatti Codice del corso: 061053 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/14 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fare acquisire agli studenti la conoscenza e la padronanza degli stru-menti disciplinari necessari alla realizzazione del progetto architettonico di un singolo edificio. Si propone in particolare di fare riflettere sulla necessità di ricondurre ad una unità le varie parti che compongono l'organismo edilizio e di fare emergere con chiarezza il significato delle scelte che si compiono durante il processo di progettazione. Sotto il profilo formativo l'obietti-vo finale del corso sarà quindi di indurre gli studenti ad essere più consapevoli delle implica-zioni delle loro riflessioni e conseguentemente delle modalità compositive intraprese.

Programma del corso Il corso, che si sviluppa nell'arco di un semestre, è articolato in tre principali momenti: lezioni teoriche che trattano temi specifici, esercitazioni applicative individuali a partire dai temi tratta-ti nelle lezioni e laboratorio di progetto in cui far progressivamente confluire i contenuti appre-si con le precedenti attività. Il progetto di architettura di un edificio singolo è l'argomento trat-tato dal corso in oggetto. Nel corso saranno approfondite, sia a livello teorico che applicativo, e a partire dallo studio di esempi significativi, tematiche relative al tipo edilizio, ai caratteri di-stributivi, all'orientamento, al rapporto con il terreno, al rapporto tra struttura e involucro, al linguaggio e al carattere della facciata, e infine alla spazialità e al comfort degli spazi interni. Ognuno di questi temi, all'interno delle lezioni, sarà argomentato alla luce delle esperienze e delle teorie architettoniche più importanti, sia contemporanee che storiche. Riferimenti al di-battito attuale saranno inoltre sempre presenti. Tutte le attività previste (teorica tramite lezioni, applicativa tramite esercitazioni e progettuale) saranno oggetto di continua verifica e discus-sione (anche collettiva) e i risultati conseguiti in ciascuna di esse concorreranno alla valuta-zione finale.

Prerequisiti Conoscenze derivate dai corsi di Architettura e Composizione Architettonica 1, Storia dell'Ar-chitettura 1 e Architettura Tecnica 1.

Materiale didattico consigliato L. Quaroni. Progettare un edificio. Mazzotta, Milano 1977. Testo di orientamento su principi generali. P. Ostilio Rossi. La costruzione del progetto architettonico. Editori Laterza, Bari 1996. Testo di orientamento su principi generali. G. De Amicis, Giulio Minoletti. La mensa impiegati alla Bicocca. Unicopli, Milano 2003. Testo sulla lettura e sull'interpretazione dell'opera di architettura. C. Martì Aris. Le variazioni dell'identità. Città Studi, Milano 1990. Testo sulla lettura e sull'in-terpretazione dell'opera di architettura. A. Bugatti, L. Crespi. Sapienza tecnica e architettura Milano-Pavia 1950-1980. Alinea, Firenze 1997. Testo che riguarda principalmente la composizione architettonica. A. Bugatti. Composizione Architettonica e identità. Cusl, Pavia 2000. Testo che riguarda prin-cipalmente la composizione architettonica.

De Amicis, Bugatti - Architettura e composizione architettonica 2

J. Summerson. Il linguaggio classico dell'architettura. PBE, Torino 1970. Testo che riguarda principalmente la composizione architettonica. F. Purini. Comporre l'architettura. Editori Laterza, Bari 2000. Testo che riguarda principalmen-te la composizione architettonica. M. De Benedetti, A. Pracchi. Antologia dell'architettura moderna. Zanichelli, Bologna 1988. Per consultazione. M. Tafuri. Storia dell'architettura italiana 1944-1985. PBE, Torino 1986. Per consultazione. Arquitectura Viva, Architectural Review, Casabella, Detail, El Croquis, Lotus. Riviste di settore di cui è vivamente consigliata la consultazione.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consisterà nella discussione del progetto elaborato in gruppo, nel controllo della po-sitiva effettuazione delle esercitazioni individuali e nella dimostrazione di conoscere i contenu-ti delle lezioni e della bibliografia di orientamento e di consultazione.

Bugatti, Berizzi, Koch - Architettura e composizione architettonica 3

Architettura e composizione architettonica 3 Docenti: Angelo Bugatti, Carlo Berizzi, Massimiliano Koch Codice del corso: 061058 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/14 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza necessaria per affrontare un progetto architettonico e paesaggistico di riqualificazione urbana sia sul piano teorico che su quello applicativo.

Programma del corso L'attività formativa si compone di un ciclo di lezioni, di esercitazioni e di un laboratorio proget-tuale. Durante le lezioni teoriche, organizzate in due moduli (Mod.A e Mod.B) saranno illustra-ti e analizzati gli studi e i progetti più significativi nell'ambito della progettazione architettonica e urbana; partendo dall'esposizione delle teorie del progetto, attraverso la definizione di carat-tere, tipo e metafora, si approfondiscono i temi del dibattito attuale, dall'innovazione morfolo-gica e dello spazio pubblico. All'interno del corso saranno proposti alcuni esempi, contempo-ranei e del passato, che meglio esprimono la ricerca nel campo della composizione, tra i quali quelli di Ledoux, Schinkel, Tessenow, Kahn, Meier, Rossi, Foster, Moneo, Unghers e Stirling, che saranno proposti come riferimento. Il programma del corso si articola anche in incontri con ospiti italiani e stranieri impegnati nel dibattito attuale di architettura, revisioni collettive di progetto e visite didattiche ad alcune tra le più significative opere architettoniche contempora-nee. Nel laboratorio saranno sviluppati dagli studenti i progetti relativi al tema individuato at-traverso la lettura morfologica del sito a cui appartiene l'area di intervento, l'individuazione degli elementi primari e dei principi insediativi che connotano l'ambito, lo studio delle relazioni che insistono sul paesaggio e sul territorio per arrivare al progetto di architettura e di compo-sizione fondato su basi tecniche e tecnologiche. Gli elementi più significativi saranno appro-fonditi ponendo particolare attenzione alla definizione tipologica dei manufatti e alla loro coe-renza linguistica: non sono estranee riflessioni metodologiche dell'architettura bioclimatica. Durante il corso saranno effettuate alcune prove ex tempore per valutare l'apprendimento dei concetti teorici e delle metodologie applicative. Il corso è coordinato con Urbanistica 1.

Prerequisiti Conoscenze derivate dai corsi di Architettura e Composizione Architettonica 1 e 2, Storia dell'Architettura 2, Architettura tecnica 2, Scienza delle costruzioni.

Materiale didattico consigliato BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE. * A. Bugatti, C. Berizzi, A. Maggioni. Torri residenziali. Modelli di abitazioni, modelli di pae-saggi. Edizioni Unicopli, Milano, 2005. * A. Bugatti, R. Dorigati. Urban Renewal and Town Culture. Alinea, Firenze, 1998. * Adolf Loos. Parole nel vuoto. Adelphi, 1972. * Aldo Rossi. L'Architettura della Città. CLUP Milano, 1978. * C. Norberg Schulz. L'architettura: presenza, linguaggio e luogo. Edizioni Skira. * Heinrich Tessenow. Osservazioni elementari sul costruire. Franco Angeli Editore, 1974. * R. Venturi. Complessità e contraddizione nell'architettura. Edizioni Dedalo, Bari, 1980.

Bugatti, Berizzi, Koch - Architettura e composizione architettonica 3

A. Bugatti. Il progetto morfologico di grandi funzioni urbane. CLUP, Milano, 2001. A. Bugatti. Urban Renewal and Town Culture. Seminario Internazionale di progettazione. Ali-nea, Firenze, 1999. S. Crotti. Figure architettoniche: soglia. Edizioni Unicopli, Milano, 2000. S. Giedion. Spazio, Tempo, Architettura. Hoepli, 1980. M. Romano. Costruire le città. Skira, Milano, 2004. V. Vercelloni. Atlante storico dell'idea europea della città ideale. Editoriale Jaca Book,Milano, 1994. Riviste di cui si consiglia la consultazione. Architectural Rewiew, L'Architecture d'aujourd'hui, Casabella, Lotus International, Detail, Tectonica. È inoltre attivo un forum interno del corso (www.unipv.it/lcp/forum) che costituisce un valido strumento di scambio di informazioni tra studenti e con i docenti. Sito web del corso: www.unipv.it/lcp/forum

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame verterà sulla discussione delle proposte progettuali elaborate, in stretto riferimento ai temi trattati, sulla bibliografia di riferimento (testi evidenziati con un asterisco) e sull'appren-dimento dei principi teorici.

Stevan - Architettura e composizione architettonica 4

Architettura e composizione architettonica 4 Docente: Cesare Stevan Codice del corso: 061075 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/14 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si configura come un corso avanzato di progettazione destinato agli studenti dell'ultimo anno. Il lavoro didattico sarà dedicato alla pratica di progetto. Sul piano del metodo verrà proposta una costante interazione tra riflessioni di ordine particolare sul tema di proget-to e riflessioni sui temi generali dell'architettura e della città.

Programma del corso Fase A Lo studente compie la propria documentata e motivata scelta del tema su cui intende svilup-pare il proprio lavoro, dimostrando la capacità e sensibilità acquisita nell'individuare situazioni in cui è richiesto un appropriato intervento progettuale. Il tema applicativo individuato dall'al-lievo va inquadrato attraverso un'analisi storica (a livello urbanistico e architettonico) e una ricognizione delle attuali esigenze organizzativo-funzionali e socio-culturali che supportano l'ipotesi di intervento progettuale. Alla fine della fase A sono richieste una relazione con pla-nimetrie illustrative del contesto e un plastico in scala 1:1000 o 1:2000 dell'area interessata dall'intervento. Fase B È specificamente finalizzata a un approfondimento del tema progettuale individuato ivi com-presa la definizione della destinazione d'uso degli spazi per i quali va ipotizzato un primo lay-out funzionale. Verranno altresì verificate le quantità in gioco (mq e mc), i vincoli esistenti e verranno criticamente esaminati eventuali altri progetti che abbiano affrontato o interessino quell'area o aree strettamente attigue. Verrà infine formulata una prima "idea" progettuale di massima per la quale è richiesta la realizzazione di un plastico di lavoro utile (in particolare) alla verifica delle relazioni che si istituiscono con il contesto. - scale richieste 1:500 e 1:200. Fase C Può essere affrontata solo dagli studenti che abbiano ottenuto una certificazione positiva nel-le fasi precedenti. Tale fase attiene allo sviluppo di un progetto nella sua forma preliminare. La proposta progettuale dovrà essere corredata di piante e di sezioni adeguate a compiuta-mente descriverla anche per gli aspetti statici ed impiantistici. Quanto presentato a conclusio-ne di questa terza fase potrà costituire la base per l'elaborazione finale della tesi di laurea. Gli elaborati dovranno essere contenuti su CD. NOTA L'attività è per sua natura e definizione fortemente incentrata sulla operatività degli allievi supportati e assistiti dalla docenza. Pertanto eventuali approfondimenti teorici in forma di le-zioni si svilupperanno solo a partire dagli elaborati presentati e sottoposti a verifica critica da parte della docenza e degli allievi stessi.

Prerequisiti Le conoscenze di base definite nelle precedenze d'esame.

Materiale didattico consigliato È richiesta la conoscenza del testo: A. Ferrari. Le azioni del progetto. Le tre lune, Mantova, 2004.

Stevan - Architettura e composizione architettonica 4

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consisterà in un colloquio incentrato sulla discussione del progetto con riferimento alle questioni teoriche trattate nel corso dell'anno.

Turri - Architettura tecnica 1

Architettura tecnica 1 Docente: Francesca Turri Codice del corso: 061040 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo formativo dell'insegnamento è dare agli studenti le basi culturali e le conoscenze tecniche necessarie per la comprensione dell'organismo edilizio dal punto di vista costruttivo e di funzionamento. Al termine del corso lo studente deve aver acquisito la capacità di legge-re e redigere un semplice progetto edilizio nelle parti costituenti, anche a livello esecutivo, con sufficiente competenza tecnica.

Programma del corso L'insegnamento affronta la conoscenza dell'organismo edilizio e delle sue parti con un ap-proccio prestazionale. Fornisce gli strumenti conoscitivi di base della tecnologia edilizia, utili per l'attività progettuale e costruttiva attraverso lezioni, esercitazioni e laboratori progettuali applicativi. Parte introduttiva Nella prima parte del corso vengono trattati argomenti preliminari (svolti in modo intuitivo) per fornire strumenti utili alla comprensione della materia: la terminologia specifica, la definizione delle esigenze e l'analisi dei requisiti tipologico-ambientali e tecnologici che caratterizzano il sistema edilizio, le conoscenze relative ai principi costruttivi che governano la realizzazione degli edifici. Vengono introdotti cenni ai principali materiali usati in edilizia. Classi di unità tecnologiche dell'organismo edilizio La parte più estesa del corso approfondisce la conoscenza dell'organismo edilizio, scomposto secondo la classificazione proposta dalle norme UNI. La trattazione delle classi di unità tec-nologiche - strutture, chiusure, partizioni - e degli elementi tecnici è finalizzata all'apprendi-mento delle tecniche costruttive più diffuse e alla verifica del loro funzionamento a sistema nell'organismo edilizio. Laboratorio progettuale L'attività di laboratorio, con frequenza obbligatoria, riguarda lo sviluppo di un semplice proget-to edilizio di residenza unifamiliare. Gli studenti, organizzati in gruppi, apprendono operativa-mente a predisporre gli elaborati tecnici esecutivi del progetto (scale di rappresentazione 1:100 e 1:50), e a approfondirne i particolari costruttivi (1:20 e 1:10). Esercitazioni, seminari e visite Le esercitazioni sono momenti di approfondimento, sperimentazione e verifica dei contenuti del corso. Sono previsti seminari, visite e stage per promuovere il confronto con l'attività pro-duttiva, costruttiva e professionale.

Prerequisiti Lo studente deve aver acquisito i metodi di rappresentazione del progetto edilizio, appresi nell'insegnamento di Disegno dell'architettura 1 del primo anno.

Materiale didattico consigliato Stante l'ampiezza degli argomenti, non è possibile fare riferimento ad un unico testo. L'uso dei testi consigliati e ulteriori indicazioni bibliografiche saranno specificati durante il corso. Torricelli. Materiali e tecnologie dell'architettura. Laterza.

Turri - Architettura tecnica 1

Caleca. ARCHITETTURA TECNICA. Libreria Dario Flaccovio. Chiostri, Furiozzi, Piloti, Sestini. Tecnologia dell'Architettura. ALINEA. Amelio, Canavesio. Materiali per l'edilizia. SEI. Cutrì. Particolari costruttivi. testoImmagine. Utile per consultazione. Finocchi (a cura di). Architettura. Glossari illustrati. De Agostini. Utile per consultazione.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'ammissione all'esame è subordinata al conseguimento della frequenza al Laboratorio e alla valutazione positiva degli elaborati progettuali richiesti. Durante il corso vengono svolte prove di verifica dell'apprendimento. L'esame consiste in un colloquio orale sugli argomenti svilup-pati durante le lezioni.

Greco, Morandotti- Architettura tecnica 2

Architettura tecnica 2 Docente: Alessandro Greco, Marco Morandotti Codice del corso: 061046 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si prefigge lo scopo di porre lo studente in grado di affrontare e risolvere i problemi di carattere tipologico, distributivo e tecnologico che stanno alla base della progetta-zione architettonica e segnatamente della progettazione dell'organismo edilizio e del suo in-torno. In particolare viene sviluppata e approfondita la progettazione del "contenitore edilizio residenza" nei suoi aspetti caratteristici, con riguardo alle aspettative degli utenti. Dall'A.A. 2003-2004 è stata sperimentata con successo la possibilità di estendere l'insegnamento sui due semestri in concomitanza con quello di Architettura e Composizione architettonica 2, per indirizzare lo studente alla consapevolezza e alla visione complessiva dei problemi fonda-mentali inerenti la progettazione dell'organismo edilizio.

Programma del corso Il programma dell'insegnamento comprende attività articolate in: Lezioni - caratterizzate dai seguenti argomenti principali 1. Rapporto fra le esigenze abitative e gli spazi dell'alloggio; di-mensionamento degli spazi. 2. Aggregazione degli alloggi: tipologie edilizie. 3. Criteri di clas-sificazione e impostazione progettuale degli edifici. 4. Impianti negli edifici residenziali. 5. E-sempi e soluzioni di architettura vernacolare; principi e applicazioni di architettura bioclimati-ca. 6. Soluzioni tipologiche e tecnologiche d'avanguardia nella residenza. 7. Principi di bioar-chitettura. Le esercitazioni sono caratterizzate da illustrazione, significati, esempi di tavole che vanno a far parte della documentazione del tema d'anno e da revisioni e correzioni degli elaborati progettuali. L'organizzazione prevede due presentazioni del progetto, da parte di ogni gruppo di progettazione, una delle quali, a conclusione del corso, congiuntamente con i docenti di Architettura e Composizione.

Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza delle nozioni e delle applicazioni sulla rappresentazione dell'oggetto edilizio, sui tipi e le caratteristiche dei sottosistemi e componenti edilizi nonché sui materiali tradizionali, recenti e innovativi. La preparazione alla progettazione non può comun-que prescindere dalle conoscenze storiche dell'architettura.

Materiale didattico consigliato All'inizio delle lezioni e durante lo svolgimento del programma vengono indicati libri, manuali e riviste di più utile consultazione per l'approfondimento dei temi trattati. Caleca L. Architettura tecnica. Flaccovio 2000. Mandolesi E. Edilizia. UTET, Torino, 1978. Gazzola L. Architettura e Tipologia. Officina Edizioni, Roma 1990. Zaffagnini M. Progettare nel processo edilizio. Bologna 1981. AA. VV. Strumenti per il progetto. La casa. Compositori editore, Bologna 2000. H. Hertzberger. Lezioni di Architettura. Editori Laterza, 1996. AA. VV. Progetto qualità edilizia. Edizioni Edilizia Popolare, 2002. Losasso M. (a cura di). La casa che cambia. Clean Edizioni 1997. Amerio e Canevasio. Tecniche ed elementi costruttivi. SEI, 1996.

Greco, Morandotti - Architettura tecnica 2

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante l'anno gli studenti hanno a disposizione 15 prove di laboratorio, consistenti, per il cor-rente Anno Accademico, in un programma concordato con il Comune di Pavia per la rileva-zione e l'abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi urbani. Il laboratorio sarà completato da ogni gruppo con la presentazione di una proposta progettuale. Per quanto ri-guarda la conoscenza degli argomenti del programma delle lezioni, sono previste 3 prove in itinere (test), di cui si tengono conto i due migliori risultati. Le prove sopradescritte vanno a formare la valutazione di base di ogni singolo studente. Il tema d'anno, costituito da un pro-getto di un edificio concordato con l'insegnamento di Architettura e Composizione architetto-nica 2 ed elaborato dagli studenti suddivisi in gruppi, viene valutato, al momento dell'esame, con un punteggio che va ad incrementare il voto di presentazione del singolo studente e for-ma quindi il voto di valutazione finale di ciascuno. L'eventuale prova scritta d'esame e/o l'orale sarà previsto per completare gli obblighi di prove fissati e/o per definire il giudizio sull'apporto individuale al progetto finale eseguito in gruppo.

Morandotti - Architettura tecnica e tipologie edilizie

Architettura tecnica e tipologie edilizie Docente: Marco Morandotti Codice del corso: 061067 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si prefigge l'obiettivo di approfondire la conoscenza dei tipi edilizi e delle tecniche co-struttive finalizzate alla progettazione integrale del contenitore edilizio. Il corso intende fornire le basi culturali necessarie alla progettazione e realizzazione dell'organismo architettonico inteso come risultato di un processo di sintesi tra l'ideazione della forma e la fattibilità costrut-tiva.

Programma del corso Il corso è strutturato in modo da sollecitare nell'allievo l'elaborazione di processi autonomi di sintesi e di traduzione operativa di una vasta rosa di contenuti generali in precise scelte di progetto. Il contenuto didattico del corso è connotato da una rilevante componente multidisci-plinare, al fine di suscitare negli allievi una progressiva propensione al confronto con discipli-ne e competenze diverse ma sempre più interrelate con l'attività progettuale. I contenuti didat-tici del corso fanno riferimento all'analisi degli organismi edilizi nei loro aspetti fondativi di na-tura costruttiva, funzionale, tipologica e formale e nelle loro gerarchie di sistemi, finalizzata ai temi della fattibilità del progetto. Contenuti e aree tematiche Le principali aree tematiche affrontate nel corso possono essere così schematizzate: 1) Inquadramento metodologico per la definizione del concetto di "tipo edilizio" e per il suo impiego progettuale: gli studenti sono chiamati ad identificare le attività e gli spazi che com-pongono gli edifici per la collettività e la loro organizzazione funzionale, prestando attenzione alle relazioni tra i vari spazi, ai collegamenti ed ai percorsi, in funzione del rapporto con il con-testo in cui l'edificio si inserisce; 2) Rapporto forma - tecnica - materiali - funzione: vengono fornite chiavi critiche di lettura, rappresentate attraverso un insieme di esemplificazioni proget-tuali reali, che consentano di identificare la successione delle fasi progettuali come un pro-gressivo passaggio dalla definizione di uno spazio ideale astratto ad uno concreto, attraverso una materializzazione tecnica delle idee progettuali. Architettura, tecnica e tipologia si ricon-ducono dunque alla sintesi conclusiva del progetto e alla verifica della fattibilità costruttiva che gli è propria; 3) Metodi progettuali delle soluzioni costruttive di dettaglio: viene quindi stimola-ta la capacità di progettare particolari costruttivi tecnicamente corretti e funzionalmente effica-ci; 4) Impiego progettuale di materiali e tecniche costruttive tradizionali ed innovative: gli stu-denti sono chiamati ad approfondire la conoscenza delle esigenze strutturali e impiantistiche che devono essere soddisfatte dal manufatto, prendendo in esame i particolari costruttivi più significativi per consentire la fattibilità costruttiva e tecnica delle soluzioni progettuali proposte, con particolare attenzione a materiali e tecnologie innovativi; 5) Elementi di progettazione de-gli impianti e ricadute sui caratteri distributivi e costruttivi dell'edificio.

Prerequisiti Risultano fondamentali le conoscenze acquisite nei corsi di Architettura Tecnica 1 e 2, che sono propedeutici al corso di Architettura Tecnica e Tipologie Edilizie. Pur non esistendo ulte-riori propedeuticità obbligatorie, il corso richiede le conoscenze di base e i metodi operativi della Composizione Architettonica e la capacità di governare - almeno sotto il profilo qualitati-vo - modelli strutturali semplici, secondo le modalità proprie della Tecnica delle Costruzioni.

Morandotti - Architettura tecnica e tipologie edilizie

Materiale didattico consigliato La bibliografia sotto riportata costituisce un riferimento di base degli argomenti generali trattati nel corso. Eventuali approfondimenti monografici su argomenti specifici del corso saranno comunicati singolarmente durante le lezioni. A. Campioli. Il contesto del progetto. Franco Angeli. G. Grassi. L'architettura come mestiere e altri scritti. Franco Angeli, Milano, 1992. M. Imperadori (a cura di). La progettazione con tecnologia stratificata a secco. Il Sole 24 Ore. E. Mandolesi. Edilizia (voll. 1,2,3,4). UTET, Torino. L. Quaroni. Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Gangemi Ed., Roma, 1995.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'ammissione all'esame è subordinata alla valutazione positiva degli elaborati progettuali svi-luppati durante il corso. L'esame consiste in una prova orale basato sulla discussione del te-ma svolto e sugli argomenti propri del corso.

Ferrara - Automatica

Automatica Docente: Antonella Ferrara Codice del corso: 062079 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Mec, Elt, ElTel Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le basi matematiche e gli strumenti metodologici necessari alla analisi delle principali proprietà dei sistemi dinamici nel dominio continuo del tempo e alla progettazione di semplici sistemi di controllo lineare.

Programma del corso Sistemi dinamici Modelli matematici di sistemi fisici. Definizione di sistema dinamico tramite le variabili di in-gresso/ stato/uscita e le relative rappresentazioni. Rappresentazioni a tempo continuo. Tra-sformata di Laplace. Risoluzione di sistemi lineari a tempo invariante. Cenni ai sistemi non lineari e alla linearizzazione. Rappresentazioni dei sistemi lineari nel dominio della frequenza. Matrici e funzioni di trasferimento: relazioni con la risposta impulsiva e con le rappresentazioni nel dominio del tempo. Connessioni di sistemi in serie, parallelo, retroazione. Riduzione di complessità di schemi a blocchi. Cenni alle realizzazioni tramite forme canoniche. Definizione della funzione di risposta in frequenza e sue rappresentazioni: diagrammi di Bode, diagrammi polari, diagrammi di Nyquist. Proprietà strutturali dei sistemi dinamici Criteri di stabilità dei sistemi lineari a tempo invariante. Stabilità BIBO. Controllabilità e criterio di controllabilità. Osservabilità e criterio di osservabilità. Dualità tra controllabilità e osservabi-lità. Progettazione dei sistemi di controllo Analisi dei sistemi di controllo retroazionati tramite metodi analitici e grafici: Nyquist e Bode. Grandezze che influiscono sulla risposta: coefficiente di smorzamento, margine di fase e di guadagno. Comportamento statico. Effetto dei disturbi e delle incertezze del modello. Control-lori elementari per sistemi monovariabili nel dominio delle frequenze: reti correttrici, regolatori PID. Cenni ai controllori per sistemi multivariabili e ai controllori non convenzionali basati su logiche fuzzy.

Prerequisiti Conoscenza di base di matematica elementare: numeri complessi, algebra lineare, equazioni differenziali.

Materiale didattico consigliato Appunti delle lezioni. P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill, Mila-no.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda e terza parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le pro-ve in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.

Benzi - Azionamenti elettrici

Azionamenti elettrici Docente: Francesco Benzi Codice del corso: 062157 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire la conoscenza dei principali tipi di macchine ed azionamenti elet-trici (in corrente alternata e continua), descrivendo, per ognuna delle tipologie principali, gli aspetti costruttivi e i principi di funzionamento. Lo studente sarà in grado al termine del corso di identificare e studiare il comportamento dei più comuni tipi di motori e azionamenti, in rela-zione alle rispettive caratteristiche elettromeccaniche e applicazioni cui sono destinati, e di conoscere le modalità di funzionamento degli alternatori sincroni.

Programma del corso Caratteristiche generali delle macchine e degli azionamenti elettrici Schema della macchina elettrica nel funzionamento da motore e generatore. Caratteristiche nominali delle ME. Tipi di servizio. Comportamento termico delle ME e sistemi di raffredda-mento. Azionamenti con macchine asincrone Aspetti costruttivi della macchina asincrona, sua importanza e applicazioni. Modello generale e circuito equivalente per il funzionamento a regime. Definizione dello scorrimento e principali condizioni di funzionamento come motore. Caratteristica meccanica a tensione e frequenza costante: coppia e potenza. Regolazione della velocità. Motore asincrono monofase. Azionamenti con macchine sincrone Aspetti costruttivi della macchina sincrona, sua importanza e applicazioni. Modello generale e circuito equivalente per il funzionamento a regime. Regolazione della potenza attiva e reatti-va. Funzionamento da alternatore. Diagrammi vettoriali per il funzionamento a regime. Appli-cazioni e possibilità di regolazione della velocità dei motori sincroni. Azionamenti con macchine in corrente continua Aspetti costruttivi delle macchine a collettore a corrente continua e principio di funzionamento. Caratteristiche di eccitazione. Modello generale, equazioni per il funzionamento transitorio e a regime. Caratteristiche elettromeccaniche e meccaniche delle macchine ad eccitazione indi-pendente. Reazione d'armatura e compensazioni. Possibilità di regolazione della velocità: funzionamento a coppia e potenza costante.

Prerequisiti I principi della teoria dei circuiti e della conversione elettromeccanica.

Materiale didattico consigliato F. Benzi. Dispense del corso. G. Petrecca, E. Bassi, F. Benzi. La teoria unificata delle macchine elettriche rotanti. CLUP, 1984. Disponibile al link: http://www.unipv.it/webing/Cdlenergetica/Macchine_azionamenti/ indexME&A.html. Luca Ferraris. Macchine elettriche. CLUT Editore, Torino, 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-

Benzi - Azionamenti elettrici

zione media sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. Per gli studenti che per gravi motivi non abbiano potuto svolgere le prove in itinere è previsto un esame completo con prova scritta e orale.

Bassi - Azionamenti elettrici industriali

Azionamenti elettrici industriali Docente: Ezio Bassi Codice del corso: 062181 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt, Inf Esercitazioni (ore/anno): 22 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 2 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire i concetti di base sul funzionamento, le caratteristiche operative, la regolazione, il di-mensionamento e le applicazioni degli azionamenti elettrici a velocità variabile per quanto ri-guarda il comportamento a regime ed alcuni cenni sul comportamento transitorio.

Programma del corso Generalità sugli azionamenti elettrici Definizione e schema di un azionamento elettrico; Regolazione di un azionamento (controllo di coppia, di velocità, di posizione); Espressione della potenza nelle sezioni di un azionamen-to; Influenza della forma d'onda di corrente sulla coppia sviluppata; Caratteristiche dei carichi; Equazione meccanica di sistemi in moto, coppie e inerzie riflesse, rapporti di trasmissione; Funzionamento su quattro quadranti, rigenerazione e frenatura; Coppia efficace. Esempi di applicazioni industriali degli azionamenti. Azionamenti con motore a induzione Modulazione sinusoidale degli inverter; alimentazione delle macchine da inverter a frequenza variabile: caratteristiche meccaniche, limiti di funzionamento, circuito equivalente armonico, controllo V/ Hz e controllo di flusso, controllo di scorrimento, equazioni dinamiche del motore e orientamento di campo. Azionamenti con macchine a induzione alimentate a frequenza fis-sa: graduatori di statici di tensione; cascata iposincrona. Risparmio energetico conseguente al funzionamento a velocità variabile. Azionamenti con macchine in c.c Alimentazione da raddrizzatore e da chopper. Schemi di regolazione. Esempi di applicazioni.

Prerequisiti Funzionamento a regime delle macchine elettriche; Convertitori statici; Integrazione di sem-plici equazioni differenziali; Scomposizione in armoniche di una forma d'onda periodica; Uso di diagrammi vettoriali.

Materiale didattico consigliato Di seguito sono indicati alcuni testi di carattere generale sugli azionamenti elettrici; altro mate-riale (fotocopie lucidi, appunti, articoli, cataloghi e simili) verrà fornito dal docente nel corso delle lezioni. Legnani, Tiboni, Adamini. Meccanica degli azionamenti, vol.1 - Azionamenti Elettrici. Progetto Leonardo, Bologna 2002. Murphy, Turnbull. Power Electronic Control of AC Motors. Pergamon Press, 1988. Bose. Power Electronics and Variable Frequency Drives. Technology and Applications. IEEE Press, 1997. Leonhard. Control of Electrical Drives. Springer Verlag, 1996. Mohan, Undeland, Robbins. Elettronica di potenza. Convertitori e applicazioni. Hoepli, 2005. Si tratta di un testo fondamentale per più insegnamenti: per il corso di A.E.I. è molto utile e didatticamente chiara la parte sugli inverter e i raddrizzatori.

Bassi - Azionamenti elettrici industriali

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in un colloquio orale sugli argomenti del corso. L'esito di eventuali prove scritte sostenute durante il corso, così come di relazioni su argomenti specifici concordati col docente, concorrerà all'attribuzione del voto finale.

Ferretti - Basi di dati

Basi di dati Docente: Marco Ferretti Codice del corso: 062165 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: Eln, Inf Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Basi di Dati è un'introduzione alla gestione di grandi quantità di informazioni me-diante l'uso della tecnologia corrente dei DBMS. Lo studente acquisirà le capacità necessarie ad utilizzare basi di dati preesistenti mediante il linguaggio standard SQL e a progettare schemi di basi di dati a partire da specifiche funzionali di alto livello. Su gli schemi logici deri-vati dalla metodologia di progettazione concettuale Entità Relazione Attributo, lo studente sa-rà in grado di eseguire verifiche di correttezza formale utilizzando lo strumento delle dipen-denze funzionali. Il riferimento principale di tutto il corso è il modello relazionale. Al termine del corso, lo studente sarà in grado di intraprendere l'analisi di sistemi basati su DBMS, indi-pendentemente dalla tecnologia e dall'infrastruttura che li ospita; in questo senso, l'ambiente operativo (rete locale, rete geografica o Web) non sarà un elemento discriminante delle capa-cità acquisite.

Programma del corso Parte I. Introduzione ai DBMS Architettura di un DBMS. La struttura a livelli della rappresentazione dell'informazione. Il con-cetto di schema e i metadati. Modelli dei dati: strutture di rappresentazioni, operatori e vincoli. Linguaggi per la descrizione (DDL) e la manipolazione dei dati (DML). Proprietà ACID delle transazioni (cenni). Il modello client server e ODBC. Connettività Web. Parte II. Il modello relazionale Dalle tabelle alle relazioni: fondamento algebrico del modello. Domini e relazioni. Il concetto di superchiave e di chiave primaria. I vincoli di integrità. Algebra relazionale. Operatori insie-mistici. Restrizione, proiezione e giunzione. Costruzione di espressioni che traducano query formulate in linguaggio naturale. Parte III. La progettazione di una base di dati Dai requisiti allo schema logico: progettazione concettuale e logica. Progettazione concettua-le mediante il modello Entità, Relazione e Attributi (ERA). Dati di carico delle transazioni e ri-strutturazione dello schema ERA. Traduzione nel modello logico secondo lo schema relazio-nale. Il concetto di dipendenza funzionale come strumento di verifica della struttura delle rela-zioni. Forma normale di Boyce Codd. Parte IV. SQL SQL come standard. Rapporti con l'algebra relazionale. Sintassi completa di SELECT FROM. Operatori insiemistici. Query semplici, nidificate e correlate. Raggruppamento. SQL come DDL. Il CATALOG. SQL ospitato: il concetto di cursore. SQLCA. Esercitazioni in aula.

Prerequisiti Capacità di formulare algoritmi. Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Calcolatori elettronici. Il corso è logicamente coordinato con l'insegnamento di Sistemi In-formativi, del quale è il presupposto tecnologico.

Materiale didattico consigliato Agli studenti verrà distribuita, dopo la sottoscrizione di una licenza gratuita per scopi non commerciali, la versione 'Personal Edition' di un DBMS commerciale, da usarsi a supporto

Ferretti - Basi di dati

delle Esercitazioni di SQL. I testi su SQL sono indicativi e non vincolanti. P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di dati: Modelli e linguaggi di interrogazio-ne. Mc Graw Hill, 2006. Testo di base. K. Stephens, R. Plew, B. Morgan, J. Perkins. SQL, Il Manuale. Mc Graw Hill, 1997. Testo di supporto all'SQL. L. Welling, L. Thomson. MySQL, Tutorial. Pearson Education Italia, 2004. Utile per chi installa MySQL (versione 4.1). Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/ferretti/cdol/bd/index.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere; inoltre, è prevista una prova pratica di SQL, che si terrà alla fine del corso. L'esame verterà su una verifica orale, necessaria solo a chi volesse incrementare la votazione risultante dalle prove in itinere: inoltre, coloro che non avessero superato una o più prove in itinere, dovranno sostenere in sede di appello la prova (o le pro-ve) non superate. Le iscrizioni agli appelli si fanno on-line, sul sito del corso.

Ferretti - Basi di dati (mn)

Basi di dati (mn) Docente: Marco Ferretti Codice del corso: 062161 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Basi di Dati è un'introduzione alla gestione di grandi quantità di informazioni me-diante l'uso della tecnologia corrente dei DBMS. Lo studente acquisirà le capacità necessarie ad utilizzare basi di dati preesistenti mediante il linguaggio standard SQL e a progettare schemi di basi di dati a partire da specifiche funzionali di alto livello. Su gli schemi logici deri-vati dalla metodologia di progettazione concettuale Entità Relazione Attributo, lo studente sa-rà in grado di eseguire verifiche di correttezza formale utilizzando lo strumento delle dipen-denze funzionali. Il riferimento principale di tutto il corso è il modello relazionale. Al termine del corso, lo studente sarà in grado di intraprendere l'analisi di sistemi basati su DBMS, indi-pendentemente dalla tecnologia e dall'infrastruttura che li ospita; in questo senso, l'ambiente operativo (rete locale, rete geografica o Web) non sarà un elemento discriminante delle capa-cità acquisite.

Programma del corso Parte I: Introduzione ai DBMS Architettura di un DBMS. La struttura a livelli della rappresentazione dell'informazione. Il con-cetto di schema e i metadati. Modelli dei dati: strutture di rappresentazioni, operatori e vincoli. Linguaggi per la descrizione (DDL) e la manipolazione dei dati (DML). Proprietà ACID delle transazioni (cenni). Il modello client server e ODBC. Connettività Web. Parte II. Il modello relazionale Dalle tabelle alle relazioni: fondamento algebrico del modello. Domini e relazioni. Il concetto di superchiave e di chiave primaria. I vincoli di integrità. Algebra relazionale. Operatori insie-mistici. Restrizione, proiezione e giunzione. Costruzione di espressioni che traducano query formulate in linguaggio naturale. Parte III La progettazione di una base di dati Dai requisiti allo schema logico: progettazione concettuale e logica. Progettazione concettua-le mediante il modello Entità, Relazione e Attributi (ERA). Dati di carico delle transazioni e ri-strutturazione dello schema ERA. Traduzione nel modello logico secondo lo schema relazio-nale. Il concetto di dipendenza funzionale come strumento di verifica della struttura delle rela-zioni. Forma normale di Boyce Codd. Parte IV SQL SQL come standard. Rapporti con l'algebra relazionale. Sintassi completa di SELECT FROM. Operatori insiemistici. Query semplici, nidificate e correlate. Raggruppamento. SQL come DDL. Il CATALOG. SQL ospitato: il concetto di cursore. SQLCA. Esercitazioni in aula.

Prerequisiti Capacità di formulare algoritmi. Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Calcolatori elettronici. Il corso è logicamente coordinato con l'insegnamento di Sistemi In-formativi, del quale è il presupposto tecnologico.

Materiale didattico consigliato Agli studenti verrà distribuita, dopo la sottoscrizione di una licenza gratuita per scopi non commerciali, la versione 'Personal Edition' di un DBMS commerciale, da usarsi a supporto

Ferretti - Basi di dati (mn)

delle Esercitazioni di SQL. I testi su SQL sono indicativi e non vincolanti. P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di dati: Modelli e linguaggi di interrogazio-ne. Mc Grwa - Hill, 2006. Testo base. K. Stephens, R. Plew, B. Morgan, J. Perkins. SQL, il manuale. Mc Graw - Hill, 1997. Testo di supporto all'SQL. L. Welling, L. Thomson. MySQL, Tutorial. Pearson Education, Italia. Utile per chi installa MySQL (versione 4.1). Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/ferretti/cdol/bd/index.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere; inoltre, è prevista una prova pratica di SQL, che si terrà alla fine del corso. L'esame verterà su una verifica orale, necessaria solo a chi volesse incrementare la votazione risultante dalle prove in itinere: inoltre, coloro che non avessero superato una o più prove in itinere, dovranno sostenere in sede di appello la prova (o le pro-ve) non superate. Le iscrizioni agli appelli si fanno on-line, sul sito del corso.

Magenes - Bioimmagini

Bioimmagini Docente: Giovanni Magenes Codice del corso: 062170 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'intento del corso è di portare a conoscenza dello studente le tecniche di base per il tratta-mento delle immagini diagnostiche e sperimentali in ambito biomedico.

Programma del corso Introduzione Introduzione storica alle bioimmagini. Classificazione delle bioimmagini. Concetto di immagi-ne e cenni ai processi percettivi. Caratterizzazione dei sistemi di immagine. Trattamento delle immagini numeriche Miglioramento dell'immagine, operatori puntuali, locali e globali, esaltazione del contrasto. Immagini binarie e inseguimento di contorni. Tecnologia diagnostica attuale Radiazioni ionizzanti e immagini a raggi X, Immagini tomografiche, immagini di medicina nu-cleare, ecografiche, risonanza magnetica, immagini funzionali. Interpretazione delle immagini a fini diagnostici e terapeutici. Metodi ricostruttivi Trasformata di Fourier, campionamento su reticoli, ricostruzione, interpolazione, teorema del-le proiezioni e trasformata di Radon. Analisi automatica di immagini Trasformate ortogonali. Analisi della forma basata sui momenti. Descrittori di Fourier. Tra-sformata di Hough. Altri strumenti per le bioimmagini Codifica e trasmissione delle immagini, i PACS, lo standard DICOM, immagini e telemedicina.

Prerequisiti Conoscenze di Fisica Generale, di Analisi Matematica.

Materiale didattico consigliato G.Valli e G. Coppini. Bioimmagini. Patron Editore, Bologna, 2002.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte: una in itinere ed una finale.

Buizza - Bioingegneria

Bioingegneria Docente: Angelo Buizza Codice del corso: 062054 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si propone di introdurre lo studente ai fondamenti metodologici della bioinge-gneria, discutendo in particolare i principi dell'approccio ingegneristico, e, più in generale, fisi-co-matematico, allo studio dei sistemi e dei fenomeni viventi.

Programma del corso La Bioingegneria: definizioni, storia, applicazioni principali, situazione in Italia e nel mondo; mercato delle tecnologie biomediche; rapporti con le altre discipline biomediche. Modellistica dei sistemi viventi: modelli d'interesse; significato, potenzialità e limiti dell'uso di modelli ma-tematici. Modelli a compartimenti: modelli lineari; modelli non-lineari e linearizzazione; modelli della cinetica di traccianti; identificabilità a priori di modelli lineari; studio di modelli a uno o a due compartimenti. Modelli di sistemi neuromuscolari: potenziale di membrana e modelli rela-tivi, modelli semplici della cellula nervosa; modelli elementari del muscolo e di semplici siste-mi muscolari. Esempi di studio di sistemi viventi mediante semplici modelli matematici e simu-lazione al calcolatore.

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Dispense e altro materiale a cura del docente, disponibile in rete all'URL: http://www.labmedinfo.org/.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere oppure un unico esame finale (scritto + orale).

Ghilardi - Biomacchine

Biomacchine Docente: Paolo Ghilardi Codice del corso: 062168 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/34 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Programma del corso I fluidi e il loro movimento Proprietà fisiche dei fluidi e loro unità di misura. Distribuzione della pressione in un fluido in quiete. Moto laminare e moto turbolento. Correnti in moto permanente: correnti gradualmente variate; distribuzione della pressione in una corrente; misure di velocità, portata e pressione; potenza di una corrente e resistenza al moto; correnti rapidamente variate; dissipazioni ener-getiche continue e localizzate. Sistema circolatorio Fluidi non newtoniani. Correnti polifase. Caratteristiche fondamentali del moto pulsante. Pro-pagazione ondosa nei vasi sanguigni. Impedenze. Misure in vivo. Interazione tra sistema cardiocircolatorio e sistemi artificiali Problemi biochimici e meccanici: emolisi e coagulazione. Pompe volumetriche e centrifughe. Macchine per la circolazione artificiale del sangue: circolazione extracorporea, assistenza o sostituzione della funzione cardiaca. Valvole cardiache artificiali. Sistema polmonare naturale e artificiale. Dispositivi per l'assistenza alla respirazione e l'ossigenazione del sangue. Reni artificiali. Dispositivi di monitoraggio e controllo.

Prerequisiti Conoscenze base di Analisi matematica e di Fisica.

Materiale didattico consigliato Durante il corso verrà distribuito materiale didattico.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previsti una prova in itinere (scritta), un esame finale (scritto/orale).

Auricchio - Biomeccanica

Biomeccanica Docente: Ferdinando Auricchio Codice del corso: 062060 Lezioni (ore/anno): 45 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/34 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso fornisce conoscenze di base di meccanica e metodologie per lo studio di semplici si-stemi biomeccanici (sia di natura biologica sia di natura protesica). Parte centrale del corso è lo studio del modello di corpo deformabile, presentando i concetti di deformazione, sforzo, legame costitutivo. Tali concetti vengono applicati a classici problemi di biomeccanica, da ri-solvere anche attraverso l'utilizzo di tecniche di calcolo numeriche.

Programma del corso Il corso sarà articolato secondo le seguenti linee generali:. Concetti di meccanica classica Punto materiale e corpo rigido. Richiami di cinematica, statica, dinamica. Corpi rigidi piani 1D. Vincoli esterni ed interni. Reazioni vincolari. Caratteristiche di sollecitazione e diagrammi. Corpi deformabili. Modello di corpo deformabile 3D. Analisi della deformazione e della tensio-ne. Legami costitutivi. Introduzione. Modello di materiale elastico, in-elastico, plastico (fragile-duttile), viscoso. Prove standard per la caratterizzazione sperimentale del comportamento co-stitutivo. Studio di alcuni problemi al contorno. Corpo 3D elastico lineare isotropo: trazione semplice, flessione. Biomeccanica dei tessuti e delle strutture del sistema musco-scheletrico Tessuti duri, tessuti molli; tessuti ricchi di collagene, tessuti elastici. Esempi di tessuti biologi-ci, istologia e loro comportamento costitutivo (classificazione dei vasi sanguigni). Materiali per endoprotesi Classificazione dei materiali. Proprietà meccaniche, termiche, elettriche. Biocompatibilità. Metodi numerici per la soluzione di problemi meccanici Il metodo degli elementi finiti: cenni introduttivi. Concetti introduttivi per la verifica del comportamento meccanico Criteri di resistenza.

Prerequisiti Conoscenze di Analisi matematica I e di Fisica I.

Materiale didattico consigliato Si prevede l'utilizzo di appunti preparati dal docente e resi disponibili su internet (www.unipv.it/dms/auricchio). Lo studente interessato può prendere visione del materiale reso disponibile per i corsi precedenti. N. Ozkaya and M. Nordin. Fundamentals of biomechancis: equilibrium, motion and deforma-tion. Springer 1999. M. Nordin and V.H. Frankel. Basic biomechanics of the musculoskeletal system. Lea & Febi-ger Ed. B.F. LeVeau. Biomeccanica del Movimento Umano. Verduci Editore, traduzione di D. Palom-bi. E. Kreighbaum and K.M. Barthels. Biomechanics. Allyn and Bacon.

Auricchio - Biomeccanica

R. Pietrabissa. Biomateriali per protesi e organi artificiali. Pàtron Editore. J. Bronzino. The biomedical engineering handbook. CRC-IEEE Press.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previsti una prova in itinere (scritta) ed un esame finale (scritto/ orale). Il corso prevede inoltre la possibilità di preparare un elaborato finale (scritto) da presentare durante l'esame finale.

Danese, Leporati - Calcolatori elettronici

Calcolatori elettronici Docenti: Giovanni Danese, Francesco Leporati Codice del corso: 062044 Lezioni (ore/anno): 27 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 23 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari del corso sono quelli di introdurre l'architettura dei microcalcolatori e dei microprocessori, data la loro grande diffusione in impianti e strumenti di qualunque genere, e di spiegarne il funzionamento attraverso il linguaggio assemblativo di programmazione. Il cor-so si propone di affrontare gli aspetti tecnici e architetturali evidenziando la relazione esisten-te fra l'architettura di un calcolatore e le tecnologie microelettroniche, da un lato, e l'organiz-zazione del software di base dall'altro. Le esercitazioni riguardano il linguaggio assemblativo di un microprocessore, la scrittura e la messa a punto di semplici programmi attraverso un idoneo ambiente di sviluppo e simulazione.

Programma del corso Architettura dei calcolatori Introduzione. Schema a blocchi. Hardware, firmware, software. Componenti elettronici di un calcolatore. Unità di memoria e relativa gestione. Unità di ingresso/uscita e relativa gestione. Interruzione. Interconnessione fra unità funzionali: bus. Rappresentazione e codifica dell'in-formazione. Architettura di una CPU Unità funzionali, registri, linguaggio di trasferimento fra registri; unità di controllo, microco-mandi, microprogrammazione; unità di elaborazione. Microprocessore e linguaggio assemblativo Microprocessori e sistemi costruiti su microprocessori. Modalità di indirizzamento e istruzioni di un linguaggio assemblativo. Gestione dei segnali di interruzione. Esempi di programmi scritti in linguaggio assemblativo. L'aritmetica dei calcolatori Rappresentazione dei numeri binari con e senza segno. Operazioni aritmetiche e logiche e-lementari. L'architettura di una unità aritmetico-logica. L'ambiente di sviluppo dei progetti Assemblatore. Linker-Loader. Simulatore. Esempi di programmi scritti in linguaggio assembla-tivo e relativa messa a punto mediante l'uso di un simulatore.

Prerequisiti Devono essere noti gli argomenti trattati nei corsi Fondamenti di Informatica e Fondamenti di Informatica (laboratorio).

Materiale didattico consigliato Informazioni di utilità relative all'insegnamento sono reperibili al sito http://gamma.unipv.it/. Presso la biblioteca della Facoltà di Ingegneria di Pavia e Mantova sono disponibili diverse copie della versione italiana della seconda edizione del testo consigliato, non più reperibile in libreria (Patterson D.A., Hennessy J.L.: Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori, Jackson libri, 1999, Milano). Patterson D.A., Hennessy J.L. Computer Organization and Design: The Hardware/Software Interface, Third Edition. Morgan Kaufmann Publishers, Inc. 2004. Terza edizione.

Danese, Leporati - Calcolatori elettronici

Patterson David A., Hennessy John L. Struttura e progetto dei calcolatori (con CD-ROM) - l'interfaccia hardware software. Zanichelli. Seconda edizione Zanichelli condotta sulla terza edizione americana.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove degli appelli d'esame - Le prove d'esame prevedono una prova di teoria in cui vengono proposti argomenti trattati nel corso delle lezioni che devono essere approfonditi dal candida-to e una prova pratica in cui viene valutata la capacità di utilizzare gli strumenti di sviluppo di progetti messi a disposizione. Prove in itinere. Valgono le seguenti regole: 1. la prima prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni e vengono proposti al candidato ar-gomenti oggetto di approfondimento; 2. la seconda prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni nel periodo che intercorre fra la prima prova in itinere e la fine delle le-zioni; vengono proposti al candidato argomenti oggetto di approfondimento. L'accesso a que-sta prova è vincolata al superamento della prima prova. 3. Nella prova pratica conclusiva vie-ne valutata la capacità di utilizzare l'ambiente di sviluppo SPIM su programmi concepiti dal candidato o su esempi di codice visti a lezione.

Danese - Calcolatori elettronici (mn)

Calcolatori elettronici (mn) Docente: Giovanni Danese Codice del corso: 062117 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari del corso sono quelli di introdurre l'architettura dei microcalcolatori e dei microprocessori, data la loro grande diffusione in impianti e strumenti di qualunque genere, e di spiegarne il funzionamento attraverso il linguaggio assemblativo di programmazione. Il cor-so si propone di affrontare gli aspetti tecnici e architetturali evidenziando la relazione esisten-te fra l'architettura di un calcolatore e le tecnologie microelettroniche, da un lato, e l'organiz-zazione del software di base dall'altro. Le esercitazioni riguardano il linguaggio assemblativo di un microprocessore, la scrittura e la messa a punto di semplici programmi attraverso un idoneo ambiente di sviluppo e simulazione.

Programma del corso Architettura dei calcolatori Introduzione. Schema a blocchi. Hardware, firmware, software. Componenti elettronici di un calcolatore. Unità di memoria e relativa gestione. Unità di ingresso/uscita e relativa gestione. Interruzione. Interconnessione fra unità funzionali: bus. Rappresentazione e codifica dell'in-formazione. Architettura di una CPU Unità funzionali, registri, linguaggio di trasferimento fra registri; unità di controllo, microco-mandi, microprogrammazione; unità di elaborazione. Microprocessore e linguaggio assemblativo Microprocessori e sistemi costruiti su microprocessori. Modalità di indirizzamento e istruzioni di un linguaggio assemblativo. Gestione dei segnali di interruzione. Esempi di programmi scritti in linguaggio assemblativo. L'aritmetica dei calcolatori Rappresentazione dei numeri binari con e senza segno. Operazioni aritmetiche e logiche e-lementari. L'architettura di una unità aritmetico-logica. L'ambiente di sviluppo dei progetti Assemblatore. Linker-Loader. Simulatore. Esempi di programmi scritti in linguaggio assembla-tivo e relativa messa a punto mediante l'uso di un simulatore.

Prerequisiti Devono essere noti gli argomenti trattati nei corsi Fondamenti di Informatica e Fondamenti di Informatica (laboratorio).

Materiale didattico consigliato Presso la biblioteca della Facoltà di Ingegneria di Pavia e Mantova sono disponibili diverse copie della versione italiana della seconda edizione del testo consigliato, non più reperibile in libreria (Patterson D.A., Hennessy J.L.: Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori, Jackson libri, 1999, Milano). Dall'autunno 2006 dovrebbe essere disponibile in libreria la tra-duzione della terza edizione inglese (titolo originale "Computer Organization & Design") edito da Zanichelli. Informazioni di utilità relative all'insegnamento sono reperibili al sito http://gamma.unipv.it/.

Danese - Calcolatori elettronici (mn)

Patterson D.A., Hennessy J.L. Computer Organization and Design: The Hardware/Software Interface, Third Edition. Morgan Kaufmann Publishers, Inc. 2004. Patterson David A., Hennessy John L. Struttura e progetto dei calcolatori (con CD-ROM) - l'interfaccia hardware software. Zanichelli. Seconda edizione.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove degli appelli d'esame - Le prove d'esame prevedono una prova di teoria in cui vengono proposti argomenti trattati nel corso delle lezioni che devono essere approfonditi dal candida-to e una prova pratica in cui viene valutata la capacità di utilizzare gli strumenti di sviluppo di progetti messi a disposizione. Prove in itinere - Valgono le seguenti regole: 1. la prima prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni e vengono proposti al candidato ar-gomenti oggetto di approfondimento; 2. la seconda prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni nel periodo che intercorre fra la prima prova in itinere e la fine delle le-zioni; vengono proposti al candidato argomenti oggetto di approfondimento. L'accesso a que-sta prova è vincolata al superamento della prima prova. 3. Nella prova pratica conclusiva vie-ne valutata la capacità di utilizzare gli strumenti di sviluppo di progetti messi a disposizione.

Marini, Lovadina - Calcolo numerico (ca)

Calcolo numerico (ca) Docenti: Luisa Donatella Marini, Carlo Lovadina Codice del corso: 062025 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Portare gli studenti ad un sufficiente grado di dimestichezza nella classificazione dei problemi e degli algoritmi numerici idonei alla loro risoluzione. Introdurre il concetto di stabilità e di con-dizionamento per problemi ed algoritmi. Fornire i risultati elementari relativi alla convergenza dei processi iterativi e dei metodi di approssimazione.

Programma del corso • Ricerca di radici di equazioni e sistemi non lineari • Equazioni non lineari: metodi di bisezione e di Newton. Convergenza e ordini di conver-

genza. • Il metodo delle iterazioni di punto fisso e risultati di convergenza. • Criteri di arresto. • Approssimazione di funzioni e dati • Interpolazione semplice e composita di Lagrange. • Il metodo dei minimi quadrati per il data fitting: retta di regressione e vari altri esempi. • Derivazione ed integrazione numerica • Approssimazione della derivata di una funzione. • Formule di quadratura: formule di Newton-Cotes semplici e composite. • Risoluzione di sistemi lineari con metodi diretti • Condizionamento di una matrice. • Il metodo di eliminazione di Gauss e la fattorizzazione LU. • Aspetti implementativi della fattorizzazione LU e analisi dei costi. • Matrici simmetriche e definite positive: fattorizzazione di Cholesky. • Risoluzione di sistemi lineari con metodi iterativi • I metodi di Jacobi, di Gauss-Seidel e di rilassamento. • Risultati di convergenza e aspetti implementativi. • Criteri di arresto: sul controllo dell'incremento e/o del residuo. • Risoluzione numerica di equazioni differenziali ordinarie • Metodi a un passo e a più passi. • Stabilità e A-stabilità, consistenza, convergenza e ordini di convergenza. Aspetti compu-

tazionali.

Prerequisiti Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, numeri complessi, calcolo vettoriale e ma-triciale.

Materiale didattico consigliato A. Quarteroni, F. Saleri. Introduzione al Calcolo Scientifico - III Edizione. Springer-Verlag Ita-lia, Milano 2006.

Marini, Lovadina - Calcolo numerico (ca)

A. Quarteroni, R. Sacco, F. Saleri. Matematica Numerica - II edizione. Springer-Verlag Italia, Milano 2000. Sito web del corso: http://www.imati.cnr.it/marini

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove in itinere o prova finale scritta. Prova orale condizionata dalla sufficienza nelle pro-ve scritte. Per i dettagli sulle modalità di svolgimento della prova orale consultare il sito http://www.imati.cnr.it/marini oppure http://www-dimat.unipv.it/lovadina.

Manzini - Calcolo numerico (mn)

Calcolo numerico (mn) Docente: GianMarco Manzini Codice del corso: 062116 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Portare gli studenti ad un sufficiente grado di dimestichezza nella classificazione dei problemi e degli algoritmi numerici idonei alla loro risoluzione. Introdurre il concetto di stabilità e di con-dizionamento per problemi ed algoritmi. Fornire i risultati elementari relativi alla convergenza dei processi iterativi e dei metodi di approssimazione.

Programma del corso Ricerca di radici di equazioni non lineari Metodi di bisezione e di Newton. Convergenza e ordini di convergenza. Il metodo delle itera-zioni di punto fisso e risultati di convergenza. Criteri di arresto. Approssimazione di funzioni e dati Interpolazione semplice e composita di Lagrange. Il metodo dei minimi quadrati per il data fitting: retta di regressione e vari altri esempi. Risoluzione di sistemi lineari con metodi diretti Condizionamento di una matrice. Il metodo di eliminazione di Gauss e la fattorizzazione LU. Aspetti implementativi della fattorizzazione LU e analisi dei costi. Matrici simmetriche e defini-te positive: fattorizzazione di Cholesky. Risoluzione di sistemi lineari con metodi iterativi I metodi di Jacobi, di Gauss-Seidel e di rilassamento. Risultati di convergenza e aspetti im-plementativi. Criteri di arresto: sul controllo dell'incremento e/o del residuo. Approssimazione di autovalori e autovettori Il metodo delle potenze: calcolo dell'autovalore di modulo massimo e minimo. Risultati di con-vergenza, costi e aspetti computazionali e di implementazione. Integrazione polinomiale Polinomio di Lagrange e di Newton, differenze divise, aspetti computazionali (costo, conver-genza). Risoluzione numerica di equazioni differenziali ordinarie Metodi a un passo e a più passi. Stabilità, consistenza, convergenza e ordini di convergenza. Aspetti computazionali e sperimentazioni numeriche. Integrazione numerica di funzioni di una variabile reale a valori reali Formule di Newton-Cotes (punto medi, trapezi, Simpson), formule di Gauss, metodo dei coef-ficienti indeterminati, ordine di accuratezza, aspetti computazionali.

Prerequisiti Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, numeri complessi, calcolo vettoriale e ma-triciale.

Materiale didattico consigliato Appunti del docente.

Manzini - Calcolo numerico (mn)

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove in itinere o prova finale scritta; prova orale condizionata dal risultato ottenuto nelle prove in itinere o nella prova scritta finale.

Conciauro - Campi elettromagnetici

Campi elettromagnetici Docente: Giuseppe Conciauro Codice del corso: 062081 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 26 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito conoscenze di base sulla metodologia di studio delle onde elettromagnetiche; deve conoscere le caratteristiche della propagazione delle onde elettromagnetiche nel vuoto, nei dielettrici, nei conduttori ohmici, nel plasma fred-do; deve essere in grado di concepire la trasmissione dell'energia elettromagnetica in termini campistici; deve conoscere i fenomeni della riflessione, rifrazione, radiazione e diffrazione; deve conoscere le varie classi di antenne e i loro campi d'applicazione; deve essere in grado di effettuare la progettazione di massima di un collegamento radio.

Programma del corso Il corso ricopre un ruolo fondamentale nella preparazione degli ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni. Esso fornisce i fondamenti concettuali e metodologici per affrontare, in corsi successivi, lo studio di svariati argomenti applicativi, nel campo dei circuiti RF e a micro-onde, dell'ottica, delle antenne, della radiopropagazione, del telerilevamento e della compati-bilità elettromagnetica. 1. Leggi e concetti fondamentali Forza agente su una carica puntiforme in moto; descrizione del campo elettromagnetico ma-croscopico; equazioni di Maxwell; condizioni sulle superfici di discontinuità del mezzo; equa-zioni costitutive con particolare riferimento ai mezzi lineari, stazionari e isotropi. Conservazio-ne della carica e dell'energia. Onde piane uniformi nel vuoto. 2. Regime sinusoidale Rappresentazione dei campi monocromatici mediante fasori. Funzioni d'onda in regime sinu-soidale. Polarizzazione dei campi monocromatici. Equazioni fondamentali per il regime sinu-soidale. Spettri elettrici e magnetici dei materiali. Valori medi delle grandezze energetiche e bilancio delle potenze medie. Equazione di Helmoltz omogenea. Campi simmetrici rispetto ad un piano. 3. Onde piane Onde piane in generale. Onde piane uniformi. Attenuazione in decibel. Propagazione nel vuo-to, nei dielettrici a bassa perdita, nel plasma freddo, nei buoni conduttori. Effetto pelle; caso limite del conduttore perfetto. Onde piane e approssimazione dell'Ottica Geometrica. 4. Riflessione e rifrazione delle onde piane uniformi Legge della riflessione, legge di Snell, formule di Fresnel, riflessione totale, angolo di Bre-wster. Riflessione da superfici conduttrici. Riflessione e trasmissione con incidenza normale nel caso di un'interfaccia fra mezzi generici. Riflessione dalla superficie di un conduttore per-fetto e onde stazionarie. Cenni sugli strati in mezz'onda e in quarto d'onda. Riflessione e tra-smissione nell’Ottica Geometrica. Percorsi multipli. Lenti e riflettori parabolici. 5. Radiazione Potenziali di Lorentz e loro rappresentazione integrale nel caso di una sorgente di dimensioni limitate. Approssimazioni a grande distanza nel caso del vuoto. Campo nella zona di radia-zione. Dipolo elementare. Spira circolare. Dipoli di lunghezza paragonabile alla lunghezza d'onda. Radiazione in un mezzo a basse perdite.

Conciauro - Campi elettromagnetici

6. Radiazione in un semispazio Problemi con valori al contorno. Teorema di unicità. Radiazione in presenza di un piano con-duttore, regola delle immagini. Radiazione da aperture. Apertura rettangolare illuminata uni-formemente. 7. Antenne Parametri caratteristici delle antenne trasmittenti. Principali tipi di antenne: dipoli, semidipoli, fessure risonanti, guide troncate e trombe. Antenne a schiera. Schiere lineari. Antenne para-boliche. Teorema di reciprocità. Antenne riceventi. Collegamento radio.

Prerequisiti Il superamento dell'esame richiede come condizione necessaria l'evidente possesso delle se-guenti conoscenze, che costituiscono prerequisito per la comprensione di tutti gli argomenti trattati nel corso. Matematica: algebra vettoriale, operazioni differenziali sui campi scalari e vettoriali, flusso, teorema della divergenza, coordinate sferiche, padronanza d'uso dei numeri complessi. Fisica: Concetto di forza, lavoro, energia, potenza. Concetto di campo, di carica, di corrente e di polarizzazione elettrica e magnetica. Conduzione. Campo elettrostatico e ma-gnetostatico nel vuoto e nella materia. Equazioni di Maxwell. Conoscenza delle unità di misu-ra delle grandezze fisiche nel sistema MKSA.

Materiale didattico consigliato G. Conciauro, L. Perregrini. Fondamenti di onde elettromagnetiche. McGraw-Hill, 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale, da sostenersi nello stesso appello. È ammesso alla prova orale solo chi abbia conseguito nella prova scritta almeno 15/30. Ver-ranno svolte due prove "in itinere", una alla metà del corso e l'altra alla conclusione. Lo stu-dente che abbia conseguito almeno 15/30 in ciascuna prova viene dispensato dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame venga sostenuto in uno degli appelli della sessione estiva. Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinunzia irrevocabilmente ad avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove "in itinere".

Buttafava - Chimica

Chimica Docente: Armando Buttafava Codice del corso: 062051 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali della Chimica e della Chimica-Fisica ne-cessarie per la comprensione delle relazioni proprietà-struttura nei materiali. Un particolare risalto viene dato alla descrizione dei composti organici e inorganici che sono alla base di fe-nomenologie fisiche di specifico interesse.

Programma del corso Richiami sulle formule chimiche e sulle reazioni Peso atomico, peso molecolare, mole; significato quali-quantitativo della formula chimica e dell'equazione chimica. Configurazione elettronica degli elementi e proprietà periodiche Elementi di teoria del legame Chimico Metodo del legame di valenza, legame ionico, legame covalente, legame covalente polarizza-to, legame coordinativo, geometrie molecolari. Momenti dipolari. Legame metallico, elementi di teoria delle bande con il metodo degli orbitali molecolari. Legame di idrogeno, forze di Van der Waals e di dispersione. Stati di aggregazione della materia Stato gassoso: gas ideali e gas reali, equazione di stato dei gas perfetti, miscele gassose, legge di Dalton, calcoli PVT. Stato solido: Sistemi cristallini, reticoli di Bravais, strutture com-patte, strutture di riferimento per cristalli ionici, cristalli covalenti (diamante, grafite, silicio, quarzo), metallici, molecolari. Cristalli liquidi. Stato liquido: tensione di vapore. Termodinamica, cinetica ed equilibrio chimico Funzioni termodinamiche di stato; entalpie di formazione dei composti; calori di reazione; cicli termodinamici (legge di Hess); isoterma di reazione. L'equilibrio in fase gassosa, la costante di equilibrio, quoziente di reazione, effetto della temperatura. Cenni di cinetica chimica. Soluzioni Equilibri di solubilità (prodotto di solubilità). Equilibri acido-base, scala del pH. Equilibri di fase Diagramma di stato dell'acqua. Analisi termica di leghe: diagrammi con eutettico e con solubi-lità totale nello stato solido. Elettrochimica Equilibri e potenziali di elettrodo; potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile e accumulatori di interesse pratico. Elettrolisi. Materiali Composti organici ed inorganici di specifico interesse. Materiali polimerici e relazioni proprie-tà/struttura.

Prerequisiti Nozioni di base di matematica, in particolare elementi di calcolo differenziale ed integrale.

Buttafava - Chimica

Materiale didattico consigliato Materiale didattico fornito dal docente. P. Silvestroni. Fondamenti di Chimica.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.

Faucitano - Chimica (ca)

Chimica (ca) Docente: Antonio Faucitano Codice del corso: 062014 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza dei fondamenti di chimica che costi-tuiscono la base di partenza per la trattazione di argomenti specialistici nell'ambito della Tec-nologia dei Materiali e delle Scienze Ambientali.

Programma del corso Richiami sugli aspetti quali-quantitativi delle formule chimiche e delle reazioni; stechiometria Configurazione elettronica degli elementi e proprietà periodiche. Il legame chimico; polarità delle molecole Valenze e principali classi di composti degli elementi del blocco s, p e della prima serie di transizione; cenni sui composti di coordinazione Principali gruppi funzionali organici e idrocarburi. Polimeri di maggiore interesse pratico Gas ideali e gas reali Sistemi cristallini, strutture di riferimento per cristalli ionici, cristalli covalenti, molecolari, metal-lici; equilibri di fase per sistemi ad un componente, equazione di Clapeyron; il diagramma di stato dell'acqua. Sistemi binari e soluzioni Il prodotto di solubilità; equilibri liquido vapore, legge di Raoult; equilibri liquido-gas: la legge di Henry. Abbassamenti crioscopici ed ebullioscopici; la pressione osmotica. Diagrammi di stato binari (analisi termica). Equilibri acido-base, scala del pH; pH di acidi e basi forti, acidi e basi deboli, idrolisi di cationi e anioni, soluzioni tampone Termodinamica chimica Costanti di equilibrio, entalpia, energia libera, entropia di reazioni. Elettrochimica Potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile e accumulatori di interesse prati-co; elettrolisi. Cinetica Chimica Equazioni cinetiche d 1° e 2° ordine; energia di attivazione, equazione di Arrhenius. Radiochimica Decadimenti radioattivi, cinetica del decadimento radioattivo, serie radioattive naturali. Effetti chimici e biologici delle radiazioni. La radioattività ambientale. Parte speciale: l'atmosfera Struttura e composizione; l'inquinamento da ossidi di azoto, di zolfo, da idrocarburi, da aloge-noderivati, da ozono, da particelle disperse; il ciclo dell'ozono e interferenze di inquinanti.

Prerequisiti Conoscenza degli strumenti matematici di base.

Faucitano - Chimica (ca)

Materiale didattico consigliato Materiale didattico messo a disposizione dal Docente. P. Silvestroni. Principi di Chimica. W.D. Callister. Scienza e Ingegneria dei Materiali. 2002 EdiSES, Napoli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.

Faucitano - Chimica (ea)

Chimica (ea) Docente: Antonio Faucitano Codice del corso: 061042 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza dei fondamenti di chimica che costi-tuiscono la base di partenza per la trattazione di argomenti specialistici nell'ambito della Tec-nologia dei Materiali e delle Scienze Ambientali. Inoltre si approfondisce la trattazione dei ma-teriali di interesse specifico per il Corso di laurea in ing. Edile e Architettura.

Programma del corso Fondamenti di chimica • Richiami sugli aspetti quali-quantitativi delle formule chimiche e delle reazioni; stechiome-

tria. • Principali tipi di reazioni di scambio e di ossidoriduzione. • Radiochimica: stabilità nucleare; decadimenti radioattivi, cinetica del decadimento radioat-

tivo, serie radioattive naturali. Effetti chimici e biologici delle radiazioni. La radioattività ambientale.

• Configurazione elettronica degli elementi, proprietà periodiche. Il legame chimico covalen-te, coordinativo, ionico, metallico, il metodo del legame di valenza e degli orbitali moleco-lari; il metodo VSEPR nella previsione di geometrie molecolari; polarizzazione dei legami e momenti dipolari nelle molecole.

• Valenze ioniche e covalenti degli elementi del blocco s, p e della prima serie di transizio-ne; formule, struttura e nomenclatura di ossidi, idruri, anioni e cationi; formule e nomencla-tura di sali; cenni sui composti di coordinazione.

• Principali gruppi funzionali organici e idrocarburi. • Leggi dei gas e delle miscele gassose ideali; gas reali. Sistemi cristallini, strutture di rife-

rimento per cristalli ionici, covalenti, molecolari, metallici; equilibri di fase per sistemi ad un componente, equazione di Clapeyron, il diagramma di stato dell'acqua.

• Sistemi binari: soluzioni: il prodotto di solubilità; equilibri liquido vapore, legge di Raoult, la distillazione frazionata; equilibri liquido-gas: la legge di Henry. Abbassamenti crioscopici ed ebullioscopici; la pressione osmotica. Diagrammi di stato binari (analisi termica), con eutettico, soluzione parziale e totale nello stato solido.

• Equilibri acido-base, scala del pH; pH di acidi e basi forti, acidi e basi deboli, idrolisi di ca-tioni e anioni, soluzioni tampone.

• Termodinamica chimica: funzioni termodinamiche di stato, entalpia, energia libera, entro-pia di reazioni, calcolo dei calori di reazione,delle costanti di equilibrio e delle rese dei prodotti; previsione di condizioni operative.

• Elettrochimica: potenziali di elettrodo e meccanismo di funzionamento delle pile; potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst e sua applicazione al calcolo delle f.e.m e delle costanti di equilibrio; pile e accumulatori di interesse pratico; fenomeni di corrosione dei metalli, passivazione, potenziale di Flade, protezione dalla corrosione; elettrolisi di so-luzioni acquose, schema di cella, calcolo dei potenziali di decomposizione, applicazione delle leggi di Faraday.

• Cinetica Chimica: equazioni cinetiche d 1° e 2° ordine; energia di attivazione, equazione di Arrhenius.

Faucitano - Chimica (ea)

Materiali Materiali polimerici; polimerizzazione per addizione e condensazione; peso molecolare medio ponderale e numerico; temperatura di transizione vetrosa e di fusione; principali morfologie di polimeri cristallini; polimeri termoplastici e termoindurenti; reticolazione e vulcanizzazione. Po-liolefine, polimeri vinilici, poliammidi alifatiche e aromatiche, poliesteri, policarbonati, poliure-tani, elastomeri; resine fenoliche, epossidiche, fibre al carbonio, polimeri conduttori; materiali compositi a matrice polimerica. I metalli; le leghe ferrose: acciai, ghise, il diagramma Fe/C; i trattamenti termici, tempra, rinvenimento, bonifica, ricottura; acciai inossidabili ferritici, auste-nitici, peritici; leghe di Cu, Sn, Zn, Al, Ti. Materiali ceramici ordinari e speciali. Materiali leganti per l'edilizia: calci aeree, calci idrauliche, gessi, cementi pozzolanici, d'altoforno, alluminosi; cemento Portland: materie prime, schema di processo di produzione con reazioni, composi-zione.

Prerequisiti Conoscenza degli strumenti matematici di base.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico messo a disposizione dal Docente. P. Silvestroni. Principi di Chimica. W.D. Callister. Scienza e Ingegneria dei Materiali. 2002 EdiSES, Napoli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.

Buttafava - Chimica (ee)

Chimica (ee) Docente: Armando Buttafava Codice del corso: 062034 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali della Chimica e della Chimica-Fisica ne-cessarie per la comprensione delle relazioni proprietà-struttura nei materiali. Un particolare risalto viene dato alla descrizione dei composti organici e inorganici che sono alla base di fe-nomenologie fisiche di specifico interesse.

Programma del corso Prerequisiti Nozioni di base di matematica, in particolare elementi di calcolo differenziale ed integrale.

Materiale didattico consigliato Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.

Buttafava - Chimica (mn)

Chimica (mn) Docente: Armando Buttafava Codice del corso: 062119 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali di natura chimica e chimico-fisica neces-sarie per la comprensione dei fenomeni ambientali, dei processi tecnologici legati alla salva-guardia dell'ambiente e delle relazioni proprietà-struttura nei materiali.

Programma del corso Richiami sulle formule chimiche e sulle reazioni Peso atomico, peso molecolare, mole; significato quali-quantitativo della formula chimica e dell'equazione chimica. Configurazione elettronica degli elementi e proprietà periodiche Elementi di teoria del legame chimico Metodo del legame di valenza, legame ionico, legame covalente, legame covalente polarizza-to, legame coordinativo, geometrie molecolari. Momenti dipolari. Legame metallico, elementi di teoria delle bande con il metodo degli orbitali molecolari. Legame di idrogeno, forze di Van der Waals e di dispersione. Stati di aggregazione della materia Stato gassoso: gas ideali e gas reali, equazione di stato dei gas perfetti, miscele gassose, legge di Dalton, calcoli PVT. Stato solido: Sistemi cristallini, reticoli di Bravais, strutture com-patte, strutture di riferimento per cristalli ionici, cristalli covalenti (diamante, grafite, silicio, quarzo), metallici, molecolari. Cristalli liquidi. Stato liquido: tensione superficiale, tensione di vapore. Termodinamica, cinetica ed equilibrio chimico Funzioni termodinamiche di stato; entalpie di formazione dei composti; calori di reazione; cicli termodinamici (legge di Hess); isoterma di reazione. L'equilibrio in fase gassosa, la costante di equilibrio, quoziente di reazione, effetto della temperatura. Cenni di cinetica chimica. Soluzioni Proprietà colligative. Soluzioni colloidali. Equilibri di solubilità (prodotto di solubilità). Equilibri acido-base, scala del pH, soluzioni tampone. Equilibri di fase Diagramma di stato dell'acqua. Analisi termica di leghe: diagrammi con eutettico e con solubi-lità totale nello stato solido. Elettrochimica Equilibri e potenziali di elettrodo; potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile e accumulatori di interesse pratico. Elettrolisi. Materiali Composti organici ed inorganici di specifico interesse. Materiali polimerici e relazioni proprie-tà/struttura.

Prerequisiti Nozioni di base di matematica, in particolare elementi di calcolo differenziale ed integrale.

Buttafava - Chimica (mn)

Materiale didattico consigliato Materiale didattico fornito dal docente. P. Silvestroni. Fondamenti di Chimica.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.

Buttafava - Chimica e biomateriali

Chimica e biomateriali Docente: Armando Buttafava Codice del corso: 062055 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali sui fenomeni chimici e chimico-fisici ne-cessarie per la comprensione delle relazioni proprietà-struttura nei materiali e del loro com-portamento nei sistemi biologici (biocompatibilità, degradazione ossidativa, corrosione ecc.).

Programma del corso Richiami sulle formule chimiche e sulle reazioni Peso atomico, peso molecolare, mole; significato quali-quantitativo della formula chimica e dell'equazione chimica. Configurazione elettronica degli elementi e proprietà periodiche Elementi di teoria del legame Chimico Metodo del legame di valenza, legame ionico, legame covalente, legame covalente polarizza-to, legame coordinativo, geometrie molecolari. Momenti dipolari. Legame metallico, elementi di teoria delle bande con il metodo degli orbitali molecolari. Legame di idrogeno, forze di Van der Waals e di dispersione. Stati di aggregazione della materia Stato gassoso: gas ideali e gas reali, equazione di stato dei gas perfetti, miscele gassose, legge di Dalton, calcoli PVT. Stato solido: Sistemi cristallini, reticoli di Bravais, strutture com-patte, strutture di riferimento per cristalli ionici, cristalli covalenti (diamante, grafite, silicio, quarzo), metallici, molecolari. Cristalli liquidi. Stato liquido: tensione superficiale, bagnabilità, tensione di vapore. Termodinamica, cinetica ed equilibrio chimico Funzioni termodinamiche di stato; entalpie di formazione dei composti; calori di reazione; cicli termodinamici (legge di Hess); isoterma di reazione. L'equilibrio in fase gassosa, la costante di equilibrio, quoziente di reazione, effetto della temperatura. Cenni di cinetica chimica. Soluzioni Proprietà colligative. Soluzioni colloidali. Equilibri di solubilità (prodotto di solubilità). Equilibri acido-base, scala del pH, soluzioni tampone. Equilibri di fase Diagramma di stato dell'acqua. Analisi termica di leghe: diagrammi con eutettico e con solubi-lità totale nello stato solido. Elettrochimica Equilibri e potenziali di elettrodo; potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile e accumulatori di interesse pratico. Elettrolisi. Materiali Composti organici ed inorganici di specifico interesse. Materiali polimerici e relazioni proprie-tà/struttura. Biopolimeri. Biocompatibilità e tecniche di biocompatibilizzazione.

Prerequisiti Nozioni di base di matematica, in particolare elementi di calcolo differenziale ed integrale.

Buttafava - Chimica e biomateriali

Materiale didattico consigliato Materiale didattico fornito dal docente. P. Silvestroni. Fondamenti di Chimica.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.

Di Casa, Faucitano - Chimica e scienza dei materiali

Chimica e scienza dei materiali Docenti: Michela Di Casa, Antonio Faucitano Codice del corso: 062313 Lezioni (ore/anno): 50 Corso di laurea: Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/22 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso presenta una panoramica sulla Scienza dei materiali, con riferimento alle applicazioni tecnologiche e industriali. La prima parte del corso comprende alcuni argomenti fondamentali della Chimica Fisica, Inorganica ed Organica e costituisce la preparazione alla discussione delle proprietà chimiche e fisiche dei vari materiali. Obiettivo del corso è quello di dare una conoscenza di base dei diversi tipi di materiali, sia tradizionali che innovativi.

Programma del corso Argomenti di base • Richiami sugli aspetti quali-quantitativi delle formule chimiche e delle reazioni; stechiome-

tria. • Configurazione elettronica degli elementi, proprietà periodiche. Il legame chimico, geome-

trie molecolari, i momenti dipolari nelle molecole. • Valenze e struttura di ossidi, idruri, anioni e cationi degli elementi del blocco s, p e della

prima serie di transizione; cenni sui composti di coordinazione. • Principali gruppi funzionali organici e idrocarburi. • Leggi dei gas e delle miscele gassose ideali; gas reali. Sistemi cristallini, strutture di rife-

rimento per cristalli ionici, covalenti, molecolari, metallici; equilibri di fase per sistemi ad un componente, equazione di Clapeyron, il diagramma di stato dell'acqua.

• Sistemi binari e soluzioni: il prodotto di solubilità; equilibri liquido vapore, legge di Raoult; equilibri liquido-gas: la legge di Henry. Abbassamenti crioscopici ed ebullioscopici; la pressione osmotica. Diagrammi di stato binari (analisi termica).

• Equilibri acido-base, scala del pH; pH di acidi e basi forti, acidi e basi deboli, idrolisi di ca-tioni e anioni, soluzioni tampone.

• Termodinamica chimica: Costanti di equilibrio, entalpia, energia libera, entropia di reazio-ni.

• Elettrochimica: potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile e accumulatori di interesse pratico; elettrolisi.

• Cinetica Chimica: equazioni cinetiche d 1° e 2° ordine; energia di attivazione, equazione di Arrhenius.

• Radiochimica: decadimenti radioattivi, cinetica del decadimento radioattivo, serie radioat-tive naturali. Effetti chimici e biologici delle radiazioni. La radioattività ambientale.

Parte speciale Materiali polimerici; i metalli; le leghe ferrose: acciai, ghise, acciai inossidabili, il diagramma Fe/C, trattamenti termici; leghe di Cu, Sn, Zn, Al, Ti. Materiali ceramici ordinari e speciali; ma-teriali leganti per l'edilizia. Scienza dei materiali Il modulo di "Scienza dei materiali" è tenuto dalla professoressa Michela Di Casa.

Di Casa, Faucitano - Chimica e scienza dei materiali

Prerequisiti Conoscenza degli strumenti matematici di base.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico messo a disposizione dai Docenti. P. Silvestroni. Principi di Chimica. V. Lorenzelli. Risorse Materiali e Ambiente. Cenfor. W.D. Callister. Scienza e ingegneria dei Materiali. 2002, EdiSES, Napoli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.

Baldi - Chimica industriale

Chimica industriale Docente: Marco Baldi Codice del corso: 062202 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: CHIM/07 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Programma del corso I parte Caratteristiche dei serbatoi per lo stoccaggio di prodotti liquidi in funzione della tensione di vapore; trasferimento di liquidi: equazione di continuità, pompe volumetriche, pompe cineti-che; trasferimento di prodotti solidi; trasferimento di calore: equazione di Fourier, materiali conduttori e materiali isolanti, fluidi diatermici; produzione di calore: potere calorifico, tempera-tura massima di fiamma; separazione mediante evaporatori: multiplo effetto, termocompres-sione; teoria della distillazione. II parte Raffinazione del petrolio: caratteristiche del petrolio, caratteristiche dei prodotti finiti, dissala-zione, distillazione primaria (topping), trattamenti chimici applicati alle frazioni gassose (poli-merizzazione, isomerizzazione, alchilazione) e alle frazioni liquide (cracking termico e cataliti-co, cocking, hydrocracking, reforming, ecc.); processi di affinazione dei prodotti finiti (desolfo-razione, deumidificazione,...). III parte Trattamento dei reflui derivanti dai cicli produttivi: riferimenti normativi e concetti di rifiuto e di acqua di scarico; trattamento dei reflui liquidi (processi chimico-fisici e processi biologici); tipo-logia e modalità di smaltimento dei rifiuti solidi; trattamento dei reflui gassosi: processi fisici (cicloni, filtri elettrostatici, filtri a maniche) e chimici (Denox, abbattimento SO2, carboni atti-vi,...).

Prerequisiti Corso di base di Chimica.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso. Girelli, Matteoli, Parisi. Trattato di chimica industriale. Zanichelli, Bologna.

Modalità di verifica dell'apprendimento Tre prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del corso.

Merlo - Circuiti e sistemi elettronici

Circuiti e sistemi elettronici Docente: Sabina Merlo Codice del corso: 062208 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si pone come obiettivo quello di completare la formazione di base dello studente per quanto concerne l'elettronica analogica. Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito conoscenze sulle architetture multistadio con transistori con particolare riferimento alla struttu-ra interna di amplificatori operazionali; deve conoscere il comportamento in frequenza dei di-spositivi elementari e dei circuiti di base; deve avere padronanza dei concetti della reazione negativa e dei problemi di stabilità degli amplificatori reazionati; deve conoscere i sistemi di conversione di segnale da analogico a digitale e viceversa.

Programma del corso Stadi di amplificazione a singolo transistore Analisi in media frequenza direttamente sul circuito, per calcolare resistenza di ingresso e u-scita e guadagno per piccolo segnale. Analisi in bassa frequenza, metodo delle costanti di tempo per la determinazione della frequenza inferiore di taglio. Risposta in alta frequenza di amplificatori Comportamento in alta frequenza dei transistori, circuito equivalente in alta frequenza per MOS e BJT. Analisi in alta frequenza degli stadi elementari di amplificazione, metodo delle costanti di tempo per la determinazione della frequenza superiore di taglio. Stadio cascode in media ed alta frequenza. Specchi di corrente a MOS e BJT Stadio differenziale a BJT e MOS Amplificatori multistadio Schemi di amplificatori operazionali a BJT e CMOS La reazione Concetti fondamentali, reazione negativa e reazione positiva. La reazione negativa applicata agli amplificatori. Calcolo del guadagno d'anello. Stabilità di amplificatori reazionati. Compen-sazione in frequenza. Interfacce A/D e D/A Campionamento e quantizzazione. Circuito di Sample & Hold. Convertitori Analogico/Digitali: a singola e doppia rampa, ad approssimazioni successive, di tipo parallelo (flash). Convertitori Digitale/Analogici: a resistenze pesate, con rete ladder. Stadi di uscita Classe A, B, AB, anche con carico capacitivo.

Prerequisiti Conoscenze di teoria dei circuiti e di elettronica applicata (analogica) con particolare riferi-mento ai transistori MOS e BJT, amplificatori operazionali, diagrammi di Bode. Familiarità con l'uso della Trasformata di Fourier, della Trasformata di Laplace, dei numeri complessi.

Materiale didattico consigliato Copie delle trasparenze usate a lezione, testi di esercizi e testi di esame sono disponibili sul sito web di questo insegnamento. È necessario conoscere login e password, fornite dal do-

Merlo - Circuiti e sistemi elettronici

cente durante le lezioni a tutti gli studenti che frequentano il corso. Chi non frequenta, può ottenere login e password recandosi di persona dal docente, previo appuntamento da fissarsi via e-mail. A.S. Sedra, K.C. Smith. Microelectronics Circuits. Quarta edizione, Oxford University Press, 1998. Sito web del corso: http://www.unipv.it/merlo/circse.html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. È ammesso alla prova orale solo chi abbia superato la prova scritta con almeno 15/30. Durante lo svolgimento del corso ver-ranno proposte due prove intermedie, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta, purché la prova orale venga sostenuta entro l'inizio del semestre successi-vo.

Caorsi - Compatibilità elettromagnetica

Compatibilità elettromagnetica Docente: Salvatore Caorsi Codice del corso: 062220 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt, ElTel Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito le competenze di base per essere in gra-do di affrontare da un punto di vista ingegneristico corretto, il problema di studiare, attuare e controllare le condizioni elettromagnetiche per il funzionamento di sistemi elettronici, elettrici ed elettromeccanici che condividono permanentemente o temporaneamente lo stesso am-biente e che in esso cooperano o no ad uno stesso fine funzionale.

Programma del corso Il problema della compatibilità elettromagnetica Concetti base e definizioni. Il problema dell'interferenza elettromagnetica Emissione (radiata e condotta); trasmissione e accoppiamento (radiativo, di cross-talk capaci-tivo e induttivo, condotto). Suscettibilità ed immunità Procedure e metodologie di controllo e riduzione Barriere elettromagnetiche, schermature, messe a massa, instradamento, filtraggio, soppres-sori ed arrestatori, etc. Tecniche di misura Normativa Prerequisiti MATEMATICA: Vettori, operazioni differenziali sui campi scalari e vettoriali, flusso, circuita-zione, teorema della divergenza, teorema di Stokes, coordinate sferiche, agilità d'uso dei nu-meri complessi. FISICA: Campo elettrostatico e magnetostatico nel vuoto e nella materia. Legge di Faraday-Neumann, Legge di Ampere-Maxwell. Leggi di Gauss. Equazioni di Ma-xwell. Potenziali di Lorentz. Zone di Fresnel e di Fraunhofer. CAMPI ELETTROMAGNETICI: Radiazione. Teoria elementare delle antenne. Cenni sulla propagazione guidata.

Materiale didattico consigliato P.A. Chatterton M.A. Houlden. EMC Electromagnetic Theory to practical design. Wiley and Sons,1992. D.A. Weston. Electromagnetic Compatibilty Pronciples and Aplications. Marcel Dekker, New York, 1991. R.P. Clayton. Introduction to Electromagnetic Compatibility. John Wiley and Sons, 1992. A. Bochicchio, G. Giambartolomei. Lezioni di Compatibilità Elettromagnetica. Pitagora, Bolo-gna1993.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Verranno svolte due prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo di sostenere la prova scritta.

Bordogna - Comunicazione digitale e multimediale

Comunicazione digitale e multimediale Docente: Roberto Bordogna Codice del corso: 062053 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Programma del corso Il corso si concentra in particolare sulle possibilità e sulle problematiche correlate alla raccolta e alla trasmissione di informazioni e di conoscenze di tipo partecipato e prodotte dalle comu-nità degli utenti di moderni ambiti multimediali per la comunicazione, basati su [1] podcasting, [2] multimedia blog, [3] ambiti multimediali a larga banda (su filo e non) e su [4] altre tecnolo-gie emergenti per uso domestico (consolle per videogiochi wireless), nomadico e mobile. Il corso analizza in modo congiunto [5] i processi culturali e le tecnologie multimediali quali a-genzie di sostegno per la formazione di identità, comunità e strumenti di comunicazione, go-verno e sviluppo di ambiti personali e comuni. Presenta [6] tecnologie utili per la realizzazione di sistemi di comunicazione-azione innovativi, con riferimento anche a possibilità e vincoli in ambiti di azione territoriale che richiedano alti livelli di affidabilità e resilienza (sistemi informa-tici territoriali multimediali). Presenta [7] nozioni di semiotica applicata alle tecnologie multi-mediali, [8] una strumentazione logica e formalismi di rappresentazione della conoscenza standard (sulla base dello stato delle raccomandazioni IEEE 1600.1.), [9] tecnologie e tecni-che per il trattamento del linguaggio naturale, nonchè [10] semplici strumenti per la gestione congiunta di concettualizzazioni e di contesti operativi multimediali e non, focalizzandosi sul tema delle possibilità di elaborazione integrata di variabili economico-sociali, culturali e di go-vernance degli ambiti territoriali. Il corso prevede lezioni teoriche, sperimentazioni d'aula e attività di ricerca-azione sul campo. Si articola in sessioni dedicate al tutoraggio e alla forma-zione ad personam e alle esercitazioni pratiche d'uso di ambienti di software applicativo per la gestione di reti logiche, concettuali e per la comunicazione assistita da agenti artificiali.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Dispense del docente. Letture e opere di approfondimento verranno proposte ad personam, in funzione dell'ambito prescelto per la sperimentazione. Gli studenti lavoratori sono incorag-giati a sviluppare un caso di sperimentazione e studio presso l'ambito di lavoro. Per gli stu-denti non frequentanti sono previste letture di studio specifiche. In particolare si richiede: John Dewey, Rifare la Filosofia, Donzelli Editore, Roma 2002. Per ulteriori indicazioni bibliografiche si veda anche: http://www.unipv.it/cim, alla voce CDMA, e http://www.unipv.it/cim/CDMA, sito del corso dove sono disponibili alcuni esempi di realizza-zioni. Sito web del corso: http://www.unipv.it/cim/cdma

Modalità di verifica dell'apprendimento Per il superamento dell'esame è richiesta l'elaborazione e la discussione di un caso semplice ma significativo, liberamente scelto dallo studente, sulla base della strumentazione concettua-le e tecnologica proposta. Sono incoraggiati progetti e iniziative di pratica utilità per Enti, A-ziende e per il Territorio e il lavoro in team (di tipo interdisciplinare/interfacoltà quando possi-bile). L'esame è individuale e consiste nella discussione teorica-pratica di una realizzazione multi-mediale per la comunicazione, realizzata dallo studente singolarmente o in team.

Costamagna - Comunicazioni elettriche

Comunicazioni elettriche Docente: Eugenio Costamagna Codice del corso: 062163 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di introdurre i concetti base della trasmissione utilizzando al minimo il for-malismo matematico e puntando su esercitazioni ed esemplificazioni assistite da strumenti hardware e software.

Programma del corso Complementi di statistica e processi aleatori Trasmissione dell'informazione • Modulazioni analogiche e numeriche • Caratterizzazione spettrale in banda base e in banda passante • Trasmissione in presenza di rumore • Ricezione ottima di segnali numerici • Schemi di modulatori e demodulatori analogici e numerici • Efficienza in banda dei diversi tipi di modulazione Schemi di accesso multiplo (cenni) • Accesso a divisione di tempo • Accesso a divisione di frequenza • Accesso a divisione di codice Cenni alla teoria dell'informazione e alla capacità di canale; trasporto dell'informazione in mo-do analogico e digitale

Prerequisiti Necessari: nozioni base di matematica (calcolo differenziale e integrale). Teoria dei segnali.

Materiale didattico consigliato S. Haykin. An Introduction to analog and digital Communications. J. Wiley and Sons, 1989. Dispense del corso. Utile compendio in italiano della trattazione svolta sull'Haykin. Leon W. Couch II. Fondamenti di Telecomunicazioni. Apogeo. Adatto a coprire quasi tutto lo svolgimento del corso e con molto materiale aggiuntivo, sia per Teoria dei segnali che per Comunicazioni Elettriche. S. Benedetto, E. Biglieri, V. Castellani. Teoria della trasmissione numerica. gruppo Editoriale Jakson, 1990. (per consultazione).

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta.

Mercandino - Conduzione e contabilità dei lavori pubblici (mn)

Conduzione e contabilità dei lavori pubblici (mn) Docente: Augusto Mercandino Codice del corso: 062234 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/22 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di rendere l'allievo capace di leggere e successivamente di stendere i do-cumenti scritti di progetto (capitolati, analisi, elenchi prezzi, computi metrici estimativi) e di in-trodurre l'allievo alla pratica della direzione lavori tramite una simulazione della direzione lavo-ri di un piccolo appalto.

Programma del corso 1. Fasi e soggetti nella realizzazione di un'opera di ingegneria

1.1. Il progetto, l'appalto, il collaudo.

2. I documenti contrattuali 2.1. I capitolati: il Capitolato Generale e il Capitolato Speciale. 2.2. Elenco prezzi e Analisi dei prezzi. 2.3. Il computo metrico estimativo.

3. La direzione lavori 3.1. Ruolo e responsabilità del direttore dei lavori. 3.2. La consegna dei lavori. 3.3. La contabilità dei lavori: stato avanzamento lavori, documenti contabili, certificati di pa-

gamento. 3.4. Varianti in corso d'opera e nuovi prezzi. 3.5. Sospensione e ripresa dei lavori. 3.6. La fine lavori e il collaudo tecnico amministrativo.

Prerequisiti Nessun prerequisito specifico.

Materiale didattico consigliato Dispense predisposte dal docente. A. Valentinetti. La pratica amministrativa e contabile nella condotta di opere pubbliche. Van-nini, Gussago (BS), 2001.

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento sarà svolta durante l'anno, mediante il controllo in continuo del lavoro svolto durante le esercitazioni e da un test finale.

Magni - Controlli automatici

Controlli automatici Docente: Lalo Magni Codice del corso: 062047 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Scopo del corso è quello di analizzare il problema di come agire sulle variabili di ingresso di un impianto, opportunamente descritto mediante un modello matematico, per ottenere un de-terminato comportamento del processo. Verranno illustrati i principali criteri di analisi e di sin-tesi per sistemi lineari con un solo ingresso e una sola uscita. Sarà data particolare attenzio-ne sia alle proprietà di stabilità del sistema controllato sia alle sue capacità di attenuare di-sturbi e seguire opportuni riferimenti. Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di formulare e risolvere un problema di controllo per sistemi ad un ingresso e un'uscita con le tecniche nel dominio della frequenza.

Programma del corso Analisi dei sistemi di controllo a tempo continuo Controllo nell'intorno dell'equilibrio, schema generale di controllo in retroazione, requisiti di un sistema di controllo, stabilità in condizioni nominali e perturbate, criterio di Bode, tracciamento di diagrammi polari e di Nyquist, criterio di Nyquist, margine di guadagno e margine di fase, analisi di sensitività. Sintesi dei sistemi di controllo a tempo continuo Requisiti e specifiche, metodi di sintesi, reti stabilizzatrici. Luogo delle radici Definizioni e proprietà, uso del luogo delle radici nell'analisi e nella sintesi, contorno delle ra-dici. Regolatori industriali Modello dei regolatori PID (Proporzionali-Integrali-Derivativi). Simulazione e controllo con l'ausilio di Matlab/Simulink Prerequisiti Conoscenze acquisite nei corsi di Teoria dei Sistemi.

Materiale didattico consigliato P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill Italia.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-to dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno soste-nere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.

Tiano - Controlli automatici (mn)

Controlli automatici (mn) Docente: Antonio Tiano Codice del corso: 062184 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le basi matematiche e gli strumenti metodologici necessari alla analisi delle principali proprietà dei sistemi dinamici nel dominio continuo del tempo e alla progettazione di semplici sistemi di controllo lineare.

Programma del corso Sistemi dinamici Modelli matematici di sistemi fisici. Definizione di sistema dinamico tramite le variabili di in-gresso/ stato/uscita e le relative rappresentazioni. Rappresentazioni a tempo continuo. Tra-sformata di Laplace. Risoluzione di sistemi lineari a tempo invariante. Cenni ai sistemi non lineari e alla linearizzazione. Rappresentazioni dei sistemi lineari nel dominio della frequenza. Matrici e funzioni di trasferimento: relazioni con la risposta impulsiva e con le rappresentazioni nel dominio del tempo. Connessioni di sistemi in serie, parallelo, retroazione. Riduzione di complessità di schemi a blocchi. Cenni alle realizzazioni tramite forme canoniche. Definizione della funzione di risposta in frequenza e sue rappresentazioni: diagrammi di Bode, diagrammi polari, diagrammi di Nyquist. Proprietà strutturali dei sistemi dinamici Criteri di stabilità dei sistemi lineari a tempo invariante. Stabilità BIBO. Controllabilità e criterio di controllabilità. Osservabilità e criterio di osservabilità. Dualità tra controllabilità e osservabi-lità. Progettazione dei sistemi di controllo Analisi dei sistemi di controllo retroazionati tramite metodi analitici e grafici: Nyquist e Bode. Grandezze che influiscono sulla risposta: coefficiente di smorzamento, margine di fase e di guadagno. Comportamento statico. Effetto dei disturbi e delle incertezze del modello. Control-lori elementari per sistemi monovariabili nel dominio delle frequenze: reti correttrici, regolatori PID. Cenni ai controllori per sistemi multivariabili e ai controllori non convenzionali basati su logiche fuzzy.

Prerequisiti Conoscenza di base di matematica elementare: numeri complessi, algebra lineare, equazioni differenziali.

Materiale didattico consigliato Appunti delle lezioni. P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill, Mila-no.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda e terza parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le pro-ve in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.

Ferrara - Controllo dei processi

Controllo dei processi Docente: Antonella Ferrara Codice del corso: 062166 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, Elt, Inf Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nel corso vengono descritti e analizzati gli schemi di controllo più utilizzati a livello industriale. Vengono inoltre fornite le nozioni di base per la progettazioni di sistemi di controllo digitale.

Programma del corso 1. Regolatori PID Caratteristiche e proprietà. Regole di taratura empirica. Realizzazione industriale. 2. Schemi di controllo industriale: Controllo in cascata, controllo in anello aperto, precompensatori del segnale di riferimento, compensazione dei disturbi misurabili, controllo a due gradi di libertà. Predittori di Smith, pro-prietà e applicazioni. Controllo decentralizzato, matrice dei guadagni relativi. Controllori di di-saccoppiamento. 3. Controllo digitale: Schemi di controllo digitale, campionatori e mantenitori. Problema del campionamento. Analisi dei sistemi di controllo ibridi. Discretizzazione di regolatori a tempo continuo. Metodi di Eulero, di Tustin e della mappa poli-zeri. Progetto di regolatori digitali.

Prerequisiti Conoscenze acquisite in precedenti corsi di Teoria dei Sistemi, Controlli Automatici e Metodi Matematici per l'Ingegneria.

Materiale didattico consigliato P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di Controlli Automatici. McGraw Hill Italia, 2004.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla se-conda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostene-re una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.

Tiano - Controllo dei processi (mn)

Controllo dei processi (mn) Docente: Antonio Tiano Codice del corso: 062185 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire gli strumenti di analisi e progetto di sistemi di controllo basati su dispositivi digitali e calcolatori. Alcune delle metodologie di progetto sviluppate nel corso di Controlli Automatici sono approfondite e verificate tramite lo sviluppo di specifici progetti per il controllo di diversi tipi di processi fisici, chimici e di impianti industriali.

Programma del corso Sistemi dinamici a tempo discreto Modelli matematici per l'analisi dei sistemi discreti. Equazioni alle differenze finite. Trasforma-ta zeta. Principali proprietà della trasformata zeta e della sua antitrasformata. Il problema del campionamento di processi a tempo continuo. Ricostruzione di Shannon e rappresentazione spettrale di segnali campionati. Definizione di sistema dinamico a tempo discreto tramite le variabili di ingresso/stato/uscita e le relative rappresentazioni. Risoluzione di sistemi lineari a tempo invariante. Cenni ai sistemi non lineari e alla linearizzazione. Rappresentazioni dei si-stemi lineari nel dominio della frequenza. Matrici e funzioni di trasferimento: relazioni con la risposta impulsiva e con le rappresentazioni nel dominio del tempo. Connessioni di sistemi in serie, parallelo, retroazione. Riduzione di complessità di schemi a blocchi. Cenni alle realiz-zazioni tramite forme canoniche. Definizione della funzione di risposta in frequenza e sue rappresentazioni: diagrammi di Bode, diagrammi polari, diagrammi di Nyquist. Proprietà strutturali dei sistemi dinamici a tempo discreto Criteri di stabilità dei sistemi lineari a tempo invariante. Stabilità BIBO. Trasformazione biline-are e criterio di Jury. Controllabilità e criterio di controllabilità. Osservabilità e criterio di osser-vabilità. Progettazione dei sistemi di controllo Specifiche di progetto dei sistemi di controllo: tipo di sistema ed errori a regime. Specifiche sul transitorio. Posizionamento dei poli. specifiche frequenziali. Sensitività parametrica e relazio-ne dei disturbi. Progettazione tramite reti correttrici e regolatori PID. Cenni ai controllori per sistemi multivariabili. e ai controllori adattativi. Filtraggio digitale e filtro di Kalman.

Prerequisiti Conoscenza dei principi generali e delle metodologie di controllo automatico.

Materiale didattico consigliato Appunti delle lezioni. P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda e terza parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le pro-ve in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.

Belli - Conversione dell'energia

Conversione dell'energia Docente: Carlo Belli Codice del corso: 062199 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle caratteristiche costruttive, funzionali e operative delle centrali elettriche. Capacità di determinazione dei parametri principali d'impianto, con bilanci energetici e valuta-zioni tecnico-economiche, con particolare riferimento alle soluzioni più moderne ed efficienti.

Programma del corso Energia: principi generali, fonti energetiche, bilanci energetici, produzione di energia elettrica.- Centrali idroelettriche: classificazione degli impianti, piani di utilizzo dei corsi d'acqua, dimen-sionamento degli impianti, opere di sbarramento, opere di presa, opere di derivazione, opere di restituzione, macchinario idraulico, macchinario elettrico, problemi di regolazione e di tele-controllo, impianti di pompaggio, centrali mareomotrici. - Centrali termoelettriche tradizionali: cicli termodinamici, caratteristiche impiantistiche, combustibili impiegati, generatori di vapore, turbine, impianti di condensazione, montante di macchina, cicli principali, servizi ausiliari, re-golazioni, esercizio e manutenzione degli impianti, problemi chimici e di corrosione, interventi impiantistici e gestionali per la salvaguardia ambientale. - Turbogas e cicli combinati: generali-tà e caratteristiche costruttive delle turbine a gas, centrali termoelettriche ripotenziate con tur-bine a gas, nuove centrali a ciclo combinato, trasformazione di centrali termoelettriche tradi-zionali in cicli combinati. - Altri impianti termoelettrici: centrali a recupero, generazione distri-buita, centrali geotermoelettriche, centrali Diesel. - Centrali nucleotermoelettriche: reazioni nucleari, fisica del reattore, tecnologia dei reattori di potenza, classificazione dei reattori, op-zioni nucleari a breve e lungo termine. - Energia da fonti rinnovabili: energia dal sole, energia dal vento, energia dalle biomasse e dai rifiuti. - Nuovi sistemi di generazione: celle a combu-stibile, conversione magnetoidrodinamica, onde e correnti, gradienti termici oceanici, fusione nucleare. - Conversione dell'energia.

Prerequisiti Conoscenze di base di idraulica, fisica tecnica, scienza delle costruzioni, macchine, elettro-tecnica.

Materiale didattico consigliato C. Belli - P. Chizzolini. Conversione dell'energia. Dispense per le lezioni dell'anno accademico 2006-2007. (testo fornito agli studenti all'inizio del corso e disponibile nel sito www.unipv.it/electric/conven).

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte, la prova finale consisterà in un colloquio in caso di modifica del voto conseguito nelle prove scritte. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di esse-re ammessi al colloquio finale.

Petrecca - Conversione elettromeccanica

Conversione elettromeccanica Docente: Giovanni Petrecca Codice del corso: 062037 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei principi alla base della conversione elettromeccanica nelle diverse tipologie applicative: elettrica/elettrica; elettrica/meccanica; meccanica/elettrica. Acquisizione di com-petenze specifiche sulle trasformazioni energetiche e sui relativi rendimenti. Capacità di af-frontare lo studio di qualsiasi macchina elettrica statica e rotante, in qualsiasi regime di fun-zionamento, indipendentemente dalla sua configurazione circuitale.

Programma del corso 1. Approccio metodologico allo studio della conversione elettromeccanica Concetto di conversione. Applicazioni pratiche: elettrica/elettrica, elettrica/meccanica, mecca-nica/ elettrica, meccanica/meccanica. Bilancio energetico e rendimento. Le equazioni generali di funzionamento di circuiti mutuamente accoppiati. Calcolo delle induttanze. 2. Conversione elettrica/elettrica. Il trasformatore Equazioni di funzionamento in regime comunque variabile. Il trasformatore ideale. Il trasfor-matore monofase. Il trasformatore trifase. Funzionamento in regime alternato sinusoidale. Funzionamento a vuoto e in corto circuito. Tipo di collegamenti tra gli avvolgimenti. Parallelo di trasformatori. Autotrasformatore. 3. Conversione elettrica/meccanica e meccanica/elettrica Equazioni generali di funzionamento di circuiti mutuamente accoppiati a concatenamento va-riabile. Calcolo delle induttanze per circuiti magnetici isotropi e anisotropi con diversi tipi di avvolgimenti concentrati e distribuiti. Equazioni di funzionamento di trasduttori elementari a traferro costante e a traferro anisotropo, con collettore a lamelle. Coppia istantanea e coppia media. Condizioni di coppia media non nulla. Campo magnetico rotante con avvolgimenti bi-fasi e trifasi. Passaggio dal trasduttore elementare alla macchina elettrica industriale. Prerequisiti Conoscenze della teoria dei circuiti, del campo magnetico e dei circuiti magnetici, del calcolo delle induttanze. Principi di meccanica.

Materiale didattico consigliato È prevista la disponibilità in rete del materiale didattico dell'intero corso: http://www.unipv.it/energy/conversione/. P.C. Krause, O. Wasyncsuk. Electromechanical motion devices. Ed. Mc Graw Hill Interna-tional Editions, 1989. G. Petrecca, E. Bassi, F. Benzi. La teoria unificata delle macchine elettriche rotanti. Ed. Clup, terza edizione, 1983. Il testo è disponibile on-line in formato pdf: http://www.unipv.it/azionamenti/Teoria_unificata/ indexME&A.html. Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulle esercitazioni relative alla conversione elettrica/elettrica (trasformatori) e sulla conversione elettrica/ mecca-nica e meccanica/elettrica. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con esito soddisfacente la prova finale verterà solo sul contenuto delle lezioni.

Guagliano - Costruzione di macchine

Costruzione di macchine Docente: Mario Guagliano Codice del corso: 062225 Lezioni (ore/anno): 27 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/14 Progetti (ore/anno): 4

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le nozioni e i concetti di base per eseguire il dimensionamento e la verifica degli organi delle macchine sollecitati staticamente e ciclicamente. Sono, inoltre, trattati ed approfonditi i concetti di collaborazione plastica e l'effetto d'intaglio nei componenti meccanici. Ampio spazio è dedicato alle esercitazioni, numeriche e sperimentali.

Programma del corso Il corso si propone di fornire le nozioni e i concetti di base per eseguire il dimensionamento e la verifica degli organi delle macchine sollecitati staticamente e ciclicamente. Diagrammi delle azioni interne Flessione, azione assiale, taglio e torsione in strutture piane e spaziali. Sollecitazioni limite e sollecitazioni ammissibili nella verifica di resistenza degli organi delle macchine Condizioni limite di resistenza per materiali duttili e fragili in presenza di sforzi monoassiali. Flessione retta e torsione circolare; collaborazione plastica Cenni sul comportamento dei materiali oltre il campo di proporzionalità. Plasticizzazione e col-laborazione. Effetto di intaglio: Kt, Ks Effetto di forma o di intaglio teorico, coefficiente di sovrasollecitazione teorico Kt. Coefficiente di intaglio sperimentale per materiali fragili e duttili, Ks. Esercizi applicativi. La verifica di resistenza statica La verifica di resistenza per stati di sforzo semplici e composti. Criteri di resistenza. Esercizi applicativi. Resistenza a fatica, stati di sforzo semplici Fatica ad alto numero di cicli: tipi di prove. Diagramma di Wöhler e suoi aspetti probabilistici. Diagramma di Haigh. Effetto di intaglio, della finitura superficiale e delle dimensioni. La verifica di resistenza a fatica in presenza di sollecitazioni composte Criterio di Gough e Pollard per sollecitazioni flesso-torsionali. Criterio di Sines. Esercitazioni Le esercitazioni riguarderanno gli aspetti applicativi degli argomenti trattati a lezione. Saranno approfondite, in particolare, le problematiche relative ai più comuni componenti meccanici (assi e alberi, recipienti in pressione, cuscinetti). Progetto È previsto l'esecuzione di un progetto relativo a un sistema meccanico, da svolgersi autono-mamente da parte degli allievi.

Prerequisiti Scienza delle Costruzioni A, Meccanica Applicata A, Disegno di Macchine.

Materiale didattico consigliato Sito web del corso: cm1.mecc.polimi.it

Guagliano - Costruzione di macchine

P. Davoli, L. Vergani, S. Beretta, M. Guagliano, S. Baragetti. Costruzione di Macchine 1. McGraw Hill. 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento Saranno svolte due prove scritte in itinere, a metà al termine del corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con votazione sufficiente sarà consentito sostenere la prova orale finale. Per gli studenti che non hanno sostenuto le prove in itinere à previsto un esame completo che prevede una prova scritta ed una orale.

Ghilardi - Costruzioni idrauliche (urbane)

Costruzioni idrauliche (urbane) Docente: Paolo Ghilardi Codice del corso: 061074 Lezioni (ore/anno): 50 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 35 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso intende fornire le basi culturali dell'idraulica e dell'idrologia utili per affrontare i princi-pali problemi applicativi di queste discipline nel campo edilizio e urbanistico. Per questo moti-vo l'attenzione viene rivolta alle costruzioni idrauliche urbane, con particolare riferimento alle reti per l'approvvigionamento idrico e ai sistemi di fognatura.

Programma del corso Aspetti introduttivi - Introduzione all'ingegneria delle risorse idriche. Quantità e distribuzione delle acque; ciclo idrologico; opere di utilizzazione e regolazione delle risorse idriche. 1. I fluidi e il loro movimento - Stati di aggregazione della materia. Modello continuo di fluido. Proprietà fisiche dei fluidi e loro unità di misura. Fluidi newtoniani. Moto laminare e moto tur-bolento. 2. Statica dei fluidi - Distribuzione della pressione in un fluido in quiete e sua misura. Statica dei fluidi incomprimibili. Spinta su superfici piane. Spinta sopra corpi immersi. Capillarità. 3. Correnti in pressione in moto permanente - Correnti uniformi. Correnti gradualmente varia-te. Potenza di una corrente. Equazione globale di equilibrio dinamico. Caratteristiche generali del moto turbolento: grandezze turbolente e valori medi, sforzi tangenziali viscosi e turbolenti. Dissipazioni energetiche continue: formule di Darcy-Weisbach e di Chezy; formule pratiche. Correnti rapidamente variate: perdite di carico localizzate; misure di velocità, portata e pres-sione. Calcolo idraulico di una condotta. Correnti in depressione. Scambio di potenza fra una corrente e una macchina. Pompe centrifughe. Dispositivi per la regolazione di una corrente. 4. Cenni sul moto vario delle correnti in pressione - Esempi pratici di moto vario. Formule per la stima della massima sovrappressione. 5. Correnti a superficie libera - Correnti gradualmente variate: Moto uniforme; caratteristiche energetiche in una sezione; stato critico; Sezioni aperte e chiuse; Profili di moto permanente. Correnti rapidamente variate: risalto idraulico; restringimenti; paratoie; stramazzi; tombini. cenni sulle misure di portata. 6. Acquedotti - Fabbisogno idrico e sue variazioni nel tempo. Schemi generali. Opere di pre-sa: da acque sotterranee (sorgenti e pozzi), da corsi d'acqua e da laghi. Adduttrici: a gravità o per sollevamento, in pressione o a pelo libero; studio del tracciato. Problemi di progetto e problemi di verifica. Portate massime in un'adduttrice. Piezometriche d'esercizio: statica, a tubi nuovi, a tubi usati. Serbatoi di testata e di estremità. Calcolo della capacità dei serbatoi. Proporzionamento della distribuzione: tipi di rete. Verifica delle reti a ramificazioni aperte e a maglie chiuse. Sollevamenti: pompe e curve caratteristiche; punti di funzionamento; pompag-gio diretto in una rete distributrice; cenni sulla protezione contro i colpi d'ariete. Tubazioni per acquedotti: materiali, criteri di scelta delle tubazioni; criteri di costruzione, pressione di eserci-zio, giunti e pezzi speciali. Apparecchiature accessorie, valvolame. 7. Precipitazioni - Cenni sulla misura delle precipitazioni e sull'elaborazione statistica dei dati pluviometrici. Linee segnalatrici di probabilità pluviometrica: utilizzo pratico.

Ghilardi - Costruzioni idrauliche (urbane)

8. Fognature - Generalità: scopo e tipi di rete. Calcolo delle acque nere: portate medie annue, medie giornaliere, del giorno di massimo consumo, di punta. Calcolo delle portate di origine meteorica: modello di corrivazione, modello di invaso, cenni su modelli idrologici complessi. Cenni sugli scolmatori di piena. Impianti di sollevamento. Dimensionamento idraulico dei col-lettori: sezioni tipiche, pendenze e velocità adottabili. Pozzetti di ispezione e manufatti di rac-cordo: salti, curve, confluenze, diramazioni, etc.. Cenni su cacciate, caditoie stradali, immis-sioni private, opere di ventilazione, materiali per le canalizzazioni.

Prerequisiti Si richiedono concetti di base di analisi matematica (integrali, derivate totali e parziali, equa-zioni differenziali) e di meccanica (equilibrio statico e dinamico).

Materiale didattico consigliato Citrini - Noseda. Idraulica. Casa Editrice Ambrosiana. AA. VV. Sistemi di fognatura: manuale di progettazione. Hoepli. Ippolito G. Appunti di costruzioni idrauliche. Ed. aggiornata a cura di G. De Martino. Liguori. Papiri S. Acquedotti. (Dispensa in distribuzione). Papiri S. Fognature. (Dispensa in distribuzione).

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta - Può essere sostituita da due prove in itinere svolte durante il corso.

Venini - Diagnostica e misure dei sistemi meccanici

Diagnostica e misure dei sistemi meccanici Docente: Paolo Venini Codice del corso: 062341 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: Ingegneria meccanica Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso è familiarizzare l'allievo con la problematica della diagnostica dei sistemi meccanici, materia che si inquadra nell'ambito dello studio dei problemi inversi e dell'identifi-cazione strutturale. L'acquisizione di una buona manualità con l'ambiente Matlab rappresenta un obiettivo formativo "di servizio".

Programma del corso Introduzione all'ambiente MATLAB Viene trattato il programma Matlab quale ambiente privilegiato per lo studio dinamico, la simu-lazione e l'identificazione di sistemi meccanici. Si parte dalle operazioni algebriche elementari per giungere alla modellazione di sistemi continui nello spazio e nel tempo. Diagnostica di sistemi meccanici: elementi di teoria e applicazioni Concetto di problema inverso in meccanica e applicazione al caso di semplici sistemi mecca-nici con simulazione in ambiente Matlab. Illustrazione di alcune tecniche di elaborazione dei dati, di memorizzazione dei segnali e di correlazione delle grandezze. Scelta delle grandezze da controllare per l'individuazione dei malfunzionamenti. Analisi comparativa di risultati speri-mentali e di risultati da modelli numerici.

Prerequisiti Sono richieste conoscenze dei corsi di Meccanica Applicata e Scienza delle Costruzioni.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico distribuito dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta e prova orale obbligatoria.

Robecchi Majnardi - Diritto amministrativo

Diritto amministrativo Docente: Ambrogio Robecchi Majnardi Codice del corso: 062145 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: IUS/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nel modulo di Diritto Amministrativo si intendono fornire le indicazioni generali in tema di fonti giuridiche e della loro gerarchia, con specifico riferimento agli aspetti procedimentali e prov-vedimentali. In questo ambito generale verranno inseriti alcuni riferimenti essenziali al diritto urbanistico, alla realizzazione delle opere pubbliche e al diritto ambientale.

Programma del corso La gerarchia delle fonti del diritto: la Costituzione La riforma del titolo V Cost, sia per la funzione legislativa che per quella amministrativa Legge statale e legge regionale: ripartizione per materie e procedimento Atti con forza di legge: decreto legge, decreto legislativo Regolamenti, piani, programmi, bilanci, circolari I nuovi principi dell'azione amministrativa dopo la modifica del titolo V Il pluralismo amministrativo e le autonomie locali Il provvedimento amministrativo: principi, elementi essenziali, classificazioni, tipi Il procedimento amministrativo e la legge 241/90 e successive modifiche Le competenze amministrative sull'assetto e l'utilizzo del territorio Prerequisiti Nessun requisito specifico.

Materiale didattico consigliato Per la parte sulla gerarchia delle fonti, provvedimento e procedimento amministrativo, verran-no indicate letture, soprattutto integrative, con il massimo grado di aggiornamento. Altre even-tuali letture di aggiornamento verranno concordate con gli studenti.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove scritte in itinere e finale. Eventuale esame finale orale.

Deledda - Diritto amministrativo (mn)

Diritto amministrativo (mn) Docente: Maria Deledda Codice del corso: 062232 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: IUS/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nel modulo di Diritto Amministrativo si intendono fornire le indicazioni generali in tema di fonti giuridiche e della loro gerarchia, con specifico riferimento agli aspetti procedimentali e prov-vedimentali. In questo ambito generale verranno inseriti alcuni riferimenti essenziali al diritto urbanistico, alla realizzazione delle opere pubbliche e al diritto ambientale.

Programma del corso Gerarchia delle fonti del diritto Enti pubblici. Organismi di diritto pubblico. Spa miste Rapporto organico e di servizio Beni pubblici Attività amministrativa: principi generali Procedimento amministrativo e L. 241/90 Atti amministrativi: caratteristiche, classificazioni, elementi e requisiti Invalidità dell'atto amministrativo e principi di tutela giurisdizionale Prerequisiti Nessun requisito specifico.

Materiale didattico consigliato Per la parte sulla gerarchia delle fonti, provvedimento e procedimento amministrativo, verran-no indicate letture, soprattutto integrative, con il massimo grado di aggiornamento. Altre even-tuali letture di aggiornamento verranno concordate con gli studenti.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove scritte in itinere e finale. Eventuale esame finale orale.

Robecchi Majnardi, Lissandrin, Membretti - Diritto urbanistico + Legislazione delle opere pub-bliche e dell'edilizia + Sociologia

Diritto urbanistico + Legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia + Sociologia Docenti: Ambrogio Robecchi Majnardi, Graziano Lissandrin, Andrea Membretti Codice del corso: 061063 Lezioni (ore/anno): 80 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 40 Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: IUS/10 + SPS/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nel modulo di DIRITTO URBANISTICO si intendono fornite, oltre alle indicazioni generali in tema di fonti giuridiche e la loro gerarchia, le nozioni fondamentali in materia di diritto urbani-stico ed edilizia nonché di diritto ambientale. Nel modulo di LEGISLAZIONE DELLE OO. PP. si mira a ottenere una idonea conoscenza dei soggetti giuridici, dei tipi di obbligazioni e delle norme legislative che regolano la realizzazione delle opere pubbliche e private e l'attività edi-lizia. Il modulo di SOCIOLOGIA è concepito per offrire agli studenti di Ingegneria Edi-le/Architettura un insieme di approcci teorico-esplicativi e di strumenti di analisi utili a rappor-tarsi in modo critico con i fenomeni spaziali e territoriali, a partire dal contesto urbano e su scala sia micro che macro. Lo spazio, con riferimento innanzitutto alla città moderna e con-temporanea, viene qua considerato (seguendo l'approccio sociologico dell'integrazionismo simbolico) come una "costruzione sociale", ovvero come il prodotto "simbolico" - e al tempo stesso la base "materiale" - di continui processi di interpretazione da parte dei soggetti che lo usano e che se ne appropriano, anche solo temporaneamente, per fini diversi. Particolare ri-levanza, in quest'ottica, assumono le relazioni sociali - di potere, conflittuali, cooperative - che nelle diverse epoche e nei vari contesti urbani contribuiscono a definire il senso/i sensi degli spazi, le loro gerarchie, le loro modalità di utilizzo.

Programma del corso Modulo di Diritto • La gerarchia delle fonti del diritto: la Costituzione • La riforma del titolo V Cost, sia per la funzione legislativa che per quella amministrativa • Legge statale e legge regionale: ripartizione per materie e procedimento • Atti con forza di legge: decreto legge, decreto legislativo • Regolamenti, piani, programmi, bilanci, circolari • I nuovi principi dell'azione amministrativa dopo la modifica del titolo V • Il pluralismo amministrativo e le autonomie locali • Il provvedimento amministrativo: principi, elementi essenziali, classificazioni, tipi • Il procedimento amministrativo e la legge 241/90 e successive modifiche • Le competenze amministrative sull'assetto e l'utilizzo del territorio • La legislazione urbanistica statale: principi e testi non-nativi fondamentali • La pianificazione urbanistica di diverso livello: procedure e valenza giuridica. Misure di

salvaguardia • L'attività edilizia. Il regolamento edilizio. La concessione • La normativa sui beni culturali ed ambientali • La normativa sulla lotta all'inquinamento (cenni)

Robecchi Majnardi, Lissandrin, Membretti - Diritto urbanistico + Legislazione delle opere pub-bliche e dell'edilizia + Sociologia

Modulo di Legislazione OOPP • La gara d'appalto dei lavori pubblici. • Esproprio ed occupazione. Modulo di sociologia: "La costruzione sociale dello spazio urbano" Muovendo da una prima riflessione sulla nascita dell'urbanesimo e sullo sviluppo della città moderna, il corso si propone di trattare le linee fondamentali dell'organizzazione socio-economica della città contemporanea e dei suoi spazi (pubblici e privati) nonché i fenomeni sociali e culturali più rilevanti in essa riscontrabili. È parte integrante del modulo di Sociologia un ciclo di seminari tematici, con la partecipazione di esperti esterni (giornalisti, architetti, amministratori pubblici,..), finalizzati ad approfondire in modo trans-disciplinare alcuni dei temi del corso. Gli studenti avranno facoltà di realizzare tesine di gruppo sugli argomenti dei semi-nari, le quali saranno valutate e otterranno un punteggio integrativo del voto finale d'esame. • Introduzione alla sociologia urbana • La sociologia spazialista e l'approccio interazionista • L'urbanesimo e le trasformazioni della città • Il governo della città • Il rapporto tra pianificazione territoriale e sociologia • Partecipazione e conflitto nella città • Povertà ed esclusione sociale • Cultura urbana e culture urbane • Processi percettivi e simbolismo dei luoghi • Spazi pubblici e regolazione del territorio • Il tempo e la città • Metodi, tecniche e fonti di dati per l'analisi sociologica del territorio

Prerequisiti Nessun requisito specifico.

Materiale didattico consigliato Per i moduli di Diritto e Legislazione OOPP, per la parte sulla gerarchia delle fonti, il provve-dimento ed il procedimento amministrativo verranno indicate letture integrative degli argomen-ti trattati a lezione, con il massimo grado di aggiornamento; per gli altri settori ulteriori letture di aggiornamento verranno concordate con gli studenti. Per il modulo di Sociologia, oltre al testo di riferimento, ulteriore materiale didattico (dispense, powerpoint, testi integrativi) sarà consigliato a lezione e in parte sarà scaricabile dalla pagina web del docente, all'indirizzo: http://www.unipv.it/webdsps/people/membretti.html. S. Vicari Haddock. La città contemporanea. Il Mulino Paperbacks, Bologna, 2004. Salvia Teresi. Diritto urbanistico. CEDAM 2002. F. Fontanazza. La gara d'appalto dei lavori pubblici. V. Ilari. Espropriazione per pubblico interesse.

Modalità di verifica dell'apprendimento Per Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP prove scritte in itinere ed eventuale esame finale orale; per Sociologia esame finale scritto ed eventuale orale integrativo (concorrono al voto finale i punti conseguiti con le tesine facoltative). Il voto finale è unico.

Chiofalo - Disegno dell'architettura 1

Disegno dell'architettura 1 Docente: Lucrezia Chiofalo Codice del corso: 061031 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/17 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di guidare lo studente nell'acquisizione degli strumenti e delle tecniche per la rappresentazione dell'architettura utilizzando modelli architettonici riconducibili a forme ge-ometriche semplici. La geometria è dunque lo strumento ordinatore che consente di controlla-re, e di rappresentare, volumi e superfici anche complessi. Particolare attenzione è data alla normativa grafica, alle norme di quotatura del disegno e alla rappresentazione degli elementi dell'architettura (serramenti, scale, volte, solai, paramenti murari) alle varie scale di approfon-dimento. Il programma del corso prevede anche l'apprendimento degli strumenti e dei metodi del rilevamento architettonico privilegiando il metodo diretto o manuale. In questo ambito lo studente viene guidato nell'acquisizione delle tecniche specifiche per il disegno dal vero (pro-porzionato e a mano libera) e successivamente per il rilievo e la restituzione geometrica alle varie scale di rappresentazione.

Programma del corso Per ogni argomento proposto lo studente dovrà elaborare una o più tavole di formato A3. I modelli, oggetto delle esercitazioni, sono proposti dal docente o in alcuni casi scelti dallo stu-dente. Acquisiti gli strumenti e le tecniche base della rappresentazione, è previsto un certo numero di esercitazioni con modelli rilevati e poi rappresentati dallo studente seguendo il me-todo diretto o manuale. Norme unificate del disegno dell'architettura Le scale metriche di rappresentazione La rappresentazione di serramenti, scale, arredi alle varie scale di rappresentazione. La doppia proiezione ortogonale applicata ai modelli dell'architettura alle varie scale di rap-presentazione Sezioni di solidi e di elementi dell'architettura con piani paralleli, perpendicolari e inclinati ri-spetto ai piani fondamentali Le strutture di collegamento La rappresentazione delle scale ai vari piani di collegamento. Classificazione delle scale se-condo la loro forma, il tipo di struttura e i materiali. Le proiezioni assonometriche Assonometria obliqua e assonometria ortogonale (teorema di Schlömilch). La prospettiva Prospettiva centrale e prospettiva accidentale. La rappresentazione delle volte Le volte semplici e le volte composte. Il rilievo a vista Tecniche del disegno a mano libera. Strumenti e metodi del rilevamento architettonico Il rilievo geometrico del costruito. Storia della rappresentazione

Chiofalo - Disegno dell'architettura 1

Prerequisiti Conoscenze di base legate al disegno.

Materiale didattico consigliato Oltre al materiale didattico fornito dal docente e consultabile sul sito del corso, si consiglia la consultazione dei seguenti testi: AA. VV. Elementi costruttivi nell'edilizia - Morfologia e disegno. ed. C.U.E.N. M. Docci R. Migliari. Scienza della rappresentazione. Fondamenti e applicazioni della geome-tria descrittiva. Urbino 1992, Ed. NIS. M. Docci, D. Maestri. Manuale di rilevamento architettonico e urbano. Bari 2002, Ed. Laterza. M. Docci, D. Maestri. Storia del rilevamento architettonico. Bari 2002, Ed. Laterza. M. Docci. Teoria e pratica del disegno. Bari 1996, Ed. Laterza. U.N.I. Norme per il disegno tecnico. Edilizia e settori correlati. Roma 1988. T.E. Bertoldo. Tecnica grafica. Ed. ATLAS. E. Neufert. Enciclopedia pratica per progettare e costruire. Hoepli, Milano 1976. Il manuale dell'architetto. CNR, Roma 1962 (e edizioni successive). M. Docci, F. Mirri. La redazione grafica del progetto architettonico. La Nuova Italia Scientifica.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono oggetto di verifica gli elaborati grafici svolti durante il corso e gli elaborati che hanno come oggetto il rilievo del costruito. È prevista per l'esame una prova grafica ed una eventua-le prova orale.

Greco - Disegno dell'architettura 2

Disegno dell'architettura 2 Docente: Alessandro Greco Codice del corso: 061047 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/17 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L’insegnamento si pone come obiettivo la lettura, la rappresentazione e la progettazione in tradizionale e in automatico del progetto unificato alla scala dell'organismo edilizio (progetto tipologico-spaziale e tecnologico). Si intende inoltre fornire agli studenti le conoscenze e ca-pacità d'uso degli strumenti informatici per la rappresentazione del progetto.

Programma del corso Il corso si articola in lezioni, esercitazioni e laboratori. Lezioni Le lezioni sviluppano le regole di rappresentazione della forma necessarie per conoscere lo spazio ed il sistema edilizio nelle sue parti e utilizzare i programmi di cad bi e tridimensionale. Tali regole riguardano le proiezioni parallele (doppia proiezione ortogonale, assonometria), le proiezioni centrali (prospettiva) e la teoria delle ombre. Accanto alle regole di rappresentazio-ne della forma le lezioni sviluppano la conoscenza e l'approfondimento delle regole unificate di segni, simboli, scrittura e di cornice del rilievo e del progetto letto alle varie scale di rappre-sentazione: il territorio, il complesso insediativo, l'organismo abitativo. Le scale di rappresen-tazione utilizzate sono essenzialmente: 1/10.000, 1/2.000 per il territorio, 1/500 per il com-plesso insediativo, 1/200, 1/100 e 1/50 per l'organismo edilizio nella rappresentazione del si-stema tipologico-spaziale e tecnologico. La conoscenza di queste regole risulta necessaria per poter ridisegnare in automatico tavole di rilievo e di progetto leggibili in modo univoco dai diversi operatori coinvolti nel processo edilizio (progettisti, realizzatori, controllori, utenti). Le lezioni riguardano, inoltre, la descrizione di programmi finalizzati all'informatizzazione del di-segno in modalità sia raster che vettoriale. Esercitazioni Le esercitazioni riguardano il rilevo di un edificio e l'approfondimento delle regole di rappre-sentazione della forma e l'unificazione del disegno di progetto. Sono realizzate sul campo, per la rilevazione secondo le tecniche tradizionali dirette, ed in aula, per quanto riguarda la reda-zione delle tavole di gruppo ed individuali. Laboratori Le attività di Laboratorio vertono sull'acquisizione delle nozioni di base per l'informatizzazione del disegno in modalità sia raster che vettoriale, attraverso l'utilizzo di software largamente diffusi. Inoltre si organizzano comunicazioni specifiche per ampliare le conoscenze degli stu-denti sulle tecniche di rappresentazione del progetto edilizio secondo metodi innovativi.

Prerequisiti Conoscenze del disegno tecnico edilizio, conoscenza di informatica grafica, conoscenza degli elementi costruttivi di base del sistema edilizio.

Materiale didattico consigliato Alcuni contenuti delle lezioni vengono trattati e forniti su supporto informatico. Docci M. Manuale di disegno architettonico. Laterza. Docci M., Maestri D. Il rilevamento architettonico. Storia, metodi e disegno. Laterza.

Greco - Disegno dell'architettura 2

Mecca S. Il progetto edilizio esecutivo. NIS. Mirri F. La rappresentazione tecnica progettuale. NIS. Bini M. Tecniche grafiche e rappresentazione. Alinea Editrice. J. Mitchell W., Mc Cullogh M. Digital design media. Strumenti digitali per il design, l'architettu-ra, la grafica. Mc Grow - Hill.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso vengono effettuate prove in itinere. Inoltre le esercitazioni consisteranno nello svolgimento di un tema d'anno in gruppo, che costituisce elemento di valutazione e che deve essere presentato per l'ammissione all'esame orale. La prova orale riguarda la discussione dei contenuti trattati nel corso delle lezioni.

Vendegna - Ecologia applicata

Ecologia applicata Docente: Valerio Vendegna Codice del corso: 062134 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: AmbT, Elt Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: BIO/07 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Fornire le capacità necessarie a riconoscere, comprendere e valutare il grado di alterazione indotta dall'uomo negli ecosistemi e quindi ad individuarne le cause fondamentali e scegliere di conseguenza i più efficaci provvedimenti per la salvaguardia, il recupero ambientale la mi-tigazione degli impatti, quantificando l'entità dello sforzo necessario per conseguire questi ri-sultati.

Programma del corso Lezioni • Funzionalità di base degli ecosistemi. • Capacità di riequilibrio degli ecosistemi e limiti. • Criteri e metodi di analisi degli ambienti naturali e di valutazione delle cause di alterazione

indotta dall'uomo. • Procedura operativa e metodi di svolgimento di uno studio ambientale, applicato ad opere

di ingegneria. • Elementi di reperimento, rilevamento, trattamento e presentazione dei dati ambientali. • Esempi applicativi di calcoli previsionali delle dinamiche ecologiche indotte dagli inquina-

menti e dalle alterazioni dell'habitat. • Studi di impatto ambientale delle opere e strumenti di gestione ambientale (EMS) nell'am-

bito della produzione e dei servizi. Parte pratica Esercitazioni pratiche, lavoro seminariale e visite a strutture produttive, sono parte integrante del corso.

Prerequisiti Materiale didattico consigliato Viene fornito dal docente un CD del corso, contenente la traccia completa delle lezioni, colle-gata ipertestualmente a tutto il materiale di approfondimento necessario che è presente nello stesso CD. Il materiale di riferimento fornito non è utile solo alla preparazione dell'esame ma guida fino alle prime implementazioni professionali. Al termine di ogni lezione viene citata una ampia bibliografia, tradizionale ed on-line, della quale il docente indica l'uso più appropriato (formativo e/o professionale). Spazio ampio viene dato alla guida, con precise indicazioni di URL selezionate, per un produttivo uso di internet nell'aggiornamento in materia di ecologia applicata.

Modalità di verifica dell'apprendimento La valutazione dello studente è basata su una prova in itinere scritta (a metà del corso) e su un esame finale, che può essere sostituito da un progetto di gruppo, svolto autonomamente ma preventivamente concordato tra docente e studenti.

Sconfietti- Ecologia applicata (mn)

Ecologia applicata (mn) Docente: Renato Sconfietti Codice del corso: 062253 Lezioni (ore/anno): Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): Settore scientifico disciplinare: BIO/07 Progetti (ore/anno):

Obiettivi formativi specifici Conoscere gli elementi essenziali per comprendere le dinamiche naturali degli ecosistemi; riconoscere, comprendere e valutare il grado di alterazione indotta dall'uomo negli ecosistemi; conoscere i più efficaci provvedimenti per la tutela, il recupero ambientale, la mitigazione degli impatti.

Programma del corso Il corso si articola in quattro parti: I parte) concetti di base; II parte) situazioni di alterazione antropica degli equilibri ecologici; III parte) possibili applicazioni; IV) casi concreti di studio. Nella parte applicativa verrà dedicato ampio spazio alla casistica legata alle acque dolci su-perficiali, anche in riferimento alla normativa europea ed italiana. Il corso viene completato da alcune brevi esercitazioni in aula su casi simulati e da una o due esercitazioni pratiche sul campo. Parte I - Definizioni di base, fattori ecologici, cicli biogeochimici, specie e popolazione, comu-nità ed ecosistema. Biodiversità. (10 ore) Parte II - Cenni sulle principali cause di alterazione e inquinamento e loro effetti nei tre com-parti ambientali: aria, acqua, suolo. Approfondimento per gli ecosistemi acquatici d’acqua dol-ce: River Continuum Concept, processi di autodepurazione, eutrofizzazione, impatti antropici, fenomeni di inquinamento .... (14 ore) Parte III - Bioindicatori e loro applicazioni. Indici di qualità ambientale. Biomonitoraggio. De-flusso Minimo Vitale (DMV) nei corsi d’acqua. Fitodepurazione. (18 ore) Parte IV - Interventi di sistemazione idraulica e impatto sugli ecosistemi. Cenni sulla riqualifi-cazione degli ambienti acquatici naturali e artificiali (es. cave). Casi pratici di studio. (18 ore) L’impegno orario di ciascuna parte e la sequenza degli argomenti sono indicativi.

Materiale didattico consigliato Può essere utile un testo snello di ecologia di base fra i tanti in commercio, per esempio: Ghetti P.F., 2002 - Elementi di ecologia. Cleup, Padova (molto semplice) Come testi di consultazione, fra i pochi in commercio si segnalano: Vismara R., 1992. Ecologia Applicata. Hoepli (taglio ingegneristico); Provini A., Galassi S., Marchetti R., 1998. Ecologia Applicata. Città Studi Edizioni, Milano (ta-glio molto ecologico). Il docente mette comunque a disposizione i supporti didattici utilizzati per le lezioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso verrà proposta una prova scritta in itinere e una prova orale finale sugli ar-gomenti trattati. Chi non sostiene le due prove o non le supera entrambe sosterrà un esame orale sull'intero programma.

Balconi, Fontana - Economia

Economia Docenti: Margherita Balconi, Roberto Fontana Codice del corso: 062261 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 5 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso fornisce allo studente la capacità di interpretare e analizzare il contesto economico e le regole che guidano le scelte degli individui e delle imprese, attraverso il paradigma analitico e gli strumenti metodologici adeguati. A tal fine sono introdotti i concetti e i modelli di base sviluppati dalla disciplina economica per interpretare il funzionamento dei mercati (nei diversi regimi di concorrenza, oligopolio e monopolio), per valutare l'efficienza, per comprendere la funzionalità degli incentivi privati e i contesti che invece richiedono l'intervento pubblico (in particolare attraverso la regolamentazione e l'antitrust). La trattazione dei vari argomenti de-dica particolare attenzione alle applicazioni al mondo reale.

Programma del corso Il corso è un'introduzione ai principali concetti e modelli della microeconomia. Gli argomenti sono selezionati sulla base del maggiore interesse che rivestono per corsi di laurea di inge-gneria e la trattazione fa uso di elementi di calcolo differenziale. Vengono quindi trattate in modo analiticamente adeguato le parti che riguardano le scelte delle imprese nelle diverse forme di mercato. Introduzione su concetti e principi chiave Le scelte del consumatore Le forze di mercato della domanda e dell'offerta Il concetto di elasticità e le sue applicazioni L'efficienza dei mercati I mercati dei fattori di produzione I costi per le imprese Le imprese in un mercato concorrenziale Il monopolio Introduzione alla Teoria dei Giochi L'oligopolio La concorrenza monopolistica I fallimenti del mercato: esternalità, beni pubblici e risorse comuni Prerequisiti Conoscenze di base di geometria analitica e calcolo differenziale.

Materiale didattico consigliato N.G. Mankiw. Principi di Economia: Microeconomia. Zanichelli, 2002. Capitoli selezionati di tale testo e dispense preparate dal docente (scaricabili on line).

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà svolta una prova in itinere a metà del corso e una seconda al termine del corso. Le pro-ve consistono nel rispondere per iscritto a domande aperte. Chi non partecipa alle 2 prove o non le supera sosterrà l'esame sull'intero programma, che a sua volta richiede risposte scritte a domande aperte. Su richiesta dello studente l'esame sull'intero programma può essere in-tegrato da una prova orale.

Mora - Economia (mn)

Economia (mn) Docente: Mario Mora Codice del corso: 062280 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire allo studente metodi e modelli economici per l'analisi e l'interpretazione dell'ambiente competitivo delle imprese industriali. Inquadrata la scienza economica nei suoi concetti fon-damentali di formazione e di sviluppo, un rilievo particolare sarà dato all'azione dei fattori pro-duttivi e del mercato nelle diverse strutture competitive ricorrenti, alla valutazione degli inve-stimenti sia in via preventiva che consuntiva e all'analisi dei bilanci con presentazione di casi concreti. Saranno inoltre considerate le principali variabili aggregate della macroeconomia nelle diverse ottiche della composizione del prodotto interno lordo, delle patologie collegate ai fenomeni dell'inflazione, della disoccupazione e del debito pubblico per concludere con uno sguardo alla moneta e alle politiche monetarie.

Programma del corso Programma del corso Microeconomia - I principi fondamentali e le scuole di pensiero - Domanda e offerta - Teoria del consumatore e del produttore - Fattori di produzione - Regimi di mercato Economia azien-dale: - Costi e ricavi. Il punto di pareggio - Valutazione degli investimenti e delle imprese Ma-tematica finanziaria: - Capitalizzazione semplice e composta - Rendite certe e ammortamento di mutui Macroeconomia: - Il Prodotto interno lordo - Inflazione - Disoccupazione Debito pub-blico - La moneta e i sistemi monetari _ Curve IS e LM.

Prerequisiti Conoscenze elementari di calcolo differenziale.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico preparato dal docente. Baranzini e Marangoni. Macro e microeconomia. CEDAM. O testo equivalente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere che verteranno sui primi cinque capitoli e sui se-condi tre capitoli. Sarà possibile integrare i risultati con un colloquio.

Panella - Economia dell'ambiente

Economia dell'ambiente Docente: Giorgio Panella Codice del corso: 062063 Lezioni (ore/anno): 50 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso consiste nel mettere lo studente nella condizione di comprendere i princi-pali meccanismi del sistema economico e i modi di regolamentazione dell'operatore pubblico. Il corso ha altresì lo scopo di fornire conoscenze teoriche e pratiche utili alla formazione pro-fessionale dello studente, con particolare riferimento alla gestione dei servizi pubblici ambien-tali.

Programma del corso Il corso si articola in quattro parti: - Microeconomia: il sistema economico di mercato e il suo modo di operare; il sistema di contabilità nazionale; la determinazione dei prezzi nei mercati concorrenziali e in quelli non concorrenziali; il mercato dei fattori produttivi;l'efficienza del si-stema di mercato; l'equilibrio macroeconomico. - L'economia dell'ambiente: l'ambiente e il si-stema economico; l'allocazione delle risorse: il tasso ottimale di utilizzo; l'allocazione delle ri-sorse in presenza di rischio ed incertezza; il valore delle risorse ambientali; la definizione del-le politiche ambientali; gli strumenti delle politiche ambientali. - Lo sviluppo economico soste-nibile; la sostenibilità dei centri urbani; l'inquinamento dell'aria, la gestione del suolo. - La ge-stione dei servizi ambientali: la gestione dei servizi idrici; la gestione dei servizi di igiene ur-bana; la gestione dei servizi di trasporto.

Prerequisiti Conoscenze elementari di calcolo differenziale.

Materiale didattico consigliato Panella G. Lezioni di economia politica. CUSL, Pavia (2002). Panella G. Economia e politiche dell'ambiente. Carocci, Roma (2003).

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte in corso d'anno o esame finale orale.

Panella - Economia dell'ambiente (mn)

Economia dell'ambiente (mn) Docente: Giorgio Panella Codice del corso: 062093 Lezioni (ore/anno): 50 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso consiste nel mettere lo studente nella condizione di comprendere i princi-pali meccanismi del sistema economico e i modi di regolamentazione dell'operatore pubblico. Il corso ha altresì lo scopo di fornire conoscenze teoriche e pratiche utili alla formazione pro-fessionale dello studente, con particolare riferimento alla gestione dei servizi pubblici ambien-tali.

Programma del corso Il corso si articola in quattro parti: - Microeconomia: il sistema economico di mercato e sul suo modo di operare; il sistema di contabilità nazionale; la determinazione dei prezzi nei mercati concorrenziali e in quelli non concorrenziali; il mercato dei fattori produttivi; l'efficienza del si-stema di mercato; l'equilibrio macroeconomico. - L'economia dell'ambiente: l'ambiente e il si-stema economico; l'allocazione delle risorse: il tasso ottimale di utilizzo; l'allocazione delle ri-sorse in presenza di rischio e di incertezza; il valore delle risorse ambientali; la definizione delle politiche ambientali; gli strumenti delle politiche ambientali. - Lo sviluppo economico so-stenibile; la sostenibilità dei centri urbani; l'inquinamento dell'aria, la gestione del suolo. - La gestione dei servizi ambientali: la gestione dei servizi idrici; la gestione dei servizi di igiene urbana; la gestione dei servizi di trasporto.

Prerequisiti Conoscenze elementari del calcolo differenziale.

Materiale didattico consigliato Panella G. Lezioni di economia politica. CUSL, Pavia (2002). Panella G. Economia e politiche dell'ambiente. Carocci, Roma (2003).

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove in corso d'anno o esame finale orale.

Gugiatti - Economia e organizzazione sanitaria

Economia e organizzazione sanitaria Docente: Attilio Gugiatti Codice del corso: 062176 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il programma dell'insegnamento si propone di introdurre lo studente alle tematiche fondamen-tali dell'economia delle aziende ed amministrazioni pubbliche con particolare riferimento al settore sanitario. L'approccio economico-aziendale sarà sviluppato a partire dall'analisi dei processi di riforma del welfare in atto nei paesi avanzati. Una parte del corso è dedicata alle metodologie di valutazione economica, al technology assessment e agli impatti dell'introdu-zione delle tecnologie biomediche e sanitarie in ambito medico-sanitario.

Programma del corso Lo stato sociale Definizioni, approcci, evoluzione, diversi modelli di riferimento nei paesi occidentali e fattori di crisi. Il SSN italiano Storia ed evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale con particolare riferimento alla riforma del 1978 e ai successivi interventi legislativi. I concetti di aziendalizzazione e regionalizzazio-ne del sistema. Aziende sanitarie ed aziende ospedaliere. L'introduzione di logiche di quasi mercato in sanità. I LEA, i dipartimenti, le politiche di rimborso. Le Tecnologie Biomediche e Sanitarie Innovazione tecnologica e diffusione delle tecnologie nella sanità. Il governo della variabile tecnologica: processi di acquisizione e fattori di criticità. Dati e informazioni in sanità Introduzione alle analisi epidemiologiche e demografiche. Gli indicatori di attività e di risultato. Valutazione e revisione della qualità. Le metodologie di valutazione economica Analisi costo/beneficio, costo/efficacia e costo/utilità. L'analisi di sensibilità. Alcune applica-zioni: telemedicina, metodiche di imaging, la farmacoeconomia.

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Dispense e altro materiale a cura del docente. E. Borgonovi. Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche. EGEA, Milano. Capitoli 2-3-4. A. Gugiatti. Il lavoro civile. EGEA, Milano, 2003. Capitoli 4-5.

Modalità di verifica dell'apprendimento Esame finale scritto o esame orale.

Mercandino - Economia ed estimo civile

Economia ed estimo civile Docente: Augusto Mercandino Codice del corso: 061073 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/22 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Economia ed Estimo Civile si propone tre obiettivi distinti e specifici: fornire all'allie-vo le nozioni di base di macro e microeconomia necessarie a comprendere il funzionamento del mercato e dell'impresa; di rendere l'allievo capace di leggere e successivamente di sten-dere i documenti scritti di progetto (capitolati, analisi ed elenchi prezzi) nel rispetto della nor-mativa vigente, compresa la redazione della stima dei lavori tramite la compilazione del com-puto metrico estimativo; di introdurre l'allievo alla stima dei beni immobili, fondi rustici, aree edificabili, edifici.

Programma del corso Economia • Radici storiche dell'economia e le scuole di pensiero. Economia politica e politica econo-

mica. Micro e macroeconomia. Bene, bisogno, risorse e mercato. • Il sistema economico di mercato e le regole: la concorrenza perfetta e l'equilibrio di breve

e medio periodo; domanda, offerta elasticità e prezzo; massimizzazione dell'utilità e dei profitti.

• La concorrenza imperfetta (monopolio, oligopolio, concorrenza monopolistica). Impresa ed imprenditore. Fattori di produzione e produttività.

• Flusso circolare del reddito: famiglie-imprese/beni-fattori/consumatori-produttori; provve-dimenti di politica economica (salario minimo, imposta sul consumo, imposte sulla produ-zione). Teoria del consumatore. Teoria della produzione.

• Prodotto interno lordo e reddito: consumi, investimenti, spesa pubblica e export; disoccu-pazione; inflazione e indice dei prezzi.

• Investimento e risparmio: valutazione degli investimenti, tassi di sconto. • Mercati finanziari: moneta, tasso di interesse; modello IS-SL. • Aspettative di consumo, investimento, produzione, mercato del lavoro. Il ruolo della politi-

ca economica, monetaria e fiscale. Il debito pubblico. • Introduzione alla statistica economica: numeri indici, tasso di disoccupazione, deflettore

del PIL e indici dei prezzi al consumo; indici di produttività. Estimo • Elementi di matematica finanziaria: impiego di un capitale ad interesse semplice; impiego

di un capitale ad interesse composto; valore attuale di un capitale esigibile dopo n anni, sconto; formazione di un capitale; valore attuale di una rendita (annualità) costante per n anni.

• Elementi di statistica: variabile statistica ad una dimensione; rappresentazione sintetica di una variabile statistica; popolazioni statistiche a più dimensioni.

• I documenti contrattuali e la conduzione dei lavori: Fasi e soggetti nella realizzazione di un'opera di ingegneria: il progetto, l'appalto, il collaudo; i capitolati (il Capitolato Generale, il Capitolato Speciale); elenco prezzi, analisi dei prezzi; il computo metrico; l'appalto: ge-neralità, l'appalto nell'edilizia, i metodi di appalto; la direzione lavori: ruolo e responsabilità

Mercandino - Economia ed estimo civile

del direttore dei lavori; la consegna dei lavori; la contabilità dei lavori; il collaudo tecnico amministrativo.

• I tre criteri fondamentali di stima; estimo rurale; valore aree urbane; stima fabbricati.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici.

Materiale didattico consigliato Dispense predisposte dal docente; altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste, a scelta dell'allievo, o in due prove scritte in itinere o in una prova orale, in ogni caso è obbligatoria, nel corso delle esercitazioni, la redazione di un computo metrico e-stimativo che concorrerà alla formazione del voto finale.

Magni - Elaborazione di dati biomedici

Elaborazione di dati biomedici Docente: Paolo Magni Codice del corso: 062059 Lezioni (ore/anno): 23 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 29 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso aiuta lo studente a padroneggiare i metodi di analisi statistica e probabilistica più usati nella letteratura medico scientifica. Tali metodi giocano un ruolo importante in settori di ricerca quali la bioinformatica, lo studio del genoma e delle reti metaboliche cellulari, la messa a pun-to di nuovi farmaci e la valutazione del loro effetto, l'individuazione di geni responsabili di ma-lattie, lo studio della diffusione di epidemie, la medicina predittiva, lo studio del funzionamento del cervello, e così via. Il corso si propone di fornire gli strumenti di base di probabilità e stati-stica. Gli esempi che verranno illustrati durante il corso e gli esercizi proposti saranno preva-lentemente di carattere biomedico. È opportuno sottolineare che la competenza nell'analisi statistica dei dati è un requisito sempre più importante in numerosi tipi di carriera, non solo in ambito biomedico, ma anche in altre aree del settore industriale e finanziario.

Programma del corso Introduzione alla biostatistica: cos'è Statistica descrittiva Vengono illustrate le principali tecniche con cui si possono estrarre informazioni di sintesi a partire da dati sperimentali. • Tipi di dati: variabili qualitative/quantitative. Tipi di scale di misura: nominale/ordinale/ad

intervalli/di rapporti. Matrice dei dati. • Strumenti di sintesi: distribuzione (tabelle) di frequenza per dati raggruppati e creazione

delle classi. • Sintesi quantitativa: misure di tendenze centrale (media aritmetica/pesata/ geometri-

ca/armonica/quadratica, mediana, moda, intervallo medio, media interquartile), quantili (quartili/decili/percentili,frattile), misure di dispersione o variabilità (campo o intervallo di variazione/differenza interquartile/scarti della media/scarto medio assoluto/devianza o somma dei quadrati/varianza o quadrato medio/deviazione standard o scarto quadratico medio/coefficiente di variazione), Disuguaglianza di Chebychev e di Cramer, momenti di ordine superiore, indici di forma (simmetria: skewness di Pearson, Gamma1 di Fisher, Be-ta1 di Pearson; curtosi: mesocurtica/leptocurtica/platicurtica, Gamma2 di Fisher, Beta2 di Pearson).

• Sintesi qualitativa (grafici): istogrammi o poligoni/distribuzioni cumulate, diagrammi a ret-tangoli, ortogrammi, aerogrammi, pittogrammi, diagrammi polari, dotplot, boxplot, dia-grammi di dispersione a due variabili, diagrammi cartesiani a due variabili).

Gli studi statistici Vengono illustrate le principali caratteristiche degli studi condotti in ambito biomedico. • Scopo di uno studio. • Progetto di uno studio. Campionamento: metodi probabilistici e non; campione di conve-

nienza, a valanga, casuale semplice, pesato, sistematico, stratificato, a grappolo. Cam-pioni a due o più stadi.

• Epidemiologia: misure e indici specifici (prevalenza, incidenza, morbidità, morbosità, mor-bilità, letalità, mortalità, rischio relativo, riduzione del rischio assoluto, riduzione del rischio

Magni - Elaborazione di dati biomedici

relativo), tassi grezzi, specifici e standardizzazione, rapporto tra proporzioni, rapporto tra odds.

• Tipi di studi: osservazionali (descrittivi/analitici - ecologici, trasversali, retrospettivi, pro-spettici longitudinali), sperimentali (trial clinici, sul campo, di popolazione). Studi clinici nel-le diverse fasi di sviluppo di un farmaco.

• Accuratezza, precisione e numero di cifre significative nella raccolta dati. Statistica matematica: elementi di probabilità Vengono introdotti i concetti elementari della teoria della probabilità, il teorema di Bayes, e le piu' importanti classi di distribuzioni di probabilità. • Eventi e spazio campionario, combinazione di eventi, calcolo combinatorio di raggruppa-

menti semplici (permutazioni, disposizioni, combinazioni). • Definizione di probabilità matematica o classica, frequentista e soggettiva, vari tipi di con-

vergenza di successioni di variabili aleatorie, assiomi della probabilità, probabilità condi-zionata e indipendenza condizionale, teorema della probabilità totale e teorema di Bayes e sua applicazione ai test di screening (veri/falsi positivi, veri/falsi negativi, sensibilità, specificità, efficienza, valore predittivo positivo/negativo, curva ROC, calcolo prevalenza con test di screening).

• Variabili casuali (discrete/continue), funzione di distribuzione cumulativa, funzione di den-sità, funzione di probabilità di massa, momenti di variabili casuali.

• Variabili casuali congiunte, funzione di distribuzione cumulativa congiunta e di densità congiunta, distribuzione e densità marginale, probabilità di massa congiunte e marginali, distribuzioni condizionate, variabili casuali indipendenti, covarianza, correlazione, funzioni di variabili casuali (distribuzione, media, varianza e propagazione dell'incertezza).

• Variabili casuali vettoriali. • Distribuzioni di probabilità di variabili discrete: uniforme, Bernoulli, binomiale/multinomiale,

Poisson, geometrica e Pascal, binomale negativa, ipergeometrica. • Distribuzioni di probabilità di variabili continue: rettangolare, normale o gaussiana (ap-

prossimazione alla normale e teorema del limite centrale, lognormale, esponenziale (Er-lang), gamma, gamma inversa, weibull, beta, dirichlet, chi2, t-Student, F-fisher.

• Quale distribuzione seguono i dati? I grafici di probabilità (qqplot). • Simulazione come strumento per l'investigazione dei dati. Statistica inferenziale: teoria della stima Vengono introdotti i concetti basi della teoria della stima. • L'inferenza statistica e le distribuzioni campionarie. • Teoria della stima: stima puntuale e per intervallo, stima alla Fisher, stima bayesiana, sti-

ma parametrica e stima non parametrica (es. momenti campionari), stimatore e sue pro-prietà (polarizzazione, consistenza, efficienza), stimatori lineari, limite di Cramer-Rao e in-formazione di Fisher anche nel caso vettoriale (matrice di covarianza della stima), metodi per la costruzione di stimatori (metodo dei momenti, stima a massima verosimiglianza e sue proprietà, stima bayesiana, stimatori puntuali e distribuzioni coniugate), intervalli di confidenza.

• Stima dei parametri di distribuzioni note: binomiale e proporzioni, Poisson e tassi, norma-le, esponenziale. Proprietà di questi stimatori.

• Distribuzioni campionarie e intervalli di confidenza dei conteggi di frequenza (proporzioni), della media, di differenza di medie, varianza e del rapporto di varianza.

• Intervalli di confidenza, numerosità del campione e livello fiduciario. • Valutazione delle distribuzioni campionarie e degli intervalli di confidenza attraverso la si-

mulazione.

Magni - Elaborazione di dati biomedici

Statistica inferenziale: i test statistici Vengono presentati i concetti alla base dei test statistici e presentati i principali test parame-trici e non parametrici. • Definizione di un test (statistica del test e distribuzione della statistica del test) e relazione

con gli intervalli di confidenza, ipotesi nulla (bilaterale/unilaterale) e ipotesi alternativa e regola di rifiuto (alfa), p-value, test parametrici e non parametrici, errore di tipo I e tipo II e protezione, potenza e significatività, fattori che incidono sulla potenza (alfa, delta, sigma2, n) e loro relazioni nella distribuzione z, potenza a priori (n) e a posteriori (beta).

• Criteri che guidano nella scelta del test (tipo dati, scala di misura, simmetria/normalità del-la distribuzione, omoschedasticità dei diversi campioni. Confronto tra test: il rapporto po-tenza-efficienza.

• Variabile effetto misurata almeno su scala intervallare: 1 campione: ipotesi sulla media per popolazione normale o numerosa (test t e z) e calcolo della potenza a priori e a posteriori, ipotesi sulla varianza per popolazione normale (test chi2). 2 campioni indipendenti: ipotest sulla differenza tra due medie per popolazioni normali o numerose (test t e z) e calcolo della potenza a priori e a posteriori, ipotest sulla varianza di due popolazioni normali (test F). 2 campioni appaiati: ipotesi sulla differenza tra due medie per popolazioni normali o numerose (test t). Ipotesi sull'appartenenza di un’osservazione a un campione normale (test t). Più campioni indipendenti: ipotesi sulla varianza di più popolazioni normali (test Hartley, Cochran, Bartlett, Levene), ipotesi sulle medie di più popolazioni normali (test ANOVA una via), confronti multipli pianificati ortogonali e metodo dei polinomi ortogonali o post-hoc e correzione per confronti multipli (Bonferroni, Scheffè, LSD, HSD, Dunnett). Più campioni dipendenti: ipotesi sul confronto tra le medie (test ANOVA per misure ripetute). Più campioni indipendenti classificati secondo due fattori senza interazione (test ANOVA a due vie e quadrati latini), classificati secondo più fattori senza interazione (test ANOVA a più vie, quadrati greco-latini), classificati secondo più fattori con interazione (test ANOVA per esperimenti fattoriali). Quanti fattori considerare? L'efficienza relativa. Valutazione dell'effetto del trattamento tramite R2 e eta.

• Variabile effetto misurata su scala nominale: 1 campione: ipotesi su una proporzione (test z, binomiale), ipotesi sulla distribuzione e test di bontà di adattamento (test chi2, test G, test T2 di Freeman-Tukey). 2 campioni indipendenti: studio di fattori di rischio e tabelle di contingenza, test sulla differenza di due proporzioni (test z) e tabelle 2x2 (test chi2, test G), test esatto di Fisher, potenza a priori e posteriori, rischio relativo (test z e formula di Miettinen), odds ratio (test z e formula di Miettinen, test chi2 di Mantel-Haenszel), rapporto di tassi (test z e formula di Miettinen). Test di indipendenza e di omogeneità e associazio-ne tra variabili (coefficiente di contingenza di Pearson e phic di Cramer). 2 campioni di-pendenti: test McNemar (variabili dicotomiche), estensione test McNemar o test di Bowker (variabili politomiche). Più campioni indipendenti: tabelle 2xN e MxN (test chi2, test G, me-todo esatto). Più campioni dipendenti: test Q di Cochran.

• Variabile effetto misurata su scala ordinale: 1 campione: ipotesi sulla casualità di un cam-pione temporale o spaziale (test delle successioni), ipotesi sulla tendenza centrale (test del segno, test di Wilcoxon o dei ranghi con segno, test di casualizzazione), ipotesi sull'o-mogeneità di conteggi (test di Poisson e indice di dispersione), bontà di adattamento (test di Kolmogorov-Smirnov). 2 campioni dipendenti: ipotesi sulla tendenza centrale (test dei segni, test di Wilcoxon, test di casualizzazione). 2 campioni indipendenti: ipotesi sull'effet-to ordine (test di Gart), ipotesi sulla tendenza centrale (test della mediana, test di Wilco-xon-Mann-Whitney, test U Mann-Whitney, test S di Kendall, test di casualizzazione), ade-renza di due distribuzioni (test successioni o test di Wald-Wolfowitz, test di Kolmogorov-Smironv), ipotesi sulle varianze (test di Siegel-Tukey). Più campioni: ipotesi sulla tenden-za centrale (test della mediana, Kruskal-Wallis), ipotesi sulla varianza. Più campioni indi-pendenti classificati secondo due fattori (analisi della varianza per ranghi a due vie di Friedman), confronti multipli.

Magni - Elaborazione di dati biomedici

Correlazione e regressione lineare • Regressione semplice e multipla. Eventuale analisi statistica di lavori medico-scientifici Prerequisiti Il linguaggio usato in statistica è prevalentemente matematico. Occorrono alcune delle nozio-ni dei corsi di Analisi Matematica e Geometria e Algebra. In particolare saranno utili le nozioni di limite, di integrale e di derivata, di serie, di funzione di più variabili e di funzioni vettoriali, di massimizzazione/minimizzazione di funzione di una o più variabili oltre che la teoria degli in-siemi ed elementi di logica.

Materiale didattico consigliato Materiale distribuito dal docente agli iscritti alla mailing list del corso. W. Navidi. Probabilità e statistica per l'ingegneria e le scienze. McGraw-Hill, E. 39,00. Libro di riferimento del corso. W. W. Daniel. Biostatistica. EdiSES, E. 46,00. Testo di approfondimento. Norman e Streiner. Biostatistica, Quello cha avreste voluto sapere. Casa Editrice Ambrosia-na, E. 31.20. Testo "divertente" di riepilogo. Glantz. Statistica per le Discipline Biomediche. McGraw-Hill, E. 38,50. Utile per la parte sui test statistici. C. Berzuini. Elaborazione di dati biologici, capitolo del volume Storia della Bioingegneria, a cura di E. Biondi e C. Cobelli. Patron Editore, pp.125-140. Capitolo introduttivo. L. Soliani. Manuale di statistica per la ricerca e la professione. http://www.dsa.unipr.it/soliani. I capitoli 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,15 sono alcuni degli argomenti del corso. Laboratorio virtuale di probabilità e statistica. http://www.ds.unifi.it/VL/VL_IT/index.html. Sito con risorse interattive per studenti e docenti di probabilità e statistica. Contiene anche alcuni esercizi da svolgere. Sito web del corso: http://aimed11.unipv.it/iscrizioni/main.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale in cui vengono valutate sia la co-noscenza dei fondamenti teorici sia la capacità di risolvere esercizi. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere (scritte), che, se sostenute entrambe con esito favorevole, sostitui-scono la prova scritta dell'esame.

Magenes - Elaborazione di segnali biomedici

Elaborazione di segnali biomedici Docente: Giovanni Magenes Codice del corso: 062136 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Le modalità di elaborazione di segnali in medicina sono molto varie e comportano la cono-scenza di tecniche diverse. Infatti in alcune applicazioni, come ad esempio nelle analisi elet-troencefalografiche (EEG) ed elettrocardiografiche (ECG) lo scopo può essere quello di e-strarre alcuni parametri caratteristici dei segnale. In alternativa, può essere semplicemente quello di separare il segnale utile da altri segnali che interferiscono con esso, oppure quello di trasformare il segnale per rappresentarlo in una forma più conveniente ed interpretabile. L'obbiettivo del corso è di fornire allo studente di diploma alcune metodologie di base per il trattamento e l'elaborazione di segnali, siano essi analogici o numerici, con particolare riferi-mento agli strumenti necessari per orientarsi sulle modalità di trattamento di segnali di origine biomedica.

Programma del corso Introduzione ai segnali biomedici Partendo da due esempi reali di applicazione dell'elaborazione di segnali biomedici verranno introdotte le problematiche principali legate al trattamento di segnali. • esempi di analisi di segnali originati da biopotenziali nel campo della cardiologia e dell'a-

nalisi di sistemi sensorimotori. • classificazione dei biosegnali e problematiche generali • schema generale di analizzatore di segnali Segnali continui nel tempo • riepilogo sulla trasformata di Fourier; • riepilogo sulla trasformata di Laplace; • risposta in frequenza e diagrammi di Bode; • condizionamento e filtraggio analogico. Segnali e sistemi a tempo discreto • segnali discreti nel tempo; • campionamento di segnali continui, teorema dei campionamento, ricostruzione di un se-

gnale campionato; • conversione A/D e quantizzazione; • scelta della frequenza di campionamento e problemi di aliasing; • sequenze discrete, segnali originati da sistemi lineari invarianti; • rappresentazione nel dominio della frequenza dei segnali a tempo discreto - trasformata di

Fourier discreta - trasformata di Fourier discreta bidimensionale; • passaggio dalla trasformata di Lapiace alla trasformata z per segnali discretizzati - pro-

prietà della trasformata z - trasformata z inversa - funzione di trasferimento in trasformata z;

• condizionamento del segnale numerico.

Magenes - Elaborazione di segnali biomedici

Filtri numerici • filtri numerici non ricorsivi (FIR); • esempio di sintesi di filtri derivativi; • risposta in frequenza e progetto di filtri FIR con lo sviluppo in serie di Fourier; • filtri ricorsivi (IIR); • sintesi per simulazione di filtri analogici; • rimozione delle interferenze di rete, filtro notch; • cenni sulla precisione di filtri FIR e IIR. Analisi di biosegnali Nell'ultima sezione del corso verranno introdotti alcuni esempi di analisi di tipo lineare di bio-segnali. • problemi legati all'acquisizione e al condizionamento di alcuni biosegnali; • estrazione di parametri da biosegnali sulla base di un modello del sistema fisiologico; in-

troduzione ai modelli autoregressivi; • applicazioni nel campo dell'analisi della variabilità cardiaca, della medicina prenatale e

dell'analisi di sistemi sensori-motori.

Prerequisiti Conoscenze di Analisi Matematica, Bioingegneria, Fisica.

Materiale didattico consigliato W.J. Tompkins. Biomedical digital signal processing. Prentice Hall, 1993. S.R. Devasahayam. "Signal and Systems in Biomedical Engineering". Kluwer Academy Ple-num Press, NY 2000. A.V. Oppenheim, R.W. Schaefer. Elaborazione numerica dei segnali. Franco Angeli, 1985. Solo per coloro che vogliono approfondire in modo specifico la parte teorica di elaborazione dei segnali. Sito web del corso: http://aim.labmedinfo.org/magenes/elab-segnali/index.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-zione sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. Per gli studenti che per gravi motivi non abbiano potuto svolgere le prove in itinere è previsto un e-same completo di prova scritta e/o orale.

Dallago - Elementi di elettronica di potenza

Elementi di elettronica di potenza Docente: Enrico Dallago Codice del corso: 062035 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel, Elt Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso intende fornire una conoscenza di base sui dispositivi a semiconduttore, sui converti-tori elettronici di potenza e sulle relative applicazioni.

Programma del corso L'elettronica di potenza è finalizzata al processamento della potenza elettrica usando disposi-tivi elettronici. Generalità L'energia elettrica e sue applicazioni. Necessità dei processi di conversione. Il convertitore elettronico di potenza. Semiconduttori: il silicio. Il problema termico in elettronica. Trasforma-tore in alta frequenza. Dispositivi a semiconduttore La giunzione pn. Il diodo pin e diodo Schottky. Il transistor bipolare a giunzione (BJT). I tiristori (SCR, TRIAC, GTO). L'IGBT. Il MOSFET. Cenni sui circuiti integrati di potenza. Convertitori elettronici di potenza Il convertitore ac/dc: raddrizzatore a diodi ed a SCR (a ponte monofase e trifase). Cenni sulle armoniche di tensione e di corrente legate ai raddrizzatori. Il convertitore dc/dc per alta po-tenza: il chopper ad SCR e a GTO. Convertitori dc/dc per bassa potenza (switch-mode power supply): buck, boost, buck-boost, flyback. Cenni sugli alimentatori a capacità commutate. Il convertitore dc/ac: l'inverter monofase e trifase. La tecnica pulse width modulation (PWM). Il cicloconverter. Cenni ai problemi di compatibilità elettromagnetica. Applicazioni Generalità sulle applicazioni dell'Elettronica di potenza al controllo delle macchine elettriche e sulle applicazioni civili ed industriali dell'Elettronica di potenza.

Prerequisiti Conoscenze di base di Analisi matematica e di Teoria dei circuiti.

Materiale didattico consigliato C. W. Lander. Power Electronics. Mc Graw-Hill Book Company. B. W. Williams. Power Electronics. MacMillan.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, una a metà del Corso e l'altra alla fine. Per coloro che avranno sostenuto le due prove l'esame consisterà in una discussione sui due elaborati che porterà alla proposta del voto finale. Se il voto proposto non viene accettato lo studente dovrà sostenere una prova orale sull'intero argomento del Corso. Chi non avrà sostenuto le due prove in itinere sosterrà una prova scritta sull'intero argomento del corso seguita da una prova orale.

Coldani - Elementi di informatica

Elementi di informatica Docente: Giuseppe Coldani Codice del corso: 062013 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici del funzionamento e dell'organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle me-todologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della struttura funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di elabora-zione.

Programma del corso 1. Concetti introduttivi Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Suc-cintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali scenari tecnologici e commerciali. 2. La codifica delle informazioni Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali, grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivela-tori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole. 3. Algoritmi e programmi Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma. 4. Architetture degli elaboratori Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di ese-cuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento. 5. Sistemi operativi Vengono presentate le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del sof-tware di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti completata dalle relative caratteristiche principali. 6. Strutture dati Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo. 7. Le comunicazioni e le reti di calcolatori. Sistemi transazionali e Data Base Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di Internet e del suo utilizzo. Vengono presentati i sistemi transazionali, i data base e i relativi criteri di progettazione e gestione.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione.

Coldani - Elementi di informatica

Materiale didattico consigliato P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-to dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno soste-nere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso.

Coldani - Elementi di informatica (lab) (mn)

Elementi di informatica (lab) (mn) Docente: Giuseppe Coldani Codice del corso: 062086 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici del funzionamento e dell'organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle me-todologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della struttura funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di elabora-zione.

Programma del corso 1. Concetti introduttivi Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Suc-cintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali scenari tecnologici e commerciali. 2. La codifica delle informazioni Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali, grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivela-tori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole. 3. Algoritmi e programmi Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma. 4. Architetture degli elaboratori Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di ese-cuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento. 5. Sistemi operativi Vengono presentate le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del sof-tware di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti completata dalle relative caratteristiche principali. 6. Strutture dati Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo. 7. Le comunicazioni e le reti di calcolatori. Sistemi transazionali e Data Base Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di Internet e del suo utilizzo. Vengono presentati i sistemi transazionali, i data base e i relativi criteri di progettazione e gestione.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione.

Coldani - Elementi di informatica (lab) (mn)

Materiale didattico consigliato P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-to dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno soste-nere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso.

Ferrario - Elementi di statistica

Elementi di statistica Docente: Benedetta Ferrario Codice del corso: 062030 Lezioni (ore/anno): 14 Corso di laurea: Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: MAT/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza di alcune nozioni di base della probabilità e degli elementi necessari per l'inter-pretazione dei risultati delle elaborazioni statistiche in uso nell'ambito dell'ingegneria.

Programma del corso Statistica descrittiva Medie. Indici di variabilità (di centralità e di dispersione). Istogrammi. Studio della connessio-ne e della dipendenza; regressione lineare. Probabilità Assiomi della probabilità. Probabilità condizionata. Teorema di Bayes. Indipendenza. Speran-za matematica, varianza e momenti. Distribuzioni notevoli di v.a. discrete e v.a. continue. Di-suguaglianza di Chebyshev. La legge dei grandi numeri. Distribuzione gaussiana Il teorema centrale del limite. Successioni di osservazioni indipendenti e gaussiane e leggi di statistiche notevoli delle stesse (t di Student, Chi quadrato). Elementi di statistica Stime per intervalli per media e varianza.

Prerequisiti Parti delle trattazioni svolte in Analisi A, B e di Geometria e Algebra.

Materiale didattico consigliato P. Baldi. Introduzione alla probabilità con elementi di statistica. McGraw-Hill. Sito web del corso: http://www-dimat.unipv.it/ferrario

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (o alternativamente dalla prova scritta "in itinere") e da una prova di laboratorio; la prova orale è a richiesta dello Studente. Le prove devono es-sere sostenute in uno stesso appello d'esame.

Annovazzi Lodi - Elettronica

Elettronica Docente: Valerio Annovazzi Lodi Codice del corso: 062036 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle principali applicazioni analogiche lineari e non lineari che impiegano diodi a giunzione, transistori ad effetto di campo, amplificatori operazionali; conoscenza delle famiglie logiche MOS e dei circuiti digitali elementari; capacità di analizzare ed eseguire misure su semplici circuiti analogici; capacità di sintetizzare semplici reti con operazionali.

Programma del corso Amplificatori Operazionali L'amplificatore operazionale ideale. La configurazione invertente. La configurazione non in-vertente. Sommatore, sottrattore, integratore, derivatore con operazionali. Sintesi di reti lineari con operazionali. Comportamento per ampi segnali. Correnti di polarizzazione; tensione di sbilanciamento. Circuiti multivibratori: bistabile, astabile, monostabile con operazionali. Dispositivi a semiconduttore Il diodo a semiconduttore: caratteristica corrente-tensione. Diodi a valanga e diodi Zener. Cir-cuiti con diodi. Regolatori di tensione. Raddrizzatori. Transistori ad effetto di campo (JFET e MOS-FET ad arricchimento e a svuotamento). Caratteristiche statiche. Analisi statica di circui-ti con JFET e MOSFET. Circuiti di polarizzazione. Il FET come amplificatore. Circuito equiva-lente per piccolo segnale. Stadi di amplificazione elementari per piccolo segnale. Specchi di corrente. Il MOSFET come interruttore. Circuiti digitali Segnali numerici e loro rappresentazione. Circuiti logici elementari: AND, OR, NOT, NOR, NAND, EXOR. Tabelle della verità. Circuiti integrati digitali MOS: l'invertitore NMOS con cari-co a svuotamento; l'invertitore NMOS con carico ad arricchimento; l'invertitore CMOS. Il latch e il flip-flop S/R. Memorie RAM, ROM, pROM, EPROM.

Prerequisiti Elementi di teoria della reti lineari: amplificatori e loro modelli circuitali; teoremi di Norton, Thevenin, Miller. Risposta in frequenza e nel tempo di reti a singola costante di tempo. Metodi di tracciamento dei diagrammi di Bode.

Materiale didattico consigliato A.Sedra, K.Smith. Microelectronic Circuits, III ed. o successive. Saunders College Publishing, Philadelphia, 1991. A.Sedra, K.Smith. Circuiti per la Microeletronica. Edizioni Ingegneria 2000, Roma, 1994. Sito web del corso: http://www.unipv.it/optoele/didattica/didattica.html

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Per coloro che avranno superato entrambe le prove scritte, l'esame sarà completato da una prova orale. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Cor-so, al fine di essere ammessi alla prova orale.

Martini, Svelto - Elettronica I

Elettronica I Docenti: Giuseppe Martini, Vito Svelto Codice del corso: 062045 Lezioni (ore/anno): 42 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 42 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 16 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base nel campo dell'Elettronica. Partendo dal-le conoscenze generali di Fisica e Matematica, è dapprima illustrato il concetto di informazio-ne, e successivamente vengono introdotte le tecniche elettroniche di elaborazione dell'infor-mazione. Dopo aver richiamato i concetti ed i teoremi fondamentali relativi ai circuiti lineari, si considera l'Amplificatore Operazionale e le sue applicazioni circuitali. Si introducono i compo-nenti a semiconduttore: diodi, transistori bipolari e ad effetto di campo. Sono descritte le ca-ratteristiche funzionali dei singoli componenti, in relazione al loro impiego, in particolare negli stadi di amplificazione e nell'invertitore logico. L'ultima parte del corso è dedicata ai circuiti digitali in tecnologia MOS ed alle memorie. Il corso ha un duplice valore formativo ed informa-tivo; esso introduce, da un lato, alle metodologie tipiche dell'Elettronica e, dall'altro, fornisce cognizioni di analisi e progetto di circuiti elettronici aventi valore professionale. È prerequisito essenziale per tutti gli altri corsi a carattere elettronico.

Programma del corso Informazione, segnali analogici e digitali Comunicazioni, calcolatori, controllo e componenti. Circuiti lineari Bipoli lineari e non lineari. Amplificatori, loro modelli e risposta in frequenza. Teoremi di The-venin e di Miller. Risposta in frequenza e nel tempo di reti con una sola costante di tempo (reti STC). Rappresentazione grafica della risposta in frequenza; diagrammi di Bode. Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali ideali e relative funzioni circuitali. Configurazioni invertenti e non invertenti. Effetti del guadagno e della banda finiti. Diodi Il diodo ed il suo utilizzo circuitale. Il diodo a semiconduttore; struttura e principio fisico, carat-teristica corrente-tensione e comportamento con la temperatura. Diodi a valanga e Zener. Circuiti statici con diodi. Modello del diodo per ampi e piccoli segnali. Circuiti non lineari Raddrizzatori a semplice e doppia semionda. Rivelatore di picco. Circuiti di aggancio. Limita-tori e comparatori. Il FET Metallo-Ossido-Semiconduttore (MOSFET) Il MOSFET a svuotamento; strutture, principio fisico, caratteristiche. Il MOSFET ad accumulo Polarizzazione del MOSFET ad accumulo in circuiti discreti. Amplificatori per piccoli segnali con MOSFET. Amplificatori a stadio singolo con sorgente, con gate e con drain comune. Am-plificatori MOS integrati come carichi attivi. Amplificatori con CMOS. Le porte di trasmissione lineari con MOS. Il transistore a giunzione (BJT) Strutture e principio fisico di funzionamento. Simboli e modelli lineari. Caratteristiche esterne corrente-tensione. Polarizzazione di circuiti con transistori. Amplificatori con transistori; circui-to equivalente per piccoli segnali. Polarizzazione ed analisi grafica per circuiti discreti; stadi

Martini, Svelto - Elettronica I

con emettitore o con collettore comune. Il comportamento per ampi segnali. Circuiti digitali MOS La caratteristica dell'invertitore. L'invertitore C-MOS. Circuiti logici con C-MOS. Il circuito bi-stabile. Generatori di forme d'onda. Memorie ad accesso casuale (RAM) e memorie a sola lettura (ROM).

Prerequisiti Padronanza della matematica delle scuole secondarie (algebra, trigonometria, logaritmi). Cal-colo differenziale e numeri complessi. Principi di Elettromagnetismo. Elementi di analisi dei circuiti elettrici.

Materiale didattico consigliato A. Sedra, K. Smith. Circuiti per la Microelettronica. 3a Ed. italiana (5a ed. inglese) Edises (2005), Napoli. Testo fondamentale. G. Martini et al. Esercizi di Elettronica Applicata. Ed. Spiegel (1998), Milano. Y. Tsividis. A First Lab in Circuits and Electronics. John Wiley & Sons, Inc., New York (2002). Testo per consultazione. Sito web del corso: http://www.unipv.it/ele1/

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte di valutazione in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale, preceduta da una prova scritta. Coloro che avessero svolto con esito soddisfacente le prove in itinere sono esonerati dalla prova scritta, purché sostengano l'esame entro la sessio-ne di Settembre immediatamente seguente la conclusione del corso.

Montecchi, Ratti - Elettronica I (mn)

Elettronica I (mn) Docenti: Federico Montecchi, Lodovico Ratti Codice del corso: 062121 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 48 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso offre una panoramica introduttiva dell'elettronica analogica e digitale, con attenzione alle problematiche relative ai sistemi di misura e controllo industriali. Lo studente, al termine del corso, verrà a possedere conoscenze specifiche sui componenti elettronici fondamentali e sui seguenti blocchi funzionali: amplificatori, circuiti di condizionamento, convertitori A/D e D/A, porte logiche e flip-flop, memorie. Il corso si propone di sviluppare le seguenti capacità: analizzare circuiti elettronici basati sugli amplificatori operazionali in grado di svolgere le prin-cipali operazioni lineari e non lineari: amplificazione, somma, differenza, integrazione, diffe-renziazione, filtraggio, generazione di impulsi; scegliere i convertitori più adatti ad una specifi-ca applicazione; sviluppare semplici circuiti logici a partire dalle porte logiche di base.

Programma del corso Introduzione al corso Sistemi di misura: Catena elettronica di acquisizione e controllo. Segnali analogici e digitali. Analisi di Fourier (cenni). Spettro in frequenza. Filtri passa-basso, passa-alto, passa-banda. Diagrammi di Bode. Analisi della risposta al gradino. Amplificatori operazionali Amplificatore operazionale ideale. Reazione negativa. Amplificatore invertente e non inverten-te. Amplificatore differenziale. Non idealità degli amplificatori operazionali. Integratore (puro e approssimato). Differenziatore. Filtri attivi (cenni). Applicazioni non lineari: circuiti bistabili, monostabili, astabili; oscillatori, generatori di forme d'onda. Diodi Il diodo a giunzione. Il diodo Zener. Circuiti elementari con impiego di diodi: raddrizzatore, li-mitatore, stabilizzatore. Convertitori analogico-digitali e digitale-analogico Conversione analogico digitale. DAC: Schema a resistori pesati. Schema con rete resistiva a scala. ADC: a doppia rampa, ad approssimazioni successive, di tipo Flash. Il transistore MOSFET Principio fisico di funzionamento. Configurazioni elementari a singolo transistore. Stadio diffe-renziale. Impiego come componente digitale. Elettronica digitale Stati logici. Immunità al rumore. Realizzazione delle porte OR, AND, NOT, NAND, NOR, E-XOR in tecnologia CMOS. Multivibratori. Logica sequenziale: Flip-Flop S-R. Memorie: RAM. SRAM e DRAM.

Prerequisiti Conoscenze acquisite nel precedente corso di Teoria dei circuiti.

Materiale didattico consigliato A. Sedra, K. Smith. "Microelectronic circuits". Oxford University Press (1998), Oxford, Fourth Edition.

Montecchi, Ratti - Elettronica I (mn)

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del programma. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al supe-ramento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il programma. È possibile integrare la valutazione anche con un colloquio orale.

Vacchi - Elettronica dei sistemi digitali

Elettronica dei sistemi digitali Docente: Carla Vacchi Codice del corso: 062210 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso mira a fornire un panorama aggiornato sull'elettronica digitale in tecnologia CMOS, con particolare riguardo ai metodi ed agli strumenti di progettazione per le differenti tecnolo-gie realizzative. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di ideare, descrivere in VHDL, sintetizzare, rappresentare fisicamente e collaudare semplici circuiti digitali.

Programma del corso Porte logiche in tecnologia CMOS Porte fully CMOS. Logica ad interruttori. Caratteristiche elettriche statiche e dinamiche di una porta CMOS. Porte particolari: inverter tristate, trigger di Schmitt, buffer. Sommatori. Latch e flip flop. Vincoli temporali per le reti sequenziali. Registri. Contatori binari. Shift counters. Circuiti integrati digitali: la tecnologia CMOS Processo di integrazione CMOS. Caratteristiche elettriche dei materiali. Design rules e resa di processo. Esempi di layout. ASIC (Standard Cells e Full Custom). Considerazioni economi-che. Gate Arrays. Dispositivi logici programmabili e riprogrammabili. Software per la progettazione digitale Rappresentazione di un sistema. Regole per la progettazione strutturata. La simulazione comportamentale. Il VHDL. La sintesi automatica. Il collaudo dei circuiti integrati digitali Cause fisiche del guasto. Guasto logico. Controllabilità e osservabilità del guasto. Design for Testability. Scan path. Boundary scan.

Prerequisiti Analisi e sintesi di reti logiche. Principi di funzionamento di un calcolatore elettronico. Nozioni sui linguaggi di programmazione. Aritmetica in modulo e segno e in complemento a due. Transistore MOSFET, inverter CMOS. Circuito bistabile. Memorie.

Materiale didattico consigliato Dispense e raccolta di temi d'esame disponibili sul sito del docente. Per un approfondimento degli argomenti trattati si consiglia il testo sotto indicato. N. H. E. Weste, K. Esraghian. Principles of CMOS VLSI Design. A Sistem Perspective. Addi-son-Wesley Publishing Company, 2nd edition, 1993. Sito web del corso: http://www.unipv.it/vacchi/ESDig.html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta (60% della valutazione) e in una prova orale (40% della valutazione). Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, composta ciascuna da e-sercizi da risolvere e quesiti sulla parte teorica. L'esito positivo delle prove dispensa lo stu-dente dall'obbligo della prova scritta e della prova orale, purché l'esame venga registrato en-tro la sessione di esami di settembre.

Lombardi - Elettronica industriale

Elettronica industriale Docente: Remo Lombardi Codice del corso: 062156 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf, Elt, ElTel, Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso descrive i componenti e i sottosistemi elettronici che fanno parte di una catena di re-golazione per processi industriali, illustrandone gli accoppiamenti necessari al fine di realizza-re le funzioni di acquisizione dati e controllo.

Programma del corso Microprocessori: architetture a bus del microcalcolatore e temporizzazione delle operazioni; porte parallele, seriali e di conteggio con relativa programmazione; memorie ROM e RAM; interfacciamento con i convertitori A/D e D/A. Trasduttori: generalità sui trasduttori; caratteri-stiche statiche e dinamiche; trasduttori di posizione, velocità, accelerazione, deformazione, pressione, temperatura, portata, livello. Reti di condizionamento per trasduttori. Attuatori: mo-tori e circuiti di pilotaggio. Controllori numerici.

Prerequisiti Conoscenza di base dell'elettronica e del controllo.

Materiale didattico consigliato "Elettronica Industriale" D. Dotti - R. Lombardi - Edizioni CUSL. Sito web del corso: http://polar.unipv.it

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà svolta una unica prova scritta al termine del corso. A discrezione del Docente potrà es-sere svolta una prova orale.

Leporati - Elettronica industriale (mn)

Elettronica industriale (mn) Docente: Francesco Leporati Codice del corso: 062191 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 22 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il modulo di Elettronica Industriale ha l'obiettivo di fornire agli studenti una visione teorica e pratica di un sistema digitale che permetta l'acquisizione e l'elaborazione di grandezze fisiche ambientali come temperatura, forza, accelerazione, ecc. applicando concetti e tecniche in gran parte già affrontate nei corsi di Fisica, Elettronica e Calcolatori. Successivamente ven-gono proposti esempi di comuni sistemi di movimentazione e attuazione. Nella parte finale del corso vengono analizzati i principali algoritmi di controllo di un sistema sia dal punto di vista teorico che considerandone l'implementazione numerica. Infine vengono proposte situazioni pratiche di processi industriali in cui partendo dall'acquisizione di una grandezza fisica lo stu-dente a concepire e realizzare un controllo completo del processo in esame.

Programma del corso 1. Introduzione al corso Catene elettroniche di misura. 2. Comunicazione seriale e parallela Tecniche di comunicazione digitali: mezzi e caratteristiche. Modalità di trasferimento simplex, half duplex e full duplex. Tecniche di comunicazione parallele: protocollo di handshake. Tec-niche di comunicazione seriale: tipi di segnale, codifiche in banda base e alternata. Interfaccia RS232. Dispositivi USART: registri e software di gestione. 3. Trasduttori Generalità sui trasduttori. Trasduttori di misura della posizione lineare e angolare, della veloci-tà, dell'accelerazione, della pressione, della temperatura, della portata, del livello e dell'acidi-tà. 4. Reti di condizionamento Convertitori tensione-corrente e corrente-tensione, carica-tensione, frequenza-tensione. Cir-cuiti a ponte. L'uso degli amplificatori operazionali nelle catene di misura: amplificazione con diodo e convertitore AC-DC a semionda singola e doppia. Raddrizzatore sincrono. Amplifica-tore per strumentazione. Problemi legati al campionamento: il teorema di Shannon. 5. Attuatori SCR, Triac e Transistor unigiunzione. Motore in corrente continua. Motore passo-passo. 6. Esercitazioni Esercitazioni al calcolatore utilizzando un linguaggio di programmazione grafica per la proget-tazione di sistemi di test, di misura e di controllo di applicazioni tipiche del mondo dell'auto-mazione.

Prerequisiti Per un'adeguata comprensione degli argomenti viene richiesta la conoscenza dei moduli di Elettrotecnica, Elettronica e Controllo dei Processi.

Materiale didattico consigliato Il materiale indicato nel seguito rappresenta un ausilio per e non in alternativa alle lezioni del corso. Dotti D. - Lombardi R. Dispense di Elettronica Industriale. Cusl Pavia.

Leporati - Elettronica industriale (mn)

F. Leporati. Trasparenze del corso. Sono rese disponibili presso il sito del corso (http://gamma.unipv.it/eleind) le trasparenze proiettate durante le lezioni e le esercitazioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere che verteranno rispettivamente sul programma svol-to sino alla data della prima prova e da lì fino alla fine del corso. Il superamento con una vo-tazione sufficiente di entrambi gli scritti, equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato una o entrambe le prove dovranno sostenere un unico esame che verterà su tutti gli argomenti del corso.

Svelto - Elettronica per telecomunicazioni

Elettronica per telecomunicazioni Docente: Francesco Svelto Codice del corso: 062267 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le conoscenze di base dei blocchi funzionali in sistemi di ricezio-ne e di trasmissione con enfasi alle telecomunicazioni mobili. Lo studente, al termine del cor-so, possederà conoscenze specifiche sulle architetture alternative di processamento del se-gnale e sui seguenti blocchi analogici: amplificatori a basso rumore, traslatori di frequenza, anelli ad aggancio di fase. Il corso si propone di sviluppare le seguenti capacità: definire le specifiche e progettare semplici blocchi circuitali in grado di operare fino a frequenze di alcuni GHz. Per sottosistemi di maggiore complessità, quale ad esempio l'anello ad aggancio di fa-se, lo studente sarà in grado di comprenderne il comportamento a livello funzionale e di con-frontare criticamente architetture alternative.

Programma del corso Concetti base in ricetrasmettitori Sensitività, non-linearità, rumore di fase in oscillatori, reiezione di immagine. Blocchi di front-end di ricezione Amplificatori a basso rumore, amplificatori a trans-impedenza. Traslatori di frequenza: ponte di diodi, topologia "single-balanced" a transistori, cella di Gilbert. Anelli ad aggancio di fase Oscillatori controllati in tensione. Demodulatore di frequenza. Demodulatore di ampiezza. Sincronizzatori e separatori dati/portante. Sintesi digitale diretta. Sintetizzatori di frequenza. Moltiplicazione e risincronizzazione del segnale di clock.

Prerequisiti Conoscenze acquisite nel precedente corso di Elettronica, Circuiti e Sistemi Elettronici.

Materiale didattico consigliato D. Del Corso. Elettronica per telecomunicazioni. McGraw-Hill, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Al termine del corso verrà effettuata una prova scritta, in cui gli studenti saranno chiamati a risolvere problemi specifici, seguita da un colloquio orale che verterà su tematiche generali affrontate a lezione. Non sono previste prove di verifica intermedia.

Savini - Elettrotecnica

Elettrotecnica Docente: Antonio Savini Codice del corso: 062029 Lezioni (ore/anno): 26 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/31 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle leggi di funzionamento dei campi in regime stazionario e quasi stazionario e delle loro proprietà energetiche. Capacità di intuire e descrivere qualitativamente il compor-tamento del campo in semplici configurazioni. Conoscenza dei principali metodi di analisi dei campi e capacità di applicarli numericamente.

Programma del corso 1. Complementi di teoria dei circuiti Sistemi trifasi: generalità, definizioni, proprietà fondamentali. Sistemi simmetrici ed equilibrati. Generatori e utilizzatori trifasi. Potenze nei sistemi trifasi e loro misura. Grandezze periodiche non sinusoidali. Sviluppo in serie di Fourier. Spettro armonico. 2. Dai circuiti ai campi Parametri globali e grandezze specifiche. Equazioni di Maxwell dei campi stazionari. Rappre-sentazione dei campi stazionari. Materiali conduttori, dielettrici, magnetici. Vettori descrittivi e leggi costitutive. Richiami di calcolo vettoriale. 3. Campo stazionario nei mezzi conduttori Campo elettrico e densità di corrente nei mezzi conduttori. Calcolo della resistenza equivalen-te di un sistema distribuito. 4. Campo stazionario nei mezzi dielettrici Campo elettrico e densità di carica nei mezzi dielettrici. Teorema di Gauss. Legge di Cou-lomb; dipolo di carica. Leggi di continuità del campo elettrostatico. Dal campo elettrostatico al potenziale scalare. Calcolo della capacità equivalente di un sistema distribuito. 5. Campo stazionario nei mezzi magnetici Campo magnetico e densità di flusso nei mezzi magnetici. Teorema di Ampère. Legge di Biot-Savart. Leggi di continuità del campo magnetostatico. Circuiti magnetici; legge di Hopkinson. Dal campo magnetostatico al potenziale vettore. Calcolo della induttanza equivalente di un sistema distribuito. 6. Campo elettromagnetico in bassa frequenza Campi lentamente variabili. Induzione elettromagnetica. Correnti indotte nei conduttori mas-sicci; effetto pelle. Equazioni generali del campo elettromagnetico. Teorema di Poynting. Pro-pagazione nello spazio libero. Equazione omogenea delle onde. Onde piane uniformi. 7. Effetti elettrodinamici Azioni meccaniche nei campi elettrici e magnetici. Legge di Lorentz. Campo magnetico rotan-te. Principi di elettromeccanica.

Prerequisiti Conoscenza dei contenuti del corso di Teoria dei Circuiti.

Materiale didattico consigliato P. Hammond and J.K. Sykulski. Engineering Electromagnetism. Physical Processes and Computation. Oxford Science Computation. A. Savini. Argomenti di elettrotecnica con esercizi. Ed. Spiegel, Milano.

Savini - Elettrotecnica

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. Per gli studenti che le avranno superate entrambe e avranno deciso di avvalersene entro l'anno accademico in cui si sono svolte, l'esame finale consisterà in un colloquio. Diversamente, gli studenti sosterranno una prova scritta seguita da un colloquio finale.

Petrecca - Energetica elettrica

Energetica elettrica Docente: Giovanni Petrecca Codice del corso: 062204 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire una preparazione orientata ai problemi dell'uso razionale dell'energia nell'industria, ove la voce energia rappresenta una quota significativa dei costi operativi. Affrontare problemi sia di tipo gestionale quali i compiti del responsabile energia in ambito aziendale, la contabili-tà energetica per centro di costo, il mercato dell'energia elettrica e termica, sia impiantistici quali la progettazione e la gestione degli impianti con l'obbiettivo della riduzione dei consumi energetici.

Programma del corso 1. L'utilizzo dell'energia nei processi industriali Inquadramento energetico dei diversi processi produttivi. Schemi di flusso produttivo e di flus-so energetico. Parametri di consumo specifico elettrico e termico per i principali processi pro-duttivi. Incidenza delle utenze per servizi in rapporto a quelle di processo. Bilanci energetici a livello di stabilimento e di area produttiva. Integrazione della contabilità energetica con la con-tabilità industriale. Autoproduzione di energia elettrica nelle industrie. Impianti di servizio e di processo. 2. Gli utilizzatori per processo e servizi Macchinari per processo e servizio. Pompe e ventilatori. Compressori frigoriferi. Compressori per reti ad aria compressa. Pompe di calore. Scambiatori. Impianti di illuminazione. Impianti di riscaldamento. Impianti di cogenerazione. 3. Il recupero di energia Possibili recuperi energetici sugli impianti di processo e servizio. 4. Valutazione tecnico-economica degli investimenti in campo energetico Impostazione di uno studio di fattibilità. Metodi di valutazione di ritorno economico dell'inve-stimento. Fattori critici. Tariffe delle fonti energetiche e contratti di fornitura.

Prerequisiti Conoscenze di base di chimica inorganica, fisica tecnica, macchine a fluido.

Materiale didattico consigliato Il materiale didattico del corso è disponibile on-line: http://www.unipv.it/energy/. Petrecca G. Industrial Energy Management: principles and applications. Kluwer Academic Publishers, USA, 1992. Il testo è disponibile on-line: http://www.unipv.it/webing/Cdlenergetica/ corsoonline/index.htm.

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento prevede una prova scritta in itinere ed una prova orale finale.

Anglani - Energetica elettrica (Lab.)

Energetica elettrica (Lab.) Docente: Norma Anglani Codice del corso: 062205 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: Elt, AmbT Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 23 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire una preparazione orientata alla soluzione di problemi pratici, sulla base delle temati-che trattate nel corso di Energetica Elettrica. Il corso introduce lo studente all'analisi ed allo sviluppo e risoluzione di problemi di tipo energetico-gestionali (confronti tecnico-economici tra soluzioni impiantistiche diverse, tariffe energia elettrica e termica, gestione degli impianti con l'obbiettivo della razionalizzazione dei consumi energetici). Il corso comprende un ciclo di le-zioni, di esercitazioni, seminari e l'elaborazione di una tesina (collettiva) su un argomento specifico all'interno di un più ampio progetto di ricerca. Gli studenti vengono organizzati in gruppi e invitati a lavorare in laboratorio. Alcuni argomenti di interesse: aspetti energetici e ambientali nella produzione, trasmissione ed utilizzo dell'aria compressa, i meccanismi flessi-bili di Kyoto, gli aspetti energetici legati alla normativa IPPC, uso efficiente dell'energia nella climatizzazione del terziario.

Programma del corso 01. I decreti sull'efficienza energetica 02. Veicolo Elettrico: gestione dei flussi di energia a se-conda dei cicli di marcia. 03. Rendimento dei trasformatori: valutazioni tecnico economiche. 04. Coibentazioni nei sistemi di produzione, di trasmissione ed impiego di energia: isolamento di pareti e tubazioni. 05. Sistemi di cogenerazione: motore alternativo, turbogas, turbina a va-pore. 06. Climatizzazione: confronto tecnico economico tra gruppi ad input termico ed elettri-co. 07. Regolazione dissipativa e non dissipativa delle pompe: valutazione energetica e eco-nomica. 08. Valutazione economica degli investimenti: esempi di applicazione dei metodi at-tualizzati e non attualizzati. 09. Compressione meccanica dei gas: esempi applicativi nel set-tore industriale. 10. Sistemi di illuminazione ad alta efficienza. 11. Pompe di calore e caldaie: confronto tecnico economico. 12. Elaborazione di una tesina.

Prerequisiti Conoscenze di base di chimica inorganica, fisica tecnica, macchine a fluido, energetica elet-trica.

Materiale didattico consigliato Bibliografia varia reperibile tramite biblioteca o via internet. Nel corso delle lezio-ni/esercitazioni verranno forniti ausili didattici a supporto informatico, reperibili anche online http://www.unipv.it/energy/. Petrecca G. Industrial Energy Management: principles and applications. Kluwer Academic Publishers, USA, 1992. Sito web del corso: http://www.unipv.it/energy/2006/EEL/esercitazioni06.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento prevede una prova in itinere, consistente nella risoluzione di un caso pratico (anche con l'utilizzo di calcolatore). È prevista una prova a fine corso e la discus-sione di una tesina. Chi fallisse le prove in itinere accederà ad un esame finale in cui verrà presentata anche la tesina, preparata durante il corso dell'anno.

Mercandino - Estimo

Estimo Docente: Augusto Mercandino Codice del corso: 062309 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/22 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Estimo si propone due obiettivi distinti e specifici: di rendere l'allievo capace di leg-gere e successivamente di stendere i documenti scritti di progetto (capitolati, analisi ed elen-chi prezzi) nel rispetto della normativa vigente, compresa la redazione della stima dei lavori tramite la compilazione del computo metrico estimativo; di introdurre l'allievo alla stima dei beni immobili, fondi rustici, aree edificabili, edifici.

Programma del corso Estimo 1. Elementi di matematica finanziaria: impiego di un capitale ad interesse semplice; impiego

di un capitale ad interesse composto; valore attuale di un capitale esigibile dopo n anni, sconto; formazione di un capitale; valore attuale di una rendita (annualità) costante per n anni.

2. Elementi di statistica: variabile statistica ad una dimensione; rappresentazione sintetica di una variabile statistica; popolazioni statistiche a più dimensioni.

3. I documenti contrattuali e la conduzione dei lavori: Fasi e soggetti nella realizzazione di un'opera di ingegneria: Il progetto, l'appalto, il collaudo; i capitolati (il Capitolato Generale, il Capitolato Speciale); elenco prezzi, analisi dei prezzi; il computo metrico; l'appalto: generali-tà, l'appalto nell'edilizia, i metodi di appalto; la direzione lavori: ruolo e responsabilità del di-rettore dei lavori; la consegna dei lavori; la contabilità dei lavori; il collaudo tecnico ammini-strativo.

4. I tre criteri fondamentali di stima; estimo rurale; valore aree urbane; stima fabbricati.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici.

Materiale didattico consigliato Dispense predisposte dal docente; altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste, a scelta dell'allievo, o in due prove scritte in itinere o in una prova orale e nel corso delle esercitazioni, la redazione di un computo metrico estimativo che concorrerà alla formazione del voto finale.

Palmeri - Etica ambientale

Etica ambientale Docente: Felice Palmeri Codice del corso: 062240 Lezioni (ore/anno): 10 Corso di laurea: AmbT, Inf, ElTel, Elt, Civ Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 15

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento di Etica ambientale si propone in particolare di: esaminare alcune delle più rilevanti emergenze ambientali alla luce delle principali questioni scientifiche e tecniche; deli-neare un inquadramento di ordine generale sui temi fondamentali della riflessione etica con-temporanea; considerare alcuni degli orientamenti e dei dispositivi operativi in via di afferma-zione entro i contesti giuridici, economici, istituzionali e professionali; valutare le distorsioni imposte da insufficiente cultura ambientale: [Argomenti inerenti: Cultura dell'ambiente e di-storsione delle informazioni; Globalità delle esigenze generali e valutazioni economiche; Danno ambientale temporaneo e irreversibile].

Programma del corso http://www.unipv.it/ingegneria/corsi/etica/etica_progr.pdf, programma dettagliato del corso http://www.unipv.it/ingegneria/corsi/etica/locandina_etica.pdf, orario dettagliato delle lezioni.

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Per il corso sono disponibili una raccolta di dispense e i testi degli interventi di alcuni docenti. È inoltre possibile consultare (all'indirizzo http://diea.ing.unibo.it) la piattaforma didattica on line predisposta dal Centro D.I.E.A. (Documentazione su Ingegneria ed Etica Ambientale) del-la Facoltà di ingegneria di Bologna.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Agnesi - Fisica I A (ca)

Fisica I A (ca) Docente: Antoniangelo Agnesi Codice del corso: 062006 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni più elementari di Cinematica, Dinamica del punto e dei sistemi di particelle, insieme alla capacità di affrontare e risolvere semplici problemi applicativi. Il corso privilegia, insieme alla conoscenza dei concetti di base, l'uso del-le tecniche algebriche ed analitiche nella risoluzione dei problemi proposti.

Programma del corso Misure, unità e dimensioni. Cinematica e vettori. Forze e leggi di Newton. Lavoro ed energia. Momento angolare. Sistemi di particelle, quantità di moto e collisioni. Gravitazione. Oscilla-zioni. Elasticità. Onde.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione e per i corsi di Analisi Matematica A, Geometria ed Al-gebra.

Materiale didattico consigliato Serway, Beichner. FISICA per Scienze ed Ingegneria - Vol. I. EdiSES. Resnick, Halliday, Krane. FISICA 1. Casa Editrice Ambrosiana. A. Agnesi. Dispense del corso. Disponibili sul sito http://www.unipv.it/fis/fisica1A_ca/.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Vengono altresì svolte due prove "in itinere" (scritte), la prima in novembre e la seconda alla fine del corso. In caso di esito complessivamente positivo, esse dispensano lo studente dall'obbligo della prova scritta, pur-ché l'esame venga sostenuto nella sessione di febbraio. Con la partecipazione ad una norma-le prova scritta lo studente rinuncia irrevocabilmente ad avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove "in itinere". La prima prova scritta della sessione di febbraio è aperta solo agli studenti che non hanno partecipato alla seconda prova in itinere, a prescindere dal suo risultato.

Parravicini, Grando - Fisica I A (ii)

Fisica I A (ii) Docenti: Giambattista Parravicini, Daniela Grando Codice del corso: 062026 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni più elementari di Cinematica, Dinamica del punto e dei sistemi di particelle, insieme alla capacità di affrontare e risolvere semplici problemi applicativi. Il corso privilegia, insieme alla conoscenza dei concetti di base, l'uso del-le tecniche algebriche ed analitiche nella risoluzione dei problemi proposti.

Programma del corso Misure, unità e dimensioni. Cinematica e vettori. Forze e leggi di Newton. Lavoro ed energia. Momento di una forza e momento angolare. Sistemi di particelle, quantità di moto e collisioni. Gravitazione. Oscillazioni. Elasticità. Onde.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione e per i corsi di Analisi Matematica A, Geometria ed Al-gebra.

Materiale didattico consigliato Serway, Beichner. FISICA per scienze ed ingegneria. EdiSES. Testo principale. Resnick, Halliday, Krane. FISICA - Meccanica e Termologia. Casa Editrice Ambrosiana. Te-sto di consultazione. A. Agnesi e A.M. Malvezzi (a cura di). Appunti delle lezioni (mod. A, corso ii). Disponibile sul sito http://www.unipv.it/fis/fisicaIA/Agnesi-Malvezzi/index.htm. A. Agnesi (a cura di). Appunti delle lezioni (mod. A, corso ca). Disponibili sul sito http://www.unipv.it/fis/fisicaIA_ca/appunti/sommario.html. D. Grando (a cura di). Appunti sulle Onde Meccaniche. Disponibili alla pagina http://www.unipv.it/grando/ondeweb/index.htm. Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/fisicaIA/index.html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale, quest'ultima a discrezione del do-cente. Vengono altresì svolte due prove "in itinere" (scritte), la prima a novembre e la secon-da alla fine del corso. In caso di esito complessivamente positivo, esse dispensano lo studen-te dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame venga sostenuto nella sessione di febbraio. Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinuncia irrevocabilmente ad avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove "in itinere".

Berra - Fisica I A (mn)

Fisica I A (mn) Docente: Agnese Berra Codice del corso: 062087 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle nozioni di base della meccanica del punto materiale. Acquisizione del lin-guaggio che si utilizza nella descrizione dei fenomeni meccanici. Capacità di condurre sem-plici analisi di situazioni fisiche, elaborare previsioni, esprimere correttamente i dati sperimen-tali, rappresentare in modo grafico o analitico una correlazione tra grandezze fisiche. Abilità nell'individuare i parametri fisici che determinano il comportamento di un sistema. Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di riconoscere i fenomeni descrivibili con il lin-guaggio della meccanica classica e scegliere gli strumenti concettuali che ne consentono una corretta formalizzazione.

Programma del corso Cinematica del punto • Calcolo vettoriale • Velocità e accelerazione nel moto in una dimensione • Caduta dei gravi • Calcolo vettoriale • Moto in due dimensioni • Velocità e accelerazione come vettori • Composizione di moti • Moto circolare uniforme • Moto armonico Elementi di statica • Definizione statica di forza • Composizione di forze • Forze applicate a corpi estesi • Condizioni di equilibrio per un corpo esteso • Equilibrio dei gravi • Macchine semplici Dinamica del punto materiale • Assiomi della meccanica newtoniana • Massa e peso • Vari tipi di forze • Teorema dell'energia • Principi di conservazione • Forze d'attrito • Urti in due dimensioni • Forze elastiche e oscillazioni

Berra - Fisica I A (mn)

Gravitazione universale • Leggi empiriche sul sistema solare • Ipotesi di Newton • Energia gravitazionale • Velocità di fuga Dinamica dei corpi estesi girevoli intorno a un asse fisso • Centro di massa • Momento d'inerzia • Momento delle forze • Momento delle forze e accelerazione angolare • Energia cinetica di rotazione • Conservazione dell'energia meccanica per un corpo rotante • Conservazione del momento angolare per un corpo isolato in rotazione

Prerequisiti Algebra elementare, elementi di trigonometria, unità di misura, dimensioni fisiche, notazione scientifica, uso della calcolatrice scientifica, grafici, concetto di derivata e di integrale.

Materiale didattico consigliato D. Halliday, R. Resnick, K.S. Krane. Fisica 1. Edizione italiana a cura di A. Pullia, Casa Editri-ce Ambrosiana, MI. M. Alonso, J. Finn. Fisica, Vol. 1. Masson, MI. G. Reali, L. Stefanini. Problemi di fisica, Fascicolo per gli studenti. MN 1995.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno sulle diverse parti. Il superamento delle due prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno supera-to le due prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argo-menti trattati durante il Corso. A chi lo richiederà sarà consentito anche di sostenere un collo-quio sui contenuti del corso.

Parravicini, Malvezzi - Fisica I B

Fisica I B Docenti: Giambattista Parravicini, A. Marco Malvezzi Codice del corso: 062007 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni più elementari di meccanica del corpo ri-gido e dei fluidi, delle proprietà dei gas ideali nonché elementi di termodinamica. Il corso privi-legia, insieme alla conoscenza dei concetti di base, l'uso di tecniche algebriche ed analitiche.

Programma del corso Il programma consiste dell'insieme di nozioni fondamentali di fisica classica sugli argomenti di meccanica del corpo rigido, descrizione degli stati della materia, calorimetria e termodinami-ca. Il programma prevede un certo numero di elaborazioni formali (teoremi, leggi, deduzioni, illustrazione di dispositivi) che si ritengono assolutamente necessari nel bagaglio culturale di un diplomato in discipline scientifiche. Una volta raggiunta la padronanza di questi concetti formali, il programma si estende alle applicazioni con la proposta e la soluzione di problemi tipici in sede di esercitazioni. Meccanica dei corpi rigidi • vincoli, gradi di libertà e moto generale del corpo rigido • rotazioni attorno ad un asse fisso. Momento di inerzia • moto roto-traslatorio di un corpo rigido; moto impulsivo di corpi rigidi • moto di una trottola e precessione giroscopica • statica del corpo rigido Stati della materia • solidi, liquidi, gas • sforzo e deformazioni normali e di scorrimento nei materiali solidi • statica dei liquidi e dinamica dei liquidi (perfetti). Portata. L'equazione di Bernoulli • tensione superficiale, viscosità e flusso turbolento • gas ideali e gas reali. Le leggi dei gas e il modello cinetico dei gas ideali. • l'equazione di Van der Waals ed i cambiamenti di stato Calore e temperatura Termodinamica • energia interna, lavoro e primo principio della termodinamica • trasformazioni termodinamiche; cicli e macchine • trasformazioni reversibili ed irreversibili • entropia, secondo principio della termodinamica e teoremi di Carnot

Prerequisiti Sono quelli richiesti per l'immatricolazione ed il programma dei corsi di Analisi Matematica A (ii), Geometria ed Algebra (ii) e Fisica IA (ii) svolti il I semestre.

Parravicini, Malvezzi - Fisica I B

Materiale didattico consigliato Serway-Beichner. Fisica vol 1, 2. 3a ediz., EdiSES. Testo principale. Halliday Resnick Kraine. Fisica. Casa Editrice Ambrosiana. Testo di consultazione. A. Agnesi e A.M. Malvezzi (a cura di). Appunti delle lezioni. disponibile sul sito http://ele.unipv.it/~malvezzi/MOD_A.html.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta ed una prova orale, quest'ultima a discrezione del do-cente. Vengono altresì svolte due prove in itinere, a metà ed alla fine del corso che, in caso di media delle votazioni positiva, dispensano lo studente dalla prova scritta, purché l'esame venga sostenuto nella sessione estiva immediatamente seguente la conclusione del corso. Le prove in itinere sono riservate agli studenti iscritti al primo anno che hanno frequentato il cor-so. Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinunzia irrevocabilmente ad avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove in itinere.

Tomaselli - Fisica I B (ca)

Fisica I B (ca) Docente: Alessandra Tomaselli Codice del corso: 062300 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni più elementari di Dinamica, Equilibrio e Statica del corpo rigido e di Termodinamica, insieme alla capacità di affrontare e risolvere semplici problemi applicativi. Il corso privilegia, insieme alla conoscenza dei concetti di base, l'uso delle tecniche algebriche ed analitiche nella risoluzione dei problemi proposti.

Programma del corso Corpo rigido. Momento d'inerzia Dinamica del corpo rigido Equilibrio e statica del corpo rigido, proprietà dei materiali Cenni di meccanica del continuo Temperatura, gas ideali Energia interna, calore e lavoro; primo principio della termodinamica Trasmissione del calore Macchine termiche e secondo principio della termodinamica Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione e per i corsi di Analisi Matematica A, Geometria ed Al-gebra.

Materiale didattico consigliato R.A. Serway, R.J. Beichner. Fisica vol. I. EdiSES. D.Halliday, R.Resnick, J.Walker. Fondamenti di Fisica, Meccanica e Termologia. Casa Editri-ce Ambrosiana. M. Alonso, E.J. Finn. Elementi di Fisca per l'Università. Masson.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale, quest'ultima a discrezione del do-cente. Vengono altresì svolte due prove "in itinere" o "di esonero" (scritte), la prima in aprile e la seconda alla fine del corso. In caso di esito complessivamente positivo, esse esonerano lo studente dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame venga sostenuto nella sessione di luglio. Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinunzia irrevocabil-mente ad avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove "in itinere".

Stefanini - Fisica I B (mn)

Fisica I B (mn) Docente: Ledo Stefanini Codice del corso: 062111 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle nozioni di base della meccanica dei corpi rigidi (momento d'inerzia, mo-mento angolare, momento di una forza, piccole oscillazioni, urti in due dimensioni), della ter-modinamica (conservazione dell'energia, macchine termiche, secondo principio, entropia) e del comportamento dei circuiti elettrici (legge di Ohm, principi di conservazione). Capacità di condurre semplici analisi di situazioni fisiche, elaborare previsioni, esprimere correttamente i dati sperimentali, rappresentare correttamente in modo grafico o analitico una correlazione tra grandezze fisiche. Abilità nell'individuare i parametri fisici che determinano il comportamento di un sistema. Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di riconoscere a quale area disciplinare (meccanica, termodinamica, elettromagnetismo) assegnare un determinato fenomeno e quali strumenti concettuali applicare ai fini della sua descrizione.

Programma del corso Meccanica dei corpi rigidi • Momenti d'inerzia • Corpo girevole intorno ad un asse • Energia cinetica di rotazione • Equazioni canoniche • Rotolamento • Piccole oscillazioni • Risonanza Meccanica dei fluidi • Statica dei fluidi • Moto laminare • Equazione di Bernoulli • Fluidi viscosi Termodinamica • Stati di equilibrio • Conservazione dell'energia • Lavoro e calore • Macchine termiche • Secondo principio • Entropia • Entropia ed energia Elementi di teoria dei circuiti elettrici • Tensione e corrente • Legge di Ohm

Stefanini - Fisica I B (mn)

• Serie e parallelo • Misure di grandezze elettriche • Componenti dei circuiti • Circuiti in continua e in alternata

Prerequisiti Algebra elementare, elementi di trigonometria, concetto di derivata e di integrale, elementi di cinematica del punto, dinamica del punto materiale, centro di massa di un corpo esteso, unità di misura, dimensioni fisiche.

Materiale didattico consigliato D. Halliday, R. Resnick, K.S. Krane. Fondamenti di fisica. Edizione italiana a cura di L. Cicala, Casa Editrice Ambrosiana, MI. M. Alonso, J. Finn. Fisica, Vol. 1. Masson, MI. G. Reali, L. Stefanini. I principi della termodinamica classica, Fascicolo per gli studenti. MN 1995.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno sulle diverse parti. Il superamento delle due prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno supera-to le due prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argo-menti trattati durante il Corso. A chi lo richiederà sarà consentito anche di sostenere un collo-quio sui contenuti del corso.

Reali, Cristiani - Fisica II

Fisica II Docenti: Giancarlo Reali, Ilaria Cristiani Codice del corso: 062042 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo del Corso è quello di fornire le nozioni fisiche fondamentali di elettromagnetismo per fornire una base teorica e pratica volta alla risoluzione dei problemi. Fisica 2 è sdoppiata in due Corsi tenuti da due docenti: Prof. G. Reali per studenti di Elettronica e Telecomunica-zioni, Prof. I. Cristiani per studenti di Informatica e Bioingegneria. Sebbene i due Corsi abbia-no la stessa impostazione generale e affrontino gli stessi argomenti, ogni docente enfatizzerà gli argomenti che ritiene più importanti nel contesto di ciascun indirizzo.

Programma del corso Elettrostatica: cariche e campi Il potenziale elettrico Teorema di Gauss Campi elettrici attorno ai conduttori Correnti elettriche Cariche in moto e campo magnetico Induzione elettromagnetica Correnti alternate Equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche Campi elettrici nella materia Campi magnetici nella materia Ottica geometrica ed elementi di ottica fisica Prerequisiti Corsi di Fisica 1A e 1B; corso di Geometria e Algebra; corsi di Analisi Matematica A e B, in particolare verranno utilizzate le nozioni di analisi vettoriale (identità vettoriali, derivate vetto-riali e teoremi fondamentali relativi al gradiente, divergenza e rotore, ref.: Adams, Calcolo dif-ferenziale 2, CEA).

Materiale didattico consigliato Il testo di riferimento è il Mazzoldi-Nigro-Voci, ISBN: 8879591525. Attenzione all'ISBN identifi-cativo, in quanto del testo ne esistono parecchie versioni. Ci sono moltissimi testi introduttivi sull'elettromagnetismo, del tutto equivalenti dal punto di vista teorico a quello utilizzato. Ap-punti, chiarimenti ed esercizi verranno eventualmente pubblicati sulla pagina web del corso. Mazzoldi - Nigro - Voci. Fisica Vol II. EdiSES. Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/fisica2/

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere (esonerano dall'esame scritto se sufficienti). Esame scritto. Esame orale.

Stefanini - Fisica II (mn)

Fisica II (mn) Docente: Ledo Stefanini Codice del corso: 062120 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni elementari di elettricità, magnetismo ed ottica.

Programma del corso Campi elettrici Legge di Gauss Energia potenziale elettrica e potenziale elettrostatico Capacità e dielettrici Corrente elettrica e resistenza; circuiti in corrente continua Campi magnetici e sorgenti del campo magnetico Legge di Faraday, induzione em e circuiti in corrente alternata Equazioni di Maxwell, onde em, energia e quantità di moto trasportata dalle onde em Luce, ottica geometrica, lenti e strumentazione ottica Interferenza, diffrazione e polarizzazione Prerequisiti Conoscenza degli argomenti dei corsi di Analisi Matematica A, Analisi Matematica B, Geome-tria ed algebra ed il corso di Fisica 1A e 1B.

Materiale didattico consigliato Serway-Beichner. FISICA Per Scienze ed Ingegneria, Vol.II, 3a ed. EdiSES. Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/fisica2mn/

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Vengono svolte due prove in itinere che, in caso di esito positivo, esonerano lo studente dalla prova scritta. Nella prova scritta, "a libro chiuso", NON sono ammessi libri, dispense e appunti; verrà fornito un foglio con le formule principali e le costanti fisiche fondamentali.

Tartara - Fisica generale

Fisica generale Docente: Luca Tartara Codice del corso: 061032 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: FIS/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali della fisica. Vengono affrontati tutti i campi della fisica tradizionale, dalla meccanica alla ter-modinamica con riferimenti anche all'elettromagnetismo ed all'ottica geometrica. La trattazio-ne è rivolta agli aspetti teorici, ma altresì agli aspetti legati al progettare ed al costruire.

Programma del corso Introduzione Le grandezze fisiche. Unità di misura. Grandezze scalari e vettoriali. Calcolo vettoriale. Cinematica Posizione, velocità, accelerazione. Moto uniformemente accelerato. Moto di un grave. Moto circolare. Dinamica Leggi di Newton. Applicazioni delle leggi di Newton. Lavoro. Energia. Centro di massa. Urti. Rotazione e rotolamento Variabili rotazionali. Moto di rotolamento. Momento angolare. Equilibrio ed elasticità Condizioni di equilibrio statico. Proprietà elastiche dei materiali. Oscillazioni Moto armonico semplice. Pendolo. Oscillazioni smorzate e forzate, risonanza. Onde Onde trasversali e longitudinali. Interferenza. Onde sonore. Meccanica dei fluidi Portata. Legge di Stevino. Principio di Pascal. Principio di Archimede. Equazione di continui-tà. Equazione di Bernoulli. Termodinamica Temperatura. Calore e dilatazione termica. Primo principio. Trasmissione del calore. Motori termici, frigoriferi e pompe di calore. Teorema di Carnot e secondo principio. Entropia. Elettrostatica Carica elettrica. Legge di Coulomb. Campi elettrici. Legge di Gauss. Potenziale elettrostatico. Capacità elettrica. Circuiti elettrici Corrente elettrica. Legge di Ohm. Leggi di Kirchoff. Magnetostatica Legge di Lorentz. Leggi di Laplace. Legge di Ampere. Magnetismo nella materia. Elettromagnetismo Induzione elettromagnetica. Circuiti in corrente alternata. Onde elettromagnetiche.

Tartara - Fisica generale

Ottica Ottica geometrica. Specchi, diottri e lenti.

Prerequisiti Comprensione della lingua italiana parlata e scritta. Conoscenze di base di algebra, geome-tria analitica, trigonometria piana, calcolo differenziale (comprese le derivate parziali) ed inte-grale.

Materiale didattico consigliato D. Halliday, R. Resnick, J. Walker. Fondamenti di fisica. Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2006. R. A. Serway, J.W. Jewett. Principi di Fisica - Volume I. EdiSES, Napoli, 2004. E. R. Mognaschi, E. Reguzzoni. Problemi di fisica discussi e risolti. La Goliardica Pavese. Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/fisica_generale/

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta ed in una prova orale. L'esito della prova scritta è de-terminante per l'ammissione alla prova orale.

Gabetta - Fisica matematica (ca)

Fisica matematica (ca) Docente: Ester Gabetta Codice del corso: 062016 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso, che rappresenta un anello di congiunzione fra i corsi di carattere matematico e quelli di carattere applicativo degli anni successivi, ha come obbiettivo la costruzione di modelli ma-tematici di sistemi fisici. In particolare vengono forniti gli strumenti metodologici per la risolu-zione di problemi di cinematica, statica e dinamica del corpo rigido.

Programma del corso Vettori applicati. Operazioni tra vettori e loro significato geometrico. Momento polare e assia-le. Risultante e momento risultante. Variazione del momento al variare del polo. Sistemi equi-pollenti di vettori. Trinomio invariante. Massima riducibilità: retta di applicazione del risultante, asse centrale. Centro di vettori paralleli: il centro di massa (additività, piani di simmetria di massa). Sistemi rigidi. Terne solidali. Atti di moto rigidi. Riducibilità: teorema del Mozzi (atto di moto elicoidale). Moti rigidi. Formule di Poisson. Vettore velocità angolare. Accelerazione in cinematica rigida: l'accelerazione centripeta. Moti rigidi piani: centro di istantanea rotazione, teorema di Chasles, base e rulletta. Derivata assoluta e relativa di un vettore. Cinematica re-lativa: legge di composizione delle velocità e delle accelerazioni. Velocità e accelerazione in coordinate polari. Momento d'inerzia assiale. Teorema di Huygens-Steiner. Terna principale e centrale d'inerzia, momenti principali e centrali. Ellissoide d'inerzia. Sistemi olonomi. Grado di libertà e coordinate lagrangiane. Spostamenti possibili e spostamenti virtuali(reversibili e irre-versibili). Vincoli e reazioni vincolari. Lavoro di una forza: linee di forza. Forze conservative. Dinamica e statica del punto. Statica dei sistemi: equazioni cardinali della statica, principio e teorema dei lavori virtuali, teorema di stazionarietà del potenziale. Equilibrio e stabilità per si-stemi olonomi conservativi. Teorema di Lagrange-Dirichelet; criterio di instabilità di Cetaiev. Statica dei sistemi pesanti: teorema di Torricelli. Equilibrio di un corpo rigido con un punto fis-so e con un asse fisso. Cinematica delle masse: quantità di moto, momento della quantità di moto, energia cinetica (teorema di Konig). Dinamica dei sistemi: equazioni cardinali della di-namica, teorema del moto del baricentro, moto dei corpi rigidi. Equazioni di Lagrange. Inte-grali primi di moto. Piccole oscillazioni nell'intorno di una posizione di equilibrio stabile. Per gli ingegneri meccanici si veda il programma del corso di Fisica Matematica (ee) Prerequisiti Analisi Matematica A.

Materiale didattico consigliato Cercignani Carlo. Spazio,tempo, movimento. Introduzione alla meccanica razionale. Zanichel-li, Bologna. Levi-Civita T., Amaldi U. Lezioni di meccanica razionale. 2 Voll., Zanichelli, Bologna. C. Venini, C. Mariani, P. Venini. Problemi di meccanica razionale. Edizioni CUSL, Pavia.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta in cui vengono valutate sia la conoscenza dei fonda-menti teorici, sia la capacità di risolvere esercizi. Durante il corso vengono svolte due prove in itinere, che, se sostenute entrambe con esito positivo, consentono di superare l'esame.

Rosso - Fisica matematica (ee)

Fisica matematica (ee) Docente: Riccardo Rosso Codice del corso: 062041 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Elt, Mec Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di illustrare la rilevanza dei modelli matematici nella meccanica, privile-giando gli aspetti cinematici e dinamici.

Programma del corso Sistemi di vettori applicati: Asse centrale; Sistemi di vettori equivalenti. Proprietà di inerzia dei sistemi: Simmetrie materiali; Tensore di inerzia; Assi e momenti principali di inerzia; Ellissoide di inerzia. Teorema di Huygens-Steiner. Cinematica rigida: Formula di Poisson; Formule fon-damentali della cinematica relativa; Cinematica rigida piana; Polare fissa e polare mobile; Ci-nematica dei sistemi; Angoli di Eulero; Atto di moto rigido; Teorema di König. Dinamica dei sistemi: Dinamica del corpo rigido; Equazioni cardinali della dinamica rigida; Equazioni di Eu-lero per il moto rigido; Moti alla Poinsot; Moto di giroscopi. Dinamica lagrangiana: Vincoli olo-nomi ed anolonomi; Coordinate lagrangiane; Vincoli perfetti; Equazioni di Lagrange; Funzione lagrangiana; Integrali primi di moto; Trottola di Lagrange; stabilità dell'equilibrio; Modi normali di oscillazione.

Prerequisiti Conoscenza della matematica di base con particolare attenzione all'Analisi ed alla Geometria.

Materiale didattico consigliato R. Rosso. Esercizi e Complementi di Meccanica Razionale. Edizioni CUSL, Pavia, 2001. P. Biscari, C. Poggi, E. G. Virga. Mechanics Notebook. Liguori, Napoli, 1999. Dispense redatte dal docente. Disponibili al sito http://smmm.unipv.it/teaching.html. Sito web del corso: http://smmm.unipv.it/rossoall.html

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove in itinere scritte su argomenti teorici ed esercizi. L'esame si ritiene superato se, al termine delle due prove, viene ottenuto un voto medio complessivo non infe-riore a 18/30, senza riportare valutazioni inferiori a 16/30 nelle singole prove. Chi non supera entrambe le prove dovrà sostenere una prova scritta formata da esercizi ed una prova orale che verterà su argomenti teorici.

Gabetta - Fisica matematica (mn)

Fisica matematica (mn) Docente: Ester Gabetta Codice del corso: 062090 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso, che rappresenta un anello di congiunzione fra i corsi di carattere matematico e quelli di carattere applicativo degli anni successivi, ha come obbiettivo la costruzione di modelli ma-tematici di sistemi fisici. In particolare vengono forniti gli strumenti metodologici per la risolu-zione di problemi di cinematica, statica e dinamica del corpo rigido.

Programma del corso Vettori applicati. Operazioni tra vettori e loro significato geometrico. Momento polare e assia-le. Risultante e momento risultante. Variazione del momento al variare del polo. Sistemi equi-pollenti di vettori. Trinomio invariante. Massima riducibilità: retta di applicazione del risultante, asse centrale. Centro di vettori paralleli: il centro di massa (additività, piani di simmetria di massa). Sistemi rigidi. Terne solidali. Atti di moto rigidi. Riducibilità: teorema del Mozzi (atto di moto elicoidale). Moti rigidi. Formule di Poisson. Vettore velocità angolare. Accelerazione in cinematica rigida: l'accelerazione centripeta. Moti rigidi piani: centro di istantanea rotazione, teorema di Chasles, base e rulletta. Derivata assoluta e relativa di un vettore. Cinematica re-lativa: legge di composizione delle velocità e delle accelerazioni. Velocità e accelerazione in coordinate polari. Momento d'inerzia assiale. Teorema di Huygens-Steiner. Terna principale e centrale d'inerzia, momenti principali e centrali. Ellissoide d'inerzia. Sistemi olonomi. Grado di libertà e coordinate lagrangiane. Spostamenti possibili e spostamenti virtuali(reversibili e irre-versibili). Vincoli e reazioni vincolari. Lavoro di una forza: linee di forza. Forze conservative. Dinamica e statica del punto. Statica dei sistemi: equazioni cardinali della statica, principio e teorema dei lavori virtuali, teorema di stazionarietà del potenziale. Equilibrio e stabilità per si-stemi olonomi conservativi. Teorema di Lagrange-Dirichelet; criterio di instabilità di Cetaiev. Statica dei sistemi pesanti: teorema di Torricelli. Equilibrio di un corpo rigido con un punto fis-so e con un asse fisso. Cinematica delle masse: quantità di moto, momento della quantità di moto, energia cinetica (teorema di Konig). Dinamica dei sistemi: equazioni cardinali della di-namica, teorema del moto del baricentro, moto dei corpi rigidi. Equazioni di Lagrange. Inte-grali primi di moto. Piccole oscillazioni nell'intorno di una posizione di equilibrio stabile.

Prerequisiti Analisi Matematica A.

Materiale didattico consigliato Cercignani Carlo. Spazio, tempo, movimento. Introduzione alla meccanica razionale. Zani-chelli-Bologna. Leci-Civita T., Amaldi U. Lezioni di meccanica razionale. 2 Voll., Zanichelli-Bologna. C. Venini, C. Mariani, P. Venini. Problemi di meccanica razionale. Edizioni CUSL, Pavia.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta in cui vengono valutate sia la conoscenza dei fonda-menti teorici, sia la capacità di risolvere esercizi. Durante il corso vengono svolte due prove in itinere, che, se sostenute entrambe con esito positivo, consentono di superare l'esame.

Magrini - Fisica tecnica (ca)

Fisica tecnica (ca) Docente: Anna Magrini Codice del corso: 062129 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali della termodinamica e dell'analisi energetica dei sistemi e le nozioni di base dello scambio termico per conduzione, convezione ed irraggiamento per applicarle, mediante esercitazioni a componenti di impianti e sistemi energetici. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di im-postare l'analisi di impianti termici e avrà acquisito un insieme di nozioni che gli consentiranno di esaminare concretamente i problemi inerenti lo scambio termico e la dissipazione di calore di sistemi reali.

Programma del corso Fondamenti di termodinamica Principi di termodinamica: generalità, definizioni. Reversibilità e irreversibilità. Lavoro e calore. I Principio per sistemi chiusi e aperti, energia interna ed entalpia. II Principio: enunciati vari, entropia. Rendimento delle macchine termiche. Ciclo di Carnot. COP macchine inverse. Pro-prietà dei diagrammi termodinamici. Gas ideali e loro trasformazioni principali. Cicli dei gas ideali (cenni): cicli Otto, Joule e Diesel. Rendimenti. Cicli diretti e inversi (fluidi con passaggio di fase liquido-vapore), pompa di calore. Trasmissione del calore Meccanismi di trasferimento del calore. Conduzione del calore nei solidi: legge fondamentale della conduzione e sua applicazione a superfici piane e cilindriche in condizioni stazionarie, isolamento termico e spessore critico dell'isolamento, analogia elettrica. Scambio termico in convezione naturale e forzata, superfici alettate, coefficiente globale di scambio termico. Scambio termico per irraggiamento: definizioni, leggi fondamentali, corpo nero, fattori di for-ma, corpi grigi, analogia elettrica. Scambiatori di calore e loro dimensionamento termofluido-dinamico. Esempi applicativi inerenti all'indirizzo del corso di Laurea Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari e derivate e integrali.

Materiale didattico consigliato A. Cavallini, L. Mattarolo. Termodinamica Applicata. CLEUP Ed. Padova, rist. 1992. G. Moncada Lo Giudice. Fisica Tecnica Ambientale - Termodinamica Applicata, Vol. I. Mas-son Ed. 1999. C. Bonacina, A. Cavallini, L. Mattarolo. Trasmissione del calore. CLEUP Ed. Padova, rist. 1985. F. Kreith. Principi di trasmissione del calore. Liguori Ed. G. Moncada Lo Giudice. Fisica Tecnica Ambientale - Trasmissione del calore, Vol. II. Casa Editrice Ambrosiana Ed. 1999. Y.A. Çengel. Termodinamica e Trasmissione del Calore. McGraw Hill Ed. 1998.

Modalità di verifica dell'apprendimento Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche

Magrini - Fisica tecnica (ca)

degli edifici (applicazione della trasmissione del calore). Le modalità di svolgimento e di con-segna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.

Ricciardi - Fisica tecnica (ea)

Fisica tecnica (ea) Docente: Paola Ricciardi Codice del corso: 061051 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali della termodinamica e dell'analisi energetica dei sistemi e le nozioni di base dello scambio termico per conduzione, convezione ed irraggiamento per applicarle, nel corso dello svolgi-mento delle esercitazioni, a componenti di impianti e sistemi energetici. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di impostare l'analisi di impianti termici e avrà acquisito un insieme di nozioni che gli consentiranno di impostare l'analisi energetica di un edificio, nonché di affron-tare problematiche relative al rumore, alla qualità del suono, all'isolamento acustico degli edi-fici, all'illuminazione naturale e artificiale degli ambienti.

Programma del corso La prima parte del corso riguarda le nozioni di base della Fisica Tecnica relative alla Termo-dinamica ed alla Trasmissione del Calore. Vengono trattati contestualmente esempi applicati-vi specifici per il corso di laurea a cui è dedicato il corso. La seconda parte del corso riguarda argomenti di carattere più applicativo, nel settore del benessere ambientale, con particolare riguardo agli impianti di climatizzazione, alle problematiche acustiche ed illuminotecniche. Fondamenti di termodinamica Principi di termodinamica: generalità, definizioni. Reversibilità e irreversibilità. Lavoro e calore. I Principio per sistemi chiusi e aperti, energia interna ed entalpia. II Principio: enunciati vari, entropia. Rendimento delle macchine termiche. Ciclo di Carnot. COP macchine inverse. Pro-prietà dei diagrammi termodinamici. Gas ideali e loro trasformazioni principali. Cicli diretti e inversi (fluidi con passaggio di fase liquido-vapore), pompa di calore. Trasmissione del calore Meccanismi di trasferimento del calore. Conduzione del calore nei solidi: legge fondamentale della conduzione e sua applicazione a superfici piane e cilindriche in condizioni stazionarie, isolamento termico e spessore critico dell'isolamento, analogia elettrica. Conduzione termica non stazionaria: cenni sulle problematiche relative al regime variabile. Scambio termico in convezione naturale e forzata, coefficiente globale di scambio termico. Scambio termico per irraggiamento: definizioni, leggi fondamentali, corpo nero, fattori di forma, corpi grigi, analogia elettrica. Incremento dello scambio di calore: superfici alettate, scambiatori di calore. Fondamenti di tecnica del controllo ambientale Fondamenti sulla climatizzazione degli ambienti. Termodinamica dell'aria umida: umidità rela-tiva e assoluta, entalpia, diagramma di Mollier, cenni di psicrometria. Benessere termoigrome-trico. Bilancio termico del corpo umano e parametri che lo determinano. Relazione di Fanger. Problema della qualità dell'aria negli ambienti. Cenni sugli impianti di riscaldamento, bilanci energetici, principali tipologie impiantistiche. Condizionamento dell'aria: trasformazioni termo-dinamiche fondamentali, bilanci di energia e di massa, carichi termici sensibili e latenti, princi-pali tipologie impiantistiche. Cenni sugli strumenti di misura. Cenni sul comportamento delle strutture nei confronti dell'umidità Problemi igrometrici degli edifici. Bilancio igrometrico di ambienti abitati. Fenomeni di conden-sazione superficiale ed interstiziale in strutture edilizie. Metodo di Glaser. Esempi di applica-zione.

Ricciardi - Fisica tecnica (ea)

Cenni di Acustica Cenni sulla fisica del suono. Suoni puri e complessi, spettri acustici. Pressione efficace, inten-sità, potenza e densità sonora. Sensazione auditiva e isofonica. Valutazione dei rumori. Acu-stica atmosferica: propagazione del suono all'aperto. Assorbimento del suono: caratteristiche dei materiali. Acustica degli ambienti confinati: riverberazione del suono, tempo convenziona-le di riverberazione. Isolamento acustico; potere fonoisolante. Cenni di Illuminotecnica Cenni sulla struttura dell'occhio umano. Sensazione visiva. Grandezze fotometriche fonda-mentali. Sorgenti luminose. Generalità sul calcolo dell'illuminamento. Acuità visuale, fattore di contrasto, abbagliamento. Illuminazione artificiale e naturale. Illuminazione di esterni e di am-bienti. Comfort visivo. Fattore di luce diurna. Requisiti per sostenere l'esame Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche degli edifici che comprende l'analisi dei consumi di un'abitazione/edificio, la valutazione me-diante software dei consumi annuali previsti e la preparazione dell'attestato di certificazione energetica come richiesto dalle più recenti leggi in materia di risparmio energetico in edilizia. Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli ap-pelli.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari, derivate e integrali. Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche degli edifici che comprende l'analisi dei consumi di un'abitazione/edificio, la valutazione mediante softwa-re dei consumi annuali previsti e la preparazione dell'attestato di certificazione energetica come richiesto dalle più recenti leggi in materia di risparmio energetico in edilizia. Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.

Materiale didattico consigliato Y.A.Çengel. Termodinamica e Trasmissione del Calore. McGrawHill Ed.1998. A.Cavallini, L.Mattarolo. Termodinamica Applicata. CLEUP Ed.Padova, rist.1992. C. Bonacina, A.Cavallini, L.Mattarolo. Trasmissione del calore. CLEUP Ed.Padova, rist.1985. A.Magrini. La progettazione degli impianti di climatizzazione negli edifici. EPC Libri, 2002. I.Sharland. Manuale di acustica applicata. Woods Italia 1980. A.Magrini. Progettare il silenzio. EPC Libri, 2003. Egan. Architectural Acoustics. McGraw Hill, 1988. G.Moncada Lo Giudice, A. De Lieto Vollaro. Illuminotecnica. Masson. Egan. Concepts in Architectural Lightening. McGraw Hill. G. Alfano, M. Filippi, E. Sacchi. Impianti di climatizzazione per l'edilizia. Masson, 1997.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta e colloquio orale.

Magrini - Fisica tecnica (ee)

Fisica tecnica (ee) Docente: Anna Magrini Codice del corso: 062040 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 35 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali della termodinamica e dell'analisi energetica dei sistemi e le nozioni di base dello scambio termico per conduzione, convezione e irraggiamento per applicarle, mediante esercitazioni, a componenti di impianti e sistemi energetici. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di im-postare l'analisi di impianti termici e avrà acquisito un insieme di nozioni che gli consentiranno di esaminare concretamente i problemi inerenti lo scambio termico e la dissipazione di calore di sistemi reali.

Programma del corso Fondamenti di termodinamica Principi di termodinamica: generalità, definizioni. Reversibilità e irreversibilità. Lavoro e calore. I Principio per sistemi chiusi e aperti, energia interna ed entalpia. II Principio: enunciati vari, entropia. Rendimento delle macchine termiche. Ciclo di Carnot. COP macchine inverse. Pro-prietà dei diagrammi termodinamici. Gas ideali e loro trasformazioni principali. Cicli dei gas ideali (cenni): cicli Otto, Joule e Diesel. Rendimenti. Cicli diretti e inversi (fluidi con passaggio di fase liquido-vapore), pompa di calore. Trasmissione del calore Meccanismi di trasferimento del calore. Conduzione del calore nei solidi: legge fondamentale della conduzione e sua applicazione a superfici piane e cilindriche in condizioni stazionarie, isolamento termico e spessore critico dell'isolamento, analogia elettrica. Scambio termico in convezione naturale e forzata, superfici alettate, coefficiente globale di scambio termico. Scambio termico per irraggiamento: definizioni, leggi fondamentali, corpo nero, fattori di for-ma, corpi grigi, analogia elettrica. Scambiatori di calore e loro dimensionamento termofluido-dinamico.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari, derivate e integrali.

Materiale didattico consigliato A. Cavallini, L. Mattarolo. Termodinamica Applicata. CLEUP Ed. Padova, rist. 1992. G. Moncada Lo Giudice. Fisica Tecnica Ambientale-Termodinamica Applicata, Vol. 1. Masson Ed. 1999. C. Bonacina, A. Cavallini, L. Mattarolo. Trasmissione del calore. CLEUP Ed. Padova, rist. 1985. F. Kreith. Principi di trasmissione del calore. Liguori Ed. G. Moncada Lo Giudice. Fisica Tecnica Ambientale-Trasmissione del calore, Vol. II. Casa E-ditrice Ambrosiana Ed. 1999. Y. A. Çengel. Termodinamica e Trasmissione del Calore. McGraw Hill Ed. 1988.

Modalità di verifica dell'apprendimento Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche degli edifici (applicazione della trasmissione del calore). Le modalità di svolgimento e di con-segna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.

Rugginenti - Fisica tecnica (mn)

Fisica tecnica (mn) Docente: Stefano Rugginenti Codice del corso: 062099 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali della termodinamica e dell'analisi energetica dei sistemi e le nozioni di base dello scambio termico per conduzione, convezione ed irraggiamento per applicarle, mediante esercitazioni a componenti di impianti e sistemi energetici. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di im-postare l'analisi di impianti termici e avrà acquisito un insieme di nozioni che gli consentiranno di esaminare concretamente i problemi inerenti lo scambio termico e la dissipazione di calore di sistemi reali.

Programma del corso Fondamenti di termodinamica Principi di termodinamica: generalità, definizioni. Reversibilità e irreversibilità. Lavoro e calore. I Principio per sistemi chiusi e aperti, energia interna ed entalpia. Trasformazioni termodina-miche: grandezze termodinamiche coinvolte in una trasformazione e loro variazione. II Princi-pio: enunciati vari, entropia. Rendimento delle macchine termiche. Ciclo di Carnot. COP mac-chine inverse. Proprietà dei diagrammi termodinamici. Gas ideali e loro trasformazioni princi-pali. Cicli dei gas ideali (cenni): cicli Otto, Joule e Diesel. Rendimenti. Cicli diretti e inversi (fluidi con passaggio di fase liquido-vapore), pompa di calore. Trasmissione del calore Meccanismi di trasferimento del calore. Conduzione del calore nei solidi: legge fondamentale della conduzione e sua applicazione a superfici piane e cilindriche in condizioni stazionarie, isolamento termico e spessore critico dell'isolamento, analogia elettrica, sistemi con genera-zione interna di calore, conduzione termica non stazionaria. Scambio termico in convezione naturale e forzata, superfici alettate, coefficiente globale di scambio termico. Scambio termico per irraggiamento: definizioni, leggi fondamentali, corpo nero, fattori di forma, corpi grigi, ana-logia elettrica. Scambiatori di calore e loro dimensionamento termofluidodinamico. Esempi applicativi inerenti all'indirizzo del corso di Laurea Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari e derivate e integrali.

Materiale didattico consigliato G. Giambelli. Termodinamica e Trasmissione del Calore. Milano, Masson Italia. Svets ed altri. Termotecnica. Mosca, Mir. Y.A. Çengel. Termodinamica e Trasmissione del Calore. McGraw Hill Ed. 1998. E. Pedrocchi, M. Silvestri. Introduzione alla Termodinamica Tecnica. Clup. E. Pedrocchi, M. Silvestri. Introduzione ai fenomeni di trasporto. Clup.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolti una prova scritta di accesso ad un colloquio orale.

Ferrari Trecate - Fondamenti di automatica

Fondamenti di automatica Docente: Giancarlo Ferrari Trecate Codice del corso: 062039 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Biom, ElTel, Elt Esercitazioni (ore/anno): 39 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 24 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni per analizzare le principali proprietà dei sistemi dinamici e per progettare semplici sistemi di controllo sulla base di specifiche asse-gnate. A lezione verranno forniti gli strumenti metodologici, mentre in laboratorio si farà prati-ca di progettazione a calcolatore con l'ausilio di MATLAB e Simulink, strumenti software co-munemente utilizzati nelle aziende che operano nel settore dell'automatica.

Programma del corso Prima parte: Introduzione ai problemi di controllo. Ruolo della modellistica matematica. Esempi di model-lizzazione di sistemi fisici. Definizione di sistema dinamico. Classificazione dei sistemi dinami-ci e loro rappresentazione mediante variabili di stato. Movimenti ed equilibri. Stabilità. Sistemi LTI. Criterio di Routh-Hurwitz. Funzione di trasferimento. Schemi a blocchi. Risposte allo sca-lino. Risposta in frequenza. Diagrammi di Bode e di Nyquist. Seconda parte: Sistemi di controllo in retroazione. Requisiti di un sistema di controllo. Criteri di Nyquist e Bo-de per la stabilità in anello chiuso. Prestazioni statiche e dinamiche. Analisi del comportamen-to in condizioni perturbate. Funzioni di sensitività. Sintesi del regolatore nel dominio delle fre-quenze. Luogo delle radici. Regolatori PID.

Prerequisiti Algebra lineare, analisi, numeri complessi, fondamenti di elettrotecnica e fisica (meccanica, termodinamica e fluidodinamica).

Materiale didattico consigliato P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw-Hill, 2004. Seconda edizione. Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/lab/didattica/corsi/fond_aut_NO.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta in cui vengono valutate la conoscenza dei fondamenti teorici, la capacità di risolvere esercizi e la capacità di utilizzare strumenti di simulazione. Du-rante il corso verranno svolte due prove in itinere (scritte), che, se sostenute entrambe con esito favorevole, sostituiscono la prova scritta dell'esame.

Gallati - Fondamenti di idraulica (ca)

Fondamenti di idraulica (ca) Docente: Mario Gallati Codice del corso: 062126 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 11 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Con questo insegnamento lo studente deve acquisire i fondamenti di base della statica e del-la dinamica dei fluidi incomprimibili. Deve inoltre essere in grado di risolvere alcuni semplici problemi di idraulica applicata nel campo delle correnti in pressione per quanto riguarda: spin-te esercitate dai liquidi sulle pareti dei recipienti che li contengono, foronomia, resistenze al moto dei liquidi entro condotti, scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche, problemi di dimensionamento e di verifica di condotti semplici e di impianti di pompaggio.

Programma del corso Introduzione Grandezze meccaniche e unità di misura. Stati di aggregazione della materia. I fluidi come sistemi continui. Sforzi interni nei sistemi continui. Alcune proprietà dei liquidi Densità e peso specifico. Dilatabilità e comprimibilità. Viscosità. Tensione di vapore. Idrostatica Relazione fra gravità e pressione. La pressione atmosferica: pressioni assolute e relative. Le unità di misura della pressione usate nella pratica tecnica. Piano dei carichi idrostatici e dia-grammi delle pressioni. Misura delle pressioni. Spinta idrostatica su pareti piane. Fondamenti di cinematica dei liquidi Descrizione euleriana del moto dei liquidi. Entità cinematiche (traiettorie, linee di corrente, tubi di flusso, filetto fluido, flusso attraverso una superficie). Moti accelerati, uniformi e ritardati. Le correnti. Portata e velocità media di una corrente in una sezione trasversale. Idrodinamica: equazione di continuità e teorema di Bernoulli I principi di conservazione. Applicazione dei principi di conservazione della massa e dell'e-nergia ad un filetto fluido. Il teorema di Bernoulli. Distribuzione della pressione nelle sezioni trasversali delle correnti. Applicazione dei principi di conservazione della massa e dell'energia ad una corrente gradualmente variata. Foronomia e misura della portata Cenni di foronomia. Il tubo di Pitot. Il venturimetro. Le perdite di carico nei liquidi reali I diversi regimi di movimento delle correnti uniformi. La dissipazione energetica nel moto la-minare. La dissipazione energetica nel moto turbolento. Effetto della scabrezza della parete sulla dissipazione energetica. L'Abaco di Moody. Calcolo idraulico delle condotte. Formule di resistenza cosiddette pratiche. Le perdite di carico localizzate nelle correnti in pressione. Cenni agli impianti idroelettrici e di pompaggio Scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche. Schemi tipo degli impianti idroelettrici e di pompaggio. Verifica idraulica e dimensionamento di un impianto di pompaggio.

Prerequisiti Analisi matematica: concetti di: funzione (anche a più variabili), limite, derivata, integrale. Fisi-ca: Misura delle grandezze fisiche e unità di misura. Principi ed equazioni fondamentali della

Gallati - Fondamenti di idraulica (ca)

meccanica. Energia. Principio di conservazione dell'energia. Fisica matematica: Grandezze scalari e vettoriali. Elementi fondamentali del calcolo vettoriale. Geometria delle masse.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato pur-ché superi positivamente (voto maggiore o uguale a 18/30) entrambe le prove scritte in itinere, rispettivamente previste a metà e alla fine dell'insegnamento. In ogni caso il voto otte-nibile senza esame orale non può essere superiore a 26/30.

Natale - Fondamenti di idraulica (ca) (mn)

Fondamenti di idraulica (ca) (mn) Docente: Luigi Natale Codice del corso: 062096 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito la conoscenza delle nozioni di base della statica e della dinamica dei fluidi incomprimibili. Deve inoltre essere in grado di ri-solvere alcuni semplici problemi di idraulica applicata nel campo delle correnti in pressione per quanto riguarda: spinte esercitate dai liquidi sulle pareti dei recipienti che li contengono, foronomia, resistenze al moto dei liquidi entro condotti, scambi di energia fra macchine e cor-renti idrauliche, problemi di dimensionamento e di verifica di reti di condotte.

Programma del corso I fluidi: i fluidi come sistemi continui, sforzi interni nei sistemi continui, proprietà fisiche dei flui-di, unità di misura. Idrostatica Equazione dell'equilibrio idrostatico, misura delle pressioni, spinta su superfici piane, spinta su superfici curve, equilibrio dei galleggianti. Idrodinamica Caratteri del moto dei fluidi, equazione di continuità, equazione del moto, derivata totale, e-quazione indefinita del moto per fluido perfetto (equazione di Eulero), equazione di Bernoulli, corrente gradualmente variata. Foronomia e misuratori di portata Luce di fondo, paratoia piana, luce di comunicazione tra due serbatoi, luce a battente in pare-te verticale, luce a stramazzo, tubo convergente, diaframma, tubo di Pitot, misuratore a gomi-to, considerazioni pratiche. Equazione di Bernoulli generalizzata Estensione della equazione di Bernoulli ai fluidi reali. Il moto dei fluidi reali Crescita dello strato limite, moto uniforme: formula di Darcy - Weisbach, regime laminare, re-gime turbolento, regime turbolento in tubi lisci, regime turbolento in tubi scabri, le leggi classi-che di resistenza al moto, la formula di Chezy, la formula di Manning, le formule pratiche. Perdite di carico localizzate Equazione globale dell'equilibrio idrodinamico, perdita per brusco allargamento, perdita di im-bocco, perdita per restringimento, perdita per allargamento raccordato, perdita nei gomiti, perdita causata da una paratoia. Le macchine idrauliche Turbine, pompe. Condotte Condotte in depressione: moto a canaletta, lunghe condotte, sistemi di condotte.

Prerequisiti Analisi matematica: concetti di: funzione(anche a più variabili), limite, derivata, integrale. Ge-ometria e algebra: Trigonometria, algebra elementare, geometria analitica elementare. Fisica: Misura delle grandezze fisiche e unità di misura. Principi ed equazioni fondamentali della

Natale - Fondamenti di idraulica (ca) (mn)

meccanica. Energia. Principio di conservazione dell'energia. Fisica matematica: Grandezze scalari e vettoriali. Elementi fondamentali del calcolo vettoriale. Geometria delle masse.

Materiale didattico consigliato Dispense ed esercizi sono forniti dal docente. Le esercitazioni si svolgono con fogli di calcolo Excel già predisposti.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova scritta di soluzione di problemi con foglio di calcolo Excel. Lo studente è esentato dall'esame se risulta sufficiente nelle prove scritte in itinere.

Gallati - Fondamenti di idraulica (ee)

Fondamenti di idraulica (ee) Docente: Mario Gallati Codice del corso: 062077 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 11 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Con questo insegnamento lo studente deve acquisire i fondamenti di base della statica e del-la dinamica dei fluidi incomprimibili. Deve inoltre essere in grado di risolvere alcuni semplici problemi di idraulica applicata nel campo delle correnti in pressione per quanto riguarda: spin-te esercitate dai liquidi sulle pareti dei recipienti che li contengono, foronomia, resistenze al moto dei liquidi entro condotti, scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche, problemi di dimensionamento e di verifica di condotti semplici e di impianti di pompaggio.

Programma del corso Introduzione Grandezze meccaniche e unità di misura. Stati di aggregazione della materia. I fluidi come sistemi continui. Sforzi interni nei sistemi continui. Alcune proprietà dei liquidi Densità e peso specifico. Dilatabilità e comprimibilità. Viscosità. Tensione di vapore. Idrostatica Relazione fra gravità e pressione. La pressione atmosferica: pressioni assolute e relative. Le unità di misura della pressione usate nella pratica tecnica. Piano dei carichi idrostatici e dia-grammi delle pressioni. Misura delle pressioni. Spinta idrostatica su pareti piane. Fondamenti di cinematica dei liquidi Descrizione euleriana del moto dei liquidi. Entità cinematiche (traiettorie, linee di corrente, tubi di flusso, filetto fluido, flusso attraverso una superficie). Moti accelerati, uniformi e ritardati. Le correnti. Portata e velocità media di una corrente in una sezione trasversale. Idrodinamica: equazione di continuità e teorema di Bernoulli I principi di conservazione. Applicazione dei principi di conservazione della massa e dell'e-nergia ad un filetto fluido. Il teorema di Bernoulli. Distribuzione della pressione nelle sezioni trasversali delle correnti. Applicazione dei principi di conservazione della massa e dell'energia ad una corrente gradualmente variata. Foronomia e misura della portata Cenni di foronomia. Il tubo di Pitot. Il venturimetro. Le perdite di carico nei liquidi reali I diversi regimi di movimento delle correnti uniformi. La dissipazione energetica nel moto la-minare. La dissipazione energetica nel moto turbolento. Effetto della scabrezza della parete sulla dissipazione energetica. L'Abaco di Moody. Calcolo idraulico delle condotte. Formule di resistenza cosiddette pratiche. Le perdite di carico localizzate nelle correnti in pressione. Cenni agli impianti idroelettrici e di pompaggio Scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche. Schemi tipo degli impianti idroelettrici e di pompaggio. Verifica idraulica e dimensionamento di un impianto di pompaggio.

Prerequisiti Analisi matematica: concetti di: funzione (anche a più variabili), limite, derivata, integrale. Fisi-ca: Misura delle grandezze fisiche e unità di misura. Principi ed equazioni fondamentali della

Gallati - Fondamenti di idraulica (ee)

meccanica. Energia. Principio di conservazione dell'energia. Fisica matematica: Grandezze scalari e vettoriali. Elementi fondamentali del calcolo vettoriale. Geometria delle masse.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato, pur-ché superi positivamente (voto maggiore o uguale a 18/30) entrambe le prove scritte in itinere, rispettivamente previste a metà e alla fine dell'insegnamento. In ogni caso il voto otte-nibile senza esame orale non può essere superiore a 26/30.

Granelli - Fondamenti di impianti elettrici

Fondamenti di impianti elettrici Docente: Gianpietro Granelli Codice del corso: 062038 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Acquisizione di nozioni complementari di elettrotecnica riguardanti i sistemi trifasi. Acquisizio-ne delle nozioni di base sulla struttura e sui componenti dei sistemi elettrici di potenza. Ap-prendimento dei procedimenti per il calcolo delle correnti di corto circuito e introduzione al calcolo della ripartizione dei flussi di potenza.

Programma del corso Dopo aver richiamato e completato alcuni argomenti trattati nei Corsi di Teoria dei Circuiti e di Elettrotecnica, viene presentata la classificazione e la struttura degli impianti elettrici per la produzione, il trasporto, la distribuzione e l'utilizzazione dell'energia elettrica. Vengono poi studiate le caratteristiche fondamentali dei principali componenti degli impianti elettrici di po-tenza (linee, macchine sincrone, trasformatori) e ricavati i relativi modelli matematici (in coor-dinate di fase e nei componenti simmetrici). Tali modelli sono impiegati nelle procedure per l'analisi dei guasti (calcolo delle correnti di corto circuito simmetrico e dissimmetrico). Infine, viene svolta la parte introduttiva riguardante lo studio della ripartizione dei flussi di potenza ("load flow") nelle reti di trasmissione e sono presentati succintamente i relativi algoritmi di calcolo. L'aspetto applicativo e di calcolo degli argomenti trattati è considerato nelle esercita-zioni (in aula e in laboratorio) che vengono svolte anche con l'ausilio di programmi di calcolo e di "tools" in ambiente MATLAB. 1. Richiami e complementi di elettrotecnica Circuiti elettrici in regime sinusoidale. Sistemi trifasi e metodo dei componenti simmetrici. Teo-remi sulle reti elettriche. Metodo dei valori relativi per lo studio delle reti comprendenti tra-sformatori. 2. Generalità Classificazione e struttura degli impianti elettrici. Cenni sugli impianti di generazione e sulle reti di trasmissione ad alta tensione, di distribuzione primaria, di distribuzione a media e a bassa tensione. Cenni sugli impianti utilizzatori civili e industriali. 3. Principali componenti degli impianti Caratteristiche delle linee elettriche aeree e in cavo: tipi costruttivi, scelta dell'isolamento e del conduttore, calcolo delle costanti fondamentali. Macchine sincrone e trasformatori: cenni co-struttivi, principio di funzionamento, caratteristiche principali, modelli matematici. Cenni sugli apparecchi di manovra e protezione. 4. Correnti di corto circuito Studio delle reti trifasi con il metodo dei componenti simmetrici. Impedenze di sequenza per le macchine sincrone, i trasformatori, le linee; reti di sequenza. Calcolo delle correnti di corto circuito trifase simmetrico. Calcolo delle correnti di corto circuito dissimmetrico. Cenni sulla scelta degli interruttori. Stato del neutro nei sistemi trifasi; correnti di corto circuito e sovraten-sioni. 5. Ripartizione dei flussi di potenza Equazioni generali delle reti in regime permanente. Introduzione al calcolo della ripartizione dei flussi di potenza (calcolo di "load flow") per le reti di trasmissione; cenni sui metodi solu-zione; calcolo di load flow in corrente continua.

Granelli - Fondamenti di impianti elettrici

6. Argomenti delle esercitazioni in aula Risoluzione di circuiti elettrici monofasi e trifasi. Applicazione del metodo dei valori relativi allo studio delle reti con trasformatori. Calcolo delle correnti di corto circuito simmetrico e dissim-metrico; esame ed applicazione della Norma CEI 11-25. Calcoli di load flow in corrente conti-nua. 7. Argomenti delle esercitazioni di laboratorio Utilizzazione di programmi di calcolo in ambiente MATLAB per la soluzione di circuiti elettrici monofasi e trifasi, per il calcolo delle correnti di corto circuito simmetrico e dissimmetrico, per i calcoli di load flow con l'impiego di diversi algoritmi (Gauss-Seidel, Newton-Raphson, "fast decoupled", metodo in corrente continua). Impiego del "blockset" SimPowerSystems di MAT-LAB per l'analisi dei transitori nei sistemi elettrici di potenza.

Prerequisiti Conoscenze fornite dagli insegnamenti di: Analisi Matematica A e B, Geometria e Algebra, Fisica 1 A e 1B, Teoria dei Circuiti, Elettrotecnica.

Materiale didattico consigliato G. Granelli. Dispense del Corso di Fondamenti di Impianti Elettrici. Disponibili presso il docen-te. N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, 2 volumi. Pàtron Editore, Bologna. V. Cataliotti. Impianti Elettrici, 3 volumi. S.F. Flaccovio Editore, Palermo. V. Medved, R. Schinco. Le correnti di corto circuito negli impianti elettrici AT, MT e BT. Edito-riale Delfino, Milano. F. Iliceto. Impianti Elettrici, Volume I. Pàtron Editore, Bologna. G. Corbellini. Impianti Elettrici. La Goliardica Pavese, Pavia. Comitato Elettrotecnico Italiano. Norme CEI 11-1, 11-25, 64-8. Disponibili presso il docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Vengono svolte due prove scritte in itinere riservate agli allievi che abbiano frequentato alme-no il 70% delle lezioni, esercitazioni e laboratori. La prova finale consiste di una prova scritta e di una prova orale che verteranno su tutti gli argomenti del corso. Il superamento di entram-be le prove in itinere sostituisce la prova scritta finale.

Cantoni, Danese - Fondamenti di informatica

Fondamenti di informatica Docenti: Virginio Cantoni, Giovanni Danese Codice del corso: 062002 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Inf, Biom, Elt, ElTel Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici del funzionamento e della organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle metodologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della strut-tura funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di ela-borazione. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia acquisito un insieme di attrezzi culturali per facilitare lo studio di altri argomenti del proprio curriculum scolastico e, d'altra parte, abbia appreso quali argomenti dovrà autonomamente approfondire per acquisire competenze non previste dal proprio piano degli studi.

Programma del corso Concetti introduttivi Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Suc-cintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali scenari tecnologici e commerciali. La codifica delle informazioni Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali, grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivela-tori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole. Algoritmi e programmi Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma. Architetture degli Elaboratori Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di ese-cuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento. La descrizione mira a fornire una visione complessiva dell'architettura, nei suoi aspetti sia hardware che software. Pertanto questo filone include anche una descrizione della funzionalità dei software di base. Sistemi operativi Vengono presentati le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del sof-tware di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti completata dalle relative caratteristiche principali. Strutture dati Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo. Sistemi transazionali e Database Vengono presentati i sistemi transazionali, i database e i relativi criteri di progettazione e ge-stione. Viene presentato il problema dell'interrogazione dei database.

Cantoni, Danese - Fondamenti di informatica

Le comunicazioni e le reti di calcolatori Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di Internet e del suo utilizzo.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione.

Materiale didattico consigliato Risultano disponibili le dispense: Appunti delle lezioni di Fondamenti di Informatica del Prof. V. Cantoni a cura di A. Piccolini, Edizioni CUSL. Lucidi delle lezioni del Prof. Danese reperibili sul sito del corso. J. Glenn Brookshear. INFORMATICA una panoramica generale. Pearson - Addison Wesley. 2004. P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le prove d'esame prevedono una prova scritta di teoria in cui vengono proposti 8 argomenti trattati nel corso delle lezioni che devono essere approfonditi dal candidato. Per le prove in itinere valgono le seguenti regole: 1. la prima prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni e vengono proposti al candidato 4 argomenti oggetto di approfondimento; 2. la seconda prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni nel periodo che intercorre fra la prima prova in itinere e la fine delle lezioni e vengono proposti al candidato 4 argomenti oggetto di approfondimento; l'accesso a questa prova è vincolata al superamento della prima prova. 3. la valutazione globale è la media aritmetica delle valutazioni conseguite nelle due prove in itinere. Informazioni di utilità relative all'insegnamento sono reperibili alle pagine Web dei docenti del corso presenti nel sito della Facoltà di Ingegneria.

Larizza, Lombardi - Fondamenti di informatica (lab.)

Fondamenti di informatica (lab.) Docenti: Cristiana Larizza, Luca Lombardi Codice del corso: 062003 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 24 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi ingegneri i principi e l'ambiente della programmazione degli elaboratori. Tale obiettivo è; raggiunto mediante la presentazione dei fondamenti e degli strumenti della programmazione e dell'utilizzo del calco-latore che costituiscono un aspetto formativo essenziale e che stanno alla base della neces-saria attività; sperimentale. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia ac-quisito competenze di base per lo sviluppo di soluzioni algoritmiche per problemi di limitata complessità; e per la codifica e la messa a punto di programmi in linguaggio Java.

Programma del corso Principi di programmazione Vengono illustrati i principi della programmazione dei calcolatori elettronici. Si affrontano in particolare gli aspetti di formalizzazione dei problemi, il progetto e la codifica degli algoritmi attraverso le metodologie e le tecniche della programmazione strutturata e i criteri per l'anali-si, testing e convalida dei programmi. L'obiettivo è quello di fornire agli allievi una capacità operativa nello sviluppo dei software ed una sensibilità ai problemi di buona documentazione e affidabilità delle applicazioni. Supporti per lo sviluppo di programmi Vengono presentate le funzioni e le caratteristiche dei supporti per lo sviluppo dei programmi; in particolare vengono descritte le caratteristiche e il funzionamento di compilatori ed interpre-ti. Algoritmi per l'implementazione e la gestione di strutture dati Vengono presentate le strutture di memorizzazione dati e gli algoritmi per il loro utilizzo. Il linguaggio Java Il ciclo di lezioni relativo alla programmazione prevede la presentazione dei principi della pro-grammazione basata sugli oggetti e la descrizione dettagliata della sintassi del linguaggio Java. L'attività teorica è integrata da esercitazioni nel laboratorio di Informatica di Base duran-te le quali vengono presentate soluzioni a problemi di calcolo numerico e su strutture dati. In particolare vengono implementati algoritmi di ordinamento, di ricerca nelle tavole, di gestione di strutture dati, ecc. La prova d'esame prevede la soluzione di un problema nel linguaggio Java.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione.

Materiale didattico consigliato Sono disponibili i lucidi utilizzati durante le lezioni. Si consiglia la consultazione di un libro a scelta, in ordine preferenziale, fra: G.Pighizzini, M.Ferrari. Dai fondamenti agli oggetti: corso di programmazione. Java Addison-Wesley. Cay Horstmann. Concetti di informatica e fondamenti di Java 2. Apogeo, 2002. Ken Arnold, James Gosling. Java, Didattica e Programmazione. Addison-Wesley, 1999.

Larizza, Lombardi - Fondamenti di informatica (lab.)

John Lewis, William Loftus. Java, Fondamenti di progettazione software. Prima edizione, Ad-dison-Wesley, 2001. Judy Bishop. Java Gently, Corso introduttivo. Seconda edizione, Addison-Wesley, 1999.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. La prima prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni; la seconda prova consiste nella scrittura di un programma sulle mac-chine delle aule didattiche. Il superamento con voto sufficiente di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere un esame che prevede una prova scritta di teoria e una prova pra-tica di programmazione. Le due prove possono essere sostenute anche in appelli d'esame differenti. In caso di esito non sufficiente o non soddisfacente di una prova il candidato può ripetere solo la prova suddetta.

Coldani - Fondamenti di informatica (lab.) (mn)

Fondamenti di informatica (lab.) (mn) Docente: Giuseppe Coldani Codice del corso: 062108 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici del funzionamento e dell'organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle me-todologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della struttura funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di elabora-zione.

Programma del corso 1. Concetti introduttivi Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Suc-cintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali scenari tecnologici e commerciali. 2. La codifica delle informazioni Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali, grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivela-tori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole. 3. Algoritmi e programmi Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma. 4. Architetture degli elaboratori Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di ese-cuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento. 5. Sistemi operativi Vengono presentati le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del sof-tware di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti completata dalle relative caratteristiche principali. 6. Strutture dati Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo. 7. Le comunicazioni e le reti di calcolatori. Sistemi transazionali e Data Base Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di Internet e del suo utilizzo. Vengono presentati i sistemi transazionali, i data base e i relativi criteri di progettazione e gestione.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione.

Coldani - Fondamenti di informatica (lab.) (mn)

Materiale didattico consigliato P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-to dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno soste-nere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso.

Larizza - Fondamenti di informatica (mn)

Fondamenti di informatica (mn) Docente: Cristiana Larizza Codice del corso: 062107 Lezioni (ore/anno): 42 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 20 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi e l'ambiente della programmazione degli elaboratori. Tale obiettivo è raggiunto mediante la pre-sentazione dei fondamenti e degli strumenti della programmazione e dell'utilizzo del calcolato-re che costituiscono un aspetto formativo essenziale e che stanno alla base della necessaria attività sperimentale. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia acquisito competenze di base per lo sviluppo di soluzioni algoritmiche per problemi di limitata comples-sità, sappia individuare la strutturazione del problema in oggetti e le responsabilità che questi devono ricoprire, sia in grado di codificare e mettere a punto programmi in linguaggio Java.

Programma del corso Principi di programmazione basata sugli oggetti Vengono illustrati i principi della programmazione dei calcolatori elettronici. Si affrontano in particolare gli aspetti di formalizzazione dei problemi, il progetto e la codifica degli algoritmi attraverso le metodologie e le tecniche della programmazione strutturata e i criteri per l'anali-si, testing e convalida dei programmi. L'obiettivo è quello di fornire agli allievi una capacità operativa nello sviluppo dei software ed una sensibilità ai problemi di buona documentazione e affidabilità delle applicazioni. Viene inoltre illustrato il concetto di oggetto software e come possa essere sfruttato per decomporre un problema. Supporti per lo sviluppo di programmi Vengono presentate le funzioni e le caratteristiche dei supporti per lo sviluppo dei programmi; in particolare vengono descritte le caratteristiche e il funzionamento di compilatori e interpreti. Algoritmi per l'implementazione e la gestione di strutture dati Vengono presentate le strutture di memorizzazione dati e gli algoritmi per il loro utilizzo. Il linguaggio Java Il ciclo di lezioni relativo alla programmazione prevede la presentazione dei principi della pro-grammazione basata sugli oggetti e la descrizione dettagliata della sintassi del linguaggio Java. L'attività teorica è integrata da esercitazioni in laboratorio durante le quali vengono pre-sentate soluzioni a problemi di calcolo numerico e su strutture dati. La prova d'esame preve-de la soluzione di un problema nel linguaggio Java.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione.

Materiale didattico consigliato Cay S. Horstmann, Gary Cornell. Concetti di informatica e fondamenti di Java 2. Apogeo.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove in itinere: la prima, scritta, verterà sulla teoria spiegata nella prima parte del corso; la seconda, pratica, consisterà nella redazione di un programma Java. Il su-peramento di entrambe le prove in itinere equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere la prova pratica di programmazione che conterrà, al suo interno, delle richieste relative alla parte di teoria.

Barili - Fondamenti di informatica II

Fondamenti di informatica II Docente: Antonio Barili Codice del corso: 062050 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Fondamenti di Informatica II sviluppa ed approfondisce la conoscenza delle nozioni basilari dell'informatica, facendo costante riferimento all'interpretazione dei programmi Java nel modello RAM (random access machine). Vengono introdotte le principali funzioni delle librerie standard Java, con particolare attenzione alle librerie per lo sviluppo di interfacce gra-fiche (GUI), le librerie di algoritmi e strutture dati e quelle per l'implementazione di applicazioni di rete. Viene inoltre introdotta la notazione UML per la descrizione dei programmi.

Programma del corso Il corso si articola in due parti e prevede una serie di esercitazioni di programmazione, duran-te le quali vengono sviluppate ed applicate le nozioni introdotte durante le lezioni. Parte generale Struttura e interpretazione dei programmi: il modello RAM e la sua implementazione nella macchina virtuale Java. Il paradigma di programmazione object-oriented: classi, oggetti e messaggi. Variabili, operatori, espressioni e controllo del flusso di esecuzione. Scope e lifeti-me delle variabili. Classi e oggetti: creazione e distruzione di oggetti, riferimenti, array. Eredi-tarietà: nozione, gerarchia delle classi, overriding. Regole di visibilità per i membri di una classe. Classi astratte e finali Interfacce e packages. Applicazioni Sviluppo di interfacce grafiche per mezzo della libreria JFC/Swing. Algoritmi e strutture dati. Applicazioni di rete

Prerequisiti Le nozioni introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Fondamenti di Informatica (labo-ratorio) costituiscono prerequisito essenziale per la comprensione degli argomenti trattati nel corso.

Materiale didattico consigliato Il materiale presentato a lezione e gli esercizi proposti sono disponibili on-line sul sito del cor-so http://www.unipv.it/abarili/didattica/f2/index.htm. Un aggiornato tutorial sul linguaggio Java e le sue principali librerie è disponibile on-line sul sito della Sun Microsystems http://java.sun.com/docs/books/tutorial/index.html. K. Arnold, J. Gosling, D. Holmes. Il Linguaggio Java (4° ed). Pearson. Testo di riferimento per lo studio del linguaggio Java. M. Fowler. UML Distilled (3° ed). Pearson. Testo complementare per l'approfondimento della notazione UML. Sito web del corso: http://www.unipv.it/abarili/didattica/f2/index.htm

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento consiste in una prova scritta comprendente una serie di do-mande relative alla parte generale ed un esercizio di programmazione relativo agli argomenti trattati nella seconda parte del corso. Non sono previste prove in itinere, tuttavia durante il corso verranno proposti una serie di test per consentire agli allievi di valutare autonomamente la propria preparazione.

Bacci - Fondamenti di informatica II (mn)

Fondamenti di informatica II (mn) Docente: Laura Bacci Codice del corso: 062132 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 18 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle basi dell'analisi e della progettazione orientata agli oggetti. Nozioni di base sull'utilizzo di un linguaggio visuale per la modellazione (UML). Approfondimento della cono-scenza di un linguaggio di programmazione ad oggetti (Java). Capacità di eseguire una anali-si ad oggetti di una situazione reale. Capacità di scrivere programmi in linguaggio Java utiliz-zando più classi e vari oggetti statici o dinamici.

Programma del corso Il linguaggio Java Richiami dei concetti di base: sintassi, operatori, istruzioni e strutture di controllo, tipi primitivi e tipi riferimento, stringhe e array. Approfondimenti: la gestione degli errori, gli stream di input/output, le classi wrapper, le colle-zioni di oggetti, la programmazione delle interfacce utente e la gestione degli eventi Il paradigma a oggetti Classi ed oggetti, ereditarietà, composizione, polimorfismo. Modellare gli aspetti statici e dinamici di un sistema utilizzando UML Trasformare il modello in codice Java Prerequisiti Padronanza delle strutture e degli algoritmi di base della programmazione. Conoscenza di base del linguaggio Java. Capacità di scrivere semplici programmi in Java, di compilarli e di mandarli in esecuzione.

Materiale didattico consigliato Oltre alle dispense fornite dal docente si consigliano i seguenti testi: Cay S. Horstmann. Concetti di Informatica e Fondamenti di Java, terza edizione. Apogeo 2005. Cay S. Horstmann. Progettazione del software e design pattern in Java. Apogeo 2004. L. Baresi, L.Lavazza, M.Pianciamore. Dall'idea al codice con UML 2. Pearson Education Italia 2006.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte, unito all'esecuzione di un progetto in linguaggio Java, equivarrà al superamento dell'esame. L'esame consiste di due parti: - una scritta mirata a verificare la comprensione dei concetti di base forniti nel corso - una pratica finalizzata a verificare la comprensione del metodo di progettazione e sviluppo orientato agli oggetti, tramite la realizzazione di un progetto in linguaggio Java.

Probati - Fondamenti di infrastrutture viarie

Fondamenti di infrastrutture viarie Docente: Eugenio Probati Codice del corso: 062248 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire la conoscenza di base e l'acquisizione delle nozioni fondamentali per impostare e sviluppare una corretta progettazione delle infrastrutture stradali.

Programma del corso Lezioni: Trasporti e territorio: richiami di geografia economica e di pianificazione territoriale; Infrastrutture e sistemi di trasporto: concetti, definizioni e classificazioni; Richiami di meccani-ca della locomozione: equazione generale del moto e fenomeno dell'aderenza, cenni sui si-stemi di trazione, studio delle fasi di moto, comportamento dei veicoli in curva; Progettazione stradale: tipi di progetto ed elaborati progettuali; Tracciati: studio dell'andamento plano-altimetrico, le sezioni trasversali ed il calcolo degli sterri e masse dei movimenti e lo studio dei cantieri per movimento terra; Nodi: le intersezioni stradali a raso e a livelli sfalsati; Impianti: aree di servizio e di parcheggio ed autostazioni. Esercitazioni: Applicazioni grafo-analitiche di meccanica della locomozione; Studio planimetrico (tracciolino, poligonale d'asse, asse e trac-ciato) ed altimetrico (profilo del terreno e di progetto) di una strada.

Prerequisiti Fondamenti di analisi matematica e di fisica.

Materiale didattico consigliato Stagni E. Meccanica della locomozione. PATRON Editore, Bologna, 1980. Tesoriere G. Strade Ferrovie Aeroporti - Volume I. UTET, Torino, 1990. Ferrari P., Giannini F. Ingegneria stradale - 1. Geometria e progetto di strade. ISEDI, Torino, 1994. Discacciati M., Filippucci G. Le strade. NIS, Roma, 1995.

Modalità di verifica dell'apprendimento È prevista una prova scritta in itinere che verterà sulla meccanica della locomozione. Coloro che non hanno superato la prova in itinere o, per gravi motivi non abbiano potuta svolgerla, è prevista una prova al termine del corso. Gli studenti che hanno superato la prova in itinere sono ammessi a sostenere l'esame orale finale che riguarderà i contenuti progettuali tecnici e normativi che caratterizzano lo studio plano-altimetrico del tracciato stradale.

Carli - Fondamenti di scienza delle costruzioni

Fondamenti di scienza delle costruzioni Docente: Fabio Carli Codice del corso: 062125 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Comprensione e assimilazione dei concetti base relativi ai fondamenti della meccanica del continuo deformabile e della meccanica elementare delle strutture monodimensionali. Acqui-sizione delle capacità operative necessarie alla risoluzione di travature isostatiche ed ipersta-tiche elementari utilizzando diversi approcci risolutivi, nonché al progetto schematico ed alla verifica di travi genericamente caricate.

Programma del corso Stato di sforzo • Aspetti generali del problema strutturale • Forze e sforzi: il tensore di sforzo • Direzioni principali ed invarianti • Stati di forzo piani e spaziali • Rappresentazione di Mohr • Condizioni di equilibrio Stato di deformazione • Congruenza del continuo deformabile • Cinematica dell'atto di moto • Ipotesi dei "piccoli-spostamenti": il tensore delle piccole deformazioni • Deformazioni principali ed invarianti • Variazione di volume e variazione di forma • Condizioni di congruenza interna Legame costitutivo • Relazioni sforzi-deformazioni ed evidenza sperimentale • Elasticità, anelasticità, rottura e dipendenza dal tempo • Legame elastico: aspetti energetici, esistenza ed unicità della risposta elastica • Legame elastico-lineare-isotropo: costanti elastiche • Limite elastico e criteri di resistenza • Criteri di rottura e di snervamento Problema elastico • Formulazione del problema ed unicità della soluzione • Aspetto energetico dei fenomeni elastici • Problema di De Saint Venant • Azione assiale e flessione retta • Flessione deviata • Tenso-flessione

Carli - Fondamenti di scienza delle costruzioni

• Momento torcente • Taglio: trattazione approssimata Teoria delle travi • Cinematica e statica della trave rettilinea • Legame elastico-lineare-isotropo e formulazione del problema elastico • Equazione della linea elastica • Principio dei lavori virtuali • Equazioni di Muller-Breslau • Aspetti energetici • Metodo delle forze e metodo degli spostamenti • Travi presso-inflesse: rimozione dell'ipotesi di "piccoli-spostamenti" Stabilità dell'equilibrio • Formulazione del problema e sistemi ad elasticità concentrata • Asta di Eulero Esercitazioni • Cinematica: atti di moto e vincoli • Statica: sistemi di forze esterne e reazioni vincolari • Determinazione cinematica e statica • Metodi di soluzione grafici ed analitici • Azioni interne e valutazione dello stato di sollecitazione • Travature reticolari • Sistemi strutturali semplici

Prerequisiti Analisi Matematica, Fisica I, Geometria.

Materiale didattico consigliato Copia dei lucidi utilizzati per le lezioni e le esercitazioni. L. Corradi dell'Acqua. Meccanica delle strutture, Vol. 1. McGraw-Hill, 1992. R. Baldacci. Scienza delle costruzioni, Vol. 2. UTET, 1976.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le modalità d'esame prevedono due tipologie alternative di valutazione: a) N.2 prove scritte "in itinere" + prova orale conclusiva riservata ai sufficienti nelle prove scritte b) prova scritta + prova orale per chi non rientra nella tipologia di cui al punto a).

Carli - Fondamenti di scienza delle costruzioni (ee)

Fondamenti di scienza delle costruzioni (ee) Docente: Fabio Carli Codice del corso: 062282 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Comprensione e assimilazione dei concetti base relativi ai fondamenti della meccanica del continuo deformabile e della meccanica elementare delle strutture monodimensionali. Acqui-sizione delle capacità operative necessarie alla risoluzione di travature isostatiche ed ipersta-tiche elementari utilizzando diversi approcci risolutivi, nonché al progetto schematico ed alla verifica di travi genericamente caricate.

Programma del corso Stato di sforzo • Aspetti generali del problema strutturale • Forze e sforzi: il tensore di sforzo • Direzioni principali ed invarianti • Stati di forzo piani e spaziali • Rappresentazione di Mohr • Condizioni di equilibrio Stato di deformazione • Congruenza del continuo deformabile • Cinematica dell'atto di moto • Ipotesi dei "piccoli-spostamenti": il tensore delle piccole deformazioni • Deformazioni principali ed invarianti • Variazione di volume e variazione di forma • Condizioni di congruenza interna Legame costitutivo • Relazioni sforzi-deformazioni ed evidenza sperimentale • Elasticità, anelasticità, rottura e dipendenza dal tempo • Legame elastico: aspetti energetici, esistenza ed unicità della risposta elastica • Legame elastico-lineare-isotropo: costanti elastiche • Limite elastico e criteri di resistenza • Criteri di rottura e di snervamento Problema elastico • Formulazione del problema ed unicità della soluzione • Aspetto energetico dei fenomeni elastici • Problema di De Saint Venant • Azione assiale e flessione retta • Flessione deviata • Tenso-flessione

Carli - Fondamenti di scienza delle costruzioni (ee)

• Momento torcente • Taglio: trattazione approssimata Teoria delle travi • Cinematica e statica della trave rettilinea • Legame elastico-lineare-isotropo e formulazione del problema elastico • Equazione della linea elastica • Principio dei lavori virtuali • Equazioni di Muller-Breslau • Aspetti energetici • Metodo delle forze e metodo degli spostamenti • Travi presso-inflesse: rimozione dell'ipotesi di "piccoli-spostamenti" Stabilità dell'equilibrio • Formulazione del problema e sistemi ad elasticità concentrata • Asta di Eulero Esercitazioni • Cinematica: atti di moto e vincoli • Statica: sistemi di forze esterne e reazioni vincolari • Determinazione cinematica e statica • Metodi di soluzione grafici ed analitici • Azioni interne e valutazione dello stato di sollecitazione • Travature reticolari • Sistemi strutturali semplici

Prerequisiti Analisi Matematica, Fisica I, Geometria.

Materiale didattico consigliato Copia dei lucidi utilizzati per le lezioni e le esercitazioni. L. Corradi dell'Acqua. Meccanica delle strutture, Vol. 1. McGraw-Hill, 1992. R. Baldacci. Scienza delle costruzioni, Vol. 2. UTET, 1976.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le modalità d'esame prevedono due tipologie alternative di valutazione: a) N.2 prove scritte "in itinere" + prova orale conclusiva riservata ai sufficienti nelle prove scritte b) prova scritta + prova orale per chi non rientra nella tipologia di cui al punto a).

Venini - Fondamenti di scienza delle costruzioni (mn)

Fondamenti di scienza delle costruzioni (mn) Docente: Paolo Venini Codice del corso: 062095 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire all'allievo ingegnere ambientale i concetti di base propri della Scienza delle Costruzioni presentandone, nei limiti imposti dal tempo disponibile, alcuni risvol-ti applicativi. La familiarità acquisita con i temi trattati dovrebbe consentire all'ingegnere am-bientale di parlare un linguaggio comune con l'ingegnere strutturista nelle più che probabili interazioni professionali. È invece ovvio che le basi offerte nel corso non consentiranno di per sé stesse all'ingegnere ambientale di operare in prima persona in ambito (infra)strutturale.

Programma del corso Il corso fornisce le nozioni di base di scienza delle costruzioni e i primi concetti di dimensio-namento per semplici strutture in acciaio. Il problema lineare elastico Concetto di sforzo e sua natura tensoriale. Il tensore dello sforzo di Cauchy, tensioni principali e natura estremale, il cerchio di Mohr. Concetto di deformazione e sua natura tensoriale. Il tensore della deformazione di Green. Stati elastici: dal caso generale a quello lineare, isotro-po e omogeneo. Teoremi classici: (esistenza), unicità, Betti e Castigliano. Il teorema dei lavori virtuali. Il problema di De Saint Venant Definizioni e motivazioni. Il metodo semi-inverso. Compressione, flessione retta, taglio, tor-sione. Sovrapposizione degli effetti: presso-flessione e flessione deviata. Meccanica delle travature Riformulazione del problema lineare elastico e del teorema dei lavori virtuali in meccanica del-le travature. Metodi risolutivi basati sul teorema dei lavori virtuali e metodi della linea elastica e dell'analogia di Mohr. Complementi Cenni di instabilità delle strutture e verifiche di resistenza con progetto di semplici elementi inflessi in acciaio. Esercitazioni Analisi cinematica e statica. Travature isodeterminate e isostatiche. Equilibri e azioni interne. Strutture iperstatiche complesse e calcolo di spostamenti. L'influenza di azioni termiche e ce-dimenti vincolari.

Prerequisiti Il corso richiede come prerequisiti fondamentali i contenuti dei corsi di Analisi Matematica A e Fisica Matematica. Risultano utili conoscenze di algebra delle matrici (corso di Geometria ed Algebra) e calcolo differenziale in più variabili (corsi di Analisi Matematica B).

Materiale didattico consigliato Cinquini C. Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Edizioni Spiegel, Milano. Corradi Dell'Acqua L. Meccanica delle Strutture, vol. I, II, III. McGraw-Hill, Milano.

Venini - Fondamenti di scienza delle costruzioni (mn)

Modalità di verifica dell'apprendimento Le verifiche consistono in due prove scritte in itinere, rispettivamente a metà e alla fine dell'in-segnamento, e in una prova orale finale. Il superamento di entrambe le prove scritte (con va-lutazione sufficiente) costituisce condizione necessaria per l'ammissione all'esame orale. In alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.

Pavese - Fondamenti di tecnica delle costruzioni

Fondamenti di tecnica delle costruzioni Docente: Alberto Pavese Codice del corso: 062236 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 22 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 3 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente i fondamenti della progettazione strutturale secondo le tecniche costruttive più comuni (costruzioni metalliche, cemento armato e cemento armato precompresso). Vengono affrontati i problemi inerenti la valutazione delle caratteristiche dei materiali, la scelta delle azioni sulle costruzioni, la determinazione dello stato di sollecitazione su alcune tipologie costruttive e il dimensionamento e la verifica della sicurezza degli elementi componenti in accordo alle regole riportate nella normativa di riferimento italiana ed europea.

Programma del corso Lezioni • Cenni sui criteri per la valutazione della sicurezza nelle strutture: stati limite di esercizio e

stati limite ultimi, concezione probabilistica della sicurezza, coefficienti parziali di sicurez-za.

• Cenni di analisi strutturale. • Azioni sulle costruzioni. normativa di riferimento, analisi dei carichi e combinazioni dei ca-

richi. • Costruzioni metalliche. Criteri generali di verifica. Collegamenti. Saldature e bullonature.

Vari casi di instabilità degli elementi. • Cemento armato e cemento armato precompresso. Proprietà di base del cemento armato.

Caratteristiche dei materiali calcestruzzo ed acciaio: resistenza, leggi sforzi-deformazioni, aderenza, ritiro, viscosità. Determinazione di tali caratteristiche e controlli in base alla normativa vigente. Teoria del cemento armato e del cemento armato precompresso in condizioni di esercizio. Stati limite ultimi (per tensioni normali, per taglio, per instabilità). Particolari costruttivi e disposizione delle armature.

Esercitazioni Nelle ore dedicate alle esercitazioni verranno affrontati in aula alcuni tra i più comuni problemi di analisi strutturale, dimensionamento e verifica di sezioni di elementi strutturali.

Prerequisiti Analisi matematica: concetti di funzione a n variabili, limite, derivata e integrale. Geometria e algebra: trigonometria, algebra elementare, geometria analitica elementare. Fisica: misura delle grandezze fisiche e unità di misura, principi ed equazioni fondamentali della meccanica. Fisica matematica: grandezze scalari e vettoriali; elementi fondamentali del calcolo vettoriale, geometria delle masse. Scienza delle costruzioni: continuo elastico isotropo, i principi e i teo-remi energetici, la trave elastica, metodi di soluzione delle strutture.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso per la parte di costruzioni metalliche. Materiale integrativo fornito dal do-cente durante le lezioni. Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" cemento armato - cemento armato precompresso. Masso editoriale ESA, 1997.

Pavese - Fondamenti di tecnica delle costruzioni

Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni, analisi della risposta. Masson editoriale ESA, 1997. Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Fondamenti delle costruzioni in ac-ciaio. Masson editoriale ESA, 1997. Decreto Ministeriale 9 gennaio 1996. Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche. Decreto Ministeriale 16 gennaio 1996. Normative tecniche relative ai Criteri per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi. Commissione della Comunità Europea, EC2, parte 1-1. Progettazione delle strutture in calce-struzzo, regole generali e regole per gli edifici. UNI ENV 1992. Commissione della Comunità Europea, EC3, parte 1-1. Progettazione delle strutture di accia-io, regole generali e regole per gli edifici. UNI ENV 1993.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove in itinere rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento. L'e-same finale consisterà in una prova scritta integrativa qualora le prove in itinere non siano state superate e in una prova orale.

Stagnitto - Fondamenti di tecnica delle costruzioni (mn)

Fondamenti di tecnica delle costruzioni (mn) Docente: Giuseppe Stagnitto Codice del corso: 062227 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 22 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 3 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente i fondamenti della progettazione strutturale secondo le tecniche costruttive più comuni (costruzioni metalliche, cemento armato e cemento armato precompresso). Vengono affrontati i problemi inerenti la valutazione delle caratteristiche dei materiali, la scelta delle azioni sulle costruzioni, la determinazione dello stato di sollecitazione su alcune tipologie costruttive e il dimensionamento e la verifica della sicurezza degli elementi componenti in accordo alle regole riportate nella normativa di riferimento italiana ed europea.

Programma del corso Lezioni • Cenni sui criteri per la valutazione della sicurezza nelle strutture: stati limite di esercizio e

stati limite ultimi, concezione probabilistica della sicurezza, coefficienti parziali di sicurez-za.

• Cenni di analisi strutturale. • Azioni sulle costruzioni. normativa di riferimento, analisi dei carichi e combinazioni dei ca-

richi. • Costruzioni metalliche. Criteri generali di verifica. Collegamenti. Saldature e bullonature.

Vari casi di instabilità degli elementi. • Cemento armato e cemento armato precompresso. Proprietà di base del cemento armato.

Caratteristiche dei materiali calcestruzzo ed acciaio: resistenza, leggi sforzi-deformazioni, aderenza, ritiro, viscosità. Determinazione di tali caratteristiche e controlli in base alla normativa vigente. Teoria del cemento armato e del cemento armato precompresso in condizioni di esercizio. Stati limite ultimi (per tensioni normali, per taglio, per instabilità). Particolari costruttivi e disposizione delle armature.

Esercitazioni Nelle ore dedicate alle esercitazioni verranno affrontati in aula alcuni tra i più comuni problemi di analisi strutturale, dimensionamento e verifica di sezioni di elementi strutturali.

Prerequisiti Analisi matematica: concetti di funzione a n variabili, limite, derivata e integrale. Geometria e algebra: trigonometria, algebra elementare, geometria analitica elementare. Fisica: misura delle grandezze fisiche e unità di misura, principi ed equazioni fondamentali della meccanica. Fisica matematica: grandezze scalari e vettoriali; elementi fondamentali del calcolo vettoriale, geometria delle masse. Scienza delle costruzioni: continuo elastico isotropo, i principi e i teo-remi energetici, la trave elastica, metodi di soluzione delle strutture.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso per la parte di costruzioni metalliche. Materiale integrativo fornito dal do-cente durante le lezioni. Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" cemento armato - cemento armato precompresso. Masson editoriale ESA, 1997.

Stagnitto - Fondamenti di tecnica delle costruzioni (mn)

Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni, analisi della risposta. Masson editoriale ESA, 1997. Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Fondamenti delle costruzioni in ac-ciaio. Masson editoriale ESA, 1997. Decreto Ministeriale 9 gennaio 1996. Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche. Decreto Ministeriale 16 gennaio 1996. Normative tecniche relative ai Criteri per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi. Commissione della Comunità Europea, EC2, parte 1-1. Progettazione delle strutture in calce-struzzo, regole generali e regole per gli edifici. UNI ENV 1992. Commissione della Comunità Europea, EC3, parte 1-1. Progettazione delle strutture di accia-io, regole generali e regole per gli edifici. UNI ENV 1993. A. Cauvin, G. Stagnitto. Complementi di tecnica delle costruzioni. Clu Pavia.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove in itinere rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento. L'e-same finale consisterà in una prova scritta integrativa qualora le prove in itinere non siano state superate e in una prova orale.

Galetto - Fotogrammetria per il rilievo architettonico

Fotogrammetria per il rilievo architettonico Docente: Riccardo Galetto Codice del corso: 062061 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso di Fotogrammetria per il Rilievo Architettonico per il Corso di Laurea in Ingegneria Civile ha lo scopo di mettere in grado gli studenti di operare nei seguenti settori: (a) l'esecu-zione di operazioni topografiche mediante strumentazione topografica avanzata (total station); (b) il rilievo architettonico morfologico mediante tecniche di fotogrammetria digitale.

Programma del corso Il trattamento delle misure dirette Grandezze e quantità di grandezza. Schema concettuale delle misure dirette. Media ed errore quadratico medio di una serie di misure. Semplificazione dell'impostazione geodetica rigorosa per il caso del rilievo architettonico Approssimazione del geoide con un piano ortogonale alla direzione media della verticale nella zona del rilievo. Il sistema di riferimento per la realizzazione del rilievo. Elementi di Topografia Le grandezze che si misurano in Topografia: angoli e distanze. Dalle coordinate polari alle coordinate cartesiane. Punti naturali e punti segnalizzati di una struttura architettonica. Lo strumento topografico total station per la determinazione delle coordinate ortogonali. Deter-minazione delle coordinate cartesiane di punti di una struttura architettonica mediante stru-mento total station. Immagini digitali La fotografia digitale: la discretizzazione dell'immagine in pixel. Funzionamento delle macchi-ne fotografiche digitali. Il sistema di riferimento righe/colonne delle immagini digitali. Il sistema di riferimento cartesiano tridimensionale della camera da presa (sistema di riferimento inter-no). Visualizzazione delle immagini digitali sullo schermo di un computer. Trasformazione del-le coordinate dell'immagine dal sistema di riferimento righe/colonne al sistema di riferimento interno della camera da presa. La fotogrammetria terrestre Il concetto di base della fotogrammetria. L'equazione di collinearità: dalle coordinate immagi-ne alle coordinate spaziali dei punti di una struttura. Il computer fotogrammetrico: caratteristi-che hardware e software. Progettazione ed esecuzione di un rilievo architettonico con tecni-che di fotogrammetria digitale. Uso del programma SDFT (Software Didattico per la Foto-grammetria Terrestre).

Prerequisiti Nozioni di base di analisi matematica, di geometria analitica, di informatica (funzionalità di un computer, nozione di sistema operativo, di software applicativo, ecc.) e di informatica grafica (uso del computer in connessioni con periferiche varie: plotter, scanner, ecc.).

Materiale didattico consigliato Dispense su CD-ROM predisposte dal titolare del Corso e distribuite gratuitamente. Le di-spense vengono distribuite su CD-ROM perché contengono molte figure a colori e sono inte-grate da molti power point a colori.

Galetto - Fotogrammetria per il rilievo architettonico

Materiale distribuito a lezione e scaricabile dal sito: http://geomatica.unipv.it/ galetto/.

Modalità di verifica dell'apprendimento La frequenza alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria nella misura minima dell'80% del totale delle ore del corso. L'esame consiste in tre prove pratiche in itinere in aula CAD sull'im-piego dei software che vengono illustrati durante le lezioni e le esercitazioni, ed in una prova orale finale nel caso di mancata partecipazione alle prove in itinere.

Galetto - Fotogrammetria per il rilievo architettonico (ea)

Fotogrammetria per il rilievo architettonico (ea) Docente: Riccardo Galetto Codice del corso: 061078 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso di Fotogrammetria per il Rilievo Architettonico per il Corso di Laurea in Ingegneria-Architettura ha lo scopo di mettere in grado gli studenti di operare nei seguenti settori: (a) l'e-secuzione di operazioni topografiche mediante strumentazione topografica avanzata (total station); (b) il rilievo architettonico morfologico mediante tecniche di fotogrammetria digitale; (c) il rilievo architettonico mediante tecniche speditive: rettificazione di immagini e ortofoto; (d) di programmi di modellizzazione per la rappresentazione tridimensionale di strutture architet-toniche; (e) l'utilizzo di programmi per interventi di progettazione su modelli tridimensionali.

Programma del corso Il trattamento delle misure dirette Grandezze e quantità di grandezza. Schema concettuale delle misure dirette. Media ed errore quadratico medio di una serie di misure. Semplificazione dell'impostazione geodetica rigorosa per il caso del rilievo architettonico Approssimazione del geoide con un piano ortogonale alla direzione media della verticale nella zona del rilievo. Il sistema di riferimento per la realizzazione del rilievo. Elementi di Topografia Le grandezze che si misurano in Topografia: angoli e distanze. Dalle coordinate polari alle coordinate cartesiane. Punti naturali e punti segnalizzati di una struttura architettonica. Lo strumento topografico total station per la determinazione delle coordinate ortogonali. Deter-minazione delle coordinate cartesiane di punti di una struttura architettonica mediante stru-mento total station. Immagini digitali La fotografia digitale: la discretizzazione dell'immagine in pixel. Funzionamento delle macchi-ne fotografiche digitali. Il sistema di riferimento righe/colonne delle immagini digitali. Il sistema di riferimento cartesiano tridimensionale della camera da presa (sistema di riferimento inter-no). Visualizzazione delle immagini digitali sullo schermo di un computer. Trasformazione del-le coordinate dell'immagine dal sistema di riferimento righe/colonne al sistema di riferimento interno della camera da presa. La fotogrammetria terrestre Il concetto di base della fotogrammetria. L'equazione di collinearità: dalle coordinate immagi-ne alle coordinate spaziali dei punti di una struttura. Il computer fotogrammetrico: caratteristi-che hardware e software. Progettazione ed esecuzione di un rilievo architettonico con tecni-che di fotogrammetria digitale. Uso del programma SDFT (Software Didattico per la Foto-grammetria Terrestre). Il rilievo di superfici piane con la tecnica del raddrizzamento Concetti di base del raddrizzamento. Uso del programma RDF per la rappresentazione metri-ca di facciate piane di strutture architettoniche. I programmi di modellizzazione Funzionalità dei programmi di modellizzazione. Il software Image Modeler per la modellizza-zione delle strutture architettoniche. Il software Rhinoceros a supporto alla progettazione degli interventi sulle architetture.

Galetto - Fotogrammetria per il rilievo architettonico (ea)

Prerequisiti Nozioni di base di analisi matematica, di geometria analitica, di informatica (funzionalità di un computer, nozione di sistema operativo, di software applicativo, ecc.) e di informatica grafica (uso del computer in connessioni con periferiche varie: plotter, scanner, ecc.).

Materiale didattico consigliato Dispense su CD-ROM predisposte dal titolare del Corso e distribuite gratuitamente. Le di-spense vengono distribuite su CD-ROM perché contengono molte figure a colori e sono inte-grate da molti power point a colori. Autori Vari. Materiale distribuito a lezione e scaricabile dal sito: http://geomatica.unipv.it/ galetto/.

Modalità di verifica dell'apprendimento La frequenza alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria nella misura minima dell'80% del totale delle ore del corso. L'esame consiste in tre prove pratiche in itinere in aula CAD sull'im-piego dei software che vengono illustrati durante le lezioni e le esercitazioni, e in una prova orale finale nel caso di mancata partecipazione alle prove in itinere.

Degiorgio - Fotonica

Fotonica Docente: Vittorio Degiorgio Codice del corso: 062212 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: FIS/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Descrizione del principio di funzionamento e delle caratteristiche dei componenti ottici attivi e passivi usati nelle applicazioni del laser, con particolare riferimento alle comunicazioni ottiche.

Programma del corso Sorgenti di luce Principio di funzionamento di LED, laser e amplificatori ottici. Laser a stato solido ed a semi-conduttore: strutture, caratteristiche elettriche e ottiche, proprietà geometriche e spettrali dell'emissione, fasci gaussiani, confronto tra laser e sorgenti convenzionali. Ottica: principi, componenti, dispositivi Riflessione e rifrazione. Strati dielettrici, prismi, interferometro di Fabry-Perot. Diffrazione di Fresnel e Fraunhofer. Onde gaussiane. Reticoli. Anisotropia ottica: birifrangenza, potere rota-torio. Polarizzatori. Matrici di Jones. Dispositivi optoelettronici Modulatori elettro-ottici. Modulatori acusto-ottici. Modulatori a elettroassorbimento. Isolatori magneto-ottici. Cenni ai fotorivelatori. Fibre ottiche Principio di funzionamento, modi di propagazione, attenuazione, dispersione, classificazione per tipi, parametri descrittivi geometrici e ottici, cenno alla tecnologia. Amplificatori e laser in fibra. Reticoli di Bragg in fibra. Cenno alle comunicazioni ottiche.

Prerequisiti Fisica II e Campi Elettromagnetici.

Materiale didattico consigliato Vittorio Degiorgio e Ilaria Cristiani. Fotonica. Dispense pubblicate dalla CUSL. Sito web del corso: http://www.unipv.it/eqn/fotonica/

Modalità di verifica dell'apprendimento Saranno svolte due prove scritte in itinere. A chi supera entrambe le prove verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. Coloro che non hanno superato (o svolto) le prove in itinere sosterranno un esame orale completo.

Donati - Fotorivelatori

Fotorivelatori Docente: Silvano Donati Codice del corso: 062219 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 4 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 18 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire una solida preparazione sui metodi e le tecniche di fotorivelazio-ne, sia a singolo punto che ad immagine, passando in rassegna le molteplici problematiche incontrate nelle comunicazioni ottiche, nella strumentazione optoelettronica, nella diagnostica di deboli segnali (conteggio singoli fotoni), e nella videonica. Gli obbiettivi del corso sono: svi-luppare la conoscenza scientifica della materia e la capacità progettuale in riferimento a di-spositivi, circuiti e prestazioni di banda e rumore.

Programma del corso 1 Rivelatori a fotoemissione. Fotoemissione: il processo e i materiali. Il fotomoltiplicatore (PMT): SER, risposta integrale e di corrente, misure di ampiezza e di tempo. Uso dei PMT nella strumentazione. Conteggio singoli fotoni, rivelazione radiazione nucleare, datazione con i radionuclidi. Microcanali e applicazioni. PMT a microcanali 2 Banda e rumore dei rivelatori. Regimi di rivelazione quantico e termico. NEP e detettività. Limite BLIP. 3 Dispositivi a effetto fotoelettrico interno. Fotodiodi a giunzione, strutture e materiali. Caratteristiche elettriche, cir-cuiti equivalenti. Rispota estrinseca e intrinseca di fotodiodi. Giunzioni pn e pin, Schottky, ete-rogiunzioni. Circuiti per fotodiodi: per strumentazione, a larga banda per TLC, e per impulsi rapidi. 4 Fotodiodo a valanga. Strutture di APD. Guadagno. Risposta in frequenza e rumore. Polarizzazione e requisiti d'uso. SPAD. 5 Fototransistori (bipolare, FET e MOS, fototiristori) e Fotoconduttori 6 Rivelatori termici (tipi, risposta, detettività). Termografia all'infrarosso e appli-cazioni 7 Celle solari. Parametri elettrici, rendimento, sistemi e strutture. Applicazione sistemi fotovoltaici. 8 Tecniche avanzate di fotorivelazione. Rivelazione diretta e coerente. Fattore di coerenza, S/N, BER, phs/bit, rivelatore bilanciato. Rivelazione con preamplificazione ottica. Rivelazione a iniezione. Rivelazione non-demolitiva. Rivelazione a stati spremuti. Modello semiclassico per il rumore nella fotorivelazione. 9 Fotorivelatori ad immagine. Tubi a ripresa di immagine. Vidicon. Vidicon intensificati. Matrici a CCD. Funzionamento. Proprietà e parame-tri. Organizzazione ad immagine. Stadio di uscita. 10 Risoluzione spaziale e MTF. Campio-namento. Effetti Moirè Applicazioni. 11 Intensificatori e convertitori di immagini. Generazioni di intensificatori. Parametri e prestazioni. Intensificatori speciali.

Prerequisiti Superamento degli esami di Elettronica I.

Materiale didattico consigliato Donati. S. Photodetectors. Prentice Hall 1999. Donati. S. Fotorivelatori, II edizione. AEI 1999, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Saranno svolte due prove scritte in itinere, la prima sulle parti 1-6, e la seconda sulle parti 7-11 del Corso. A chi supera entrambe le prove scritte verrà proposto un voto da confermare attraverso un breve colloquio finale. Coloro che non abbiano potuto svolgere le prove in itinere sosterranno un esame completo, comprendente una prova scritta e una orale.

Peloso - Geologia applicata

Geologia applicata Docente: Gian Francesco Peloso Codice del corso: 062020 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: GEO/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire una conoscenza di base della Geologia Applicata, con particola-re riferimento a quegli aspetti che trovano comuni e ricorrenti applicazioni nel campo dell'In-gegneria Civile ed Ambientale. Per tale motivo, la materia non viene trattata solo da una an-golazione strettamente geologica, ma anche dal punto di vista del tecnico che deve affrontare problemi che coinvolgono tematiche relative alle Scienze della Terra. Data l'impostazione e-minentemente pratica del corso, vengono svolte esercitazioni atte a fornire gli strumenti ne-cessari per l'analisi delle principali caratteristiche dei terreni sciolti e degli ammassi rocciosi, l'interpretazione e la realizzazione di carte tematiche, la soluzione di problemi cartografici, l'applicazione di moderne tecniche di indagine nel campo dei problemi ambientali.

Programma del corso Fondamenti di Geologia generale e di Litologia Stato fisico, composizione, struttura e movimenti della crosta terrestre. Rischio vulcanico e rischio sismico. Composizione chimico-mineralogica e proprietà fisico-chimiche dei principali minerali delle rocce. Classificazione delle rocce. Le rocce come materiale da costruzione: proprietà, usi, zone di estrazione. Processi di degradazione delle rocce. Alterazione e pedo-genesi. Criteri di correlazione geocronologica. Elementi di Geologia Strutturale Deformazioni rigide (litoclasi, faglie e clivaggio), plastiche (pieghe e flessure) e miste (sovra-scorrimenti e ricoprimenti) delle rocce. Neotettonica. Subsidenza naturale ed indotta dall'e-strazione di fluidi. Elementi di Geomorfologia Processi geomorfologici dovuti all'attività delle acque continentali, dei ghiacciai, del mare e del vento. Il rischio idrogeologico. Analisi di stabilità dei versanti. Classificazione e cause dei movimenti franosi. Prospezione geologica del sottosuolo Perforazioni a percussione ed a rotazione. Carotaggio continuo. Sondaggi geoelettrici e si-smici e loro limiti di applicazione. Redazione di stratigrafie e realizzazione di profili stratigrafici bi e tridimensionali. Elementi di Idrogeologia Il ciclo fondamentale dell'acqua. Porosità e permeabilità delle rocce incoerenti. La legge di Darcy. Dinamica delle acque sotterranee. Le falde acquifere. Rapporti tra acque superficiali ed acque sotterranee. La permeabilità delle rocce coerenti. Il carsismo. Le sorgenti e le loro diverse classificazioni. Geologia delle Grandi Opere Indagini geologiche e fasi progettuali per la costruzione di: vie di comunicazione (strade di pianura, di collina, di montagna; opere di difesa della sede stradale); gallerie (trafori e gallerie parietali), dighe (rigide, deformabili e di subalveo).

Peloso - Geologia applicata

Esercitazioni Riconoscimento macroscopico delle rocce. Soluzione di esercizi cartografici. Lettura ed inter-pretazione delle carte geologiche.

Prerequisiti Per il contenuto e l'impostazione che caratterizzano le tematiche svolte sarebbe utile per gli studenti possedere la conoscenza di alcuni concetti di base presenti nei corsi di Chimica, Fi-sica e Topografia. A sua volta, il corso è propedeutico a quello di Geotecnica.

Materiale didattico consigliato L. Scesi, M. Papini & P. Gattinoni. Geologia Applicata, Il rilevamento geologico-tecnico, Vol. 1. Casa Editrice Ambrosiana, Milano. A. Desio. Geologia applicata all'Ingegneria. Hoepli, Milano. G.F. Peloso. Dispense del Corso di Geologia Applicata. CUSL, Pavia.

Modalità di verifica dell'apprendimento La modalità di verifica dell'apprendimento prevede due prove scritte "in itinere". Il mancato superamento di tali prove comporta la necessità di sostenere un esame orale a fine corso.

Meisina - Geologia applicata (mn)

Geologia applicata (mn) Docente: Claudia Meisina Codice del corso: 062092 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: GEO/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire una conoscenza di base della Geologia Applicata, con particola-re riferimento a quegli aspetti che trovano comuni e ricorrenti applicazioni nel campo dell'In-gegneria Civile ed Ambientale. Per tale motivo la materia non viene trattata solo da una ango-lazione strettamente geologica, ma anche dal punto di vista del tecnico che deve affrontare problemi che coinvolgono tematiche relative alle Scienze della Terra. Data l'impostazione e-minentemente pratica, vengono svolte esercitazioni atte a fornire gli strumenti necessari per l'analisi dei caratteri diagnostici dei terreni sciolti e degli ammassi rocciosi, l'interpretazione e la realizzazione di carte tematiche, la soluzione di problemi cartografici, l'applicazione di mo-derne tecniche di indagine nel campo dei problemi ambientali.

Programma del corso Fondamenti di Geologia Generale e di Litologia Stato fisico, composizione, struttura e movimenti della crosta terrestre. Rischio vulcanico e rischio sismico. composizione chimica e mineralogica, proprietà fisico-chimiche dei minerali più comuni costituenti le rocce: silicati, carbonati e solfati. I minerali argillosi. Le rocce come materiale da costruzione: proprietà, usi, zone di estrazione. Processi di degradazione delle rocce: disgregazione, alterazione e soluzione. Processi pedogenetici. Criteri di correlazione. Cronologia relativa ed assoluta. Elementi di Geologia Strutturale Deformazioni rigide (litoclasi e faglie), deformazioni plastiche (pieghe e flessure) e deforma-zioni miste (sovrascorrimenti e ricoprimenti) delle rocce. Neotettonica e subsidenza. Elementi di Geomorfologia Processi geomorfologici legati all'attività delle acque correnti, dei ghiacciai, del mare, del ven-to e gli aspetti di ingegneria civile ad essi connessi. Il rischio idrogeologico. Classificazione delle frane. Analisi di stabilità dei versanti:cause predisponenti e cause determinanti dei mo-vimenti franosi. Prospezione Geologica del Sottosuolo Metodi diretti: sondaggi a percussione ed a rotazione. Carotaggio continuo. Metodi indiretti: sondaggi geoelettrici e geosismici e loro limiti di applicazione. La redazione delle stratigrafie e la realizzazione di profili stratigrafici bi e tridimensionali. Elementi di Idrogeologia Il ciclo fondamentale dell'acqua. Porosità e permeabilità delle rocce non coerenti. La legge di Darcy. Dinamica delle acque sotterranee. Le falde acquifere. Rapporti tra acque superficiali ed acque sotterranee. Permeabilità delle rocce coerenti. Il carsismo. Le sorgenti e le loro di-verse classificazioni. Geologia delle Grandi Opere Indagini geologiche e fasi progettuali per la costruzione di: vie di comunicazione (strade di pianura, di collina, di montagna; opere di difesa della sede stradale); gallerie (trafori e gallerie parietali); dighe (rigide, deformabili e di subalveo.

Meisina - Geologia applicata (mn)

Esercitazioni Riconoscimento macroscopico delle rocce. Svolgimento di problemi cartografici. Lettura ed interpretazione delle carte geologiche.

Prerequisiti Per il contenuto e l'impostazione che caratterizzano le tematiche svolte, sarebbe utile per gli studenti possedere la conoscenza di alcuni concetti base presenti nei corsi di Chimica, Fisica e Topografia. A sua volta, il corso è propedeutico a quello di Geotecnica.

Materiale didattico consigliato L. Scesi, M. Papini & P. Gattinoni. Geologia Applicata, Il rilevamento geologico-tecnico, Vol. 1-2. Casa Editrice Ambrosiana, Milano. G.F. Peloso. Dispense del corso di Geologia Applicata. CUSL, Pavia.

Modalità di verifica dell'apprendimento La modalità di verifica dell'apprendimento consiste in due prove scritte "in itinere". Il mancato superamento delle suddette prove comporta un esame orale alla fine del corso.

Grieco - Geometria

Geometria Docente: Marisa Grieco Codice del corso: 061028 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/03 Progetti (ore/anno): 20

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni e gli strumenti tecnici di base dell'Algebra Lineare e della Geometria Analitica, di dare cioè le basi di partenza per un discorso matema-tico a livello universitario in ambito algebrico e geometrico. Lo studio dell'Algebra lineare, cioè degli spazi vettoriali e delle loro proprietà è reso più facilmente accessibile privilegiandone l'aspetto computazionale (algebrico, vettoriale, matriciale), costruttivo ed applicativo. In que-sta ottica il programma di Geometria Analitica è svolto sfruttando gli strumenti e le tecniche proprie dell'Algebra Lineare, i cui contenuti specifici sono, a loro volta, presentati come gene-ralizzazioni naturali degli analoghi della Geometria Analitica.

Programma del corso 1. Fondamenti a) Elementi di teoria degli insiemi, relazioni e funzioni. b) Strutture algebriche con particolare riguardo agli insiemi numerici Z, Q, R. c) Numeri complessi: forma algebrica e trigonometrica. Operazioni e struttura di campo. d) Polinomi, equazioni algebriche a coeffi-cienti reali o complessi. e) Geometria analitica nel piano: coordinate cartesiane e polari, rette e coniche dal punto di vista elementare. 2. Algebra Lineare e Geometria Analitica a) Spazi vettoriali reali e complessi: sottospazi, dipendenza ed indipendenza lineare, basi e dimensio-ne. Spazio dei vettori geometrici. Spazio delle matrici. b) Operatori lineari tra spazi vettoriali: nucleo, immagine e teorema delle dimensioni. Matrici come operatori lineari. Determinante, rango e nullità di una matrice. Prodotto tra matrici, matrici invertibili e cambiamenti di coordi-nate cartesiane. c) Sistemi lineari, teorema di Rouchè-Capelli, regola di Cramer, algoritmi per la risoluzione di sistemi lineari. d) Geometria Analitica Lineare: rette nel piano, rette e piani nello spazio. e) Autovalori ed autovettori di una matrice e sua diagonalizzazione. f) Prodotto scalare standard nello spazio dei vettori geometrici e sua generalizzazione ad uno spazio vet-toriale reale di dimensione n: vettori ortogonali, norma di un vettore e costruzione di una base ortonormale. Matrici ortogonali e cambiamenti di riferimento cartesiano ortogonale. Questioni metriche in geometria elementare. g) Coordinate polari e cilindriche nello spazio. h) Rappre-sentazione analitica di curve e superfici nello spazio, in particolare sfera, cerchio e quadriche di rotazione. i) Forme quadratiche reali: diagonalizzazione e segnatura. j) Classificazione del-le coniche.

Prerequisiti Conoscenze matematiche e logiche di base.

Materiale didattico consigliato Grieco M., Zucchetti B. Algebra Lineare e Geometria Analitica. Ed. La Goliardica Pavese (ri-stampa 2007).

Modalità di verifica dell'apprendimento Lo studente potrà scegliere se sostenere due prove scritte "in itinere", contenenti esercizi e quesiti teorici, oppure partecipare agli appelli della sessione di febbraio, di luglio e di settem-bre. Chi non supera l'esame mediante le prove in itinere dovrà sostenere una prova scritta (costituita da soli esercizi) ed una prova orale.

Rizzi - Geometria e algebra (ca)

Geometria e algebra (ca) Docente: Cecilia Rizzi Codice del corso: 062011 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/02-03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni e gli strumenti tecnici di base dell'Algebra Lineare e della Geometria Analitica, di dare cioè le basi di partenza per un discorso matema-tico a livello universitario in ambito algebrico e geometrico. Lo studio dell'Algebra Lineare, cioè degli spazi vettoriali e delle loro proprietà è reso più facilmente accessibile privilegiando-ne l'aspetto computazionale, costruttivo ed applicativo. In questa ottica il programma di Geo-metria Analitica è svolto sfruttando gli strumenti e le tecniche proprie dell'Algebra Lineare, i cui contenuti specifici sono, a loro volta, presentati come generalizzazioni naturali degli ana-loghi della Geometria Analitica.

Programma del corso Fondamenti Elementi di teoria degli insiemi, relazioni e funzioni. Strutture algebriche con particolare ri-guardo agli insiemi numerici Z, Q, R. Numeri complessi: forma algebrica, trigonometrica ed esponenziale. Operazioni in C e struttura di campo. Polinomi, equazioni algebriche a coeffi-cienti reali o complessi. Geometria Analitica nel piano: coordinate cartesiane e polari, rette e coniche dal punto di vista elementare. Algebra Lineare Spazi vettoriali reali e complessi: sottospazi, dipendenza e indipendenza lineare, basi e di-mensione. Spazio dei vettori geometrici. Spazi numerici n-dimensionali. Spazio delle matrici. Operatori lineari tra spazi vettoriali: nucleo, immagine e Teorema delle dimensioni. Matrici come operatori lineari. Determinante, rango e nullità di una matrice. Prodotto tra matrici, ma-trici invertibili e cambiamenti di coordinate. Sistemi lineari: Teorema di Rouchè-Capelli, regola di Cramer, algoritmi per la risoluzione. Autovalori e autovettori di una matrice e sua diagona-lizzazione. Prodotto scalare standard nello spazio dei vettori geometrici e sua generalizzazio-ne ad uno spazio vettoriale reale di dimensione n: vettori ortogonali, norma di un vettore e co-struzione di una base ortonormale. Diagonalizzazione di una matrice reale simmetrica me-diante una matrice ortogonale. Forme Quadratiche reali: segnatura, riduzione a forma cano-nica. Geometria analitica Cambiamenti di riferimento cartesiano ortogonale nel piano e nello spazio. Rappresentazione analitica di rette e piani nello spazio. Riduzione a forma canonica dell'equazione di una coni-ca. Cenno alle superfici quadriche e alle loro sezioni piane. Progetto di Tutorato Circa 20 ore/anno in aula.

Prerequisiti Matematica: quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.

Materiale didattico consigliato M. Grieco, B. Zucchetti. Algebra Lineare e Geometria Analitica. ed. La Goliardica Pavese (ri-stampa 2007).

Rizzi - Geometria e algebra (ca)

Modalità di verifica dell'apprendimento Lo studente potrà scegliere se sostenere due prove scritte in "itinere", contenenti esercizi e quesiti teorici oppure partecipare agli appelli ordinari. Chi non supera l'esame mediante le prove in "itinere" dovrà sostenere una prova scritta contenente solo esercizi e una prova orale teorica.

Brivio - Geometria e algebra (ii)

Geometria e algebra (ii) Docente: Sonia Brivio Codice del corso: 062001 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 35 Crediti formativi: 7 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/02-03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni e gli strumenti tecnici di base dell'Algebra Lineare e della Geometria Analitica, di dare cioè le basi di partenza per un discorso matema-tico a livello universitario in ambito algebrico e geometrico. Lo studio dell'Algebra Lineare, cioè degli spazi vettoriali e delle loro proprietà, è reso più facilmente accessibile privilegian-done l'aspetto computazionale (algebrico, vettoriale, matriciale), costruttivo ed applicativo. In quest'ottica, il programma di Geometria Analitica è svolto sfruttando gli strumenti propri dell'Algebra Lineare i cui contenuti specifici sono, a loro volta, presentati come generalizza-zioni naturali degli analoghi della usuale Geometria Analitica. Per agevolare gli studenti nel loro percorso di studio e formativo e nell'ambito del programma di tutorato della Facoltà, sono previste attività seminariali ed esercitazioni integrative (complessivamente, circa 20 - 24 ore).

Programma del corso FONDAMENTI: Elementi di teoria degli insiemi, relazioni e funzioni. Strutture algebriche con particolare riguardo agli insiemi numerici Z, Q, R. Numeri complessi: forma algebrica e trigo-nometrica. Operazioni e struttura di campo. Polinomi, equazioni algebriche a coefficienti reali o complessi. Geometria analitica nel piano: coordinate cartesiane e polari, rette e coniche. ALGEBRA LINEARE e GEOMETRIA ANALITICA: Spazi vettoriali reali e complessi: Sotto-spazi, Dipendenza ed Indipendenza lineare, Basi e Dimensione. Spazio dei vettori geometrici. Spazi numerici n-dimensionali. Matrici. OPERATORI LINEARI TRA SPAZI VETTORIALI: Nucleo, Immagine e Teorema delle dimen-sioni. Matrici come operatori lineari. Determinante, Rango e Nullità di una matrice. Prodotto tra matrici, matrici invertibili e cambiamenti di coordinate. Sistemi lineari: teorema di Rouchè-Capelli, regola di Cramer, Algoritmi per la risoluzione di sistemi lineari. GEOMETRIA ANALITICA LINEARE: rette nel piano, rette e piani nello spazio. Autovalori ed autovettori di un operatore lineare e di una matrice. Diagonalizzazione. Prodotto scalare standard nello spazio dei vettori geometrici e sua generalizzazione ad uno spazio vettoriale reale di dimensione n: ortogonalità, norma e costruzione di basi ortonormali. Cenni al caso complesso. Matrici ortogonali e cambiamenti di basi ortonormali. Questioni metriche in geo-metria elementare: cambiamenti di riferimenti cartesiani, ortogonali, distanza, ortogonalità. Rappresentazione analitica di curve e superfici nello spazio, in particolare sfera e cerchio e quadriche di rotazione. Forme quadratiche reali: Segnatura, Riduzione a forma canonica. Classificazione delle coniche. Riduzione a forma canonica dell'equazione di una quadrica.

Prerequisiti Sono quelli previsti per l'immatricolazione alla Facoltà.

Materiale didattico consigliato M. Grieco, B. Zucchetti. Algebra Lineare e Geometria Analitica. ed. La Goliardica Pavese (ri-stampa 2007).

Brivio - Geometria e algebra (ii)

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elemen-tare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame. È ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta, un pun-teggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta e solo per il primo appello d'e-same, lo studente può sostenere due prove scritte "in itinere"; anche in questo caso, è previ-sto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.

Bonsante- Geometria e algebra (mn)

Geometria e algebra (mn) Docente: Francesco Bonsante Codice del corso: 062085 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni e gli strumenti tecnici di base dell'Algebra Lineare e della Geometria Analitica, di dare cioè le basi di partenza per un discorso matema-tico a livello universitario in ambito algebrico e geometrico. Lo studio dell'Algebra Lineare, cioè degli spazi vettoriali e delle loro proprietà, è reso più facilmente accessibile privilegian-done l'aspetto computazionale (algebrico, vettoriale, matriciale), costruttivo ed applicativo. In quest'ottica, il programma di Geometria Analitica è svolto sfruttando gli strumenti propri dell'Algebra Lineare i cui contenuti specifici sono, a loro volta, presentati come generalizza-zioni naturali degli analoghi della usuale Algebra Analitica.

Programma del corso Fondamenti • Elementi di teoria degli insiemi, relazioni e funzioni. • Strutture algebriche con particolare riguardo agli insiemi numerici Z, Q, R. • Numeri complessi: forma algebrica e trigonometrica. Operazioni e struttura di campo. • Polinomi, equazioni algebriche a coefficienti reali o complessi. • Geometria analitica nel piano: coordinate cartesiane e polari, rette e coniche dal punto di

vista elementare. Algebra lineare e geometria analitica • Spazi vettoriali reali e complessi: Sottospazi, Dipendenza ed Indipendenza lineare, Basi e

Dimensione. Spazio dei vettori geometrici. Spazi numerici n-dimensionali. Matrici. • Operatori lineari tra spazi vettoriali: Nucleo, Immagine e Teorema delle dimensioni. Matrici

come operatori lineari. Determinante, Rango e Nullità di una matrice. Prodotto tra matrici invertibili e cambiamenti di coordinate.

• Sistemi lineari: teorema di Rouchè-Capelli, regola di Cramer, Algoritmi per la risoluzione di sistemi lineari.

• Geometria Analitica Lineare: rette nel piano, rette e piani nello spazio. • Autovalori ed autovettori di un operatore lineare, di una matrice. Diagonalizzazione. • Prodotto scalare standard nello spazio dei vettori geometrici e sua generalizzazione ad

uno spazio vettoriale reale di dimensione n: ortogonalità, norma e costruzione di una base ortonormale. Cenni al caso complesso. Matrici ortogonali e cambiamenti di base ortonor-mali. Questioni metriche in geometria elementare: cambiamenti di riferimento cartesiani ortonormali, distanza, ortogonalità.

• Rappresentazione analitica di curve e superfici nello spazio, in particolare sfera e cerchio e quadriche di rotazione.

• Forme quadratiche reali: Segnatura, Riduzione a forma canonica. Cenni al caso comples-so.

• Classificazione delle coniche. Riduzione a forma canonica dell'equazione di una quadrica.

Bolognesi - Geometria e algebra (mn)

Tutorato Nell'ambito del programma di tutorato della Facoltà, sono previste attività seminariali ed eser-citazioni integrative (complessivamente 20-24 ore), per agevolare gli studenti nel loro percor-so di studio e formativo.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.

Materiale didattico consigliato B. Grieco, M. Zucchetti. Algebra Lineare e Geometria Analitica. ed. La Goliardica Pavese (ri-stampa 2007).

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elemen-tare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame. Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta, almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta e solo per il pri-mo appello d'esame, lo Studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso, è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.

Braschi - Geotecnica

Geotecnica Docente: Giovanni Braschi Codice del corso: 062074 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire gli elementi necessari per: - il dimensionamento di un muro di sostegno a gravità (esclusa parte strutturale); - il dimensionamento di una fondazione superfi-ciale (esclusa parte strutturale); - il dimensionamento di un pendio artificiale (scavo o rilevato); - lo studio dei moti di filtrazione intorno alle strutture che alterano la situazione idraulica natu-rale; - la programmazione ed il controllo di indagini geotecniche.

Programma del corso Il programma prevede una parte generale propedeutica alla successiva parte applicativa ap-profondita con apposite esercitazioni. Definizioni e principi di base Il terreno: grandezze fisiche e classificazione. Principio delle pressioni efficaci. Tensioni lito-statiche. Comportamento meccanico del terreno Deformabilità in condizioni edometriche e prova edometrica. Resistenza al taglio in situazione di breve e lungo termine. Prova di taglio diretto e prova di compressione semplice. Muri di sostegno a gravità Tipologie e comportamento a rottura. Calcolo della spinta attiva con la teoria di Rankine. Ef-fetto di sovraccarichi distribuiti e concentrati lineari. Verifiche di stabilità. Procedimento logico per il dimensionamento. Normativa. Esercitazione: calcolo di spinte e verifiche di stabilità. Fondazioni superficiali Tipologie e comportamento a rottura. Calcolo della capacità portante secondo Terzaghi. Cal-colo del cedimento in condizioni edometriche. Procedimento logico per il dimensionamento. Normativa. Esercitazione: calcolo della capacità portante. Pendii artificiali Tipologie, differenze tra scavo e rilevato e comportamento a rottura. Abaco di Taylor e metodi delle strisce per le verifiche di stabilità. Procedimento logico per il dimensionamento. Normati-va. Esercitazione: uso dell'abaco di Taylor e dei metodi delle strisce. Moti di filtrazione intorno alle strutture Tipologie dei casi più comuni e problemi ingegneristici. Metodo grafico di soluzione (rete di flusso a maglie quadre) per terreno omogeneo e isotropo. Calcolo di portate, pressioni neutre, spinte. Sifonamento. Esercitazione: uso della rete a maglie quadre. Indagini geotecniche Volume significativo. Mezzi e prove di indagine. Utilizzo dei risultati delle prove. Normativa.

Prerequisiti Geologia applicata: Formazione dei terreni. Falda (freatica, confinata e artesiana) e correla-zioni falda-stratigrafia. Idraulica: Quota piezometrica. Permeabilità. Legge di Darcy.

Braschi - Geotecnica

Materiale didattico consigliato Testi indicati dal docente e copie dei lucidi usati a lezione.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere, a metà e alla fine del corso, ed un esame finale ora-le. Lo studente può essere esentato dall'esame orale purché abbia superato positivamente le due prove scritte (voto medio delle due prove >=18/30). In tal caso il voto finale sarà quello medio delle prove scritte ma non potrà essere superiore a 26/30. Lo studente che non ha su-perato positivamente le prove scritte in itinere, per essere ammesso all'esame orale deve so-stenere una prova scritta finale.

Lai - Geotecnica (ea)

Geotecnica (ea) Docente: Carlo Giovanni Lai Codice del corso: 061062 Lezioni (ore/anno): 52 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 52 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti teorici sul comportamento meccanico e idraulico dei terreni al fine di dotarli degli strumenti necessari a risolvere i principali problemi dell'ingegneria geotecnica come il dimensionamento e la verifica di sistemi fondazionali e di opere di sostegno delle terre. Particolare importanza verrà posta durante il corso al tema della caratterizzazione geotecnica di un deposito mediante indagini geognostiche in sito e di labo-ratorio, in quanto tale argomento è propedeutico ai temi applicativi. Il corso comprenderà ore di lezione nelle quali verranno svolti gli argomenti di teoria e ore di esercitazione dedicate allo svolgimento di esercizi e all'approfondimento di temi specifici. La suddivisione in moduli, con le relative ore di lezione (L) ed esercitazione (E) è indicata nel seguito.

Programma del corso Genesi, struttura, proprietà e classificazione dei terreni (primo modulo didattico: 4L + 4E) Origine dei terreni e caratteri macrostrutturali dei depositi naturali. Relazione tra le fasi. Il chi-mismo delle argille. Identificazione e sistemi di classificazione dei terreni. Curve granulometri-che. Limiti di Atterberg. Carta di plasticità di Casagrande. Parametri di stato iniziali. Interazio-ne tra fase fluida e scheletro solido. Curva di compressibilità intrinseca di Burland. Elementi di meccanica del continuo. Cenni sui sistemi particellari. (secondo modulo didattico: 4L + 4E) Analisi dello stato di tensione e di deformazione. Tensioni principali e ottaedriche. Uso degli invarianti. Decomposizione del tensore degli sforzi. Il cerchio di Mohr. Equazioni di equilibrio e di congruenza. Il legame costitutivo. L'ipotesi di mezzo elastico lineare. Isotropia e mezzo tra-sversalmente isotropo. Applicazione della teoria dell'elasticità al calcolo dello stato tensio-deformativo indotto in un mezzo omogeneo da carichi esterni. Il problema di Boussinesq e di Mindlin e loro rilevanza ai fini ingegneristici. Limiti di applicabilità della teoria elastica. Cenni alla teoria di Hertz e alla intrinseca non-linearità del comportamento meccanico dei mezzi par-ticellari. Il fenomeno della dilatanza e sue implicazioni pratiche. Il mezzo poroso: peculiarità e caratteristiche generali dei depositi naturali (terzo modulo didat-tico: 4L + 4E) Natura particellare dei terreni. Limiti di applicabilità del modello continuo. Principio degli sforzi efficaci e suo significato fisico. Tensioni geostatiche totali, interstiziali ed efficaci. Depositi sa-turi e parzialmente saturi. Fenomeni di capillarità. Storia geologica e dello stato tensionale. Concetto di pressione di preconsolidazione. Coefficiente di spinta a riposo. Terreni normal-consolidati e sovraconsolidati. Preconsolidazione da fenomeni diagenetici e di invecchiamen-to. Elementi di idraulica dei terreni (quarto modulo didattico: 6L + 6E) Aspetti cinematici del moto dei fluidi. Equazioni fondamentali della meccanica dei fluidi. For-me di energia ed equazione di Bernoulli. Moti di filtrazione. Legge di Darcy. Condizioni di e-quilibrio in presenza di forze di filtrazione. Pressione idrodinamica e gradiente idraulico critico. Il problema del sifonamento di un fondo scavo e valutazione delle condizioni di sicurezza. Condizioni non-drenate e definizione dei parametri delle pressioni interstiziali di Skempton. Moti di filtrazione in regime stazionario. Equazione di Laplace. Moto confinato e non confina-to. Prove per la determinazione sperimentale della conducibilità idraulica.

Lai - Geotecnica (ea)

Teoria della consolidazione (quinto modulo didattico: 6L + 6E) Equazione monodimensionale di consolidazione del Terzaghi. Struttura e analogia con l'e-quazione del calore. Soluzione analitica e numerica dell'equazione di Terzaghi. La prova e-dometrica. Determinazione della pressione di preconsolidazione. Parametri di deformabilità in condizioni edometriche. Cedimento edometrico e secondario (viscoso). Determinazione spe-rimentale del coefficiente di consolidazione. Influenza del disturbo del campionamento sui ri-sultati della prova edometrica. Limiti della teoria monodimensionale del Terzaghi. Cenni ai processi di consolidazione in condizioni bi e tridimensionali. Dreni verticali e consolidazione radiale. Il problema del carico variabile nel tempo. Il comportamento meccanico dei terreni: evidenze sperimentali e modellazione fisico-matematica (sesto modulo didattico: 10L +10E) Premessa. Rappresentazione degli stati tensionali e dei percorsi di sforzo e di deformazione attraverso il cerchio di Mohr. Piano t-s, piano triassiale e piano q-p. Condizioni di drenaggio. Analisi in condizioni drenate e non-drenate. Criterio di rottura di Mohr-Coulomb. Principali ap-parecchiature di laboratorio. Apparecchio triassiale. Apparecchio di taglio diretto o scatola di Casagrande. Apparecchio in condizioni di deformazioni piane. Colonna risonante. Compor-tamento meccanico dei terreni a grana-grossa. Resistenza al taglio e deformabilità. Alcune peculiarità nel comportamento meccanico delle sabbie. Angolo di resistenza al taglio a volu-me costante. Comportamento meccanico dei terreni a grana-fine. Resistenza al taglio e de-formabilità delle argille NC e OC. Prove consolidate non-drenate e prove UU. Resistenza al taglio non-drenata. Resistenza al taglio di picco e residua. Argille sensitive. Scelta dei para-metri di resistenza al taglio nelle analisi di stabilità. Cenni sui modelli costitutivi avanzati del comportamento meccanico ed idraulico dei terreni. Approccio unificato alla modellazione co-stitutiva dei terreni. Cenni al modello Cam-Clay. Indagini geognostiche in sito (settimo modulo didattico: 6L + 6E) Programma, obiettivi e estensione delle indagini. Sondaggi e prelievo dei campioni. Campio-namento indisturbato. Prove in sito di tipo penetrometrico statiche e dinamiche. Correlazioni empiriche per l'interpretazione dei risultati delle prove SPT e CPT. Prove scissometriche. Prova di carico su piastra. Cenni alle prove pressiometriche e dilatometriche. Misura della pressione interstiziale. Installazione di piezometri. Cenni alle prove geofisiche di tipo sismico. Prova cross-hole, down-hole e prove SASW. Sistemi fondazionali ed opere di sostegno delle terre (ottavo modulo didattico: 12L + 12E) Tipologie di fondazioni. Fondazioni dirette e su pali. Capacità portante di fondazioni dirette. Calcolo dei cedimenti. Fondazioni profonde. Classificazione dei pali di fondazione. Pali infissi e trivellati. Capacità portante di un palo singolo soggetto a carichi assiali. Portata di base e portata laterale. Generalità sulle opere di sostegno. Calcolo della spinta attiva e resistenza passiva secondo le teorie classiche di Coulomb e di Rankine. Spinte dovute all'acqua e ai so-vraccarichi accidentali. Opere di drenaggio. Cenni alle opere di sostegno flessibili.

Prerequisiti Contenuti del corso di Scienza delle Costruzioni.

Materiale didattico consigliato Bibliografia consigliata per il corso: Lancellotta, R. (2004). Geotecnica (terza edizione). Zanichelli, pp. 481. Testo di base consi-gliato. Atkinson, J. (1997). Geotecnica - Meccanica delle terre e fondazioni. Mc Graw Hill, pp.452. Testo di riferimento. Tratta sia la meccanica dei terreni sia i problemi di dimensionamento del-le fondazioni e delle opere di sostegno anche se non in modo approfondito. Holtz, R.D. & Kovacs, W.D. (1981). An Introduction to Geotechnical Engineering. Prentice-Hall, pp.733. Buon testo di approfondimento sul comportamento meccanico e idraulico dei terreni. Pragmatico e di facile comprensione.

Lai - Geotecnica (ea)

Lambe, T.W. (1991). Soil Testing for Engineers. BiTech Publishers, pp. 165. Testo di riferi-mento per le prove geotecniche di laboratorio. Lambe, T. W. & Whitman, R. V. (1990). Soil Mechanics. John Wiley & Sons, pp. 576. Testo di approfondimento classico di meccanica dei terreni. Nova, R. (2002). Fondamenti di meccanica delle terre. Mc Graw Hill, pp.373. Testo di appro-fondimento sul comportamento meccanico e idraulico dei terreni. Approccio teorico avanzato. Wood, D.M. (1990). Soil Behaviour and Critical State Soil Mechanics. Cambridge University Press, pp. 462. Testo di approfondimento sul comportamento meccanico e idraulico dei terre-ni. Approccio teorico avanzato. Mitchell, J.K. & Soga, K. (2005). Fundamentals of Soil Behavior. Wiley & Sons, pp. 592. Testo di approfondimento sul chimismo delle argille e sull'interazione delle fasi fluide e solide del mezzo poroso. Reese, L.C., Isenhower, W.M. & Wang, S.T. (2005). Analysis & Design of Shallow & Deep Foundations. Wiley & Sons, pp. 608. Testo di approfondimento in relazione alle tematiche dell'ingegneria delle fondazioni. Sito web del corso: http://www.unipv.it/webgeotk/geotecnica(ea).html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in due prove scritte in itinere della durata di due ore. Le due prove faranno riferimento a moduli didattici distinti del corso e comprenderanno una prima parte in cui ver-ranno posti quesiti di teoria e una seconda parte in cui verrà richiesto lo svolgimento di eser-cizi. Alla seconda prova in itinere sono ammessi solamente gli studenti che hanno superato la prima prova. Il voto finale risulterà dalla media aritmetica delle due prove in itinere. Entrambe le prove devono essere superate con votazione superiore o uguale a 18/30. Gli studenti che non hanno sostenuto o superato le prove in itinere possono fare l'esame finale che consisterà in una prova scritta di tre ore suddivisa in una prima parte di quesiti teorici e una seconda di esercizi.

Valentino - Geotecnica (mn)

Geotecnica (mn) Docente: Roberto Valentino Codice del corso: 062102 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire i principi di base della geotecnica, la programmazione ed il con-trollo di indagini geotecniche e gli elementi necessari per la progettazione, sia in condizioni ultime che di esercizio, (esclusa parte strutturale) di: un muro di sostegno a gravità, un muro di sostegno a mensola, una paratìa semplicemente infissa, una paratìa tirantata, una fonda-zione superficiale. Il corso prevede, inoltre, lo studio dei moti di filtrazione intorno alle strutture che alterano la situazione idraulica naturale.

Programma del corso Definizioni e principi di base Il terreno come mezzo particellare trifasico: grandezze fisiche, proprietà indice e classificazio-ne. Principio degli sforzi efficaci. Tensioni litostatiche. Stato tensionale nel terreno. Condizioni geostatiche. Storia tensionale. Esercitazione: calcolo degli sforzi litostatici efficaci e totali. Moti di filtrazione L'acqua nei terreni. Permeabilità. Determinazione del coeff. di permeabilità in sito. La filtrazio-ne monodimensionale. Forza di filtrazione. Moti di filtrazione intorno alle strutture: tipologie dei casi più comuni e problemi ingegneristici. Esercitazione: Reticoli di filtrazione. Calcolo di por-tate, pressioni neutre, spinte. Sifonamento. Deformabilità in condizioni edometriche L'edometro. Teoria della consolidazione. Prova edometrica: risultati, parametri e loro determi-nazione. Significato pratico della prova edometrica: il calcolo dei cedimenti. Esercitazione: calcolo dei cedimenti in condizioni edometriche. Stato tensionale nel terreno Stato tensionale generico. Cerchi di Mohr. Invarianti. Comportamento meccanico delle terre: prove di laboratorio e descrizione delle apparecchiature. La cella triassiale e i percorsi di cari-co. Comportamento meccanico delle terre Comportamento meccanico sperimentale delle sabbie (sciolte e dense) e delle argille (NC e OC). Esercitazione sui parametri di resistenza meccanica da prove di laboratorio. Condizioni di breve e lungo termine. La coesione non drenata e sua determinazione. Esercitazione sulla determinazione di Cu da prove di laboratorio e da prove in sito. Metodi di risoluzione dei problemi di ingegneria geotecnica Spinta su un muro. Metodo di Coulomb. Teoria di Rankine. Spinta attiva e resistenza passiva. Calcolo della spinta su un muro a gravità con e senza falda. La spinta dell'acqua. I dreni. E-sercitazione sul calcolo delle spinte. Opere di sostegno Tipologie e comportamento a rottura. Calcolo della spinta attiva con la teoria di Rankine. Ef-fetto di sovraccarichi. Procedimento logico per il dimensionamento. I muri di sostegno a gravi-tà e a mensola: verifiche di stabilità. Esercitazione: verifica e progetto di un muro di sostegno. Paratìe semplicemente infisse e tirantate. Lo scavo. Esercitazione sul dimensionamento delle paratìe.

Valentino - Geotecnica (mn)

Fondazioni superficiali Tipologie e comportamento a rottura. Calcolo della capacità portante. Calcolo del cedimento in condizioni edometriche. Procedimento logico per il dimensionamento. Condizioni a rottura e condizioni di esercizio. Esercitazione sul dimensionamento di un plinto. Indagini e prove in sito Indagini geotecniche. Prove in sito. Prove CPT ed SPT. Determinazione della stratigrafia e dei parametri di resistenza delle terre da prove in sito. Esercitazione sulla determinazione dell'angolo di resistenza a taglio da prove in sito. Calcolo dei cedimenti su sabbia. Cenni sulla stabilità dei pendii Tipologie e introduzione all'analisi di stabilità. Condizioni di equilibrio di un pendio indefinito. Metodi dell'equilibrio limite globale: metodo di Bishop, di Janbu, di Fellenius.

Prerequisiti Geologia applicata: Formazione dei terreni. Falda (freatica e artesiana) e correlazioni falda-stratigrafia. Idraulica: Quota piezometrica. Permeabilità. Legge di Darcy.

Materiale didattico consigliato R. Lancellotta "Geotecnica", ed. Zanichelli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. (Alla 2.a prova può partecipare chi ha ottenuto almeno 6/30 nella 1.a). Chi ottiene una valutazione globale positiva (media dei risultati delle 2 prove uguale o maggiore di 18/30) avrà superato l'esame e avrà, comunque, la possibilità di accedere ad una prova orale sup-plementare facoltativa. Per chi non avesse sostenuto o superato le prove in itinere, l'esame completo consiste in una prova scritta ed una prova orale, che verteranno sia sulla parte teo-rica che sulle esercitazioni.

Greco - Gestione aziendale

Gestione aziendale Docente: Giorgio Greco Codice del corso: 062070 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Civ, ElTel, Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Introdurre gli studenti all'uso di strumenti concettuali e di tecniche operative utili a comprende-re, rappresentare ed affrontare le dimensioni economiche e gestionali dell'impresa nell'ottica delle problematiche che l'ingegnere comunemente incontra nello svolgimento della sua attivi-tà lavorativa.

Programma del corso La strategia e il processo di pianificazione strategica Il concetto di strategia. L'analisi dell'ambiente esterno a livello business. Il modello di M. Por-ter per l'analisi del settore. Analisi della situazione interna a livello business. La catena del valore. Le strategie competitive di base. La contabilità e il controllo di gestione Le principali tipologie e le forme giuridiche dell'impresa. La contabilità esterna: il bilancio d'e-sercizio: lo stato patrimoniale; il conto economico; la nota integrativa; la riclassificazione dei bilanci; i principali indicatori di redditività:il ROE, il ROI il ROS; la leva finanziaria; l'analisi di liquidità. La contabilità interna e l'uso gestionale dei costi. Le principali tipologie di costi: costi diretti e costi indiretti; costi per commessa e per processo; costi fissi e costi variabili; l'analisi di break even; direct costing e full costing. Le tecniche per la rilevazione dei costi: Job Order Costing; Process Costing; Operation Costing; Activity Based Costing. Il Budget e l'analisi de-gli scostamenti dal budget. L'evoluzione dei sistemi di controllo di gestione:i cruscotti di indi-catori e la Balanced Scorecard. Le tecniche per la valutazione degli investimenti: il tempo di pay back; ROI; Net Present Value; Profitability index; Internal Rate of Return. La gestione della produzione I fattori della produzione. Tipologie dei processi produttivi. L'industrializzazione del prodotto. La documentazione tecnica del prodotto: la distinta base e il ciclo di lavorazione. Il make or buy. Sistemi e tecniche di programmazione e controllo della produzione: la programmazione lineare; sistemi di programmazione "push": MRP; sistemi di programmazione "pull": just in time, kanban. La gestione delle scorte. La pianificazione delle risorse produttive (MRP2). Il lancio degli ordini e il controllo della produzione. Le tecniche reticolari di programmazione: PERT ; CPM. Il concetto di ERP ( Enterprise Resources Planning). La gestione della qualità: il concetto di qualità; il concetto di "controllo della qualità"; i collaudi per attributi e i collaudi per variabili; i piani di campionamento. La norma UNI EN ISO 9000: 2000 (Vision 2000). I principi fondamentali dei sistemi di gestione per la qualità.

Prerequisiti Conoscenze di base di analisi, economia e statistica.

Materiale didattico consigliato Durante lo svolgimento del corso saranno fornite indicazioni bibliografiche specifiche ed altro materiale di supporto preparato dal docente. E. Demè, M. Mutinelli. Economia Aziendale. CUSL, Pavia 2004. G. Greco, M. Mutinelli. Gestione della Produzione. CUSL, Pavia 2004.

Greco - Gestione aziendale

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-zione media sufficiente verrà proposto un voto che sarà possibile integrare con una breve trattazione orale. Per gli studenti che non abbiano sostenuto le prove in itinere, o che non le abbiano superate con esito positivo, è previsto un esame comprendente una prova scritta ed una orale.

Bettanti - Gestione della qualità

Gestione della qualità Docente: Alberto Bettanti Codice del corso: 062076 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf, Elt, Biom Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/17 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente: i principi base di organizzazione aziendale e lo svi-luppo delle teorie relative al controllo e gestione della qualità; le principali nozioni relative al controllo statistico applicato al processo, al prodotto/servizio, agli strumenti di misura e alle decisioni aziendali; le principali nozioni relative alla gestione complessiva e integrata in a-zienda della qualità, dell'ambiente, della salute e sicurezza, e della responsabilità sociale.

Programma del corso Introduzione al corso L'impresa e l'evoluzione storica delle teorie organizzative. L'azienda • L'impresa e le strutture organizzative: Obiettivi e stakeholder. La catena del valore di Por-

ter. Le principali strutture organizzative. • L'impresa e la qualità: Il concetto di qualità. L'evoluzione storica della qualità in azienda.

L'evoluzione storica degli strumenti per la gestione della qualità in azienda. I costi della non-qualità. Il modello di Juran. Il modello di Taguchi.

Il controllo • Elementi di statistica per il controllo in azienda: Rappresentazioni grafiche delle distribu-

zioni di frequenze. Indici statistici descrittivi. Popolazione e campione. Il teorema del Limi-te Centrale. Elementi di teoria delle probabilità.

• Il controllo statistico dei processi produttivi: Tolleranze e capacità. Tolleranza Naturale e di Progetto. PCR, Cpk e difettosità in p.p.m. Tecniche di controllo statistico dei processi pro-duttivi (SPC). Istogrammi. Diagrammi causa-effetto. Diagrammi di Pareto. Carte di control-lo per variabili e per attributi. Processo sotto e fuori controllo.

• Il controllo statistico dei prodotti/servizi: Stima degli intervalli di confidenza. Media e va-rianza di una distribuzione di probabilità discreta. La distribuzione binomiale. La popola-zione bernoulliana. Stima delle proporzioni della popolazione.

• Approccio statistico alle decisioni aziendali: La distribuzione t. Il test delle ipotesi. • Il controllo statistico degli strumenti di misura: Calcolo dell'incertezza di misura La gestione • La normativa e la certificazione dei sistemi di gestione: le quattro dimensioni dei sistemi di

gestione. La normativa tecnica. L'organizzazione della certificazione in Italia. I requisiti delle norme e la certificazione.

• La struttura dei sistemi di gestione integrata (SGI): Definizione e struttura dei SGI. La struttura documentale dei SGI. Il Manuale del SGI. L'analisi ambientale del sito. La valuta-zione dei rischi. Il bilancio sociale.

• I principi dei sistemi di gestione integrata (SGI): i principi alla base dei SGI. Approccio si-stemistico alla gestione. Approccio basato sui processi.

• I requisiti dei sistemi di gestione integrata (SGI): i requisiti del SGI. Gestione della docu-mentazione. Responsabilità della Direzione e pianificazione. Gestione delle risorse. Attua-zione del SGI. Misura e analisi delle prestazioni.

Bettanti - Gestione della qualità

• L'integrazione dei sistemi di gestione: Modello di integrazione per addizione. Modello di integrazione per aggregazione. Modello di integrazione per elementi comuni. Modello di integrazione orientata ai processi.

Prerequisiti Conoscenze di base di organizzazione e gestione aziendale.

Materiale didattico consigliato A. Bettanti. Il controllo e la gestione in azienda. MG Editori, Milano, 2004.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Cor-so, al fine di essere ammessi al colloquio finale.

De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati

Identificazione dei modelli e analisi dei dati Docente: Giuseppe De Nicolao Codice del corso: 062048 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: AmbT, Civ, Inf, Elt Esercitazioni (ore/anno): 19 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle nozioni di base del calcolo della probabilità (probabilità condizionata, indi-pendenza, variabile casuale, media, varianza,...) e della statistica (nozione di stimatore, test di ipotesi, intervalli di confidenza, regressione lineare,...). Capacità di utilizzare strumenti in-formatici per analizzare dati sperimentali e identificare semplici modelli (stima di media e va-rianza, coefficiente di correlazione, regressione lineare,...).

Programma del corso Fondamenti di calcolo delle probabilità • Nozione di probabilità; • Indipendenza statistica, probabilità condizionata, teorema della probabilità totale e di Ba-

yes; • Prove di Bernoulli, eventi di Poisson; • Nozione di variabile casuale (V.C.), funzione di distribuzione e densità di probabilità, fun-

zioni di V.C.; • Moda, mediana e momenti di una V.C.; • V.C. congiunte: distribuzione, densità, momenti, indipendenza, incorrelazione, funzioni di

V.C. congiunte; • Legge dei grandi numeri, V.C. gaussiane, teorema fondamentale della convergenza sto-

castica. Fondamenti di statistica e analisi dei dati • Nozione di stimatore; • Momenti campionari e loro proprietà principali; • Intervalli di confidenza per la media campionaria, la V.C. "t di Student"; • Cenni sui test statistici; • Modelli lineari nei parametri: il metodo dei minimi quadrati; • Stimatore di Gauss-Markov • Scelta della complessità: test F, criteri FPE, AIC, MDL

Prerequisiti Nozioni base di teoria degli insiemi, logica, nozione di limite, derivata e integrale, massimiz-zazione di funzioni di una o più variabili (esami di Geometria e Algebra, Analisi Matematica A e B).

Materiale didattico consigliato G. De Nicolao, R. Scattolini. Identificazione Parametrica. Edizioni CUSL, Pavia. A. Papoulis. Probability, Random Variables, and Stochastic Processes. MCGraw-Hill. Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/

De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-to dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno soste-nere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.

De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati (mn)

Identificazione dei modelli e analisi dei dati (mn) Docente: Giuseppe De Nicolao Codice del corso: 062122 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 19 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle nozioni di base del calcolo della probabilità (probabilità condizionata, indi-pendenza, variabile casuale, media, varianza,...) e della statistica (nozione di stimatore, test di ipotesi, intervalli di confidenza, regressione lineare,...). Capacità di utilizzare strumenti in-formatici per analizzare dati sperimentali e identificare semplici modelli (stima di media e va-rianza, coefficiente di correlazione, regressione lineare,...).

Programma del corso Fondamenti di calcolo delle probabilità • nozione di probabilità; • indipendenza statistica, probabilità condizionata, teorema della probabilità totale e di Ba-

yes; • prove di Bernoulli, eventi di Poisson; • nozione di variabile casuale (V.C.), funzione di distribuzione e densità di probabilità, fun-

zioni di V.C.; • moda, mediana e momenti di una V.C.; • V.C. congiunte: distribuzione, densità, momenti, indipendenza, incorrelazione, funzioni di

V.C. congiunte; • legge dei grandi numeri, V.C. gaussiane, teorema fondamentale della convergenza stoca-

stica. Fondamenti di statistica e analisi dei dati • Nozione di stimatore; • momenti campionari e loro proprietà principali; • intervalli di confidenza per la media campionaria, la V.C. "t di Student"; • cenni sui test statistici; • modelli lineari nei parametri: il metodo dei minimi quadrati; • stimatore di Gauss-Markov • scelta della complessità: test F, criteri FPE, AIC, MDL • Introduzione agli strumenti informatici per l'identificazione e l'analisi dei dati

Prerequisiti Nozioni base di teoria degli insiemi, logica, nozione di limite, derivata e integrale, massimiz-zazione di funzioni di una o più variabili (esami di Geometria e Algebra, Analisi Matematica A e B).

Materiale didattico consigliato G. De Nicolao, R. Scattolini. Identificazione Parametrica. Edizioni CUSL, Pavia. A. Papoulis. Probability, Random Variables, and Stochastic Processes. MCGraw-Hill. Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/

De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati (mn)

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-to dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno soste-nere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.

Ciaponi - Idraulica applicata

Idraulica applicata Docente: Carlo Ciaponi Codice del corso: 062130 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito i concetti e gli strumenti operati-vi necessari per risolvere i problemi di idraulica delle correnti in moto permanente a superficie libera in alvei artificiali e naturali. Deve saper delineare in termini qualitativi e calcolare nume-ricamente i profili di rigurgito di correnti a pelo libero in funzione delle condizioni al contorno che caratterizzano la corrente stessa e di eventuali singolarità.

Programma del corso Introduzione Problemi di idraulica ambientale connessi con l'utilizzazione delle risorse idriche e con la dife-sa del suolo. Richiami sulle correnti: Il concetto di corrente. Caratteristiche spaziali e temporali delle correnti. Le equazioni di con-tinuità e del moto. Caratteristiche geometriche delle correnti a superficie libera Grandezze geometriche che caratterizzano la sezione trasversale. Grandezze geometriche che caratterizzano il profilo longitudinale. Rappresentazione della geometria degli alvei natu-rali. Il moto uniforme nelle correnti a superficie libera Il moto uniforme. Formule di resistenza per le correnti a pelo libero e coefficienti di scabrezza. Scale di deflusso. Scale di deflusso per sezioni chiuse. Scale di deflusso per sezioni compo-ste. Problemi di verifica e di dimensionamento in condizioni di moto uniforme: metodi grafici (scale di deflusso specifiche e normalizzate) e metodi numerici (bisezione). Instabilità del mo-to uniforme (correnti rapide). Caratteristiche energetiche di una corrente a superficie libera Energia rispetto al fondo. Relazione fra energia e tirante idrico a portata costante. Relazione fra portata e tirante idrico a energia costante. Stato critico. Correnti lente, critiche e veloci. Al-vei a pendenza debole, critica e forte. Caratteristiche generali dei profili di moto permanente gradualmente variato L'equazione del moto permanente gradualmente variato. Possibili profili di moto permanente negli alvei a debole e a forte pendenza, negli alvei a pendenza critica, negli alvei orizzontali e acclivi. Sezioni di controllo. Il raccordo fra due diversi profili di moto permanente Il passaggio attraverso lo strato critico. Il risalto idraulico. Spinta totale. Relazione fra spinta e tirante idrico a portata costante. Relazione fra portata e tirante idrico a spinta costante. Loca-lizzazione del risalto. Tracciamento dei profili di rigurgito Il concetto di rigurgito e sua propagazione verso monte e verso valle. Integrazione delle e-quazioni del moto permanente gradualmente variato per gli alvei prismatici e per gli alvei na-turali.

Ciaponi - Idraulica applicata

Singolarità nelle correnti a superficie libera Generalità sulle correnti rapidamente variate. Scale caratteristiche (scala della singolarità e scala del profilo di moto permanente). Soglie di fondo ben raccordate. Stramazzo a larga so-glia. Contrazioni laterali raccordate e brusche. Modellatori a risalto. Rigurgito provocato dalle pile dei ponti.

Prerequisiti Gli studenti devono conoscere i concetti di base dell'Idraulica impartiti nell'insegnamento di Fondamenti di Idraulica.

Materiale didattico consigliato Citrini D., Noseda D. Tamburini, Milano. Idraulica. Tamburini, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato pur-ché il voto medio delle due prove scritte in itinere, rispettivamente previste a metà e alla fine dell'insegnamento, sia superiore a 18/30.

Sibilla - Idraulica applicata (mn)

Idraulica applicata (mn) Docente: Stefano Sibilla Codice del corso: 062100 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito i concetti e gli strumenti operati-vi necessari per risolvere i problemi di idraulica ambientale con particolare riferimento alle cor-renti a superficie libera in alvei artificiali e naturali e alla dinamica fluviale. Deve saper delinea-re in termini qualitativi e calcolare numericamente i profili di rigurgito di correnti a pelo libero in funzione delle condizioni al contorno che caratterizzano la corrente stessa e di eventuali sin-golarità.

Programma del corso Moto delle correnti a superficie libera: definizioni, corrente gradualmente variata, corrente ra-pidamente variata, moto uniforme, resistenza al moto: negli alvei fissi, negli alvei a fondo mo-bile, negli alvei con fondo in ghiaia. Moto permanente nei canali Equazione del moto permanente, altezza critica, classificazione dei profili di rigurgito, instabili-tà delle correnti supercritiche, moto permanente con portata variabile lungo il percorso. Risalto idraulico Condizioni di risalto incipiente, equazione del risalto idraulico, correnti in curva in alveo fisso, singolarità idrauliche: generalità, deflusso sotto i ponti, confluenze, salti di fondo. Deflusso nella sezione composta Definizioni, equazione del moto permanente, definizione dello stato critico, resistenza al moto. Modelli idraulici La similitudine nei modelli idraulici, differenti tipi di similitudine, similitudine di Froude, similitu-dine di Reynolds, altri tipi di similitudine, la tecnica dei modelli idraulici, modelli di correnti in pressione, modelli di correnti a pelo libero, modelli fluviali a fondo fisso, modelli fluviali a fondo mobile, costruzione del modello. Sistemazioni fluviali e trasporto solido Morfologia fluviale, inizio del movimento del fondo, erosione in curva, sforzo critico sulle sponde, processi erosivi, dimensionamento delle difese radenti in scogliera. Trasporto solido: trasporto al fondo, trasporto torbido, trasporto totale.

Prerequisiti Gli studenti debbono conoscere i concetti di base dell'idraulica impartiti nell'insegnamento di Fondamenti di Idraulica.

Materiale didattico consigliato Dispense ed esercizi forniti dal docente. Le esercitazioni si svolgono con fogli di calcolo Excel già predisposti.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova scritta di soluzione di problemi con foglio di calcolo Excel. Lo studente è esentato dall'esame se risulta sufficiente nelle prove scritte in itinere.

Moisello - Idrologia

Idrologia Docente: Ugo Moisello Codice del corso: 062131 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si propone di fornire le nozioni indispensabili per poter affrontare i problemi idrologici che più comunemente si presentano nell'ingegneria: analisi della disponibilità d'ac-qua e analisi delle piene. Fornisce anche gli elementi di statistica necessari ad adeguare la progettazione delle opere al grado di rischio voluto.

Programma del corso Lezioni oggetto della prima prova in itinere (ogni gruppo di argomenti è svolto in due ore). • Introduzione al corso. Origine e classificazione delle precipitazioni. Temporali, uragani. I

fattori del regime pluviometrico. I regimi pluviometrici italiani. • Pluviometri. Tabelle degli Annali Idrologici con osservazioni pluviometriche. Calcolo

dell'afflusso meteorico a un bacino (con il metodo delle isoiete e con quello dei topoieti). • Variabili casuali, probabilità e assiomi, probabilità di non superamento e densità di proba-

bilità. • Il bacino idrografico: definizione e caratteristiche principali. Forme di scorrimento. La de-

terminazione del tempo di corrivazione. • Parametri delle distribuzioni, momenti. Variabili funzioni di variabili casuali. Il tempo di ri-

torno. La distribuzione binomiale. • Le perdite del bacino e le forme di immagazzinamento dell'acqua. L'immagazzinamento

nelle depressioni superficiali (cenni). La legge di Dalton. I fattori dell'evaporazione e l'eva-porazione a regime. Evaporimetri (cenni). Diverse forme di evaporazione (cenni). Evapo-traspirazione reale e potenziale. Cenni sull'infiltrazione.

• La distribuzione normale e altre distribuzioni di variabile continua. • La determinazione pratica delle perdite. • Il problema dell'inferenza. Frequenza, momenti del campione. Determinazione della fun-

zione di probabilità. Carte probabilistiche. Stima dei parametri. Il metodo dei momenti. • Portate e livelli. Idrometri e idrometrografi. Mulinelli. Calcolo della portata con il metodo

delle parabole. • I test statistici. Il test di adattamento di Pearson. • I regimi di deflusso dei corsi d'acqua italiani. Tabelle degli Annali Idrologici con osserva-

zioni idrometriche. Analisi dell'idrogramma di piena. Proiezione di diapositive di strumenti di misura (svolta in due ore). Lezioni oggetto della seconda prova in itinere • Analisi statistiche delle piene: classificazione. Le analisi statistiche locali. Relazione tra

massimi annuali delle portate al colmo e delle portate medie giornaliere. La distribuzione della portata massima in N anni.

• Dipendenza dell'altezza di pioggia dalla durata e dall'area.

Moisello - Idrologia

• Ietogrammi di progetto. • La trasformazione afflussi-deflussi. Modelli e relazioni matematiche. Il metodo razionale.

Modelli concettuali ed empirici. Modelli completi e di piena. La determinazione della piog-gia netta e del deflusso di pioggia.

• Sistemi lineari e stazionari. L'idrogramma unitario istantaneo e l'applicazione ai modelli del deflusso di pioggia. La discretizzazione dell'idrogramma unitario istantaneo.

• Modelli lineari e stazionari in serie e in parallelo. Canale lineare e modello della corriva-zione. Serbatoio lineare, invaso lineare e modello di Nash.

• La determinazione del modello: scelta del tipo e individuazione dei parametri. Il metodo dei minimi quadrati e quello dei momenti.

Esercitazioni (ogni esercitazione o parte di esercitazione è svolta in due ore). • Es. n. 1. La determinazione della portata al colmo con tempo di ritorno assegnato con la

legge di Gumbel (esecuzione in aula). • Es. n. 2 ((prima parte, in aula informatica). La determinazione della portata al colmo con

tempo di ritorno assegnato con leggi diverse e l'individuazione della distribuzione di pro-babilità del massimo in N anni (uso del programma MASSIMI).

• Es. n. 2 (seconda parte, in aula). La determinazione della portata al colmo con tempo di ritorno assegnato: scelta della legge e individuazione della distribuzione di probabilità del massimo in N anni (analisi e utilizzazione dei risultati, esecuzione manuale).

• Es. n. 3 (in aula). Determinazione della curva di possibilità climatica. • Es. n. 4 (in aula informatica). La determinazione della curva di possibilità climatica e degli

ietogrammi di progetto (uso del programma PIOGGIA). • Es. n. 5 (in aula informatica). L'individuazione dell'idrogramma unitario istantaneo di un

modello concettuale con il metodo dei momenti (uso del programma SCALA) e la ricostru-zione dell'onda di piena.

Prerequisiti ANALISI MATEMATICA: Concetti di funzione, limite, derivata, integrale. Elementi di calcolo combinatorio. Concetto di equazione differenziale, in particolare lineare a coefficienti costanti. Concetto di funzione di più variabili, di derivata parziale e di equazione alle derivate parziali. Ricerca del massimo (incondizionato) di una funzione di una o più variabili. Conoscenze ope-rative: calcolo di derivate e integrali semplici e uso delle tavole matematiche di limiti, derivate e integrali indefiniti e definiti. GEOMETRIA E ALGEBRA: Nozioni elementari di trigonometria. Geometria analitica elementare nel piano e nello spazio. Concetto di scala lineare e non line-are. Matrici e sistemi di equazioni algebriche. Conoscenze operative: applicazioni elementari di trigonometria e di geometria (compreso il calcolo delle aree). Rappresentazione grafica di funzioni, anche con scale non lineari (soprattutto scale logaritmiche). FISICA: Misura delle grandezze fisiche e unità di misura. Concetti fondamentali sugli stati di aggregazione della materia e sulle proprietà fisiche dei corpi (densità, viscosità, capillarità).

Materiale didattico consigliato I programmi di calcolo e il materiale utilizzato per le lezioni possono essere scaricati da Internet. V.T. Chow, D.R. Maidment, L.W. Mays. Applied Hydrology. New York, Mc Graw-Hill Book Company, 1988. R.K. Linsley,M.A. Kohler, J.L.H. Paulus. Applied Hydrology. New York, Mc Graw-Hill Book Company, 1949.

Moisello - Idrologia

U. Maione, U. Moisello. Elementi di statistica per l'idrologia. Pavia, la Goliardica Pavese, 1993. U. Moisello. Idrologia tecnica. Pavia, La Goliardica Pavese, 1998.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale, che comprende sempre anche la discussione di una esercitazione. Sono previste due prove in itinere (scritte), i cui risultati sono validi ai fini del superamento dell'esame di profitto. Lo studente che si avvale dei risultati di entrambe le prove in itinere ai fini dell'esame di profitto deve comunque dare dimostrazione di avere svolto regolarmente le esercitazioni. È facoltà dello studente non avvalersi dei risultati delle prove in itinere superate ai fini dell'esame di profitto. L'esame finale comprende tutti gli argomenti del corso oppure soltanto una parte, a seconda che lo studente non possa (o non intenda) avva-lersi di entrambe le prove in itinere oppure di una sola.

n.d. - Idrologia (mn)

Idrologia (mn) Docente: n.d. Codice del corso: 062101 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si propone di fornire le nozioni indispensabili per poter affrontare i problemi idrologici che più comunemente si presentano nell'ingegneria: analisi della disponibilità d'ac-qua e analisi delle piene. Fornisce anche gli elementi di statistica necessari ad adeguare la progettazione delle opere al grado di rischio voluto. Ogni modulo (Lezione o Esercitazione) è costituito da due ore di didattica frontale.

Programma del corso Le precipitazioni Origine e classificazione delle precipitazioni. Temporali, uragani. I fattori del regime pluviome-trico. I regimi pluviometrici italiani. Misura delle precipitazioni Pluviometri. Tabelle degli Annali Idrologici con osservazioni pluviometriche. Calcolo dell'af-flusso meteorico a un bacino (con il metodo delle isoiete e con quello dei topoieti). Probabilità Variabili casuali, probabilità e assiomi, probabilità di non superamento e densità di probabilità. Il bacino idrografico: Definizione e caratteristiche principali. Forme di scorrimento. La determinazione del tempo di corrivazione. Distribuzioni di probabilità Parametri delle distribuzioni, momenti. Variabili funzioni di variabili casuali. Il tempo di ritorno. La distribuzione binomiale. Le perdite del bacino Forme di immagazzinamento dell'acqua. I fattori dell'evaporazione e l'evaporazione a regime. Evaporimetri (cenni). Diverse forme di evaporazione (cenni). Evapotraspirazione reale e po-tenziale. Cenni sull'infiltrazione. Distribuzioni di variabile continua La distribuzione normale e altre distribuzioni di variabile continua. La determinazione pratica delle perdite Il deficit di scorrimento. Il coefficiente d'afflusso. Il metodo C.N. del S.C.S. Scelta e determinazione della funzione di probabilità Il problema dell'inferenza. Frequenza, momenti del campione. Metodi per la determinazione della funzione di probabilità. Carte probabilistiche. Stima dei parametri. Il metodo dei momen-ti. Portate e livelli idrometrici Idrometri e idrometrografi. Mulinelli. Calcolo della portata con il metodo delle parabole. I test statistici Generalità. Il test di adattamento di Pearson.

n.d. - Idrologia (mn)

Il deflusso nei corsi d'acqua I regimi di deflusso dei corsi d'acqua italiani. Tabelle degli Annali Idrologici con osservazioni idrometriche. Analisi dell'idrogramma di piena. Analisi statistiche delle piene: Metodologia e classificazione. Le analisi statistiche locali. Relazione tra massimi annuali delle portate al colmo e delle portate medie giornaliere. La distribuzione della portata massima in N anni. Dipendenza dell'altezza di pioggia dalla durata e dall'area Le curve di possibilità climatica. Il coefficiente di riduzione. Ietogrammi di progetto Generalità. Ietogrammi IDF, Chicago, Siflada e I.S.W.S. La trasformazione afflussi-deflussi Modelli e relazioni matematiche. Il metodo razionale. Modelli concettuali ed empirici. Modelli completi e di piena. La determinazione della pioggia netta e del deflusso di pioggia. La trasformazione afflussi-deflussi Sistemi lineari e stazionari. L'idrogramma unitario istantaneo e l'applicazione ai modelli del deflusso di pioggia. La discretizzazione dell'idrogramma unitario istantaneo. La trasformazione afflussi-deflussi Modelli lineari e stazionari in serie e in parallelo. Canale lineare e modello della corrivazione. Serbatoio lineare, invaso lineare e modello di Nash. La trasformazione afflussi-deflussi La determinazione del modello: scelta del tipo e individuazione dei parametri. Il metodo dei minimi quadrati e quello dei momenti. Esercitazione n. 1 La determinazione della portata al colmo con tempo di ritorno assegnato con la legge di Gumbel. Esercitazione n. 2 La determinazione della portata al colmo con tempo di ritorno assegnato con leggi diverse e l'individuazione della distribuzione di probabilità del massimo in N anni (uso del programma MASSIMI). Da svolgere in aula didattica su P.C. Esercitazione n. 3 Determinazione della curva di possibilità climatica. Esercitazione n. 4 La determinazione della curva di possibilità climatica e degli ietogrammi di progetto (uso del programma PIOGGE). Da svolgere in aula didattica su P.C. Esercitazione n. 5 L'individuazione dell'idrogramma unitario istantaneo di un modello concettuale con il metodo dei momenti (uso del programma SCALA) e la ricostruzione dell'onda di piena. Da svolgere in aula didattica su P.C.

Prerequisiti Conoscenze di base di analisi matematica, geometria, fisica, meccanica razionale ed idrauli-ca.

n.d. - Idrologia (mn)

Materiale didattico consigliato I programmi di calcolo e il materiale utilizzato per le lezioni possono essere scaricati da Internet. Chow, V.T.; Maidment, D.R.; Mays L. Applied Hydrology,. WNew York, Mc Graw-Hill Book Company, 1988. Maione, U.; Moisello, U. Elementi di statistica per l'idrologia. Pavia, la Goliardica Pavese, 1993. Moisello, U. Idrologia tecnica. Pavia, La Goliardica Pavese, 1998.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere ed eventuale esame orale.

Calzarossa - Impianti di elaborazione

Impianti di elaborazione Docente: Maria Carla Calzarossa Codice del corso: 062178 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di studiare gli impianti di elaborazione con particolare attenzione al ruolo dei componenti hardware e software e ai problemi legati al loro dimensionamento e alla valu-tazione delle loro prestazioni. Verranno considerati i principali componenti hardware e softwa-re di un impianto, analizzandone tecnologie e soluzioni architetturali. Le conoscenze teoriche acquisite verranno sperimentate con attività di laboratorio relative alla realizzazione di espe-rimenti di benchmarking e alla configurazione di servizi offerti in ambiente Internet. Al termine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze e le competenze che lo renderanno in grado di effettuare un confronto critico tra impianti di elaborazione e di poter procedere ad un loro corretto dimensionamento.

Programma del corso Architetture degli impianti di elaborazione: caratteristiche e componenti. Indici di prestazione e loro ruolo. Benchmarking. Ruolo dei principali componenti architetturali e loro interazioni: gerarchie di memoria, architetture di I/O, RAID. Internet, Intranet, Extranet. Modelli client/server e peer-to-peer. Servizi: Web, posta elettronica, commercio elettronico. Protocolli: HTTP, SMTP, POP3, IMAP4, FTP. DNS. Web caching. Configurazione e dimensionamento di un impianto.

Prerequisiti Conoscenze acquisite nei corsi di Calcolatori Elettronici e di Reti di Calcolatori.

Materiale didattico consigliato J. Kurose, K. Ross. Computer Networking - A Top Down Approach Featuring the Inter-net.Third Edition. Addison Wesley 2004. J.L. Hennessy, D.A. Patterson. Computer Organization and Design - The Hardware/Software Interface. Second Edition. Morgan Kaufmann. Appunti delle lezioni. Sito web del corso: http://peg.unipv.it/impianti

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso verranno svolte due prove in itinere. Le prove in itinere, se entrambe suffi-cienti e con risultati di gradimento per lo studente, saranno sostitutive dell'esame finale. L'e-same finale consisterà in una prova scritta.

Stifani - Impianti di elaborazione (mn)

Impianti di elaborazione (mn) Docente: Raffaele Stifani Codice del corso: 062187 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di studiare gli impianti di elaborazione con particolare attenzione ai pro-blemi legati alla definizione della architettura. Verranno considerati i principali componenti hardware e software di un impianto, analizzandone tecnologie e soluzioni architetturali. Inoltre saranno trattati i sistemi UNIX e LINUX con una panoramica dei principali comandi e delle tecniche di programmazione con shell. Le conoscenze teoriche acquisite verranno sperimen-tate con attività di laboratorio. Al termine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze e le competenze che lo renderanno in grado di operare con gli ambienti UNIX e LINUX, effettu-are un confronto critico tra impianti di elaborazione e procedere ad un loro corretto dimensio-namento.

Programma del corso Architetture degli impianti di elaborazione Ruolo dei principali componenti architetturali e loro interazioni Internet, Intranet, Extranet: componenti e servizi Architetture di rete e servizi Sistemi UNIX e LINUX: i principali comandi e la programmazione con le shell Prerequisiti Conoscenze acquisite nei corsi di Calcolatori Elettronici e Reti di Calcolatori.

Materiale didattico consigliato Appunti delle lezioni. James F. Kurose, Keith W. Ross. Computer Networking - A Top Down Approach Featuring the Internet. Terza edizione. Addison-Wesley, 2004. Traduzione italiana: Internet e reti di cal-colatori. Ed. McGraw-Hill, 2001. Bill Ball, Hoyt Duff. Red Hat Linux 9 - Tutto & Oltre. Apogeo, 2003. Lowell Jay Arthur, Ted Burns. Shell UNIX - Guida alla programmazione. McGraw-Hill, 1998.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso verranno svolte due prove in itinere. Le prove in itinere, se entrambe suffi-cienti e con risultati di gradimento per lo studente, saranno sostitutive dell'esame finale. L'e-same finale consisterà in una prova scritta.

Collivignarelli - Impianti di trattamento di acque e rifiuti

Impianti di trattamento di acque e rifiuti Docente: Maria Cristina Collivignarelli Codice del corso: 062339 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt, AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 5 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente avrà acquisito la conoscenza delle principali tecno-logie per la depurazione delle acque di scarico, per il trattamento delle acque potabili, per il trattamento/smaltimento/recupero dei rifiuti ed i relativi campi di applicazione. Sarà inoltre in grado di eseguire il dimensionamento di massima degli impianti.

Programma del corso TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI SCARICO Caratteristiche qualitative e quantitative delle acque di scarico. Pretrattamenti dei liquami ur-bani (grigliatura,dissabbiatura/disoleatura,...), sedimentazione (tecnologie, criteri di dimensio-namento, campi di applicazione). Processi biologici convenzionali (fanghi attivi) per la rimo-zione del substrato organico (schemi impiantistici e criteri di progettazione). Trattamenti speci-fici per la rimozione dei nutrienti (schemi impiantistici e campi di applicazione). Trattamenti dei fanghi di depurazione: ispessimento, stabilizzazione, disidratazione meccanica ed essicca-mento termico (reattoristica, tecnologie disponibili). Aspetti normativi. TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI APPROVVIGIONAMENTO Considerazioni generali sulle acque destinate al consumo umano. Trattamenti convenzionali per la potabilizzazione delle acque. Impianti di potabilizzazione di acque di falda e superficiali (tecniche di rimozione di inquinanti specifici e schemi impiantistici). TRATTAMENTO DEI RIFIUTI Aspetti normativi sulla gestione ed il recupero dei rifiuti solidi. Tecniche di raccolta (ordinaria e differenziata) dei rifiuti solidi urbani e assimilabili. Impianti di selezione dei rifiuti solidi urbani, produzione di CDR, compostaggio (tecnologie e schemi impiantistici).Termodistruzione dei rifiuti (tipologie di forni, campi di applicazione, tecnologie di trattamento dei fumi). Discarica controllata (criteri progettuali e costruttivi, caratterizzazione del percolato, sistemi di captazio-ne del biogas, analisi delle problematiche gestionali di una discarica in fase di esercizio e in post-chiusura).

Prerequisiti Ingegneria Sanitaria-Ambientale: conoscenza di base dei fenomeni di inquinamento e sui processi di disinquinamento nei settori delle acque di scarico, di approvvigionamento e dei rifiuti.

Materiale didattico consigliato Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale in cui lo studente può accedere purché abbia su-perato positivamente le due prove scritte in itinere (voto medio almeno pari a 18/30), previste rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento. In alternativa alle due prove scritte in itinere, lo studente può svolgere un'unica prova sull'intero programma del corso negli appelli d'esame prestabiliti.

Granelli - Impianti elettrici

Impianti elettrici Docente: Gianpietro Granelli Codice del corso: 062195 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Completamento degli argomenti trattati nel corso di Fondamenti di Impianti Elettrici con parti-colare riguardo agli impianti di distribuzione e utilizzatori. Apprendimento delle tecniche basi-lari riguardanti: la protezione delle condutture contro i sovraccarichi e contro il corto circuito, gli impianti di terra, il rifasamento dei carichi, la protezione contro i pericoli dell'elettricità, la progettazione degli impianti elettrici a bassa tensione.

Programma del corso 1. Sistemi di distribuzione a media e bassa tensione Struttura delle reti. Calcolo elettrico delle linee; formule approssimate della c.d.t. sulle linee corte; calcolo di progetto e di verifica col criterio della massima c.d.t. ammissibile. 2. Fenomeni termici nelle condutture elettriche Equazioni della trasmissione del calore. Portata delle condutture con conduttori nudi. Portata delle condutture con conduttori isolati (cavi elettrici). Dimensionamento delle linee col criterio termico. Classificazione e struttura dei cavi elettrici. Portata dei cavi per bassa tensione con posa in aria o con posa interrata secondo le Norme CEI-UNEL. Funzionamento delle condut-ture in sovraccarico e in corto circuito. 3. Apparecchi di manovra Classificazione e definizioni. Cenno al meccanismo dell'interruzione della corrente elettrica. Caratteristiche degli interruttori, dei sezionatori e dei contattori. Interruttori automatici. Interrut-tori differenziali. 4. Protezione delle condutture in bassa tensione Protezione di massima corrente; relè termico; relè elettromagnetico; protezione magnetoter-mica. Interruttori automatici magnetotermici. Fusibili. Protezione delle condutture contro i so-vraccarichi e contro il corto circuito. 5. Impianti di terra Costituzione e funzione. Definizione di: resistenza di terra, tensione totale di terra, tensione di contatto, tensione di passo. Studio dei dispersori di forma emisferica e sferica. Altri tipi di-spersori; formule approssimate per la resistenza di terra. Esecuzione dell'impianto di terra: dispersori, conduttori di terra, collettore di terra, conduttori di protezione, conduttori equipo-tenziali. Misure sugli impianti di terra. 6. Rifasamento dei carichi Fabbisogno di potenza reattiva induttiva. Vantaggi del rifasamento. Modalità di rifasamento; caratteristiche dei condensatori di rifasamento; apparecchiature di protezione e di manovra delle batterie di condensatori. 7. Protezione contro i pericoli dell'elettricità Pericolosità della corrente elettrica; curva corrente-tempo di pericolosità convenzionale. Resi-stenza elettrica del corpo umano; limiti di pericolosità della tensione; curva di sicurezza ten-sione-tempo. Impianti utilizzatori in bassa tensione; classificazione dei sistemi in relazione al collegamento a terra; protezione contro i contatti indiretti; protezione contro i contatti diretti.

Granelli - Impianti elettrici

8. Argomenti delle esercitazioni in aula Esercitazioni numeriche su: calcoli di verifica e di progetto delle linee in media e bassa ten-sione: criterio della c.d.t. e criterio termico; protezione delle condutture contro i sovraccarichi e contro i corto circuiti; rifasamento dei carichi. Uso del software GEO per la progettazione degli impianti di terra in conformità alla Norma CEI 11-1. 9. Argomenti delle esercitazioni di laboratorio Introduzione alla progettazione degli impianti elettrici di bassa tensione. Legislazione e nor-mativa. Definizione della documentazione di progetto. Esame del progetto di un impianto elet-trico in bassa tensione.

Prerequisiti Conoscenze fornite dall'insegnamento di Fondamenti di Impianti Elettrici.

Materiale didattico consigliato G. Granelli. Dispense del Corso di Impianti Elettrici. Disponibili presso il docente. N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, 2 volumi. Pàtron Editore, Bologna. G. Corbellini. Impianti Elettrici. La Goliardica Pavese, Pavia. V. Cataliotti. Impianti Elettrici, 3 volumi. S.F. Flaccovio Editore, Palermo. V. Carrescia. Fondamenti di sicurezza elettrica. Edizioni TNE, Torino. G. Conte. Impianti Elettrici, 2 volumi. Hoepli, Milano. G. Bellato. Gli impianti elettrici nel settore terziario e industriale. Maggioli Editore. G. Bellato. Gli impianti elettrici negli edifici civili. Maggioli Editore. V. Cataliotti, A. Campoccia. Impianti di terra. Edizioni TNE, Torino. Comitato Elettrotecnico Italiano. Norme CEI 0-3, 11-1, 64-8 e Guide CEI 0-2, 11-37. Disponi-bili presso il docente. Costruttori di apparecchi elettrici (ABB-SACE, BTicino, Schneider). Guide tecniche e software di progettazione. Disponibili presso il docente. Manuale Cremonese di Elettrotecnica, Vol. III. Edizioni Cremonese, Firenze.

Modalità di verifica dell'apprendimento Vengono svolte due prove scritte in itinere riservate agli allievi che abbiano frequentato alme-no il 70% delle lezioni, esercitazioni e laboratori. La prova finale consiste di una prova scritta e di una prova orale che verteranno su tutti gli argomenti del corso. Il superamento di entram-be le prove in itinere sostituisce la prova scritta finale.

Marcolli - Impianti meccanici

Impianti meccanici Docente: Carlo Felice Marcolli Codice del corso: 062243 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/17 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento "Impianti meccanici" si propone di dotare gli allievi delle conoscenze di base inerenti sia l'organizzazione tecnica in generale dei sistemi di produzione, sia le metodologie di progettazione dei principali servizi di stabilimento. La formazione è strutturata in modo da consentire all'allievo di comprendere le principali pro-blematiche, di acquisire le tecniche di riferimento per un organico approccio alla loro soluzio-ne, di potere efficacemente interagire con le altre professionalità coinvolte nella progettazione e nella gestione del sistema produttivo.

Programma del corso Caratteristiche generali degli impianti industriali Componenti di un sistema di produzione e interazione con l'esterno. Variabili economiche, voci di costo ecc. atte ad effettuare scelte economiche in campo impiantistico. Componenti fondamentali dei servizi di stabilimento. Affidabilità, disponibilità e manutenzione degli impianti Sicurezza di funzionamento, tasso di guasto e relativo andamento nel tempo. Affidabilità e disponibilità di componenti in serie e parallelo. Analisi alberi di guasto. La manutenzione se-condo condizione, preventiva e predittiva. Tecniche di ricerca operativa: programmazione li-neare-simulazione-teoria delle code. Servizio elettrico Distribuzione della potenza elettrica. Sistemi di distribuzione industriale in B.T eM.T. Dimen-sionamento cavi, calcolo correnti di corto, rifasamento ecc.. Principi di sicurezza elettrica. Servizio illuminazione Dimensionamento impianti di illuminazione, caratteristiche sorgenti luminose, verifica punto a punto. Condizionamento dell'aria Diagramma aria umida. Principali trasformazioni, calcolo rientrate termiche, del fattore R, del-la portata e scelta del macchinario. Pompe di calore.

Prerequisiti Conoscenze di base di matematica, nozioni di base di fisica tecnica, elettrotecnica.

Materiale didattico consigliato F. Turco. Impianti Meccanici. Città Studi Milano. C.F.Marcolli. Impianti industriali meccanici: servizio elettrico, servizio di illuminazione. Città Studi Milano. A.DiGiulio - Mercandalli Zimbelli. Il condizionamento dell'aria. Dispense.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in

Marcolli - Impianti meccanici

itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Cor-so, al fine di essere ammessi al colloquio finale.

Marmo - Informatica grafica (edile)

Informatica grafica (edile) Docente: Roberto Marmo Codice del corso: 061033 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso vuole costituire per gli allievi un'introduzione ai fondamenti dell'informatica e, in parti-colare, ai principi e alle metodologie propri dell'informatica grafica. Il corso mira a fornire ai partecipanti le conoscenze di base per l'utilizzazione dei molteplici strumenti informatici di-sponibili, con specifico riferimento alla professione del progettista.

Programma del corso Funzionamento dei calcolatori Struttura del calcolatore; rappresentazione binaria delle informazioni; componenti hardware dei calcolatori; software di base e sistema operativo. Principi di programmazione Concetto di algoritmo; diagrammi a blocchi; linguaggi di programmazione; tecniche di progetto e debugging dei programmi; algoritmi di particolare interesse; un linguaggio di programma-zione. Internet Protocolli di comunicazione; reperimento e sfruttamento delle risorse disponibili sulla rete; co-struzione di un sito con Macromedia Flash. Strumenti per la produttività individuale Editor di testi; fogli elettronici; basi di dati; software per l'elaborazione di immagini e la crea-zione di oggetti grafici; la visualizzazione scientifica. Visione, luce e colori Sistema visivo umano; luce; sistemi di rappresentazione dei colori. Fotoritocco Elaborazione di fotografie digitali tramite il software Adobe Photoshop: formati di file, uso del timbro clone, inserimento e rimozioni di oggetti, modifica di luminosità e contrasto, inserimen-to di testo. Prerequisiti Nessuno. Il corso illustra infatti i fondamenti dell'informatica.

Materiale didattico consigliato Durante il corso vengono sviluppate e rese disponibili delle dispense fornite dal docente che contengono anche puntatori a risorse utili per approfondire i concetti presentati. Marini. Comunicazione Visiva Digitale. Addison Wesley Italia. Per approfondire la creazione e gestione delle immagini. Brookshear. Informatica una panoramica generale. Addison Wesley Italia. Per chi vuole ap-profondire la parte di programmazione ed i concetti generali dell'informatica. B. W. Kernighan, R. Pike. Programmazione nella pratica. Addison Wesley. Per chi vuole ap-profondire la parte di programmazione.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame prevede una prova scritta sugli argomenti teorici ed una prova pratica di elaborazio-ne di immagini usando Adobe Photoshop 6.

Bellazzi - Informatica medica

Informatica medica Docente: Riccardo Bellazzi Codice del corso: 062056 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire gli elementi di base della disciplina dell'Informatica Medica. L'In-formatica Medica viene introdotta come la logica della sanità, ovvero come lo studio razionale dell'intero processo di cura dei pazienti. Verrà mostrato come, grazie all'uso delle metodologie e delle tecnologie proprie dell'Ingegneria sia possibile studiare i processi legati alla sanità ed introdurre delle innovazioni che ne permettano l'ottimizzazione. Lo studente dovrà al termine del corso aver acquisito le nozioni fondamentali sulle problematiche generali delle applicazio-ni dell'informatica in medicina, e dovrà essere in grado di comprendere documenti tecnici che trattino di valutazione, di reti e di standard di comunicazione in sanità.

Programma del corso Il corso è strutturato in lezioni teoriche, esercitazioni in classe e laboratori di Matlab e XML. Informatica Medica e Sistemi Informativi sanitari • Organizzazione sanitaria: modelli di sanità, struttura della sanità italiana e lombarda. Effi-

cienza, efficacia, rendimento. Il sistema DRG/ROD ed il rimborso delle prestazioni • La cartella clinica cartacea ed elettronica: modelli di rappresentazione e realizzazione.

Dalla cartella clinica ai sistemi informativi sanitari. • Linguaggio, codifica e classificazione: terminologie e sintassi per la generazione di mes-

saggi standardizzati in sanità. Lo standard HL7. Elementi di Telecomunicazioni e sistemi di telemedicina • Introduzione alle reti di telecomunicazione. Rappresentazione dei segnali nel dominio del

tempo e della frequenza. Comportamento dei canali come filtro in frequenza. Campiona-mento e quantizzazione. Trasmissione di segnali. Modulazione in ampiezza, frequenza, fase. Teorema di Shannon.

• Introduzione alle reti di calcolatori. Reti telefoniche e ISDN, reti locali e geografiche. Pro-tocolli di comunicazione. La pila ISO/OSI e il protocollo TCP/IP.

• Internet ed il modello client server su Web. • La Telemedicina e le sue applicazioni • Il problema della sicurezza informatica nelle applicazioni biomediche Elementi di Matlab e XML Il corso prevede delle esercitazioni di Matlab finalizzate allo sviluppo di un piccolo sistema di elaborazione e di scambio dati utilizzando XML. • Matlab: introduzione e sintassi di base • Matlab: scrittura e lettura file • Matlab: funzioni ed interfaccia grafica • XML: struttura dei documenti • XML: struttura dei DTD • Matlab e XML: come leggere e scrivere documenti XML in Matlab

Bellazzi - Informatica medica

Prerequisiti È preferibile, anche se non obbligatorio, che siano stati sostenuti gli esami di Fondamenti di Informatica.

Materiale didattico consigliato D. E. Comer. Internet e reti di calcolatori. Addison- Wesley. E. Coiera. Guida all'Informatica Medica. Il Pensiero Scientifico editore. V. Bemmel (eds). Handbook of Medical Informatics. Springer-Verlag Heidelberg. D. Shepard. XML - Guida completa. Apogeo.

Modalità di verifica dell'apprendimento Una prova in itinere pratica (Matlab) sulla prima parte ed una seconda prova scritta in itinere e la presentazione di un progetto al termine del corso. Una prova pratica ed orale per gli appelli durante l'anno.

Papiri - Infrastrutture idrauliche A

Infrastrutture idrauliche A Docente: Sergio Papiri Codice del corso: 062247 Lezioni (ore/anno): 42 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo formativo del corso è l'acquisizione di una buona conoscenza teorica delle proble-matiche connesse con la progettazione di sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica e di sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica, anche complessi.

Programma del corso Il corso, dopo un breve esame della risorsa idrica e dei suoi vari usi, sviluppa le problemati-che relative alla qualità dell'acqua per uso potabile, all'approvvigionamento idrico, al trasporto e alla distribuzione nei centri urbani. Sviluppa quindi tutta la problematica relativa al drenag-gio delle acque reflue e delle acque meteoriche di dilavamento di aree urbanizzate. Illustra infine i sistemi di controllo della qualità e della quantità degli scarichi nei ricettori in tempo di pioggia. La risorsa acqua Ciclo, usi e interventi atti ad aumentare la disponibilità, economizzare la risorsa e conservarne la qualità. La qualità delle acque per uso potabile Caratteri fisici, chimico fisici e biologici. Cenni sui vari trattamenti di potabilizzazione. Approvvigionamento idrico Cenni sull'approvvigionamento mediante pozzi perforati, opere di captazione di sorgenti e o-pere di derivazione di acque superficiali. Impianto di trasporto Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Calcolo idraulico. Dimensionamento ottimizzato dell'acquedotto esterno, sia a gravità che con sollevamento meccanico. Serbatoi Funzioni e ubicazione. Il calcolo del volume di compenso e riserva. Rete di distribuzione idrica Variabili e relazioni fra le variabili nel problema di progetto. Il calcolo dei fabbisogni idrici. I cri-teri generali per il calcolo delle reti. Tecniche di dimensionamento ottimo della rete di distribu-zione. Il metodo di Hardy-Cross per la verifica di reti a maglie. Verifica di sistemi complessi di distribuzione con vari punti e tipologie di alimentazione. Tubazioni per acquedotto Tubazioni in acciaio, in ghisa sferoidale, in PVC, in polietilene, in PRFV. Apparecchiature per acquedotto Saracinesche, valvole di ritegno, idranti, sfiati, valvole riduttrici di pressione. Fognature Sistemi di fognatura: Criteri di scelta fra sistema misto e sistema separato. Tracciato planime-trico e profilo altimetrico. Sezioni dei canali, scale di deflusso e calcolo degli spechi. Velocità minime e massime nei condotti. Calcolo della portata delle acque di tempo asciutto. Calcolo delle portate di pioggia: Tempo di ritorno e rischio di insufficienza. La determinazione della

Papiri - Infrastrutture idrauliche A

pioggia netta con il metodo del coefficiente di afflusso. I modelli concettuali globali di trasfor-mazione afflussi-deflussi: modello cinematico e modello dell'invaso lineare. Le espressioni di stima del tempo di corrivazione e della costante di invaso. Canalizzazioni per fognature Tubazioni in c.a., in fibrocemento, in gres, in ghisa, in P.V.C., in Pead, in PRFV. Dimensioni dei pozzetti e dei dispositivi di cacciata Stazioni di sollevamento per acque reflue Tipo e numero di pompe. La vasca e il suo proporzionamento. Qualità delle acque meteoriche e controllo degli scarichi Generalità sulla qualità delle acque meteoriche di dilavamento, sugli caricatori di piena, sulle vasche di prima pioggia e sulle vasche volano.

Prerequisiti Fondamenti di idraulica: grandezze fisiche e meccaniche e unità di misura; idrostatica; foro-nomia e misura della portata; fondamenti di cinematica dei liquidi e di idrodinamica; perdite di carico nei liquidi reali.

Materiale didattico consigliato Per una discreta parte degli argomenti sviluppati nel corso il docente ha redatto dispense che verranno distribuite. Per gli altri argomenti si forniscono i seguenti riferimenti bibliografici. Milano V. Acquedotti. Hoepli. AA. VV. Sistemi di fognatura. Manuale di progettazione. CSDU - Hoepli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Non sono previste prove in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale nella quale si accerterà la conoscenza teorica delle problematiche trattate nel corso.

Papiri - Infrastrutture idrauliche B

Infrastrutture idrauliche B Docente: Sergio Papiri Codice del corso: 062250 Lezioni (ore/anno): 21 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 48

Obiettivi formativi specifici Gli obiettivi formativi del corso consistono nell'acquisizione di una buona conoscenza dei ma-nufatti e dei materiali che trovano impiego nei sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica e nei sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica e nel rendere lo studente capace di redigere un progetto di massima di tali sistemi a servizio di un centro urbano.

Programma del corso Nel corso verranno approfonditi,con particolare riferimento alle tipologie costruttive e ai criteri di dimensionamento, i materiali e i manufatti che trovano impiego nelle opere di approvvigio-namento e distribuzione idrica e nelle reti di drenaggio urbano. Il corso è tuttavia incentrato sulla progettazione di un sistema di distribuzione idrica e di drenaggio a servizio di un centro urbano di piccola dimensione. Approvvigionamento idrico Tecniche di perforazione ed equipaggiamento di un pozzo perforato. Opere di presa di sor-genti. Serbatoi Tipi e particolari costruttivi. La camera di manovra. L'equipaggiamento idraulico. Impianti di pompaggio Curva caratteristica dell'elettropompa e dell'impianto. Accoppiamento in serie e in parallelo. Volume dell'autoclave e sistemi di comando dei gruppi di pompaggio. Sistemi fognari: modelli matematici del drenaggio urbano Scaricatori di piena Normativa vigente, tipologie costruttive, dimensionamento. Vasche di prima pioggia e vasche volano Criteri di progettazione e tipologie costruttive. Manufatti di attraversamento Stazioni di sollevamento e pompaggio nei sistemi fognari Dimensionamento ottimo della vasca e dell'impianto di pompaggio. Impianti idrovori per ac-que meteoriche: tipologie di pompe, schemi tipici di impianto e dimensionamento delle celle di aspirazione. Verifica statica delle tubazioni interrate Tubazioni rigide e tubazioni flessibili; valutazione dei carichi agenti; verifiche di stabilità. Progetto di massima di un sistema di distribuzione idrica e di un sistema di drenaggio a servi-zio di un centro urbano Popolazione di progetto, fabbisogni idrici, serbatoio di testata, rete di distribuzione, rete di drenaggio delle acque reflue e di quelle meteoriche, scaricatore di piena, pozzetto di cacciata, stazione di sollevamento per acque reflue;vasca di prima pioggia e vasca volano.

Papiri - Infrastrutture idrauliche B

Prerequisiti Infrastrutture idrauliche A.

Materiale didattico consigliato Milano V. Acquedotti. Hoepli. AA. VV. Sistemi di fognatura. Manuale di progettazione. CSDU - Hoepli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Non sono previste prove in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale nella quale lo studente dovrà illustrare il progetto redatto dimostrando di aver acquisito sufficiente capacità pratica di progettazione di massima di opere di infrastrutturazione idraulica di un territorio ur-bano.

Buizza - Ingegneria clinica

Ingegneria clinica Docente: Angelo Buizza Codice del corso: 062174 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si propone di formare gli studenti ai principi e agli strumenti di una corretta gestione dell'ingente patrimonio tecnologico (strumentazione e sistemi medicali, attrezzature informatiche e telematiche) oggi disponibile presso le strutture sanitarie. Lo studente potrà acquisire competenze metodologiche di base tali da consentirgli un agevole inserimento nelle realtà lavorative che si occupano della gestione della tecnologia in sanità (servizi di ingegne-ria clinica interni alle strutture sanitarie o società di servizi).

Programma del corso Normativa sui dispositivi medici: contesto comunitario; la direttiva 93/42/CE e il DLgs 46/97; norme tecniche armonizzate; cenni alla legislazione e alla normativa sulla radioprotezione e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sicurezza della strumentazione biomedica, con particolare riguardo alla sicurezza elettrica: origine del rischio, effetti biologici della corrente elettrica, ma-cro- e micro-shock, sicurezza degli elettromedicali, norma CEI 62-5; sicurezza degli impianti elettrici in ambiente sanitario, legge 46/90 e norma CEI 64-8/710; studio di casi. Gestione del-la strumentazione biomedica: acquisizione e relative modalità; collaudo di accettazione; tenu-ta degli inventari, inventario gestionale informatizzato, codifica della strumentazione; manu-tenzione: tipologia, organizzazione, realizzazione, controllo e valutazione del servizio di ma-nutenzione; verifiche di sicurezza elettrica; criteri di obsolescenza e stesura di piani di sostitu-zione. Attività di Ingegneria clinica: funzioni, struttura, organizzazione, criteri di progetto, di dimensionamento e di valutazione del servizio di ingegneria clinica. Aspetti economico-gestionali e medico-sanitari: principi di analisi, di valutazione e di controllo dei costi associati all'uso di tecnologia in sanità. Cenni alle problematiche di Technology Assessment in medici-na.

Prerequisiti Conoscenze di base riguardo ai circuiti elettrici ed elettronici.

Materiale didattico consigliato Buizza A., Genduso G., Pagliaro A. La gestione della strumentazione biomedica nella nuova organizzazione sanitaria. Pavia: CBIM, 2000. Lamberti C., Rainer W. Le apparecchiature biomediche e la loro gestione. Bologna: Pàtron, 1998. Ulteriore materiale a cura del docente. Sarà disponibile in rete all'URL: http://www.labmedinfo.org/.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere o esame scritto + orale.

Barili - Ingegneria del software

Ingegneria del software Docente: Antonio Barili Codice del corso: 062179 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso analizza il processo di sviluppo software e presenta lo stato dell'arte delle metodolo-gie e delle tecniche di progettazione con l'obiettivo di mettere l'allievo in condizione di svilup-pare un programma di qualità professionale. Parallelamente all'argomento principale del cor-so viene introdotto ed utilizzato il linguaggio di programmazione C nello sviluppo di alcuni semplici progetti.

Programma del corso Introduzione Il ciclo di vita e il processo di sviluppo del software. Modelli di processo. Tecniche di pianifica-zione e gestione dei progetti software (cenni). Analisi dei requisiti Obiettivi dell'analisi dei requisiti. Definizione dell'architettura di sistema. Tecniche di analisi dati e funzionale. Tecniche di analisi object-oriented. Formato e contenuti della documenta-zione di analisi. Progetto software Obiettivi del progetto software. Definizione dell'architettura. Tecniche di progetto software, con particolare riferimento alle tecniche strutturate. Formato e contenuti della documentazio-ne di progetto. Sviluppo e collaudo del software Sistemi di sviluppo e linee guida per lo sviluppo di alcune categorie di sistemi. Strategie e tecniche di collaudo del software. Redazione del piano di collaudo. Gestione della configura-zione. Qualità del software (cenni). Programmazione in Linguaggio C Struttura ed interpretazione dei programmi in linguaggio C. Algoritmi e strutture dati in C. Ana-lisi della complessità dei programmi.

Prerequisiti Conoscenza di base dell'architettura dei sistemi di elaborazione dati e di uno o più linguaggi di programmazione.

Materiale didattico consigliato Il materiale presentato a lezione e gli esercizi proposti sono disponibili on-line sul sito del cor-so http://www.unipv.it/abarili/didattica/is/index.htm. I. Sommerville. Ingegneria del Software (7° ed). Pearson. Testo di riferimento per la parte ge-nerale del corso. B. Kernighan, D. Ritchie. Il Linguaggio C. Pearson. Testo di riferimento per la parte relativa al linguaggio C. M. Fowler. UML Distilled.(3° ed). Pearson. Testo complementare per l'approfondimento della notazione UML. Sito web del corso: http://www.unipv.it/abarili/didattica/is/index.htm

Barili - Ingegneria del software

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento consiste in una prova scritta comprendente una serie di do-mande relative alla parte generale e un esercizio di progettazione (che include una parte di sviluppo in linguaggio C).

Bacci - Ingegneria del software (mn)

 

Ingegneria del software (mn) Docente: Laura Bacci Codice del corso: 062160 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): 23 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei principali strumenti per lo sviluppo del software in ambito professionale e in-dustriale, con particolare riferimento alle applicazioni basate sul web. Capacità operativa di sviluppare un progetto completo a partire dai requisiti iniziali forniti dal committente.

Programma del corso Introduzione Il mercato del software in Italia e nel mondo. Modelli del ciclo di vita del software. Fattori di qualità del software. Obiettivi della fase di analisi dei requisiti. Metodologie di progetto e software Obiettivi della fase di progetto software. Metodologie di sviluppo di prodotti software. Defini-zione dell'architettura del software con particolare riferimento alle architetture client-server basate sui protocolli usati dal world-wide-web. Tecniche di progetto software. Formato e con-tenuti della documentazione di progetto. Codifica del software Linee guida per la codifica di programmi. Strumenti di ausilio allo sviluppo di progetti. Metodo-logie agili di sviluppo ("test first"). Le tecnologie e i protocolli del world-wide-web. Gli strumenti per lo sviluppo di applicazioni su server web usando il linguaggio Java.

Prerequisiti È richiesta una buona conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di Fondamenti di Informa-tica (I, I-lab e II).

Materiale didattico consigliato Oltre alle dispense fornite dal docente si consigliano i seguenti testi: A.Binato, A.Fuggetta, L.Sfardini. Ingegneria del Software, Creatività e Metodo. Pearson Edu-cation Italia 2006. Vito Roberto, Marco Frailis, Alessio Gugliotta, Paolo Omero. Introduzione alle Tecnologie Web. McGraw-Hill.

Modalità di verifica dell'apprendimento La prima prova in itinere consisterà nella presentazione di una relazione su tecnologie utiliz-zate in ambito web. La seconda prova in itinere consisterà in un esame scritto relativo agli argomenti teorici trattati durante il corso. Inoltre sarà richiesta la realizzazione di una applica-zione legata alle tecnologie web e assegnata durante il corso. Gli appelli saranno equivalenti alla somma delle due prove in itinere.

Capodaglio - Ingegneria sanitaria-ambientale

Ingegneria sanitaria-ambientale Docente: Andrea Capodaglio Codice del corso: 062078 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 12

Obiettivi formativi specifici Il corso mira alla formazione dell'Ingegnere che dedicherà la propria attività professionale alle tematiche della difesa dell'ambiente dall'inquinamento. Lo studente acquisirà dapprima la co-noscenza dei fenomeni d'inquinamento ambientale, per poi apprendere la conoscenza dei processi fondamentali di depurazione delle acque e la relativa progettazione. Il corso darà anche una panoramica sulle tematiche relative al trattamento/smaltimento dei rifiuti e su altri argomenti connessi all'attività del futuro Ingegnere Sanitario-Ambientale.

Programma del corso Caratteristiche delle acque e Fenomeni d'inquinamento Ciclo naturale delle acque. Inquinamento naturale e inquinamento antropico. Caratterizzazio-ne analitica delle acque (parametri d'inquinamento fisici, organolettici, chimici e microbiologi-ci). Tecniche di campionamento. Caratterizzazione quantitativa delle acque di rifiuto e d'ap-provvigionamento. Cenni ai fenomeni d'inquinamento delle acque: Deossigenazione dei corsi d'acqua; Eutrofizzazione dei bacini idrici a debole ricambio; Inquinamento microbiologico; In-quinamento chimico, termico ed estetico-organolettico. Trattamento delle acque Principi generali dei processi di trattamento. Cinetica dei processi biochimici. Processi biolo-gici a colture sospese (fanghi attivi; lagunaggio). Cenni ai processi biologici a colture adese (letti percolatori; dischi biologici; letti fluidizzati; biofiltri). Schemi tipici dei processi di tratta-mento meccanico-biologico per il trattamento di liquami civili. Esempi di dimensionamento e di bilancio materiale ed energetico. Rimozione dei nutrienti. Generalità sui processi chimico-fisici (coagulazione-flocculazione; adsorbimento su carbone attivo; precipitazione chimica; scambio ionico; processi su membrane; stripping; neutralizzazione; ossidazione-riduzione). Esempi di schemi applicativi nel campo delle acque reflue industriali e delle acque di potabilizzazione. Trattamento e smaltimento dei rifiuti (Cenni) Classificazione dei rifiuti. Produzione e caratterizzazione chimico-fisica e merceologica. Ge-neralità sui sistemi di recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani: Raccolta dif-ferenziata; Discariche controllate; Termodistruzione; Riciclaggio. Trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali. Eventuali seminari specialistici (esempi) Bonifica dei siti contaminati. Inquinamento atmosferico. Valutazione d'impatto ambientale. Scelte pianificatorie nel trattamento delle acque e nello smaltimento dei rifiuti. Rumore.

Prerequisiti I principi base della chimica e dell'idraulica.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso. Testi disponibili nella biblioteca di Facoltà (indicati dal Docente durante il corso).

Capodaglio- Ingegneria sanitaria-ambientale

 

Modalità di verifica dell'apprendimento Saranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-zione sufficiente sarà proposto un voto da registrare direttamente; su richiesta del Docente o dello studente potrà essere svolto anche un colloquio finale. Per gli studenti che non abbiano potuto svolgere le prove in itinere (o non le abbiano superate al primo tentativo) è prevista la possibilità di un unico recupero.

Capodaglio - Ingegneria sanitaria-ambientale

Ingegneria sanitaria-ambientale Docente: Andrea Capodaglio Codice del corso: 062128 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT, Civ, Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 12

Obiettivi formativi specifici Il corso mira alla formazione dell'Ingegnere che dedicherà la propria attività professionale alle tematiche della difesa dell'ambiente dall'inquinamento. Lo studente acquisirà dapprima la co-noscenza dei fenomeni d'inquinamento ambientale, per poi apprendere la conoscenza dei processi fondamentali di depurazione delle acque e la relativa progettazione. Il corso darà anche una panoramica sulle tematiche relative al trattamento/smaltimento dei rifiuti e su altri argomenti connessi all'attività del futuro Ingegnere Sanitario-Ambientale.

Programma del corso Caratteristiche delle acque e Fenomeni d'inquinamento Ciclo naturale delle acque. Inquinamento naturale e inquinamento antropico. Caratterizzazio-ne analitica delle acque (parametri d'inquinamento fisici, organolettici, chimici e microbiologi-ci). Tecniche di campionamento. Caratterizzazione quantitativa delle acque di rifiuto e d'ap-provvigionamento. Cenni ai fenomeni d'inquinamento delle acque: Deossigenazione dei corsi d'acqua; Eutrofizzazione dei bacini idrici a debole ricambio; Inquinamento microbiologico; In-quinamento chimico, termico ed estetico-organolettico. Trattamento delle acque Principi generali dei processi di trattamento. Cinetica dei processi biochimici. Processi biolo-gici a colture sospese (fanghi attivi; lagunaggio). Cenni ai processi biologici a colture adese (letti percolatori; dischi biologici; letti fluidizzati; biofiltri). Schemi tipici dei processi di tratta-mento meccanico-biologico per il trattamento di liquami civili. Esempi di dimensionamento e di bilancio materiale ed energetico. Rimozione dei nutrienti. Generalità sui processi chimico-fisici (coagulazione-flocculazione; adsorbimento su carbone attivo; precipitazione chimica; scambio ionico; processi su membrane; stripping; neutralizzazione; ossidazione-riduzione). Esempi di schemi applicativi nel campo delle acque reflue industriali e delle acque di potabilizzazione. Trattamento e smaltimento dei rifiuti (Cenni) Classificazione dei rifiuti. Produzione e caratterizzazione chimico-fisica e merceologica. Ge-neralità sui sistemi di recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani: Raccolta dif-ferenziata; Discariche controllate; Termodistruzione; Riciclaggio. Trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali. Eventuali seminari specialistici (esempi) Bonifica dei siti contaminati. Inquinamento atmosferico. Valutazione d'impatto ambientale. Scelte pianificatorie nel trattamento delle acque e nello smaltimento dei rifiuti. Rumore.

Prerequisiti I principi base della chimica e dell'idraulica.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso. Testi disponibili nella biblioteca di Facoltà (indicati dal Docente durante il corso).

Capodaglio - Ingegneria sanitaria-ambientale

 

Modalità di verifica dell'apprendimento Saranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-zione sufficiente sarà proposto un voto da registrare direttamente; su richiesta del Docente o dello studente potrà essere svolto anche un colloquio finale. Per gli studenti che non abbiano potuto svolgere le prove in itinere (o non le abbiano superate al primo tentativo) è prevista la possibilità di un unico recupero.

Tordini - Ingegneria sanitaria-ambientale (mn)

Ingegneria sanitaria-ambientale (mn) Docente: Italo Tordini Codice del corso: 062098 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 28 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso mira a fornire le basi sui concetti fondamentali dell'Ingegneria sanitaria. Lo studente acquisirà dapprima la conoscenza dei fenomeni d'inquinamento ambientale, per poi appren-dere la conoscenza dei principi base della depurazione delle acque, del trattamento delle ac-que di approvvigionamento e del trattamento/smaltimento/recupero dei rifiuti: verranno nello specifico affrontate le tematiche relative alla pianificazione degli interventi di risanamento am-bientale.

Programma del corso 1. Caratteristiche delle acque e Fenomeni d'inquinamento Ciclo naturale delle acque. Inquinamento naturale e inquinamento antropico. Caratterizzazio-ne analitica delle acque (parametri d'inquinamento fisici, organolettici, chimici e microbiologi-ci). Tecniche di campionamento. Caratterizzazione quantitativa delle acque di rifiuto e d'ap-provvigionamento. Cenni ai fenomeni d'inquinamento delle acque: Deossigenazione dei corsi d'acqua; Eutrofizzazione dei bacini idrici a debole ricambio; Inquinamento microbiologico; In-quinamento chimico; Inquinamento termico. 2. Trattamento delle acque di approvvigionamento e di scarico e pianificazione degli interventi di risanamento Principi generali dei processi di trattamento. Normativa sul risanamento idrico e sui piani di risanamento. Esempi di applicazione della pianificazione del risanamento idrico. 3. Sistemi integrati di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti Normativa nazionale. Classificazione dei rifiuti. Produzione e caratterizzazione chimico-fisica e merceologica. Generalità sui sistemi di raccolta, recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Esempi applicativi di bilanci di massa ed energia nei sistemi integrati di smaltimento dei rifiuti.

Prerequisiti Chimica: Proprietà delle soluzioni e misura delle concentrazioni. Le reazioni chimiche. Peso atomico e peso equivalente. Calcoli stechiometrici. Reazioni d'ossidoriduzione. Equilibrio chimico. Cinetica delle reazioni chimiche. Acidità, Alcalinità, pH. Prodotto di solubilità. Concet-ti d'elettrochimica e termochimica. Parametri analitici fondamentali.

Materiale didattico consigliato H. Peavey, D.R. Rowe, G. Tchobanoglous. Environmental Engineering. Mc Graw-Hill, 1985. G.R. Masters. Introduction to Environmental Engineering. Prentice Hall, 1991. A. Misiti. Fondamenti di Ingegneria Ambientale. NIS, Roma, 1994.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta seguita da una prova orale.

Lanzola - Internet e medicina

 

Internet e medicina Docente: Giordano Lanzola Codice del corso: 062171 Lezioni (ore/anno): 18 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 16 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 20

Obiettivi formativi specifici Il modulo ha lo scopo di rendere familiare lo studente con alcuni strumenti innovativi che con-sentono l'accesso a basi di dati attraverso le tecnologie di rete. Esso ha un forte indirizzo ap-plicativo, ed è quindi previsto uno stretto coordinamento con diversi altri moduli nel corso dei quali lo studente acquisisce i concetti fondamentali della programmazione in genere, e di quella orientata agli oggetti in particolare, combinate con le metodologie per il progetto e lo sviluppo di Basi di Dati relazionali.

Programma del corso Il corso, collocato all'ultimo anno della Laurea di Primo Livello, ha una connotazione forte-mente sperimentale. Esso si svolge prevalentemente in Aula Didattica e prevede, sin dal suo inizio, una stretta alternanza fra momenti in cui vengono impartiti alcuni concetti base della programmazione WEB e momenti in cui lo Studente è chiamato personalmente ad applicarli. In particolare, ciò implica che la realizzazione del progetto personale, che qui di seguito è in-dicato come ultimo punto, si svolga in realtà già a partire dalle prime settimane e prosegua per tutta la durata del corso. Nozioni di base relative ad Internet Illustrazione delle nozioni fondamentali relative ad Internet, al protocollo TCP/IP, WWW etc.. Definizione ed uso di ipertesti Cenni sui linguaggi per la definizione di ipertesti. SGML. Illustrazione del linguaggio HTML e dei suoi principali "TAG" che consentono di definire gli elementi di un ipertesto. Il concetto di pagina web statica e le modalità per accedervi. Le URL, i Form, e le modalità per il passaggio dei parametri al Server. Application Server Differenza fra pagine statiche e pagine dinamiche e rilevanza di queste ultime. La simulazio-ne di una connessione che si estende attraverso transazioni multiple HTTP prive di connes-sione. Lo sviluppo di pagine web dinamiche in ambiente JSP Elementi fondamentali delle applicazioni JSP. Generazione di contenuti dinamici. Uso di ele-menti di scripting. Accesso ai database tramite azioni personalizzate in JSP. Sviluppo di un progetto personale Parallelamente allo svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni, lo studente è chiamato a sfruttare i concetti e le tecnologie appresi elaborando e sviluppando un proprio progetto di applicazione WEB. Questo consiste nella realizzazione di un sito WEB dinamico e ad acces-so controllato a cui si assume che si colleghino diverse categorie di persone. Per ciascuna categoria di utenti il sito fornirà modalità diverse di interazione che consentiranno di acquisire e presentare informazioni interfacciandosi con un DataBase relazionale, anch'esso progettato dallo Studente.

Prerequisiti I concetti fondamentali connessi con la programmazione (Variabili, Istruzioni, Funzioni, Strut-ture di Controllo e Algoritmi) che possono essere acquisiti tramite i corsi precedentemente

Lanzola - Internet e medicina

seguiti. Conoscenza delle metodologie e tecnologie per la progettazione ed interrogazione dei database relazionali. Conoscenza basilare relativa all'uso del PC.

Materiale didattico consigliato Per seguire con profitto le lezioni e sviluppare il progetto richiesto è sufficiente il materiale messo a disposizione sull'apposito sito del corso. Si forniscono qui di seguito alcuni riferimenti sia a titolo di esempio che per eventuali ulteriori approfondimenti. Stefano Ceri, Piero Fraternali, Aldo Bongio, Marco Brambilla, Sara Comai, Maristella Matera. Dati ed Applicazioni per il Web. McGraw Hill. ISBN 9-788838-661389 (526 Pagine, Luglio 2003). È un ottimo testo che illustra le metodologie e le tecniche relative al mondo della pro-gettazione di applicazioni Web associate a basi di dati. Chuck Musciano, Bill Kennedy. HTML & XHTML: The Definitive Guide, 5th Edition. O'Reilly & Associates. ISBN: 0-596-00382-X (700 Pagine, Agosto 2002). Un testo "classico" di riferimen-to per il linguaggio HTML. Hans Bergsten. JavaServer Pages, 3rd Edition. O'Reilly & Associates. ISBN: 0-596-00563-6 (764 Pagine, Dicembre 2003). Questo testo tratta i diversi aspetti connessi con la realizzazio-ne di applicazioni Web dinamiche basate su tecnologia JSP, sia dal punto di vista della pro-gettazione che da quello pratico, attraverso numerosi esempi. Jason Brittain, Ian F. Darwin. Tomcat: The Definitive Guide. O'Reilly & Associates. ISBN: 0-596-00318-8 (180 Pagine, Giugno 2003). Guida all'installazione ed all'uso di Tomcat, un con-tenitore di Servlet e JSP disponibile gratuitamente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Viene svolta una prova in itinere che verte sulla prima parte del Corso ed è finalizzata alla de-finizione delle specifiche di progettazione per una applicazione WEB che costituirà il Progetto dello Studente. Nella seconda parte del Corso verrà richiesto allo Studente di completare il Progetto di cui ha fornito le specifiche utilizzando le metodologie e le tecnologie acquisite du-rante le Lezioni e le Esercitazioni. Questa realizzazione pratica di fatto costituirà la seconda prova in itinere. Il voto verrà assegnato al termine di un colloquio durante il quale si valute-ranno complessivamente i risultati delle due prove, la qualità del Progetto svolto e il livello di profitto raggiunto sugli argomenti trattati.

Dell'Acqua - Interpretazioni di immagini telerilevate

 

Interpretazioni di immagini telerilevate Docente: Fabio Dell'Acqua Codice del corso: 062238 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza di base dei tipi di dati ottenibili tramite telerilevamento, e delle informazioni utili per lo studio dell'ambiente e del territorio che è possibile estrarre da ognuno di essi. Capacità di effettuare valutazioni sull'utilità delle diverse immagini telerilevate ai fini della soluzione di un problema di analisi del territorio. Capacità elementari di elaborazione ed interpretazione d'immagini telerilevate utilizzando programmi commerciali.

Programma del corso Questo corso vuole fornire agli studenti di Ingegneria Civile ed Ambientale una conoscenza di base di una disciplina che sta diventando sempre più importante nell'osservazione dell'am-biente, vale a dire il telerilevamento, principalmente nella sua forma di osservazione della Ter-ra da satellite. Il corso comprende sia aspetti teorici e di base, sia applicativi e pratici (eserci-tazioni con casi reali di trattamento d'immagini satellitari). Concetti di base Introduzione alla materia. • Cos'è il telerilevamento. • I principi fisici del telerilevamento: interazione tra onde elettromagnetiche e materiali. Il

corpo nero. • Piattaforme e sensori. • Approfondimento sulle piattaforme satellitari. Sensori Come si effettua il telerilevamento e cosa ne risulta. • Bande dello spettro elettromagnetico. • I diversi tipi di sensori, loro classificazione e loro caratteristiche. • Sensori ottici: multispettrali ed iperspettrali. • Radar ad apertura sintetica. • I dati telerilevati: caratteristiche ed organizzazione. • Esempi concreti di sensori, loro caratteristiche e caratteristiche dei dati da essi prodotti. Trattamento dei dati Come si elaborano i dati risultanti dal telerilevamento. • Correzione radiometrica. • Correzione geometrica. • Tecniche di enfatizzazione: operazioni basate sull'istogramma, filtratura. • Miglioramento della risoluzione. Estrazione dell'informazione Preparati opportunamente i dati, come si estraggono da essi le informazioni di interesse. • Richiami di teoria delle probabilità • La realtà a terra.

Dell'Acqua - Interpretazioni di immagini telerilevate

• Classificazione e classificatori: con supervisione e senza. • Insieme di addestramento, insieme di verifica, realtà a terra, matrici di confusione, accura-

tezze, indice k. • Separabilità dei dati. • Indici di vegetazione: tipi e caratteristiche. • Classificazione dei dati iperspettrali • Fusione delle informazioni • Le applicazioni. Laboratorio Esercitazioni di trattamento di dati telerilevati utilizzando l'ambiente ENVI, che è un esempio di programma concepito per tale scopo.

Prerequisiti Le conoscenze che lo studente di ingegneria ha acquisito dai corsi di base.

Materiale didattico consigliato La bibliografia è fornita per facilitare gli studenti negli eventuali approfondimenti, ma gli ap-punti del corso e le trasparenze disponibili in rete sono normalmente sufficienti. I testi consi-gliati sono in inglese perché in questa lingua è scritta la maggior parte delle pubblicazioni sull'argomento; durante il corso saranno forniti riferimenti a materiale in lingua italiana. Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer, Jonathan W. Chipman. Remote Sensing and Image Interpretation - 5th edition. John Wiley & Sons, 2004. ISBN 0-471-15227-7. John R. Schott. Remote Sensing: The Image Chain Approach. Oxford Univ. Press, 1996. ISBN: 0-1950-8726-7. Eric C. Barret, Leonard F. Curtis. Introduction to Environmental Remote Sensing. Stanley Thornes Publishers Ltd. ISBN 0-7487-4006-6. Sito web del corso: http://tlclab.unipv.it/sito_tlc/home.do

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove scritte in itinere, integrate da una prova orale su richiesta dello studente. In alternativa, prova orale finale.

Magni - Introduzione all'analisi dei sistemi

 

Introduzione all'analisi dei sistemi Docente: Lalo Magni Codice del corso: 062069 Lezioni (ore/anno): 8 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 1 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio dei sistemi dinamici. A partire da sem-plici esempi tratti da diversi settori applicativi, si presentano i concetti di equilibrio, movimento, stabilità, con particolare enfasi ai sistemi lineari. È inoltre introdotto il problema del controllo dei sistemi dinamici e vengono discusse le principali caratteristiche dei sistemi in retroazione.

Programma del corso Sistemi dinamici Concetti fondamentali, classificazione dei sistemi dinamici, movimento ed equilibrio, stabilità. Sistemi lineari del primo e del secondo ordine. Il problema del controllo Schemi di controllo in anello aperto e anello chiuso, caratteristiche e proprietà.

Prerequisiti Analisi Matematica A, Analisi Matematica B.

Materiale didattico consigliato Materiale fornito dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta.

De Nicolao - Introduzione all'analisi dei sistemi (mn)

Introduzione all'analisi dei sistemi (mn) Docente: Giuseppe De Nicolao Codice del corso: 062103 Lezioni (ore/anno): 8 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 1 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle nozioni di base del calcolo della probabilità (probabilità condizionata, indi-pendenza, variabile casuale, media, varianza).

Programma del corso Il corso sarà mutuato dalla prima parte del corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei Dati. Fondamenti di calcolo delle probabilità • nozione di probabilità; • indipendenza statistica, probabilità condizionata, teorema della probabilità totale e di Ba-

yes; • prove di Bernoulli, eventi di Poisson; • nozione di variabile casuale (V.C.), funzione di distribuzione e densità di probabilità, fun-

zioni di V.C.; • moda, mediana e momenti di una V.C.

Prerequisiti Nozioni base di teoria degli insiemi, logica, nozione di limite, derivata e integrale, massimiz-zazione di funzioni di una o più variabili (esami di Geometria e Algebra, Analisi Matematica A e B).

Materiale didattico consigliato A. Papoulis. Probability, Random Variables, and Stochastic Processes. MCGraw-Hill. Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso.

Rovida - Laboratorio di progettazione automatica

 

Laboratorio di progettazione automatica Docente: Edoardo Rovida Codice del corso: 062278 Lezioni (ore/anno): 10 Corso di laurea: Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 64 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/15 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di dare metodi ed esempi di sintesi legati alla progettazione meccanica acquisiti anche in altri corsi. In tale ottica si intende fornire una serie di spunti che possano permettere un collegamento reale fra le questioni inerenti le varie problematiche progettuali e quelle riguardanti la comunicazione e la rappresentazione grafica legata al prodotto. Ciò man-tenendo il prodotto (macchina o struttura) sempre legato alle esigenze che deve garantire in uso e alle necessità richieste dall'iter realizzativo di cui è oggetto.

Programma del corso Sistemi CAD: aspetti generali Introduzione ai sistemi di modellazione geometrica e alla logica di approccio ai sistemi infor-matici per il disegno. Modellazione geometrica delle macchine Implementazione delle primitive grafiche legate agli organi delle macchine. Modellatori grafici, modellatori di superficie, modellatori solidi. Sistemi parametrici e features based. Metodi progettuali legati alla modellazione Concurrent e Simultaneus engineering. Progettazione bottom-up e top-down, metodi associa-tivo e parametrico. Digital mock up e physical mock up. Gestione delle informazioni legate al prodotto Contenuto informativo legato al prodotto, sua gestione (sistemi PDM e EDM) e metodi di ge-nerazione delle informazioni di documentazione del progetto. Sistemi di reperimento delle informazioni Catalogazione e reperimento dei componenti tipizzati e delle librerie. Sistemi distributivi in re-te, archivi automatizzati e loro consultazione. Calcolo delle proprietà ingegneristiche del mo-dello geometrico e grado di approssimazione dei risultati. Trasferimento dati fra sistemi Formati di interscambio dati fra sistemi (IGES, STEP, DXF, STL, VRML) e loro utilizzo per il trasferimento del modello geometrico.

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Ad integrazione degli argomenti trattati nel corso delle esercitazioni e a sostegno del lavoro di laboratorio verrà fornita documentazione specifica mediante il sito web del corso. Shawna D. Lockhart, Cindy M. Johnson. Engineering Design Communication: conveying de-sign through graphics. Prentice Hall, 2000 - 719 pp. - ISBN 0-201-33151-9. Testo di riferimen-to.

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica consiste nella presentazione e discussione del lavoro sviluppato dal gruppo duran-te le ore di laboratorio e da un colloquio orale da svolgersi singolarmente per ciascun allievo.

Rovida - Laboratorio di progettazione automatica

Nel corso delle esercitazioni di laboratorio, gli allievi, suddivisi in gruppi limitati, saranno chia-mati a sviluppare, con l'assistenza e la verifica del docente, il disegno di una macchina me-diante l'utilizzo di strumenti CAD di modellazione geometrica. Tale lavoro costituirà parte inte-grante della verifica finale.

Gamba - Laboratorio di telecomunicazioni

 

Laboratorio di telecomunicazioni Docente: Paolo Ettore Gamba Codice del corso: 062263 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): 32 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente la capacità di maneggiare strumenti software usati comunemente nella progettazione e nel testing di apparati di telecomunicazione. Scopo del corso è quindi l'acquisizione delle conoscenze necessarie per realizzare semplici progetti mediante software di simulazione, scegliendo la metodologia adeguata e stimando le impre-cisioni rispetto al progetto finale.

Programma del corso Concetti fondamentali e caratteristiche di MATLAB/Simulink Elementi di base di programmazione in MATLAB Impostazione dei parametri di una simulazione ed analisi del risultato Librerie di MATLAB/Simulink Approfondimenti Esempi ed esercizi di progettazione in MATLAB/Simulink Progetto di sistemi e componenti per le telecomunicazioni mediante MATLAB/Simulink Prerequisiti Numeri complessi (Analisi) Calcolo differenziale e integrale (Analisi) Nozioni di spettro, tra-sformata e serie di Fourier (Teoria dei Segnali) Nozioni di variabili casuali, funzione densità di probabilità, media, varianza (Teoria dei Segnali) Modulazioni analogiche: AM, FM, PAM (Co-municazioni Elettriche).

Materiale didattico consigliato S. Poggi. Dispense fornite dal docente. J. Proakis. Digital Communications 4th edition. MacGraw-Hill. (solo per consultazione). P. Savazzi. Dispense del corso (parallelo) di Trasmissione dell'informazione. (solo per consul-tazione).

Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti presenteranno un elaborato e/o un programma software riguardante un progetto di sistema o componente di sistema per le telecomunicazioni (assegnato dopo la prima prova in itinere). Verrà anche valutata il lavoro effettivamente svolto in laboratorio. L'esito di prove scritte sostenute durante il corso concorrerà all'attribuzione del voto finale.

Sala - Macchine

Macchine Docente: Roberto Sala Codice del corso: 062270 Lezioni (ore/anno): 33 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 39 Crediti formativi: 7 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si pone l'obiettivo di fornire le conoscenze fondamentali sui principi di funzionamento, gli elementi di progetto e i criteri di scelta delle principali macchine a fluido impiegate nelle più comuni applicazioni industriali. Le macchine saranno studiate anche nell'interazione fra di loro e con i diversi componenti dell'impianto al fine di un loro utilizzo ottimale. Saranno, inoltre, fornite le nozioni fondamentali sui principali impianti di produzione dell'energia.

Programma del corso 1. Principi Generali Fonti energetiche naturali. Conversione dell'energia. Leggi della termodinamica e della fluido-dinamica. Moto dei fluidi nei condotti a sezione variabile. Moti relativi, equazione di Eulero. 2. Macchine operatrici per fluidi incomprimibili Classificazione, campi di funzionamento e criteri di scelta delle pompe. Interazione pompa-impianto, curve caratteristiche interne ed esterne. Accoppiamento delle pompe in serie e pa-rallelo. Regolazione della portata erogata e instabilità di funzionamento delle pompe. La cavi-tazione nelle pompe. Teoria della similitudine fluiodinamica, criteri di progetto delle pompe. 3. Macchine operatrici per fluidi comprimibili Compressori volumetrici e a flusso continuo: caratteristiche operative e criteri di scelta. Com-pressione interrefrigerata. Fenomeni d'instabilità di funzionamento nei compressori. 4. Impianti di produzione dell'energia Impianti idroelettrici, impianti a gas e a vapore, impianti di cogenerazione e a cicli combinati. Analisi dei cicli e schemi d'impianto. Prestazioni e campi d'impiego. 5. Macchine motrici Descrizione, classificazione e criteri di scelta delle turbine idrauliche, delle turbine a gas e del-le turbine a vapore. 6. Motori alternativi a combustione interna Cicli Otto e Diesel, confronto e campi d'impiego. Ciclo ideale, limite ed indicato. Diagrammi di distribuzione delle fasi. Formule di potenza e rendimenti.

Prerequisiti Conoscenza delle nozioni di base della termodinamica e della fluidodinamica.

Materiale didattico consigliato Dispense delle lezioni sono disponibili sul sito web del corso. G. Cornetti. Macchine Idrauliche e Termiche. Il Capitello - Torino. R. Della Volpe. Macchine. Liguori Editore.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta e da una prova orale da sostenersi entrambi durante lo stesso appello d'esame. Durante il corso saranno effettuate due prove in itinere il cui supe-ramento con votazione media sufficiente, consentirà, per la sessione d'esame immediatamen-te successiva alla conclusione del corso, l'accesso alla prova orale.

Sala - Macchine (ee)

 

Macchine (ee) Docente: Roberto Sala Codice del corso: 062201 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 19 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Scopo del corso di Macchine è quello d'illustrare le principali caratteristiche costruttive ed o-perative delle macchine operatrici a fluido di maggior interesse industriale. Particolare atten-zione è dedicata ai criteri di scelta delle macchine, ai criteri di regolazione e all'interazione macchina-impianto, al fine del loro utilizzo ottimale. Sono, inoltre, sinteticamente analizzate le caratteristiche dei principali impianti di produzione dell'energia, i loro campi d'applicazione, prestazioni e condizioni operative.

Programma del corso 1. Principi Generali Proprietà generali della termofluidodinamica, principi di conservazione della massa e dell'e-nergia. Moto dei fluidi nei condotti a sezione variabile. Moti relativi, equazione d'Eulero. 2. Macchine operatrici per fluidi incomprimibili Classificazione, campi di funzionamento e criteri di scelta delle pompe. Interazione pompa-impianto, curve caratteristiche interne ed esterne. Accoppiamento delle pompe in serie e pa-rallelo. Regolazione della portata erogata e instabilità di funzionamento delle pompe. La cavi-tazione nelle pompe. Teoria della similitudine fluiodinamica, criteri di progetto delle pompe. 3. Macchine operatrici per fluidi comprimibili Caratteristiche operative e criteri di scelta dei compressori volumetrici e a flusso continuo. La compressione interrefrigerata. Fenomeni di instabilità nei compressori. 4. Macchine motrici idrauliche Generalità sugli impianti idroelettrici e sugli impianti ad accumulo. Le turbine Pelton, Francis e Kaplan: caratteristiche operative e criteri di scelta. 5. Impianti motori a gas e a vapore Descrizione dei componenti degli impianti e analisi delle diverse condizioni operative. Analisi dei cicli e schemi d'impianto. Impianti di cogenerazione e a cicli combinati.

Prerequisiti Conoscenza delle nozioni di base della termodinamica e della fluidodinamica.

Materiale didattico consigliato Dispense delle lezioni sono disponibili sul sito web del corso. G. Cornetti. Macchine Idrauliche e Termiche. Il Capitello - Torino. R. Della Volpe. Macchine. Liguori Editore.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame è costituito da una prova scritta e da una prova orale da sostenersi entrambi durante lo stesso appello d'esame. Durante il corso saranno effettuate due prove in itinere il cui supe-ramento con votazione media sufficiente, consentirà, per la sessione d'esame immediatamen-te successiva alla conclusione del corso, l'accesso alla prova orale.

Benzi - Macchine e azionamenti elettrici

Macchine e azionamenti elettrici Docente: Francesco Benzi Codice del corso: 062075 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscere i componenti, le modalità di impiego e i criteri di scelta degli azionamenti elettrici. Questi ultimi sono sistemi costituiti da una macchina elettrica, un convertitore statico che la alimenta e dai circuiti di controllo che ne determinano le modalità di funzionamento. Il corso si propone in primo luogo di fornire la conoscenza elementare delle principali macchine elettri-che (trasformatori e macchine rotanti). I restanti componenti e modalità di funzionamento dei rispettivi azionamenti sono descritti in funzione delle esigenze applicative, sottolineando in particolare le modalità di regolazione della velocità, coppia e altre grandezze elettriche e meccaniche.

Programma del corso Aspetti generali Caratteristiche dei carichi ed esigenze poste agli azionamenti; principi generali della conver-sione elettromeccanica e funzionamento reversibile delle macchine elettriche; limiti termici, elettrici e magnetici dei motori elettrici. Trasformatori di potenza Caratteristiche di impiego. Aspetti costruttivi. Principio di funzionamento e circuito equivalen-te. Azionamenti con macchine asincrone Aspetti costruttivi della macchina asincrona, sua importanza e applicazioni. Modello generale e circuito equivalente per il funzionamento a regime. Definizione dello scorrimento e principali condizioni di funzionamento come motore. Caratteristica meccanica a tensione e frequenza costante. Cenni sul motore asincrono monofase. Regolazione della velocità a frequenza va-riabile, preceduta dalla descrizione del principio di funzionamento di raddrizzatori e inverter. Macchine sincrone Aspetti costruttivi della macchina sincrona, sua importanza e applicazioni. Modello generale e circuito equivalente per il funzionamento a regime. Regolazione della potenza attiva e reatti-va. Funzionamento da alternatore. Diagrammi vettoriali per il funzionamento a regime. Cenni al funzionamento da motore. Azionamenti con macchine in corrente continua Principio di funzionamento e modello della macchina in corrente continua. Cenni alla regola-zione di velocità.

Prerequisiti Conoscenze di base di elettrotecnica e teoria dei circuiti.

Materiale didattico consigliato F. Benzi. Dispense del corso. Luca Ferraris. Macchine elettriche. CLUT Editore, Torino, 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla

Benzi - Macchine e azionamenti elettrici

 

seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-zione media sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. È comunque possibile superare l'esame anche sostenendo con esito positivo, al termine delle lezioni, una prova scritta ed una orale riguardanti l'intero corso.

Degli Esposti - Materiali per l'ingegneria elettrica

Materiali per l'ingegneria elettrica Docente: Gianfranco Degli Esposti Codice del corso: 062031 Lezioni (ore/anno): 18 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenze fondamentali delle proprietà dei materiali (conduttori, dielettrici e magnetici) di interesse per le apparecchiature e le macchine elettriche; conoscenza del comportamento e delle proprietà più importanti dei materiali isolanti; capacità di scegliere il materiale opportuno e di effettuare un dimensionamento di massima in relazione a semplici apparecchiature elet-triche nei confronti sia dell'isolamento (condensatori, isolamenti in aria), che al funzionamento di circuiti magnetici (nuclei di trasformatori, magneti permanenti). Conoscenze di base dei pa-rametri che caratterizzano un materiale utilizzato nelle apparecchiature elettriche, delle relati-ve unità di misura e dei metodi di laboratorio utilizzati per determinarli.

Programma del corso 1. Materiali conduttori Resistività elettrica. Effetto Joule e dimensionamento dei conduttori. Misure elettriche sui conduttori. 2. Materiali polimerici Morfologia e parametri caratteristici dei polimeri utilizzati come materiali isolanti. 3. Dielettrici Richiami sul campo elettrico in semplici geometrie. Funzionamento e parametri fondamentali di un condensatore. Polarizzazione. Influenza della frequenza (equazioni di Debye) e della temperatura sui parametri del condensatore. 4. Invecchiamento dei materiali isolanti Il problema dell'invecchiamento. Criterio di guasto. Prove di invecchiamento accelerate. 5. Isolamenti in aria Caratteristiche fondamentali degli isolamenti in aria. Uso del metodo statistico per il dimen-sionamento di un isolamento in aria. 6. Materiali magnetici Caratteristiche fondamentali dei materiali magnetici. Materiali ferromagnetici. Temperatura di Curie e modello di Weiss. Materiali magnetici dolci: il circuito magnetico di un trasformatore. Materiali magnetici duri: i magneti permanenti.

Prerequisiti Conoscenze di base sui campi elettrici e magnetici. Qualche conoscenza di base sul calcolo della probabilità e statistica.

Materiale didattico consigliato G. Degli Esposti. Dispense del corso di Materiali per l'Ingegneria Elettrica.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà svolta una prova finale che consisterà in un colloquio relativo agli argomenti svolti du-rante il corso, colloquio che comprenderà anche una discussione delle relazioni preparate dagli studenti sulle esercitazioni svolte in aula e in laboratorio.

Broglio - Meccanica applicata alle macchine

 

Meccanica applicata alle macchine Docente: Stefano Broglio Codice del corso: 062073 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13 Progetti (ore/anno): 12

Obiettivi formativi specifici Illustrare le forze che agiscono nei sistemi meccanici ed i moti che per esse ne conseguono. Fornire quelle conoscenze necessarie per la comprensione del funzionamento e per la scelta degli organi principali di macchine. Illustrare gli elementi per la modellazione e l'analisi del funzionamento di una macchina ad 1 g.d.l.

Programma del corso Obiettivi e contenuti del corso:dare le conoscenze indispensabili per la comprensione del fun-zionamento di una macchina. Fornire all'allievo una visione delle forze che agiscono nei si-stemi meccanici e dei moti che ne conseguono. Presentare alcuni metodi matematici applica-bili alla meccanica esponendo i principali aspetti della modellazione di un fenomeno fisico. Descrizione degli argomenti trattati • Cinematica del punto e del corpo rigido: Richiami di cinematica del punto. Il metodo dei

numeri complessi per l'analisi cinematica dei sistemi piani. Vincoli, gradi di libertà, coordi-nate libere. Il corpo rigido, spostamenti ed atti di moto rigido. Moti relativi. Esempi applica-tivi.

• Cinematica dei sistemi di corpi rigidi: Catene cinematiche. L'equazione di chiusura. Cine-matica del manovellismo ordinario centrato, approssimazioni del primo e del secondo or-dine; cinematica del manipolatore piano R-R, del quadrilatero articolato e del glifo. Esempi applicativi.

• Dinamica del punto e del corpo rigido: Richiami di nozioni fondamentali di dinamica Ne-wtoniana. Proprietà di massa. Le equazioni cardinali della dinamica. Principio di D'Alem-bert, sistema equivalente delle forze d'inerzia.

• Cinetostatica e dinamica di sistemi meccanici piani. Esempi applicativi. Elementi di Mec-canica Analitica: Lavoro virtuale e principio dei lavori virtuali. Bilancio delle potenze. Il teo-rema dell'energia cinetica. Il teorema della conservazione dell'energia. Esempi applicativi.

• Azioni mutue nei sistemi meccanici: Il contatto tra solidi, attrito statico, radente. Contatto di rotolamento, attrito volvente. Azioni esercitate da un fluido su un solido (cenni). Esempi applicativi.

• Dinamica della Macchina: Schema generale di una macchina. Caratteristica del motore e dell'utilizzatore. La trasmissione. Rendimento di una macchina. Moto diretto e retrogrado. Dinamica della macchina a regime ed in moto vario. La macchina a regime periodico. Di-namica della macchina alternativa, equilibramento delle forze d'inerzia. Esempi applicativi.

Prerequisiti Analisi Matematica e Fisica Matematica.

Materiale didattico consigliato N. Bachschmid, S. Bruni, A. Collina, B. Pizzigoni, F. Resta. Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata. McGraw-Hill. G. Mimmi, P. Pennacchi. Meccanica Applicata alle Macchine. CUSL. S. Broglio, F. Scaramelli. Meccanica Applicata alle Macchine: Esercizi Svolti. Esculapio. eser-ciziario.

Broglio - Meccanica applicata alle macchine

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il semestre saranno svolte due prove scritte che verteranno sulla prima e sulla se-conda parte del corso. Coloro che avranno sostenuto con votazione sufficiente entrambi gli scritti accederanno ad un colloquio finale. Gli studenti che non hanno potuto partecipare alle prove in itinere potranno sostenere un esame costituito da una prova scritta e da una prova orale.

Mimmi - Meccanica applicata alle macchine (ee)

 

Meccanica applicata alle macchine (ee) Docente: Giovanni Mimmi Codice del corso: 062149 Lezioni (ore/anno): 29 Corso di laurea: Elt, Inf, ElTel Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle macchine e dei sistemi meccanici. Capacità di scomposizione delle mac-chine in componenti elementari a corpi rigidi. Accoppiamenti cinematici semplici e complessi. Cinematica e dinamica delle macchine. Modellazione e analisi cinematica e dinamica di si-stemi meccanici a un grado di libertà. Conoscenza dei principali organi di macchine.

Programma del corso Descrizione di una macchina e di un sistema meccanico Struttura, schema funzionale. Modello fisico e matematico. Studio del movimento. Cinematica delle macchine e dei meccanismi Richiami del moto del punto e del corpo rigido. Teoremi di Coriolis e di Rivals. Catene cine-matiche chiuse: coppie cinematiche, meccanismi articolati, manovellismo, quadrilateri artico-lati. Dinamica delle macchine e dei meccanismi Forze agenti nelle macchine. Forze di contatto. Attrito, aderenza; attrito volvente. Azioni scambiate tra solidi e fluidi. Equilibrio dinamico, bilanci di potenze, rendimento. Tipi di moto. Motori e utilizzatori. Trasmissioni. Organi di macchine principali Ruote di frizione. Ingranaggi. Generazione e taglio dei profili. Interferenza e sottotaglio. Ren-dimento. Cuscinetti: accoppiamento perno cuscinetto strisciante asciutto. Cuscinetti a rotola-mento; formule di durata. Giunti ed innesti: generalità; giunto di Oldham. Freni ad attrito. Tra-smissioni a cinghia e puleggia. Cinghie piane, trapezoidali, dentate.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, nu-meri complessi, derivate e integrali. Nozioni di base introdotte nei corsi di Analisi matematica, Geometria, Fisica.

Materiale didattico consigliato Mimmi G., Pennacchi P. Appunti di meccanica applicata alle macchine. CUSL. Edizione 1998. Mimmi G.. Esercitazioni svolte e temi d'esame di Meccanica Applicata alle Macchine. CUSL. Edizione 1999. Bachschmid N., Bruni S., Pizzigoni B., Resta F. Fondamenti di meccanica teorica e applicata. McGraw-Hill. Edizione 2003. Diana G., Cheli F. Dinamica e Vibrazioni dei sistemi meccanici. UTET. Edizione 1993.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda e terza parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le pro-ve in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.

Broglio - Meccanica applicata alle macchine A

Meccanica applicata alle macchine A Docente: Stefano Broglio Codice del corso: 062222 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13 Progetti (ore/anno): 12

Obiettivi formativi specifici Dare all'allievo una chiara visione delle forze che agiscono nei sistemi meccanici e dei moti che ne conseguono. Fornire le conoscenze minime necessarie per la comprensione del fun-zionamento dei principali organi di macchine. Fornire elementi per la modellazione e per l'a-nalisi del funzionamento di una macchina ad 1 g.d.l.

Programma del corso Obiettivi e contenuti del corso: dare le conoscenze indispensabili per la comprensione del funzionamento di una macchina. Fornire all'allievo una visione delle forze che agiscono nei sistemi meccanici e dei moti che ne conseguono. Presentare alcuni metodi matematici appli-cabili alla meccanica esponendo i principali aspetti della modellazione di un fenomeno fisico. Fare le conoscenze indispensabili per la comprensione del funzionamento di una macchina. Fornire all'allievo una visione delle forze che agiscono nei sistemi meccanici e dei moti che ne conseguono. Presentare alcuni metodi matematici applicabili alla meccanica esponendo i principali aspetti della modellazione di un fenomeno fisico. Cinematica del punto e del corpo rigido Richiami di cinematica del punto. Il metodo dei numeri complessi per l'analisi cinematica dei sistemi piani. Vincoli, gradi di libertà, coordinate libere. Il corpo rigido, spostamenti ed atti di moto rigido. Moti relativi. Esempi applicativi. Cinematica dei sistemi di corpi rigidi Catene cinematiche. L'equazione di chiusura. Cinematica del manovellismo ordinario centra-to, approssimazioni del primo e del secondo ordine; cinematica del manipolatore piano R-R, del quadrilatero articolato e del glifo. Esempi applicativi. Dinamica del punto e del corpo rigido Richiami di nozioni fondamentali di dinamica Newtoniana. Proprietà di massa. Le equazioni cardinali della dinamica. Principio di D'Alembert, sistema equivalente delle forze d'inerzia. Ci-netostatica e dinamica di sistemi meccanici piani. Esempi applicativi. Elementi di Meccanica Analitica Lavoro virtuale e principio dei lavori virtuali. Bilancio delle potenze. Il teorema dell'energia ci-netica. Il teorema della conservazione dell'energia. Esempi applicativi. Azioni mutue nei sistemi meccanici Il contatto tra solidi, attrito statico, radente. Contatto di rotolamento, attrito volvente. Azioni esercitate da un fluido su un solido (cenni). Esempi applicativi. Dinamica della Macchina Schema generale di una macchina. Caratteristica del motore e dell'utilizzatore. La trasmissio-ne. Rendimento di una macchina. Moto diretto e retrogrado. Dinamica della macchina a regi-me ed in moto vario. La macchina a regime periodico. Dinamica della macchina alternativa, equilibramento delle forze d'inerzia. Esempi applicativi.

Prerequisiti Analisi Matematica e Fisica Matematica.

Broglio - Meccanica applicata alle macchine A

 

Materiale didattico consigliato N. Bachschmid, S. Bruni, A. Collina, B. Pizzigoni, F. Resta. Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata". Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata". G. Mimmi, P. Pennacchi. Meccanica Applicata alle Macchine. CUSL. S. Broglio, F. Scaramelli. Meccanica Applicata alle Macchine: Esercizi Svolti. Esculapio. eser-ciziario.

Modalità di verifica dell'apprendimento Saranno svolte due prove in corso d'anno, che verteranno sulla prima e sulla seconda parte del corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove con votazione media sufficiente sarà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. Per gli studenti che per gravi motivi non hanno potuto svolgere le prove in itinere è previsto un esame costituito da una prova scritta e da un orale.

Mimmi - Meccanica applicata alle macchine B

Meccanica applicata alle macchine B Docente: Giovanni Mimmi Codice del corso: 062224 Lezioni (ore/anno): 29 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei principali problemi relativi alla dinamica e vibrazioni delle macchine, con schematizzazione delle macchine mediante modelli a corpi deformabili. Cenni sulla stabilità dei sistemi meccanici. Conoscenze dei principi di funzionamento dei più comuni organi di macchine che vengono impiegati nei sistemi meccanici e problematiche relative alla scelta ed al proporzionamento degli stessi.

Programma del corso Vibrazioni Vibrazioni libere e forzate di sistemi ad 1-2 gradi di libertà. Isolamento delle vibrazioni. Veloci-tà critiche flessionali, rotore di Jeffcott. Velocità critiche torsionali. Stabilità dei sistemi meccanici Stabilità di sistemi ad un grado di libertà: definizione di stabilità dell'equilibrio e del moto a re-gime. Organi di macchine Meccanismi a camma. Ruote di frizione. Ingranaggi: generazione e taglio dei profili; interfe-renza e sottotaglio; rendimento; rotismi ordinari ed epicicloidali. Cuscinetti: accoppiamento perno cuscinetto strisciante asciutto e lubrificato. Cuscinetti a rotolamento; formule di durata. Giunti ed innesti: generalità; giunto di Cardano e di Oldham; innesto a frizione; ipotesi del Re-ye. Freni ad attrito. Trasmissioni a cinghia e puleggia: cinghie piane, trapezoidali, dentate.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, nu-meri complessi, derivate e integrali. Nozioni di base introdotte nei corsi di Analisi matematica, Geometria, Fisica.

Materiale didattico consigliato Mimmi G., Pennacchi P. Appunti di meccanica applicata alle macchine. CUSL. Edizione 1998. Mimmi G.. Esercitazioni svolte e temi d'esame di Meccanica Applicata alle Macchine. CUSL. Edizione 1999. Diana G., Cheli F. Dinamica e Vibrazioni dei sistemi meccanici. UTET. Edizione 1993. Bachschmid N., Bruni S., Pizzigoni B., Resta F. Fondamenti di meccanica teorica e applicata. McGraw-Hill. Edizione 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-zione media sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. Per gli studenti che per gravi motivi non abbiano potuto svolgere le prove in itinere, è previsto, al termine del Corso, un esame completo di prova scritta e orale.

Venini - Meccanica applicata alle macchine C

 

Meccanica applicata alle macchine C Docente: Paolo Venini Codice del corso: 062275 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire all'allievo la capacità di studiare in modo sistematico il compor-tamento dinamico dei sistemi meccanici. La modellazione analitica e l'approssimazione nu-merica costituiscono le fasi essenziali per il raggiungimento degli obiettivi che si concretizze-ranno nell'esame di sistemi vibranti a più gradi di libertà e di sistemi continui. L'implementa-zione numerica dei modelli introdotti costituisce parte integrante del corso di esercitazioni.

Programma del corso Analisi dinamica di sistemi a N gradi di libertà Sistemi meccanici a parametri concentrati, liberi e forzati, con e senza smorzamento. Equa-zioni del moto in forma matriciale. Calcolo delle frequenze proprie e dei modi principali di vi-brazione. Calcolo della soluzione del problema libero e forzato in coordinate modali, concetto di fattore di partecipazione modale. Vibrazione di sistemi continui a una e due dimensioni: travi e piastre Trave di Bernoulli, trave di Timoshenko, piastra sottile, piastra moderatamente spessa: formu-lazioni continue forti, deboli e variazionali in statica e dinamica. Il metodo degli elementi finiti: teoria, implementazione e applicazioni I sistemi continui di cui al punto precedente vengono studiati numericamente mediante im-plementazione in ambiente Matlab delle relative versioni discretizzate nello spazio e nel tem-po.

Prerequisiti Nozioni di base di meccanica introdotte nei corsi di Meccanica Applicata alle Macchine A e B, nozioni di calcolo differenziale introdotte nel corso di Analisi Matematica B.

Materiale didattico consigliato G. Diana, F. Cheli. Dinamica e vibrazioni dei sistemi meccanici. UTET. P. Venini. Appunti delle lezioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le verifiche consistono in due prove scritte in itinere, rispettivamente a metà e alla fine dell'in-segnamento, e in una prova orale finale. Il superamento di entrambe le prove scritte (con va-lutazione sufficiente) costituisce condizione necessaria per l'ammissione all'esame orale. In alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.

Sibilla - Meccanica dei fluidi

Meccanica dei fluidi Docente: Stefano Sibilla Codice del corso: 062221 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 7 CFU Laboratori (ore/anno): 11 Settore scientifico disciplinare: ICAR/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire gli elementi di meccanica dei fluidi e idraulica indispensabili per inquadrare i fenomeni di flusso entro condotte in pressione (idraulica interna) e su corpi inve-stiti da una corrente (fluidodinamica esterna) e determinarne quantitativamente (con metodi teorici e sperimentali) le caratteristiche essenziali quali distribuzioni di velocità e pressione, dissipazioni energetiche e azioni dinamiche.

Programma del corso Richiami di fisica-matematica Grandezze meccaniche e unità di misura. Sforzi interni nei sistemi continui e proprietà tenso-riali. Densità, comprimibilità, viscosità, tensione di vapore. Equazione di stato. Idrostatica Legge di Stevino e misura della pressione. Spinta idrostatica su pareti piane, curve e sui corpi immersi. Formula di Mariotte. Statica dei fluidi pesanti comprimibili: distribuzione della pres-sione nell'atmosfera. Fondamenti di cinematica dei fluidi Descrizione euleriana e lagrangiana del moto. Entità cinematiche (traiettorie, linee di corrente, tubi di flusso, filetto fluido, flusso attraverso una superficie). Moti accelerati, uniformi e ritarda-ti. Le correnti: moto uniforme e gradualmente variato. Portata e velocità media di una corrente in una sezione trasversale. Rotazione e vorticità. Dinamica dei fluidi ideali Equazione di continuità. Equazioni dell'equilibrio dinamico: forma puntuale (equazioni di Eule-ro) e forma globale. Moti irrotazionali: potenziale di velocità, teorema di Bernoulli. Calcolo del-le forze aerodinamiche: portanza, resistenza di pressione. Studio delle correnti idrauliche: e-nergia meccanica di una corrente. Distribuzione della pressione nelle sezioni trasversali delle correnti. Applicazioni alla foronomia. Misura della portata e della velocità: venturimetro, tubo di Pitot. Effetti dissipativi: il problema delle correnti Instabilità del moto laminare: il moto turbolento, sua fenomenologia e scale caratteristiche. Sforzi e dissipazione energetica nel moto turbolento, effetto della scabrezza della parete. A-baco di Moody. Calcolo delle perdite di carico continue e localizzate nelle correnti in pressio-ne. Scambi di energia fra macchine idrauliche e correnti. Effetti dissipativi: problemi di strato limite Il concetto di strato limite. Caso della lastra piana senza e con gradienti di pressione. Separa-zione e scie. Spessore di strato limite e spessore di spostamento. Resistenza d'attrito. Carat-teristiche dello strato limite turbolento. Aerodinamica dei veicoli terrestri Aerodinamica dell'automobile: portanza e deportanza, resistenza, derivate aerodinamiche. Interazione con la strada: effetto suolo. Cenni all'aerodinamica delle automobili da competi-zione. Aerodinamica dei treni: resistenza d'attrito. Effetto della forma della testa del treno. A-zioni aerodinamiche dovute ai venti trasversali. Propagazione delle onde di pressione nei tunnel ferroviari.

Sibilla - Meccanica dei fluidi

 

Prerequisiti Analisi matematica: concetti di funzione (anche a più variabili), limite, derivata e integrale. Geometria e algebra: trigonometria, algebra elementare, geometria analitica elementare. Fisi-ca: Misura delle grandezze fisiche. Principi ed equazioni fondamentali della meccanica. Ener-gia. Potenza. Fisica matematica: Grandezze scalari e vettoriali. Fondamenti di calcolo vetto-riale. Geometria delle masse.

Materiale didattico consigliato D. Citrini, G. Noseda. Idraulica. C.E. Ambrosiana, Milano, 1987. Y.A. Cengel, J.M. Cimbala. Meccanica dei fluidi. Mc Graw - Hill, 2006.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato pur-ché sia superiore a 18/30 la media dei voti riportati nelle due prove scritte in itinere, previste a metà e alla fine dell'insegnamento. Il voto ottenibile senza esame orale non può comunque essere superiore a 26/30.

Virga - Meccanica razionale

Meccanica razionale Docente: Epifanio Giovanni Virga Codice del corso: 061039 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di illustrare la rilevanza dei modelli matematici nella meccanica strutturale, privilegiando gli aspetti statici e di stabilità.

Programma del corso Algebra tensoriale Spazio euclideo, vettori e tensori; Teorema di trasposizione; Tensori simmetrici ed antisimme-trici; Matrici rappresentative di un tensore; Diadi; Alternatore di Ricci; Prodotto vettoriale; Cor-rispondenza tra vettori e tensori antisimmetrici; Teorema spettrale; Gruppo ortogonale; Ag-giunto di un tensore; Orientamento delle basi. Curve differenziabili nello spazio Curvatura e torsione; Formule di Frènet-Serret. Sistemi di vettori applicati Asse centrale; Sistemi di vettori equivalenti. Proprietà di inerzia dei sistemi Simmetrie materiali; Tensore di inerzia; Assi e momenti principali di inerzia; Ellissoide di iner-zia; Teorema di Huygens-Steiner; Teorema di composizione. Cinematica Osservatori; Cambiamento di osservatore; Tensore di spin e velocità angolare; Formula di Poisson; Formule fondamentali di cinematica relativa; Teorema di Koenig; Cinematica rigida. Dinamica dei sistemi Principi di Newton; Critica dei principi; Trasformazioni galileiane; Dinamica relativa; Catalogo delle forze; Equilibrio delle forze interne; Configurazione ed atto di moto di un sistema; Teo-rema dell'energia cinetica; Potenza delle forze interne; Integrale dell'energia; Dinamica del corpo rigido; Equazioni cardinali della dinamica rigida; Equazioni di Eulero per il moto rigido. Dinamica lagrangiana Vincoli olonomi e coordinate lagrangiane; Spazio delle configurazioni lagrangiane; Atto di mo-to virtuale; Vincoli perfetti; Equazioni di Lagrange; Funzione lagrangiana. Equilibrio dei sistemi Equazioni cardinali della statica; Statica lagrangiana; Principio dei lavori virtuali; Statica delle strutture rigide; Catalogo dei vincoli; Strutture iperstatiche ed isostatiche; Arco a tre cerniere; Azioni interne ad un'asta; Problemi di contatto e distacco; Stabilità dell'equilibrio; Diagrammi di biforcazione; Teorema di Dirichlet-Lagrange; Criteri di instabilità: i due teoremi di Liapunov, teorema di Cetaev, teorema di Hagedorn-Taliaferro; Modi normali; Piccole oscillazioni. Statica dei continui monodimensionali Statica dei fili; Equazioni di equilibrio; Forze attive conservative; Forze attive parallele; Equili-brio in presenza di attrito; Statica delle verghe; Equazioni di equilibrio; Verghe euleriane; Ca-rico critico.

Prerequisiti Conoscenza della matematica di base, specialmente, dell'Analisi e della Geometria.

Virga - Meccanica razionale

 

Materiale didattico consigliato P. Biscari, C. Poggi, E.G. Virga. Mechanics Notebook. Liguori, Napoli, 2^ edizione, 2005. R. Rosso. Esercizi e Complementi di Meccanica Razionale. Edizioni CUSL, Pavia, 2001. G. Grioli. Lezioni di Meccanica Razionale. Cortina, Padova, 1985.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà svolta una prova scritta finale, seguita, quando sufficiente, da un colloquio orale facolta-tivo.

Silva - Metallurgia

Metallurgia Docente: Giuseppe Silva Codice del corso: 062274 Lezioni (ore/anno): 23 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/21 Progetti (ore/anno): 22

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di approfondire le conoscenze degli studenti relativamente al settore dei materiali metallici: tali materiali hanno infatti importanza preminente nell'ambito dell'ingegneria meccanica. Nel corso di Metallurgia lo studio dei materiali metallici è basato sull'esame si-stematico delle correlazioni esistenti tra composizione chimica, struttura e proprietà e presta-zioni in esercizio, evidenziando i criteri per una scelta razionale dei materiali e dei trattamenti più idonei per raggiungere le migliori prestazioni ingegneristiche.

Programma del corso Brevi nozioni di fisica dei metalli Diagrammi di stato delle leghe metalliche con particolare riferimento a: Fe-C Fasi e costituenti del diagramma Fe-C Trattamenti termici Punti critici, influenza della velocità di raffreddamento, curve isoterme e anisoterme, strutture degli acciai. Trattamenti termici di interesse applicativo: ricottura, normalizzazione, tempra, ricottura di addolcimento, rinvenimento, bonifica. Trattamenti particolari. Trattamenti termo-chimici di diffusione: cementazione e nitrurazione. Influenza degli elementi aggiunti al ferro sulle proprietà fisico/meccaniche Proprietà meccaniche; prove meccaniche; significato e validità dei dati ricavabili da tali prove e loro reciproche correlazioni Fenomeni metallurgici di particolare interesse applicativo Fragilità, scorrimento viscoso, fatica, usura e corrosione. Classificazione degli acciai In particolare, per gli acciai da costruzione, calcolo approssimato di R in funzione della com-posizione chimica, indici di qualità, cicli schematici di lavorazione e trattamento termico. Proprietà e applicazioni Degli acciai comuni e di qualità; degli acciai speciali da costruzione (bonifica, cementazione, nitrurazione, molle autotempranti); degli acciai per utensili. Acciai inossidabili Proprietà ed applicazioni (cenni). Ghise Proprietà ed applicazioni (cenni). Classificazione, proprietà e applicazioni dei principali metalli e leghe non ferrose Alluminio, rame, nichel, titanio (cenni).

Prerequisiti Scienza dei Materiali.

Silva - Metallurgia

 

Materiale didattico consigliato Walter Nicodemi. Metallurgia - principi generali. Zanichelli, Bologna, 2000. Walter Nicodemi. Acciai e leghe non ferrose. Zanichelli, Bologna, 2000.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere, Prova orale finale.

Gianazza, Savarè - Metodi matematici

Metodi matematici Docenti: Ugo Pietro Gianazza, Giuseppe Savarè Codice del corso: 062033 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Biom, Elt, ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di utilizzare con dimestichezza le princi-pali funzioni di variabile complessa e deve avere acquisito le nozioni elementari della corri-spondente teoria; deve aver compreso il concetto di convergenza di successioni e serie di funzioni; deve conoscere i risultati fondamentali riguardanti le serie di Fourier e le trasformate di Fourier e di Laplace; deve essere in grado di svolgere calcoli elementari mediante tali tra-sformate e di applicarli a semplici problemi differenziali.

Programma del corso Serie di Fourier • Segnali periodici, polinomi trigonometrici, serie di Fourier, confronto tra forma trigonome-

trica ed esponenziale • Convergenza puntuale ed uniforme, applicazioni alla somma di serie numeriche, il feno-

meno di Gibbs • Il problema della migliore approssimazione e della convergenza in energia • Uguaglianza di Parseval ed applicazione alla somma di serie numeriche • Applicazioni della serie di Fourier a semplici sistemi dinamici. • Trasformata di Fourier per le funzioni integrabili • Definizione della trasformata di Fourier, proprietà fondamentali, legami con le serie di Fou-

rier. Il lemma di Riemann-Lebesgue, esempi di calcolo. La trasformata dei segnali ad e-nergia finita e l'identità di Plancherel. Il teorema di inversione.

Introduzione all'Analisi Complessa • Richiami sui numeri complessi • Serie di potenze in campo complesso: raggio di convergenza e formule per la sua deter-

minazione • Funzioni esponenziali e trigonometriche, radici e logaritmi • Derivate in senso complesso e funzioni olomorfe, olomorfismo delle serie di potenze • Integrali di linea in campo complesso • Teorema di Cauchy, analiticità delle funzioni olomorfe • Singolarità e sviluppi di Laurent, Teorema dei residui • Applicazioni al calcolo degli integrali, lemma di Jordan. Trasformata di Laplace • Definizione, principali proprietà, esempi di calcolo • Legami con la trasformata di Fourier • Inversione della trasformata di Laplace, formula di Heaviside. Convoluzione • Definizione e principali proprietà, esempi di calcolo

Gianazza, Savarè- Metodi matematici

 

• Legami con le trasformate di Fourier e di Laplace • Applicazioni a problemi differenziali ed integrodifferenziali.

Prerequisiti Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, successioni e serie numeriche, numeri complessi, coordinate polari, calcolo vettoriale e matriciale, principali operatori della Geome-tria Differenziale e relative proprietà.

Materiale didattico consigliato M. Codegone. Metodi Matematici per l'Ingegneria. Zanichelli. M. Giaquinta, G. Modica. Note di Metodi Matematici per Ingegneria Informatica. Pitagora, Bo-logna. F. Tomarelli. Esercizi di Metodi Matematici per l'Ingegneria. CLU. Eventuali dispense distribuite dal docente. Sito web del corso: http://www.imati.cnr.it/~gianazza/metodi.html

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, il cui esito positivo (voto 18/30) dispenserà lo studente dalla prova scritta.

Gianazza - Metodi matematici (mn)

Metodi matematici (mn) Docente: Ugo Pietro Gianazza Codice del corso: 062301 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: MAT/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di utilizzare con dimestichezza le princi-pali funzioni di variabile complessa e deve avere acquisito le nozioni elementari della corri-spondente teoria; deve aver compreso il concetto di convergenza di successioni e serie di funzioni; deve conoscere i risultati fondamentali riguardanti le serie di Fourier e le trasformate di Fourier e di Laplace; deve essere in grado di svolgere calcoli elementari mediante tali tra-sformate e di applicarli a semplici problemi differenziali.

Programma del corso Serie di Fourier • Segnali periodici, polinomi trigonometrici, serie di Fourier, confronto tra forma trigonome-

trica ed esponenziale. Convergenza puntuale ed uniforme, applicazioni alla somma di se-rie numeriche, il fenomeno di Gibbs. Il problema della migliore approssimazione e della convergenza in energia. Uguaglianza di Parseval ed applicazione alla somma di serie numeriche. Applicazioni della serie di Fourier a semplici sistemi dinamici.

Trasformata di Fourier per le funzioni integrabili • Definizione della trasformata di Fourier, proprietà fondamentali, legami con le serie di Fou-

rier • Il lemma di Riemann-Lebesgue, esempi di calcolo • La trasformata dei segnali ad energia finita e l'identità di Plancherel • Il teorema di inversione • Il teorema di campionamento • Il teorema di indeterminazione. Introduzione all'Analisi Complessa • Richiami sui numeri complessi • Serie di potenze in campo complesso: raggio di convergenza e formule per la sua deter-

minazione • Funzioni esponenziali e trigonometriche, radici e logaritmi • Derivate in senso complesso e funzioni olomorfe, olomorfismo delle serie di potenze • Integrali di linea in campo complesso • Teorema di Cauchy, analiticità delle funzioni olomorfe • Singolarità e sviluppi di Laurent, Teorema dei residui • Applicazioni al calcolo degli integrali, lemma di Jordan. Trasformata di Laplace • Definizione, principali proprietà, esempi di calcolo • Legami con la trasformata di Fourier • Inversione della trasformata di Laplace, formula di Heaviside.

Gianazza - Metodi matematici (mn)

 

Convoluzione • Definizione e principali proprietà, esempi di calcolo • Teorema dei filtri • Legami con le trasformate di Fourier e di Laplace • Applicazioni a problemi differenziali ed integrodifferenziali.

Prerequisiti Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, successioni e serie numeriche, numeri complessi, coordinate polari, calcolo vettoriale e matriciale, principali operatori della Geome-tria Differenziale e relative proprietà.

Materiale didattico consigliato M. Codegone. Metodi Matematici per l'Ingegneria. Zanichelli. F. Tomarelli. Esercizi di Metodi Matematici per l'Ingegneria. CLU. Eventuali dispense del docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, il cui esito positivo (voto 18/30) dispenserà lo studente dalla prova scritta.

Arcioni - Microonde

Microonde Docente: Paolo Arcioni Codice del corso: 062211 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito le conoscenze di base sulla teoria delle linee di trasmissione e sull'uso della carta di Smith; deve conoscere le caratteristiche principa-li delle più comuni linee di trasmissione e guide d'onda usate nell'ingegneria delle microonde; deve essere in grado di risolvere semplici problemi di adattamento; deve conoscere il signifi-cato di tensioni e correnti equivalenti e di ampiezze d'onda; deve essere familiare con la rap-presentazione di elementi circuitali mediante matrici di impedenza, di ammettenza e di diffu-sione; deve conoscere i principali componenti passivi impiegati nei circuiti a microonde (atte-nuatori, sfasatori, accoppiatori direzionali, divisori di potenza, isolatori, ecc.); deve acquisire una conoscenza di massima delle potenzialità e dei limiti del progetto assistito dal calcolatore; deve essere in grado di impostare il progetto di semplici circuiti a microonde, sia passivi che attivi (filtri, amplificatori, mixer, ecc.).

Programma del corso Linee di trasmissione e guide d'onda Teoria elementare delle linee di trasmissione; equazione dei telegrafisti; impedenza caratteri-stica, coefficiente di riflessione, onde stazionarie; adattamento di impedenza, carta di Smith; cenni alla propagazione di segnali aperiodici nelle linee; caratteristiche delle più comuni linee di trasmissione: cavo coassiale, linea a strisce, microstriscia, linea coplanare; cenni sulle più comuni guide d'onda: rettangolare, circolare, guida "ridge". Circuiti a microonde Giunzioni a microonde; tensioni e correnti equivalenti, ampiezze d'onda; rappresentazione di una giunzione mediante matrici di impedenza, di ammettenza e di diffusione; matrici di tra-smissione per giunzioni a due porte. Descrizione funzionale dei principali componenti passivi impiegati nei circuiti a microonde. Progetto assistito dal calcolatore di circuiti a microonde Introduzione ai programmi di CAD a microonde e loro possibilità di impiego; analisi lineare e non-lineare; limiti di validità nell'uso di modelli di libreria per componenti attivi e passivi; mo-dellizzazione elettromagnetica; esempi di progetto di semplici circuiti a microonde.

Prerequisiti Teoria dei Circuiti: Potenza assorbita da un carico in regime sinusoidale; matrici di impedenza e di ammettenza di circuiti a costanti concentrate. Campi Elettromagnetici: Equazioni di Ma-xwell, teoremi di unicità, di reciprocità e di equivalenza; perdite nei dielettrici e nei buoni con-duttori; effetto pelle.

Materiale didattico consigliato G. Conciauro, L. Perregrini. Fondamenti di onde elettromagnetiche. Mc-Graw-Hill, 2003. Te-sto già usato per il corso di Campi Elettromagnetici. Materiale didattico fornito dal docente. Robert E. Collin. Foundation for Microwave Engineering. McGraw-Hill, 1994. Testo di consul-tazione.

Arcioni - Microonde

 

Roberto Sorrentino, Giovanni Bianchi. Ingegneria delle microonde e radiofrequenze. McGraw-Hill, 2006. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. È ammesso alla prova orale solo chi abbia superato la prova scritta, nello stesso appello e con almeno 15/30. Verranno svolte due prove "in itinere", una alla metà del corso e l'altra alla conclusione. L'esito positivo di tali prove (voto >= 18/30) dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta.

Beduschi - Misure e strumentazioni industriali

Misure e strumentazioni industriali Docente: Paolo Beduschi Codice del corso: 062200 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/12 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso descrive, dopo un'introduzione sui criteri di sicurezza in ambito industriale, i principali strumenti di acquisizione delle variabili fisiche, i trasduttori e gli attuatori normalmente utilizzati in un moderno impianto di processo, fornendo anche dei cenni sulle metodologie di impiego di sistemi DCS e sul loro inserimento nelle catene di regolazione e controllo. Il corso, integra-to dalla visita ad un grande impianto, ha carattere applicativo e si prefigge lo scopo di eviden-ziare l'importanza e la criticità del sistema di misura sulla gestione di un processo.

Programma del corso Introduzione Breve storia della strumentazione di processo; evoluzione, tendenze attuali. L'ambiente industriale Sicurezza e classificazione delle aree; caratteristiche della strumentazione da utilizzare nelle zone con pericolo di esplosione per presenza di gas o polveri; cenno ai problemi di protezione della strumentazione contro l'effetto delle scariche atmosferiche. I segnali Percorso ideale di un segnale; gli elementi di un anello di regolazione. Standard industriali, trattamento dei segnali, trasporto dei segnali (cavi, bus di campo, segnali pneumatici ed oleo-dinamici). Misure di temperatura Termometri, termocoppie, termoresistenze, termistori: curve caratteristiche, precisione, criteri di scelta ed utilizzo, problemi di uso ed installazione. Misure di portata Principi fisici alla base delle misure di portata dei fluidi; la misura della portata nei canali aperti e nei condotti; la misura di portata di fluidi incomprimibili e dei gas; elementi primari di acqui-sizione dei parametri per misure di portata (orifizi calibrati, venturimetri, tubi di Pitot, misuratori ad effetto Coriolis, misuratori ad ultrasuoni, contatori volumetrici). Le celle differenziali: princi-pio di funzionamento. Problemi legati alla misura della portata. Misure di pressione Metodi e strumenti di misura (manometri Bourdon, manometri a Dp cell). Problemi legati alla misura della pressione. Misure di livello Metodi di misura di livello diretti ed indiretti; principali strumenti per la misura di livello (livelli visivi, a cella differenziale, a dislocatore, a tasteggio, radar ed ultrasuoni). Problemi connessi alla misura del livello. Misure di spostamento, vibrazione, rumore Rilevatori di posizione e di velocità; gli accelerometri; applicazioni tipiche per la misura delle vibrazioni; monitoraggio delle macchine rotanti. Strumenti per la misura del rumore; il proble-ma del rumore in un impianto industriale: sua misura, scale di ponderazione, cautele da adot-tare in contesti rumorosi.

Beduschi - Misure e strumentazioni industriali

 

Gli organi di regolazione ed i servomotori Le valvole come organi di intercettazione e di regolazione: tipi di valvole; caratteristiche di funzionamento di una valvola; criteri di impiego e problemi di utilizzo; parametri tipici da con-siderare per scegliere una valvola. Le valvole di sicurezza: principio di funzionamento e carat-teristiche. I servomotori (elettrici, pneumatici, oleodinamici): ambiti tipici di utilizzo. Il posizio-natore nelle valvole di regolazione: funzione e comportamento tipico. ento tipico. Le misure di tipo analitico Misure di conducibilità e pH: caratteristiche costruttive degli strumenti ed accorgimenti opera-tivi per ottenere misure attendibili; misure di torbidità; la cromatografia e l'evoluzione delle sue applicazioni nei processi industriali: esempi di utilizzo nel campo dei combustibili. Misura delle emissioni gassose al camino di un grande impianto di combustione Architettura del sistema, problemi impiantistici, strumenti di misura per polveri, CO, SO2, NOx, O2. Misure e controlli vari La misura della massa: bilancie, celle di carico, determinazioni indirette nei processi continui. I principali controlli non distruttivi in un impianto industriale (liquidi penetranti, eddy currents, ultrasuoni, radiografie): criteri di applicazione e tipi di diagnosi ottenibili. I principali controlli diagnostici sulle macchine elettriche: gas nell'olio dei trasformatori, scariche parziali per il controllo dell'isolamento, stato del pacco statorico nelle macchine rotanti.

Prerequisiti Conoscenze di Elettrotecnica, Chimica, Idraulica, Fisica tecnica.

Materiale didattico consigliato Verranno fornite dispense sugli argomenti svolti, accompagnati da documentazione tecnica, fogli di specifica e altro materiale su singoli argomenti.

Modalità di verifica dell'apprendimento È prevista un'unica valutazione complessiva finale con esame orale.

Malcovati - Misure elettriche

Misure elettriche Docente: Piero Malcovati Codice del corso: 062158 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 8 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha lo scopo di introdurre alla tecnica delle misure elettriche industriali in circuiti a bas-sa tensione attraverso un approccio sperimentale. Vengono considerate solo grandezze con-tinue e sinusoidali nonché sistemi simmetrici in regime stazionario. I principali obiettivi forma-tivi sono la conoscenza dei concetti di misurazione, misura e incertezza di misura, la cono-scenza dei principali metodi di misura di grandezze elettriche dal punto di vista sia teorico sia pratico e la conoscenza dei principali strumenti di misura di grandezze elettriche dal punto di vista sia teorico sia pratico.

Programma del corso Il corso si può dividere in due parti, la prima più teorica, dedicata alla definizione del concetto di misura con la relativa incertezza e alla descrizione della strumentazione di base, mentre la seconda più applicativa incentrata sui metodi di misura e sulla loro applicazione. Prima parte Teoria delle misure e strumentazione. • Concetti generali • Incertezza di misura • Strumenti di misura analogici • Conversione analogico/digitale • Strumenti di misura digitali • Criteri di scelta degli strumenti Seconda parte Metodi di misura. • Metodi di misura di grandezze in corrente continua con uso degli strumenti • Metodi di misura di grandezze in corrente alternata monofase con uso degli strumenti • Metodi di misura di grandezze in corrente alternata trifase con uso degli strumenti • Metodi di ponte in corrente continua con uso degli strumenti

Prerequisiti Conoscenze di base di matematica, statistica, fisica e elettrotecnica.

Materiale didattico consigliato Le dispense (A. Bossi, P. Malcovati, Dispense di Misure Elettriche) e i lucidi utilizzati durante le lezioni (entrambi disponibili in formato elettronico sul sito http://ims.unipv.it/~piero/ Misu-re.html) coprono l'intero corso. Informazioni integrative possono essere reperite in: M. Savino. Fondamenti di Scienza delle Misure. La Nuova Italia Scientifica. G. Zingales. Misure Elettriche: Metodi e Strumenti. UTET.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla

Malcovati - Misure elettriche

 

seconda parte del corso. Verranno inoltre preparate a cura degli studenti delle relazioni sulle attività svolte durante le esercitazioni di laboratorio. Per coloro che avranno sostenuto en-trambe le prove scritte e avranno frequentato le esercitazioni, la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere e/o non avranno seguito le esercitazioni di laboratorio dovranno sostenere una prova orale completa che ver-terà sull'intero programma del corso.

Speziali - Misure elettroniche

Misure elettroniche Docente: Valeria Speziali Codice del corso: 062214 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/07 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire cenni sulla teoria degli errori, conoscenza dei principi operativi di strumentazione elettronica di base sia analogica che digitale, capacità di predisporre un si-stema di misura e acquisizione di esperienza attraverso prove pratiche di laboratorio.

Programma del corso Misure ed errori Definizioni, propagazione degli errori, tipi di errori (sistematici e casuali), analisi statistica degli errori casuali. Generatori di segnale Generatori di segnali sinusoidali (a ponte di Wien, a sfasamento, a tre punti, al quarzo), gene-ratori di funzioni analogici e digitali. Oscilloscopio di uso generale Principio di funzionamento, schema a blocchi generale, tubo a raggi catodici. Base dei tempi (funzionamento in modo triggered, auto e single sweep). Canale y (schema a blocchi, atte-nuatore compensato, amplificatore, linee di ritardo, amplificatore finale). Doppia traccia. Ca-nale x (schema a blocchi, preamplificatore, amplificatore finale). Calibratore. Misura delle grandezze elettriche fondamentali Voltmetri dc analogici e digitali, convertitori corrente-tensione, convertitori resistenza-tensione analogici e digitali, multimetri. Misure di impedenze Richiami sui componenti passivi, ponti a quattro lati (di Sauty-Wien, configurazione per con-densatori con perdite elevate, di Maxwell, Hay). Ponte universale. Misure di frequenze, di fase e di intervalli di tempo Con oscilloscopio, contatori numerici, rivelatori di fase analogici e digitali (EX-OR, flip-flop). Rumore elettronico in dispositivi e circuiti Cenni alla trattazione statistica dei segnali casuali. Valore quadratico medio del rumore, den-sità spettrale di potenza del rumore. Trasformazione della densità spettrale di potenza attra-verso reti lineari. Sorgenti di rumore in resistori e dispositivi attivi. Circuito equivalente di ru-more per dispositivi attivi. Acquisizione dati da strumentazione remota Labview, strumentazione virtuale, controllo remoto e acquisizione dati da sensori.

Prerequisiti Conoscenze acquisite nei corsi di Elettronica I, Circuiti e Sistemi Elettronici e Comunicazioni Elettriche.

Materiale didattico consigliato V. Angeleri, L.Ratti. Misure Elettroniche. CUSL, Pavia 2004. J.R. Taylor. Introduzione all'analisi degli errori. Zanichelli, 1993. D.A. Bell. Electronic Instrumentation and Meaurements. Prentice-Hall, Inc., 1994. C.F. Coombs. Electronic Instrument Handbook. McGraw-Hill, Inc, 2000.

Speziali - Misure elettroniche

 

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. A chi avrà sostenuto entrambe le prove con una votazione media sufficiente, verrà proposto un voto. Coloro che non avranno superato una o entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta che riguarderà l'intero pro-gramma del corso. È prevista la possibilità di sostenere un esame orale integrativo.

Cigada - Misure meccaniche e termiche A

Misure meccaniche e termiche A Docente: Alfredo Cigada Codice del corso: 062226 Lezioni (ore/anno): 33 Corso di laurea: Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 25 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/12 Progetti (ore/anno): 11

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone come obiettivo fondamentale quello di rendere lo studente capace di ese-guire correttamente le più comuni misure meccaniche e termiche. Al termine del corso lo stu-dente deve conoscere gli elementi della metrologia di base, secondo le normative nazionali ed internazionali, deve saper leggere un catalogo e scegliere lo strumento di misura adeguato per eseguire una prova in condizioni di misura stazionaria, avere un'idea della composizione di un sistema di acquisizione dei dati, sviluppare senso critico sulle misure, avere un'infarina-tura molto vaga relativamente al problema delle misure dinamiche, conoscere gli elementi fondamentali del sistema qualità e le norme operative. Il corso è per sua natura a carattere prevalentemente sperimentale, dunque sarà privilegiata l'attività di laboratorio, allo scopo di dimostrare concretamente gli argomenti trattati e rendere familiare l'attività sperimentale.

Programma del corso Il corso si propone come obiettivo fondamentale quello di rendere lo studente capace di ese-guire correttamente le più comuni misure meccaniche e termiche. Al termine del corso lo stu-dente deve conoscere gli elementi della metrologia di base, secondo le normative nazionali ed internazionali, deve saper leggere un catalogo e scegliere lo strumento di misura adeguato per eseguire una prova in condizioni di misura stazionaria, avere un'idea della composizione di un sistema di acquisizione dei dati, sviluppare senso critico sulle misure, avere un'infarina-tura molto vaga relativamente al problema delle misure dinamiche, conoscere gli elementi fondamentali del sistema qualità e le norme operative. Il corso è per sua natura a carattere prevalentemente sperimentale, dunque sarà privilegiata l'attività di laboratorio, allo scopo di dimostrare concretamente gli argomenti trattati e rendere familiare l'attività sperimentale. Metrologia di base Modello di misura, sistemi ed unità di misura, proprietà statiche degli strumenti con relativa normativa, taratura, cenni alle prestazioni dinamiche degli strumenti (con riferimento al pas-saggio al dominio delle frequenze). Strumentazione analogica e digitale Tester, multimetro, oscilloscopio, la conversione analogico-digitale. Misure Meccaniche Misure di lunghezza, calibri, micrometri, comparatori, blocchetti, misure di spostamento, misu-re di velocità, di accelerazione, misure di deformazione, misure di massa e forza, misure di pressione, misure di velocità e portata nei fluidi. Misure di Temperatura Scale di temperatura, termometri a resistenza e relativi circuiti, termocoppie e relativi circuiti, termometri a radiazione.

Prerequisiti Conoscenze di teoria dei circuiti elettrici elementari.

Materiale didattico consigliato E O. Doebelin. Measurement systems, application and design. McGraw-Hill Publishing Com-pany.

Cigada - Misure meccaniche e termiche A

 

A. Cigada. Appunti di estensiemtria elettrica. Città Studi. J. P. Bently. Measurement systems and application design. Longman. R.S. Figliola, D.E. Beasley. Theory and design for mechanical measurements. Wiley. A. Papoulis. Probability, random variables and stochastic processes.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova intermedia non obbligatoria e verifica scritta/orale di fine anno. È obbligatorio presenta-re relazioni sull'attività di laboratorio che costituiranno elemento di valutazione per l'esame.

Bocciolone - Misure meccaniche e termiche B

Misure meccaniche e termiche B Docente: Marco Bocciolone Codice del corso: 062273 Lezioni (ore/anno): 33 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 25 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/12 Progetti (ore/anno): 11

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone come obiettivo fondamentale quello di rendere lo studente autosufficiente nella conduzione di una prova sperimentale complessa. Rispetto al corso di Misure Meccani-che e Termiche I sono aggiunti elementi sul comportamento dinamico delle macchine e degli strumenti adatti a misure tempovarianti. Si riprende, ampliandolo, il problema della digitalizza-zione dei segnali, con riferimento a sistemi di acquisizione complessi composti da più canali di misura. La catena di misura viene poi completata con gli elementi fin qui trascurati, amplifi-catori e filtri. Una piccola parte è dedicata a fornire i primi rudimenti di analisi dei segnali, che sarà oggetto di maggiore dettaglio nei corsi superiori.

Programma del corso Il corso si propone come obiettivo fondamentale quello di rendere lo studente autosufficiente nella conduzione di una prova sperimentale complessa. Rispetto al corso di Misure Meccani-che e Termiche I sono aggiunti elementi sul comportamento dinamico delle macchine e degli strumenti adatti a misure tempovarianti. Si riprende, ampliandolo, il problema della digitalizza-zione dei segnali, con riferimento a sistemi di acquisizione complessi composti da più canali di misura. La catena di misura viene poi completata con gli elementi fin qui trascurati, amplifi-catori e filtri. Una piccola parte è dedicata a fornire i primi rudimenti di analisi dei segnali, che sarà oggetto di maggiore dettaglio nei corsi superiori. Dinamica degli strumenti di misura Modello di misura per misure dinamiche, strumenti di ordine 0,1,2, determinazione sperimen-tale delle prestazioni dinamiche degli strumenti di misura. Elementi di analisi dei segnali Fourier, spettri, la funzione di trasferimento armonica, il rumore elettrico e la sua eliminazione. Strumentazione di misura digitale Il PC come strumento di misura, il campionamento e l'aliasing, l'acquisizione multicanale. Complementi di strumentazione analogica Amplificatore operazionale, suo impiego nei circuiti di misura, filtri e loro impiego, i problemi di rumore elettrico nei cavi, acquisizione single ended o differenziale.

Prerequisiti Misure Meccaniche e Termiche A, corsi di base di Meccanica Applicata.

Materiale didattico consigliato E.O. Doebelin. Strumenti e Metodi di Misura. McGraw-Hill Publishing Group Italy, 2004. A.C. Neve. Introduzione al Digital Signal Processing (DSP). Schonefeld & Ziegler, 2002. A. Gandelli, M. Lazzaroni. Elementi di Elettronica Applicata. Masson, 1997. J. Bendat, A.G. Piersol. Engineering applications of correlation and spectral analysis. John Wiley and Sons, II ed, 1993. Testo di approfondimento. K.G. Mc Connell. VIBRATION TESTING - Theory and Practice. John Wiley & Sons, 1995. Testo di approfondimento.

Bocciolone - Misure meccaniche e termiche B

 

AA.VV. Manuale di manutenzione degli impianti industriali e servizi. Franco Angeli, 1998. Te-sto di approfondimento. Sito web del corso: http://misure.mecc.polimi.it/

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova intermedia non obbligatoria e verifica scritta/orale di fine anno. È obbligatorio presenta-re relazioni sull'attività di laboratorio che costituiranno elemento di valutazione per l'esame.

Stefanelli- Modelli di sistemi biologici

Modelli di sistemi biologici Docente: Mario Stefanelli Codice del corso: 062169 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 25 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire elementi di base di modellistica matematica di sistemi biologici e fisio-patologici, con particolare riferimento a modelli di reazioni enzimatiche, popolazioni di cellule, traccianti, farmacocinetica e farmacodinamica, e sistemi endocrino-metabolici. Dopo un'introduzione in cui si analizzeranno gli obiettivi e gli strumenti per formulare modelli, lo stu-dente apprenderà come simularli ed identificarli. Le lezioni si alterneranno ad additività di la-boratorio dove lo studente potrà mettere in pratica quanto appreso durante le lezioni utiliz-zando tool di Matlab per simulare ed identificare i modelli presentati a lezione. L'obiettivo è quello di fornire allo studente strumenti concettuali ed operativi per sviluppare l'intero proces-so di modellizzazione per alcune significative applicazioni biomediche.

Programma del corso A. Introduzione • Tipi e classi di modelli di sistemi biologici • Processo di formulazione di modelli: simulazione, identificazione e validazione di modelli • Distinzione tra modelli dei dati e modelli di sistemi • I modelli compartimentali lineari e nonlineari • Il problema dell'identificabilità "a priori" e "a posteriori" • Il progetto dell'esperimento B. Modelli della cinetica dei traccianti • Cosa sono i traccianti e perché si utilizzano • Relazione tra tracciante e tracciato • Stima dei flussi in sistemi multi-compartimentali C. Modelli di farmacocinetica e farmacidinamica • I parametri di farmacocinetica più rilevanti • Modelli lineari e nonlineari di farmacocinetica • Somministrazione di un'unica dose o più dosi di un farmaco • Stima dei parametri di farmacocinetica utilizzando osservazioni sperimentali D. Modelli di sistema endocrino-metabolici • Il sistema di regolazione del glucosio nel sangue • Il sistema di produzione di globuli rossi e globuli bianchi • L'utilità dei modelli per l'avanzamento delle conoscenze mediche e nella pratica clinica E. Modelli della cinetica delle reazioni enzimatiche • Reazione enzimatica di Michaelis-Menten: assunzioni della teoria • Formulazione del modello matematico della reazione • Legge di Michaelis-Menten e ipotesi di "quasi-stazionarietà" • Reazione enzimatica di Michaelis-Menten con due substrati e un enzima

Stefanelli – Modelli di sistemi biologici

 

F. Modelli di popolazioni di cellule • Modello logistico • Modelli età-tempo • Modelli maturità-tempo • Modelli del ciclo cellulare • Modelli per il trattamento della leucemia acuta mieloblastica

Prerequisiti Fondamenti di Automatica.

Materiale didattico consigliato Slide del corso utilizzate dal docente durante le lezioni. Articoli pubblicati su riviste scientifiche ed utilizzati dal docente per fornire esempi di modelli considerati particolarmente interessanti. C. Corbelli e R. Bonadonna. Bioingegneria dei sistemi metabolici. Patron editore. E. Carson e C. Corbelli. Modelling methodology for physiology and medicine. Academic Press.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nella presentazione delle attività svolte in laboratorio durante la quale lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito le metodologie e le tecniche per la formulazione di modelli di sistemi biologici. Dovrà, inoltre, dimostrare la sua capacità di presentazione e di discussione dei risultati delle prove di simulazione e di identificazione e verrà valutato sulla base della sua capacità di esporre chiaramente le assunzioni alla base dei modelli formulati e di analizzare criticamente i risultati degli studi di simulazione e identificazione.

Costantini, Dejaco - Organizzazione del cantiere + Tecnologia elementi costruttivi

Organizzazione del cantiere + Tecnologia elementi costruttivi Docenti: Maurizio Costantini, Mario Claudio Dejaco Codice del corso: 061057 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/11 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si propone di fornire agli studenti le basi concettuali e pratiche relative alla tecnologia edilizia, vista come componente fondamentale del processo edilizio, a partire dalla progettazione, attraverso la produzione, fino alla gestione delle opere. Il corso deriva i propri contenuti dalle metodologie e dalle conoscenze disponibili, dallo stato dell'arte e dai più re-centi risultati di ricerca relativamente alla concezione, progettazione, produzione e valutazio-ne degli elementi costruttivi, con particolare attenzione al contesto produttivo e architettonico nel quale essi sono utilizzati.

Programma del corso Una parte consistente del corso fornisce agli studenti le basi concettuali e pratiche relative alla tecnologia edilizia, con particolare attenzione agli aspetti di progettazione, produzione e gestione delle opere. Una parte specifica del corso è poi dedicata alla qualità e alle normative internazionali per l'assicurazione della qualità e il miglioramento continuo dei processi. Il cor-so prevede anche lo svolgimento di seminari di approfondimento su temi specifici strettamen-te correlati alla produzione edilizia. Il mondo delle costruzioni di fronte alle sfide del mercato unico Europeo Opportunità e minacce, le caratteristiche dei mercati in trasformazione, i nuovi fattori del mer-cato unico, i soggetti investiti dal cambiamento, i livelli del cambiamento, gli impatti sui com-mittenti, sui progettisti, sulle imprese e sull'industria dell'indotto, i vantaggi competitivi dei ne-tworking produttivi, la re-ingegnerizzazione e la ri-valorizzazione dei processi di progettazio-ne, di produzione e di gestione, il ruolo degli ordini professionali. Durabilità e valore Le patologie edilizie, il problema concettuale della durabilità, il progetto dell'obsolescenza, cenni di analisi del valore, il concetto di costo globale di un processo, strategie e analisi dei flussi di cassa. La "nouvelle apprôche" e la direttiva europea sui prodotti da costruzione L'approccio prestazionale alla pianificazione e alla progettazione, i requisiti essenziali, qualità e costi. La legge quadro sulle opere pubbliche Le implicazioni sui processi e sulle responsabilità degli operatori, approfondimento sui modelli organizzativi di processo e sulle modalità di scelta del contraente (appalto integrato), la cen-tralità della progettazione, conformità prestazionale e conformità morfologica, validazione del progetto. La durabilità nella concezione e nella progettazione degli elementi costruttivi La durabilità dei materiali e dei sistemi, cause del degrado e difese dal degrado, strategie per la durabilità. Elementi costruttivi in calcestruzzo armato Le aggressioni al cls, tecnologia del cls, tecniche di prevenzione dei difetti e delle patologie, tecniche di intervento a guasto avvenuto.

Costantini, Dejaco - Organizzazione del cantiere + Tecnologia elementi costruttivi

 

La progettazione operativa dell'intervento I documenti del progetto con approfondimenti su capitolato e computi metrici, l'organizzazione e l'innovazione della produzione, il valore dell'organizzazione, le tecnologie di produzione, i piani di produzione e i piani dei controlli, il progetto dell'accantieramento. Concetto e strumenti per la qualità in edilizia e in architettura Evoluzione dei concetti e degli strumenti, i principi fondamentali, gli strumenti per il governo della qualità, metodi e livelli di controllo, il controllo del progetto e il controllo nella progetta-zione, metodi per la verifica prestazionale e funzionale degli elementi costruttivi, fasi e mo-menti significativi del controllo nella progettazione e nella produzione. Le norme della serie Uni-En-Iso 9000 nell'edizione 2000 Valutazione della qualità, assicurazione della qualità, miglioramento continuo della qualità, i sistemi per la gestione della qualità, processi e qualità, i requisiti di norma, la struttura di un sistema di qualità, il manuale della qualità e le procedure, i piani di qualità (piani di progetta-zione, piani di produzione, pianificazione in genere), la certificazione di un sistema qualità, il sistema di certificazione italiano e internazionale. I differenti aspetti della qualità Differenze tra qualità prestazionale, qualità organizzativa, controllo qualità, gestione totale per la qualità; le serie di norme Iso 45000 e Iso 14000; metodologie e strumenti per l'analisi e la gestione dei rischi. Seminari di approfondimento Il corso prevede lo svolgimento di seminari di approfondimento su alcuni dei seguenti temi: la progettazione tecnologia dei sistemi di chiusure verticali, approfondimenti specifici sul tema fuoco, i laterizi, l'isolamento termico ed acustico, la normativa per il cemento, i sistemi di cas-seratura, l'impermeabilizzazione sottoquota. Attività di laboratorio Il progetto tecnologico prestazionale, la qualificazione ed il controllo del progetto edilizio, la comparazione tra soluzioni conformi; la progettazione della sicurezza, la sicurezza nella pro-duzione con riferimento ai decreti legislativi 626/94 e 494/96, il fascicolo dell'opera, i piani di manutenzione.

Prerequisiti Conoscenze di base sul processo edilizio, conoscenze di base sul comportamento chimico e meccanico dei materiali da costruzione, conoscenze di base sul comportamento fisico-tecnico degli edifici.

Materiale didattico consigliato P. N. Maggi. Il processo edilizio. Città Studi, Milano, 1994. M. Costantini, G. Bettelli, P. Lafratta. La qualità come strumento di management innovativo. Franco Angeli, Milano, 1999. M. Costantini. Installare il sistema qualità negli studi di ingegneria - un sussidiario per l'appli-cazione guidata di Iso 9000:2000. Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri, Roma, 2002. M. Collepardi. Scienza e tecnologia del Calcestruzzo. Hoepli Editore. Guida alla Progettazione. BEMA Editrice. M. Costantini, A. Norsa. Prospettive di politica tecnica in edilizia: produzione e qualità. Franco Angeli, Milano, 1995. M. Picone. Tecnologia della produzione edilizia. UTET 1997. N. Sinopoli, M. Costantini et al. Prescrizioni tecniche: criteri per la progettazione, la costruzio-ne ed il collaudo degli edifici residenziali, (NTR Emilia Romagna). Franco Angeli, Milano, 1984.

Costantini, Dejaco - Organizzazione del cantiere + Tecnologia elementi costruttivi

Norme UNI 8981 parte 7 e UNI 9858, norma ISO 9001: 2000.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso gli studenti dovranno obbligatoriamente sostenere prove scritte in itinere (test multiscelta), relative agli argomenti trattati a lezione e durante i seminari, seguiti da correzione a fini di ripasso e approfondimento dei temi trattati. Le attività di laboratorio portano ad una valutazione per la parte tecnologico-progettuale e ad una per la progettazione della sicurezza. L'esame finale consiste in un colloquio sugli argomenti trattati durante il corso, i laboratori, i seminari; la valutazione finale è fondata sulla valutazione del colloquio, sui punteggi ottenuti nelle prove in itinere e sulle valutazioni del lavoro svolto nell'attività di laboratorio. Si è am-messi al colloquio di esame dopo aver superato le prove scritte, dopo aver frequentato il labo-ratorio per le ore previste, dopo aver ottenuto un giudizio positivo dalla revisione finale del la-voro di laboratorio.

Di Barba - Principi e applicazioni di elettrotecnica

 

Principi e applicazioni di elettrotecnica Docente: Paolo Di Barba Codice del corso: 062071 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 2 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/31 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento, lo studente avrà assimilato i concetti di grandezze elettriche e corrispondenti unità di misura, di comportamento dei bipoli lineari e loro proprietà energeti-che. Inoltre, lo studente avrà acquisito la capacità operativa di analizzare un circuito lineare e di descrivere un sistema elettrico di potenza, con particolare attenzione ai problemi della sicu-rezza elettrica.

Programma del corso 1. Principi Grandezze elettriche fondamentali e derivate. Regime stazionario. Bipolo ed equazione di Ohm. Caratteristiche ed equazioni di vari bipoli. Resistore e legge di Joule. Strumenti di misu-ra indicatori e registratori, analogici e numerici. Circuito elettrico: nodo, maglia. Equazioni di Kirchhoff. Analisi di un circuito lineare. Metodo dei potenziali di nodo. Metodo delle correnti di maglia. Teoremi dei circuiti elettrici. Condensatore lineare e perfetto. Induttore lineare e per-fetto. Grandezze periodiche alternate sinusoidali e loro rappresentazione con fasori. Regime sinusoidale. Bipoli elementari. Bipolo passivo: impedenza e ammettenza. Risposta in fre-quenza. Potenza elettrica in regime sinusoidale: attiva, reattiva, apparente. Rifasamento di un carico induttivo. Sistemi trifasi. Circuiti trifasi. Potenza. Elettricità e magnetismo. Circuiti ma-gnetici. 2. Applicazioni Sistema elettrico di potenza: produzione e trasmissione. Trasformatore ideale. Applicazioni del trasformatore. Linea elettrica e caduta di potenziale. Motore asincrono trifase. Caratteristi-ca meccanica del motore asincrono trifase. Convertitori statici. Componenti. Raddrizzatori. Interruttori. Sicurezza elettrica. Normativa elettrica.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, nu-meri complessi, derivate e integrali. Conoscenza dei contenuti del corso di Fisica 1C.

Materiale didattico consigliato M. Guarnieri, A. Stella. Principi e applicazioni di elettrotecnica. Ed. Progetto, Padova. A. Savini. Argomenti di elettrotecnica con esercizi. Ed. Spiegel, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. Per coloro che avranno superato entrambe le prove in itinere e avranno deciso di avvalersene entro l'anno accademico in cui si sono svolte, l'esame si svolgerà nell'ambito di uno degli appelli previsti; la prova finale consisterà in un col-loquio. La valutazione complessiva terrà conto del colloquio e dei risultati delle prove in itinere. Diversamente, gli studenti sosterranno una prova scritta per essere ammessi al collo-quio finale. Durante le prove in itinere e la prova scritta degli appelli d'esame è possibile con-sultare qualsiasi materiale didattico. Le prove in itinere hanno validità un anno accademico. Le prove effettuate in uno degli appelli d'esame hanno validità limitata a quell'appello. È possibile visionare gli argomenti di colloquio finale su:

Di Barba - Principi e applicazioni di elettrotecnica

http://www.unipv.it/electric/cad/ATT_DID_p_e_a_elt_colloquio_finale.htm. È necessario iscriversi all'appello in cui si intende sostenere il colloquio finale. L'iscrizione agli appelli si effettua presso la segreteria del Dipartimento di Ingegneria Elettrica al piano G. An-che gli studenti che non devono sostenere lo scritto devono presentarsi il giorno dell'appello, in quanto in tale sede verrà istituito il calendario per lo svolgimento della prova orale.

Ardizzone - Progettazione con elaborazione grafica

 

Progettazione con elaborazione grafica Docente: Francesco Ardizzone Codice del corso: 062269 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si pone come obiettivo la lettura, la rappresentazione e la progettazione unificata, in tradizionale e in automatico, dell'edilizia alle diverse scale: organismo edilizio, complesso in-sediativo, territorio. Lo studente dovrà quindi acquisire una buona conoscenza e capacità d'u-so degli strumenti informatici per la rappresentazione del progetto sia tipologico che tecnolo-gico.

Programma del corso Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni. Lezioni Le lezioni sviluppano la conoscenza delle regole di rappresentazione della forma e delle rego-le unificate di segni, simboli e di scrittura del progetto letto alle varie scale di rappresentazio-ne, utilizzando gli strumenti contenuti in programmi CAD bi e tridimensionale e di rielabora-zione di immagini in formato raster. Le regole di rappresentazione della forma riguardano la conoscenza delle proiezioni parallele (doppia proiezione ortogonale, assonometria) e delle proiezioni centrali. Le regole di segni, simboli e di scrittura per l'unificazione del progetto ri-guardano sia la scala del territorio comunale che degli organismi abitativi. La parte riguardan-te l'elaborazione grafica consiste nell'apprendimento di programmi CAD bi e tridimensionali e modellatori solidi, per il rilievo dell'esistente e il progetto del nuovo. Esercitazioni Le esercitazioni riguardano l'apprendimento e la messa in pratica dei programmi CAD me-diante la progettazione e la riscrittura in automatico di organismi edilizi alle diverse scale di rappresentazione. Tema d'anno Consiste nel rilievo e nella riprogettazione, in forma individuale o di gruppo, di un organismo edilizio analizzato alle diverse scale di rappresentazione attraverso l'utilizzo dei programmi CAD ed il trattamento di immagini raster. Prerequisiti Conoscenze del disegno tecnico in generale, conoscenza di informatica grafica.

Materiale didattico consigliato Alcuni temi sviluppati in lezione vengono forniti su supporto informatico. M1 UNI. Vol, I Norme per il disegno tecnico. Norme generali. Roma 1996. M1 UNI. Vol. II Norme per il disegno tecnico. Edilizia e settori correlati. Roma 1996. Docci M. Manuale di disegno architettonico. Laterza. Docci M., Mirri F. La redazione grafica del progetto architettonico. NIS. Mazzucchi S. Edilizia seriale. Riscrittura in automatico. MA.RO.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso vengono effettuate esercitazioni e prove in itinere. L'esame consiste in una prova scritta sull'uso dei programmi informatizzati e in una prova orale riguardante la discus-sione del tema d'anno e i contenuti del corso.

Cattaneo - Progettazione del paesaggio

Progettazione del paesaggio Docente: Tiziano Cattaneo Codice del corso: 061081 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 4,5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/14 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza necessaria per affrontare un progetto di architettura del paesaggio sia sul piano teorico che su quello applicativo.

Programma del corso L'attività formativa si compone di lezioni e di esercitazioni progettuali. Le lezioni teoriche ver-teranno sull'approfondimento delle teorie contemporanee sul paesaggio e sulla sua architettu-ra, attraverso la definizione dei suoi elementi costitutivi e l'analisi degli studi e dei progetti più significativi. All'interno del corso saranno illustrati alcuni esempi che meglio chiariscono i pos-sibili approcci progettuali al tema del paesaggio urbano e naturale, riconoscendo come ele-menti fondanti per la trasformazione del paesaggio l'individuazione delle preesistenze am-bientali, architettoniche, storiche e culturali, per arrivare alla definizione di carattere intrinseco dei luoghi su cui si opera. Le esercitazioni riguarderanno la progettazione paesistica di aree complesse approfondendo il ruolo dei sistemi naturali, ambientali, morfologici e infrastrutturali, nel processo di progettazione architettonica del paesaggio.

Prerequisiti Conoscenze derivate dai corsi di Architettura e Composizione Architettonica, di Storia dell'Ar-chitettura 2, di Architettura tecnica 2.

Materiale didattico consigliato La bibliografia verrà fornita e commentata durante le lezioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame verterà sulla discussione delle proposte progettuali elaborate, in stretto riferimento ai temi trattati, sull'apprendimento dei principi teorici della progettazione del paesaggio e sulla bibliografia di riferimento.

Montecchi - Progettazione elettronica

 

Progettazione elettronica Docente: Federico Montecchi Codice del corso: 062217 Lezioni (ore/anno): 21 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 40 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 10

Obiettivi formativi specifici Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito conoscenze sull'impiego operativo dei cir-cuiti digitali bipolari, degli amplificatori operazionali, dei dispositivi elettronici; deve avere ac-quisito conoscenze progettuali, anche attraverso l'uso del programma SPICE, sufficienti per progettare, simulare, realizzare e caratterizzare sperimentalmente semplici subassiemi elet-tronici, con stesura dei relativi rapporti tecnici; deve avere sviluppato la capacità di lavorare autonomamente in laboratorio e di collaborare nel lavoro di gruppo.

Programma del corso Il programma di simulazione SPICE Introduzione all'uso del programma di simulazione elettrica SPICE, disponibile in laboratorio, e suo costante impiego parallelamente alle attività sperimentali. Progetto di subassiemi analogici Progetto circuitale, simulazione CAD, realizzazione e caratterizzazione sperimentale di circuiti analogici: • filtri analogici attivi, • schemi di amplificatori operazionali, • stadi di potenza. Progetto di circuiti non lineari Progetto circuitale, simulazione CAD, realizzazione e caratterizzazione sperimentale di circuiti non lineari: • oscillatori sinusoidali, • circuiti bistabili, • generatori di forme d'onda, anche controllati in tensione, • circuiti limitatori, raddrizzatori di segnale, Circuiti digitali bipolari • famiglie logiche TTL e sottofamiglie; generalità e caratteristiche di impiego. • famiglia ECL.

Prerequisiti Conoscenze di elettronica di base e dei sistemi relazionati.

Materiale didattico consigliato Note applicative e manuali d'uso di prodotti commerciali. A.S. Sedra, K.C. Smith. Microelectronics Circuits. Saunders College Publishing Harcourt Brace&Company, Orlando, USA.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame, a carattere esclusivamente orale, consiste nella discussione del rapporto tecnico che lo studente, anche in gruppo con altri, avrà contribuito a redigere sulla realizzazione di un progetto circuitale, prescelto e svolto nella parte conclusiva del corso.

De Lotto - Progettazione urbanistica e valutazione ambientale strategica

Progettazione urbanistica e valutazione ambien-tale strategica Docente: Roberto De Lotto Codice del corso: 061087 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 4,5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/21 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di far acquisire allo studente gli strumenti teorici, metodologici ed operativi per l'applicazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica alla progettazione ur-banistica e alla pianificazione, come enunciato nella Direttiva Europea 2001/42/CE e nelle successive leggi e regolamenti nazionali e regionali, e di fornire il quadro conoscitivo discipli-nare e normativo in tema di sostenibilità ambientale applicata alla trasformazione/gestione territoriale e urbana.

Programma del corso Il Corso si articola in tre sezioni principali: in prima istanza viene definito l'ambito di applica-zione della Valutazione Ambientale Strategica in relazione al contesto disciplinare, normativo e culturale; in seguito viene descritta la procedura di Valutazione Ambientale Strategica; la terza parte del Corso approfondisce gli strumenti operativi specifici utilizzati nella VAS. Ambito di applicazione della Valutazione Ambientale Strategica In questa prima parte del Corso viene definito l'ambito di applicazione della Valutazione Am-bientale Strategica in relazione al contesto disciplinare, normativo e culturale relativo all'appli-cazione del principio di sostenibilità ai piani, programmi e progetti che possono avere conse-guenze significative sull'ambiente, alla definizione dei parametri stessi di sostenibilità nel pas-saggio dalla fase pianificatoria a quella progettuale e attuativa. Si definisce inoltre il ruolo del-la VAS in riferimento ad altre procedure di valutazione ambientale di livello locale o generale (Valutazione di Impatto Ambientale, Contabilità Ambientale, Agenda 21, Rapporti sullo Stato dell'Ambiente). Gli aspetti territoriali coinvolti vengono approfonditi anche in relazione agli strumenti contemporanei gestione del territorio ed all'utilizzo delle Carte Tematiche. Procedura di redazione della Valutazione Ambientale Strategica Nella seconda parte viene descritta la procedura di Valutazione Ambientale Strategica, intesa come parte del sistema dinamico di programmazione-valutazione degli interventi. Ne viene specificata la finalità, come verifica della rispondenza dei piani e dei progetti con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile in senso lato, tenendo conto degli effettivi vincoli ambientali e della diretta incidenza degli interventi sulla qualità ambientale, sociale ed economica. Vengono ini-zialmente definite le due fasi principali: la fase analitica, in riferimento ai principali sistemi ter-ritoriali e urbani (Ambientale, Insediativo e Infrastrutturale), e quella progettuale attraverso la descrizione degli ambiti e delle procedure di applicazione di specifici piani e progetti. Si illu-stra poi il metodo applicativo e si precisano le sezioni della procedura di valutazione (Valuta-zione nella fase di orientamento e impostazione, Valutazione nella fase di elaborazione e re-dazione, Valutazione nella fase di consultazione e adozione/approvazione, Valutazione nella fase di attuazione e gestione). Si illustra infine il metodo di redazione del "Rapporto Ambien-tale". Strumenti operativi specifici utilizzati nella Valutazione Ambientale Strategica La terza parte del Corso approfondisce gli strumenti operativi specifici utilizzati nella VAS quali: descrizione e utilizzo dei Sistemi di Indicatori, metodi e modelli per la creazione degli scenari alternativi, metodi e modelli per la Valutazione dei progetti.

De Lotto - Progettazione urbanistica e valutazione ambientale strategica

 

Prerequisiti Conoscenze derivate dal Corso di Urbanistica 1.

Materiale didattico consigliato Materiale fornito dal docente e materiale disponibile in rete. In particolare si consiglia la con-sultazione del materiale scaricabile presso i seguenti siti: http://www.interreg-enplan.org/ http://www.ec.europa.eu/environment/eia/ http://www2.minambiente.it/sito/settori_azione/via/vas/vas_indice.asp http://www.ocs.polito.it/ http://ambiente.formez.it/vas.html.

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento avverrà attraverso un colloquio con il Docente.

Lombardi - Progetto di sistemi digitali

Progetto di sistemi digitali Docente: Remo Lombardi Codice del corso: 062062 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel, Inf, Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Descrizione del progetto di sistemi HW e SW di acquisizione basati su DSP. Comunicazione tra DSP e PC con tecnologia Blue-Tooth. Realizzazione di programmi in LabVIEW per la ge-stione ed il trasferimento di dati tra DSP e Personal Computer.

Programma del corso Introduzione al Laboratori Virtual Instrument Engineering Workbench (LabVIEW). Sviluppo di software in linguaggio G per: la gestione dei file, delle code, degli array, delle stringhe ecc. la realizzazione di un VI per il controllo delle porte com/USB e per la per la gestione di dati ac-quisiti tramite Blue-Tooth. Progetto di un sistema gestito da DSP per l'acquisizione di variabili rilevate da sensori per applicazioni in strumentazione industriale e biomedica.

Prerequisiti Conoscenze di base dell'elettronica dei sistemi digitali e della struttura dei microprocessori.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso. Sito web del corso: http://polar.unipv.it

Modalità di verifica dell'apprendimento Realizzazione, su computer, di un programma in LabVIEW ed in linguaggio assembler per il DSP. Dovrà essere implementata la comunicazione Blue-tooth fra DSP e Personal Computer per visualizzare l’andamento della variabile acquisita dal convertitore A/D residente sul DSP. LA FREQUENZA AL CORSO È OBBLIGATORIA.

Pavese - Progetto di strutture

 

Progetto di strutture Docente: Alberto Pavese Codice del corso: 062251 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 4 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 12

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di avviare gli allievi alla progettazione strutturale, intesa come processo globale che parte da dati funzionali ed architettonici per arrivare alla concezione, al dimensio-namento ed alla verifica della struttura. Il corso è fortemente orientato ad aspetti applicativi, richiedendo quindi una fattiva partecipazione degli allievi. Una parte fondamentale del corso consiste nella progettazione esecutiva di una parte della struttura di un edificio. Al termine del corso gli allievi dovranno essere in grado di concepire un progetto strutturale e di dimensiona-re e verificare specifici elementi.

Programma del corso Introduzione Scelte progettuali fondamentali, procedimenti di dimensionamento semplificato, analisi con metodi avanzati. Comprensione, anche intuitiva, della risposta di sistemi strutturali. Progettazione strutturale Scelte tipologiche e di materiali. Schemi strutturali. Azioni di progetto. Progetto e analisi. Uso e critica di documenti normativi. Revisione di concetti preliminari Stati limite. Presso-flessione. Taglio. Torsione. Effetti del II ordine. Duttilità. Fessurazione. Analisi lineare e non lineare. Progetto di Elementi strutturali Fondazioni dirette ed indirette: plinti, travi rovesce, pali; stima delle caratteristiche del terreno; verifiche e disposizione dell'armatura. Pilastri: rettangolari e circolari; progetto e verifica, ar-matura longitudinale e staffe; confinamento; rastremazione, chiamate, sovrapposizione delle armature. Pareti soggette prevalentemente ad azioni verticali e muri di sostegno: verifiche e disposizione dell'armatura. Travi: con sezioni rettangolari, a T, a doppio T, ribassate ed in spessore; armatura tesa e compressa; staffe e confinamento. Nodi trave-colonna: nodi cen-trali, a T, a L; modalità di fessurazione e collasso; disposizione delle armature. Solai e struttu-re di copertura: tipi di solai; parti prefabbricate e gettate in opera; limitazione delle deforma-zioni; ruolo degli elementi di alleggerimento; rompitratta e forature; solai inclinati; elementi spingenti ed a spinta eliminata; solette a piastra. Scale: rampe a sbalzo ed a ginocchio; di-sposizione delle armature. Progetto delle strutture fondamentali di un edificio Prerequisiti Concetti fondamentali di analisi, geometria e fisica. Metodi di analisi strutturale. Proprietà dei materiali da costruzione (acciaio, calcestruzzo, muratura). Comportamento in esercizio ed a rottura di elementi e sezioni in calcestruzzo ed in acciaio, soggetti a presso-flessione, taglio e torsione.

Materiale didattico consigliato NORME EUROPEE: Eurocodice 2 ed Eurocodice 8. NORME ITALIANE: L. 1086/71; D.M. Min. LLPP 9.1.1996; Circ. Min. LLPP n. 252 AA.GG./S.T.C. del 15.10.1996; L. 64/1974; D.M. Min. LLPP 16.1.1996; D.M. Min. LLPP 2.7.1981; Circ. Min. LLPP n. 21745 del 3.7.1981; Circ.

Pavese - Progetto di strutture

Min. LLPP n. 65 del 10.4.1997; D.M. Min. LLPP 20.11.1987; Circ. Min. LLPP n. 30787 del 4.1.1989; D.M. Min. LLPP 16.1.1996; Circ. Min. LLPP n. 156AA.GG./S.T.C.; D.M. Min. LLPP 11.3.1988; Circ. Min. LLPP n. 30483 del 24.9.1988.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il risultato finale sarà valutato sulla base di quattro parametri, con peso pressoché equivalen-te: il progetto esecutivo di una struttura che gli allievi predisporranno nel corso dell'anno; una prova scritta di medio termine; una prova scritta finale; una prova orale finale. È possibile es-sere esentati dalla prova orale finale, nel qual caso il voto sarà basato sui primi tre parametri e non potrà superare i 24/30.

Pinho - Progetto di strutture (ea)

 

Progetto di strutture (ea) Docente: Rui Pinho Codice del corso: 061076 Lezioni (ore/anno): 54 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 18

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di avviare gli allievi alla progettazione strutturale, intesa come processo che parte dai dati funzionali ed architettonici per arrivare alla concezione, al dimensionamento ed alla verifica della struttura di un edificio, con particolare riguardo alle problematiche sismi-che. Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di predimensionare la struttura di un edificio in cemento armato o acciaio, modellarla correttamente, eseguire analisi statiche e di-namiche tridimensionali mediante codici di calcolo considerando le opportune azioni di pro-getto, progettare e verificare gli elementi strutturali dell'edificio (travi, pilastri, pareti, nodi) con i relativi dettagli costruttivi, il tutto con particolare riferimento alla progettazione in zona sismica.

Programma del corso Il programma del corso può essere suddiviso in cinque capitoli principali, elencati di seguito. Inoltre, il corso prevede anche lo svolgimento di una esercitazione progettuale in cui gli stu-denti dovranno progettare e verificare la struttura di un edificio. Progettazione strutturale - problematiche generali Materiali di costruzione (cemento armato, acciaio, muratura, legno...). Configurazione struttu-rale (telai, pareti strutturali, nuclei...). Esempi di configurazioni strutturali diverse (telai, capan-noni, grattacieli...). Azioni sulle costruzioni e loro influenza sulla soluzione strutturale (carichi verticali, vento, variazioni termiche, esplosione, fuoco, cedimento del terreno...). Azione si-smica (intensità, scale, fattori che influenzano il moto del terreno, definizione dell'azione per il progetto strutturale, spettro di riposta...). Introduzione alla modellazione delle strutture Obiettivo dell'analisi. Utilizzo di programmi di calcolo automatico. Scelta del tipo di modella-zione e di analisi. Modellazione di telai. Rappresentazione degli elementi strutturale (colonne, travi, nodi trave-colonna, pareti strutturali...). Rappresentazione dei vincoli interni ed alla base (giunti, fondazioni...). Introduzione al programma di calcolo SAP 2000 (materiali, sezioni, ele-menti, nodi, vincoli, carichi, "rigid-ends", "end-releases"). Casi esempio. Richiami sul dimensionamento delle strutture in cemento armato Stati limiti ultimi e di esercizio. Proprietà dei materiali (valori medi e caratteristici). Coefficienti di sicurezza. Sforzi (assiale, flessione, taglio). Calcolo delle armature. Dimensionamento di elementi solaio, trave e colona. Progetto di un telaio in cemento armato Combinazione dei carichi, valori caratteristici, valori di calcolo, fattori di combinazione, etc.. Distribuzione del carico. Predimensionamento. Scelta del solaio. Scelta delle dimensioni di travi e pilastri. Modellazione con il computer. Verifica della struttura predimensionata. Analisi modale di telai. Calcolo dell'azione sismica. Dimensionamento degli elementi strutturali e del-le fondazioni.

Prerequisiti Il corso richiede come prerequisiti fondamentali ed irrinunciabili i contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni e di Tecnica delle Costruzioni.

Pinho - Progetto di strutture (ea)

Materiale didattico consigliato Alcun materiale didattico consigliato è elencato di seguito. L. Petrini, R. Pinho, G.M. Calvi. Criteri di Progettazione Antisismica degli Edifici. IUSS Press, 2004. E. Cosenza, G. Magliulo, M. Pecce, R. Ramasco. Progetto Antisismico di Edifici in Cemento Armato. IUSS Press, 2004. D.M. Min. LL.PP. 9 gennaio 1996. Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche. D.M. Min. LL.PP. 16 gennaio 1996. Norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi". Circolare Min. LL.PP. 4 luglio 1996, n.156AA.GG./STC. Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003. Norme tecni-che per il progetto, la valutazione e l'adeguamento sismico degli edifici. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3316 del 2 ottobre 2003. Modifiche ed integrazioni all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003. EUROCODE 8. Design for structures for earthquakes resistance - Part 1 - General rules, seismic actions and rules for buildings, Final Draft - prEN 1998-1, December. R. Park, T. Paulay. Reinforced Concrete Structures. John Wiley & Sons Inc, 1975. T. Paulay, M.J.N. Priestley. Seismic Design of Reinforced Concrete and Masonry Buildings. John Wiley & Sons Inc., 1992. G.G. Penelis and A.J. Kappos. Earthquake-resistant concrete structures. E&FN SPON (Chapman & Hall), 1997.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le esercitazioni progettuali, che costituiscono parte fondamentale del corso, sono oggetto di una verifica in itinere e di una verifica finale che consiste in una discussione dei risultati e de-gli elaborati. È prevista una prova scritta ed orale finale, a cui si può accedere solamente do-po la verifica delle esercitazioni progettuali. Per gli studenti che non abbiano potuto svolgere le verifiche in itinere è prevista la verifica prima dell'esame orale.

Magenes - Progetto e riabilitazione delle strutture in muratura (ea)

 

Progetto e riabilitazione delle strutture in mu-ratura (ea) Docente: Guido Magenes Codice del corso: 061079 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 4,5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei principi fondamentali della meccanica delle strutture in muratura. Capacità di eseguire il progetto strutturale di edifici ordinari in muratura semplice o armata, inclusa la pro-gettazione in zona sismica. Conoscenza delle principali cause e fenomenologie di dissesto nelle costruzioni esistenti in muratura, e dei principali criteri e tecniche di intervento per la ria-bilitazione strutturale.

Programma del corso Parte prima I materiali costituenti le murature. Tipologie delle murature moderne. Il materiale muratura: proprietà meccaniche, modelli costitutivi. Comportamento in stati monoassiali di tensione (compressione, trazione). Stati tensionali complessi. Resistenza a taglio. Stati limite di ele-menti strutturali (pannelli murari in muratura semplice ed armata). Azioni nel piano medio. A-zioni ortogonali al piano medio. Effetti geometrici del secondo ordine. Tipi strutturali e conce-zione dell'edificio. Modelli d'insieme, analisi strutturale e verifiche di sicurezza. Edifici in mura-tura soggetti all'azione sismica. Parte seconda Le murature storiche. Tipologie murarie. Principali elementi costruttivi delle strutture storiche in muratura. Archi e volte, analisi statica. Cause e diagnosi dei dissesti di edifici esistenti. Ri-lievo strutturale. Metodi di indagine. L'analisi strutturale degli edifici esistenti. Criteri e tecniche di intervento. Il consolidamento antisismico. Nota Tutti gli argomenti verranno trattati con riferimento alle normative nazionali ed europee più recenti.

Prerequisiti Contenuti degli insegnamenti di Scienza delle Costruzioni A e B, Tecnica delle Costruzioni A e B.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico distribuito dal docente coprirà gran parte degli argomenti. Di volta in volta verranno inoltre segnalati testi utili relativamente ai vari argomenti, fra i quali i seguenti. G.Macchi, G.Magenes. Le costruzioni in muratura, Cap. 13 del libro "Ingegneria delle struttu-re" a cura di E.Giangreco, vol. 3. UTET. G.Righetti, L.Bari. L'edificio in muratura. Consorzio Poroton, edizioni B.I.N. I.V. Carbone, A. Fiore, G. Pistone. Le costruzioni in muratura. HOEPLI. G.Croci. Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici. UTET. A.Giuffrè. Letture sulla meccanica delle murature storiche. Ed. Kappa, Roma.

Magenes - Progetto e riabilitazione delle strutture in muratura (ea)

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso gli studenti svolgono esercitazioni di progetto aventi lo scopo di applicare la teoria e le disposizioni regolamentari illustrate a lezione. L'accesso alla prova orale finale è subordinato allo svolgimento delle esercitazioni suddette. La prova orale finale riguarda tutto il programma svolto.

Maccarini - Progetto, gestione e produzione di beni e servizi

 

Progetto, gestione e produzione di beni e servizi Docente: Piero Maccarini Codice del corso: 062306 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, Elt, ElTel, Inf, Serv Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il Corso è promosso dall'Unione Industriali della Provincia di Pavia con l'intervento di alcune Aziende associate. Alla fine del corso lo studente deve aver acquisito, nell'ambito di specifi-che esperienze direttamente collocate nel mondo del lavoro, le conoscenze fondamentali che stanno alla base dello sviluppo e gestione di un intero progetto industriale dalla sua iniziale caratterizzazione fino alla sua ingegnerizzazione e produzione.

Programma del corso Concezione di un nuovo prodotto e individuazione di mercato Progettazione e industrializzazione di un prodotto Gestione di una commessa industriale Gestione delle reti di vendita Gestione del personale Analisi economica dei costi industriali e politiche di manutenzione nell'ambito della produzione di una Azienda alimentale Prerequisiti Sono quelli richiesti per l'iscrizione alla Facoltà.

Materiale didattico consigliato I riferimenti bibliografici e il materiale didattico saranno indicati dai docenti nel corso delle le-zioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le prove d'esame si basano su relazioni tematiche relative agli argomenti proposti durante lo svolgimento delle lezioni e su un colloquio.

Marconi - Progetto, gestione e produzione di beni e servizi (mn)

Progetto, gestione e produzione di beni e ser-vizi (mn) Docente: Marzio Marconi Codice del corso: 062302 Lezioni (ore/anno): 24 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: NG-IND/35 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Apprendimento dei principali meccanismi decisionali, organizzativi e gestionali dell'impresa, rivolti alla produzione ed allo scambio di beni e servizi nonché analisi dei principali strumenti di controllo della gestione e dei risultati ottenuti.

Programma del corso Elementi di economia aziendale: Struttura - persone e mezzi; Oggetto - aziende di produzione ed erogazione; Fini - il reddito di esercizio. Il sistema informativo aziendale - la contabilità ed il controllo contabile. Concezione di un nuovo prodotto e formulazione degli obiettivi strategici Analisi della posizione di partenza dell'impresa e delle prospettive strategiche. Analisi delle combinazioni prodotti/mercati e delle risorse utilizzate e utilizzabili. Analisi dei punti di forza e di debolezza dell'impresa rispetto alla concorrenza. Processo di sviluppo delle strategie e ma-trice del portafoglio. Organizzazione delle vendite e politiche di marketing Il marketing mix. La pubblicità e la promozione delle vendite. L'organizzazione delle vendite e della rete distributiva. Industrializzazione di un prodotto e calcoli di convenienza economica dell'investimento Il processo decisionale. Tecniche di calcolo economico: il break even point; i flussi di cassa; il pay back period; il return on investment; il net present value. Produzione, lavoro e gestione degli acquisti e degli approvvigionamenti Processi di tipo continuo ed intermittenti. La disposizione del macchinario. La capacità produt-tiva dell'impianto. L'ubicazione degli stabilimenti. Il rinnovo degli impianti. La gestione della commessa. Gli approvvigionamenti e la gestione degli acquisti. L'organizzazione aziendale e la gestione delle risorse umane La divisione del lavoro ed il coordinamento. La progettazione delle posizioni individuali. Il pro-cesso di raggruppamento in unità e la loro dimensione ottimale. La progettazione dei colle-gamenti laterali. Analisi economica dei costi industriali, pianificazione e controllo di gestione La contabilità analitica. Classificazione dei costi. Il costo di produzione. Il processo di deter-minazione dei costi. Il direct costing ed il full costing. Il processo di imputazione dei costi co-muni. Il controllo della gestione nel sistema informativo aziendale. I piani pluriennali, il Budget ed il reporting.

Prerequisiti Conoscenza dei principali concetti di economia aziendale.

Materiale didattico consigliato G.Caprara. Corso di economia delle imprese industriali. ed. Giuffrè. M.E. Porter. Strategia competitiva. Ed. Tipografia Compositori

Marconi - Progetto, gestione e produzione di beni e servizi (mn)

 

G.Hinterhuber. La direzione strategica dell'impresa industrial. Ed. Isedi. P.Kotler. Marketing management. Ed. Pearson. R.Araldi. Le dicisioni di investimento nelle imprese industriali. Ed Ermes. I. Facchinetti. Contabilità analitica, calcolo dei costi e decisioni industriali. Ed. Il Sole 24ore. AA.VV. Manuale di controllo di gestione. Cura U. Bocchini - Ed. Il sole 24ore. Verranno inoltre rese disponibili slides ed appunti delle lezioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Colloquio orale a fine corso.

Bressan - Propagazione e radiocomunicazioni

Propagazione e radiocomunicazioni Docente: Marco Bressan Codice del corso: 062264 Lezioni (ore/anno): 31 Corso di laurea: Eln Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nel corso vengono descritti i principali fenomeni d'interazione tra la radiazione elettromagne-tica e l'ambiente nella banda delle radiofrequenze, al fine di mettere in grado gli studenti di valutare, in base a semplici schematizzazioni, i parametri fondamentali di un collegamento radio. Il corso si propone inoltre di fornire nozioni di base su alcuni sistemi di radiocomunica-zione per i quali i fenomeni connessi alla propagazione del segnale radio nell'ambiente natu-rale costituiscono un aspetto importante.

Programma del corso Il corso illustra i principali fenomeni che interessano un collegamento radio al fine di modella-re il canale di trasmissione sia dal punto di vista del segnale che da quello del rumore. Nel corso vengono illustrate, semplicemente schematizzate e quantificate le principali interazioni del segnale elettromagnetico con l'ambiente, in particolare vengono trattate:. l'interazione con il terreno e con gli ostacoli considerando le onde guidate dalla superficie del terreno; le onde riflesse o diffuse dal terreno o da eventuali ostacoli presenti lungo il cammino di propagazione;. l'interazione con la ionosfera relativa sia a collegamenti radio tra stazioni di terra per riflessione ionosferica, sia a collega-menti con stazioni spaziali attraverso la ionosfera;. l'interazione con la troposfera considerando gli effetti della variazione dell'indice di rifrazione con l'altezza dal suolo (orizzon-te radio, raggio terrestre equivalente, diversi tipi di rifrazione, condotti), gli effetti della varia-zione dell'indice di rifrazione su piccola scala (cammini multipli, scintillazione) e gli effetti do-vuti a idrometeore (assorbimento, diffusione e depolarizzazione). sistemi di radiocomunicazione il corso è completato con cenni alla modellazione statistica di un canale radio (evanescenze a tempi brevi e a lungo termine) e con la descrizione di base di alcuni sistemi di radiocomunica-zione quali i sistemi radar, i sistemi di comunicazione radiomobile e i sistemi di posizionamen-to globale (GPS).

Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza della teoria della radiazione elettromagnetica, compresa l'approssimazione dell'ottica geometrica, e i concetti di base relativi alle antenne.

Materiale didattico consigliato A. Paraboni, M. D'Amico. Radiopropagazione. Mc Graw-Hill, Milano, 2002. R.E. Collin. Antennas and radiowave propagation. Mc. Grow Hill, 1985. limitatamente alla se-conda parte, relativa alla propagazione. M. I. Skolnik. Introduzione ai sistemi radar. Bizzarri, Roma, 1972. (testo utile come riferimento sui principi di base). Per la parte riguardante tutti i sistemi di radiocomunicazione trattati, verrà fornito del materiale durante lo svolgimento del corso.

Bressan - Propagazione e radiocomunicazioni

 

Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica dell'apprendimento è basata su una prova scritta ed una orale. La prova scritta consiste nella soluzione di qualche semplice problema di valutazione delle caratteristiche di un collegamento radio. È ammesso alla prova orale chi ha ottenuto nella prova scritta almeno 15/30. Non sono previste prove in itinere.

Resta - Recupero e conservazione degli edifici

Recupero e conservazione degli edifici Docente: Fulvio Resta Codice del corso: 061068 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso mette in rilievo, dapprima, la differenza concettuale e metodologica tra il "recupero" edilizio finalizzato al riuso e quindi alla conservazione ed il "restauro" degli edifici singolari (e-dilizia monumentale) finalizzato in primo luogo alla conservazione ed in subordine al riuso, quindi introduce la progettazione del recupero, nel rispetto degli aspetti morfologici, strutturali e di funzionamento a sistema dell'apparato tecnologico subordinato alla conoscenza sia della consistenza fisica e dei livelli di prestazione residui degli elementi di fabbrica, sia della com-patibilità dell'impianto dell'organismo edilizio con nuove destinazioni d'uso o con le nuove esi-genze di una stessa destinazione d'uso.

Programma del corso Il processo di costruzione, uso, decadimento, riuso e manutenzione di un organismo edilizio. Obsolescenze tipologiche e tecnologiche Rilievo e diagnostica Tecniche (tradizionali e strumentali) di rilievo geometrico e di rappresentazione degli organi-smi edilizi finalizzate al recupero; diagnostica distruttiva e non distruttiva; definizione ed inter-pretazione delle patologie edilizie; quadri fessurativi e quadri umidi. Recupero statico degli edifici Analisi delle patologie statiche e strumenti diagnostici; analisi delle lesioni; deformazioni e fessurazioni; cedimento delle fondazioni; cedimento di elementi portanti verticali continui ed isolati in muratura; classificazione dei dissesti; assestamento, schiacciamento, presso flessio-ne e spinte; verifiche di stabilità; cedimento di elementi portanti orizzontali quali solai in legno, in ferro e in c.a., volte ed archi in muratura, tetti; verifiche di stabilità. Interventi di consolidamento statico Opere provvisionali e protesi di consolidamento; procedimenti costruttivi per il consolidamento delle fondazioni, di elementi portanti verticali continui ed isolati, di elementi portanti orizzontali piani ed a volta con particolare riferimento ai solai con orditure in legno, acciaio e c.a., volte ed archi in muratura. Recupero igienico degli edifici Analisi delle patologie umide e strumenti diagnostici; interventi di risanamento dall'umidità del-le murature affette da umidità ascendente dal sottosuolo, delle murature e delle chiusure oriz-zontali di copertura e di base affette da fenomeni di condensa. Patologie dei materiali e tecniche di conservazione Le patologie dei materiali lapidei e tecniche di conservazione; le patologie dei materiali murari artificiali (laterizi, malte) e tecniche di conservazione; le patologie del legno e tecniche di con-servazione.

Prerequisiti Considerato il carattere professionalizzante e di sintesi progettuale della disciplina è indi-spensabile la conoscenza della tecnologia edile, della scienza e della tecnica delle costruzioni e della fisica tecnica edile.

Resta - Recupero e conservazione degli edifici

 

Materiale didattico consigliato G. Massari. Risanamento igienico dei locali umidi. S. Mastrodicasa. Dissesti statici nelle strutture edilizie. Ed. Hoepli 1983. F. Resta. Edifici in muratura. Dalla classificazione delle patologie alla definizione degli inter-venti. Quaderno n. 27 Ist. Architettura e Urbanista. Fac. Ingegneria di Bari. Edipuglia 1990 - Bari. G. Caterina. Tecnologie del recupero edilizio. UTET 1989 - Torino.

Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti durante le ore di esercitazione dovranno produrre un tema d'anno avente per og-getto il recupero tecnologico e funzionale di un edificio con particolari valenze storico architet-toniche. La prova di esame consisterà nella verifica dell'apprendimento dei contenuti teorici della disciplina attraverso la discussione del tema d'anno.

Resta - Restauro architettonico

Restauro architettonico Docente: Fulvio Resta Codice del corso: 061066 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/19 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso è finalizzato a fornire le conoscenze necessarie per operare con consapevolezza sto-rica, architettonica e tecnica nel settore della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio monumentale, nell'ambito del dibattito teorico contemporaneo sul restauro critico scientifico maturato sulle esperienze del passato.

Programma del corso Le lezioni teoriche affronteranno le problematiche generali di formazione e di metodo relativi alla storia, alla cultura ed alle tecniche del restauro. I monumenti e la storia della tecnologia edilizia I principi e i procedimenti costruttivi, rapporti tra materiali disponibili e architettura, tra l'evolu-zione tecnologica e la forma architettonica. Teoria e storia del restauro Il restauro nell'antichità. Le scoperte scientifiche ed archeologiche alla fine del '700 ed i primi provvedimenti per la salvaguardia dei monumenti. Il "Restauro stilistico" (E. Viollet Le Duc); il "Restauro Romantico" (W. Morris e J. Ruskin); la posizione di C. Boito. La disciplina nel '900: il "Restauro storico" (L. Beltrami); il "Restauro scientifico" (G. Giovannoni); Le "Carte del Re-stauro" e la legislazione italiana degli anni '30. Il "Restauro critico" (R. Pane e R. Bonelli); la teoria di Cesare Brandi (Istanza storica ed estetica) e la Carta del Restauro italiano del 1972. Il dibattito contemporaneo sul "Restauro critico-scientifico". La conoscenza del monumento e la acquisizione di consapevolezza preliminari al progetto di restauro. Analisi del monumento Ricerca storica intrinseca ed estrinseca; il rilievo critico (geometrico, materico, tecnologico e delle trasformazioni); rilievo dello stato di conservazione: criteri generali per la diagnosi delle patologie statiche ed umide. Il progetto di restauro I concetti di compatibilità tecnologica e tipologica, di riconoscibilità e reversibilità degli inter-venti; individuazione della destinazione d'uso, delle tecniche e metodi di restauro compatibili con il monumento. Valutazione di sostenibilità e di impatto delle trasformazioni. Il progetto e-secutivo di restauro architettonico e tecnologico. Criteri generali di risanamento statico e umi-do. Analisi di patologie e restauro di materiali lapidei e del legno. Il cantiere di restauro e la progettazione in itinere. Normative specifiche e generali. Il recupero dei centri storici. Esame critico di interventi di restauro dalla fase di conoscenza del monumento, al progetto ed alla successiva realizzazione dell'intervento, presentati agli studenti come occasione di verifi-ca di schematizzazioni teoriche Esercitazioni e laboratori Le esercitazioni si concretizzano in seminari tematici di approfondimento di: tecniche tradizio-nali ed innovative di rilievo architettonico e di rappresentazione finalizzate al restauro, anche con l'uso di sistemi CAD; tecniche e strumenti per la diagnostica. Nel laboratorio di restauro gli studenti affrontano una esperienza progettuale su un edificio a particolare valenza storica architettonica individuata in accordo con il docente.

Resta - Restauro architettonico

 

Prerequisiti Considerato il carattere professionalizzante e di sintesi progettuale è indispensabile la cono-scenza della storia dell'architettura, della tecnologia edile, della scienza e della tecnica delle costruzioni e della fisica tecnica edile.

Materiale didattico consigliato C. Ceschi. Teoria e storia del restauro. Mario Bulzoni Editore 1970 - Roma. N. Pirazzoli. Teoria e Storia del Restauro. Edizioni Essegi 1994 - Ravenna. G. Carbonara. Trattato di restauro architettonico. UTET, 1996 - Torino.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste nella verifica e valutazione della preparazione teorica attraverso la discus-sione del tema d'anno prodotto nell'ambito del laboratorio.

Massari - Reti di calcolatori

Reti di calcolatori Docente: Luisa Massari Codice del corso: 062177 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Inf, ElTel Esercitazioni (ore/anno): 16 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base nel campo delle reti di calcolatori, ed in particolare Internet. L'obiettivo è far acquisire allo studente familiarità con il funziona-mento delle moderne tecnologie di trasmissione dati, e la capacità di analizzarne le presta-zioni.

Programma del corso Introduzione alle reti di calcolatori • Elementi di una rete • Commutazione di circuito e commutazione di pacchetto • Accesso alla rete e mezzi trasmissivi • Prestazioni: ritardi e perdite nelle reti di calcolatori Architetture e protocolli di comunicazione • Architetture di comunicazione a strati • Definizione di protocollo • Architettura Internet Livello di trasporto • Servizi del livello di trasporto • Multiplexing e demultiplexing • Protocolli UDP e TCP • Controllo del flusso e controllo della congestione • Problemi di prestazioni: modello di latenza, throughput e utilizzo Livello di rete e instradamento • Servizi del livello di rete • Algoritmi di routing • Protocollo Internet e routing in Internet • Routing multicast Livello di collegamento • Servizi del livello di collegamento • Protocolli di accesso multiplo • Ethernet • Interconnessione di reti • Protocolli punto-a-punto Reti wireless • Architettura 802.11 • Lan wireless, protocolli di accesso • Mobilità

Massari - Reti di calcolatori

 

Prerequisiti Materiale didattico consigliato J. Kurose, K. Ross. Computer networking: a top down approach featuring the Internet. 4/e. Addison-Wesley, 2007. Traduzione italiana: Reti di Calcolatori ed Internet - Un approccio top-down. 3a edizione. Pearson-Addison Wesley, 2005. A.S. Tanenbaum. Computer Networks. 4/e. Prentice Hall, 2003. Traduzione Italiana: Reti di calcolatori. 4a edizione. Pearson - Prentice Hall, 2003. Appunti delle lezioni. Sito web del corso: http://peg.unipv.it/reti

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova scritta con esercizi e domande di teoria. Durante il se-mestre vengono svolte due prove in itinere che, se entrambe sufficienti, equivalgono all'esa-me finale.

Rossi - Reti di calcolatori (mn)

Reti di calcolatori (mn) Docente: Giuseppe Federico Rossi Codice del corso: 062123 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha l'obiettivo di inquadrare in modo sistematico i concetti generali relativi alle reti di telecomunicazione, per poi applicarli nella costruzione di reti per dati quali, ad esempio, la re-te Internet. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di analizzare e progettare le più diffu-se tipologie di reti di calcolatori, inquadrando il loro funzionamento all'interno di un insieme di concetti teorici di base che accomunano le diverse reti di telecomunicazione.

Programma del corso Introduzione alla Teoria delle Reti di TLC Definizioni degli elementi costituenti una rete di TLC. Le operazioni di instradamento e com-mutazione. Classificazioni delle reti di TLC. Il concetto di multiplazione delle comunicazioni. I principi della commutazione di circuito e di pacchetto. Architetture e protocolli di comunicazione Il problema del colloquio tra calcolatori. Architetture di comunicazione a strati. Definizioni di protocollo e entità comunicante. Analisi delle funzioni svolte da un generico livello k. Classifi-cazioni dei protocolli di comunicazione. Studio degli schemi S&W, GBn, SR. Calcoli presta-zionali con modelli deterministici. Canali ad accesso multiplo Classificazione e studio delle principali famiglie di protocolli per l'accesso multiplo ad un cana-le condiviso. Gli esempi (con le diverse varianti) di: Token Passing, Aloha, CSMA. Reti Locali Definizione di LAN e criteri di classificazione. Il progetto IEEE 802. Gli standard LAN: Ethernet e IEEE 802.3, Token Ring (cenni). Principi generali per la costruzione di una rete a commutazione di pacchetto Classificazione e studio delle più diffuse tipologie di algoritmi di routing. Classificazione e stu-dio degli schemi di commutazione a pacchetto. Architettura TCP/IP e rete Internet Struttura dell'architettura con analisi dettagliata dei principali protocolli (IPv4, TCP, UDP). Cenni ai protocolli di instradamento (RIP, OSPF, BGP). Struttura della rete Internet. Calcolo delle prestazioni di una rete TCP/IP con modelli deterministici. Dispositivi per l'interconnessione delle reti Il funzionamento dei principali tipi di dispositivi Repeater, Bridge, Router, Gateway.

Prerequisiti Conoscenze acquisite nei precedenti Corsi di: Elementi di Informatica (Lab.), Reti Logiche.

Materiale didattico consigliato G. F. Rossi. RETI DI CALCOLATORI. Lucidi delle lezioni: http://www.unipv.it/retical/didattica/aa2007-08/reticalcmn/index.html. Andrew S. Tanenbaum. RETI DI CALCOLATORI. Pearson Education International. Sito web del corso: http://www.unipv.it/retical/didattica/aa2007-08/reticalcmn/index.html.

Rossi - Reti di calcolatori (mn)

 

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte in itinere. Gli studenti che non supereranno una delle prove scritte in itinere sosterranno un'unica prova scritta d'esame su tutti gli argomenti del Corso.

Favalli - Reti di telecomunicazioni

Reti di telecomunicazioni Docente: Lorenzo Favalli Codice del corso: 062209 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 11 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei concetti basilari delle reti di telecomunicazioni, degli standard in uso attual-mente e di quelli in via di implementazione per la trasmissione di informazioni multimediali. Capacità di interpretare le scelte effettuate per l'implementazione dei sistemi di telecomunica-zione alla luce delle problematiche della trasmissione su mezzi trasmissivi diversi, del servizio richiesto, della topologia della rete.

Programma del corso Struttura di un sistema di TLC Sorgente, segnalazione, trasporto e commutazione, protocolli ed interfacce, caratteristiche di servizio. Convenzioni, standard e protocolli. Caratterizzazione di mezzi trasmissivi Cenni alle problematiche della propagazione su cavo e via radio e impatto sulle tecniche di trasmissione. Concetti base di teoria del traffico Sistemi markoviani, e di nascita e morte. Traffico offerto, smaltito, frequenza arrivi/partenze. Risultato di Little. Notazione di Kendall, sistemi M/M/*/*/*. Dimensionamento. Multiplazione e trasporto Accesso a divisione di tempo/frequenza/codice, gerarchia plesiocrona e sincrona7, multipla-zione statistica, accesso multiplo a canali radio. Commutazione e segnalazione Definizione di reti bloccanti, non-bloccanti, riarrangiabili. Commutatori a divisione di spazio e di tempo e reti multistadio. Segnalazione in banda e fuori banda, associata ed a canale co-mune. Esemplificazione di sistemi Modem; reti locali cablate e senza fili; TCP/IP; ATM; CCSS7; cenni ai sistemi radiomobili.

Prerequisiti Nozioni impartite nei corsi di Teoria dei Segnali e Comunicazioni Elettriche.

Materiale didattico consigliato A. Pattavina. Reti di Telecomunicazione. McGraw-Hill. O. Bertazioli, L. Favalli. GSM/GPRS. Casa Editrice Ulrico Hoepli. Il testo è consigliato per le esemplificazioni condotte sui sistemi radiomobili in riferimento alle tecniche di base descritte nel corso.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. L'esito positivo della prova scritta determina l'ammissione alla seconda parte dell'esame.

De Lotto - Reti logiche

 

Reti logiche Docente: Ivo De Lotto Codice del corso: 062043 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: ElTel, Inf Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento intende fornire i fondamenti dell'algebra di Boole, i metodi e le tecniche di analisi e di progetto delle reti logiche combinatorie e sequenziali sincrone e asincrone e una descrizione delle funzioni dell'unità aritmetica inquadrate nello scenario dell'architettura di un processore numerico. Le esercitazioni vertono sull'analisi e sintesi di reti logiche e sugli algo-ritmi per le operazioni aritmetiche in presenza di un addizionatore. Al termine del corso lo stu-dente sarà in grado di analizzare e progettare le reti logiche più comuni e di comprendere le funzioni dell'unità aritmetica e le relative prestazioni.

Programma del corso Introduzione all'algebra di Boole Introduzione alla logica e alla teoria degli insiemi; algebra di Boole; espressioni e funzioni bo-oleane; teorema di espansione di Boole; prima e seconda forma canonica; implicanti e impli-cati; rappresentazione di funzioni booleane; semplificazione di funzioni booleane e funzioni di costo minimo (metodo delle mappe di Karnaugh, metodo di Tison, metodo di Quine-McCluskey; funzione di Petrick). Le reti combinatorie Reti combinatorie; variabili logiche e segnali elettrici; componenti elettronici elementari; bloc-chi funzionali elementari: And, Or, Not, Nor, Nand, Xor. Analisi di reti combinatorie. Sintesi di reti combinatorie. Reti combinatorie elementari: addizionatore, codificatore e decodificatore, selettore d'ingresso e d'uscita, ROM. Transitori nelle reti combinatorie: alee statiche. Reti con segnalazione di errore, reti immuni da errori. Diagnosi ai morsetti. Le reti sequenziali Reti sequenziali: stato interno, descrizione di automi a stati finiti, macchine minime; metodo della tabella triangolare, macchine equivalenti e macchine compatibili. Macchine asincrone, corse critiche. Macchine sincrone. Analisi di macchine sequenziali, analisi temporale. Sintesi di macchine sequenziali: assegnazione degli stati. Reti sequenziali notevoli: Flip-Flop, registri, contatori, riconoscitori di sequenze, sommatore seriale. L'unità aritmetica Schema a blocchi funzionali di un processore numerico: flusso delle istruzioni e flusso dei da-ti, istruzioni macchina elementari e relativi microcodici. Unità aritmetica: rappresentazione dei numeri relativi e relative conversioni, sommatori, acceleratori di riporto, prodotto, algoritmo di Booth, moltiplicatori veloci, algoritmi di divisione. Operazioni su numeri reali. Prerequisiti I principi della programmazione.

Materiale didattico consigliato I. De Lotto. Appunti di Calcolatori Elettronici. Parte prima: reti logiche e unità aritmetica. Spie-gel, Milano 1996. F. Luccio, L. Pagli. Reti Logiche e Calcolatore. Boringhieri, Torino, 1979. R. Laschi. Reti Logiche. Esculapio Ed., Bologna, 1986. M. Morris Mano, Charles R. Kime. Reti Logiche. Addison Wesley, Milano, 2002.

De Lotto - Reti logiche

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere, la prima sulle parti 1 e 2 del programma, la seconda sulle parti 3 e 4. A coloro che avranno positivamente sostenuto entrambi le prove verrà pro-posto un voto eventualmente da confermare con un colloquio finale. Per gli altri è previsto un esame finale completo.

De Lotto - Reti logiche (mn)

 

Reti logiche (mn) Docente: Ivo De Lotto Codice del corso: 062112 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento intende fornire i fondamenti dell'algebra di Boole, i metodi e le tecniche di analisi e di progetto delle reti logiche combinatorie e sequenziali sincrone e asincrone e una descrizione delle funzioni dell'unità aritmetica inquadrate nello scenario dell'architettura di un processore numerico. Le esercitazioni vertono sull'analisi e sintesi di reti logiche e sugli algo-ritmi per le operazioni aritmetiche in presenza di un addizionatore. Al termine del corso lo stu-dente sarà in grado di analizzare e progettare le reti logiche più comuni e di comprendere le funzioni dell'unità aritmetica e le relative prestazioni.

Programma del corso Introduzione all'algebra di Boole Introduzione alla logica e alla teoria degli insiemi; algebra di Boole; espressioni e funzioni bo-oleane; teorema di espansione di Boole; prima e seconda forma canonica; implicanti e impli-cati; rappresentazione di funzioni booleane; semplificazione di funzioni booleane e funzioni di costo minimo (metodo delle mappe di Karnaugh, metodo di Tison, metodo di Quine-McCluskey; funzione di Petrick). Le reti combinatorie Reti combinatorie; variabili logiche e segnali elettrici; componenti elettronici elementari; bloc-chi funzionali elementari: And, Or, Not, Nor, Nand, Xor. Analisi di reti combinatorie. Sintesi di reti combinatorie. Reti combinatorie elementari: addizionatore, codificatore e decodificatore, selettore d'ingresso e d'uscita, ROM. Transitori nelle reti combinatorie: alee statiche. Reti con segnalazione di errore, reti immuni da errori. Diagnosi ai morsetti. Le reti sequenziali Reti sequenziali: stato interno, descrizione di automi a stati finiti, macchine minime; metodo della tabella triangolare, macchine equivalenti e macchine compatibili. Macchine asincrone, corse critiche. Macchine sincrone. Analisi di macchine sequenziali, analisi temporale. Sintesi di macchine sequenziali: assegnazione degli stati. Reti sequenziali notevoli: Flip-Flop, registri, contatori, riconoscitori di sequenze, sommatore seriale. L'unità aritmetica Schema a blocchi funzionali di un processore numerico: flusso delle istruzioni e flusso dei da-ti, istruzioni macchina elementari e relativi microcodici. Unità aritmetica: rappresentazione dei numeri relativi e relative conversioni, sommatori, acceleratori di riporto, prodotto, algoritmo di Booth, moltiplicatori veloci, algoritmi di divisione. Operazioni su numeri reali. Prerequisiti I principi della programmazione.

Materiale didattico consigliato I. De Lotto. Appunti di Calcolatori Elettronici. Parte prima: reti logiche e unità aritmetica. Spie-gel, Milano 1996. F. Luccio, L. Pagli. Reti Logiche e Calcolatore. Boringhieri, Torino, 1979. R. Laschi. Reti Logiche. Esculapio Ed., Bologna, 1986. M. Morris Mano, Charles R. Kime. Reti Logiche. Addison Wesley, Milano, 2002.

De Lotto - Reti logiche (mn)

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere, la prima sulle parti 1 e 2 del programma, la seconda sulle parti 3 e 4. A coloro che avranno positivamente sostenuto entrambi le prove verrà pro-posto un voto eventualmente da confermare con un colloquio finale. Per gli altri è previsto un esame finale completo.

Cinquini - Scienza delle costruzioni

 

Scienza delle costruzioni Docente: Carlo Cinquini Codice del corso: 061048 Lezioni (ore/anno): 50 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 35 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo primario del corso è fornire le cognizioni di base della meccanica del continuo e del-la teoria delle strutture, elementi essenziali in vista delle applicazioni proprie dei corsi succes-sivi. Nella formulazione dei presupposti teorici (meccanica del continuo, teoria della trave) si cerca pertanto di mettere a fuoco le relazioni fondamentali: congruenza, equilibrio, principio dei lavori virtuali, equazioni di legame. In vista delle applicazioni, la teoria della trave viene ampiamente sviluppata in una specifica parte del corso di lezione, mentre, in parallelo, il cor-so di esercitazione sviluppa gli aspetti numerico-applicativi. A completamento delle nozioni di base di cui sopra, vengono forniti alcuni elementi relativi al calcolo a rottura e ai problemi di instabilità delle strutture.

Programma del corso Meccanica del continuo Analisi dello stato di deformazione. Analisi dello stato di sforzo. Il continuo deformabile. Prin-cipio dei lavori virtuali. Stati elastici. Costanti elastiche. Problema dell'equilibrio elastico iso-tropo. Soluzione del problema dell'equilibrio elastico Principio di De Saint-Venant. Azione assiale. Torsione circolare. Torsione per sezione generi-ca. Flessione retta. Flessione deviata. Taglio. Applicazioni ed estensioni Teoria della trave. Applicazione del principio dei lavori virtuali. Analogia di Mohr. Calcolo a rottura. Cenni sui comportamenti anelastici. Criteri di resistenza. Problemi di instabilità delle strutture. Verifiche di resistenza.

Prerequisiti In linea di massima il corso presuppone la conoscenza dei corsi di Analisi Matematica, Geo-metria, Fisica e Meccanica Razionale.

Materiale didattico consigliato Cinquini C. Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Edizioni Spiegel, Milano. Baldacci R. Scienza delle Costruzioni, vol. I, II. UTET, Torino. Capurso M. Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Pitagora Editrice, Bologna. Corradi Dell'Acqua L. Meccanica delle Strutture, vol. I, II, III. McGraw-Hill, Milano. Belluzzi O. Scienza delle Costruzioni, vol. I, II. Zanichelli, Bologna.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verrà svolta una prova scritta, sostituibile da due prove in itinere, e un colloquio orale.

Casciati - Scienza delle costruzioni A

Scienza delle costruzioni A Docente: Fabio Casciati Codice del corso: 062064 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Civ, Mec Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 8 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso introduce la meccanica dei continui e le leggi costitutive di fluidi e solidi. Per questi ultimi si associano ai modelli le prove di laboratorio necessarie alla loro caratterizzazione. Nel caso specifico dell'elasticità lineare si affronta il problema del solido di De Saint Venant. Si imposta inoltre la soluzione del modello generale con tecniche numeriche. I teoremi energetici e i fondamenti della meccanica del danneggiamento completano l'attività formativa.

Programma del corso Meccanica dei continui Problema cinematico e problema statico. Circolo di Mohr. Teorema dei lavori virtuali. Sperimentazione Macchine di prova universali. Sensori di grandezze cinematiche. Misure estensimetriche. Leggi costitutive Fluidi e solidi. Caratterizzazione meccanica di un materiale. Teoria dell'elasticità lineare. Problema del De Saint Venant Teoremi energetici per l'elasticità lineare Introduzione al metodo degli Elementi Finiti Cenni di meccanica del danneggiamento Stati limite. La verifica di sicurezza.

Prerequisiti Geometria: sistemi di riferimento; problema agli autovalori; geometria analitica; corrisponden-ze punto-retta. Analisi matematica: calcolo differenziale e integrale; sistemi di equazioni alle derivate parziali. Fisica matematica: spazio e tempo; vettori e tensori; equazioni di equilibrio statico e dinamico; teorema degli spostamenti virtuali; elasticità discreta; metodi energetici. Fisica: grandezze fisiche; misura di grandezze meccaniche; concetti di forza e lavoro. Circuiti elettrici.

Materiale didattico consigliato Sono consigliati alcuni testi a corredo del materiale didattico fornito dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova orale. È ammesso alla prova chi abbia partecipato con profitto al 70% dei laboratori. Durante lo svolgimento del corso verranno svolte due prove in itinere. Nel caso di esito positivo (voto>=18/30), la media delle due votazioni potrà essere accettata dal candidato come voto d'esame.

Carino - Scienza delle costruzioni B

 

Scienza delle costruzioni B Docente: Claudio Carino Codice del corso: 062065 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente i criteri generali per affrontare lo studio di sistemi strutturali complessi, attraverso due tappe fondamentali: una prima fase di modellazione del sistema ed una successiva fase operativa di determinazione dell'equilibrio statico e dello stato sollecitativo. Il corso illustra inoltre gli elementi di base per la progettazione strutturale, in vista degli approfondimenti dei corsi successivi.

Programma del corso 1. Sistemi di corpi rigidi Vincoli. Analisi cinematica. Analisi statica. Determinazione geometrica e statica. Situazioni di labilità. Metodi solutivi analitici e grafico-sintetici. Valutazione delle reazioni vincolari. Modella-zione di sistemi strutturali complessi e riduzione a schemi isostatici semplici. 2. Analisi dello stato di sollecitazione Travature reticolari. Travi inflesse. Tracciamento dei diagrammi di sollecitazione di sistemi complessi. 3. Sistemi staticamente indeterminati Travi deformabili. Metodo delle forze. Determinazione dello stato di sollecitazione e calcolo degli spostamenti. Travi continue. Applicazione dell'analogia di Mohr al calcolo degli sposta-menti e delle reazioni iperstatiche. 4. Dimensionamento Elementi strutturali soggetti a sollecitazioni combinate. Introduzione ai metodi semiprobabili-stici. Dimensionamento di elementi soggetti ad instabilità. 5. Sistemi a molte iperstatiche Metodo delle deformazioni. Scrittura matriciale del problema. Introduzione al calcolo automa-tico delle strutture.

Prerequisiti Il corso presuppone la conoscenza dei contenuti dei corsi di Analisi Matematica A, Fisica Ma-tematica e di Geometria e Algebra. Nozioni di base del corso di Elementi di Informatica sono inoltre ritenute utili per il punto 5 del programma.

Materiale didattico consigliato Materiale didattico sarà distribuito periodicamente agli studenti durante le lezioni. Vengono inoltre indicati i testi seguenti: R. Baldacci. Scienza delle Costruzioni, vol. II. UTET. O. Belluzzi. Scienza delle Costruzioni, voll. I, II. Zanichelli, Bologna. Sito web del corso: http://claudiocarino.angelfire.com/sdc.html

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere e una prova orale. In alternativa, lo studente può so-stenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.

Bandi, Zuccotti - Scienze biologiche e fisiologiche

Scienze biologiche e fisiologiche Docenti: Giovanni Bandi, Maurizio Zuccotti Codice del corso: 062027 Lezioni (ore/anno): 50 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: BIO/11-09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso intende fornire agli studenti nozioni generali sulla struttura, funzione e differenziamen-to delle cellule quali unità strutturali e funzionali degli organismi viventi (mod. A); e le cono-scenze circa il funzionamento di organi ed apparati, in particolare apparato respiratorio, car-diaco, vascolare, renale e sangue (mod. B).

Programma del corso Scienze Biologiche Struttura generale delle cellule procariote ed eucariote. Ciclo cellulare e la duplicazione del DNA. Nucleo interfasico, la cromatina ed i cromosomi. Caratteristiche fondamentali della mi-tosi e della meiosi. Citogenetica umana. Codice genetico, trascrizione e traduzione dell'RNA. Sintesi delle proteine. Differenziamento e rinnovo cellulare. Elementi di istologia. Scienze fisiologiche Permeabilità delle membrane, trasporti attivi e passivi, flussi ionici, equilibrio di Gibbs-Donnan, Potenziale di membrana, potenziale d'azione. Liquidi corporei, compartimenti idrici, bilancio dell'acqua, pH dei liquidi corporei. Acidi e basi forti e deboli, idrolisi salina, dissocia-zione elettrolitica, soluzioni tampone. Sangue: composizione, plasma ed elementi figurati, ca-ratteri chimico-fisici, pressione osmotica. Sistemi tampone del sangue. Coagulazione: mecca-nismi, coagulanti e anticoagulanti. Apparato Cardiaco. Cuore, richiami anatomici, miocardio di lavoro e miocardio di conduzione; eccitabilità contrattilità, conduzione, ritmicità, ciclo cardiaco, gittata cardiaca e sua regolazione intrinseca ed estrinseca, controllo nervoso del cuore. Elettrocardiogramma e cenni di patolo-gia cardiaca. Apparato Circolatorio. Principi fisici dell'emodinamica, principio di Laplace, di Poiseuille, di Bernouilli Arterie, capillari vene, vasi linfatici. Polso arterioso, onda sfigmica, pressione arte-riosa sistolica, diastolica, pulsatoria Innervazione, controllo cardiocircolatorio integrato, circolo polmonare, linfatico e cerebrale. Apparato Respiratorio. Meccanica respiratoria, volumi respiratori, scambi alveolari, composi-zione dell'aria alveolare, trasporto dei gas respiratori nel sangue, scambi a livello polmonare e tissutale e relativi gradienti pressori, influenza della pressione oncotica. Emoglobina, curva di dissociazione. Respirazione in atmosfera modificata, respirazione e pH del sangue. Apparato Renale. Nefroni, vasi sanguigni renali, filtrazione glomerulare, pressione di filtrazio-ne, riassorbimento attivo e passivo nei tubuli renali, riassorbimento nei vari tratti dei tubuli, secrezione, ansa di Henle, Clearance renale, concentrazione dell'urina, risparmio delle basi, regolazione renale del pH del sangue, equazione di Henderson- Hasselbalch, funzione endo-crina dei reni, adrenalina noradrenalina, aldosterone. Cenni di funzionamento del rene artifi-ciale.

Prerequisiti Conoscenze di base di chimica generale, inorganica ed organica, con particolare riguardo a pH, idrolisi e tamponi.

Bandi, Zuccotti - Scienze biologiche e fisiologiche

 

Materiale didattico consigliato Gerald Karp. Biologia cellulare e molecolare. EdiSES edizioni. Casella - Taglietti. Principi di Fisiologia. edit. La Goliardica.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova in itinere o eventuale esame scritto (mod. A). Prova in itinere oppure esame orale agli appelli (mod. B).

Dejaco - Sistema edificio-impianti

Sistema edificio-impianti Docente: Mario Claudio Dejaco Codice del corso: 061082 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 4,5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base relative alla tecnologia impianti-stica connessa agli edifici, in funzione alle diverse tipologie costruttive e destinazioni d'uso. Il corso deriva i propri contenuti dalle metodologie e conoscenze attualmente disponibili e dallo stato dell'arte relativamente alla concezione, progettazione e realizzazione del sistema edifi-cio-impianti, con particolare attenzione alle problematiche di corretto e coerente inserimento della componente impiantistica nelle strutture e negli spazi costituenti un edificio.

Programma del corso Parte introduttiva Richiami di conoscenze scientifiche di base. I parametri che caratterizzano lo scambio termi-co di un edificio. I parametri ambientali di un edificio. Rapporto tra involucro ed impianto. Impianti di riscaldamento Terminologia e definizioni. Cenni sulla legislazione vigente. Schematizzazione della tipologia di un impianto e suoi componenti: generatori, distribuzione, terminali. Criteri di scelta in fun-zione della destinazione d'uso dell'edificio. Riscaldamento acqua sanitaria. Impianti di condizionamento Terminologia e definizioni. Cenni sulla legislazione vigente. Schematizzazione della tipologia di impianto e suoi componenti: generatori, distribuzione, terminali. Criteri di scelta in funzione della destinazione d'uso. Impianti idrosanitari Terminologia e definizioni. Schematizzazione della tipologia di impianto e suoi componenti: adduzione, pressurizzazione, distribuzione, apparecchi sanitari ed erogazione, scarico; venti-lazione impianti idrosanitari; raccolta e scarico acque meteoriche. Impianti elettrici Terminologia e definizioni. Cenni sulla produzione e distribuzione dell'energia elettrica. Schematizzazione impianto e suoi componenti. Criteri di scelta in base alla destinazione d'u-so. Principali sistemi di protezione. Altri impianti Cenni su impianti antincendio (rilevamento e spegnimento), antintrusione, sollevamento (tipi di impianto, legislazione vigente). Criteri di calcolo Verranno fornite indicazioni di massima dei criteri di calcolo e dimensionamento degli impianti e dei relativi spazi. Esercitazioni Nel corso delle esercitazioni dovranno essere sviluppate applicazioni degli argomenti trattati a lezione, prendendo come spunto progetti svolti dagli studenti.

Prerequisiti Conoscenze di base dei processi di progettazione edilizia; del comportamento nel tempo dei materiali da costruzione; del comportamento fisico-tecnico degli edifici.

Dejaco - Sistema edificio-impianti

 

Materiale didattico consigliato Modalità di verifica dell'apprendimento Valutazione dell'attività di esercitazione effettuata mediante consegne in itinere. L'esame con-siste in un colloquio sugli argomenti trattati durante il corso e le esercitazioni. La valutazione finale terrà conto del colloquio d'esame e della valutazione del lavoro svolto nell'attività di e-sercitazione. Per sostenere il colloquio d'esame è necessario avere portato a termine positi-vamente il progetto sviluppato nel corso dell'esercitazione.

Fugazza - Sistemazione dei bacini idrografici

Sistemazione dei bacini idrografici Docente: Mario Fugazza Codice del corso: 062147 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Scopo del corso è di fornire gli elementi di base nel campo dell'utilizzazione, della difesa e del risanamento del territorio, con particolare riferimento, per queste ultime problematiche, ai ba-cini montani. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di riconoscere i problemi e di proporre ed impostare interventi nel campo del drenaggio e della bonifica idraulica, delle sistemazioni montane e dell'utilizzazione agricola del terreno.

Programma del corso Il sistema acqua-terreno Caratteristiche fisico meccaniche dei terreni. I rapporti acqua terreno: umidità, infiltrazione, moto dell'acqua in mezzo saturo, capillarità. Cenni di idraulica dei pozzi. (7 ore). Drenaggio Problematiche e modalità generali di intervento. Tipi di drenaggio: profondo (orizzontale, ver-ticale) superficiale. Tipologie e modalità costruttive. Criteri di dimensionamento dei moduli drenanti orizzontali. (6 ore). Bonifica idraulica Problematiche e modalità generali di intervento. Calcolo della portata di progetto: metodi sta-tistici e modelli di trasformazione afflussi deflussi (richiami). La rete drenante: tipologia, di-mensionamento dei canali. Serbatoi di laminazione: dimensionamento di massima. Impianti idrovori. (9 ore). Erosione del suolo: Il problema: cause e grandezze fisiche in gioco, distribuzione spazio-temporale. Modelli inter-pretativi: l'equazione universale U.S.L.E., cenni sui modelli fisicamente basati. Valori limiti ammissibili, strategie e metodologie di intervento conservativo. (5 ore). Sistemazioni montane Problematiche e modalità generali di intervento. Interventi sui torrenti: criteri di dimensiona-mento delle opere per il controllo dell'erosione e del trasporto solido: briglie, protezioni spon-dali, arginature piazze di deposito. Interventi sui versanti: regimazione delle acque superficia-li, consolidamento, opere in verde. (9 ore). Esercitazione n.1 Dimensionamento di un drenaggio di falda mediante pozzi: numero, potenzialità e posizione pozzi. Dimensionamento di un drenaggio di falda orizzontale: numero, base e spaziatura dei dreni. Dimensionamento rete e collettore (5 ore). Esercitazione n. 2 Dimensionamento del canale principale di una rete di bonifica: determinazione portata di pro-getto, calcolo delle sezioni con verifica di stabilità. (5 ore). Esercitazione n. 3 Dimensionamento di massima di una vasca di laminazione. (4 ore). Esercitazione n. 4 Dimensionamento e verifica di una briglia di consolidamento. (4 ore).

Fugazza - Sistemazione dei bacini idrografici

 

Prerequisiti Le conoscenze derivanti dai corsi di Idraulica, Idraulica Applicata e Idrologia.

Materiale didattico consigliato Il corso è corredato da dispense fornite dal docente. I libri consigliati in bibliografia consento-no un approfondimento degli specifici argomenti. Smedema L.K., Rycroft D.W. Land Drainage: planning and design of agricultural drainage. Batsford, London 1983. AA.VV. Drainage Principles and Applications (4 voll.). I.L.R.I. Wageningen (The Netherlans) 1980. È un manuale completo che tratta tutti gli argomenti connessi con il drenaggio e la bo-nifica idraulica, da quelli di base (rapporti acqua terreno, correnti a pelo libero, filtrazione, etc.) a quelli più propriamente progettuali e tecnici (progettazione e dimensionamento di opere e interventi sul territorio). Benini G. Sistemazioni Idraulico forestali. UTET, 1990. R.P.C. Morgan. Soil Erosion and Conservation. Longman. Vito Ferro. La Sistemazione dei bacini Idrografici. Mc Graw-Hill.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prove in itinere ed eventuale esame orale.

Magri - Sistemazione dei bacini idrografici (mn)

Sistemazione dei bacini idrografici (mn) Docente: Paolo Magri Codice del corso: 062230 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 18 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/02 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Scopo del corso è di fornire gli elementi di base nel campo dell'utilizzazione, della difesa e del risanamento del territorio, con particolare riferimento, per queste ultime problematiche, ai ba-cini montani. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di riconoscere i problemi e di proporre ed impostare interventi nel campo del drenaggio e della bonifica idraulica, delle sistemazioni montane e dell'utilizzazione agricola del terreno.

Programma del corso Prima parte • IL SISTEMA ACQUA TERRENO. Caratteristiche fisico meccaniche dei terreni. I rapporti

acqua terreno: umidità, infiltrazione, moto dell'acqua in mezzo saturo, capillarità. Cenni di idraulica dei pozzi. (4 ore)

• DRENAGGIO. Problematiche e modalità generali di intervento. Tipi di drenaggio: profondo (orizzontale, verticale) superficiale. Tipologie e modalità costruttive. Criteri di dimensiona-mento dei moduli drenanti orizzontali. (6 ore)

• BONIFICA IDRAULICA. Problematiche e modalità generali di intervento. Calcolo della portata di progetto: metodi statistici e modelli di trasformazione afflussi deflussi (richiami). La rete drenante: tipologia, dimensionamento dei canali. Serbatoi di laminazione, impianti idrovori. (8 ore)

Seconda parte • IRRIGAZIONE. Il fabbisogno idrico e il fabbisogno irriguo. L'adacquamento del terreno:

metodologie dell'irrigazione, l'irrigazione turnaria. (6 ore) • PROGETTAZIONE. Manufatti e opere tipo, redazione di elenco prezzi e computo metrico

estimativo, elaborati progettuali previsti dal DPR 554/99. (8 ore) • SISTEMAZIONI MONTANE. Problematiche e modalità generali di intervento. Interventi sui

torrenti: criteri di dimensionamento delle opere per il controllo dell'erosione e del trasporto solido: briglie, protezioni spondali, arginature piazze di deposito. Interventi sui versanti: regimazione delle acque superficiali, consolidamento, opere in verde. (4 ore)

Prerequisiti Le conoscenze derivanti dai corsi di Idraulica, Idraulica Applicata e Idrologia.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova scritta.

Gandolfi - Sistemi catastali

 

Sistemi catastali Docente: Alberto Gandolfi Codice del corso: 062304 Lezioni (ore/anno): 10 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 2 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo fondamentale è di rendere gli studenti in grado di interagire con il sistema informa-tivo catastale. Per questo vengono fornite le conoscenze della struttura costitutiva del catasto italiano; quelle teoriche e pratiche in merito alle procedure di consultazione delle banche dati, del rilevamento sul terreno e di aggiornamento dei data base richieste ai tecnici che operano sul territorio. Il corso è promosso dal Collegio dei Geometri della Provincia di Pavia.

Programma del corso Generalità Finalità e struttura di un sistema catastale. Base cartografica di riferimento Il Catasto in Italia Istituzione e struttura; catasto dei terreni, catasto dei fabbricati. Operazioni topografiche di aggiornamento del catasto terreni Passaggio di gestione del Catasto dallo Stato ai Comuni Processo di informatizzazione del Catasto attualmente in corso Prerequisiti Conoscenze di Geodesia, Topografia e Cartografia, di Informatica di base e di Trattamento delle Osservazioni acquisibili in corsi del primo anno del primo semestre del secondo anno del corso di laurea in Ingegneria Civile, Curriculum Costruzioni e Topografia.

Materiale didattico consigliato Materiale distribuito a lezione e scaricabile dal sito http://geomatica.unipv.it/spalla/.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta generale.

Favalli - Sistemi di telecomunicazioni

Sistemi di telecomunicazioni Docente: Lorenzo Favalli Codice del corso: 062218 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 7 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 12 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Fornire una esemplificazione di sistemi reali.

Programma del corso Servizi ed applicazioni Fax, trasferimento dati, video, qualità del servizio. Reti locali e metropolitane Schemi di accesso e protocolli: Token bus, Token ring, FDDI, DQDB. Reti locali senza fili: Bluetooth, 802.11, HiperLAN. Il modello TCP/IP e Internet Struttura di rete. Concetto di "best effort". Indirizzamento, routing. I Protocolli UDP, RTP, RTCP per garantire le prestazioni. Evoluzione verso IPv6. Il problema della sicurezza nelle reti IP: Ipsec. ATM Struttura cella, Protocol Reference Model. Strutture di commutazione veloce. Controllo del traffico in reti ATM. Cenni alle problematiche di cablaggio Descrizione delle tipologie di cavi in relazione agli standard di trasmissione. Sistemi radiomobili Descrizione delle strutture di rete, delle interfacce radio e delle tecniche di trasmissione utiliz-zate nei principali sistemi di comunicazione radiomobili (GSM-GPRS, UMTS).

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato O. Bertazioni, L. Favalli. GSM-GPRS. Case Editrice Ulrico Hoepli. W. Stallings. Trasmissione Dati e Reti di Computer. Jackson Libri.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. L'esito positivo della prova scritta determina l'ammissione alla seconda parte dell'esame. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta.

Dell'Acqua - Sistemi di telerilevamento

 

Sistemi di telerilevamento Docente: Fabio Dell'Acqua Codice del corso: 062268 Lezioni (ore/anno): 38 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei concetti basilari del telerilevamento, della struttura essenziale dei sensori per effettuare il telerilevamento da piattaforma terrestre, aeronautica, spaziale, dei dati prodotti dai diversi sistemi di telerilevamento, degli impieghi dei dati telerilevati. Capacità di riconosce-re immagini di diversi sensori; capacità elementari di scegliere quale sensore potrebbe essere utile per una particolare applicazione in certe condizioni ambientali e di acquisizione.

Programma del corso Il corso di Sistemi di Telerilevamento mira a fornire allo studente le conoscenze di base relati-ve ai sistemi di telerilevamento (principalmente satellitari) concepiti per l'osservazione della terra e dell'ambiente naturale o antropizzato, con particolare riguardo allo strumento radar ad apertura sintetica. Si trattano brevemente anche i dati prodotti dal telerilevamento e si fanno cenni sulle tecniche per il loro trattamento. Principi fisici del telerilevamento Cos'è il telerilevamento e su cosa si basa. L'osservazione della Terra da satellite. • Il telerilevamento: cos'è. • Il veicolo del telerilevamento: onde elettromagnetiche, loro generazione, il corpo nero. • Il principio del telerilevamento: interazione delle onde elettromagnetiche con le superfici e

con l'atmosfera. • I sistemi di telerilevamento: piattaforme e sensori, nomenclature e caratteristiche rilevanti. Sistemi per il telerilevamento ottico Sistemi per l'acquisizione alle frequenze ottiche. • Il telerilevamento ottico. • Rilevamento monospettrale (pancromatico), multispettrale, iperspettrale. • Rilevamento istantaneo (fotografia) ed a scansione. • Esempi di sistemi per il telerilevamento ottico. Sistemi per il telerilevamento radar Sistemi per l'acquisizione alle frequenze delle microonde. • Telerilevamento nelle microonde • Il principale sensore attivo d'immagine a microonde: il radar. • La tecnica di compressione dell'impulso. • Radar ad apertura sintetica (SAR): principio di funzionamento. • Radar ad apertura sintetica (SAR): formazione dell'immagine. • Polarimetria radar • Interferometria radar • I satelliti ENVISAT, ERS, Seasat, RADARSAT. • Cenni sul radar meteorologico.

Dell'Acqua - Sistemi di telerilevamento

I dati acquisiti Cosa risulta dall'acquisizione, relativi problemi e tecniche di elaborazione. • Aspetto e formato dei dati. • Distorsioni nei dati ottici. • Distorsioni nei dati radar. • Fondamenti di trattamento delle immagini telerilevate. Altri sistemi di telerilevamento Cenni ad altri sistemi di telerilevamento non trattati nelle parti precedenti.

Prerequisiti Conoscenze acquisite nei precedenti corsi di Campi Elettromagnetici e Teoria dei Segnali.

Materiale didattico consigliato La bibliografia è fornita per facilitare gli studenti negli eventuali approfondimenti, ma gli ap-punti del corso e le trasparenze disponibili in rete sono normalmente sufficienti. I testi consi-gliati sono quasi tutti in inglese perché in questa lingua è scritta la maggior parte delle pubbli-cazioni sull'argomento; durante il corso saranno forniti riferimenti ad altro materiale in lingua italiana. John C. Curlander, Robert N. McDonough. Synthetic Aperture Radar - Systems and Signal Processing. John Wiley & Sons, inc. ISBN 0-471-85770-X. Testo di riferimento per il radar ad apertura sintetica e per l'elaborazione del segnale SAR. Chris Oliver, Shaoun Quegan. Understanding Synthetic Aperture Images. Artech House. ISBN 0-89006-850-X. Giorgio Franceschetti, Riccardo Lanari. Synthetic Aperture Radar Processing. CRC Press, New York. ISBN 0-8493-7899-0. Fabrizio Berizzi. Sistemi di Telerilevamento Radar. Apogeo - Milano. Libro commercializzato in formato elettronico. Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer. Remote Sensing and Image Interpretation. John Wiley & Sons. ISBN: 0-4712-5515-7. Sito web del corso: http://tlclab.unipv.it/sito_tlc/home.do

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova orale finale.

Gamba - Sistemi di telerilevamento (mn)

 

Sistemi di telerilevamento (mn) Docente: Paolo Ettore Gamba Codice del corso: 062316 Lezioni (ore/anno): 37 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 1 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei concetti basilari del telerilevamento, della struttura essenziale dei sensori per effettuarlo da piattaforma terrestre, aeronautica, spaziale, dei dati prodotti dai diversi sistemi di telerilevamento, degli impieghi dei dati telerilevati. Conoscenza di base dei tipi di immagini ottenibili tramite telerilevamento, e delle informazioni utili per lo studio dell'ambiente e del ter-ritorio che è possibile estrarre da ognuna di esse. Capacità di effettuare valutazioni sull'utilità delle diverse immagini telerilevate alla soluzione di un problema di analisi del territorio. Ele-mentare capacità di interpretazione d'immagini telerilevate.

Programma del corso Principi fisici del telerilevamento Cenni sui fenomeni di propagazione, riflessione e rifrazione delle onde elettromagnetiche nell'atmosfera. Interazione tra campo elettromagnetico e materiali costituenti la superficie ter-restre: assorbimento-emissione, rifrazione, riflessione. Variabilità dell'interazione onda-materia con la frequenza. Caratteristiche spettrali delle sostanze. Le immagini telerilevate digitali Caratteristiche spettrali/spaziali. Rettificazione d'immagine. Miglioramento dell'immagine. Contrasto. Breve panoramica sui sistemi di telerilevamento multispettrale Cenni ai sistemi fotografici satellitari. Apparati a scansione ottico-meccanica. Apparati a scan-sione elettronica. Scansione along-track e across-track. Correzioni geometriche e radiometri-che. Classificazione Classificazione di immagini. Classificazione supervisionata e non supervisionata. Cenni alle reti neuronali. Determinazione dell'accuratezza della classificazione. Classificazione multi-temporale. Sistemi radar Telerilevamento a microonde. Principi di funzionamento del radar. Radar side-looking. Radar ad apertura sintetica. Interferometria radar.

Prerequisiti Nozioni elementari di fisica.

Materiale didattico consigliato Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer. Remote Sensing and Image Interpretation. John Wiley & Sons, 1999.

Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti, a gruppi di tre o quattro persone, realizzeranno durante il semestre un piccolo progetto, scelto tra quelli proposti dal docente, di analisi di alcune immagini telerilevate. La prova finale, di tipo orale, consisterà nella presentazione e discussione della relazione finale del progetto stesso.

Gamba - Sistemi di telerilevamento ambientale (mn)

Sistemi di telerilevamento ambientale (mn) Docente: Paolo Ettore Gamba Codice del corso: 062235 Lezioni (ore/anno): 37 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 1 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza dei concetti basilari del telerilevamento, della struttura essenziale dei sensori per effettuarlo da piattaforma terrestre, aeronautica, spaziale, dei dati prodotti dai diversi sistemi di telerilevamento, degli impieghi dei dati telerilevati. Conoscenza di base dei tipi di immagini ottenibili tramite telerilevamento, e delle informazioni utili per lo studio dell'ambiente e del ter-ritorio che è possibile estrarre da ognuna di esse. Capacità di effettuare valutazioni sull'utilità delle diverse immagini telerilevate alla soluzione di un problema di analisi del territorio. Ele-mentare capacità di interpretazione d'immagini telerilevate.

Programma del corso Principi fisici del telerilevamento Cenni sui fenomeni di propagazione, riflessione e rifrazione delle onde elettromagnetiche nell'atmosfera. Interazione tra campo elettromagnetico e materiali costituenti la superficie ter-restre: assorbimento-emissione, rifrazione, riflessione. Variabilità dell'interazione onda-materia con la frequenza. Caratteristiche spettrali delle sostanze. Le immagini telerilevate digitali Caratteristiche spettrali/spaziali. Rettificazione d'immagine. Miglioramento dell'immagine. Contrasto. Breve panoramica sui sistemi di telerilevamento multispettrale Cenni ai sistemi fotografici satellitari. Apparati a scansione ottico-meccanica. Apparati a scan-sione elettronica. Scansione along-track e across-track. Correzioni geometriche e radiometri-che. Classificazione Classificazione di immagini. Classificazione supervisionata e non supervisionata. Cenni alle reti neuronali. Determinazione dell'accuratezza della classificazione. Classificazione multi-temporale. Sistemi radar Telerilevamento a microonde. Principi di funzionamento del radar. Radar side-looking. Radar ad apertura sintetica. Interferometria radar.

Prerequisiti Nozioni elementari di fisica.

Materiale didattico consigliato Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer. Remote Sensing and Image Interpretation. John Wiley & Sons, 1999.

Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti, a gruppi di tre o quattro persone, realizzeranno durante il semestre un piccolo progetto, scelto tra quelli proposti dal docente, di analisi di alcune immagini telerilevate. La prova finale, di tipo orale, consisterà nella presentazione e discussione della relazione finale del progetto stesso.

Marannino - Sistemi elettrici per l'energia

 

Sistemi elettrici per l'energia Docente: Paolo Marannino Codice del corso: 062197 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 22 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Sistemi Elettrici per l'Energia deve fornire, a conclusione del triennio di studi del corso di laurea di primo livello in Ingegneria Elettrica, le conoscenze di base sul complesso processo di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, la cui affidabilità si è dimostrata anche nei più recenti trascorsi (si considerino i blackout dell'estate 2003 nel Nord America, nell'Europa settentrionale e in Italia) fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo della moderna civiltà industriale in cui siamo chiamati ad operare.

Programma del corso Nel corso di Sistemi Elettrici per l'Energia del nuovo ordinamento si è cercato di concentrare per quanto possibile, in poco più di 50 ore di impegno didattico, gli elementi di base per la comprensione da parte degli studenti del complesso processo di produzione, trasmissione, distribuzione e utilizzo dell'energia, trattando con un certo dettaglio solo alcuni degli argomen-ti del più completo e omonimo corso del vecchio ordinamento, che poteva contare su un im-pegno didattico di quasi 110 ore. Descrivendo con l'opportuno dettaglio i modelli dei compo-nenti della rete e le equazioni dei flussi di potenza in regime stazionario, si approfondiscono, solo da un punto di vista analitico, i metodi più usati per la soluzione del problema del Load Flow, lasciando al corso di Programmazione ed Esercizio dei Sistemi Elettrici, che si tiene nel secondo anno della laurea specialistica, il compito di approfondire le conoscenze delle tecni-che numeriche adoperate per la soluzione di problemi di grandi dimensioni. Per quanto riguarda la programmazione della produzione viene presentato il semplice model-lo monosbarra del sistema elettrico con gli algoritmi di soluzione (uguali costi incrementali con perdite costanti o variabili) del problema del dispacciamento delle potenze attive senza vincoli di trasporto, dando solo dei cenni al problema di Optimal Power Flow, della cui formulazione e soluzione verranno dati ampi dettagli nel summenzionato corso del biennio di specializzazio-ne. La regolazione di velocità dei gruppi generatori e le regolazioni primaria e secondaria del-la frequenza sono trattate in modo esaustivo, mentre vengono rimandati a Programmazione ed Esercizio dei Sistemi Elettrici gli approfondimenti sulla regolazione frequenza-potenza, sul-la regolazione terziaria e sulla stabilità dei cicli di regolazione. Nello studio della regolazione della tensione si affronta solo il problema del controllo in locale dei genatori sincroni, essendo il controllo gerarchico centralizzato (a livelli regionale e nazionale) trattato nel corso successi-vo. 1. Lo sviluppo dei sistemi elettrici Da Edison progettista del primo sistema elettrico in USA alla centrale di via Santa Redegonda in Milano. La scelta del sistema alternato trifase. Lo sviluppo dei sistemi elettrici in Italia. Mo-nopoli pubblici e privati. Le grandi interconnessioni in Europa e nel Nord America. Il passag-gio da strutture monopolistiche e verticalmente integrate alla competizione nel mercato della domanda e dell'offerta. 2. Impianti di generazione Fonti primarie per la generazione, fabbisogni di energia elettrica, bilanci energetici, diagrammi di carico e loro copertura con i mezzi di produzione. Centrali idroelettriche ad acqua fluente, a bacino, a serbatoio, e di pompaggio. Centrali termoelettriche a vapore di condensazione, a gas e con cicli combinati. Centrali eoliche e solari, centrali che utilizzano altre fonti rinnovabili.

Marannino - Sistemi elettrici per l'energia

Potenza efficiente e ore di utilizzo di un impianto di generazione. Fattore di carico. Impianti di base e di punta. 3. Doppi dipoli Dipoli e doppi dipoli lineari passivi, rappresentazioni dei doppi dipoli con matrice delle impe-denze, matrice delle ammettenze e matrice di trasmissione. Reciprocità e simmetria. Accop-piamenti di doppi dipoli in cascata, in serie e in parallelo. 4. Linee elettriche Parametri caratteristici di linee elettriche aeree e in cavo. Equazioni differenziali delle linee elettriche. Linee in corrente alternata sinusoidale. Rappresentazione tramite doppio dipolo a parametri distribuiti. Lunghezza d'onda. Effetto Ferranti in linee lunghe un quarto d'onda. Li-nee corte e rappresentazione a parametri concentrati. Impedenza caratteristica e potenza na-turale. Collegamenti in corrente continua. 5. Trasformatori Doppi dipoli equivalenti dei trasformatori a due avvolgimenti. Rappresentazione per unità. Trasformatori a rapporto variabile. Trasformatori a rapporto fuori nominale. Trasformatori a tre avvolgimenti. Trasformatori elevatori di centrale. Autotrasformatori di interconnessione. Tra-sformatori a variazione di fase. 6. Calcolo dei flussi di potenza in una rete elettrica Reti elettriche. Modelli in regime stazionario di generatori, carichi ed elementi della rete di tra-smissione. Matrice delle ammettenze e delle impedenze. Correnti e tensioni nodali. Calcolo dei flussi di potenza (Load Flow o Power Flow) in una rete elettrica. Equazioni dei flussi di po-tenza in una linea o in un trasformatore. Equazioni di bilancio nodale delle potenze attive e reattive. Metodi di soluzione delle equazioni di Load Flow (LF). Metodo iterativo nodale di Glimm-Stagg. Metodo di Newton-Raphson (Modello di Tinney). Metodo di Newton-Raphson disaccoppiato. Modello di Carpentier. Metodo di Alsac-Stott (disaccoppiato veloce 'FDLF'). Load Flow in corrente continua. Matrici delle suscettanze e delle reattanze. Coefficienti di sensibilità dei flussi di potenza nelle linee e nei trasformatori a variazioni di iniezioni nodali di potenza attiva. Cenni alla soluzione numerica del problema di LF. 7. Dispacciamento delle potenze attive generate Cenni storici al problema del dispacciamento delle potenze attive dei gruppi termoelettrici. Dal modello a sbarra unica del sistema all'Optimal Power Flow. Dispacciamento ad uguali costi incrementali senza vincoli di trasporto e a perdite costanti. Metodo analitico e grafico per la soluzione del problema. Condizioni di ottimalità di Karush, Kuhn e Tucker (KKT) per un pro-blema di ottimazione convesso. Dispacciamento ad uguali costi incrementali corretti con per-dite dipendenti dall'allocazione della generazione in rete. 8. La regolazione della velocità dei gruppi generatori e della frequenza di rete La regolazione di velocità di un gruppo generatore. Pendolo di Watt. Statismo del regolatore di velocità. Energia regolante del gruppo. Funzione di trasferimento del regolatore di velocità. Funzione di trasferimento di un impianto di generazione. Centrali idroelettriche e termoelettri-che. Energia regolante dei carichi. Funzione di trasferimento di rete. Regolazione della fre-quenza di rete. Caratteristiche della regolazione primaria. Energia regolante della rete e va-riazione della frequenza in seguito a disturbi causati da attacchi di carico e/o perdita di gene-razione. La regolazione secondaria di frequenza in sistemi isolati. Eliminazione dell'errore di frequenza a regime. Scelta della velocità d'integrazione. 9. La regolazione della tensione nelle reti elettriche Cadute di tensione nelle reti elettriche. Necessità di regolare la tensione dalla generazione al carico. Regolazione locale nei nodi di carico. Compensazione di reattivo. Variazione dei rap-porti di trasformazione dei trasformatori di alimentazione dei carichi o delle reti di distribuzio-ne. Regolazione primaria dei generatori sincroni. Sistemi di eccitazione rotanti e statici. Rego-lazione locale della tensione alle sbarre di alta tensione di centrale. Regolazione di tensione con compound di reattivo.

Marannino - Sistemi elettrici per l'energia

 

Prerequisiti Avere un'adeguata conoscenza dell'analisi matematica, della fisica, dell'elettrotecnica e dei componenti fondamentali di un impianto elettrico.

Materiale didattico consigliato Appunti delle lezioni, articoli tratti da riviste nazionali e internazionali, informazioni dal sito internet del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, oltre a testi consigliati di possibile consultazione, indicati nel seguito. O. Elgerd. Electric Energy Systems Theory - An Introduction. Mc Graw-Hill. N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica: Volumi 1-2. Patron. A. Wood, B. Wollenberg. Power generation operation and control. John Willey & Sons. F. Iliceto. Impianti Elettrici - Volume 1. Patron.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'accertamento delle conoscenze degli studenti verrà effettuato, oltre che con prove scritte in itinere e a conclusione del corso, con l'esame orale a completamento della preparazione della materia.

Motta - Sistemi informativi

Sistemi informativi Docente: Gianmario Motta Codice del corso: 062167 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Biom, Inf Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso illustra sistematicamente l’architettura dei sistemi informativi aziendali di supporto o-perativo, direzionale ed analitico. A questo scopo sono esemplificati i principali tipi di sistemi informativi e il loro ruolo nei maggiori settori industriali. Il corso propone inoltre una metodolo-gia sistematica di modellazione dei requisiti funzionali dei processi gestionali, delle informa-zioni e delle interfacce a livello concettuale e logico. Lo studente applicherà la metodologia all’analisi di processi gestionali ed alla definizione dei casi d'uso. Al termine del corso lo stu-dente avrà acquisito la capacità di modellare i requisiti funzionali e avrà una visione d'insieme delle architetture dei sistemi informativi aziendali.

Programma del corso I sistemi informativi sono applicazioni software volte ad elaborare le informazioni della impre-sa. Il corso illustra l'architettura generale dei sistemi informativi e le principali aree applicative nelle aziende. Il corso propone inoltre, attraverso una serie di esercitazioni, un metodo per l’analisi e la descrizione dei requisiti informativi dei processi aziendali di livello operativo e di-rezionale. Parte 1 - Architettura dei sistemi informativi nelle imprese 1. Architettura dei sistemi informativi: (a)Architettura informatica: architettura applicativa, ar-chitettura di elaborazione, architettura di rete; (b)Architettura funzionale dei sistemi: il modello di flusso, il modello dei casi d'uso, il modello delle informazioni; (c)Architettura organizzativa dei sistemi: sistemi di supporto operativo, sistemi di supporto direzionale, sistemi analitici 2. Tipologia dei sistemi informativi nelle imprese: (a) Sistemi di front-end (web e CRM); (b) Si-stemi di back-end (ERP e sistemi di fabbrica); (c) Sistemi di supporto direzionale; Sistemi analitici e Business Intelligence 3. Funzionalità dei sistemi informativi nei maggiori settori di attività: imprese industriali, telecomunicazioni, assicurazioni, distribuzione, pubblica ammini-strazione, sanità. Parte 2 - Modellazione dei requisiti informativi funzionali (esercitazioni) 1. Introduzione: (a) Modello, astrazione, schema (b) Livelli di modellazione: livello concettua-le, livello logico, livello fisico (c) Modellazione dei sistemi informativi: modellazione dei pro-cessi, delle informazioni e delle interfacce 2. Modellazione delle informazioni (a) Modellazione concettuale strategica attraverso le ABE (b) Modellazione concettuale operativa con ERA (c) Modellazione logica con il modello relazionale 3. Modellazione dei processi: (a) Gerarchia (Structure chart) (b) Flusso (Activity Diagram) 4. Modellazione dei requisiti: (a) Identificazione dei casi d'uso (Assembly Lines) (b) Descrizione di casi d'uso (Use case e scenario Jacobson) (c) Modellazione delle interfacce 5. Modellazione dei requisiti informativi direzionali: modella-zione concettuale con i DFM (Dimensional Fact Model); modellazione logica e implementa-zione con strutture OLAP/ Ipercubi e relazionali.

Prerequisiti Basi di dati: il corso è fortemente coordinato con l'insegnamento di Basi Dati e con Sistemi Informativi Sanitari, in particolare per quanto riguarda la modellazione ERA.

Motta - Sistemi informativi

 

Materiale didattico consigliato G. Bracchi, C. Francalanci, G. Motta. Sistemi Informativi per l’impresa digitale. McGraw-Hill Italia, Milano, 2005. Testo del corso (tutti i capitoli eccetto i capitoli 2, 11, 8). Gianmario Motta (a cura di). Appunti del corso. Copisteria Virtuale. K. Scott. UML Explained. Addison Wesley Longman Italia Editoriale s.r.l., Milano, 2001. Per lo UML. Limitatamente ai capitoli 3-4 e 7-8.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sarà svolta una prova che verifica (a) l'apprendimento dell’architettura dei sistemi informativi illustrata nel corso e descritta nel testo (b) la capacità di modellare un caso aziendale median-te la estensione UML illustrata nel corso.

Ferrari - Sistemi informativi (mn)

Sistemi informativi (mn) Docente: Ruggero Ferrari Codice del corso: 062162 Lezioni (ore/anno): 18 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 32 Crediti formativi: 4 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Capacità di affrontare un analisi specifici caratterizzanti i sistemi informativi nei cinque aspetti principali della loro modellazione: - i principi ispiratori legati alla cultura e all'assetto organiz-zativo; - le risorse umane coinvolte nel processo elaborativo delle informazioni; - le procedure calate nei vari ambiti operativi e decisionali; - le basi dati con le problematiche legate alla si-curezza e riservatezza dei contenuti; - le tecnologie informatiche applicate alle realtà azienda-li più diffuse. Formazione sulle tematiche strettamente legate alla progettazione dei sistemi informativi, focalizzando gli ambiti legati alle tecniche di intervista agli "esperti" di processo fino al calcolo del dimensionamenti dei server e delle infrastrutture di rete. La figura che e-merge è quella di un conoscitore dei Sistemi Informativi nella globalità dei loro aspetti di pro-gettazione e gestione.

Programma del corso MODULO 1: 8 ore di lezione, 12 ore di esercitazione e approfondimenti su casi pratici • Le definizioni e gli ambiti. • I principi ispiratori alla base del sistema informativo. • Le persone del sistema informativo. • Processo produttivo delle informazioni • Rappresentazione dei sistemi informativi per modelli. • Il sistema informativo comunemente rappresentato in Azienda. • Il patrimonio dei dati • Le procedure del sistema informativo. MODULO 2: 5 ore di lezione, 10 ore di esercitazione e approfondimenti su casi pratici Il sistema informativo nelle aziende. • I sistemi informativi per l'automazione delle Attività Operative • Il sistema informativo Direzionale • Sistemi informativi Individuali • I sistemi informativi Esterni • I sistemi informativi Tecnici MODULO 3: 5 ore di lezione, 10 ore di esercitazione e approfondimenti su casi pratici La progettazione e la pianificazione dei sistemi informativi. • Il ciclo di vita del sistema informativo • La pianificazione del sistema informativo • Introduzione alla progettazione dei sistemi informativi • Nuove tendenze nella progettazione dei sistemi informativi

Ferrari - Sistemi informativi (mn)

 

Prerequisiti Conoscenza base della struttura aziendale e delle principali tecnologie informatiche corren-temente in uso.

Materiale didattico consigliato Pier Franco Camussone. Il sistema informativo aziendale. ed. ETAS, ott. 1998. Giampio Bracchi, Gianmario Motta. Progetto di sistemi informativi. ed. ETAS, nov. 1995.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte tre prove scritte in itinere sui contenuti rispettivamente dei moduli 1, 2 e 3 del Corso. Il risultato delle tre prove scritte influenzerà la valutazione dell'esame orale finale che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.

Quaglini - Sistemi informativi sanitari

Sistemi informativi sanitari Docente: Silvana Quaglini Codice del corso: 062058 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso fornisce le basi teoriche per una corretta progettazione delle basi di dati in ambito medico e per l'utilizzo dei dati stessi in particolari tipi di analisi. L'obiettivo è di rendere l'allievo in grado di effettuare, insieme alla controparte medica, l'analisi di un certo problema, di pro-gettare e realizzare, in funzione di tale analisi, una base di dati, e infine di usare i dati memo-rizzati per effettuare le valutazioni desiderate, come ad esempio statistiche, valutazioni eco-nomiche, controlli di qualità dei dati. Durante le ore di laboratorio verranno realizzate una car-tella clinica (compresa l'interfaccia utente) ed alcune elaborazioni dei dati inseriti, usando un DBMS relazionale e un pacchetto per analisi statistica di tipo commerciale. In questo modo lo studente viene messo in grado di comprendere ed affrontare anche i tipici problemi pratici dell'implementazione.

Programma del corso Il programma del corso si articola in una prima parte teorica, riguardante le basi di dati rela-zionali ed il linguaggio SQL, e una seconda parte di esercitazioni pratiche sia sul linguaggio sia sulla costruzione dell'interfaccia utente verso la base di dati. Oltre all'apprendimento delle nozioni generali sulle basi di dati relazionali e la loro interrogazione, il programma del corso è fatto in modo che lo studente apprenda le nozioni fondamentali sui flussi di dati in ambiente sanitario. Struttura generale e funzionalità della cartella clinica, vantaggi dell'informatizzazione Il modello relazionale per le basi di dati In particolare verranno illustrati i concetti di relazione, chiave, chiave esterna, ridondanza, di-pendenza funzionale fra attributi, forme normali;. Modelli logici per la rappresentazione dei dati Diagramma delle dipendenze, modello Entità-Relazione (E-R), passaggio dal modello E-R alle relazioni normalizzate;. Il linguaggio SQL Cenni di algebra relazionale e il linguaggio SQL per l'interrogazione dei database relazionali;. Realizzazione, nel laboratorio didattico, di una cartella clinica Sarà dato particolare riguardo alla distinzione fra dati storici e dati temporali, all'uso di codifi-che, possibilmente standardizzate (DRG, ICD9-CM, Farmaci e principi attivi), alla compilazio-ne della scheda di dimissione;. Esercizi in SQL Interrogazioni, mediante SQL, sui dati memorizzati, per la creazione di report e statistiche de-scrittive semplici, con particolare enfasi alla rappresentazione grafica;. L'esportazione dei dati L'esportazione dei dati verso pacchetti di analisi statistica e data mining, per la realizzazione di statistiche più complesse rispetto a quelle ottenibili con SQL.

Prerequisiti Per quanto riguarda la parte teorica, vengono richieste conoscenze di base di statistica. Per la parte pratica, viene richiesta una certa dimestichezza con l'uso del PC (Windows).

Quaglini - Sistemi informativi sanitari

 

Materiale didattico consigliato Le dispense del corso e una serie di esercizi, con testo e risoluzione, sono disponibili in rete all'indirizzo www.labmedinfo.org. Inoltre vengono consigliati alcuni libri. F. Pinciroli, C. Combi, G. Pozzi. Basi di Dati per l'Informatica Medica. Patron Editore, 1988. P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di Dati. Mc Grow Hill.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno effettuate due prove in itinere: la prima riguardante la progettazione logica di una base di dati, la seconda riguardante l'interrogazione di una base di dati relazionale mediante il linguaggio SQL. Seguirà, a fine corso, una prova orale. Coloro che non superano le prove in itinere dovranno affrontare prove analoghe nelle date stabilite per gli appelli d'esame.

Albanesi - Sistemi operativi

Sistemi operativi Docente: Maria Grazia Albanesi Codice del corso: 062049 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire la conoscenza di base della struttura e delle strategie di gestione delle risorse dei moderni sistemi operativi, acquisendo familiarità con concetti nuovi (come lo scheduling dei processi e i relativi algoritmi) e approfondendo quelli già posseduti dai corsi precedenti, come la gestione della memoria (centrale e di massa) e le relative strutture dati. Lo studente sarà in grado di costruire una approfondita capacità di analisi e valutazione d'im-piego dei più diffusi sistemi operativi e delle strategie relative alla sicurezza dei sistemi infor-matici.

Programma del corso Introduzione ai sistemi operativi Evoluzione storica, modello di sistema operativo, multiprogrammazione, classificazione dei sistemi operativi. Le chiamate di sistema: classificazione e utilizzo. Uso di pipe e generazione di processi. I sistemi operativi per la multimedialità (cenni). Gestione di memoria e CPU Lo stato del processore, il concetto di processo e schedulazione. Stati del processo, funzioni di kernel e algoritmi di schedulazione. Deadlock e semafori. Gestione fisica della memoria principale, swapping, partizione, segmentazione e paginazione. La memoria virtuale (imple-mentazione e gestione). La gestione di dati permanenti File, metodi di allocazione, directory e metodi di accesso. Il file system: struttura e gestione. La gestione dei dispositivi di I/O, algoritmi di scheduling per richieste di I/O su disco. Generali-tà dei sistemi distribuiti, modello a messaggio e client - server (cenni). La sicurezza e i sistemi operativi Compiti dei moderni sistemi operativi nella gestione della sicurezza. Attacchi storici alla sicu-rezza di sistemi informatici. Programmi perniciosi (virus, bombe logiche, trapdoor, ecc.). Stra-tegie di gestione della sicurezza da parte del sistema operativo. La gestione della protezione del sistema in Unix. Crittografia (cenni). Prerequisiti Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Calcolatori elettronici.

Materiale didattico consigliato Sono disponibili i lucidi delle lezioni svolte in classe. Silberschatz, Galvin. Sistemi operativi. Sesta edizione, Addison Wesley, 2002. Andrew S. Tanenbaum. I moderni sistemi operativi. Seconda Edizione, Jackson Libri (2002). William Stallings. Sicurezza delle reti. Addison Wesley, 2001. Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/cdol Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. Il superamento con voto sufficiente di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entram-be le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.

Lombardi - Sistemi operativi (mn)

 

Sistemi operativi (mn) Docente: Luca Lombardi Codice del corso: 062186 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire la conoscenza di base della struttura e delle strategie di gestione delle risorse dei moderni sistemi operativi, acquisendo familiarità con concetti nuovi (come lo scheduling dei processi e i relativi algoritmi) e approfondendo quelli già posseduti dai corsi precedenti, come la gestione della memoria (centrale e di massa) e le relative strutture dati. Lo studente sarà in grado di costruire una approfondita capacità di analisi e valutazione d'im-piego dei più diffusi sistemi operativi e delle strategie relative alla sicurezza dei sistemi infor-matici.

Programma del corso Introduzione ai sistemi operativi Evoluzione storica, modello di sistema operativo, multiprogrammazione, classificazione dei sistemi operativi. Le chiamate di sistema: classificazione e utilizzo. Uso di pipe e generazione di processi. I sistemi operativi per la multimedialità (cenni). Gestione di memoria e CPU Lo stato del processore, il concetto di processo e schedulazione. Stati del processo, funzioni di kernel e algoritmi di schedulazione. Deadlock e semafori. Gestione fisica della memoria principale, swapping, partizione, segmentazione e paginazione. La memoria virtuale (imple-mentazione e gestione). La gestione di dati permanenti File, metodi di allocazione, directory e metodi di accesso. Il file system: struttura e gestione. La gestione dei dispositivi di I/O, algoritmi di scheduling per richieste di I/O su disco. Generali-tà dei sistemi distribuiti, modello a messaggio e client - server (cenni). La sicurezza e i sistemi operativi Compiti dei moderni sistemi operativi nella gestione della sicurezza. Attacchi storici alla sicu-rezza di sistemi informatici. Programmi perniciosi (virus, bombe logiche, trapdoor, ecc.). Stra-tegie di gestione della sicurezza da parte del sistema operativo. La gestione della protezione del sistema in Unix. Crittografia (cenni).

Prerequisiti Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Calcolatori elettronici.

Materiale didattico consigliato Sono disponibili i lucidi delle lezioni svolte in classe. Silberschatz, Galvin. Sistemi operativi. Sesta edizione, Addison Wesley, 2002. Andrew S. Tanenbaum. Modern Operating Systems. Prentice Hall (2002). William Stallings. Sicurezza delle reti. Addison Wesley, 2001.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere. Il superamento con voto sufficiente di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entram-be le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.

Erba - Storia dell'architettura 1

Storia dell'architettura 1 Docente: Luisa Erba Codice del corso: 061029 Lezioni (ore/anno): 80 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 40 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/18 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso intende approfondire il senso del rapporto tra progetto e Storia dell'Architettura ritro-vandone, all'interno del contesto in cui esso si è storicamente trasformato, modi e qualità di sviluppo, con l'intento di fornire allo studente una strumentazione di base che costituisca un essenziale momento critico da riportare nell'esperienza progettuale. In questo senso la Storia dell'Architettura, perdendo ogni dimensione nozionistica, assume un ruolo sostanziale nella formazione del progettista.

Programma del corso Temi generali Le fonti e le radici dell'architettura. Architettura e città. Lo spazio e i suoi significati. Il linguag-gio dell'architettura. Architettura e geometria. La proporzione. Architettura e prospettiva. Ar-chitettura e colore. La tecnica e i materiali. L'architettura come simbolo. La formazione dell'ar-chitetto. Il rapporto con la committenza. I protagonisti e le grandi periodizzazioni Architettura cretese e micenea. Architettura greca. Architettura romana. Architettura paleocri-stiana e bizantina. Il Medioevo: romanico e gotico. Architettura del primo Quattrocento: Bru-nelleschi e Alberti. La città ideale: Pienza e Urbino. La crisi dell'Umanesimo: Francesco di Giorgio, Filarete, Leonardo, Bramante in Lombardia. Le contraddizioni del Rinascimento. L'architettura a Roma nel primo Cinquecento: Bramante, Raffaello, Antonio da Sangallo, Pe-ruzzi, Giulio Romano. Il Classico e la Riforma. Michelangelo. La seconda metà del Cinque-cento: Alessi, Vignola, Palladio. Il Barocco a Roma: Bernini, Borromini, Pietro da Cortona. Al-tri modi del Barocco: Longhena, Guarini e Juvarra. L'architettura effimera. Vanvitelli a Caser-ta. Il Neoclassicismo in Italia e in Europa. Esercitazioni e laboratorio Le esercitazioni consistono in approfondimenti di tematiche emerse nelle lezioni e verifiche condotte sulla realtà (visite a monumenti). Il laboratorio è incentrato sulla trattatistica storica (Vitruvio, Alberti, Filarete, Francesco di Giorgio, Vasari, Serlio, Palladio, Vignola, Pellegrini, Scamozzi, Borromini, Guarini, Caramuel, Dezallier d'Argenville, ecc) e intende fornire gli strumenti per la conoscenza della teoria dell'architettura, delle tecniche del costruire nelle di-verse epoche e del ruolo del progettista all'interno della cultura del suo tempo.

Prerequisiti Cultura di base storica, geografica e letteraria.

Materiale didattico consigliato La vastità della materia rende problematica la definizione di una bibliografia essenziale. Si richiede in prima istanza una rilettura attenta di un manuale per licei (es. Pierluigi De Vecchi - Elda Cerchiari Necchi, ed. Bompiani oppure Bora - Fiaccadori - Negri - Nova, ed. Electa Bru-no Mondadori) dal quale trarre una informazione sistematica di base. Si richiede altresì la co-noscenza di: R. Wittkower, "Principi architettonici nell'età dell'Umanesimo", Einaudi, Torino 1964. È consigliabile il possesso di un dizionario di termini architettonici, per es. il glossario illustrato "GI Architettura", ed. De Agostini, che potrà essere utilmente utilizzato anche per i

Erba - Storia dell'architettura 1

 

corsi successivi. I testi esaminati nei laboratori sono raccolti nell'antologia "Scritti di Architettu-ra", Pavia, TCP, 2001. Saranno segnalati inoltre i testi relativi a singoli argomenti.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il colloquio orale verte sulla conoscenza dell'intero programma (comprendente anche eserci-tazioni e laboratori) e valuta la capacità di leggere i singoli fatti architettonici, collocandoli nel-lo spazio, nel tempo e nel corrispondente contesto culturale, e di coglierne i nessi relazionali in modo sia sincronico sia diacronico.

Valeriani - Storia dell'architettura 2

Storia dell'architettura 2 Docente: Enrico Valeriani Codice del corso: 061043 Lezioni (ore/anno): 80 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 40 Crediti formativi: 9 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/18 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso tende a fornire una conoscenza storico-critica delle principali esperienze dell'architet-tura contemporanea, dalle origini dell'architettura moderna alle correnti dell'architettura attua-le. Lo scopo è di completare la formazione culturale dell'allievo derivante dallo studio dell'ar-chitettura del passato; vengono trattati anche gli episodi fondamentali della produzione artisti-ca del novecento.

Programma del corso Dall'Illuminismo settecentesco alla Rivoluzione sociale: teoria e utopia dell'architettura; L'ar-chitettura tra Accademia e innovazione tecnologica: l'architettura del ferro e la nascita dell'In-gegneria moderna; Il rinnovamento del gusto: Art Nouveau, Secessione, Liberty; Il primo do-poguerra e le avanguardie artistiche: Espressionismo, Futurismo, Costruttivismo; Il Movimen-to Moderno in Germania; L'opera di Gropius, Mies van der Rohe, Mendelsohn; Bauhaus. Il Movimento Moderno in Olanda: Oud, Van Doesburg, Mondrian; Riviste e esposizioni: Weis-senhof, Wiener Werkbund; Das Neue Frankfurt; Ciam; Gli standard edilizi e urbanistici; Klein; L'opera di Le Corbusier fino alla Seconda Guerra Mondiale; La vicenda italiana: razionalismo e architettura del Fascismo; La vicenda tedesca: Nazismo e fine dell'esperienza moderna; Fr. L. Wright e la nascita dell'architettura organica; La ricostruzione: la vicenda italiana tra razio-nalismo e tendenza organica; Il consumo del moderno: l'International Style; Le Corbusier ne-gli anni Cinquanta e Sessanta; Alvar Aalto e il razionalismo nordico; Adriano Olivetti e l'espe-rienza di Comunità; Le vie italiane per una nuova architettura: Ridolfi, Gardella, Albini, Scar-pa, il Neoliberty; Oltre il moderno: Quaroni e il town-design; l'opera di Louis Kahn; Conclusio-ni: il dibattito attuale. Le lezioni approfondiranno inoltre l'attività di architetti la cui opera ha assunto valori di partico-lare interesse per il loro valore esemplare per la chiarezza con la quale hanno sviluppato le più generali tematiche o piuttosto ne hanno proposto interpretazioni "trasversali" o singolari. Verrà così approfondita, ad esempio, l'opera di Beherens, Oud, Sullivan, Taut, Melnikov, A-splund, o in momenti più recenti, Pikionis, Barragan, Ambasz.

Prerequisiti Conoscenze di base della Storia dell'Architettura antica, di storia moderna e contemporanea, delle principali teorie del pensiero filosofico moderno.

Materiale didattico consigliato Lo studente potrà scegliere tra uno dei testi generali correnti. Ad esempio la Storia dell'archi-tettura moderna di Bruno Zevi o di Leonardo Benevolo, la Storia dell'architettura contempora-nea di Manfredo Tafuri e Francesco Dal Co o comunque un altro testo che tracci un esaurien-te panorama generale della materia. Si consiglia la contemporanea consultazione del volume di K. Frampton, Storia dell'architettura moderna. Per quanto riguarda tematiche particolari sa-rà cura della docenza indicare di volta in volta testi specifici sui quali approfondire ricerche specifiche.

Valeriani - Storia dell'architettura 2

 

Modalità di verifica dell'apprendimento Accanto alla formazione generale sui testi sopra indicati, verrà richiesto ad ogni studente l'ap-profondimento di un argomento scelto d'intesa con il docente. L'esame finale verterà sulla co-noscenza del programma e terrà conto del lavoro di ricerca.

Beltrami - Strumentazione biomedica

Strumentazione biomedica Docente: Giorgio Beltrami Codice del corso: 062173 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 14 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'intento del corso è di illustrare i principi di funzionamento e di progettazione della strumen-tazione biomedica di maggiore diffusione, nonché le problematiche specifiche poste dall'inter-facciamento con un organismo vivente e dall'impiego in un ambiente particolare quale quello costituito da una struttura sanitaria.

Programma del corso Definizioni, classificazione della strumentazione biomedica, problematiche generali di proget-tazione Schema generale di un sistema di misura Trasduttori: caratteristiche statiche e dinamiche, interazione organismo-strumento. Misure di-rette ed indirette Origine dei biopotenziali. Elettrodi ed amplificatori per uso biomedico Rumore elettromagnetico: cause e modalità di riduzione Strumentazione per elettroencefalografia e potenziali evocati Elettrocardiografia Elettromiografia Ecografia Misure di portata e di pressione sanguigna Strumentazione per laboratorio di analisi Stimolatori elettrici Bisturi elettrico Prerequisiti Conoscenze di Elettronica, di Teoria dei circuiti, di Fisica Generale.

Materiale didattico consigliato Webster J.G. Medical Instrumantation: Application and Design. Houghton Mifflin Co., Boston. Avanzolini G. Strumentazione Biomedica. Patron, Bologna.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte: una in itinere ed una finale.

Pavese - Tecnica delle costruzioni

 

Tecnica delle costruzioni Docente: Alberto Pavese Codice del corso: 061056 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Oltre ad un completamento alla Scienza delle Costruzioni nel senso di un approccio progettu-ale e operativo all'analisi delle strutture più comuni, il corso, dopo una rapida discussione sul-le metodologie progettuali e un esame tipologico delle strutture, illustra i più comuni metodi di analisi strutturale con particolare riferimento all'analisi matriciale delle strutture a telaio. In se-guito la teoria del calcestruzzo armato e precompresso verrà affrontata in modo unitario con il metodo agli stati limite con riferimento alle prescrizioni della normativa europea (EC2 e Model Code del CEB), facendo tuttavia anche accenno ai tradizionali metodi di calcolo alle tensioni ammissibili. Nella terza parte verrà affrontato il problema del progetto e verifica delle strutture metalliche correnti, illustrando in modo critico le prescrizioni della normativa europea ed evi-denziando in modo particolare i problemi relativi ai fenomeni di instabilità.

Programma del corso Complementi di Teoria delle Strutture • Considerazioni generali e approccio metodologico all'analisi strutturale. • Classificazione delle tipologie strutturali in base alla geometria e alle azioni interne preva-

lenti. La modellazione strutturale e l'analisi dei carichi. Il metodo di verifica agli Stati Limi-te.

• Metodi operativi per l'analisi delle strutture a telaio. Approccio alle forze e agli spostamen-ti.

Calcestruzzo armato e precompresso • Proprietà di base del conglomerato cementizio: leggi costitutive, viscosità, ritiro, aderenza. • Ipotesi di base della teoria del calcestruzzo armato e precompresso. Teoria classica. Ca-

dute di tensione nel calcestruzzo precompresso. • Verifica della sezione allo stato limite ultimo. • Verifiche in condizione di esercizio: verifiche delle deformazioni e della fessurazione. • La duttilità. • Verifiche di instabilità. Costruzioni metalliche • Criteri generali di verifica agli stati limite e alle tensioni ammissibili del materiale base. • Tipologie dei collegamenti. • Verifica dei collegamenti saldati e bullonati. • Verifiche approssimate di instabilità a carico di punta. • Instabilità flesso-torsionale. • Imbozzamento.

Prerequisiti Il corso richiede una completa conoscenza dei temi trattati nel corso di Scienza delle Costru-zioni.

Pavese - Tecnica delle costruzioni

Materiale didattico consigliato Dispense fornita dal Docente; testi di Tecnica delle Costruzioni disponibili in Biblioteca di Fa-coltà.

Modalità di verifica dell'apprendimento Una prova scritta, suddivisa in due parti, ed una prova orale. La verifica dell'apprendimento dei contenuti del laboratorio prevede lo svolgimento di uno o più elaborati.

Cantù - Tecnica delle costruzioni A

 

Tecnica delle costruzioni A Docente: Ester Cantù Codice del corso: 062244 Lezioni (ore/anno): 35 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Scopo del corso è fornire allo studente le basi teoriche necessarie ad effettuare dimensiona-menti e verifiche di usuali elementi strutturali (travi e pilastri) e di semplici strutture civili in cal-cestruzzo armato con schema a telaio. I riferimenti alla normativa tecnica nazionale, con cen-ni a quella europea, saranno continui e puntuali durante lezioni ed esercitazioni numeriche. Il corso è complementare e parallelo al corso di Tecnica delle Costruzioni B.

Programma del corso La soluzione dei problemi di progetto e di verifica di sezioni ed elementi strutturali consiste in un confronto tra la domanda di prestazione e la capacità di prestazione. Domanda di prestazione • definizione di azione • classificazione delle azioni in base a diversi criteri • valori rappresentativi delle azioni (valore caratteristico, valore frequente, valore quasi

permanente) • definizione di stato limite • metodo semiprobabilistico ai coefficienti parziali • combinazioni di azioni agli stati limite ultimi • combinazioni di azioni agli stati limite di esercizio • normativa sulle azioni Capacità di prestazione di sezioni ed elementi strutturali in c.a. • proprietà del calcestruzzo (legge costitutiva, deformazioni istantanee e differite, resistenza

a compressione, resistenza a trazione) • proprietà degli acciai da c.a. (legge costitutiva) • associazione di calcestruzzo ed armatura (aderenza) • ipotesi di base sull'associazione di calcestruzzo ed armatura • comportamento di sezioni ed elementi in c.a. in condizioni di esercizio • comportamento di sezioni ed elementi in c.a. in condizioni ultime per diversi stati di solleci-

tazione

Prerequisiti I contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni A e B. È necessaria la frequenza al corso parallelo di Tecnica delle Costruzioni B.

Materiale didattico consigliato Nel corso delle lezioni il docente fornirà del materiale didattico. Saranno inoltre indicati i testi normativi di riferimento. Per quanto riguarda l'approfondimento della teoria, si ricorda che i testi indicati nel seguito sono disponibili in biblioteca per consultazione.

Cantù - Tecnica delle costruzioni A

E. F. Radogna. Tecnica delle Costruzioni - 3. Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni, analisi della risposta. Masson. E. F. Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" - Cemento armato - Cemento armato precompresso. Masson. G. Toniolo. Tecnica delle Costruzioni - Cemento armato - Calcolo agli stati limite - vol 2A. Masson. G. Toniolo. Tecnica delle Costruzioni - Cemento armato - Calcolo agli stati limite - vol 2B. Masson.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte in itinere (a metà ed alla fine del corso) ed una prova orale finale su tutto il contenuto del corso. La valutazione sufficiente in entrambe le prove scritte consente di sotto-porsi alla prova orale. In alternativa alle prove in itinere si può sostenere una prova scritta fi-nale, che, se superata, consente l'accesso alla prova orale.

Magenes - Tecnica delle costruzioni B

 

Tecnica delle costruzioni B Docente: Guido Magenes Codice del corso: 062245 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 22 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti alcuni complementi di analisi strutturale, con partico-lare riguardo alla risoluzione di telai piani, e le nozioni fondamentali riguardanti il comporta-mento meccanico, la modellazione, il progetto e la verifica delle costruzioni in acciaio ed in calcestruzzo armato precompresso. La materia viene trattata in modo da integrare i contenuti teorici con quelli applicativi. Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà essere in grado di analizzare semplici telai piani iperstatici calcolandone in modo corretto deformazioni ed azioni interne; dovrà inoltre essere in grado di utilizzare in modo consapevole gli strumenti di base per il dimensionamento e la verifica di elementi strutturali e di semplici strutture civili, nell'am-bito delle tipologie costruttive trattate nel corso, e con riferimento alle normative vigenti in am-bito nazionale ed europeo. Il corso è complementare e parallelo al corso di Tecnica delle Co-struzioni A.

Programma del corso 1. Complementi di analisi strutturale Metodo delle forze. Applicazione del m. delle forze alla soluzione di travi continue iperstati-che. Metodo degli spostamenti. Applicazione del m. degli spostamenti a telai piani iperstatici a nodi fissi e a nodi spostabili. 2. Costruzioni in acciaio Proprietà del materiale. Tipologie strutturali. Verifiche di resistenza e deformabilità di membra-ture inflesse. Le unioni: unioni saldate, bullonate. Verifica dei collegamenti. Membrature com-presse e presso-inflesse: problemi di instabilità. Cenni ad altri problemi di instabilità. 3. Costruzioni in cemento armato precompresso Presupposti teorici e cenni storici. La precompressione come stato di coazione. Tecniche e sistemi di precompressione. Ruolo delle deformazioni viscose e da ritiro. Le perdite di pre-compressione. Posizionamento dell'armatura di precompressione. Verifiche in esercizio. Veri-fiche di resistenza.

Prerequisiti Il corso richiede come prerequisiti fondamentali i contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni A e B. È necessaria la frequenza del corso parallelo di Tecnica delle Costruzioni A.

Materiale didattico consigliato Appunti e materiale didattico forniti dal docente; normative tecniche. Verranno inoltre via via suggeriti per la consultazione e l'approfondimento alcuni classici testi di Scienza e Tecnica delle Costruzioni disponibili nella biblioteca di Facoltà.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le verifiche consistono in due prove scritte in itinere, rispettivamente a metà e alla fine dell'in-segnamento, e in una prova orale finale. Il superamento di entrambe le prove scritte (con va-lutazione sufficiente) costituisce condizione necessaria per l'ammissione all'esame orale. In alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.

Reitani - Tecnica ed economia dei trasporti

Tecnica ed economia dei trasporti Docente: Giuseppe Reitani Codice del corso: 062242 Lezioni (ore/anno): 36 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 6 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/05 Progetti (ore/anno): 12

Obiettivi formativi specifici Il corso vuole introdurre gli studenti nel campo dell'ingegneria dei trasporti, ed in particolare offrire gli strumenti di base per impostare ed affrontare problematiche legate alla pianificazio-ne, alla progettazione e alla gestione dei sistemi e delle infrastrutture di trasporto. Il corso si configura come integrativo a quello di Fondamenti di Infrastrutture Viarie.

Programma del corso Mobilità e sistema dei Trasporti Reciproca dipendenza tra sistema dei trasporti ed uso del territorio. Pianificazione dei traspor-ti. Indagini O/D. Analisi previsionale degli spostamenti. Modelli di generazione, distribuzione e ripartizione modale. Elementi di economia dei Trasporti Struttura della domanda e struttura dell'offerta nei trasporti. Elasticità della domanda ed ela-sticità dell'offerta. Analisi dei costi Prezzi e tariffe. Produttività nei trasporti. Confronti di alcuni parametri economici tra più modi di trasporto. Analisi costi - benefici. Capacità e portata delle strade Calcolo degli itinerari di percorso minimo. Modelli di assegnazione delle portate sulle infra-strutture stradali. Capacità e livelli di servizio. Calcolo delle portate per diverse tipologie stra-dali. Caratteristiche dei flussi di traffico. Trasporto stradale e trasporto ferroviario Calcolo delle potenzialità per i due sistemi a confronto. Organizzazione e gestione della circo-lazione. Il problema della sicurezza nei trasporti. Differenze ed analogie tra i due modi di tra-sporto. Sistemi di regolazione e controllo nei trasporti Regolazione e controllo nel trasporto ferroviario. Controllo e regolazione delle intersezioni semaforizzate nel trasporto stradale. Verifica dei parametri di progetto per una intersezione semaforizzata. Capacità e livelli di servizio di una intersezione. Trasporto pubblico Sviluppo del trasporto urbano. Caratteristiche del sistema di trasporto collettivo. Capacità e livelli di offerta del trasporto pubblico. Confronto tra più soluzioni modali. Progetto di un servizio di trasporto pubblico urbano Viene sviluppato, individualmente o per piccoli gruppi, il progetto della rete di trasporto collet-tivo per una città di caratteristiche assegnate. A partire dalla matrice O/D della domanda e dalla pianta della città si arriva alla definizione della rete di trasporto articolata in linee e allo schema di esercizio per ciascuna linea. La metodologia seguita è quella di cercare di ottimiz-zare lo schema di rete, sulla base degli itinerari di tempo minimo per gli utenti. Ci si avvale in proposito di un programma di calcolo predisposto per questo tipo di utilizzo. Visite tecniche Durante il corso vengono effettuate alcune visite tecniche, affinché gli studenti possano vede-re in funzione gli impianti per l'esercizio ed il controllo della circolazione dei vettori e per tutte le operazioni legate al funzionamento dei diversi sistemi. Le visite riguardano i principali modi di trasporto collettivo (urbano (bus, tram, filobus e metropolitana), ferroviario ed aereo).

Reitani - Tecnica ed economia dei trasporti

 

Prerequisiti Nozioni elementari di analisi e di fisica; fondamenti di cinematica; fondamenti di informatica; capacità di utilizzare i software di base di un personal computer.

Materiale didattico consigliato C.J. Khisty, B.K. Lall. Transportation Engineering. An introduction. Second edition, Prentice Hall, New Jersey 1998. G.E. Cantarella (a cura di). Introduzione alla Tecnica dei Trasporti e del Traffico con Elementi di Economia dei Trasporti. UTET, Torino 2001. Juan de Dios Ortuzar - Louis G. Willumsen. Pianificazione dei Sistemi di Trasporto. Hoepli Milano, 2004.

Modalità di verifica dell'apprendimento È previsto lo svolgimento, durante il semestre, di due prove in itinere.

Mercandino - Tecnica urbanistica

Tecnica urbanistica Docente: Augusto Mercandino Codice del corso: 061052 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/20 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso di Tecnica Urbanistica, nell'avviare l'allievo alle discipline urbanistiche e territoriali, si prefigge prima di tutto di far comprendere quali siano i rapporti tra uomo e ambiente e quali gli effetti delle azioni umane comportanti trasformazioni dell'ambiente. In secondo luogo vengono introdotte quelle nozioni generali e metodologiche di Tecnica Urbanistica necessarie agli stu-denti di Ingegneria che, pur indirizzati verso settori professionali differenti, si troveranno tutta-via ad avere contatti con la disciplina urbanistica. In terzo luogo il corso approfondisce i temi più strettamente tecnici, al fine di consentire all'allievo di conseguire dimestichezza con i me-todi e gli indicatori urbanistici-territoriali.

Programma del corso 1. L'uomo e l'ambiente: L'evoluzione dei rapporti tra uomo e l'ambiente e la graduale presa di coscienza degli effetti dell'azione umana. 2. Una metodologia generale di pianificazione urbanistica e territoriale: Le procedure, L'articolazione del sistema territorio, L'articolazione del lavoro. 3. Aspetti tecnici; metodi di indagini ed elementi progettuali: L'inquadramento, L'ambiente naturale e le risorse fisiche, Aspetti socio-demografici, Le strut-ture residenziali, Le strutture produttive e le attività economiche, Le infrastrutture cinematiche e la mobilità, Gli impianti ed i servizi tecnologici. 4. La normativa urbanistica italiana vigente: L'evoluzione della legislazione urbanistica italiana: la legge 17 agosto 1942 n.1150, le misure di salvaguardia, leggi 6 agosto 1967 n.765 (Legge Ponte) e 26 gennaio 1977 n.10 (Legge Bucalossi). Gli strumenti urbanistici: i piani territoriali, i piani comunali generali, i piani urbani-stici attuativi. Il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia Edilizia (D.P. R. 6 giugno 2001,n. 380 e successive modificazioni).

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici, capacità di stendere una relazione, conoscenza di tecniche di rappresentazione manuali o computerizzate.

Materiale didattico consigliato A. Mercandino. Manuale di Urbanistica Tecnica. Il Sole 24 ore, Milano, 2003. AA.VV. (I.A.S.M.). Manuale delle opere di urbanizzazione. F. Angeli, Milano, 1983. AA.VV. Urban Design Compendium. Llewelyn-Davies, English Partnership, The Housing Cor-poration, London, 2000. H. Barton, M. Grant,R. Guise. Shaping Neighbourhoods. Spon Press, London & New York, 2003. C. Chiodi. La città moderna. Hoepli, Milano 1945. G. Colombo, F. Pagano, M. Rossetti. Manuale di Urbanistica. Il Sole 24 ore, Milano, 2001. V. Columbo. La ricerca urbanistica. Giuffrè, Milano, 1966. L. Dodi. Città e territorio. Masson, Milano, 1978.

Mercandino - Tecnica urbanistica

 

J.B. Mc Loughlin. La pianificazione urbana e regionale. Marsilio, Venezia 1973. K. Müller - Ibold. Einführung in die Stadtplanung. Kohlhammer, Stoccarda, Colonia, Berlino, 1997.

Modalità di verifica dell'apprendimento Gli allievi saranno ammessi ad un colloquio orale, dopo aver terminato il progetto sviluppato durante l'attività di laboratorio e dopo aver superato una prova scritta. Durante l'anno gli allievi potranno sostenere più prove scritte di autoverifica della preparazione conseguita.

Greco - Tecniche costruttive per l'edilizia sostenibile

Tecniche costruttive per l'edilizia sostenibile Docente: Alessandro Greco Codice del corso: 061083 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 4,5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L’insegnamento si pone l'obiettivo di portare gli studenti alla conoscenza delle ricadute quali-tative sul manufatto edilizio delle tecniche costruttive contemporanee orientate ai principi della sostenibilità; si vuole mettere gli studenti nelle condizioni di poter approfondire una tematica molto attuale, fornendo strumenti, metodi e modelli per la conoscenza e la valutazione di tec-niche costruttive finalizzate al contenimento energetico ed allo sfruttamento di risorse rinno-vabili. Inoltre si vogliono portare all'attenzione degli alunni i metodi progettuali e le tecniche che consentono l'inserimento dell'edificio nell'ambiente circostante in modo attento ed idoneo al contenimento dell'utilizzo delle risorse non rinnovabili e, allo stesso tempo, all'impiego di fonti energetiche rinnovabili. I contenuti del corso possono trovare successiva applicazione in fase di redazione della tesi di laurea.

Programma del corso L'insegnamento si prefigge lo scopo di illustrare agli studenti le più recenti tecniche costruttive sostenibili, ponendo l'attenzione sul tema del risparmio energetico, sui sistemi di acque intelli-genti e sull'utilizzo di materiali innovativi. CONTESTO E NORMATIVA • definizione di sostenibilità • applicazione dei concetti di sostenibilità al settore dell'edilizia • caratterizzazione del significato attribuito alle tecniche costruttive sostenibili nel contesto

culturale attuale • introduzione alla normativa relativa alla sostenibilità, con un approccio che tratti il tema

specifico dalla scala comunitaria fino a quella regionale e locale, con riferimento ai rego-lamenti edilizi di "nuova generazione"

TECNICHE COSTRUTTIVE SOSTENIBILI • contenimento energetico • ciclo dell'acqua • materiali a basso impatto ambientale • qualità dell'aria interna • ambiente indoor • ambiente circostante CONFERENZE E SEMINARI Comunicazioni tenute da progettisti e ricercatori che illustrino attraverso esemplificazioni pra-tiche e reali come l'edilizia sostenibile sia sinonimo di qualità a costo accessibile e soprattutto sia durevole. Tali interventi costituiranno parte integrante del corso offrendo agli studenti l'op-portunità di conoscere metodi e strumenti operativi applicati nella prassi professionale più e-voluta.

Prerequisiti Conoscenze di base delle tecniche costruttive tradizionali, dei materiali da costruzione, dei diversi elementi costruttivi e delle loro interrelazioni in fase esecutiva e di esercizio.

Greco - Tecniche costruttive per l'edilizia sostenibile

 

L’insegnamento di Architettura Tecnica 2 è da ritenersi propedeutico.

Materiale didattico consigliato La bibliografia sotto riportata riguarda le tematiche generali dell’insegnamento. Durante lo svolgimento delle lezioni verrà segnalata la bibliografia specifica per ciascun argomento trat-tato. M. BERTAGNIN, E. PIETROGRANDE. La salubrità dell'abitare. Edicom Edizioni, 2002. G. CALVI (a cura di). Progetto qualità edilizia. Edizioni Edilizia Popolare, 2002. I. GAROFOLO (a cura di). Per una progettazione consapevole. Edicom Edizioni, 2004. S. PIARDI, G. SCUDO (a cura di). Edilizia sostenibile, 44 progetti esemplificativi. Sistemi Edi-toriali, 2002. R. TENEGGI. Bioarchitettura tra norma e progetto. Edicom Edizioni, 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento Gli studenti sono chiamati all'elaborazione di un tema d'anno individuale e a sostenere una prova orale sugli argomenti trattati durante il corso.

Fodri - Tecniche di gestione per il lavoro autonomo

Tecniche di gestione per il lavoro autonomo Docente: Rossana Fodri Codice del corso: 062307 Lezioni (ore/anno): 10 Corso di laurea: Inf, Elt, Biom, Serv Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 2 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: SECS-P/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo è quello preparare lo studente all'attività post-universitaria. La figura proposta dal corso è quella di un professionista che deve sapersi documentare, presentare e promuovere per impostare e scegliere il proprio percorso professionale, per valorizzare le competenze tecniche acquisite e migliorare la propria competitività nel Mercato del Lavoro. Il corso è pro-mosso dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pavia.

Programma del corso Il corso si compone di 3 parti principali: 1. IL PANORAMA IMPRENDITORIALE LOMBARDO 2. IL PIANO DI IMPRESA: La dinamica e le opportunità del mercato. Come si legge e come ci si muove nel mercato: strategie e tecniche di marketing (ricerche di mercato, promozione, comunicazione tradizionali e on-line, e-commerce). Clientela potenziale e sua caratterizzazio-ne: la segmentazione. Essere imprenditori di se stessi. Dall'idea al progetto: business plan, iter burocratico, agevolazioni finanziarie. L'organizzazione come riflesso delle strategie di mercato. L'impresa come sistema aperto in rapporto con l'ambiente. L'organizzazione al suo interno: macrostruttura e microstruttura. La cultura aziendale e il "saper stare in azienda". Co-sa significa inserirsi in una media-grande impresa, lavorare in una PMI, fare gli imprenditori. Il piano economico finanziario 3. COME PROMUOVERSI NEL MERCATO.

Prerequisiti Quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.

Materiale didattico consigliato Formaper. Come fare un business plan. Sperling&Kupfer. C. Parolini. Come costruire un business plan. Paramond. L. Molteni, G. Troilo. Ricerche di Marketing. Mc Graw Hill. R. Hiebing, S. Cooper. Il piano di marketing. IlSole24 ore. Guatri, Vicari, Fiocca. Marketing. Mc Graw Hill.

Modalità di verifica dell'apprendimento Realizzazione di un progetto personale.

Giuseppetti - Tecniche redazionali

 

Tecniche redazionali Docente: Sarah Giuseppetti Codice del corso: 062239 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: AmbT, Civ Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/12 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito la consapevolezza della neces-sità di esprimere con la massima chiarezza i concetti e i messaggi relativi agli obiettivi delle azioni di lavoro e deve aver compreso l'importanza della comunicazione nella realizzazione della propria professione. Lo studente sarà pertanto a conoscenza delle regole che stanno alla base dell'impostazione e della redazione di un documento tecnico (studio di progetto, re-lazione tecnica, ecc.) con particolare attenzione agli aspetti della composizione grafica e alle scelte lessicali e morfosintattiche. Sarà inoltre in grado di padroneggiare strategie comunicati-ve a seconda del tipo di interlocutore e della relazione sulla quale si fonda la comunicazione effettuata.

Programma del corso Valenza informativa, argomentativa, orientativa della comunicazione. Regole di base del testo informativo, con particolare riferimento alla produzione di un documento di lavoro. Nozioni di grafica volte all'organizzazione, all'impaginazione, alla redazione e all'editing di un testo tec-nico, con particolare attenzione allo studio di progetto e alla relazione tecnica. Strategie di composizione volte alla lettura settoriale e "trasversale" di un testo tecnico. Lessico e sintassi di un testo tecnico. Efficacia dei messaggi in relazione all'interlocutore e alla circostanza. Comunicazione assertiva. Tecniche di comunicazione interpersonale (voce, silenzio, ascolto attivo, linguaggi non verbali). Redazione operativa di testi. Scritture elettronica e redazione di testi per la Rete.

Prerequisiti È indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana, parlata e scritta. Conoscenza elementare dei programmi di scrittura elettronica.

Materiale didattico consigliato Dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame finale consiste in una prova scritta strutturata per parti: (1) la prima tesa alla verifica dell'acquisizione dei contenuti teorici del corso, (2) la seconda consistente nella produzione di un breve testo di lavoro.

Linardi - Tecniche redazionali (mn)

Tecniche redazionali (mn) Docente: Alfonso Rocco Linardi Codice del corso: 062182 Lezioni (ore/anno): 22 Corso di laurea: AmbT, Inf Esercitazioni (ore/anno): 4 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 4

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire utili strumenti operativi, consigli ed informazioni per chiunque si accinga ad intraprendere un'attività professionale e, più in generale, per chi desidera guada-gnare la fiducia, la stima e la simpatia del prossimo; aprire una riflessione sui meccanismi psicologici di rafforzamento delle abilità tecnico-professionali, che verranno acquisite durante il corso di laurea; offrire spunti tematici per apprendere ed impadronirsi di un nuovo "know how" che consenta di affrontare, con strumenti competitivi, i cambiamenti radicali in atto nella nostra epoca.

Programma del corso Introduzione ad alcune tematiche di base L'armonizzazione interiore - L'interazione dei gruppi - L'interscambio espositivo - Il "basic trust" - Il "transfert". La risorsa uomo ed il ruolo della formazione L'elemento Uomo - La forma "mentis" - Lo strumento testa - Il patrimonio culturale - L'appren-dimento continuo (pedagogia permanente). Il lavoro oltre il comando (come motivare i collaboratori) La rivoluzione manageriale - Il cambiamento - Ottimizzazione del capitale umano - Sistema Qualità - La "Qualità Totale" - La Carta della Qualità. Come avviare in azienda un "clima" organizzativo aperto alla libera contribuzione del singolo Bottom Up - Comakership - Leadership - Catena del valore. Analisi dei pre-requisiti psicologici per motivare con efficacia i collaboratori Il processo "people building" - Coinvolgimento e spirito di gruppo - Autofiducia/Autosviluppo/ Autorealizzazione - Creatività e sviluppo spontaneo dell'energia psicologica - Gerarchia dei bisogni umani secondo MASLOW. Area di intervento (formazione, carattere, comunicazione) Learning organization/coltura dei saperi - Le iniezioni di entusiasmo e di ottimismo - La comu-nicazione - Elementi di filosofia e psicologia della comunicazione - Come cercare lavoro - L'arte dell'approccio - Come affrontare il colloquio di lavoro - Lo stile di presentazione - La for-za del linguaggio verbale - "Il public speaking" - Tecniche di vendita: come diventare un ven-ditore di successo. L'eccellenza nella conduzione democratica dei gruppi Le modalità di conduzione di un gruppo di lavoro in azienda - Gli indicatori climatici e la mete-orologia aziendale - La gestione di tipo edonico ed agonico - L'edonismo psicologico connes-so al lavoro e la sublimazione degli stimoli. L'azienda eccellente (World class company) Il Taylorismo ed il Toyotismo - La filosofia della "Qualità Totale" (Company Wide Quality Control) - Il successo del CWQC e le sorgenti di disturbo alla sua applicazione - I requisiti del leader - "Il Know how" nascosto come vero vantaggio competitivo. La redazione di un "curriculum" vincente Come redigere una relazione tecnico-professionale La redazione di un piano strategico di marketing e di negoziazione

Linardi - Tecniche redazionali (mn)

 

Prerequisiti Nessuno.

Materiale didattico consigliato Alfonso Rocco Linardi. Come redigere un vincente profilo personale. Dispense (pro-manuscripto). D. Carnegie. Come parlare in pubblico e convincere gli altri. Bompiani, XIV edz. Gen 2000. Majello. L'arte di comunicare. Franco/Angeli XV ediz. Milano, Nov. 1988. Tanaka Minoru. Il modello Toyota. Il Sole 24 Ore. A. Galgano. Le tre rivoluzioni. Guerini e Associati. A. Galgano. Toyota. Perché l'industria italiana non progredisce. Guerini e Associati. A. Galgano. I sette strumenti manageriali della qualità totale. Il Sole 24 Ore.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-zione media sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. Per gli studenti che per gravi motivi non abbiano potuto svolgere le prove in itinere è previsto un esame completo di prova scritta e orale.

Imperio - Tecnologia meccanica

Tecnologia meccanica Docente: Ernesto Imperio Codice del corso: 062272 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/16 Progetti (ore/anno): 16

Obiettivi formativi specifici Il corso, presupponendo che gli allievi abbiano già un quadro generale dei principali processi di trasformazione impiegati nell'industria manifatturiera, si prefigge di costruire una compe-tenza specifica in qualche lavorazione con particolare riguardo ai processi di lavorazione per asportazione di truciolo.

Programma del corso Introduzione al corso Le tecnologie meccaniche come trasformazioni fisiche dei materiali. Lavorazioni per asportazione di truciolo Introduzione alle lavorazioni per asportazione di materiale. Meccanica del taglio. Descrizione delle principali lavorazioni e delle relative macchine: tornitura, foratura, fresatura e rettifica. Parametri di taglio e determinazione delle condizioni economiche di taglio. Determinazione delle forze e delle potenze di taglio. Materiali e classificazione degli utensili. Scelta delle con-dizioni ottimali di taglio. Finitura superficiale. Evoluzione delle macchine utensili. Studi di fabbricazione Introduzione alla progettazione dei cicli di lavorazione. Esempi di realizzazione di cicli di lavo-razione per asportazione di truciolo. Progetto d'anno Studio di fabbricazione di un componente meccanico. Durante il corso agli allievi verrà richie-sto di svolgere un lavoro d'anno consistente in un elaborato relativo al ciclo di fabbricazione di un componente meccanico. Esercitazioni Durante il corso verranno svolte esercitazioni relative allo studio delle singole lavorazioni meccaniche, oggetto delle lezioni. Tali esercitazioni sono propedeutiche allo sviluppo del Progetto d'anno. Prerequisiti Conoscenze di base sulle tecniche di lavorazione dei materiali metallici.

Materiale didattico consigliato M. Santochi, F. Giusti. Tecnologia Meccanica e Studi di Fabbricazione. Ambrosiana, 2000. A. Zompì, R. Levi. Tecnologia Meccanica - Lavorazioni ad asportazione di truciolo. Utet, 2000. AA.VV. Tecnologia meccanica: lavorazioni per asportazione di truciolo. CittàStudi, 1996. G. Spur e T. Stoeferle. Enciclopedia delle lavorazioni meccaniche, Voll. 3 e 4. Tecniche Nuo-ve, 1983. G.F. Micheletti. Tecnologia meccanica, Voll. 1 e 2. UTET, 1977.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno programmate due prove scritte in itinere, che verteranno sulla parte del Corso svol-ta fino alla data della prova. L'esame si completerà con la discussione del progetto eseguito.

Lombardi - Tecnologie biomediche

 

Tecnologie biomediche Docente: Remo Lombardi Codice del corso: 062172 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'intento delcorso è di portare a conoscenza dello studente le tecniche di base per le misure elettroniche in ambito biomedico. A questo scopo vengono trattati i trasduttori per misure biomediche, le eventuali reti elettriche di condizionamento e l'interfacciamento con sistemi di acquisizione A/D.

Programma del corso Microprocessori: architetture a bus del microcalcolatore e temporizzazione delle operazioni; porte parallele, seriali e di conteggio; memorie ROM e RAM. Catene elettroniche di misura. Trasduttori di interesse nella strumentazione biomedica: caratteristiche statiche e dinamiche. Calibrazione. Concetti su: trasduttori resistivi; trasduttori di posizione lineare ed angolare; tra-sduttori di velocità; trasduttori di forza, pressione e accelerazione; trasduttori di temperatura; flussometri. Amplificazione e condizionamento: cenni sugli amplificatori operazionali; converti-tori analogico-digitale e digitale-analogico. Elementi di base per la flussimetria a ultrasuoni: caratteristiche degli ultrasuoni; flussimetri a tempo di transito; flussimetri a effetto doppler; at-tuatori: scr, triac, motore in c.c. e passo-passo, attuatore di forza.

Prerequisiti Conoscenze di Elettronica, di Teoria dei circuiti, di Fisica Generale, di Fisiologia meccanica.

Materiale didattico consigliato Avanzolini G. Strumentazione Biomedica. Patron. Lombardi R. Dispense di Tecnologie Biomediche. CLU. Appunti delle lezioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte: una in itinere ed una finale.

Manstretta - Tecnologie e materiali per l'elettronica

Tecnologie e materiali per l'elettronica Docente: Danilo Manstretta Codice del corso: 062213 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 11 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 6 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Obiettivo del corso è fornire le nozioni di base sulle tecnologie di produzione dei componenti elettronici passivi, sulle tecnologie di interconnessione (circuiti stampati, circuiti ibridi) e sulla tecnologia di integrazione monolitica su silicio, nonché orientare l'allievo a ragionare in termini di fattibilità tecnologica. Il corso è diretto agli allievi che svolgeranno la propria attività nei set-tori della progettazione, della produzione, dell'applicazione e della gestione di manufatti e si-stemi elettronici.

Programma del corso Componenti passivi Cenni a plastiche e a ceramiche. Resistori; condensatori; materiali magnetici. Cenno ai mate-riali piezoelettrici. Legge di Arrhenius. Concetto di resistenza termica. Tecnologia dei circuiti stampati Materiali per circuiti stampati. Passi tecnologici. Processi produttivi: circuiti stampati a singola faccia, a doppia faccia e multistrato. Assemblaggio dei componenti (montaggio e saldatura): tecniche di saldatura; montaggio a inserzione e montaggio superficiale. Connessioni a pres-sione. Progetto termico: resistenza termica e capacità termica. Tecnologie dei circuiti ibridi Tecnologie dei circuiti ibridi a strato spesso: materiali; processi di stampa serigrafica e di cot-tura; taratura; assemblaggio dei componenti discreti; chiusura nel contenitore. Tecnologie dei circuiti ibridi a strato sottile. Introduzione alla tecnologia dei circuiti monolitici integrati su silicio I circuiti integrati. Operazioni fondamentali in tecnologia planare: passi per l'ottenimento degli strati; mascheratura e attacco selettivo. Tecnologie di integrazione MOS e bipolare. Chiusura del circuito integrato nel contenitore. Collaudo.

Prerequisiti Basi di Fisica e Fisica Tecnica (in particolare: elettromagnetismo, meccanismi di scambio termico). Basi di Chimica (in particolare: elementi e composti chimici, valenza, reazioni, cri-stalli, diagramma delle fasi, celle elettrolitiche). Basi di Elettrotecnica (in particolare: concetti di bipoli elettrici e impedenza). Basi di Elettronica (in particolare: caratteristiche elettriche del silicio, fondamenti sui transistori BJT e MOS, filtri RC a singolo polo).

Materiale didattico consigliato G. Torelli, S. Donati. Tecnologie e Materiali per l'Elettronica (a cura di M. Sozzi). Edizioni CUSL, Pavia,1999. Per i primi tre punti del programma. Dispense di G. Torelli. Introduzione alla tecnologia dei circuiti integrati su silicio. 2006. Per il quarto punto del programma.

Modalità di verifica dell'apprendimento Prova scritta e prova orale (durante quest'ultima verranno anche proposti per la discussione componenti e/o manufatti). Peso relativo delle due prove: prova scritta: 1/3, prova orale: 2/3.

Manstretta - Tecnologie e materiali per l'elettronica

 

Verranno svolte due prove in itinere, una durante il corso, una al termine dello stesso: l'esito positivo di queste prove dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta e di parte della prova orale, purché la prova finale venga sostenuta entro la sessione di esami immediata-mente successiva al semestre in cui è tenuto il corso.

Broglio - Tecnologie generali dei materiali

Tecnologie generali dei materiali Docente: Stefano Broglio Codice del corso: 062080 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Mec Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/16 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso vuole prima avvicinare gli studenti alle problematiche dei materiali, della loro resisten-za e della loro lavorabilità (con particolare riferimento ai materiali metallici), quindi fornire un quadro generale dei principali processi di trasformazione impiegati nell'industria manifatturiera con particolare riguardo alle lavorazioni per fusione e per deformazione plastica.

Programma del corso Quadro dei processi Generalità e classificazione dei processi di lavorazione meccanica: fonderia, deformazione plastica, asportazione di truciolo. Relazione fra tecnologia e prodotto. Materiali da costruzione Materiali metallici e loro proprietà. Classificazione dei principali materiali da costruzione. Ac-ciai e Ghise. Effetto degli elementi di lega negli acciai. Prove meccaniche e resistenza dei materiali Prove unificate e prove non normalizzate. Campo elastico e campo plastico. Prove di trazio-ne, compressione e flessione; prove di durezza, resilienza e fatica. Analisi dei risultati. Trattamenti termici Il raffreddamento delle leghe ferro carbonio. Punti critici e curve di Bain. I trattamenti termici degli acciai: ricottura, normalizzazione, tempra e rinvenimento. Trattamenti di cementazione e nitrurazione. Lavorazioni per fusione Principi generali sulla fusione e solidificazione dei materiali metallici. Il modello e gli accessori per l'allestimento della forma. Descrizione dei principali processi di formatura e di colata. Lavorazioni per deformazione plastica Plasticità dei materiali metallici. Descrizione dei principali processi: laminazione, stampaggio, estrusione e trafilatura, tranciatura e imbutitura. Lavorazioni delle materie plastiche Quadro generale delle principali tecnologie di realizzazione di prodotti in materiale plastico. Esercitazioni Durante il corso gli allievi dovranno svolgere alcuni elaborati sugli argomenti trattati.

Prerequisiti Per una migliore comprensione degli argomenti trattati è utile la conoscenza delle nozioni fondamentali di disegno tecnico, di fisica e di chimica.

Materiale didattico consigliato M. Santochi, F. Giusti. Tecnologia Meccanica e Studi di Fabbricazione. Ambrosiana, 2000. AA.VV. Tecnologia meccanica: lavorazioni per fusione e deformazione plastica. CittàStudi, 1997.

Broglio - Tecnologie generali dei materiali

 

G. Spur e T. Stoeferle. Enciclopedia delle lavorazioni meccaniche, Voll. 3 e 4. Tecniche Nuo-ve, 1983. G.F. Micheletti. Tecnologia meccanica, Voll. 1 e 2. UTET, 1977.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno programmate due prove scritte in itinere, che verteranno sulla parte del Corso svol-ta fino alla data della prova. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.

Savini, Di Barba - Teoria dei circuiti

Teoria dei circuiti Docenti: Antonio Savini, Paolo Di Barba Codice del corso: 062008 Lezioni (ore/anno): 34 Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 2 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/31 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle grandezze elettriche di interesse nello studio tecnico dei circuiti e delle cor-rispondenti unità di misura; conoscenza del comportamento dei bipoli lineari e delle loro pro-prietà energetiche; capacità di distinguere circuiti lineari e non-lineari; conoscenza dei princi-pali metodi di analisi dei circuiti lineari e capacità di applicarli numericamente; capacità di intu-ire e descrivere qualitativamente il funzionamento di circuiti semplici, in regime stazionario, a bassa e alta frequenza, alla risonanza, in transitorio.

Programma del corso 1. Circuiti in regime stazionario Grandezze elettriche fondamentali e derivate. Sistemi elettrici a parametri distribuiti e concen-trati. Bipolo. Regime stazionario. Bipoli elementari e classificazione. Legge di Ohm. Bipoli i-deali comandati. Bilancio di potenza in un bipolo. Circuito elettrico. Nodi e maglie. Leggi di Kirchhoff. Significato e limiti di validità delle leggi di Kirchhoff. Elementi di teoria dei grafi. Ma-glie e tagli. Matrici di incidenza e appartenenza. Analisi di circuiti lineari in regime stazionario. Metodo dei potenziali di nodo. Metodo delle correnti di maglia. Teoremi dei circuiti elettrici. Analisi di circuiti non lineari. 2. Circuiti in regime sinusoidale Regime lentamente variabile. Condensatore lineare e perfetto. Induttore lineare e perfetto. Regime periodico alternato sinusoidale (pas). Segnali e loro rappresentazione. Fasori. Bipoli elementari in regime pas. Bipoli passivi lineari: impedenza e ammettenza. Potenza elettrica di bipolo lineare: potenza attiva, reattiva, apparente. Potenze dei bipoli elementari in regime pas. Risposta in frequenza di bipolo passivo lineare. Bipolo risonante LC serie e parallelo. Bi-polo risonante RLC serie e parallelo: frequenze di taglio, larghezza di banda. Mutuo induttore lineare e perfetto. Potenza ed energia di un mutuo induttore. Doppi bipoli lineari e passivi. Pa-rametri Z,Y,H,T. Trasformatore ideale. 3. Circuiti in regime perturbato Regime perturbato Analisi di un circuito lineare di ordine n. Frequenze caratteristiche, valori iniziali, transitorio e regime. Circuiti lineari del primo ordine. Circuiti lineari del secondo ordine. Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, nu-meri complessi, derivate e integrali.

Materiale didattico consigliato C.A. Desoer, E.S. Kuh. Fondamenti di teoria dei circuiti. Franco Angeli, Milano. A. Savini. Argomenti di elettrotecnica con esercizi. Ed. Spiegel, Milano.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda e terza parte del corso. Per coloro che avranno superato entrambe le prove in itinere e avranno deciso di avvalersene entro l'anno accademico in cui si sono svolte, l'esame si svolgerà nell'ambito di uno degli appelli previsti; esso consisterà nell'attribuzione del voto, ba-sato sul risultato delle due prove in itinere e sulla discussione di queste. Diversamente, gli

Savini, Di Barba - Teoria dei circuiti

 

studenti sosterranno una prova scritta per essere ammessi al colloquio finale. Quest' ultimo consisterà nel rispondere in forma scritta ad alcuni quesiti. In tutti e due i casi, è necessario iscriversi all'appello in cui si intende sostenere l'esame finale, sia esso l'attribuzione del voto sia esso la prova scritta seguita dal colloquio. Nel primo caso, al momento dell'iscrizione, si deve specificare che non si intende sostenere la prova scritta. L'iscrizione agli appelli si effet-tua presso la segreteria del Dipartimento di Ingegneria Elettrica al piano G. Anche gli studenti che non devono sostenere lo scritto devono presentarsi il giorno dell'appello, in quanto in tale sede verrà istituito il calendario dei colloqui per l'attribuzione del voto. Durante le prove in itinere e la prima prova scritta degli appelli d'esame è possibile consultare qualsiasi materiale didattico. Durante la seconda prova degli appelli d'esame non è possibile consultare alcun materiale didattico. Le prove in itinere hanno validità un anno accademico. Le prove effettuate in uno degli appelli d'esame hanno validità limitata a quell'appello.

Perregrini - Teoria dei circuiti (mn)

Teoria dei circuiti (mn) Docente: Luca Perregrini Codice del corso: 062118 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/31 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza delle grandezze elettriche di interesse nello studio tecnico dei circuiti e delle cor-rispondenti unità di misura; conoscenza del comportamento dei bipoli lineari e delle loro pro-prietà energetiche; conoscenza dei principali metodi di analisi dei circuiti lineari e capacità di applicarli numericamente; capacità di intuire e descrivere qualitativamente il funzionamento di circuiti semplici, in regime stazionario, a bassa e alta frequenza, alla risonanza, in transitorio.

Programma del corso Concetti e leggi fondamentali Sistemi di unità di misura, carica e corrente, tensione, potenza ed energia, elementi circuitali, legge di Ohm, nodi, rami e maglie, leggi di Kirchhoff, resistori in serie e partitore di tensione, resistori in parallelo e partitore di corrente, trasformazioni stella-triangolo. Metodi di analisi delle reti Analisi nodale, analisi nodale con generatori di tensione, analisi agli anelli, analisi agli anelli con generatori di corrente, scrittura diretta dell'analisi nodale e della analisi agli anelli, con-fronto fra analisi nodale e analisi agli anelli, analisi dei circuiti con PSpice. Teoremi delle reti Linearità, sovrapposizione, trasformazione dei generatori, teorema di Thevenin, teorema di Norton, massimo trasferimento di potenza, modelli dei generatori reali. Condensatori e induttori Condensatori, condensatori in serie e in parallelo. Induttori, induttori in serie e in parallelo. Circuiti del primo ordine e del secondo ordine Circuito RC autonomo, circuito RL autonomo, risposta al gradino di un circuito RC, risposta al gradino di un circuito RL, calcolo di condizioni iniziali e finali, circuito RLC serie autonomo, circuito RLC parallelo autonomo, risposta al gradino di circuito RLC serie, risposta al gradino di circuito RLC parallelo. Regime sinusoidale e fasori Sinusoidi, fasori, relazioni tra fasori per gli elementi circuitali, impedenza e ammettenza. Leggi di Kirchhoff nel dominio della frequenza, composizione di impedenze, circuiti di sfasamento, ponti AC, risonanza serie, risonanza parallelo, analisi nodale, analisi agli anelli, principio di sovrapposizione, trasformazione di generatori, circuiti equivalenti di Thevenin e Norton, po-tenza istantanea e potenza media, teorema sul massimo trasferimento di potenza media, va-lori efficaci, potenza apparente e fattore di potenza, potenza complessa, conservazione della potenza, rifasamento. Cenni sul sistema trifase Tensioni trifase bilanciate, configurazione stella-stella bilanciata, potenza in un sistema trifase bilanciato, sistemi trifase sbilanciati, cablaggio di impianti domestici. Circuiti con accoppiamento magnetico Mutua induttanza, energia in un circuito con accoppiamento, trasformatori lineari, trasformato-ri ideali, trasformatore come dispositivo di isolamento, trasformatore come dispositivo di adat-tamento, distribuzione della potenza elettrica.

Perregrini - Teoria dei circuiti (mn)

 

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, nu-meri complessi, derivate ordinarie e integrali, equazioni differenziali lineari del primo e secon-do ordine a coefficienti costanti.

Materiale didattico consigliato C. Alexander, M. Sadiku. Circuiti Elettrici. McGraw-Hill, 2001.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. È ammesso alla prova orale solo chi abbia superato la prova scritta, nello stesso appello e con almeno 15/30. Verranno svolte due prove "in itinere", una alla metà del corso e l'altra alla conclusione. Gli studenti che a-vranno superato le prove in itinere con un voto complessivo superiore a 15/30 saranno di-spensati dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame orale venga sostenuto nella sessione immediatamente seguente la conclusione del corso. Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinunzia irrevocabilmente ad avvalersi della valutazione acquisita at-traverso le prove "in itinere".

Costamagna - Teoria dei segnali

Teoria dei segnali Docente: Eugenio Costamagna Codice del corso: 062155 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 20 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di introdurre la teoria dei segnali utilizzando al minimo il formalismo mate-matico e puntando su esercitazioni ed esemplificazioni assistite da strumenti hardware e sof-tware.

Programma del corso Caratterizzazione dei segnali nel tempo • segnali continui, discreti, periodici • energia, correlazione, convoluzione, ortogonalità • campionamento, quantizzazione, codifica • sistemi lineari: I/O, casualità, adattamento Caratterizzazione dei segnali in frequenza • definizione di cambiamento di base (concetto di trasformata) • esempi trasformazioni semplici (Gram-Shmidt) • trasformata di Fourier e proprietà • analisi spettrale • distorsione • campionamento in frequenza Caratterizzazione statistica dei segnali • elementi di statistica • esempi di funzioni distribuzione e calcolo dei momenti • processi aleatori e loro caratterizzazione • rumore gaussiano e somma di gaussiane • caratterizzazione spettrale di segnali aleatori

Prerequisiti Necessari: nozioni base di matematica (calcolo differenziale e integrale) auspicabili: concetto di trasformata, trasformata di Fourier, statistica.

Materiale didattico consigliato S. Haykin. An Introduction to analog and digital Communications. J. Wiley and Sons, 1989. Dispense del corso. Costituiscono un utile compendio in italiano della trattazione svolta sull'Haykin. Leon W. Couch II. Fondamenti di Telecomunicazioni. Apogeo. Adatto a coprire quasi tutto lo svolgimento del corso e con molto materiale aggiuntivo, sia per Teoria dei segnali che per Comunicazioni Elettriche. Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scitta.

Gamba - Teoria dei segnali (mn)

 

Teoria dei segnali (mn) Docente: Paolo Ettore Gamba Codice del corso: 062124 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza della rappresentazione in frequenza di un segnale deterministico. Conoscenza del concetto di rumore come processo stocastico. Conoscenza delle tecniche più semplici di trasmissione dell'informazione. Capacità di analizzare segnali deterministici e calcolarne pro-prietà fondamentali (spettro, banda, potenza/energia). Capacità di dimensionare semplici col-legamenti per telecomunicazioni utilizzando alcune delle modulazioni introdotte (AM, FM e PCM).

Programma del corso Analisi dei segnali deterministici nel dominio della frequenza Serie di Fourier. Serie di Fourier in forma esponenziale. Risposta dei sistemi lineari e proprie-tà delle funzioni di trasferimento. Potenza ed energia dei segnali. Densità spettrale di potenza e di energia. La trasformata di Fourier. Il teorema di convoluzione. Il teorema di Parseval. Correlazione tra forme d'onda. Auto correlazione. Potenza e correlazione incrociata. Autocor-relazione delle funzioni periodiche. Significato ed importanza degli integrali di correlazione. Cenni sulle variabili e i processi casuali Concetto di probabilità; eventi indipendenti; variabili casuali. Distribuzione di probabilità cumu-lativa; densità di probabilità. Il rumore come processo stocastico. Processi stocastici staziona-ri. Processi ergodici. Sistemi di comunicazione a modulazione di ampiezza Segnale in banda base e segnale portante. Traslazione in frequenza. Rivelazione del segnale in banda base. Modulazione di ampiezza (DSB, DSB-SC, SSB-SC). Spettro del segnale mo-dulato in ampiezza. Modulatori. Ricezione e rivelazione del segnale modulato. I rivelatori. Mul-tiplazione. Sistemi di comunicazione a modulazione di frequenza Frequenza a fase di un segnale sinusoidale. Il segnale FM. Spettro di un segnale FM con modulazione sinusoidale. Segnali FM a banda larga ed a banda stretta. Spettro del segnale modulato in frequenza. Banda di Carson. Sistemi di comunicazione numerici Campionamento dei segnali; quantizzazione; codifica binaria dei segnali; sistemi PCM e PAM. Modulazioni digitali: ASK, FSK, PSK. Segnali QAM e QPSK. Prestazioni dei sistemi di comunicazione Rapporto segnale Rumore. Raffronto tra sistemi AM e FM. Bit Error Rate, BER per sistemi di modulazione numerica.

Prerequisiti Conoscenze acquisite nei precedenti corsi di Analisi Matematica A, Analisi Matematica B, Teoria dei Circuiti.

Materiale didattico consigliato S. Haykin. An introduction to Analog and Digital Communications. John Wiley & Sons, 1989.

Gamba - Teoria dei segnali (mn)

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima (punti 1 e 2) e sulla seconda parte (punti 2, 3 e 4) del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato una delle pro-ve in itinere potranno sostenere una prova scritta integrativa, che verterà su gli argomenti del-la prova non superata. Chi non superasse la prova integrativa dovrà superare una prova scrit-ta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso. Le prove scritte comprenderanno problemi e domande a risposta aperta.

Gamba - Teoria dei segnali e comunicazioni elettriche

 

Teoria dei segnali e comunicazioni elettriche Docente: Paolo Ettore Gamba Codice del corso: 062315 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Biom, Inf Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Conoscenza della rappresentazione in frequenza di un segnale deterministico. Conoscenza del concetto di rumore come processo stocastico. Conoscenza delle tecniche più semplici di trasmissione dell'informazione. Capacità di analizzare segnali deterministici e calcolarne pro-prietà fondamentali (spettro, banda, potenza/energia). Capacità di dimensionare semplici col-legamenti per telecomunicazioni utilizzando alcune delle modulazioni introdotte (AM, FM e PCM).

Programma del corso Analisi dei segnali deterministici nel dominio della frequenza Serie di Fourier. Serie di Fourier in forma esponenziale. Risposta dei sistemi lineari e proprie-tà delle funzioni di trasferimento. Potenza ed energia dei segnali. Densità spettrale di potenza e di energia. La trasformata di Fourier. Il teorema di convoluzione. Il teorema di Parseval. Correlazione tra forme d'onda. Auto correlazione. Potenza e correlazione incrociata. Autocor-relazione delle funzioni periodiche. Significato ed importanza degli integrali di correlazione. Cenni sulle variabili e i processi casuali Concetto di probabilità; eventi indipendenti; variabili casuali. Distribuzione di probabilità cumu-lativa; densità di probabilità. Il rumore come processo stocastico. Processi stazionari, processi ergodici. Sistemi di comunicazione a modulazione di ampiezza Segnale in banda base e segnale portante. Traslazione in frequenza. Rivelazione del segnale in banda base. Modulazione di ampiezza (DSB, DSB-SC, SSB-SC). Spettro del segnale mo-dulato in ampiezza. Modulatori. Ricezione e rivelazione del segnale modulato. I rivelatori. Mul-tiplazione. Sistemi di comunicazione a modulazione di frequenza Frequenza a fase di un segnale sinusoidale. Il segnale FM. Spettro di un segnale FM con modulazione sinusoidale. Segnali FM a banda larga ed a banda stretta. Spettro del segnale modulato in frequenza. Banda di Carson. Sistemi di comunicazione numerici Campionamento dei segnali; quantizzazione; codifica binaria dei segnali; sistemi PCM e PAM. Modulazioni digitali: ASK, FSK, PSK. Segnali QAM e QPSK. Prestazioni di sistemi di telecomunicazione Rapporto segnale rumore. Prestazioni delle modulazioni AM e FM. Bit Error Rate. BER di modulazioni numeriche. Filtro adattato.

Prerequisiti Conoscenze acquisite nei precedenti corsi di Analisi Matematica A, Analisi Matematica B, Teoria dei Circuiti.

Materiale didattico consigliato S. Haykin. An introduction to Analog and Digital Communications. John Wiley & Sons, 1989.

Gamba - Teoria dei segnali e comunicazioni elettriche

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima (punti 1 e 2) e sulla seconda parte (punti 2, 3 e 4) del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato una delle pro-ve in itinere potranno sostenere una prova scritta integrativa, che verterà su gli argomenti del-la prova non superata. Chi non superasse la prova integrativa dovrà superare una prova scrit-ta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso. Le prove scritte comprenderanno problemi e domande a risposta aperta.

Magni - Teoria dei sistemi

 

Teoria dei sistemi Docente: Lalo Magni Codice del corso: 062046 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 12 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 10 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire allo studente gli elementi di base della teoria dei sistemi dinamici. Dopo un'introduzione nella quale vengono evidenziate le problematiche fondamentali del con-trollo automatico e l'importanza dei modelli matematici per lo studio dei sistemi dinamici, sono introdotti i principali concetti e presentati i principali risultati riguardanti i sistemi dinamici linea-ri e non lineari a tempo continuo. Particolare attenzione è data ai concetti di "stato, movimen-to, stabilità, controllabilità, osservabilità". Nella seconda parte del corso lo studio dei sistemi dinamici lineari e stazionari è condotto nel dominio delle trasformate, introducendo le nozioni di "funzione di trasferimento, schemi a blocchi, risposta in frequenza". Il corso è completato da una serie di esercitazioni durante le quali sistemi fisici di natura diversa vengono descritti in precisi termini matematici ed analizzati applicando metodologie apprese durante le lezioni.

Programma del corso Problemi e sistemi di controllo Problemi di controllo, sistemi di controllo, ruolo della modellistica. Sistemi dinamici a tempo continuo Classificazione dei sistemi dinamici, movimento ed equilibrio, sistemi lineari, linearizzazione, stabilità. Sistemi lineari e stazionari a tempo continuo Movimento ed equilibrio, stabilità, stabilità ed equilibrio dei sistemi non lineari, raggiungibilità, osservabilità e scomposizione canonica. Funzioni di trasferimento Definizione e proprietà, rappresentazione e parametri della funzione di trasferimento, risposta allo scalino, realizzazione. Risposta in frequenza Risposta in frequenza, diagrammi cartesiani o di Bode. Simulazione e analisi con l'ausilio di Matlab/Simulink Prerequisiti Conoscenze acquisite nei corsi di Analisi Matematica, Geometria e Algebra, Metodi Matema-tici, Elettronica I, Fisica I.

Materiale didattico consigliato P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni:. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill Italia.

Modalità di verifica dell'apprendimento Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamen-to dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno soste-nere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.

Venini - Teoria delle strutture

Teoria delle strutture Docente: Paolo Venini Codice del corso: 062246 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire all'allievo la capacità di modellare, descrivere analiticamente e studiare numericamente alcune classi di strutture di frequente uso pratico. La capacità di for-mulare criticamente le ipotesi necessarie per trasformare un problema di meccanica del con-tinuo in uno di meccanica delle strutture rientra tra gli obiettivi primari del corso. Parimenti, con riferimento all'instabilità delle strutture, saper descrivere "aspetti del secondo ordine" quantificandone la rilevanza a seconda dei casi pratici rientra tra le abilità che lo studente de-ve acquisire. Introdurre lo studente alla modellazione numerica delle strutture, fornendo al contempo la capacità di vagliare i risultati del calcolo automatico, è l'obiettivo conclusivo del corso.

Programma del corso Il corso introduce lo studente ad alcuni aspetti avanzati della scienza delle costruzioni in vista degli approfondimenti previsti nei corsi di laurea specialistica e delle applicazioni in ambito professionali. Instabilità delle strutture Motivazioni e definizioni. Modelli ad aste rigide ad elasticità concentrata. L'asta caricata di punta e il carico critico euleriano. Metodi statici e dinamici, metodi forti e deboli. Ruolo dei funzionali energetici e delle loro variazioni prime e seconde in instabilità delle strutture. Appli-cazioni avanzate per strutture intelaiate. Instabilità flesso-torsionale. Strutture bidimensionali Problemi piani negli sforzi e nelle deformazioni. Approccio in coordinate cartesiane e in coor-dinate cilindriche. Metodi risolutivi analitici e semi-analitici. Applicazioni alla trave-parete. Cenni alle teorie delle piastre e dei gusci. Metodi numerici per le strutture Cenni generali ai metodi di approssimazione. Il metodo degli elementi finiti: versioni agli spo-stamenti e miste. Ruolo dei funzionali energetici: energia potenziale, funzionali di Hellinger-Reissner e Hu-Washizu. Applicazioni, anche numeriche, ai problemi piani e all'instabilità delle strutture.

Prerequisiti Il corso richiede come prerequisiti fondamentali i contenuti dei corsi di Scienza delle Costru-zioni A e B. Risultano utili conoscenze di algebra delle matrici (corso di Geometria ed Alge-bra) e analisi numerica (corso di Calcolo Numerico).

Materiale didattico consigliato P. Venini. Appunti delle lezioni.

Modalità di verifica dell'apprendimento Le verifiche consistono in due prove scritte in itinere, rispettivamente a metà e alla fine dell'in-segnamento, e in una prova orale finale. Il superamento di entrambe le prove scritte (con va-lutazione sufficiente) costituisce condizione necessaria per l'ammissione all'esame orale. In alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.

Cinquini - Teoria delle strutture bidimensionali (ea)

 

Teoria delle strutture bidimensionali (ea) Docente: Carlo Cinquini Codice del corso: 061085 Lezioni (ore/anno): 40 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 10 Crediti formativi: 4,5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/08 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire all'allievo una approfondita conoscenza della Meccanica del Con-tinuo e della Meccanica delle Strutture, con riferimento ai problemi bidimensionali. La sicura padronanza dell'argomento, ovviamente prodromica ai corsi applicativi, è certo fra gli elementi caratterizzanti la formazione di un Ingegnere Civile con Laurea Specialistica.

Programma del corso Meccanica del Continuo Stati piani di deformazione e di tensione: formulazioni, proprietà, metodi di soluzione. Meccanica delle strutture Lastre, lastre piane(piastre): definizioni e formulazioni conseguenti; lastre inflesse: soluzione generale mediante integrazione dell'equazione di stato e soluzioni in forma chiusa per casi particolari. Metodi numerici Modelli e soluzioni.

Prerequisiti Conoscenza della disciplina, come sviluppata nella Laurea di primo livello, nei corsi di Scien-za delle Costruzioni A e B e nel corso di Teoria delle strutture.

Materiale didattico consigliato L. Corradi Dell'Acqua. Meccanica della Strutture, vol. I, II, III. McGraw-Hill, Milano. R. Baldacci. Scienza delle Costruzioni, Vol. I, II. UTET, Torino.

Modalità di verifica dell'apprendimento Eventuale prova in itinere. Prova Finale.

Spalla - Teoria e pratica del rilevamento GPS

Teoria e pratica del rilevamento GPS Docente: Anna Spalla Codice del corso: 062305 Lezioni (ore/anno): 15 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 15 Crediti formativi: 3 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici L'obiettivo è quello di familiarizzare gli studenti con la Geodesia Spaziale e, in particolare, di rendere gli studenti in grado di acquisire ed elaborare criticamente i dati provenienti dalla co-stellazione GPS, con riferimento al loro utilizzo a fini di posizionamento geodetico e rileva-mento territoriale.

Programma del corso Premesse Richiami a datum planimetrici e altimetrici; altezze ellissoidiche e ortometriche; conversioni di datum planimetrico e altimetrico. Il sistema GPS La costellazione dei satelliti, il segnale e le modalità di rilevamento, in particolare: • modalità di rilevamento statica, rapido-statica, stop&go e cinematica; • in tempo reale, con uso di codici e fasi; • in tempo reale con stazioni virtuali o multiple-reference. Trattamento dei dati GPS • come si esegue un rilevamento GPS: pianificazione, possibili schemi di rete, tempi di sta-

zionamento, piano delle sessioni, processamento dati. • compensazione di una rete GPS. • conversioni di datum plano-altimetrico applicate al GPS: come inserire dati GPS in una

carta italiana, come effettuare la livellazione con GPS. Le infrastrutture geodetiche italiane dedicate al GPS • rete IGM95, • reti regionali o provinciali; • reti di stazioni permanenti. Le stazioni GPS permanenti e il nuovo GPS • correzioni differenziali, VRS, MultiRef. Cenni sulle prospettive di interazione dei sistemi GPS, Glonass e Galileo Prerequisiti Conoscenze di Geodesia, Topografia e Cartografia, di Informatica di base e di Trattamento delle Osservazioni acquisibili in corsi del primo anno del primo semestre del secondo anno del corso di laurea in Ingegneria Civile, Curriculum Costruzioni e Topografia.

Materiale didattico consigliato Materiale distribuito a lezione e scaricabile dal sito http://geomatica.unipv.it/spalla/. R. Galetto, A. Spalla. Lezioni di topografia. Scaricabili dal sito http://geomatica.unipv.it/spalla/.

Modalità di verifica dell'apprendimento Una prova scritta ed eventualmente un esame integrativo orale.

Gobetti - Teoria e progetto delle costruzioni in acciaio (ea)

 

Teoria e progetto delle costruzioni in acciaio (ea) Docente: Armando Gobetti Codice del corso: 061084 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 4,5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici La progettualità svolge una parte rilevante nella definizione del corso. Dapprima tuttavia viene ripresa e generalizzata al caso tridimensionale la teoria elementare della trave e successiva-mente impostata la trattazione della instabilità euleriana con riferimento alla contemporanea presenza di azione assiale, flessione e torsione. Si svolge di seguito l'analisi dei collegamenti e la definizione della tipologia costruttiva di un edificio industriale.

Programma del corso I profili in parete sottile, estensione dei casi di De Saint-Venant e trattazione della torsione non uniforme L'instabilità flessio-torsionale delle travi in parete sottile Definizione della matrice geometrica I carichi critici di Engesser, Considere, Von Karman e Shanley Le unioni bullonate, saldate e flangiate. I collegamenti Schemi per il progetto e la verifica di edifici industriali Prerequisiti Conoscenze di Scienza delle Costruzioni.

Materiale didattico consigliato Verranno consigliati alcuni testi reperibili in biblioteca per eventuali approfondimenti. G. Ballio, F. M. Mazzolani. Strutture in acciaio. Ed. Hoepli.

Modalità di verifica dell'apprendimento Il corso prevede lo svolgimento di un progetto. L'esame, orale, consiste nella discussione del progetto e nell'approfondimento di alcuni temi fra quelli proposti nel corso.

Cantù - Teoria e progetto delle costruzioni in c.a. (ea)

Teoria e progetto delle costruzioni in c.a. (ea) Docente: Ester Cantù Codice del corso: 061080 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 4,5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/09 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Alcuni argomenti già precedentemente trattati nei corsi di tecnica delle costruzioni sono og-getto di approfondimento al fine di far acquisire allo studente i fondamenti teorici che sono alla base delle prescrizioni regolamentari (normativa nazionale ed europea) relative al proget-to ed alla verifica di elementi in c.a. agli stati limite ultimi ed in condizioni di esercizio.

Programma del corso Le basi per il dimensionamento di sezioni ed elementi in c.a., acquisite nei precedenti corsi di Tecnica delle Costruzioni, sono utilizzate per approfondire le conoscenze sugli argomenti in-dicati nel seguito, con l'ausilio di esercitazioni numeriche. Stati limite ultimi per azioni normali • richiami dai corsi precedenti su flessione semplice e pressoflessione • flessione biassiale • pressoflessione deviata Azione tagliante • richiami sul comportamento di un elemento armato a flessione e senza armatura trasver-

sale specifica • comportamento con armatura trasversale specifica • metodi di calcolo a taglio (metodo normale e ad inclinazione variabile) • esempi numerici Azione torcente • generalità sul comportamento di elementi soggetti ad azione torcente • modello tridimensionale (geometria e resistenza) • esempi numerici Combinazioni di caratteristiche di sollecitazione • azione tagliante ed azione flettente • azione tagliante ed azione torcente • azione flettente ed azione torcente • esempi numerici Verifiche agli stati limite di esercizio • stato limite di deformazione • stato limite di fessurazione • stato limite delle tensioni di esercizio Disposizione dell'armatura • considerazioni generali sulla corretta disposizione dell'armatura con riferimenti alla norma-

tiva vigente

Cantù - Teoria e progetto delle costruzioni in c.a. (ea)

 

Verifica di stabilità • metodo della colonna modello • applicazione del metodo della colonna modello ad elementi inseriti in uno schema intelaia-

to • esempio numerico Elementi strutturali con schema resistente "tirante-puntone" • mensola tozza • trave parete

Prerequisiti Contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni A e B e di Tecnica delle Costruzioni A e B.

Materiale didattico consigliato A lezione sarà fornito del materiale didattico, accompagnato da riferimenti bibliografici. Inoltre le norme tecniche sulle azioni e le norme tecniche sulle costruzioni in c.a. costituiscono uno strumento indispensabile per lo svolgimento dell'esercitazione di progetto. Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture in calcestruzzo. UNI - Ente nazionale di unifica-zione. E. F. Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" - Cemento armato - Cemento armato precompresso. Masson. G. Toniolo. Tecnica delle Costruzioni - Cemento armato - Calcolo agli stati limite - voll. 2A e 2B. Masson.

Modalità di verifica dell'apprendimento Durante il corso gli studenti svolgono un'esercitazione di progetto avente lo scopo di applicare la teoria e le disposizioni regolamentari illustrate a lezione. L'accesso alla prova orale finale è subordinato allo svolgimento dell'esercitazione suddetta. La prova orale finale riguarda tutto il programma svolto.

Magrini - Termofisica dell'edificio

Termofisica dell'edificio Docente: Anna Magrini Codice del corso: 062206 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: Elt Esercitazioni (ore/anno): 35 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso ha lo scopo di fornire allo studente nozioni sul comportamento degli edifici in regime termico stazionario con accenni al regime variabile e sull'impiantistica utilizzata per mantene-re all'interno degli edifici un microclima che assicuri il benessere ambientale, e comprende quindi un'area di interesse sia dell'ingegneria edile sia dell'ingegneria impiantistica. Le nozioni impartite nel corso risultano utili sia alla formazione tecnica nei settore del razionale uso dell'energia sia nel settore della progettazione edile. Saranno trattate con particolare atten-zione le problematiche relative al consumo energetico estivo ed invernale degli edifici con-giuntamente con considerazioni relative all'influenza del progetto architettonico sulle condi-zioni di benessere e sui consumi energetici.

Programma del corso Aria umida Principali caratteristiche dell'aria umida e loro rappresentazione sui diagrammi. Condizioni ambientali per il benessere Fattori ambientali e fisiologici del benessere. Parametri di controllo per la definizione del be-nessere in ambienti. Il microclima negli edifici; cenni ai problema degli edifici insalubri (sick building syndrome). Interazione tra ambiente esterno ed edificio Dispersioni termiche, trasmittanze, ponti termici. Caratteristiche delle superfici opache - vetra-te. Metodi di calcolo. Concetti riguardanti la progettazione di edifici a basso consumo energe-tico. Riduzione del fabbisogno energetico dell'edificio mediante sistemi passivi. Caratteristiche dei materiali ad accumulo termico, riduzione della radiazione solare tramite vetri basso-emissivi, schermi solari. Esame delle condizioni di realizzazione e di gestione di una Casa passiva. Concetti riguardanti gli interventi in edifici esistenti per la riduzione dei consumi e-nergetici. Valutazione delle possibilità' di intervento. Impianti per la climatizzazione Differenti tipologie di impianti e loro dimensionamento. Impianti di riscaldamento Apparecchiature per la produzione di acqua calda ad alta efficienza, Integrazione con acqua calda prodotta da fonti rinnovabili, uso di pompe di calore geotermiche. Tecniche di riduzione dei consumi energetici degli impianti Applicazione delle più recenti normative in materia di controllo dei consumi energetici negli impianti. Uso di pompe di calore ad alta efficienza, sfruttamento di energie rinnovabili per il riscaldamento e per il condizionamento. Ventilazione naturale e controllata.

Prerequisiti Conoscenze di base di chimica e di strumenti matematici elementari, derivate ed integrali, co-noscenze degli stati della materia fornite dall'insegnamento di Fisica 1 B, conoscenze di ter-modinamica e della trasmissione del calore fornite dall'insegnamento di Fisica Tecnica.

Magrini - Termofisica dell'edificio

 

Materiale didattico consigliato Carlo Pizzetti. Condizionamento dell'aria e refrigerazione. Masson. G. Alfano, M. Filippi, E. Sacchi. Impianti di climatizzazione per l'edilizia. Dal progetto al col-laudo. ASHRAE Handbook Fundamentals. ASHRAE. ASHRAE Handbook - HVAC Applications. ASHRAE. ASHRAE Handbook - Refrigeration. ASHRAE.

Modalità di verifica dell'apprendimento Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche degli edifici (approfondimenti di quanto già svolto nel corso di Fisica Tecnica). Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Ver-rà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.

Magrini - Termofluidodinamica applicata

Termofluidodinamica applicata Docente: Anna Magrini Codice del corso: 062203 Lezioni (ore/anno): 20 Corso di laurea: Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 35 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/10 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nel corso viene affrontato lo studio del trasporto di energia termica in fluidi in movimento. Il corso mira all'acquisizione di capacità progettuali e di dimensionamento di massima di com-ponenti di impianti termici. Vengono descritti i fondamenti teorici del problema, le metodologie analitiche e numeriche di calcolo con particolare riferimento ad applicazioni ingegneristiche. In particolare è approfondito l'utilizzo delle equazioni fondamentali di conservazione della massa e dell'energia nel settore della termodinamica e della fluidodinamica con particolare riferimento ai sistemi di raffreddamento e condizionamento, applicati a problemi rilevanti nel settore dell'ingegneria energetica. Lo studio del moto di fluidi all'interno di condotti è applicato all'analisi dei principali meccanismi di scambio termico tra componenti.

Programma del corso Aria umida Definizione delle grandezze significative. Diagramma di Mollier per l'aria umida. Trasforma-zioni sul diagramma. Applicazioni e calcoli relativi agli impianti di condizionamento. Convezione forzata Fenomeno fisico, strato limite fluidodinamico e termico; moto laminare e turbolento e scambio termico su lastra piana, su cilindri e sfere, all'interno di tubi. Esempi applicativi. Convezione naturale Fenomeno fisico; scambio termico in convezione naturale su superfici, all'interno di cavità. Esempi applicativi. Trasmissione del calore in ebollizione Regimi di ebollizione: ebollizione di massa, ebollizione in convezione forzata; ebollizione sot-toraffreddata e satura; modalità di ebollizione di massa: in convezione naturale, nucleata, re-gime di transizione, a film; flusso critico; effetto del sottoraffreddamento; effetto della scabrez-za superficiale; ebollizione in convezione forzata. Trasmissione del calore in regime di condensazione superficiale Condensazione a film e condensazione a gocce; condensazione a film laminare su lastra pia-na verticale; numero di Reynolds per la condensazione a film, regime di transizione, regime turbolento; condensazione a film su sistemi radiali (sfere, cilindri orizzontali isolati e sovrap-posti); condensazione all'interno di tubi orizzontali; condensazione a gocce.

Prerequisiti Conoscenze di base di strumenti matematici elementari, derivate e integrali, corso di Fisica Tecnica.

Materiale didattico consigliato Yunus A. Çengel. Termodinamica e Trasmissione del calore. McGraw-Hill Libri Italia srl. Alberto Cavallini, Lino Mattarolo. Termodinamica applicata. Cleup editore. F. Kreith. Principi di trasmissione del calore. Liguori, Napoli. G. Guglielmini, C. Pisoni. Elementi di trasmissione del calore. Milano Veschi, 1990.

Magrini - Termofluidodinamica applicata

 

Modalità di verifica dell'apprendimento Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche degli edifici (approfondimento di quanto già svolto per Fisica Tecnica, sui temi inerenti al cor-so). Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.

Spalla - Topografia

Topografia Docente: Anna Spalla Codice del corso: 062066 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Civ Esercitazioni (ore/anno): 30 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Nella esecuzione di opere di ingegneria civile il rilievo del territorio, nelle sue diverse compo-nenti naturali e antropiche, mediante metodi topografici e fotogrammetrici, e la sua rappresen-tazione cartografica, intervengono nelle fasi di progettazione, di realizzazione e, a opera at-tuata, al momento del controllo. Scopo del corso è fornire agli studenti le conoscenze teoriche e le metodologie operative che li rendano capaci di acquisire dati mediante misure ad hoc, di elaborare tali dati, di valutare criticamente i risultati sia con il fine di ottenere rappresentazioni di tipo cartografico rigoroso della realtà territoriale, sia con il fine di valutare e monitorare l'e-volversi di fenomeni del tempo.

Programma del corso Strumenti topografici • Strumenti per la misura di angoli. • Misura diretta delle distanze mediante distanziometri elettronici. • Strumenti e metodi per la determinazioni dei dislivelli. Il sistema cartografico nazionale • Impostazione generale del problema cartografico. • Rete di inquadramento planimetrica. • Determinazione delle coordinate ellissoidiche dei vertici trigonometrici. • Criteri sui quali è basata la carta di Gauss. • Introduzione diretta delle misure di angoli e distanze nella proiezione di Gauss. • Rete di inquadramento altimetrica. Il sistema GPS • Geodesia classica e Geodesia spaziale. • Principio del sistema GPS. • La prassi operativa. • Applicazioni in campo civile. Procedure di misura e calcolo per il rilievo topografico classico • Inquadramento del rilievo. • Procedure topografiche classiche • Rilievo planimetrico: triangolazioni, intersezioni, poligonali. • Rilievo altimetrico: livellazione geometrica, livellazione trigonometrica. Cartografia tradizionale disegnata • Le funzioni della cartografia. • Ambiti di utilizzazione della cartografia alle diverse scale. Cartografia numerica vettoriale • Caratteristiche della cartografia numerica.

Spalla - Topografia

 

• Organizzazione dei dati, intervento su essi e loro trasferimento. • La cartografia numerica e i sistemi informativi territoriali (SIT). Metodi di produzione della cartografia numerica • Rilievo topografico classico. • Rilievo fotogrammetrico. Metodologia. • Digitalizzazione in forma vettoriale di cartografia tradizionale. • Acquisizione di cartografia in forma raster. La tecnica topografica nei collaudi e controlli di grandi strutture • Determinazione di spostamenti verticali. • Determinazione degli spostamenti orizzontali.

Prerequisiti Conoscenze relative a equazioni differenziali, elementi di geometria dello spazio 3D, algebra lineare, curve e superfici nello spazio, campi di forze, ottica, onde elettromagnetiche, informa-tica.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso. Le dispense e il materiale proiettato durante le lezioni sono scaricabili dal sito http://geomatica.unipv.it/spalla/.

Modalità di verifica dell'apprendimento Due prove scritte, una in itinere e una finale. Il non superamento dell'una o dell'altra comporta il dover sostenere l'esame orale sugli argomenti relativi.

Casella - Topografia e tecniche cartografiche

Topografia e tecniche cartografiche Docente: Vittorio Casella Codice del corso: 062127 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 9 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le nozioni di base su Geodesia, Cartografia e Topografia classica e satellitare; il programma comprende anche cenni ai Sistemi Informativi Territoriali. Vengono fornite le conoscenze teoriche e operative necessarie per realizzare semplici rilevamenti to-pografici, classici e con GPS, elaborare i risultati e analizzarne la qualità. Si illustrano le carat-teristiche della cartografia tradizionale e numerica, con l'obiettivo di formare dei fruitori esperti e consapevoli.

Programma del corso Calcolo delle Probabilità e Statistica Errori casuali e sistematici. Le variabili casuali a una e due dimensioni. Il principio dei minimi quadrati e le sue applicazioni a semplici problemi di topografia. Geodesia e Cartografia matematica Le superfici di riferimento: il Geoide e l'Ellissoide. I diversi sistemi di coordinate. I diversi si-stemi di riferimento: Roma40, ED50, WGS-84. Conversione fra sistemi di coordinate e fra si-stemi di riferimento. Il problema della proiezione cartografica. Caratteristiche della proiezione di Gauss. I sistemi cartografici UTM e Gauss-Boaga. Trasformazioni di coordinate Trasformazioni elementari nel piano: traslazione, cambio di scala, rotazione; trasformazioni composte nel piano: rototraslazione, rototraslazione con cambio di scala. Generalizzazione al caso tridimensionale. Topografia classica Unità di misura degli angoli e loro conversioni. Gli strumenti per la misura di angoli e distanze: teodolite, distanziometro, livello. Principali tecniche topografiche nel piano: rilevamento radia-le, intersezione in avanti, poligonale; livellazione trigonometrica e geometrica. Il sistema GPS La costellazione, la struttura del segnale, il principio della misura GPS. Varie metodologie di misura GPS: soluzione navigazionale, soluzioni alle differenze, posizionamento relativo; posi-zionamento in modalità post-processata e in tempo reale; GPS differenziale. Conversione del-le coordinate ottenute col GPS al sistema di riferimento italiano; il problema della conversione della quota da ellissoidica a ortometrica. Cartografia tradizionale, Cartografia numerica e Sistemi Informativi Territoriali Caratteristiche della cartografia tradizionale: le scale usate, le parti costituenti una tavola, i contenuti. Caratteristiche della cartografia numerica; novità rispetto alla cartografia tradiziona-le disegnata; la struttura dei dati e i più diffusi formati; i metodi di produzione della cartografia numerica. I Sistemi Informativi Territoriali come strumenti per la gestione e la consultazione integrata delle informazioni territoriali. Esercitazioni Sono previste esercitazioni numeriche e pratiche che accompagnano tutto lo svolgimento del corso. Nelle prime gli studenti sono chiamati a risolvere i principali problemi della Topografia. Nelle seconde si offre agli studenti la possibilità di vedere in funzione e usare teodoliti elettro-nici, livelli elettronici e ricevitori GPS.

Casella - Topografia e tecniche cartografiche

 

Prerequisiti Calcolo differenziale, algebra lineare, geometria analitica.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso. Sito web del corso: http://geomatica.unipv.it/casella

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere, a metà circa del corso e alla fine; se vengono supe-rate entrambe gli studenti possono chiedere la registrazione del voto corrispondente alla me-dia dei risultati delle prove in itinere, che ha come valore massimo 27, oppure possono affron-tare un colloquio che consente di incrementare il voto fino a un massimo di tre punti. Per gli appelli ordinari è prevista una prova scritta riguardante l'intero programma e la successiva prova orale opzionale.

Casella - Topografia e tecniche cartografiche (mn)

Topografia e tecniche cartografiche (mn) Docente: Vittorio Casella Codice del corso: 062097 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: AmbT Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 9 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le nozioni di base su Geodesia, Cartografia e Topografia classica e satellitare; il programma comprende anche cenni ai Sistemi Informativi Territoriali. Vengono fornite le conoscenze teoriche e operative necessarie per realizzare semplici rilevamenti to-pografici, classici e con GPS, elaborare i risultati e analizzarne la qualità. Si illustrano le carat-teristiche della cartografia tradizionale e numerica, con l'obiettivo di formare dei fruitori esperti e consapevoli.

Programma del corso Calcolo delle Probabilità e Statistica Errori casuali e sistematici. Le variabili casuali a una e due dimensioni. Il principio dei minimi quadrati e le sue applicazioni a semplici problemi di topografia. Geodesia e Cartografia matematica Le superfici di riferimento: il Geoide e l'Ellissoide. I diversi sistemi di coordinate. I diversi si-stemi di riferimento: Roma40, ED50, WGS-84. Conversione fra sistemi di coordinate e fra si-stemi di riferimento. Il problema della proiezione cartografica. Caratteristiche della proiezione di Gauss. I sistemi cartografici UTM e Gauss-Boaga. Trasformazioni di coordinate Trasformazioni elementari nel piano: traslazione, cambio di scala, rotazione; trasformazioni composte nel piano: rototraslazione, rototraslazione con cambio di scala. Generalizzazione al caso tridimensionale. Topografia classica Unità di misura degli angoli e loro conversioni. Gli strumenti per la misura di angoli e distanze: teodolite, distanziometro, livello. Principali tecniche topografiche nel piano: rilevamento radia-le, intersezione in avanti, poligonale; livellazione trigonometrica e geometrica. Il sistema GPS La costellazione, la struttura del segnale, il principio della misura GPS. Varie metodologie di misura GPS: soluzione navigazionale, soluzioni alle differenze, posizionamento relativo; posi-zionamento in modalità post-processata e in tempo reale; GPS differenziale. Conversione del-le coordinate ottenute col GPS al sistema di riferimento italiano; il problema della conversione della quota da ellissoidica a ortometrica. Cartografia tradizionale, Cartografia numerica e Sistemi Informativi Territoriali Caratteristiche della cartografia tradizionale: le scale usate, le parti costituenti una tavola, i contenuti. Caratteristiche della cartografia numerica; novità rispetto alla cartografia tradiziona-le disegnata; la struttura dei dati e i più diffusi formati; i metodi di produzione della cartografia numerica. I Sistemi Informativi Territoriali come strumenti per la gestione e la consultazione integrata delle informazioni territoriali. Esercitazioni Sono previste esercitazioni numeriche e pratiche che accompagnano tutto lo svolgimento del corso. Nelle prime gli studenti sono chiamati a risolvere i principali problemi della Topografia. Nelle seconde si offre agli studenti la possibilità di vedere in funzione e usare teodoliti elettro-nici e ricevitori GPS.

Casella - Topografia e tecniche cartografiche (mn)

 

Prerequisiti Calcolo differenziale, algebra lineare, geometria analitica.

Materiale didattico consigliato Dispense del corso. Sito web del corso: http://geomatica.unipv.it/casella

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere, a metà circa del corso e alla fine; se vengono supe-rate entrambe gli studenti possono chiedere la registrazione del voto corrispondente alla me-dia dei risultati delle prove in itinere, che ha come valore massimo 27, oppure possono affron-tare un colloquio che consente di incrementare il voto fino a un massimo di tre punti. Per gli appelli ordinari è prevista una prova scritta riguardante l'intero programma e la successiva prova orale opzionale.

Casella - Topografia e tecniche cartografiche (mn)

Topografia e tecniche cartografiche (mn) Docente: Vittorio Casella Codice del corso: 062188 Lezioni (ore/anno): 30 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 24 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 9 Settore scientifico disciplinare: ICAR/06 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire le nozioni di base su Geodesia, Cartografia e Topografia classica e satellitare; il programma comprende anche cenni ai Sistemi Informativi Territoriali. Vengono fornite le conoscenze teoriche e operative necessarie per realizzare semplici rilevamenti to-pografici, classici e con GPS, elaborare i risultati e analizzarne la qualità. Si illustrano le carat-teristiche della cartografia tradizionale e numerica, con l'obiettivo di formare dei fruitori esperti e consapevoli.

Programma del corso Calcolo delle Probabilità e Statistica Errori casuali e sistematici. Le variabili casuali a una e due dimensioni. Il principio dei minimi quadrati e le sue applicazioni a semplici problemi di topografia. Geodesia e Cartografia matematica Le superfici di riferimento: il Geoide e l'Ellissoide. I diversi sistemi di coordinate. I diversi si-stemi di riferimento: Roma40, ED50, WGS-84. Conversione fra sistemi di coordinate e fra si-stemi di riferimento. Il problema della proiezione cartografica. Caratteristiche della proiezione di Gauss. I sistemi cartografici UTM e Gauss-Boaga. Trasformazioni di coordinate Trasformazioni elementari nel piano: traslazione, cambio di scala, rotazione; trasformazioni composte nel piano: rototraslazione, rototraslazione con cambio di scala. Generalizzazione al caso tridimensionale. Topografia classica Unità di misura degli angoli e loro conversioni. Gli strumenti per la misura di angoli e distanze: teodolite, distanziometro, livello. Principali tecniche topografiche nel piano: rilevamento radia-le, intersezione in avanti, poligonale; livellazione trigonometrica e geometrica. Il sistema GPS La costellazione, la struttura del segnale, il principio della misura GPS. Varie metodologie di misura GPS: soluzione navigazionale, soluzioni alle differenze, posizionamento relativo; posi-zionamento in modalità post-processata e in tempo reale; GPS differenziale. Conversione del-le coordinate ottenute col GPS al sistema di riferimento italiano; il problema della conversione della quota da ellissoidica a ortometrica. Cartografia tradizionale, Cartografia numerica e Sistemi Informativi Territoriali Caratteristiche della cartografia tradizionale: le scale usate, le parti costituenti una tavola, i contenuti. Caratteristiche della cartografia numerica; novità rispetto alla cartografia tradiziona-le disegnata; la struttura dei dati e i più diffusi formati; i metodi di produzione della cartografia numerica. I Sistemi Informativi Territoriali come strumenti per la gestione e la consultazione integrata delle informazioni territoriali. Esercitazioni Sono previste esercitazioni numeriche e pratiche che accompagnano tutto lo svolgimento del corso. Nelle prime gli studenti sono chiamati a risolvere i principali problemi della Topografia. Nelle seconde si offre agli studenti la possibilità di vedere in funzione e usare teodoliti elettro-nici e ricevitori GPS.

Casella - Topografia e tecniche cartografiche (mn)

 

Prerequisiti Calcolo differenziale, algebra lineare, geometria analitica.

Materiale didattico consigliato Sito web del corso: http://geomatica.unipv.it/casella

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere, a metà circa del corso e alla fine; se vengono supe-rate entrambe gli studenti possono chiedere la registrazione del voto corrispondente alla me-dia dei risultati delle prove in itinere, che ha come valore massimo 27, oppure possono affron-tare un colloquio che consente di incrementare il voto fino a un massimo di tre punti. Per gli appelli ordinari è prevista una prova scritta riguardante l'intero programma e la successiva prova orale opzionale.

Gamba - Trasmissione dell'informazione

Trasmissione dell'informazione Docente: Paolo Ettore Gamba Codice del corso: 062262 Lezioni (ore/anno): 28 Corso di laurea: ElTel Esercitazioni (ore/anno): 19 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Introdurre le tecniche di trasmissione e codifica numerica dell'informazione. Al termine del corso lo studente dovrà avere acquisito una conoscenza di base delle problematiche e delle tecniche legate alla teoria dell'informazione ed alla trasmissione numerica.

Programma del corso Principi di teoria dell'informazione Sorgenti discrete stazionarie. Informazione, informazione mutua e condizionata. Entropia e codifica di sorgente. Capacità del canale discreto senza memoria e del canale gaussiano ad-ditivo. Modulazioni numeriche in presenza di rumore AWGN Modello del segnale. Densità spettrale di potenza. Rappresentazione geometrica nello spazio dei segnali. Probabilità d'errore per segnali PSK, QPSK, M-QAM, FSK, CPM. Maggiorazione e minorazione della probabilità d'errore. Rivelazione differenziale non coerente. Codifica di canale Codici a blocco. Matrice generatrice e di parità. Distanza di Hamming. Calcolo della sindrome e standard array. Codici convoluzionali. Caratteristiche e descrizione mediante diagramma degli stati. Definizione e calcolo della distanza libera. Decodifica mediante l'algoritmo di Viter-bi. Trasmissione su canali selettivi Propagazione a cammini multipli. Probabilità d'errore su canali con fading piatto. Ricezione in diversità. Canale selettivo statico e tempo-variante. Equalizzatori lineari e stima di sequenza a massima verosimiglianza. Cenni agli schemi di modulazione a spettro espanso. Tecniche di sincronizzazione Sincronizzazione di frequenza, di fase e di temporizzazione. Cenni alla stima del canale nel dominio del tempo e della frequenza.

Prerequisiti Nozioni impartite nei corsi di Teoria dei Segnali e Comunicazioni Elettriche.

Materiale didattico consigliato U. Mengali, M. Morelli. Trasmissione numerica. McGraw-Hill, 2001. J. Proakis. Digital communications. McGraw-Hill, 2001. (solo consultazione).

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo dello scritto.

De Lotto - Urbanistica 1

 

Urbanistica 1 Docente: Roberto De Lotto Codice del corso: 061064 Lezioni (ore/anno): 60 Corso di laurea: EdArc Esercitazioni (ore/anno): 60 Crediti formativi: 12 CFU Laboratori (ore/anno): 60 Settore scientifico disciplinare: ICAR/21 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di far acquisire allo studente la conoscenza dei fondamenti della disciplina urbanistica e di fornire gli strumenti operativi per la progettazione, attraverso lo studio dei pro-cessi di trasformazione territoriale e delle attuali risorse strumentali e normative. Il Corso è di 180 ore: 60 di lezione frontale, 60 di Esercitazione e 60 di Laboratorio.

Programma del corso Il corso si pone l'obiettivo di fornire modelli interpretativi dei processi di trasformazione territo-riale e urbana, e dei rapporti tra questi e gli strumenti operativi finalizzati all'intervento urbani-stico. Città e Urbanistica Nella prima parte del corso verranno messi in luce i fattori storici, politici, economici e sociali che hanno guidato l'urbanizzazione e si analizzeranno gli strumenti (piani, progetti, norme, regole) che hanno utilizzato gli operatori urbanistici per orientare i processi di trasformazione territoriale e gli sviluppi urbani. Si effettuerà una breve ricostruzione dell'evoluzione della città e della disciplina urbanistica, in cui viene proposta una lettura tematica e critica dei principali piani del XIX e XX secolo: in particolare dei primi grandi piani ottocenteschi, per Parigi si sot-tolineano gli aspetti "strutturali" ed "operativi", per Barcellona gli aspetti "perequativi" e di in-gegneria urbanistica, per Vienna il legame tra piano e progetto. Si studiano poi le utopie ur-bane ed il rapporto tra funzionalismo e forma della città del Movimento Moderno. Le recenti trasformazioni urbane in Italia Nella seconda metà del corso, con particolare riferimento alle tendenze delle recenti trasfor-mazioni urbane in Italia e alle nuove articolazioni dei rapporti tra operatori e poteri di governo del territorio, le lezioni forniranno agli studenti le coordinate conoscitive, interpretative e ope-rative necessarie per affrontare problemi di pianificazione alle diverse scale (regionali, provin-ciali, comunali) con particolare attenzione ai problemi della mobilità, dell'ambiente e del pae-saggio, della progettazione, dello spazio pubblico e collettivo. Verrà approfondita la realtà pa-vese nel rapporto tra l'evoluzione degli strumenti urbanistici e lo sviluppo della città di Pavia, a partire dai primi atti della fine del XIX secolo fino agli ultimi strumenti, con particolare riferi-mento alla reale applicazione dei Piani. Approfondimenti tematici Verranno sviluppate ed approfondite alcune tematiche specifiche di pareticolare attualità nel contesto territoriale ed urbano sia nazionale che internazionale: • Sistema infrastrutturale e mobilità sostenibile: il ruolo delle infrastrutture nell'evoluzione

delle politiche di piano • Dimensione ambientale dei piani e gestione integrata dell'ambiente alla scala regionale,

provinciale e comunale • Valutazione Ambientale e pianificazione • Sistema insediativo e spazi collettivi: la vivibilità nella città contemporanea

Prerequisiti Conoscenze derivate dal Corso di Tecnica Urbanistica.

De Lotto - Urbanistica 1

Materiale didattico consigliato V. Erba. Strumenti urbanistici per interventi di qualità. Franco Angeli, Milano, 2001. V. Erba. Il piano urbanistico comunale. Edizioni Autonomie, Roma, 1991. V. Erba, C. Morandi, M. Molon. Bovisa: una riqualificazione possibile. Unicopoli, Milano, 2000. G. Morbelli. Città e piani d'Europa. Edizioni Dedalo, Bari, 1997. Dispense fornite dal docente.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'esame verterà sulla discussione delle proposte progettuali elaborate, in stretto riferimento ai temi trattati alle lezioni ed alle esercitazioni, oltre che sugli argomenti trattati in bibliografia.

Gobetti - Vibrazioni dei sistemi meccanici

 

Vibrazioni dei sistemi meccanici Docente: Armando Gobetti Codice del corso: 062276 Lezioni (ore/anno): 25 Corso di laurea: Mec, Elt Esercitazioni (ore/anno): 25 Crediti formativi: 6 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13 Progetti (ore/anno): 0

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze essenziali relative al comportamento ed alla analisi di organi strutturali in movimento, sia dal punto di vista teorico che da quello numerico e applicativo. Dopo una necessaria trattazione dei sistemi continui, si passerà ad una approfondita analisi dei sistemi discreti fino a giungere ai concetti di base di dinamica la-grangiana. Ampio spazio verrà infine dato alle applicazioni, queste ultime indirizzate al calcolo ed alla risoluzione dei sistemi meccanici, cioè orientate piuttosto al calcolo analitico che alla progettazione.

Programma del corso Sistemi continui Richiami sui concetti di equilibrio, congruenza e legame costitutivo per sistemi continui a una e più dimensioni. Definizione del problema dell'elastodinamica e possibili approcci risolutivi. Cenni all'equazione di Navier e a tecniche risolutive di tipo misto. Formulazioni integrali e punto di vista energetico. Sistemi discreti con cenni di dinamica lagrangiana Definizione di sistema discreto e tecniche di discretizzazione nello spazio. Modellazione es-senziale di sistemi a parametri concentrati: elementi elastici, viscosi e massivi e loro relazione con le rispettive controparti continue. Principi variazionali in dinamica ed equazioni di Lagran-ge. Metodi risolutivi analitici e numerici di sistemi rigidi in grandi spostamenti Introduzione ai sistemi in grandi spostamenti e alle problematiche connesse, prima fra tutte la non linearità geometrica. Tecniche di linearizzazione al passo e di integrazione numerica nel tempo. Esempi applicativi: soluzioni in forma chiusa e per via numerica di sistemi piani.

Prerequisiti Nozioni di base di Meccanica introdotte nei corsi di Meccanica Applicata A e B, nozioni di cal-colo differenziale e integrale introdotte nel corso di Analisi Matematica B.

Materiale didattico consigliato A. Castiglioni. Corso di Dinamica delle Strutture. CLUP.

Modalità di verifica dell'apprendimento L'allievo dovrà svolgere un elaborato progettuale da presentare alla prova orale che verterà sull'intero programma del corso. È eventualmente prevista una prova scritta preliminare.

Lombardi - Visione artificiale (mn)

Visione artificiale (mn) Docente: Luca Lombardi Codice del corso: 062281 Lezioni (ore/anno): 32 Corso di laurea: Inf Esercitazioni (ore/anno): 0 Crediti formativi: 5 CFU Laboratori (ore/anno): 0 Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05 Progetti (ore/anno): 18

Obiettivi formativi specifici Il corso si propone di acquisire dimestichezza con le principali tecniche per la elaborazione di immagini sia attraverso la conoscenza dei problemi legati alla computazione di elevate quan-tità di dati, sia attraverso la scrittura di programmi che consentano di utilizzare e confrontare algoritmi esistenti in letteratura.

Programma del corso Introduzione al corso Esempi di varie problematiche e relative applicazioni. Sistema tipo per l’elaborazione di im-magini, le diverse funzioni: acquisizione, memorizzazione, pre-elaborazione, visualizzazione, immagini a toni di grigio e immagini a colori, trasmissione. Operatori puntuali e locali Trasformazioni dei livelli di grigio, binarizzazione, scelta della soglia. Operatori lineari e opera-tori di rango. Riduzione del rumore. Estrazione delle caratteristiche dalle immagini Operatori per l'estrazione dei bordi, valutazione delle componenti connesse, estrazione dei momenti. Operatori globali Trasformata distanza, caratterizzazione di forme tramite la trasformata di Hough. Formazione di una immagine Fotometria applicata all'analisi e alla sintesi di immagini. Effetti della geometria del sistema di acquisizione, funzione di distribuzione di riflettanza, superfici opache e superfici speculari, mappe di riflettanza. Forma da ombreggiatura. Visione 3D e stima del movimento Geometria della visione stereoscopica. Analisi del movimento (sequenze di immagini). Prerequisiti Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica.

Materiale didattico consigliato Sono disponibili i lucidi delle lezioni svolte in classe. Gonzalez R., Woods R. Digital Image Processing. Pearson, 2004. Testo di base. Cantoni V., Levialdi S. La visione delle macchine. Tecniche Nuove, Milano, 1989. Zampironi P. Metodi dell'elaborazione digitale di immagini. Masson, Milano, 1990. Haralick R.M., Shapiro L.G. Computer and Robot Vision, Vol. I e II. Addison-Wesley, Mass., USA, 1992.

Modalità di verifica dell'apprendimento Sono previste due prove scritte in itinere che verteranno sul programma svolto fino a quel momento. Inoltre durante il corso saranno sviluppati in laboratorio una serie di progetti relativi ad alcuni degli argomenti esposti. L'esame finale, per chi ha sviluppato i progetti e superato le prove in itinere, consiste in una discussione dei progetti svolti. Se la condizione precedente non è stata soddisfatta, l'orale verterà su tutto il programma del corso.