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Problematiche delle risorse idriche dei Castelli Romani Appunti Il bacino idrico dei Castelli Romani è un sistema isolato e pertanto l’acqua del suo sottosuolo può provenire ed essere reintegrata esclusivamente nell’ambito del complesso vulcanico su cui si adagiano i 17-18 comuni castellani. La distribuzione attuale e la gestione della rete idrica è affidata da alcuni anni alla società Acea. Nota: ACEA Ato 2 SpA gestisce l’acquedotto del Simbrivio, che alimenta 54 comuni e 3 consorzi, l’acquedotto Laurentino ex CASMEZ Regione Lazio, che alimenta i comuni di Pomezia, Ardea e la località di Campoleone sita nel comune di Lanuvio, l’acquedotto della Doganella, che serve 8 comuni nell’area dei Castelli Romani, nonché la distribuzione idrica in 73 comuni oltre a Roma. Da alcuni anni, ovvero dal momento in cui i tecnici dei laboratori pubblici di controllo delle acque (attuale ARPA, già Presidio multizonale etc.) hanno deciso di monitorare anche i microinquinanti minerali abbiamo scoperto la presenza elevata e allarmante di fluoro, manganese, vanadio e soprattutto arsenico. In svariate relazioni, preparate per supportare le richieste di deroga ai limiti di legge, i tecnici ACEA-ATO2 hanno giustificato i valori elevati di questi elementi come inevitabile effetto della natura vulcanica del sottosuolo. Questo dato, anche se in parte vero, è volutamente riduttivo perché non considera, per ovvie ragioni di convenienza, che i valori riscontrati negli ultimi decenni in comuni di buona parte dei Castelli e delle zone limitrofe (Ciampino, Pavona, Cecchina, Lanuvio etc.) sono in aumento di pari passo con i volumi idrici prelevati dal sottosuolo anch’essi in crescita esponenziale. E’ del tutto plausibile che ci sia un nesso tra le due cose. Esperti delle dinamiche idriche nelle falde sotterranee e dell’interazione chimica con le rocce ci forniscono una spiegazione scientifica e danno conferma alle nostre ipotesi. Secondo Gianni Cortecci, professore ordinario di Geochimica all’Università di Bologna l’abbassamento delle falde dovuto al prelievo massiccio di acqua per usi irrigui e potabili determina la penetrazione nel sottosuolo dell’ossigeno; questo entra a poco a poco in contatto con gli strati rocciosi provocando l’ossidazione di minerali contenenti arsenico-III presenti nelle rocce profonde e la solubilizzazione di questo per trasformazione in arseniato (As-V). Nelle rocce vulcaniche (è il caso dei Castelli Romani) ricche di questo elemento il fenomeno è vistoso. Le acque di profondità ne sono pertanto più ricche di quelle superficiali. L’esame delle circolazioni idriche ad es. nel bacino della Doganella e quello della successione degli strati rocciosi del sottosuolo ci aiuta a capire come incidono le captazioni eccessive.

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Appunti Questo dato, anche se in parte vero, è volutamente riduttivo perché non considera, per ovvie ragioni di convenienza, che i valori riscontrati negli ultimi decenni in comuni di buona parte dei Castelli e delle zone limitrofe (Ciampino, Pavona, Cecchina, Lanuvio etc.) sono in aumento di pari passo con i volumi idrici prelevati dal sottosuolo anch’essi in crescita esponenziale. E’ del tutto plausibile che ci sia un nesso tra le due cose.

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Problematiche delle risorse idriche dei Castelli Romani

Appunti

Il bacino idrico dei Castelli Romani è un sistema isolato e pertanto l’acqua del suo sottosuolo può provenire ed essere reintegrata esclusivamente nell’ambito del complesso vulcanico su cui si adagiano i 17-18 comuni castellani.

La distribuzione attuale e la gestione della rete idrica è affidata da alcuni anni alla società Acea.

Nota: ACEA Ato 2 SpA gestisce l’acquedotto del Simbrivio, che alimenta 54 comuni e 3 consorzi, l’acquedotto Laurentino ex CASMEZ Regione Lazio, che alimenta i comuni di Pomezia, Ardea e la località di Campoleone sita nel comune di Lanuvio, l’acquedotto della Doganella, che serve 8 comuni nell’area dei Castelli Romani, nonché la distribuzione idrica in 73 comuni oltre a Roma.

Da alcuni anni, ovvero dal momento in cui i tecnici dei laboratori pubblici di controllo delle acque (attuale ARPA, già Presidio multizonale etc.) hanno deciso di monitorare anche i microinquinanti minerali abbiamo scoperto la presenza elevata e allarmante di fluoro, manganese, vanadio e soprattutto arsenico.

In svariate relazioni, preparate per supportare le richieste di deroga ai limiti di legge, i tecnici ACEA-ATO2 hanno giustificato i valori elevati di questi elementi come inevitabile effetto della natura vulcanica del sottosuolo.

Questo dato, anche se in parte vero, è volutamente riduttivo perché non considera, per ovvie ragioni di convenienza, che i valori riscontrati negli ultimi decenni in comuni di buona parte dei Castelli e delle zone limitrofe (Ciampino, Pavona, Cecchina, Lanuvio etc.) sono in aumento di pari passo con i volumi idrici prelevati dal sottosuolo anch’essi in crescita esponenziale.

E’ del tutto plausibile che ci sia un nesso tra le due cose.

Esperti delle dinamiche idriche nelle falde sotterranee e dell’interazione chimica con le rocce ci forniscono una spiegazione scientifica e danno conferma alle nostre ipotesi.

Secondo Gianni Cortecci, professore ordinario di Geochimica all’Università di Bologna l’abbassamento delle falde dovuto al prelievo massiccio di acqua per usi irrigui e potabili determina la penetrazione nel sottosuolo dell’ossigeno; questo entra a poco a poco in contatto con gli strati rocciosi provocando l’ossidazione di minerali contenenti arsenico-III presenti nelle rocce profonde e la solubilizzazione di questo per trasformazione in arseniato (As-V). Nelle rocce vulcaniche (è il caso dei Castelli Romani) ricche di questo elemento il fenomeno è vistoso. Le acque di profondità ne sono pertanto più ricche di quelle superficiali.

L’esame delle circolazioni idriche ad es. nel bacino della Doganella e quello della successione degli strati rocciosi del sottosuolo ci aiuta a capire come incidono le captazioni eccessive.

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<La zona della Doganella è interessata da tre tipi di circolazione idrica:1. una circolazione sotterranea più superficiale rappresentata da piccole falde sospese con bacini di alimentazione limitati e caratterizzata da portate molto contenute e variabili;2. una circolazione sotterranea di limitata profondità rappresentata da acquiferi sorretti da strati argillosi impermeabili alimentata da acque meteoriche raccolte in un più ampio bacino;3. una circolazione sotterranea profonda, oltre i 100 m dal p.d.c., contenuta nell’ammasso lavico presente sul fondo del cratere Tuscolano-Artemisio e sottostante ai sedimenti lacustri. Il bacino di alimentazione delle acque profonde è molto più esteso di quello idrografico e non sembra essere influenzato dalla morfologia essenziale.>

Nel passato, ovvero prima dell’esplosione demografica e di quella dei consumi idrici, i pozzi esistenti attingevano prevalentemente alla circolazione 2 poiché la ricarica naturale compensava pienamente il prelievo per esigenze potabili o irrigue.

Attualmente peschiamo in quella 3 e sempre più in profondità.

Questa è una delle ragioni più importanti e scomode dell’incremento progressivo dell’arsenico e di quello di manganese, fluoro, vanadio etc. nelle nostre acque.

Per cercare conferme basta monitorare i valori analitici dello stesso sito di prelievo nel tempo.

Ad es. le analisi dell’Arsenico in due pozzi spia della discarica di Roncigliano, secondo dati forniti dal dr. Ermolli dirigente della sezione rifiuti, ARPA Lazio di Roma, via Saredo, (su richiesta presentata da 3 comitati il 16 gennaio 2009), indicano che dal 2003 a fine 2008 i valori riscontrati, inizialmente inferiori a 2 microgrammi/L negli ultimi anni stanno crescendo a livelli prossimi a 10 microgrammi/L. Malgrado i dati in se non siano significativi stanno comunque anch’essi a testimoniare che la tendenza media dei metalli pesanti è all’aumento.

Breve cronistoria sulle acque ad uso potabile dei Castelli:

Il 31 marzo 2005 dati analitici di fonte ACEA ATO2 indicavano a Cecchina ben 12 zone con valori fuori limiti per l’arsenico (As) e il fluoro (F).

In particolare a via Italia l’arsenico era a 49.1 microgrammi/Litro (contro un limite di 10) e il fluoro a via Rufelli 4.0 milligrammi/L (contro un limite di 1.5).

Da quel momento l’ACEA ha ottenuto deroghe (al DL 31 del 2/02/2001) per ben 8 elementi o sostanze contenute nelle acque potabili tra cui l’arsenico portato a 50 microgrammi/L e il fluoro portato a 2.5 milligrammi/L.

Il 12 aprile 2005, ACEA ATO2 richiese (tramite il sindaco di Albano e la Regione Lazio) ed ottenne le deroghe per i due elementi, facendo ritornare potabili per decreto le acque di vaste zone del territorio di Cecchina e Pavona.

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Il 17 maggio 2005 la ASL RM H informava con grave ritardo che il fluoro era ad Albano 1.9 mg/L, (limite di 1.5) Altri casi accertati dalla ASL erano anch’essi soprattutto nelle frazioni di Cecchina e Pavona.

Le nostre analisi del luglio 2005 confermarono l’arsenico presente oltre il limite e fino a 31 microgrammi/L in 8 punti su 9 prelevati nel territorio di Cecchina.

La Regione Lazio ha richiesto svariate e ripetute deroghe per quanto riguarda arsenico, floruri, vanadio, trialometani e selenio: in data 13 gennaio 2006, 31 marzo 2006, 29 settembre 2006, 30 dicembre 2006, 4 ottobre 2007, 15 aprile 2008, 14 novembre 2008, 29 dicembre 2008, 30 aprile 2009, 6 giugno 2009. Nota: <La deroga è prevista dalla Comunità Europea in casi eccezionali (Direttiva 98/83/CE), per periodi limitati di tempo e a condizioni ASSOLUTAMENTE non aggirabili in nessun modo qualora se ne faccia uso. La normativa per il rilascio delle “deroghe” esige che:A. La deroga non rappresenti un rischio per la salute umana. L’approvvigionamento delle acque potabili non possa essere mantenuto nella zona con altro modo congruo.B. La deroga abbia durata più breve possibile, non superiore ai tre anni (rinnovabile solo due volte). In particolare la normativa sulle deroghe prevede che:1. La popolazione sia informata preventivamente in modo esauriente sulle condizioni attuali dell’acqua in relazione alla sua potabilità.2. La popolazione sia informata immediatamente, qualora l’acqua NON sia più potabile, in quanto siano stati superati i limiti previsti per legge dalla Comunità Europea e accettati dall’Italia tramite la suddetta legge, attraverso pubblici avvisi spiegando dettagliatamente i danni alla salute in cui può incorrere non solo in acuto, ma soprattutto a DISTANZA e dunque per intossicazione CRONICA come tumori e malattie degenerative.3. La popolazione sia informata accuratamente che per poter erogare l’acqua comunque, anche se NON potabile, deve essere richiesta una deroga valida solo per 3 anni, che viene concessa dunque SOLO per ragioni di grave impossibilità a fornire acqua potabile nei limiti di Legge, rinnovabile per motivi ancora più gravi o gravissimi solo altre due volte.4. La popolazione sia informata che il Gestore ha l’OBBLIGO di instaurare contestualmente tutte le azioni indispensabili per restituire all’acqua la potabilità riportando gli inquinanti entro i limiti di Legge nel tempo più breve possibile.5. La popolazione sia informata che qualora il Gestore ritardi o non metta in atto tutte le procedure realizzando gli investimenti necessari sarà sanzionato dalla UE, multe che pagheremo ancora noi con i nostri soldi.>

(fonte: sito Acea) <“Per quanto concerne la qualità dell’acqua, il 6/06/2009 ACEA Ato 2 ha ottenuto (DPCM proroga del 12-06-2009 G.U. n.142 del 22-06-2009 firmato IL PRESIDENTE DEL

CONSIGLIO DEI MINISTRI) la deroga (indicata con d) o il rinnovo della deroga (indicato con r) fino al 31/12/2009 dalla Regione Lazio (con notifica del decreto del

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presidente della Regione Lazio del 21/04/2009) per i seguenti parametri e per i seguenti comuni:

• Arsenico: Albano (r), Ariccia (d), Castel Gandoldo (r), Ciampino (r), Genzano (r), Lanuvio (r), Velletri (d);

• Fluoruro: Albano (r), Ariccia (d), Castel Gandoldo (r), Ciampino (r), Genzano (r), Lanuvio (r), Velletri (d);

• Vanadio: Ariccia (d), Albano (r), Castel Gandolfo (r), Ciampino (r), Genzano (r), Lanuvio (r), Velletri (d);”

Nel frattempo, ACEA Ato 2, in data 25/06/2009, ha richiesto per il triennio 2010-2012 la proroga per i comuni oggetto delle deroghe sopra menzionate, concesse o richieste.

Infine, in data 30/12/2009, è pervenuta alla Società la notifica del decreto del presidente della Regione Lazio del 30/12/2009 in cui, tra l’altro, viene concesso il differimento dei termini di deroga sopra elencati fissati nei decreti emanati dalla stessa Regione Lazio.

Il suddetto differimento sarà valido sino all’acquisizione del decreto del ministero della Salute e del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di proroga (in corso di emanazione) per l’anno 2010”> (fonte: sito Acea)

La prima richiesta di proroga (poi concessa) di cui si ha notizia risale al 12 aprile 2005 per il solo arsenico e al 13 gennaio 2006 per As, fluoruri, vanadio; perciò il primo triennio è scaduto a metà 2008 o gennaio 2009 e il secondo a metà 2011 o gennaio 2012. Qualsiasi ulteriore richiesta deve passare per il parere della Commissione Europea. Secondo quanto scritto sul sito Acea si sono preparati all’ennesima proroga fino a tutto il 2012.Il DL 31-2001 prevede in teoria la possibilità di 9 anni di deroghe, sebbene l’ultimo triennio con necessario benestare CEE.

Il fatto che sia dimostrabile la relazione tra aumento del consumo delle risorse idriche sotterranee e crescita dei metalli pesanti etc. dovrebbe imporre uno stop tassativo ma questo non sarebbe compatibile con la logica puramente mercantile del consiglio di amministrazione Acea. Infatti dal sito ACEA si apprende che:

<“Nel I° semestre 2009 sono stati ultimati i lavori di estensione della rete idrica, in particolare: - Ricerca idrica a Rocca di Papa - Escavazione pozzo Pian de Gerri; - Condotta DN200 di collegamento Pozzo Pian de Gerri -Serbatoio Calvarione - Ricerca idrica nel comune di Grottaferrata (RM). Escavazione pozzo Via dei Peschi; - Condotta DN150 di collegamento del nuovo pozzo Via dei Peschi alla rete idrica di Grottaferrata.- Ricerca idrica nel Comune di Castelgandolfo (RM) - Escavazione pozzo Madonna di Coccio”>

Secondo indagini effettuate dallo studio Lotti, su commissione della Regione Lazio, nel gennaio del 1999 il fabbisogno idrico complessivo dell’idrostruttura

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albana era di 65 milioni di metri cubi all’anno, di cui 30 milioni di metri cubi per uso civile, mentre 35 milioni di metri cubi per uso industriale. La fornitura di acqua annua dichiarata era di 47 milioni di metri cubi, di cui ben 39 provenivano dall’acquedotto della Doganella e da altri locali, mentre 8 dal consorzio del Simbrivio e ACEA, che si trovano al di fuori della zona di riferimento. Questo significa che avevamo uno squilibrio di 18 milioni di metri cubi l’anno che venivano riequilibrati dal prelievo abusivo dell’acqua di falda e dalle perdite di rete.

Se prendiamo a riferimento il solo fabbisogno di acqua potabile (64,881 milioni di metri cubi l'anno, del 2002), e lo rapportiamo con l’infiltrazione efficace dei Colli Albani e/o idrostruttura Albana (quantificata in circa 35 milioni di metri cubi l'anno), ci accorgiamo che stiamo consumando a velocità impressionante risorse idriche non rinnovabili e che l'equilibrio idrogeologico è compromesso.

APPROVVIGIONAMENTO IDRICO (1999)FABBISOGNO 65 Mm³/annoFORNITURA 47 Mm³/annoSQUILIBRIO 18 Mm³/anno

BILANCIO AMBIENTALEFABBISOGNO 65 Mm³/annoRICARICA DELLA FALDA (pioggia) 33 Mm³/annoFORNITURA ESTERNA (Simbrivio, Acea) 8 Mm³/anno

La radice dell’esplosione dei consumi idrici

Nel comparto territoriale dei Castelli Romani l’andamento della popolazione residente ha avuto una decisa crescita negli ultimi anni: es. dal 1991 al 2001 la popolazione dei 17 Comuni considerati è aumentata di 20.586 unità, con un incremento medio del 10,1%. L’incremento maggiore si è rilevato a Velletri, dove la popolazione nei dieci anni è aumentata dell’11,1%, passando da 43.423 a 48.236 cittadini.

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Andamento demografico 1991/2001 del Comparto Territoriale dei Castelli Romani (dati ISTAT)

Comune Popolazione 1991

Popolazione 2001

Variazione Percentuale EstensioneComune/Km2

Popolazione 2010

Albano Laziale 31.399 33.692 + 2.293 + 7,3% 23,80 39963Ariccia 16.953 17.865 + 912 + 5,4% 18,36 18381Castel Gandolfo 6.843 7.930 + 1.087 + 15,9% 14,71 8834Ciampino 35.685 36.074 + 389 + 1,1% 11,10 38486Colonna 3.059 3.329 + 270 + 8,8% 3,50 3603Frascati 20.123 19.314 - 809 - 4,0% 22,41 21039Genzano 20.570 22.178 + 1.608 + 7,8% 18,15 23912Grottaferrata 16.361 17.663 + 1.302 + 8,0% 18,36 20555Lanuvio 8.177 9.994 + 1.817 + 22,2% 43,91 12730Lariano 8.530 10.356 +1.826 +21,4% 383,6 12189Marino 32.903 32.706 - 197 - 0,6% 26,10 39346Montecompatri 7.166 8.121 + 955 + 13,3% 24,38 10027Monte Porzio C. 7.452 8.221 + 769 + 10,3% 9,36 8695Nemi 1.586 1.719 + 133 + 8,4% 7,36 1988Rocca di Papa 11.142 13.014 + 1.872 + 16,8% 40,18 15772Rocca Priora 8.456 10.002 + 1.546 + 18,3% 28,07 11859Velletri 43.423 48.236 + 4.813 + 11,1% 140,21 53215Totali 279.828 300.414 + 20.586 +10,1%

media49,03 media 340.594

L’aggiornamento più recente disponibile (27/02/2010) indica un aumento di popolazione rispetto al 1991 di 60.766 abitanti e di 40.180 rispetto al 2001 con una velocità di crescita nettamente superiore al decennio precedente (+8,7% contro +5,5%).

Incremento della popolazione del comune di Albano fino al 2001

Il gestore unico delle risorse idriche nell’ambito dell’ATO2 ovvero Acea si è trovato di fronte ad una situazione ingestibile nel lungo periodo che peraltro

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metteva in serio pericolo i profitti della società. Le deroghe prima o poi finiranno e servono soluzioni di riserva che non intaccano il numero di utenti.

Una di queste è il trattamento di rimozione dei metalli, dell’arsenico e del fluoro con metodi chimici e fisici parte dei quali gestiti direttamente da Acea, parte imposti ai proprietari dei pozzi privati legati contrattualmente ad Acea.

Nota tecnica: I trattamenti per la rimozione dell’arsenico

OSMOSI INVERSA

L’osmosi inversa è in grado di trattenere gran parte dei metalli, del fluoro e al 90% l’arsenico (V), ma lascia passare completamente l’arsenico (III).

Con questo processo a membrana bisogna fare una completa ossidazione preventiva dell’arsenico (III) ad arsenico (V).

SVANTAGGI:

- Alto costo energetico.

- Elevate quantità di acqua allo scarico fortemente carica di arsenico (dal 20 al 50 % della portata di acqua da trattare in ingresso).

- Le membrane tendono allo “scaling” (sporcamento o saturazione) il che richiede normalmente una acidificazione e condizionamento dell´acqua da trattare.

- Il contenuto di sali minerali nell’acqua viene in genere ridotto a livelli cosi bassi che un uso diretto come acqua per il consumo umano non è consentito perché molto simile a quella distillata.

MATERIALI ADSORBENTI

l’idrossido di ferro granulare di norma consente di assorbire intorno al 70-90% dell’As mentre il tipo cosidetto polarizzato avrebbe una percentuale di rimozione dell’arsenico del 99 % ma non si conoscono verifiche attendibili.

Il processo di adsorbimento è in grado di rimuovere l’arsenico in entrambi i suoi stati di valenza (tri-va-lente - III e penta-valente - V).

Due esempi:

Interventi di rimozione dei minerali arsenico (As), fluoro (F), vanadio (V) dalle acque distribuite a Velletri programmati da ACEA ATO2 nel 2008

Pozzo 167 - 15 litri/secondo (l/s)

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Gli alti contenuti in As 45 µg/L, F 2.65 mg/L, V 42 µg/L, sono stati trattati mediante osmosi inversa. Si calcola che il 25% dell’acqua trattata è di scarto; la quantità scartata è di 285 m3/giorno e contiene in media oltre 160 µg/L di As ed una elevata concentrazione di minerali tossici e salinità. Nella relazione Acea non si dice nulla sulla fine di queste acque, per cui quasi sicuramente lo scarto tossico finisce nei corpi idrici superficiali.

Giudizio:L’osmosi inversa è un trattamento non selettivo e quindi insieme ai tre elementi tossici se ne vanno nello scarto quasi tutti i costituenti salini dell’acqua.La rimozione spinta dei minerali presenti (95% circa) rende l’acqua in uscita dall’osmosi non idonea ad uso potabile; per cui si deve ricorrere al parziale rimescolamento con acqua non trattata (1.5 l/s). Se ad esempio partiamo da una durezza (sali di calcio e magnesio) di 30°F l’acqua finale rimescolata sarà intorno a 5-5.5 °F.Bisogna poi tenere conto che i trattamenti effettuati comportano la necessità di energiche disinfezioni con ipoclorito. Alla fine è un azzardo definire ancora acqua il liquido in uscita.

Pozzo S. Pietro - 20 l/s

Qui il problema è solo l’arsenico (27 µg/L) pertanto l’ACEA ha programmato un trattamento a filtri adsorbenti costituiti da idrossidi di ferro.

Il sistema è relativamente selettivo e molto diverso dall’osmosi inversa. In pratica con una resa del 70% teorica dovrebbe uscire acqua con 8.1 µg/L di As. Con questo sistema non si hanno acque di scarto ma solo letti filtranti che periodicamente dovranno essere rimossi perché saturi di arsenico e smaltiti come rifiuti tossici e nocivi.___________________________________________________________

Acea e i privati contrattualmente legati ad essa seguono in modo crescente la via dell’abbattimento di As, F e dei metalli pesanti con metodi chimici o fisici. Questa via è funzionale, come ovvio, alle loro necessità di mercato ma è del tutto negativa per chi quell’acqua la usa e la beve. Inoltre questa soluzione, qualsiasi essa sia delle due adottate genera alla fine effluenti o residui solidi ad alta concentrazione di inquinanti tossici.

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Tossicità dell’arsenico:

L’ arsenico possiede una elevatissima tossicità sia acuta che, soprattutto, cronica.Sono state individuate relazioni fra esposizione all'As e forme tumorali della vescica, del fegato, dei polmoni, della pelle e dei reni.

Ricerche sperimentali svedesi del Karolinska Institute dimostravano già nel 1979 che l’arsenico poteva ingenerare insorgenze di neoplasie di vario tipo anche a partire da concentrazioni estremamente basse negli alimenti e in particolare nelle acque potabili con concentrazioni di questo elemento maggiori/uguali a 10 microgrammi/L.

Nel 1980 l’ International Agency for Research on Cancer (IPCS ) degli U. S. A. ha classificato l’As inorganico come potente agente carginogenico per tumori alla pelle ed ai polmoni.

L’assunzione continuativa di acque con concentrazioni maggiore/uguale a 10 µg/L di arsenico comporta un rischio aggiuntivo ≥6×10-4 (circa 6 persone su 10.000 esposte al rischio) di insorgenza di tumori della pelle di tipo non melanoma e di altre malattie tumorali, risulta perciò assolutamente necessario effettuare tutti gli accurati controlli necessari ed evitare quindi che vengano fornite come potabili acque che superino questi limiti (Mario Dall'Aglio).

l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicava nel volume delle Recommendation del 1993 la ferma raccomandazione, appunto, di adottare il valore di CMA di 10 µg/L, poi recepito anche nella legislazione comunitaria.

Oggi tanto l’Environmental Protection Agency degli USA (USEPA) che il World Health Organization (WHO) classificano l’Arsenico come potente agente cancerogeno e ne hanno recentemente abbassato il valore di concentrazione limite nelle acque potabili da 50 μg/L a 10 μg/L. L’obiettivo dei prossimi anni è quello di ridurre ulteriormente il limite a 5μg/L.

Uno studio del 2007 di ricercatori americani* combinando i risultati di 7 indagini epidemiologiche ha evidenziato una relazione certa dose-effetto sul rischio di cancro alla vescica per popolazione che beveva acqua contenente arsenico entro i 10 µg/L – Tale rischio è quantizzabile in 2.29/10.000*riferimento: Inorganic arsenic in drinking water and bladder cancer: a meta-analysis for dose-response assessment. Int. J Environ Res Public Health. 2007 Jun; 4(2): 193-4; Department of Environmental Sciences and Engineering, School of Public Health, University of North Carolina at Chapel Hill, Chapel Hill, NC 27599, USA [PubMed - indexed for MEDLINE]

In realtà non c’è dose senza rischio. E’ da precisare che per i composti cancerogeni come l’arsenico è praticamente impossibile stabilire una soglia al di sotto della quale la probabilità di insorgenze patologiche sia nulla. L’arsenico può provocare solo effetti negativi alla salute anche per piccolissime dosi; l’ideale sarebbe pertanto avere nelle acque potabili una concentrazione uguale a zero*.

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*riferimento: Important considerations in the development of public health advisories for arsenic and arsenic-containing compounds in drinking water. Tchounwou PB, Wilson B, Ishaque A.NIH-Center for Environmental Health, School of Science and Technology, Jackson State University, Mississippi 39217-0940, USA. [email protected] [PubMed - indexed for MEDLINE]

Tossicità del manganese:

L'eccesso di Mn sembra giocare un ruolo nei casi di processi di occlusione coronarica ed nelle artriti reumatoidi.

Il manganese è un elemento molto comune che può essere trovato dappertutto sulla terra. Il manganese è uno dei tre oligoelementi essenziali tossici, il che significa che è non soltanto necessario per la sopravvivienza degli esseri umani, ma è anche tossico se presente nel corpo umano in concentrazioni troppo alte. Quando le persone non vivono rispettando le quantita' giornaliere raccomandate la loro salute peggiore. Ma quando l'assorbimento è troppo elevato di verificano anche problemi di salute.

Gli effetti del manganese si presentano pricipalmente nelle vie respiratorie e nel cervello. I sintomi di avvelenamento da manganese sono allucinazioni, dimenticanza e danni ai nervi. Il manganese può anche causare il Parkinson, embolie polmonati e bronchite. Quando gli uomini sono esposti a manganese per un periodo di tempo lungo possono diventare impotenti.Una sindrome causata dal manganese manifesta sintomi quali schizofrenia, ottusità, indebolimento muscolare, emicranie ed insonnia.

Effetti sulla salute umana dello ione fluoruro disciolto nelle acque.

Concentrazione (mg/l)

Effetti sulla salute

0.0 Crescita limitata0.0-0.5 Carie dentarie0.5-1.5 Previene l’indebolimento dei denti con effetti

benefici sulla loro salute1.5-4.0 Fluorosi dentaria (chiazzatura dei denti)4.0-10.0 Fluorosi dentaria. Fluorosi scheletrica (dolori

alla schiena e alle ossa del collo)>10.0 Fluorosi deformante

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Allegati analitici:Analisi chimica1

acque ad uso potabile distribuite nel Comune di Albano e zone limitrofe prelievo eseguito a cura e responsabilità dell’analista per conto del Coordinamento contro l’inceneritore di Albano e l’Associazione culturale Vincenzo Cimmino di Marino

Località di prelievo data arsenico µg/L data manganese µg/LAlbano – via Rossini 22-07-10 2.9 22-07-10 22.8Albano – fontanella pubblica Cappuccini 22-07-10 4.3 22-07-10 20.3Albano – fontanella p.zza G. Carducci 22-07-10 0.5 22-07-10 23.4Albano – via Mascagni 22-07-10 0.5 22-07-10 20,9Albano – distributore agip via Appia 22-07-10 2.1 22-07-10 3.7Albano – Piazza Duomo 22-07-10 8.0 22-07-10 21.0Albano – via Trilussa (crocefisso) 22-07-10 10.3 22-07-10 3.8Albano – fontanella via F.lli bandiera 22-07-10 8.1 22-07-10 21.7Albano – Tribunale, via Donizzetti 22-07-10 7.0 22-07-10 22.4Albano – via Torrione 18 28-07-10 2.0 28-07-10 18.2Albano – via Trilussa (alta) 28-07-10 4.1 28-07-10 23.0via Nettunense incrocio v. Montagnano 22-07-10 16.2 22-07-10 34.2via Montagnano 22-07-10 6.7 22-07-10 34.7Ardea - Villaggio valle Gaia 22-07-10 4.9 22-07-10 3.4via Ardeatina km 26 22-07-10 15.7 22-07-10 32.1Cecchina - Via Lazio 22-07-10 17.3 22-07-10 3.1via Fosso Torre Bruno - Montagnano 29-07-10 6.1 29-07-10 4.4via Roncigliano 121 29-07-10 14.7 29-07-10 9.3via Pantanelle, scuole elementari 29-07-10 15.0 29-07-10 5.7via Ardeatina km 26 29-07-10 17.2 29-07-10 36.0via Roncigliano 119 29-07-10 9.1 29-07-10 33.2via Ardeatina 22 29-07-10 9.4 29-07-10 6.5Pavona – via Torino, parco pubblico 29-07-10 10.3 29-07-10 19.8Pavona – p.zza Berlinguer 29-07-10 10.0 29-07-10 3.3Pavona – via Frascati 29-07-10 7.9 29-07-10 3.1Pavona – villa Contarini 29-07-10 8.0 29-07-10 2.0Pavona – via Roma, parco pubblico 29-07-10 8.0 29-07-10 2.2Genzano - Olmata 29-07-10 1.3 29-07-10 5.1Genzano – via Croce santa 29-07-10 3.2 29-07-10 0.4Genzano – p.zza Frasconi 29-07-10 2.2 29-07-10 1.0Ariccia – p.zza Belvedere 29-07-10 8.4 29-07-10 1.8Ariccia – p.zza di Corte 29-07-10 11.4 29-07-10 2.0

Il D. Legislativo n° 31 del 2/02/2001 indica nell’allegato 1, parte B un limite per l’arsenico di 10 microgrammi per litro.I decreti in deroga alla legge, ultimo il 12 giugno 2009, valido fino al 31 dicembre 2009, hanno stabilito e poi prorogato le deroghe per 8 elementi o sostanze contenute nelle acque potabili tra cui l’arsenico portato a 50 microgrammi/L.

1 Analisi a titolo gratuito per conto di Associazioni senza fini di lucro.

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3 agosto 2010Arsenico e manganese – Albano centro µg/L

Albano data As Mn data As Mn data As Mnvia S. Francesco (alto) - fontana pubblica 31/08/07 7.1 71.3 6/07/08 1.6 32.8 09/07/09 3.5 60.6via Pio XI - bar (Cappuccini) 31/08/07 7.0 4.5via Fratelli Bandiera - fontana pubblica 31/08/07 7.6 99.4 6/07/08 1.0 6.7 09/07/09 15.2 27.1via Virgilio - bar della Villa 31/08/07 7.1 15.5via Virgilio - fontana pubblica (scuole elem.)

31/08/07 5.8 43.1

via Virgilio - Snack bar Alex piazza Risorgimento - bar la Primula 31/08/07 3.1 68.1via Rossini p.zza G. Carducci - fontanella 6/07/08 2.6 4.2via Appia Distributore agip - utenza 6/07/08 1.4 8.5via Torrione 18 - utenza 18/10/08 6.0via Mascagnipiazza Duomovia Trilussa (crocifisso) - utenzaVia Donizzetti, Tribunalevia Trilussa (alta) - utenzaC.so Matteotti 137, fontanella

Albano data As Mn data As Mnvia S. Francesco (alto) - fontana pubblica 17/11/09 2.2 46.1 22/07/10 4.3 20.3via Pio XI - bar (Cappuccini)via Fratelli Bandiera - fontana pubblica 17/11/09 4.9 35.4 22/07/10 8.1 21.7via Virgilio - bar della Villa via Virgilio - fontana pubblica (scuole elem.) 17/11/09 0.6 34.5via Virgilio - Snack bar Alex 17/11/09 3.1 40.8piazza Risorgimento - bar la Primula via Rossini 17/11/09 0.9 44.9 22/07/10 2.9 22.8p.zza G. Carducci - fontanella 22/07/10 0.5 23.4via Appia Distributore agip - utenza 22/07/10 2.1 3.7via Torrione 18 - utenza 5/03/10 3.6 25.4 28/07/10 2.0 18.2via Mascagni 22/07/10 0.5 20.9piazza Duomo 22/07/10 8.0 21.0via Trilussa (crocifisso) - utenza 22/07/10 10.3 3.8Via Donizzetti, Tribunale 22/07/10 7.0 22.4via Trilussa (alta) - utenza 28/07/10 4.1 23.0C.so Matteotti 137, fontanella 17/11/09 1.2 51.0

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Arsenico e manganese µg/L – Cecchina, Roncigliano, Montagnano, Pavona

Località di prelievo data As Mn data As Mn data As Mnvia Italia, scuola maternavia Prelatura 19/06/07 10.1via. Stazione, fontanella (parcheggio) 19/06/07 15.1 6/07/08 27.4 8.1 09/07/09 13.3 11.3piazza XXV aprile 19/06/07 13.5via Nettuno n°2 19/06/07 12.8via Lazio, via Puglia, Giardini Pubbl. 19/06/07 13.1 6/07/08 24.1 10.3 09/07/09 11.9 14.2via Lazio, Giardini Pubbl.via Tor Paluzzi 210 – via Nettunense 19/06/07 11.9 6/07/08 17.5 237 09/07/09 10.6 95.4via Ardeatina 50 - Albano - Fabio Caponecchia

25/03/09 10.4

via Tor Paluzzi - Ardeatina bar Nandovia Montagnano 1B - Simone Carabella 25/03/09 2.3via Ardeatina km 25.0 - Rivendita Bartolozzi 25/03/09 9.8via Montagnanella - Fonte Maddalena 25/03/09 19.6via Ardeatina - Dante, di fronte alla discarica 15/03/09 27.5Consorzio di Montagnano Ardea 20/03/09 3.4Villaggio Consorzio Valle Gaia - Ardea 25/03/09 6.0via Ardeatina km 26.0via Ardeatina km 26.0Via Nettunense incrocio via Montagnanovia Fosso Torre Bruno - MontagnanoVia Roncigliano 121via Ardeatina 22via Pantanelle, scuole elementariVia Roncigliano 119Pavonapiazza Berlinguer 6/07/08 7.4 6.3 31/10/09 6.5 6.6via Trento 31/10/09 5.2 43.8via Torino, parco pubblicovia FrascatiVilla Contarinivia Roma, parco pubblico

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Località di prelievo data As Mn data As Mnvia Italia, scuola materna 03/05/10 10.5via Prelaturavia. Stazione, fontanella (parcheggio) 17/11/09 6.6 3.6 04/02/10 7.0 4.1piazza XXV aprilevia Nettuno n°2via Lazio, via Puglia, Giardini Pubbl. 17/11/09 7.1 10.2 22/07/10 17.3 3.1via Lazio, Giardini Pubbl. 04/02/10 6.7 8.6via Tor Paluzzi 210 – via Nettunense 17/11/09 9.3 52.0 04/02/10 10.9 79.3via Ardeatina 50 - Albano - Fabio Caponecchiavia Tor Paluzzi - Ardeatina bar Nando 04/02/10 7.6 33.4via Montagnano 1B - Simone Carabella 22/07/10 6.7 34.7via Ardeatina km 25.0 - Rivendita Bartolozzivia Montagnanella - Fonte Maddalenavia Ardeatina - Dante, di fronte alla discaricaConsorzio di Montagnano ArdeaVillaggio Consorzio Valle Gaia - Ardea 22/07/10 4.9 3.4via Ardeatina km 26.0 22/07/10 15.7 32.1via Ardeatina km 26.0 29/07/10 17.2 36.0Via Nettunense incrocio via Montagnano 22/07/10 16.2 34.2via Fosso Torre Bruno - Montagnano 29/07/10 6.1 4.4Via Roncigliano 121 29/07/10 14.7 9.3via Ardeatina 22 29/07/10 9.4 6.5via Pantanelle, scuole elementari 29/07/10 15.0 5.7Via Roncigliano 119 29/07/10 9.1 33.2Pavonapiazza Berlinguer 04/02/10 10.4 7.1 29/07/10 10.0 3.3via Trentovia Torino, parco pubblico 29/07/10 10.3 19.8via Frascati 29/07/10 7.9 3.1Villa Contarini 29/07/10 8.0 2.1via Roma, parco pubblico 29/07/10 8.0 2.2

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Arsenico e manganese µg/L - Genzano, Lanuvio, Ariccia, Marino

data As Mn data As Mn data As MnLanuvio - Serena ed Elena –centro

20/04/2009 23.0

Lanuvio - Bivio fontana periferia, (direz. Appia vecchia)

20/04/2009 2.3

Lanuvio – zona fontana leoncini sotto torre

20/04/2009 30.0

Lanuvio – via Astura, (verso Cisternese)

20/04/2009 19.5

Lanuvio Paola – zona stazione ferrovia

20/04/2009 5.3

Lanuvio Paola – zona esterna stazione ferr.

20/04/2009 24.6

Lanuvio - via Gramsci 20/04/2009 27.9Lanuvio – via Piastrarelle 20/04/2009 29.5Lanuvio – via Scommiato zona perif., direz. Velletri

20/04/2009 26.1

Lanuvio - Anna Maria – zona centro

20/04/2009 34.4

Lanuvio - zona centro 20/10/2008 21.9Genzano - Olmata 29/07/2010 1.3 5.1Genzano – via Croce santa 29/07/2010 3.2 0.4Genzano – p.zza Frasconi 29/07/2010 2.2 1.0Ariccia – p.zza Belvedere 29/07/2010 8.4 1.8Ariccia – p.zza di Corte 29/07/2010 11.4 2.0Marino - Condominio via Divino Amore

1/10/2008 9.9

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Arsenico e manganese µg/L - Velletri

Località di prelievo data As Mn data As MnVia dei Fienili, fontanella 27/10/08 12.2Via Colle d’Oro 54, utenza 23/10/08 4.2Via Appia vecchia 135, fontanile (Vel42) 16/10/08 8.4Via F.Turati 18 negozio 16/10/08 13.8P.zza Trento e Trieste, fontanella (Vel36) 16/10/08 8.8Via S.Biagio fontanella giardinetti (Vel22 pozzo 167) 16/10/08 15.0fontana pubblica via Vignati 6/07/08 0.3pozzo comunale zona le Corti 6/07/08 17.8 3.1zona le Corti utenza 6/07/08 4.5Via Colle Formica, pozzo Favale 21/10/08 7.4Simbrivio, quota 500 - Cigliolo 6/07/08 0.3Colle S. Giovanni, utenza condominio 21/10/08 <1.0Via Colle Fiorito 5, utenza 31/10/08 <1.0Via Colle Zioni 81, utenza 6/07/08 17.7 31/10/08 23.0Via S. Eurosia 28, utenza 29/10/08 11.8Fontanile Sole Luna incrocio via Carano 31/10/08 <1.0Via Redina Pennacchi 35, utenza 28/10/08 6.8Via S. Marta 27, Paganico, utenza 31/10/08 6.9Ciolfi – via Acquavivola, utenza 1/03/09 3.4Pietromarchi fontanella via S. Andrea 11/03/09 4.6Madonna degli Angeli, utenza 18/04/09 2.8zona Aria Fina, utenza 18/04/09 9.9località Pratolongo, utenza 18/04/09 7.8p.zza Garibaldi fontanella 21/03/10 9.3 (Francesca) contrada esterna 23/03/10 1.7 (Colasanti) contrada esterna 19/03/10 3.8fontana pubblica p.zza Cairoli 6/07/08 5.9 4.3bar il Gabbiano p.zza XX settembre 6/07/08 1.4 5.8